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2. IL RITROVAMENTO Lo scavo del Lungotevere Testaccio si è svolto tra il 1979 e il 1985, sotto la direzione della Soprintendenza Archeologica di Roma, e condotto dal dott. C. Moccheggiani Carpano e dal dott. R. Meneghini 15 . L’indagine stratigrafica ha permesso di studiare gli ambienti, risparmiati dalla costruzione degli argini ottocenteschi, e appartenenti al complesso portuale che si estendeva lungo la riva sinistra del Tevere, all’altezza del quartiere Testaccio. Tutta l’area, da sempre interessata da una concentrazione di edifici adibiti all’immagazzinaggio di materiali e derrate provenienti per mare, e risalenti il fiume su apposite imbarcazioni, subì un ampliamento già nel II sec. a.C., con la prima costruzione della Porticus Aemilia. Si susseguirono, nel corso dei secoli, vari altri edifici e magazzini, affidando al quartiere una funzione sempre più evidente di luogo di raccolta dei prodotti d’importazione, e di lavorazione delle materie prime. Le strutture della banchina del porto e gli ambienti retrostanti furono ripristinati più volte, a causa dell’erosione dell’acqua e delle continue infiltrazioni, fino a quando una grande alluvione avvenuta tra il 390 e il 410 d.C. ne segnò l’abbandono. Da quel momento gli ambienti cominciarono ad essere riempiti con i rifiuti delle attività artigianali che si trovavano all’intorno, fino alla loro completa copertura. E proprio questo immondezzaio, miracolosamente rimasto intatto fino ai nostri giorni, ha permesso di migliorare la nostra conoscenza sulle forme in vetro circolanti a Roma nel V secolo. [13] Durante i lavori di indagine svolti in questo complesso portuale (figg. 1 e 2), è stata rinvenuta una considerevole quantità di reperti vitrei. Essi provengono, più precisamente, dagli strati tardo-antichi che avevano colmato uno degli ambienti indagati (figg. 3 e 4), e che è stato indicato con la lettera U 16 . Tra i materiali messi in luce nello scavo di questo ambiente vi sono 2145 frammenti di vetro. Di essi, 1845 sono pareti non identificabili, mentre i restanti 300 sono confrontabili con forme note, o comunque utilizzabili per impostare un repertorio morfologico, pur nei limiti della loro frammentarietà. In questo panorama va sottolineata la presenza di ben 565 frammenti, che presentano inequivocabilmente le caratteristiche di scarti di lavorazione; si tratta di masse di vetro, colature, frammenti deformati e accartocciati, e sicuramente relativi all’attività di un’officina vetraria non ancora individuata. Nell’ambito della stratigrafia dell’ambiente U la quantità numerica dei reperti vitrei è così distribuita: strato 98 n. frr. 72 tra cui 1scarto di lavorazione; strato 99 n. frr. 6 tra cui 1 scarto di lavorazione; strato 102 n. frr. 31 tra cui 3 scarti di lavorazione; strato 103 n. frr. 86 tra cui 2 scarti di lavorazione; strato 104 n. frr. 168 tra cui 32 scarti di lavorazione; strato 105 n. frr. 526 tra cui 195 scarti di lavorazione; strato 106 n. frr. 724 tra cui 324 scarti di lavorazione; strato 201 n. frr. 532 tra cui 7 scarti di lavorazione. Il grado di frammentarietà del vetro non ha permesso di ricostruire alcuna forma intera, 15 Ringrazio il dott. C. Mocchegiani Carpano che mi ha gentilmente concesso l’occasione di studiare questo materiale, e il dott. Roberto Meneghini per l’aiuto datomi nel corso del lavoro. 16 R.MENEGHINI, Il contesto Lungotevere Testaccio, «Arch.Med.» XII, 1985, pp. 653-663; IDEM Scavo di Lungotevere Testaccio, in AA.VV., Roma. Archeologia nel centro, 6, Poma 1985, pp. 433-441; C. MOCCHEGIANI CARPANO-R. MENEGHINI, Saggio di pianta archeologica del Tevere, « BollNum » 5, 1985, pp. 9-152

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2. IL RITROVAMENTO

Lo scavo del Lungotevere Testaccio si è svolto tra il 1979 e il 1985, sotto la direzione della Soprintendenza Archeologica di Roma, e condotto dal dott. C. Moccheggiani Carpano e dal dott. R. Meneghini15.

L’indagine stratigrafica ha permesso di studiare gli ambienti, risparmiati dalla costruzione degli argini ottocenteschi, e appartenenti al complesso portuale che si estendeva lungo la riva sinistra del Tevere, all’altezza del quartiere Testaccio.

Tutta l’area, da sempre interessata da una concentrazione di edifici adibiti all’immagazzinaggio di materiali e derrate provenienti per mare, e risalenti il fiume su apposite imbarcazioni, subì un ampliamento già nel II sec. a.C., con la prima costruzione della Porticus

Aemilia. Si susseguirono, nel corso dei secoli, vari altri edifici e magazzini, affidando al quartiere

una funzione sempre più evidente di luogo di raccolta dei prodotti d’importazione, e di lavorazione delle materie prime.

Le strutture della banchina del porto e gli ambienti retrostanti furono ripristinati più volte, a causa dell’erosione dell’acqua e delle continue infiltrazioni, fino a quando una grande alluvione avvenuta tra il 390 e il 410 d.C. ne segnò l’abbandono.

Da quel momento gli ambienti cominciarono ad essere riempiti con i rifiuti delle attività artigianali che si trovavano all’intorno, fino alla loro completa copertura.

E proprio questo immondezzaio, miracolosamente rimasto intatto fino ai nostri giorni, ha permesso di migliorare la nostra conoscenza sulle forme in vetro circolanti a Roma nel V secolo. [13]

Durante i lavori di indagine svolti in questo complesso portuale (figg. 1 e 2), è stata rinvenuta una considerevole quantità di reperti vitrei.

Essi provengono, più precisamente, dagli strati tardo-antichi che avevano colmato uno degli ambienti indagati (figg. 3 e 4), e che è stato indicato con la lettera U16.

Tra i materiali messi in luce nello scavo di questo ambiente vi sono 2145 frammenti di vetro. Di essi, 1845 sono pareti non identificabili, mentre i restanti 300 sono confrontabili con forme note, o comunque utilizzabili per impostare un repertorio morfologico, pur nei limiti della loro frammentarietà.

In questo panorama va sottolineata la presenza di ben 565 frammenti, che presentano inequivocabilmente le caratteristiche di scarti di lavorazione; si tratta di masse di vetro, colature, frammenti deformati e accartocciati, e sicuramente relativi all’attività di un’officina vetraria non ancora individuata.

Nell’ambito della stratigrafia dell’ambiente U la quantità numerica dei reperti vitrei è così distribuita:

strato 98 n. frr. 72 tra cui 1scarto di lavorazione; strato 99 n. frr. 6 tra cui 1 scarto di lavorazione; strato 102 n. frr. 31 tra cui 3 scarti di lavorazione; strato 103 n. frr. 86 tra cui 2 scarti di lavorazione; strato 104 n. frr. 168 tra cui 32 scarti di lavorazione; strato 105 n. frr. 526 tra cui 195 scarti di lavorazione; strato 106 n. frr. 724 tra cui 324 scarti di lavorazione; strato 201 n. frr. 532 tra cui 7 scarti di lavorazione.

Il grado di frammentarietà del vetro non ha permesso di ricostruire alcuna forma intera,

15 Ringrazio il dott. C. Mocchegiani Carpano che mi ha gentilmente concesso l’occasione di studiare questo materiale, e il dott. Roberto Meneghini per l’aiuto datomi nel corso del lavoro.

