Aggiornamento a Medicina Cinese Per Shiatsu e Tuina - Geriatria

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1 Aggiornamento a Medicina Tradizionale Cinese per lo Shiatsu e il Tuina 1 Alla memoria di mio padre e ai miei maestri Qualora considerassi il cancro come una malattia complessa, allora pensa all’invecchiamento. E. SCHNEIDER Nello scorrere lento della clessidra pulsa ancora il tempo non mecca- nizzato, il tempo destino. È quello stesso che avvertiamo nel sussurro dei boschi, nel crepitar del fuoco, nel frangersi del mare, nel volteggia- re della neve. E. JUNGER Un uomo tanto tempo fa fra gli scogli, pensava fosse meglio il rugoso al liscio. Ma poi tutto divenne corrugato e non si trattò più di scegliere, ma di farsi scegliere. E. MONTALE Ore sole, come solo pane per oggi e per dimane e per tutti i giorni di tutte le settimane. A. PALAZZESCHI [...] i cervelli atti più alla loquacità ed ostentazione che alla speculazio- ne ed investigazione dell’opere più segrete della natura; li quali prima che ridursi a profferir quella ingenua savia e modesta parola “Non lo so”, scorrono a lasciar uscire di bocca ed anco della penna, qual che si voglia grande esorbitanza. G. GALILEI, Dialogo dei massimi sistemi – Giornata quarta [...] i vecchi si cospargono di talco perché credono di puzzare. In questo loro atteggiamento si riflette il rifiuto della gente, il disprezzo della so- cietà [...] Scrivere e parlare di tanti vecchi è stato per me un esercizio spirituale. P . PATRIGNANO, I Vecchi, 1994 Fra i trenta e i quaranta ci assalgono i cinque appettiti, fra i sessanta e gli ottanta siamo preda dei cento malanni. Ma fra i cinquanta e i sessanta siamo liberi da ogni male. Calmo e queto il cuore gode di un grande riposo. BAI JUYI, 772-846 So che morirò ma davanti alla morte non mi volterò indietro a rimpiangere. E che i saggi dalla profondità dei secoli mi servano come esempio. QU YUAN, 340-278 a.C. Tempi grigi, tempi chiari, aurora, crepuscolo, cambiamenti incessanti. Al gran vuoto ho imparato a uniformare il mio corpo, non all’origine senza disegno e ai ritorni senza fine. Le cose minime insegnano all’uo- mo che le contempla. SU SHI, XII secolo 1. Ovviamente, trattandosi di un aggiornamento a un nostro testo (Medicina Tradizionale Cinese per lo Shiatsu e il Tuina, CEA Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2001), in varie pagine troverete riferimenti ai diversi capitoli del libro citato.

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Aggiornamento a Medicina Tradizionale Cinese per lo Shiatsu e il Tuina1

Alla memoria di mio padre e ai miei maestri

Qualora considerassi il cancro come una malattia complessa, allorapensa all’invecchiamento.

E. SCHNEIDER

Nello scorrere lento della clessidra pulsa ancora il tempo non mecca-nizzato, il tempo destino. È quello stesso che avvertiamo nel sussurrodei boschi, nel crepitar del fuoco, nel frangersi del mare, nel volteggia-re della neve.

E. JUNGER

Un uomo tanto tempo fa fra gli scogli, pensava fosse meglio il rugoso al liscio. Ma poi tutto divenne corrugato e non si trattò piùdi scegliere, ma di farsi scegliere.

E. MONTALE

Ore sole, come solo paneper oggi e per dimane e per tutti i giornidi tutte le settimane.

A. PALAZZESCHI

[...] i cervelli atti più alla loquacità ed ostentazione che alla speculazio-ne ed investigazione dell’opere più segrete della natura; li quali primache ridursi a profferir quella ingenua savia e modesta parola “Non loso”, scorrono a lasciar uscire di bocca ed anco della penna, qual che sivoglia grande esorbitanza.

G. GALILEI, Dialogo dei massimi sistemi – Giornata quarta

[...] i vecchi si cospargono di talco perché credono di puzzare. In questoloro atteggiamento si riflette il rifiuto della gente, il disprezzo della so-cietà [...] Scrivere e parlare di tanti vecchi è stato per me un eserciziospirituale.

P. PATRIGNANO, I Vecchi, 1994

Fra i trenta e i quaranta ci assalgono i cinque appettiti, fra i sessanta e gli ottanta siamo preda dei cento malanni. Ma fra i cinquanta e i sessanta siamo liberi da ogni male. Calmo e queto il cuore gode di un grande riposo.

BAI JUYI, 772-846

So che morirò ma davanti alla mortenon mi volterò indietro a rimpiangere. E che i saggi dalla profondità dei secoli mi servano come esempio.

QU YUAN, 340-278 a.C.

Tempi grigi, tempi chiari, aurora, crepuscolo, cambiamenti incessanti.Al gran vuoto ho imparato a uniformare il mio corpo, non all’originesenza disegno e ai ritorni senza fine. Le cose minime insegnano all’uo-mo che le contempla.

SU SHI, XII secolo

1. Ovviamente, trattandosi di un aggiornamento a un nostro testo (Medicina Tradizionale Cinese per lo Shiatsu e il Tuina, CEA Casa Editrice Ambrosiana, Milano2001), in varie pagine troverete riferimenti ai diversi capitoli del libro citato.

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In questo riassunto ci riferiamo esclusivamente alla fisiolo-gia dell’invecchiamento, rinviando per la patologia alla de-scrizione occidentale riportata più avanti.

Medicina occidentaleAl di là delle numerose, affascinanti ma incomplete ipotesiinterpretative che vedremo nella descrizione, ci sono alcunidati su cui tutti gli studiosi concordano: ogni longevo ha se-guito per tutta la vita (volente o nolente, consciamente o in-consciamente) una serie di regole che riguardano lo stile divita (alimentazione, fumo, nervini, impiego di farmaci) maanche l’ambiente in cui è vissuto. Se esaminiamo nel mondoi luoghi dove si vive di più (Georgia, Valle dell’Hunza in Paki-stan, Okinawa, Sichuan in Cina, dove si trovano i due esseriumani più vecchi del mondo: Gong Laifa di 131 anni e KomgYing di 122), notiamo che si tratta di sedi di vita rurale arcaicae certamente preindustriale, zone in cui si vive in condizionidi arretratezza e di perfetto equilibrio in nicchie ecologicheincontaminate. L’arrivo della nostra civiltà ha distrutto moltedelle oasi della longevità sparse nel mondo: ne sono esempiotangibile il Vabamba, sperduto nelle Ande, e la Valle del-l’Hunza, colonizzati dai nostri «vizi» (alcol, zucchero, cibiraffinati), che nel giro di trent’anni hanno scoperto malattieche non conoscevano (stroke, carie, ecc.) e una longevitàmedia ridotta di oltre dieci anni. Esaminando gli individui piùlongevi, Norman Ford, nel suo Programma di Lunga Vita, ha

esaminato una serie di regole auree definite «costanti lifex»,fra cui: mangiare poco con dieta poverissima di carne e gras-si e invece ricca di fibre (cereali, verdura, frutta); non supera-re mai il peso forma; camminare tutti i giorni a passo sveltoper almeno un’ora; astenersi da alcolici e fumo. Inoltre, sottoil profilo psicologico, mantenersi mentalmente attivi e moti-vati, dedicarsi a occupazioni gratificanti, rispondere allostress in modo non distruttivo, evitare la solitudine stabilendosaldi legami con amici, familiari, gruppi sociali, avere una vi-ta sessuale e amorosa appagante, avere fede in qualche cosa(un ideale, una divinità) che travalichi i limiti dell’esistenzaindividuale.

Medicina cineseVi sono due detti popolari nella Cina attuale che derivano daiclassici medici del passato: “Per essere longevi bisogna sce-gliere i propri genitori” e “Il ciclo della vita equivale al ciclodel qi del Rene; esso è carente e immaturo nel bambino, de-bole e deficitario nel vecchio”. Tutto questo ci porterebbe auna falsa conclusione: la MTC vede la durata della vita comeun fenomeno genetico e predeterminato che dipende dal jinginnato e dalla yuan qi, in definitiva da ciò che ci viene dai ge-nitori e dal cosiddetto «cielo anteriore» (xian tian).

Ma se esaminiamo più attentamente ciò che è sancito neiclassici, ci si rende subito conto che, molto modernamente,la MTC aveva intuito il rapporto uomo-ambiente e presenta-

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RIASSUNTO

Geriatria1

Carlo Di Stanislao, Maurizio Corradin, Fabrizio Bonanomi, Maurizio Parini, Gabriele Filippini

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to l’uomo come un «sistema aperto» in continuo scambiocon una serie di elementi interni (psichici) ed esterni (am-bientali e sociali) in grado di condizionarne la «crescita».

Dal Ling Shu apprendiamo che la vita deriva dalla conser-vazione di un’essenza che scaturisce dall’interazione di «cie-lo e terra», capace di organizzarsi in «energia e sangue», inenergie difensive e nutritive e che poi, scorrendo, dà luogo aicinque organi che sono controllati dallo shen. In definitiva,sono i tre tesori a pianificare l’intero progetto di vita: il jingcome materia preziosa e vitale assimilabile al protoplasma, ilqi come «soffio» energetico che anima la materia, lo shen co-me sistema di coordinazione, supervisione e controllo.

Tutto ciò fa sì che quella geriatrica sia un’età in cui i siste-mi energetici (yang) e materiali (yin) si disorganizzano attra-verso una perdita progressiva delle energie «solare» (yuan),parentale (zong) e quintessenziale (jing).

Nonostante alcuni autori pongano la loro attenzione al-l’energia renale, noi ricordiamo che il declino del qi renale(fondamento del vero yin e del vero yang, ricettacolo deljing dei cinque organi, capace di controllare lo spirito zhi,in relazione con funzioni particolari e certo molto impor-tanti in geriatria: ming men e Triplice Riscaldatore) spiegamolto della senilità ma non certo tutto, e rappresenta soloun aspetto iniziale di questa complessa realtà esistenziale.

Li Shi Zhen, ad esempio, aveva notato che l’anziano hacrisi esistenziali legate a perdita non solo dei significati daattribuire alla propria vita, al proprio ruolo nella famiglia enella società, ma anche a “perdita della sua forza fruttifican-te” con ripercussione sui cosiddetti «meridiani curiosi».

Pertanto, ha ragione Kespi quando affronta globalmentemolte «depressioni senili» non con l’ottica degli «organi evisceri» ma pensando alla necessità di ricollegare l’uomonel flusso primordiale e sessuato di «cielo e terra», trattandoi punti 20GV (20VG) del Du Mai e 1CV (1VC) del Ren Mai.

Quest’ ultimo rappresenta l’ingresso delle forze sessuateterrestri nell’uomo, la porta preziosa o dorata che connettel’uomo alla fertilità della terra.

Questi due canali (Du e Ren) sono detti cielo e terra del-l’uomo e nel corpo umano sono come il ciclo dei dodici pe-

riodi dell’anno. Se si considerano separatamente sono lo yine lo yang, se riuniti sono l’indifferenziazione primordiale.Quindi l’attivazione (con puntura, massaggio o tecnichecorporee e di respirazione) dei due meridiani centrali corri-sponde a un ritorno alla potenzialità primordiale, a un con-trollo di tutto lo yin e di tutto lo yang, a un recupero dell’ac-qua primigenia.

Inevitabilmente da ciò si deduce che ogni individuo an-ziano avrà sue proprie carenze e debolezze a seconda delvuoto elettivo di jing o yuan qi, con turbe molto materiali estrutturali, metaboliche o neuropsichiche di tipo dominante.

Per Maciocia, invece, il ciclo involutivo della senilità(con partenza fra i 45 e i 60 anni) riguarda primariamente iljing e i tessuti e le funzioni sotto il controllo del Rene (ossa,denti, capelli, orecchie, cervello) e può poi determinare (perassociazione con vuoto di yin e di yang) quadri sindromicipiù ampi e complessi.

Questo autore (ma anche Ross e Kaptchuk) sostiene chel’affievolimento del jing renale è un processo normale chenon porta a problemi particolari. Ma se vi è irregolarità o re-pentinità nella sua perdita l’invecchiamento diviene patolo-gico con ripercussione sulle ossa, i capelli, le orecchie, e ilcervello. Questo esaurimento anomalo del jing può riguar-dare sia quello prenatale (innato) sia quello postnatale (ac-quisito). In effetti, il jing acquisito sorregge e rifornisce l’in-nato e una sua caduta (vita o alimentazione sregolata) facrollare il jing generale dell’organismo.

In caso, invece, sia predominante il vuoto di yang e dijing avremo segni di freddo per incapacità dello yang di Re-ne di riscaldare e muovere: debolezza alle gambe, poliuria,nicturia, urine chiare e abbondanti, feci molli, diarrea mat-tutina, inappetenza, leucorrea, scialorrea, lombalgie, ridu-zione (fino alla scomparsa) della libido. Nell’uomo vi pos-sono essere impotenza coeundi, erezione incompleta oassente, perdita di sperma, anorgasmia; nella donna frigiditàe progressiva assenza di orgasmo.

Naturalmente le due condizioni possono associarsi a tur-be generalizzate dei diversi zang/fu in rapporto al fatto chela «radice dello yin e dello yang» sono i Reni.

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Medicina accademica

L’invecchiamento, come fase naturale della vita, ha da sem-pre attratto la curiosità e la fantasia degli esseri umani, poichél’uomo ha sempre voluto conoscere e sapere come “la vitacambi con il passare del tempo” (Atti del Congresso Biorama1992: Exhibition and Conference on Innovative Biotechnology, Ba-ri 1992). Dal Faust di Goethe, la ricerca sull’invecchiamentoha assunto, da semplice carattere speculativo, dimensioni elivelli molecolari. I tentativi di comprendere e, forse, di con-trollare in qualche modo l’orologio biologico non nasconopiù dall’antro dell’alchimista, ma si svolgono in moderni la-boratori di ricerca in cui le più diverse discipline (fisiologia,genetica, biochimica, biologia molecolare, biologia evolutivae dello sviluppo) si dedicano allo studio di quell’affascinantelasso di tempo che va dalla maturità alla vecchiaia. In definiti-va, le ricerche attuali condotte nel mondo occidentale dimo-strano una cosa evidente e costante: l’uomo ha cercato fuoridi sé ciò che potrebbe tranquillamente trovare al suo interno,dentro lo spettro delle sue possibilità, poiché vivere a lungo ein buona salute si può pianificare.

Teorie

Al di là delle numerose, affascinanti ma incomplete ipotesiinterpretative che esamineremo in seguito, ci sono alcuni da-ti su cui tutti gli studiosi concordano: ogni longevo ha segui-to per tutta la vita (volente o nolente, consciamente o incon-sciamente) una serie di regole che riguardano lo stile di vita(alimentazione, fumo, nervini, impiego di farmaci) ma anchel’ambiente in cui è vissuto. Se consideriamo i luoghi dove sivive di più (Georgia, Valle dell’Hunza in Pakistan, Okinawa,Sichuan in Cina, dove si trovano i due esseri umani più vec-chi del mondo: Gong Laifa di 131 anni e Komg Ying di 122)notiamo che si tratta di sedi di vita rurale arcaica e certamen-te preindustriale, zone in cui si vive in condizioni di arretra-tezza e di perfetto equilibrio in nicchie ecologiche incontami-nate. L’arrivo della nostra civiltà ha distrutto molte oasi dellalongevità sparse nel mondo: ne sono esempi tangibili il Va-bamba, sperduto nelle Ande, e la Valle dell’Hunza, che dopoessere stati colonizzati dai nostri «vizi» (alcol, zucchero, cibiraffinati), nel giro di trent’anni hanno scoperto malattie chenon conoscevano (stroke, carie, ecc.) e visto ridursi la longe-vità media di oltre dieci anni. Esaminando gli individui piùlongevi Norman Ford, nel suo Programma di Lunga Vita, hadefinito una serie di regole auree («costanti lifex»), fra cui:mangiare poco con dieta poverissima di carne e grassi e inve-ce ricca di fibre (cereali, verdure, frutta), non superare mai il

peso forma, camminare tutti i giorni a passo svelto per alme-no un’ora, astenersi da alcolici e dal fumo. Inoltre, sotto ilprofilo psicologico: mantenersi mentalmente attivi e motiva-ti, dedicarsi a occupazioni gratificanti, rispondere allo stressin modo non distruttivo, evitare la solitudine stabilendo sal-di legami con amici, familiari, gruppi sociali, avere una vitasessuale e amorosa appagante, avere fede in qualche cosa(un ideale, una divinità) che travalichi i limiti dell’esistenzaindividuale.

Vediamo ora le ipotesi sull’invecchiamento in medicinaaccademica, che sono numerose e contraddittorie. Ricordia-mo le seguenti.

• Ipotesi dell’invecchiamento come fatto localizzato: que-sto modo di considerare l’invecchiamento quale espres-sione di uno specifico locus minoris resistentiae trova moltipartigiani ancora oggi e corrispondenze in molte espres-sioni comuni come, ad esempio, “l’uomo ha l’età dellesue arterie”. I tessuti più vulnerabili sarebbero il sistemacardiocircolatorio e quello nervoso. L’uomo possiede al-l’incirca 100 miliardi di cellule. A partire dai trent’anniperde progressivamente ogni giorno decine di neuroni(per apoptosi) e al contempo va incontro a tutta una seriedi modificazioni endocrine (ipofisarie, surrenaliche, go-nadiche) che compromettono i sistemi omeostatici gene-rali. In realtà l’invecchiamento è un fatto generale e glo-bale e i disturbi neurovascolari ed endocrinologici sonosolo più evidenti e rapidi delle altre compromissioni or-ganiche.

