A.G.I.R.E. Gemellaggi per l POR) · 2018. 2. 23. · specifici di settore già elaborati (C.A.R.G.,...
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 11
Gemellaggi per lGemellaggi per l’’InternalizzazioneInternalizzazioneRegionale di Esperienze di successo Regionale di Esperienze di successo
((A.G.I.R.E.A.G.I.R.E. POR)POR)
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PROCEDURE TECNICOPROCEDURE TECNICO--AMMINISTRATIVE AMMINISTRATIVE PER LA GESTIONE DEL PIANO PER LA GESTIONE DEL PIANO
DI ASSETTO IDROGEOLOGICO (DI ASSETTO IDROGEOLOGICO (P.A.IP.A.I.).)
arch. Rosina De Piccoli
dott. Leonardo Di Maggio
dott. Costabile Salvatore
REGIONE MARCHE – REGIONE PUGLIA
dott. Giovanni Campana
dott. Cosimo Antonaci
Dott. Geol. Mario Smargiasso; Dott. Geol. Giuliano Burzacca;
Dott. Arch. Patrizio Lazzaro; Dott. Geol. Luigi Diotallevi;
Dott. Ing. Roberto Copparoni; Dott. Ing. Vito Macchia;
Dott. Arch. Maria Cristina Borocci; Dott.ssa Fabiana Cipollari
dott. Francesco Sannicandro; dott. Giovanni Campobasso;
geom. Giuseppe Lazzazera; sig.ra Cosima Quero;
p.i. Emanuele Bellomo; dott. Giuseppe Carone;
geom. Luigi D’Elia ing. Rocco Bonelli;
ing. Vito Paolo Scarongella, ing. Valeria Intini;
ing. Stefano Pagano
Esperti esterni:
Prof. Alberto Bizzarri
Prof. Antonio Castorani
Prof. Antonio Di Santo
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PROCEDURE TECNICOPROCEDURE TECNICO--AMMINISTRATIVE AMMINISTRATIVE PER LA GESTIONE DEL PIANO PER LA GESTIONE DEL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO
((P.A.IP.A.I.) .)
Fase 1.1 – step 1.1.1
Confronto sulle metodologie utilizzate per la redazione del Piano Stralcio di bacino per l’Assetto Idrogeologico dei bacini di rilievo regionale.
Presentazione del sito web dell’Autorità di Bacino Regionale e del GeographicInformation Sistem (G.I.S.) relativo al P.A.I. vigente della Regione Marche.
REGIONE MARCHE – REGIONE PUGLIA
Ancona 20 settembre 2007
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 44
PREMESSEPREMESSE(I bacini idrografici nelle Marche … in attesa dei distretti)
Bacino interregionale del Marecchia-
Conca
Bacino nazionale del fiume Tevere
bacino interregionale
del Fiume Tronto
bacini idrografici regionali
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 55
Contesto GeologicoContesto Geologico
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 66
Il bacino del MarecchiaIl bacino del Marecchia--ConcaConca
• Superficie totaleterritoriale circa 1300 kmq
• Regioni ricomprese: Toscana, Emilia Romagna, Marche
• Superficie Regione Marche kmq 500 kmq
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 77
Il bacino del TevereIl bacino del Tevere
• Superficie totaleterritoriale circa 17.375 kmq
• Regioni ricomprese: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo
• Superficie Regione Marche circa 80 kmq
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Il bacino del TrontoIl bacino del Tronto
• Superficie totaleterritoriale circa 1210 kmq
• Regioni ricomprese:, Marche, Abruzzo, Lazio
• Superficie Regione Marche - 70% circa del bacino - circa 850 kmq
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Regione Marche Regione Marche –– Bacini Bacini Idrografici di rilievo regionaleIdrografici di rilievo regionale
bacini idrografici delle Marche
• Superficie totale territoriale circa 9700 kmq
• Bacini regionali circa 8350 kmq
30 bacini
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 1010
Prima del Prima del PaiPai 1/21/2(Il Piano straordinario del “Decreto Sarno”)
Aree a rischio molto elevato – R4:
n. 65 per frana
n. 4 per valanga
n. 46 per esondazione
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 1111
Prima del Prima del PaiPai 2/22/2(Il Piano straordinario del “Decreto Sarno”)
Bacino: Area N. Sottobacino: Prov. Comune di C.Istat Tavoletta IGM:
TIPO DI FRANA Colamento T1
TIPOLOGIA ATTIVITA’
T1
T2
T3
Scivolamento T2 relitta P0 P0 P0 Ribaltamento T3 quiescente P1 P1 P2
Crollo T3 attiva P1 P2 P3
DISTR.ATTIVITA’ P0 P1 P2 P3 Superficie Ha (o m2) D0 D1 D2 D3 D4in diminuzione D0 D0 D1 D2 S ≤≤≤≤