16 R.MENEGHINI, Il contesto Lungotevere Testaccio, «Arch.Med.» XII, 1985, pp. 653-663; IDEM Scavo di

Lungotevere Testaccio, in AA.VV., Roma. Archeologia nel centro, 6, Poma 1985, pp. 433-441; C. MOCCHEGIANI CARPANO-R. MENEGHINI, Saggio di pianta archeologica del Tevere, « BollNum » 5, 1985, pp. 9-152

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anche se per alcuni vasi si è cercato di restituire graficamente il profilo quasi completo (cfr. tav. 1.1-2 e tav. 4.16).

Tutti i frammenti presentavano una pellicola di devetrificazione di colore grigio-brunastro, che ricopriva interamente le superfici; tale strato appariva più scuro e annerito nei reperti rinvenuti in giacitura con pezzi di legno carbonizzati, trovati in grande quantità nello strato 106. [14] In rari casi i reperti presentavano uno strato bianco-iridescente. Il panorama cromatico è dominato dalla tonalità verde, in varie sfumature, anche se non mancano frammenti quasi incolori. I colori individuati, sempre riferiti alle pareti viste in frattura, sono i seguenti:

blu frr. 4 giallo opaco » 3 incolore con sfumatura verde molto chiaro » 256 incolore con sfumatura verde marcio » 465 incolore con sfumatura verde » 57 verde azzurro chiaro » 105 verde giallastro » 183 verde » 127 verde smeraldo » 61 verde marcio » 346 ambra » 122 incolore con sfumatura azzurra » 104 incolore » 61 verde chiaro » 116 incolore con sfumatura rosa » 3 verde bluastro » 1 azzurro » 16 millefiori nero, bianco, celeste » 5 verde opaco » 8 bianco-latteo opaco » 1 marrone violaceo » 2 biancastro » 40 incolore con sfumatura verde giallastro » 21 verde molto scuro » 2 millefiori verde-giallo » 3 millefiori nero-bianco » 1 verde azzurro » 30 nero » 2

Riguardo alle caratteristiche tecniche dei reperti vitrei, sono attestate sia la fusione dentro stampo (tav. 1.1-2), che la soffiatura dentro matrice (tav. 9.54 a, b, c); per il resto, la maggior parte dei frammenti appartiene a vasi liberamente soffiati.Per quanto concerne i “difetti” di fabbricazione, tenendo presente che si tratta di materiale di scarto di un’officina, e quindi già in origine difettoso, [16] va segnalata la presenza di spirali da soffiatura, causate dalla rotazione della massa semifluida sulla canna durante la lavorazione, e di bolle d’aria presenti nella materia.

Queste ultime venivano eliminate durante la rifusione della “fritta” (prodotta dalla cottura preliminare delle materie prime), effettuata per lasciare venire “a galla” tutte le impurità contenute nei materiali, e che non si erano precedentemente fuse; le sacche d’aria eventualmente formatesi salivano in superficie, per poi svaporare. Naturalmente, più accurata era questa scrematura della materia fluida, e più ne risultava un vetro limpido e puro.

Per descrivere la grandezza delle bolle d’aria presenti nei frammenti si seguono i valori ideati per i reperti vitrei di Torcello17:

17 TABACZYNSKA 1977.

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– microbollicine: le bolle più piccole visibili ad occhio nudo, come dei punti; – piccolissime: bolle del diametro di mm. 0,5 ca.; – piccole: bolle del diametro fino a mm. 1 ca.; – grandi: bolle del diametro oltre mm. 1.

Naturalmente la presenza di bolle d’aria di eccezionale grandezza, non riconducibile ai casi sopra riportati, verrà opportunamente segnalata.

Riguardo alla frequenza si indicheranno i seguenti valori, ricavati dall’osservazione dell’intera superficie conservata, e quindi puramente soggettivi: – poche; – molte; – moltissime.

I valori quantitativi sopra elencati sono stati elaborati in modo soggettivo da chi scrive, e sono stati desunti dall’osservazione del materiale vitreo proveniente dall’ambiente U nella sua totalità, e pertanto validi solo se applicati a questo contesto.

Per la diffusione delle bolle d’aria si troveranno indicate queste definizioni: – sparse: quando sul frammento si trovano in zone distanti tra loro; – addensate: quando sono fortemente concentrate in alcune zone; – uniformi: quando si trovano uniformemente distribuite sul pezzo.

Tra i reperti vitrei del Testaccio sono attestati solo questi tipi di decorazione: linee orizzontali parallele (tav. 4.16-21), o composizioni geometriche (tav. 1.4); applicazioni a caldo di filamenti di vetro (tavv. 6.41, 8, 47-50, 9.52 e 10.57); scanalature oblique (tav. 10.62).

Il catalogo che segue si riferisce ai 300 frammenti identificati, sulla base dei quali è stata proposta una classificazione per tipi morfologici e non per singoli individui18 anche se per l’esiguità numerica dei frammenti disponibili le due cose a volte possono coincidere.

Per ogni forma individuata verrà dato, ogni qual volta sarà possibile, il riferimento alla tipologia della Isings19 in ogni caso, nel catalogo, ciascuna forma verrà sempre indicata con il numero della tavola e della figura ad essa pertinenti20

Nella ricerca dei confronti, trattandosi per lo più di frammenti, si è ritenuto opportuno procedere all’identificazione solo attraverso reperti editi mediante un apparato grafico comprensibile, e che non lasciasse adito a dubbi o incertezze nell’attribuzione.

Sono pertanto stati esclusi tutti i probabili confronti pubblicati solo con fotografie. Di conseguenza, questo procedimento ha ridotto notevolmente il campo della ricerca bibliografica; infatti si è ritenuto opportuno proporre pochi confronti, ma sicuri.

Riguardo agli scarti di lavorazione, essi verranno trattati di seguito, dopo l’illustrazione del catalogo, fatta eccezione per quei frammenti che presentano segni di deformazione ma che sono sicuramente pertinenti, quando non addirittura contigui, ai frammenti descritti nel repertorio morfologico.

Il catalogo viene presentato sulla base di due criteri di distinzione: la tecnica di fabbricazione (prima i vasi fusi dentro matrice, poi quelli soffiati liberamente e dentro matrice); quindi la morfologia (dalle forme aperte a quelle chiuse) secondo l’elenco che segue: piatti, coppe, bicchieri/lampade, olle, brocche/bottiglie, unguentari, frammenti di vasi non identificati (piedi e anse), armille, tessere di mosaico e lastrine da rivestimento parietale. [21]

18 A. Ricci, Introduzione, in A. Ricci, a cu ra d i, Settefinestre. Una villa schiavistica nell’Etruria

romana, vol. III, La villa e i suoi reperti, Modena 1985, p. 11. 19 ISINGS 1957. 20 I disegni sono stati eseguiti dal dott. Marco Ricci.

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Catalogo21

a) FUSIONE DENTRO MATRICE

I. piatti

Tav. 1.1. Piatto con orlo a tesa e bordo arrotondato, corpo basso a pareti convesse, fondo piatto su piede ad anello. All’interno, parallela al bordo, una scanalatura circolare alta cm. 0,1.

Diam. or. cm. 50,2; sp. par. cm. 0,2; diam. p. cm. 20,4. Incolore con sfumatura verde molto chiaro. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e uniformi.

Trentuno frammenti (di un solo vaso): strato 104 (1 fr. or. 86 e 1 fr. p. 111), strato 105 (4 frr. or. 85-88, di cui 3 deformati, e 2 frr. par. 89-90, deformate), strato 106 (14 frr. or. 380­393, di cui 6 deformati, 9 frr. p. 394-402, di cui 7 deformati).

Cfr.: un piatto inedito dal Palatino, presso il tempio della Magna Mater, prima metà del V sec. d.C.