• Ipotesi dell’invecchiamento come somma di danni noncompletamente riparati: questa ipotesi va sotto la defini-zione inglese di wear and tear, ovvero il progressivo logoriodeterminato dalla somma di stimoli traumatici accumula-tisi nel corso della vita. Vi sarebbero reazioni organiche flo-gistiche, immunitarie e di allarme, capaci di generare unaserie di danni progressivi tali da condurre alla senescenza.In realtà, studi sperimentali condotti su modelli biologici(topi di laboratorio) negli anni Sessanta hanno inficiato ta-le teoria. Gli stimoli ripetuti non modificano la durata del-la vita del topo e se l’animale supera il danno, questo nonlascia reliquati irreversibili (Curtis, H.J., «Fed. Proc.», 23,662, 1964).

• Ipotesi delle mutazioni somatiche: il complesso delle mu-tazioni spontanee delle cellule cresce esponenzialmentenel tempo e questo porta a un incremento disfunzionaledi cellule difettose. Quest’affascinante teoria spieghereb-be l’incremento di neoplasie nell’età senile e avvalorereb-be l’idea di una sorta di «timer» genetico (autosoma 6)

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che condiziona in ognuno la durata della vita. L’ipotesi diun determinismo genetico rigido è oggi molto criticata esoprattutto il concetto della somma di mutazioni lesiveva sempre considerato alla luce della funzionalità dei si-stemi riparatori (endonucleasi, DNA-sintetasi, ecc.).

• Ipotesi delle «scorie residue»: oggi molto cavalcata, dopola scoperta dell’azione lesiva in senso senescente di Har-man del 1972. Nell’articolo L’orologio biologico: i mitocondril’autore ipotizzò che la ridotta attività di smaltimento an-tiossidativo della catena mitocondriale producesse unostato di «tossiemia» da radicali liberi tale da determinarel’invecchiamento. L’accumulo di granuli di lopofuscinain vari organi e tessuti senili (sistema nervoso centrale,fegato, milza, corteccia surrenale, cute, ecc.) avvaloraquesta teoria, che, inoltre, ha trovato conferma negli stu-di sperimentali sul DNA mitocondriale condotti da Mi-quel e Fleming nel 1986. Inoltre, poiché i radicali liberipossono danneggiare il DNA mitocondriale e perossidarei lipidi di membrana, questa ipotesi spiega il circolo vi-zioso dell’invecchiamento progressivo. Tuttavia non èancora possibile escludere (AA.VV., International Work-shop on Mitochondria and Aging, «Bulletin of MolecularBiology and Medicine», vol. 18, 1-2, 1993) che il dannomitocondriale sia effetto e non causa.

• Ipotesi autoimmunitaria: nel corso dell’invecchiamento,aumentando il numero delle mutazioni genetiche, au-mentano gli autoantigeni e quindi le reazioni di tipo au-toanticorpale. Di fatto nell’anziano il livello di gamma-globuline (anticorpi) aumenta e così la frequenza dipositività per alcune reazioni autoanticorpali: fattore reu-matoide, anticorpi antifosfolipidi, ecc. Inoltre, nell’età se-nile, si nota un aspecifico infiltrato di linfociti e plasma-cellule in molti organi diversi, che danno luogo a esitidegenerativi secondari: ialinosi, amiloidosi, sclerosi, ecc.Questa ipotesi attualmente si è arricchita di dati inerentiil comportamento deficitario (nell’anziano) dei cosiddettilinfociti NK (natural killer), deputati all’allontanamento dicellule mutate in senso eteroplassico. Ricerche condottedal professor Claudio Franceschi dell’Università di Mo-dena (sotto l’egida del Progetto Finalizzato sull’Invec-chiamento del CNR, che coinvolge 30 università e 400 ri-cercatori) sul sangue di ultracentenari hanno mostratoche queste cellule sono particolarmente combattive neisuperlongevi.

• Ipotesi dell’isteresi protoplasmatica e del rallentamentodella proliferazione cellulare: secondo questa, la progres-siva perdita di acqua dal colloide pseudofasico protopla-smatico determina un progressivo rallentamento enzima-

tico, con conseguente ricambio più lento e invecchiamen-to progressivo.

• Ipotesi del danno-ambiente cellulare: l’incremento delconnettivo degli organi è un dato istologico costante cheprogredisce con gli anni. L’idrossiprolina aumenta neiparenchimi che sono colpiti da fibrosi progressiva, condeterioramento della funzione cellulare. Questa ipotesispiega il sovvertimento riscontrato negli anziani a livellocardiovascolare (aterosclerosi) e neurologico (assottiglia-mento e ipotrofia parenchimale). Condizioni alimentari edi vita sregolate possono accelerare tale «connettivizaz-zione» dei parenchimi nobili.

Medicina cinese

Vi sono due detti popolari nella Cina attuale, locuzioni deri-vanti dai classici medici del passato, che la dicono lungasull’argomento in esame. “Per essere longevi bisogna sce-gliere i propri genitori” e “Il ciclo della vita equivale al ciclodel qi del Rene; esso è carente e immaturo nel bambino, de-bole e deficatario nel vecchio”. Tutto questo (e anche l’affer-mazione contenuta nel Lei Jing: “Il Rene è la radice della vitae della morte”) ci porterebbe a una falsa conclusione: laMTC sembra vedere la durata della vita come un fenomenogenetico e predeterminato che dipende dal jing innato e dal-la yuan qi, in definitiva dalla dong qi che ci viene dai genitorie dal cosiddetto «cielo anteriore» (xian tian).

Ma se esaminiamo più attentamente ciò che viene sancitonei classici e attuato nella pratica per la conservazione dellostato di salute, ci si rende subito conto che, molto moderna-mente, la MTC aveva intuito il rapporto olistico uomo-am-biente e presentato l’uomo (figlio del «cielo e della terra»)come un «sistema aperto» in continuo scambio con una se-rie di elementi interni (psichici) ed esterni (ambientali e so-ciali) in grado di condizionarne la cosiddetta «crescita espo-nenziale».

I sinologi più attenti ci hanno dimostrato che sia il mo-dello taoista del wu er wu wei (fare eppure non fare) alla ri-cerca della tai ping (grande pace), sia il confuciano dell’in-tervento sociale e della partecipazione attiva hanno comeriferimento la natura, il suo trasformarsi e il suo ritmicofluire, come archetipo dell’esistenza e della sopravvivenza,come espressione della «vera immortalità» (la cosiddetta«lunga vita»).

In definitiva, il modello proposto (che presuppone unquid di potenzialità innata che può essere più o meno spesadurante l’esistenza) è assimilabile a quello attuale definitoda Speciani «uomo integrato» (1973) e considerato l’unico

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valido per l’interpretazione fisiopatologica della geriatria edella gerontologia dei nostri giorni.

Dal Ling Shu (Capp. 8 e 54) apprendiamo che la vita deri-va dalla conservazione di un’essenza che scaturisce dall’in-terazione di «cielo e terra», capace di organizzarsi in «ener-gia e sangue», in energie difensive e nutritive (wei e rong) eche poi, scorrendo, dà luogo ai cinque organi che sono con-trollati dallo shen che alberga nel Cuore. In definitiva sono itre tesori (san zhen) a pianificare l’intero progetto di vita (perdettagli vedi Cap. 7, p. 247):

• il jing come materia preziosa e vitale assimilabile al pro-toplasma;

• il qi come «soffio» energetico che anima la materia;• lo shen come sistema di coordinazione, supervisione e di

controllo (Tab. 1).

In questo modo saremmo portati a considerare l’età geriatri-ca un’età dell’entropia (disordine) progressiva in cui i siste-mi energetici (yang) e materiali (yin) si disorganizzano attra-verso un depauperamento progressivo dell’energia «solare»(yuan), parentale (zong) e quintessenziale (jing).

In altri termini, le condizioni interne genetiche precosti-tuite e quelle esterne ambientali (relative allo stile di vita)alterano le funzioni del Rene (shen) e quelle del Triplice Ri-scaldatore (emissario del fuoco del ming men, controllore ditutte le attività metaboliche che conducono alla formazionedel jing acquisito), da cui conseguono ritmi di senescenzavariabili per ogni individuo, in rapporto alla costituzione ealle diverse abitudini (vedi Cap. 2, p. 65 e sgg). Se volessimotrarre subito delle conclusioni potremmo dire che le ipotesicinesi antiche sono equivalenti a quelle moderne della me-dicina accademica (riduzione del jing-protoplasma, difettienzimatici complessi che riducono la formazione di qi, alte-razione della funzione renale corrispondente a turbe endo-crine varie e anche immunitarie, riduzione dell’efficienzadel Triplice Riscaldatore-san jiao con dismetabolie, turbecardiorespiratorie, edemi e ritenzioni idriche, ecc.).

Potremmo anche usare questi dati per indicare delle som-marie strategie terapeutiche agendo con i punti (shu), le pian-te o i cibi più attivi sulla triade qi, shen, jing. Saremmo però inerrore poiché, ad esempio, nessuno dei punti da noi rubrica-to (attivi su jing, shen e qi) è indicato fra quelli importanti in

geriatria dallo Zhen Jing Zhai Ying Ji (“Compendio delle Mi-gliori Opere Classiche”), scritto da Du Si Jing nel 1308 d.C. Inrealtà saremmo solo imprecisi e riduttivi, e non aggiunge-remmo nulla a quanto già scritto (appena due anni orsono ein modo impeccabile) da L. Sotte su Rene: embriogenesi, nasci-ta, sviluppo e governo dell’organismo, anzi, banalizzando i con-cetti da lui sviluppati, saremmo solo imperdonabilmenteparziali. In effetti il declino del qi renale (fondamento del ve-ro yin e del vero yang, ricettacolo del jing dei cinque organi,capace di controllare lo spirito zhi, in relazione con funzioniparticolari e certo molto importanti in geriatria: ming men eTriplice Riscaldatore) spiega molto della senilità, ma non cer-to tutto e rappresenta solo un aspetto iniziale di questa com-plessa realtà esistenziale.

Crediamo che ci si debba rifare al Su Wen (Cap. 1) per ca-pire di più e meglio. Questo testo si occupa dei cambiamen-ti in rapporto all’età (geng nian qi) e nella parte che ci riguar-da scrive: “[...] nella donna a 7 × 7 anni il Ren Mai è vuoto,Chong Mai è flebile, la tian gui (vita sessuale) sparisce e lemestruazioni si arrestano causando infertilità. Nell’uomo a7 × 8 anni l’energia del fegato è flebile, le ossa e i muscoli sideteriorano, la tian gui si riduce, il jing si esaurisce, i capellisi imbiancano, la deambulazione è incerta, la procreazioneimpossibile”.

Una lettura sommaria ci porterebbe a concludere che la se-nescenza è un progressivo deterioramento del jing (parte in-nata e parte acquisita), con vuoto associato di qi di Rene, squi-librio fra yin e yang, sangue (e liquidi) insufficienti, deficitsecondari di Chong e Ren Mai. In realtà il testo sottolinea abinitio (e nei due sessi) la «scomparsa» della tian gui, che nonsolo è la «vita sessuale» (traduzione di Mach-Chieu e G. Guil-laume) ma, secondo il Neijing Quanshi (commentario inter-pretativo del Su Wen, pubblicato nel 1893 ma scritto circa unsecolo prima da Xu Dachun, conosciuto anche come Xu Ling-tai, uno dei massimi esponenti della corrente Hanxue delladinastia Qing), anche la “forza espressiva del qi autentico delcielo primordiale”, la forza che determina a 14 anni nelle don-ne il mestruo (gui shui) e riempiendo il Ren Mai genera l’ac-qua che “irriga i dodici meridiani”. Nel maschio (che ha ciclidi otto anni) l’arrivo della tian gui è a 16 anni e poiché esso ènella matrice più “essenza che sangue” genera lo sperma(jing) e la “capacità di procreare”. Inoltre lo stesso testo (nelCap. 1) ci sottolinea che tian gui è “l’acqua dei Reni, l’originedel sangue e dell’essenza e proviene dal qi dell’Unità Autenti-ca”. Queste osservazioni, spesso non considerate quando siparla di geriatria, ci consentono alcune riflessioni.

L’antichità medica cinese notava che l’organizzazionestessa della vita è un’organizzazione di forze primordiali ditipo sessuato (acqua dei Reni), provenienti dal cielo anterio-

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Tabella 1MI tre tesori e le loro funzioni.

Jing Qi Shen

Materia prima Soffio energetico Sistema di coordinazioneche anima e controllo

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re, differenziate fra maschi e femmine e capaci di condizio-nare i vari cicli (dalla pubertà alla vecchiaia) della vita. In ef-fetti sia il Su Wen (Cap. 1), sia il Neijing Quanshi (Cap. 1) af-fermano che “coloro che conservando la tian gui conservanoessenza e sangue e forza di fruttificare, sono capaci di man-tenere l’integrità del corpo e la capacità di procreare fino atarda età”. In definitiva il desiderio libidico creativo e pro-creativo come “spinta all’esistenza e alla sopravvivenza”, ri-badito nel corso del XXVII Congresso della Società Italianadi Geriatria (1987) e del XXIII Congresso dell’AssociazioneDermatologi Ospedalieri Italiani (1990) era stato intuito tre-mila anni fa dai medici cinesi che, oltre a dati quantitativisull’affievolimento del qi, del sangue del jing avevano forni-to una lettura a più ampio raggio della senescenza e dei suoiproblemi.

Non intendiamo dire (eppure anche questo è importante)che la “caduta di realizzazione sessuale, senza caduta libidi-ca, prostra sotto il profilo generale l’anziano, inducendo psi-cosomatosi gravi a sfondo autopunitivo” (R. Bassi: PruritoSenile, in Atti del Congresso Nazionale ADOI, Venezia,1990), ma piuttosto che l’affievolirsi delle possibilità prati-che-libidice (in altre parole delle forze sessuate e procreativemateriali e immateriali) induce una condizione di progressi-vo deterioramento prima solo psicologico, poi organico eimmunitario che altera i sistemi omeostatici individuali(una sorta di progressivo burn-out e di volontario e tristissi-mo isolamento). Pertanto, l’affermazione secondo cui la ca-pacità riproduttiva e l’attività sessuale dell’anziano sono ri-dotte (per indebolimento del Rene yang e insufficienza deljing) è solo parziale e non coglie l’interezza del concettoespresso come tian gui nei testi classici cinesi.

L’invecchiamento secondo Li Shi Zhen

Li Shi Zhen aveva notato che l’anziano ha crisi esistenzialilegate a perdita non solo dei significati da attribuire allapropria vita, al proprio ruolo nella famiglia e nella società,ma anche a “perdita della sua forza fruttificante” con riper-cussioni (ci torneremo più avanti) molto incisive sui cosid-detti «meridiani curiosi» (qi jing ba mai jing, trad. AFA). Per-tanto ha ragione Kespi quando affronta globalmente molte«depressioni senili» non con l’ottica degli zang/fu, ma pen-sando alla necessità di ricollegare l’uomo nel flusso primor-diale e sessuato di «cielo e terra», trattando i punti 20GV(Du Mai) (Bai Hui, incontro fra lo yang del cielo e lo yin del-l’uomo, punto «cielo» per eccellenza: uno dei nomi secon-dari è Tian Man, cielo pieno, riempito, completo, pieno disé, fiero) e 1CV (Ren Mai) (Hui Yin), che rappresenta l’in-

gresso delle forze sessuate terrestri nell’uomo, la porta pre-ziosa o dorata (un nome secondario è appunto Jin Men) checonnette l’uomo alla fertilità della terra.

Una spiegazione deriva dall’analisi del Taiji Quan operatada C. Despeux (p. 67 del suo testo): “La stimolazione del sof-fio e il suo sblocco per mezzo dei movimenti armonici ac-compagnati da un’adeguata respirazione fanno in modo cheil campo del cinabro (dan tian) sia riempito e i due canali cen-trali di controllo (Du Mai) e di funzione (Ren Mai) siano atti-vati e pervasi [...]. Se il soffio di cui parliamo è quello centrale(zhong qi) esso può (attraverso il pensiero e la concentrazio-ne) essere diretto all’interno di due diverse circolazioni: lapiccola e la grande circolazione”.

Sebbene la piccola circolazione sia descritta in modo di-verso e impreciso in vari testi, per lo più si ritiene che partada 1CV (fra ano e organi sessuali), si indirizzi poi verso ilDu Mai e risalga lungo questo meridiano di controllo attra-verso tre passaggi (san guan): i Reni (shen), il punto a livellodella VII dorsale (10GV, Ling Tai), il punto sulla nuca YuZhen (letteralmente 9BL, più ampiamente la zona nucale ecranica-apicale compresa fra 17 e 20GV). Poi discende al vi-so fino al punto Ren Zhong (26GV) e guadagna, infine, ilmeridiano di funzione (Ren Mai) ritornando a 1CV. Questacircolazione è detta «circolazione dal cielo anteriore al cieloposteriore». Può anche effettuarsi in senso contrario (dal ca-nale di controllo a quello di funzione) ed è allora definita«dal cielo posteriore al cielo anteriore». Questi due canali(Du e Ren) sono detti cielo e terra dell’uomo, cen pinsan e nelcorpo umano sono come il ciclo dei dodici periodi dell’an-no. Se si considerano separatamente sono lo yin e lo yang, seriuniti sono «indifferenziazione primordiale» (per maggioridettagli vedi Cap. 14, p. 367). Quindi l’attivazione (con pun-tura o tecniche corporee e di respirazione) dei due meridia-ni centrali corrisponde a un ritorno alla potenzialità primor-diale, a un controllo di tutto lo yin e di tutto lo yang, a unrecupero dell’acqua primigenia espressa come tian gui. Nona caso i due punti citati (Hui Yin e Bai Hui) contemplano va-ri segni andrologici e sessuali (orchite, impotenza, patologiedei genitali esterni) e li abbiamo impiegati con successo invarie forme di prurito senile (non solo anogenitale) a sfondodepressivo.

