Agosto/Settembre 2012-Cooperazione 2000

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CoopeRAzIone 2000 Agosto - Settembre 2012 RIVISTA on-lIne Dell’IRCAC Istituto regionale per il credito alla cooperazione

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Cooperazione 2000 Rivista on line dell'IRCAC Istituto Regionale per il Credito alla Cooperazione

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CoopeRAzIone2000

Agosto - Settembre 2012

RIVISTA on-lIne Dell’IRCAC

Istituto regionale per il creditoalla cooperazione

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ntonio Lo Castro il commissarioad acta nominato all’Ircac dall’as-sessore regionale alle attività pro-duttive Marco Venturi per garan-

tire l’attività ordinaria, potrà deliberare anchei finanziamenti per le cooperative.Con un decreto a firma di Venturi, infatti, so-no stati ampliati i poteri che erano stati confe-riti al commissario nominato il 9 agosto scor-so, aggiungendo a quelli già previsti anche lapossibilità di deliberare crediti di esercizio e amedio termine, operazioni di contributo inte-resse e di leasing agevolato.Il decreto arriva in risposta ad una specifica ri-chiesta del direttore generale dell’Ircac Ambro-setti il quale aveva posto all’assessorato la ne-cessità di dare risposta alle molte cooperativein attesa di vedere deliberati, e successivamen-te erogati, i finanziamenti richiesti e già esami-nati dagli uffici.

Intanto, e con l’approvazione di sei delibere ri-guardanti crediti di esercizio e a medio termi-ne per altrettante cooperative siciliane è ripre-

sa l’attività creditizia dell’Ircac.Il commissario ad acta nominato dalla Regio-ne, Antonio Lo Castro, ha approvato giovedì13 settembre alcuni finanziamenti, per un tota-le di 750mila euro, riguardanti le cooperativeU catanisi di Catania che produce e commercia-lizza pane e prodotti da forno; Data processing diBarcellona Pozzo di Gotto (Me) che gestisce uncentro di elaborazione dati ed Ecoflat di Lipari(Me) che svolge attività di affittacamere. Le trecooperative hanno ottenuto un credito di eser-cizio per lo start-up di impresa.Un credito di esercizio destinato alla coperturadelle spese di gestione è stato accordato anchealla cooperativa Atlantis di Monreale (Pa) chesvolge per conto di privati ed enti pubblici la-vori marittimi e subacquei mentre un altro cre-dito di esercizio è andato alla cooperativa Pesca-tori Santa Rosa di Isola delle Femmine (Pa). Infine, in favore della Cantina sociale La Tor-re di Racalmuto (Ag) è stato approvato un con-tributo interessi per mutui di consolidamentodelle passività onerose previsto dall’art.18 dellal.r. 6/2009.

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nominato da Venturi

Il commissario ad actafirma anche i finanziamenti

Alfredo Ambrosetti DG dell’Ircac e il commissario ad acta Antonio Lo Castro

SommARIo

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Il CommISSARIo AD ACTA

fIRmA AnChe I fInAnzIAmenTI

pIù DI quARAnTA Coop

ChIeDono lA moRAToRIA

7 unICoop SICIlIA RInnoVA

I VeRTICI pRoVInCIAlI

4CAmbIo DellA guARDIA

peR glI ADDeTTI

4nASCe l’uffICIo peR Il

pRe-ConTenzIoSo

5Al VIA lA noRmA peR

RICApITAlIzzARe le Coop

AgRICole SICIlIAne

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CoopeRAzIone 2000Rivista on-line dell’Ircac

V.direttore responsabileDonatella palumbo

In copertina:

