Aeroporto di Pisa - regione vende azioni SAT

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Aeroporto di Pi sa, la R eg i o n e ve nd e l e az ioni d ella Sa t Firenze vuol mantenere una quota del 5%, come a Peretola Scontro in giunta e una diffida: c'e una penale milionaria di Ilaria Bonuccelli PISA La Regione vende le azioni dell'aeroporto di Pisa. Non tutte però. Si terrà un 5%, pari alla quota che ha in Adf, la società dell'aeroporto di Firenze. E per liquidare la partecipazione non passerà dal consiglio. Secondo la giunta non ne ha bisogno: per- ché la quota da cedere della so- cietà è di «rninoranza». Questo, in sostanza, dice la delibera ap- provata ieri mattina a maggio- ranza. Due assessori, in disac- cordo, Anna Marson e Sara No- centini, scelgono di figurare as- senti. Soprattutto perché l'atto non prevede un diritto di reces- so sulla vendita delle azioni che "blindi" le attuali previsioni del Pit, il piano di indirizzo territo- riale: nuova pista dell'aeroporto di Firenze ferma a 2000 metri, da realizzare a carico dei privati, senza 120 milioni di contributi pubblici. L'operazione non è tutta in di- scesa come sembra. La vendita, infatti - si precisa in delibera - è vincolata alla «valutazione di congruità del prezzo di offerta pubblica di acquisto» lanciata da Corporaciòn America, il so- cio privato di Sat. Ma soprattut- to è condizionata alla possibilità di recedere «dal patto parasocia- le tra i soci pubblici senza oneri a carico della Regione». Questo non è possibile. I soci pubblici lo ripetono da aprile. Anche con il parere legale dello studio Rose Norton FulBright: il socio pub- blico che lascia il patto e vende le proprie quote paga una pena- le del 25% (circa 35 rnilioni). Ieri, poi, lo hanno notificato perfino notificato all'ufficio di presiden- za del consiglio regionale. Insie- me a una diffida, per assessori e consiglieri, a firma del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, e del presidente della Provincia di Pi- sa, Andrea Pieroni: nessuno osi vendere le azioni dell'aeroporto di Pisa, se non vuole pagare pe- nali e rischiare una denuncia. «Si diffidano i soggetti dal porre in essere condotte lesive dei di- ritti contrattualmente garantiti con la stipula del patto, con la ri- serva di adire le competenti sedi giudiziarie, inclusala liquidazio- ne della penale prevista dal pat- to e il maggior danno». Eppure Rossi va avanti. In giunta, in realtà, sarebbe stato disponibile a introdurre "clausole di salvaguardia" solle- citate da Anna Marson. La vice- presidente della Regione, Stefa- nia Saccardi, no. In giunta ricor- da che la previsione di una pista da 2000 metri è solo adottata e non approvata; quindi si può modificare. Soprattutto se non risulta funzionale allo sviluppo dell'aeroporto di Firenze, come sostiene anche Enac. Così la deli- bera passa senza la possibilità di recesso dalla vendita della quo- ta: se la pista supera i 2000 metri previsti dal Pit, le azioni cedute a Corporaciòn America tornano allaRegione. Tutto chiarito, allora? In real- tà l'interrogativo del giorno è: a Rossi serve o non serve l'autoriz- zazione del consiglio regionale per liquidare la partecipazione in Sat? E certo che la Regione punti a vendere le proprie azioni del Galilei senza passare in aula

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Firenze vuol mantenere una quota del 5% come a Peretola. Scontro in giunta e una diffida: c'è una penale millionaria

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Aeroporto di Pisa,la Regione vendele azioni della SatFirenze vuol mantenere una quota del 5%, come a PeretolaScontro in giunta e una diffida: c'e una penale milionariadi Ilaria Bonuccelli

PISA

La Regione vende le azionidell'aeroporto di Pisa. Non tutteperò. Si terrà un 5%, pari allaquota che ha in Adf, la societàdell'aeroporto di Firenze. E perliquidare la partecipazione nonpasserà dal consiglio. Secondola giunta non ne ha bisogno: per-ché la quota da cedere della so-cietà è di «rninoranza». Questo,in sostanza, dice la delibera ap-provata ieri mattina a maggio-ranza. Due assessori, in disac-cordo, Anna Marson e Sara No-centini, scelgono di figurare as-senti. Soprattutto perché l'attonon prevede un diritto di reces-so sulla vendita delle azioni che"blindi" le attuali previsioni delPit, il piano di indirizzo territo-riale: nuova pista dell'aeroportodi Firenze ferma a 2000 metri, darealizzare a carico dei privati,senza 120 milioni di contributipubblici.