Parlando di Kespi (e più in generale dell’AFA) ci tornacomodo, ora, ricordare l’utilità pratica (e non solo il fascinoteoretico) della ripercussione di jing e yuan affievoliti sui«tre sistemi di strutturazione dell’uomo». Immaginando(con una estrapolazione esegetica dai classici) che ogni vi-vente abbia tre strutture portanti («carpente», «manteni-mento», «trasmissione»), nell’anziano appaiono tutte inde-bolite in misura diversa in rapporto ai deficit combinati di

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jing (strutturazione e coerenza dell’intelaiatura ossea e ma-teriale), di yuan qi (energia necessaria all’attivazione di tuttii fatti metabolici dei tre Riscaldatori e quindi dei meccani-smi di «mantenimento della vita») o delle due cose assieme(come accade nell’interessamento del sistema di «creazio-ne»). Ogni individuo anziano, pertanto, avrà sue proprie ca-renze e meiopragie a seconda del vuoto elettivo di jing oyuan qi, con turbe molto materiali e strutturali, metabolicheo neuropsichiche di tipo dominante (Tab. 2).

Per Maciocia, invece, il ciclo involutivo della senilità (coninizio fra i 45 e i 60 anni) riguarda primariamente il jing e i tes-suti e le funzioni sotto il controllo del Rene (ossa, denti, capel-li, orecchie, cervello) e può poi determinare (per associazionecon vuoto di yin e di yang) quadri sindromici più ampi e com-plessi. Questo autore (ma anche Ross e Kaptchuk, che cita ilLeijing Tuyi, “Ala Illustrata del Classico delle Categorie”,scritto da Zhang Jie Bin e pubblicato nel 1624) sostiene che sel’affievolimento del jing renale avviene con grazia l’invec-chiamento è un processo normale che non porta a problemiparticolari. Ma se vi sono irregolarità o repentinità nella per-dita di jing renale l’invecchiamento diviene patologico con ri-percussione alle ossa (deboli, deformate, con dolori lombari ealle ginocchia o affezioni bi di tipo cronico e diffuso), ai capel-li (che imbiancano, divengono fragili, perdono vitalità e ca-dono), alle orecchie (tinniti, ipoacusia, presbiacusia fino allasordità), al cervello (vertigini, capogiri, decadimento dell’at-tività intellettuale, insonnia, amnesia anterograda o recente,difficoltà di concentrazione, ecc.). Questo esaurimento ano-malo del jing può riguardare sia quello prenatale (innato) siaquello postnatale (acquisito). In effetti il jing acquisito sorreg-ge e rifornisce l’innato e una sua caduta (per vita o alimenta-zione sregolata) fa crollare il jing generale dell’organismo.

In particolare, le cadute del jing (molto gravi in un perio-do critico come la vecchiaia) possono essere dovute a causediverse: psichiche (paura e stati ansiosi cronici), alimentari(in senso qualitativo e quantitativo), iatrogene (uso impro-prio o prolungato di farmaci), patogene (ogni malattia cro-nica o protratta danneggia jing e qi del Rene), sessuali. Pereccessi sessuali si intendono rapporti eccessivi o sbagliatiper qualità e quantità, partendo dal presupposto che, in

ogni rapporto, si ha perdita di jing attraverso le secrezioniorgasmatiche e genitali. L’attività sessuale va quindi regola-ta in rapporto all’età, allo stato di salute e alla stagione. Latradizione taoista afferma che durante la copula l’uomo per-de più jing della donna (capace di reintegrarlo rapidamente)e che la maggiore consunzione di jing femminile si lega allemestruazioni e alle gravidanze (Leung Kwok-Po). In gene-rale occorre ridurre, con l’età, il numero dei rapporti sessua-li, ma non azzerrarli; inoltre, è meglio avere più rapporti inprimavera e molti meno in inverno. Se ci rifacciamo a que-ste regole notiamo che sono analoghe a quelle delle «costan-ti lifex» messe in chiara evidenza dalle ricerche più moder-ne: mangiare poco e in modo regolare, non fare abuso difarmaci e nervini, essere innamorati e non abolire l’attivitàsessuale, avere un ideale, non essere stressati, non rimanerein piedi o seduti troppo a lungo, ecc.

Sottolineiamo con De Berardinis, comunque, che fra lediverse cause moderne di perdita di jing un ruolo primariospetta allo stress (vedi Par. “Azione dello stress sull’organi-smo e sul jing degli organi”, p. 1169).

In ogni caso, riportiamo nella Tabella 3 la relazione fra in-vecchiamento e jing secondo Maciocia.

Nella pratica clinica le forme senili con deficit di jing siriconoscono per l’assenza di sintomi associati di freddo(han) e di calore (re); questo vuol dire che lo yin e lo yangdel Rene (radice del vero yin e del vero yang) sono bilancia-ti e si controllano reciprocamente o diminuiscono assiemein modo armonico. Invece, nella pratica, si ravvisano piùspesso situazioni geriatriche o di deficit di yin con deficit dijing, ovvero di deficit di jing e di yang. In caso di vuoto dijing e di yin avremo segni di calore (ai «cinque centri», piùevidente ai pomelli), bocca asciutta con scarso desiderio dibere o con sete più accentuata di sera, stipsi ostinata atoni-ca, urine scarse e ipercromiche, sudorazione calda nottur-na, eretismo psichico con scarna realizzazione, possibile eia-culatio praecox o polluzione notturna (nel maschio) con osenza iperonirismo (ricordiamo a tale proposito l’aforismacinese yiu meng zhi xin, wu meng zhi shen: “se non ci sono so-gni – in corso di eiaculazione notturna – tratta il Rene, altri-menti il Cuore”), dispareunia (femminile) con secchezzavaginale, polso sottile e rapido, lingua asciutta (o con scar-so induito) e rossa.

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Tabella 2MLe tre strutture portanti secondo Kespi.

Carpente Mantenimento Trasmissione

Energia Jing Yuan qi Jing e yuan qiFunzione Struttura ossea Metabolismo Sistema

e materiale di creazione e procreazione

Tabella 3MRelazione fra invecchiamento e jing.

Perdita fisiologica di jing Perdita patologica di jing

Nessuna Sintomi a carico di: ossa, capelli, orecchie, cervello

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In caso, invece, di vuoto di yang e di jing avremo segni difreddo (pallore, timore del freddo, edemi agli arti inferiori)per incapacità dello yang di Rene di riscaldare e muovere,debolezza alle gambe, poliuria, nicturia, urine chiare e ab-bondanti, feci molli, diarrea mattutina, inappetenza, leucor-rea, scialorrea, lombalgie, riduzione (fino alla scomparsa)della libido (anafrodisia); nell’uomo vi possono essere im-potenza coeundi, erezione incompleta o assente, perdita disperma, anorgasmia, nella donna frigidità e progressiva as-senza di orgasmo (Tab. 4).

Naturalmente le due condizioni possono associarsi a tur-be generalizzate dei diversi zang/fu in rapporto al fatto chela «radice dello yin e dello yang» sono i Reni.

Nel deficit di yang possiamo avere forme associate di de-ficienza di yang di Milza, Cuore, Polmone, Stomaco.

Nel deficit di yin si può avere vuoto di yin di Fegato, Stoma-co, Cuore, Polmone. In effetti, nel corso dell’involuzione seni-le patologica (cioè contrassegnata da deficienza repentina dijing associata a vuoto di yin o di yang, in rapporto al tipo di vi-ta, ma soprattutto alla costituzione) si può avere un deficitprofondo di entrambe le «forze fondamentali» dell’essere, macon una prevalenza delle turbe dello yin.

Sindromi

Le sindromi di più frequente riscontro (secondo i testi cinesiattuali) sono le seguenti.

Vuoto di yin di Fegato e Rene (gan shen xu yin)

Si caratterizza per cefalea, vertigini, miodesopsie, perdita dimemoria, tinnitus, bocca e gola secche, secchezza oculare,sudorazione notturna, vampate di calore al viso, calore aicinque centri, irascibilità, dolore ai fianchi, metrorragia e/o

amenorrea, debolezza e dolore alla regione lombare e allegambe. Lingua rossa, con scarso induito; polso fine e rapido.

Le complicanze più frequenti in medicina accademica so-no: ipertensione, diabete, nevrosi, osteoporosi grave, ecc. Inquesti casi il principio terapeutico afferma che bisogna “nu-trire lo yin di Fegato e Rene e sottomettere lo yang eccessivodi Fegato”.

TrattamentoI punti più importanti sono: 18BL-18V (Gan Shu), 23BL-23V(Pi Shu), 3KI-3Rn (Tai Xi), 10KI-10Rn (Yin Gu), 3LR-3F (TaiChong), 8LR-8F (Qu Quan), 6SP-6Rt (San Yin Jiao), 4CV-4VC (Guan Yuan), 20GV-20VG (Bai Hui).

Fra i diversi meridiani risultano particolarmente utili:

• quello della Vescica (zu tai yang). Questo meridiano rap-presenta la «regola» ed è utile oltre che nella terapia an-che a scopo diagnostico;

• quello del Fegato (zu jue yin) e del Rene (zu shao yin), chetrattano complessivamente i rispettivi organi (Ling Shu,Cap. 10);

• quello della Vescica Biliare (zu shao yang), che abbassal’accumulo energetico dell’alto.

Uno schema di trattamento con lo shiatsu e il tui na potreb-be essere il seguente:

1. Moxa: 18BL (18V)-23BL (23V).2. Pressioni shiatsu o massaggio cinese sul meridiano della

Vescica (zu tai yang) da 11BL (11V) al termine, 67BL (67V).3. Pressioni shiatsu o massaggio cinese sul meridiano del

Fegato (zu jue yin) da 1LR (1F) al termine, 14LR (14F), sof-fermandosi in particolare su 3LR (3F), 8LR (8F).

4. Pressioni o massaggio cinese su 4CV (4VC).5. Pressioni shiatsu o massaggio cinese sul meridiano del

Rene (zu shao yin) da 1KI (1Rn) al termine, 27KI (27Rn),soffermandosi in particolare su 3KI (3Rn), 10KI (10Rn).

6. Pressioni o massaggio cinese sul meridiano della VescicaBiliare (zu shao yang) alla testa da 2GB (2VB) a 20GB(20VB).

7. Pressioni shiatsu o massaggio cinese su 20GV (20VG).

Appendice fitoterapicaCome farmacoterapia possiamo impiegare: Liu wei di huangwan, a base di Rehmannia glutinosa radix praep. (shu dihuang), Cornus officinalis fructus (shan zhun yu), Dioscoreaopposita radix (shan yao), Alisma plantago aquatica (ze xie),Paeonia suffructicosa (mu dan pi), Poria cocos (fu ling), ovve-ro Qi jiu di huang wan che deriva dalla prima con aggiuntadi Lycium barbaricum fructus (gou qi zi) e Chrysanthemum

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Tabella 4MSintomi e segni nel vuoto combinato di jing.

Vuoto di jing Vuoto di jing e di yin Vuoto di jing e di yang

Sintomi solo Sintomi da vuoto Sintomi da vuoto da vuoto di jing con l’aggiunta di jing con l’aggiunta di jing di: di:

calore ai cinque centri segni di freddobocca asciutta disturbi della libidostipsi ostinataurine scarsesudorazione notturnadisturbi sessuali

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morifolium flos (jiu hua) in caso di violenta iperattività delloyang di Fegato con vista offuscata, occhi brucianti o dolenti,xeroftalmia, vertigini, acufeni, puntate ipertensive, nervosi-smo, ecc.

Fra le piante occidentali ricordiamo: Equiseto, Eugenia,Solidago (per lo yin carente), Pulsatilla, Timo, Lavanda, Cy-nara (per l’eccesso di yang di Fegato).

Vuoto di yin di Rene e Cuore

(Rene e Cuore in disarmonia, Cuore e Rene non hannoscambio, Cuore e Rene non comunicano.)

Si caratterizza per palpitazioni, incubi, insonnia, agita-zione ansiosa, amnesia (retrograda e anterograda), irritabi-lità, vertigini, tinnitus, calore alla bocca, afte, gola secca,acufeni, febbre vespertina, sudorazione calda notturna, eia-culazioni notturne sognando. Lingua rossa, asciutta, conpoco induito; polso profondo, sottile e rapido.

In medicina occidentale le affezioni collegate sono: iperti-roidismo, nevrosi climaterica, nevrosi cardiaca, insonniacon eretismo psichico, ipertensione, coronaropatie, ecc. Iprincipi terapeutici sono: nutrire lo yin di Cuore e Rene esottomettere il fuoco di Cuore.

TrattamentoI punti più importanti sono: 7HT-C7 (Shen Men), 5HT-5C(Tong Li), 6PC-6MC (Nei Guan), 23BL-23V (Shen Shu),15BL-15V (Xin Shu), 3KI-3Rn (Tai Xi), 4CV-4VC (GuanYuan). In questi casi il Su Wen (Cap. 6) raccomanda la pun-tura con la tecnica «radice-nodo», molto utile nei disturbi diasse che riguardano l’interiore (li) e lo yin (Andrès). I puntiche tratteremo sono: 1KI-1Rn (Yong Quan) e 23CV-23VC(Lian Quan). In caso di spiccati segni di Cuore (xin) e Rene(shen) si aggiungono i punti beishu (Xin Shu, Shen Shu) e ipunti yuan delle due risonanze (Tai Xi e Shen Men).

Fra i diversi meridiani sono particolarmente utili:

• il livello tai yang in generale, rappresentando uno, quellodella Vescica (zu tai yang), la regola dell’Acqua, l’altro,quello dell’Intestino Tenue (shou tai yang), la regola delFuoco;

• il livello shao yin, cioè i meridiani del Rene (zu shao yin) edel Cuore (shou shao yin), che rappresentano il livello rea-lizzativo della regola e comandano i rispettivi organi.

Uno schema di trattamento con lo shiatsu e il tui na potreb-be essere il seguente:

1. Moxa: 15BL (15V) e 23BL (23V).

2. Pressioni shiatsu o massaggio cinese sul meridiano dellaVescica (zu tai yang) da 11BL (11V) al termine, 67BL (67V).

3. Pressioni shiatsu o massaggio cinese sul meridiano del-l’Intestino Tenue (shou tai yang), dall’origine, 1SI (1IT) a15SI (15IT).

4. Pressioni shiatsu o massaggio cinese sul meridiano delRene (zu shao yin) da 1KI (1Rn) al termine, 27KI (27Rn),soffermandosi in particolare su 3KI (3Rn).

5. Pressioni shiatsu o massaggio cinese sul meridiano delCuore (shou shao yin) da 1HT (1C) al termine, 9HT (9C),soffermandosi in particolare su 7HT (7C) e 5HT (5 C).

6. Pressioni shiatsu o massaggio cinese su 4CV (4VC).

Appendice fitoterapica In farmacoterapia si impiega la preparazione (presente an-che in estratto secco) Tian wang bu xin dan composta da Reh-mannia glutinosa radix (sheng di huang), Scrofularia ning-poensis radix (xuan shen), Ophiopogon japonicus radix (maimen dong), Asparagus cochinchinensis tuber (tian men dong),Salvia miltiorrhiza radix (dan shen), Angelica chinensis radix(dan gui), Poria cocos sclerotium (fu ling), Biota orientalis se-men (bai zi ren), Polygala tenuifolia radix (yuan zi), Schisan-dra chinensis fructus (wu wei zi), Ziziphus spinosa semen(suan zao ren), Platycodon grandifolium radix (jie geng), Co-donopsis pilosula radix (dang shen), che è controindicata nel-le diarree da vuoto di Milza-Pancreas o nei casi di sviluppodi umidità-catarro. In caso di forte invasione del calore a li-vello di Cuore, Stomaco e Intestini, con aftosi, gengivostoma-titi, glossiti, cistiti, bulimia, enteriti, diarrea bruciante, ansia,insonnia, incubi, eretismo psichico, alla formula di base si ag-giunge Codonopsis chinensis rhizoma (huang liang). Unapreparazione molto valida e meno complessa (contiene prin-cipalmente gelatina e Codonopsis-huang liang) è Huang liange jiao tang, però meno incisiva della precedente.

In fitoterapia occidentale piante capaci di agire sul Rene esul Cuore (asse shao yin) sono: Betula alba, Spiroaea Ulma-ria, Salix alba, Ribes nigrum, Rosa canina o, nei casi a più in-veterato sviluppo psichico, la cosiddetta «tisana dei cinquefiori» (Meliloto, Passiflora, Valeriana, Salice, Biancospino)(Requena).

Vuoto di yang di Rene e Milza (shen pi xu yang)

Si caratterizza per colorito smorto, pallido, livido, malatic-cio, feci voluminose e sfatte, diarrea mattutina (della «quin-ta veglia» o «quinta vigilia»), timore del freddo, arti freddi(soprattutto quelli inferiori), astenia fisica e mentale, traspi-razione algida al minimo sforzo, inappetenza, gonfiore ad-

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dominale. La lingua è atonica, pallida, umida, molle, gon-fia, con induito bianco; il polso è profondo, debole e senzaforza.

