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Africa contemporanea : Goglia L. http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lgolglia/?p=6[17/10/2011 12.34.33] PAGINE DEL DOCENTE Goglia L. CERCA NEL SITO Africa contemporanea Docente L. Goglia 8 CFU A.A. 2010/11 Presentazione e Obiettivi Formativi: Il corso intende fornire una conoscenza più specifica dei temi di maggiore importanza che concernono i paesi dell’Africa contemporanea nella loro trasformazione in stati nazionali. Programma: - Capire l’Africa; le formazioni sociali africane; cosmologie e culti; cristianesimo africano; l’islamismo africano; occidentalizzazione e africanizzazione; - le donne nell’Africa che cambia. - La decolonizzazione affrontata e svolta nei termini politici e culturali. Testi Consigliati: Bernardo Bernardi, Africa. Tradizione e modernità, Roma, Carocci, 1998 Joseph Ki-Zerbo, A quando l’Africa?, Editrice Missionaria Italiana, Bologna, 2005. W. Speitkamp, Breve storia dell’Africa, Torino, Einaudi, 2010, (a partire dal II capitolo ovvero p. 77). PAGINE DISPONIBILI Avvisi Programmi Insegnamenti Curriculum Vitae Materiali Didattici Ricevimento e contatti PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI Copyright © 2011 Goglia L. • thanks faraday

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Africa contemporanea : Goglia L.

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PAGINE DEL DOCENTE

Goglia L.

CERCA NEL SITO

Africa contemporaneaDocente L. Goglia

8 CFU

A.A. 2010/11

Presentazione e Obiettivi Formativi:

Il corso intende fornire una conoscenza più specifica dei temi di maggiore importanza che

concernono i paesi dell’Africa contemporanea nella loro trasformazione in stati nazionali.

Programma:

- Capire l’Africa; le formazioni sociali africane; cosmologie e culti; cristianesimo africano;

l’islamismo africano; occidentalizzazione e africanizzazione;

- le donne nell’Africa che cambia.

- La decolonizzazione affrontata e svolta nei termini politici e culturali.

Testi Consigliati:

Bernardo Bernardi, Africa. Tradizione e modernità, Roma, Carocci, 1998

Joseph Ki-Zerbo, A quando l’Africa?, Editrice Missionaria Italiana, Bologna, 2005.

W. Speitkamp, Breve storia dell’Africa, Torino, Einaudi, 2010, (a partire dal II capitolo

ovvero p. 77).

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Analisi delle Politiche Pubbliche (D.M. 270/2004) : Chiarini R.

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PAGINE DEL DOCENTE

Chiarini R.

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Analisi delle Politiche Pubbliche (D.M. 270/2004)

DOCENTE: Rosalba Chiarini

ANNO ACCADEMICO: 2011-2012

C.F.U. 8

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PUBBLICHE

AMMINISTRAZIONI (DM 270/2004)

PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI

Il Corso mira ad offrire agli studenti gli elementi teorici ed empirici per comprendere le

dinamiche di articolazione del policy making. Vengono esaminati gli attori delle politiche

pubbliche e le categorie di strumenti impiegati nelle politiche. Sono, inoltre, investigate le

singole fasi in cui, a scopo analitico, vengono suddivise le policies: formazione dell’agenda,

formulazione delle proposte, processo decisionale, attuazione, valutazione. L’analisi del

percorso di una politica pubblica consente di investigare le relazioni tra società e istituzioni

pubbliche, tra organi diversi del sistema politico e amministrativo e il rapporto tra molteplici

livelli istituzionali di sviluppo del policy making. Inoltre, a partire da tali conoscenze, il

Corso concentra gli sforzi sulla comprensione del cosiddetto policy change. Offrire

strumenti, approcci e spiegazioni del cambiamento (o, viceversa, della persistenza) in

settori rilevanti di intervento pubblico è un ulteriore obiettivo del Corso.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il Corso si articola in due parti.

1. Nella prima parte vengono illustrati concetti, metodi, articolazioni della disciplina.Inoltre, sono presentate alcune categorie analitiche per lo studio del policy making:gli attori, gli strumenti di policy, il processo di policy (scomponibile in diverse fasi),la struttura delle politiche sul tappeto e i tipi di politiche pubbliche. Sono illustrati ediscussi anche alcuni modelli interpretativi del policy change, utilizzati per analizzarele dinamiche di sviluppo di aree rilevanti di intervento pubblico.

2. Nella seconda parte viene analizzato – in termini comparati ma con un particolareriferimento al contesto italiano – un settore di policy di grande attualità e rilevanzacostituito dalle politiche sociali.

METODI DIDATTICI

L’insegnamento procede attraverso due modalità. La prima parte del Corso (parte

manualistica) è sviluppata secondo la modalità tradizionale della lezione frontale (50 ore).

La seconda parte del Corso, la quale concerne l’analisi dei diversi settori di policy, prevede

la preparazione e la stesura di una tesina individuale da parte degli studenti. Tale tesina

sarà discussa all’esame orale.

TESTI CONSIGLIATI

PAGINE DISPONIBILI

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Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Analisi delle Politiche Pubbliche (D.M. 270/2004) : Chiarini R.

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- M. Howlett – M. Ramesh, Come studiare le politiche pubbliche, Il Mulino, Bologna,

2003 (210 pagine).

- M. Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, Bologna, 2006 (309 pagine).

MODALITA’ D’ESAME

Per gli studenti frequentanti è prevista:

- una prova scritta (di esonero) sui temi del Manuale;

- la stesura individuale di una tesina, sui temi affrontati nel volume di M. Ferrera, da

discutere all’esame orale.

Per i non frequentanti è previsto un esame orale sulla bibliografia del Corso.

Per gli studenti iscritti al precedente Ordinamento (DM 509/1999) si indica quanto

segue.

- Il corso (24 ore di didattica frontale) è commisurato al numero dei crediti (3 cfu) previsti

dal vecchio ordinamento e dal vecchio esame di Scienza dell’Amministrazione/avanzato.

Il programma da preparare prevede:

1) Capitoli 1-2-3-4 del manuale di M. Howlett e M. Ramesh, Come studiare le politiche

pubbliche, Il Mulino, Bologna, 2003;

2) Capitolo 9 scritto da F. Raniolo, La prospettiva della “policy analysis”: il ciclo di vita delle

politiche, in R. D’Amico (a cura di), L’analisi della pubblica amministrazione. Teorie, concetti

e metodi, volume 1, Angeli, Milano, 2008, pp. 388-447.

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Analisi economica del diritto : Napolitano G.

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PAGINE DEL DOCENTE

Napolitano G.

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Analisi economica del diritto

Docente Giulio Napolitano

A.A. 2010/2011

C.F.U.: 8

L’analisi economica del diritto è un metodo interdisciplinare applicato per studiare i

fondamenti logico-economici delle regole giuridiche e per valutare, anche su basi

quantitative, i loro effetti. L’analisi economica può così aiutare a comprendere come le

norme debbano essere redatte e interpretate per conseguire determinati obiettivi e come i

comportamenti umani reagiscano agli incentivi e ai disincentivi introdotti da quelle norme.

A partire dall’inizio degli anni Sessanta del XX secolo, tutti gli istituti dell’economia di

mercato sono stati rivisitati alla luce delle indicazioni offerte dall’analisi economica. Questa

è così diventata parte integrante degli studi giuridici in materia di diritto civile e

commerciale. Mentre l’affermazione nel campo del diritto privato è ormai incontestata, in

altri settori, l’analisi economica costituisce un’ospite inattesa. La sua applicazione allo studio

delle regole che disciplinano i comportamenti non di mercato, infatti, costituisce una

radicale rottura con la tradizione scientifica di molte branche del diritto. In queste, le

premesse teoriche da cui muove l’analisi economica sono a lungo sembrate lontane e il loro

utilizzo, a cominciare dalla teoria dei prezzi, è parso ignorare quei limiti morali al mercato

su cui implicitamente si fondano molte discipline giuridiche. Applicare l’analisi economica nel

campo del diritto pubblico, costituzionale e amministrativo è ancora più complesso che in

altri ambiti. Basti pensare alla difficoltà di utilizzare il criterio del calcolo economico quando

si analizzano le condotte dei singoli e dei gruppi nella sfera pubblica, secondo un’antica

tradizione ispirate esclusivamente a motivazioni ideali e altruistiche. Nonostante queste

difficoltà, l’applicazione dell’analisi economica allo studio degli assetti istituzionali, del

processo politico e dell’azione amministrativa è oggi il risultato del graduale convergere e

della reciproca influenza di una pluralità di orientamenti scientifici che hanno dato sempre

maggiore consistenza alla materia.

Il corso di quest’anno è dedicato all’analisi economica del diritto amministrativo. In questa

prospettiva, fornite le indicazioni di base sugli strumenti concettuali impiegati dall’analisi

economica del diritto, saranno affrontati i seguenti argomenti: fondamenti e le dimensioni

ottimali dello Stato, i rapporti tra fallimenti del mercato e intervento pubblico, i rischi di un

opposto fallimento dello Stato, il ruolo della pubblica amministrazione nel contesto

dell’azione collettiva, le logiche del comportamento burocratico, la delega di funzioni

all’amministrazione, l’organizzazione industriale dell’amministrazione, gli strumenti di azione

della pubblica amministrazione, le tecniche di regolazione dell’attività amministrativa, il

funzionamento del sindacato giurisdizionale.

Tipologia didattica

Il corso è articolato in 20 lezioni frontali dal 1° marzo 2011 al 20 aprile 2011. Al termine del

corso gli studenti svolgeranno una prova scritta intermedia basata sul testo d’esame e sugli

argomenti trattati a lezione.

L’esito positivo della prova intermedia dà diritto a limitare la prova orale ad una parte del

programma oppure alla discussione di un paper scritto dallo studente su un tema

concordato con il docente.

Coloro che non hanno superato la prova intermedia devono portare integralmente il testo di

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Analisi economica del diritto : Napolitano G.

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riferimento.

Programma delle lezioni

1. Cosa è l’analisi economica del diritto2. Le origini economiche dello Stato3. Fallimenti del mercato e funzioni pubbliche. -1. Beni pubblici e beni di merito4. Fallimenti del mercato e funzioni pubbliche. 2. La regolamentazione del potere di

mercato e delle esternalità5. Le cause di fallimento dello Stato e i rimedi.6. Cooperazione ultrastatale e concorrenza infrastatale.7. La delega di funzioni all’amministrazione8. I molteplici committenti della pubblica amministrazione9. Le logiche del comportamento burocratico

10. L’organizzazione industriale dell’amministrazione burocratica11. Il sistema imprenditoriale pubblico e le esternalizzazioni12. Teoria e pratica del conferimento di funzioni ad autorità indipendenti.13. Gli strumenti di azione della pubblica amministrazione. – 1. Potere amministrativo e

riduzione dei costi di transazione.14. Gli strumenti di azione della pubblica amministrazione. – 2. Amministrazione

consensuale e benessere collettivo.15. La regolamentazione dell’azione amministrativa e i suoi paradossi16. Funzioni e tecniche delle discipline del procedimento amministrativo17. Contratti pubblici e procedure di scelta dei contraenti18. I tipi di responsabilità della pubblica amministrazione19. La supervisione giurisdizionale e il processo amministrativo.20. Prova intermedia

Le lezioni si terranno lunedì, martedì e mercoledì dalle ore 18 alle ore 19:30.

Testi per la preparazione dell’esame da frequentante

Il testo di riferimento per la preparazione dell’esame è:

G. Napolitano – M. Abrescia, Analisi economica del diritto pubblico, Bologna, il Mulino, 2009.

Sono obbligatorie le seguenti letture (scaricabili dai materiali didattici della pagina web):

G. Napolitano, L’attività amministrativa e il diritto privato, in Giornale di diritto

amministrativo, n.5, 2005, pp. 481-487.

M. D’Alberti, Diritto pubblico dei mercati e analisi economica, in Associazione italiana dei

professori di diritto amministrativo – AIPDA, Convegno Analisi economica e diritto amministrativo,

Venezia 28-29 settembre 2006.

M. Cafagno, La responsabilità della amministrazione pubblica, in Associazione italiana dei professori di

diritto amministrativo – AIPDA, Convegno Analisi economica e diritto amministrativo, Venezia 28-29

settembre 2006.

M. Clarich, La tutela dell’ambiente attraverso il mercato, in Associazione italiana dei professori di diritto

amministrativo – AIPDA, Convegno Analisi economica e diritto amministrativo, Venezia 28-29 settembre

2006.

F.Saitta, Appunti preliminari per un’analisi economica del processo amministrativo, in Associazione italiana

dei professori di diritto amministrativo – AIPDA, Convegno Analisi economica e diritto amministrativo,

Venezia 28-29 settembre 2006.

Testi per la preparazione dell’esame da non frequentante

G. Napolitano – M. Abrescia, Analisi economica del diritto pubblico, Bologna, il Mulino, 2009.

F. Denozza, Norme efficienti, Milano, Giuffrè, 2003.

Per ulteriori approfondimenti e chiarimenti lo studente potrà utilmente consultare:

- R.D. Cooter, U. Mattei, P.G. Monateri, R. Pardolesi, T.S. Ulen, Il mercato delle

regole, Vol. I: I fondamenti; e II: Applicazioni, Il Mulino, 2006.

- S. Shavell, Fondamenti di analisi economica del diritto, Giappichelli, Torino, 2005

Gli studenti possono rivolgersi al dott. Andrea Maria Altieri ([email protected]) per

ulteriori chiarimenti sul corso.

Appelli 2011

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Analisi economica del diritto : Napolitano G.

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7 giugno

21 giugno

5 luglio

13 settembre

28 settembre

Copyright © 2011 Napolitano G. • thanks faraday

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Programmi Insegnamenti : Canzano A.

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PAGINE DEL DOCENTE

Canzano A.

CERCA NEL SITO

Sociologia PoliticaFacoltà di Scienze Politiche

CFU 8

Docente: Prof. Antonello Canzano

[email protected]

MI – Modulo Istituzionale (CFU 2)

Temi e concetti fondamentali

Obiettivi formativi del modulo

Il Modulo si propone di offrire un’ampia rassegna di studi e di ricerche sul rapporto tra

politica e società alla luce delle trasformazioni intervenute nella società contemporanea.

Programma

1. Che cos’è la sociologia politica.

2. Lo Stato, il potere, l’autorità: Stato e società; potere; autorità e legittimità; la

distribuzione del potere.

3. Comportamento politico e società: la socializzazione politica; la partecipazione politica; il

reclutamento politico.

4. Comunicazione politica, opinione pubblica e ideologia.

5. I regimi del nostro tempo: totalitarismo; autoritarismo; democrazia.

Materiale bibliografico

M. Rush, Politica e società, il Mulino, Bologna, Ed. 2007.

Organizzazione della didattica

16 ore di lezione in aula;4 ore di studio assistito e revisione dei temi trattati in aula;

impegno complessivo: 16 ore di lezione, 4 di studio assistito, 30 di studio autonomo.

Verifica finale

Esame orale

M 2 – Modulo di Approfondimento Tematico (CFU 2)

Rappresentanza e lobbying nell’Unione Europea

Obiettivi formativi del modulo

Il Modulo si propone di fornire un approfondimento tematico sulle attività dei gruppi di

pressione. Si prenderà in esame il nuovo rapporto tra lobbying e policy making in Europa.

Programma

1. I Consigli economici e sociali.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Programmi Insegnamenti : Canzano A.

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2. Concertazione e dialogo sociale in Europa.

3. Il lobbying nell’Unione Europea.

4. Le politiche pubbliche nell’Europa degli interessi.

5. Il futuro dell’arena politica europea.

6. Internazionalizzazione e regionalismo: il ruolo delle autonomie locali nell’Unione Europea.

Materiale bibliografico

Gloria Pirzio Ammassari, Lobbying e rappresentanza della società civile nell’Unione Europea,

Euroma-La Goliardica, Roma, 2010.

Organizzazione della didattica

16 ore di lezione in aula; 4 ore di studio assistito e revisione dei temi trattati in aula;

impegno complessivo: 16 ore di lezione, 4 di studio assistito, 30 di studio autonomo.

Verifica finale

Esame orale

M3 – Modulo di approfondimento tematico (CFU 2)

L’evoluzione della politica locale e selezione della classe amministrativa

Obiettivi formativi del modulo e programma

Il modulo si propone di offrire un approfondimento su alcuni dei temi fondamentali per

l’analisi e lo studio della politica a livello locale, quali: rapporto centro-periferia; le élite

politiche locali; la ristrutturazione partitica locale; reclutamento e selezione degli

amministratori locali.

Materiale bibliografico

A. Canzano, Dall’enclave bianca all’iperpluralismo. Un caso di politica locale in Abruzzo,

Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ), 2007.

A. Canzano, Gli amministratori locali di Alleanza Nazionale. Un profilo socio-politico,

Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ), 2009.

Organizzazione della didattica

16 ore di lezione in aula; 4 ore di studio assistito e revisione dei temi trattati in aula;

impegno complessivo: 16 ore di lezione, 4 di studio assistito, 30 di studio autonomo.

Verifica finale

Esame orale

M4 – Modulo di approfondimento tematico (CFU 2)

Alcuni aspetti di sociologia delle relazioni internazionali

Programma

Le grandi tematiche del nostro tempo: l’Unione Europea come attore globale tra pace e

sicurezza e l’opinione pubblica italiana

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Programmi Insegnamenti : Canzano A.

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Materiale bibliografico

M. L. Maniscalco, (a cura di), Tra pace e sicurezza, Milano, Franco Angeli, 2006.

Organizzazione della didattica

16 ore di lezione in aula; 4 ore di studio assistito e revisione dei temi trattati in aula;

impegno complessivo: 16 ore di lezione, 4 di studio assistito, 30 di studio autonomo.

Verifica finale

Esame orale

Copyright © 2011 Canzano A. • thanks faraday

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Comunicazione pubblica e d’impresa : Miccio M.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mmiccio/?p=8[17/10/2011 13.00.36]

PAGINE DEL DOCENTE

Miccio M.

CERCA NEL SITO

Comunicazione pubblica e d’impresaDocente: Mauro Miccio

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Materiale didattico:

IL MESSAGGIO NARCISO

Mauro Miccio - 2007

Franco Angeli

PAGINE DISPONIBILI

Programmi insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Corso Integrativo sulla (re)distribuzione dei redditi (Scienza delle Finanze) AA_2010-2011 : Auteri M.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mauteri/?p=24[17/10/2011 12.41.04]

PAGINE DEL DOCENTE

Auteri M.

CERCA NEL SITO

Corso Integrativo sulla (re)distribuzione dei redditi(Scienza delle Finanze) AA_2010-2011John Cullis and Philip Jones, Public Finance and Public Choice: Analytical Perspectives,

ISBN13: 9780199234783- ISBN10: 0199234787, Capitolo 9

Alcuni capitoli dei rapporti ISAE scaricabili direttamente dal sito ISAE e dal seguente link

dispense (re)distribuzione_2010_2011

PAGINE DISPONIBILI

.

Avvisi

Curriculum vitae

esami ed esoneri

INSEGNAMENTI: programmi &materiale didattico

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

Copyright © 2011 Auteri M. • thanks faraday

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Culture dei paesi di lingua francese : Di Maio M.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdimaio/?p=6[17/10/2011 12.52.25]

PAGINE DEL DOCENTE

Di Maio M.

CERCA NEL SITO

Culture dei paesi di lingua franceseDocente

Maria Gaetana Di Maio

A.A.

2010/11

C.F.U.

8

Valido per i tutti i Corsi di Studio di Lauree Magistrali

Presentazione e Obiettivi Formativi

Articolazione dell’Insegnamento

Programma

L’Italia di Stendhal.

Testo di riferimento: Stendhal, Chroniques italiennes, GF Flammarion oppure Folio

Gallimard. (Lettura di tre novelle). Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite in

sede di svolgimento del corso.

-Storia e storie, Altrimedia, 2009 (lettura integrale, ma preparazione di due saggi a scelta).

Il volume è disponibile presso Ticonzerolibri,Via Pincherle 66/68.

-Les Constitutions de la France depuis 1789, présentation par J. Godechot, édition corrigée

et mise à jour par Hervé Faupin, Paris, Flammarion, 2006 (lettura integrale, ma

preparazione di tre costituzioni a scelta).

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite in sede di svolgimento del corso.

Programma studenti non frequentanti valido sia per il vecchio che per il nuovo ordinamento

:

(I modulo da 3 cfu):

Stendhal, La Charteuse de Parme, Gallimard, Folio classique.

(II modulo da 6 cfu, in totale)

-Storia e storie, Altrimedia, 2009 (lettura integrale ma preparazione di due saggi a scelta).

-Les Constitutions de la France depuis 1789, présentation par J. Godechot, édition corrigée

et mise à jour par Hervé Faupin, Paris, Flammarion, 2006 (lettura integrale, ma

preparazione di due costituzioni a scelta).

È vivamente consigliata la frequenza. Le lezioni inizieranno lunedì 14 marzo 2011, si

svolgeranno nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì, dalle ore 16:15 alle ore 17:45, in aula

3D.

Il ricevimento studenti avrà luogo ogni mercoledì dalle ore 14:30, stanza 4.10.

Tutto l’esame, esclusivamente orale, si svolge in lingua francese.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Culture dei paesi di lingua francese : Di Maio M.

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Per ulteriori informazioni scrivere alla Dott.ssa Valentina Fortunato al seguente indirizzo:

[email protected]

Il ricevimento studenti riprenderà regolarmente da mercoledì 7 settembre, ore

14:30, stanza 4.10.

Copyright © 2011 Di Maio M. • thanks faraday

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Culture dei paesi di lingua spagnola : Messina Fajardo L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lmessinafajardo/?p=22[17/10/2011 13.00.17]

PAGINE DEL DOCENTE

Messina Fajardo L.

CERCA NEL SITO

Culture dei paesi di lingua spagnolaCORSO AVANZATO

Culture dei Paesi di Lingua Spagnola – AA. 2010-2011

Orario lezioni di Lingua (prof. Luisa A. Messina fajardo)

Secondo Semestre (le lezioni inizieranno giorno 4 marzo 2011).

Venerdì: 8.30-10.15 (aula 1A)

Ricevimento:

Giovedì: 8.30-10.00 (stanza 4.18 – 4to. Piano – Via Chiabreara)

Obiettivi: Il corso mira ad approfondire lo studio della lingua spagnola e la cultura

ispanica. Per quanto riguarda l’aspetto linguistico, si pretende sviluppare la competenza

comunicativa e socioculturale attraverso, fondamentalmente, dello studio della Fraseología e

Paremiología, facendo speciale riferimento a quella di tipo settoriale: giuridica, politico-

amministrativa, economica. Per quanto riguarda la aspetto culturale, il corso, nel

commemorare il bicentenario delle Guerre d’Indipendenza dei paesi dell’America Latina,

verterà sullo studio di un personaggio chiave della Storia del Venezuela, e non solo, del

XVIII secolo: Francisco de Miranda.

Il corso che avrà un carattere seminariale prevede la presentazione finale di un lavoro sulla

fraseologia e la paremiologia e uno sulla figura de Francisco de Miranda che gli studenti

dovranno esporre.

L’insegnamento per il Corso di Culture dei Paesi di Lingua Spagnola (8 CFU) comprende due

Moduli:

1)Fraseologia e Paremiologia

2)Cultura

Moduli:

1) Il modulo riguardante la fraseologia si basa sullo studio teorico e pratico delle figure

fraseologiche e paremiologiche settoriale o speciali (giuridico, politico-amministrativo,

economico), in un’ottica comunicativa, culturale e contrastiva spagnolo-italiano.

2) Il secondo modulo riguarda un aspetto culturale relativo al Venezuela nel periodo

indipendentista, in particolar modo verterà su una figura chiave in questo processo:

Francisco de Miranda.

Testi di riferimento obbligatori:

1)Il materiale didattico per svolgere questo modulo sarà fornito dalla docente (vedere testi

consigliati).

2)Messina Fajardo, Luisa A. (a cura di), Bohórquez Morán, Carmen: Francisco de Miranda,

Precursore delle Guerre per l’Indipendenza di America Latina, Nuova Cultura ed., Roma,

2011.

ESAME:

PER SOSTENERE L’ESAME E’ NECESSARIO PRENOTARSI SUL PORTALE DELLO

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Culture dei paesi di lingua spagnola : Messina Fajardo L.

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STUDENTE.

L’esame un colloquio orale.

Prova di esonero:

La prova di esonero è solo per gli studenti frequentanti e consisterà in un lavoro

riguardante il modulo 1. La prova è valida per tre sessioni compresa quella in cui viene

sostenuta.

Esame orale:

L’esame orale riguarda il modulo I (fraseologia e paremiologia, per chi non ha fatto

l’esonero) e il modulo II (Cultura: Francisco de Miranda).

Il II semestre è così organizzato:

Inizio delle lezioni 02 marzo 2011, fine delle lezioni 27 maggio 2011.

Sessione di esami estiva, inizio 6 giugno 2011 fine 20 luglio 2011, 3 appelli per ogni

insegnamento (primo appello entro il 15/06); (l’esame scritto sarà uno per sessione).

Sessione di esami autunnale inizio 01 settembre 2011 fine 30 settembre 2011, 2 appelli per

ogni insegnamento.

Il corso è riservato solo agli studenti che abbiamo già sostenuto l’esame di “Lingua Cultura

e Istituzioni dei paesi di Lingua Spagnola” nel triennio.

BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA:

1) Modulo di Fraseologia e Paremiologia

CORPAS PASTOR, Gloria. (1997): Manual de fraseología española. Madrid. Gredos.

GARCÍA-PAGE SÁNCHEZ, M. (2008): Introducción a la fraseología española. Barcelona,

Anthropos.

LAKOFF, G. y JOHNSON, M. (1980): Metaphors We Live By. University of Chicago. Chicago.

[Trad. cast. Metáforas de la vida cotidiana. Madrid, Cátedra, 1991, 2ª ed.].

MESSINA FAJARDO, L. A. (2007b): «La traducción y la didáctica del pre-texto cliché con

fines didácticos», XXIV CONGRESSO AISPI, Università degli Studi di Padova.

___ (2007): «El universo pragmático, el papel metadiscursivo y la traducción del “pre-

texto” con fines didácticos». Aion-sr XLIX (2), pp.391-410.

___ (2008a): «Las paremias en la clase de literatura española: refranes de Sempronio en

La Celestina». Rivista dell’Univesità Pedagogica di Poltava. Ucraina (Пизы (Италия), pp. 48-

54.

___ ed. altri, (2008b) «Acomodación de la traducción paremiológica de La Celestina en dos

épocas: 1506 y 1995». Congreso Internacional XII Encuentros Complutenses en torno a la

traducción El Cid y la Guerra de la Independencia: dos hitos en la Historia de la Traducción

y la Literatura. Madrid, España (in c.s.).

___ (2008c) “Del arcaísmo a la (re)creación de paremias: aplicación en ELE”. Critica del

testo, XI, Università di Roma La Sapienza, pp. 335-344.

___ (2009) «Les phraséologiques universels, traduction, et application didactique» en

Traductologie, proverbes et figements, Michel Quitout & Julia Sevilla Muñoz (éd.),

L’Harmattan. Europe Maghreb, pp 121-130.

NAVARRO, C. (2002): «La fraseología en el discurso político y económico de los medios de

comunicación», en Testi specialistici e nuovi saperi nelle lingue iberiche, Atti del XX

Convegno dell’AISPI pp. 209-211. Messina, Andrea Lippolis editore.

___ (2004a): Observaciones sobre fraseología española, en «Quaderni di Lingue e

Letterature», 24, Verona, pp. 77-87.

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Culture dei paesi di lingua spagnola : Messina Fajardo L.

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___ (2004b): Didáctica de las unidades fraseológicas, en <ub.es/filhis/culturele/>.

___ (2004c): Fraseología contrastiva: español / italiano, en Variis Linguis, pp. 397-411.

Verona, Edizioni Fiorini. PAMIES BERTRÁN, A. “Comparación estereotipada y colocación en

español y en francés” (en prensa).

PENADÉS MARTÍNEZ, I. (1999): La enseñanza de las unidades fraseológicas. Madrid,

Arco/libros.

PRIETO, M. (2007): Modismos y metáforas culturales. Madrid, Edinumen.

RUIZ GURILLO, Leonor. (2002): Ejercicios de fraseología. Madrid, Arco/Libros.

SEVILLA MUÑOZ, J. (1993): «Las paremias españolas: clasificación, definición y

correspondencia franceasa», Paremia, 2, 15-20.

___ y CANTERA, J. (2002) Pocas palabras bastan. Vida e interculturalidad del refrán.

Diputación de Salamanca. Salamanca, Perspectivas, Centro de cultura tradicional.

VRANIC, G. (2008) Hablar por los codos. Madrid, Edelsa.

ZAMORA MUÑOZ, P. (1999) «Equivalencias lingüísticas de algunas frases idiomáticas

pragmáticas italianas en español». Paremia, 8, pp. 529-535.

___ (2004) «La fraseología italiana y su enseñanza-aprendizaje». Paremia 13. 125-136.

ZULUAGA OSPINA, A. (1980): Introducción al estudio de las expresiones fijas. Frankfurt,

Peter D. Lang.

DICCIONARIOS

Aa.Vv. (2005): Diccionario fraseológico documentado del español actual. Madrid, Aguilar.

BUITRAGO JIMÉNEZ, A. (1995): Diccionario Espasa. Dichos y frases hechas. Madrid,

Espasa-Calpe

BUITRAGO, A. y TORIJANO, J. A. (2008): Diccionario el origen de las palabras. Madrid,

Espasa.

CAMPOS, J. G. y BARELA, A. (1993): Diccionario de refranes. Madrid, Espasa-Calpe.

CORREAS, G. (1927 = 1992): Vocabulario de refranes y frases proverbiales. . Madrid, Visor

libro.

FERNÁNDEZ, M. (1994): Diccionario de refranes. Madrid, Aldebarán.

IRIBARREN, J. M. (1955 = 1996): El por qué de los dichos. Madrid, Aguilar 3.

MARTÍNEZ KLEISER, L. (1953 = 1978) Diccionario general ideológico español. Hernando.

Madrid.

Real Academia Española (1992). Diccionario de la lengua española. Madrid. Espasa-Calpe.

VARELA, F. / KUBARTH, H. (1994) Diccionario fraseológico del español moderno. Gredos.

Madrid.

ZAMORA MUÑOZ, P. (1997) Spagnolo/Italiano: espressioni idiomatiche e proverbi.

Egea.Milán.

2) Modulo di Cultura:

CHIRINOS, J. C Miranda (2006) Miranda, el nómada sentimental. Caracas, Grupo editorial

Norma.

MONDOLFI GUDAT, E. (2005) Miranda en ocho contiendas. Caracas, Fundación Bigott.

SCOCOZZA, A. (1990) Abbiamo arato il mare: l’utopia americana di Bolívar tra politica e

storia, Napoli Morano.

SCOCOZZA, A. y Cacciatore, G. (2008) El Gran Majadero de América. Simón Bolívar:

pensamiento politico y constitucional, Napoli, La Città del Sole.

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Culture dei paesi di lingua spagnola : Messina Fajardo L.

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QUINTERO I. (2001) Francisco de Miranda. Biblioteca Biógrafica Venezolana. El Nacional.

Banco del Caribe.

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Culture e politiche dell’Islam contemporaneo : Goglia L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lgolglia/?p=10[17/10/2011 12.34.01]

PAGINE DEL DOCENTE

Goglia L.

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Culture e politiche dell’Islam contemporaneoDocente L. Goglia

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Il corso mira a dare una conoscenza generale della storia, dei problemi connessi all’ oggi,

in una prospettiva di comprensione storica di culture diverse. Attraverso l’esame dei

fondamenti religiosi e politici dell’Islam si vuole portare a conoscenza degli studenti una

religione e una cultura che interessano una grande parte dell’umanità e che acquistano una

rilevanza sempre maggiore anche nell’Unione Europea per via dell’immigrazione crescente

dai Paesi musulmani.

Testi Consigliati

- Bernard Lewis, La crisi dell’Islam, Milano, Mondadori, 2005

- Gilles Kepel, Il profeta e il faraone. I Fratelli musulmani ealle origini del movimento

islamista, Bari-Roma, Laterza, 2006.

- Gilles Kepel , Al-Qaeda. I testi, Bari-Roma, Laterza, 2006.

PAGINE DISPONIBILI

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Programmi Insegnamenti

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Demografia (D.M. n. 270/04) : Nobile A.

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PAGINE DEL DOCENTE

Nobile A.

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Demografia (D.M. n. 270/04)Docente: A. Nobile

A.A. 2010/11

C.F.U. 8/10

Valido per i Corsi di laurea triennale in: Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo;

Scienze politiche e relazioni internazionali

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si propone di far emergere il carattere interdisciplinare della ricerca demografica e,

in particolare, l’interazione dei fattori demografici e socio-economici, fornendo allo studente

gli strumenti metodologici necessari alla comprensione dei meccanismi intrinseci

dell’evoluzione demografica, in modo da cogliere le profonde e articolate implicazioni

politiche e sociali. Il corso si propone inoltre di: sviluppare le abilità tecniche necessarie per

affrontare l’analisi quantitativa degli aggregati demografici; fornire agli studenti gli

strumenti concettuali per comprendere le relazioni tra fattori ambientali, comportamenti

demografici individuali ed eventi demografici; metterli in grado di comprendere, alla luce di

casi concreti, i meccanismi evolutivi delle popolazioni, nel tempo e nello spazio; fornire loro

gli strumenti critici per cogliere l’interazione dei fattori demografici, economici e politici ed i

legami tra demografia e sviluppo; sviluppare le capacità di comprensione delle conseguenze

politiche e socio-economiche delle dinamiche demografiche.

Programma (8 C.F.U.)

Parte metodologica

La Demografia e le scienze sociali. Le fonti demografiche. Dimensione e caratteristiche

strutturali delle popolazioni. La teoria della transizione demografica. Misure elementari dei

processi demografici. Standardizzazione. Analisi trasversale e longitudinale. Tavole di

mortalità. Mortalità infantile. Formazione e scioglimento delle coppie. Analisi della fecondità.

Riproduttività. Mobilità e migrazioni. Le previsioni demografiche.

Approfondimento tematico

Un libro a scelta tra quelli suggeriti in bibliografia.

Testi Consigliati

Parte metodologica

G.C. Blangiardo, Elementi di demografia, Il Mulino, Bologna, ultima edizione.

A. Nobile, C. Reynaud, Esercizi di Demografia, dispense [disponibili presso la copisteria

Appunti in via G. Chiabrera 174 (angolo via S. D'Amico)].

Approfondimento tematico

un libro a scelta tra:

M.W. Flinn, Il sistema demografico europeo, 1500-1820, Il Mulino, Bologna, ultima

edizione.

A. Golini, La popolazione del pianeta, Il Mulino, Bologna, ultima edizione (chi sceglie questo

libro dovrà aggiungere il cap. V del volume di M.W. Flinn, Il sistema demografico europeo,

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

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Demografia (D.M. n. 270/04) : Nobile A.

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1500-1820 ed il cap. I del volume di C. Bonifazi, L’immigrazione straniera in Italia).

Associazione italiana per gli studi di popolazione, Rapporto sulla popolazione. L’Italia a 150

anni dall’Unità, Il Mulino, Bologna, 2011.

C. Bonifazi, L’immigrazione straniera in Italia, Il Mulino, Bologna, nuova edizione, 2007.

Programma (10 C.F.U.)

Gli studenti che devono acquisire 10 cfu aggiungeranno al programma previsto per 8 cfu la

redazione di una tesina di non meno di 125 righe (carattere times new roman corpo 12),

esclusi eventuali grafici e tabelle. Gli studenti potranno scegliere il tema della tesina tra i 3

sotto indicati e dovranno utilizzare esclusivamente la bibliografia assegnata. La tesina dovrà

essere consegnata, in forma cartacea, alla docente almeno una settimana prima

dell’appello di esame. Il voto ottenuto con la tesina farà media (ponderata) con il voto

ottenuto all’orale (o agli eventuali esoneri).

Temi per la tesina (uno a scelta)

1. Aspetti dell’immigrazione straniera in Italia

Bibliografia (utilizzare tutti i testi segnalati)

Istat, La popolazione straniera residente in Italia al 1° gennaio 2010, Statistiche in breve,12 ottobre 2010

www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20101012_00/testointegrale20101012.pdf

Istat, Le famiglie con stranieri: indicatori di disagio economico. Anno 2009, Statistiche inbreve, 28 febbraio 2011

www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20110228_00/testointegrale20110228.pdf

Istat, Gli stranieri nel mercato del lavoro, Argomenti, n. 36, 2008. (solo il Cap 3 – Glioccupati stranieri, pp. 67-101).

www.istat.it/dati/catalogo/20090109_00/stranieri_nel_mercato_lavoro.pdf

Istat, L’integrazione nel lavoro degli stranieri e dei naturalizzati italiani, Approfondimenti,14 dicembre 2009

www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20091214_01/testointegrale20091214.pdf

2. La fecondità italiana

Bibliografia (utilizzare tutti i testi segnalati)

Istat, Natalità e fecondità della popolazione residente: caratteristiche e tendenze recenti.Anno 2008, Statistiche in breve, 18 marzo 2010.

www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20100318_00/testointegrale20100318.pdf

M. Caltabiano, La fecondità in Italia tra ripresa e declino, Neodemos, 21.04.2010

www.neodemos.it/index.php?file=onenews&form_id_notizia=412

M. Livi Bacci, Il sentiero stretto delle politiche. Relazione presentata al Convegno “ Labassa fecondità italiana tra costrizioni economiche e cambio di valori” , AccademiaNazionale dei Lincei, Roma, 15-16 maggio 2003

www.ds.unifi.it/livi/pubblicazioni/sentiero-stretto-politiche.pdf

S. Salvini, La bassa fecondità italiana: la bonaccia delle Antille?, Relazione presentata alConvegno “ La bassa fecondità italiana tra costrizioni economiche e cambio di valori” ,Accademia Nazionale dei Lincei, Roma, 15-16 maggio 2003

www.ds.unifi.it/ricerca/interessi/demografia/bassa-fecondita/workshop3/salvini-lincei.pdf

3. L’invecchiamento della popolazione in Europa e in Italia

Bibliografia (utilizzare tutti i testi segnalati)

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Demografia (D.M. n. 270/04) : Nobile A.

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Commissione Europea, Libro verde. Verso sistemi pensionistici adeguati, sostenibili e sicuriin Europa, SEC (2010)/830, Bruxelles, 2010. pp 1-11 (solo fino a pag. 11)

http://www.ania.it/opencms/openmcs/export/sites/default/documenti/28401346-

8e5b-11df-9e16-f3c446ddba06___Green_Paper_IT.pdf

Cagiano de Azevedo R., Cassani B., Invecchiamento e svecchiamento demografico:ricadute sociali, Quaderni Europei sul nuovo Welfare, n. 2, giugno 2005, pp. 47-63.

www.macrosgroup.it/pdf/quaderno_2.pdf

M. Crisci , F. Heins, L’invecchiamento della popolazione nelle regioni dell’Unione Europeadei 15. Processi e risposte politiche, Istituto Ricerche Economico-Sociali del Piemonte,Torino, 15 giugno 2005.

www.demos.piemonte.it/site/images/stories/caricafile/pubblicazioni/invecchiamento_UE.pdf

Golini A., S. Basso S., C. Reynaud , L’invecchiamento della popolazione in Italia: unasfida per il paese e un laboratorio per il mondo, Giornale di Gerontologia, n. 6, 2003,pp. 528-544. [disponibile su file pdf, chiederlo alla docente].

Sono previsti 2 esoneri (18.04 e 26.05), ai quali possono accedere anche gli studenti non

frequentanti. Ciascun esonero consiste in una serie di esercizi e di domande aperte. I due

esoneri, se superati, sostituiscono l’esame orale. Si consiglia vivamente di svolgere gli

esercizi contenuti nelle dispense.

Per accedere agli esoneri è indispensabile la prenotazione sul portale dello studente

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Demografia (D.M. n. 509/99) : Nobile A.

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Nobile A.

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Demografia (D.M. n. 509/99)Docente: A. Nobile

A.A. 2010/11

C.F.U. 6/9

Valido per i Corsi di laurea triennale in: Consulente esperto per i processi di pace,

cooperazione e sviluppo; Scienze politiche.

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si propone di far emergere il carattere interdisciplinare della ricerca demografica e,

in particolare, l’interazione dei fattori demografici e socio-economici, fornendo allo studente

gli strumenti metodologici necessari alla comprensione dei meccanismi intrinseci

dell’evoluzione demografica, in modo da cogliere le profonde e articolate implicazioni

politiche e sociali. Il corso si propone inoltre di: sviluppare le abilità tecniche necessarie per

affrontare l’analisi quantitativa degli aggregati demografici; fornire agli studenti gli

strumenti concettuali per comprendere le relazioni tra fattori ambientali, comportamenti

demografici individuali ed eventi demografici; metterli in grado di comprendere, alla luce di

casi concreti, i meccanismi evolutivi delle popolazioni, nel tempo e nello spazio; fornire loro

gli strumenti critici per cogliere l’interazione dei fattori demografici, economici e politici ed i

legami tra demografia e sviluppo; sviluppare le capacità di comprensione delle conseguenze

politiche e socio-economiche delle dinamiche demografiche.

Programma (6 C.F.U.)

Parte metodologica

La Demografia e le scienze sociali. Le fonti demografiche. Dimensione e caratteristiche

strutturali delle popolazioni. La teoria della transizione demografica. Misure elementari dei

processi demografici. Standardizzazione. Analisi trasversale e longitudinale. Tavole di

mortalità. Mortalità infantile. Formazione e scioglimento delle coppie. Analisi della fecondità.

Riproduttività.

Approfondimento tematico

Un libro a scelta tra quelli suggeriti in bibliografia.

Testi Consigliati

Parte metodologica

G.C. Blangiardo, Elementi di demografia, Il Mulino, Bologna, ultima edizione, cap. I, II, III

(escluso par. 5)

A. Nobile, C. Reynaud, Esercizi di Demografia, dispense [disponibili presso la copisteria

Appunti in via G. Chiabrera 174 (angolo via S. D'Amico)], cap. 1, 2, 3.

Approfondimento tematico

un libro a scelta tra:

M.W. Flinn, Il sistema demografico europeo, 1500-1820, Il Mulino, Bologna, ultima

edizione, cap. II, IV e VI.

A. Golini, La popolazione del pianeta, Il Mulino, Bologna, ultima edizione;

PAGINE DISPONIBILI

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Demografia (D.M. n. 509/99) : Nobile A.

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Associazione italiana per gli studi di popolazione, Rapporto sulla popolazione. L’Italia a 150

anni dall’Unità, Il Mulino, Bologna, 201, cap. I, III, VI.

C. Bonifazi, L’immigrazione straniera in Italia, Il Mulino, Bologna, nuova edizione, 2007,

cap. I, II e III.

Programma (9 C.F.U.)

Parte metodologica

La Demografia e le scienze sociali. Le fonti demografiche. Dimensione e caratteristiche

strutturali delle popolazioni. La teoria della transizione demografica. Misure elementari dei

processi demografici. Standardizzazione. Analisi trasversale e longitudinale. Tavole di

mortalità. Popolazione stazionaria. Mortalità infantile. Formazione e scioglimento delle

coppie. Analisi della fecondità. Riproduttività. Mobilità e migrazioni. Le previsioni

demografiche.

Approfondimento tematico

Un libro a scelta tra quelli suggeriti in bibliografia.

Testi Consigliati

Parte metodologica

G.C. Blangiardo, Elementi di demografia, Il Mulino, Bologna, ultima edizione.

A. Nobile, C. Reynaud, Esercizi di Demografia, dispense [disponibili presso la copisteria

Appunti in via G. Chiabrera 174 (angolo via S. D'Amico)].

Approfondimento tematico

un libro a scelta tra:

M.W. Flinn, Il sistema demografico europeo, 1500-1820, Il Mulino, Bologna, ultima

edizione.

A. Golini, La popolazione del pianeta, Il Mulino, Bologna, ultima edizione (chi sceglie questo

libro dovrà aggiungere il cap. V del volume di M.W. Flinn, Il sistema demografico europeo,

1500-1820 ed il cap. I del volume di C. Bonifazi, L’immigrazione straniera in Italia).

Associazione italiana per gli studi di popolazione, Rapporto sulla popolazione. L’Italia a 150

anni dall’Unità, Il Mulino, Bologna, 2011.

C. Bonifazi, L’immigrazione straniera in Italia, Il Mulino, Bologna, nuova edizione, 2007.

Sono previsti 2 esoneri (18.04 e 26.05), ai quali possono accedere anche gli studenti non

frequentanti. Ciascun esonero consiste in una serie di esercizi e di domande aperte. I due

esoneri, se superati, sostituiscono l’esame orale. Si consiglia vivamente di svolgere gli

esercizi contenuti nelle dispense.

Per accedere agli esoneri è indispensabile la prenotazione sul portale dello studente

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Demografia dei paesi meno sviluppati : Nobile A.

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PAGINE DEL DOCENTE

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Demografia dei paesi meno sviluppatiDocente: A. Nobile

A.A. 2010/11

C.F.U. 3

Valido per i Corsi di laurea magistrale ad esaurimento in Relazioni internazionali (CL.60/S-

D.M.509/99) e Politiche pubbliche (CL.70/S-D.M.509/99).

Presentazione e obiettivi formativi

Il Corso è dedicato allo studio del sistema demografico dei paesi meno sviluppati, in un

quadro comparativo e alla luce del processo di transizione demografica.

Programma

E’ analizzata l’evoluzione demografica dei paesi meno sviluppati e sono trattate le

implicazioni sociali ed economiche che ne derivano. Sono inoltre analizzate le politiche

internazionali e nazionali in tema di popolazione.

Testi consigliati

M. Livi Bacci, Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, 2005, cap. 5

e 6.

O. Bussini, Politiche di popolazione e migrazioni, Morlacchi Editore, Perugia, 2006, cap. 2, 3

e 4.

UNPD, Lo sviluppo umano. Rapporto 2007-2008. Nota tecnica 1, Calcolo degli indici di

sviluppo umano, pp. 413-418, scaricabile da

http://hdr.undp.org/en/reports/global/hdr2007-2008/chapters/italian

J. Banister, Shortage of girls in China today, Journal of Population Research, v. 21, n. 1,

2004, pp. 1945 (l’articolo è disponibile presso la copisteria Appunti in via G. Chiabrera 174

(angolo via S. D’Amico); oppure può essere richiesto via e-mail alla docente.

Non si terranno lezioni nell’a.a. 2010-11. Gli studenti interessati possono, tuttavia, seguire

la seconda parte delle lezioni di Demografia e sviluppo, che si terranno a partire dal 17

novembre 2010.

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

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CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Demografia e Sviluppo : Nobile A.

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Nobile A.

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Demografia e SviluppoDocente Annunziata NOBILE

a. a. 2010-11

CFU 8

Valido per il Corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali (LM-52; D.M. 270/04).

Obiettivi formativi

Il Corso si propone di analizzare le principali dinamiche demografiche internazionali,

evidenziando il dualismo tra paesi a sviluppo avanzato e paesi meno sviluppati. Tale

approccio mira a fornire gli strumenti concettuali per interpretare le relazioni tra evoluzione

della popolazione, sviluppo socio – culturale e risorse economiche e il ruolo esercitato dal

processo di modernizzazione. Le relazioni tra evoluzione demografica e sviluppo sono in

rapporto di causa-effetto in entrambe le direzioni: le dinamiche demografiche, infatti, sono

condizionate in misura rilevante dai processi economici, ed hanno nello stesso tempo un

forte impatto sulle prospettive di sviluppo di un paese .

Articolazione dell’insegnamento

200 ore di impegno complessivo dello studente, di cui circa 50 di didattica frontale.

Tipologia didattica

Il corso sarà svolto attraverso lezioni frontali e seminari.

Testi di riferimento

J. Véron, Popolazione e sviluppo, Il Mulino, Bologna, 1995, cap. I., La questione della

crescita demografica, pp. 11-24.

M. Natale (a cura di), Economia e popolazione, F. Angeli, Milano, 2002, cap. 2., Il quadro di

riferimento della dinamica demografica dei Paesi sviluppati pp. 57-75.

M. Livi Bacci, Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, nuova

edizione 2005, cap. IV, La demografia contemporanea verso l’ordine e l’efficienza e cap. V,

Le popolazioni dei paesi poveri, pp. 145-196.

G. De Santis, Demografia ed economia, Il Mulino, Bologna, 1997, cap. 3, La teoria della

produzione familiare e la razionalità dei comportamenti demografici, pp. 109-156.

C. Reynaud, L’invecchiamento demografico: determinanti, situazione, conseguenze e

soluzioni, Dispense, 2010, 22 pp..

Commissione delle Comunità Europee, Comunicazione della commissione Europea: il futuro

demografico dell’Europa, trasformare una sfida in un’opportunità, Bruxelles, 12.10.2006

COM(2006) 571, 21 pp..

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2006:0571:FIN:IT:PDF

C. Reynaud, Invecchiamento e sistemi di welfare. Cap. 1 – Il sistema sanitario e le

conseguenze dell’invecchiamento su esso, Dispense, 2010, 14 pp.

C. Reynaud, S. Basso, Invecchiamento e sistemi di welfare. Cap. 2 – Il sistema

pensionistico, Dispense, 2010, 14 pp.

O. Bussini, Politiche di popolazione e migrazioni, Morlacchi Editore, Perugia, nuova edizione

2010, cap. secondo, Le politiche di popolazione, pp.15-45; capitolo terzo, L’attuazione delle

politiche di popolazione, pp. 59-86.

P. Farina, La via cinese alla transizione demografica: dal controllo alla libera scelta,

Relazione presentata alle VIII Giornate di Studio sulla Popolazione, Milano 2-4 febbraio

2009, 20 pp.

http://www.unicatt.it/convegno/gsp09/allegati/pdf%20link%20Programma%20relazioni%20estese/La_via_cinese_alla_transizione_demografica.pdf

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

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A. Guarneri, Le migrazioni internazionali , Dispense, 2010, 23 pp.

A. Guarneri, M. Simone, L’immigrazione straniera in Italia: evoluzione e tendenze recenti,

Dispense, 2010, 11 pp.

A. Golini (a cura di), Il futuro della popolazione nel mondo, Il Mulino, Bologna, 2009.

2 approfondimenti su temi che saranno indicati nel corso delle lezioni. Gli studenti

frequentanti discuteranno in aula, in forma seminariale, un argomento a scelta per ogni

approfondimento.

Gli studenti non frequentanti potranno anch’essi scegliere gli argomenti - uno per ciascuno

dei due approfondimenti - tra quelli indicati nelle bibliografie reperibili su “Materiali

didattici”. Chi avesse difficoltà a scaricare gli articoli previsti nella bibliografia, può chiederli

per posta elettronica alla docente.

Il materiale didattico è disponibile presso la copisteria Appunti in via G. Chiabrera 174

(angolo via S. D’Amico).

E’ previsto un esonero all’inizio del mese di gennaio 2011, al quale possono accedere anche

gli studenti non frequentanti. L’esonero consiste in una serie di domande, alle quali lo

studente risponderà in forma scritta e in due brevi tesine, su ciascuno dei due

approfondimenti, redatte in precedenza e da consegnare in sede di esonero.

risultati_eson_DS_2011

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Diritto amministrativo : D'Alessio G.

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PAGINE DEL DOCENTE

D'Alessio G.

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Diritto amministrativo

Docente G. D’Alessio

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Valido per i corsi di studi

Scienze politiche per il governo e l’amministrazione

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso ha ad oggetto l’individuazione e l’analisi giuridica delle strutture che compongono il

sistema amministrativo, nell’ambito dell’ordinamento pluralistico dei pubblici poteri, e gli

strumenti dei quali le pubbliche amministrazioni si avvalgono per l’espletamento dei propri

compiti istituzionali; si propone, inoltre, di individuare la tipologia e l’articolazione degli

interessi pubblici, nonché le loro correlazioni con i diritti dei privati. In particolare, verranno

esaminate le motivazioni, le caratteristiche qualificanti e le prospettive di attuazione del

profondo e complesso(seppure non lineare) processo di trasformazione e di modernizzazione

che negli ultimi anni ha investito – grazie ad una serie di rilevanti riforme costituzionali e

legislative – l’assetto organizzativo degli apparati amministrativi e le forme di svolgimento

delle loro attività.

L’insegnamento si pone l’obiettivo di fornire agli studenti adeguati strumenti per la

comprensione dell’evoluzione dei costrutti teorici, della disciplina normativa e delle

problematiche concrete riguardanti la realtà amministrativa.

L’insegnamento, che si articola in tre sezioni, si pone l’obiettivo di fornire agli studenti

adeguati strumenti per la comprensione dell’evoluzione dei costrutti teorici, della disciplina

normativa e delle problematiche concrete riguardanti la realtà amministrativa.

Programma

Sezione 1

Aspetti definitori ed elementi costitutivi della pubblica amministrazione; nascita, sviluppi e

tendenze del diritto amministrativo. Caratteri salienti, evoluzione e trasformazioni del

sistema amministrativo: profili storici e costituzionali. Teoria dell’organizzazione

amministrativa (fonti, figure soggettive, atti, formule e rapporti organizzativi).

L’ordinamento amministrativo italiano e le sue attuali articolazioni. Regolazione e gestione

del personale. I beni pubblici. I controlli.

Sezione 2

Interessi giuridici ed amministrazioni pubbliche (funzioni e servizi pubblici, poteri e

situazioni soggettive). Attività di diritto pubblico: potestà, discrezionalità, atti,

provvedimenti e procedimenti amministrativi (aspetti generali). Giustizia amministrativa

(cenni).