Fine IV-metà V sec. d.C.

Tav. 1.2. Piatto con orlo a piccola tesa e bordo arrotondato, pareti basse e convesse, piede ad anello; l’attacco tra orlo e parete, sulla superficie esterna, è marcato da una scanalatura alta cm. 0,12.

Diam. or. cm. 25,8; sp. par. cm . 0,3; diam. p. cm. 13,9. Incolore con sfumatura verde molto chiaro. Bolle piccolissime e piccole; poche e sparse.

Due frammenti (di uno stesso vaso?): strato 105 (1 fr. or. 91), strato 106 (1 fr. p. 403). Cfr.: GOETHERT-POLASCHEK 1977, forma 12 tav. 24 n. G 695; BERNHARD 1979, p. 24

fig. 18.1. Fine IV-primi anni V sec. d.C.

b) SOFFIATURA

I. piatti

Tav. 1.3. Piatto con orlo diritto, tagliato e polito, pareti convesse; fondo apodo più o meno convesso.

Diam. or. cm. 21; sp. par. cm. 0,1. Incolore con sfumatura verde. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e addensate. [22]

21 Le abbreviazioni riportate nel catalogo si sciolgono come segue: diam. or. = diametro orlo; sp. par. = spessore parete; diam. p. = diametro piede; diam. f. = diametro fondo; sp. f. = spessore fondo; diam. base = diametro base; diam. ped. = diametro peduncolo; alt. max. conser. = altezza massima conservata; punt. = puntale; arm. = armilla.

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Cinque frammenti (min. 1 vaso, max. 2): strato 105 (1 fr. or. 92), strato 106 (3 frr. or. 404-406), strato 201 (1 fr. or. 453). I nn. 92, 404 e 453 sono contigui.

Cfr.: ISINGS 1957, pp. 143-147, figura a sinistra della p. 144; ALARCAO 1965, tav. VIII nn. 197-199; ALARCAO 1971, tav. III fig. 32; ALARCAO 1976, p. 227 tav. XLII fig. 214; GOETHERT-POLASCHEK 1977, forma 14.

Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 1.4. Piatto simile al precedente, con orlo diritto, tagliato e polito, pareti convesse, fondo convesso.

Sulla parete esterna tre scanalature orizzontali parallele, alte rispettivamente cm. 0,3, 0,4 e 0,3; di seguito alcune linee incise, disposte a reticolo entro un rettangolo, il cui motivo decorativo è illeggibile.

Diam. or. non valutabile; sp. par. cm. 0,2. Incolore con sfumatura verde marcio. Microbollicine, piccolissime; moltissime e addensate. Un frammento: strato 98 (1 fr. or. 31). Cfr.: ISINGS 1957, pp. 143-147, forma 116a.

Fine IV-metà V sec. d.C.

II. coppe

Tav. 2.5. Coppa con orlo ribattuto all’esterno, poi verso il basso, quindi saldato alla parete; bordo ingrossato ed arrotondato.

Diam. or. cm. 12,9;sp. par. com. 0,1. Verde. Microbollicine, piccolissime e grandi; poche e uniformi.

Un frammento: strato 201 (1 fr. or. 454). Cfr.: ERDMANN 1977, tav. 4.227. Un frammento inedito dall’area del tEmpio della Magna

Mater, sul Palatino, prima metà del V sec. d.C. (condiam.cm. 25,6). Fine IV-primi anni V sec. d.C., forse anche metà V.

Tav. 2.6. Coppa con orlo svasato, ribattuto all’esterno, poi verso il basso, bordo ingrossato e arrotondato. Le due sezioni presentano un profilo diverso, da un lato con bordo parallelo alla parete, dall’altro saldato ad essa.

Diam. or. cm. 21,8; sp. par. com. 0,1. Verde giallastro. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e uniformi.

Un frammento: strato 106 (1 fr. or. 407). Fine IV-primi anni V sec. d.C.

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Tav. 2.7. Coppa con orlo ribattuto all’esterno, poi verso il basso, bordo ingrossato ed arrotondato; parete con lieve carenatura appena sotto l’orlo.

Diam. or. cm. 9,9; sp. par. com. 0,1. Ambra. Microbollicine, piccole e grandi; molte e addensate.

Un frammento: strato 105 (1 fr. or. 93). Fine IV-ínizí V sec. d.C. [24] Tav. 2.8. Coppa con orlo pendulo, ribattuto all’esterno, poi verso il basso, bordo ingrossato ed arrotondato; pareti con profilo leggermente convesso.

Diam. or. cm. 22,7; sp. par. cm. 0,05-0,1. Incolore con sfumatura verde marcio, verde, ambra, verde chiaro. Microbollicine, piccole e grandi; molte e addensate.

Undici frammenti: strato 105 (1 fr. or. 94), strato 106 (9 frr. or. 408-416, di cui 4 contigui a due a due), strato 201 (1 fr. or. 455). I nn. 94, 408-409, 411-413, 416 forse appartengono ad un solo vaso.

Fine IV-inizi V sec. d.C. Tav. 3.9. Coppa con orlo svasato, ribattuto all’esterno, bordo arrotondato e leggermente pendulo.

Diam. or. cm. 21,9; sp. par. cm. 0,2. Incolore con sfumatura verde marcio. Microbollicine, piccolissime; moltissime e uniformi.

Un frammento: strato 201 (1 fr. or. 456). Cfr.: ALARCAO 1976, p. 223 tav. XXXVIII fig. 109; TATTON-BROWN 1984, p. 196 fig.

65.9; WXRTEHOUSE 1985, p. 166 fig. 2.2. Fine IV-prima metà V sec. d.C.

Tav. 2 – Coppe dall’ambiente U del Lungotevere Testaccio (scala 1:2) [25]

Tav. 3.10. Coppa con orlo svasato, ingrossato ed arrotondato. Diam. or. cm. 14,7; sp. par. cm . 0,1. Verde. Microbollicine, grandi; poche e addensate. Un frammento: strato 98 (1 fr. or. 32). Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 3.11. Coppa con orlo leggermente ribattuto all’esterno, bordo ingrossato ed arrotondato, pareti convesse con accenno di carena poco sotto l’orlo. Diam. or. cm. 32,8; sp. par. cm. 0,05-0,1. Verde. Microbollicine, piccolissime, piccole e

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grandi; moltissime e uniformi. Un frammento: strato 103 (1 fr. or. 64). Decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 3.12. Coppa con orlo svasato, bordo leggermente ingrossato ed arrotondato, forse pareti convesse.

Diam. or. cm. 17,9-22; sp. par. cm. 0,02-0,05. Verde azzurro chiaro, verde. Microbollicine, piccole e grandi; moltissime e addensate.

Sei frammenti: strato 201 (6 frr. or. 457-461, di cui gli ultimi 2 contigui, e 496). I nn. inv. 457-461 sono di uno stesso vaso.

Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 3.13. Coppa con orlo svasato, ribattuto all’esterno, poi all’interno, bordo leggermente ingrossato e arrotondato, saldato alla parete formando una sottile cavità tubolare; parete forse tronco­conica.

Diam. or. cm. 11,9; sp. par. cm. 0,1. Ambra. Microbollicine; molte e addensate.[26]Un frammento: strato 104 (1 fr. or. 87).Decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 3 – Coppe dall’ambiente U del Lungotevere Testaccio (scala 1:2)

III. bicchieri/lampade

Tav. 4.14. Bicchiere con orlo diritto, tagliato e polito, pareti leggermente convesse. Stacco tra orlo e corpo marcato da una leggera strozzatura della parete.

Diam. or. cm. 10-12,1; sp. par. cm. 0,02-0,1. Incolore con sfumatura verde molto chiaro, con sfumatura verde marcio, con sfumatura verde. Microbollicine, piccole; molte e uniformi.