In medicina occidentale si possono avere dispepsie, ede-mi, metrorragie funzionali climateriche. In questo ambitocompare la gravissima ipotermia accidentale dell’anziano,con temperature corporee (invernali) attorno ai 35 °C (o 95F), condizione che riguarda il 3.5% degli anziani e può risul-tare mortale. Abbiamo osservato, inoltre, alcuni casi di«amiloidosi senile» con quadri di vuoto di yang di Rene esoprattutto di Milza-Pancreas, con associazione di dermati-te seborroica, infiltrati cutanei, macroglossia caratteristica.Vogliamo qui ribadire che, nella pratica, molto spesso nel-l’anziano sono evidenti più i segni di una turba di Milza(trasporto-trasformazione, tenere gli organi in sede, tenere ilsangue nei vasi, far salire ciò che scende, estrarre e distribui-re il jing estratto dagli alimenti e dal soffio, ecc.) che di jing oqi di Rene. Questo è più tipico dei soggetti con perturbazio-ni dello spirito yi, che governa tutte le trasformazioni. Inquesti individui sono caratteristiche le evidenti variazionisomatiche e della forma corporea (xing) nei momenti di pas-saggio della vita (pubertà, maturità, senilità), una grande ri-gidezza caratteriale, lo sviluppo (in età senile) di sindromida «catarri torbidi» (iperlipemie, ipercolesterolemie, iperu-ricemie) con quadri cardiovascolari e neurologici correlati.In questi individui, soprattutto se si sottopongono a fortistrapazzi o inadeguati periodi di riposo, compaiono ernie,prolassi e ptosi d’organo per esaurimento della cosidettazhong qi (correlata all’energia yang della Milza). Bisogna in-fatti ricordare (Auteroche, Maciocia) che la Milza è alla basedell’energia acquisita (jing qi del cielo posteriore), i Reni diquella innata (jing qi del cielo anteriore). Per effettuare lasua funzione di produzione e distribuzione dell’essenza ali-mentare la Milza abbisogna dello yang del Rene e dell’ener-gia yuan. Tuttavia il jing renale è continuamente sostenuto erifornito dal jing della Milza. Come si vede, i cinesi avevanocompreso l’importanza della relazione uomo-ambiente, diabitudini alimentari e stile di vita, per condizionare l’e-spressività genetica della salute e della longevità.

I principi terapeutici prevedono di scaldare e tonificare loyang di Milza e Rene.

TrattamentoI punti più importanti sono: 20BL-20V (Pi Shu), 23BL-23V(Shen Shu), 6CV-6VC (Qi Hai), 17CV-17VC (Shan Zhong),12CV-VC12 (Zhong Wan), 36ST-36E (Zu San Li) in moxa ocon tecnica definita «accendere il fuoco sopra la montagna».In caso di vuoto dell’energia mediana (zhong qi) sono utili ipunti che controllano questa energia centrale: 7GV-7VG

(Zhong Shu), 12CV-12VC (Zhong Wan), 16CV-16VC (ZhongTing) (Andrès, Franzini, Kespi).

Fra i diversi meridiani i più utili sono:

• quello della Vescica (zu tai yang) che rappresenta la «re-gola» ed è utile, oltre che nella terapia, anche a scopo dia-gnostico;

• quello della Milza-Pancreas (zu tai yin) che tratta il rispet-tivo organo;

• quello del Triplice Riscaldatore (shou shao yang) che si le-ga al meridiano della Milza-Pancreas per la legge mezzo-giorno-mezzanotte (vedi Cap. 5, p. 207 e sgg.);

• quello del Rene (zu shao yin) che tratta tutte le funzionidel rispettivo organo.

Uno schema di trattamento con lo shiatsu e il tui na, che de-ve prevedere l’uso generoso della moxa, potrebbe essere ilseguente:

1. Moxa: 20BL-23BL, 4CV-12CV, 36ST (20V-23V, 4VC-12VC,36E).

2. Pressioni shiatsu o massaggio cinese sul meridiano dellaVescica (zu tai yang) da 11BL (11V) al termine, 67BL (67V).

3. Pressioni shiatsu o massaggio cinese sul meridiano dellaMilza (zu tai yin) dal punto di partenza, 1SP (1Rt), al ter-mine, 21SP (21Rt).

4. Pressioni shiatsu o massaggio cinese sul meridiano delTriplice Riscaldatore (shou shao yang).

Appendice fitoterapicaIn farmacoterapia si impiegano varie preparazioni: Fu zi lizhong wan, Pillola per regolare il centro (che contiene il prin-cipio tossico fu zi, Aconitum carmichaeli radix lateralis) oShi pi yin, Pillola dei quattro rimedi miracolosi, o Shi pi san,Polvere per rinvigorire la Milza, che comunque contengonosempre (mescolato a cortex Magnoliae, rhizoma Atractylo-des, fructus Chaenomalae, fructus Tsaoko, pericarpium Are-cae, ecc.) il principio tossico fu zi, che può essere sostituitocon l’impiego di bai ji tian, Morinda officinalis radix in gra-do di tonificare lo yang di Rene, cacciare l’umidità, sbloccarei meridiani. Nei casi in cui predomina il vuoto di yang diMilza daremo la preparazione Bu zhong yi qi tang che raffor-za la Milza, fa salire lo yang, fortifica la zhon qi, fa crescere ilqi (essa contiene: Astragalus membranaceus, Panax ginseng,Glycyrrhiza uralensis, Angelica sinensis, Citrus tangerina,Cimicifuga fotida, Bupleurum chinense, Atractylodes ma-crocephala). La stessa preparazione è utile in caso di «affos-samento del qi mediano» (zhong qi) (Auteroche e coll.).

I principi occidentali che si usano sono: Sambuco, Solida-go, Geranio (per lo yang e il fuoco del Rene), Erythaea cen-

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taurum, Centella, Teucryum, Chysanthellum, Fumaria (perlo yang di Milza). In caso di «qi della Milza crollato» (zhon qi)a seguito di aggravamento di vuoto di qi o yang di Milza,diarrea cronica, stress: Aesculus, Cupressus, Erythaea.

Stando ai testi classici, in teoria nelle donne in età seniledovrebbero dominare le sindromi con vuoto di yin e di san-gue, negli uomini quelle con vuoto di yang e di qi. In pratica,però (come afferma Maciocia), sono molto frequenti le for-me da deficit combinato di yin e yang (deficit di qi) di Rene,che altera tutto l’interiore (il Su Wen, Cap. 52, afferma che “ilRene regge l’interiore”).

Vuoto di yin e yang di Rene (qi renale privo di solidità)

Si caratterizza per: astenia mentale, amnesia per fatti recen-ti, difficoltà di concentrazione, dolori, deformazioni, incur-vamento di lombi e ginocchia, pollachiuria con urine chiaree sgocciolamento postminzionale, goccia a goccia, nicturia,incontinenza urinaria. Negli uomini spermatorrea (prosta-torrea?), nelle donne (per perdita di controllo su Chong eRen Mai) leucorrea chiara abiotica (asettica). Nell’anamnesicompaiono infertilità, sterilità, aborti frequenti. Secondo glistudi e le proiezioni tipologiche desunte a partire dal LingShu (Cap. 72) e dal Su Wen (Cap. 64) il soggetto è astenico,iposurrenalico, anergico, con vitalità scarsa e cronicamentestanco, spesso disgustato dalla vita, misantropo, desiderosodi restare isolato. Inoltre è indeciso, agitato ma privo di in-ziativa, con perversioni mentali e sessuali (Requena, Mus-sat, De Berardinis e coll.). La creatività, la scioltezza, la de-strezza (che secondo il Su Wen, Cap. 8, e il Tchang Tche Tsongrisiedono nei Reni) gli fanno difetto. La forma è più spessocostituzionale e si aggrava con l’età. La lingua è pallida; ilpolso è profondo e debole o sottile e rapido. Il paziente èfreddoloso ma non presenta grossi segni di calore in alto oai cinque centri. Compaiono disendocrinie in ipo- o iper-,spesso fruste e misconosciute (si parla anche di tireotossico-si occulta o mascherata o di ipertiroidismo apatico e si veri-fica con una frequenza preoccupante, nel 10-15% degli an-ziani con precedente tireopatia). Il paziente appare piùsenescente dell’età che ha, presenta sintomi psichiatrici ma-niacali e demenziali, osteoporosi con aumento spiccato delcalcio serico, iperglicemia, ipocolesterolemia, aumento deifosfolipidi, osteoporosi grave. A seguito di uno stress acuto“serenamente e pacificamente cade in coma e muore”. Con-siderando poi che il Rene (qi e jing) regge il cervello e i «mi-dolli», possiamo ascrivere a questa sindrome l’affezione de-finita «idrocefalo normoteso senile» e contrassegnata da

idrocefalia con normale pressione liquorale, demenza, di-sprassia dell’andatura (slipping clutch o «aggrapparsi dabarcollamento»), incontinenza urinaria.

In medicina occidentale avremo: lombo- e gonartrosideformanti, diabete insipido, incontinenza urinaria, leucor-rea asettica senile, demenza, sindromi psichiatriche varie,presbiacusia, ecc. I principi terapeutici prevedono: tonifica-re (bu) lo yin e lo yang del Rene e armonizzare Ren e ChongMai.

TrattamentoI punti più importanti sono: 3KI-3Rn (Tai Xi), 23BL-23V(Shen Shu), 4GV-4VG (Ming Men), 4CV-4VC (Guan Yuan)in moxa.

Fra i diversi meridiani crediamo siano particolarmente utiliquello del Rene (zu shao yin) che tratta l’organo corrispon-dente e quello della Vescica (zu tai yang) che dà la regola.

Uno schema di trattamento con lo shiatsu e il tui na potreb-be essere il seguente:

• Moxa: 23BL (23V), 3KI (3Rn), 4GV (4CV), 4CV (4VC).• Pressioni shiatsu o massaggio cinese sul meridiano della

Vescica (zu tai yang) da 11BL (11V) al termine, 67BL (67V).• Pressioni shiatsu o massaggio cinese sul meridiano del

Rene (zu shao yin) dal punto di partenza, 1KI (1Rn), al ter-mine, 27KI (27Rn).

Appendice fitoterapicaIn farmacoterapia la preparazione Er xian tang a base diCurculigo ed Epimedium o le compresse Mi jing wan a basedi Cuscuta sinensis, Allium tuberosum, Ostrea gigas, Osdraconis, Schisandra chinensis, Paratenodera sinensis.

In fitoterapia occidentale: Achillea, Solidago, Eugenia ca-riophyllata. Tuttavia anche le perdite molto accentuate enon fisiologiche di jing possono pregiudicare l’equilibrio ge-nerale, la longevità, la resistenza dell’anziano. Infatti loZhuang Zi (Cap. 11, tradotto da Cl. Larre) afferma: “La lun-ga vita è dipendenza del jing. La tranquillità e la serenità in-teriore sono le condizioni che normalizzano lo spirito (shen)e il jing e permettono al corpo (xing) di riequilibrarsi sponta-neamente (zi zheng)”.

Quindi, per la medicina cinese, il tipo di vita, l’alimenta-zione, lo psichismo possono modificare enormemente l’an-damento delle diverse malattie. Dal Ling Shu (Cap. 36) ap-prendiamo che l’impiego di alimenti freschi, giovani, in fasedi sviluppo, giova al jing. Consumare germogli, uova, latte,succo di grano in erba ritarda l’affievolirsi progressivo deljing organico. Soprattutto gli alimenti acidi (che secondo il

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Su Wen giovano allo zong jin, muscolo degli antenati) saran-no da preferirsi. In generale il jing è tonificato da nidi dirondine, corna di giovane cervo, reni di bue e montone, car-ne di pollo, latte di pecora, noce e fieno greco. In caso divuoto di yin e «fuoco vuoto» saranno proibiti gli alcolici, idolci, gli alimenti stimolanti e di natura fredda che, danneg-giando la funzione del Riscaldatore Medio, alterano la for-mazione del jing acquisito, ma deteriorano anche lo yin diRene. Saranno invece da preferire alimenti acidi, amari, sa-lati e di natura fresca e fredda. In caso di indebolimento del-lo yang, meglio privilegiare alimenti dolci, insipidi, piccantie di natura tiepida o calda.

Singole piante possono essere impiegate in ricette anchecasalinghe per giovare al jing e, a seconda dei casi, al sanguee ai liquidi (Poligonum multiflorum, he shu wu), al sangue eallo yin (Lycium chinensis fructus, gou qi zi), al sangue, alloyin e allo yang (Cuscuta chinensis semen, tu si zi), allo yang,alla yuan, al fuoco del ming men (Eucommia ulmoides cor-tex, du zhong), allo yang e al jing (Alpinia oxyphilla fructus,yi zhi ren e Astragalus complanatus semen, sha yuan ji li).Naturalmente anche le turbe psichiche (qi qing) possono ri-percuotersi sull’equilibrio yin-yang già compromesso delpaziente (oltre a nuocere nelle situazioni croniche al jing).Leggendo il Capitolo 39 del Su Wen (con il commento diWan Bing) notiamo che non solo i sentimenti (soprattuttopaura, tristezza e riflessione), ma anche il surmenage (che fadiminuire il qi) e l’esposizione a fattori climatici eccessivi(freddo e caldo che fanno o ammassare o scolare il qi) sonoda evitare. Il freddo eccessivo è da evitare nei vuoti di yang,chiude i pori della pelle (zou li) e fa ristagnare il qi (qi buxing). Il caldo è da evitare nei vuoti di yin, provoca aperturadei pori cutanei e perdita, attraverso il sudore, del qi difensi-vo (wei qi). I vecchi dovrebbero evitare sforzi in ambienticaldi o caldo-umidi, soprattutto se deficitari di yang. In ef-fetti, la sudurazione profusa conduce a perdita dello yang fi-no al collasso (da han wang yang). Le manifestazioni clinichesaranno: brividi, arti freddi (segni di vero calore e falso fred-do), assenza di sete, respirazione alitante e debole, inconti-nenza, feci sfatte, poliuria a urine chiare, polso profondo eimpercettibile, lingua pallida, umida e gonfia. Il collassodello yang (wang yang) si osserva in caso di infarto miocardi-co o ictus, condizioni che negli anziani sono spesso scatena-te da sforzi in ambienti umidi e surriscaldati. Il quadro puòessere trattato trasportando il paziente al fresco e in ambien-te ventilato e trattando o in dispersione i punti 7SP-7Rt (LouGu) e 7KI-7Rn (Fu Liu) o in moxa i punti 6CV-6VC (Qi Hai),4CV-4VC (Guan Yuan), 8CV-8VC (Shen Que). In questi casi,in Cina, si utilizza d’urgenza il decotto Shen fu tang (a basedi Aconito e Ginseng) e noi possiamo impiegare Yu ping feng

san (Astragalus membranaceus, Atractylodes, Ledebouriel-la) per rinforzare l’energia, svolgere un ruolo anidrotico erafforzare l’esterno. Migliore è la preparazione (molto piùcostosa) Shi quan da bu tang che riniusce Si jun zi tang, Si wutang (quindi Ba zhen tang) con aggiunta (il suo nome signifi-ca «Decotto tonificante dei dieci ingredienti») di Astragalusmembranaceus-huang qi e di Angelica sinensis-dan gui.Mentre nei soggetti con vuoto di yin sono frequenti i vuotidi sangue e di liquidi (con secchezza interna), nei vuoti diyang sono più facili le aggressioni esterne per difetto dellawei qi. In caso di vuoto di yin si genera secchezza di Polmo-ne, Grosso Intestino, Stomaco, sangue. Si deve ricordare chealla base vi è uno yin carente dei vari zang/fu: vuoto di yin diFegato (emeralopia, occhi asciutti, insonnia, irritabilità),vuoto di yin di Cuore (insonnia, calore palmare e al viso,palpitazioni, irritabilità), vuoto di yin di Polmone (tosse sec-ca e stizzosa, emaciazione, emottisi, polipnea), vuoto di yindi Rene (tinniti, capogiri, lombalgia, secchezza delle muco-se). Le piante impigate saranno soprattutto: radix Paeoniae,fructus Lycii, radix Rehmanniae, per il sangue (bu xue runzao), semen Biotae, radix Scrophulariae per il Grosso Intesti-no (sheng jing, run da chang), tuber Ophiopogonis, radix Tri-chosantis, herba Dendrobii per lo Stomaco (zi yang wei yin,qing wei re, he wei), radix Adenophorae, bulbus Lilii, tuberOphiopogonis per il Polmone (yang yin, run zao, qing re). Glialimenti impiegati saranno dolci e freddi (o freschi), talora(come per il Grosso Intestino) dolci e tiepidi. Gli alimenti sa-lati e amari saranno da proibire. Nel deficit di wei qi i tratta-menti in agopuntura riguarderanno Rene, Polmone, Riscal-datore Superiore e Inferiore, ovvero, secondo un comodo edefficace schema proposto da Guillaume, i punti: 10-11-13CV(10-11-13VC), 2LU (2P), 18LI (18GI). Come decotto si prefe-risce Gui zhi tang, preparazione descritta dallo Shang HanLun a base di Zizyphus jujuba, Glycyrrhiza uralensis, Cin-namomum cassia, Paeonia lactiflora, Zingiber officinalis, ca-pace di armonizzare l’energia difensiva (e nutritiva) e cura-re l’attacco dei fattori morbigeni esterni. Nelle situazionimeno gravi (perdita e non esaurimento della wei qi) si pos-sono fare decozioni semplici a base di huang qi e bai zhu.

Ricapitoliamo molti dei dati sopra riportati nella Tabella 5.

