ACQUA - dixanperlascuola.it · che manda via Olga. Olga vola in giro nel cielo, e non sa dove...

12
in collaborazione con Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia. ACQUA 1 Mi trovi in un sacco di posti. Disegna tutta l’acqua che ti viene in mente! Per introdurre l’argomento ACQUA avviamo una conversazione con i bambini a partire da questa domanda: “Dove si trova l’acqua?Accettiamo tutte le risposte dei bambini (nella bottiglia, nel mare, in piscina, nelle pozzanghere quando piove, scende dal rubinetto etc.); più saranno numerose e diversificate e più saranno utili a 1. richiamare alla consapevolezza dei bambini ciò che già conoscono sull’argomento, facilitando le attività successive; 2. mettere da subito in luce come l’acqua sia un elemento molto diffuso, importante nella nostra vita e presente in varie forme (ad esempio l’acqua del mare è salata, quella in bottiglia può avere le bollicine, è possibile raffreddarla o scaldarla...). Le varie risposte saranno registrate ed illustrate su un cartellone.

Transcript of ACQUA - dixanperlascuola.it · che manda via Olga. Olga vola in giro nel cielo, e non sa dove...

in collaborazione con

Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia.

ACQUA

1

Mi trovi in unsacco di posti.Disegna tutta l’acqua che ti

viene in mente!

Per introdurre l’argomento ACQUA avviamo una conversazione con i bambini a partire da questa domanda: “Dove si trova l’acqua?”Accettiamo tutte le risposte dei bambini (nella bottiglia, nel mare, in piscina, nelle pozzanghere quando piove, scende dal rubinetto etc.); più saranno numerose e diversifi cate e più saranno utili a 1. richiamare alla consapevolezza dei bambini ciò che già conoscono sull’argomento, facilitando le attività successive; 2. mettere da subito in luce come l’acqua sia un elemento molto diffuso, importante nella nostra vita

e presente in varie forme (ad esempio l’acqua del mare è salata, quella in bottiglia può avere le bollicine, è possibile raffreddarla o scaldarla...).Le varie risposte saranno registrate ed illustrate su un cartellone.

in collaborazione con

Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia.

2

Disegna cosa fai con l’acqua nei vari momenti della giornata.

Ricostruiamo insieme ai bambini la loro giornata, chiedendo loro di raccontare quando e per quale motivo usano l’acqua: al risveglio, nella mattinata, prima di mettersi a tavola, a pranzo... Cerchiamo di socializzare il più possibile tra i bambini i vissuti che verranno raccontati, in modo da ampliare in modo semplice e spontaneo le conoscenze sugli usi di questo elemento.Infatti tutti i bambini riferiranno che usano l’acqua per dissetarsi o lavarsi, ma alcuni racconteranno che aiutano la mamma ad innaffi are i fi ori, altri che cambiano l’acqua nell’acquario dei pesci, altri ancora la usano per “fare il bagno” alle bambole...

APPENASVEGLIO

DURANTELA MATTINA

A PRANZO

NEL POMERIGGIO

LA SERA

in collaborazione con

Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia.

3

Galleggia o affonda?

Colora di AZZURRO le cose che galleggianoe di ROSSO quelle che affondano.

In un catino piuttosto grande (magari la vaschetta che uno dei bambini usava da piccolo per il bagnetto) lasciamo che gli alunni sperimentino direttamente

il galleggiamento di diversi oggetti. Le prove devono essere effettuate una alla volta, in modo che sia possibile osservare e verbalizzare con

calma cosa succede con ciascun oggetto, del quale chiederemo ai bambini di osservare forma e materiale. Sarebbe interessante

chiedere ai bambini di prevedere se un oggetto galleggerà o no prima di porlo nell’acqua.I disegni sopra, da colorare dopo l’esperienza, rappresentano solo dei suggerimenti. Al termine delle prove, l’esperienza potrà essere rappresentata su un grande cartellone raffi gurante la vaschetta e gli oggetti galleggianti o... affondati.

in collaborazione con

Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia.

Disegna ogni cosaal suo posto.