Campagna siciliana

Chiuso in redazione il 26.09.2012

7unA TASk-foRCe AnTICRISI

In AIuTo Delle CoopeRATIVe

A unIpol bAnCA

Il SeRVIzIo DI CASSA

6pRoToCollo InfoRmATICo:

pIù TRASpARenzA peR TuTTI

6InConTRo A TRApAnI

Su CRISI e ImpReSe

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ltre quaranta cooperative sicilianehanno presentato, entro il termi-ne previsto del 31 luglio 2012, ri-chiesta di moratoria dei debiti con-

tratti con l’Ircac in applicazione della legge re-gionale n. 26/2012. Dopo l’approvazione della norma, l’Ircac ave-va approvato una delibera per sospendere per

dodici mesi il pagamento delle rate di ammor-tamento delle cooperative in difficoltà che neavessero fatto richiesta. Sono state 42 le coop che hanno utilizzato lalegge ma non tutte hanno i requisiti per acce-dervi. Una decina circa di istanze, infatti, po-trebbero essere rigettate per lo più perché pre-sentate quando la coop era già in fase di inca-glio mentre la delibera approvata prevede chele rate sospese risultino ancora non scadute.

Relativamente alla collocazione territoriale del-le coop che hanno presentato richiesta di mo-ratoria dei debiti, 14 operano in provincia diPalermo, 9 nel territorio di Catania e 8 in quel-lo di Agrigento, 3 sono di Messina, 2 di Siracu-sa ed una ciascuno operano in provincia di Cal-tanissetta, Ragusa e Trapani.Grazie alla moratorio verranno sospesi per un

anno i pagamenti delle rate ancora non scadu-te al momento della richiesta. “Abbiamo attrezzato gli uffici per istruire ra-pidamente le pratiche - spiega il direttore ge-nerale dell’Ircac Alfredo Ambrosetti - in mo-do da poter dare risposta in tempi rapidissi-mi alle cooperative in difficoltà così da rispon-dere ad una reale esigenza delle imprese, cheadesso avranno un anno di tempo per rimet-tersi in sesto”. 3

Dopo l’approvazione della l.R. 26/2012

più di quaranta coopchiedono la moratoria

Gli uffici dell’Ircac

ha ricevuto l’approvazione il 13 set-tembre, diventando così esecutiva, ladelibera con cui nello scorso mese difebbraio l’Ircac ha approvato il Regola-mento per l’accesso nei locali dell’Isti-tuto sia del personale dipendente chedi cooperatori e visitatori.Il regolamento, che è stato predispostoda un apposito gruppo di lavoro faesplicito riferimento alla legge regio-nale n. 5/2011 in materia di trasparen-za amministrativa, al decreto dell’as-sessorato alle Autonomie locali e allafunzione pubblica del dicembre 2011con cui si prescrive la necessità di iden-tificare coloro che accedono agli ufficipubblici anche allo scopo di prevenireinfiltrazioni riconducibili alla criminali-tà organizzata e mafiosa ma anche digarantire la sicurezza del personaledell’Istituto e della documentazione edel materiale ivi custoditi.nel Regolamento, pubblicato sul sitoweb dell’Istituto www.ircac.it, si stabi-lisce che gli utenti ed i visitatori do-vranno fornire all’entrata un documen-to di riconoscimento ricevendo un bad-ge temporaneo da restituire all’uscita.l’identità del visitatore, il giorno el’orario della visita saranno trascritti inappositi registri.Anche la permanenza del personaledell’istituto viene regolamentata. essasarà consentita soltanto durante l’ora-rio di apertura degli uffici, mentre perogni altro orario o presenza servirà unaapposita autorizzazione.