Sezione 3

La disciplina dell’azione amministrativa alla luce delle recenti riforme: i principi generali; il

PAGINE DISPONIBILI

materiali didattici

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

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Diritto amministrativo : D'Alessio G.

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procedimento amministrativo (profili strutturali e funzionali, istituti partecipativi, forme e

strumenti di semplificazione); il provvedimento amministrativo (struttura, efficacia ed

esecutorietà, invalidità); l’attività di diritto privato (legittimazione negoziale delle

amministrazioni, contratti, accordi ed intese); la responsabilità della pubblica

amministrazione;il diritto di accesso ai documenti amministrativi.

Il corso comprenderà un ciclo di lezioni (svolte con la partecipazione di collaboratori della

cattedra), che saranno dedicate, in particolare, all’approfondimento dei temi del modulo 3.

Collegamenti con altri Insegnamenti

Si richiede la conoscenza istituzionale del diritto pubblico.

Testi Consigliati

Per i temi trattati nella sezione 1 si consigliano come testi di studio (in alternativa): V.

CERULLI IRELLI, Lineamenti del diritto amministrativo, Giappichelli, Torino, 2010, capp. 1,

2, 3, 4; G. CORSO, Manuale di diritto amministrativo, Giappichelli, Torino, 2010, parte

prima; G. ROSSI, Principi di diritto amministrativo, Giappichelli, Torino, 2010, capp. I, II, III

e IV.

Per i temi trattati nella sezione 2 si consigliano come testi di studio (in alternativa): S.

CASSESE (a cura di), Istituzioni di diritto amministrativo, Giuffrè, Milano, ult. ed., capp. II,

VII, VIII, IX, XI, XII (§ 1-4); V. CERULLI IRELLI, Lineamenti del diritto amministrativo,

Giappichelli, Torino, 2010, capp. 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11; G. CORSO, Manuale di diritto

amministrativo, Giappichelli, Torino, 2010, parte seconda e parte terza (§ 1-19);. G.

ROSSI, Principi di diritto amministrativo, Giappichelli, Torino, 2010, capp. V e VI.

Per i temi trattati nella sezione 3 si consiglia come testo di studio: G. D’ALESSIO-F. DI

LASCIO (a cura di), Lezioni sull’attività delle pubbliche amministrazioni, Aracne, Roma,

2010.

Durante il corso saranno eventualmente indicate altre letture (alternative o integrative) e

verranno forniti documenti e materiali di studio.

Si richiede, in ogni caso, la conoscenza delle principali fonti normative riguardanti la

pubblica amministrazione: a tal fine, si potranno utilizzare il Codice breve di diritto

amministrativo (a cura di F.A. Roversi Monaco e L. Vandelli), Maggioli, Rimini, ult.ed., il

Codice breve delle amministrazioni pubbliche (a cura di M. Cammelli e G. Sciullo),

Zanichelli, Bologna, ult.ed., le Leggi fondamentali del diritto amministrativo (a cura di V.

Italia, M. Bassani e G. Ruggeri), Giuffrè, Milano, ult. ed.

N.B. Il programma vale anche per gli studenti dei corsi di laurea del D.M. 509 (9 CFU)

STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO

Per la preparazione dell’esame si consiglia come testo di studio E. Casetta, Manuale di diritto

amministrativo, Giuffrè, Milano, ult.ed. (ad eccezione della sezione II del capitolo X e della

sezione I del capitolo XI).

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Diritto Amministrativo dell’Economia : De Benedetto M.

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PAGINE DEL DOCENTE

De Benedetto M.

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Diritto Amministrativo dell’EconomiaDocente

M. De Benedetto

A.A.

2009/10

C.F.U.

6

Valido per i Corsi di Studio

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si propone di far acquisire conoscenze e competenze di ordine giuridico e

amministrativo riguardo l’intervento pubblico nell’economia, con particolare riguardo ai

procedimenti e alle istituzioni che in questo ambito svolgono funzioni di regolazione e

controllo.

Articolazione dell’Insegnamento

2 moduli

Programma

1) Stato e mercato dal punto di vista della Costituzione economica.

2) L’impresa pubblica

3) Il rilievo delle discipline metanazionali, in particolare comunitaria

4) Evoluzione dei modelli organizzativi: in particolare, le autorità amministrative

indipendenti

5) Disciplina della concorrenza: aspetti istituzionali (l’Autorità garante della concorrenza e

del mercato)

6) Disciplina della concorrenza: aspetti sostanziali

a. gli illeciti concorrenziali: intese e abusi di posizione dominante

b. le concentrazioni

7) Disciplina della concorrenza: aspetti procedimentali (il procedimento antitrust; le

discipline speciali)

Gli aiuti di Stato alle imprese

9) Le privatizzazioni

10) I servizi pubblici: il regime tradizionale

11) I servizi pubblici : la disciplina attuale (liberalizzazione, concorrenza, regolazione,

servizio universale)

12) I servizi pubblici: le discipline speciali

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

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Diritto Amministrativo dell’Economia : De Benedetto M.

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a. energia elettrica e gas;

b. trasporti di linea;

c. comunicazioni elettroniche;

d. servizi postali

13) Il controllo sui mercati finanziari: credito

14) Il controllo sui mercati finanziari: mercato mobiliare

15) Il controllo sui mercati finanziari: assicurazioni

16) Il controllo sulla finanza pubblica

17) Procedimento amministrativo e ordine del mercato: il problema in generale

18) I costi dell’istruttoria amministrativa

Tipologia Didattica

2 moduli 150 ore 6 Cfu

Collegamenti con altri Insegnamenti

Diritto pubblico, Diritto amministrativo, Diritto Pubblico dell’Economia.

Conoscenza del regime giuridico dell’impresa e del diritto societario.

Note

Testi Consigliati

S. Cassese, La nuova costituzione economica, Bari, Laterza, 2004;

M. De Benedetto, Istruttoria amministrativa e ordine del mercato, Torino, Giappichelli, 2008

Norme e materiali forniti a lezione.

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Diritto Civile : Del Prato E.

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Del Prato E.

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Diritto CivileDocente

Enrico del Prato

A.A.

2009/10

C.F.U.

9

Valido per i Corsi di Studio

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso di diritto civile per l’a.a. 2008-2009 si compone di 2 moduli.

Il primo (da 6 CFU) ha ad oggetto il biodiritto: viene indagato il rapporto tra nuove

fenomenologie originate dalla ricerca scientifica nella vita e nella natura ed il sistema

normativo.

Il biodiritto quindi studia non solo le vicende che rivelano per loro natura una significativa

valenza di ordine etico, in quanto collegate alle convinzioni coscienziali degli individui

ovvero al senso ed al nucleo essenziale della vita umana, ma più in generale il rapporto fra

l’etica ed il diritto oggettivo.

Il secondo modulo (da 3 CFU) ha ad oggetto la risoluzione negoziale delle controversie ed

in particolare il contratto di transazione.

Articolazione dell’Insegnamento

Programma

Tipologia Didattica

9 CFU

1° modulo (6 CFU): biodiritto

2° modulo (3 CFU): transazione

Collegamenti con altri Insegnamenti

Note

Testi Consigliati

1° modulo: A. Gorassini, Lezioni di Biodiritto, Giappichelli, Torino, 2007

2° modulo: E. del Prato, La Transazione, Giuffrè, Milano, 1992

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

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Diritto costituzionale : Siclari M.

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PAGINE DEL DOCENTE

Siclari M.

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Diritto costituzionale

Docente Massimo Siclari

A.A 2011/2012 (ed AA. 2010/2011)

CFU 8

Testi consigliati

F. Sorrentino, Le fonti del diritto italiano, Padova, Cedam, 2009

M. Siclari (a cura di), I mutamenti della forma di governo fra modificazioni tacite e progetti

di riforma , Roma, Aracne, 2008.

Un quadro generale di riferimento dei temi trattati nel corso può essere rinvenuto in:

F. Modugno (a cura di), Lineamenti di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, 2010.

Lo studente dovrà inoltre essere in possesso dei testi normativi aggiornati per lo studio del

diritto costituzionale, come, ad es., M. Siclari (a cura di), La Costituzione della Repubblica

italiana nel testo vigente, Aracne, Roma, 2007, 4.a ed.

A.A. 2009/10 e precedenti

C.F.U. 9

F. Sorrentino, Le fonti del diritto italiano, Padova, Cedam, 2009

A. Ruggeri – A. Spadaro, Lineamenti di giustizia costituzionale, Torino, Giappichelli, 2009,

4ª ed.

C. Chimenti, Anatomia della XIV legislatura. Cronaca di un quinquennio tra innovazione e

continuità, Torino, Giappichelli, 2006

oppure

M. Siclari (a cura di), Contributi allo studio della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione

Europea (curatore), Torino, Giappichelli, 2003.

Un quadro generale di riferimento dei temi trattati nel corso può essere rinvenuto in:

F. Modugno (a cura di), Lineamenti di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, 2010.

Lo studente dovrà inoltre essere in possesso dei testi normativi aggiornati per lo studio del

diritto costituzionale, tra i quali si consigliano M. Siclari (a cura di), La Costituzione della

Repubblica italiana nel testo vigente, Aracne, Roma, 2007, 4.a ed., e M. Siclari (a cura di),

Norme relative ai giudizi di competenza della Corte costituzionale, Aracne, Roma, 2010, 3.a

ed.

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

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Diritto degli enti Locali e dei servizi pubblici (8CFU) : Di Lascio F.

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Di Lascio F.

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Diritto degli enti Locali e dei servizi pubblici (8CFU)Docente – Francesca Di Lascio

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Valido per il corso di laurea magistrale in Scienze delle pubbliche amministrazioni:

Affine – integrativo

Presentazione e obiettivi formativi

Il corso esaminerà il sistema delle autonomie locali, con riferimento sia all’articolazione

delle funzioni ed ai modelli organizzativi prescelti per esercitarle, sia alle forme di gestione

ed erogazione dei servizi pubblici locali. In particolare, sarà dato conto delle modalità con

cui le innovazioni normative hanno modificato l’assetto preesistente a partire dall’inizio degli

anni Novanta e con specifica attenzione all’impatto della riforma costituzionale del 2001. Le

riforme saranno analizzate per verificarne gli sviluppi applicativi, di peculiare rilievo quando

influenti, attraverso l’erogazione dei servizi pubblici, sul rapporto tra amministrazioni locali

e cittadini nonché tra le predette amministrazioni e l’insieme delle imprese operanti sul

territorio.

Articolazione dell’insegnamento

Prima parte: le funzioni e l’organizzazione amministrativa locale

Introduzione, il concetto di ente pubblico territoriale nel contesto dell’organizzazioneamministrativaI modelli del decentramento amministrativo. I principi costituzionali di sussidiarietà,differenziazione ed adeguatezza.L’ordinamento locale dalle origini alla legge n. 142/1990. L’evoluzione legislativa nelperiodo 1990-2000.La riforma costituzionale del 2001. Attuali tendenze di riforma del sistema locale.Comune, Provincia e Città metropolitana (caratteri generali); istituzione di enti locali evariazioni territoriali;decentramento infracomunale e infraprovinciale.Le forme associative e la cooperazione tra enti localiIl sistema elettorale e la forma di governoIl funzionamento degli organi di governo localeLe fonti del sistema locale: statuti e regolamentiL’organizzazione amministrativa locale ed il personale: uffici, personale e dirigenzaI segretari comunali e provincialiLe funzioni amministrative degli enti locali nell’evoluzione legislativa ed i loro modi diesercizioLa partecipazione nell’amministrazione locale. Il difensore civico.La democrazia partecipativa a livello localeI controlli nell’amministrazione locale I raccordi strutturali e funzionali tra livelli di governoLa finanza locale. Il federalismo fiscale e demaniale.Le autonomie locali nei modelli europei

Seconda parte: i servizi pubblici locali

I servizi pubblici locali: il quadro normativo e la sua evoluzione.L’incidenza del diritto comunitario nella gestione dei servizi pubblici locali ed il ruolo dellagiurisprudenza.Le forme di gestione.La tutela degli utenti e le carte dei serviziI settori: il traporto pubblico localeI settori: il gas naturaleI settori: i rifiutiI settori: i servizi funebri e cimiterialiI settori: i servizi socialiI settori: i servizi culturaliI settori: i servizi sportiviI settori: le farmacie

Modalità didattica

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Diritto degli enti Locali e dei servizi pubblici (8CFU) : Di Lascio F.

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Il corso comprenderà lezioni frontali, seminari integrativi finalizzati all’approfondimento dei

temi oggetto d’esame e testimonianze. Queste ultime, in particolare, avranno ad oggetto

casi ed esempi significativi tratti dalla realtà locale del Lazio, specialmente in relazione alla

gestione dei servizi pubblici ed alle aziende deputate alla loro erogazione.

Agli studenti frequentanti potrà essere data la possibilità di svolgere tesine su temi specifici

assegnati dal docente e, quando possibile, di svilupparle sulla base dei materiali raccolti con

esperienze dirette di stage o tirocini di breve durata negli enti locali o nelle società di

servizi pubblici.

Collegamenti con altri insegnamenti

Per l’ampliamento delle conoscenze: Diritto amministrativo dell’economia, Diritto europeo

dei consumatori e delle imprese, Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche,

Finanza locale.

Per approfondimenti: Metodi Statistici di Valutazione di Politiche e dei Servizi Pubblici,

Organizzazione e gestione delle aziende, Programmazione e controllo delle pubbliche

amministrazioni, Scienza dell’amministrazione.

Testi consigliati

- L. Vandelli, Il sistema delle autonomie locali, Il Mulino, Bologna, ed. 2011;

- L. Vandelli, Il decentramento delle funzioni e il federalismo amministrativo, in G. D’Alessio

– F. Di Lascio, Il sistema amministrativo a dieci anni dalle riforme Bassanini, Giappichelli,

2009;

- G. Piperata, voce “Servizi pubblici locali“, in Dizionario di diritto pubblico, Giuffré, 2006.

Durante il corso, saranno forniti agli studenti materiali aggiuntivi a quelli indicati quale

programma d’esame. Gli stessi saranno resi disponibili sullo spazio web di riferimento

dell’insegnamento oppure saranno forniti direttamente dal docente, previa richiesta. In

aggiunta, nella pagina dedicata ai materiali, saranno disponibili letture integrative e ulteriori

documenti utilizzati nel corso delle lezioni che non costituiranno parte obbligatoria del

programma d’esame.

È condizione essenziale lo studio dei provvedimenti legislativi, regolamentari e

amministrativi nonché delle decisioni giurisprudenziali che saranno oggetto di commento

durante le lezioni.

Gli studenti non frequentanti sono pregati di prendere contatto con il docente prima di

presentarsi all’appello desiderato, anche al fine di concordare eventuali letture integrative

rispetto a quelle indicate nel programma d’esame.

Diritto degli enti locali e dei servizi pubblici – calendario lezioni (aggiornato al

31.3.11)

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Diritto della Comunicazione Pubblica : De Benedetto M.

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De Benedetto M.

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Diritto della Comunicazione PubblicaDocente

De Benedetto M.

A.A.

2009/10

C.F.U.

3

Valido per i Corsi di Studio

LM in PP

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso mira a far acquisire agli studenti conoscenze giuridiche, capacità critiche e

competenze organizzative riguardo le dinamiche della comunicazione pubblica.

In particolare, come la comunicazione delle amministrazioni interferisca nei più

ampi processi di gestione e negli orientamenti delle politiche istituzionali.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso si struttura in un modulo unitario.

Programma

La comunicazione pubblica e la partecipazione dei cittadini all’azione dei pubblici poteri.

La comunicazione pubblica come funzione caratterizzante i pubblici poteri regolatori. Le

consultazioni nell’analisi d’impatto delle regolamentazioni. Comunicazione pubblica e

compliance dei cittadini.

Informazione, comunicazione e principio di distinzione tra politica ed amministrazione.

La disciplina sostanziale e l’organizzazione della comunicazione pubblica. La legge

150/2000, le funzioni, gli uffici di comunicazione.

Disciplina sostanziale – casi: la pianificazione della comunicazione, gli appalti di servizi di

comunicazione pubblica; accesso ai documenti amministrativi

Organizzazione – casi: ministeri, istituzioni europee, amministrazioni di altri ordinamenti.

Tipologia Didattica

1 modulo 75 ore 3 Cfu

Collegamenti con altri Insegnamenti

Diritto amministrativo. Diritto pubblico.

Note

Testi Consigliati

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

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Diritto della Comunicazione Pubblica : De Benedetto M.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdebenedetto/?p=9[17/10/2011 12.50.55]

M. D’Alberti, La ‘visione’ e la ‘voce’: le garanzie di partecipazione ai procedimenti

amministrativi, in “Rivista trimestrale di diritto pubblico”, 2000, pag. 1

M. De Benedetto, voce “Comunicazione pubblica”, in Enciclopedia giuridica Treccani, 2002

M. De Benedetto, La comunicazione pubblica e l’attività di regolazione, in “Quaderni” di

“Tributi”, 2/2002, pag. 34

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Diritto internazionale / Giurisdizioni internazionali : G. Palmisano

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gpalmisano/2010/03/12/giurisdizioni-internazionali/[17/10/2011 13.10.37]

PAGINE DEL DOCENTE

G. Palmisano

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Diritto internazionale / Giurisdizioni internazionali

Diritto internazionale

a.a. 2010-2011

8 CFU

Obiettivi formativi del corso

Il corso è finalizzato a fornire agli studenti le conoscenze indispensabili in ordine agli aspetti

istituzionali e ai problemi attuali del diritto internazionale, nonché a sviluppare la capacità

degli studenti di valutare con metodo critico tali aspetti e problemi.

Programma

Oggetto del corso è lo studio approfondito dei seguenti argomenti:

- i caratteri strutturali della c.d. “comunità internazionale” rilevanti da un punto di vista

giuridico;

- la soggettività internazionale degli Stati e degli altri destinatari delle norme del diritto

internazionale (in particolare, le organizzazioni internazionali);

- il sistema delle fonti: la consuetudine e il diritto internazionale generale, l’accordo e il

diritto dei trattati, le fonti previste da accordo, i rapporti fra diritto scritto e diritto non

scritto, il processo di codificazione del diritto internazionale, le norme c.d. cogenti;

- i rapporti fra diritto internazionale e i diritti statali e l’adattamento dell’ordinamento

italiano alle norme internazionali;

- i fatti illeciti e la responsabilità internazionale;

- la soluzione delle controversie internazionali.

Si affronteranno inoltre i profili giuridici essenziali delle attuali tendenze evolutive della

società internazionale in alcuni campi, fra cui: la sovranità territoriale e i suoi limiti; il

divieto dell’uso della forza e il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale; la

protezione dei diritti umani; il rispetto dell’autodeterminazione dei popoli.

Metodo didattico

Didattica frontale: lezioni, esercitazioni, seminari.

Testi di riferimento

E’ consigliata la preparazione su uno a scelta tra i seguenti testi (in ordine alfabetico):

Benedetto Conforti, Diritto internazionale, Napoli, Editoriale scientifica, 2006

Riccardo Monaco, Carlo Curti Gialdino, Manuale di diritto internazionale pubblico, Torino,

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Diritto internazionale / Giurisdizioni internazionali : G. Palmisano

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gpalmisano/2010/03/12/giurisdizioni-internazionali/[17/10/2011 13.10.37]

Utet, 2009

Tullio Treves, Diritto internazionale. Problemi fondamentali, Milano, Giuffré, 2005.

Si consiglia altresì la consultazione del Codice di diritto internazionale pubblico (a cura di

Luzzatto e Pocar), Torino, Giappichelli, ultima edizione.

N.B.: Per gli studenti che sostengono l’esame con il programma da 6 CFU (iscritti

fino al 2008/2009), il testo consigliato è il solo B. Conforti, Diritto internazionale.

Per gli studenti che sostengono l’esame con il programma da 9 CFU (a.a.

2009/2010), il testo da studiare è R. Monaco, C. Curti Gialdino, Manuale di diritto

internazionale pubblico, Torino, Utet, 2009, cui va aggiunto il testo di Frattini-

Spatafora, L’Europa e i diritti dei bambini, Cacucci editore, Bari, 2009. Per

maggiori informazioni sui programmi degli aa.aa. 2008/2009 e 2009/2010,

consultare l’Archivio programmi 2009/2010.

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Giurisdizioni internazionali

a.a. 2009-2010

6 CFU

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il Corso si propone di approfondire gli aspetti giuridici internazionalistici della soluzione

delle controversie internazionali, nonché gli aspetti istituzionali e funzionali delle giurisdizioni

internazionali, ivi comprese quelle operanti nel campo della tutela dei diritti umani e della

repressione dei crimini internazionali commessi da individui.

Il Corso si propone altresì di approfondire gli aspetti istituzionali e le competenze degli

organi giudiziari dell’Unione europea.

Programma

La soluzione delle controversie nella c.d. comunità internazionale.

L’obbligo di soluzione pacifica delle controversie nel diritto internazionale.

Concetti di base sulle controversie internazionali e sui mezzi di regolamento.

I tradizionali metodi “diplomatici” per la soluzione di controversie internazionali: negoziato;

buoni uffici e mediazione; inchiesta; conciliazione.

La funzione conciliativa svolta da organizzazioni internazionali e in particolare dal Consiglio

di sicurezza dell’ONU.

Il regolamento di controversie internazionali mediante arbitrato.

Origini e sviluppi delle giurisdizioni internazionali: la Corte permanente di giustizia

internazionale.

La Corte internazionale di giustizia. Funzione contenziosa e funzione consultiva.

Il Tribunale internazionale del mare nel contesto dei mezzi di soluzione previsti dalla

Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.

Il sistema di soluzione delle controversie nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del

commercio.

Il ruolo delle corti internazionali nella tutela dei diritti umani. In particolare la Corte europea

per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

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Diritto internazionale / Giurisdizioni internazionali : G. Palmisano

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Il ruolo dei tribunali internazionali nella repressione dei crimini internazionali commessi da

individui. In particolare: I Tribunali penali ad hoc per la Iugoslavia e per il Ruanda; i

tribunali penali c.d. misti; la Corte penale internazionale.

Il sistema giudiziario dell’Unione europea. Profili istituzionali e di organizzazione. La Corte di

giustizia e il Tribunale di primo grado.

Le competenze degli organi giudiziari dell’UE. In particolare: il ricorso per infrazione; il

ricorso di annullamento e l’eccezione d’invalidità; il ricorso in carenza; l’azione di

risarcimento danni; il c.d. rinvio pregiudiziale.

Testi consigliati

per 3 cfu.

“LE GIURISDIZIONI INTERNAZIONALI. Profili istituzionali”, a cura

di Spatafora e Zanghì, Roma, 2007.

per 6 cfu.

- “LE GIURISDIZIONI INTERNAZIONALI. Profili istituzionali”, a

cura di Spatafora e Zanghì, Roma, 2007.

- In aggiunta, uno alternativamente dei seguenti testi:

a) SPATAFORA E., La reciprocità nella giurisdizione obbligatoria

della Corte internazionale di giustizia, Giuffrè, Milano, 2001.

b) DANIELE L., Diritto dell’Unione europea. Sistema istituzionale

- Ordinamento – Tutela giurisdizionale – Competenze. Terza

edizione aggiornata con il Trattato di Lisbona, Giuffrè, 2008,

Parte I, §§ 5. – 6., e Parte V (o, in alternativa, VILLANI U.,

Istituzioni di Diritto dell’Unione europea, Cacucci, 2008, Cap. V, § 12., e Cap. VIII)

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Diritto pubblico (corso avanzato) : Napolitano G.

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PAGINE DEL DOCENTE

Napolitano G.

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Diritto pubblico (corso avanzato)

Docente Giulio Napolitano

A.A. 2009/10

C.F.U. 3

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso mira ad affrontare alcuni temi fondamentali del diritto pubblico secondo la

prospettiva dell’analisi economica del diritto.

Il calcolo delle scelte razionali e la teoria dei giochi, infatti, possono utilmente spiegare non

soltanto i comportamenti tipicamente di mercato, da tempo oggetto dell’analisi economica

del diritto privato, ma anche le condotte strategiche dei cittadini e degli attori politico-

istituzionali nella sfera pubblica.

Grazie anche a molteplici applicazioni ed esemplificazioni di diritto positivo, il corso esporrà

i fondamenti di tale approccio e ne illustrerà il contributo che può fornire

all’approfondimento di alcune fra le principali questioni del costituzionalismo moderno e del

funzionamento degli apparati pubblici.

Lo studente potrà così comprendere perché, dal punto di vista economico, esiste lo Stato e

quali sono i suoi compiti; come si articola l’organizzazione industriale della pubblica

amministrazione, perché l’attuazione della legge viene delegata alla pubblica

amministrazione e quali sono gli strumenti più efficaci per controllarla .

Articolazione dell’Insegnamento

Definizione delle nozioni fondamentali dell’analisi economica del diritto

Verifica delle condizioni e dei limità di applicabilità allo studio del diritto pubblico

Analisi di tematiche proprie del diritto amministrativo

Discussione di casi e materiali

Programma delle lezioni

inizio 1° marzo 2010, ora 16.15

Aula 2 B

lun. e mart. 16.15-17.45

merc. 14.30-16.00

Programma delle lezioni

A. Il ruolo economico dello Stato

1. L’analisi economica e il diritto pubblico

2. I fallimenti del mercato

3. I fallimenti dello Stato

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Diritto pubblico (corso avanzato) : Napolitano G.

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B. L’organizzazione industriale della p.a.

4. Il problema dell’efficienza amministrativa

5. La produzione pubblica di beni e servizi

6. Esternalizzazioni e contratti pubblici

C. Dal mercato delle leggi alla delega alla pubblica amministrazione

7. I molteplici committenti della p.a.

8. La discrezionalità amministrativa e i suoi limiti

9. La giustificazione economica delle autorità indipendenti

D. I controlli sulla pubblica amministrazione

10. Le discipline del procedimento amministrativo e gli allarmi dei privati

11. Il controllo dell’agenda amministrativa

12. Giustizia amministrativa, strategie processuali, azioni di responsabilità

Prova finale per i frequentanti (lun. 29 marzo)

Tipologia Didattica

Lezioni frontali

Discussione di casi e materiali

Distribuzione ai frequentanti di materiale di ausilio allo studio

Esoneri

Collegamenti con altri Insegnamenti

Istituzioni di diritto pubblico

Diritto costituzionale

Diritto amministrativo

Diritto pubblico dell’economia

Economia delle scelte pubbliche

Testi Consigliati

G. Napolitano e M. Abrescia, Analisi economica del diritto pubblico. Teorie, applicazioni e

limiti, Bologna, il Mulino, 2009

N.B. I frequentanti concorderanno con il docente le parti del testo da studiare e potranno

beneficiare della prova di esonero alla fine del corso

Date degli esami (sempre alle ore 15)

19 gennaio 2 febbraio 16 febbraio 2010

8 giugno 22 giugno 6 luglio 2010

14 settembre 28 settembre 2010

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Diritto pubblico comparato : Bova C.

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PAGINE DEL DOCENTE

Bova C.

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Diritto pubblico comparato

Programma del corso

CF 8

Testi consigliati:

G. Morbidelli, L. Pegoraro, A. Reposo, M. Volpi, Diritto Pubblico Comparato, ultima edizione

S. Bonfiglio, Le seconde camere nei sistemi federali. Può il sistema delle conferenze

prospettarsi come soluzione alternativa alla Camera delle autonomie territoriali? in Diritto

pubblico comparato ed europeo, volume IV, 2007

Si consiglia, altresì, l’utilizzo del:

Codice delle Costituzioni, vol. I, (a cura di) G. Cerrina Feroni, T. E. Frosini, A. Torre,

Giappichelli, 2009

C.F. 6

G. Morbidelli, L. Pegoraro, A. Reposo, M. Volpi, Diritto Pubblico Comparato, ultima edizione

Si consiglia, altresì, l’utilizzo del:

Codice delle Costituzioni, vol. I, (a cura di) G. Cerrina Feroni, T. E. Frosini, A. Torre,

Giappichelli, 2009

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Diritto Pubblico dell’economia : De Benedetto M.

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PAGINE DEL DOCENTE

De Benedetto M.

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Diritto Pubblico dell’economiaDocente

De Benedetto M.

A.A.

2009/10

C.F.U.

8

OBIETTIVI DEL CORSO:

Il corso si propone di far acquisire conoscenze e competenze di ordine giuridico e

amministrativo riguardo la relazione tra mercati e istituzioni, con particolare riguardo ai

principi costituzionali in materia di intervento pubblico nell’economia, al ruolo delle

organizzazioni sovrastatali e dell’Unione europea nella disciplina dell’economia, alle strutture

di governo dell’economia, alle forme organizzative dell’impresa pubblica, alle funzioni di

regolazione.

eventuali conoscenze/corsi preliminari richiestI:

Diritto privato, diritto pubblico, economia politica

Descrizione del corso:

1) Il diritto dell’economia.

2) Le relazioni tra mercati e istituzioni: il disegno costituzionale

3) Le relazioni tra mercati e istituzioni: il disegno comunitario (liberalizzazioni)

4) L’impresa e le istituzioni della concorrenza

5) Vigilanza creditizia e finanziaria

6) Beni pubblici

7) Servizi pubblici

8) Servizi pubblici locali

9) Mercati liberalizzati

10) Mercati conformati

11) Mercati riservati

12) Pubblici poteri e realizzazione di infrastrutture

13) Le politiche di bilancio

14) Federalismo fiscale

15) Poteri pubblici mercati e globalizzazione

MATERIALE DIDATTICO

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Diritto Pubblico dell’economia : De Benedetto M.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdebenedetto/?p=11[17/10/2011 12.50.47]

Enzo Cardi, Mercati e istituzioni in Italia. Diritto pubblico dell’economia, Torino, Giappichelli,

2009

Marco D’Alberti, Poteri pubblici, mercati e globalizzazione, Bologna, Il Mulino, 2008

Materiale fornito a lezione

METODI D’INSEGNAMENTO E DI APPRENDIMENTO

Lezione frontale

Esercitazioni individuali e di gruppo su sentenze e atti amministrativi.

Lingua di insegnamento

Italiano.

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Diritto Regionale Europeo : L. Pasotti

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lpasotti/?p=3[17/10/2011 13.10.52]

PAGINE DEL DOCENTE

L. Pasotti

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Diritto Regionale Europeo

Docente: Larissa Pasotti

A.A. 2010/2011

Contenuti del corso (8 CFU)

Cenni sul regionalismo italiano precedente la riforma del Titolo V della Costituzione

Gli organi delle Regioni (Consiglio, Giunta e Presidente)

La forma di governo regionale

La potestà statutaria delle Regioni

La ripartizione della potestà legislativa tra Stato e Regioni

La potestà regolamentare e amministrativa delle Regioni

L’autonomia finanziaria

Le Regioni a Statuto speciale

Il sistema dei controlli

I rapporti tra Stato Regioni ed autonomie locali: dalla l.n. 142/1990 alle c.d. “riformeBassanini”

I rapporti internazionali e comunitari delle Regioni

Unione europea ed autonomie locali (I parte)

Unione europea ed autonomie locali (II parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: introduzione

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza francese (I parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza francese (II parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza tedesca (I parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza tedesca (II parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza della Gran Bretagna (I parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza della Gran Bretagna (II parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza spagnola (I parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza spagnola (II parte)

Testi consigliati:

Per la parte relativa all’ordinamento italiano e comunitario:

Paolo Caretti – Giovanni Tarli Barbieri, Diritto regionale, Torino, Giappichelli, 2009

Per la parte del corso relativa ai profili comparati delle autonomie l’esame verterà sugli

articoli indicati:

1) Francia

- A. Zorzi Giustiniani, Le metamorfosi dello Stato unitario: décentralisation francese e

devolution britannica a confronto, in Le Regioni, 2005, p. 269;

- J. J. Autin, La ripresa del processo di décentralisation in Francia, in Quaderni regionali,

2004. p. 1071;

- J. F. Brisson, La Francia è una Repubblica indivisibile…la sua organizzazione è

decentralizzata, in Amministrare, 2003, p. 225;

2) Germania

- F. Palermo, Il nuovo riparto delle competenze legislative nell’ordinamento federale

tedesco, tra retorica ed effettività, in Diritto pubblico comparato ed europeo, 2007, p. 79;

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Diritto Regionale Europeo : L. Pasotti

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lpasotti/?p=3[17/10/2011 13.10.52]

- D. Schefold, Federalismo, regionalismo e la riforma del federalismo tedesco, in Diritto

pubblico comparato ed europeo, 2007, p. 79;

3) Gran Bretagna

- P. Leyland, L’esperimento della devolution nel Regno Unito: uno sconvolgimento

dell’assetto costituzionale?, in Le Regioni, 2000, p. 341;

- A. Torre, On devolution. Evoluzione e attuali sviluppi delle forme di autogoverno

nell’ordinamento costituzionale britannico, in Le Regioni, 2000, p. 203;

4) Spagna

- T. Fontillovet – F. Merloni, Il regionalismo spagnolo tra riforma costituzionale e riforma

statutaria, in Le Regioni, 2005, p. 1179;

- C. Bassu, Stato e Comunità autonome in Spagna, in Amministrare, 2004, p. 423.

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Contenuti del corso (4 CFU)

Cenni sul regionalismo italiano precedente la riforma del Titolo V della Costituzione

Gli organi delle Regioni (Consiglio, Giunta e Presidente)

La forma di governo regionale

La potestà statutaria delle Regioni

La ripartizione della potestà legislativa tra Stato e Regioni

La potestà regolamentare e amministrativa delle Regioni

L’autonomia finanziaria

Le Regioni a Statuto speciale

Il sistema dei controlli

I rapporti tra Stato Regioni ed autonomie locali: dalla l.n. 142/1990 alle c.d. “riformeBassanini”

I rapporti internazionali e comunitari delle Regioni

Unione europea ed autonomie locali (I parte)

Unione europea ed autonomie locali (II parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: introduzione

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza francese (I parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza francese (II parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza tedesca (I parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza tedesca (II parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza della Gran Bretagna (I parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza della Gran Bretagna (II parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza spagnola (I parte)

Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza spagnola (II parte)

Testi consigliati:

Paolo Caretti – Giovanni Tarli Barbieri, Diritto regionale, Torino, Giappichelli, 2009

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– Econometria : M. Boschi

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mboschi/?page_id=139[17/10/2011 12.43.21]

PAGINE DEL DOCENTE

M. Boschi

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- EconometriaCFU: 8

Primo semestre 2011.

Il corso avrà inizio giovedì 13 ottobre.

Lezioni:

Martedì, 10,45 – 12,15, Aula 3C

Giovedì, 10,45 – 12,15, Aula 2C

Venerdì, 10,45 – 12,15, Aula 2C

Programma:

Il corso di Econometria introduce i concetti e gli strumenti di base dell’analisi quantitativa

dei fenomeni economici. L’Econometria consente di studiare i dati relativi alle variabili

economiche con lo scopo di verificare ipotesi teoriche circa le relazioni tra esse esistenti

oppure per fornire previsioni.

Il corso prevede il ripasso di concetti di probabilità e statistica, lo studio dell’analisi di

regressione lineare semplice e multipla, nonché dei modelli di regressione con dati panel,

con variabile dipendente binaria e con variabili strumentali.

Il corso prevede, inoltre, l’applicazione delle tecniche apprese a lezione con l’uso di Excel (la

cui conoscenza di base si assume data).

Libro di testo:

J. H. STOCK, M. W. WATSON, Introduzione all’Econometria, Pearson Education Italia,

Seconda edizione, 2009.

Modalità di verifica:

L’esame consiste di due prove (peso percentuale di ciascuna prova sull’esito finale):

- una prova scritta della durata di due ore in cui si dovrà rispondere a quesiti teorici e

risolvere esercizi (70%).

- un’applicazione pratica di alcune delle tecniche apprese mediante l’uso di Excel (30%).

PROGRAMMA DETTAGLIATO

(i numeri degli argomenti si riferiscono ai capitoli del libro di testo)

PARTE I: Introduzione e richiami

1. Domande economiche e dati economici2. Richiami di probabilità3. Richiami di statistica

PARTE II: Elementi fondamentali dell’analisi di regressione

1. Regressione lineare con un singolo regressore2. Verifica di ipotesi e intervalli di confidenza nella regressione semplice3. Regressione lineare con regressori multipli4. Verifica di ipotesi e intervalli di confidenza nella regressione multipla5. Funzioni di regressione non lineari6. Valutazione di studi basati sulla regressione multipla

PARTE III: Ulteriori sviluppi dell’analisi di regressione

1. Regressione con dati panel2. Regressione con variabile dipendente binaria3. Regressione con variabili strumentali

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Curriculum Vitae

Programmi insegnamenti:

- Econometria

- Corso preliminare diMatematica per le ScienzeSociali (CPM)

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

Copyright © 2011 M. Boschi • thanks faraday

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– Econometria : M. Boschi

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mboschi/?page_id=139[17/10/2011 12.43.21]

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Economia aziendale : Onesti T.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/tonesti/?p=7[17/10/2011 13.09.42]

PAGINE DEL DOCENTE

Onesti T.

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Economia aziendale

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti utili per la

comprensione dell’ economia aziendale.

La prima parte del corso fornisce le conoscenze di base per la comprensione della struttura

e del comportamento

del sistema aziendale, approfondendo le diverse caratteristiche e finalità che

contraddistinguono le aziende di erogazione e le imprese.

Nella seconda parte del corso si forniscono agli studenti gli strumenti basilari in tema di

rilevazioni contabile.

Articolazione dell’Insegnamento

Primo modulo: L’Economia dell’Azienda.

Secondo modulo: Elementi di contabilità.

Programma

Modulo I: L’Economia dell’Azienda (6 CFU) Prof. Tiziano Onesti

L’Economia Aziendale e la Ragioneria. Lo studio delle condizioni di esistenza

dell’organismo aziendale; la componente personale e i mezzi operativi dell’azienda.

Oggetto dell’azienda. Soggetti aziendali: “soggetti giuridici” e “soggetto economico”.

Organizzazione. Le strutture organizzative. Vari tipi di azienda. L’istituzione dell’azienda, la

sua localizzazione, la sua dimensione.

L’azienda di erogazione: caratteristiche generali e schemi di gestione. Le aziende di

produzione per lo scambio di beni e servizi: le imprese. I fini dell’impresa. L’equilibrio

economico come fondamentale condizione di vita dell’ impresa. Equilibrio economico ed

economicità. Le possibili modalità di remunerazione dei fattori produttivi utilizzati dall’

impresa. Il rischio d’impresa e i soggetti su cui esso grava. L’efficienza aziendale. Il

processo di formazione del reddito dell’impresa. Il fabbisogno di capitale e la sua

determinazione. Il finanziamento dell’impresa: capitale proprio e capitale di credito nelle

loro varie forme; l’autofinanziamento d’impresa; la scelta delle convenienti forme di

finanziamento; la dinamica relazione tra capitale proprio e capitale di credito. La

struttura finanziaria dell’impresa.

Il processo di crescita dimensionale delle imprese: le caratteristiche principali, la natura, la struttura, le operazioni

interne di scambio e di produzione nei gruppi di imprese.

Modulo II: Elementi di contabilità (2/3 CFU) Dott. Valerio Pieri

Teoria e metodo della partita doppia. Il metodo della partita doppia applicato al sistema del

reddito nelle aziende di produzione. Le rilevazioni contabili delle operazioni di

costituzione e delle principali operazioni di funzionamento. Le scritture di chiusura e

di riapertura dei conti.

La complessità degli argomenti trattati richiederebbe, laddove possibile, una

regolare e costante frequenza del corso.

Testi consigliati

G. Zanda, Lineamenti di Economia Aziendale, Kappa, Roma, ult.ed.;

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum

Economia Aziendale – Materialididattici (a.a. 2011/2012)

Economia Aziendale – MaterialiDidattici (anni accademicipassati)

Economia delle Aziende e delleAmministrazioni Pubbliche –Materiali Didattici (a.a.2011/2012)

Economia delle Aziende e delleAmministrazioni Pubbliche –Materiali Didattici (anniaccademici passati)

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Economia aziendale : Onesti T.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/tonesti/?p=7[17/10/2011 13.09.42]

T. Onesti (a cura di), Esercitazioni di Economia Aziendale, Giappichelli, Torino, 2002.

Nel corso delle lezioni verranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati,

nonchè indicazioni bibliografiche e/o materiali integrativi per eventuali approfondimenti su

specifiche tematiche.

Orario di ricevimento

Il Professore e i suoi collaboratori ricevono gli Studenti dopo le lezioni.

Inoltre, è possibile incontrare il prof. Onesti o i suoi collaboratori su appuntamento, da

richiedere tramite email.

Contatti

Prof. Tiziano Onesti: [email protected]

Dott. Valerio Pieri: [email protected]

Copyright © 2011 Onesti T. • thanks faraday

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Economia dei Mercati Finanziari / Financial Economics : D'Addona S.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdaddona/?p=34[17/10/2011 12.50.00]

PAGINE DEL DOCENTE

D'Addona S.

CERCA NEL SITO

Economia dei Mercati Finanziari / Financial Economics

Objectives:

This course is designed to introduce students to economic principles of assetpricing. The first part of the class is an introduction to security markets andprovides the definition of key concepts, among them the notions of risk and return.The standard asset pricing models are presented both theoretically and empirically.

The second part of the class presents the implications of basic macroeconomicmodels for asset pricing. Both the main theoretical contributions and the recentempirical tests are presented.

Suggested readings:

J.H. Cochrane “Asset Pricing” Princeton University Press 2005

G. Pennacchi “Theory of Asset Pricing” Pearson Addison Wesley, 2008.

Requirements:

Students interested in the “Financial Economics” class are required to set up anorientation appointment by email at least one week BEFORE class starts.

Syllabus Section I

Expected Utility and risk aversion (Pennacchi ch. 1)

Preferences with uncertainty

Risk aversion and risk premia

Portfolio choice

Mean Variance analysis (Pennacchi ch. 2, Cochrane ch 5, 6)

Asset returns and Risk-Return trade-off

The efficient frontier

Portfolio diversification

Capital markets’ equilibrium (Pennacchi ch. 3; Cochrane ch 9, 20)

The Capital Asset Pricing Model

Arbitrage Pricing Theory

Factor models

Empirical evidence

Section II

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Pagina Personale

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Economia dei Mercati Finanziari / Financial Economics : D'Addona S.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdaddona/?p=34[17/10/2011 12.50.00]

Macroeconomics and Finance (Pennacchi ch 4; Cochrane ch. 1, 2, 4, 21)

The Consumption Based Asset Pricing Model

Empirical evidence and classical puzzles in macro-finance

Additional topics in asset pricing

Bond markets and the term structure of interest rates (Cochrane ch. 19)

Bond markets

Principles of bond valuation

Term structure of interest rates

Single and multi factor affine models

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Economia della cultura : Trupiano G.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gtrupiano/?p=13[17/10/2011 13.16.11]

PAGINE DEL DOCENTE

Trupiano G.

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Economia della cultura

Docente: Trupiano G.

ECONOMIA DELLA CULTURA

LAUREA MAGISTRALE

8 crediti

(A.A. 2010/2011)

L’economia della cultura sottolinea l’interdipendenza tra cultura ed economia. La disciplina si

occupa, prima di tutto, di definire i beni e le attività culturali, che non sono semplici merci.

Importante è anche il tema del valore di un bene culturale, contrapposto al tradizionale

valore economico, che si riferisce al capitale culturale tangibile e intangibile. I beni culturali

determinano anche un flusso di servizi con dimensione economica con effetti positivi

sull’occupazione e sul reddito; viene favorita l’industria culturale, mentre sono analizzate le

politiche pubbliche a favore della cultura.

Testi consigliati:

D. Throsby, Economia e cultura, Il Mulino, Bologna, 2005.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Esami ed esoneri

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

Copyright © 2011 Trupiano G. • thanks faraday

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Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche : Onesti T.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/tonesti/?p=9[17/10/2011 13.09.32]

PAGINE DEL DOCENTE

Onesti T.

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Economia delle aziende e delle amministrazionipubbliche

ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (8 CFU)

prof. Tiziano ONESTI

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti utili per la

comprensione dell’economia delle amministrazioni pubbliche.

Nella prima parte del corso si forniscono le conoscenze di base per la comprensione della

struttura e del comportamento delle aziende e delle amministrazioni pubbliche.

La seconda parte, che si concentra sugli enti locali, approfondisce i processi di decisione,

esecuzione e controllo che caratterizzano l’economia delle amministrazioni pubbliche,

fornendo gli strumenti concettuali e operativi utili per la comprensione e l’analisi della

contabilità e del bilancio degli enti pubblici.

Infine, la terza parte del corso approfondisce le tematiche inerenti i servizi pubblici locali.

Programma

Prima parte:

L’economia aziendale nel contesto delle aziende e delle amministrazioni pubbliche – Le

aziende e le amministrazioni pubbliche: aspetti definitori e classificazione – Il sistema dei

beni nel contesto delle aziende pubbliche: il patrimonio pubblico – Il sistema delle persone:

la governance e l’organizzazione. Sfera politica e sfera gestionale: rispettive funzioni e

reciproche relazioni. Il ruolo del soggetto economico – Le puculiarità gestionali delle aziende

e delle amministrazioni pubbliche. Il finanziamento della gestione – Il criterio di economicità

nel contesto della pubblica amministrazione. Giudizi di efficienza e di efficacia – Il sistema

informativo – Il sistema delle rilevazioni contabili: gestione e rilevazione finanziaria ed

economica – I sistemi di controllo nella pubblica amministrazione: cenni e rinvio all’esame

di Programmazione e Controllo delle Amministrazioni Pubbliche

Seconda parte: Processi di decisione, esecuzione e controllo negli enti locali.

I documenti di pianificazione e di programmazione – Il bilancio di previsione: la struttura e

la gestione delle entrate e delle spese, principi di bilancio, procedura e tempi di redazione,

l’esercizio provvisorio e la gestione provvisoria, il fondo di riserva e le variazioni di bilancio

– Il piano esecutivo di gestione: processo di formazione, contenuti e struttura, definizione

degli obiettivi – Il rendiconto: processo di formazione, contenuto del rendiconto, principi di

contabilità finanziaria, i residui di bilancio, le economie e le diseconomie, il prospetto di

conciliazione tra competenza finanziaria ed economia, il conto economico e il conto del

patrimonio.

Terza parte: Servizi pubblici locali

Definizione di servizio pubblico e di servizio pubblico locale. Processi di privatizzazione e di

liberalizzazione. Privatizzazione formale e privatizzazione sostanziale. Servizi pubblici locali

a rilevanza economica e privi di rilevanza economica: modalità di gestione. Le società “in

house” per la gestione dei servizi pubblici locali: scenario presente ed evoluzione attesa-

Tematiche di governance nelle società di servizio pubblico locale.

La complessità degli argomenti trattati richiederebbe, laddove possibile, una

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum

Economia Aziendale – Materialididattici (a.a. 2011/2012)

Economia Aziendale – MaterialiDidattici (anni accademicipassati)

Economia delle Aziende e delleAmministrazioni Pubbliche –Materiali Didattici (a.a.2011/2012)

Economia delle Aziende e delleAmministrazioni Pubbliche –Materiali Didattici (anniaccademici passati)

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche : Onesti T.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/tonesti/?p=9[17/10/2011 13.09.32]

regolare e costante frequenza del corso.

Testi consigliati

I riferimenti bibliografici verranno comunicati durante lo svolgimento del corso.

Ad integrazione del programma verranno distribuite, nel corso delle lezioni, delle dispense a

cura del docente. Inoltre, saranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati.

Orario di ricevimento

Il docente riceve gli studenti previo appuntamento da richiedere via e-mail (solitamente

dopo ogni lezione il professore riceve gli studenti).

Contatti

Prof. Tiziano Onesti: [email protected]

Dott. Valerio Pieri : [email protected]

Copyright © 2011 Onesti T. • thanks faraday

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Economia Internazionale (M-Z) : D'Addona S.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdaddona/?p=8[17/10/2011 12.49.51]

PAGINE DEL DOCENTE

D'Addona S.

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Economia Internazionale (M-Z)

DocenteProf. Stefano d’Addona

Anno Accademico2010/11

C.F.U.8

AVVISO:Tutti gli aggiornamenti relativi al corso si trovano sul sito

http://host.uniroma3.it/docenti/daddona/db/blog/index.php

Presentazione e Obiettivi Formativi

L’economia internazionale studia l’interdipendenza economica e finanziaria delle nazioni.

Essa analizza temi stimolanti e attuali quali le determinanti del commercio internazionale e

le politiche commerciali, l’internazionalizzazione dei mercati finanziari, gli equilibri (o

squilibri) macroeconomici dei diversi paesi e la propagazione ciclica nell’economia mondiale,

le istituzioni che regolano il sistema dei pagamenti internazionali e il funzionamento dei

mercati dei cambi.

Il corso è articolato in due moduli, di cui il primo ha per oggetto il commercio

internazionale e le politiche commerciali internazionali e il secondo affronta i temi della

macroeconomia internazionale.

Temi e argomenti principaliPRIMO MODULO (4 CFU):

La teoria del commercio internazionale: i vantaggi comparati, le dotazioni di risorse e la

distribuzione dei benefici del commercio, il ruolo della concorrenza imperfetta e delle

economie di scala. Le politiche commerciali internazionali: il dumping, costi e benefici di un

dazio sulle importazioni, i sussidi, i contingentamenti delle importazioni e le restrizioni

volontarie alle esportazioni.

SECONDO MODULO (4 crediti)

La macroeconomia internazionale: la contabilità nazionale e la bilancia dei pagamenti, i

mercati valutari e i tassi di cambio, la relazione tra moneta, tassi di interesse e tassi di

cambio, la relazione tra prezzi e tassi di cambio, la determinazione del reddito in economia

aperta, i regimi di cambio fisso.

Testi consigliati e programma d’esame

Programma da 8 crediti:

PRIMO MODULO

P. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale 1, Teoria e politica del commercio

internazionale, Pearson 2007,

(capp. 1; 2; 3.1-3.4; 4; 5.1, 5.3, 5.4; 6.1-6.5; 8 con esclusione delle appendici)

SECONDO MODULO

P. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale 2, Economia monetaria

internazionale, Pearson 2007,

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Pagina Personale

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Economia Internazionale (M-Z) : D'Addona S.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdaddona/?p=8[17/10/2011 12.49.51]

(capp. 1-6 con esclusione delle appendici)

Per gli studenti iscritti ai corsi previsti dagli ordinamenti previgenti

Programma da 6 crediti:

PRIMO MODULO

P. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale 1, Teoria e politica del commercio

internazionale, Pearson 2007,

(capp. 1; 2; 3.1-3.4; 4; 5.1, 5.3, 5.4; 6.1-6.5; con esclusione delle appendici)

SECONDO MODULO

P. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale 2, Economia monetaria

internazionale, Pearson 2007,

(capp. 1-5 con esclusione delle appendici)

Programma da 9 crediti:

PRIMO MODULO

P. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale 1, Teoria e politica del commercio

internazionale, Pearson 2007,

(capp. 1; 2; 3.1-3.4; 4; 5.1, 5.3, 5.4; 6.1-6.5; 8 con esclusione delle appendici)

SECONDO MODULO

P. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale 2, Economia monetaria

internazionale, Pearson 2007,

(capp. 1-7 con esclusione delle appendici)

Tipo di didattica prevalenteLezioni frontali, seminari tematici e redazione di tesine di approfondimento la cui

valutazione costituirà parte integrante della votazione finale.

Prove di Esame

Studenti frequentanti:

Per gli studenti frequentanti è prevista una prova intermedia alla fine del primo modulo ed

un preappello a fine corso. Le due prove contribuiranno al voto finale in misura dell’50%

ciascuna.

Lo studente può mantenere il voto ottenuto allo scritto ovvero decidere di sostenere

l’esame orale per migliorare il punteggio ottenuto. Studenti con voto complessivo inferiore

al 14 non sono ammessi all’esame orale. In caso di mancato superamento dell’esame lo

studente frequentante dovrà sostenere di nuovo lo scritto come spiegato nella sezione

“Esami non frequentanti”.

L’accesso alla prova intermedia e al preappello è consentito a studenti con almeno il 70%

delle presenze.

Esami non frequentanti:

Gli esami scritti consistono di 3 domande aperte relative ai tre moduli del corso. Lo

studente deve completare l’intero compito in una sessione d’esame rispondendo alle 3

domande.

Lo studente può mantenere il voto ottenuto allo scritto ovvero decidere di sostenere

l’esame orale per migliorare il punteggio ottenuto. Studenti con voto complessivo inferiore

al 14 non sono ammessi all’esame orale. In caso di mancato superamento dell’esame lo

studente non può presentarsi all’appello immediatamente successivo.

Collegamenti con altri insegnamentiPer una proficua fruizione del corso è opportuno aver sostenuto l’esame di Economia

Politica.

Risorse onlineEconomia Internazionale 2011

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Economia Politica : Bini P.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=136[17/10/2011 12.41.43]

PAGINE DEL DOCENTE

Bini P.

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Economia Politica

Secs-P/01 Economia Politica – anno accademico 2010-2011

Insegnamento erogato per il Corso di laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni

Internazionali (nel primo semestre)

Obiettivi formativi

Il corso intende far acquisire agli studenti i fondamenti della teoria economica,

illustrandone, al tempo stesso, le principali, possibili applicazioni nella interpretazione e

nella gestione dei fatti economici.

Programma del corso

Il programma del corso si articola in tre parti. La prima parte tratta della microeconomia

(dal greco micros, “piccolo”). Dopo aver introdotto i concetti e le definizioni di base

dell’economia – quali: scarsità, ricchezza, scambio, economia di mercato, capitalismo, ecc.