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 1212
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHE(la sua (la sua ““costruzionecostruzione””))
• Aprile 2001 (adozione dello schema o progetto di piano)
• Giugno 2001 (prima adozione dell’ADB regionale)
• Settembre 2001 (pubblicazione sul BUR Marche per le osservazioni)
• Maggio 2003 (seconda e definitiva adozione dell’ADB regionale)
• Settembre 2003 (pubblicazione misure di salvaguardia)
• Gennaio 2004 (il Consiglio regionale approva il Piano)
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IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHE:MARCHE:(la concertazione)(la concertazione)
Dal settembre 2001 al maggio 2003Effettuazione di conferenze aperte agli enti locali settembre 01
Tavoli tecnici con le categorie di portatori di interessi (agricoltura, industriali, associazioni ambientalisteordini professionali, gestori dei servizi di rete) sett-ott. 01
Acquisizione osservazioni (2400 circa) dic. 01-mag. 03
Conferenza Programmatica L. 365/2000 gennaio 02
Tavoli tecnici con enti sui singoli dissesti feb-giu. 02
Tavolo tecnico normativo con ANCI e UPI feb-ott 02
Seduta conclusiva conferenza Programmatica(parere favorevole eccetto 4 situazioni) febbraio 03
Parere del Comitato Tecnicoe delibera del Comitato Istituzionale maggio 03
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 1414
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHE MARCHE (gli elaborati)(gli elaborati)
a. relazione, e relativi allegati:– Allegato A – “Attività straordinaria di polizia idraulica e di controllo sul territorio
– reticolo idrografico minore”– Allegato B – “Ricognizione dei dissesti gravitativi”– Allegato C – “Quadro di sintesi delle aree a rischio idrogeologico”
b. Elaborati grafici:– “Carta di sintesi del dissesto idrogeologico e dei bacini regionali, del reticolo
idrografico e dei confini amministrativi” (Tav.1 SD Foglio Nord e Tav.1 SDFoglio Sud, scala 1:100.000);
– “Carta del rischio idrogeologico” (Tav. RI Quadro d’unione, scala 1:200.000, e da Tav. RI 1 a Tav. RI 79, scala 1: 25.000);
c. Quadro delle pericolosità dei fenomeni gravitativi;d. Norme di Attuazione e relativi allegati:
– Allegato A – “Indirizzi d’uso del territorio per la salvaguardia dai fenomeni di esondazione”;
– Allegato B – “Indirizzi d’uso del territorio per il settore agro-forestale”;e. Quadro preliminare del fabbisogno economico per gli
interventi.
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 1515
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHE MARCHE (sintesi dei contenuti)(sintesi dei contenuti)
• All’interno dei trenta bacini di rilievo regionale sono state individuate:– Aree soggette a pericolosità e rischio idraulico (per le
sole aste principali)– Aree soggette a pericolosità e rischio da frana e
valanga • Alle aree sopra individuate viene applicata una
normativa d’uso diversificata in funzione dei livelli di rischio e pericolosità
• Viene stimato il fabbisogno economico per gli interventi di riduzione del rischio
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 1616
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHE MARCHE (aree a rischio idraulico (aree a rischio idraulico -- fonti conoscitive)fonti conoscitive)
• Sono state individuate attraverso la assunzione delle informazioni delle Mappe del censimento rischio idraulico elaborate dal Servizio Protezione Civile della Regione; tali aree a livello di pericolosità unico, individuate su basi storico-geomorfologica sono state assimilate alle aree ad alta e a moderata probabilità di inondazione del D.P.C.M. 29.09.98. si èdelimitata in maniera semplificata la fascia inondabile con Tr 200
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 1717
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHE MARCHE (aree a rischio idraulico (aree a rischio idraulico -- fonti conoscitive)fonti conoscitive)
D.G.R. n. 2186 /1998. - Mappe dei rischi presenti sul territorio regionale in
base alla esposizione ed alla vulnerabilità.
