Agosto, economia io ti...
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Agosto, economia io ti conosco!
“Il problema è che lui ci conosce meglio di quanto non conosciamo noi stessi”da V per Vendetta
Autoformazione di Una Città in Comune
Introduzione
Visione dei primi 10 minuti dell’intervento di
Alberto Zoratti ad un incontro promosso da
Attac Torino il 12 marzo 2014.
Il video si può vedere su youtube
all’indirizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=sszQL-
qXE7g
Come si arriva al TTIP
1948: nasce il GATT (General Agreement on Tariffs and Trade): un accordo internazionale, firmato da 23 paesi, per stabilire
le basi di un sistema multilaterale di relazioni commerciali conlo scopo di favorire la liberalizzazione del commercio
mondiale.
Il GATT non è un'istituzione internazionale ma un trattato a cui,negli anni, aderiscono sempre più Stati membri.
Si occupa prevalentemente di riduzione delle barrieretariffarie tra i Paesi.
1957: con i trattati di Roma nasce la CEE (Comunità
Economica Europea) che istituisce un mercato comunebasato sulle “quattro libertà”:
libera circolazione dei capitali, delle merci, dei servizi, dellepersone.
1986-1994: Uruguay Round, ultima sessione del GATT (a cui nelfrattempo hanno aderito 123 Paesi), dà inizio a trattative sulle
barriere non tariffarie, sussidi e sovvenzioni alle esportazioni,accordi sulla proprietà intellettuale, regolazione delle
controversie internazionali.
1994: entra in vigore il NAFTA (North American Free Trade
Agreement), trattato che istituisce una zona di libero scambiotra Canada, USA e Messico. Il 1° gennaio inizia la rivolta
indigena dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale. Glieffetti sociali del NAFTA saranno molto pesanti per i lavoratori
dei tre Paesi coinvolti oltre che per le comunità locali.
Il Chapter 11 del NAFTA istituisce l'ISDS (Investor-State Dispute
Settlement), sistema di arbitrato che consente alle aziende diportare in giudizio gli Stati con richiesta di compensazioni, incaso di ipotesi di perdita di profitti legata a norme o leggi
votate e approvate dai legittimi Parlamenti.
1995: nasce il WTO (World Trade Organization) che include itrattati:
● GATT: Accordo generale sulle tariffe doganali ed il commercio
● GATS: Accordo generale sul commercio dei servizi
● TRIPS: Accordo commerciale sui diritti di proprietà intellettuale
Obiettivo generale del WTO è quello dell'abolizione o dellariduzione delle barriere al commercio internazionale; a
differenza di quanto avveniva in ambito GATT, oggetto della
normativa del WTO sono, però, non solo i beni commerciali, maanche i servizi e le proprietà intellettuali.
Tutti i membri del WTO sono tenuti a garantire verso gli altri
membri dell'organizzazione lo "status" di "nazione più favorita": lecondizioni applicate al paese più favorito (vale a dire quello
cui vengono applicate il minor numero di restrizioni) sonoapplicate (salvo alcune eccezioni minori) a tutti gli altri stati.
1998: prima vittoria dei movimenti.
Falliscono le trattative (segrete) per il MAI (MultilateralAgreement on Investment) negoziato tra i Paesi dell'Ocse.Obiettivo ufficiale era ottenere condizioni operative piùomogenee per gli investitori, con regole vincolanti per tutti.Questo avrebbe finalmente messo fine al caos dei trattatibilaterali, promuovendo cooperazione e sviluppo.
- Gli investitori potevano citare in giudizio un Paese, qualoraavessero giudicato le sue politiche economiche lesive dei lorointeressi.
- Venivano contestate le leggi finalizzate allo sviluppo dellearee depresse, certe leggi di aiuto al lavoro (lavoratori disabili,per esempio), le leggi sulla protezione ambientale, quelle chefavorivano le entità locali.
- I contenziosi fra stati e multinazionali dovevano essere risoltida arbitraggi in corti internazionali anziché in tribunali locali
Il Mai fallisce grazie alla definitiva opposizione della Francia.