– il corso si occupa del comportamento economico dei singoli soggetti (famiglie, imprese,

governi). In particolare, vengono approfonditi temi riguardanti: a) le scelte dei

consumatori; b) i costi di produzione; c) la massimizzazione del profitto; d) il

funzionamento dei mercati, con particolare riguardo a quello concorrenziale; e) il ruolo

dello Stato per migliorare l’efficienza economica.

La seconda parte tratta della macroeconomia (dal greco macros, “esteso”). Qui il

programma si concentra su ciò che accade nel sistema economico considerato nel suo

complesso: produzione totale, occupazione complessiva, ecc. Vengono presentati i seguenti

principali argomenti: a) il sistema monetario, la determinazione del livello generale dei

prezzi, l’inflazione; b) i fattori della crescita economica e le cause del sottosviluppo; c)

l’economia del breve periodo e il ciclo; f) principi, metodi e strumenti di una politica

economica volta alla stabilizzazione e allo sviluppo.

La terza parte offre nozioni in merito alla contabilità nazionale, alla bilancia dei pagamenti,

e alla politica monetaria nel contesto dell’Unione Europea

Prove di esame

La prova scritta di esame, che si svolge in un’unica soluzione, consiste in un test con

domande a risposta multipla (riguardante la contabilità nazionale, la bilancia dei pagamenti,

la politica monetaria nel contesto dell’Unione Europea) e in una serie di domande a risposta

aperta (sul programma di micro e macroeconomia).

Una volta superata positivamente la prova scritta, lo studente ha due alternative: a) Se

soddisfatto del voto ottenuto, ne chiederà la verbalizzazione, concludendo così l’esame; b)

Se insoddisfatto del voto positivo conseguito, potrà sottoporsi ad una prova orale

aggiuntiva nella seduta di esami immediatamente successiva a quella in cui ha svolto il

compito scritto. In tal caso, naturalmente, la valutazione finale può essere uguale, superiore

o inferiore a quella fin lì ottenuta nelle prove scritte.

N.B. La prova scritta è OBBLIGATORIA

Materiale didattico relativo al programma da 10 cfu

I- M. Lieberman – R. Hall, Principi di economia, Apogeo editore, Milano, 2010, terza

edizione (ad eccezione dei capitoli 8 e 9);

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiale Didattico EconomiaPolitica

Materiale Didattico Storia eTeorie dell’Intervento Pubblicoin Economia

Materiale Didattico Seminario“Crisi internazionale e ruolodelle banche centrali”

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Economia Politica : Bini P.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=136[17/10/2011 12.41.43]

II- Dispense riguardanti la contabilità nazionale, la bilancia dei pagamenti, la politica

monetaria nel contesto dell’Unione Europea (sono scaricabili da questo sito);

III- Esercizi di economia che saranno resi disponibili (presumibilmente da fine Novembre)

presso la biblioteca della facoltà, presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera, oppure

scaricabili da questo sito

Materiale didattico relativo al programma da 8 cfu

I- M. Lieberman – R. Hall, Principi di economia, Apogeo editore, Milano, 2010, terza

edizione (ad eccezione dei capitoli 8 e 9);

II- Esercizi di economia che saranno resi disponibili (presumibilmente da fine Novembre)

presso la biblioteca della facoltà, presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera, oppure

scaricabili da questo sito.

Materiale didattico relativo al programma da 6 cfu

I- M. Lieberman – R. Hall, Principi di economia, Apogeo editore, Milano, 2010, terza

edizione (ad eccezione dei capitoli 8, 9, 18 e 19);

II- Esercizi di economia (completamente svolti) che saranno resi

disponibili (presumibilmente da fine Novembre) presso la biblioteca della facoltà, presso la

cartoleria “Appunti” di via Chiabrera oppure scaricabili da questo sito.

Copyright © 2011 Bini P. • thanks faraday

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Economia Politica : D'Addona S.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdaddona/?p=52[17/10/2011 12.49.44]

PAGINE DEL DOCENTE

D'Addona S.

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Economia Politica

DocenteProf. Stefano d’Addona

Anno Accademico2010/11

C.F.U.8:

AVVISO:Tutti gli aggiornamenti relativi al corso si trovano sul sito

http://host.uniroma3.it/docenti/daddona/db/blog/index.php

Programma:Il corso di Economia Politica mira a fornire, a partire dallo studio dei principali modelli di

riflessione teorica, le conoscenze funzionali all’interpretazione del dibattito in atto sui

principali temi riguardanti il funzionamento dei sistemi economici e le proposte di politica

economica.

Gli studenti dovranno acquisire la capacità di comparare tra loro i diversi contesti

economici, anche ai fini di valutare i problemi dello sviluppo, così come questi si pongono

nelle regioni meno sviluppate dei paesi economicamente avanzati e nei paesi in via di

sviluppo e le misure di cooperazione. A tali fini, devono possedere padronanza della

terminologia e dei metodi utilizzati dall’analisi economica dei problemi, delle modalità

argomentative e dell’approccio critico ai testi, il tutto basandosi su buone capacità nell’uso

degli strumenti bibliografici di base.

Testi di Base:G. ANTONELLI, G. CAINELLI, N. DE LISO, R. LEONCINI, S. MONTRESOR, Economia, Torino,

Giappichelli, Terza edizione, 2009.

A. MONTINI, S. MONTRESOR, L. ZAMPARINI, Economia. Quesiti, Torino, Giappichelli,

Seconda edizione, 2009.

Note:Il corso è riservato agli studenti nei corsi di laurea triennale in Scienze Politiche per la

Cooperazione e lo Sviluppo e Scienze Politiche per il Governo e l’Amministrazione.

Gli studenti immatricolatisi nel corso di laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni

Internazionali, invece, devono seguire il corso di Economia Politica tenuto dal Prof. Piero

Bini. La suddivisione rispecchia le diverse attribuzioni di crediti e esigenze di programma dei

tre corsi di laurea. Pertanto NON sono possibili cambi di corso.

Il materiale relativo del corso si trova all’indirizzo:

http://host.uniroma3.it/docenti/daddona/db/blog

Programma Dettagliato

(i numeri degli argomenti si riferiscono ai capitoli del manuale)

Introduzione

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Pagina Personale

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Economia Politica : D'Addona S.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdaddona/?p=52[17/10/2011 12.49.44]

1. Oggetto e metodo dell’economia politica

2. Modelli e strumenti di analisi

I Parte: Microeconomia. Agenti e Mercati.

3. Consumatore e domanda di mercato

4. Impresa e teoria della produzione

6. Mercati dei beni in concorrenza perfetta

7. Interazione tra domanda ed offerta

9. Mercati non concorrenziali

10. Esternalità, beni pubblici, intervento pubblico

II Parte: Macroeconomia. Misurazioni e Modelli

11. Contabilità nazionale e variabili macroeconomiche

12. Determinazione del PIL

13. Mercati finanziari e modello IS-LM

14. Offerta aggregata e aggiustamento dei prezzi

Tipo di didattica prevalenteLezioni frontali, seminari tematici e redazione di tesine di approfondimento la cui

valutazione costituirà parte integrante della votazione finale.

Prove di Esame

Studenti frequentanti:

Per gli studenti frequentanti è prevista una prova intermedia alla fine del primo modulo ed

un preappello a fine corso. Le due prove contribuiranno al voto finale in misura del 60% la

prima e del 40% la seconda.

Lo studente può mantenere il voto ottenuto come media ponderata delle due prove ovvero

decidere di sostenere l’esame orale per migliorare il punteggio ottenuto.

Studenti con voto inferiore al 14 ad una delle prove non sono ammessi all’esame orale.

In caso di mancato superamento dell’esame lo studente frequentante dovrà sostenere di

nuovo lo scritto come spiegato nella sezione “Esami non frequentanti”.

L’accesso alla prova intermedia e al preappello è consentito a studenti con almeno il 70%

delle presenze.

Solo per gli studenti che debbono sostenere l’esame da 9 crediti: è prevista una domanda

aggiuntiva nel compito su le due dispense disponibili sul sito del corso.

Esami non frequentanti:

Lo studente deve completare l’intero compito in una sessione d’esame rispondendo alle

domande relative sia alla parte di Microeconomia che alla parte di Macroecomomia.

Lo studente può mantenere il voto ottenuto allo scritto ovvero decidere di sostenere

l’esame orale per migliorare il punteggio ottenuto. Studenti con voto complessivo inferiori

al 14 non sono ammessi all’esame orale. In caso di mancato superamento dell’esame lo

studente non può presentarsi all’appello immediatamente successivo. In ogni caso è

possibile ritirarsi dalla prova scritta e presentarsi all’appello immediatamente successivo.

Solo per gli studenti che debbono sostenere l’esame da 9 crediti: è prevista una domanda

aggiuntiva nel compito su le due dispense disponibili sul sito del corso.

Copyright © 2011 D'Addona S. • thanks faraday

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Giustizia costituzionale : Siclari M.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/msiclari/?p=13[17/10/2011 13.13.48]

PAGINE DEL DOCENTE

Siclari M.

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Giustizia costituzionale

Docente Massimo Siclari

A. A. 2011/2012

CFU 8

Programma:

La giustizia costituzionale e le sue premesse storiche e istituzionali. La giurisdizione

costituzionale in Italia: la Corte costituzionale italiana ed i suoi rapporti con gli altri poteri

dello Stato. Il problematico sistema delle fonti in tema di giustizia costituzionale.

L’organizzazione strutturale e funzionale della Corte costituzionale. Il giudizio di

costituzionalità sulle leggi: i principali modelli del controllo. Il giudizio in via incidentale:

oggetto e vizi sindacabili; il procedimento. Il giudizio in via di azione: oggetto e vizi

sindacabili; il procedimento. Forma, natura, tipologia ed effetti delle decisioni della Corte

costituzionale nei giudizi sulle leggi. L’attività della Corte ed i rapporti con il potere

giudiziario ed il potere legislativo. Dal controllo sulla costituzionalità delle leggi al controllo

sulla funzione legislativa. Nuovi strumenti decisori nel rispetto della discrezionalità

legislativa e dell’art. 81 Cost. I conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato. I conflitti di

attribuzione tra lo Stato e le Regioni e tra le Regioni. Il giudizio sull’ammissibilità delle

richieste di referendum abrogativo. Il giudizio sulle accuse promosse contro il Presidente

della Repubblica. Come lavora la Corte costituzionale.

Testi consigliati:

A. Cerri, Corso di giustizia costituzionale, Milano, Giuffrè, 2008, 5ª ed.

A. Agrò – F. Modugno – A. Cerri, Il principio di unità del controllo sulle leggi nella

giurisprudenza della Corte Costituzionale, Torino Giappichelli, 2008, 5ª ed.

Lo studente dovrà comunque essere in possesso di un testo aggiornato della Costituzione

italiana, quale, ad esempio, quello a cura di M. Siclari, La Costituzione della Repubblica

italiana nel testo vigente, Aracne, Roma, 2007, 4.a ed., e di una raccolta normativa

riguardante i giudizi innanzi alla Corte costituzionale, quale, ad esempio, quella a cura di M.

Siclari, Norme relative ai giudizi di competenza della Corte costituzionale, Roma, Aracne,

2010, 3.a ed.

A. A. 2010/2011

CFU 8

A. Cerri, Corso di giustizia costituzionale, Milano, Giuffrè, 2008, 5ª ed.

A. Agrò – F. Modugno – A. Cerri, Il principio di unità del controllo sulle leggi nella

giurisprudenza della Corte Costituzionale, Torino Giappichelli, 2008, 5ª ed.

Lo studente dovrà comunque essere in possesso di un testo aggiornato della Costituzione

italiana, quale, ad esempio, quello a cura di M. Siclari, La Costituzione della Repubblica

italiana nel testo vigente, Aracne, Roma, 2007, 4.a ed., e di una raccolta normativa

riguardante i giudizi innanzi alla Corte costituzionale, quale, ad esempio, quella a cura di M.

Siclari, Norme relative ai giudizi di competenza della Corte costituzionale, Roma, Aracne,

2010, 3.a ed.

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Giustizia costituzionale : Siclari M.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/msiclari/?p=13[17/10/2011 13.13.48]

A.A. 2009/10 (e precedenti)

C.F.U. 6

A. Cerri, Corso di giustizia costituzionale, Milano, Giuffrè, 2008, 5ª ed.

F. Modugno, La ragionevolezza nella giustizia costituzionale, Editoriale Scientifica, Napoli,

2007.

Lo studente dovrà comunque essere in possesso di un testo aggiornato della Costituzione

italiana, quale, ad esempio, quello a cura di M. Siclari, La Costituzione della Repubblica

italiana nel testo vigente, Aracne, Roma, 2007, 4.a ed., e di una raccolta normativa

riguardante i giudizi innanzi alla Corte costituzionale, quale, ad esempio, quella a cura di M.

Siclari, Norme relative ai giudizi di competenza della Corte costituzionale, Roma, Aracne,

2010, 3.a ed.

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Gli Stati Uniti nel XX secolo – Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.

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PAGINE DEL DOCENTE

Fiorentino D.

CERCA NEL SITO

Gli Stati Uniti nel XX secolo – Laurea Magistrale (D.M.n. 270/04)Docente D. Fiorentino

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso affronta la storia degli USA nel XX secolo attraverso lo studio della politica estera,

della societa’ e della cultura americane con particolare attenzione alle dinamiche etniche e

razziali. Alla fine del corso gli studenti saranno in grado di leggere criticamente alcuni

aspetti essenziali dell’esperienza statunitense in quello che va sotto il nome di “secolo

americano”. Partendo da un’analisi della natura della società e della politica americane, il

corso affronta alcuni aspetti fondamentali dell’affermazione degli Stati Uniti come grande

potenza a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Al fine di mettere gli studenti in grado

di comprendere meglio le dinamiche di crescita e di affermazione del “modello americano”,

il programma offre una lettura della società e dell’identità americana al suo interno. Per

questo, come si può evincere dal programma, il corso comprende la visione di alcuni film e

la lettura di alcuni importanti romanzi della letteratura americana del secolo scorso. Alla

fine del corso gli studenti avranno una buona comprensione complessiva del sistema e delle

istituzioni americane e una approfondita conoscenza di alcuni dei temi centrali della storia

USA nel XX secolo.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso si articola in due moduli di 4 crediti ciascuno (per un totale di 8 crediti). Il primo

e’dedicato a un’introduzione generale alla storia e alla cultura americane, soprattutto per

coloro che non hanno fin qui avuto occasione di approfondire la storia USA. Il secondo

rivolge l’attenzione alla politica estera, alla questione nazionale e a quella razziale nel corso

del XX secolo cercando di mettere in evidenza come questi tre ambiti della società

americana abbiano contribuito a farne la grande potenza di oggi.

Programma

Il corso affronta temi quali la societa’ multiculturale, le dinamiche di identificazione nella

societa’, e la trasformazione degli Stati Uniti in grande potenza anche grazie al superamento

dei problemi etnici di un paese in rapida trasformazione. Partendo da alcuni cenni sul

periodo della guerra civile e della Ricostruzione che ne seguì, si ripercorrono i momenti

centrali del processo che nel giro di nemmeno mezzo secolo fecero degli USA una grande

potenza mondiale. Centrali sono in questo senso la politica estera a partire dalla guerra di

Cuba del 1898, la questione dell’immigrazione e la diffusione di ideologie e politiche

“razziali” tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. In parallelo si sviluppavano, soprattutto

a partire dai primi del ‘900, le nuove teorie sul pluralismo culturale che avrebbero

progressivamente aperto la strada alle rivendicazioni sociali della seconda meta’ del secolo.

La società americana cresceva rapidamente sviluppando profonde contraddizioni interne che

ripetutamente davano il via a sconvolgimenti capaci di scuotere il paese nel corso di tutto il

secolo.

Un altro momento storico che viene preso in esame con particolare attenzione è quello

della guerra fredda con tutte le sue ricadute interne e internazionali. Ovviamente una certa

attenzione sarà dedicata anche al movimento per i diritti civili.

Per aiutare la comprensione del ruolo degli Stati Uniti nel secolo definito appunto

PAGINE DISPONIBILI

materiali didattici

Programmi Insegnamenti

Avvisi

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Gli Stati Uniti nel XX secolo – Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.

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“americano”, gli studenti avranno l’occasione di avvicinare anche il cinema e la letteratura

americane che hanno contribuito, insieme alla televisione, a veicolare il “modello

americano” nel mondo.

L’intento del programma e’ quello di far comprendere gli Stati Uniti di oggi alla luce della

loro storia sociale e culturale con riferimenti continui alle scelte politiche portate avanti da

diverse amministrazioni.

Tipologia Didattica

Il corso prevede lezioni frontali, visione di film d’autore, e discussione in classe dei testi

assegnati.

APPUNTI PER GLI STUDENTI:

presentazioni

dichiarazione file download

Links per i documenti:

Discorso di W. McKinley sulle Filippine, 1899

http://salempress.com/store/samples/milestone_am_leaders/milestone_am_leaders_home.htm

La Strenuous Life di T. Roosevelt, 1899

http://www.historytools.org/sources/strenuous.html

Discorso di Wilson al Congresso 2 aprile 1917

http://www.ourdocuments.gov/doc.php?flash=true&doc=61&page=transcript

Il discorso di FDR sulle quattro libertà

http://www.ourdocuments.gov/doc.php?doc=70&page=transcript

Messaggio di addio di Eisenhower alla nazione

http://www.americanrhetoric.com/speeches/dwightdeisenhowerfarewell.html

Kennedy e la nuova frontiera

http://www.americanrhetoric.com/speeches/jfk1960dnc.htm

M.L. King, I have a Dream

http://www.americanrhetoric.com/speeches/mlkihaveadream.htm

Note

I partecipanti al corso dovranno presentare una relazione in classe su uno dei testi a scelta

che illustrano, secondo punti di vista diversi, le trasformazioni della societa americana, la

storia nazionale e la politica estera nel XX secolo. Tutti gli studenti frequentanti dovranno

infine sostenere un esame orale sul resto del programma indicato. La valutazione per il

voto finale (assegnato comunque in trentesimi), si basa quindi su queste due prove. La

prima prova (relazione) si sostiene in classe alla fine del corso e viene svolta a gruppi di

tre/quattro studenti. Per frequentanti si intendono gli studenti che hanno seguito almeno il

70% delle lezioni.

Testi Consigliati

Generale:

Arnaldo Testi, Il secolo degli Stati Uniti, Bologna, Il Mulino, 2008.

Il Novecento USA. Narrazioni e culture letterarie del Novecento americano, a cura di S.

Antonelli e G. Mariani, Roma, Carocci, 2009, capp. 1, 2, 4, 5, 7, 9, 10, 11, 14.

La costituzione USA:

http://archives.gov/exhibits/charters/constitution.html (in inglese)

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Gli Stati Uniti nel XX secolo – Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.

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http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/materiali/normativa/file/CostituzioneUSA.html (in

italiano)

Per le presentazioni, gli studenti potranno scegliere di discutere in classe uno dei seguenti

volumi:

Thomas Borstelmann, The Cold War and the Color Line, Harvard University Press, 2003.

Frank Nincovich, The Wilsonian Century: U.S. Foreign Policy since 1900, University of

Chicago Press, 2001.

Stephen Whitfield, The Culture of the Cold War, Johns Hopkins University Press, 1996.

I romanzi rappresentano un supporto culturale per meglio comprendere la mentalità

americana del ‘900. Uno dei seguenti titoli a scelta in qualunque edizione:

Henry Roth, Chiamalo Sonno (Call It Sleep)

John Steinbeck, Furore (Grapes of Wrath)

Jack Kerouac, Sulla strada (On the Road)

N.B. Si presuppone una conoscenza della lingua inglese.

I film:

Tempi moderni di C. Chaplin (1936)

Dr. Stranamore di S. Kubrik (1963)

Fragole e Sangue di S. Hagmann (1970)

Apocalypse Now di F.F. Coppola (1979)

Salvate il Soldato Ryan di S. Spielberg (1998)

Gli studenti non frequentanti dovranno presentare il programma per frequentanti,

compreso uno dei testi a scelta, piu’ il volume: Stefano Luconi, Matteo Pretelli,

L’immigrazione negli Stati Uniti, Bologna, Il Mulino, 2008.

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Governo Locale : L. Germano

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lgermano/?p=3[17/10/2011 12.55.14]

PAGINE DEL DOCENTE

L. Germano

CERCA NEL SITO

Governo LocaleDocente Luca Germano

AA 2010/2011

CFU: 8

Corso di laurea magistrale in Scienze delle pubbliche amministrazioni

Presentazione e Obiettivi Formativi

I governi locali, in quasi tutti i sistemi politici avanzati, stanno assumendo un’importanza

crescente negli assetti di potere centro-periferia, soprattutto a seguito dell’ampio processo

di decentramento favorito anche da globalizzazione ed europeizzazione. Attraverso l’analisi

comparata del funzionamento degli enti locali nei sistemi politici europei e nord americani,

il corso ha l’obiettivo di fornire gli strumenti concettuali per comprenderne ed analizzare il

governo locale sia in quanto istituzione sia in quanto attività relazionale tra attori politici,

istituzionali e non, indirizzata alla presa di decisioni pubbliche a livello locale (local

governance).

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso prevede lezioni frontali e seminari con una diretta partecipazione degli studenti

Programma

Il corso è suddiviso in due parti.

Nella prima parte, dopo aver specificato cosa si intenda per governo locale e quale sia stata

la sua evoluzione nei diversi paesi occidentali, si passerà all’esame dell’articolazione

territoriale dei poteri per mostrare le interrelazioni fra i diversi livelli di governo che

insistono contemporaneamente su uno stesso territorio e si analizzeranno le ragioni e le

modalità del trasferimento di molte funzioni e poteri dai governi centrali a quelli periferici.

Verrà poi introdotto l’argomento della democrazia locale e delle forme di partecipazione dei

cittadini. Si mostrerà come la ridotta dimensione delle istituzioni locali, e la loro vicinanza ai

cittadini, permetta di sperimentare nuove forme decisionali inclusive, volte al

coinvolgimento diretto delle popolazioni abitanti un certo territorio nella produzione di

talune politiche locali e come ciò contribuisca allo sviluppo della democrazia locale.

Nella seconda parte ci si concentrerà specificamente sulla politica locale italiana e sulle sue

istituzioni. Saranno esaminati i processi evolutivi degli enti locali italiani, soprattutto a

seguito delle riforme degli anni Novanta che hanno modificato la struttura centralistica dello

Stato italiano, una particolare attenzione sarà posta all’attuale tema della riforma

federalista.

Testi Consigliati

Bobbio L., I governi locali nelle democrazie contemporanee, Roma-Bari, Laterza, n.e. 2008

Baccetti, C., La nuova politica locale, Torino, Utet, 2008.

Modalità d’esame

Gli studenti frequentanti verranno incoraggiati a un’attiva partecipazione mediante la

presentazione orale in aula di una tesina, da concordare con il docente, che permetterà di

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Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

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Governo Locale : L. Germano

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lgermano/?p=3[17/10/2011 12.55.14]

esonerare parte del programma. Le modalità delle presentazioni saranno stabilite durante le

lezioni e in base al numero dei partecipanti.

Gli studenti non frequentanti, invece, dovranno portare all’esame entrambi i testi

indicati.

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Il potere nucleare nel sistema internazionale : Gala M.

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PAGINE DEL DOCENTE

Gala M.

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Il potere nucleare nel sistema internazionaleDocente

Prof. Marilena Gala

A.A.

2010/11

C.F.U.

8

Presentazione e Obiettivi Formativi:

Il corso è volto a fornire gli strumenti essenziali a comprendere alcuni dei più importanti

problemi legati alla proliferazione nucleare nel mondo contemporaneo. Con questo obiettivo

esso affronta anzitutto la storia della scoperta e della diffusione delle conoscenze

necessarie allo sfruttamento a fini militari dell’energia atomica per poi concentrarsi su alcuni

degli aspetti politici e politico-strategici, che ancora oggi fanno della aspirazione a

sviluppare tale arsenale una delle problematiche più dibattute in ambito internazionale. La

storia della guerra fredda in definitiva non è che l’espressione complessa dell’interazione fra

le varie componenti politiche, militari, e ideologiche del confronto fra due grandi potenze,

legate sempre dal filo rosso del linguaggio nucleare. Tuttavia, la storia della prima “era

atomica” non esaurisce lo scopo del corso che intende affrontare anche l’analisi, nei suoi

aspetti più rilevanti, dell’era che è cominciata con la fine del confronto bipolare.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso si articola in due moduli di 4 crediti ciascuno. Il primo modulo ha l’obiettivo di

sottolineare le trasformazioni indotte dalla disponibilità di strumenti di distruzione inusitata,

come la bomba atomica e quella all’idrogeno, nel sistema internazionale (tutte lezioni

frontali). Il secondo modulo affronta più specificamente le questioni legate al controllo degli

armamenti e alla non proliferazione, che hanno caratterizzato la prima era nucleare, e si

conclude con una parte a carattere seminariale, volta a esaminare alcuni casi di

proliferazione più recente (una parte di lezioni frontali e una parte dedicata alla

presentazione delle relazioni orali da parte degli studenti).

Programma

I modulo (4 CFU):

Dopo aver chiarito alcuni elementi tecnici, il corso affronta l’analisi degli effetti prodotti dal

nucleare militare sull’idea di potenza, sulla costruzione e tenuta delle alleanze e sulla più

generale stabilità/instabilità internazionale. In tal senso risulta importante la comprensione

degli strumenti messi a disposizione dallo sviluppo tecnologico, ma anche le conseguenze

militari e politiche di una naturale evoluzione e diffusione delle conoscenze. Altro fattore

essenziale a misurare il riverbero del potere nucleare sul sistema internazionale è l’esame

della nascita e affermazione della dottrina strategica come componente necessaria della

mentalità nucleare che ha caratterizzato la prima fase dell’era atomica.

II modulo (4 CFU):

Il secondo modulo è rivolto all’esame della genesi ed evoluzione della non proliferazione e

controllo degli armamenti prima e dopo la fine della guerra fredda. E’ infatti interessante

confrontare il controllo degli armamenti voluto dalle grandi potenze all’epoca del confronto

PAGINE DISPONIBILI

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Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

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Il potere nucleare nel sistema internazionale : Gala M.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mgala/?p=7[17/10/2011 12.55.00]

bipolare con i tentativi di rivitalizzare il regime di non proliferazione degli ultimi decenni. La

parte finale e seminariale di questo modulo sarà quindi dedicata ad alcuni dei casi di paesi

che hanno deciso di tenersi fuori dal regime di non proliferazione nato durante la guerra

fredda.

Tipologia Didattica

Collegamenti con altri Insegnamenti

E’ essenziale aver sostenuto l’esame di Storia delle relazioni internazionali

Note

Il corso inizia il I marzo 2011

Testi Consigliati

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Istituzioni di Diritto Privato (A-L) : Del Prato E.

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PAGINE DEL DOCENTE

Del Prato E.

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Istituzioni di Diritto Privato (A-L)Docente

Enrico del Prato

A.A.

2009/10

C.F.U.

9

Valido per i Corsi di Studio

Presentazione e Obiettivi Formativi

Le Istituzioni di Diritto Privato assolvono ad una funzione fondamentale nelle discipline

sociali, non solo precipuamente giuridiche, che non si esaurisce nell’apprendimento delle

nozioni tecniche del diritto privato attualmente in vigore ma assicura un corredo di termini,

definizioni, concetti riguardanti tutte le aree del diritto.

Il corso mira allo studio ed all’analisi dei principali istituti del diritto privato per introdurre

alle nozioni fondamentali della materia.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso si articola in tre moduli di venticinque ore ciascuno. Il programma verterà,

pertanto, sui seguenti argomenti:

Modulo I: Teoria generale. Le fonti del diritto privato. Modulo II: Persone fisiche. Enti.

Famiglia. Filiazione. Successioni. Diritti reali. Modulo III: Obbligazioni e contratti; tutela dei

diritti.

Programma

Il corso si articola in tre moduli di venticinque ore ciascuno. Il programma verterà,

pertanto, sui seguenti argomenti:

Modulo I: Teoria generale. Le fonti del diritto privato. Modulo II: Persone fisiche. Enri.

Famiglia. Filiazione. Successioni. Diritti reali. Modulo III: Obbligazioni e contratti; tutela dei

diritti.

Tipologia Didattica

3 moduli 225 ore 9 Cfu

Collegamenti con altri Insegnamenti

Note

Testi Consigliati

a) Codice civile (qualsiasi edizione che sia aggiornata e corredata delle principali norme

complementari)

b) Manuali di diritto privato a scelta (ultima edizione), tra: G. ALPA, Istituzioni di diritto

privato, UTET, Torino; M. BESSONE (a cura di), Istituzioni di diritto privato, Giappichelli,

PAGINE DISPONIBILI

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Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

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Istituzioni di Diritto Privato (A-L) : Del Prato E.

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Torino; G. IUDICA e P. ZATTI, Linguaggio e regole di diritto privato, Cedam, Padova; M.

PARADISO, Lineamenti di diritto privato, Giappichelli, Torino; P. PERLINGIERI, istituzioni di

diritto civile; P. RESCIGNO, Manuale di diritto privato; A. TORRENTE e P. SCHLESINGER,

Manuale di diritto privato, Giuffrè, Milano; A. TRABUCCHI, Istituzioni di diritto civile, Cedam,

Padova; P. TRIMARCHI, Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, Milano.

c) Sono escluse le parti relative all’impresa, alle società, al lavoro subordinato, al fallimento

ed alle procedure concorsuali.

d) Dei contratti tipici sono oggetto di esame esclusivamente: vendita, donazione, locazione,

comodato, appalto, mandato e transazione.

e) Gli Studenti frequentanti possono avvalersi degli appunti delle lezioni per la preparazione

all’esame

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Istituzioni di diritto pubblico (canale M-Z) : Napolitano G.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gnapolitano/?p=10[17/10/2011 12.36.05]

PAGINE DEL DOCENTE

Napolitano G.

CERCA NEL SITO

Istituzioni di diritto pubblico (canale M-Z)

Docente Giulio Napolitano

A.A. 2011/12

C.F.U. 8

Valido per i Corsi di Studio Scienze Politiche, Pubblica Amministrazione e Consulente

Esperto

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso è articolato in tre moduli

Il primo modulo mira a fornire le nozioni di base del diritto pubblico a spiegare la disciplina

positiva delle Istituzioni di diritto pubblico. A tal fine saranno esaminati i concetti di

ordinamento giuridico e di Stato, i rapporti tra lo Stato e gli altri ordinamenti, l’Unione

europea, l’evoluzione dell’ordinamento italiano, la Costituzione, le fonti del diritto, i diritti

fondamentali, il principio di uguaglianza.

Il secondo modulo è dedicato allo studio dell’ordinamento istituzionale italiano. A tal scopo

saranno trattati l’organizzazione e l’esercizio del potere politico, la sovranità popolare, il

Parlamento, il Presidente della Repubblica, il Governo, gli ordinamenti regionali e locali, le

pubbliche amministrazioni, le garanzie giurisdizionali, la giustizia costituzionale.

Il terzo modulo è dedicato all’analisi economica del diritto pubblico. In tale prospettiva

saranno esposti i principali approcci economici allo studio del diritto pubblico, il ruolo

economico dello Stato, le scelte collettive,i diritti costituzionali, il mercato delle leggi, la

delega alla pubblica amministrazione, il controllo sulla pubblica amministrazione, la

concorrenza tra governi locali.

Programma delle lezioni

1. L’ordinamento giuridico e le scienze del diritto pubblico

2. Lo Stato

3. L’ordinamento internazionale e l’Unione europea

4. L’ordinamento italiano e la sua evoluzione

5. La Costituzione italiana

6. La costituzione come fonte del diritto

7. Le altre fonti del diritto

8. I diritti fondamentali

9. Il principio di uguaglianza e i diritti sociali

10. L’organizzazione e l’esercizio del potere politico

11. La sovranità popolare

12. Il Parlamento

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

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CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Istituzioni di diritto pubblico (canale M-Z) : Napolitano G.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gnapolitano/?p=10[17/10/2011 12.36.05]

13. Il Presidente della Repubblica

14. Il Governo

15. Gli ordinamenti regionali e locali

16. Le pubbliche amministrazioni

17. L’attività amministrativa

18. Le garanzie giurisdizionali

19. La giustizia costituzionale

20. Prima prova intermedia

21. Gli approcci economici al diritto pubblico

22. Il ruolo economico dello stato

23. L’organizzazione industriale pubblica

24. Scelte collettive e vincoli costituzionali

25. L’approccio economico ai diritti costituzionali

26. Il mercato delle leggi

27. La delega alla pubblica amministrazione

28. Il controllo sulla pubblica amministrazione

29. La concorrenza tra governi locali

30. Seconda prova intermedia

Tipologia Didattica

Il corso è articolato in lezioni frontali e in due prove intermedie, una alla fine dei primi due

moduli, l’altra al termine del terzo, riservate ai frequentanti.

L’esito positivo delle prove intermedie dà diritto a limitare la prova orale ad una parte del

programma, secondo modalità che verranno indicate dal docente a lezione.

Le lezioni si svolgeranno il lunedì, il martedì e il mercoledì dalle 12.30 alle 14.00.

Le lezioni inizieranno mercoledì 12 ottobre.

Collegamenti con altri Insegnamenti

Diritto costituzionale

Diritto costituzionale italiano e comparato

Diritto amministrativo

Economia politica

Scienza politica

Informazioni su frequenza, cambi di cattedra e prove di esame

I cambi di cattedra non sono consentiti in quanto le lezioni per i canali A-L e M-Z si

svolgono negli stessi orari e giorni. Per qualsiasi informazione rivolgersi alla segreteria

studenti e a quella didattica

I non frequentanti non potranno sostenere le prove intermedie di esonero. Durante le

lezioni saranno effettuate verifiche a campione sulle presenze. Sarà consentito un numero

limitato di assenze.

Anche coloro che supereranno con esito positivo l’esonero dovranno comunque sostenere la

prova orale, ancorché su una parte limitata del programma, nella sessione ordinaria di

esame, a partire dal mese di gennaio 2011. Ciò vale sia per gli studenti che devono

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Istituzioni di diritto pubblico (canale M-Z) : Napolitano G.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gnapolitano/?p=10[17/10/2011 12.36.05]

sostenere l’esame da 8 o 9 crediti, sia per gli studenti che devono sostenere quello da 6.

Condizione di accesso alla prova orale semplificata per coloro che hanno superato entrambi

gli esoneri è lo studio di un capitolo a scelta per ciascuno dei due testi di esame

Coloro che intendono incrementare il punteggio rispetto agli esiti delle prove intermedie

possono inoltre portare un capitolo del Barbera-Fusaro ogni due punti che intendono

aggiungere al voto della prima prova intermedia e un capitolo del Napolitano-Abrescia ogni

quattro punti che intendono aggiungere al voto della seconda prova intermedia. Il voto

finale risulterà dalla media della valutazione della preparazione relativa a entrambi i testi.

Coloro che non hanno sostenuto o passato uno degli esoneri devono portare integralmente

il testo di riferimento.

Tutte le ulteriori informazioni sul corso vanno richieste per email al dott. Dario Pizzuto

([email protected]) e alla dott.ssa Martina de Lucia ([email protected]).

Testi Consigliati

1. Per i primi due moduli (6 crediti): Barbera – Fusaro, Corso di diritto pubblico, Bologna, il

Mulino, VI ed., 2010

2. Per il terzo modulo (2 crediti): Napolitano – Abrescia, Analisi economica del diritto

pubblico, Bologna, il Mulino, 2009 (escluso ultimo capitolo)

In alternativa al volume indicato al punto 1, a scelta dello studente:

Bin – Pitruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino

Battini e altri, Manuale di diritto pubblico, Milano, Giuffrè

Modugno e altri, Lineamenti di diritto pubblico, Giappichelli, Torino

Barile, Cheli, Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova

Rossano, Manuale di diritto pubblico, Napoli, Jovene

Non sono ammesse edizioni anteriori al 2008.

Gli studenti che devono dare l’esame da 6 crediti possono limitare il loro studio a uno dei

volumi indicati al punto 1

Gli studenti che devono dare l’esame da 9 crediti devono studiare del volume indicato al

punto 2 anche l’ultimo capitolo, dedicato alla ‘concorrenza tra governi locali’

Gli studenti che devono sostenere l’esame da 10 crediti devono aggiungere un testo sulle

‘funzioni amministrative’ che è possibile reperire nella sezione ‘materiali didattici’ di questa

pagina.

I testi d’esame sono gli stessi per i frequentanti e per i non frequentanti e vanno studiati

integralmente

Esiti della valutazione anonima della didattica formulata dagli studenti

frequentanti nell’a.a. 2009-2010

Schede elaborate 137

Il docente espone gli argomenti in modo chiaro

Più SI che NO 40,88%

Decisamente SI 49,64%

Risposte negative inferiori al 9%

Il docente stimola/motiva l’interesse verso gli argomenti?

Più SI che NO 49,64%

Decisamente SI 27,74%

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Istituzioni di diritto pubblico (canale M-Z) : Napolitano G.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gnapolitano/?p=10[17/10/2011 12.36.05]

Risposte negative inferiori al 22%

Il docente è puntuale alle lezioni?

Più SI che NO 5,11%

Decisamente SI 93,43%

Risposte negative inferiori all’1%

Il docente risponde esaurientemente alle richieste di chiarimento durante le

lezioni?

Più SI che NO 23,36%

Decisamente SI 72,99%

Risposte negative inferiori al 3%

Il docente è effettivamente reperibile per chiarimenti e spiegazioni durante

l’orario di ricevimento?

Più SI che NO 37,96%

Decisamente SI 53,28%

Risposte negative inferiori al 7%

Il materiale didattico indicato dal docente è adeguato alla preparazione?

Più SI che NO 29,93%

Decisamente SI 56,93%

Risposte negative inferiori al 13%

Il docente ha esplicato le regole e le modalità per sostenere l’esame?

Più SI che NO 17,52%

Decisamente SI 77,37%

Risposte negative inferiori al 3%

Le lezioni si svolgono regolarmente secondo il calendario previsto?

Più SI che NO 16,06%

Decisamente SI 81,02%

Risposte negative inferiori all’1%

Complessivamente è soddisfatto di questo insegnamento?

Più SI che NO 44,53%

Decisamente SI 41,61%

Risposte negative inferiori all’11%

Copyright © 2011 Napolitano G. • thanks faraday

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Lingua, cultura e istituzioni dei paesi di lingua francese : Spandri F.

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PAGINE DEL DOCENTE

Spandri F.

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Lingua, cultura e istituzioni dei paesi di lingua franceseDocente: Spandri Francesco

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Valido per i Corsi di Studio: tutti

Presentazione e obiettivi formativi

RIVOLTO A STUDENTI NON PRINCIPIANTI, il corso di “Lingua, cultura e istituzioni dei paesi

di lingua francese” (lauree TRIENNALI, I° semestre, 8 cfu) si propone lo sviluppo delle

capacità di LETTURA e COMPRENSIONE di TESTI e PROBLEMATICHE concernenti la realtà

socio-politica della FRANCIA MODERNA.

Articolazione dell’insegnamento

Il corso si articola in 2 MODULI, ciascuno di 4 CFU.

Il corso terminerà mercoledì 22 DICEMBRE 2010.

-ORARIO: lunedì, martedì, mercoledì 14.30-16.00, aula A. RICEVIMENTO: lunedì ore 16.00

stanza 4.10.

Programma

VALIDO PER TUTTI GLI STUDENTI: ordinamenti previgenti, nuovo ordinamento,

frequentanti, non frequentanti.

-La Comédie humaine: sotto questo titolo Honoré de BALZAC (1799-1850) riunisce tra il

1842 e il 1848 la sua opera narrativa. Rappresentazione della Francia post-rivoluzionaria ed

esplorazione critica del reale costituiscono il tronco sul quale s’innesta il progetto

balzachiano.

-Primario in questo titanico progetto letterario è il ruolo dell’economia e del mondo degli

affari. Mondo – e tema – che il corso si propone di esaminare attraverso la lettura di 3

novelle di grande forza suggestiva: Gobseck (1830), Melmoth réconcilié (1835), La Maison

Nucingen (1837).

Tipologia didattica

Lezioni frontali IN LINGUA FRANCESE.

Collegamenti con altri insegnamenti

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Lingua, cultura e istituzioni dei paesi di lingua francese : Spandri F.

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Note

-Per seguire il corso, sostenere e VERBALIZZARE l’esame è necessario aver superato il

TEST DI IDONEITÀ PRESSO IL CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO (Via Ostiense 131/L, 7°

piano, sito del centro: http://www.cla.uniroma3.it/). Gli studenti sono pertanto tenuti ad

informarsi per tempo circa il CALENDARIO DI SOMMINISTRAZIONE dei test. Livello minimo

accettato: A1.

-In caso di BILINGUISMO, prolungati soggiorni in Francia o in Paesi francofoni,

frequentazione di scuole francesi, rivolgersi al docente.

-Gli studenti in possesso di CERTIFICATI attestanti la conoscenza della lingua francese sono

invitati ad informarsi presso il CLA circa la possibilità di essere esonerati dal test di

idoneità.

-Per sostenere la PROVA FINALE in “Lingua, cultura e istituzioni dei paesi di lingua francese”

gli studenti sono invitati a prendere contatto con il docente almeno SEI MESI PRIMA della

sessione in cui intendono laurearsi.

-Per sostenere l’esame esistono DUE OPZIONI.

1) sostenere la prova SCRITTA che si svolgerà il 14 gennaio 2011 (14.30-16.30, aula

magna). Tale prova, UNICA NELL’ANNO e aperta a tutti gli studenti NON PRINCIPIANTI,

comporterà una sezione IN ITALIANO e una sezione IN FRANCESE. Il docente appronterà

una LISTA DEGLI ISCRITTI. Le iscrizioni si chiuderanno mercoledì 22 dicembre 2010.

2) sostenere l’ORALE in qualsiasi appello, inclusi quelli di settembre 2011. Tale orale,

INTERAMENTE IN FRANCESE, è aperto a tutti gli studenti NON PRINCIPIANTI.

Per verbalizzare l’esame OCCORRE PRENOTARSI sul portale.

-A partire dal 18 ottobre 2010 i due moduli istituzionali verranno integrati da un ciclo di

ESERCITAZIONI LINGUISTICHE (a cura del prof. Fabrice Monnier, lunedì 16.15-17.45 aula

A, mercoledì 16.15-17.45 aula 1A).

Testi consigliati

MODULO I (4 CFU)

-M. Grégoire et O. Thiévenaz, Grammaire progressive du français (niveau intermédiaire),

Clé International

-Balzac, Gobseck. Une double famille, introduction, notes, anthologie critique, bibliographie

par Philippe Berthier, Paris, Flammarion, GF, 1984 (o una qualsiasi altra edizione economica

in lingua francese)

-Il romanzo francese dell’Ottocento, a cura di Anna Maria Scaiola, Bari, Laterza, 2008 (solo

il capitolo 3)

-Les Constitutions de la France depuis 1789, présentation par Jacques Godechot, édition

corrigée et mise à jour par Hervé Faupin, Paris, Flammarion, coll. GF, 2006 (fino al capitolo

10 incluso)

MODULO II (4 CFU)

-Balzac, La Maison Nucingen précédé de Melmoth réconcilié, édition présentée, établie et

annotée par Anne-Marie Meininger, Paris, Gallimard, Folio classique, 1989 (o una qualsiasi

altra edizione economica in lingua francese)

-Balzac, par François Taillandier, Paris, Gallimard, Folio biographies, 2005

Il MATERIALE DIDATTICO è REPERIBILE nella seguente libreria:

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Lingua, cultura e istituzioni dei paesi di lingua francese : Spandri F.

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Feltrinelli International, via V. E. Orlando, 84/86 00185 Roma.

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Programmi Insegnamenti : Zulli T.

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PAGINE DEL DOCENTE

Zulli T.

CERCA NEL SITO

Lingua, Cultura e Istituzioni dei Paesi di Lingua Inglese (A-L)

Docente: Dott. Tania ZULLI

a.a. 2010/2011

c.f.u.: 8

PER SOSTENERE L’ESAME E’ NECESSARIO PRENOTARSI SUL PORTALE DELLO

STUDENTE. LA PRENOTAZIONE TRAMITE EMAIL NON E’ RITENUTA VALIDA.

IL SEGUENTE PROGRAMMA E’ VALIDO FINO ALLA SESSIONE DI GENNAIO-

FEBBRAIO 2012

GLI STUDENTI SONO VIVAMENTE PREGATI DI LEGGERE CON ATTENZIONE IL

PROGRAMMA E IL FILE FAQ_COURSE_2010-11 PRIMA DI CONTATTARE LA

DOCENTE

Orario delle lezioni:

LUNEDI’ ore 18:00-19:30 (Aula Magna)

MARTEDI’ ore 10:15-11:45 (Aula Magna)

MERCOLEDI’ ore 8:30-10:00 (Aula A)

Orario di ricevimento: MARTEDI’ ore 12.00

PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso si divide in tre moduli. Il primo modulo verterà sull’approfondimento di alcune

strutture grammaticali e morfosintattiche della lingua inglese; gli studenti acquisiranno e

perfezioneranno competenze linguistiche e svilupperanno capacità di comprensione e

ampliamento lessicale.

Il secondo e il terzo modulo saranno incentrati su aspetti culturali e letterari del tardo

novecento inglese. Nello specifico, verranno analizzate le principali tematiche coloniali del

periodo e le loro ripercussioni sulla scrittura narrativa. In un tale panorama critico-

esplorativo, sarà prioritario il confronto tra due opposte prospettive che caratterizzarono la

letteratura del periodo tardo vittoriano, ovvero la tendenza pro-imperialista da una parte, e

le altrettanto diffuse forme di opposizione all’impero dall’altra. Pur tenendo presente una

molteplicità di livelli di analisi (letterario, storico, politico, culturale e teorico), l’approccio

critico si fonderà sulla lettura ravvicinata di testi letterari e sull’esplorazione di alcuni

meccanismi di testualizzazione che conducono alla rappresentazione del contesto storico e

sociale. Tale tipo di esplorazione verrà condotto attraverso la lettura di un romanzo in

particolare, She di Rider Haggard. Partendo dalla constatazione che quest’opera non è solo

ascrivibile all’interno del canone della narrativa di avventura, si avrà premura di analizzarne

gli aspetti socio-culturali più rilevanti, dimostrando che non solo She, ma tutta la narrativa

haggardiana non è esclusivamente di propaganda imperiale, né unicamente improntata alla

formazione della mentalità coloniale, ma depositaria di una visione più ampia che prevede

uno stretto legame con il contesto culturale ed epistemico del tardo XIX secolo in evidente

stato di transizione.

PROGRAMMA 2010-2011

“CULTURAL TRANSITIONS”: RIDER HAGGARD’S SHE AND THE LATE NINETEENTH-

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Programmi Insegnamenti : Zulli T.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/tzulli/?cat=22[17/10/2011 13.17.21]

CENTURY IMPERIAL CONTEXT

PROGRAMMA STUDENTI FREQUENTANTI (8 CFU):

Testi di riferimento:

- She: A History of Adventure, Andrew M. Stauffer (ed.), Peterborough, Ontario,

Canada, Broadview Editions, 2006 (o anche altra edizione).

- Tania Zulli (ed.), She. Explorations into a Romance, Roma, Aracne, 2009.

- Dispense di grammatica e dei moduli di letteratura.

PROGRAMMA STUDENTI NON FREQUENTANTI (8 CFU):

Testi di riferimento:

- She: A History of Adventure, Andrew M. Stauffer (ed.), Peterborough, Ontario,

Canada, Broadview Editions, 2006 (o anche altra edizione).

- Tania Zulli (ed.), She. Explorations into a Romance, Roma, Aracne, 2009.

- The U.K.: Learning the Language, Studying the Culture: “English Empire”, “Law and

Order”, “How to Become a Politician in the UK” (per la prova scritta).

I testi sono disponibili presso la libreria Silvio D’Amico, mentre le dispense possono essere

reperite, a corso inoltrato, presso la copisteria APPUNTI.

ESAME STUDENTI FREQUENTANTI:

- I prova di esonero di grammatica al termine del modulo I

- II prova di esonero di letteratura a fine corso

- Verbalizzazione dell’esame nelle date previste in ogni sessione con prova orale

facoltativa (giugno-settembre-febbraio)

Prima della verbalizzazione dell’esame è necessario aver superato il test del CLA.

ESAME STUDENTI NON FREQUENTANTI:

- Prova scritta di grammatica nelle sessioni previste (giugno-settembre-febbraio)

- Prova orale e verbalizzazione nelle sessioni previste (giugno-settembre-febbraio)

Prima della verbalizzazione dell’esame è necessario aver superato il test del CLA.

Cla

Per tutti gli studenti. Per verbalizzare l’esame è necessario aver superato il test di

idoneità presso il CLA – Centro Linguistico di Ateneo (Via Ostiense 131/L, 7° piano –

http://www.cla.uniroma3.it). Gli studenti sono pertanto tenuti ad informarsi per tempo circa

il calendario di somministrazione dei test. Gli studenti in possesso di certificati o diplomi

attestanti la conoscenza della lingua inglese sono inoltre invitati ad informarsi presso il CLA

riguardo la possibilità di essere esonerati dal test di idoneità.

NOTE

Informazioni dettagliate sulle modalità di svolgimento del corso e degli esami sono

disponibili consultando il file ‘Frequently Asked Questions’ al seguente link: .

Si prega di leggere con attenzione il file prima di contattare la docente per eventuali

chiarimenti.

Si ricorda inoltre che l’iscrizione all’esame è obbligatoria e che e-mail inviate alla docente

non possono sostituire l’iscrizione.

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Programmi Insegnamenti : Zulli T.

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METODI DI VALUTAZIONE DI PROGRAMMI E PROGETTI (conforme DM 270/2004) : Mazziotta C.

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PAGINE DEL DOCENTE

Mazziotta C.

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METODI DI VALUTAZIONE DI PROGRAMMI EPROGETTI (conforme DM 270/2004)Docente Claudio MAZZIOTTA

a. a. 2010-11

CFU 8

Valido per i Corsi di Studio: Corso di laurea magistrale in Studi Europei (LM-90), Corso di

laurea magistrale in Relazioni Internazionali (LM-52).

Obiettivi formativi

Il corso si propone di far conoscere allo studente i più diffusi strumenti quantitativi di

valutazione di programmi e progetti, tenuto conto delle più interessanti esperienze

internazionali in materia. Particolare rilievo viene attribuito ai metodi e alle tecniche di

valutazione promosse o attuate dalla Commissione Europea nell’ambito dell’esperienza dei

Fondi Strutturali.

Articolazione dell’insegnamento

200 ore di impegno complessivo dello studente, di cui circa 50 di didattica frontale.

Tipologia didattica

Il corso sarà svolto attraverso lezioni frontali, seminari, discussioni di casi di studio.

Programma

1. Richiamo all’iter di formazione delle decisioni di spesa. Le fasi del “ciclo di vita” della

spesa: l’analisi, la progettazione, l’intervento, il controllo. Riscontro di alcune procedure di

valutazione in vigore presso altri paesi: la programmazione strategica in USA, UK e Francia.

2. Il ruolo della PA nel sistema economico e la sua misurazione contabile attraverso il

SEC 95. Il livello territoriale (disaggregato) dell’analisi: SEC-REG e altre fonti.

3. Fondamenti concettuali della valutazione. Le relazioni tra input, output e outcome.

Indicatori e tecniche statistiche nelle diverse fasi della valutazione.

4. Politiche regionali e Fondi Strutturali dell’Unione Europea: l’obiettivo della convergenza

e la sua analisi.

5. L’esperienza dei Fondi Strutturali per l’attuazione delle attività di monitoraggio e di

valutazione.

6. Valutazione e selezione dei progetti di investimento pubblico. Gli studi di fattibilità.

L’analisi costi-benefici. L’analisi multicriteri. Studi di caso ed esemplificazioni.

7. L’analisi di impatto della regolamentazione nell’ordinamento italiano: strumentazione

tecnica ed esperienza acquisita.

8. L’analisi del “controfattuale” quale momento centrale dell’attività di valutazione degli

effetti di programmi e progetti.

Prova di esame

Orale

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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METODI DI VALUTAZIONE DI PROGRAMMI E PROGETTI (conforme DM 270/2004) : Mazziotta C.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/cmazziotta/?p=45[17/10/2011 12.59.33]

Testi di riferimento

1. F. Archibugi, Da burocrate a manager. La programmazione strategica in Italia:

passato, presente e futuro, Rubbettino, 2008, par. 2.2, pp. 33-70; oppure: A. Martini, M.

Sisti, “Indicatori o analisi di performance? Implicazioni dell’esperienza statunitense di

performance measurement”, Rivista trimestrale di Scienza dell’Amministrazione, 2002, n. 2,

pp. 31-61.

2. E. Giovannini, R. Malizia, “La misurazione statistica dell’attività delle Amministrazioni

pubbliche nell’UE”, Economia italiana, 2002, n. 2, (escluso par. 4), pp. 349-80.

C. Mazziotta, dispense didattiche su Rassegna delle principali fonti statistico-economiche per

l’analisi e la valutazione delle politiche, Roma, 2008.

3. EC Structural Funds, Evaluating socio-economic programmes, MEANS Collection,

Luxembourg, 1999, vol. 2, cap. I, pp. 15-44; vol. 3, Introduction, pp. 11-14; cap. I, pp. 39-

45; 81-102;115-127; cap. II, pp. 167-178; 193-216.

4. V. Pupo, La valutazione delle politiche strutturali, Rubbettino, 2003, cap. 3 (pp.53-

78).