Il regolamentodi accessoai locali

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tiche. La presenza dell’Ircac nel territorio attra-verso gli Sportelli ha determinato nel tempoun aumento dei contatti con le cooperative. Iprimi sei mesi del 2012 hanno visto accostarsiagli Sportelli un pubblico crescente, costituitoanche da giovani che hanno illustrato iniziati-ve interessanti ed innovative. Durante questo periodo sono pervenute aglisportelli di Catania 26 richieste di credito diesercizio per un ammontare di 485 mila euro,per la gran parte destinate a finanziare la fase distart up o di avvio delle cooperative di nuovacostituzione. A queste istanze vanno aggiuntele richieste di finanziamento a medio termineper oltre due mila euro. Anche la provincia diSiracusa ha ottenuto un buon risultato, in ter-mini di richieste di credito di esercizio perve-nute per un ammontare di trenta mila euro e 5

richieste di credito a medio termine per 638mi-la euro. È positivo anche il bilancio dello spor-tello di Agrigento da dove sono pervenute cin-que richieste di credito di esercizio per un im-porto di 450mila euro e quattro richieste di cre-dito a medio termine per circa 790 mila euro.A Caltanissetta e provincia sono pervenute ri-chieste di credito di esercizio per 100 mila eu-ro e credito a medio termine per 380 mila euro.Anche l’Ufficio di Messina ha avuto un incre-mento delle richieste di finanziamento, sonoarrivate, infatti, 13 richieste di credito di eser-cizio per importo di 325 mila euro ed 11 richie-ste di credito a medio termine per un ammon-tare di un milione 768 mila euro.

opo la chiusura estiva cambio del-la guardia agli Sportelli decentratidell’Ircac di Agrigento, Caltagiro-ne, Caltanissetta, Catania, Enna e

Siracusa. Nel prossimo semestre a presiedere loSportello di Caltanissetta e di Enna, in sostitu-zione di Gaetano Pensabene, sarà Sergio Ajel-lo, mentre Licia Russo andrà a sostituire Ma-ria Teresa D’Arca allo Sportello di Agrigentoe Manlio Lo Presti, sostituirà Benedetta Ada-mo agli Sportelli di Catania, Caltagirone e Si-racusa secondo il calendario di apertura pub-blicato sul sito dell’Istituto. La decisione è stata presa dal Direttore Gene-rale dell’Ircac, nell’ottica, si legge nell’ordinedi servizio, “di una rotazione del Personale alfine di permettere un accrescimento delle com-petenze e delle professionalità all’interno del-

l’Istituto”. La rete di Sportelli decentrati, dislocati in qua-si tutta la Sicilia, consente di incontrare perio-dicamente un gran numero di cooperatori, as-sociazioni di rappresentanza e consulenti sen-za che questi siano costretti a costose e fatico-se trasferte a Palermo. Nel primo semestre del2012 l’attività svolta presso gli Sportelli è stataintensa e foriera di risultati anche in terminidi visibilità e contatti con le cooperative cuivengono fornite notizie ed informazioni riguar-dante l’attività creditizia dell’Ircac. Inoltre agliSportelli possono essere consegnate le istanzedi finanziamento ed è possibile ottenere infor-mazioni e notizie sull’iter procedurale delle pra-

Da sinistra Sergio Ajello, Licia Russo e Manlio Lo Presti

gli Sportelli decentrati

Cambio della guardiaper gli addetti

Sempre più a disposizione delle cooperative sicilia-ne. È questa la logica che ha spinto, nel quadro diuna risistemazione degli uffici, il direttore generaledell’Ircac Alfredo Ambrosetti a creare un ufficio chesi occupa dell’attività di gestione e controllo dei cre-diti post-delibera e del cosiddetto pre-contenzioso.Incardinato nel servizio affidamenti, l’Ufficio - costi-tuito dall’avv. Donata Guaia che lo coordina e da Fla-via Aruta e Maria Teresa d’Arca - dovrà monitoraretutte le fasi successive alla deliberazione dei creditima soprattutto sarà a disposizione delle cooperati-ve per identificare e suggerire tutte le soluzioni ne-cessarie ad evitare che le eventuali transitorie diffi-coltà economiche delle cooperative possano sfocia-re in un contenzioso con l’Istituto.“Il nostro obiettivo - spiega il direttore generale Al-fredo Ambrosetti - è quello di evitare quanto piùpossibile di trasferire le pratiche all’Ufficio legale, co-sa inevitabile quando l’eventuale contenzioso si tra-sforma prima in incaglio e poi in sofferenza. Spessoci sono strade alternative - perfettamente compati-bili con le norme che regolano i nostri finanziamentie con i regolamenti dell’Istituto, ma le cooperativenon ne hanno conoscenza e consapevolezza. Sare-mo noi ad indicarle e ad aiutare le coop ad ottenereil risultato che sia noi quanto loro ci prefiggiamo ecioè quello di restituire il finanziamento evitandoche le difficoltà finanziarie contingenti si trasforminoin un buco nel bilancio delle cooperative”.“Intendiamo metterci a disposizione delle coop - di-ce Donata Guaia - e farci noi per primi parte attivanella proposizione di soluzioni e strade da percorre-re per la soluzione delle difficoltà finanziarie e perevitare il crearsi di posizioni debitorie nei confrontidell’Istituto. In questo modo cercheremo di essereelemento di sostegno delle cooperative assolvendocosì pienamente alla nostra missione”.