1999: a Seattle, grazie alla forte mobilitazione dei movimenti, fallisce
il Millennium Round del WTO che entra in un periodo di crisi.
2001: a gennaio si tiene il primo World Social Forum a Porto Alegre, a
luglio il G8 di Genova.
Nel dicembre del 2001 la Cina diventa membro del WTO.
2003: falliscono i negoziati per il FTAA (Free Trade Area of the
Americas) o ALCA, proposta di accordo per eliminare o ridurre le
barriere commerciali tra tutte le nazioni delle Americhe e delle isole
vicine, ad eccezione di Cuba. Importante vittoria dei popoli latino-
americani.
Fallisce la conferenza del WTO a Cancun, grazie all'emergere di un
asse di Paesi del “sud del mondo” con in prima fila India-Cina-Brasile
che chiede la fine dei sussidi all'agricoltura per gli USA e UE
2004-2006: approvazione della direttiva 2006/123/CE, c.d. Direttiva
Bolkestein della Commissione Prodi, relativa ai servizi nel mercato
europeo. L'opposizione di sindacati e movimenti blocca il “principio
del Paese d'origine” .
2009-2012: fallisce il tentativo di blindare i diritti d'autore con letrattative per l'ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement).
L'accordo, evoluzione del TRIPS, è un piano per consegnareall'industria del cinema e della musica il controllo strategico dei
contenuti Internet.
Nell'ACTA, negoziato tra 22 dei 28 Paesi Ue e Canada, Usa,Giappone, Australia ed altri, vengono previste pene detentive
“sufficientemente elevate da rappresentare validodeterrente” alla violazione di copyright anche senza fini di
lucro.
2011: vittoria dei movimenti nel referendum per la
ripubblicizzazione dell'acqua e dei servizi pubblici essenziali
Agosto 2012: grazie alla forte pressione della società civile ilParlamento europeo respinge a maggioranza schiacciante
l'ACTA un trattato voluto da Google, Sony, Intel e sostenutopoliticamente da Obama e Sarkozy.
Il Parlamento Europeo e il Congresso USA saranno chiamati a
pronunciarsi in maniera vincolante sulla ratifica del TTIP
Il paradiso delle multinazionali
2014: nuova ondata di proposte di trattati. Cambiano i nomima i contenuti sono quelli di sempre, negoziati come al solito
in segreto tra i governi e i rappresentanti delle aziendemultinazionali.
Questi i trattati attualmente in fase di definizione:
● TTIP (Trans-Atlantic Trade and Investment Partnership) tra USA eUE
● TPP (Trans-Pacific Partnership) tra Australia, Brunei, Canada,
Cile, Giappone, Malaysia, Messico, Nuova Zelanda, Perù,Singapore, USA, Vietnam
● TISA (Trade in Services Agreement) tra USA, UE, Svizzera,Lichtenstein, Norvegia, Islanda, Israele, Turchia, Pakistan,Taiwan, Sud Corea, Hong Kong, Panama, Costa Rica,
Colombia, Paraguay, Giappone, Canada, Australia, NuovaZelanda, Mexico, Perù e Cile.
TTIP
Il TTIP ha l’obiettivo di rimuovere le barriere commerciali in una vastagamma di settori economici per facilitare l'acquisto e la vendita dibeni e servizi tra Europa e Stati Uniti. Oltre a ridurre le tariffe in tutti isettori, l'Unione Europea e gli Stati Uniti vogliono affrontare ilproblema delle barriere non tariffarie – come le differenze neiregolamenti tecnici, le norme e le procedure di omologazione.Spesso questi rappresentano un aggravio inutile in termini di tempo edenaro per le società che vogliono vendere i loro prodotti suentrambi i mercati [...]
I negoziati TTIP mireranno all'apertura di entrambi i mercati per iservizi, gli investimenti e gli appalti pubblici. Potranno anchecontribuire a norme comuni sul commercio a livello globale.