5. V. Pupo, La valutazione delle politiche strutturali, Rubbettino, 2003, capp. 5 e 6

(pp.93-122).

6. AA.VV., La valutazione dei costi e dei benefici nell’analisi di impatto della

regolamentazione, Dipartimento della Funzione Pubblica, Analisi e strumenti per

l’innovazione, Rubbettino Editore, 2001 (scaricabile dal sito del Dipartimento della FP), cap.

2, pp. 36-57; cap. 3, pp. 58-99. Lettura consigliata dei capp. 1, 4, 5.

Dispense del docente sull’analisi multicriteri.

7. Dispense a cura del docente.

8. Dispense a cura del docente.

Copyright © 2011 Mazziotta C. • thanks faraday

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Metodi quantitativi di valutazione delle politiche pubbliche (conforme DM 270/2004) : Mazziotta C.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/cmazziotta/?p=34[17/10/2011 12.59.51]

PAGINE DEL DOCENTE

Mazziotta C.

CERCA NEL SITO

Metodi quantitativi di valutazione delle politichepubbliche (conforme DM 270/2004)Docente Claudio MAZZIOTTA

a. a. 2010-11

CFU 8

Valido per il Corso di Studio: Corso di laurea magistrale in Scienze delle Pubbliche

Amministrazioni (LM-63)

Obiettivi formativi

Il corso si propone di consentire allo studente di conoscere ed utilizzare gli strumenti

quantitativi e statistici attraverso i quali viene normalmente svolta l’attività di valutazione

delle politiche pubbliche. Il rilievo del corso è direttamente correlato con l’importanza

sempre maggiore che all’attività di valutazione della spesa pubblica viene attribuita in sede

nazionale (esperienza dei Nuclei di valutazione) e in sede comunitaria (esperienza dei Fondi

Strutturali).

Articolazione dell’insegnamento

200 ore di impegno complessivo dello studente, di cui circa 50 di didattica frontale.

Tipologia didattica

Il corso sarà svolto attraverso lezioni frontali, seminari, discussioni di casi di studio.

Programma

1. Richiamo all’iter di formazione delle decisioni di spesa. Le fasi del “ciclo di vita” della

spesa: l’analisi, la progettazione, l’intervento, il controllo. Riscontro di alcune procedure di

valutazione in vigore presso altri paesi: la programmazione strategica in USA, UK e Francia.

2. Il ruolo della PA nel sistema economico e la sua misurazione contabile attraverso il

SEC 95. Il livello territoriale (disaggregato) dell’analisi: SEC-REG e altre fonti.

3. Fondamenti concettuali della valutazione. Le relazioni tra input, output e outcome.

Indicatori e tecniche statistiche nelle diverse fasi della valutazione.

4. Modelli statistici per l’analisi di impatto: analisi dell’attivazione produttiva (modello

input-output); analisi degli effetti interistituzionali (matrice di contabilità sociale). Studi di

caso ed esemplificazioni.

5. Valutazione e selezione dei progetti di investimento pubblico. Gli studi di fattibilità.

L’analisi costi-benefici. L’analisi multicriteri. Studi di caso ed esemplificazioni.

6. L’analisi di impatto della regolamentazione nell’ordinamento italiano: strumentazione

tecnica ed esperienza acquisita.

7. Valutazione degli effetti delle politiche di aiuto agli investimenti. Metodi sperimentali e

non sperimentali. L’approccio controfattuale e i modelli utilizzati nei metodi non

sperimentali. Studi di caso ed esemplificazioni.

8. Rappresentazione dei processi decisionali dell’attività corrente della PA. I fondamenti

concettuali della valutazione: efficienza, produttività, economicità, efficacia, qualità e

sostenibilità. Cenni su funzioni di produzione o di costo nella PA e sulla DEA. Studi di caso

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Metodi quantitativi di valutazione delle politiche pubbliche (conforme DM 270/2004) : Mazziotta C.

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ed esemplificazioni.

Prova di esame

Orale

Testi di riferimento

1. F. Archibugi, Da burocrate a manager. La programmazione strategica in Italia:

passato, presente e futuro, Rubbettino, 2008, par. 2.2, pp. 33-70; oppure: A. Martini, M.

Sisti, “Indicatori o analisi di performance? Implicazioni dell’esperienza statunitense di

performance measurement”, Rivista trimestrale di Scienza dell’Amministrazione, 2002, n. 2,

pp. 31-61.

E. Giovannini, R. Malizia, “La misurazione statistica dell’attività delle Amministrazioni

pubbliche nell’UE”, Economia italiana, 2002, n. 2, (escluso par. 4), pp. 349-80.

2. C. Mazziotta, dispense didattiche su Rassegna delle principali fonti statistico-

economiche per l’analisi e la valutazione delle politiche, Roma, 2008.

3. EC Structural Funds, Evaluating socio-economic programmes, MEANS Collection,

Luxembourg, 1999, vol. 2, cap. I, pp. 15-44; vol. 3, Introduction, pp. 11-14; cap. I, pp. 39-

45; 81-102;115-127; cap. II, pp. 167-178; 193-216.

4. R. Guarini, F. Tassinari, Statistica economica, Il Mulino, Bologna, 2000, cap. 5,

pp.155-74; cap. 6 (escluso par. 3), pp. 175-193.

5. AA.VV., La valutazione dei costi e dei benefici nell’analisi di impatto della

regolamentazione, Dipartimento della Funzione Pubblica, Analisi e strumenti per

l’innovazione, Rubbettino Editore, 2001 (scaricabile dal sito del Dipartimento della FP), cap.

2, pp. 36-57; cap. 3, pp. 58-99. Lettura consigliata dei capp. 1, 4, 5.

Dispense del docente sull’analisi multicriteri.

6. Dispense a cura del docente.

7. D. Bondonio, “La valutazione di impatto dei programmi di incentivo allo sviluppo

economico”, Economia Pubblica, n.6, 1998, pp. 23-52.

A. Martini, M. Sisti, Valutare il successo delle politiche pubbliche, Il Mulino, 2009, capp. VII

(pp. 149-158), IX (pp. 185-200), X, par. 1 (pp. 202-208).

8. F. Vidoli, Data Envelopment Analysis. Rassegna dei principali contributi ed

applicazioni, 2007.

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Programmi Insegnamenti : De Castris M.

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PAGINE DEL DOCENTE

De Castris M.

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Laurea Magistrale in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni (LM 63)

Insegnamento

MODELLI STATISTICI PER L’ANALISI ECONOMICA

a.a. 2010/2011

CONTENUTO DEL CORSO

Il corso presenta applicazioni a dati economici del metodo di regressione lineare multipla e

delle sue estensioni e modifiche che tengono conto di caratteristiche particolari di tali dati.

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso si propone di introdurre gli studenti alle tecniche statistiche applicabili ai fenomeni

economici. Le competenze da acquisire sono relative alle conoscenze di base per la scelta

degli strumenti statistico-econometrici adatti all’analisi dei fenomeni economici. Capacità di

utilizzare gli strumenti statistico-econometrici con l’impiego di un software statistico.

PREREQUISITI

Nozioni acquisite nei corsi introduttivi di statistica ed economia.

CFU: 8

PROGRAMMA

I parte (4 CFU)

1) I dati economici: tipologia, fonti e trattamento iniziale dei dati. Misure descrittive e di

variabilità dei dati, la correlazione. Richiami di probabilità e di statistica inferenziale.

2) Regressione lineare con un singolo regressore.

3) Regressione lineare con regressori multipli.

4) Valutazione di studi basati sulla regressione multipla.

Testi parte I

Stock J. H., M. W. Watson “Introduzione all’econometria” (a cura di F. Peracchi), Pearson

Education, 2005

Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 7

II parte (4 CFU)

1) Funzioni di regressione non lineari.

2) Regressione con dati panel.

3) Regressione con variabili strumentali.

3) Cenni sulla regressione per serie temporali.

Testi parte II

Stock J. H., M. W. Watson “Introduzione all’econometria” (a cura di F. Peracchi), Pearson

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Programmi Insegnamenti : De Castris M.

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STATISTICA ECONOMICA PER LO SVILUPPO (4CFU)

Education, 2005

Capitoli 6, 8, 10, e paragrafi 12.1 fino al 12.5 del capitolo 12.

ALTRI TESTI DI RIFERIMENTO

Koop G. “Logica statistica dei dati economici”, UTET Universitaria, 2001.

Docente Marusca De Castris

A.A. 2010/11

Valido per i Corsi di Studio: Scienze Politiche per la Cooperazione e lo Sviluppo

(ordinamento D.M. 270/2004).

C.F.U. 4

Presentazione e Obiettivi Formativi

La Statistica economica è una disciplina scientifica per lo studio dei fenomeni economici con

metodi statistici. Lo scopo è quello di offrire a tutti i soggetti che debbono prendere

decisioni economiche un quadro integrato e coerente di conoscenze e di analisi statistico-

quantitative sui fenomeni economici collettivi.

Obiettivo generale del corso è di fornire allo studente gli strumenti concettuali e analitici per

comprendere e misurare i fenomeni economici collettivi.

Obiettivi specifici possono essere considerati i seguenti: I) studiare problemi e metodi per

la misurazione delle operazioni poste in essere dai soggetti economici collettivi; II)

introdurre all’analisi quantitativa di alcuni rilevanti fenomeni economici attraverso modelli

aggregati e disaggregati.

Articolazione dell’Insegnamento

Una parte, complessivamente 100 ore.

Tipologia Didattica

Lezioni ed esercitazioni in aula.

Programma

Definizione contabile e misurazione statistica degli aggregati economici.

Il sistema europeo dei conti economici (SEC). Operatori, operazioni e aggregati economici.

Contabilità aggregata (conti delle operazioni correnti, conti dell’accumulazione, conti

patrimoniali) e disaggregata (la tavola input-output come schema di riferimento contabile).

La rilevazione statistica dei fattori della produzione (capitale e lavoro). Misure del consumo

e della produttività.

Prova di esame

La prova di esame consiste in una prova scritta.

Testi Consigliati

Vincenzo SIESTO, La contabilità nazionale italiana. Il sistema dei conti del 2000, Il Mulino,

Bologna, 2003: capitoli I, II e IV;

Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000:

capitolo IV, parr. 1 e 2; capitolo X, parr. 1, 2.1, 2.2, 2.3 e 4.1; capitolo XIII (parr. 1.1, 2.1,

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Programmi Insegnamenti : De Castris M.

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STATISTICA ECONOMICA PER LO SVILUPPO (exDM 207/2004)

2.2, 3.3, 4.1, 4.3).

Dispense integrative

1.Schemi e appunti di contabilità nazionale secondo il nuovo sistema europeo – SEC95, a

cura di Mazziotta C., Di Palma F., De Castris M. 2006.

2.“La rilevazione dello stock di capitale” a cura di Mazziotta C., Magazzino C. 2005.

3.“Il fattore lavoro: concetti, definizioni e metodi”, a cura di De Castris M., 2007.

4.“I coefficienti tecnici nella tavola input-output”, a cura di Mazziotta C. e De Castris M.,

2007.

5. Esercizi e soluzioni relative al primo modulo, a cura di Mazziotta C. e De Castris M.,

2007.

Docente Marusca De Castris

A.A. 2010/11

Valido per i Corsi di Studio: Scienze Politiche per la Cooperazione e lo Sviluppo

(ordinamento D.M. 270/2004).

C.F.U. 8

Presentazione e Obiettivi Formativi

La Statistica economica è una disciplina scientifica per lo studio dei fenomeni economici con

metodi statistici. Lo scopo è quello di offrire a tutti i soggetti che debbono prendere

decisioni economiche un quadro integrato e coerente di conoscenze e di analisi statistico-

quantitative sui fenomeni economici collettivi.

Obiettivo generale del corso è di fornire allo studente gli strumenti concettuali e analitici per

comprendere e misurare i fenomeni economici collettivi.

Obiettivi specifici possono essere considerati i seguenti: I) studiare problemi e metodi per

la misurazione delle operazioni poste in essere dai soggetti economici collettivi; II) fornire

alcuni strumenti essenziali per lo studio della dinamica economica nel tempo e nello spazio;

III) introdurre all’analisi quantitativa di alcuni rilevanti fenomeni economici attraverso

modelli aggregati e disaggregati.

Articolazione dell’Insegnamento

Suddiviso in due parti, complessivamente 200 ore.

Tipologia Didattica

Lezioni ed esercitazioni in aula.

Programma

Parte I : Definizione contabile e misurazione statistica degli aggregati economici.

Il sistema europeo dei conti economici (SEC). Operatori, operazioni e aggregati economici.

Contabilità aggregata (conti delle operazioni correnti, conti dell’accumulazione, conti

patrimoniali) e disaggregata (la tavola input-output come schema di riferimento contabile).

La rilevazione statistica dei fattori della produzione (capitale e lavoro). Misure del consumo

e della produttività.

Parte II: Analisi statistica dei fenomeni economici e sociali.

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Programmi Insegnamenti : De Castris M.

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Statistica economica per lo sviluppo (ex DM 509/1999)

I Numeri Indici: metodi, costruzione e proprietà. I Numeri Indici della produzione e dei

prezzi. I numeri indici di prezzo per i confronti internazionali. Analisi territoriale strutturale

dei fenomeni economico-produttivi: indici di localizzazione, misure della concentrazione,

indici di specializzazione. Analisi territoriale dinamica dei fenomeni economico-produttivi:

analisi shift and share. Concetti, metodi e dati per l’analisi della povertà.

Prova di esame

La prova di esame consiste in una prova scritta e in una prova orale.

Testi Consigliati

Testi parte I

Vincenzo SIESTO, La contabilità nazionale italiana. Il sistema dei conti del 2000, Il Mulino,

Bologna, 2003: capitoli I, II e IV;

Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000:

capitolo IV, parr. 1 e 2; capitolo X, parr. 1, 2.1, 2.2, 2.3 e 4.1; capitolo XIII (parr. 1.1, 2.1,

2.2, 3.3, 4.1, 4.3).

Dispense integrative per la parte I.

1.Schemi e appunti di contabilità nazionale secondo il nuovo sistema europeo – SEC95, a

cura di Mazziotta C., Di Palma F., De Castris M. 2006.

2.“La rilevazione dello stock di capitale” a cura di Mazziotta C., Magazzino C. 2005.

3.“Il fattore lavoro: concetti, definizioni e metodi”, a cura di De Castris M., 2007.

4.“I coefficienti tecnici nella tavola input-output”, a cura di Mazziotta C. e De Castris M.,

2007.

5. Esercizi e soluzioni relative al primo modulo, a cura di Mazziotta C. e De Castris M.,

2007.

Testi parte II

Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000:

capitolo I, parr. 1 e 2 (tranne 2.5), 3, 4, 5; capitolo VII (1.1, 1.2, 2.1, ,3.3, 3.4, 4.1);

capitolo XII (parr. 1 e 6);

Dispense integrative per la parte II.

1. Esercizi e soluzioni relative al secondo modulo, a cura di Mazziotta C. e De Castris M.,

2007.

2. L’analisi della povertà: concetti e metodi. Nota sulle scale di equivalenza. a cura di De

Castris M., 2009.

3. Analisi Shift and Share, a cura di De Castris M., 2009.

Per le dispense rivolgersi al docente.

Continua…

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Programmi Insegnamenti : De Castris M.

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Organizzazione amministrativa : D'Alessio G.

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PAGINE DEL DOCENTE

D'Alessio G.

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Organizzazione amministrativa

Docente

Gianfranco D’Alessio

A.A. 2010/11

C.F.U.

8

Valido per i Corsi di Studio

Scienze delle pubbliche amministrazioni

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si propone di analizzare in maniera approfondita, seguendo un metodo teorico-

pratico, alcuni dei profili più significativi della regolazione giuridica delle organizzazioni

amministrative pubbliche, tenendo conto degli sviluppi del quadro istituzionale, delle

riforme normative intervenute negli ultimi anni, dell’evoluzione della giurisprudenza e del

dibattito dottrinale In particolare, verranno approfonditi gli aspetti riguardanti il sistema

delle fonti di organizzazione dei pubblici uffici e le relazioni fra politica ed amministrazione;

si affronteranno, inoltre, le questioni relative ai nessi fra la definizione degli assetti

organizzativi e la gestione del personale nelle pubbliche amministrazioni.

Descrizione del corso:

1. Il sistema delle fonti di organizzazione degli uffici pubblici

a) i principi costituzionali

b) la “macro-organizzazione”:

- fonti legislative

- statuti e regolamenti

- atti amministrativi generali

c) la “micro-organizzazione”

- le determinazioni organizzative dei dirigenti

2. I rapporti tra politica e amministrazione e la dirigenza

a) il quadro di riferimento europeo e la legislazione italiana sui rapporti fra politica

e amministrazione e sulla dirigenza pubblica

b) ruolo istituzionale, struttura e funzioni della dirigenza pubblica:

- dirigenza fiduciaria e dirigenza professionale

PAGINE DISPONIBILI

materiali didattici

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Organizzazione amministrativa : D'Alessio G.

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- modalità di selezione e di nomina dei dirigenti

- poteri decisionali e gestionali dei dirigenti

– valutazione e responsabilità dei dirigenti

3. La gestione delle risorse umane

a) la disciplina del lavoro pubblico tra modifiche costituzionali e riforme legislative

b) i poteri di gestione del personale

c) il rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni

(reclutamento, mobilità, flessibilità, retribuzione, valutazione, sanzioni disciplinari)

d) le relazioni sindacali e la contrattazione collettiva

Tipologia Didattica

Il corso si articolerà in lezioni in aula, seminari con esperti e assegnazione di lavori pratici

guidati

Collegamenti con altri Insegnamenti

L’insegnamento richiede la conoscenza istituzionale del diritto pubblico e del diritto

amministrativo.

Testi Consigliati

G. D’ALESSIO, L’organizzazione delle pubbliche amministrazioni: nozioni, principi, modelli

(dispensa pubblicata nei “Materiali didattici”)

C. D’ORTA, Il potere organizzativo delle pubbliche amministrazioni tra diritto pubblico e

diritto privato, in “Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni” (diretto da F. Carinci), Utet,

Torino, 2004, pp. 96-156.

G. D’ALESSIO, Le fonti del lavoro pubblico, in “Astrid Rassegna”, n. 123, 2010, su

www.astrid.eu (pubblicato nei “Materiali didattici”)

G. D’ALESSIO, Introduzione, in “L’amministrazione come professione” (a cura di G.

D’Alessio), Il Mulino, Bologna, 2008, pp. 7-30.

F. BASSANINI, I principi costituzionali e il quadro istituzionale: distinzione fra politica e

amministrazione, autonomia e responsabilità della dirigenza”, in “L’amministrazione come

professione” (a cura di G. D’Alessio), Il Mulino, Bologna, 2008, pp. 31-61.

G. D’ALESSIO, Le norme sulla dirigenza nel decreto legislativo di attuazione della legge

delega n. 15/1999, in “Astrid Rassegna”, n. 103, 2009, su www.astrid.eu

G. GARDINI, L’autonomia della dirigenza nella (contro)riforma Brunetta, in “Astrid

Rassegna”, n. 125, 2010, su www.astrid.eu (pubblicato nei “Materiali didattici)

D. BOLOGNINO-G. D’ALESSIO, Il dirigente come soggetto “attivo” e “passivo” della

valutazione, in “Astrid Rassegna”, n. 124, 2010, su www.astrid.eu

U. CARABELLI-M.T. CARINCI (a cura di), Il lavoro pubblico in Italia, Cacucci, Bari, 2010

(capitoli 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 14, 15, 16, 17, 19, 22, 23, 24, 25, 26).

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Processi di Democratizzazione : Grilli di Cortona P.

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PAGINE DEL DOCENTE

Grilli di Cortona P.

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Processi di DemocratizzazioneDocente

P. Grilli di Cortona

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Valido per i Corsi di Studio LM in RI

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso fornisce una competenza specialistica e comparata su tutte le tematiche attinenti ai

processi di democratizzazione, con particolare attenzione a quelli più recenti della “terza

ondata”. L’obiettivo è quello di fornire agli studenti le conoscenze relative alle condizioni

che favoriscono e rendono possibile la democratizzazione delle istituzioni e ne hanno

determinato le differenze negli esiti. Le esperienze di vari paesi saranno analizzate

specificamente con riferimento al tipo di regime precedente alla democratizzazione, alle

eredità del passato, alle dinamiche che caratterizzano l’instaurazione democratica, ai tipi di

sistema partitico che si affermano e al successo o meno del consolidamento democratico.

Alcuni riferimenti riguarderanno il caso italiano, sia nella transizione dal fascismo alla

Repubblica, sia in quella dalla “Prima Repubblica” alla cosiddetta “Seconda Repubblica”.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso si articola in lezioni frontali e seminari con una diretta partecipazione degli

studenti. La prima parte si caratterizza per l’analisi delle premesse teoriche dei processi di

democratizzazione. La seconda è invece dedicata all’analisi di casi empirici.

Programma

I processi di cambiamento politico sono uno dei temi maggiormente studiati dalla Scienza

politica e dalla Politica comparata. La conoscenza dei tipi di regime pone le premesse per

individuare e analizzare in profondità le forme della transizione da un regime all’altro,

ovvero anche i macromutamenti all’interno di uno stesso regime. La seconda metà del XX

secolo ha visto affermarsi un grande processo di democratizzazione che ha investito varie

aree del mondo: anticipato con la fine dei regimi fascista e nazionalsocialista in Italia e in

Germania, esso ha poi proseguito con la crisi dei regimi autoritari del Sud Europa e

dell’America latina negli anni settanta, con la fine di alcuni autoritarismi in Asia e Africa e

con il crollo del comunismo in Europa centro-orientale. Questi eventi hanno focalizzato gli

studi del cambiamento politico soprattutto sulle transizioni da regimi autoritari e totalitari a

regimi democratici. In una prospettiva comparata, la Scienza politica si è così concentrata

sulle dinamiche del mutamento, sugli attori politici protagonisti, sulle istituzioni e sugli attori

internazionali che si rendono protagonisti in questa delicata fase di passaggio da un regime

non democratico ad uno democratico.

Prerequisiti

Ai fini di una proficua fruizione del corso, si richiede una conoscenza dei fondamenti

istituzionali della Scienza politica, della Politica comparata e della metodologia delle scienze

sociali e politiche. Si dà per scontata una conoscenza approfondita della storia

contemporanea e della storia delle relazioni internazionali.

Testi Consigliati

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Processi di Democratizzazione : Grilli di Cortona P.

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PROGRAMMA ANNO ACCADEMICO 2010-2011

1) Pietro Grilli di Cortona, Come gli stati diventano democratici, Roma-Bari, Laterza, 2009

(tutto).

2) Pietro Grilli di Cortona, Il cambiamento politico in Italia, Roma, Carocci, 2007 (tutto);

3) Barbara Pisciotta, Alle origini dei partiti postcomunisti. La frattura di classe nell’Europa

centro-orientale, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2007 (tutto).

4) Leonardo Morlino, Regimi ibridi o regimi in transizione?, in “Rivista italiana di scienza

politica”, 2/2008, pp. 169-190. La rivista è reperibile in cartaceo in Biblioteca o scaricabile

dalla rete (solo dall’Università) al sito http://www.mulino.it/rivisteweb/scheda_articolo.php?

id_articolo=27430

Per i vecchi programmi da 6 CFU valgono i testi ai punti 1), 2) e 3). Per il programma da 3

CFU vale il testo di cui il al punto 1).

NUOVO PROGRAMMA ANNO ACCADEMICO 2011-2012

1) Pietro Grilli di Cortona, Come gli stati diventano democratici, Roma-Bari, Laterza, 2009

(tutto).

2) Pietro Grilli di Cortona e Orazio Lanza (a cura di), Tra vecchio e nuovo regime. Il peso

del passato nerlla costruzione della democrazia, Bologna, Il Mulino, 2011.

Copyright © 2011 Grilli di Cortona P. • thanks faraday

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Programma Culture di lingua inglese 2010-2011 : Ambrosini R.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rambrosini/?p=98#more-98[17/10/2011 12.38.46]

PAGINE DEL DOCENTE

Ambrosini R.

CERCA NEL SITO

Programma Culture di lingua inglese 2010-2011

Corso di Culture di lingua inglese

Prof. Richard Ambrosini

Anno accademico 2010-2011

Secondo semestre

CFU 8

Ore complessive: 64

Tipologia didattica: frontale

Valido per i Corsi di Studio: LS

Orari

martedì, mercoledì, giovedì 14:30-16:00 (aula 1B)

La prima lezione si terrà mercoledì 2 marzo

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso di quest’anno torna a interrogare il testo di The Quiet American (1955), portando

nuove domande alla lettura di questo romanzo: domande sul suo contesto storico – la lotta

di retroguardia delle potenze coloniali in Indocina e non solo – e sulle trasformazioni

geopolitiche che l’autore, Graham Greene, seppe cogliere inscenando, nel Vietnam dei primi

anni Cinquanta, la sua intuizione di quelli che sarebbero stati i tragici effetti che la

coincidenza tra fine degli imperi coloniali e inizio della Guerra Fredda avrebbe avuto sulla

scelta di modelli di società e di sviluppo espressioni delle culture delle nazioni postcoloniali.

Tragici per le vittime, in primo luogo; ma anche per gli Stati Uniti, i cui interessi nazionali

da allora in poi si sono rivelati inconciliabili con le origini anticolonialiste della nazione.

L’anno scorso ci si era accostati al romanzo di Graham Greene con l’intento di esplicitare il

contrasto tra i due protagonisti, il giornalista inglese Thomas Fowler e Alden Pyle, un

giovane americano arrivato in Vietnam fresco di laurea in Relazioni Internazionali a

Harvard. Quale guida nell’analisi degli scambi tra i due protagonisti – raffigurati dall’autore

quali figure sineddochiche dell’Inghilterra e degli Stati Uniti – è stato assunto il punto di

vista del narratore, Fowler; di conseguenza, la nostra attenzione si è concentrata sulle sue

ripetute denunce dell’ipocrisia, incompetenza e doppiezza degli agenti americani in Vietnam

– denunce rese più credibili, per altro, dal modo in cui da lì a poco nel paese indocinese gli

americani avrebbero finito per far avverare le avvisaglie colte da Greene. L’interpretazione

collettiva del testo ha però rivelato nuovi spunti di riflessione, che hanno complicato

ulteriormente il quadro storico, allorché ci si è resi conto di come, assumendo una

coincidenza tra autore e narratore, si sia finito per non cogliere il ritratto ironico, ancorché

paludato dalle censure ed enfatizzazioni della narrazione, della mentalità da sedicente

“vecchio colonialista” che Fowler oppone all’“idealismo” del giovane americano. Inoltre, è

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali frequentanti

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Programma Culture di lingua inglese 2010-2011 : Ambrosini R.

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stato solo nel corso delle lezioni che si è imposta quella figura notevole che è Phuong, la

vietnamita contesa dai due galletti anglosassoni.

A differenza dell’anno scorso, quando si è preso spunto da The Quiet American per una

mappatura delle caratteristiche culturali sottese alla politica estera americana dagli anni

Cinquanta in poi, in “Ritorno a The Quiet American” ci si concentrerà piuttosto sul presente

storico della narrazione, e cioè gli anni del dopoguerra in Asia, fino alla metà degli anni

Cinquanta. Il mondo non poteva più essere lo stesso, dopo le umilianti sconfitte subite dagli

inglesi a Hong Kong, Singapore, e in Birmania, per mano di esseri “inferiori”, in quella che,

nel teatro del Pacifico, fu sentita da tutti i protagonisti come una “guerra tra razze”. Dopo

la resa del Giappone nel 1945, francesi e inglesi tentarono comunque di ripristinare lo statu

quo imperiale, mentre gli americani si mossero per distanziarsi dal lascito coloniale,

ricercando nuove forme di controllo. E sullo sfondo, la vittoria in Cina (1945) dei comunisti,

gli unici in Asia ad aver combattuto sempre e coerentemente l’imperialismo nipponico.

Centrale per una comprensione, non solo di The Quiet American, ma della decolonizzazione

iniziata nel 1947 con l’indipendenza dell’India, è una conoscenza delle strategie, molto

diverse tra loro, seguite da Francia e Inghilterra in quella fase storica, come anche quelle

attraverso cui i popoli colonizzati riuscirono, o non riuscirono, a conquistare l’indipendenza.

Sarà necessario dedicare alcune lezioni ad arricchire la conoscenza della storia di questi due

imperi coloniali, come anche dei movimenti di liberazione sorti, rispettivamente, nelle

colonie dei paesi anglofoni-protestanti e in quelli latini-cattolici; ma questo non vuole in

alcun modo essere un corso di storia: al contrario, il suo tema è la perdurante attualità

degli anni Cinquanta, un’attualità che si è rivelata tanto più pressante a partire dagli eventi

cataclismatici accaduti in Europa nel 1989 e l’anno successivo in Medio Oriente.

Testi

La nuova interpretazione di The Quiet American da cui parte il corso di quest’anno si fonda

sulla ricostruzione del percorso che portò Greene alla scoperta del mondo coloniale, a

partire dal suo primo viaggio in Africa, poi ricreato in un reportage, Journey Without Maps

(1936). In classe leggeremo alcune pagine di questo resoconto, da cui traspare l’assoluta

originalità dello scrittore rispetto a tanti altri europei e americani che prima e dopo di lui

hanno contribuito (e contribuiscono ancora) all’idea nefasta di un’Africa “cuore di tenebre”,

specchio deforme di un’Europa faro di civiltà. The Quiet American rappresenta il punto

d’arrivo di una graduale scoperta di quanto sia falsa l’idea di una presunta separatezza tra

uno “spazio sacro” dei liberi (le Isole britanniche) e lo “spazio profano” delle colonie e della

schiavitù (D. Losurdo, Controstoria del liberalismo, 2004).

Con l’ausilio di testi, letterari e non, si cercherà di legare le vicende storiche in Asia, e

soprattutto in Indocina, con alcuni episodi della cultura e della politica inglesi degli anni

Trenta e Quaranta di cui Greene è stato testimone, e da cui si evince il perché della sua

originalità. Ci aiuterà a capire il rapporto tra società inglese e scena coloniale un confronto

tra le posizioni di Greene e quelle assunte da un altro scrittore suo coetaneo: George

Orwell. Esponente di rilievo della sinistra inglese, Orwell si differenziò da Greene ad

esempio sulla guerra di Spagna, e lo criticò in quanto scrittore cattolico. (Tra le specificità

della cultura politica inglese che verranno esaminate vi è lo strettissimo legame tra

religione e politica.) Eppure, prima di diventare uno scrittore di sinistra, Orwell aveva

servito per cinque anni in Birmania nella Imperial Police Force. (E questo in sé è già

significativo per noi, in quanto gli inglesi conquistarono la Birmania anche, se non

soprattutto, per fermare l’avanzata francese in Indocina. Quest’episodio della storia

imperiale viene citato da Fowler quale esempio di politica “liberale”.) L’esperienza birmana

fornì a Orwell gli strumenti per riconoscere, tra le pieghe della propaganda, i segni del

totalitarismo, e secondo diversi critici fu la sua conoscenza dall’interno della macchina

imperiale britannica a permettergli di riconoscere in anticipo sui suoi compagni di lotta la

natura dello stalinismo (si pensi al suo Animal Farm [1945]). Come spunto per affrontare

questi discorsi utilizzeremo in classe i tre brevissimi saggi di Orwell sulla Birmania, nonché i

testi di un paio di discorsi che tenne alla BBC durante la guerra per convincere i sudditi

indiani e birmani a combattere per l’Impero contro i giapponesi.

Per cogliere l’attualità di The Quiet American sarà necessario capire in tutta la sua

complessità, al di fuori da moralismi e paradigmi binari, cosa sia stata la cosiddetta

“mentalità imperiale”, e quali automatismi di pensiero questa continui a ingenerare: tra

tutti, un’ansia di controllo che porta a leggere ogni cambiamento, ogni rivoluzione, come

“caos” – come sta a ricordarci l’articolo scritto nel 2002 per l’Observer dall’allora consigliere

diplomatico di Tony Blair, Robert Cooper. Solo in tal modo si può capire, nel romanzo, il

mondo da cui proviene Fowler. A tal fine, sarà necessario tornare indietro nel tempo, alla

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Programma Culture di lingua inglese 2010-2011 : Ambrosini R.

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generazione precedente a quella di Greene, per la quale la condizione di signori del mondo

era un fatto di natura. Ci aiuterà in tal senso The Origins of Totalitarianism (1950) di

Hannah Arendt, la cui parte centrale è dedicata a una disanima dell’imperialismo, indicato

quale origine prima del totalitarismo europeo novecentesco. La Arendt illustra quale fosse il

“carattere imperiale” proprio della burocrazia che resse l’impero portando come esempio i

supervisori inglesi del governo ottomano in Egitto e, soprattutto, le figure idealizzate della

Indian Civil Service ricreate da Rudyard Kipling in “The Tomb of His Ancestors”.

Ulteriori materiali potranno essere distribuiti in classe.

Programma d’esame

Non è prevista alcuna prova scritta.

Gli studenti frequentanti verranno valutati individualmente non attraverso una prova in

itinere ma in base al loro contributo alla discussione in classe. Le forme in cui si potranno

articolare questi contributi verranno decise in seguito, a seconda della composizione della

classe. In sede di esame orale, ci si concentrerà soprattutto su The Quiet American, e starà

agli studenti dimostrare di saper utilizzare, in una discussione del romanzo, le conoscenze

acquisite attraverso gli altri testi in programma.

All’orale, gli studenti non frequentanti dovranno portare tutti i testi qui di seguito elencati,

nonché altri che si dovessero rivelare utili durante il corso. Gli eventuali nuovi titoli

verranno comunicati in ogni caso non oltre il mese di aprile.

Questo è un esame in inglese e non già un esame di inglese. La conoscenza della lingua è

solo uno degli elementi che contribuiranno a formulare un giudizio sulla preparazione degli

studenti. Coloro che per ventura dovessero sentirsi poco sicuri dei propri language skills

sono invitati quindi a compensare concentrandosi maggiormente sulla preparazione,

utilizzando magari anche testi in italiano.

Il romanzo di Greene è in vendita presso la Libreria Silvio D’Amico sita in via Chiabrera di

fronte alla facoltà; tutti gli altri materiali sono disponibili in fotocopia presso la biblioteca di

facoltà e presso la copisteria sita in Via Silvio D’Amico.

Testi frequentanti

Graham Greene, The Quiet American (1955).

Graham Greene, Journey Without Maps (1936). Selection: pp. 22-7; 236-8.

Hannah Arendt, The Origins of Totalitarianism (1950). Part II, Chap. 3: “The Imperialist

Character” (pp. 231-241 and 269-286).

Rudyard Kipling, “The Tomb of His Ancestors” (1897).

George Orwell, tre saggi sulla Birmania (“How a Nation is Exploited: The British Empire in

Burma”, “Shooting an Elephant”, “A Hanging”) e un paio di discorsi tenuti per la Eastern

Service della BBC.

Robert Cooper, “The New Liberal Imperialism”, The Observer, April 7, 2002

Andrew J. Bacevich, “Best Intentions: An Appreciation of Graham Greene”.

Testi non-frequentanti 8 CFU (D.M. 270/04)

Graham Greene, The Quiet American (1955).

Judith Adamson, From Graham Greene: The Dangerous Edge.

Andrew J. Bacevich, “Best Intentions: An Appreciation of Graham Greene”.

Dietemar Rothermund, Decolonization (“Context”, pp. 41-52, “East Asia”, pp. 81-101).

John Springhall ‘Kicking out the Vietminh’: How Britain Allowed France to Reoccupy South

Indochina, 1945-46, pp. 115-130.

Rudolf von Albertini, La decolonizzazione: il dibattito sull’amministrazione e l’avvenire delle

colonie tra il 1919 e il 1960, Introduzione a Danilo Veneruso (pp. 5-35).

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Programma Culture di lingua inglese 2010-2011 : Ambrosini R.

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George Orwell, tre saggi sulla Birmania (“How a Nation is Exploited: The British Empire in

Burma”, “Shooting an Elephant”, “A Hanging”).

*******

Si riportano qui di seguito anche i programmi da 3 e 6 CFU che portano alcuni studenti non

frequentanti:

Testi non-frequentanti 6 CFU (D.M.509/99)

Graham Greene, The Quiet American (1955).

Judith Adamson, From Graham Greene: The Dangerous Edge.

Andrew J. Bacevich, “Best Intentions: An Appreciation of Graham Greene”.

John Springhall ‘Kicking out the Vietminh’: How Britain Allowed France to Reoccupy South

Indochina, 1945-46, pp. 115-130.

Dietemar Rothermund, Decolonization (“Context”, pp. 41-52, “East Asia”, pp. 81-101).

Rudolf von Albertini, La decolonizzazione: il dibattito sull’amministrazione e l’avvenire delle

colonie tra il 1919 e il 1960 , Introduzione a Danilo Veneruso (pp. 5-35).

Testi non-frequentanti 3 CFU (D.M.509/99)

Graham Greene, The Quiet American (1955).

Andrew J. Bacevich, “Best Intentions: An Appreciation of Graham Greene”.

Judith Adamson, From Graham Greene: The Dangerous Edge.

John Springhall ‘Kicking out the Vietminh’: How Britain Allowed France to Reoccupy South

Indochina, 1945-46, pp. 115-130.

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Programmazione e controllo delle PP.AA. : D'amico E.

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PAGINE DEL DOCENTE

D'amico E.

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Programmazione e controllo delle PP.AA.Docente: Eugenio D’Amico

A.A. 2009/2010

PROGRAMMA DA 6 CFU

Articolazione dell’Insegnamento

Primo modulo

Secondo modulo

Programma:

Modulo I: 3 crediti

La programmazione e il controllo manageriale: aspetti aziendali; la programmazione e i

controlli manageriali nella legislazione italiana: il decreto legislativo 29 del 1993 e il decreto

legislativo 286 del 1999; la programmazione e i controlli manageriali nella legislazione

italiana: le direttive del presidente del consiglio dei ministri e i rapporti del comitato tecnico

scientifico; la “riforma Brunetta”

Testo:

E. D’Amico, “L’evoluzione della programmazione e dei controlli manageriali nelle

amministrazioni centrali dello stato”, Cedam, Padova, 2009.

Modulo II: 3 crediti

Il controllo di gestione nelle amministrazioni pubbliche; il sistema di controllo di gestione

nelle amministrazioni pubbliche: obiettivi, requisiti, struttura; le prestazioni delle

amministrazioni pubbliche; la scelta degli indicatori: cruscotti direzionali e sintesi

economico- finanziarie; la misura delle prestazioni delle unità organizzative; dalla misura

delle prestazioni al sistema di budgeting.

Testo:

G. Azzone, ” Controllo di gestione nelle amministrazioni pubbliche”, Etas, 2008

Nel corso delle lezioni verranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati,

nonchè indicazioni bibliografiche e/o materiali integrativi per eventuali approfondimenti su

specifiche tematiche.

——————————————-

Anno 2010/2011

PROGRAMMA DA 8 CFU

Modulo I: 4 crediti

La programmazione e il controllo manageriale: aspetti aziendali; la programmazione e i

controlli manageriali nella legislazione italiana: il decreto legislativo 29 del 1993 e il decreto

legislativo 286 del 1999; la programmazione e i controlli manageriali nella legislazione

italiana: le direttive del presidente del consiglio dei ministri e i rapporti del comitato tecnico

PAGINE DISPONIBILI

Programmi insegnamenti

materiale didattico

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Programmazione e controllo delle PP.AA. : D'amico E.

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scientifico; la “riforma Brunetta”

Testo:

E. D’Amico, “L’evoluzione della programmazione e dei controlli manageriali nelle

amministrazioni centrali dello stato”, Cedam, Padova, 2009.

Modulo II: 4 crediti

Il controllo di gestione nelle amministrazioni pubbliche; il sistema di controllo di gestione

nelle amministrazioni pubbliche: obiettivi, requisiti, struttura; le prestazioni delle

amministrazioni pubbliche; la scelta degli indicatori: cruscotti direzionali e sintesi

economico- finanziarie; la misura delle prestazioni delle unità organizzative; dalla misura

delle prestazioni al sistema di budgeting.

Testo:

G. Azzone, ” Controllo di gestione nelle amministrazioni pubbliche”, Etas, 2008

Delibere Civit: delibera n. 4/2010; delibere 6/2010; delibera 89/2010

Orario di ricevimento

Il Professore e i suoi collaboratori ricevono gli Studenti dopo le lezioni.

Inoltre, è possibile incontrare il prof. D’Amico o i suoi collaboratori su appuntamento, da

richiedere tramite email.

Contatti

[email protected];

[email protected]

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programmi 2010-2011 Antropologia Culturale (laurea) e Antropologia Sociale (laurea magistrale) : Fusaschi M.

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Fusaschi M.

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programmi 2010-2011 Antropologia Culturale (laurea) eAntropologia Sociale (laurea magistrale)ANNO 2010-2011

Gli/le studenti potranno comunque sostenere gli esami con i programmi dello scorso anno

accademico o con quelli di seguito riportati e potranno anche concordare programmi diversi

con la docente al ricevimento che si svolge tutti i martedì alle ore 14,30 senza

appuntamento. Resta comunque inteso che è possibile anche prendere un appuntamento

all’indirizzo [email protected] in particolare per i/le laureandi/e.

Per quanto attiene ad ANTROPOLOGIA CULTURALE (6 cfu DAMS e 8 cfu Scienze

politiche) gli/le studenti potranno preparare l’esame sia sul programma dello

scorso anno, sia su:

1. F. Pompeo, Autentici meticci, Meltemi, 2009 (per gli studenti Dams i soli capp. 2-3-5);

2. M. Fusaschi, I segni sul corpo. Per un’antropologia delle modificazioni dei genitali

femminili, Bollati Boringhieri, Torino 2003.

3. M. Fusaschi, Quando il corpo è delle altre, Bollati Boringhieri, Torino 2011, (disponibile

da metà aprile).

Gli studenti di Scienze Politiche aggiungeranno

4. Numero monografico della rivista Zapruder sull’ Etnicizzazione del sociale (limitamente

allo Zoom ovvero i quattro saggi sull’Etnicizzazione) acquistabile presso

Odradek la Libreria

Via dei Banchi vecchi 57

00186 Roma

06-6833451

[email protected]

Per quanto attiene ad ANTROPOLOGIA SOCIALE (6 cfu DAMS) gli/lestudenti potranno preparare l’esame sia sul programma dello scorsoanno, sia su:

M. Fusaschi, Quando il corpo è delle altre, Bollati Boringhieri, Torino 2011, (disponibile dal

22 giugno).

Due libri a scelta fra questi:

1. M. Shostak, Nisa. La vita e le parole di una donna !kung, Meltemi, Roma, 2002;2. F. Pompeo, a cura di, Pigneto-Banglatown. Migrazioni e conflitti di cittadinanza in

una periferia storica romana, Meti 2011 (per le librerie in cui il testo è disponibileinviare una mail a [email protected]);

3. M. Fusaschi, Corporalmente corretto. Note di antropologia, Meltemi, Roma, 2008;4. Numero monografico della rivista Zapruder sull’ Etnicizzazione del sociale

(limitamente allo Zoom ovvero i quattro saggi sull’Etnicizzazione)5. M. Fusaschi, I segni sul corpo. Per un’antropologia delle modificazioni dei genitali

femminili, Bollati Boringhieri, Torino, 2003.6. K. Guenivet, Stupri di guerra. Le violenze sessuali come nuova arma, editore Luca

Sossella, 2004

Per gli/le studenti di Lettere che hanno già sostenuto l’esame da 8 cfucon il prof. Apolito e debbono conseguire ancora 4 cfu il programma è:

M. Fusaschi, Corporalmente corretto. Note di antropologia, Meltemi, Roma, 2008 o iltesto M. Fusaschi, Quando il corpo è delle altre, Bollati Boringhieri, Torino 2011,

PAGINE DISPONIBILI

Nessuna categoria

AVVISO RICEVIMENTO aa2011-2012

AVVISO: Programma 2011-2012

Curriculum Vitae

Lezioni 2011-2012

Materiali Didattici

programmi 2009-2010

programmi 2010-2011Antropologia Culturale (laurea)e Antropologia Sociale (laureamagistrale)

programmi antropologia sociale2009 LM

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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programmi 2010-2011 Antropologia Culturale (laurea) e Antropologia Sociale (laurea magistrale) : Fusaschi M.

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(disponibile da metà aprile)M. Fusaschi, I segni sul corpo. Per un’antropologia delle modificazioni dei genitali

femminili, Bollati Boringhieri, Torino, 2003.

IMPORTANTE:

I libri sono consultabili nelle biblioteche italiane le cui collocazioni si ritrovano al sitohttp://www.internetculturale.it/moduli/opac/opac.jsp

I testi della casa editrice Meltemi sono acquistabili con il 30% di sconto al sitohttp://www.librazioni.it/libri/

Copyright © 2011 Fusaschi M. • thanks faraday

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Programmi Insegnamenti : Agostinelli B.

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Agostinelli B.

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Diritto delle obbligazioni e dei contratti nelle AA.PP.Diritto delle obbligazioni e dei contratti della P.A.

(8 CFU)

Finalità del corso ed articolazione del programma

Il corso propone lo studio del diritto privato dell’amministrazione pubblica, offrendo unquadro generale dell’attività amministrativa con particolare riferimento alle obbligazioni chesorgono in capo alla Pubblica Amministrazione, individuando l’ambito ove essa agiscesecondo schemi di diritto privato, soggiacendo alla relativa disciplina, ed evidenziandoaltresì i profili peculiari connessi alla sua natura.

La premessa necessaria è costituita dalla distinzione tra diritto pubblico e diritto privatononché tra soggetti pubblici, preposti alla funzione di amministrazione (e complessivamentee sinteticamente indicati come Amministrazioni pubbliche), che agiscono per scopi diinteresse generale, e soggetti privati, che perseguono viceversa interessi particolari.

L’indagine, nella sua parte generale, ha quindi ad oggetto l’attività di diritto comune dellaP.A., analizzando istituti e rapporti nei quali le Amministrazioni pubbliche operano comesoggetti di diritto comune: dalle forme organizzative privatistiche, alla titolarità di dirittidominicali, alla stipulazione, in luogo dell’emanazione di provvedimenti amministrativi, diatti negoziali con privati e, infine, alla responsabilità civile per la lesione delle situazionigiuridiche soggettive facenti capo ai privati.

La parte speciale è dedicata alla responsabilità civile della P.A., utilizzando il metodo dellostudio dei casi sulla scorta di pronunce emanate da diverse Autorità giurisdizionali (CorteCostituzionale, Consiglio di Stato, TAR, Corte di Cassazione e Tribunali ordinari), che offronolo spunto per la disamina di rilevanti temi, tra i quali, ad esempio, la responsabilità nellagestione dei servizi pubblici, la responsabilità indiretta, la responsabilità nell’erogazione diprestazioni sanitarie, la responsabilità per l’esercizio illegittimo del potere amministrativo.

Testi per la preparazione dell’esame

1) V. Cerulli Irelli, Diritto privato dell’amministrazione pubblica, Giappichelli, Torino, 2008

2) G. Corso – G. Fares, La responsabilità della Pubblica amministrazione, Giappichelli,

Torino, 2009

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Programmi Insegnamenti : Alvazzi del Frate P.

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PAGINE DEL DOCENTE

Alvazzi del Frate P.

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Costituzionalismo e integrazione europea

Storia delle costituzioni moderne e contemporanee

Docente: P. Alvazzi del Frate

A.A.: 2011/12 – I semestre programma

A.A.: 2010/11

II Semestre

C.F.U.: 8

Valido per i Corsi di Studio: LM

Presentazione e Obiettivi Formativi

Programma

Il corso si propone di fornire agli studenti, le conoscenze e gli strumenti utili allacomprensione del processo di integrazione europeo nella sua prospettiva costituzionale.A tal fine saranno evidenziate le caratteristiche storiche delle varie tradizioni costituzionalinazionali europee,con una particolare attenzione alle vicende del XX secolo. Il corso sisoffermerà soprattutto sui problemi legati alla individuazione degli strumenti costituzionali ditutela delle libertà fondamentali nelle esperienze inglese, francese, tedesca e italiana.

Collegamenti con altri Insegnamenti: Conoscenze di base di diritto pubblico e costituzionale

comparato, storia delle dottrine politiche, storia contemporanea.

Informazioni si trovano sul sito:

http://www.corsistoriadiritto.weebly.com

Testi d’esame

1) J. Ziller, Il nuovo Trattato europeo, Bologna, Il Mulino, 2007

2) i tre saggi di A. Padoa Schioppa, Note su ordine giuridico europeo e identità europea in

prospettiva storico-costituzionale, in “Quaderni fiorentini”, 2002, pp. 61-76 [scaricabile on-

line]; S. Cassese, Che tipo di potere pubblico è l’Unione europea?, in “Quaderni fiorentini”,

2002, pp. 141-167 [scaricabile on-line]; M. Fioravanti, Il processo costituente europeo, in

“Quaderni fiorentini”, 2002, pp. 273-297 [scaricabile on-line]

3) P. Alvazzi del Frate, Il costituzionalismo moderno, Torino, Giappichelli, 2007.

Le lezioni si svolgeranno il giovedì e il venerdì dalle 8.30 alle 10 (Aula 1C) – inizio 3 marzo

‘11

Docente: P. Alvazzi del Frate

A.A.: 2009/10

C.F.U.: 3

Valido per i Corsi di Studio: LM in RI

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si propone di definire la genesi e l’evoluzione del costituzionalismo liberal-

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Programmi Insegnamenti : Alvazzi del Frate P.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/palvazzidelfrate/?cat=22[17/10/2011 12.38.30]

Storia dell’Amministrazione Pubblica

Storia del Diritto Pubblico

democratico attraverso l’analisi dei testi costituzionali americani, francesi e italiani tra il

XVIII e il XIX secolo. Gli evidenti legami con il Diritto costituzionale, il Diritto comparato e

la Storia delle dottrine politiche facilitano un approccio interdisciplinare alla materia.

Programma

Nell’ambito del corso saranno trattati i seguenti temi: Il costituzionalismo americano – Le

costituzioni francesi del periodo rivoluzionario (1791-1793- 1795) – Il costituzionalismo

della Restaurazione: le Chartes del 1814 e 1830 – Lo Statuto albertino – La costituzione di

Weimar.

Collegamenti con altri Insegnamenti: Conoscenze di base di diritto pubblico e costituzionale

comparato, storia delle dottrine politiche, storia moderna e contemporanea.

Informazioni si trovano sul sito:

http://www.corsistoriadiritto.weebly.com

Testi d’esame

1) M. Fioravanti, Appunti di storia delle costituzioni moderne, Torino, Giappichelli,1995;

2) M. Fioravanti, Costituzione, Bologna, Il Mulino, 1999;

3) P. Alvazzi del Frate, Il costituzionalismo moderno, Torino, Giappichelli, 2007.

Continua…

Continua…

Docente

P. Alvazzi del Frate

A.A.

2011/12 – II semestre (marzo-maggio 2012) – programma

A.A.

2010/11

C.F.U.

8

Valido per i Corsi di Studio

LT

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si propone di ricostruire l’evoluzione della storia del diritto pubblico dalla prima eta’

moderna fino al XX secolo. In particolare si evidenzieranno le caratteristiche

dell’assolutismo e del costituzionalismo liberale. Nell’ultima parte del corso si forniranno

alcuni spunti di analisi della storia costituzionale dell’Italia repubblicana.

Articolazione dell’Insegnamento

modulo unico

Programma

Nell’ambito del corso saranno trattati i seguenti temi:

Gli ordinamenti medievali – L’affermazione dell’assolutismo – Le dottrine dell’assolutismo –

Il costituzionalismo moderno – Le dottrine costituzionali inglesi – Il costituzionalismo

americano – Il costituzionalismo francese nel periodo rivoluzionario – Il costituzionalismo

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Programmi Insegnamenti : Alvazzi del Frate P.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/palvazzidelfrate/?cat=22[17/10/2011 12.38.30]

Storia Comparata delle Istituzioni Politiche

nell’eta’ della Restaurazione – Caratteri della storia costituzionale italiana: dalla monarchia

costituzionale al regime fascista – La Costituente repubblicana – Storia costituzionale

dell’Italia repubblicana.

Tipologia Didattica

lezioni ed esercitazioni, studio delle fonti

Note

Informazioni si trovano nel sito:

http://www.corsistoriadiritto.weebly.com

Testi d’esame

PROGRAMMA DA 9 CFU

1) G.S. Pene Vidari, ““Elementi di Storia del diritto. L’età contemporanea”, Torino,

Giappichelli, 2010;

2) M. Fioravanti, “Appunti di storia delle costituzioni moderne”, Torino, Giappichelli, 1995;

3) P. Alvazzi del Frate, “Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto

pubblico”, Torino, Giappichelli, 2007;

4) P. Alvazzi del Frate, “Appunti di storia degli ordinamenti giudiziari”, Roma, Aracne, 2009.

PROGRAMMA DA 8 CFU

1) G.S. Pene Vidari, ““Elementi di Storia del diritto. L’età contemporanea”, Torino,

Giappichelli, 2010;

2) P. Alvazzi del Frate, “Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto

pubblico”, Torino, Giappichelli, 2007;

3) P. Alvazzi del Frate, “Appunti di storia degli ordinamenti giudiziari”, Roma, Aracne, 2009.

PROGRAMMA DA 4 CFU

1) P. Alvazzi del Frate, “Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto

pubblico”, Torino, Giappichelli, 2007;

2) P. Alvazzi del Frate, “Appunti di storia degli ordinamenti giudiziari”, Roma, Aracne, 2009.