Tre frammenti: strato 106 (2 frr. or. 408-409), strato 201 (1 fr. or. 462). Cfr.: ALARÇAO 1965, tav. VIII n. 200. Ultimi anni IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 4.15. Bicchiere con orlo diritto, tagliato e polito, pareti convesse. Stacco tra orlo e corpo segnato da una leggera strozzatura della parete.

Diam. or. cm. 8.; sp. par. cm. 0,03. Verde azzurro chiaro. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e uniformi.

Due frammenti (contigui): strato 105 (1 fr. or. 93), strato 106 (1 fr. or. 410).

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Cfr.: ISINGS 1957, pp. 113-116 forma 96; VANDERHOEVEN 1958, p. 15 fig. 2; CHARLESWORTH 1972, p. 211 fig. 79.58; BERNHARD 1979, p. 24 fig. 18 .15 ; BERNHARD 1982, p. 80 fig. 11.3; BERNHARD 1984-85, p. 74 fig. 37.6; ARVEILLER-DULONG/ARVEILLER 1985, p. 207 n. 185; STERN 1985, p. 38 fig. 1 (in alto a sinistra).

Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 4.16. Bicchiere con orlo diritto, tagliato e polito, corpo tronco-conico e pareti leggermente convesse. Fondo apodo.

Decorato con tre linee orizzontali parallele incise, una appena sotto l’orlo e alta cm. 0,1, due nella parte bassa del corpo, alte cm. 0,2 ca.

Superficie satinata tra l’orlo e la prima linea incisa, e tra le altre due linee.

Diam. or. cm. 12; sp. par. cm. 0,08. Incolore con sfumatura verde. Microbollicine, piccolissime; moltissime e addensate. Spirali da soffiatura.

Sei frammenti: strato 201 (2 frr. or. 462-463, 4 frr. par. 464-466 e 472). I nn. inv. 462-464 sono contigui, come i nn. inv. 465 e 466, e pertinenti ad uno stesso vaso.

Cfr.: ALARÇAO 1978, tav. 1 fig. 2. Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 4.17. Bicchiere con orlo diritto, tagliato e polito, corpo tronco-conico, pareti leggermente convesse. Fondo apodo.

Decorato con due linee orizzontali parallele incise, alte cm. 0,2, sotto l’orlo e sulla parte inferiore del corpo.[28]

Tav 4 – Bicchieri/lampade dall’ambiente U del Lungotevere Testaccio (Scala 1:2)

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Diam. or. cm. 11,1; sp. par. cm. 0,1-0,13. Incolore con sfumatura verde marcio, con sfumatura verde. Microbollicine, piccolissime; molte e addensate. Alcune graffiature sulla superficie.

Due frammenti: strato 201 (2 frr. or. 467-468). Cfr.: GOETHERT-POLASCHEK 1977, forma 52a, fig. 17, e forma 53a; ARVEILLER-

DULONG/ARVEILLER 1985, p. 217 fig. 330. Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 4.18. Bicchiere con orlo leggermente inclinato all’interno, tagliato e polito, corpo troncoconico a depressioni. Fondo apodo.

Decorato con tre linee orizzontali parallele incise sotto l’orlo, alte cm. 0,1. La superficie tra il bordo del vaso e la prima linea incisa è satinata. Diam. or. cm. . 9,4; sp. par. cm. . 0,02-0,05. Verde azzurro chiaro. Microbollicine,

piccole; moltissime e addensate. Sulla superficie tracce di graffiature. Un frammento: strato 201 (1 fr. or. 469).

Cfr.: GOETHERT-POLASCHEK 1977, forma 53c.Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 4.19. Bicchiere con orlo diritto, tagliato e polito, corpo tronco-conico, pareti quasi diritte. Fondo apodo.

Decorato con due linee orizzontali parallele incise, alte cm. 0,2. Diam. or. cm. 8,5-9; sp. par. cm. 0,05-1. Incolore con sfumatura verde molto chiaro, con

sfumatura verde marcio, verde chiaro. Microbollicine; molte e uniformi. Graffiature sulla superficie.

Quattro frammenti: strato 106 (1 fr. or. 411), strato 201 (3 frr. or. 470-472). Cfr.: BRAGANTINI 1977, tav. VIII n. 23. Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 4.20. Bicchiere con orlo leggermente inclinato all’interno, tagliato e polito, corpo tronco­conico con pareti quasi diritte. Fondo apodo.

Decorato con due linee orizzontali parallele incise, una vicino all’orlo, alta cm. 0,2; la seconda, più in basso, alta cm. 0,15.

Diam. or. cm. . 8,5; sp. par. cm. 0,1-0,13. Incolore con sfumatura verde marcio, verde. Microbollicine, piccolissime; moltissime e addensate. La superficie presenta segni di graffiature.

Due frammenti: strato 201 (2 frr. or. 473-474). Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 4.21. Bicchiere con orlo diritto, tagliato e polito, corpo tronco-conico, pareti leggermente convesse. Fondo apodo.

Decorato con quattro linee orizzontali parallele incise, una sotto l’orlo, alta cm. 0,2; le altre tre più in basso, alte cm. 0,1-0,15.

Diam. or. cm. 8,6; sp. par. cm. . 0,02-0,06. Incolore con sfumatura verde marcio. Microbollicine, piccolissime; moltissime e addensate. Tracce di graffiature e [30] spirali da soffiatura.

Quattro frammenti: strato 201 (4 frr. or. 475-478).Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 4.22. Bicchiere con orlo diritto, tagliato e polito, pareti convesse. Diam. or. cm. 7-8; sp. par. cm. 0,03-0,08. Incolore con sfumatura verde marcio, verde azzurro

chiaro, verde. Microbollicine, grandi; moltissime e addensate. Graffiature, spirali da soffiatura. Cinque frammenti: strato 106 (5 frr. or. 412-416). Fine IV-inizi V sec. d.C.

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Tav. 5.23. Bicchiere con orlo leggermente inclinato all’esterno, tagliato e polito, pateti convesse. Diam. or. cm. 13,9; sp. par. cm. 0,1. Verde marcio. Microbollicine, piccolissime, piccole e

grandi; moltissime e addensate. Un frammento: strato 104 (1 fr. or. 88). Decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 5.24. Bicchiere con orlo svasato, ingrossato ed arrotondato, corpo troncoconico, pareti diritte. Diam. or. cm. . 6,4-10; sp. par. cm. . 0,05-0,08. Incolore con sfumatura verde, ambra, verde

chiaro. Microbollicine, piccole; moltissime e uniformi. Quattro frammenti: strato 98 (1 fr. or. 33), strato 103 (1 fr. or. 65), strato 104 (1 fr. or. 89),

strato 201 (1 fr. or. 479). Fine IV-decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 5.25. Bicchiere con orlo leggermente inclinato all’interno, appena ingrossato ed arrotondato, pareti forse diritte.

Diam. or. cm. 5,2-8; sp. par. cm. 0,02-0,05. Incolore con sfumatura verde marcio, con sfumatura verde. Microbollicine, piccole; moltissime e uniformi.

Cinque frammenti: strato 103 (1 fr. or. 66), strato 104 (1 fr. or. 90), strato 105 (1 fr. or. 94), strato 201 (2 frr. or. 480-481).

Cfr.: AUTH 1975, tav. 30 fig. 64. Fine IV-decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 5.26. Bicchiere con orlo diritto, molto ingrossato e arrotondato, pareti convesse. Diam. or. cm. 6,5-8,5; sp. par. cm. 0,02-0,1. Incolore con sfumatura verde, verde giallastro,

verde, verde marcio. Microbollicine, piccole; moltissime e uniformi. Tredici frammenti: strato 98 (3 frr. or. 34-36), strato 103 (1 fr. or. 67), strato 104 (3 frr. or.