L'operazione non è tutta in di-scesa come sembra. La vendita,infatti - si precisa in delibera - èvincolata alla «valutazione dicongruità del prezzo di offertapubblica di acquisto» lanciatada Corporaciòn America, il so-cio privato di Sat. Ma soprattut-to è condizionata alla possibilità

di recedere «dal patto parasocia-le tra i soci pubblici senza oneria carico della Regione». Questonon è possibile. I soci pubblici loripetono da aprile. Anche con ilparere legale dello studio RoseNorton FulBright: il socio pub-blico che lascia il patto e vendele proprie quote paga una pena-le del 25% (circa 35 rnilioni). Ieri,poi, lo hanno notificato perfinonotificato all'ufficio di presiden-za del consiglio regionale. Insie-me a una diffida, per assessori econsiglieri, a firma del sindacodi Pisa, Marco Filippeschi, e delpresidente della Provincia di Pi-sa, Andrea Pieroni: nessuno osivendere le azioni dell'aeroportodi Pisa, se non vuole pagare pe-nali e rischiare una denuncia.«Si diffidano i soggetti dal porrein essere condotte lesive dei di-ritti contrattualmente garantiticon la stipula del patto, con la ri-serva di adire le competenti sedigiudiziarie, inclusala liquidazio-ne della penale prevista dal pat-to e il maggior danno».

Eppure Rossi va avanti. Ingiunta, in realtà, sarebbe statodisponibile a introdurre"clausole di salvaguardia" solle-citate da Anna Marson. La vice-

presidente della Regione, Stefa-nia Saccardi, no. In giunta ricor-da che la previsione di una pistada 2000 metri è solo adottata enon approvata; quindi si puòmodificare. Soprattutto se nonrisulta funzionale allo sviluppodell'aeroporto di Firenze, comesostiene anche Enac. Così la deli-bera passa senza la possibilità direcesso dalla vendita della quo-ta: se la pista supera i 2000 metriprevisti dal Pit, le azioni cedute aCorporaciòn America tornanoallaRegione.

Tutto chiarito, allora? In real-tà l'interrogativo del giorno è: aRossi serve o non serve l'autoriz-zazione del consiglio regionaleper liquidare la partecipazionein Sat? E certo che la Regionepunti a vendere le proprie azionidel Galilei senza passare in aula

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(dove non avrebbe neppure unamaggioranza di centrosinistra).E si appella allalegge 20 del 2008per avallare questa tesi. E chie-derà il parere di legittimità allacommissione competente. Mamolti consiglieri di centrosini-stra nutrono dubbi su questa in-terpretazione. Soprattutto per-ché il 16,90% delle azioni dellaRegione sono all'interno di unpatto parasociale che controllail 54% e quindi la maggioranzadi Sat. E, infatti, c'è già chi tra iconsiglieri regionali del Pd an-nuncia un immediato ricorso alTar contro la delibera che per-mettesse la liquidazione dellequote di Sat senza passaggio inaula. Per questo la riunione in-detta per stamani alle 9,30 fraRossi e il gruppo del Pd è fonda-mentale. Si deve discutere la li-

nea del partito. Tanto più che ie-ri in giunta si èanche parlato del-la necessità di «precettare i con-siglieri» in caso di voto in aula.

In realtà, oggi tutta la giornataè importante per la vicenda. Re-stano convocate le commissionicontrollo, affari istituzionali etrasporti e mobilità sull'aliena-zione delle quote regionali di Satall'ordine del giorno del consi-glio regionale di domani. La se-duta ancora non è stata annulla-ta, anche se alcuni capigruppodicono che non si terrà. Se si te-nesse, in aula arriverebbe un te-sto diverso, il quarto in 4 setti-mane. Anche di questo chiede-ranno spiegazioni Filippeschi ePieroni, nella lunga giornata cheli attende a Firenze: incontrocori il gruppo del Pd, audizionecon le commissioni.

La manifestazione organizzata davanti all 'aeroporto Galilei di Pisa