Studenti di GIURISPRUDENZA – Programma da 7 CFU

1) L. Paladin, “Per una storia costituzionale dell’Italia repubblicana”, Bologna, Il Mulino,

2004;

2) P. Alvazzi del Frate, “Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto

pubblico”, Torino, Giappichelli, 2007;

3) A. Pace, “Potere costituente, rigidità costituzionale, autovincoli legislativi”, Padova,

Cedam, 2002 (escluse le Appendici)

Docente:P. Alvazzi del Frate

CFU: 3

valido per i Corsi di Studio: LM in RI

Il corso si propone di illustrare la genesi e lo sviluppo storico dello “Stato di diritto”,

basandosi sulla comparazione delle esperienze costituzionali inglese, americana e francese.

Tali sistemi istituzionali hanno profondamente influenzato il costituzionalismo italiano del

XIX secolo e la sua successiva evoluzione. Ci si soffermerà poi sui principali modelli

costituzionali nell’Italia repubblicana.

Prerequisiti: conoscenze di base di storia delle dottrine politiche, storia moderna e

contemporanea, diritto pubblico.

Testi d’esame

1) “Culture e modelli costituzionali dell’Italia repubblicana”, cura di Marco Fioravanti,

Cosenza, Pellegrini, 2008;

2) P. Alvazzi del Frate, “Il costituzionalismo moderno”, Torino, Giappichelli, 2007.

informazioni nel sito www.corsistoriadiritto.weebly.com

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Programmi Insegnamenti : Alvazzi del Frate P.

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Programmi Insegnamenti : Consarelli B.

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PAGINE DEL DOCENTE

Consarelli B.

CERCA NEL SITO

Storia del Pensiero Politico moderno e contemporaneo

Storia delle Idee Politiche (Laurea Magistrale)

Docente B. Consarelli

A.A. 2010/11

cfu 8

Valido per i Corsi diStudio

LM in PP; LM in RI

Presentazione e Obiettivi Formativi

La disciplina ha come obiettivo l’individuazione e analisi delle linee di svilupo della riflessione teorica che

caratterizza il pensiero politico moderno e contemporaneo, a partire dal XVI secolo fino al dibattito attuale,

con particolare riferimento alle odierne metodologie connesse alla nascita ed all’evoluzione della nozione di

‘complessità’.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso specialistico del nuovo ordinamento si articola in 2 moduli da 4 Crediti ciascuno.

Programma

Il primo modulo, a carattere generale, è dedicato alla ricostruzione del percorso della democrazia in Europa,

dall’Illuminismo alla ccontemporaneità, il secondo modulo, a carattere monografico, prende in analisi il

declinarsi del rapporto fra libertà ed uguaglianza, categorie fondamentali del pensiero politico.

MODULO I (4 crediti)

Salvo MASTELLONE, Storia della Democrazia in Europa. Dal XVIII al XX secolo, Utet, Torino, 2004, con

introduzione di Norberto Bobbio (fino a pagina 136 e da 264 a 307)

Lettura consigliata: Guido DE RUGGIERO, Storia del liberalismo europeo, Laterza, Bari, 2003 (introduzione e

parte seconda)

MODULO II (4 crediti)

Anna Maria BATTISTA, Studi su Tocqueville, Centro editoriale toscano, Firenze, 1989 (”La Democrazia in

America di Tocqueville. Problemi interpretativi”, pp. 21-64); per i non frequentanti anche il saggio A. M.

BATTISTA, “Tocqueville. Un tentativo di sintesi”, ivi, pp.192- 268.

Alexis de TOCQUEVILLE, La Democrazia in America (qualsiasi edizione purché integrale) capitoli obbligatoriTomo I, libro I, cap. III, IV; libro II, capp. III, IV, VI, VII, IX.Tomo II, libro II, capp. II, IV, X, XIV; libro III, cap. XVII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII; libro IV, capp. II, III,IV, V, VI, VIIulteriore materiale didattico di supporto verrà fornito nell’ambito dello svolgimento del corso.Tipologia Didattica: lezioni frontali (50 ore). Seminari ed esercitazioni di supporto didattico (12 ore)verranno organizzati nell’ambito dello svolgimento del corso ed il loro calendario sarà comunicato conspecifico avviso a parte.

Le lezioni si svolgeranno nei giorni di martedì, mercoledì e giovedi, (Aula 3D), dalle ore 18.00 alle ore 19.30

e avranno inizio martedi 12 ottobre 2010.

L’orario di ricevimento è giovedi dalle 14 alle 15 e 30

Gli studenti non frequentanti sono tenuti ad avere un colloquio, nel corso dell’anno e comunque

almeno 3 settimane prima dell’esame, con il docente, nell’orario di ricevimento previsto.

Gli studenti del corso specialistico del vecchio ordinamento ( da 6 crediti, Storia delle Idee

Politiche) possono presentare alle prossime sessioni d’esame il programma relativo, visionabile

nella sezione archivio sul sito.

Docente Continua…

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Programmi Insegnamenti : Consarelli B.

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Storia delle dottrine politiche (A-L)B. Consarelli

A.A.

2010/11

C.F.U.

8

Valido per i Corsi di Studio

Presentazione e Obiettivi Formativi

La disciplina si propone come momento di riflessione per delineare una ‘storia delle idee’,

intese come direttrici di forza in grado di orientare le trasformazioni sociali e determinare i

mutamenti politici. Nel corso del tempo gli studi di Storia delle dottrine politiche si sono

progressivamente spostati dall’indagine delle istituzioni alla società, dall’analisi dei sistemi e

della dimensione formale del potere, allo studio delle ideologie e delle mentalità. In

quest’ottica il corso si propone d’offrire strumenti analitici ed interpretativi finalizzati a far

acquisire agli studenti – oltre ad una preparazione di base, a carattere più generale, relativa

alla conoscenza della storia del pensiero politico nelle sue linee fondamentali – un metodo

di ricerca che, partendo dall’esame diretto dei testi e delle fonti documentarie, tenda, pur

nella specificità metodologica della materia, a correlarsi con le altre dimensioni del sapere,

di cui la dimensione politica può costituire il momento unificante.

Articolazione dell’Insegnamento

il corso triennale nuovo ordinamento (270) è articolato in 2 moduli da 4 crediti ciascuno.

Programma

Il primo modulo, a carattere generale, verte sulla nascita e lo sviluppo della Storia delle

dottrine politiche, a partire dal XVI secolo al XX secolo, il secondo modulo, a carattere

monografico, prende in esame il contrattualismo e il giusnaturalismo moderni, con

particolare riferimento alla teoria politica di Hobbes.

Modulo I da 4 crediti:

Gianluca BONAIUTI, Vittore COLLINA, Storia delle dottrine politiche, Le Monnier, Firenze,

2010 fino a pagina 220 . Il manuale va integrato con il Dizionario di politica, a cura di N.

BOBBIO, N. MATTEUCCI, G. PASQUINO, T.E.A., Milano (in particolare è obbligatorio lo

studio delle seguenti voci: Assolutismo, Contrattualismo, Costituzionalismo, Democrazia,

Dispotismo, Giusnaturalismo, Liberalismo, Politica, Rivoluzione, Sovranità, Stato moderno,

Totalitarismo).

Modulo II da 4 crediti

Norberto BOBBIO, Thomas Hobbes, Einaudi, Torino, 2004, fino a pagina 72 .

A scelta degli studenti uno dei due seguenti testi di Thomas HOBBES (in qualunque

edizione, purchè integrale): il De Cive o il Leviatano

Gli studenti del corso triennale vecchio ordinamento (509), articolato in 3 moduli di 3 crediti

ciascuno = 9 crediti (anno accademico 2008-2009) e gli studenti del corso triennale nuovo

ordinamento (270), articolato in 2 moduli da 4 crediti ciascuno =8 crediti ( anno 2009-

2010) e gli studenti dell corso di laurea di scienze politiche per il governo e

l’amministrazione, articolato in 2 moduli da 4 crediti e in un modulo da 2 crediti= 10 crediti

(anno accademico 2009-10) possono presentare alle prossime sessioni d’esame il

programma relativo a tali anni accademici, visionabile nella sezione archivio del sito.

Tipologia didattica: lezioni frontali. Seminari ed esercitazioni di supporto didattico verranno

organizzate nell’ambito dello svolgimento del corso ed il loro calendario sarà comunicato

con specifico avviso a parte.

collegamento con altri insegnamenti: Storia Moderna, Sociologia, Storia del Pensiero Politico

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Programmi Insegnamenti : Consarelli B.

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Storia del pensiero politico moderno V.O.

Storia del Pensiero Politico Europeo

europeo, Storia dell’Europa.

Le lezioni si svolgeranno nei giorni di martedì, mercoledì e giovedi dalle ore 16.15 alle ore

17.45 (Aula 1B) ed avranno inizio martedi 12 ottobre 2010.

L’orario di ricevimento è il giovedi dalle 14.00 alle 15.30.

I non frequentanti dovranno necessariamente avere un colloquio orientativo con il

docente almeno 3 settimane prima della data dell’esame.

Ulteriore materiale didattico di supporto verrà fornito nell’ambito dello

svolgimento del corso.

Continua…

Continua…

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Programmi Insegnamenti : E. Santini

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PAGINE DEL DOCENTE

E. Santini

CERCA NEL SITO

insegnamentoSISTEMI ESPERTI PER LE EMERGENZE UMANITARIE

docente: arch. Emanuele Santini

A.A. 2010/11

C.F.U. : 8 (D.M. 270/04)

Articolazione dell’Insegnamento:

Il corso è diviso in due moduli: il primo prende in esame il mondo delle emergenze

umanitarie, il secondo le tecnologie informatiche per la pianificazione delle emergenze.

Presentazione e obiettivi formativi:

Il corso è rivolto principalmente agli studenti del corso di laurea “Scienze politiche per la

cooperazione e lo sviluppo” della facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi

Roma Tre.

Il corso si propone di fornire agli studenti una visione ragionata del rapporto tra territorio

ed emergenze umanitarie offrendo al contempo una analisi aggiornata dei sistemi

informativi demandati alla pianificazione di tale rapporto. Le crisi umanitarie, strutturali o

congiunturali, sono spesso provocate dalla rottura dell’equilibrio dinamico fra popolazione

ambiente e risorse e riguardano molte regioni del pianeta. Il corso si propone di definire il

concetto di emergenza umanitaria ed illustrare da un lato le cause e le caratteristiche delle

possibili emergenze, in specie nel Sud del Mondo, dall’altro le strategie di pianificazione a

cui si attengono gli organismi internazionali deputati ad intervenire. Grazie alla diffusione su

larga scala dell’informatica è possibile oggi, nel contesto delle strategie di pianificazione,

utilizzare strumenti che, attraverso l’analisi e l’elaborazione di una notevole massa di

informazioni in tempi limitati, consentono di adottare soluzioni razionali, controllate, ottimali

e coordinate. Poiché le emergenze umanitarie sono anche strettamente legate ad un

insieme complesso di dati geografici e geomorfologici del territorio, nel corso vengono

esposti i criteri per la rappresentazione digitale del territorio e la formazione delle banche

dati geografiche.

Particolare attenzione viene dedicata al ruolo che i sistemi informatici esperti assumono nel

processo decisionale e gestionale, e fra essi il Sistema Informativo Geografico (GIS) che,

introdotto per lo studio e la pianificazione del territorio, si è rivelato largamente

compatibile anche con le applicazioni nel campo delle emergenze. L’obiettivo peculiare è di

consentire allo studente, dopo l’analisi degli aspetti tecnici e socioculturali che

caratterizzano una emergenza, di acquisire le conoscenze di base delle tecnologie

informatiche evolute utilizzate per la pianificazione e la gestione delle crisi.

Programma del corso:

MODULO I

Parte Prima: Popolazione e ambiente - rapporti tra popolazione, ambiente e risorse |

crescita demografica | risorse idriche e diritto di accesso all’acqua | effetti del degrado

ambientale ed alimentazione.

Parte Seconda: Dimensioni della Povertà - povertà ed emergenze | geografia della

sottonutrizione | Aids e nuove definizioni di povertà.

Parte Terza: Le emergenze complesse: pianificazione globale e criteri di intervento -

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Programmi Insegnamenti : E. Santini

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emergenza: definizioni e cause | introduzione alla pianificazione dell’emergenza umanitaria |

criteri generali di pianificazione delle emergenze | l’emergenza nelle operazioni di sviluppo |

connessioni tra emergenza e sviluppo.

Parte Quarta: La Protezione Civile - storia e generalità | L’organizzazione |

programmazione e pianificazione della crisi.

MODULO II

Parte Quinta: Archiviazione dati - informatica ed archiviazione | Data-Base | DBMS |

Modello Relazionale | Diagramma E-R | Progettazione di un DB

Parte Sesta: Rappresentazione e Digitalizzazione del Territorio - rapporto tra emergenze e

territorio | cartografia convenzionale | cartografia numerica | acquisizione dei dati |

integrazione e struttura dei dati | DBgeo.

Parte Settima: Sistemi Informativi Geografici - Sistema Esperto | il GIS | componenti del

GIS | strutture e formati dei dati geografici | funzionalità del GIS | il GIS nelle emergenze.

Parte Ottava: Applicazioni GIS - le aree di lavoro dei GIS | informazione distribuita |

piattaforme GIS

METODI DIDATTICI

Il corso è sviluppato secondo una doppia modalità: lezioni frontali tradizionali affiancate da

numerose ESERCITAZIONI sui temi trattati, le quali costituiranno materia d’esame. Durante

le lezioni e le esercitazioni verranno mostrate cartografie e materiale grafico desunto da

casi concreti, materiale che lo studente dovrà considerare parte integrante e sostanziale del

testo per la preparazione dell’esame.

TESTI CONSIGLIATI

Per la preparazione dell’esame sono necessarie le nuove Dispense del corso disponibili dal

mese di aprile 2011. Le modalità di reperimento delle stesse verranno tempestivamente

comunicate nella pagina “materiali didattici” (vedi menù in alto a destra).

Testo facoltativo per l’approfondimento del secondo modulo: Giovanni Biallo “Introduzione

ai Sistemi Informativi Geografici”, editore MondoGIS srl, Roma 2005.

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Programmi Insegnamenti : Maruotti A.

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PAGINE DEL DOCENTE

Maruotti A.

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Statistica

Docente: Antonello Maruotti

Esercitazioni: Andrea Pierini

DATE E LUOGHI:

lezioni ed esercitazioni si svolgono nel periodo 1.3.2011-31.5.2011

CDL IN SCIENZE POLITICHE PER IL GOVERNO E L’AMMINISTRAZIONE – CDL INSCIENZE POLITICHE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

lezioni: LUN-MAR-MER 8:30 – 10:00 AULA MAGNAesercitazioni: VEN – 12-13:30 AULA MAGNA

STRUTTURA DEL CORSO:

MODULO I: STATISTICA DESCRITTIVA (3 CFU)MODULO II: PROBABILITA’ E INFERENZA STATISTICA (5 CFU)

MODALITA’ PER L’ACQUISIZIONE DI CREDITI

8 CFU – E’ necessario superare con una votazione non inferiore a 18/30 un esame scritto divisoin due parti: la prima relativa al programma del I modulo e la seconda relativa al programma delsecondo modulo. E’ possibile sostenere tale esame durante un qualsiasi appello delle sessioniestive, autunnali e invernali. L’esame scritto può tuttavia essere sostenuto una sola volta perogni sessione di esami. Durante il corso, sarà possibile sostenere due prove scritte (esoneri),relative ai contenuti di I e II modulo rispettivamente. Per sostenere il secondo esonero ènecessario aver superato (con votazione non inferiore a 18/30) il primo. Un colloquio oralerelativo ai contenuti teorico-metodologici del corso è facoltativo, può essere sostenuto solo inseguito al superamento dell’esame scritto.I MODULO: STATISTICA DESCRITTIVA (3 cfu)

Lezione 1.1. La matrice unità-varabili. Classificazione delle variabili statistiche.

Lezione 1.2. Distribuzioni di frequenze assolute, relative e percentuali. Entropia.

Lezione 1.3. Entropia relativa. Diagrammi a barre. Istogrammi.

Esercitazioni 1.1. Distribuzioni di frequenza e loro rappresentazioni grafiche. Entropia.

Lezione 1.4. Funzione di ripartizione e quantili per distribuzioni unitarie. Frequenze cumulate equantili per distribuzioni di frequenza.

Lezione 1.5. Calcolo dei quantili nel caso di variabili continue suddivise in classi. Diagrammi ascatola. Distribuzioni di frequenze bivariate. Distribuzioni marginali e condizionate.Indipendenza.

Lezione 1.6. Massima connessione. Indice Chi Quadrato.

Esercitazioni 1.2. Funzione di ripartizione e quantili; connessione e indice Chi Quadrato.

Lezione 1.7. Media per distribuzioni unitarie e di frequenza. Varianza per distribuzioni unitarie edi frequenza. Disuguaglianza di Benjamin-Cebicev.

Lezione 1.8. Media e varianza di trasformazioni lineari. Media e varianza per varibili

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Avvisi

Curriculum Vitae

Research Papers

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Programmi Insegnamenti : Maruotti A.

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quantitative suddivise in classi. Media totale come media di medie condizionate.

Lezione 1.9. Decomposizione della varianza in distribuzioni bivariate. Varianza between ewithin. Rapporto di correlazione Eta Quadro.

Esercitazioni 1.3. Analisi della varianza, rapporto di correlazione.

Lezione 1.10. Diagrammi a dipersione. Covarianza e indice di correlazione lineare di Bravais-Pearson. Retta dei minimi quadrati. Proiezione.

Lezione 1.11. Bontà di adattamento della retta dei minimi quadrati.

Lezione 1.12. Rette di regressione nel caso di distribuzione di frequenze. Relazione tra rapportoe indice di correlazione.

Esercitazioni 1.4. Correlazione e rette dei minimi quadrati.

Lezione 1.13. Esercitazioni riepilogative del I modulo.

II MODULO: PROBABILITA’ E INFERENZA STATISTICA (5 cfu)

Lezione 2.1. Richiami di algebra degli insiemi: unione, intersezione, complementazione,differenza, leggi di De Morgan. Richiami di calcolo combinatorio: permutazioni, disposizioni,combinazioni.

Lezione 2.2. Assiomi del calcolo delle probabilità. Teoremi elementari del calcolo delleprobabilità: probabilità del complemento di un evento, della differenza di eventi, dell’unione dieventi.

Lezione 2.3. Eventi necessari, incompatibili ed equiprobabili. Esempi. Campionamento conripetizione. Probabilità condizionata. Indipendenza.

Lezione 2.4. Campionamento senza ripetizione. Teorema di Bayes e applicazioni.

Esercitazioni 2.1: probabilita’ elementare, teorema di Bayes

Lezione 2.5. Variabili aleatorie discrete con supporto finito e loro distribuzione. Valore atteso evarianza di una variabile aleatoria. La distribuzione bernoulliana.

Lezione 2.6. La distribuzione binomiale. La distribuzione ipergeometrica.

Lezione 2.7. Variabili aleatorie discrete con supporto infinito. La distribuzione geometrica. Ladistribuzione di Poisson.

Esercitazioni 2.2 Le variabili aleatorie discrete. Distribuzioni binomiale, geometrica,ipergeometrica e di Poisson.

Lezione 2.8. Approssimazione normale delle probabilità binomiali. Legge dei grandi numeri.

Lezione 2.9. Distribuzione normale.

Esercitazioni 2.3. Variabile aleatoria normale.

Lezione 2.10. Intervalli di confidenza per la media: il caso della varianza nota.

Lezione 2.11. Intervalli di confidenza per la media: il caso della varianza incognita.Distribuzione t di Student. Intervalli di confidenza per la differenza tra medie. Numerositàcampionaria ottimale.

Esercitazioni 2.4. Intervalli di confidenza per medie.

Lezione 2.12. Intervalli di confidenza per proporzioni e per la differenza tra proporzioni.Numerosità ottimale.

Lezione 2.13. Intervalli di confidenza per i coefficienti di regressione e per la previsione.

Esercitazioni 2.5. Intervalli di confidenza per proporzioni.

Esercitazioni 2.6. Intervalli di confidenza per la regressione.

ALTRE INFORMAZIONI

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Programmi Insegnamenti : Maruotti A.

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La frequenza assidua di lezioni ed esercitazioni è determinante per la comprensione del corso; èpreferibile lo studio in piccoli gruppi di studenti rispetto allo studio individuale.Testi consigliati: S.Borra, A. Di Ciaccio (2008), Statistica: metodologie per le scienzeeconomiche e sociali, McGrawHill. D. Piccolo (2000), Statistica, Il Mulino.

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Relazioni internazionali (corso avanzato) : Pisciotta B.

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PAGINE DEL DOCENTE

Pisciotta B.

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Relazioni internazionali (corso avanzato)A.A. 2010/11

POLITICA INTERNAZIONALE (8 CFU)

Docente: Prof. Barbara Pisciotta

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso vuole fornire agli studenti i necessari approfondimenti di alcuni concetti basilari

della politica internazionale con il preciso intento di favorire un atteggiamento critico verso

le problematiche fondamentali dell’ordine mondiale attuale. In particolare, il corso si

propone di spiegare l’evoluzione del sistema internazionale dopo il 1989 mediante un’analisi

empirica fondata sull’individuazione dei principali fattori internazionali (distribuzione del

potere all’interno del sistema; grado di tensione internazionale; alleanze militari;

interdipendenza economica) che influenzano le relazioni tra gli Stati. Le conoscenze

acquisiste possono offrire sbocchi professionali nella carriera diplomatica, nelle

organizzazioni internazionali, nel pubblico impiego e nella ricerca.

Articolazione dell’Insegnamento

L’insegnamento prevede essenzialmente lezioni frontali.

Programma

La prima parte prevede l’illustrazione dei principali paradigmi interpretativi relativi al

concetto di guerra con particolare riferimento alle opere di Clausewitz, Schmitt e Aron.

Successivamente verranno discusse le regole dirette a prescrivere chi e in presenza di quali

condizioni può legittimamente fare ricorso alla violenza internazionale, con l’intento di

ripercorrere l’evoluzione che queste stesse regole hanno subìto nel tempo, fino a mettere in

crisi il “monopolio della guerra” storicamente riservato agli Stati nazionali.

La seconda parte analizza la successione degli ordini mondiali dalla pace di Westfalia

all’attentato dell’11 settembre e si sofferma sui conflitti che caratterizzano l’attuale

panorama internazionale seguendo il modello dello “scontro delle civiltà” proposto da

Samuel P. Huntington.

Collegamenti con altri Insegnamenti

Conoscenza generale delle materie politologiche e delle principali teorie delle relazioni

internazionali.

Testi Consigliati (8 cfu)

A. Colombo, La guerra ineguale. Pace e violenza nel tramonto della società internazionale,

Il Mulino, Bologna 2006.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Relazioni internazionali (corso avanzato) : Pisciotta B.

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S.P. Huntington, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, Garzanti, Milano 2000

(ultima edizione).

Vecchio programma (Relazioni Internazionali corso avanzato, 6 cfu)

Primo modulo:

A. Colombo, La guerra ineguale. Pace e violenza nel tramonto della società internazionale,

Il Mulino, Bologna 2006.

Secondo modulo:

F. Andreatta, Alla ricerca dell’ordine mondiale. L’Occidente di fronte alla guerra, Il Mulino,

Bologna 2004.

C. Schmitt, Il concetto discriminatorio di guerra, Laterza, Bari 2008.

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Relazioni internazionali : Pisciotta B.

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PAGINE DEL DOCENTE

Pisciotta B.

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Relazioni internazionaliDocente Barbara Pisciotta

A.A. 2010/2011

Valido per i Corsi di Studio Scienze Politiche

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza della politica internazionale su basi

rigorosamente scientifiche allo scopo di stimolare la maturazione di una certa

consapevolezza metodologica e l’approfondimento delle teorie fondamentali delle Relazioni

Internazionali quali strumenti indispensabili per capire il funzionamento del sistema

internazionale e le interazioni tra i vari soggetti (Stati, organizzazioni internazionali, ong,

multinazionali, istituzioni, individui) che lo compongono. Tale bagaglio concettuale può

offrire sbocchi professionali nel campo delle organizzazioni internazionali, delle carriere

istituzionali, del pubblico impiego e della ricerca a vari livelli.

Articolazione dell’Insegnamento

L’insegnamento prevede essenzialmente lezioni frontali ed è articolato in tre moduli,

ciascuno di 3 CFU.

Programma

Il corso ha per oggetto l’illustrazione dei principali problemi e teorie affrontati dalle

Relazioni Internazionali ed è suddiviso in due parti. La parte generale (primo modulo) si

sofferma sui criteri metodologici delle scienze sociali e analizza i concetti basilari della

disciplina: la politica, il sistema internazionale, i rapporti tra politica interna e politica

internazionale, i fondamenti teorici delle Relazioni Internazionali (realismo e

istituzionalismo), il comportamento degli Stati nell’arena internazionale, la distribuzione del

potere all’interno del sistema internazionale, i livelli di analisi (approccio

riduzionista/approccio sistemico) proposti dalle varie teorie internazionaliste.

La parte speciale (secondo modulo e terzo modulo) affronta direttamente lo studio dei

fenomeni politici internazionali, quali la guerra, la gestione delle crisi, i mutamenti del

sistema internazionale, l’evoluzione dell’ordine mondiale, la formazione dei regimi

internazionali, le opportunità e i vincoli posti alla cooperazione internazionale, il ruolo delle

organizzazioni sovranazionali nel favorire la diffusione della democrazia a livello globale.

Tipologia Didattica

Collegamenti con altri Insegnamenti

Si consiglia di dare l’esame di Relazioni Internazionali dopo aver sostenuto Scienza Politica.

Testi Consigliati

PROGRAMMA DA 9 CFU

Primo modulo:

F. Andreatta et al., Relazioni internazionali, Bologna, Il Mulino, 2007.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

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CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Relazioni internazionali : Pisciotta B.

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Secondo modulo:

M. Cesa (a cura di), Le relazioni internazionali, Bologna, Il Mulino, 2004 (capp.I-VIII);

Terzo modulo:

M. Cesa (a cura di), Le relazioni internazionali, Bologna, Il Mulino, 2004 (capp.IX-XIII,

escluso il XII).

PROGRAMMA DA 8 CFU

F. Andreatta et al., Relazioni internazionali, Bologna, Il Mulino, 2007.

M. Cesa (a cura di), Le relazioni internazionali, Bologna, Il Mulino, 2004 (esclusi i capp. XII

e XIII).

PROGRAMMA DA 10 CFU

Per il conseguimento di 10 cfu è previsto un seminario di 2 cfu in aggiunta al programma di

8 cfu riportato sopra. Nel corso delle lezioni il docente comunicherà il tema e le modalità di

svolgimento del seminario.

Gli studenti che per motivi di lavoro non potranno frequentare tale seminario dovranno

integrare il programma con i rimanenti capitoli (XII e XIII) del libro di Cesa.

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Scienza dell’amministrazione – 4 cfu : Chiarini R.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rchiarini/?p=53[17/10/2011 12.34.54]

PAGINE DEL DOCENTE

Chiarini R.

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Scienza dell’amministrazione – 4 cfuDOCENTE: Rosalba Chiarini

ANNO ACCADEMICO: 2011-2012

C.F.U. 4

LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE POLITICHE PER IL GOVERNO E

L’AMMINISTRAZIONE (DM 270/2004)

PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso, da 4 cfu, intende fornire alcuni strumenti concettuali e gli elementi conoscitivi

fondamentali per analizzare e interpretare il comportamento delle amministrazioni

pubbliche. L’illustrazione della natura e delle caratteristiche della disciplina si coniuga con la

presentazione e l’analisi dei concetti e dei dati empirici provenienti dalle ricerche

politologiche, ma anche sociologiche, economiche e giuridiche, sopra le pubbliche

amministrazioni. La costruzione di una conoscenza di base è condotta attraverso alcuni

concetti principali, spiegati nella loro definizione teorica e poi esplicitati attraverso concetti

affini ed elementi di descrizione, esemplificazione e comparazione. L’obiettivo è fornire

descrizioni, interpretazioni e generalizzazioni dei fenomeni amministrativi.

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso da 4 cfu (esame a scelta) ha per oggetto l’illustrazione e l’analisi di alcuni concetti

chiave per la comprensione del comportamento amministrativo e di un tema cruciale della

disciplina. Tra i concetti: 1) funzione amministrativa; 2) strutture amministrative; 3)

processi amministrativi. Ogni concetto è analizzato nelle sue implicazioni analitiche e nelle

proprietà dell’utilizzo di quel concetto per descrivere e comprendere la realtà

amministrativa. Poi si prendono in esame i concetti secondari, si introducono classificazioni

e tipologie, ma anche esempi, citazioni e riferimenti a casi di studio rilevanti insieme ad

elementi descrittivi provenienti dalla comparazione e dalle ricerche sulle amministrazioni.

Quale tema cruciale è esaminato il rapporto tra ruoli politici e ruoli amministrativi.

TESTI CONSIGLIATI

A. LIPPI e M. MORISI, Scienza dell’amministrazione, Il Mulino, Bologna, 2005: capp. 1-2-3-

4.

MODALITA’ D’ESAME

E’ previsto un esame orale sui quattro capitoli.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Scienza dell’amministrazione (corso avanzato) (D.M. n. 509/1999) : Chiarini R.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rchiarini/?p=9[17/10/2011 12.35.26]

PAGINE DEL DOCENTE

Chiarini R.

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Scienza dell’amministrazione (corso avanzato) (D.M. n.509/1999)DOCENTE: Rosalba Chiarini

ANNO ACCADEMICO: 2009-2010

C.F.U. 3

LAUREA MAGISTRALE IN POLITICHE PUBBLICHE

PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso di livello avanzato intende fornire un percorso di approfondimento degli strumenti

concettuali e metodologici per analizzare e interpretare il comportamento delle

organizzazioni, in particolare di quelle amministrazioni che operano nel settore pubblico.

L’obiettivo principale è quello di offrire un’introduzione al mondo delle organizzazioni e ad

alcune dimensioni rilevanti dell’azione amministrativa.

PROGRAMMA DEL CORSO

Nell’ambito di un settore di ricerca ricchissimo di risultati empirici, approcci, teorie e metodi,

questo corso sceglie di ricostruire le origini degli studi organizzativi – tradizione europea e

tradizione statunitense – e di individuare le principali linee di fuga e di allontanamento dai

principi della scuola classica delle organizzazioni. Da un lato la ricostruzione degli sviluppi

critici post-weberiani e, dall’altro lato, la conoscenza delle teorie dell’azione, che si

sviluppano negli Usa a partire dalla critica dei principi tayloristi, consentono di approfondire

alcuni temi e problemi delle organizzazioni. Più precisamente, il corso si articola nei

seguenti passaggi: a) illustrazione degli approcci classici allo studio delle organizzazioni; b)

presentazione degli approcci critici post-weberiani e post-tayloristi; c) approfondimento di

alcuni temi del fenomeno organizzativo, quali la struttura, i processi, la cultura, l’ambiente,

il cambiamento organizzativo.

TESTI CONSIGLIATI

M. FERRANTE e S. ZAN, Il fenomeno organizzativo, NIS, Roma, 1996: capp. 1-2-3-5-6.

Agli studenti non frequentanti si chiede di aggiungere al programma sopra illustrato la

lettura dell’articolo di R. CHIARINI, Le ragioni di un cambiamento: la riforma dell’impiego

pubblico in Italia, in “Rivista italiana di scienza politica”, 2/2005.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Scienza dell’amministrazione (D.M. 270/2004) : Chiarini R.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rchiarini/?p=26[17/10/2011 12.35.14]

PAGINE DEL DOCENTE

Chiarini R.

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Scienza dell’amministrazione (D.M. 270/2004)

DOCENTE: Rosalba Chiarini

ANNO ACCADEMICO: 2011-2012

C.F.U. 8

LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE POLITICHE PER IL GOVERNO E

L’AMMINISTRAZIONE (DM 270/2004)

PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso intende fornire gli strumenti concettuali e gli elementi conoscitivi fondamentali per

analizzare e interpretare il comportamento delle amministrazioni pubbliche. L’illustrazione

della natura e delle caratteristiche della disciplina si coniuga con la presentazione e l’analisi

dei concetti e dei dati empirici provenienti dalle ricerche politologiche, ma anche

sociologiche, economiche e giuridiche, sopra le pubbliche amministrazioni. La costruzione di

una conoscenza di base è condotta attraverso alcuni concetti principali, spiegati nella loro

definizione teorica e poi esplicitati attraverso concetti affini ed elementi di descrizione,

esemplificazione e comparazione. L’obiettivo è fornire descrizioni, interpretazioni e

generalizzazioni dei fenomeni amministrativi.

PROGRAMMA DEL CORSO

La prima parte del corso (parte manualistica) ha per oggetto l’illustrazione e l’analisi di

alcuni concetti chiave per la comprensione del comportamento amministrativo e di alcuni

temi cruciali della disciplina. Tra i concetti: 1) funzione amministrativa; 2) strutture

amministrative; 3) processi amministrativi. Ogni concetto è analizzato nelle sue implicazioni

analitiche e nelle proprietà dell’utilizzo di quel concetto per descrivere e comprendere la

realtà amministrativa. Poi si prendono in esame i concetti secondari, si introducono

classificazioni e tipologie, ma anche esempi, citazioni e riferimenti a casi di studio rilevanti

insieme ad elementi descrittivi provenienti dalla comparazione e dalle ricerche sulle

amministrazioni. Fra i temi cruciali: 1) il rapporto tra ruoli politici e ruoli amministrativi; 2)

la cultura amministrativa; 3) la gestione burocratica e la gestione strategica; 4) il controllo

e la valutazione. Da una prospettiva politologica, la riflessione sull’amministrazione si pone

come riflessione intorno al rapporto tra potere politico e prodotti dell’azione amministrativa

ed in particolare affronta il problema del ruolo che le istituzioni amministrative svolgono nel

rapporto tra meccanismi e strutture della rappresentanza politica e risultati dell’azione

pubblica. La seconda parte del corso (la pubblica amministrazione in Italia) è dedicata più

specificatamente all’esame del settore pubblico italiano e alle sue più recenti trasformazioni.

TESTI CONSIGLIATI

A. LIPPI e M. MORISI, Scienza dell’amministrazione, Il Mulino, Bologna, 2005: tutto tranne

il cap. 8.

CAPANO G. e E. GUALMINI (a cura di), La pubblica amministrazione in Italia, Il Mulino,

Bologna, 2011: cap. 1, al quale vanno aggiunti due capitoli a scelta fra quelli contenuti nel

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Scienza dell’amministrazione (D.M. 270/2004) : Chiarini R.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rchiarini/?p=26[17/10/2011 12.35.14]

volume.

Agli studenti non frequentanti si chiede di aggiungere al programma sopra illustrato la

lettura dell’articolo di R. CHIARINI, Le ragioni di un cambiamento: la riforma dell’impiego

pubblico in Italia, in “Rivista italiana di scienza politica”, 2/2005.

MODALITA’ D’ESAME

Per gli studenti frequentanti sono previste due prove scritte di esonero (parte manualistica)

e una prova orale (parte dedicata alla pubblica amministrazione italiana).

Per i non frequentanti è previsto un esame orale sul programma.

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Scienza dell’amministrazione (D.M. n. 509/1999) : Chiarini R.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rchiarini/?p=7[17/10/2011 12.35.36]

PAGINE DEL DOCENTE

Chiarini R.

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Scienza dell’amministrazione (D.M. n. 509/1999)DOCENTE: Rosalba Chiarini

ANNO ACCADEMICO: 2009-2010

C.F.U. 9

LAUREA TRIENNALE IN PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso intende fornire gli strumenti concettuali e gli elementi conoscitivi fondamentali per

analizzare e interpretare il comportamento delle amministrazioni pubbliche. L’illustrazione

della natura e delle caratteristiche della disciplina si coniuga con la presentazione e l’analisi

dei concetti e dei dati empirici provenienti dalle ricerche politologiche, ma anche

sociologiche, economiche e giuridiche, sopra le pubbliche amministrazioni. La costruzione di

una conoscenza di base è condotta attraverso alcuni concetti principali, spiegati nella loro

definizione teorica e poi esplicitati attraverso concetti affini ed elementi di descrizione,

esemplificazione e comparazione. L’obiettivo è fornire descrizioni, interpretazioni e

generalizzazioni dei fenomeni amministrativi.

ARTICOLAZIONE DEL CORSO

Il corso si articola in tre moduli. Ogni modulo conferisce 3 crediti.

PROGRAMMA DEL CORSO

I MODULO. Il modulo ha per oggetto l’illustrazione e l’analisi di alcuni concetti chiave per la

comprensione del comportamento amministrativo. Essi sono: 1) funzione amministrativa; 2)

strutture amministrative; 3) processi amministrativi. Ogni concetto è analizzato nelle sue

implicazioni analitiche e nelle proprietà dell’utilizzo di quel concetto per descrivere e

comprendere la realtà amministrativa. Poi si prendono in esame i concetti secondari, si

introducono classificazioni e tipologie, ma anche esempi, citazioni e riferimenti a casi di

studio rilevanti insieme ad elementi descrittivi provenienti dalla comparazione e dalle

ricerche sulle amministrazioni.

II MODULO. Il secondo modulo è dedicato ad affrontare alcuni temi cruciali della Scienza

dell’amministrazione. Essi sono: 1) il rapporto tra ruoli politici e ruoli amministrativi; 2) la

cultura amministrativa; 3) la gestione burocratica e la gestione strategica; 4) il controllo e

la valutazione. Da una prospettiva politologica, la riflessione sull’amministrazione si pone

come riflessione intorno al rapporto tra potere politico e prodotti dell’azione amministrativa

ed in particolare affronta il problema del ruolo che le istituzioni amministrative svolgono nel

rapporto tra meccanismi e strutture della rappresentanza politica e risultati dell’azione

pubblica.

III MODULO. Il terzo modulo è dedicato più specificatamente all’esame del settore pubblico

italiano e alle sue più recenti trasformazioni. Attenzione particolare è dedicata al tema della

regolazione.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Scienza dell’amministrazione (D.M. n. 509/1999) : Chiarini R.

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TESTI CONSIGLIATI

I modulo

A. LIPPI e M. MORISI, Scienza dell’amministrazione, Il Mulino, Bologna, 2005: capp. 1-2-3.

II modulo

A. LIPPI e M. MORISI, Scienza dell’amministrazione, Il Mulino, Bologna, 2005: capp. 4-5-6-

7.

III modulo

- LIPPI A. e M. MORISI, Scienza dell’amministrazione, Il Mulino, Bologna, 2005: cap. 8.

- CAPANO G. e E. GUALMINI (a cura di), La pubblica amministrazione in Italia, Il Mulino,

Bologna, 2006: cap. 1, al quale vanno aggiunti due capitoli a scelta fra quelli contenuti nel

volume.

Agli studenti non frequentanti si chiede di aggiungere al programma sopra illustrato la

lettura dell’articolo di R. CHIARINI, Le ragioni di un cambiamento: la riforma dell’impiego

pubblico in Italia, in “Rivista italiana di scienza politica”, 2/2005.

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Scienza delle finanze (10 CF) : Trupiano G.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gtrupiano/?p=17[17/10/2011 13.16.04]

PAGINE DEL DOCENTE

Trupiano G.

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Scienza delle finanze (10 CF)

Programma di

SCIENZA DELLE FINANZE (10 CF)

Anno accademico 2010-2011

Prof. Gaetana TRUPIANO

[email protected]

Periodo didattico I semestre

Orario delle lezioni: Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì 12,00-13,30

Valutazione esame: Esami orali (Esame scritto opzionale)

C.F.U.: 10 (L’esame deve essere sostenuto per 10 crediti complessivi)

Articolazione dell’insegnamento: Il corso si propone di introdurre lo studente alle

principali tematiche attinenti la Scienza delle Finanze.

Sono analizzate le ragioni dell’intervento pubblico nell’economia. Nella prima parte del

corso, dopo aver illustrato l’oggetto e la metodologia dell’analisi economica della finanza

pubblica, sono esaminate le giustificazioni economiche alla base dell’intervento pubblico nel

sistema economico, avanzate in letteratura, presentando sia le impostazioni teoriche che gli

obiettivi e gli strumenti attuativi dell’intervento pubblico ed i loro effetti. Sono analizzate,

quindi, le teorie normative delle scelte sociali e le modalità di formazione e realizzazione

delle decisioni pubbliche. Infine, è approfondita l’analisi della formazione delle decisioni di

finanza pubblica e, quindi, è trattata la formazione delle politiche di bilancio, con particolare

attenzione al caso italiano.

Viene, quindi, studiata l’attività finanziaria dello Stato ed il sistema tributario: funzioni,

requisiti e struttura di un sistema tributario e in particolare quello Italiano. Vengono

illustrati i principi giuridici e gli effetti microeconomici dei tributi, con particolare riferimento

all’analisi dell’incidenza delle imposte e ai criteri distributivi del carico fiscale. Sono

analizzati, poi, gli effetti della distribuzione verticale delle competenze fiscali, attraverso lo

studio delle più rilevanti teorie economiche del decentramento per poi valutarne gli effetti e

le applicazioni empiriche. Infine, viene studiato il sistema tributario italiano, e le principali

imposte alla luce delle più recenti riforme.

Infine, in un apposito seminario di 16 ore per due crediti, svolto dalla dott.ssa Monica

Auteri, è affrontato il tema dello sviluppo umano, come obiettivo dell’intervento pubblico in

Italia. L’Italia non dispone di uno strumento generalizzato di sostegno al reddito per i

cittadini in condizione di disagio economico e in questo si differenzia da molti paesi europei.

Si analizzeranno i programmi di previdenza e assistenza sociale in Italia ed in particolare si

costruirà quindi il passaggio dalla sperimentazione del RMI (Reddito Minimo di Inserimento)

alla proposta del RUI (Reddito di Ultima Istanza), prima di procedere alla analisi

dell’incidenza della povertà assoluta, e alla quantificazione dei costi di un’ipotesi di

intervento. Infine si approfondirà il tema della tassazione del reddito familiare.

Testi consigliati:

BISES B., (2005), Lezioni di scienza delle finanze, Parte I. L’intervento pubblico nel sistema

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Esami ed esoneri

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Scienza delle finanze (10 CF) : Trupiano G.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gtrupiano/?p=17[17/10/2011 13.16.04]

economico, (Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, , Giappichelli, Torino.

BISES B., (2005), Lezioni di scienza delle finanze, Parte II. Il sistema tributario, (Capitoli

1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 ), Giappichelli, Torino.

John Cullis and Philip Jones, Public Finance and Public Choice: Analytical Perspectives,

ISBN13: 9780199234783- ISBN10: 0199234787, Capitolo 9

Alcuni capitoli dei rapporti ISAE scaricabili direttamente dal sito ISAE e cliccando sul

seguente link materiale didattico

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Scienza Politica (A-L) : Grilli di Cortona P.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pgrilli/?p=12[17/10/2011 12.55.48]

PAGINE DEL DOCENTE

Grilli di Cortona P.

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Scienza Politica (A-L)

Docente: Prof. Pietro Grilli di Cortona

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Presentazione e obiettivi formativi

La politica include tutte quelle attività che riguardano l’acquisizione,l’organizzazione, la distribuzione e l’esercizio del potere nell’ambito di uno Stato,ovvero fra gli Stati. Il potere è politico quando le sue decisioni possono essere fattevalere nei riguardi di ciascun componente di una collettività, anche con il ricorso allaforza. Fin dall’antichità, quindi, la riflessione sulla politica si impone come lo studiodel potere e la ricerca della miglior forma di governo: acquisizione, utilizzazione,concentrazione/distribuzione, legittimità del potere sono i grandi temi sui quali sisofferma l’interesse degli studiosi di politica da Aristotele fino ad oggi. Partita daquesti presupposti teorici, la Scienza politica si è affermata poi come lo studio e laricerca sui diversi aspetti della realtà politica attraverso il metodo delle scienzeempiriche. Al di là delle varie metodologie poi sempre più consapevolmente utilizzate(metodi di comparazione, studi del caso singolo) e dei vari approcci (rational choice,neo-istituzionalismo), al centro dell’interesse della Scienza Politica sta il tentativo dispiegare i fenomeni e i processi della politica, sia nella loro dimensione interna che inquella internazionale e sovrastatale. Su queste premesse, il corso ha per oggettol’illustrazione e l’analisi dei principali concetti, problemi e teorie affrontati dallascienza politica contemporanea.

Articolazione dell’insegnamento

Il corso si articola in lezioni frontali, esercitazioni, esoneri ed eventuali seminari diapprofondimento degli argomenti trattati. È possibile che si richieda agli studenti diassistere a convegni, conferenze e tavole rotonde su argomenti connessi al corso e divolta in volta indicati dal docente.

Programma

La prima parte del corso mira a fornire allo studente alcune nozioni fondamentalirelativamente a:

• le differenze fra scienza e non-scienza;

• come si costruiscono le teorie scientifiche;

• l’ambito di studio della scienza politica, nonché le metodologie da essa più utilizzate(un cenno sarà fatto al metodo della comparazione);

• la definizione di politica;

• alcuni temi cruciali di macropolitica (i regimi politici e il loro mutamento);

• la partecipazione politica;

• le unità del sistema politico (movimenti, partiti, gruppi, sindacati);

• la comunicazione politica.

La seconda parte affronterà, in una prospettiva comparata, il tema della democraziae del suo funzionamento e rendimento interni. Si prenderanno in esame vari aspetti:

a) elezioni e sistemi elettorali;

b) la rappresentanza politica;

c) le istituzioni dei sistemi democratici (parlamenti, governi, poteri locali, burocrazie,magistratura);

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Scienza Politica (A-L) : Grilli di Cortona P.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pgrilli/?p=12[17/10/2011 12.55.48]

d) i processi di state-building e nation-building anche in relazione alle dinamiche eteorie dell’integrazione politica europea.

La terza parte prevede esercitazioni, seminari, convegni e tutto quanto potràcostituire occasione di approfondimento dei temi trattati.

Collegamenti con altri Insegnamenti

Per svolgere una tesina triennale in Scienza Politica con il prof. Grilli è necessarioavere superato l’esame di Politica comparata (Corsi di laurea in Scienze Politiche oin Consulente esperto) oppure quello di Scienza dell’amministrazione (Corso dilaurea in Pubblica Amministrazione).

Testi d’esame

Domenico Fisichella, Lineamenti di Scienza Politica, Roma, Carocci, ed. 2007 (tutto)

Pietro Grilli di Cortona, Stati, nazioni e nazionalismi, Bologna, Il Mulino, 2003(tutto).

AVVISO PER CHI DEVE PORTARE 10 CFU:

è obbligatoria la partecipazione ad alcuni seminari che verranno organizzati dopol’inizio delle lezioni. Chi non potrà partecipare ai seminari, dovrà portare all’esameanche il volume di Gianfranco Pasquino, Prima lezione di scienza politica, Il Mulino,2009 (oltre al programma ordinario).

Copyright © 2011 Grilli di Cortona P. • thanks faraday

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Scienza Politica (m-z) : Agosta A.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aagosta/?p=13[17/10/2011 12.37.36]

PAGINE DEL DOCENTE

Agosta A.

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Scienza Politica (m-z)Docente

A.Agosta

A.A.

2009/10

C.F.U.

9

Valido per i Corsi di Studio

Presentazione e Obiettivi Formativi

Per Scienza politica – secondo una definizione di Norberto Bobbio – si

intende lo studio sistematico dei fenomeni e delle strutture politiche, basato

sui metodi delle scienze empiriche. Cioè, sull’osservazione, la

raccolta e l’esame di dati (qualitativi e quantitativi) tratti dalla realtà storica

e sociale al fine di formulare generalizzazioni ed elaborare ipotesi teoriche

interpretative. L’oggetto della riflessione della scienza politica coincide, in

parte, con quello di altre discipline: la filosofia politica e la storia del pensiero

politico, la storia delle dottrine e dei movimenti politici, il diritto costituzionale

e l’analisi delle istituzioni, la sociologia politica. Il corso tende a

fornire elementi iniziali di conoscenza su alcuni campi e approcci della

teoria e della ricerca in scienza politica. È prevista un’articolazione in tre

moduli, con esercitazioni e letture di approfondimento per i frequentanti

(in particolare, per il primo e per il terzo modulo).

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso è articolato in 3 moduli.

Modulo I: Metodo scientifico e analisi della politica.

Modulo II: Attori e processi nei sistemi politici.

Modulo III: Sistemi elettorali, sistemi di partito e modelli istituzionali.

Programma

Nel primo modulo si affronta, innanzi tutto, la questione della conoscenza

e dei requisiti delgia delle scienze sociali. Si ricostruiscono, inoltre, le linee evolutive

originarie

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Scienza Politica (m-z) : Agosta A.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aagosta/?p=13[17/10/2011 12.37.36]

della scienza politica, esemplificate in particolare, attraverso il filone

degli studi sul potere politico. Ci si sofferma, infine, sul concetto e le caratteristiche

del “sistema politico”. Nel secondo modulo si analizzano alcuni

dei principali temi della ricerca attuale in scienza politica, evidenziando il

contributo di differenti approcci metodologici. In particolare, saranno esaminate

le interazioni tra soggetti politici e istituzioni nei sistemi democratici.

Le lezioni del terzo modulo, previste soprattutto in forma di seminari ed

esercitazioni, approfondiscono il tema delle votazioni popolari come procedure

di partecipazione, competizione e legittimazione negli ordinamenti

politici, e del rapporto tra sistemi elettorali, forme di governo e sistemi di

partito nelle principali democrazie. metodo scientifico, con specifico riguardo alla metodolo-

Collegamenti con altri Insegnamenti

Note

ATTENZIONE:

Per l’anno 2010/2011 (e quindi a partire dalla sessione di esami di giugno 2010) il

programma di Scienza politica sarà quello indicato dal professor Grilli di Cortona, che

unifica i canali A-L e M-Z.

Pertanto, il programma del professor Agosta, qui riportato, vale fino alla sessione di esami

di gennaio/febbraio 2010.

Testi Consigliati

SCIENZA POLITICA (M-Z)

Programma di esame dell’anno accademico 2008-2009

Per i primi due moduli:

Fisichella D., Lineamenti di Scienza Politica, Carocci, Roma, 2003;

oppure in alternativa:

Per il primo modulo:

DELLA PORTA D., Introduzione alla Scienza Politica, il Mulino, Bologna, 2008.

Per il secondo modulo:

Messina P., Introduzione alla Scienza Politica. Concetti, modelli, teorie e linguaggi, Cleup,

Padova, 1998.

Per il terzo modulo:

G. PASQUINO, I sistemi elettorali, Il Mulino, Bologna, 2006;

e, in aggiunta:

SARTORI G., Ingegneria costituzionale comparata, Il Mulino, Bologna, 2004

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Sistemi giuridici comparati dell’Unione europea : Moccia L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lmoccia/?p=13[17/10/2011 13.01.15]

PAGINE DEL DOCENTE

Moccia L.

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Sistemi giuridici comparati dell’Unione europea

Docente L. Moccia

Insegnamento vecchio ordinamento (v.o.) non più attivo.

Gli studenti v.o. interessati a tale insegnamento possono fare riferimento all’insegnamento

di Comparazione e uniformazione giuridica

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Assegnazione Tesi di Laurea

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Sistemi sociali europei : Maniscalco M. L.

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Maniscalco M. L.

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Sistemi sociali europeiProgramma A.A. 2010\2011

Docente: Prof.ssa Maria Luisa Maniscalco

Presentazione e obiettivi formativi

L’insegnamento intende analizzare il processo continuo di costruzione europea a partire dal

basso, cioè dai processi di europeizzazione che investono le società europee. Questo tipo di

analisi necessita di concetti e di metodologie nuove lungo il percorso di una sociologia post-

nazionale secondo le indicazioni di parte del pensiero sociale europeo.

Adottando un approccio multilivello (micro-macro, globale-locale) l’insegnamento mira a far

emergere complessità e interconnessioni, facilitando negli studenti un’approfondita e critica

comprensione del farsi dell’Unione Europea, secondo la prospettiva teorica della

modernizzazione riflessiva.

Programma per i frequentanti:

1) Ulrich Beck e Edgard Grande, L’Europa cosmopolita, tr. it., Roma, Carocci, 2006

2) Maria Luisa Maniscalco (a cura di), La pace nel vicinato, Milano, Franco Angeli, 2010

3) Maria Luisa Maniscalco, “Le minoranze religiose in Europa: costruire il legame sociale in

uno spazio post- secolare”, in La cittadinanza europea, fascicolo 1-2, 2010, scaricabile dal

sito Franco Angeli

http://www.francoangeli.it/riviste/Scheda_Riviste.asp?IDArticolo=41121

4) Laboratorio di ricerca su ‘ Stili di vita e generazioni in Europa”

Programma per i non frequentanti:

1) Ulrich Beck e Edgard Grande, L’Europa cosmopolita, tr. it., Roma, Carocci, 2006

2) Anthony Giddens, L’Europa nell’età globale , tr. it, Roma-Bari, Laterza, 2007

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Sistemi sociali europei : Maniscalco M. L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=61[17/10/2011 12.57.37]

3) Maria Luisa Maniscalco (a cura di), La pace nel vicinato, Milano, Franco Angeli, 2010

4) Maria Luisa Maniscalco, “ Le minoranze religiose in Europa: costruire il legame sociale in

uno spazio post-secolare”, in La cittadinanza europea, fascicolo 1-2, 2010, scaricabile dal

sito Franco Angeli

http://www.francoangeli.it/riviste/Scheda_Riviste.asp?IDArticolo=41121

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Sociologia del Diritto : Andrini S.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sandrini/?p=6[17/10/2011 12.39.08]

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Andrini S.

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Sociologia del DirittoDocente

S.Andrini

A.A.