Stralcio del PAI approvato
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 1818
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHE MARCHE (aree a rischio idraulico (aree a rischio idraulico -- livelli di pericolositlivelli di pericolositàà))
Piano per l’assetto idraulico• Unico livello di pericolosità (P4/P3)
accorpato
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 1919
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHE MARCHE (aree a rischio idraulico (aree a rischio idraulico –– i livelli di rischio)i livelli di rischio)
Piano per l’assetto idraulico• Osservazione a video degli elementi
esposti, compilazione scheda sintetica e attribuzione dei livello R1, R2, R3 ed R4
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 2020
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHE MARCHE (aree a rischio frana e valanga (aree a rischio frana e valanga –– fonti conoscitive)fonti conoscitive)
• individuate sulla base di una ricognizione delle informazioni specifiche contenute negli strumenti urbanistici comunali, nei PTC provinciali e in altri studi
• specifici di settore già elaborati (C.A.R.G., S.C.A.I., RIM, Studi GNDCI); ai fenomeni censiti è stato attribuita una pericolosità graduata su quattro livelli definiti in base
• alla tipologia del fenomeno e al relativo stato di attività come risultanti dalla omogeneizzazione e classazione della documentazione acquisita.
PIANO PER L’ASSETTO DEI VERSANTI AREE IN DISSESTO
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 2121
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHE MARCHE (aree a rischio frana e valanga (aree a rischio frana e valanga –– fonti conoscitive)fonti conoscitive)
Pubblicazione CNR GNDCI n. 580, 2 Foglio 2, Scala 1:100.000 - 1993
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 2222
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHE MARCHE (aree a rischio frana e valanga (aree a rischio frana e valanga –– fonti conoscitive)fonti conoscitive)
IL RIM – DGR 3224/1999
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 2323
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHE MARCHE (aree a rischio frana (aree a rischio frana -- livelli di pericolositlivelli di pericolositàà))
Scivolamento / Colamento inattivoFrana complessa inattivaD.G.P.V quiescente o inattivaSoliflusso
P1Moderata
Scivolamento / Colamento quiescenteColamento / Frana complessa quiescenteD.G.P.V attivaSoliflusso
P2Media
Crollo quiescente - Crollo inattivoScivolamento / Colamento attivoFrana complessa attiva
P3Elevata
Crollo attivoDebris flow/Mud flow
P4Molto elevata
Tipologia frane (Varnes)Indice P
Definiz. P
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 2424
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHE MARCHE (aree a rischio frana (aree a rischio frana –– livelli di rischio)livelli di rischio)
Piano per l’assetto dei versanti
• Osservazione a video degli elementi esposti, compilazione scheda sintetica e attribuzione dei livello R1, R2, R3 ed R4
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 2525
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHERELAZIONE RELAZIONE –– elaborato a)elaborato a)
• Il quadro di sintesi delle situazioni a rischio che risulta dalla applicazione della metodologia ai bacini idrografici di rilievo regionale del P.A.I. è il seguente:
AREE A RISCHIO FRANA
R1 R2 R3 R4 Totale P1 P2 P3 P4 Totale14778 3640 429 99 18946 4778 6153 7848 167 18946
AREE A RISCHIO VALANGA
R1 R2 R3 R4 Totale P1 P2 P3 P4 Totale 4 4 4 4
AREE A RISCHIO ESONDAZIONE
R1 R2 R3 R4 Totale P (elevata o molto elevata)161 160 61 50 432 432
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 2626
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHEi dissesti in sintesii dissesti in sintesi
• Sono a rischio idraulico circa 167 kmq (il 2% del territorio regionale)
• Sono a rischio di dissesto per frana e valanga 1392 kmq (il 16.8% del territorio regionale)