91-93), strato 106 (2 frr. or. 417-418), strato 201 (4 frr. or. 482-485). Cfr.: alcuni frammenti inediti dal Palatino, presso il tempio della Magna Mater, in un

contesto datato alla prima metà del V sec. d.C. [31] Fine IV-decenni centrali V sec. d.C.

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Tav 5 – Bicchieri/lampade dall’ambiente U del Lungotevere testaccio (scala 1:2)

Tav. 5.27. Bicchiere con orlo diritto, leggermente ingrossato ed arrotondato, pareti accentuatamente convesse.

Diam. or. cm. 5,5-6,5; sp. par. cm. 0,03-0,08. Verde azzurro chiaro, verde chiaro. Microbollicine, piccole; moltissime e uniformi.

Quattro frammenti: strato 103 (3 frr. or. 68-70), strato 201 (1 fr. or. 486). Cfr.: alcuni frammenti dal Palatino, presso il tempio della Magna Mater, della prima metà

del V sec. d.C. Fine IV-decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 5.28. Bicchiere con orlo leggermente inclinato all’interno, appena ingrossato ed arrotondato, pareti accentuatamente convesse.

Diam. or. cm. 6,5-13; sp. par. cm. 0,02-0,03. Incolore con sfumatura verde, incolore. Microbollicine, piccole e grandi; moltissime e uniformi.

Cinque frammenti: strato 106 (3 frr. or. 419-421), strato 201 (2 frr. or. 487-488). Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 5.29. Bicchiere con orlo accentuatamente inclinato all’interno, ingrossato ed arrotondato, con pareti convesse.

Diam. or. cm. 7-10; sp. par. cm. 0,02-0,03. Verde azzurro chiaro, verde giallastro, verde marcio. Microbollicine, piccole; moltissime e uniformi.

Cinque frammenti: strato 102 (1 fr. or. 37), strato 103 (2 frr. or. 71-72), strato 104 (1 fr. or. 94), strato 201 (1 fr. or. 4 8 9) .

Cfr.: alcuni frammenti dal Palatino, presso il tempio della Magna Mater, prima metà V sec. d.C.

Fine IV-decenni centrali V sec. d.C.

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Tav. 5.30. Fondi di bicchiere con base apoda, con profonda depressione centrale di forma conica; pareti convesse.

Diam. f. cm. 3,5-3,8; sp. f. cm. 0,2-0,5; sp. par. cm. 0,05-0,1. Incolore con sfumatura verde, verde giallastro. Microbollicine, piccole; molte e uniformi. Spirali da soffiatura.

Due frammenti: strato 201 (2 frr. f. 4 9 0-491). Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 5.31. Fondo di bicchiere con base apoda, con leggera depressione conica centrale; pareti rettilinee.

Diam. f. cm . 3-4,3; sp. f. cm. 0,4-0,8; sp. par. cm. 0,07-0,1. Incolore con sfumatura verde marcio, verde giallastro, verde, verde marcio. Microbollicine, piccole e grandi; moltissime e uniformi. Spirali da soffiatura.

Sei frammenti: strato 106 (1 fr. f. 419), strato 201 (2 frr. par. 492-493, 3 frr. f. 494-496). I nn. inv. 492-494 sono contigui, e decorati con quattro linee orizzontali parallele incise. [33]

Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 5.32. Fondo di bicchiere con base apoda leggermente concava; pareti probabilmente rettilinee. Diam. f. cm 2,8-4,9; sp. f. cm. 0,2-0,4; sp. par. cm. 0,02-0,1. Verde azzurro chiaro, verde

giallastro, verde, incolore, incolore con sfumatura verde giallastro. Microbollicine, piccole e grandi; moltissime e addensate.

Tredici frammenti: strato 104 (1 fr. f. 95), strato 106 (5 frr. f. 420-424, tutti contigui), strato 201 (7 frr. f. 497-503, di cui i primi 2 contigui).

Fine IV-decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 5.33. Fondo di bicchiere con base apoda, leggermente concava al centro. Diam. f. cm 4,2; sp. f. cm. 0,3; sp. par. cm. 0,05. Biancastro. Microbollicine, piccole e

grandi; moltissime e uniformi. Un frammento: strato 201 (1 fr. f. 504). Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 5.34. Piede di bicchiere a calice, con una cavità tubolare sul bordo. Sul fondo piccole tracce di pontello.

Diam. base cm. 3,7; sp. f. cm. 0,02. Verde azzurro. Microbollicine, piccolissime; molte e uniformi.

Un frammento: strato 98 (1 fr. base 37). Cfr.: ISINGS 1957, pp. 139-140, forma 111. Decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 6.35. Bicchiere con orlo diritto, ribattuto all’esterno, poi verso il basso, formando una cavità tubolare; per un breve tratto si salda alla parete, poi si stacca formando una tesa con bordo leggermente ingrossato ed arrotondato. Pareti convesse.

Diam. or. cm. 13; sp. par. cm. 0,08. Verde. Microbollicine; molte e addensate. Un frammento: strato 201 (1 fr. or. 505). Cfr.: ÖRMA c.s., tav. IV forma 13, dal Lacus Iuturnae, nel Foro romano, forse della seconda

metà del IV sec. d.C. Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 6.36. Puntale di bicchiere conico, con base arrotondata, pareti piuttosto svasate. Diam. punt. cm . 0,1. Verde azzurro chiaro. Microbollicine, piccole e grandi; molte e sparse.

Spirali da soffiatura. Un frammento: strato 201 (1 fr. pun. 506). Cfr.: ALARÇAO 1976, p. 228 tav. XLIII fig. 230. ROFFIA 1977, tav. 156.2

CM 7209, p. 282 (ma attribuita alla forma Is. 60). Fine IV-primi anni V sec. d.C. [34]

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Tav. 6.37. Puntale di bicchiere conico, con base arrotondata, pareti convesse. Leggera strozzatura tra base del corpo e puntale.

Diam. punt. cm . 0,05. Verde giallastro. Microbollicine, piccolissime e piccole; moltissime e uniformi. Spirali da soffiatura.

Un frammento: strato 105 (1 fr. punt. 95). Cfr.: HARDEN 1936, tav. XVI n. 466, classe VI D. Fine IV-primi anni V sec. d.C.

/Tav 6 – Bicchieri lampade dall’ambiente U del Lungotevere Testaccio (scala 1:2)

Tav. 6.38. Puntale di bicchiere conico, con base piatta, pareti forse convesse.Diam. punt. cm. 1,9; sp. par. cm. 0,2. Verde. Microbollicine, piccolissime e piccole; moltissime euniformi.

Un frammento: strato 201 (1 fr. punt. 507).Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 6.39. Puntale di bicchiere conico, con base piatta, pareti forse conv esse. Diam. punt. cm. 1,8; sp. par. cm. 0,2. Verde. Microbollicine, piccole e grandi; moltissime e

uniformi. Un frammento: strato 106 (1 fr. punt. 426). Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 6.40. Puntale di bicchiere conico con base piatta, pareti convesse. Strozzatura tra corpo e base. Diam. punt. cm. 2,1; sp. par. cm. 0,2. Verde azzurro. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e uniformi, una bolla misura cm. 1,5 x 1. Spirali da soffiatura.

Un frammento: strato 201 (1 fr. punt. 508). Cfr.: WHITEHOUSE 1985, p. 169 fig. 5.59. Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 6.41. Fondo di vaso non identificato, profilo convesso, piccolo peduncolo centrale pieno, verticale

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o con andamento obliquo. Decorato con un sottilissimo filamento di vetro, dello stesso colore del vaso, applicato sulla

superficie esterna. Diam. ped. cm. 0,5-0,6; sp. par. cm. 0,1. Verde. Microbollicine, piccole e grandi; molte e

addensate. Due frammenti: strato 104 (1 fr. f. 96), strato 106 (1 fr. f. 425). Fine IV-decenni centrali V sec. d.C.