Riassetto interno

nasce l’ufficio

del pre-contenzioso

Donata Guaia

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cooperative e che è coordinato da MaurizioEmanuele. Scopo del decreto è quello di sostenere il raf-forzamento patrimoniale delle coop e delle so-cietà di capitali attraverso la loro ricapitalizza-

zione . L’importo massimo del contributo in con-to capitale per ogni socio impresa agricola nonpuò essere superiore a euro 7.500,00 per le im-prese di produzione primaria e di euro 200.000,00per le imprese di lavorazione, trasformazione e

commercializzazione dei prodotto agricoli eper le imprese agrituristiche. L’importo massimo non può essere superio-re a 500.000,00 euro. Per l’attuazione dellanorma la dotazione finanziaria complessivaè di 5 milioni e 500mila euro. Le richieste diammissibilità dovranno essere presentatedalle ore 8.00 del 1 ottobre e fino alle 17.00del 2 ottobre 2012 utilizzando la PEC all’in-dirizzo:[email protected]. Saranno ritenute ammissibili soltanto le ri-chieste inviate da una casella di posta elet-tronica certificata, scansite con firma e stra-messe- unitamente ad una fotocopia del do-cumento di identità, in formato pdf. Le graduatorie saranno pubblicate sul sitodella Regione Siciliana. Successivamentel’Ircac, a cui verrà trasmessa la documenta-zione, provvederà ad adottare la delibera perla liquidazione dei contributi concessi.

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on il decreto n. 2729 del 10/08/2012,a firma dell’assesse regionale dellerisorse agricole ed agroalimentari,sono state approvate le modalità e

le procedure per la concessione dei contributiin conto capitale al-le imprese agricole so-cie di cooperative odi società di capitali,di cui all’art. 18 dellaL.R. n. 6/09. La misu-ra è gestita dall’Ircacche ha costituito unapposito Ufficio Age-volazioni agricolturae pesca chiamato adoccuparsi della gestio-ne delle leggi specia-li e delle convenzio-ni con gli assessorati,dell’istruttoria e del-la predisposizione deiprovvedimenti am-ministrativi, delle va-lutazioni finanziarieed economiche delle

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Sarà la unipol banca S.p.A. a gestire, per il triennio 2012-

2014, il servizio di cassa dell’Ircac. la relativa convenzione

è stata firmata dal commissario straordinario dell’Istituto

Antonio Carullo e dal rappresentante di unipol giovanni

leonardi.

la gestione affidata ad unipol banca, che ha vinto la gara

d’appalto indetta dall’Ircac - che è sottoposto al regime di

tesoreria unica - riguarda i fondi propri, quelli del fondo a

gestione Separata unificata e quelli relativi alla gestione

speciale dei por o di altri fondi confluenti nel fondo unifica-

to, nonché il servizio di custodia, incasso e deposito titoli e

valori.