Ricerche indipendenti mostrano che il TTIP potrebbe far aumentarel'economia europea di €120 miliardi, l'economia americana di €90miliardi, quella del resto del mondo di €100 miliardi.
Fra i "ricercatori indipendenti" si annoverano il Center for EconomicPolicy Research di Londra e l’Aspen Institute.
Alcuni settori su cui agisce il TTIP
ENERGIA
Nel settore dell' energia, una volta rimosse le norme diprecauzione e salvaguardia che sono presenti nei singoli paesieuropei e nella stessa Unione (barriere non tariffarie):
FRACKING, estrazione di idrocarburi, principalmente gas (gasdi scisto), tramite frantumazione idraulica della rocciao introducendo in profondità nelle argille, ad alta pressione,acqua o materiale chimico, estraendo il prodotto eriempiendo il vuoto creato nel sottosuolo, con sabbia, ghiaia oaltri inerti.
Questa pratica è sospettata di essere un acceleratore diterremoti. Per il principio di precauzione, oggi, in Francia èvietata.
OGM
“Occorre rimuovere le barriere non tariffarie che ostacolano la
libera circolazione dei prodotti."
Le normative europee, su uso di pesticidi, OGM, carne agliormoni e più in generale le certificazioni di qualità dei prodotti
e degli alimenti, molto più restrittive di quelle USA potrebberoessere considerate " barriere commerciali illegali."
Probabile abbattimento dei prodotti a certificazione DOC,
DOP etc.
La multinazionale Mc Donald's ha ammesso, (dopo unacampagna di Greenpeace) di aver ripreso ad usare in
Germania carne di pollo allevato con mangimi transgenici,meno costosi ma giudicati pericolosi per la salute umana.
Oggi, essendo sottoposta alla legislazione (norme diprecauzione) tedesca ed europea deve affrontarne le
conseguenze .
CULTURA
Le sovvenzioni pubbliche nei settori culturali costituiscono " ostacolialla libera concorrenza" e sono quindi da rimuovere,avvantaggiando ancora di più il settore privato internazionale (legrandi Corporations USA in particolare).
Con il basso costo di vendita praticato dalle multinazionali,comprimendo i costi di produzione (precariato e bassi salari),aumenterà la chiusura per librerie, piccoli editori, produttori dietichette indipendenti, tipografie. Un ulteriore colpo sarà assestatodall'affermazione della vendita tramite internet, di libri, video,musica, colossi come Amazon e Notflix sono già attivissimi nelsaturare il mercato.
Il risultato della sottoscrizione del Negoziato ACTA (per gli Stati in cuiè in vigore), per contrastare la “pirateria” informatica esalvaguardare il diritto d'autore, è stato la riduzione del diritto allaprivacy a del libero accesso alla rete.
Altri importanti settori
coinvolti● Sanità
● Chimico-Farmaceutico
● Educazione
● Trasporti
● Telecomunicazioni e servizi postali
● Servizi finanziari, assicurativi e bancari
L’arbitrato ISDS
Il modo con cui si eliminano le barriere non tariffarie, cioè leleggi, i regolamenti nazionali e locali è l'istituzione dell'ISDS, ilsistema di arbitrato, un vero e proprio Tribunale specialesovranazionale extraterritoriale con cui un investitore (lamultinazionale) può citare direttamente la legislazione di unoStato e farlo condannare per danni causati da mancatiprofitti.
“È molto probabile che si tratti di tribunali simili a quelli giàprevisti da Accordi come il NAFTA, modellati sui CollegiArbitrali privati composti da tre arbitri scelti generalmente tra“principi del foro” un po’ distratti rispetto ai loro conflitti diinteressi e che, una volta nominati, non devono più rendereconto a nessuno. Possono avvalersi di ogni tipo di strumenti erisorse, in genere lucrosissime consulenze, test e perizie, le lorodecisioni sono definitive e non possono più essere impugnate.Una gestione della giustizia di ricchi per i ricchi e che infattinon emette sentenze ma multe, sanzioni, risarcimenti.”M.Rosolen, Attac Torino.