IV. olle

Tav. 7.42. Olla con orlo svasato, ribattuto all’esterno, poi verso il basso, saldato alla parete, formando una cavità tubolare; bordo ingrossato ed arrotondato.

Diam. or. cm. 26,4; sp. par. cm. . 0,05. Verde. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e uniformi.

Due frammenti: strato 106 (2 frr. or. 427-428, quest’ultimo deformato).[36] Cfr.: alcuni frammenti inediti dall’area presso il tempio della Magna Mater, della prima

metà V sec. d.C.; ÖRMA c.s., tav. IV forma 19, dal Lacus Iuturnae, forse della seconda metà IV sec. d.C.

Fine IV-prima metà V sec. d.C.

Tav 7 – Olle dall’ambiente U del Lungotevere Testaccio (scala 1:3)

Tav. 7.43. Olla con orlo inclinato all’interno, bordo arrotondato, con una fascia di vetro, dello stesso colore del vaso, applicata a caldo.

Diam. or. cm. 19; sp. par. cm. 0,01-0,02. Verde. Microbollicine, piccole e grandi; moltissime e uniformi.

Due frammenti: strato 106 (1 fr. or. 429), strato 201 (1 fr. or. 509). Cfr.: WHITEHOUSE 1985, p. 166 fig. 2.8-9. Alcuni frammenti dall’area presso il tempio

della Magna Mater, prima metà V sec. d.C.; dal Lacus Iuturnae (comunicazione verbale del dott. Simo Örma).

Fine IV-prima metà V sec. d.C.[37]

Tav. 7.44. Olla di forma non definibile, simile alla precedente, con una spessa fascia di vetro applicata all’orlo.

Diam. or. cm. 35,1. Verde. Microbollicine, piccole e grandi; molte e uniformi. Undici frammenti: strato 105 (2 frr. or. 96-97, deformati), strato 106 (9 frr. or. 430­

438, di cui il n. 436 con parete ritorta, il n. 438 deformato). Fine IV-inizi V sec. d.C.

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Tav. 7.45. Fondo di grossa olla, su piede a listello con bordo arrotondato, leggermente obliquo.

Diam. p. cm. 10; sp. f. cm. 0,3; sp. par. cm. . 0,3. Verde. Microbollicine, piccole e grandi; molte e sparse.

Cinque frammenti: strato 105 (1 fr. p. 98, con parete deformata), strato 106 (4 frr. p. 439-442, di cui i primi 2 deformati). Forse pertinente alla forma precedente.

Fine IV-inizi V sec. d.C.

V. brocche/bottiglie

Tav. 8.46. Brocca con orlo svasato e ingrossato, a sezione triangolare. Diam. or. cm. 9,1; sp. par. cm. . 0,4. Verde molto scuro. Microbollicine, piccolissime;

moltissime e uniformi. Un frammento: strato 102 (1 fr. or. 38). Cfr.: DE TOMMASO 1985, tav. 51.19. Decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 8.47. Brocca con orlo svasato e bordo arrotondato; collo piuttosto stretto. All’esterno, poco sotto l’orlo, è applicato un filamento di vetro, dello stesso colore del vaso. Non si conosce la forma.

Diam. or. cm. 8; sp. par. cm. . 0,02. Verde. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; molte e addensate.

Quattro frammenti: strato 201 (4 frr. or. 510-513, forse di uno stesso vaso). Cfr.: ALARÇAO 1976, p. 228 tav. XLIII fig. 234; MASSARI 1977, tav. 286.4

K656; SALDERN 1980, tav. 27 fig. 633. Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 8.48. Brocca con orlo svasato, bordo leggermente ingrossato ed arrotondato. All’esterno, sotto l’orlo, è applicato un filamento di vetro, dello stesso colore del vaso; resta l’attacco superiore dell’ansa.

Diam. or. cm. 6,5; sp. par. cm. 0,1. Verde azzurro. Microbollicine, piccole e grandi; moltissime e addensate.

Un frammento: strato 106 (1 fr. or. 446). Fine IV-primi anni V sec. d.C.[38]

Tav. 8 – Brocche/bottiglie dall’ambiente U( del Lungotevere Testaccio (scala 1:2)

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Tav. 8.49. Brocca con orlo svasato, bordo leggermente ingrossato ed arrotondato; parete esterna decorata con un filamento di vetro, dello stesso colore del vaso, avvolto a spirale, di cui restano quattro anelli, piuttosto irregolari. Collo imbutiforme.

Diam. or. cm. . 9; sp. par. cm. . 0,12. Verde azzurro. Microbollicine, piccole e grandi; molte e addensate.

Un frammento: strato 104 (1 fr. or. 97). Cfr.: ILIFFE 1934, p. 89 fig. 24; SuBic 1974, tav. IV fig. 38. Fine IV-decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 8.50. Brocca con orlo svasato e bordo arrotondato; collo cilindrico. Decorato tra orlo e collo con un filamento di vetro, dello stesso colore del vaso, avvolto a spirale, con il primo anello piuttosto spesso, gli altri tre molto sottili.

Diam. or. cm. 7-10; sp. par. cm. 0,2. Verde azzurro chiaro, verde, verde marcio. Microbollicine, piccole e grandi; moltissime e addensate. Spirali da soffiatura.

Diciassette frammenti: strato 103 (2 frr. or. 74-75, 2 frr. par. 73 e 76), strato 105 (6 frr. or. 99-104, tutti di uno stesso vaso, ma solo i nn. 100-104 contigui), strato 106 (3 frr. or. 430­432, tra cui il n. 430, deformato, è contiguo con i nn.[39] 516 e 517 dello strato 201), strato 201 (3 frr. or. 514-516, e 1 fr. par. 517).

Cfr.: FREMERSDORF 1926, p. 298 fig. 10.7; IsINGs 1957, pp. 149-150, forma 120a; BARKOCZI 1968, p. 66 fig. 34.3; GOETHERT-POLASCHEK 1977, forma 124b. Alcuni frammenti dall’area del tempio della Magna Mater, prima metà V sec. d.C. ÖRMA c.s., tav. III forma 9c, dal Lacus Iuturnae, seconda metà IV sec. d.C.

Fine IV-decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 9.51. Brocca con orlo svasato, ribattuto all’interno e saldato alla parete; bordo ingrossato e arrotondato. Sotto l’orlo una piega della parete molto irregolare.

Diam. or. cm. 12; sp. par. cm. 0,1. Ambra. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; molte e addensate.

Un frammento: strato 106 (1 fr. or. 433). Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 9.52. Brocca/bottiglia con orlo svasato e bordo arrotondato, collo a pareti convesse. Sotto l’orlo è applicato un filamento di vetro, dello stesso colore del vaso.

Diam. or. cm. 7; sp. par. cm. 0,25. Incolore con sfumatura verde molto chiaro. Microbollicíne, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e uniformi. Un frammento: strato 201 (1 fr. or. 518).

Fine IV-inizi V sec. d.C .

Tav. 9.53. Bottiglia con orlo svasato, ribattuto all’esterno, poi all’interno, saldato a se stesso; bordo arrotondato, collo basso a pareti concave. Sotto l’orlo traccia dell’attacco superiore dell’ansa.

Diam. or. cm. 13; sp. par. cm. 0,4. Verde azzurro. Bolle piccolissime, piccole e grandi; molte e sparse.