Polsi nell’anziano

Molto schematici e sinotticamente riepilogativi sono sia ilMai Jing sia il “Classico dei Polsi” del 1770 (scritto in caratterefonetico giapponese gana o kana e ispirato al trattato cineseMai Lun Quan, “Raccolta Completa dei Polsi”). Questi due te-

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sti sfigmologici affermano che nei vecchi è normale percepireun polso indebolito, oltre che molle (per vuoto di energia) erugoso (per vuoto di sangue). Inoltre entrambi i trattati affer-mano che il polso debole, molle o rugoso non perturba né in-ficia la longevità individuale. Invece i polsi teso, affrettato eampio sono indice di tendenza a varie malattie nell’anziano.Sia il polso teso (jin) che quello a corda (xian) sono indicatividi blocco di energia (negli anziani soprattutto per presenza dicatarro); il polso affrettato (ti), rapido e irregolare è indicativodi calore che agita il qi e il sangue, il polso ampio (in realtà do-vremmo dire ampio e vuoto, hong) indica calore vuoto davuoto di yin. Perciò non è tanto il lieve vuoto di qi o di sangue,quanto la presenza di catarri (tan) e il «calore vuoto all’ecces-so» che compromettono seriamente la salute nell’anziano(condizionando, ad esempio, lo sviluppo di neoplasie). Vainoltre aggiunto che lo stato di deficit globale di energia e san-gue (pertanto di yin, yang, jin, ye) condiziona lo sviluppo divarie sindromi considerate canoniche nella MTC: bi, wei, jue,descritte nei Capitoli 43, 44, 45, 47 del Su Wen.

Sindromi bi

(Vedi anche Cap. 33, p. 825.)

Le affezioni bi degli anziani sono legate, soprattutto, a vuotodi yin di Fegato e Rene (xu yin shen gan), hanno caratterecronico e vengono peggiorate da varie condizioni concomi-tanti (secchezza per vuoto dei liquidi organici, stasi del san-gue per stasi del qi, presenza di «catarri»).

SintomatologiaI dolori sono cupi, profondi, sordi (tipo yin), talora migliora-no col movimento leggero, sono molto alleviati dal massag-gio e dal calore. Sono colpite soprattutto le grandi articola-zioni e la colonna vertebrale (in particolare la regionelombare), vi sono ipotrofie e ipotonie muscolari (carenza dienergia nutritiva rong).

La lingua è rossa, asciutta, il polso profondo, vuoto, fine,rapido. Ciò che colpisce è l’impotenza funzionale, l’estremaadinamicità dell’articolazione e del paziente (più che nelleforme da deficit di yang o di energia e sangue, in cui purecompaiono atrofie muscolari, miglioramento col calore e collieve movimento, ecc.).

FisiopatologiaL’estrema adinamicità si comprende leggendo il Su Wen alCapitolo 3: yin qi zhe jing sheng gang zao ze xiao wang yin shi zibei chang wei nai shang. Innanzi tutto poiché “lo yin sostiene

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Tabella 5MLe sindromi generali di più frequente riscontro nell’anziano.

Sindrome Vuoto di yin di Fegato Vuoto di yin di Rene Vuoto di yang di Rene Vuoto di yin e yange Rene e Cuore e Milza di Rene

Sintomi Cefalea, vertigini, Palpitazioni, incubi, Colorito smorto, pallido, Astenia mentale, amnesia miodesopsie, perdita insonnia, agitazione ansiosa, livido, malaticcio, feci per fatti recenti, difficoltà di memoria, tinnitus, amnesia (retrograda voluminose e sfatte, timore di concentrazione, dolori, bocca e gola secche, e anterograda), irritablità, del freddo, arti freddi deformazioni, incurvamentosecchezza oculare, vertigini, tinnitus, calore (soprattutto quelli inferiori), di lombi e ginocchiasudorazione notturna, alla bocca, afte, gola secca, astenia fisica e mentale, vampate di calore al viso, acufeni, febbre vespertina, traspirazione algida calore ai cinque centri, sudorazione calda notturna al minimo sforzo, irascibilità, dolore inappetenzaai fianchi

Punti 18BL-18V (Gan Shu), 7HT-7C (Shen Men), 20BL-20V (Pi Shu), 3KI-3Rn (Tai Xi), 23BL-23V (Pi Shu), 5HT-5C (Tong Li), 23BL-23V (Shen Shu), 23BL-23V (Shen Shu), 3KI -3Rn (Tai Xi), 6PC-6MC (Nei Guan), 6CV-6VC (Qi Hai), 4GV-4VG (Ming Men), 10KI-10Rn (Yin Gu), 23BL-23V (Shen Shu), 12CV- 12VC (Zhong Wan), 4CV-4VC (Guan Yuan) 3LR-3F (Tai Chong), 15BL-15V (Xin Shu), 36ST-36E (Zu San Li) in moxa8LR- 8F (Qu Quan), 3KI-3Rn (Tai Xi), 6SP-6Rt (San Yin Jiao), 4CV-4VC (Guan Yuan)4CV-4VC (Guan Yuan), 20GV-20VG (Bai Hui)

Meridiani Vescica (zu tai yang), Vescica (zu tai yang), Vescica (zu tai yang), Rene (zu shao yin), Fegato (zu jue yin), Intestino Tenue (shou tai yang), Rene (zu shao yin) Vescica (zu tai yang)Rene (zu shao yin) Rene (zu shao yin),

Cuore (shou shao yin)

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e fa sviluppare il jing”, nei casi di vuoto di yin il jing è piùdirettamente e gravemente interessato; inoltre (come nota iltesto Shouwen Jiezi) il jing è “nei viventi la tranquillità e l’a-spetto yin, se esso è perturbato si perturba anche dong, la vi-talità che rappresenta l’aspetto yang del qi in generale”.

Questo ci fa comprendere come, anche nei vuoti di yin(che inoltre si aggravano a causa della scarsa serenità) si ab-biano alterazioni della «vitalità» individuale.

Ciò spiega l’assioma del Dao De Jing (Cap. 26), che si ritro-va anche nello Zhuang Zi: “Il pesante è la radice del leggero,la quiete e il jing sono la radice dell’abilità (zao) e della vitalità(dong)”. Quindi l’anziano ha una progressiva perdita di vita-lità (che si manifesta nella progressiva amimia del viso, neigesti sempre più lenti, impacciati e imprecisi) a causa di unvuoto di jing e non solo di yang, e inoltre sono soprattutto isoggetti lesi nel loro yin a presentarsi statici, rigidi, spenti.

In definitiva è lo «spirito» (inteso come shen) a condizio-nare la «reattività» e la resistenza alle malattie, poiché, affer-ma il Ling Shu (Cap. 54): “La perdita dello spirito è la morte,il possederlo è la vita”.

In effetti sia C. Larre che E. Rochat de La Vallée, commen-tando il Capitolo 33 del Dao De Jing di Laozi, affermano chel’uomo è l’insieme di soffi che si incaricano della sua nutri-zione, animazione e difesa.

Questi soffi che «nutrono il corpo» (zhi qi xing) derivanodall’interno e dal Cuore (li qi xin), sicché è lo «spirito» chepermette di perire senza morire (wang) e di accedere alla«lunga vita» (un modo di dire molto comune, anche nelmondo occidentale, è: “Non sono gli anni ma è lo spirito checonta”).

Tornando ai bi, gli anziani presentano forme croniche dadeficit (più spesso di yin, talvolta di yang o di energia e san-gue) aggravate dalla concomitanza di stasi del sangue (yuxue) o da catarri.

Ne scaturiscono forme di bi doloroso persistente con inte-ressamento delle parti più yin del corpo: ossa e tendini (gujin).

Nel commento al Ling Shu di Ma Shi queste forme «reu-matiche croniche» sono così interpretate: “Il dolore non ces-

sa poiché i soffi perversi si attaccano ai muscoli e alle ossa enon vanno né verso l’esterno né verso l’interno”. In certi ca-si, secondo il Su Wen (Cap. 43), i perversi bloccano le grandivie della circolazione determinando pesantezza, rigidità,congestione dei capillari sopra- e periarticolari e, a volte,forme di «bi circolare» (recidivante, pluriarticolare, ciclico).

In quegli anziani, poi, in cui è particolararmente compro-messa l’energia corretta o ortodossa (zheng qi) sono possibiliaggressioni ai «cinque organi» (wu zang) con quadri gravi emolto caratteristici:

• La dispnea è il segno del bi di Polmone con agglomera-zione (ju) e turbe nella propagazione dei soffi (dispnea,respirazione alitante, tosse, astenia, voce flebile, ecc.) enell’abbassamento dei liquidi (edema del viso, traspira-zione incessante, cute secca, ecc.).

• L’oppressione e la preoccupazione sono i segni indicatoridi un bi del Cuore (xin bi), con perdita dei ruoli «maestrodel sangue» e «maestro del pensiero e dello psichismo».Compaiono turbe circolatorie, turbe psichiche, emotive eintellettive piuttosto gravi.

• L’incontinenza urinaria è il segno precoce di un bi del Re-ne (shen bi), poiché il Rene perde il controllo a livello de-gli orifizi inferiori, particolarmente quello dell’acqua.Inoltre il Rene è il «ministro della forza» e il soggetto èmolto indebolito, come privo di forza.

• Dimagrimento ed esaurimento progressivo sono i segnidi una turba dello yin, quindi dell’essenza e del sangue.Poiché il Fegato tesaurizza il sangue, in caso di bi del Fe-gato l’individuo dimagrisce e avvizzisce rapidamente.

• L’emaciazione è il segno patognomonico del bi della Mil-za-Pancreas, la cui essenza controlla la carne attraverso lacontinua distribuzione nutritiva. Se vi è un’interruzionedi tale funzione (jue rong) il soggetto dimagrisce assu-mendo un aspetto emaciato. Riportiamo nella Tabella 6un riepilogo dei diversi bi degli organi.

In condizioni di grande vuoto dell’organismo le xie possonoattaccare l’interno e determinare forme peculiari di bi:

• Bi del Torace (xion bi): calore al torace, dolore al petto e al

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Tabella 6MSegni e sintomi dei bi degli organi.

Bi del Polmone Bi del Cuore Bi del Rene Bi del Fegato Bi della Milza

Dispnea, respirazione Preoccupazione, oppressione, Incontinenza urinaria, Dimagrimento progressivo Emaciazionealitante, tosse, astenia, turbe circolatorie, mancanza di forzavoce flebile, edema turbe psichiche, emotivedel viso, traspirazioneincessante, cute secca

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dorso, oppressione respiratoria, tosse con espettorazionemucosa abbondante, polso rapido e scivoloso.

• Bi del Basso Ventre (dell’Intestino) (chang bi): addomegonfio e doloroso, dolore peggiorato dalla pressione, di-suria, sete intensa, diarrea.

• Bi della Busta del Basso Ventre (bao bi): sensazione di ri-pienezza pelvica, vescica (regione ipogastrica) dolorosa edolorabile, disuria, stranguria, bruciore alla minzione. Larisalita del qi determina bi qiu (coriza spasmodica).

Inoltre vari testi classici (Zhang Jiebin, Zhang Zhicong, ecc.)annotano che, mentre è facile trattare le forme da vento(feng), sono difficili le forme croniche con grave deficit indi-viduale e penetrazione di «freddo e umidità», soprattutto setale penetrazione è profonda o arriva fino agli organi.

Nello Zhan Zhicong (tradotto da E. Rochat de La Vallée) siparla inoltre di «bi mortali».

Questi bi sono dovuti ad attacchi agglomerati a vari zangche si collegano alle diverse strutture anatomiche (pelle,muscoli, ossa, vasi, ecc.) in soggetti con debolezza dello«spirito originale» (yuan shen) e dello yin originale (zhenyin), che pertanto presentano scarsa animazione e insuffi-ciente vitalità.

In definitiva, come detto sopra, sono le forme con vuoto diyin e scarsa animazione quelle più gravi e difficili da curare.

Sindromi wei

Le forme wei sono considerate (Nguyen Van Nghi, LeungKwok-Po, AFA, ecc.) delle forme di «atrofia» o di paralisicon atrofia, dovute al calore e alla secchezza per difetto dei«liquidi organici». Si descrivono nei classici cinque tipi diwei (pi wei, mai wei, jin wei, rou wei, gu wei), tutti riconducibi-li a squilibri dello yang ming. Le situazioni di ipotrofia apop-tosica progressiva di tutti i tessuti in corso di senescenzapossono, quindi, rientrare in questa categoria.

Il trattamento sullo yang ming dovrà essere molto precocee non potrà avere un carattere risolutivo. Abbiamo notato inalcune atrofodermie senili (dermopatie idiopatiche vermi-culate o digitate) segni di «calore al Polmone» con accumulodi secchezza (polsi superficiali e deboli, lingua rossa soprat-tutto anteriormente, secca, senza induito), localizzati soven-te lungo yang ming.

Il “Classico dei Polsi” del 1770 ricorda che, in corso di weizhen, se il paziente presenta pelle di colorito scuro, rigiditàdel rachide lombare, incapacità ad alzarsi quando è distesoa letto, polsi vuoti a livello dei piedi (chi), egli morirà certa-mente. Questi segni sono riconducibili a vuoto grave deljing renale.

In definitiva (come commenta Leung), i vecchi tendonoalle malattie zhu xu (dell’insufficienza) che divengono piùgravi quando si generano le lao zhen (malattie dell’affatica-mento fisico e intellettuale) a causa dei «sei eccessi» (liu ji) edelle «sette ferite» (qi shan).

Occorre ricordare, soprattutto negli anziani, quanto segue:

• guardare troppo a lungo danneggia il sangue;• rimanere distesi troppo a lungo danneggia l’energia;• stare troppo tempo seduti danneggia il connettivo;• rimanere troppo in piedi danneggia le ossa;• camminare troppo a lungo danneggia i tendini;• pensare troppo o troppo profondamente o avere troppi

rapporti sessuali danneggia Cuore e Rene;• sovralimentarsi o digiunare troppo a lungo danneggia lo

Stomaco.

Inoltre:

• l’affaticamento del Cuore danneggia il sangue;• l’affaticamento del Fegato danneggia lo spirito;• l’affaticamento del Polmone danneggia l’energia;• l’affaticamento del Rene danneggia la quintessenza;• l’affaticamento della Milza danneggia il connettivo.

In buona sostanza le forme lao zhen (malattie da affatica-mento) possono precedere le affezioni wei (yi zhon bi du, laozhai mi lu).

In caso di polso fine, rapido, rugoso, febbre serotina, su-dorazione pomeridiana e notturna, dimagrimento, diarrea,il paziente morirà. In caso di polso superficiale e scivoloso(turba dell’energia) il paziente può essere salvato. Se il pol-so è affrettato e grande (sviluppo di forte calore) darà luogoa una forma wei grave e il paziente non potrà essere salvato.

Il Su Wen (Cap. 44) sottolinea che certe forme bi possonotrasformarsi in forme wei e ancora che tale condizione è piùfrequente in caso di interessamento dei vasi (mai).

Lo studio di Guevin e Bossy sulla nosologia wei sembre-rebbe indicare un aggravamento collegato all’interessamen-to della pelle, dei vasi, dei muscoli, della carne e delle ossa.Certamente i wei delle ossa (con calore e secchezza ai Reni,osteoporosi, caduta dei denti per progressivo sfaldamento,paresi o impotenza degli arti inferiori) e dei vasi (congestio-ne cefalica con tinta rossa del viso, vasi congesti in alto evuoti in basso) sono di frequente riscontro negli anziani.

Noi crediamo che wei debba tradursi con «impotenzafunzionale grave» fino al blocco (paralisi come arresto difunzione e non in senso strettamente neurologico). Non acaso l’impotenza sessuale si definisce sindrome wei (wei yino wei yang) e impiega il medesimo ideogramma.

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Sindromi ma

Le forme paralitiche (centrali o periferiche, spastiche o flac-cide) sono inscritte nella nosografia ma (ovvero ma bi). Talipatologie si devono all’accumulo (per cause esterne, internee alimentari) di vento (feng) e umidità (shi). Pertanto, secon-do Guevin e Bossy, sono delle feng shi zhen che determinanoo blocco (yu) o vuoto (xu) dell’energia (qi).

Oltre ai sintomi sono rivelatori i polsi (“Classico dei Polsi”del 1770, Cap. 82): un polso superficiale e ritardato indica at-tacco del vento-umidità, un polso rugoso e dicroto indicheràla presenza di umidità molto più significativa (tan?). Se ilpolso è impercettibile vi è una stasi dell’energia, se è molleun vuoto di energia. Se le perturbazioni riguardano la partealta del corpo il polso è perturbato davanti alla barriera(guan), se è colpita la parte inferiore del corpo la perturbazio-ne risiede dietro la barriera (guan). Riportiamo nella Tabella 7un riepigogo delle modificazioni dei polsi evidenziabili inquesta patologia.

Se l’energia perversa rimane nei tendini e nelle ossa (co-me nel caso dei bi cronici) provoca insensibilità, e allora lamalattia sarà difficile da curare. Invece le semplici insensibi-lità (ipoanestesie di territorio, polineuropatie) si definisconobi (diverso da bi o pei come reumatismo) e sono dovute adaggressione (per disincronizzazione e vuoto interno) delleenergie stagionali:

• In primavera jin bi con dolori e blocco delle articolazioniche si associano a crampi.

• In estate mai bi con calore alle spalle, febbre o sensazionedi febbre.

• Alla fine dell’estate ji bi con stanchezza muscolare, aste-nia, sudorazione incessante diurna.

• In autunno pi bi con insensibilità diffusa della pelle. • In inverno gu bi con pesantezza del corpo e paresi.

In definitiva non tanto i sintomi ma i polsi, l’anamnesi, l’in-fluenza climatica e stagionale ci permettono di differenziare

forme bi, ma, wei. Inoltre sono sempre cause interne (stra-pazzi, lunghe terapie farmacologiche, errata alimentazione,surmenage fisico e psichico) a creare le premesse per malat-tie così importanti e gravi.

Patologie gravi

Nel testo “Corso di Medicina Interna dell’Istituto di Medici-na Tradizionale Cinese di Shanghai” si trova scritto: “Tuttele patologie dell’anziano rientrano fra le affezioni della vita-lità (jing shen bing) e l’insieme degli eccessi può causarle odeterminarne le espressioni più gravi”.