2010/11

C.F.U.

6

Valido per i Corsi di Studio

Corso di Laurea in Pubblica Amministrazione

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si propone di fornire le conoscenze di base necessarie per maturare una adeguata

comprensione delle maggiori problematiche sociologico-giuridiche quali emergono dalla

evoluzione attuale degli ordinamenti con riferimento alla prospettiva europea e alla

multiculturalità.

Articolazione dell’Insegnamento

Programma

La prima parte del corso tratterà delle ragioni che hanno portato alla nascita e allo sviluppo

della sociologia del diritto e intende presentare le principali teorie che si sono venute

affermando sul piano sia italiano che internazionale. Inoltre ci si soffermerà sui contributi

alla formazione di una cultura giuridica europea e alla individuazione delle forme di

integrazione interculturale. Tra gli argomenti che verranno presi in considerazione si

segnalano:- il contributo delle dottrine sociologiche all’analisi dell’ordinamento giuridico;- il

contributo delle dottrine sociologiche alle analisi sociali degli ordinamenti;- il contributo

della sociologia del diritto all’analisi

dell’ordinamento europeo;- il contributo della analisi sociologico-giuridica sui temi relativi

alla funzione di integrazione multiculturale sviluppata dagli atti normativi. La seconda parte

riguarderà la lettura critica dell’opera sociologica di uno dei maggiori studiosi italiani di

diritto amministrativo, Massimo Severo Giannini

Tipologia Didattica

2 moduli obbligatorio 225

Collegamenti con altri Insegnamenti

Note

Testi Consigliati

Anno Accademico 2010/11

Testo obbligatorio ai fini del superamento dell’esame:

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Sociologia del Diritto : Andrini S.

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A. FEBBRAJO, “Sociologia del diritto. Concetti e problemi”, Il Mulino, Bologna, 2009.

Ai fini dell’approfondimento della materia viene inoltre richiesto lo studio a scelta di uno

dei seguenti testi:

E. DURKHEIM, Il divorzio consensuale, Roma, Armando, 2009.

W. SOMBART, Le origini della sociologia, Roma, Armando, 2009.

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Sociologia della comunicazione : Scannavini K.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/kscannavini/?p=8[17/10/2011 13.13.04]

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Scannavini K.

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Sociologia della comunicazione

Programma del Corso a.a. 2010/2011

Il Corso è orientato a fornire ai partecipanti delle conoscenze generali e specifiche rispetto

alle tecniche e alle teorie della comunicazione. In particolare si analizzeranno gli elementi

base della comunicazione e si rifletterà sulle principali teorie che sottendono lo studio della

comunicazione. L’obiettivo del corso è trasferire conoscenze teoriche e competenze pratiche

sulla decostruzione dei tecniche di comunicazione. Si dedicherà una parte del corso anche

alla comunicazione interculturale nel contesto della globalizzazione.

Si svolgeranno, altresì, degli approfondimenti tematici relativi: 1) alla correttezza delle

comunicazioni commerciali (le pubblicità nelle loro vaie forme); 2) al rapporto tra

comunicazione e cultura. A breve saranno indicate per ogni giornata il tema che verrà

svolto in aula.

Orario delle lezioni

Lunedì dalle ore 18:00 alle ore 19:30 (aula 1E)

Martedì dalle ore 18:00 alle ore 19:30 (aula 1E)

Venerdì dalle ore 14:30 alle ore 17:15 (aula 1C)

CFU: 8

Testi di esame

1) E. Tedeschi, I pubblici delle comunicazioni di massa. Lezioni di sociologia della

comunicazione, Altrimedia, Matera 2010

2) Graziella Priulla, I caratteri elementari della comunicazione, Laterza 2008

3) E. Tedeschi, Sociologia e scrittura, Laterza2005

4) K. Scannavini, Voci, Parole e Pensieri migranti, L’Harmattan, Torino 2010

Indicazioni per i frequentanti

Gli studenti che frequentano le lezioni possono sostituire lo studio degli ultimi due libri con

la presentazione di due lavori relativi alle lezioni di approfondimento. Mentre rimangono

obbligatori i primi due testi. Se si presenta un unico lavoro relativo a un solo ambito di

approfondimento, si dovrà comunque portare all’esame uno tra i due testi rimanenti.

Indicazioni per i non frequentanti

I non frequentanti dovranno portare all’esame l’intero programma

Attribuzione dei CFU

8 CFU: l’intero programma (4 testi)

6 CFU: tre testi (i primi due testi, più un terzo testo da scegliere tra G. Priulla e K.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Sociologia della comunicazione : Scannavini K.

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Scannavini)

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Sociologia Generale (A-L) : Maniscalco M. L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=8[17/10/2011 12.58.03]

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Maniscalco M. L.

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Sociologia Generale (A-L)Programma sociologia generale (A-L)

A.A. 2011\2012

Presentazione e obiettivi formativi

Presentazione e finalità generali del corso

La sociologia, come riflessione razionale e ricerca empirica sulla società, nasce nel corso del

XIX secolo, nel momento in cui, con la triplice rivoluzione (francese, americana ed

industriale) si afferma l’idea (che coincide con la categoria di “modernità”) di una società

auto-prodotta dall’azione degli uomini (mediante la razionalizzazione, la scienza, la

tecnologia, l’emancipazione). Il nuovo sapere si costruisce, sul piano culturale, attraverso

una presa di distanza dallo sguardo filosofico sul mondo (in particolare dall’idealismo) e la

rivendicazione dell’autonomia epistemologica della sociologia dalla storiografia, la

politologia, l’economia politica e la psicologia (tutte discipline che si andavano costruendo,

nella loro rivendicazione di scientificità, nel medesimo arco temporale). Sul piano sociale, il

sapere sociologico è reso possibile dalla progressiva separazione tra “società politica” e

“società civile” e dall’affermarsi dell’idea, del progetto, di Società in contrapposizione alla

“Comunità”. Affermatasi definitivamente, nella prima metà del XX secolo la sociologia ruota

intorno allo studio e alla riflessione, dai diversi accenti, sulle dimensioni e sulle

trasformazioni della Società (sistema altamente razionalizzato ed integrato, fondato sul

fordismo, sulla divisione in classi e sulla centralità delle istituzioni collettive). A partire dagli

anni ’60, sia sul piano delle dinamiche concrete che su quello culturale, l’idea ed il progetto

della Società si destrutturano, aprendo una nuova fase, che arriva sino ai giorni nostri, di

frammentazione del paradigma sociologico e di progressiva affermazione di una nuova

centralità tematica: la costruzione di sistemi sociali basati sul rapporto, altamente

ambivalente e proiettato su archi spazio-temporali globali, tra Soggetto, tecnologia e

capitalismo. Il corso si propone di far apprendere allo studente il sapere sociologico sulla

base di quest’impianto complessivo.

Obiettivi formativi specifici

Fornire una preparazione di base sui principali concetti, teorie e modelli attraverso i quali la

sociologia ha formulato la propria particolare elaborazione scientifica della realtà sociale,

con particolare riferimento all’idea di Società, Soggetto, tecnologia e capitalismo. Dotare gli

studenti delle categorie concettuali e dell’habitus mentale per comprendere situazioni sociali

complesse e per orientarsi adeguatamente nella realtà sociale e culturale contemporanea.

Trasferire competenze e abilità di utilizzo di metodologie, categorie e modelli sociologici per

l’analisi dei processi di trasformazione sociale e culturale, delle dinamiche organizzative e di

gruppo e per l’analisi comparata di fenomeni e processi sociali a vari livelli, locali, nazionali,

comunitari, internazionali.

Articolazione dell’insegnamento

Parte prima: la nascita della sociologia, la metodologia delle scienze sociali, i principali

concetti e tematiche dell’analisi sociologica.

Parte seconda: la teoria sociologica contemporanea.

Parte terza (parte monografica a carattere seminariale): la parte terza sarà differenziata in

base al corso di laurea frequentato. Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Sociologia Generale (A-L) : Maniscalco M. L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=8[17/10/2011 12.58.03]

Politiche per il Governo e l’Amministrazione e agli ordinamenti pre-vigenti:

mobilità, loisir

Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo

sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni internazionali: trasformazioni del legame

sociale,della solidarietà e frammentazione sociale.

Programma

Parte prima: la nascita della sociologia ed il suo statuto epistemologico. Gnoseologia

(soggettivismo versus oggettivismo), teoria (individualismo versus olismo) e metodologia

(qualitativo versus quantitativo): la produzione del sapere sociologico; i principali paradigmi

della ricerca sociale; ricerca quantitativa e ricerca qualitativa. Concetti e tematiche

dell’analisi sociologica: le strutture e le principali sfere della vita sociale – cultura e società;

potere e politica; stratificazione, classi e disuguaglianze; lavoro e attività economica –

l’articolazione della vita sociale – interazione sociale e vita quotidiana; genere e sessualità;

famiglie; razze, etnie e migrazioni; religione; mass media e comunicazione; l’istruzione.

Parte seconda: il ragionamento sociologico e la produzione delle teorie; i livelli analitici

della teoria sociologica: macro-sociologia e micro-sociologia come approcci classici, la

meso-sociologia come approccio emergente – macro sociologia: la teoria sistemica e lo

struttural-funzionalismo; la sociologia marxiana e neo-marxiana, teoria dei sistemi-mondo;

la teoria del conflitto e il cambiamento sociale – micro-sociologia: i rituali dell’interazione e

la coesione sociale situazionale; mente, Sé e ruoli nell’interazione sociale; la teoria dello

scambio e della scelta razionale – la meso-sociologia come approccio emergente: la teoria

delle reti e della complessità.

Parte terza (parte monografica a carattere seminariale) (CFU 2):

- Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per il Governo e

l’Amministrazione e agli ordinamenti pre-vigenti:

Il fenomeno turistico nella modernità e nella postmodernità: teorie di sociologia del

turismo; le tourism mobilities; forme emergenti di turismo: i neoturismi; la semiotica del

marketing turistico; turismo e questioni di genere;

- Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo

sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni internazionali:

il concetto di setta; le dimensioni idealtipiche della setta; processi di

settarizzazione e società

Tipologia didattica

Lezioni frontali, seminari di approfondimento.

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Sociologia Generale (A-L) : Maniscalco M. L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=8[17/10/2011 12.58.03]

Testi consigliati

Parte prima:

- Corbetta P. (2003), La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol. I: i paradigmi di

riferimento, Bologna, Il Mulino.

- Giddens A. (2006), Fondamenti di sociologia, tr. it., Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei

capitoli III-VI]

Parte seconda:

- Collins R. (2006), Teorie sociologiche, Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I

(L’evoluzionismo), VII (La definizione della situazione e la costruzione sociale della realtà),

VIII (Lo scambio sociale e le teorie collegate) e IX (La connessione micro-macro)].

Parte terza:

Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per il Governo e

l’Amministrazione:

- Giobbi L. (2010), Le nuove vacanze. Neoturismi, marketing pubblicitario e turismo di

genere, Altrimedia Edizioni, Matera.

Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo

sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni internazionali:

- Maniscalco Maria Luisa, Spirito di setta e società, Milano, Franco Angeli

Programma A.A. 2010\2011

Docente: Prof.ssa Maria Luisa Maniscalco

Presentazione e obiettivi formativi

Presentazione e finalità generali del corso

La sociologia, come riflessione razionale e ricerca empirica sulla società, nasce nel corso del

XIX secolo, nel momento in cui, con la triplice rivoluzione (francese, americana ed

industriale) si afferma l’idea (che coincide con la categoria di “modernità”) di una società

auto-prodotta dall’azione degli uomini (mediante la razionalizzazione, la scienza, la

tecnologia, l’emancipazione). Il nuovo sapere si costruisce, sul piano culturale, attraverso

una presa di distanza dallo sguardo filosofico sul mondo (in particolare dall’idealismo) e la

rivendicazione dell’autonomia epistemologica della sociologia dalla storiografia, la

politologia, l’economia politica e la psicologia (tutte discipline che si andavano costruendo,

nella loro rivendicazione di scientificità, nel medesimo arco temporale). Sul piano sociale, il

sapere sociologico è reso possibile dalla progressiva separazione tra “società politica” e

“società civile” e dall’affermarsi dell’idea, del progetto, di Società in contrapposizione alla

“Comunità”. Affermatasi definitivamente, nella prima metà del XX secolo la sociologia ruota

intorno allo studio e alla riflessione, dai diversi accenti, sulle dimensioni e sulle

trasformazioni della Società (sistema altamente razionalizzato ed integrato, fondato sul

fordismo, sulla divisione in classi e sulla centralità delle istituzioni collettive). A partire dagli

anni ’60, sia sul piano delle dinamiche concrete che su quello culturale, l’idea ed il progetto

della Società si destrutturato, aprendo una nuova fase, che arriva sino ai giorni nostri, di

frammentazione del paradigma sociologico e di progressiva affermazione di una nuova

centralità tematica: la costruzione di sistemi sociali basati sul rapporto, altamente

Page 143: Africa contemporanea : Goglia L. - Dipartimento di Scienze ... · è così diventata parte integrante degli studi giuridici in materia di diritto civile e commerciale. ... Appunti

Sociologia Generale (A-L) : Maniscalco M. L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=8[17/10/2011 12.58.03]

ambivalente e proiettato su archi spazio-temporali globali, tra Soggetto, tecnologia e

capitalismo. Il corso si propone di far apprendere allo studente il sapere sociologico sulla

base di quest’impianto complessivo.

Obiettivi formativi specifici

Fornire una preparazione di base sui principali concetti, teorie e modelli attraverso i quali la

sociologia ha formulato la propria particolare elaborazione scientifica della realtà sociale,

con particolare riferimento all’idea di Società, Soggetto, tecnologia e capitalismo. Dotare gli

studenti delle categorie concettuali e dell’habitus mentale per comprendere situazioni sociali

complesse e per orientarsi adeguatamente nella realtà sociale e culturale contemporanea.

Trasferire competenze e abilità di utilizzo di metodologie, categorie e modelli sociologici per

l’analisi dei processi di trasformazione sociale e culturale, delle dinamiche organizzative e di

gruppo e per l’analisi comparata di fenomeni e processi sociali a vari livelli, locali, nazionali,

comunitari, internazionali.

Articolazione dell’insegnamento

Parte prima: la nascita della sociologia, la metodologia delle scienze sociali, i principali

concetti e tematiche dell’analisi sociologica.

Parte seconda: la teoria sociologica contemporanea.

Parte terza (parte monografica a carattere seminariale): la parte terza sarà differenziata in

base al corso di laurea frequentato. Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze

Politiche per il Governo e l’Amministrazione e agli ordinamenti pre-vigenti: forme

del lavoro, politiche pubbliche e sicurezza sul lavoro in Italia. Per gli studenti iscritti ai corsi

di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo sviluppo, Scienze Politiche e

Relazioni internazionali: trasformazioni dei conflitti e dei movimenti sociali di protesta

dalla prima alla seconda modernità.

Programma

Parte prima: la nascita della sociologia ed il suo statuto epistemologico. Gnoseologia

(soggettivismo versus oggettivismo), teoria (individualismo versus olismo) e metodologia

(qualitativo versus quantitativo): la produzione del sapere sociologico; i principali paradigmi

della ricerca sociale; ricerca quantitativa e ricerca qualitativa. Concetti e tematiche

dell’analisi sociologica: le strutture e le principali sfere della vita sociale – cultura e società;

potere e politica; stratificazione, classi e disuguaglianze; lavoro e attività economica –

l’articolazione della vita sociale – interazione sociale e vita quotidiana; genere e sessualità;

famiglie; razze, etnie e migrazioni; religione; mass media e comunicazione; l’istruzione.

Parte seconda: il ragionamento sociologico e la produzione delle teorie; i livelli analitici

della teoria sociologica: macro-sociologia e micro-sociologia come approcci classici, la

meso-sociologia come approccio emergente – macro sociologia: la teoria sistemica e lo

struttural-funzionalismo; la sociologia marxiana e neo-marxiana, teoria dei sistemi-mondo;

la teoria del conflitto e il cambiamento sociale – micro-sociologia: i rituali dell’interazione e

la coesione sociale situazionale; mente, Sé e ruoli nell’interazione sociale; la teoria dello

scambio e della scelta razionale – la meso-sociologia come approccio emergente: la teoria

delle reti e della complessità.

Parte terza (parte monografica a carattere seminariale) (CFU 2):

a) Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per il Governo e

l’Amministrazione e agli ordinamenti pre-vigenti:

- forme del lavoro, politiche pubbliche e sicurezza sul lavoro: le principali dimensioni del

mercato del lavoro contemporaneo; il problema del lavoro sommerso; immigrazione, lavoro

e integrazione socio-sistemica; la sicurezza sul lavoro: un punto di vista privilegiato sul

mercato del lavoro italiano; approccio “oggettivo-normativo” e “soggettivo-culturale” allo

studio e all’intervento sulla sicurezza; lavoro edile, immigrazione e sicurezza sul lavoro;

culture della sicurezza e ruolo della formazione.

b) Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo

sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni internazionali:

Page 144: Africa contemporanea : Goglia L. - Dipartimento di Scienze ... · è così diventata parte integrante degli studi giuridici in materia di diritto civile e commerciale. ... Appunti

Sociologia Generale (A-L) : Maniscalco M. L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=8[17/10/2011 12.58.03]

- trasformazioni dei conflitti e dei movimenti sociali di protesta dalla prima alla seconda

modernità: fordismo e movimento operaio; l’ascesa della società post-industriale; i

movimenti sociali del ’68 come trasformazione dei conflitti sociali; gli anni ’70 e i nuovi

movimenti sociali: verso una nuova società: localismo ed ecologia; Solidarnosc; crisi e

trasformazione della coscienza operaia. Conflitti sociali, politica e classi dirigenti nel XXI

secolo.

Tipologia didattica

Lezioni frontali, seminari di approfondimento.

Note

- Per tutti gli studenti, l’esame va sostenuto per l’intero programma;

- i materiali didattici di approfondimento e le slide delle lezioni (in power point) sono

scaricabili dal pagina personale di Francesco Antonelli - presente sul sito della Facoltà;

- LE LEZIONI RELATIVE ALLA TERZA PARTE, AVRANNO INIZIO ALLA META’ DI NOVEMBRE.

- non è possibile, in nessun caso, passare ad un’attività seminariale diversa da quella

prescritta per il proprio corso di studio ed ordinamento.

Testi consigliati

Esame da 10 CFU

STUDENTI FREQUENTANTI

Parte prima:

- Corbetta P. (2003), La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol. I: i paradigmi di

riferimento, Bologna, Il Mulino.

- Giddens A. (2006), Fondamenti di sociologia, tr. it., Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei

capitoli VI (Devianza e criminalità) e IX (Le organizzazioni moderne)].

Parte seconda:

- Collins R. (2006), Teorie sociologiche, Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I

(L’evoluzionismo), VII (La definizione della situazione e la costruzione sociale della realtà) e

IX (La connessione micro-macro)].

Parte terza:

A) Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per il Governo e

l’Amministrazione:

- Reyneri E. (2005), Sociologia del mercato del lavoro. Vol. II: le forme dell’occupazione,

Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I (La domanda di lavoro nella società dei

servizi) e II (Flessibilità del lavoro e occupazioni instabili)].

- Antonelli F. (2010), Il duro lavoro. Edilizia e culture della sicurezza nel neo-fordismo,

Napoli, EdiSes.

B) Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo

sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni internazionali:

- Antonelli F. (2009), La modernità in transito. Movimenti sociali, élites e trasformazioni

collettive nella sociologia di Alain Touraine, Milano, Franco Angeli [ad eccezione del capitolo

III (La produzione della società)].

STUDENTI NON FREQUENTANTI

Parte prima:

- Corbetta P. (2003), La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol. I: i paradigmi di

riferimento, Bologna, Il Mulino.

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Sociologia Generale (A-L) : Maniscalco M. L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=8[17/10/2011 12.58.03]

- Giddens A. (2006), Fondamenti di sociologia, tr. it., Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei

capitoli VI (Devianza e criminalità) e IX (Le organizzazioni moderne)].

Parte seconda:

- Collins R. (2006), Teorie sociologiche, Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I

(L’evoluzionismo) e VII (La definizione della situazione e la costruzione sociale della

realtà)].

Parte terza:

Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per il Governo e

l’Amministrazione:

- Reyneri E. (2005), Sociologia del mercato del lavoro. Vol. II: le forme dell’occupazione,

Bologna, Il Mulino [ad eccezione del capitolo I (La domanda di lavoro nella società dei

servizi)].

- Antonelli F. (2010), Il duro lavoro. Edilizia e culture della sicurezza nel neo-fordismo,

Napoli, EdiSes.

Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo

sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni internazionali:

- Antonelli F. (2009), La modernità in transito. Movimenti sociali, élites e trasformazioni

collettive nella sociologia di Alain Touraine, Milano, Franco Angeli.

Esame da 9 CFU (per tutti gli ordinamenti pre-vigenti)

STUDENTI FREQUENTANTI

- Corbetta P. (2003), La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol. I: i paradigmi di

riferimento, Bologna, Il Mulino.

- Giddens A. (2006), Fondamenti di sociologia, tr. it., Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei

capitoli VI (Devianza e criminalità) e IX (Le organizzazioni moderne)].

- Collins R. (2006), Teorie sociologiche, Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I

(L’evoluzionismo), VII (La definizione della situazione e la costruzione sociale della realtà) e

IX (La connessione micro-macro)].

- Antonelli F. (2010), Il duro lavoro. Edilizia e culture della sicurezza nel neo-fordismo,

Napoli, EdiSes.

STUDENTI NON FREQUENTANTI

- Corbetta P. (2003), La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol. I: i paradigmi di

riferimento, Bologna, Il Mulino.

- Giddens A. (2006), Fondamenti di sociologia, tr. it., Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei

capitoli VI (Devianza e criminalità) e IX (Le organizzazioni moderne)].

- Collins R. (2006), Teorie sociologiche, Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I

(L’evoluzionismo) e VII (La definizione della situazione e la costruzione sociale della

realtà)].

- Reyneri E. (2005), Sociologia del mercato del lavoro. Vol. II: le forme dell’occupazione,

Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I (La domanda di lavoro nella società dei

servizi) e II (Flessibilità del lavoro e occupazioni instabili)].

- Antonelli F. (2010), Il duro lavoro. Edilizia e culture della sicurezza nel neo-fordismo,

Napoli, EdiSes.

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Sociologia Giuridica, della Devianza e Mutamento Sociale : Andrini S.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sandrini/?p=8[17/10/2011 12.39.00]

PAGINE DEL DOCENTE

Andrini S.

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Sociologia Giuridica, della Devianza e MutamentoSocialeDocente

S. Andrini

A.A.

2010/11

C.F.U.

8

Valido per i Corsi di Studio

Corso di Laurea Specialistica in Politiche Pubbliche

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si propone di fornire ed approfondire le conoscenze necessarie per maturare una

adeguata comprensione delle maggiori problematiche sociologico-giuridiche quali emergono

dalla evoluzione attuale degli ordinamenti con riferimento alla prospettiva europea e alla

multiculturalità.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso si articola in due moduli ed ogni modulo prevede l’attribuzione di 4 crediti (per un

totale di 8 crediti).

Programma

I modulo: La prima parte del corso affronterà la tematica dei diritti umani con particolare

riferimento alla loro rilevanza sociologica. Verrà pertanto analizzata la differenza della

concezione del diritto se vista da un punto di vista sociologico o da un punto di vista

giuridico, e di conseguenza le tematiche della natura di questi diritti in riferimento ai

problemi della loro validità ed effettività.

II modulo: Nella seconda parte verranno analizzate le ‘mitologie del moderno’ ovvero una

riconsiderazione del diritto dal punto di vista della sua storicità con particolare attenzione ai

processi della globalizzazione.

Tipologia Didattica

Collegamenti con altri Insegnamenti

Note

Testi Consigliati

Anno Accademico 2010/11

Testi obbligatori ai fini del superamento dell’esame:

N.BOBBIO, L’età dei diritti, Torino, Einaudi 1990;

Si richiede inoltre uno dei seguenti testi:

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Sociologia Giuridica, della Devianza e Mutamento Sociale : Andrini S.

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A. GIULIANI, Giustizia e ordine economico, Milano, Giuffrè, 1997;

H. KELSEN, Tra metodo sociologico e giuridico, Napoli, Guida, 1974;

N. LUHMANN, Sistema giuridico e dogmatica giuridica, Bologna, Il Mulino,1978;

F. RAMACCI, Il delitto di omicidio, , Torino, Giappichelli, 2008.

A. SOUPIOT, Homo juridicus. Saggio sulla funzione antropologica del diritto, Milano,

B.Mondadori, 2006.

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STATISTICA ECONOMICA (conforme DM 270/2004) : Mazziotta C.

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PAGINE DEL DOCENTE

Mazziotta C.

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STATISTICA ECONOMICA (conforme DM 270/2004)Docente: Claudio Mazziotta

a.a. 2010-11

CFU 8

Valido per il Corso di Studio: Scienze Politiche per il Governo e l’Amministrazione (L-36)

Obiettivi formativi

La Statistica economica può definirsi come “la disciplina scientifica che studia

prevalentemente con metodo statistico i fenomeni economici, ossia quei fatti dell’attività

umana rivolti alla produzione, alla distribuzione, alla circolazione ed al consumo della

ricchezza come mezzo di soddisfazione dei bisogni” (così Giuseppe De Meo, uno dei

fondatori della disciplina in Italia). Obiettivo generale del corso è di fornire allo studente gli

strumenti concettuali e analitici per comprendere e misurare i fenomeni economici collettivi.

Obiettivi specifici possono essere considerati i seguenti: I) analizzare criticamente i

problemi e le modalità di misurazione delle operazioni poste in essere dai soggetti

economici collettivi; II) fornire alcuni strumenti essenziali per lo studio della dinamica

economica nel tempo e nello spazio; III) introdurre all’analisi quantitativa di alcuni rilevanti

fenomeni economici attraverso modelli aggregati e disaggregati.

Articolazione dell’insegnamento

200 ore di impegno complessivo dello studente, di cui circa 64 di didattica frontale.

Tipologia didattica

Il corso viene svolto attraverso lezioni frontali (con proiezione di slide) ed esercitazioni.

Programma

Parte prima. Il sistema europeo dei conti economici (SEC). Operatori, operazioni e

aggregati economici. Contabilità aggregata (conti delle operazioni correnti, conti

dell’accumulazione, conti patrimoniali) e disaggregata (la tavola input-output come schema

di riferimento contabile). La rilevazione statistica dei fattori della produzione (capitale e

lavoro) e del prodotto lordo.

Parte seconda. I Numeri Indici: metodi di costruzione e proprietà, NI della produzione, dei

prezzi, per i confronti internazionali. Analisi territoriale dei fenomeni economico-produttivi:

indici di localizzazione, concentrazione, specializzazione, Shift and Share Analysis.

Parte terza. La relazione funzionale tra consumo e reddito: problemi di stima e di

specificazione. Definizioni e misure della povertà. Il modello leonteviano delle

interdipendenze strutturali. Attivazione diretta e indiretta. Modello base e possibili altre

applicazioni.

Prova di esame

Scritta e orale.

Testi di riferimento

Parte prima.

Vincenzo SIESTO, La contabilità nazionale italiana. Il sistema dei conti del 2000, Il Mulino,

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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STATISTICA ECONOMICA (conforme DM 270/2004) : Mazziotta C.

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Bologna, 2003: capitoli I, II e IV;

Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000,

capitolo IV, §§ 1 e 2.

Dispense integrative relative alla parte prima:

Schemi e appunti di contabilità nazionale secondo il nuovo sistema europeo – SEC95, a

cura di Mazziotta C., Di Palma F., De Castris M., 2006.

“La rilevazione dello stock di capitale” a cura di Mazziotta C., Magazzino C., 2005.

“Il fattore lavoro: concetti, definizioni e metodi”, a cura di De Castris M., 2007.

“I coefficienti tecnici nella tavola input-output”, a cura di Mazziotta C. e De Castris M.,

2007.

Esercizi e soluzioni relativi alla parte prima, a cura di Mazziotta C. e De Castris M., 2007

(facoltativo).

Parte seconda.

Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000,

capitolo 1: parr. 1 e 2 (tranne §§ 2.5), 3, 4, 5; capitolo 7 (tranne §§ 4.2, 4.3, 4.4).

Dispensa integrativa (facoltativa): Esercizi e soluzioni relativi alla seconda parte, a cura di

Mazziotta C. e De Castris M., 2007.

Parte terza.

Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000,

capitoli: 13 (tranne § 5); cap. 12, § 6; cap. 4, § 3.

Dispensa integrativa: L’analisi della povertà: concetti, metodi e scale di equivalenza, a cura

di Mazziotta C. e De Castris M., 2007.

N.B. Le dispense sono disponibili presso la copisteria 4Appunti, via Chiabrera, 174, tel.

06.59605579.

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Statistica: a.a. 2010/2011 : Francesco Lagona

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PAGINE DEL DOCENTE

Francesco Lagona

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Statistica: a.a. 2010/2011DOCENTE: Francesco Lagona (riceve il Giovedì dalle 14:00 alle 16:00, stanza 4.16)

ESERCITAZIONI: Francesca Martella (riceve nel laboratorio DIPREA (secondo piano) il

giovedì dalle 12:30 alle 14:30)

DATE E LUOGHI:

lezioni ed esercitazioni si svolgono nel periodo 1.3.2011-31.5.2011

lezioni: LUN-MAR-MER 12:00 – 13:30 AULA MAGNA

esercitazioni: GIO 10:15 – 11:45 AULA MAGNA

STRUTTURA DEL CORSO:

PRIMA PARTE: STATISTICA DESCRITTIVA

SECONDA PARTE: CALCOLO DELLE PROBABILITA’

TERZA PARTE: INFERENZA STATISTICA

MODALITA’ PER L’ACQUISIZIONE DI 8 CREDITI

E’ necessario superare con una votazione non inferiore a 18/30 un esame scrittocontenente quesiti teorico-metodologici ed esercizi applicativi, relativi a tutto il programmadel corso. Il colloquio orale, al quale si può accedere solo in seguito al superamento dellaprova scritta, è facoltativo. E’ possibile sostenere la prova scritta (e, eventualmente, laprova orale) durante un qualsiasi appello delle sessioni estive, autunnali e invernali.L’esame scritto può tuttavia essere sostenuto una sola volta per ogni sessione diesami.

Durante il corso, sarà possibile sostenere due prove scritte (esoneri), relative ai contenutidi I e II parte rispettivamente. Il superamento (con votazione non inferiore a 18/30) delprimo esonero dà diritto a sostenere il secondo esonero. Il superamento di entrambi gliesoneri equivale al superamento della prova scritta. Nel caso in cui il secondo esonero nonfosse superato, occorrerà ripetere l’intera prova durante una sessione d’esame.

I voti riportati alle prove scritte sono validi sino all’ultimo appello della sessione invernaledell’a.a. 2011/2012.

Gli studenti con un piano di studi che richiede di superare l’esame di statistica conun numero di CFU diverso da 8, sono pregati di incontrare il docente durantel’orario di ricevimento

PROGRAMMA DETTAGLIATO

PRIMA PARTE: STATISTICA DESCRITTIVA

1/3. Lezione 1.1. La matrice unità-varabili. Classificazione delle variabili statistiche.

Distribuzioni di frequenze assolute.

2/3. Lezione 1.2. Distribuzioni di frequenze assolute. Distribuzioni di frequenze relative e

percentuali. Diagrammi a barre e istogrammi. frequenze.slides

3/3. Esercitazioni 1.1. Distribuzioni di frequenza e loro rappresentazioni grafiche. Entropia.

8/3. Lezione 1.4. Funzione di ripartizione e quantili per distribuzioni unitarie. Frequenze

cumulate e quantili per distribuzioni di frequenza.

9/3. Lezione 1.5. Calcolo dei quantili nel caso di variabili continue suddivise in classi.

Diagrammi a scatola. Distribuzioni di frequenze bivariate. Distribuzioni marginali e

condizionate.

10/3 Lezione 1.6. Indipendenza. Massima connessione. Indice Chi Quadrato.

10/3 Esercitazioni 1.2. Funzione di ripartizione e quantili; connessione e indice Chi

Quadrato.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali didattici: econometria

Materiali didattici: modellistatistici

Materiali didattici: statistica

Pubblicazioni

Ricevimento

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Statistica: a.a. 2010/2011 : Francesco Lagona

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14/3 Lezione 1.7. Media per distribuzioni unitarie e di frequenza. Varianza per distribuzioni

unitarie e di frequenza. Disuguaglianza di Benjamin-Cebicev.

15/3 Lezione 1.8. Media e varianza di trasformazioni lineari. Media e varianza per varibili

quantitative suddivise in classi. Media totale come media di medie condizionate.

16/3 Lezione 1.9. Decomposizione della varianza in distribuzioni bivariate. Varianza between

e within. Rapporto di correlazione Eta Quadro.

17/3 Esercitazioni 1.3. Analisi della varianza, rapporto di correlazione.

21/3 Lezione 1.10. Diagrammi a dipersione. Covarianza e indice di correlazione lineare di

Bravais-Pearson. Retta dei minimi quadrati. Proiezione.

22/3 Lezione 1.11. Bontà di adattamento della retta dei minimi quadrati.

23/3 Lezione 1.12. Varianza spiegata e varianza residua minimi.quadrati

24/3 Esercitazioni 1.4. Correlazione e rette dei minimi quadrati.

28/3 Lezione 1.13. Esercitazioni riepilogative della prima parte del corso.

1/4: PRIMO ESONERO. ORE 14:30-17:45. AULE MAGNA, A, 1A

SECONDA PARTE: PROBABILITA’

4/4 Lezione 2.1. Richiami di algebra degli insiemi: unione, intersezione, complementazione,

differenza, leggi di De Morgan. Richiami di calcolo combinatorio: permutazioni, disposizioni,

combinazioni.

5/4 Lezione 2.2. Assiomi del calcolo delle probabilità. Teoremi elementari del calcolo delle

probabilità: probabilità del complemento di un evento, della differenza di eventi, dell’unione

di eventi.

6/4 Lezione 2.3. Eventi necessari, incompatibili ed equiprobabili. Esempi.

7/4 Esercitazioni 2.1.

11/4 Lezione 2.4. Probabilità condizionata. Indipendenza. Teorema di Bayes e applicazioni.

12/4 Lezione 2.2. Variabili aleatorie discrete. Variabile bernoulliana. Campionamento con

ripetizione. Variabile binomiale.

13/4 Lezione 2.3. Variabile geometrica. Approssimazione della binomiale nel caso di eventi

rari. Variabile di Poisson. Campionamento senza ripetizione. Variabile ipergeometrica.

14/4 Esercitazioni 2.2: prima parte

18/4 Lezione 2.6. La distribuzione normale. Approssimazione normale alla binomiale.

19/4 Lezione 2.7. Esercitazioni 2.3

20/4 Esercitazioni 2.2: seconda parte

TERZA PARTE: INFERENZA STATISTICA

2/5 Lezione 3.1. Distribuzione campionaria di uno stimatore. Accuratezza e precisione di

uno stimatore. Distorsione. Intervalli di confidenza per la media: il caso della varianza nota.

3/5 Lezione 3.2. Intervalli di confidenza per la media: il caso della varianza incognita.

Distribuzione t di Student. Intervalli di confidenza per la differenza tra medie. Numerosità

campionaria ottimale.

4/5 Lezione 3.3. Intervalli di confidenza per proporzioni. Numerosità campionaria ottimale.

5/5 Esercitazioni 3.1. Intervalli di confidenza.

9/5 Lezione 3.4. Intervalli di confidenza per la differenza tra media e tra proporzioni.

10/5 Lezione 4.5. Intervalli di confidenza per i coefficienti di regressione e per la

previsione.

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Statistica: a.a. 2010/2011 : Francesco Lagona

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12/5 Esercitazioni 2.6. Intervalli di confidenza per la differenza tra medie e tra proporzioni e

per i coefficienti di regressione.

16/5 Esercitazioni riepilogative seconda e terza parte

23/5 SECONDO ESONERO: ORE 12:00-14:00, AULA MAGNA

ALTRE INFORMAZIONI

La frequenza assidua di lezioni ed esercitazioni è determinante per la comprensione delcorso; è preferibile lo studio in piccoli gruppi di studenti rispetto allo studio individuale.

Testi consigliati: D. Piccolo (2000), Statistica, Il Mulino; dispense a cura del docente.

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Storia contemporanea (Cooperazione, Sc. Pol. Canale M-Z) : Minniti F.

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PAGINE DEL DOCENTE

Minniti F.

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Storia contemporanea (Cooperazione, Sc. Pol. Canale M-Z)

Docente F. Minniti

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Valido per il Corso di Studio in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (M-Z)

C.F.U. 10

Valido per il Corso di studio in Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo (A-Z)

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso intende fornire le basi e l’orientamento per lo studio della formazione del mondo

contemporaneo, con particolare riferimento ai principali processi politico-istituzionali, sociali,

economici e culturali. Le cognizioni acquisite dovranno rendere palese la percezione della

complessità dei problemi e della rilevanza di particolari aspetti e momenti dell’Ottocento e

del Novecento.

Articolazione dell’insegnamento

L’insegnamento si articola in due parti. Una introduttiva dedicata alle grandi questioni della

storia mondiale del XIX e del XX secolo ed una monografica sul rapporto tra nazionalismo,

guerra e dominio della violenza politica e militare, con particolare riferimento alla prima

metà del Novecento.

Programma

Nella prima parte del corso saranno sviluppati a lezione temi come la formazione degli stati

nazionali e degli imperi tra rivoluzione politica e sviluppo economico; l’espansione coloniale

e le politiche europee di equilibrio; le crisi del sistema politico del 1914 e del 1917 e quella

dell’economia del 1929; i totalitarismi e la seconda guerra mondiale; i due blocchi e la

decolonizzazione; competizione e distensione nel mondo bipolare; crollo del socialismo reale

e forme di globalizzazione.

La seconda parte del corso ha per argomento Guerra e pace nell’Europa contemporanea.

Alle lezioni relative alla storia del nazionalismo seguiranno quelle sul problema del rapporto

con la guerra degli stati europei. Ai trenta anni di “guerra civile”, armata e non, combattuta

fra 1914 e 1945, saranno dedicate lezioni di approfondimento di alcuni aspetti di queste

tematiche.

Tipologia didattica

La frequenza è vivamente consigliata.

Per una migliore fruizione del corso è indispensabile una buona conoscenza – già

acquisita o, in caso contrario, da acquisire, su un manuale delle scuole superiori -

delle principali vicende della storia contemporanea a partire dal 1848.

L’accertamento di tale conoscenza avverrà in sede di esame. Soltanto una

valutazione positiva di tale accertamento consentirà di procedere alla verifica

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia contemporanea (Cooperazione, Sc. Pol. Canale M-Z) : Minniti F.

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della preparazione sugli argomenti del corso.

Testi per la preparazione dell’esame:

Giovanni Montroni, Scenari del mondo contemporaneo dal 1815 a oggi, Laterza

Hans-Ulrich Wehler, Nazionalismo. Storia, forme, conseguenze, Bollati Boringhieri

James J. Sheehan, L’età post-eroica. Guerra e pace nell’Europa contemporanea, Laterza

Enzo Traverso, A ferro e fuoco. La guerra civile europea 1914-1945, il Mulino

Gli studenti del corso di laurea in Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo

completeranno la preparazione per 10 C.F.U seguendo il seminario L’Europa tra le due

guerre mondiali che il Dr. Andrea Argenio terrà contestualmente al corso nel mese di

maggio nei giorni di giovedì ( ore 12 in aula 1 E ) e venerdì ( ore 10,15 aula 1 C ). Testi di

riferimento ( anche per i non frequentanti ):

Richard Overy, Crisi tra le due guerre mondiali 1919-1939, il Mulino

Richard Overy, Le origini della seconda guerra mondiale, il Mulino

Nel mese di maggio si terranno i seguenti corsi integrativi ( 3 CFU ):

Dr. Simone Colafranceschi: Consumi e società italiana nel secondo Novecento – lunedì,

mercoledì e venerdì ( ore 8,30 ) -

Dr. Daniele Natili, Tra Italia e Africa. Scenari migratori – lunedì, giovedì e venerdì (ore

16,30 ) -

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Storia contemporanea (Governo, Sc. Pol. Canale A-L) : Moro R.

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PAGINE DEL DOCENTE

Moro R.

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Storia contemporanea (Governo, Sc. Pol. Canale A-L)STORIA CONTEMPORANEA / SSD M-STO/04

Docente R. Moro

C.F.U. 8

Valido per i Corsi di Studio: (per il Corso di laurea in Scienze Politiche e Relazioni

Internazionali, canale A-L, e il Corso di laurea in Scienze Politiche per il Governo e

l’Amministrazione )

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso mira a fornire una preparazione di base sulla formazione del mondo

contemporaneo, sui principali processi di trasformazione culturale, economica, istituzionale,

politica, sociale, sui momenti essenziali di svolta. Attraverso le categorie concettuali

dell’analisi basata sul metodo storico, esso intende fornire una consapevolezza critica della

complessità e della profondità temporale dei principali problemi del mondo di oggi per

permettere agli studenti della Facoltà di Scienze Politiche di orientarsi adeguatamente nella

sua complessa realtà. Il corso intende in particolare fornire gli strumenti per la

comprensione della società multinazionale e multiculturale contemporanea e invitare gli

studenti a far uso sistematico della ragione critica, mostrando come l’analisi storica sveli

l’inconsistenza di molti dei miti contemporanei.

Articolazione dell’insegnamento

Il corso è articolato in due parti: la prima a carattere istituzionale dedicata a

un’introduzione storica al mondo contemporaneo, la seconda a carattere specialistico.

I PARTE (4 CFU)

Introduzione alla storia del mondo contemporaneo

II PARTE (4 CFU)

Razzismo e antisemitismo nella storia del mondo contemporaneo

Programma

I PARTE: Il modulo introduce alla conoscenza della storia del XIX e del XX secolo, ai suoi

problemi di metodo (la periodizzazione, l’uso politico della storia, il rapporto con la

memoria, le fonti), ai suoi grandi fenomeni e ai loro problemi interpretativi (le rivoluzioni e

le ideologie politiche, il rapporto tra modernità e sviluppo industriale, la società di massa),

alle principali letture storiche della realtà contemporanea.

Contenuti principali: 1. Modernità e sviluppo industriale 2. La nascita della “sfera politica”

politica contemporanea: rivoluzione, conservatorismo, liberalismo, democrazia, socialismo,

nazionalismo 3. Le trasformazioni della società: contadini, operai, borghesi , donne 4. Il

ruolo della religione: laicizzazione, scristianizzazione, secolarizzazione 5. L’unificazione

nazionale in Italia e in Germania 6. Europa e mondo: imperialismo e colonialismo 7. La

seconda rivoluzione industriale e la società di massa 8. La prima guerra mondiale 9. La

rivoluzione russa 10. Tra le due guerre: l’età della crisi economica e dei totalitarismi 11. La

seconda guerra mondiale 12. La Guerra Fredda 13. La decolonizzazione e il Terzo Mondo

14. L’Italia repubblicana 15. Gli anni Sessanta: società del benessere e distensione 16. La

mondializzazione, la crisi dello Stato sociale e il crollo del sistema sovietico

II PARTE: L’età delle rivoluzioni politiche è stata anche l’età dell’intolleranza razziale: fino

alla tragedia della Shoah, alla questione dei neri nordamericani, alla vicenda dell’apartheid

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

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CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia contemporanea (Governo, Sc. Pol. Canale A-L) : Moro R.

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in Sudafrica, ai recenti conflitti etnici. Il modulo si propone di analizzare la storia della

costruzione di una concezione razzista del mondo e dei movimenti politici razzisti e

antisemiti, precisandone i caratteri, le fasi, gli snodi fondamentali. In particolare, vengono

analizzati lo sterminio degli ebrei il problema, altrettanto complesso e drammatico, della

reazione della coscienza civile, dei governi e, in particolare, della Chiesa cattolica.

Prerequisiti

E’ un requisito indispensabile per la fruizione del corso una buona conoscenza delle

principali vicende della storia contemporanea dal 1815 ai giorni nostri, come fornito da un

manuale di scuola superiore.

Tipologia didattica

Lezioni frontali con l’ausilio di materiale audio-visuale.

Le conoscenze relative alla prima parte istituzionale verranno accertate mediante una prova

scritta (obbligatoria; 30 domande a risposta multipla) che si terrà all’inizio di ogni sessione

di esami. Se superata, essa darà un primo voto che farà media con quello della seconda

parte.

Le conoscenze relative alla seconda parte specialistica verranno accertate in sede di esame

orale.

Testi consigliati

I parte

- G. SABBATUCCI – V. VIDOTTO, Storia contemporanea. L’Ottocento, Roma-Bari, Laterza,

2010, pp. 418 (esclusi i capitoli I-IV)

- G. SABBATUCCI – V. VIDOTTO, Storia contemporanea. Il Novecento, Roma-Bari, Laterza,

2010, pp. 488

II parte

- G.L. MOSSE, Il razzismo in Europa dalle origini all’Olocausto, 4. ed., Roma-Bari, Laterza,

2008, pp. 302

- W. BENZ, L’Olocausto, Torino, Bollati Boringhieri, 2006, pp. 128

- R. MORO, La Chiesa e lo sterminio degli ebrei, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 216

Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennali del precedente ordinamento che

debbano sostenere 6 o 9 CFU, il programma di esame è il seguente:

I MODULO I caratteri del mondo contemporaneo: XIX e XX secolo

- G. SABBATUCCI – V. VIDOTTO, Storia contemporanea. L’Ottocento, Roma-Bari, Laterza,

2010, pp. 418 (esclusi i capitoli I-IV)

- G. SABBATUCCI – V. VIDOTTO, Storia contemporanea. Il Novecento, Roma-Bari, Laterza,

2010, pp. 488

II MODULO Razzismo e antisemitismo nella storia del mondo contemporaneo

- G.L. MOSSE, Il razzismo in Europa dalle origini all’Olocausto, 4. ed., Roma-Bari, Laterza,

2008, pp. 302 Euro 9,50

III MODULO Lo sterminio degli ebrei

- W. BENZ, L’Olocausto, Torino, Bollati Boringhieri, 2006, pp. 128 Euro 13,00

- R. MORO, La Chiesa e lo sterminio degli ebrei, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 216 Euro

12,00

Per gli studenti dell’ordinamento precedente alla riforma (senza crediti) il

programma è il seguente:

- G. SABBATUCCI – V. VIDOTTO, Storia contemporanea. L’Ottocento, Roma-Bari, Laterza,

2010, pp. 418 (esclusi i capitoli I-IV)

- G. SABBATUCCI – V. VIDOTTO, Storia contemporanea. Il Novecento, Roma-Bari, Laterza,

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Storia contemporanea (Governo, Sc. Pol. Canale A-L) : Moro R.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rmoro/?p=6[17/10/2011 13.02.03]

2010, pp. 488

- M. BLOCH, Apologia della storia, o Mestiere dello storico, Torino, Einaudi, 2009, pp. 204

- R. REMOND, Introduzione alla storia contemporanea, Vol. I: L’antico regime e la

rivoluzione francese, 1750-1815, Vol. II: Il XIX secolo, 1815-1914, Vol. III: Il XX secolo dal

1914 ai nostri giorni, Milano, Rizzoli, pp. 224, 256, 288

- K.D. BRACHER, Il Novecento, secolo delle ideologie, Roma-Bari, Laterza, 1999, pp. 420

Euro 9,30.

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Storia degli ordinamenti amministrativi e giudiziari : Di Paolo S.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdipaolo/?p=3[17/10/2011 12.52.37]

PAGINE DEL DOCENTE

Di Paolo S.

CERCA NEL SITO

Storia degli ordinamenti amministrativi e giudiziariStoria degli ordinamenti amministrativi e giudiziari (8 cfu)

Il corso si articola in due moduli rispettivamente di tre e cinque crediti.

Il primo modulo avrà per oggetto la questione storiografica delle origini della funzione

amministrativa contemporanea e dei suoi precedenti storici. Presenterà la storia

dell’amministrazione quale percorso di razionalizzazione e giuridicizzazione dei modi di agire

degli apparati pubblici compiuto a partire dall’esperienza giuridica medievale, quando il

concetto di iurisdictio esprimeva ancora una forte compenetrazione di amministrazione e

giurisdizione. Il dibattito dei giuristi della prima età moderna intorno alla rappresentazione

delle funzioni dei pubblici apparati in sede di teoria generale sarà considerato una tappa

fondamentale della storia della dottrina pubblicistica moderna.

Il secondo modulo affronterà la genesi della monarchia amministrativa, la tipologia statuale

dello stato di polizia, la costruzione ottocentesca dello stato a pubblica amministrazione e la

definizione del diritto amministrativo quale categoria disciplinare fino alla sua crisi e

trasformazione nell’età contemporanea.

Gli studenti saranno invitati a partecipare attivamente alle lezioni attraverso la discussione

di fonti e testi consigliati dal docente sulla base degli interessi individuali. Questi

approfondimenti personalizzati saranno oggetto di valutazione in vista dell’esame finale e

potranno sostituire alcune parti del manuale.

Il docente è a disposizione degli studenti di Storia degli ordinamenti

amministrativi e giudiziari il lunedì mattina dalle 10 alle 13 presso la Facoltà di

Giurisprudenza, Via Ostiense 139, stanza 1.A interna, posta al primo piano.

Manuale consigliato:

L. Mannori – B. Sordi, Storia del diritto amministrativo, Laterza 2001.

PAGINE DISPONIBILI

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia dei Partiti Politici : Bartoloni S.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sbartoloni/?p=6#more-6[17/10/2011 12.41.18]

PAGINE DEL DOCENTE

Bartoloni S.

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Storia dei Partiti PoliticiDocente: Stefania Bartoloni

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Valido per i Corsi di Studio in Scienze politiche e relazioni internazionali

Presentazione e Obiettivi Formativi:

Il corso mira a fornire una preparazione a carattere generale sull’evoluzione storica della

sfera politica del mondo contemporaneo e della forma-partito nell’ Ottocento e nel

Novecento, sulla storia dei sistemi di partito nelle principali nazioni europee, sulla storia dei

partiti italiani.

Articolazione dell’insegnamento:

Il corso è articolato in due parti: la prima dedicata a un’introduzione storica sulle culture

politiche e sulla formazione dei partiti politici in Italia, la seconda a carattere specialistico

indaga sulla costruzione della sfera politica nel Regno Unito, in Francia e in Germania.

I PARTE (4 CFU)

Storia dei partiti e dei movimenti politici italiani

II PARTE (4 CFU)

Storia dei partiti e dei movimenti politici europei

Programma

Il corso è articolato in due moduli di 32 ore ciascuno:

I modulo:

Il modulo studia la storia dei partiti politici italiani intesa come storia della politica, delle

culture politiche, dell’organizzazione, della rappresentanza, della partecipazione nell’Italia

contemporanea

II modulo:

Il modulo analizza in chiave comparativa l’evoluzione dei sistemi politici e dei sistemi di

partito nelle grandi nazioni europee

Prerequisiti: si consiglia di possedere le conoscenze di base fornite da un corso

istituzionale di Storia Contemporanea.

Note

Modulo I:

Maurizio Ridolfi, Storia dei partiti politici. L’Italia dal Risorgimento alla Repubblica, Milano,

Bruno Mondadori, 2008

Emilio Gentile, Il fascismo in tre capitoli, Roma-Bari, Laterza, 2004.

Modulo II:

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia dei Partiti Politici : Bartoloni S.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sbartoloni/?p=6#more-6[17/10/2011 12.41.18]

Paolo Pombeni, Partiti e sistemi politici nella storia contemporanea (830-1968) . Estratto

(capitoli VI, VII, VIII), Bologna, il Mulino, 2011

Note:

Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennali del precedente ordinamento

(legge 509) che debbano sostenere 3, 6 o 9 CFU, il programma di esame è il

seguente:

Testi Consigliati

Modulo I:

Paolo Pombeni, Partiti e sistemi politici nella storia contemporanea (1830-1968), Bologna,

Il Mulino, 1994, (pp. 1-210)

Modulo II:

Paolo Pombeni, Partiti e sistemi politici nella storia contemporanea (1830-1968), Bologna, Il

Mulino, 1994, (pp. 213- 417)

Modulo III:

Paolo Pombeni, Partiti e sistemi politici nella storia contemporanea (1830-1968), Bologna, Il

Mulino, 1994, (pp. 419-523)

Simona Colarizi, Storia politica della Repubblica 1943-2006, Roma-Bari, 2007 Laterza.

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Storia dei sistemi di Stati Europeo in età moderna : Aubert A.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aaubert/?p=8[17/10/2011 12.40.29]

PAGINE DEL DOCENTE

Aubert A.

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Storia dei sistemi di Stati Europeo in età modernaDocente

Aubert A.

A.A.

2009/10

C.F.U.

Valido per i Corsi di Studio

LM in RI

Presentazione e Obiettivi Formativi

Articolazione dell’Insegnamento

Programma

Tipologia Didattica

Collegamenti con altri Insegnamenti

Note

Testi Consigliati

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia del Corno d’Africa in età contemporanea (D.M. 270/04) : Volterra A.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/avolterra/?p=8[17/10/2011 13.16.47]

PAGINE DEL DOCENTE

Volterra A.