Undici frammenti: strato 104 (5 frr. or. 98-102, gli ultimi 2 contigui, i nn. 99-101 deformati), strato 105 (3 frr. or. 105-107), strato 106 (1 fr. or. 434, e 2 frr. c. 435-436, tra cui i nn. 434 e 436 deformati).

Cfr.: ISINGS 1957, pp. 63-69, forma 50 o 51. Fine IV-decenni centrali V sec. d.C.

VI. unguentari

Tav. 9.54. Unguentario con corpo bicefalo, fondo apodo piatto. Corpo formato da due teste contrapposte, di cui resta la terminazione del naso, a larghe narici, la bocca stretta e carnosa, il mento tondeggiante e pronunciato. La capigliatura è resa a ciocche ondulate, convergenti verso la

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linea di congiunzione delle due matrici. Diam. f. cm. 4,9; sp. par. cm. 0,1-0,2. Verde. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi;

poche e sparse. Cinque frammenti: strato 105 (1 fr. par. 108), strato 106 (1 frr. f. 439, 3 frr. par.438, 440­

441) [41] tutti contigui. Soffiato dentro matrice. Cfr.: HARDEN 1936, tav. XVIII fig. 629; VESSBERG 1956, tav. VIII n. 10; Smith Collection

1957, p. 142 fígg. 283-284; p. 144 fígg. 285-286; IsINGS 1957, pp. 93-94, forma 78a; FREMERSDORF 1958, tav. 2; FREMERSDORF 1961, tavv. 170171; ABDUL HAK 1965, p. 30 fig. 11;

BERMOND MONTANARI 1967, p. 27 fig. 43; CALVI 1968, p. 106 n. 256 e tav. 16 fig. 6; SALDERN 1968, fig. 37; DuSENBERY 1971, p. 16 figg. 13-14; p. 17 fig. 15; p. 17 fig. 16; LA BAUME 1974, tav. 10 fig. C14; tav. 11 fig. 14.4; MAIOLI 1974, p. 17 fig. 13; HAYES 1975, p. 193 fig. 94; Bomford Collection 1976, p. 19 fig. 50; AUTH 1976, p. 74 fig. 74; LA BAUME 1976, tav. 8 fig. 1.70; PLATZ-HORSTER 1976, p. 47 figg. 76-77; p. 48 fig. 78; GOETHERT-POLASCHEK 1977, forma 158; Constable 1979, p. 65 fig. 98, fig. 100, p. 71 fig. 112, p. 72 fígg. 114-118, p. 94 fig. 150; MATHESON 1980, p. 72 fig. 188; SALDERN 1980, tav. 6 n. 48; Chrístie’s 1984, p. 11 fig. 36; Ancient Glass 1985, figg. 88-89, e fig. 94; BARAG 1985, p. 93 n. 118; DE TOMMASO C.S., gruppo/tipo 81. I-IV sec. d.C. Un frammento dall’area del tempio della Magna Mater, della prima metà del V sec. d.C.

Fine 1V-decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 10.55. Unguentario con orlo svasato, ribattuto all’esterno, poi all’interno su se stesso, bordo arrotondato e ingrossato. Collo forse imbutiforme.

Diam. or. cm. 3-4,8; sp. par. cm. 0,05-0,1. Verde azzurro chiaro, verde marcio, ambra. Microbollicine, piccolissime e piccole; molte e uniformi.

Quattro frammenti: strato 103 (1 fr. or. 77), strato 201 (3 frr. or. 519-521). Cfr.: ÖRMA c.s., tav. V forma 3, dal deposito del Lacus Iuturnae, forse seconda metà

IV sec. d.C. Fine 1V-decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 10.56. Unguentario con orlo svasato, ribattuto all’esterno, poi verso il basso, saldato a se stesso, creando una cavità tubolare. Parete convessa.

Diam. or. cm. . 4,7; sp. par. cm. . 0,05. Verde chiaro. Microbollicine, piccolissime e piccole; molte e addensate.

Un frammento: strato 106 (1 fr. or. 437). Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 10.57. Unguentario con orlo svasato, leggermente inclinato all’interno, bordo arrotondato. Collo imbutiforme. All’esterno, sotto l’orlo, è applicato un filamento avvolto a spirale, nello stesso colore del vaso, e di cui restano sei anelli sottili ed irregolari.

Un frammento: strato 201 (1 fr. or. 522). Cfr.: SUSSMAN 1976, p. 96 fig. 4.7. Fine 1V-inizi V sec. d.C.

Tav. 10.58. Unguentario con collo basso a pareti concave, spalla leggermente inclinata all’interno, corpo globulare e fondo apodo leggermente concavo. [42]

Diam. f. cm. 2,1; sp. par. cm. . 0,1. Incolore con sfumatura verde marcio. Microbollicine, piccolissime e piccole; moltissime e uniformi. Superficie segnata da un reticolo di sottili linee di crepatura.

Tre frammenti: strato 106 (1 fr. c. 443, 1 fr. par. 442, contigui, ed 1 fr. f. 444). Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 10.59. Unguentario con corpo forse ovoide, piede a listello molto inclinato. sp. par. cm. . 0,1; sp. f. cm. 0,2. Incolore. Microbollicine, piccolissime e piccole; moltissime e

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addensate. Spirali da soffiatura; tracce del pontello. Un frammento: strato 106 (1 fr. f. 445). Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 10.60. Unguentario con fondo convesso su piede a filamento. Diam. p. cm. 2,2; sp. par. cm. 0,02. Verde chiaro. Microbollicine, piccolissime e piccole;

moltissime e uniformi. Un frammento: strato 201 (1 fr. p. 523). Fine IV-inizi V sec. d.C. VII. frammenti non identificabili

Tav. 10.61. Piede a filamento multiplo, con cinque anelli sovrapposti ed uno trasversale. Diam. p. cm. 7,9-10; sp. p. cm. 0,4-0,5. Verde, verde marcio, verde chiaro. Microbollicine,

piccolissime, piccole e grandi; moltissime e uniformi. Nove frammenti: strato 102 (1 fr. p. 39), strato 105 (1 fr. p. 109, deformato), strato 106 (2

frr. p. 447-448, deformati, 1 fr. p. 449), strato 201 (4 frr. p. 524527, i primi tre contigui con il n. 449 dello strato 106).

Cfr.: BONI 1901, p. 139 fig. 135, secondo e terzo disegno, terza fila da sinistra, ora in ÖRMA c.s., tav. VII forma 46, databile forse nella seconda metà IV sec. d.C.; FREMERSDORF 1933, tav. 40 fig. 5; HARDEN 1936, tav. XIX fig. 658; DAVIDSON 1952, p. 100 fig. 8.633; ISINGS 1957, p. 6; ISINGS 1965, p. 512 fig. 447, e p. 526 fig. 457; FREMERSDORF 1975, tav. 36 fig. 770, 771, 772, tav. 37 fig. 773; BRAGANTINI 1977, tav. IX n. 38; SALVETTI 1978, p. 127 fig. 13 (erroneamente dato come coppa, perché visto al contrario); DEMAINE 1979, tav. 11 fig. R49, R51, R52; SALDERN 1980, tav. 22 fig. 196; TATTON-BROWN 1984, p. 206 fig. 68.103-105; WHITEHOUSE 1985, p. 169 fig. 5.55-58; STERNINI c.s., figg. 13-14, da Gortina, IV-V sec. d.C. Alcuni frammenti inediti dall’area del tempio della Magna Mater, della prima metà V sec. d.C., e vari altri nei magazzini del Museo Nazionale Romano.

Fine IV-decenni centrali V sec. d.C. [44]

Tav. 10.62. Piede a listello, inclinato all’interno, con bordo arrotondato. All’esterno otto solcature oblique.