ppeerr ii ll tt rr ii ee nnnnii oo 220011 22--2200 1144

Ad unipol banca il servizio di cassa

Maurizio Emanuele

firmato il decreto dell’Assessorato alle politiche agricole

Al via la norma per ricapitalizzarele cooperative agricole siciliane

Il momento della firma

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L’Ircac è fra i primi enti pubblici siciliani a do-tarsi del Protocollo informatico che, incrocia-to con la Posta Elettronica Certificata, consen-tirà in tempi brevi di interloquire via compu-ter con la propria utenza- le cooperative sicilia-ne- per la trasmissione di documenti, certifica-ti e dichiarazioni rendendo più celere, sicuro etracciabile l’iter delle pratiche. Grazie al Protocollo informatico, inoltre, saràanche possibile collegare alla sede centrale, intempo reale, gli Sportelli decentrati di Catania,Caltagirone, Caltanissetta, Enna, Agrigento,Messina e Siracusa.“In pochi mesi - spiega Pino Paliaga, responsa-bile del Protocollo informatico - e dopo un bre-ve corso di formazione per tutto il personale del-

l’Istituto, è gradualmente ed efficacemen-te cambiata la filosofia della condivisio-ne delle informazioni e delle pratiche,con una maggiore e diffusa conoscenza diogni documento (anche grazie alla im-mediata consultabilità) una accresciutaresponsabilizzazione di ciascuno ed unafungibilità di addetti (nella eventualitàdi ferie, malattie o assenze per missioni)che evita ritardi nella predisposizione del-le pratiche di finanziamento”. Amministratore di sistema è Roberto Ca-lascibetta.La protocollazione informatica dei docu-menti in entrata è affidata all’Archivio,presidiato da Mara Antonietta Di Carloed Antonio Ferrante.

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poco meno di sei mesi dall’avviodel Protocollo informatico all’Ir-cac, è possibile avviare una valu-tazione degli effetti sull’attività de-

gli Uffici e sul raggiungimento del-l’obiettivo primario: una maggio-re celerità nel disbrigo delle prati-che e l’assoluta trasparenza su tem-pi e passaggi delle pratiche. Alla data del 21 settembre il Pro-tocollo informatico ha registrato6.047 documenti tra quelli in arri-vo e quelli in partenza dall’Istitu-to. Di ciascuno di essi esiste un ri-ferimento certo ed immediatamen-te verificabile di ogni passaggio,lettura ed assegnazione con un evi-dente miglioramento dei tempi diconoscenza, consultazione e regi-strazione.Il Protocollo informatico è un pri-

mo ma fondamentale passo verso la completagestione elettronica dei documenti e costitui-sce un tassello fondamentale per il raggiungi-mento della tracciabilità dei documenti stessi.