• Il piano impone norme più incisive su circa 737 kmq (il 8.8% circa del territorio regionale e corrispondenti alle aree P3 e P4 del piano per l’assetto dei versanti ed alle aree del piano per l’assetto idraulico)
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 2727
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHEelaborati grafici elaborati grafici –– elaborato b)elaborato b)
“Carta di sintesi del dissesto idrogeologico ….(Tav.1 SDFoglio Nord e Tav.1 SDFoglio Sud, scala 1:100.000);
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 2828
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHEelaborati grafici elaborati grafici –– elaborato b)elaborato b)
Carta del rischio idrogeologico” (Tav. RI Quadro d’unione, scala 1:200.000, e da Tav. RI 1 a Tav. RI 79, scala 1: 25.000);
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 2929
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHEelaborati grafici elaborati grafici –– elaborato b)elaborato b)
Carta del rischio idrogeologico” (da Tav. RI 1 a Tav. RI 79, scala 1: 25.000);
Pesaro
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 3030
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHEelaborati grafici elaborati grafici –– elaborato b)elaborato b)
Carta del rischio idrogeologico”(da Tav. RI 1 a Tav. RI 79, scala 1: 25.000);
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 3131
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHEquadro delle pericolositquadro delle pericolositàà dei fenomeni gravitatividei fenomeni gravitativi
Elementi identificativi caratteristici di tutti i dissesti graviElementi identificativi caratteristici di tutti i dissesti gravitativi tativi cartografaticartografati nel Piano.nel Piano.1a COLONNA (COD): codice del dissesto1a COLONNA (COD): codice del dissesto2 a COLONNA ( P ): grado di pericolosit2 a COLONNA ( P ): grado di pericolositàà attribuito al dissestoattribuito al dissesto3 a COLONNA ( R ):grado di rischio attribuito al dissesto3 a COLONNA ( R ):grado di rischio attribuito al dissesto
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 3232
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHEquadro preliminare del fabbisogno economicoquadro preliminare del fabbisogno economico
Il fabbisogno finanziario preliminare per gli interventi è stato stimato considerando, per entrambe le tipologie di rischio, i costi relativi a:
interventi per le aree con rischio più elevatomanutenzioni monitoraggiinterventi diffusi sui versanti e sul reticolo idrografico minoreincentivi per rilocalizzazioniacquisizione aree
Nella valutazione preliminare si sono adottati parametri validi a livello di bacino idrografico anche in previsione degli approfondimenti in corso per la tipologia del rischio idraulico (“assetto di progetto”)
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 3333
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHEquadro preliminare del fabbisogno economicoquadro preliminare del fabbisogno economico
• La stima massima del fabbisogno economico complessivo per la parte marchigiana dei bacini di rilievo regionale risulta:
Interventi rischio gravitativo € 153.059.000,00 Interventi rischio idraulico € 277.936.000,00
__________________ per un totale di € 430.955.000,00
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 3434
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazioneNorme di attuazione
• in linea generale l’articolato normativo propone, per le aree in cui l’attuale stato delle conoscenze evidenzia un livello di pericolosità elevata o molto elevata, il mantenimento dell’attuale edificato e una notevole limitazione alle previsioni edificatorie degli strumenti urbanistico–territoriali,
• prevedendo nel contempo, per le sole previsioni urbanistiche già vigenti in alcune zone urbanistiche, una procedura di intesa per la verifica della loro compatibilitàcon la pericolosità dell’area.