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Storia del Corno d’Africa in età contemporanea (D.M.270/04)

QUEST’ANNO NON SI TERRA’ IL CORSO MA SARA’ POSSIBILE SOSTENERE L’ESAME

FINO ALLA SESSIONE AUTUNNALE (SETTEMBRE) DELL’A.A. 2010/2011

Obiettivi formativi:

La parte iniziale del corso è dedicata alle fonti storiche di questa regione con particolare

riferimentoalle fonti (sia scritte che orali) e alla metodologia di ricerca. La parte successiva

affronterà gli aspetti fondamentali della storia moderna e contemporanea dell’Eritrea con

attenzione particolare all’impatto coloniale, nei suoi aspetti più significativi quali le politiche

giudiziarie, quelle educative e, infine, quelle militari. Intento dell’attività didattica è quello di

dare una conoscenza generale della storia di questo paese – e più in generale del Corno

d’Africa – al fine di poter cogliere eventuali relazioni tra passato e presente.

Articolazione dell’insegnamento:

Il corso riguarderà la storia dell’Eritrea nel XIX e XX secolo. Quello che segue è un breve

elenco degli argomenti che saranno trattati durante le lezioni:

Cenni storici sul regno di Axum – l’impero d’Etiopia

L’Etiopia di Teodoro e la presenza egiziana sulla costa del Mar Rosso

L’acquisto di Assab – La Colonia Eritrea – La prima guerra d’Africa

Amministrazione e giustizia

Il problema delle terre

Le politiche educative

L’Eritrea colonia militare

Il razzismo

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

Copyright © 2011 Volterra A. • thanks faraday

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Storia del giornalismo e della comunicazione di massa : Goglia L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lgolglia/?p=8[17/10/2011 12.34.20]

PAGINE DEL DOCENTE

Goglia L.

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Storia del giornalismo e della comunicazione di massa

QUEST’ANNO NON SI TERRA’ IL CORSO MA SARA’ POSSIBILE SOSTENERE L’ESAME

FINO ALLA SESSIONE AUTUNNALE (SETTEMBRE) DELL’A.A. 2010/2011

Docente L. Goglia

A.A. 2009/10

C.F.U. 3

Presentazione e Obiettivi Formativi: Il corso intende fornire una conoscenza generale

dell’informazione, della sua tipologia e dei requisiti professionali ed etici del mestiere di

giornalista.

Programma: Il corso concerne prevalentemente il fotogiornalismo e il giornalismo cine-

matografico e video.

Note: Vengono adoperati come materiali didattici ausiliari libri fotografici, foto-grafie, video

del Laboratorio di ricerca e documentazione storica audiovi-siva.

È prevista la partecipazione seminariale o di testimonianza di foto reporter e giornalisti.

Libri di testo consigliati:

Alberto Papuzzi, Professione giornalista. Tecniche e regole di un mestiere, Roma, Donzelli,

1998; oppure Lyn Gorman – David McLean, Media e società nel mondo contemporaneo,

Bologna, il Mulino, 2005

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

Copyright © 2011 Goglia L. • thanks faraday

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Storia del Pensiero Economico : Bini P.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=133[17/10/2011 12.41.54]

PAGINE DEL DOCENTE

Bini P.

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Storia del Pensiero Economico

Secs-P/04 – Storia del Pensiero Economico – anno accademico 2010-2011

Cfu: 8

Insegnamento erogato per il Corso di laurea di Scienze politiche e relazioni internazionali

(nel primo semestre).

Storia del Pensiero Economico può essere inserito anche nei curricula di altri Corsi di laurea

triennali (a cominciare da quelli attivati presso la Facoltà di Scienze Politiche di Roma Tre)

quale insegnamento a scelta.

Obiettivi formativi

Il corso mira a ricostruire le principali tappe evolutive della scienza economica, dal

Settecento fino a tutto il Novecento. Saranno approfonditi i contributi dei maggiori

economisti e le tematiche più significative, come la teoria del valore e della distribuzione

del reddito, la teoria della moneta, e il ruolo dello Stato nell’economia.

Programma del corso

Il corso si propone di ricostruire lo sviluppo della teoria economica dal Mercantilismo fino

agli sviluppi contemporanei più recenti. Particolare attenzione sarà dedicata alle opere di F.

Quesnay, A. Smith, D. Ricardo, T. R. Malthus, K. Marx, A. Marshall, V. Pareto, J. M. Keynes.

In merito agli sviluppi più recenti del pensiero economico, si evidenzieranno quelle teorie

che trattano in particolare della moneta, del ciclo economico, del problema della

disoccupazione, delle crisi finanziarie. Il corso è finalizzato anche a far acquisire una

consapevolezza critica in merito alle relazioni intercorrenti tra una teoria economica che

oggi è fortemente formalizzata, e le sue possibili applicazioni pratiche espresse in termini di

politiche pubbliche.

Prove di esame

Le prove di esame si svolgono in due fasi entrambe obbligatorie. Un compito scritto

consistente in domande a risposta aperta, e una prova orale. Oggetto del compito scritto è

la verifica del grado di preparazione dello studente con riferimento a:

- programma da 6, 8 e 9 crediti: testi didattici I e II.

- programma da 3 crediti: testo didattico I

La prova orale verte invece su tutti gli argomenti del programma, ivi compreso, nel caso di

studenti non frequentanti, l’aggiunta di programma per essi prevista.

N.B.: Il programma di esame differisce per gli studenti frequentanti e non frequentanti.

Prestare dunque attenzione al programma da seguire a seconda che si siano frequentate o

meno le lezioni.

N.B.: sia la prova scritta che quella orale sono OBBLIGATORIE

Materiale didattico relativo al programma da 9 cfu

PROGRAMMA PER I FREQUENTANTI

I- Landreth H., Colander D.C. (1996), Storia del pensiero economico, Bologna, Il Mulino

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiale Didattico EconomiaPolitica

Materiale Didattico Storia eTeorie dell’Intervento Pubblicoin Economia

Materiale Didattico Seminario“Crisi internazionale e ruolodelle banche centrali”

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia del Pensiero Economico : Bini P.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=133[17/10/2011 12.41.54]

SOLTANTO I CAPITOLI: INTRODUZIONE/ 2/ 3/ 4/ 5/ 6/ 7/ 8/ 9;

II- Screpanti E., Zamagni S. (2004), Profilo di storia del pensiero economico. Dalle origini a

Keynes, terza edizione, Roma, Carocci editore. Limitatamente ai seguenti paragrafi: 1 e 2

del capitolo 6 (6.1 e 6.2) e tutto il capitolo 7 (reperibili presso la biblioteca di facoltà o

presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera);

III- Bini P. (2008), M. Pantaleoni visto da Piero Bini, Roma, Luiss University Press, pp. 17-

80.

PROGRAMMA PER I NON FREQUENTANTI

Oltre a quanto previsto per i frequentanti, aggiungere al programma Backhouse R. E.

(2003), Breve storia del pensiero economico, Milano, Il Sole 24 Ore Spa limitatamente ai

capitoli: 13 e 14 (Reperibili presso la biblioteca di facoltà o presso la cartoleria “Appunti” di

via Chiabrera).

Materiale didattico relativo al programma da 8 cfu

PROGRAMMA PER I FREQUENTANTI

I- Landreth H., Colander D.C. (1996), Storia del pensiero economico, Bologna, Il Mulino

SOLTANTO I CAPITOLI: INTRODUZIONE/ 2/ 3/ 4/ 6/ 7/ 8/ 9;

II- Screpanti E., Zamagni S.(2004), Profilo di storia del pensiero economico. Dalle origini a

Keynes, terza edizione, Roma, Carocci editore. Limitatamente ai seguenti paragrafi: 1 e 2

del capitolo 6 (6.1 e 6.2) e tutto il capitolo 7 (reperibili presso la biblioteca di facoltà o

presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera);

III- Bini P. (2008), M. Pantaleoni visto da Piero Bini, Roma, Luiss University Press, pp.

17-80.

PROGRAMMA PER I NON FREQUENTANTI

Oltre a quanto previsto per i frequentanti, aggiungere al programma: Backhouse R. E.

(2003), Breve storia del pensiero economico, Milano, Il Sole 24 Ore Spa limitatamente ai

capitoli: 13 e 14 (Reperibili presso la biblioteca di facoltà o presso la cartoleria “Appunti” di

via Chiabrera).

Materiale didattico relativo al programma da 6 cfu

PROGRAMMA PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI

I- Landreth H., Colander D.C. (1996), Storia del pensiero economico, Bologna, Il Mulino,

limitatamente alle seguenti parti: Introduzione/2/ 3/ 4/ 6/ 7/ 8/ 9;

II- Screpanti E., Zamagni S.(2004), Profilo di storia del pensiero economico. Dalle origini a

Keynes, terza edizione, Roma, Carocci editore. Limitatamente ai seguenti paragrafi: 1 e 2

del capitolo 6 (6.1 e 6.2) e tutto il capitolo 7.

PROGRAMMA PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI

Oltre a quanto previsto per i frequentanti, aggiungere al programma Bini P. (2008), M.

Pantaleoni visto da Piero Bini, Roma, Luiss University Press, pp. 17-80.

Materiale didattico relativo al programma da 3 cfu

PROGRAMMA PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI

I- Landreth H., Colander D.C. (1996), Storia del pensiero economico, Bologna, Il Mulino,

limitatamente alle seguenti parti: Introduzione – Cap. 2: Il mercantilismo, la fisiocrazia e gli

altri precursori del pensiero economico classico – Cap. 3: Adam Smith – Cap. 4: David

Ricardo – Cap. 6: Karl Marx

PROGRAMMA STUDENTI NON FREQUENTANTI

Oltre a quanto previsto per i frequentanti, i non frequentanti dovranno aggiungere al

programma il capitolo n. 5 (J.S. Mill) di Landreth H., Colander D.C. (1996), Storia del

pensiero economico, Bologna, Il Mulino.

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Storia del Pensiero Economico : Bini P.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=133[17/10/2011 12.41.54]

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Storia del Pensiero Politico moderno e contemporaneo : Consarelli B.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bconsarelli/?p=51[17/10/2011 12.47.16]

PAGINE DEL DOCENTE

Consarelli B.

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Storia del Pensiero Politico moderno e contemporaneoDocente B. Consarelli

A.A. 2010/11

cfu 8

Valido per i Corsi diStudio

LM in PP; LM in RI

Presentazione e Obiettivi Formativi

La disciplina ha come obiettivo l’individuazione e analisi delle linee di svilupo della riflessione teorica che

caratterizza il pensiero politico moderno e contemporaneo, a partire dal XVI secolo fino al dibattito attuale,

con particolare riferimento alle odierne metodologie connesse alla nascita ed all’evoluzione della nozione di

‘complessità’.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso specialistico del nuovo ordinamento si articola in 2 moduli da 4 Crediti ciascuno.

Programma

Il primo modulo, a carattere generale, è dedicato alla ricostruzione del percorso della democrazia in Europa,

dall’Illuminismo alla ccontemporaneità, il secondo modulo, a carattere monografico, prende in analisi il

declinarsi del rapporto fra libertà ed uguaglianza, categorie fondamentali del pensiero politico.

MODULO I (4 crediti)

Salvo MASTELLONE, Storia della Democrazia in Europa. Dal XVIII al XX secolo, Utet, Torino, 2004, con

introduzione di Norberto Bobbio (fino a pagina 136 e da 264 a 307)

Lettura consigliata: Guido DE RUGGIERO, Storia del liberalismo europeo, Laterza, Bari, 2003 (introduzione e

parte seconda)

MODULO II (4 crediti)

Anna Maria BATTISTA, Studi su Tocqueville, Centro editoriale toscano, Firenze, 1989 (”La Democrazia in

America di Tocqueville. Problemi interpretativi”, pp. 21-64); per i non frequentanti anche il saggio A. M.

BATTISTA, “Tocqueville. Un tentativo di sintesi”, ivi, pp.192- 268.

Alexis de TOCQUEVILLE, La Democrazia in America (qualsiasi edizione purché integrale) capitoli obbligatoriTomo I, libro I, cap. III, IV; libro II, capp. III, IV, VI, VII, IX.Tomo II, libro II, capp. II, IV, X, XIV; libro III, cap. XVII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII; libro IV, capp. II, III,IV, V, VI, VIIulteriore materiale didattico di supporto verrà fornito nell’ambito dello svolgimento del corso.Tipologia Didattica: lezioni frontali (50 ore). Seminari ed esercitazioni di supporto didattico (12 ore)verranno organizzati nell’ambito dello svolgimento del corso ed il loro calendario sarà comunicato conspecifico avviso a parte.

Le lezioni si svolgeranno nei giorni di martedì, mercoledì e giovedi, (Aula 3D), dalle ore 18.00 alle ore 19.30

e avranno inizio martedi 12 ottobre 2010.

L’orario di ricevimento è giovedi dalle 14 alle 15 e 30

Gli studenti non frequentanti sono tenuti ad avere un colloquio, nel corso dell’anno e comunque

almeno 3 settimane prima dell’esame, con il docente, nell’orario di ricevimento previsto.

Gli studenti del corso specialistico del vecchio ordinamento ( da 6 crediti, Storia delle Idee

Politiche) possono presentare alle prossime sessioni d’esame il programma relativo, visionabile

nella sezione archivio sul sito.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

Copyright © 2011 Consarelli B. • thanks faraday

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Storia dell’ambiente e del territorio : Pagnotta G.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gpagnotta/?p=9[17/10/2011 13.10.23]

PAGINE DEL DOCENTE

Pagnotta G.

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Storia dell’ambiente e del territorioCorso per Lauree Magistrali

Docente: Grazia Pagnotta

orario lezioni: 12,00-13,30, martedì aula 1D e mercoledì aula 2C

Programma a.a. 2010-2011:

La storia dell’acqua, risorsa e bene ecologico

Corsi di laurea:

Relazioni internazionali

Politiche pubbliche

8 crediti

Orario ricevimento studenti: martedì ore 14,30-15,30.

Per contattare la docente: [email protected]

Il corso tratterà la centralità che la risorsa acqua ha avuto nelle società, dall’antichità al

Novecento. Elemento imprescindibile per ogni forma di vita, l’uomo ne ha organizzato il suo

utilizzo risolvendo durante i secoli problemi via via più complessi: per le attività agricole,

come veicolo di smaltimento dei rifiuti negli insediamenti urbani, come fonte di energia

cinetica e poi dall’Ottocento di energia elettrica, per l’approvvigionamento delle città

divenute sempre più grandi, e per garantirne la sua purezza. Si approfondirà come le

modalità scelte per affrontare tali questioni abbiano contribuito allo sviluppo delle nazioni,

ma al tempo stesso modificato la natura con interventi irreversibili, quali bonifiche,

costruzione d’infrastrutture per il trasporto idrico, sfruttamento smodato della risorsa fino

all’esaurimento, alterazioni nella portata e nel percorso dei fiumi, e inquinamento. Si

approfondirà anche come l’acqua sia stato un bene segnato da una disponibilità/scarsezza

che ha generato conflitti tra gli Stati, e altresì si esaminerà come intorno ad essa siano

cambiati gli stili di vita, grazie agli avanzamenti nella medicina che a fine dell’Ottocento le

attribuirono grande importanza per l’igiene e la prevenzione di malattie, e ad un’altra

visione del mare e dei laghi come luoghi di svago che iniziò ad affermarsi all’inizio del

Novecento.

Testi d’esame:

P. Sorcinelli, Storia sociale dell’acqua. Riti e culture, B. Mondadori, Milano 1998;

V. Teti (a cura di), Storia dell’acqua. Mondi materiali e universi simbolici, Donzelli, Roma

2003, pp. 237-282; pp. 293-372; pp. 429-462;

G. Triani, Pelle di luna, pelle di sole. Nascita e storia della civiltà balneare 1700-1946,

Marsilio, Venezia 1988 (testo non più in commercio).

Un testo a scelta tra:

Acqua, n. 27 della rivista «Parolechiave», Carocci, Roma 2002.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia dell’ambiente e del territorio : Pagnotta G.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gpagnotta/?p=9[17/10/2011 13.10.23]

S. Raimondo, La risorsa che non c’e più. Il Lago del Fucino dal XVI al XIX sec., Lacaita,

Manduria 2000;

V. Shiva, Le guerre dell’acqua, Feltrinelli, Milano (qualsiasi anno di edizione);

D. Worster, Rivers of empire. Water, aridity, and the growth of the american west, Oxford

University press, Oxford 1992 (il volume è presente presso la biblioteca del Centro Studi

americani).

Copyright © 2011 Pagnotta G. • thanks faraday

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Storia dell’europa (D.M. n. 270/04) : Borello B.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bborello/?p=1[17/10/2011 12.42.59]

PAGINE DEL DOCENTE

Borello B.

CERCA NEL SITO

Storia dell’europa (D.M. n. 270/04)A.A. 2010/2011

CFU. 8

Presentazione e obiettivi formativi

Il corso mira a delineare la fisionomia dello spazio mediterraneo nei primi secoli dell’età

moderna e le dinamche di scambio e di conflitto che vennero a delinearsi tra gli stati

rivieraschi nonché tra quelli che intrattenevano relazioni commerciali e diplomatiche con le

città e i territori che si affaccivano sullo spazio marittimo. Nel Cinquento e nel Seicento la

Spagna, l’Italia, l’Impero ottomano e, in vario modo, altri stati europei crearono un ambito

di circolazione di uomini, merci e culture che ha profondamente influenzato la visione di uno

spazio comune europeo. Nel 2008, per esempio, in occasione nella presidenza francese del

Consiglio dell’Unione Europea è stato lanciato un progetto chiamato «Unione per il

Mediterraneo».

Articolazione dell’insegnamento e programma del corso

Il corso sarà articolaro in tre blocchi.

La prima parte, dopo aver delineato un quadro generale sulla situazione economica sociale

e politica dell’Europa e del Mediterraneo tra Cinquecento e Seicento, sarà dedicata ad

un’analisi particolareggiata dei regni iberici dal consolidamento del regno di Spagna sotto

Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia fino a Filippo II. Ci si soffermerà in particolare

sul problema della Reconquista e sul ruolo di ebrei cristiani e musulmani nella formazione

della cultura spagnola.

La seconda parte sarà focalizzata sull’Italia dei secoli compresi tra la fioritura del

Rinascimento e la fine del predominio economico della penisola alla fine del Seicento. La

repubblica di Venezia e i suoi rapporti con il Sultano saranno presi a modello del rapporto

di complicità, scambio e terrore che si venne a creare tra gli stati cristiani e la potenza

musulmana.

Nella terza parte del corso le lezioni saranno dedicate all’ascesa e al consolidamento

dell’Impero ottomano, alle conseguenze belliche e commerciali che ebbe la caduta di

Costantinopoli e agli scambi culturali tra gli stati europei e la Sublime Porta. La guerra di

corsa, la pirateria e il problema della schiavitù e delle conversioni nel Mediterraneo saranno

la chiave per comprendere come si articolavano concretamente i rapporti tra gli stati, in

quali intersistizi cominciò ad annidarsi l’intolleranza per l’altro e dove potevano essere

recuperate le tracce del consolidamento dell’idea di Europa cristiana.

Al termine di ciascuno dei blocchi di lezioni, gli studenti frequentanti possono redigere

elaborati scritti che esonerano dalla preparazione di due parti del programma.

Testi consigliati:

Per i frequentanti

F. Braudel, Civiltà e Imperi del Mediterrano nell’età di Filippo II, Torino Einaudi 2010, solo il

II volume

Per i non frequentanti

F. Braudel, Civiltà e Imperi del Mediterrano nell’età di Filippo II, Torino Einaudi 2010, solo il

II volume

PAGINE DISPONIBILI

Programmi insegnamenti

Curriculum Vitae

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia dell’europa (D.M. n. 270/04) : Borello B.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bborello/?p=1[17/10/2011 12.42.59]

e un volume a scelta tra i seguenti:

F. Braudel, Espansione europea e capitalismo (1450-1650), Bologna, Il Mulino 1999

G. Fiume, Schiavitù mediterranee. Corsari, rinnegati e santi di età moderna, Milano Bruno

Mondadori 2009 (pp. 1- 119)

G. Ricci, I Turchi alle porte, Bologna Il Mulino 2008

A. Vanoli, La Spagna delle tre culture. Ebrei, cristiani e musulmani tra storia e mito, Roma

Viella 2006 (pp. 173-312)

Programma da 4 cfu

La situazione economica sociale e politica dell’Europa e del Mediterraneo tra Cinquecento e

Seicento, i regni iberici dal consolidamento del regno di Spagna sotto Ferdinando d’Aragona

e Isabella di Castiglia fino a Filippo II, il problema della Reconquista e il ruolo di ebrei

cristiani e musulmani nella formazione della cultura spagnola.

Testi consigliati

F. Braudel, Civiltà e Imperi del Mediterrano nell’età di Filippo II, Torino Einaudi 2010, (II

volume capp. 4, 5 e 6)

A. Vanoli, La Spagna delle tre culture. Ebrei, cristiani e musulmani tra storia e mito, Roma

Viella 2006 (pp. 173-312)

oppure

Programma

I regni iberici dal consolidamento del regno di Spagna sotto Ferdinando d’Aragona e

Isabella di Castiglia fino a Filippo II. (organizzazione del territorio, funzionamento della

monarchia, economia e della società spagnola e problema della Reconquista).

Testi consigliati:

J.H. Ellliot, La Spagna imperiale 1469-1716, Bologna, Il Mulino 2006 (pp.7-182)

A. Vanoli, La reconquista, Bologna Il Mulino 2009

oppure

Programma

Ascesa e consolidamento dell’Impero ottomano, scambi culturali tra gli stati europei e la

Sublime Porta, guerra di corsa, pirateria e problema della schiavitù e delle conversioni nel

Mediterraneo.

Testi consigliati:

S. Faroqhi, L’impero ottomano, Bologna Il Mulino 2008 (pp.7-80)

G. Fiume, Schiavitù mediterranee. Corsari, rinnegati e santi di età moderna, Milano Bruno

Mondadori 2009 (pp. 1- 119)

G. Ricci, I Turchi alle porte, Bologna Il Mulino 2008 (pp. 7-141)

La valutazione consisterà in un colloquio orale

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Storia dell’europa (D.M. n. 270/04) : Borello B.

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Storia dell’europa (D.M. n. 509/99) : Borello B.

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PAGINE DEL DOCENTE

Borello B.

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Storia dell’europa (D.M. n. 509/99)A.A 2010/2011

CFU 9

Presentazione e obiettivi formativi

Il corso mira a delineare la fisionomia dello spazio mediterraneo nei primi secoli dell’età

moderna e le dinamche di scambio e di conflitto che vennero a delinearsi tra gli stati

rivieraschi nonché tra quelli che intrattenevano relazioni commerciali e diplomatiche con le

città e i territori che si affaccivano sullo spazio marittimo. Nel Cinquento e nel Seicento la

Spagna, l’Italia, l’Impero ottomano e, in vario modo, altri stati europei crearono un ambito

di circolazione di uomini, merci e culture che ha profondamente influenzato la visione di uno

spazio comune europeo. Nel 2008, per esempio, in occasione nella presidenza francese del

Consiglio dell’Unione Europea è stato lanciato un progetto chiamato «Unione per il

Mediterraneo».

Articolazione dell’insegnamento e programma del corso

Il corso sarà articolaro in tre blocchi.

La prima parte, dopo aver delineato un quadro generale sulla situazione economica sociale

e politica dell’Europa e del Mediterraneo tra Cinquecento e Seicento, sarà dedicata ad

un’analisi particolareggiata dei regni iberici dal consolidamento del regno di Spagna sotto

Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia fino a Filippo II. Ci si soffermerà in particolare

sul problema della Reconquista e sul ruolo di ebrei cristiani e musulmani nella formazione

della cultura spagnola.

La seconda parte sarà focalizzata sull’Italia dei secoli compresi tra la fioritura del

Rinascimento e la fine del predominio economico della penisola alla fine del Seicento. La

repubblica di Venezia e i suoi rapporti con il Sultano saranno presi a modello del rapporto

di complicità, scambio e terrore che si venne a creare tra gli stati cristiani e la potenza

musulmana.

Nella terza parte del corso le lezioni saranno dedicate all’ascesa e al consolidamento

dell’Impero ottomano, alle conseguenze belliche e commerciali che ebbe la caduta di

Costantinopoli e agli scambi culturali tra gli stati europei e la Sublime Porta. La guerra di

corsa, la pirateria e il problema della schiavitù e delle conversioni nel Mediterraneo saranno

la chiave per comprendere come si articolavano concretamente i rapporti tra gli stati, in

quali intersistizi cominciò ad annidarsi l’intolleranza per l’altro e dove potevano essere

recuperate le tracce del consolidamento dell’idea di Europa cristiana.

Al termine di ciascuno dei blocchi di lezioni, gli studenti frequentanti possono redigere

elaborati scritti che esonerano dalla preparazione di due parti del programma.

Testi consigliati:

Per i frequentanti

F. Braudel, Civiltà e Imperi del Mediterrano nell’età di Filippo II, Torino Einaudi 2010, solo il

II volume

Per i non frequentanti

F. Braudel, Civiltà e Imperi del Mediterrano nell’età di Filippo II, Torino Einaudi 2010, solo il

II volume

PAGINE DISPONIBILI

Programmi insegnamenti

Curriculum Vitae

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia dell’europa (D.M. n. 509/99) : Borello B.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bborello/?p=7[17/10/2011 12.42.45]

e un volume a scelta tra i seguenti:

F. Braudel, Espansione europea e capitalismo (1450-1650), Bologna, Il Mulino 1999

G. Fiume, Schiavitù mediterranee. Corsari, rinnegati e santi di età moderna, Milano Bruno

Mondadori 2009 (pp. 1- 119)

G. Ricci, I Turchi alle porte, Bologna Il Mulino 2008

A. Vanoli, La Spagna delle tre culture. Ebrei, cristiani e musulmani tra storia e mito, Roma

Viella 2006 (pp. 173-312)

Copyright © 2011 Borello B. • thanks faraday

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Storia dell’Europa Centro-Orientale : Guida F.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fguida/?p=8[17/10/2011 12.56.26]

PAGINE DEL DOCENTE

Guida F.

CERCA NEL SITO

Storia dell’Europa Centro-OrientaleNell’anno accademico 2010-2011 l’insegnamento sarà impartito nel II semestre

Docente

Guida F.

A.A.

201o/11

C.F.U.

8

Valido per i Corsi di Studio

tutti i Corsi triennali

Presentazione e Obiettivi Formativi

La Storia dell’Europa orientale è, in Italia, disciplina “giovane” in quanto alla sua

formalizzazione accademica: il primo insegnamento impartito da un titolare risale all’a.a.

1970-71. Tuttavia la storiografia ad essa relativa è ormai ricca, ampia e variegata così

all’estero come nel nostro Paese.

Essa riguarda la maggior parte del continente europeo, cioè i Paesi compresi dall’Adriatico

agli Urali e dal Baltico al mar Nero, con inevitabili sconfinamenti in Asia (impero bizantino,

impero ottomano, impero russo e URSS). La disciplina presenta un’ampia diacronia, dal

profondo Medio evo (arrivo degli Slavi nelle sedi attuali a partire dal V secolo) sino ai giorni

nostri. In questa Facoltà di Scienze Politiche è tuttavia PRIVILEGIATO LO STUDIO

DELL’EPOCA CONTEMPORANEA (Ottocento e Novecento). La materia viene proposta agli

studenti, non solo come strumento di pura acquisizione culturale, ma anche come veicolo

conoscitivo del passato e del presente di una vasta e importante realtà a noi finitima,

passibile di evoluzioni interessanti per l’Italia e per un laureato in Scienze Politiche.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso per l’a.a. 2010-2011 si terrà nel II semestre, a partire dal mese di marzo 2011.

Programma

Principali argomenti trattati nel corso:

Storia politica e sociale della Russia e degli altri Paesi dell’Europa centro-orientale dall’epoca

della Restaurazione sino al primo conflitto mondiale.

L’Unione Sovietica e l’Europa centro-orientale nel periodo tra le due guerre mondiali.

L’Unione Sovietica e l’Europa centro-orientale dal dopoguerra al 1991.

L’epoca postcomunista.

Durante il corso sarà individuato un approfondimento tematico.

Nelle lezioni si darà priorità alla storia politica, ma senza tralasciare la storia sociale ed

economica, come anche le principali correnti di pensiero politico. Grande attenzione sarà

riservata al quadro internazionale.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia dell’Europa Centro-Orientale : Guida F.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fguida/?p=8[17/10/2011 12.56.26]

Tipologia Didattica

200 ore, di cui 64 in classe (32 lezioni), pari a 8 Cfu (il credito per disposizione ministeriale

vale 25 ore di studio totale, sia autonomo che in classe)

Collegamenti con altri Insegnamenti

Sono necessarie discrete conoscenze di Storia contemporanea; utili anche conoscenze di

Storia moderna e di Storia delle Relazioni internazionali.

Note

La lingua d’esame può essere concordata con lo studente straniero, ma per un miglior esito

della sua permanenza in Italia sarebbe opportuno sostenere l’esame in lingua italiana.

Testi Consigliati

- Gli studenti dell’ordinamento previgente (D.M. 509/1999) sosterranno l’esame di

profitto sul programma dell’a.a. 2008-2009, sia per 6 sia per 9 crediti. Si veda nel

sito di Facoltà la voce “Programmi insegnamenti” e quindi “Archivio 2008-2009″. La

dispensa inserita anche in quel programma è la stessa presente nel programma 2010-2011

(vedi Materiali didattici)

- Gli studenti del nuovo ordinamento (D.M. 270/2004) dovranno rispondere sul seguente

programma:

Giovanna Cigliano, La Russia contemporanea. Un profilo storico (1855-2005), Roma,

Carocci, pp. 258, 20 euro

Francesco Guida, La Russia e l’Europa centro-orientale: 1815-1914, Roma, Carocci, pp.

127, 10 euro

Dispensa da scaricare dal sito della facoltà: riguarda i Paesi dell’Europa centro-orientale,

esclusa l’Unione Sovietica, negli anni tra le due guerre

Antonello Biagini – Francesco Guida, Mezzo secolo di socialismo reale. L’Europa centro-

orientale dal secondo conflitto mondiale all’era post-comunista, Torino, Giappichelli, pp.

270, 18 euro

Per questi studenti in particolare e per tutti in generale è consigliata la frequenza.

Copyright © 2011 Guida F. • thanks faraday

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Storia dell’Europa contemporanea : Moro R.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rmoro/?p=12[17/10/2011 13.01.42]

PAGINE DEL DOCENTE

Moro R.

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Storia dell’Europa contemporanea

Docente R. Moro

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Valido per i Corsi di Studio LM in Studi Europei

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso mira a fornire una preparazione avanzata sulla storia dell’Europa contemporanea, le

sue trasformazioni politiche, economiche, sociali, culturali, dalla fine della seconda guerra

mondiale ad oggi.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso è articolato in due parti: la prima a carattere istituzionale dedicata ai principali

tratti della storia dell’Europa contemporanea dal 1945 ad oggi, la seconda, a carattere

specialistico, sulla protesta giovanile degli anni sessanta.

Programma

I PARTE (4 CFU)

Storia dell’Europa dal 1945 ad oggi

1. Macerie e ricostruzione 2. La guerra fredda come guerra civile europea? 3. Il boom

economico e la fine degli imperi europei 4. Le speranze tradite della distensione 5. Il

gaullismo 6. La democratizzazione dell’Europa meridionale (Spagna, Portogallo, Grecia) 7.

L’Europa dell’Est dopo il 1968 8. L’era Thatcher 9. La caduta del Muro 10. La crisi jugoslava

11. L’Europa dell’integrazione e dell’immigrazione.

II PARTE (4 CFU)

La protesta giovanile e il Sessantotto

1. Il dissenso negli anni Cinquanta 2. Il movimento antinucleare (1957-1962) 3. La guerra

del Vietnam 4. La contro-cultura giovanile e la “nuova sinistra” 5. La formazione del

movimento studentesco 6. Il movimento negli USA 7. La primavera del 1968 e il “maggio”

parigino 8. La contestazione in Europa 9. Il Sessantotto in Italia 10. Il Sessantotto, la

violenza, il terrorismo 11. Interpretazioni del Sessantotto.

Tipologia Didattica

Lezioni frontali e attività seminariale.

La prima parte del corso si svolgerà attraverso lezioni frontali, anche con l’ausilio di

fotografie e filmati. La valutazione potrà avere la forma di un esonero scritto.

La seconda parte del corso assumerà la fisionomia di un seminario specializzato. Dopo un

ciclo di lezioni iniziali in cui il docente esporrà i principali temi che saranno affrontati, gli

studenti frequentanti dovranno presentare una relazione orale su una monografia scelta

all’interno di un elenco che sarà presentato dal docente all’inizio del corso. Ciascuna

presentazione sarà poi seguita da una discussione collettiva da parte della classe. Alla fine

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

Page 178: Africa contemporanea : Goglia L. - Dipartimento di Scienze ... · è così diventata parte integrante degli studi giuridici in materia di diritto civile e commerciale. ... Appunti

Storia dell’Europa contemporanea : Moro R.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rmoro/?p=12[17/10/2011 13.01.42]

del corso gli studenti frequentanti dovranno inoltre presentare una tesina scritta di circa 15-

20 pagine (interlinea 1,5, corpo 12) nella quale analizzeranno il libro studiato alla luce delle

interpretazioni discusse durante il seminario. Il voto finale su questa parte (che farà media

con quello relativo alla prima) sarà assegnato in base alle prestazioni dello studente nel

corso delle seguenti attività: PRESENTAZIONE ORALE: 35 %; TESINA FINALE: 50%;

PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLE DISCUSSIONI: 15%.

Testi consigliati

William I. Hitchcock, Il continente diviso. Storia dell’Europa del 1945 a oggi, Roma, Carocci,

2003

Marcello Flores – Alberto De Bernardi, Il Sessantotto, Bologna, Il Mulino, 2003

Precedente ordinamento

Gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennali del precedente ordinamento che debbano

sostenere 3 CFU possono scegliere tra i due seguenti programmi:

A)

William I. Hitchcock, Il continente diviso. Storia dell’Europa del 1945 a oggi, Roma, Carocci,

2003

B)

E. Gentile, Fascismo. Storia e interpretazione, Laterza, Bari, 2002, pp. 5-73 e pp. 235-302.

G. Di Febo-S. Julià, Il franchismo, Carocci, Roma, 2003, pp.7-35.

J. Tusell, Franchismo e fascismo, in A. Del Boca, M. Legnani, M.G. Rossi (a cura di), Il

regime fascista. Storia e storiografia, Laterza, Bari, 1995, pp. 57-91.

G. Di Febo-R. Moro (a cura di), Fascismo e franchismo. Relazioni, immagini,

rappresentazioni, Rubettino, Soveria Mannelli, 2005 (II parte: “Immagini e

rappresentazioni”).

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Storia dell’integrazione europea (D.M. n. 509/99) : Nuti L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=25[17/10/2011 13.03.42]

PAGINE DEL DOCENTE

Nuti L.

CERCA NEL SITO

Storia dell’integrazione europea (D.M. n. 509/99)

Primo modulo – Origini e sviluppo del processo di integrazione europea. 1945-1957

1^ settimana – Le riflessioni federaliste e la spinta europeista alla fine del conflitto

mondiale

2^ settimana – Dalla CECA alla CED

3^ settimana – Verso i trattati di Roma

4^ settimana – I primi passi delle comunità

Obiettivo: il modulo si prefigge l’obiettivo di introdurre lo studente allo studio del processo

di integrazione europea attraverso l’analisi critica della fase iniziale della costruzione delle

strutture comunitarie.

Testi: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999 (Roma: Laterza,

2000), pp. 595-902; Mark Gilbert, Storia politica dell’integrazione europea (Roma: Laterza,

2005), pp. 1-64

Secondo Modulo – L’Europa alla prova: la distensione, il ritorno della guerra fredda e la

dissoluzione del blocco sovietico

1^ settimana – La sfida gaullista e lo stallo della comunità, 1961-67

2^ settimana – L’Europa e la distensione

3^ settimana – Un difficile rilancio e il ritorno della guerra fredda

4^ settimana – La grande sfida: l’Europa negli anni novanta

Obiettivi: Il modulo mira a fornire allo studente una panoramica del difficile percorso delle

strutture comunitarie attraverso l’analisi dei tentativi di elaborazione di una politica europea

comune negli anni della distensione, fino ad arrivare ad affrontare le più recenti tematiche

relative al periodo di rilancio del processo di integrazione a partire dalla metà degli anni

‘80.

Testi: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999 (Roma: Laterza,

2000), pp. 1157-1409; Mark Gilbert, Storia politica dell’integrazione europea (Roma:

Laterza, 2005), pp. 65-228

Terzo modulo (modulo Jean Monnet) – Seminario:

Il seminario si basa su alcune lezioni introduttive e su una serie di relazioni svolte dagli

studenti.

Obiettivo – Il modulo ha lo scopo di fornire agli studenti una conoscenza più avanzata dei

temi affrontati nella prima parte del corso e di abituarli a discussioni di natura seminariale

Verifiche preliminari all’esame

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Materiali per il corso l’Europadopo la fine della guerra fredda

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia dell’integrazione europea (D.M. n. 509/99) : Nuti L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=25[17/10/2011 13.03.42]

All’inizio del secondo modulo, e solo per gli studenti che abbiano regolarmente frequentato

il corso, è previsto lo svolgimento di una verifica scritta relativa alla parte del programma

svolta fino a quel momento. La verifica è valida sia per gli studenti del vecchio ordinamento

sia per quelli del nuovo.

VARIANTI PER IL NUOVO E IL VECCHIO ORDINAMENTO

La versione del programma principale vale per quegli studenti del nuovo e del vecchio

ordinamento che intendano partecipare al terzo modulo di natura seminariale. Per tutti gli

altri studenti, sia del vecchio sia del nuovo ordinamento, i primi due moduli sono gli stessi.

Le differenze tra i programmi sono limitate al terzo modulo.

Nuovo ordinamento:

Terzo modulo – studenti non frequentanti. Gli studenti che non partecipano al seminario

devono concordare con il docente un testo alternativo, oppure portare all’esame il volume

di Marco Clementi L’Europa e il mondo (Bologna: Il Mulino, 2004)

Vecchio ordinamento quadriennale:

Terzo modulo Gli studenti del vecchio ordinamento che non partecipano al seminario

dovranno leggere sia il volume di Piero Graglia L’unione europea. (Bologna:Il Mulino, 2000)

sia un testo da concordare preventivamente con il docente.

Copyright © 2011 Nuti L. • thanks faraday

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Storia dell’URSS e della Russia post-comunista : Basciani A.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/abasciani/?p=8#more-8[17/10/2011 12.41.30]

PAGINE DEL DOCENTE

Basciani A.

CERCA NEL SITO

Storia dell’URSS e della Russia post-comunistaDocente

Basciani Alberto

A.A.

2010/11

C.F.U.

8 CFU

Valido per i Corsi di Studio

Relazioni Internazionali – Politiche Pubbliche

Presentazione e Obiettivi Formativi

Nel corso vengono trattati alcuni dei temi fondamentali della Storia d’Europa del XX e XXI

secolo inerenti cioè la nascita, l’ascesa e la caduta dell’Unione sovietica e del suo rimpiazzo

con la Federazione Russa. Saranno oggetto di studio del corso l’analisi della Rivoluzione

bolscevica e del sistema politico, economico e sociale costruito prima da Lenin e poi

rafforzato con gli anni di potere di Stalin. Vi sarà spazio altresì alla discussione e

l’approfondimento su alcuni dei fenomeni più eclatanti sorti in seno al sistema sovietico

quali il terrore, il gulag, l’industrializzazione forzata, la creazione di un impero esterno, la

nascita del dissenso e infine, dopo la caduta del comunismo la difficile e controversa

transizione verso l’economia di mercato e la democratizzazione.

Articolazione dell’Insegnamento

Lezioni in aula con prova finale orale

Programma

L’impero russo al sorgere del XX secolo; la Rivoluzione russa e la guerra civile; lo

stalinismo: repressione, terrore, industrializzazione e collettivizzazione; la Seconda guerra

mondiale e l’espansione in Europa centro orientale; i successori di Stalin e gli anni di

Krušèëv; Brežnev e l’immobilismo del sistema, l’impossibile riforma di Gorbaèëv; Eltsin e la

nascita della Federazione Russa; la Russia di Putin.

Tipologia Didattica

Le lezioni avranno inizio martedì 1° marzo alle ore 16.15 Aula 1E e proseguiranno

con le seguenti modalità:

martedì, mercoledì 16.15/17.45 aula 1E; venerdì 16.15/17.45 Aula 3C

Collegamenti con altri Insegnamenti

conoscenze di Storia contemporanea, Storia delle relazioni internazionali e, soprattutto, con

Storia dell’Europa Centro-Orientale

Note

Avviso per gli studenti stranieri

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia dell’URSS e della Russia post-comunista : Basciani A.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/abasciani/?p=8#more-8[17/10/2011 12.41.30]

E’ possibile concordare la lingua d’esame con il docente anche se si ritiene più opportuno

sostenere la prova in italiano.

Testi Consigliati

Testi per l’esame:

Studenti frequentanti

Primo parte – Dal tramonto dell’Impero dei Romanov alla nascita dello Stato sovietico con

la formazione dell’impero esterno sovietico in Europa orientale fino alla Comunità degli

Stati Indipendenti 1905-1999

1) Nicolas Werth, Storia della Russia nel Novecento, Bologna, Il Mulino, 2000, pp. 643.

Nel corso delle lezioni il docente indicherà degli articoli che saranno discussi in classe dagli

studenti.

Secondo Parte – Dalla fine dell’URSS all’era Putin:

1) Francesco Benvenuti, La Russia dopo l’URSS. Dal 1985 a oggi, Roma, Carocci, 2007,

pp. 136.

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Storia della formazione degli Stati nazionali nel XIX secolo : D'Alessandri A.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/adalessandri/?p=3[17/10/2011 12.48.46]

PAGINE DEL DOCENTE

D'Alessandri A.

CERCA NEL SITO

Storia della formazione degli Stati nazionali nel XIXsecoloPresentazione e obiettivi formativi:

Il corso intende illustrare il processo di unificazione della Germania e dell’Italia, nonché la

costituzione o ricostituzione degli Stati nazionali nell’Europa centro-orientale. L’Ottocento fu

il secolo che vide, accanto al Risorgimento italiano e alla formazione del secondo Reich

germanico, la rinascita o la riscoperta di molte identità nazionali, sfociate nella creazione di

formazioni statali diverse per dimensioni e strutturazione interna, dalla vasta Polonia alle

multietniche Jugoslavia e Cecoslovacchia alla piccola Albania; anche i tempi di realizzazione

dei singoli “programmi” nazionali furono diversi: se in Grecia l’indipendenza fu conquistata

già nel 1831, Romania, Serbia e Montenegro la videro riconosciuta formalmente solo nel

1878, mentre in quello stesso anno nasceva uno Stato bulgaro solamente autonomo.

Il corso per l’A.A. 2010-2011 sarà impartito nel I semestre, con inizio martedì 5

ottobre alle ore 16.15 nell’aula 3C. Proseguirà di norma il martedì, il giovedì e il

venerdì alla stessa ora

Programma:

Saranno descritti i movimenti di “rinascita nazionale” di buona parte dei popoli europei. Si

tratterà dell’unificazione di Germania e Italia e della costituzione degli Stati nazionali in

Europa centro-orientale in seguito alla progressiva crisi e poi al crollo del sistema dei grandi

imperi multietnici. Costante sarà il ricorso al metodo comparativo per individuare tratti

comuni a più storie nazionali e, viceversa, peculiarità che le differenziano tra di loro.

Collegamenti con altri insegnamenti:

È necessario avere conoscenze di Storia contemporanea. Utili sono conoscenze di Storia

moderna e Storia dell’Europa orientale. Un completamento delle vicende storiche trattate

può trovarsi nel corso di Storia dei Balcani in età contemporanea.

Testi consigliati:

Gli studenti frequentanti leggeranno durante il corso molteplici saggi storici e riceveranno

indicazione dei testi sui quali saranno interrogati in sede di esame.

Gli studenti che hanno frequentato il corso negli anni accademici precedenti saranno

interrogati sui testi indicati a suo tempo durante le lezioni.

Gli studenti non frequentanti saranno interrogati a partire dai seguenti saggi:

Programma da 8CFU (non frequentanti):

Alberto Mario Banti, Il Risorgimento italiano, Roma-Bari, Laterza, 2010

John Breuilly, La formazione dello Stato nazionale tedesco, Bologna, il Mulino, 2004

Roger Price, Le rivoluzioni del 1848, Bologna, il Mulino, 2004

Francesco Guida, La “nazione democratica”: i movimenti di indipendenza nell’Europa

centro-orientale (Polonia, Ungheria) – dispensa da scaricare nella sezione “Materiali

didattici” di questo sito

Antonio D’Alessandri, L’europeismo mazziniano tra teoria e realtà: il caso degli slavi del Sud

PAGINE DISPONIBILI

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Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia della formazione degli Stati nazionali nel XIX secolo : D'Alessandri A.

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– dispensa da scaricare nella sezione “Materiali didattici” di questo sito

Programma da 3 CFU (non frequentanti):

Alberto Mario Banti, Il Risorgimento italiano, Roma-Bari, Laterza, 2010

John Breuilly, La formazione dello Stato nazionale tedesco, Bologna, il Mulino, 2004

Francesco Guida, La “nazione democratica”: i movimenti di indipendenza nell’Europa

centro-orientale (Polonia, Ungheria) – dispensa da scaricare nella sezione “Materiali

didattici” di questo sito

Ogni studente dovrà altresì dimostrare una sufficiente conoscenza degli avvenimenti relativi

alla storia italiana, tedesca e dei Paesi dell’Europa centro-orientale nel corso dell’Ottocento.

Tale conoscenza è parte integrante della preparazione e pertanto si invita a rileggere le

parti utili del manuale di Storia contemporanea (anche quello in uso nelle scuole medie

superiori) e di Storia dell’Europa orientale, sempre relativamente all’Ottocento.

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Storia della Formazione dell’Europa Moderna : Aubert A.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aaubert/?p=10[17/10/2011 12.40.22]

PAGINE DEL DOCENTE

Aubert A.

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Storia della Formazione dell’Europa ModernaDocente

A. Aubert

A.A.

2009/10

C.F.U.

6

Valido per i Corsi di Studio

LM in RI

Presentazione e Obiettivi Formativi

La complessa evoluzione politico-istituzionale, giuridica ed amministrativa

degli Stati europei in età moderna ha percorso strade parallele e, pur nelle differenze, ha

sedimentato un patrimonio comune a tutta l’Europa.

Partendo da questa premessa, il corso si propone di offrire allo studente

una preparazione specialistica su questi temi, fornendo gli strumenti per

la comprensione dei meccanismi storici e delle elaborazioni teoriche che

tra XV e XVIII secolo hanno presieduto alla costante ridefinizione di un

unitario spazio politico-istituzionale europeo e nel contempo alla diversificazione

dei suoi modelli nei singoli Stati.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso è articolato in due moduli.

Programma

Sulla base di una buona conoscenza della storia europea in età moderna,

il programma prevede la ricostruzione degli aspetti politici, istituzionali,

giuridici ed amministrativi comuni all’Europa quattro-settecentesca e l’analisi

storico-comparativa dei diversi modelli statuali che ne sono scaturiti,

articolandosi nei due seguenti moduli: Primo modulo (3 crediti): La comune

cultura politica europea: miti e realtà dell’Impero; il Sacro Romano

Impero; la Spagna imperiale; il mito imperiale nell’Inghilterra elisabettiana;

monarchie composite; la produzione del diritto; il ruolo dei giuristi; i sistemi

giudiziari; privilegi, diritti e libertà; i poteri delle aristocrazie, l’autogoverno

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia della Formazione dell’Europa Moderna : Aubert A.

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delle città; i corpi intermedi. Secondo modulo (3 crediti): Modelli

politico-istituzionali europei: il laboratorio politico italiano del primo Cinquecento;

il modello confessionale della Riforma protestante; potenza e

limiti delle monarchie assolute: la Francia; mediazione burocratica e ceti

togati: il Regno di Napoli; la monarchia costituzionale inglese.

Tipologia Didattica

Collegamenti con altri Insegnamenti

Note

Testi Consigliati

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Storia della formazione dell’Europa Moderna : Caravale G.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gcaravale/?p=6[17/10/2011 12.44.40]

PAGINE DEL DOCENTE

Caravale G.

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Storia della formazione dell’Europa ModernaDocente

Caravale G.

A.A.

2010/2011

C.F.U.

8

Valido per i Corsi di Studio

Laurea Magistrale in Relazioni internazionali (Studi Europei)

Presentazione e Obiettivi Formativi

Processi di confessionalizzazione nell’Europa moderna

Il corso intende offrire la possibilità di comprendere le modalità di costruzione dello Stato

moderno attraverso l’analisi dei processi di confessionalizzazione religiosa che

caratterizzarono l’Europa moderna nei primi secoli dell’età moderna.

Attenzione sarà dedicata anche al discorso di tolleranza e di pace che si sviluppa

prevalentemente in opposizione a tale processo di confessionalizzazione in un’Europa, quale

quella del XVI e XVII secolo, lacerata da guerre di religione e manifestazioni di intolleranza

religiosa. Dopo un’attenta analisi delle singole realtà religiose nazionali e uno sguardo

complessivo alle vicende storiche di un continente profondamente segnato dalla rottura

protestante e attraversato da laceranti divisioni, il corso di concentrerà sul fenomeno della

censura libraria e della repressione inquisitoriale in Italia e nei principali Stati europei, sulla

repressione del dissenso religioso e politico nell’Europa della prima età moderna e

soprattutto sulla costruzione di identità confessionali forti che saranno alla base delle nuove

costruzioni statali. Nell’ultima parte del corso si discuterà insieme agli studenti delle

soluzioni proposte nel corso del ‘500 e ‘600 per uscire da questa situazione e per assicurare

all’Europa un destino di tolleranza religiosa e politica. Il contributo fornito da un gruppo di

esuli italiani religionis causa che lasciarono una penisola italiana ormai dominata dalla

repressione inquisitoriale per cercare in altri luoghi la libertà perduta, sarà analizzato

accanto al pensiero dei principali uomini religiosi del tempo come Lutero e Calvino, o di

spiriti liberi del tempo come Sebastiano Castellione, fino a John Locke, tenendo

costantemente presente il contesto storico nel quale operarono.

Articolazione dell’Insegnamento

Programma del corso:

Crisi religiosa europea della prima età moderna. Origini e primi sviluppi della Riforma

protestante: dalla Libertà del cristiano di Lutero all’istituzionalizzazione delle Chiese

riformate; la Francia delle guerre di religione: dalla proposta politica di Michel de l’Hospital

all’editto di Nantes; lo scisma anglicano: da Enrico VIII alla riflessione politico-religiosa

della prima rivoluzione inglese; la tolleranza religiosa e politica nell’Olanda del cinque e

seicento.

Crisi religiosa nell’Italia del Cinquecento: diffusione delle dottrine ereticali nella prima metà

del Cinquecento; anabattismo e antitrinitarismo; Controriforma e repressione inquisitoriale;

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia della formazione dell’Europa Moderna : Caravale G.

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Censura libraria in Italia e negli altri Stati europei.

Idea di tolleranza nell’Europa del XVI-XVII secolo. Le fasi della diaspora religiosa italiana

(Bernardino Ochino; Lelio e Fausto Sozzini; Giacomo Aconcio; Francesco Pucci); il rogo di

Michele Serveto e il dibattito sulla tolleranza (Sebastiano Castellione e altri); La questione

della tolleranza religiosa e politica nella Francia delle guerre di religione; La riflessione sulla

tolleranza nell’Inghilterra del ‘600.

Programma

Tipologia Didattica

Lezioni frontali e discussione seminariale di testi. Elaborazione e discussione di tesine di

ricerca su argomenti specifici

Collegamenti con altri Insegnamenti

Note

Testi Consigliati

Per i frequentanti:

Programma da definire durante il corso delle lezioni con l’assegnazione di letture

settimanali.

Per i non frequentanti:

J. Lecler, Storia della tolleranza nell’età della Riforma, Brescia, Morcelliana, 2004 (I ed. it.

1967), 2 voll.

AVVISO PER STUDENTI DELL’ORDINAMENTO 509/99: Gli studenti afferenti al precedente

ordinamento porteranno all’esame il programma da 3 crediti, per il quale il testo di

riferimento rimane F. Chabod, Storia dell’idea d’Europa, Roma-Bari, Laterza.

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Storia della pace : Moro R.

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PAGINE DEL DOCENTE

Moro R.

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Storia della pace

Docente R. Moro

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Valido per i Corsi di Studio LM in Relazioni Internazionali

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso mira a fornire una introduzione all’evoluzione storica del problema della pace nel

mondo contemporaneo, al suo intreccio con le trasformazioni della guerra, con particolare

attenzione allo sviluppo dei movimenti pacifisti e di quelli non-violenti.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso è articolato in due parti:

- la prima a carattere istituzionale dedicata ai principali tratti della storia delle idee,

dei movimenti, delle istituzioni per la pace nell’età contemporanea;

- la seconda, a carattere specialistico, è dedicata alla storia dei movimenti per la

pace nell’Italia del secondo dopoguerra.

Programma

I PARTE (4 CFU)

Storia della pace: idee, movimenti, istituzioni

1. Pace e ricerca storica 2. L’antichità 3. La tradizione cristiana 4. Rifiuto e regolazione della

guerra nell’età delle monarchie assolute 5. L’idea della pace perpetua (1712-1814) 5. Pace

e guerra nell’età delle nazioni (1815-1870) 6. Militarismo e pacifismo (1870-1914) 7. Il

fallimento della pace (1914-1918) 8. «Mai più guerre» (1919-1931) 10. Pacifismo e

totalitarismo (1931-1945) 11. La colomba va ad Est? (1945-1957) 12. Pace e movimenti di

protesta (1958-1978) 13. Missili e cultura della pace (1979-1989) 14. Gli anni del

peacekeeping (1989-2001) 15. Guerra e pace all’inizio del XXI secolo

II PARTE(4 CFU)

Movimenti par la pace nell’Italia contemporanea (1945-1989)

1. L’Italia democratica e il problema della pace 2. La posizione della Chiesa e dei cattolici 3.

I Partigiani della pace 4. Le associazioni “indipendenti” 5. Donne e pace 6. Aldo Capitini 7.

