AGLIO (Allium sativum L.) Famiglia: Liliaceae Centri di origine: Asia centrale, India Coltivato...

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AGLIO ( Allium sativum L.) Famiglia : Liliaceae Centri di origine : Asia centrale, India Coltivato soprattutto in Veneto, Campania, Emilia Romagna, Sicilia, Piemonte

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AGLIO (Allium sativum L.)

Famiglia: Liliaceae

Centri di origine: Asia centrale, India

Coltivato soprattutto in Veneto, Campania, Emilia Romagna, Sicilia, Piemonte

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Pianta di aglio e relativa infiorescenza

In alto: a sinistra, sezione trasversale del bulbo; a destra, bulbillo

In basso: 1-2: foglie del germoglio; 3: foglia protettiva del germoglio; 4: foglia carnosa; 5: foglia protettiva del bulbillo

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In Italia esistono numerose popolazioni locali:tra i tipi bianchi, ‘Bianco Piacentino’, ‘Bianco Piemontese’, ‘Veneto’, ‘Bianco Napoletano’, ‘Grosso di Pescia bianco’; tra i tipi pigmentati, ‘Rosso di Sulmona’, ‘Rosa napoletano’, ‘Primaticcio rosa’, ‘Aglio di Genova’

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COMPOSIZIONE DEL BULBO

In 100 g di aglio essiccato:

Acqua 60 %

Carboidrati 20-25 %

Proteine 4-6 %

Grassi 0.5 %

Calcio 10 mg

P 40 mg

Fe 2 mg

Vit. B6, B12, C, PP

L’aroma tipico e le proprietà terapeutiche (azione antisettica, ipotensiva, diuretica, bradicardica, ipoglicemizzante, ipocolesterolizzante, antitrombotica) sono date da sostanze solforate quali S-allilcisteina (SAC), alliina (allil-cisteina solfossido), allicina, diallildisolfuro, ajoene

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ESIGENZE CLIMATICHE

T° minima: 0°C; può sopportare fino a -15 -18°C

T° minima di germogliazione: 5°C

T° minima per la bulbificazione: 10-15°C

T° ottimale per crescita e bulbificazione: 18-23°C

Vernalizzazione a 5-10°C per 30-60 gg: si sopprime la dormienza

La bulbificazione avviene con fotoperiodo lungo (> 11 ore)

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ESIGENZE PEDOLOGICHE

Predilige terreni sciolti, profondi, ben dotati di sostanza organica, pH=6.5-7, tollera pH fino a 8.5

Da evitare terreni eccessivamente umidi e compatti, che provocano la formazione di bulbi malformati e facilmente marcescibili.

Esige terreni ben lavorati

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AVVICENDAMENTO

Entra in successione a colture da rinnovo

Per ragioni sanitarie, evitare la successione a specie bulbose o a radice carnosa

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IMPIANTO

Mediante bulbilli, preventivamente disinfettati, in primavera (da febbraio) o in autunno.

I bulbilli devono aver superato la fase di dormienza (conservazione a 5-10°C per 30-60 gg).

Temperature di conservazione molto basse (es. 3-4°C) anticipano la germogliazione, ma provocano la formazione di bulbi soprannumerari e la malformazione di quello principale. I bulbi meglio conformati si hanno da bulbilli tenuti a 10°C.

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Meglio usare bulbilli grossi (2-3 g di peso)

Distanze: 30-40-60 cm tra le file, 10-15-20 cm sulla fila (25-30 bulbilli/m2)

Profondità: 3-5 cm

Piantamento con macchine seminatrici pneumatiche o, in modo semimeccanico, con rulli speciali dotati di spuntoni conici per fare i fori per la deposizione manuale.

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ESIGENZE NUTRITIVE

Asportazioni per 10 t:50-100 kg N

43 kg P2O5

25-80 kg K2O

10-60 kg CaO

15 kg S

Lo zolfo è importante per l’aroma dei bulbi, ove è contenuto in quantità elevata, raggiungendo lo 0.8% sulla s.s.

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La letamazione è sconsigliata da alcuni, perchè può predisporre ad attacchi parassitari e rendere i bulbi poco conservabili per la scarsa aderenza delle tuniche.

Meglio somministrare il letame alla coltura precedente o, se la S.O. nel terreno è molto bassa, anche all’impianto, ma con letame ben maturo.

In pre-impianto: 20-30 kg N/ha; 100 kg P2O5/ha; 100 kg K2O/ha

In copertura: 90-100 kg N/ha (in 2-3 riprese); 30-40 kg P2O5/ha; 50-100 kg K2O/ha

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L’N in quantità elevate e non equilibratamente bilanciate da P e K può deprimere la resa ed abbassare la percentuale di oli essenziali presenti nei bulbi.

I concimi contenenti S (es. solfato di NH4 e di K) influiscono positivamente sull’intensità dell’aroma dei bulbi.

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IRRIGAZIONE

Nella fase di ingrossamento del bulbo (periodo critico) si ha un’evapotraspirazione di circa 4 mm di acqua al giorno.

Nel periodo aprile-maggio la disponibilità di acqua dovrebbe essere di 2000-3000 m3.

Al Nord di solito bastano le piogge, al Sud è necessario irrigare (2-3 volte), distribuendo 1200-1500 m3/ha.

Quando praticata, l’irrigazione dovrebbe essere interrotta almeno 3 settimane prima della raccolta per favorire la maturazione dei bulbi e non comprometterne la conservabilità.

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LOTTA ALLE INFESTANTI

SARCHIATURA: da attuare con prudenza, a causa dell’apparato radicale superficiale

DISERBO:

in pre-impianto e pre-emergenza: trifluralin, pendimetalin, clortal-dimetil

in post-emergenza: linuron, setossidim, fluazifop-butil

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RACCOLTA

Viene effettuata allorchè le foglie sono ingiallite e secche: da giugno ad agosto.

Per l’aglio fresco, raccolta anticipata in aprile-maggio.

Dopo l’estirpazione, i bulbi vanno lasciati ad essiccare in campo o in magazzino.

Rese in bulbi secchi: 9-18 t/ha

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CONSERVAZIONE

Dopo la maturazione, i bulbi entrano in dormienza:

nell’aglio autunnale il riposo dura 4-5 mesi; nell’aglio primaverile dura 7-8 mesi.

Normalmente viene conservato a 0°C e 70% di U.R.

La dormienza è favorita anche da T° = 30°C

La germogliazione è stimolata a 15°C