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 3535
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazione Norme di attuazione
principi da norme, giurisprudenza e dottrinaprincipi da norme, giurisprudenza e dottrina• Natura giuridica
Piano territoriale di settore (di particolare complessità)Non ha contenuto libero come PRG, PUG, o PTC ….Presenta complessità tali da affermare che non possa essere
assimilato ai tradizionali piani di settore (sia in ambito urbanistico che territoriale)
La assimilazione ai piani di settore nasce unicamente al fine di stabilire che i suoi vincoli obbligano immediatamente le Amministrazioni ed i privati – C.C. s. 85/90
Se lo si vuole considerare di settore bisogna riconoscere che è un settore molto ampio (riguarda qualsiasi attività umana che può essere svolta sul territorio)
Una delle tante definizioni: il contenitore degli interventi e delle prescrizioni relativi all’uso e tutela del suolo e delle acque nonché del coordinamento degli interessi ambientali
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 3636
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazione Norme di attuazione
principi da norme, giurisprudenza e dottrinaprincipi da norme, giurisprudenza e dottrina
• VINCOLI – ricognizione ed imposizionePossibile distinguere tra due categorie di vincoli: quelli già presenti
nel sistema di pianificazione (ad esempio i vincoli paesaggistici) rispetto ai quali il PdB svolge una funzione meramente ricognitiva; quelli imposti a titolo originario dallo stesso PdB (che possono definirsi vincoli di Piano di Bacino in senso stretto)
– Hanno la finalità di favorire la conservazione del suolo la tutela dell’ambiente e la prevenzione contro possibili effetti dannosi di interventi antropici
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 3737
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazione Norme di attuazione
principi da norme, giurisprudenza e dottrinaprincipi da norme, giurisprudenza e dottrina
• VINCOLI – contenuto, vincoli condizionati immodificabilità assoluta– Non hanno un contenuto rigidamente
prefissato dal legislatore– Non avendo contenuto prefissato a seconda dei casi e delle
circostanze possono riguardare • Sia la l’impossibilità di modifica in senso assoluto del bene
(immodificabilità assoluta);• Sia il condizionamento alla modifica solamente dopo che si sia
accertata la compatibilità della modifica o dell’intervento da realizzarsi con le finalità del vincolo (vincoli condizionati)
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 3838
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazione Norme di attuazione
principi da norme, giurisprudenza e dottrinaprincipi da norme, giurisprudenza e dottrina
• VINCOLI– Nella prima ipotesi (immodificabilità assoluta) (C.C.
in più riprese il vincolo stesso non può spingersi fino al punto da inibire al proprietario del bene qualsiasi intervento di manutenzione)
– Nella seconda ipotesi (vincolo condizionato) pur non riportando la legge una specifica indicazione a proposito è da ritenere che il vincolo possa essere sciolto previo parere dell’ADB o di altro Ente individuato dal PdB
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20/09/0720/09/07 GEMELLAGGIO AGIRE POR GEMELLAGGIO AGIRE POR -- REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA REGIONE MARCHE/REGIONE PUGLIA -- FASE 1.1FASE 1.1 3939
IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazione Norme di attuazione
principi da norme, giurisprudenza e dottrinaprincipi da norme, giurisprudenza e dottrina
• VINCOLI – indennizzabilità ed effetti– La indennizzabilità non è trattata nella legge quadro tuttavia si
è giunti ad interpretazioni univoche: I vincoli imposti dal PdB non giustificano la corresponsione di indennizzi
– Quanto agli effetti occorre distinguere i destinatari:• Amministrazioni ed Enti pubblici hanno l’obbligo di adeguarsi alla
intervenuta pianificazione di bacino• Privati i vincoli possono avere un’efficacia diretta solamente in
presenza di una specifica indicazione del piano di bacino (in sostanza viene lasciata alla valutazione discrezionale dell’Autoritàdi Bacino la possibilità di stabilire in quale ipotesi i vincoli di piano possano avere effetti diretti cfr art. 4 NA PAI Marche)
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IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazione Norme di attuazione -- strutturastruttura
– CORPO NORMATIVO PRINCIPALE (V titoli / 24 articoli)
– Allegato “A” - INDIRIZZI D’USO DEL TERRITORIO PER LA SALVAGUARDIA DAI FENOMENI DI ESONDAZIONE
– Allegato “B” - INDIRIZZI D’USO DEL TERRITORIO PER IL SETTORE AGRO-FORESTALE
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IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazione Norme di attuazione -- i contenutii contenuti
– Art. 4 EFFETTI • Annotazione nel certificato di destinazione
urbanistica della classificazione del territorio operata dal PAI in funzione della pericolosità e del rischio
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IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazione Norme di attuazione -- i contenutii contenuti