4

In tema di galleggiamento, un altro gioco interessante potrebbe riguardare la forma degli oggetti che mettiamo in acqua, oltre al tipo di materiale di cui sono fatti.Le immagini sopra si riferiscono a due esperienze:1. nella prima i bambini proveranno a porre sull’acqua un foglietto di alluminio, che grazie alla superfi cie

estesa, rispetto al peso, dovrebbe mantenersi a galla. Lo steso foglietto, una volta appallottolato e quindi reso “più denso” in rapporto al peso che ovviamente resta uguale, affonderà rapidamente;

2. il secondo esperimento è in un certo senso l’inverso del precedente. Facciamo preparare e buttare in acqua a ciascun bambino una pallina di plastilina. La pallina affonderà subito, a causa del suo peso. Provando poi a modellare la pallina a forma di barchetta, appiattendola con le dita e rialzando i bordi, l’effetto sarà diverso. Adesso non affonda! Il peso è lo stesso, ma la “barca” ha una superfi cie più grande della pallina e riceve dall’acqua una maggiore spinta dal basso verso l’alto perché è maggiore il peso del liquido che sposta.Si tratta di un’applicazione pratica del famoso “Principio di Archimede”.

in collaborazione con

Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia.

L’acqua scioglie!

5

Notoriamente l’acqua è uno dei maggiori solventi presenti in natura. Possiamo giocare con i bambinisperimentando soluzioni di vario tipo.1. Riempiamo una caraffa trasparente con normale acqua di rubinetto e facciamola assaggiare. Quindi versiamo al suo interno un cucchiaino di sale da cucina e mescoliamo accuratamente. Ovviamente i bambini noteranno che ad un certo punto il sale “non c’è più”. Facciamone assaggiare una goccia;il sale non si vede più perché si è sciolto: è suffi ciente notare il gusto salato assunto dal liquido.2. Partiamo da una caraffa di acqua pulita, versando questa volta dello zucchero. Mescolando bene lo zucchero ”sparirà”. Ma davvero non c’è più o adesso si trova in soluzione nell’acqua della caraffa?Lasciamo che i bambini avanzino le loro ipotesi e...facciamo assaggiare.3. Il terzo “esperimento” si riferisce alle immagini sopra. I bambini riempiono un contenitore trasparente di semplice acqua di rubinetto e registrano l’operazione colorando il primo disegno. Successivamente versiamo una certa quantità di tempera liquida nel recipiente, sempre dopo aver chiesto ai bambini di immaginare preventivamente cosa succederà. Ogni bambino descriverà grafi camente il risultato colorando il secondo disegno.

1 2

in collaborazione con

Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia.

Versa nell’acqua e disegnaquello che succede.

6CAFFÉ

FARINA

OLIO

SABBIA

BICARBONATO

Restiamo sull’argomento “soluzioni”, e poniamo ai bambini questa domanda: nell’acqua si scioglie qualsiasi cosa, come è successo con il sale o lo zucchero? Il gioco evidentemente consisterà ora nel-l’effettuare e registrare una serie di esperimenti con materiali diversi. Uno alla volta saranno posti in acqua per vedere quali si sciolgono e quali no. Alcuni materiali potrebbero essere: caffè, sabbia, olio, bicarbonato, farina, o altri facilmente disponibili. Di ciascuno sarà interessante notare il comportamento: si scioglie e “scompare”, si scioglie ma l’acqua ha cambiato aspetto, galleggia oppure si deposita sul fondo del contenitore.

in collaborazione con

Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia.

7

Giochiamo con i colori.

Torniamo per un attimo alle soluzioni “colorate” con la tempera. I bambini avranno notato che l’acqua nella quale sciogliamo della tempera ne assume il colore, sebbene con una tonalità più chiara perché diluito. Stimoliamoli ora ad effettuare delle mescolanze; ad esempio versiamo una goccia di giallo nel bicchiere in cui ne avevamo già disciolto una di rosso e mescoliamo: cosa succede? Con l’aiuto di un pennellino i bambini potranno colorare gli spazi qui sopra per registrare i colori ottenuti miscelandone altri. Didatticamente possiamo proseguire con attività di questo tipo per affrontare un percorso sul tema dei colori primari.

VERSA UN PO’ DI TEMPERA ROSSA NELL’ACQUA, MESCOLA E COLORA

IL TONDO CON UN PENNELLO

VERSA UN PO’ DI TEMPERA GIALLA NELL’ACQUA, MESCOLA E COLORA

IL TONDO CON UN PENNELLO

ORA VERSAUN PO’

DI TEMPERAGIALLA

NELL’ACQUAIN CUI AVEVISCIOLTO LA

TEMPERA ROSSA.COSA OTTIENI?