Alcuni casi di arbitrato
● La Lone Pine, impresa californiana dell’energia, ha chiesto alTribunale Speciale istituito dal NAFTA, di condannare lo Stato
del Canada a un risarcimento di 191 milioni di dollari per averimposto una moratoria sul fracking, il sistema di
frammentazione idraulica per estrarre il gas o il petrolio discisto. Moratoria dettata dalla preoccupazione per i rischi per
la salute e l’ambiente provocati da quelle lavorazioni.
● Addirittura 3,7 miliardi di euro per mancati profitti delle suedue centrali nucleari tedesche, sono stati chiesti dalla svedese
Vattenfall alla Germania che ha abbandonato la produzionedi energia nucleare dopo il disastro di Fukushima. Si contano
ben 514 cause legali di questo genere negli ultimi vent’anni:123 sono state promosse da investitori USA: il 24% del totale; 50
da investitori olandesi, 30 britannici e 20 tedeschi.
Crescita degli Investimenti
diretti all'estero
L’internazionalizzazione produttiva è uno degli aspetti centrali del
fenomeno di globalizzazione dell’economia mondiale. Il principale
strumento attraverso cui opera è quello dei flussi di investimenti
effettuati dagli operatori in paesi diversi da quello dove è insediato il
centro della loro attività ossia gli investimenti diretti esteri (IDE).
Sono definiti IDE gli investimenti internazionali volti all’acquisizione di
partecipazioni "durevoli" in un’impresa estera o alla costituzione di
una filiale all’estero, che comporti un certo grado di coinvolgimento
dell’investitore nella direzione e nella gestione dell’impresa
partecipata o costituita.
E’ generalmente riconosciuto che le imprese multinazionalieffettuano un investimento diretto quando tre ordini di vantaggi si
realizzano simultaneamente: i) vantaggi legati al diritto di proprietà,ii) vantaggi legati alle caratteristiche del paese scelto per la
localizzazione e iii) vantaggi di internalizzazione, cioè più ampi
benefici derivanti dal rendere interne all’impresa (tramite
l’acquisizione dell’impresa fornitrice) fasi produttive a monte e a
valle che precedentemente erano svolte da imprese estere.
Esportare sempre di più!
Deficit commerciale UE-Cina
Nuovi equilibri mondiali?
Con i nuovi trattati in fase di negoziato gli Stati Uniti e l'Europacercano di ritrovare l'egemonia perduta dopo le crisi
finanziarie del 2001 e del 2008 e contrastare l'avanzata deiBRICS.
La Banca Mondiale, l'FMI, il WTO, diretto oggi dal brasiliano
Azevedo diventano troppo “democratici” e l'influsso di Cina,India e Brasile ostacola il dominio USA e UE.
Con il TTIP si cerca di isolare la Russia, con il TPP e il TISA la Cina,E' una versione aggiornata del solito scontro tra Imperi?
Oppure è in atto uno scontro tra vecchi e nuovi protagonisti di
un capitalismo definitivamente globalizzato?
Alcuni esempi e concetti
da tenere presenti
Effetti della liberalizzazione: il caso
dell'Accordo Multifibre
Accordi stipulati per la prima volta nel 1974 tra i paesi in via disviluppo (v. PVS), la CE (v.) e gli Stati Uniti allo scopo di limitare
il tasso di crescita delle esportazioni dei prodotti tessili deipaesi in via di sviluppo verso i paesi più industrializzati.
Più volte ridefiniti, gli accordi multifibre pianificano
l'incremento del volume delle importazioni rendendolo
graduale, al fine di evitare il crollo dell'industria tessile deipaesi industrializzati di fronte ai prezzi concorrenziali dei paesi
in via di sviluppo, per i quali è molto ridotto soprattutto il costo
della manodopera.