Diam. p. cm. 7,3; sp. f. cm. 0,5. Verde azzurro. Microbollicine, piccolissime e piccole; molte e addensate. Sul fondo tracce di pontello.

Un frammento: strato 201 (1 fr. p. 528). Fine IV-primi anni V sec. d.C.

Tav. 10.63. Piede a listello, leggermente inclinato all’interno, con bordo arrotondato. Diam. p. cm. 13; sp. par. cm. 0,4-0,7; sp. f. cm. 0,2-0,4. Verde, verde smeraldo, ambra.

Microbollicine, piccolissime e piccole; molte e addensate. Sei frammenti: strato 98 (2 frr. p. 38-39, contigui, da considerare residui), strato 105 (1 fr. p.

110, schiacciato), strato 106 (2 frr. p. 450-451), strato 201 (1 fr. p. 529, contiguo al n. 38 dello strato 98).

Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 10.64. Piede a listello tubolare, con profilo convesso.Diam. p. cm.5,5. Verde marcio. Microbollicine, piccole; molte e addensate. Un frammento: strato201 (1 fr. p. 530).Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 11.65. Piede a listello tubolare, simile al precedente, ma a profilo concavo, con la cavità più larga.

Diam. p. cm. 11. Incolore con sfumatura verde. Microbollicine, piccole e grandi; molte e uniformi.

Un frammento: strato 103 (1 fr. p. 78). Fine IV-inizi V sec. d.C.

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Tav. 11.66. Piede ad anello tubolare, con fondo più o meno convesso. Tracce di pontello. Diam.p.cm. 5,5-10; sp. f. cm. 0,02-0,5; sp.f.cm. 0,05. Verde azzurro chiaro, verde, verde

marcio, ambra, incolore. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e uniformi. Quattordici frammenti: strato 102 (1 fr. p. 40), strato 103 (3 frr. p. 79-81), strato 104 (4 frr.

p. 103-106), strato 106 (2 frr. p. 452-453, contigui), strato 201 (4 frr. p. 531-534, gli ultimi due contigui).

Fine IV-decenni centrali V sec. d.C.

Tav. 11.67. Piede ad anello tubolare pieno, con fondo leggermente concavo; il breve tratto di parete conservato lascia intendere un profilo convesso.

Diam. p. cm. 3,8-4,1; sp. f. cm. 0,2-0,3; sp. f. cm. 0,02-0,05. Biancastro. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e uniformi.

Due frammenti: strato 106 (1 fr. p. 454), strato 201 (1 fr. p. 535). Fine IV-inizi V sec. d.C. [45]

Tav. 11.68. Fondo apodo piatto, con leggera strozzatura allo stacco della parete. Forma non identificabile.

Diam. p .cm. 3,5; sp. f. cm. 0,3; sp. f. cm. 0,02. Incolore con sfumature verde giallastro. Bolle piccole, grandi; moltissime e uniformi.

Un frammento: strato 201 (1 fr. f. 487) Fine IV-inizi V sec. d.C. [46]

Tav. 11.69. Fondo apodo, leggermente concavo al centro; corpo forse globulare. Diam. f. cm. 2,1; sp. f. cm. 0,6; sp. f. cm. 0,05. Incolore con sfumatura verde giallastro.

Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e uniformi.

Un frammento: strato 201 (1 fr. f. 536).Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 11.70. Fondo di bicchiere su peduncoli, di cui ne restano nove; pareti molto svasate. Diam. f. cm. 3,1; sp. f. cm. 0,3; sp. f. cm. 0,02. Incolore con sfumatura verde molto

chiaro. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e addensate. Un frammento: strato 106 (1 fr. f. 537). Cfr.: HARDEN 1936, tav. XIX n. 682 e 708; VESSBERG 1956, tav. IV fig. 12, tipo B III;

MELINDA 1958, p. 431 tav. 1.4 e p. 440 fig. 10.11; CLAIRMONT 1963, tav. V nn. 204, 207, 208, tav.VI n. 211; ISINGS 1965, p. 526 fig. 463; p. 523 n. 105; MORICONI 1967-68, tav. X nn. 224 a-b e 225 a-b; MORICONI 1968-69, tav. VIII n. 27; ROFFIA 1973, tav. 82.15 (CM 2150/1); CHIARAMONTE TRERÉ 1973, tav. 216.11 (KA 375); AUTH 1975, tav. 30 fig. 77; FREMERSDORF 1975, tav. 28 fig. 597; ALARÇAO 1976, p. 226 tav. XLI figg. 193 e 195; ROFFIA 1979, p. 126 tav. 5.55; ORMA c.s., tav.VI forma 35. Dal Lacus Iuturnae, seconda metà IV sec. d.C.

Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 11.71. Frammenti di anse a costolature, non attribuibili alla tipologia di Morin Jean (MORIN JEAN 1913), perché di dimensioni troppo ridotte.

Incolore con sfumatura verde marcio, verde azzurro chiaro, verde, incolore con sfumatura azzurra, biancastro. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e uniformi.

Nove frammenti: strato 104 (2 frr.an. 107-108), strato 106 (3 frr.an. 456458), strato 201 (4 frr.an. 538-541).

Fine IV-decenni centrali V sec. d.C.

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Tav. 11.72. Ansa a sezione circolare, di cui si conservano entrambi gli attacchi. Alt. cm. 1,9; sp.an. cm. 0,2. Incolore con sfumatura verde marcio. Microbollicine, piccolissime, piccole e grandi; moltissime e uniformi.

Un frammento: strato 201 (1 fr. an. 542). Fine IV-inizi V sec. d.C.

VIII. armille

Tav. 11.73. Frammento di armilla con superficie interna piatta, e quella esterna decorata con costolature oblique, realizzate premendo con un apposito utensile [47] sulla materia ancora calda.

Diam. cm. 7,2; alt.max.conser. cm. 4,5; larg.cm.1. Nero. Un frammento: strato 201 (1 fr. arm. 543). Cfr.: VESSBERG 1956, tav. VIII fig. 23; FREMERSDORF 1975, tav. 13 fig. 322; ALARÇAO 1976, p. 231 tav. XLVI figg. 311-312; ROFFIA 1977, p. 288 tav. 157.12 (CM

8048); LIEPMANN 1982, p. 131 fig. 177. Fine IV-inizi V sec. d.C.

Tav. 11.74. Frammento di armilla con superficie interna piatta, mentre quella esterna è bombata. Diam. cm. 6,6; alt.max.conser . 4,5; larg.cm 0,7. Nero. Un frammento: strato 201 (1 fr. arm. 544). Cfr.: HARDEN 1936, tav. XXI fig. 846; VESSBERG 1956, tav. VIII fig. 24; ROFFIA

1973, p. 480-481 (CM 2756/1); ALARÇAO 1976, p. 231 tav. XLVI fig. 310; ROFFIA 1977, p. 288 tav. 157.12 (CM 8048); LIEPMANN 1982, p. 131 fig. 177; TATTON-BROWN 1984, p. 209 fig. 69 n. 107.

Fine IV-inizi V sec. d.C.

IX. tessere di mosaico

Tre frammenti: strato 106 (blu, verde bluastro, nn. 465-466).

X. lastrine di rivestimento parietale

Sedici frammenti: strato 98 (giallo opaco, n. 41, di forma trapezoidale, cm. 3,5 x 8,5, con spessore di cm. 0,3); strato 103 (verde opaco, nn. 82-83, la prima rettangolare, di cm. 5,2 x 2,3, la seconda triangolare, di cm. 3,1 x 2,2); strato 104 (azzurro, nn. 109-110); strato 106 (giallo opaco, azzurro, millefiori nerobianco, celeste, nn. 467-477).

Si tratta, tuttavia, di reperti poco significativi, sia per la loro inconsistenza numerica, che per la loro frammentarietà.[50]