ORA PROVAALTRE

COMBINAZIONI

in collaborazione con

Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia.

8

Le forme dell’acqua.

I due recipienticontengono la stessa

quantità di acqua.

Benché in natura l’acqua sia presente nei tre stati della materia, ovviamente è la sua forma liquida quella più comune alla nostra esperienza quotidiana. Giochiamo con i bambini a travasare, in modo da fi ssare il concetto di “stato liquido” dell’acqua: questo stato è caratterizzato infatti dall’assunzione della forma del recipiente. Oltre a notare che l’acqua assume la forma del contenitore in cui viene

versata, i bambini potrebbero essere stimolati con domande di questo tipo: ”ora l’acqua nel bicchiere è di più o di meno di quella che abbiamo versato

dal pentolino?”. Bambini di questa età tendono facilmente ad osservare una variabile alla volta e a concludere che in casi come questo c’è più acqua nel primo contenitore (perché è più “alta”) oppure nel secondo, se focalizzano l’attenzione sul diametro del contenitore.Un altro dato interessante da osservare può consistere nel modo in cui i bambini rappresenteranno il livello dell’acqua nei vari tipi di contenitore, al di là delle varie forme: lo disegneranno sempre perfettamente

orizzontale come nella realtà delle esperienze che hanno effettuato o si lasceranno condizionare dalle linee dei diversi recipienti?

Aggiungi l’acqua nei contenitori,come hai fatto prima nel gioco dei travasi.

in collaborazione con

Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia.

L’ora del tè...e dei ghiaccioli!

9

Mostriamo ai bambini alcuni cubetti di ghiaccio, dando loro il tempo di osservare e toccare.La domanda sarà: “Di che cosa è fatto il ghiaccio?” Probabilmente molti forniranno la risposta corretta, ma in ogni caso procederemo con l’esperimento.In una bacinella lasceremo metà dei cubetti, mentre gli altri verranno messi in un pentolino sul fuoco.“Quali si scioglieranno prima?” Come sempre, è importante stimolare i bambini ad esplicitare le proprie ipotesi prima di effettuare l’esperimento. Verifi cato che grazie al calore il ghiaccio si scioglie in acqua, lasciamo che l’acqua nel pentolino sul fuoco arrivi ad ebollizione. In questo modo i bambini potranno assistere direttamente ad un ulteriore passaggio di stato: da acqua “liquida” ad acqua in forma gassosa, cioè in vapore acqueo. Per rendere più visibile il fenomeno poniamo una lastra di vetro o di plexiglas al di sopra del pentolino: sarà così osservabile non solo il vapore, ma anche la formazione della condensa; ciò costituirà un’ulteriore conferma che il “fumo” che sale dal pentolino non è altro che acqua, che raffreddandosi torna a liquefarsi. Mentre i bambini bevono il tè, possiamo avviare una conversazione propedeutica all’ultimo esperimento: la formazione del ghiaccio a partire dall’acqua allo stato liquido. Dopo aver riempito le formine per i ghiaccioli con acqua e sciroppo, poniamole nel congelatore. Dopo alcune ore, o, se preferiamo, il giorno successivo, i bambini potranno constatare ed “assaggiare” che il calore scioglie il ghiaccio in acqua, mentre il freddo produce il passaggio inverso.

METTIAMO I CUBETTI DIGHIACCIO NEL PENTOLINOE ACCENDIAMO IL FUOCO

IL GHIACCIO SI SCIOGLIE:ORA NEL PENTOLINO

C’È ACQUA

L’ACQUA INIZIA A BOLLIREE IL VAPORE SALE

SPEGNIAMO IL FUOCOE METTIAMO

LE BUSTINE DI TÈDOPO UN PO’

POSSIAMO BERE IL TÈ

1 2

43 5

Disegniamo le fasidella preparazione del tè.

in collaborazione con

Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia.

10

Dove fi nisce l’acquache beviamo?

Disegna una situazione nella qualesudi molto e quindi il tuo corpo

elimina molta acqua.