Pertanto le sindromi anche più infauste sono prevenibiliattraverso corrette norme igieniche, alimentari e di vita. Sequeste regole non sono rispettate si giunge a quadri mortalio invalidanti come: zhong feng, jue, yu zheng.

Zhong feng (attacco diretto del vento)

Zhong feng (attacco diretto del vento) è negli anziani di ori-gine endogena e può entrare nella nosografia bi (bi zhengzhong feng) o tuo (tuo zheng zhong feng). Le forme bi si devonoa un blocco causato da vento, fuoco e catarri. Secondo ilprincipio yin/yang si differenziano in yin bi e yang bi.

SintomatologiaSono caratterizzate da perdita brutale e drammatica dellacoscienza, segni di spasticità o ipertonia (trisma, contrattureipertoniche) anuria, assenza di feci (blocco intestinale). Leforme tuo sono caratterizzate da un vuoto e sono contrasse-gnate da paralisi flaccide per «fuga dello yang». Oltre allaperdita di coscienza, gli occhi sono spalancati e immobili, labocca aperta, gli arti freddi, il respiro difficoltoso e superfi-ciale. Inoltre avremo iperidrosi, incontinenza urinaria e fe-cale, afasia. Il polso è molle e debole (ruo) con tendenza asparire.

In tutti i casi le sequele delle forme zhong feng sono emi-plegia, deviazione degli occhi e della bocca, disturbi dellaparola e sono legate a vuoto di qi, xue, a calore o tan chebloccano i jing luo.

I testi sia classici che moderni mettono in guardia sullanecessità di riconoscere i sindromi prodromici delle affezio-ni zhong feng, onde intervenire con adeguate terapie preven-tive. Si afferma che, dopo i 40 anni, segni premonitori im-portanti sono: cefalee e vertigini abituali, parestesie degliarti, spasmi degli arti, difficoltà transitorie di elocuzione.

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Tabella 7MPolsi associati alle patologie ma.

Tipo di polso Significato

Superficiale e ritardato Aggressione da vento-umiditàRugoso e dicroto Presenza di umidità (tan)Impercettibile Stasi di energiaMolle Vuoto di energiaVuoto alla barriera Aggressioni alla parte superiore

del corpoVuoto al piede Aggressioni alla parte inferiore

del corpo

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FisiopatologiaLe situazioni energetiche che conducono alle forme di attac-co diretto del vento sono più spesso:

• vuoto di yin e di qi;• fuoco di Fegato e Cuore;• vento endogeno (per vuoto di yin, eccesso di calore o

vuoto di sangue);• tan con associati vento e umidità;• controcorrente del qi o qi ni;• stasi del sangue.

La lingua, i polsi, l’anamnesi, la sintomatologia consentonoun’adeguata diagnosi.

TrattamentoSchemi agopunturistici e fitoterapici preventivi possono es-sere approntati mediante formule classiche, o come tali olievemente modificate:

• Vuoto di qi: 20BL-20V, 13BL-13V, 17CV-17VC, 43BL-43V,12CV-12VC, 36ST-36E; Si jun zi tang (controindicato nellesindromi da pienezza sia interna che esterna). Fra i diver-si meridiani risultano importanti quello della Milza (zutai yin) e quello del Triplice Riscaldatore (shou shao yang),che sono legati fra loro dalla regola mezzogiorno-mezza-notte (vedi Cap. 5, p. 207 e sgg.).

• Vuoto di yin: 3LR-3F, 8LR-8F, 18BL-18V, 3KI-3Rn, 10KI-10Rn, 4CV-4VC, 23BL-23V, 52BL-52V; Liu wei di huangwan (controindicato nei vuoti di yang). Fra i diversi meri-diani risultano particolarmente utili quelli del Rene (zushao yin) e del Fegato (zu jue yin) che trattando i rispettiviorgani (vedi Cap. 3, p. 99 e sgg.) trattano lo yin del corpo.Utile anche il meridiano del Ministro del Cuore.

• Vuoto di qi e di yin: 2CV-2VC, 4CV-4VC, 7CV-7VC, 1KI-1Rn, 25ST-25E, 13BL-13V, 20BL-20V; Si quan da bu tang (Bazhen tang più hong hua, Astragalus membranaceus radix,e rou gui, Cinnammomum cassia cortex). Fra i diversi me-ridiani sono utili quelli del Fegato (zu jue yin) e del Mini-stro del Cuore (shou jue yin) che formano il livello jue yin(vedi Cap. 3, p. 114).

• Stasi del sangue: 17BL-17V, 10SP-10Rt, 6SP-6Rt, 43BL-43V, 53BL-53V, 7PC-7MC; Tao hong si wu tang (che contieneSi wu tang con aggiunta di tao ren, Prunus persica semen, ehong hua, Carthamus tinctorius flos), controindicato ingravidanza. Fra i diversi meridiani sono particolarmenteutili quelli dello Stomaco (zu yang ming) e del Ministro delCuore, che sono legati fra loro dalla regola mezzogiorno-mezzanotte (vedi Cap. 5 p. 214).

• In caso di qi ni farmaci che muovono il qi e combattono ilni (Li Qi Yao): ju pi (Citrus grandis exocarpium), ju she(Citrus grandis semen), qing pi (Citrus reticulata pericar-pium viridae), zhi shi (Citrus aurantium fructus immatu-rus), zhi ke (Aurantus maturus cortex), mu xiang (Sussu-reae lappa), xiang fu (Cyperus rhizoma), yan hu suo(Corydalis Yanhusuo), ecc. Tali principi si assocerannocon principi che «scaldano l’interno» in caso di qi ni piùfreddo (han), con principi che «rinfrescano il calore» incaso di qi ni più calore (re); con principi che dissipano il«catarro» in caso di qi ni più tan, con farmaci che sblocca-no il sangue in caso di qi ni più stasi del sangue (yu xue).

• Per il vento interno (soprattutto di Fegato): 20GB-20VB,20GV-20VG, 11LI-11GI, 6PC-6MC, 6SP-6Rt, 3KI-3Rn,2LR-2F; Tian ma gou teng ying (controindicata in caso diassenza di vento o iperattività di yang di Fegato). Fra i di-versi meridiani sono utili quelli del Fegato (zu jue yin) edella Vescica Biliare (zu shao yang).

• Forme da tan: sono molto frequenti in caso di ipercoleste-rolemie, iperlipemie miste, ecc. (sindrome dei «catarritorbidi»). Molte utile (per il recupero della coscienza) laformulazione (vedi dopo, la terapia di tan jue) Qi mi tang(Panax ginseng, Pinellia ternata, Poria cocos, ecc.). Fra ipunti attivi: 12CV-12VC, 40ST-40E, 20BL-20V, 24GV-24VG. Va comunque rammentato il testo Jing Yue QuanShu che afferma: “Nelle forme da catarro non basta dis-seccare l’umidità”. Quando c’è vuoto di Milza tonificare(bu) la Milza, nelle turbe del Rene trattare il Rene. Tra idiversi meridiani sono utili quelli della Milza (zu tai yin)e dello Stomaco (zu yang ming).

Riportiamo nella Tabella 8 i punti e i meridiani più utili inquesta patologia.

Secondo i principi classici e gli studi più recenti, sono ef-ficaci le tecniche respiratorie e corporali (yang shen) dell’an-tico dao yin e una corretta igiene alimentare e di vita per pre-venire ictus ed emorragie cerebrali.

Sono abbastanza interessanti i lavori (recenti e sperimen-tali) sull’impiego di dan shen (Salvia miltiorrhiza rhizoma),che sembra aumentare la resistenza cerebrale all’ipossia ediminuire l’attività elettrica corticale (utile per limitare ildanno dopo ictus). Studi clinici cinesi dimostrano l’efficaciadella formulazione in decotto a base di dan gui (Angelica si-nensis radix), dan shen (Salvia miltiorrhiza rhizoma), shu dihuang (Rehmannia glutinosa radix preaparata) e mu tong(Akebia trifoliata) nelle forme di stroke da catarri.

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Sindromi jue

Per quanto riguarda le sindromi jue, si tratta di situazioni sin-copali (o lipotimiche) collegate talora a ipoglicemia, talaltra aturbe neuropsichiche ed emotive (Bossy, Guillaume, Leung).Nell’anziano sono frequenti a seguito di ipotensione ortosta-tica e shock psichico violento e improvviso (o per alterazionedel controllo glicemico da parte del «glucostato epatico»).

In effetti il classico cinese Zheng Zhi Zhun Sheng (“Le Re-gole Standard della Terapia”) asserisce: “Un trauma emo-zionale improvviso può bloccare l’energia e il sangue deter-minando jue zhen, oppure agitare il Cuore (xin fan)all’interno determinando l’affezione jin ji zhen zhong (shockemozionale con palpitazioni). La forma è più grave in casodi vuoto di Stomaco, rilevabile con polso affrettato alla re-gione cun kou e superficiale alla fu yang (59BL).

Lo studio delle differenti nosografie classiche ha consen-tito una più agile sistematizzazione attuale delle forme jue.Le forme jue di origine interna (nei) si differenziano in:

• jue qi;• jue xue;• tan jue.

Le prime due forme (del sangue e dell’energia) possono le-garsi a quattro diverse nosologie, due da pienezza (shi) edue da vuoto (xu).

a) Da vuoto:• Vuoto di yuan qi: si deve all’età, alla tristezza, all’ansietà,

alla preoccupazione. I sintomi sono: vertigini, perdite dicoscienza lenta e progressiva, viso pallido con tinta spen-ta, respirazione debole, iperidrosi, estremità fredde, fred-do alla palpazione pelvica (soprattutto a 4CV), linguapallida, polsi immersi (shen) e fini (xi).

• Vuoto di sangue (emorragie, stillicidi cronici): la sintoma-tologia si caratterizza per perdita di coscienza brutale edrammatica, viso e labbra pallidi, respirazione debole,enoftalmia, bocca aperta, membra fredde e tremanti (fa-scicolazioni, tremori muscolari fini), lingua pallida, polsorapido (shuo), fine (xi), molle (ruo) e dicroto (kou).

b) Da pienezza:• Qi ni di Fegato (qi del Fegato controcorrente): la sintoma-

tologia si caratterizza per perdita di coscienza, trisma eopistotono, respirazione aspra, membra fredde, induitolinguale bianco e sottile, polso profondo (shen) o profon-do e teso (xian).

• Risalita del sangue per qi ni di Fegato: la sintomatologiasi caratterizza per perdita di coscienza brutale, trisma, vi-so rosso, labbra cianotiche o livide, lingua rossa, polso te-so (xian), profondo (shen), annodato (jie).

In generale le forme dovute al qi sono caratterizzate da lipo-timie che precedono le crisi sincopali, quelle di tipo xue dasvenimenti improvvisi. Le forme da pieno sono più tipichedei giovani, quelle da vuoto degli anziani.

Riassumiamo nella Tabella 9 alcuni dei dati sopra ripor-tati.

Nei soggetti (soprattutto anziani) con turbe dello yang diMilza, della funzione del Riscaldatore Medio (zhong jiao) o aseguito di vuoto della yuan qi sono possibili tan jue da ostru-zione, per la presenza di catarri, degli «orifizi del Cuore».

La perdita di coscienza improvvisa, i rumori aspri e gor-goglianti alla gola, il respiro aspro e rude, il vomito di mu-cosità (o la broncorrea), l’induito linguale bianco e spesso, ilpolso profondo (shen) e scivoloso (hua) confermano la dia-gnosi.

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Tabella 8MFisiopatologia delle sindromi zhong feng e loro trattamento.

Sindrome Trattamento con i punti Trattamento con i meridiani

Vuoto di qi 20BL-20V, 13BL-13V, 17CV-17VC, 43BL-43V, Milza (zu tai yin) e Triplice Riscaldatore 12CV-12VC, 36ST-36E (shou shao yang)

Vuoto di qi e di yin 2CV-2VC, 4CV-4 VC, 7CV-7VC, 1KI- 1Rn, Fegato (zu jue yin) e Ministro del Cuore 25ST-25E, 13BL-13V, 20BL-20V (shou jue yin)

Stasi di sangue 17BL-17V, 10SP-10Rt, 6SP-6Rt, 43BL-43V, Stomaco (zu yang ming) e Ministro del Cuore 53BL-53V, 7PC-7MC (zhou jue yin)

Vento interno (di Fegato) 20GB-20VB, 20GV-20VG, 11LI-11GI, 6PC-6MC, 6SP-6Rt, 3KI-3Rn, 2LR-2F Fegato (zu jue yin) e Vescica Biliare (zu shao yang)

Tan 12CV-12VC, 40ST-40E, 20BL-20V, 24GV-24VG Milza (zu tai yin) e Stomaco (zu yang ming)

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Appendice fitoterapicaCi siamo già occupati dell’efficacia del principio Cry-santhellum americanum (estratto fluido, sciroppo, estrattosecco nebulizzato) in questi pazienti (vedi «Riv. it. d’Ago-punt.», 1991; «TMA», 1991; «Erboristeria Domani», 1991;«NATOM», 1992). Numerose formulazioni sono impiegatein Cina per le situazioni di jue zheng. Restando nel campogeriatrico ricordiamo:

• Qi jue da vuoto: Shen fu tang e Qi fu tang (contengono ilprincipio tossico fu zi, Aconitum carmichaeli). Si possonousare formulazioni in decotto con Panax ginseng, Astra-galus membranaceus, Morinda, Zenzero secco, Glycyrrhi-za uralensis, con aggiunta di tè caldo o acqua zuccheratacalda. In caso di intensa traspirazione spontanea (per vuo-to del biao) daremo Atractylodes macrocephala e Astraga-lus membranaceus. In caso di traspirazione incessante(che consumerebbe ulteriormente il qi) long gu (Stregodonorientalis) e mu li (Concha ostrea). In caso di forte inquie-tudine shou di (Rhemannia glutinosa radix praeparata),suan zao ren (Ziziphus jujuba), dan gui (Angelica sinensis)che nutrono il sangue e calmano lo shen.

• Xue jue da vuoto: i principi terapeutici sono: tonificare ilqi e trattenere ciò che sfugge (tuo). Fra le decozioni piùusate: Du shen tang (che recupera il soffio disperso e spar-pagliato) e Dan gui bu xue tang (decozione a base di Ange-lica per tonificare il sangue). Un’altra preparazione molto

in voga è Quan ren yi xue tang, identica alla precedentema con Astragalus (hong hua) al posto di Achyranthes di-dentata (niu xi), quindi più in grado di consolidare il qi econtrastarne la fuga.

• Tan jue: Ba fan huan o Bai jin huan mescolati con lai fu(Raphanus sativus niger). Una tecnica tradizionale consi-ste (nella fase sincopale) nell’applicare sotto la pianta deipiedi un impiastro formato dalla polvere di hei bai chou(Pharbitidis purpurea) e dalla polvere di gan sui (Euphor-bia kansui). Una volta ripresa coscienza usare Dao tantang (decotto che favorisce l’espettorazione). In realtà neltesto Chi Shi Bi Lu di Chen Shiduo troviamo scritto (Cap.“Tang jue”): “Nella terapia conviene attaccare il catarro,ma attaccarlo senza aprire gli orifizi del Cuore è inutile”.Per questo Guillaume consiglia la formulazione Qi mi tanin cui ban xia (Pinellia ternata) e ren shen (Panax ginseng)attaccano il catarro e consolidano o recuperano il qi; tu sizi (Cuscuta chinensis) tonifica il qi ortodosso e disperde ilqi perverso; zao jia (Gleditsia sinensis), chang pu (Acorusgraminei), fu shen (Poria cocos) aprono gli orifizi del Cuo-re; inoltre lo zenzero crudo è armonizzante ed equilibra ilRiscaldatore Medio.

Trattamento con punti e meridianiPer quanto concerne l’agopuntura e la moxibustione il clas-sico Yu Yu Jia Cheng avverte che in tutti i casi è meglio l’im-piego di moxa (jiu), soprattutto negli anziani in condizionidi «vuoto-freddo». Se non si interviene con sollecitudine(negli anziani) si possono avere o zhon feng o zhon tan; inquesti casi la moxa assume anche carattere preventivo.

I punti indicati sono: 20GV-20VG (Bai Hui), 8CV-8VC(Shen Que), 6CV-6VC (Qi Hai), 6PC-6MC (Nei Guan), 36ST-36E (Zu San Li). In corso di moxibustione si può potenziar-ne l’effetto interponendo fra sigaro (o coni) e pelle rimedisecchi di potente efficacia. Il più usato è wu zhu, polvere diEvodia rutaecarpa, saltata in padella e arrostita con salegrosso.

Secondo G. Andrès è possibile rianimare con agopuntura(mediante stimolazione forte) agendo sui punti: 26GV-26VG(Ren Zhong), 6PC-6MC (Nei Guan), 20GV-20VG (Bai Hui).Questi punti più i punti curiosi Shi Xuan (estremità delle di-ta) sono considerati molto utili da altri autori (Auteroche,Leung, ecc.).

In auricoloterapia si impiegano i punti: Pi Zhi Xia, ShenShang Xian, Nei Fen Bi, Jiao Gan, Xin Fei, Xin Ya Dian, Fu XiDian.

Relativamente ai meridiani, e quindi al trattamento conshiatsu e tui na, crediamo che questi abbiano prevalente-mente un’azione preventiva. In particolare, considerata an-

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Tabella 9MSindromi jue.