– Artt. 7, 9 e 12 Usi e trasformazioni nelle aree a rischio• Con riferimento ai vincoli di “immodificabilità assoluta”
individuano gli usi e le trasformazioni consenti nelle aree a rischio (mantenimento dell’esistente e limitazioni alle attivitàdi trasformazione)
• Gli usi sono disciplinati rispetto al livello di pericolosità dei fenomeni
• Nel piano per l’assetto idraulico si individua “l’assetto di progetto” come strumento, tra l’altro, per la determinazione delle aree assoggettate alla predetta “immodificabilità”
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IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazione Norme di attuazione -- i contenutii contenuti
– Art. 13 - Coordinamento con la pianificazione urbanistica - Verifica di compatibilità idrogeologica
• Riguarda le aree del piano per l’assetto dei versanti a pericolosità media e moderata (P2 e P1) oggetto di eventuali nuove previsioni urbanistiche
• L’approvazione della previsione è condizionata all’esito favorevole di una verifica (di cui vengono definiti natura, finalità e percorso)
• La compatibilità col PAI è verificata e sancita all’interno del parere ex art. 13 L. 64/74 8 - art. 89 D.P.R. 380/2001 – nelle Marche di competenza delle Amministrazioni Provinciali
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IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazione Norme di attuazione -- i contenutii contenuti
– Art. 15 - ESPROPRI E INDENNIZZI PER GLI INTERVENTI STRUTTURALI PREVISTI DAL PAI
• Alcuni dei vincoli posti dal Piano di bacino, stralcio rischio idraulico, non hanno contenuto espropriativo
• I progetti per la realizzazione degli interventi previsti dal Piano individuano le aree da espropriare relativamente agli argini, ai manufatti e a quant’altro possa risultare, per occupazione permanente, necessario alla migliore funzionalità delle opere previste e alla loro gestione ed eventualmente le aree da assoggettare a specifiche servitù (di natura idraulica) conseguenti all’attuazione dei manufatti, alla loro gestione e funzionamento
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IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazione Norme di attuazione -- i contenutii contenuti
– Art. 19 – LA DINAMICITÀ DEL PIANO• Introduce un procedimento semplificato per la
modifica del quadro conoscitivo del dissesto (a “norme di base” invariate); riguarda inserimenti, modifiche ed eliminazione delle aree in dissesto (rischio, pericolosità, perimetro, suddivisioni, ecc.)
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IL IL P.A.I.P.A.I. MARCHEMARCHENorme di attuazione Norme di attuazione -- i contenutii contenuti
– Art. 23 – LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO• Con riferimento ai vincoli di “condizionati”
Introducono la procedura di mitigazione del rischio come strumento di intesa (Comune-ADB) per la verifica della compatibilità della previsione urbanistica vigente con la pericolosità delle aree
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Sito Internet consultazione del pianoSito Internet consultazione del piano
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Sito InternetSito Internetpubblicazione pubblicazione -- consultazione del pianoconsultazione del piano
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Sito InternetSito Internetpubblicazione pubblicazione -- consultazione del piano consultazione del piano –– ricerca ricerca
tavoletavole
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Sito InternetSito Internetpubblicazione pubblicazione -- consultazione del piano consultazione del piano –– ricerca ricerca
tavoletavole
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Aggiornamento PAIAggiornamento PAI
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Struttura SITStruttura SIT
Server AdBSede AdB Presidi
provinciali
rete intranet
rete intranet
rete intranet
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Principali caratteristichePrincipali caratteristiche• Distinzione diritti in lettura e scrittura a livello di
gruppo su file system del server• Connessione intranet con i presidi• Stazioni grafiche con sistema RAID 0, back-up,
sw MapInfo• Banche dati in rete e, per alcune tipologie (CTR,
…), repliche in locale• Server con RAID 5, back-up• Personale idoneo per la gestione di cartografia
ed informatica
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Acquisizione informazioniAcquisizione informazioni
• Analisi informazioni desunte da PRG, PTC, CARG, SCAI, …
• Estrazione informazioni – digitalizzazioneinformazioni disponibili su fonti cartacee
• Trasformazione dai differenti formati sw e proiezione al formato di lavoro (GB – Roma40, sw MapInfo)
• Analisi delle analogie e delle differenze• Attribuzione di codice univoco, ripartito nel
bacino idrografico
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DIFFUSIONEDIFFUSIONE
• Pubblicazione su BUR Marche.• Sito internet, pubblicazione BUR, file pdf di
norme e tavole grafiche, visualizzatore cartografia on-line.
• Predisposizione CD PAI ufficiale (con carte in scala 1:25.000) e CD di integrazione alla lettura con cartografie in scala 1:10.000. CD gratuiti per enti, a pagamento, per cittadini.
• Produzione “in proprio” di CD-ROM.