Per i bambini è frequente la necessità di “far pipì” e questo può costituire l’avvio di una semplice conversazione sul “ciclo dell’acqua” interno al nostro organismo. In base alle proprie esperienze, i bambini riconosceranno facilmente che esiste una relazione tra quanto si beve e lo stimolo ad urinare. Meno immediato sarà il riconoscimento che il nostro corpo elimina acqua anche mediante la traspirazione e la respirazione.1. Chiediamo ai bambini di raccontare in quali occasioni si accorgono di sudare maggiormente; è

possibile anche organizzare un gioco di tipo motorio (all’esterno se ci si trova in un periodo caldo) per verifi care che il nostro corpo traspira per ridurre il calore (esterno o prodotto dal lavoro dei muscoli)

2. Chiediamo ai bambini: “Quando espiriamo, cosa esce dalla bocca?”I bambini piccoli tendono spesso a rispondere “aria”. Per far notare loro la presenza di vapore acqueo potremo utilizzare i vetri delle fi nestre o uno specchio. Probabilmente noteranno spontaneamente che la condensa che si crea è come quella prodotta nell’esperimento sull’evaporazione condotto in precedenza.

in collaborazione con

Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia.

La nuvola Olga

11

Leggiamo una storia.

“Ecco la nuvola Olga.È bianca e morbida come

la panna montata.Questa notte Olga ha deciso

di dormire in testa alla luna, ed è molto contenta. Ma la luna non ama gli

scherzi. Allora chiama un suo amico uccello che manda via Olga. Olga vola in giro nel cielo, e non sa dove andare a dormire. Dopo un po’ si ferma sopra un gatto che dorme. A Olga scappa tantissimo di fare la pioggia. Ma il gatto apre i suoi occhi gialli e dice: “Non vorrai farla proprio qui!”. Allora Olga se ne va. Poi si ferma sopra la gallina Giacomina, che va a spasso con i suoi pulcini. A Olga scappa sempre di più di fare la pioggia.La gallina guarda in su e dice: “Non la farai mica sopra i miei bambini?”E così Olga se ne va. Poi si ferma sopra un campo di girasoli. Ormai Olga non ne può più, deve proprio fare la pioggia. Ma il capo dei girasoli dice: ”Ti prego, non farla qui. Sei troppo piccola per dar da bere a tutti noi!” E di nuovo Olga se ne va. Olga è disperata. Per fortuna incontra l’uccello Gino e gli chiede cosa fare.Gino mostra con l’ala un posto dove ci sono altre nuvole.Olga vola dalle sue amiche e tutte insieme fanno una bella pioggia senza chiedere il permesso a nessuno.”

Nicoletta Costa “La nuvola Olga” EMME EDIZIONI 1992, Edizioni EL

Richiamiamo alla memoria dei bambini le esperienze precedenti relative al fenomeno dell’evaporazione, quindi chiediamo loro:“Ma dove va tutta l’acqua che evapora? E soprattutto, come fa a tornare giù?”La lettura di questo raccontino può essere l’avvio di un duplice percorso:1. Le precipitazioni atmosferiche.2. L’acqua ed il nostro corpo.Nelle pagine seguenti verranno forniti alcuni suggerimenti operativi in relazione a questi temi.

in collaborazione con

Materiale didattico realizzato appositamente per la scuola dell’infanzia.

12

Disegna la nuovola Olgache fa la pioggia.

Conversiamo con i bambini per far emergere le loro conoscenze sull’argomento precipitazioni atmosferiche. Per alunni in questa fascia di età, un buon obbiettivo d’apprendimento potrebbe già consistere nella comprensione che pioggia, neve e grandine sono forme diverse attraverso le quali l’acqua evaporata e condensata nell’atmosfera ritorna alla terra.Alcune possibili e semplici esperienze:1. Quanto piove? Poniamo all’esterno, in un giorno di pioggia, un contenitore trasparente; con un

pennarello ad inchiostro indelebile segniamo il livello raggiunto dall’acqua piovana. Ripetiamo l’operazione in altre giornate piovose, utilizzando per i livelli colori differenti.

2. Le gocce. Alle prime gocce, esponiamo alla pioggia un robusto cartoncino e ritiriamolo rapidamente. I bambini noteranno che le gocce nell’impatto hanno determinato tondi di diametri diversi: invitiamoli a ripassare i contorni con la matita. Quando il cartoncino sarà asciutto, ogni bambino potrà averne una parte e colorare le “proprie” gocce di pioggia.L’opera “a pois” può essere incollata nello spazio sopra.

INCOLLA QUILE TUEGOCCE

DI PIOGGIA