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operativo da un semestre

protocollo informatico:più trasparenza per tutti

Una giornata di studio per fare il punto sullo stato dell’economia e sul ruolo che cooperazione può giocare. L’iniziativa è di Confcooperative Trapani che, forte delle 120 cooperative as-sociate sul territorio, ha così voluto offrire un proprio originale e autonomo contributo al dibattito sulla crisi che attanaglia anche questa provincia e sui modi per superarla. “Dobbiamoripartire - ha detto nel corso del dibattito il presidente Giuseppe Scozzari - con la consapevolezza che il tempo delle recriminazioni è finito e che dobbiamo trovare in noi, nella nostracapacità di aggregazione e di dialogo, la forza per farlo”. Per Gaetano Mancini, presidente di Confcooperative Sicilia, l’attuale crisi oltre che finanziaria è anche crisi di valori. Per questodobbiamo essere in grado - ha detto - di far valere sempre più la nostra positiva diversità; dobbiamo riuscire a valorizzare gli aspetti virtuali del modello cooperativo. “Ma la coopera-zione - ha aggiunto - può crescere in una logica di sviluppo, non in un contesto in cui il modello è l’assistenzialismo. La politica dello scambio, della clientela, della ricerca del consensoche fa leva sui bisogni primari, ha prodotto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. La Regione è ormai al collasso finanziario mentre paradossalmente i Fondi europei restano blocca-ti per incapacità di spesa. Occorre dire basta al consenso costruito sul precariato, un consenso che si rinnova a ogni scadenza elettorale sulla pelle di intere generazioni che hanno tra-scorso la vita a elemosinare sulla soglia delle segreterie di chi prometteva l’impromettibile”.Felice Scalvini, vicepresidente della “International Cooperative Alliance” ha illustrato alcuni dei numeri del movimento cooperativo in am-bito planetario. “Nel mondo - ha detto - ci sono più di un miliardo di cooperatori, cioè più degli azionisti di tutte le società non coopera-tive esistenti. Negli ultimi dieci anni le performance più brillanti non sono state registrate da spa anche di dimensioni colossali come cene sono ma da imprese cooperative. Perché sono proprio le cooperative, checché ne dica la cultura dominante, le imprese più flessi-bili”. Per Scalvini la principale emergenza si chiama oggi “formazione”. Occorrono - ha detto - dirigenti all’altezza delle nuove sfide piut-tosto che capitali, ricordando che alcune imprese cooperative “sono paradossalmente implose per eccesso di finanziamenti”. La “In-ternational Cooperative Alliance”, che è la più antica ong al mondo si batterà - ha annunciato Scalvini - perché dopo l’Anno Internazio-nale delle Cooperative sia proclamato “Il Decennio Internazionale delle Cooperative”.Vincenzo De Bernardo, direttore di Federsolidarietà (5.600 cooperative sociali aderenti, oltre 200mila soci e 220mila lavoratori) ha ri-cordato che da oltre vent’anni l’azione delle cooperative sociali garantisce in Italia partecipazione e democrazia economica, strutturan-do risposte sempre più efficaci ai bisogni dei cittadini. “Oggi - ha detto De Bernardo - una su quattro delle nuove imprese costituite inEuropa è un’impresa sociale. L’economia sociale è capace di produrre innovazione sociale, inclusione e risposte originali e sostenibiliai bisogni dei cittadini. E le imprese sociali sono realtà molto produttive e competitive, soprattutto grazie all’eccezionale livello di moti-vazione personale dei loro operatori”.

CC oonn ff ccoo ooppee rr aatt ii vvee SS ii cc ii ll ii aa

Incontro a Trapani su crisi e imprese

Gaetano Mancini

Pino Paliaga e Alberto Calascibetta

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partito da Enna e Siracusa il nuovoprogetto di Legacoop Sicilia per con-trastare gli effetti della crisi attraver-so la creazione di una task- force fi-

nanziaria interna all’associazione. Al centro delprogetto, le cooperative più “grosse” dell’isolatra quelle aderenti al sistema di Legacoop: daConad Sicilia della provincia di Ragusa alla co-op sociale Cot di Palermo, alla Ipacem di Agri-gento, cooperative che, in alcuni casi, supera-no anche i 50milioni di fatturato. “In tutto - spiega la coordinatrice del progetto,Angela Maria Peruca - si tratta di 80 cooperati-ve operanti in settori diversi, tra loro, tutte conpiù o meno solidi fatturati alle spalle ma non perquesto a riparo dagli effetti della crisi”. Il percor-so ha l’obiettivo di mettere in rete tutti gli stru-menti e le opportunità del movimento coope-rativo Legacoop sia a livello nazionale che re-gionale (da Coopfond a CCFS, dall’Ircac all’Uni-pol banca, da Banca Etica a Cooperfidi Italia)creando così un rapporto costruttivo e sinergicocon le stesse cooperative siciliane.