L'ultimo accordo prevede il progressivo smantellamento (entro
il 2005) delle misure protezionistiche, in quanto icontingentamenti delle importazioni sono in contrasto con i
principi di libero scambio (v. Liberismo) sanciti dal GATT .
Definizione di Protezionismo
Il Protezionismo è una teoria e un indirizzo di politica economicaintesi a salvaguardare le attività produttive nazionali dallaconcorrenza estera mediante interventi economici statali chepossono prevedere l’applicazione di dazi protettivi ai prodottiimportati o alle materie prime esportate (protezionismodoganale), così come la previsione di contributi e tassi agevolatiai produttori nazionali esportatori, o ancora il controllo delmercato nazionale e internazionale dei cambi e delle monete edel movimento dei capitali (protezionismo non doganale). Essopuò mirare a migliorare artificialmente la competitività delleimprese di un certo paese (protezionismo reale) oppure ainfluenzare le scelte dei risparmiatori circa l’allocazione dellaricchezza (protezionismo finanziario). Nel primo caso,l’opportunità di svilupparsi in modo adeguato al riparo dellacompetizione delle industrie straniere aventi una strutturaproduttiva consolidata viene fornita soprattutto alle industrienascenti di un certo paese mediante la previsione di dazi sui beniimportati dall’estero, da intendere come strumento transitoriodestinato a terminare nel momento in cui tali imprese abbianoaccumulato le risorse e le conoscenze necessarie a sostenere lacompetitività internazionale.
Superamento del ruolo degli
Stati nazionali Il trattato di Vestfalia del 1648 definiva i nascenti Stati moderni
come “coloro che non riconoscono superiori”.
Le trasformazioni tecnologiche ed economiche dell'ultimo
trentennio che vanno sotto il nome di globalizzazione possono
essere lette come un gigantesco trasferimento di sovranità daun sistema di attori pubblici internazionalmente collegati, ilmodello di Stati nazionali che ha avuto la sua massima
espansione nel secondo dopoguerra, ad uno di attori privati,sganciati da logiche di territorio, appartenenza, cittadinanza,
gli “extraterritoriali” come li chiama Bauman. (M.Meloni,Altreconomia)
Economia e Crematistica
Aristotele condannava con il nome di crematistica ciò cheper noi è l'essenza stessa dell'attività economica, cioè la
ricerca del profitto.
Il rapporto di scambio merce-denaro-merce (M-D-M), lavendita di un surplus per acquistare ciò di cui abbiamo
bisogno si corrompe in un rapporto denaro-merce-denaro(D-M-D), cioè acquistare al prezzo più basso possibile e
rivendere al prezzo più alto possibile per guadagnaredenaro.
Un mondo di persone che guadagnano non è compatibilecon la cittadinanza, l'uguaglianza e la giustizia.
La nostra concezione economica è diversa ma l'ideale di
giustizia e bene comune è lo stesso.
Pasolini, L'ideologia
“Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto ilcentralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un
modello, reazionario e monumentale, che però restava letteramorta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie,
operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loroantichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro
adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelliimposti dal Centro, è tale e incondizionata. (…) Ha imposto (…)
i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non siaccontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che
non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo.Un edonismo neo-laico, ciecamente dimentico di ogni valore
umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.
Prossimi passi NO TTIP
● 14-15 ottobre, giornata di mobilitazione a Bruxelles
● 11 ottobre, mobilitazione internazionale
Per arrivare alla giornata dell'11 ottobre e per realizzare una
mobilitazione cittadina condivisa abbiamo fatto girare un invito a tutte le persone e le realtà interessate per una prima
riunione per il 4 settembre per decidere insieme cosa fare a Firenze.
Riferimenti
Web:
http://stop-ttip-italia.net/
www.attac.it
Libri:
Allegretti, Diritti e Stato nella mondializzazione, Città Aperta, 2002.
Latouche, Il pensiero creativo contro l’economia dell’assurdo, MEI, 2002.
Teulon, Dizionario di economia, Newton Compton, 1993.
Wallach, Sforza, WTO, Feltrinelli, 2001.