Sindrome Fisiopatologia Sintomatologia

Jue da vuoto Vuoto di yuan qi Vertigini, perdita di coscienza lenta e progressiva, viso pallido con tinta spenta, respirazione debole, iperidrosi, estremità fredde, freddo alla palpazione pelvica

Jue da vuoto Vuoto di sangue Perdita di coscienza brutale e drammatica, viso e labbra pallidi, respirazione debole, enoftalmia, bocca aperta, membra fredde e tremanti

Jue da pienezza Qi ni di Fegato Perdita di coscienza, trisma e opistotono, respirazione aspra, membra fredde

Jue da pienezza Risalita Perdita di coscienza del sangue brutale, trisma, viso rosso, di Fegato labbra cianotiche o livide

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che la patogenesi e ricordando il Capitolo 44 del Su Wen,sottolineiamo l’importanza dello yang ming (meridiano del-lo Stomaco e del Grosso Intestino) anche in funzione (SuWen, Cap. 24), dell’abbondanza in questi meridiani sia di qiche di sangue.

A proposito di trattamenti reflessologici sui microsistemi,nella Cina attuale si impiegano molto, anche nell’anziano,auricoloterapia, rinofaciopuntura e craniopuntura. L’auri-coloterapia (er zhen) è molto impiegata nella terapia delleobesità postmenopausali e senili (punti Bocca, Esofago, Sto-maco, Addome, Fame, Shenmen ed Endocrino), mediantesemi di Vaccaria fissati con un cerottino per un periodo di 3-5 giorni (e autostimolazioni bigiornaliere domiciliari), tal-volta associata a somatopuntura (25ST, 6SP, 6PC, 40ST,36ST) con manipolazione rotatoria e movimenti di solleva-mento-penetrazione fino alla sensazione di «arrivo del qi»(de qi).

Ipertensione senile semplice

(Vedi anche Cap. 37, p. 891.)L’agopuntura è efficace nell’ipertensione semplice senile

soprattutto utilizzando aghi a dimora (pi nei zhen) partico-larmente corti (qi zhen, mai zhen e soprattutto xian zhen). Suipunti auricolari possono anche essere fissate sferette ma-gnetiche terapeutiche (tipo «magrain» di fabbricazionegiapponese).

Secondo Zhou Rongxing e coll. (First Teaching Hospital,West China Medical University, Chengdu) le forme senili sidividono in:

• Forme da deficit di yin (soprattutto donne): insonnia, in-quietudine, irritabilità, tendenza al panico, iperonirismo,xerostomia, nervosismo, palpitazioni, urine cariche, co-stipazione, lingua rossa con scarso induito, polso profon-do, filiforme, ovvero filiforme e rapido.

• Forme da deficit di yang (soggetti più spesso maschi):vertigini, astenia, sonnolenza, enoftalmo, tinnitus, nau-sea, anoressia, edema declive, pollachiuria, lingua palli-da con induito biancastro, polso profondo e teso o lento.

La tecnica terapeutica consiste nel trattare cinque dei se-guenti sette punti auricolari: Shenmen, Simpatico, Endocri-no, Rene, Fegato, Apice dell’orecchio, Solco ipotensivo. Se sihanno anche valori lipemici abnormi si usano stimolazioni(bilaterali e da rinnovare ogni 3-4 giorni) con pallottoline(grandi come un fagiolo) composte da: Salvia miltiorrhizaradix, Carthamus flos, Polyporus umbellatus sclerotium,Alismatis rhizoma.

I soggetti anziani con deficit di yin rispondono meglio epiù persistentemente di quelli con deficit di yang.

Secondo Leung l’aggiunta (in moxa, poiché siamo in con-dizioni di deficit con sviluppo di «falso calore») del punto39GB (che tonifica lo yin e il jing, combatte il calore in super-ficie e muove lo yin in profondità) aumenta di molto l’effet-to terapeutico.

Secondo Kespi la somatopuntura deve tenere conto dellediverse eziologie. Le più frequenti sono:

• turba del Riscaldatore Superiore (e della zhong qi): 17CV-17-VC, 6PC-6MC;

• turba del Rene (yin o yang): 15KI-15Rn;• eccesso di energia in alto con vuoto in basso: 1KI-1Rn,

6CV-6VC.

Con lo shiatsu e il tui na, oltre ai punti sopra riportati, sonoutili anche alcuni meridiani:

• turba del Riscaldatore Superiore: Polmone (shou tai yin) eMinistro del Cuore (shou jue yin);

• turba del Rene: Rene (zu shao yin) e Vescica (zu tai yang);• eccesso di energia in alto e vuoto in basso: Dai Mai come

secondario (vedi Cap. 14, p. 395) o in alternativa meridia-ni yang dell’alto e meridiani yin del basso.

Schematizziamo nella Tabella 10 il trattamento con punti emeridiani dell’ipertensione semplice senile indicando anchele varie forme.

Naturalmente (ma abbiamo trattato solo un esiguo nu-mero di pazienti e con ipertensione «borderline») sarannoutili alcune formulazioni per tonificare o lo yin (Liu wei dihuang wan) o lo yang (Yu gui yin modificato, privo di fu zitossico e con bajitian, Morinda officinalis radix), oltre a variprincipi dietetici (eliminare il sale, ecc.) e di igiene di vita(ritmi regolari, eliminazione dello stress, adeguato riposo fi-sico e mentale, attività fisica continua e moderata, abolizio-ne del fumo e delle metilxantine voluttuarie, ecc.).

Lo studio più ampio condotto in Italia (anche se non inuna casistica di anziani) è quello dell’ALMA (Iacuitti, Lo-muscio, Valenti, «Riv. It. d’Agopunt.», 78, 1993), che ha di-mostrato come la somatopuntura sia molto utile nella tera-pia dell’ipertensione da eccesso di Fegato yang.

Tutti gli autori comunque ribadiscono la necessità di inte-grare igiene di vita, controllo alimentare, qi gong, farmacote-rapia nel caso di questo tipo di patologia (o altre patologiecorrelate: obesità, iperlipemia, diabete). Anche la cranio- oscalpopuntura vive attualmente un momento di grande en-fasi nel campo della patologia neurologica senile. Oltre agliaghi si può impiegare il fascio laser helio-neon a bassa poten-za, ovvero la magnetoterapia puntiforme, come nel caso del-

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l’auricoloterapia. Questa tecnica, emersa nella prima metàdegli anni Settanta, è stata ideata da un esperto di neurologiatradizionale della provincia dello Shanxi: Chia Shun Fa.

Il primo opuscolo destinato al personale sanitario fu pub-blicato in Cina nel 1973, mentre i primi lavori europei si de-vono a Roustan («Rév. Fr. d’Acupunct.», 1973) e a Van Nghi(da solo sul «Mensuel» nel 1975; con Ch. Roustan sulla «Riv.It. d’Agopunt.», nel 1975). Sono soprattutto le aprassie, afa-sie, emiplegie degli anziani a giovarsi di questo trattamento.

Disturbi neuropsichici

Tornando ai problemi neuropsichici, attualmente in Cina ivari autori e le diverse scuole semplificano la patologia delcervello (nao zheng) affermando che questo viscere straordi-nario cresce e funziona grazie all’essenza del Rene, ma rice-ve vari contributi dal Fegato e dal Cuore.

In questo modo le turbe neuropsichiche senili (parenchi-mali, vascolari, miste, ecc.) sono inscritte nelle nosografie piùvarie (yu zheng, yi bing, bu mei, dian kuang), ma tutte ricondu-cibili a turbe del Rene, del Fegato, della Milza o del Cuore.

Nella sua eccellente sintesi sulle affezioni neurologiche inMTC, Leung Kwok-Po (Atti del IV Congresso AMAB, 1990)sottolinea che i vari disturbi neuropsichici si devono a turbedel Fegato (stasi di energia, iperattività dello yang, vento in-terno, insufficienza del sangue), del Cuore (catarri cheostruiscono gli orifizi del Cuore, fuoco dei catarri che per-turba il Cuore, calore che penetra nella «Busta del Cuore»),della Milza (accumulo di catarri, catarri più vento che bloc-cano gli orifizi, catarri che bloccano i luo, catarri che pene-trano nelle quattro membra) o del Rene (soprattutto vuotodi jing di Rene). Ricapitoliamo in Tabella 11 la relazione fradisturbi neuropsichici e disturbi degli zang/fu.

Le scelte terapeutiche saranno diverse in rapporto ai sin-tomi e alle cause in gioco:

• risalita dello yang del Fegato: 2LR-2F (Xing Jian), 3LR-3F(Tai Chong);

• vuoto di sangue ed energia: 20GV-20VG (Bai Hui), 4CV-4VC (Guan Yuan);

• ostruzione da catarri: 40ST-40E (Feng Long), 12CV-12VC(Zhong Wan);

• insufficienza del jing del Rene: 6KI-6Rn (Zhao Hai), 7KI-7Rn (Fu Liu).

Evidentemente anche alcuni meridiani possono essere uti-lizzati per completare il quadro terapeutico:

• risalita dello yang del Fegato: Vescica Biliare (zu shaoyang) e Fegato (zu jue yin);

• vuoto di sangue ed energia: Stomaco (zu yang ming) e Tri-plice Riscaldatore (shou shao yang);

• ostruzione da catarri: Stomaco (zu yang ming) e Milza (zutai yin);

• insufficienza del jing del Rene: Vescica (zu tai yang) e Re-ne (zu shao yin) (vedi App. 10, p. 1181).

Nelle persone anziane, l’eziologia più frequente è:

• Vuoto di energia e sangue: trattare i punti 10SP-10Rt (XueHai) e 6CV-6VC (Qi Hai) con aggiunta di 17BL-17V (GeShu) e 4CV-4VC (Guan Yuan) (in moxa). Relativamente ai

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Tabella 10MTrattamento dell’ipertensione arteriosa semplice senile.

Eziologia Trattamento con i punti Trattamento con i meridiani

Turba del Riscaldatore Superiore 17CV-17VC, 6PC-6MC Polmone (shou tai yin), Ministro del Cuore (shou jue yin)Turba del Rene 15KI-15Rn Rene (zu shao yin), Vescica (zu tai yang)Eccesso di energia in alto e vuoto 1KI-1Rn, 6CV-6VC Dai Mai come secondarioin basso

Tabella 11MOrgani interessati nei disturbi neuropsichici.

Fegato Cuore Milza Rene

Stasi Catarri che Accumulo Vuoto del jingdi energia ostruiscono gli di catarri del Rene

orifizi del Cuore

Iperattività Fuoco dei catarri Catarri e vento dello yang che perturba che bloccano

il Cuore gli orifizi

Vento Calore che Catarri che interno penetra nella bloccano i luo

«Busta del Cuore»

Insufficienza Catarri che del sangue penetrano

nelle quattromembra

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meridiani, come abbiamo accennato sono utili quello del-lo Stomaco (zu yang ming) che tratta il sangue (Ling Shu,Cap. 10) e quello del Triplice Riscaldatore (shou shao yang)che tratta l’energia (vedi Cap. 3, p. 99 e sgg.). Ovviamentenel caso il vuoto di energia sia predominante risultano piùutili quelli del Triplice Riscaldatore (shou shao yang) e dellaMilza (zu tai yin). Nel caso risulti predominante il vuoto disangue sono più utili i meridiani dello Stomaco (zu yangming) e del Ministro del Cuore (shou jue yin). Ricordiamoche queste coppie sono legate fra loro dalla regola mezzo-giorno-mezzanotte (vedi Cap. 5, p. 210 e sgg.).

Appendice fitoterapica e relazione con i puntiLa formulazione pronta da usare è Ba zhen tang (compostada Si wu tang e Si jun zhi tang). Oppure decozioni con Codo-nopsis pilosula radix e Astragalus membranaceus radix(che tonificano il qi) e radix Paeonia lactiflora, più Euphor-bia longan (che tonificano il sangue).

• Insufficienza del jing del Rene: utile il trattamento su 2-6-7KI. Efficace la formulazione Liu wei di huang wan (a ciclidi 15 giorni al mese a dosaggio pieno o di 30 a dosaggiodimezzato). Piante in grado di giovare direttamente aljing (qiang jing gu) sono du zhong (Eucommia ulmoidescortex) e xu duan (Dipsaci asper radix).

• Ostruzione da parte dei catarri: situazione complessa chedà luogo alle sindromi più gravi: zhong tang, tang jue,kuang dian, ecc. Vi è sempre carenza dello yang di Milza,della zhong qi della yuan qi con agglomerazione di liqui-di. Il polso scivoloso, la lingua con induito vischioso, ilgorgoglio o l’ingombro alla gola sono segni tipici. Il ca-tarro, oltre a ostruire gli orifizi del Cuore e perturbare loshen, si associa a vento, freddo, calore o stasi di sangue.Per eliminare l’umidità bisogna usare i punti 6SP-6Rt(San Yin Jiao) e 6TE-6TR (Zhi Gou), 40ST-40E (FengLong), 6PC-6MC (Nei Guan) e le piante Alpinia chinen-sis radix, Citrus reticulata cortex, Pinellia ternata rhizo-ma e Angelica pubescens radix. Per eliminare il freddomoxare 6CV-6VC (Qi Hai) e 4CV-4VC (Guan Yuan) concontemporaneo impiego di resina di Liquidanbar orien-talis e Atractylodes macrocephala rhizoma. Per il calore(principio qing re) i dodici punti shi xuan e i rimedi calcu-lus Bos tausurus domesticus o Rhinocerus cornus (chenon si impiegano in Italia), Rehmannia glutinosa radix,Ostrea gigas, Gardenia jiasminoides. Per scacciare il ven-to 16-GV-16VG (Feng Fu), 20GV-20VG (Bai Hui), 20GB-20VB (Feng Chi) e Scolopendra subsinipes mutilanes (al-tro rimedio animale non utilizzabile in italia), Uncariarhyncophylla cum uncus, Gastrodia elata, Ligustichum

wallichii. Per eliminare la stasi di sangue è utile la pun-tura con sanguinamento dei punti 40BL-40V (WeiZhong) e 14LR-14F (Qi Men) e l’impiego di Carthamustinctorius flos e Paeonia lactiflora radice secca. In caso diintenso interessamento dello shen, 7HT-7C, 1KI-1Rn,8PC-8MC, 6PC-6MC, 10SP-10Rt e Rehmannia glutinosashu di con Angelica sinensis rhizoma. In caso di situazio-ni complesse di vuoto di energia di Milza e sangue diCuore è utile la formulazione Gui pi tang; nelle disarmo-nie fra Cuore e Rene, Tian wang bu xin dan wan.

Turbe psichiche dell’anziano

Tutte le perturbazioni psichiche dell’anziano sono inseritenella categoria generale yu zheng, oggi definita anche yibing, sebbene quest’ultimo termine sarebbe più indicato neicasi di isteria.

Le forme psichiche può discusse (a partire dal Su Wen)sono la «follia calma» (dian) e la «follia agitata» (kuang) (ve-di anche Cap. 42, p. 984).

La prima, la follia calma (dian), è una sindrome di tipo yincon perturbazione dello shen ming legata a vuoto di Milza eCuore (con turbe del sangue e interessamento dello shen).Può essere dovuta a presenza di tan yin che provocano unblocco del qi e che ostruiscono i vasi luo della «Busta delCuore» (xin bao lao) (questa condizione è inoltre aggravatadal freddo che blocca ulteriormente il qi).

Le forme kuang (descritte a partire dal Su Wen, Cap. 62, co-me «furore convulsivo», kuang jing) sono legate a un grandevuoto di yin e di sangue (condizione molto tipica nell’anzia-no) che provoca una «fuga» dello yang (o meglio, per dirla coltesto originale: “del qi verso tutte le parti yang del corpo”).

Lo Yuxue Rumen (citato da Soulié De Morant e da An-drès) e anche il Su Wen elencano tre differenti cause:

• eccesso di Cuore (fuoco di Cuore probabilmente);• eccesso di Fegato (iperattività dello yang);• calore nello Stomaco e nel Grosso Intestino (quindi nello

yang ming).

Il Nan Jing (sia tradotto da Grisson che da Unschuld) alla XXDifficoltà conferma: “Se lo yang è raddoppiato è la follia furio-sa (kuang), se lo yin è raddoppiato è la follia calma (dian)”.

Il testo continua: “Se lo yang è eliminato si ha la visionedei fantasmi (gui), se lo yin è eliminito si ha la cecità”.

Lo Zhen Jiu Jia Yi Jing (tradotto da Milsky e Andrès) ciinforma che le cause di kuang sono essenzialmente tre:

• fuoco di Fegato e Cuore per compressione del qi legata aisette sentimenti (qi qing);

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• vuoto di yin di Rene che genera un «fuoco vuoto» tipicodegli anziani (o delle intossicazioni acute; psicosi da in-tossicazione? effetti paradossi di alcuni ansiolitici benzo-diazepinici negli anziani?);

• catarri-fuoco che ostruiscono gli orifizi del Cuore.

Lo stesso testo insiste sul fatto che negli anziani alla base siadi dian che di kuang vi è una perturbazione di zhi, lo spirito(ben shen) che abita nei Reni.

Gli studi di commento al Su Wen (Capp. 8 e 9) e al LingShu (Cap. 5) di Schatz-Larre-Rochat de La Vallée ci permet-tono di affermare che zhi equivale alla forza profonda e piùvera di ogni essere, a una sorta di «voler vivere» che è la ve-ra solidità fisica e psichica individuale.

Una turba di zhi (che nell’anziano equivale alla perditadella «voglia di vivere») crea le premesse yin o yang per lacomparsa delle follie calme o agitate.

Riportiamo nella Tabella 12 uno schema delle diverse ori-gini della follia yin e yang.