Previsto un ventaglio di azioni gratuite a suppor-to delle imprese: dall’esame dei bilanci e pianifi-cazione economica e finanziaria alla realizzazio-ne (con l’ausilio dei Cat, centri di assistenza tec-

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progetto di legacoop Sicilia

una task-force anticrisiin aiuto delle cooperative

nica Legacoop Sicilia) di interventi di start up daformulare alle banche di riferimento. Della strut-tura regionale della task force finanziaria oltre al-la coordinatrice Peruca, fanno parte: Filippo Par-rino per i rapporti con le banche e Cooperfidi Ita-lia; Luca Mencarelli e Giada Patania per la defi-nizione e il check up dei bilanci a consuntivo;Pietro Piro e Alessandro Sciortino per la verificadella pianificazione economica e finanziaria e ladefinizione di strategie di intervento per miglio-rare le performance aziendali e di bilancio.A supporto del progetto, anche un nuovo softwa-re creato da Legacoop nazionale insieme ad esper-ti del sistema finanziario per agevolare l’individua-zione delle debolezze di bilancio e facilitare il cre-dito alle aziende e la rimodulazione dei piani azien-dali. “C’è la volontà di investire professionalità, ri-sorse e di rafforzare il sistema della cooperazionesull’isola”, dice Peruca. Delle 80 cooperative coin-volte nel primo check up e a cui sarà consegnatogratuitamente anche il software e offerta la consu-lenza, la metà arrivano dalle province di Palermo,Messina, Catania e Palermo; 16 da Agrigento eTrapani e le rimanenti da Caltanissetta, Enna eSiracusa. Per quanto riguarda l’attività di suppor-to a piani di start up, tra le iniziative di Legacoopnazionale c’è il progetto: 1000 nuove cooperativenei prossimi tre anni. Dopo Enna e Siracusa il ca-lendario di incontri di Legacoop Sicilia per la pre-sentazione del programma operativo a sostegnodelle cooperative siciliane è proseguito nelle altreprovince per tutto il mese di agosto mentre per set-tembre sarà organizzato l’incontro con gli espertie i responsabili di Legacoop nazionale e delle ban-che che aderiscono all’iniziativa.

nominati nuovi commissari

unicoop Sicilia rinnova i vertici provincialiIl Comitato Esecutivo nazionale di UN.I.COOP.  ha nominato Anna Maria Di Vanni, direttore regionale della stessa associazione, commissario straordinario dell’Unione pro-vinciale di Siracusa. “ Le dimissioni- dichiara Felice Coppolino presidente di UN.I.COOP. Sicilia - del precedente presidente provinciale, dott. Vittorio Scarfì, che passa a dirige-re l’importante Dipartimento regionale economia e finanziamento alle imprese cooperative, ha portato alla nomina di un commissario straordinario dell’Unione provincialedi Siracusa. Unione provinciale a cui UN.I.COOP. da una grande importanza sia per il numero di cooperative aderenti sia per i progetti attivati sul territorio. Intendiamo darevoce alle legittime aspettative di crescita imprenditoriale ed economicadelle tantissime cooperative della provincia di Siracusa valorizzando mag-giormente il capitale umano che esse rappresentano”.Il Comitato Esecutivo nazionale di UN.I.COOP. su indicazione del presiden-te di UN.I.COOP. Sicilia dott. Felice Coppolino, ha nominato il dott. William DiNoto, dirigente regionale del Dipartimento sociale, commissario straordi-nario dell’Unione provinciale di Caltanissetta. “Questa nomina - dichiara Felice Coppolino - premia il lavoro svolto dal-l’amico Di Noto sia nel campo del sociale ma, prevalentemente, premial’impegno profuso a favore delle tante cooperative aderenti ad UN.I.COOP.Sicilia nella provincia di Caltanissetta. Intendiamo essere presenti conmaggiore attenzione e con proposte concrete atte a valorizzare il capita-le umano rappresentato dai tanti cooperatori presenti sul territorio nisse-no dando voce alle loro legittime aspettative di crescita imprenditoriale edeconomica”. Anna Maria Di Vanni

Elio Sanfilippo

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