Igino Giordani e Primo Mazzolari 8. Il Concilio e la guerra del Vietnam in Italia 9. La crisi

degli euromissili

Tipologia Didattica

Lezioni frontali e attività seminariale.

La prima parte del corso si svolgerà attraverso lezioni frontali.

La valutazione potrà avere la forma di un esonero scritto.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia della pace : Moro R.

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La seconda parte del corso assumerà la fisionomia di un seminario specializzato. Dopo un

ciclo di lezioni iniziali in cui il docente esporrà i principali temi che saranno affrontati, gli

studenti frequentanti dovranno presentare una relazione orale su una monografia scelta

all’interno di un elenco che sarà presentato dal docente all’inizio del corso. Ciascuna

presentazione sarà poi seguita da una discussione collettiva da parte della classe. Alla fine

del corso gli studenti frequentanti dovranno inoltre presentare una tesina scritta di circa 15

pagine (interlinea 1,5, corpo 12) nella quale analizzeranno il libro studiato alla luce delle

interpretazioni discusse durante il seminario. Il voto finale su questa parte (che farà media

con quello relativo alla prima) sarà assegnato in base alle prestazioni dello studente nel

corso delle seguenti attività: PRESENTAZIONE ORALE: 35 %; TESINA FINALE: 50%;

PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLE DISCUSSIONI: 15%.

Testi consigliati

Programma per i frequentanti

Il professore fornirà in classe le indicazioni relative al materiale di studio.

Programma per i non frequentanti

I parte (4 CFU)

N. BOBBIO, “Il problema della guerra e le vie della pace”, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 168

M. HOWARD, “L’invenzione della pace. Guerre e relazioni internazionali”, Bologna, Il Mulino,

2002, pp. 120

II parte (4 CFU)

Un libro a scelta tra:

A. CANAVERO, G, FORMIGONIM G, VECCHIO (a cura di), “Le sfide della pace. Istituzioni,

movimenti intellettuali e politici tra Otto e Novecento”, Milano, LED, 2008, pp. 524

L. GOGLIA, R. MORO, L. NUTI (A CURA DI), “Guerra e pace nell’Italia del Novecento.

Politica estera, cultura politica e correnti dell’opinione pubblica”, Bologna, Il Mulino, 2006,

pp. 645

A. GUISO, “La colomba e la spada. «Lotta per la pace» e antiamericanismo nella politica del

Partito Comunista Italiano (1949-1954)”, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2006, pp. 686

A. MARTELLINI, “Fiori nei cannoni. Nonviolenza e antimilitarismo nell’Italia del Novecento”,

Roma, Donzelli, 2006, pp. 226

A. SCARANTINO, “Donne per la pace. Maria Bajocco Remiddi e l’ Associazione

internazionale madri unite per la pace nell’ Italia della guerra fredda”, Milano, FrancoAngeli,

2006, pp. 393

G. VECCHIO, “Pacifisti e obiettori nell’Italia di De Gasperi (1948-1953)”, Roma, Studium,

1993, pp. 348

Note

Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennali del precedente ordinamento che

debbano sostenere 3 CFU, il programma di esame è il seguente:

Programma per i frequentanti

Il professore fornirà in classe le indicazioni relative al materiale di studio.

Programma per i non frequentanti

N. BOBBIO, “Il problema della guerra e le vie della pace”, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 168

M. HOWARD, “L’invenzione della pace. Guerre e relazioni internazionali”, Bologna, Il Mulino,

2002, pp. 120

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Storia della pace : Moro R.

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Storia della politica estera italiana nel XX secolo : Nuti L.

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PAGINE DEL DOCENTE

Nuti L.

CERCA NEL SITO

Storia della politica estera italiana nel XX secolo

Docente Nuti L.

A.A. 2010/11

ATTENZIONE! PER L’ANNO ACCADEMICO IN CORSO L’INSEGNAMENTO DI STORIA DELLA

POLITICA ESTERA ITALIANA NON E’ STATO ATTIVATO. L’INSEGNAMENTO RIPRENDERA’

REGOLARMENTE A PARTIRE DALL’ANNO ACCADEMICO 2011-2012

GLI STUDENTI CHE INTENDANO SOSTENERE L’ESAME POTRANNO FARLO CON IL

PROGRAMMA PER NON FREQUENTANTI

C.F.U. 6 (l.m. 509/99)

C.F.U. 8 (l.m. ex 270/2004)

Valido per i Corsi di Studio LM in RI

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza avanzata della

storiografia relativa alla politica estera italiana nel secolo ventesimo, enucleando temi e

problemi che permettano di individuare le linee di fondo nelle relazioni internazionali

dell’Italia, e di offrire altresì una conoscenza avanzata sulle tematiche relative allo sviluppo

della politica internazionale italiana dopo la seconda guerra mondiale, mettendo soprattutto

a fuoco le dinamiche particolari del periodo della guerra fredda e gli elementi sia di

continuità sia di rottura rispetto al periodo precedente.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso è articolato su due moduli.

Programma

Modulo I: La politica estera italiana dal fascismo alla seconda guerra mondiale

(4 settimane):

1 a settimana – L’ascesa del fascismo – la politica estera italiana negli anni venti;

2 a settimana – Mussolini tra l’Intesa e l’Asse;

3 a settimana – Dalla guerra parallela al disastro;

4 a settimana – In cerca di una soluzione per il dopoguerra, 1944-1946.

Modulo II: L’Italia nella guerra fredda (4 settimane):

1 a settimana – Dalla conferenza di pace al fallimento della CED;

2 a settimana – La politica estera del centro sinistra,

3 a settimana – Dalla stagnazione degli anni settanta

all’attivismo degli anni ottanta;

4 a settimana – L’Italia e il nuovo ordine internazionale.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Materiali per il corso l’Europadopo la fine della guerra fredda

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia della politica estera italiana nel XX secolo : Nuti L.

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Tipologia Didattica

Il corso si presenta come un seminario specializzato, adatto sia agli studenti del corso di

laurea internazionale sia a quelli del percorso europeo.

Dopo un ciclo di lezioni iniziali in cui il docente esporrà i principali temi che saranno

affrontati, gli studenti che intendano partecipare al seminario dovranno presentare una

relazione orale su una monografia scelta all’interno di un elenco che sarà presentato dal

docente all’inizio del corso. Ciascuna presentazione sarà poi seguita da una discussione

collettiva da parte della classe. Alla fine del corso gli studenti frequentanti dovranno inoltre

presentare una tesina scritta di circa 15-20 pagine (interlinea 1,5, corpo 12) nella quale

analizzeranno il libro studiato alla luce delle interpretazioni discusse durante il seminario.

Il voto finale sarà assegnato in base alle prestazioni dello studente nel corso delle seguenti

attività:

PRESENTAZIONE ORALE: 35 %

TESINA FINALE: 50%

PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLE DISCUSSIONI: 15%

Collegamenti con altri Insegnamenti

Note

Testi Consigliati

Gli studenti che non intendano frequentare il seminario possono scegliere tra due tipi di

programma

1) Gli studenti dovranno portare due dei seguenti libri – uno per ciascuna coppia

a) uno a scelta tra C.J. Lowe and Frederic Marzari, Italian Foreign Policy 1870-1940

(London and Boston: Routledge and Kegan Paul, 1973), pp. 183-360; e P. Pastorelli, Dalla

prima alla seconda Guerra mondiale. Momenti e problemi della politica estera italiana,

1914-1953 (Milano: LED, 1997);

b) uno a scelta tra V.L. Ferraris, M a n u a le della politica estera italiana 1947-1993 (

Laterza: Roma, 1993); A. Varsori, L’Italia nelle relazioni internazionali dal 1943 al 1992

(Roma: Laterza, 1998).

2) In alternativa al programma n.1, gli studenti potranno portare il manuale di

G.Mammarella e P. Cacace, La politica estera dell’Italia. Dallo stato unitario ai nostri giorni

(Roma: Laterza, 2006) più un testo monografico concordato con il docente

Copyright © 2011 Nuti L. • thanks faraday

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Storia della questione femminile : Conti Odorisio G.

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PAGINE DEL DOCENTE

Conti Odorisio G.

CERCA NEL SITO

Storia della questione femminileDocente

Ginevra Conti Odorisio

A.A.

2010/11

C.F.U.

8

Valido per i Corsi di Studio

Presentazione e Obiettivi Formativi

Programma

Temi e argomenti principali del corso: Introduzione: genere e pensiero politico. Problemi di

metoso. La fase attuale della questione femminile: la normativa europea, il contesto

internazionale, le istituzioni paritarie in Italia. La storia della questione femminile dal Grand

siècle al secolo XIX. Pensatori dimenticati: Marie de Gournay. Pullain de la Barre. Il

pensiero dei grandi classici sulla questione femminile: Hobbes, Locke e Rousseau. Leutopie

antifemministe di Restif de la Bretonne. L’età liberale e i diritti civili e politici: Morelli e

Stuart Mill.

Tipologia Didattica

Collegamenti con altri Insegnamenti

Prerequisiti

Conoscenza dei manuali di storia e filosofia dei licei.

Note

Misure per studenti stranieri

Possibilità di sostenere l’esame in inglese o francese.

Testi Consigliati

PROGRAMMA

8 CREDITI

G. CONTI ODORISIO, Ragione e tradizione, Aracne, Roma, 2005.

Per filo e per segno. Antologia di testi politici sulla questione femminile dal XVII al XIXsecolo, di G. Conti Odorisio e F. Taricone, Giappichelli, Torino, 2008.

Per gli studenti che ancora dovessero sostenere l’esame da 9 crediti rimane in vigore il

programma precedente:

9 CREDITI

· G. CONTI ODORISIO, Ragione e tradizione, Aracne, Roma, 2005.

· Per filo e per segno. Antologia di testi politici sulla questione femminile dal XVII al XIX

secolo, di G. Conti Odorisio e F. Taricone, Giappichelli, Torino, 2008.

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

Page 195: Africa contemporanea : Goglia L. - Dipartimento di Scienze ... · è così diventata parte integrante degli studi giuridici in materia di diritto civile e commerciale. ... Appunti

Storia della questione femminile : Conti Odorisio G.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/acontiodorisio/?p=7[17/10/2011 12.48.31]

· Più un testo a scelta tra i seguenti:

- G. DUBY, M. PERROT, Storia delle donne, Laterza, Roma-Bari, 1995. Il volume su

L’ottocento.

- R. MODUGNO, Mary Wollstonecraft. Diritti umani e Rivoluzione francese, Rubbettino,

Soveria Mannelli, 2003.

- S. MURARI, L’idea più avanzata del secolo. Anna Maria Mozzoni e il femminismo italiano,

Aracne, Roma, 2008.

6 CREDITI

· Per filo e per segno. Antologia di testi politici sulla questione femminile dal XVII al XIX

secolo, di G. Conti Odorisio e F. Taricone, Giappichelli, Torino, 2008.

· G. CONTI ODORISIO, Ragione e tradizione, Aracne, Roma, 2005.

3 CREDITI

· G. CONTI ODORISIO, Ragione e tradizione, Aracne, Roma, 2005.

Copyright © 2011 Conti Odorisio G. • thanks faraday

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Storia delle dottrine politiche (A-L) : Consarelli B.

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PAGINE DEL DOCENTE

Consarelli B.

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Storia delle dottrine politiche (A-L)B. Consarelli

A.A.

2010/11

C.F.U.

8

Valido per i Corsi di Studio

Presentazione e Obiettivi Formativi

La disciplina si propone come momento di riflessione per delineare una ‘storia delle idee’,

intese come direttrici di forza in grado di orientare le trasformazioni sociali e determinare i

mutamenti politici. Nel corso del tempo gli studi di Storia delle dottrine politiche si sono

progressivamente spostati dall’indagine delle istituzioni alla società, dall’analisi dei sistemi e

della dimensione formale del potere, allo studio delle ideologie e delle mentalità. In

quest’ottica il corso si propone d’offrire strumenti analitici ed interpretativi finalizzati a far

acquisire agli studenti – oltre ad una preparazione di base, a carattere più generale, relativa

alla conoscenza della storia del pensiero politico nelle sue linee fondamentali – un metodo

di ricerca che, partendo dall’esame diretto dei testi e delle fonti documentarie, tenda, pur

nella specificità metodologica della materia, a correlarsi con le altre dimensioni del sapere,

di cui la dimensione politica può costituire il momento unificante.

Articolazione dell’Insegnamento

il corso triennale nuovo ordinamento (270) è articolato in 2 moduli da 4 crediti ciascuno.

Programma

Il primo modulo, a carattere generale, verte sulla nascita e lo sviluppo della Storia delle

dottrine politiche, a partire dal XVI secolo al XX secolo, il secondo modulo, a carattere

monografico, prende in esame il contrattualismo e il giusnaturalismo moderni, con

particolare riferimento alla teoria politica di Hobbes.

Modulo I da 4 crediti:

Gianluca BONAIUTI, Vittore COLLINA, Storia delle dottrine politiche, Le Monnier, Firenze,

2010 fino a pagina 220 . Il manuale va integrato con il Dizionario di politica, a cura di N.

BOBBIO, N. MATTEUCCI, G. PASQUINO, T.E.A., Milano (in particolare è obbligatorio lo

studio delle seguenti voci: Assolutismo, Contrattualismo, Costituzionalismo, Democrazia,

Dispotismo, Giusnaturalismo, Liberalismo, Politica, Rivoluzione, Sovranità, Stato moderno,

Totalitarismo).

Modulo II da 4 crediti

Norberto BOBBIO, Thomas Hobbes, Einaudi, Torino, 2004, fino a pagina 72 .

A scelta degli studenti uno dei due seguenti testi di Thomas HOBBES (in qualunque

edizione, purchè integrale): il De Cive o il Leviatano

Gli studenti del corso triennale vecchio ordinamento (509), articolato in 3 moduli di 3 crediti

ciascuno = 9 crediti (anno accademico 2008-2009) e gli studenti del corso triennale nuovo

ordinamento (270), articolato in 2 moduli da 4 crediti ciascuno =8 crediti ( anno 2009-

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia delle dottrine politiche (A-L) : Consarelli B.

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2010) e gli studenti dell corso di laurea di scienze politiche per il governo e

l’amministrazione, articolato in 2 moduli da 4 crediti e in un modulo da 2 crediti= 10 crediti

(anno accademico 2009-10) possono presentare alle prossime sessioni d’esame il

programma relativo a tali anni accademici, visionabile nella sezione archivio del sito.

Tipologia didattica: lezioni frontali. Seminari ed esercitazioni di supporto didattico verranno

organizzate nell’ambito dello svolgimento del corso ed il loro calendario sarà comunicato

con specifico avviso a parte.

collegamento con altri insegnamenti: Storia Moderna, Sociologia, Storia del Pensiero Politico

europeo, Storia dell’Europa.

Le lezioni si svolgeranno nei giorni di martedì, mercoledì e giovedi dalle ore 16.15 alle ore

17.45 (Aula 1B) ed avranno inizio martedi 12 ottobre 2010.

L’orario di ricevimento è il giovedi dalle 14.00 alle 15.30.

I non frequentanti dovranno necessariamente avere un colloquio orientativo con il

docente almeno 3 settimane prima della data dell’esame.

Ulteriore materiale didattico di supporto verrà fornito nell’ambito dello

svolgimento del corso.

Copyright © 2011 Consarelli B. • thanks faraday

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Storia delle Idee Politiche (Laurea Magistrale) : Consarelli B.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bconsarelli/?p=19[17/10/2011 12.46.58]

PAGINE DEL DOCENTE

Consarelli B.

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Storia delle Idee Politiche (Laurea Magistrale)Docente B. Consarelli

A.A. 2009/10

C.F.U. 6

Valido per i Corsi diStudio

LM in PP;LM in RI

Presentazione e Obiettivi Formativi

La disciplina, che attiene all’ambito della storia del pensiero e delle dottrine politiche,

tende ad individuare nelle ‘idee’ e nel loro declinarsi storico, delle categorie-chiave da

indagare, in forma sia diacronica che sincronica, per analizzare le trasformazioni sociali ed

i mutamenti politici. La loro funzione e fruibilità a livello interpretativo, deve essere infatti

vagliata e commisurata sul piano storico, per valutare le linee di continuità o di frattura

dei temi e dei problemi affrontati dalla riflessione politica nel suo evolversi. Obiettivo

formativo del corso è offrire strumenti analitici finalizzati all’acquisizione di un metodo di

ricerca che, partendo dall’esame diretto dei testi e delle fonti documentarie, consenta agli

studenti di utilizzare categorie interpretative, in grado, pur nella loro specificità

metodologica, di correlarsi ad altri ambiti del sapere, rispetto ai quali la dimensione

concettuale della politica può costituire un momento unificante.

Articolazione dell’Insegnamento

2 moduli, 3 Cfu

Programma

MODULO I (3 crediti) è dedicato all’analisi della nozione di utopia politica, alla sua origine

ed al suo trasformarsi in relazione ai coevi mutamenti storico-sociali, dal Rinascimento

all’Ottocento.

MODULO II (3 crediti) La metamorfosi dell’utopia politica: dal Rinascimento al Grand

Siècle.

Tipologia DidatticaCollegamenti con altri InsegnamentiNote

Le lezioni si svolgeranno nei giorni di martedì, mercoledì e giovedi aula 1E, dalle ore 18.00

alle ore 19.30 e avranno inizio martedi 27 ottobre 2009.

Gli studenti non frequentanti sono tenuti ad avere un colloquio, nel corso dell’anno e

comunque prima dell’esame, con il docente, nell’orario di rice-vimento previsto il giovedi

dalle ore 14 alle ore 15.30, ai fini della loro preparazione per poter sostenere l’esame.

Coloro che intendono sostenere l’esame solo per 3 Cfu oltre al volume di V.I.

Comparato possono scegliere di portare uno degli altri due volumi indicati: T.

More, Utopia, oppure B. Consarelli, ‘Libero pensiero’ ed utopia nel ‘Grand Siècle’.

TESTI CONSIGLIATI

MODULO I

T.MORE Utopia, Introduzione traduzione a cura di L.Firpo, Guida, Napoli

V.I. COMPARATO, Utopia, Collana lessico della politica, Il Mulino, Bologna 2005.

Modulo II

B. CONSARELLI, ‘Libero pensiero’ ed utopia nel ‘Grand Siècle’, Philos, Roma 2005 (nuova

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia delle Idee Politiche (Laurea Magistrale) : Consarelli B.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bconsarelli/?p=19[17/10/2011 12.46.58]

edizione).

Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite in sede di svolgimento del corso,

durante il quale verranno altresì, attivati dei seminari su temi specifici attinenti all’utopia,

il cui calendario verrà reso noto in concomitanza con l’inizio delle lezioni.

Copyright © 2011 Consarelli B. • thanks faraday

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Storia delle relazioni internazionali (canale A-L) (D.M. n. 270/04) : Nuti L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=10[17/10/2011 13.04.00]

PAGINE DEL DOCENTE

Nuti L.

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Storia delle relazioni internazionali (canale A-L) (D.M. n.270/04)

Docente L. Nuti

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza di base sull’evoluzione

del sistema internazionale nel ventesimo secolo nel periodo compreso tra l’inizio della

seconda guerra mondiale e il crollo del blocco sovietico – 1939-1989.

Nella parte iniziale del corso l’analisi delle origini della seconda guerra mondiale e delle

trasformazioni del sistema internazionale nel corso del conflitto, punta, soprattutto, a

stimolare una riflessione sulla ricerca di un nuovo ordine internazionale da parte delle

potenze alleate. Successivamente il corso intende fornire agli studenti un inquadramento

generale sullo sviluppo del sistema internazionale dopo la seconda guerra mondiale,

mettendo soprattutto a fuoco le dinamiche del confronto bipolare tra Stati Uniti e Unione

Sovietica e i passaggi cruciali tra le varie fasi che ne hanno scandito l’andamento – dalla

fase più aspra della guerra fredda a quella della coesistenza competitiva e poi della

distensione – per concludersi con una disamina delle cause del collasso del blocco sovietico.

Articolazione dell’Insegnamento

Il programma da 8 cfu è concepito per gli studenti iscritti al nuovo ordinamento ex DM

270/2004. Di norma lo studente dovrà sostenere l’esame per intero e in un’unica soluzione.

Quegli studenti che avessero necessità di svolgere un’attività a scelta da 4 cfu possono

scegliere uno dei due moduli.

Programma

Modulo I: Le origini e l’evoluzione del secondo conflitto mondiale. Il primo dopoguerra e la

nascita del sistema bipolare.

1a settimana – La prima fase del conflitto, 1939-1941; 2a settimana – La nascita della

grande alleanza, 1941-1943; 3a settimana – In cerca di una soluzione per il dopoguerra,

1944-1946; 4a settimana – La formazione dei blocchi, 1947; 5a settimana, Il

consolidamento dei blocchi, 1948-1949. 6a settimana – La guerra di Corea e la transizione

in Usa e in URSS, 1950-1953;

Modulo II: Il sistema bipolare alla prova: dalla guerra fredda alla distensione. Il decennio

delle grandi trasformazioni: gli anni ‘80 e la fine della guerra fredda

1a settimana – Alla ricerca della stabilizzazione – 1953-1956; 2a settimana – Le prime

tensioni interne ai blocchi: lo scisma sino-sovietico e le tensioni transatlantiche, 1956-1960;

3a settimana – Dalle crisi di Berlino e Cuba alla distensione, 1961-1963; 4a settimana – La

guerra del Vietnam e gli inizi della distensione, 1963-1968; 5a settimana – La distensione e

i suoi limiti, 1968-1979; 6a settimana – La fine della distensione, la seconda guerra fredda,

e la trasformazione del sistema internazionale, 1979-1991

Tipologia Didattica

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Materiali per il corso l’Europadopo la fine della guerra fredda

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia delle relazioni internazionali (canale A-L) (D.M. n. 270/04) : Nuti L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=10[17/10/2011 13.04.00]

Le lezioni sono prevalentemente di natura frontale, anche se gli studenti sono chiamati a

partecipare attivamente alle discussioni sui principali temi affrontati dal corso. Sono previste

eventuali attività seminariali collaterali

Collegamenti con altri Insegnamenti

Storia contemporanea; Relazioni Internazionali; Storia dell’integrazione europea; storia

dell’Europa orientale; Storia degli Stati Uniti; storia dell’Asia

Note

Testi Consigliati

Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999

(Roma: Laterza, 2000), pp.250-1343

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Storia delle relazioni internazionali (canale A-L) (D.M. n. 509/99) : Nuti L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=22[17/10/2011 13.03.49]

PAGINE DEL DOCENTE

Nuti L.

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Storia delle relazioni internazionali (canale A-L) (D.M. n.509/99)

Primo Modulo – Le origini e l’evoluzione del secondo conflitto mondiale (4 settimane)

1^ settimana – Caratteri generali del periodo tra le due guerre. Le origini della seconda

guerra mondiale

2^ settimana – La prima fase del conflitto, 1939-1941

3^ settimana – La nascita della grande alleanza e la ricerca di una soluzione per il

dopoguerra, 1944-1946

4 ^settimana – La formazione dei blocchi, 1947-1949

Obiettivo: Il modulo si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza di base

sulle origini della seconda guerra mondiale e sulle trasformazioni del sistema internazionale

nel corso del conflitto, puntando soprattutto a stimolare una riflessione sulla ricerca di un

nuovo ordine internazionale da parte delle potenze alleate.

Testi: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999 (Roma: Laterza,

2000), pp. 250 – 591

Secondo modulo – Il sistema bipolare alla prova: dalla guerra fredda alla distensione

(4 settimane)

1^ settimana – La guerra di Corea e la transizione in Usa e in URSS, 1950-1953

2^ settimana – Alla ricerca della stabilizzazione – 1953-1960

3^ settimana – Dalle crisi di Berlino e Cuba alla distensione, 1961-1963

4^ settimana – La guerra del Vietnam

Obiettivo: Il modulo si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza di base

sullo sviluppo del sistema internazionale dopo la seconda guerra mondiale, mettendo

soprattutto a fuoco le dinamiche del confronto bipolare tra Stati Uniti e Unione Sovietica e il

passaggio cruciale dalla fase più aspra della guerra fredda a quella della coesistenza

competitiva

Testi: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999 (Roma: Laterza,

2000), pp. 595-1154

Terzo modulo – La fine della guerra fredda guerra e il nuovo ordine mondiale

(4 settimane)

1^ settimana – La distensione e i suoi limiti, 1968-1977

2^ settimana – La fine della distensione e la seconda guerra fredda, 1977-1985

3^ settimana – La fine della guerra fredda: interpretazioni a confronto

4^ settimana – Il nuovo sistema internazionale

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Materiali per il corso l’Europadopo la fine della guerra fredda

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia delle relazioni internazionali (canale A-L) (D.M. n. 509/99) : Nuti L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=22[17/10/2011 13.03.49]

Testi: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999 (Roma: Laterza,

2000), pp.1155 fino alla fine.

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Storia delle relazioni tra Europa e Stati Uniti – Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/dfiorentino/?p=56[17/10/2011 12.53.40]

PAGINE DEL DOCENTE

Fiorentino D.

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Storia delle relazioni tra Europa e Stati Uniti – LaureaMagistrale (D.M. n. 270/04)Storia delle relazioni tra Europa e Stati Uniti

Docenti D. Fiorentino e G. Pulcini

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso affronta la storia delle relazioni tra Europa e USA nel XX secolo attraverso lo studio

della politica estera americana e dei rapporti con le potenze europee, con particolare

riferimento ai primi venti anni del 1900 e alla guerra fredda. Alla fine del corso gli studenti

saranno in grado di leggere criticamente alcuni aspetti essenziali dei rapporti transatlantici

in quello che va sotto il nome di “secolo americano”. Partendo da un’analisi

dell’affermazione degli Stati Uniti a livello internazionale, e soprattutto con la guerra ispano-

americana del 1898 che, secondo molti storici, segna il punto di partenza dell’espansione

dell’influenza americana a livello mondiale, attraverso la politica di Wilson nel primo

conflitto mondiale e l’esperienza degli USA con l’Europa dei regimi nazi-fascisti e nella

seconda guerra mondiale, il corso arriva poi ad affrontare il punto nodale della guerra

fredda. A questo sono dedicate quasi la metà delle lezioni, che analizzano tanto il confronto

con l’Unione Sovietica e la politica dei blocchi, quanto la costruzione della UE e la

trasformazione dell’atteggiamento americano nei confronti di un’entità geopolitica

inizialmente vista con favore. Si affronterà infine la questione dell’ “americanizzazione”

dell’Europa e il dibattito storiografico sul ruolo degli Stati Uniti nel continente all’indomani

della fine della guerra fredda.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso si articola in due moduli di 4 crediti ciascuno (per un totale di 8 crediti). Il primo

e’dedicato a un’introduzione generale alla storia delle relazioni Europa-USA, con particolare

riferimento ai presupposti che contribuirono a caratterizzare tali relazioni nel corso del XX

secolo. Il secondo si concentra sulla guerra fredda e sui momenti salienti come la questione

di Berlino, la creazione e il ruolo della NATO, i rapporti tra Stati Uniti e Unione Sovietica e

lo sviluppo dell’integrazione europea. Il modulo si conclude con una riflessione sulle

conseguenze della caduta del muro di Berlino nei dieci anni successivi al 1989.

Programma

1. Partendo da un’analisi della politica estera USA nella seconda metà del XIX secolo, il

corso prende in considerazione alcuni momenti salienti dei rapporti Europa-USA, con

particolare riferimento alla guerra per Cuba (1898), al Corollario di Roosevelt (1904), alla

prima guerra mondiale e al fascismo. In evidenza sono i rapporti con Gran Bretagna,

Francia e Italia nella prima metà del XX secolo. La Guerra ispano-americana del 1898

segnò un passaggio importante nei rapporti tra Europa e Stati Uniti mentre la politica di

Theodore Roosevelt consolidò la visione USA dell’Europa. La svolta wilsoniana nella I guerra

mondiale inaugurò invece una nuova stagione dei rapporti transatlantici che, nonostante la

pausa del ventennio fascista, contribuì a ridefinire tanto la visione internazionale quanto i

rapporti con le potenze europee per il resto del secolo.

- I settimana – Introduzione agli argomenti principali delle relazioni Europa-USA.

1. Il 1898. I presupposti.

PAGINE DISPONIBILI

materiali didattici

Programmi Insegnamenti

Avvisi

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia delle relazioni tra Europa e Stati Uniti – Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/dfiorentino/?p=56[17/10/2011 12.53.40]

2. Theodore Roosevelt e il primo mandato di Wilson

- II settimana.

1. Wilson e la prima guerra mondiale

2. Il Trattato di Versailles e la scelta del Congresso USA

- III settimana

1. Gli Stati Uniti e il fascismo

2. FDR e l’ascesa del nazismo

2. Nella seconda metà del Novecento la guerra fredda è stata senza dubbio il tratto

caratterizzante dei rapporti Europa-USA. A partire da un’analisi delle immediate

ripercussioni del 2° conflitto mondiale e di Yalta, il corso esamina il confronto sovietico-

americano sul continente e le scelte della politica del containment. Una parte delle lezioni di

questa seconda parte del corso affrontano anche l’importante questione della costruzione

della comunità europea e la posizione degli Stati Uniti in merito. Il post-1989 è una sorta di

corollario per comprendere le prospettive delle relazioni transatlantiche.

- IV settimana – La fine del conflitto e i primi anni della Guerra Fredda:

1. Il problema della ricostruzione2. L’inizio della Guerra Fredda e la questione della Germania

- V settimana – Il Patto Atlantico, la NATO e i primi passi dell’integrazione europea:

1. Le origini e i motivi dell’Alleanza Atlantica;2. La militarizzazione del Patto: la NATO3. L’integrazione europea negli anni cinquanta e il punto di vista degli Stati Uniti

- VI settimana – La crisi dell’Alleanza negli anni sessanta:

1. I nodi irrisolti della sicurezza transatlantica;2. I progetti di De Gaulle e lo strappo con gli Stati Uniti;3. La seconda crisi di Berlino e la stabilizzazione della Guerra Fredda nel continente

europeo: L’Europa è ancora centrale per gli USA?4. Gli europei e la guerra in Vietnam

- VII settimana (dovrebbe essere quella di Pasqua, quindi direi che forse potrei

sconfinare anche nella settimana successiva…)- Dalla distensione alla seconda guerra

fredda:

1. L’Ostpolitik e la politica estera di Nixon;2. La fine del dollar standard e la crisi energetica;3. La crisi della distensione e la vicenda degli euromissili;4. I primi anni di Reagan: la distensione è finita anche in Europa?

- VIII settimana – La fine della Guerra Fredda e gli anni novanta:

1. La fine della Guerra Fredda e le relazioni transatlantiche;2. Il ruolo della NATO e la nascita della PESC3. Le guerre balcaniche;

IX. settimana

Presentazioni studenti

X settimana

Conclusioni: 1989-2001

Tipologia Didattica

Il corso prevede lezioni frontali e discussione in classe dei testi assegnati. Nelle ultime due

settimane gli studenti frequentanti prepareranno delle relazioni di gruppo per approfondire i

temi trattati dalle lezioni attraverso alcune monografie indicate di seguito. La presentazione

e la discussione di questi testi è parte integrante del lavoro in classe.

Note

I partecipanti al corso dovranno presentare una relazione in classe su uno dei testi a scelta

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Storia delle relazioni tra Europa e Stati Uniti – Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/dfiorentino/?p=56[17/10/2011 12.53.40]

che illustrano, secondo punti di vista diversi, le trasformazioni delle relazioni Europa-Stati

Uniti. Tutti gli studenti frequentanti dovranno infine sostenere un esame orale sul resto del

programma indicato. La valutazione per il voto finale (assegnato comunque in trentesimi),

si basa quindi su queste due prove. La prima prova (relazione) si sostiene in classe alla fine

del corso e viene svolta a gruppi di tre/quattro studenti. Per frequentanti si intendono gli

studenti che hanno seguito almeno il 70% delle lezioni.

Testi Consigliati

Generale:

Giuseppe Mammarella, Destini incrociati. Europa e Stati Uniti nel XX seccolo, Bari-Roma,

Laterza, 2000.

Federico Romero e Mario Del Pero, Le crisi transatlantiche: continuità e trasformazioni.

Roma, Edizioni di Storia e letteratura, 2007.

Acquistabile in linea:

http://digital.casalini.it/editori/default.asp?isbn=9788884983572&tipologia=M#

Per le presentazioni, gli studenti potranno scegliere di discutere in classe uno dei

seguenti volumi:

La Feber, Walter, The Cambridge History of American Foreign Relations. Vol. II. The

American Search for Opportunity, 1865-1913, Cambridge: Cambridge University Press,

1995.

Lundestad, Geir, Empire by Integration: The United States and European Integration, 1945-

1997. Oxford: Oxford University Press, 1998.

Schmitz, David, The United States and Fascist Italy, 1922-1940, Durham: University of

North Carolina Press, 2009.

Trachtenberg, Marc, A Constructed Peace. The Making of the European Settlement, 1945-

1963. Princeton: Princeton University Press, 1999.

Gli studenti non frequentanti dovranno presentare il programma per frequentanti,

compreso uno dei testi a scelta, più il volume:

Gaddis, John L. La guerra fredda. Cinquant’anni di paura e speranza. Milano: Mondadori,

2008.

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Storia dello Stato moderno : Aubert A.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aaubert/?p=12[17/10/2011 12.40.15]

PAGINE DEL DOCENTE

Aubert A.

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Storia dello Stato moderno

Docente: Alberto Aubert

A.A. 2009/10

C.F.U. 6

Valido per i Corsi di Studio

LM in PP

Presentazione e Obiettivi Formativi

La riflessione critica sullo Stato moderno costituisce una delle principali

acquisizioni della storiografia otto-novecentesca ed ha prodotto i suoi

migliori risultati in connessione con la crisi della forma Stato contemporanea.

Il corso intende pertanto fornire una preparazione avanzata sulla

nascita ed evoluzione dello Stato moderno (secoli XV-XVIII) in relazione

ai paradigmi interpretativi che, all’incirca dalla metà dell’Ottocento, ne

hanno riletto le vicende, rimettendo via via in discussione il transito dal

feudalesimo alla modernità, la razionalità burocratica, il rapporto con i ceti

sociali, il controllo del territorio, il disciplinamento della società.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso di articola in due moduli: Modulo I (3 crediti): Formazione e sviluppi

dello Stato moderno (secoli XV-XVIII).

Modulo II (3 crediti): Modelli di Stato in età moderna.

Programma

Il programma richiede una buona conoscenza delle vicende generali della

storia europea tra Quattro e Settecento e prevede l’illustrazione dei caratteri

fondamentali e dei principali paradigmi interpretativi dello Stato in età

moderna, nonché l’approfondimento di alcuni modelli di Stato sviluppati in

Europa, secondo la seguente articolazione modulare:

Modulo I (3 crediti): Formazione e sviluppi dello Stato moderno.

Modulo II (3 crediti): Modelli di Stato in età moderna.

Tipologia Didattica

Collegamenti con altri Insegnamenti

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia dello Stato moderno : Aubert A.

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Note

Testi Consigliati

Modulo I: A. De Benedectis, Politica, governo e istituzioni nell’Europa

moderna, Bologna, Il Mulino, 2001, (cap. I – V: pp. 5 – 239).

Modulo II: A. De Benedectis, Politica, governo e istituzioni nell’Europa

moderna, Bologna, Il Mulino, 2001, (cap. VI- XIV: pp. 243 – 391).

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Storia e culture dell’ambiente : Pagnotta G.

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Pagnotta G.

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Storia e culture dell’ambienteCorso per Lauree Triennali

Docente: Grazia Pagnotta

orario lezioni: 8,30-10,00, martedì e mercoledì, aula 1D

Programma a.a. 2010-2011

Le questioni ambientali nella storia

Corsi di laurea:

Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo

Scienze politiche e relazioni internazionali

Scienze politiche per il governo e l’amministrazione

Crediti: 8 crediti, 4 crediti

Orario ricevimento studenti: martedì 14,30-15,30

Per contattare la docente: [email protected]

Programma:

Il corso tratterà la storia del rapporto tra l’uomo e l’ambiente dalle civiltà antiche ai nostri

giorni. Saranno affrontate le questioni più importanti della materia: l’antropizzazione della

natura dalla preistoria al Novecento, la storia dell’energia fino all’impiego del nucleare e

delle fonti rinnovabili, l’impatto della tecnologia in evoluzione sull’ambiente, il problema dei

rifiuti nelle varie epoche storiche, l’uso della risorsa forestale, le problematiche dello

sviluppo dell’ambiente urbano e l’industrializzazione, la cultura ambientalista, l’affermazione

del concetto di sviluppo sostenibile.

Testi d’esame per 8 crediti:

J. R. McNeill, Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dell’ambiente nel XX secolo, Einaudi,

Torino 2002

E. Tiezzi, Tempi storici tempi biologici, Donzelli, Roma 2005

Testi d’esame per 4 crediti:

J. R. McNeill, Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dell’ambiente nel XX secolo, Einaudi,

Torino 2002

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

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Storia e Istituzioni degli Stati Uniti d’America – corso triennale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.

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Fiorentino D.

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Storia e Istituzioni degli Stati Uniti d’America – corsotriennale (D.M. n. 270/04)

Storia e Istituzioni degli Stati Uniti d’America (corso triennale)

Docente: D. Fiorentino

AA 2010-2011

CFU: 8

Il corso si propone di portare gli studenti a una conoscenza approfondita dei testi fondanti dellanazione nord-americana, e della storia del concetto di libertà, ritornato alla ribalta del dibattitopolitico negli Stati Uniti di oggi. Nel corso del semestre gli studenti approfondiranno i temicentrali della storia americana con particolare riferimento al periodo formativo della nazione e alNovecento.

Il corso affronta alcuni temi legati alle istituzioni americane e in particolare al congresso e alpotere esecutivo. Alla fine del semestre, gli studenti dovranno conseguire una buonaconoscenza degli aspetti salienti della storia americana con l’approfondimento di alcunimomenti determinanti dell’esperienza nazionale sia dal punto di vista politico che sociale. Inquesta analisi si terrà presente la trasformazione del concetto di libertà negli USA che già dalXIX secolo ne fecero una bandiera della propria affermazione continentale e internazionale.

Attraverso la storia del concetto di libertà, con particolare riferimento alla Dichiarazioned’Indipendenza e alla Costituzione, e poi alla storia del Novecento, gli studenti saranno così ingrado di ricostruire le fasi salienti della vita culturale e politica del paese. Si metteranno aconfronto momenti storici determinanti nella formulazione dell’identità americana conparticolare riferimento alla fondazione della nazione, alle trasformazioni dell’Ottocento e alruolo del paese tra la seconda metà del XX secolo e il nuovo millennio .

Attraverso questi strumenti gli studenti dovranno essere in grado di ricostruire le fasi salientidella storia degli Stati Uniti e la loro ascesa a grande potenza nel corso del Ventesimo secolo.

Valutazione: la valutazione si basa su un esame orale da sostenere a fine semestre.

Testi:

Eric Foner, Storia della libertà americana, Roma, Donzelli, 2009

Horst Dippel, Storia degli Stati Uniti, Roma, Carocci, 2002

Tiziano Bonazzi, La Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America, Venezia,Marsilio, 2003

Il testo della costituzione degli USA scaricabile dai seguenti siti:

http://archives.gov/exhibits/charters/constitution.html (in inglese)

http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/materiali/normativa/file/CostituzioneUSA.html (initaliano)

(Gli studenti non frequentanti dovranno presentare anche: Ferdinando Fasce, I presidentiUSA. Duecento anni di storia; Roma, Carocci, 2008).

PAGINE DISPONIBILI

materiali didattici

Programmi Insegnamenti

Avvisi

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia e Istituzioni degli Stati Uniti d’America – corso triennale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.

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Storia e istituzioni dell’Africa (D.M. 270/04) : Volterra A.

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Volterra A.

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Storia e istituzioni dell’Africa (D.M. 270/04)A.A. 2010/2011

C.F.U. 8

Presentazione e Obiettivi Formativi:

La parte iniziale del corso è dedicata al problema storiografico della storia dell’Africa e alle

fonti storiche di questo continente con particolare riferimento alla fonte orale e alla

metodologia. Poi il corso affronta gli aspetti fondamentali della storia moderna e

contemporanea dell’Africa con attenzione particolare all’Islam, all’impatto di quelle società

con i commerci europei, con la dominazione coloniale, la resistenza anticoloniale, intorno

all’indipendenza dei popoli africani e all’esperienza degli Stati indipendenti. Il corso mira a

dare una conoscenza generale della storia di questo continente, dei suoi problemi di oggi,

in una prospettiva di comprensione storica di culture diverse.

Programma

- Storia moderna e contemporanea dell’Africa.

Approfondimenti specifici sui seguenti argomenti:

- L’imperialismo coloniale fascista e l’impatto coloniale.

- La tratta Atlantica degli schiavi

Testi Consigliati

- J.D. Fage, Storia dell’Africa, Torino, S.E.I.; parte III e IV (il libro è esaurito, chi ne è già

in possesso può portarlo), in sostituzione A.M. Gentili, Il leone e il cacciatore, Roma,

Carocci, 2008.

- Luigi Goglia-Fabio Grassi, Il colonialismo italiano da Adua all’impero, Bari-Roma, Laterza,

1994, seconda parte.

-Alessandro Volterra, Sudditi coloniali. Ascari eritrei 1935-1941, Milano Franco Angeli, 2005

o, in alternativa, John Thornton, L’ Africa e gli africani nella formazione del mondo

atlantico, Bologna, il Mulino, 2010

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia e istituzioni dell’Asia : Goglia L.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lgolglia/?p=38[17/10/2011 12.33.45]

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Goglia L.

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Storia e istituzioni dell’Asia Docente

L. Goglia

A.A. 2010/11

C.F.U. 8

Introduzione: nota metodologica; la storia dell’Asia come problema storiografico; problema

degli imperi e dei regni prima della penetrazione europea, loro evoluzione; il dominio

coloniale europeo e giapponese; la seconda guerra mondiale e la via verso l’indipendenza.

I paesi dell’Asia sulla scena internazionale nella seconda metà del XX secolo.

L’India dai moghul alla divisione del Raji britannico: l’indipendenza dell’Unione indiana e del

Pakistan. Il crogiolo culturale indo-britannico: gli anglo-indiani e i babu. Ghandi, Kipling,

Nerhu. Le guerre indo pakistane, il non allineamento, le sfide atomiche.

Le origini del Medio Oriente moderno. La fine dell’ottocento tra il declino dell’impero

ottomano e l’imperialismo europeo. L’accordo Sykes-Picot, la corrispondenza Hussein-

McMahon, la dichiarazione Balfour e la spartizione della regione dopo la prima guerra

mondiale. Il secondo dopoguerra tra tentativi di modernizzazione e nazionalismo. Gli anni

’70 e l’ascesa saudiana. Il 1979 e l’inizio del secolo islamico.

Testi di riferimento:

D. Rothermund, Storia dell’India, Bologna, il Mulino, 2007

H. Bozarslan, La Turchia contemporanea, Bologna, il Mulino, 2006

R.Caroli – F. Gatti, Storia del Giappone, Bari-Roma, Laterza, 2004

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia e Teorie dell’Intervento Pubblico nell’Economia : Bini P.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=130[17/10/2011 12.42.05]

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Bini P.

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Storia e Teorie dell’Intervento Pubblico nell’Economia

Raggruppamento disciplinare: Secs-P/04 – Storia del Pensiero Economico

Cfu: 8 – Insegnamento erogato per il Corso di laurea magistrale di Scienza

dell’Amministrazione

Storia e teorie dell’intervento pubblico in economia può essere inserito anche nei curricula di

altri Corsi di laurea magistrali (a cominciare da quelli attivati presso la Facoltà di Scienze

Politiche di Roma Tre) quale insegnamento a scelta.

Obiettivi formativi:

Il corso presenta il tema dell’intervento pubblico nell’economia sotto l’aspetto sia storico

che teorico. Ciò nel convincimento che la consapevolezza critica di entrambi gli aspetti sia

necessaria per cogliere le ragioni di fondo che hanno alimentato tale fenomeno nel passato

e che ne motivano la persistenza tanto nel presente quanto nel prevedibile futuro.

Programma

L’insegnamento mira a presentare l’intreccio fra teorie economiche e scelte pubbliche nel

corso dell’evoluzione storica del pensiero economico.

Il corso esporrà in primo luogo i presupposti dell’intervento pubblico in economia, sia

mettendone in evidenza le basi logico-teoriche, che ricorrendo a emblematici case studies.

Nel fare questo saranno approfondite le caratteristiche dei mercati non concorrenziali, dei

beni pubblici, delle esternalità, dei mercati incompleti, delle asimmetrie informative: tutte

tipologie economiche per le quali può risultare opportuno un intervento pubblico di

regolazione o di gestione.

Un ciclo specifico di lezioni sarà anche dedicato a ricostruire le principali tappe sia storiche

che concettuali attraverso le quali si sono realizzati in Italia il dibattito e l’esperienza

dell’intervento pubblico in economia: dalla dichiarazione dell’Unità nel 1861 fino all’adesione

del nostro paese al Trattato di Maastrickt nel 1992.

Dal punto di vista dell’erogazione del corso, essa avrà natura mista: in buona parte tramite

lezioni frontali, ma in parte anche tramite approfondimenti seminariali.

Materiale didattico relativo al programma da 3 CFU

Il programma da 3 cfu presenta alcuni temi rilevanti della teoria della politica economica

riguardanti tanto i fallimenti del mercato, quanto della politica. Il materiale didattico è

costituito da un’unica dispensa le cui fotocopie sono reperibili presso la biblioteca di Facoltà

e presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera.

Materiale didattico relativo al programma da 6 CFU

Il programma da 6 cfu è costituito da 2 parti. La prima presenta alcuni temi rilevanti della

teoria della politica economica riguardanti tanto i fallimenti del mercato, quanto della

politica. La seconda parte ripercorre le principali tappe storico-teoriche del dibattito e

dell’esperienza dell’intervento pubblico nell’economia svoltisi in Italia a partire dall’Unità.

Il materiale didattico è costituito da due dispense le cui fotocopie sono reperibili presso la

biblioteca di Facoltà e presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera. La seconda dispensa,

riguardante i temi dell’intervento pubblico nell’economia in Italia dall’Unità sarà scaricabile

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiale Didattico EconomiaPolitica

Materiale Didattico Storia eTeorie dell’Intervento Pubblicoin Economia

Materiale Didattico Seminario“Crisi internazionale e ruolodelle banche centrali”

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia e Teorie dell’Intervento Pubblico nell’Economia : Bini P.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=130[17/10/2011 12.42.05]

anche da questo sito a partire da Dicembre p.v.

Materiale didattico relativo al programma da 8 cfu

Il programma da 8 cfu è composto da 3 parti. La prima parte, presenta alcuni temi rilevanti

della teoria della politica economica riguardanti tanto i fallimenti del mercato, quanto della

politica. La seconda parte ripercorre le principali tappe storico-teoriche del dibattito e

dell’esperienza dell’intervento pubblico nell’economia svoltisi in Italia a partire dall’Unità. La

terza parte delinea le politiche della concorrenza e dell’antitrust.

Il materiale didattico è costituito da 3 dispense le cui fotocopie sono reperibili presso la

biblioteca di Facoltà e presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera. La seconda dispensa,

riguardante i temi dell’intervento pubblico nell’economia in Italia dall’Unità sarà scaricabile

anche da questo sito a partire da Dicembre p.v.

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Storia e teorie delle relazioni economiche internazionali : Masini F.

http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fmasini/?p=46[17/10/2011 12.59.19]

PAGINE DEL DOCENTE

Masini F.

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Storia e teorie delle relazioni economiche internazionaliDocente: Fabio Masini

CFU: 8

PROGRAMMA

Il corso è articolato sulla base di una ricostruzione storica del rapporto fra i fatti, le teorie

economiche e le grandi scelte strategiche che hanno interessato le relazioni economiche

internazionali, dal Settecento ai giorni nostri.

Introduzione metodologica

1. Le relazioni economiche internazionali nell’epoca dell’economia classica

1.1. Mercato e istituzioni pubbliche nell’economia classica

1.2. I metalli preziosi come moneta internazionale

1.3. Regole o discrezionalità: la questione della convertibilità aurea

1.4. Commercio internazionale: vantaggi assoluti e vantaggi comparati

2. Dibattiti e dilemmi nell’economia neoclassica

2.1. Dalla teoria all’etica del gold standard

2.2. La teoria dell’economia internazionale verso l’ortodossia

2.3. Colonialismo, imperialismo e protezionismo

3. Vincoli esterni ed obiettivi interni: i dibattiti fra le due guerre mondiali

3.1. Speranze e illusioni all’indomani del primo conflitto mondiale

3.2. La politica economica fra vincoli esterni ed obiettivi interni

3.3. Il ritorno al gold standard e la crisi del ‘29

3.4. La crisi del liberalismo internazionale e l’opzione federalista

4. La macroeconomia dei sistemi aperti: 1945-1971

4.1. Il sistema e le istituzioni internazionali concepite a Bretton Woods

4.2. Ricostruzione nazionale e condizioni di stabilità internazionali

4.3. Le prime crepe del sistema globale

5. Dalla fine di Bretton Woods alla nascita del Washington Consensus

5.1. Fatti, teorie e policies: la grande instabilità degli anni Settanta

5.2. Curva di Phillips, nuova macroeconomia classica e integrazione sopranazionale

5.3. L’Europa, dal serpente allo Sme

5.4. Un nuovo assetto economico e finanziario internazionale

6. Fine dell’equilibrio bipolare e nuovo ordine internazionale

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum Vitae

Inizio lezioni 2011

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia e teorie delle relazioni economiche internazionali : Masini F.

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6.1. La fine dell’equilibrio bipolare: Washington Consensus e Moneta Unica Europea

6.2. La stagione delle crisi finanziarie

6.3. Verso una Bretton Woods II?

MATERIALI DIDATTICI

Per quanto riguarda il materiale didattico, sono a disposizione delle dispense, che verranno

costantemente aggiornate presso la copisteria Tekne Macro, Via Chiabrera 148/150 e il

volume: F. Masini, SMEmorie della Lira. Gli economisti Italiani e l’adesione al Sistema

Monetario Europeo, Milano, Franco Angeli, 2004.

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Storia moderna : Aubert A.

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PAGINE DEL DOCENTE

Aubert A.

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Storia modernaDocente

A. Aubert

A.A.

2009/10

C.F.U.

9

Valido per i Corsi di Studio

Presentazione e Obiettivi Formativi

Il corso è diretto anzitutto ad offrire una conoscenza generale delle linee

fondamentali della storia dell’età moderna, dalla metà del secolo XV all’inizio

del XIX (1815). In secondo luogo a sollecitare l’apprendimento critico-

interpretativo, sia consentendo allo studente di percorrere itinerari storiografici

su alcuni dei temi affrontati, sia concentrando l’attenzione sui fattori

di lungo periodo che ricongiungono le vicende politiche e le strutture

socio-economiche e culturali dei secoli XV-XIX all’attualità, nell’intento di

illustrare in quali modi l’età moderna costituisca la premessa imprescindibile

per la comprensione della contemporaneità e dei suoi problemi. In

questa prospettiva si mira, infine, a permettere una riflessione sui nessi

che trasversalmente legano storia istituzionale e politica, storia socio-economica

e storia religiosa, con l’obbiettivo di sviscerare i meccanismi di

fondo degli eventi che si snodano tra Rinascimento ed età napoleonica.

Articolazione dell’Insegnamento

Il corso si articola in tre moduli: Primo modulo (3 crediti): Dall’età rinascimentale

all’età napoleonica: linee generali di storia moderna. Secondo

modulo (3 crediti): Stato e politica nell’Italia del Cinquecento. Terzo modulo

(3 crediti): Riforma protestante, eresia e controriforma in Italia.

Programma

Il programma prevede l’illustrazione delle linee generali della storia politica,

sociale, economica e religiosa dalla metà Quattrocento al 1815, tale

da consentire l’approfondimento delle problematiche storiche e storiografiche

PAGINE DISPONIBILI

Avvisi

Programmi Insegnamenti

Curriculum vitae

Materiali Didattici

Ricevimento e contatti

PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI

CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI

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Storia moderna : Aubert A.

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relative alla crisi degli Stati italiani nel Cinquecento, alla diff u s i o n e

delle eresie e alla nascita e allo sviluppo della Controriforma nell’Italia cinque-

seicentesca, secondo la seguente articolazione:

Modulo I (3 crediti): Dall’età rinascimentale all’età napoleonica: linee generali di storia

moderna.

Modulo II (3 crediti): Stato e politica nell’Italia del Cinquecento.

Modulo III (3 crediti): Riforma protestante, eresia e Controriforma in Italia.

Tipologia Didattica

Collegamenti con altri Insegnamenti

Note

Testi Consigliati

Modulo I: A. Aubert, P. Simoncelli, Profili di storia moderna, Bari, Cacucci,

2003.

Modulo II: A. Aubert, P. Simoncelli, Profili di storia moderna, Bari, Cacucci,

2003.

Modulo III: A. Aubert, Eresia e Controriforma nell’Italia del Cinquecento,

Bari, Cacucci, 2003

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