Quindi al di là dei trattamenti previsti (a partire dal LingShu, Cap. 22) (8LR-8F in sanguinamento, 20 moxe su 1GV-1VG; trattamento con aghi dei punti 26GV-26VG, 16GV-16VG, 1SP-1Rt, 11LU-11P per aprire gli orifizi; 15CV-15VC,8PC-8MC, 3HT-3C, 7HT-7C per sedare e purificare il Cuore;40ST-40E per eliminare il catarro; 4LI-4GI, 11-LI-11GI, 14GV-14VG, 7PC-7MC, 5PC-5MC per eliminare il fuoco; 42ST-42Eper abbassare il fuoco) bisogna trattare l’acqua (7KI-7Rn, FuLiu) e lo spirito zhi (52BL-52V, Zhi Shi).

(Per il trattamento con shiatsu e tui na vedi anche Cap. 42pag. 984.)

Alternanza dian/kuang

Nella maggior parte degli anziani si hanno quadri di alter-nanza dian/kuang (ascrivibili, nella medicina occidentale, aforme disforiche maniaco-depressive).

Tale alternanza viene così spiegata: in caso di dian lo svi-luppo eccessivo di fuoco determina una «follia agitata»; incaso di kuang l’eccesso di fuoco nuoce allo yin (e al sangue)provocando dian (G. Andrès, “Maladies Mentales”, Ency-clopédie des Médecines Naturelles, tome I, Editions Techni-ques, Paris 1989; G. Andrès, Principes de la médecine selon latradition, Dervy Livres, Paris p. 217, 1980; Bossy J. e coll.: No-sologie Traditionelle Chinoise, Masson, Paris 1990; J. Schatz,Les ames vegetatives (Ben Shen) le Zhi (Tche), «L’Acupunctu-re», 41 e 42, 1986, 1987).

Forme psichiche non dian kuang

Le forme psichiche non dian kuang nell’anziano hanno unadoppia origine: l’eccesso di pensieri e di preoccupazioniturba l’insieme Milza-Pancreas e determina consunzionedel sangue, perturbazione del Cuore e quindi dello shen; op-pure i desideri smodati turbano l’ordine naturale del Fega-to, il qi del Fegato si blocca (con blocco di tutta la libera cir-colazione generale del qi) e compaiono tan che ostruisconogli orifizi del Cuore.

Dopo uno stadio precoce (ambivalente e comune alle duesituazioni, caratterizzato da stato depressivo, sensazione dioppressione dolorosa al torace, sospiri frequenti, perdita diappetito) si passa a forme conclamate o di tipo vuoto o di ti-po pienezza.

Nell’anziano è più frequente il tipo vuoto (xu) con melan-conia, tristezza, insonnia, palpitazioni, perdita di memoria,lingua pallida, polso fine (xi) e teso (xian).

Talvolta è concomitante un vuoto di yin di Rene e di Fe-gato e allora si aggravano l’insonnia, l’amnesia, le vertigi-ni, oltre a comparire accessi di collera repentina e incon-trollabile, e il polso oltre ad essere xi e xian diviene rapido(shuo).

In questi casi occorre impiegare ricette classiche (più omeno modificate) per l’insieme Milza-Cuore (la già citataGui pi tang) assieme a formule toniche dello yin (Liu wei dihuang wan).

Analizzando le «turbe mentali nei testi classici» F. Rouamci ricorda il Ling Shu (Cap. 8) che afferma: “L’apprensione(chu), l’ansietà (ti), il pensiero (si) e la riflessione (lu) nuoc-ciono alla lunga vita e alla visione duratura”. Mencius (Li-bro II, 1, 6, trad. in francese di Couvreur) afferma che alla

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Tabella 12MFollia calma (dian) e agitata (kuang).

Sindrome Tipo Cause

Follia calma Yin con turba dello • Vuoto di Milza (dian) shen ming e Cuore

• Tan yin che ostruiscono i luodella Busta del Cuore

Follia agitata Yang • Fuoco del Fegato (kuang) e del Cuore per

compressione del qilegata ai sette sentimenti (qi qing)

• Vuoto di yin dei Reni che genera un fuoco vuoto

• Catarri-fuoco che ostruiscono gli orifizi del Cuore

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base delle perturbazioni dello shen che accorciano la vita visono o troppe riflessioni, riflessioni troppo profonde o faticafisica e mentale.

Il grande filosofo conclude: “Ansietà, apprensione, com-passione (jie) e tristezza (you) sono la causa prima dell’ac-corciamento della vita” (per una discussione dettagliata suisette sentimenti e il loro trattamento vedi Cap. 8, p. 261, eCap. 20, p. 543).

In realtà l’esame delle turbe neurologiche e psicologichedell’anziano ci spinge a riflessioni anche più profonde, ge-nerali e, forse, complesse.

Secondo uno studio di J.M. Kespi («Rév. Fr. d’Acu-punct.», 54, 1988) le strutture funzionali nelle quali è nomi-nata la coppia «cervello/midollo» sono quattro, tre conte-nute nei testi medici cinesi (Su Wen, Ling Shu, Lei Jing,Taisu, ecc.), la quarta nei testi di «alchimia taoista» (Zhao bi-chen: Traité d’Alchimie et Physiologie Taoiste, trad. C. De-speux, Les Duex Oceans, Paris 1979). Queste quattro fun-zioni sono:

• visceri curiosi (qi heng zhi fu); • quattro mari;• quattro vie; • tre campi del cinabro.

Visceri curiosi (Vedi anche Cap. 1, p. 19.)

Nel Capitolo 11 del Su Wen, parlando dei visceri curiosi,Cervello e Midollo si identificano col cielo, così come i Vasi(mai) e le Ossa (gu) sono collegati alla terra (tu), l’Utero e laVescica Biliare all’acqua e al fuoco.

Considerando che questi visceri particolari (che sonofunzionalmente organi e non possono essere riempiti) fun-zionano da ricettacoli del jing, essi sono in stretta connessio-ne con i fenomeni ciclici dell’esistenza e con la perennitàdella vita.

Sinteticamente la coppia Cervello-Midollo si riferisce allaperennità della vita, regge la vita in quanto meccanismo«celeste» che ordina costitutivamente ogni essere vivente.

Il nostro ordine mentale, psichico, intellettuale, fisico ècoordinato dal Cervello e dal Midollo.

Quattro mari (Vedi anche Cap. 1, p. 22.)

Per quanto concerne il rapporto Cervello-«quattro mari»,il Ling Shu (Cap. 33) ricorda che esistono quattro funzioni diricapitolazione globale a cui si attribuiscono i seguenti nomi:

• mare del midollo (il Cervello);• mare dell’energia;

• mare dei meridiani;• mare degli alimenti.

Granet (citando il concetto di «mare» nell’antica Cina) affer-ma quanto segue: “All’interno c’è l’impero che è conosciuto,organizzato, amministrato da leggi precise”.

All’esterno ci sono i barbari (nel senso etimologico di stra-nieri) che sono forze indomite, sconosciute, non amministra-te, violente e selvagge, inesplorate. I quattro mari sono alconfine e permettono modalità peculiari di comunicazionefra l’organizzato e il disorganizzato, fra l’amministrato e ilselvaggio, fra l’impero corporeo e i barbari primordiali.

In particolare il Cervello, definito mare dei midolli (suhai), specifica l’intercomunicazione fra noto e ignoto, cono-sciuto e sconosciuto, esplorato e inosplorato (gli altri tre ma-ri, per inciso, specificano le «norme» – il mare dei meridiani,«l’animazione» – il mare dei soffi; le «trasformazioni» – ilmare «delle acque e dei cereali»).

Nell’anziano il progressivo declino della funzione dei«quattro mari» determina turbe globali di tipo organizzati-vo che si ripercuotono sulle capacità percettive e intellettive,metaboliche e di trasformazione, di animazione, ecc.

Quattro vieLe quattro vie sono descritte nel Capitolo 52 del Ling Shu. Sitratta di percorsi che “canalizzano e dirigono il qi verso lequattro regioni del corpo”. Il Cervello (nao) canalizza e re-gola il qi della testa (tou).

Tre campi del cinabroComplesso è il concetto dei «tre campi del cinabro», moda-lità nota a chi si occupa di «tecniche corporali» e poco inda-gata dagli agopuntori e farmacoterapisti.

Questi tre campi (pelvico, toracico e cefalico, o superiore,medio, inferiore) fanno riferimento all’immortalità, cioè nontanto all’immortalità del singolo, ma piuttosto alla «peren-nità della vita» nel suo scorrere ciclico ininterrotto (si riman-da qui alle meditazioni di Deng Ming-Dao contenute nelvolume Tao per un anno, 365 meditazioni e ancora alle consi-derazioni relative all’alchimia sacra cinese contenute nel li-bro di Claudine Brelet-Rueff, Le Arti Mediche Sacre dall’Anti-chità ad Oggi).

In questo senso vanno interpretati gli insegnamenti (defi-niti «mezzi di liberazione») di illustri maestri giapponesiesperti di qi gong e akido, tai qi quan, seitai i quali ricordanoche “rilassamento, ipersensibilizzazione, eliminazione, eva-cuazione e lavoro in profondità portano dal gruppo pelvicoe urinario a quello cerebrale, attraverso il gruppo centraledigestivo e polmonare”.

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Queste tecniche sono centrali fra quelle deputate a «nu-trire la vita» (yang shen), sono cioè essenziali (assieme allenorme dietetiche, di stile di vita, di automassaggio) per laconservazione della salute e la salvagurdia dell’energia cor-retta (zheng qi).

Secondo quanto affermato da parte di illustri esponentidella MTC (ad esempio, Yuan Liren e Liu Xiaoming del Col-legio di MTC di Pechino), la dieta (che deve essere adattataal tipo costituzionale, leggera e digeribile soprattutto inconsiderazione della deficienza della funzione Stomaco-Milza e del Riscaldatore Medio) e i farmaci tonificanti (se-condo gli autori del periodo Ming, i quindici giorni che pre-cedono i cambi di stagione sono i più adatti a questo tipo dicura: tonificazione in generale). I vecchi dovranno assumereal mattino Liu wei di huang wan e alla sera Bu zhong yi qi wan,che tonifica il Riscaldatore Medio, benefica l’energia vitale eaumenta la resistenza alle malattie. Inoltre l’attuazione ditecniche respiratorie e corporee (soprattutto qi gong) forni-sce il substrato aereo alla formazione della zheng qi, attra-verso un processo noto come «respingere il vecchio e assor-bire il nuovo» (tugu naxin) già indicato (per sommi capi) neitesti filosofici Guan Zi, Xun Zi e “Storia dei Lu”, in cui, ap-punto, si parla dei tre campi del cinabro.

RelazioniIl Cervello è connesso al campo del cinabro superiore, all’a-spetto più sottile della crescita individuale, pertanto alla rea-lizzazione più complessa di questa sorta di «immortalità in-dividuale» (i maestri Itsudo Tsuda e Sukuki affermano chetale campo origina del punto curioso Yin Tang, all’altezza delterzo occhio e fra le sopracciglia, prolungandosi indietro finoalla sommità del cranio al punto Bai Hui (20GV) che corri-sponde al «fior di loto» delle raffigurazioni sacre del Buddha.

J.M. Kespi afferma invece che esiste una relazione fraquesta funzione complessa e il punto Wan Gu, riunione deitendino-muscolari yang dell’arto superiore (Nguyen VanNghi) e riunione fra shou tai yang e shou shao yang (Duron,Chamfrault, Nguyen Van Nghi, De Morant) e pertanto sededella comunicazione dell’uomo con lo yang celeste, «stellapolare» attraverso cui l’anima spirituale abbandona il corpodopo la morte.

Per inciso ricordiamo che «il campo del cinabro medio» o«Palazzo scarlatto» è situato nel petto e serve da motore permantenere il flusso costante di energia e sangue; mentre «ilcampo inferiore», o «Cuore giallo» o « Porta del destino» sitrova sotto l’ombelico (3 cun al di sotto) in una sede in cui siproietta il punto 5CV, fusione privilegiata fra energie delcielo anteriore e del cielo posteriore, inizio del cammino fisi-co e spirituale dell’individuo.

L’energia che si trasmette attraverso i «tre campi» ali-menta la respirazione cellulare (studi sperimentali hannoevidenziato l’incremento di AMPc e la riduzione di radicaliossidanti in corso di qi gong negli anziani) e conserva a lun-go lo «stato di salute» prevenendo il declino individuale.

Con la tecnica del «battere il tamburo interno» e la dovu-ta concentrazione mentale si potrà o nutrire in generale il«soffio vitale» (analogo al concetto di «pneuma» della Scuo-la di Kos), ovvero indirizzare la «respirazione interna» ver-so una parte affetta e che si vuol curare.

Tornando al Cervello possiamo sintetizzare come segue.Ιl Cervello è il cielo dell’uomo, si incarica di reggere l’or-

dine naturale del nostro divenire. Ma il cielo abbisogna del-la terra per realizzare il suo mandato: il Cervello si serve deiMidolli (anche nel senso di «midollo spinale») per ordinarel’intero organismo (da questo concetto deriva l’idea di Ke-spi che lega il punto 3GV Yang Guan o Yao Yang Guan a tut-ta la funzione del SNP (sistema nervoso periferico).

I meccanismi che reggono il Cervello sono complessi etutti parafisiologicamente involutivi e deficitari nell’anzia-no. Il Cervello, infatti, non è solo controllato da quattro me-ridiani (zu tai yang, Yin e Yang Qiao, Du Mai) e da vari orga-ni (soprattutto il Rene) ma è anche legato al soffio peculiaredefinito zong qi o energia degli antenati. Zong è legato alconcetto di avo, di antenato, di individuo indissolubilmentecollegato alle proprie origini e al proprio «clan». Il Cervello(e gli organi di senso) sono quindi controllati dalla zong qi,energia ritmica che nasce dal petto e non dipende (unica esola) dalla yuan qi. In questo modo il Cervello riceve e rego-la la «perennità» ciclica e infinita della vita come organo de-putato a svolgere un primario ruolo ordinatore. In questomodo, inoltre, ogni individuo è specifico, singolo, distinto,ma anche “memoria e conoscenza dell’intera sua genia” (lagens di cui parlavano i latini). Se consideriamo i concetti ci-nesi tradizionali di «antenato» e di «trasmissione» notiamoche tali idee (strettamente applicate nella società antica e ru-rale) sono in stretta connessione con le tre energie deficitariedell’anziano.

• La yuan qi: energia del tempo intemporale e originale chesi spegne lentamente alterando l’intero substrato di tra-sformazioni e commistioni che attivano gli organi (il SuWen, Cap. 44, ci dice che è questa energia a permettere lafunzione differenziata dei diversi zang/fu) e portano al-l’amministrazione corretta del corpo e alla formazione dizheng qi. Una riduzione di questa energia (che si potrà va-lutare dai punti yuan, dalla palpazione pelvica in prossi-mità di 4CV, dalle estremità, dalla lingua, dai polsi, dai

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sintomi, ecc.) secondo lo Shi Shi Mi Lu determina una ri-duzione adattogena dell’individuo e spiega l’incapacitàdell’anziano di rispondere a stimoli (fisici, psichici, intel-lettivi) dell’ambiente esterno.

• La jing qi: l’energia ciclica delle diverse tappe della vita,deficitaria sia nella parte innata che acquisita, capace dicondizionare (se associata a deficienze di yin o di yang) ivari quadri gerontopatici più comuni. Tale deficienza èmaggiormente prevenibile (con metodiche definite yangshen e già segnalate nei testi antichi del periodo detto«degli Stati Combattenti», 722-221 a.C.) anche se alcunipunti (shu) possono risultare interessanti: 3KI, 39GB,11BL. Questa deficienza di jing deve essere colmata so-prattutto con alimenti freschi e in pieno rigoglio embrio-nale o vegetativo (germogli, uova, ecc.).

• La zong qi: l’energia ritmica per eccellenza, che regge iltempo lineare delle diverse generazioni, che è controllatadal punto 17CV, che è espressa dalla forza dell’itto car-diaco e che regge il Cervello, gli orifizi degli organi disenso, lo scorrere lineare (una generazione dopo l’altra)del tempo. Nel Wangdao la zong qi costituisce un «filo di-retto» e «continuo» fra le generazioni, una linea tribaleininterrotta che dà forza a ogni individuo e ne assicura(nella continuità del clan) la «perennità».

L’esagramma 37 dell’Yi Jing (kia jen) simboleggia la riunionefamiliare, l’insieme di cinque generazioni che costituisconoun tutto continuo verso la vera «immortalità». Zong jin è ilperineo, la struttura che fin dalle fondamenta della sua co-struzione anima l’individuo in connessione con i suoi ante-nati (e la sua discendenza). Il Su Wen (Cap. 18) ci ricorda chezong qi è prossima a yuan qi, qualcosa di innato e di non con-dizionabile, ma collegata non già al cielo anteriore e al Rene,bensì al cielo posteriore e con una particolare affinità perl’insieme Stomaco-Milza. Molti anziani soffriranno di unsenso di abbandono, di separazione dalla loro storia fami-liare. Sono questi i vecchi più disperati con turbe cerebraligravi e altre che interesseranno le differenti funzioni ritmi-che del corpo (Cuore, Polmone, ecc.). Per questo motivo, inconclusione, le strategie (anche solo agopunturistiche) do-vranno prevedere schemi energetici più profondi della solarealtà degli zang/fu intervenendo, in rapporto ai casi, su dif-ferenti piani:

• punti yuan (soprattutto 4TE-4TR) e chiave dei qi jing bamai per la yuan qi;

• punti hui speciali per le turbe globali di yin e di yang;• punti attivi sull’insieme delle funzioni rubricate sotto la

dicitura Cervello-Midollo (16-17-20-22GV-VG);

• punti dell’energia zong in caso di «isolamento» dell’indi-viduo con turbe gravi delle funzioni ritmiche; 11SI-11IG(Tian Zong) in caso di interessamento del Cervello e degliorgani di senso; 7TE-7TR (Hui Zong) in caso di patologiecardiorespiratorie).

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