Acorn Desktop Publisher · su quello più generale di document, ovvero l'insieme dei frame...

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ARCHIMEDES Acorn Desktop Publisher di Bruno Rosati Anno nuovo vita nuova ... Fa piacere aprire il 1990, con il miglior applicativo mai prodotto per il nostro Archimedes. L'Acorn DeskTop Publisher. /I primo «vero» pacchetto di editoria personale. /I segno, tangibilissimo, della rinnovata politica di rilancio che a partire dallo SMAU scorso ed attraverso una serie di annunci sta riportando intorno ai prodotti Acorn l'interesse che indubbiamente meritano. Il Desktop Publisher tra l'altro è il primo prodotto ricevuto dopo l'intesa raggiunta da Acorn con la Delphi 152 Un Archie da almeno 1Mbyte di RAM, la stampante migliore di cui pote- te disporre e il cuore in RISC-OS (chi possiede ancora le vecchie ROM di Arthur è pregato di provvedere all'up- grade contattando il proprio rivendito- re); quindi la disponibilità di un doppio drive o meglio ancora, una configurazio- ne con floppy ed hard disk. Questo è quanto serve, in configurazione minima, affinché anche sul vostro Archimedes possa girare il primo, «vero» DTP per ARM-computer. E tanto per non smentire un nostro vecchio, discorso - vedi «Speciale Lin- guaggi» - è ancora una volta l'Acorn stessa a scendere in campo, cercando di coprire un altro settore applicativo e, al contempo, di creare mercato e spera- re nella «concorrenza» dì altre software- house. Il gioco è sempre lo stesso. E l'Acorn, in perfetto stile anglosassone, badando solo al suo orgoglio, tira diritto per la sua strada ... che, stavolta, sembra pro- prio quella maestra. Un programma come il Dektop Publi- sher difatti, può fare la storia e le fortune del micro per il quale è stato realizzato. A parte la dirompente novità dell'R140 è proprio il Pubblicatore, la cosa più frago- rosa che l'Acorn ha fatto esplodere. La bella confezione con la quale viene commercializzato il DTPublisher - un contenitore «dedicato» in cartone rigido in luogo delle plastiche anonime usate fino ad oggi - anche questa, se voglia- mo, è una ulteriore dimostrazione di una politica rinnovata.' Un cambio di look oltre a quello, ovviamente più im- portante, dei contenuti. Dentro alla scatola trovano posto un manuale spiralato (150 pagine fitte fit- te). il solito strip da infinestrellare sulla tastiera, qualche pagina di «note ag- giuntive», da leggersi sempre con estrema attenzione, ed un piccolo con- tenitore con i tre dischetti del Publisher. Il vero e proprio Program un disco di lavoro, DTP-Work, ed un terzo, Exam- ples, pieno zeppo di documenti-prova, disegni, clip-art e Jigure. Il DTPublisher basa tutta la sua filoso- fia di programmazione sul concetto di frame (box riprogrammabili in misure e posizione assunte, dentro ai quali vi andranno inserite e le figure ed i testi) e Acorn Desktop Publisher Produttore: Acorn Computer Limited Fullbourn road Cambridge CBl 4JN Distributore: Delphi S.p.A. Via della Vetraia, Il - 1-55049 Viareggio (LU) Prezzo (lVA esclusa): L. 296.000 MCmicrocomputer n. 92 - gennaio 1990

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ARCHIMEDES

Acorn Desktop Publisherdi Bruno Rosati

Anno nuovo vita nuova ... Fapiacere aprire il 1990, con ilmiglior applicativo mai prodottoper il nostro Archimedes.L'Acorn DeskTop Publisher. /Iprimo «vero» pacchetto dieditoria personale. /I segno,tangibilissimo, della rinnovatapolitica di rilancio che a partiredallo SMAU scorso edattraverso una serie di annuncista riportando intorno aiprodotti Acorn l'interesse cheindubbiamente meritano. IlDesktop Publisher tra l'altro è ilprimo prodotto ricevuto dopol'intesa raggiunta da Acorn conla Delphi

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Un Archie da almeno 1Mbyte diRAM, la stampante migliore di cui pote-te disporre e il cuore in RISC-OS (chipossiede ancora le vecchie ROM diArthur è pregato di provvedere all'up-grade contattando il proprio rivendito-re); quindi la disponibilità di un doppiodrive o meglio ancora, una configurazio-ne con floppy ed hard disk. Questo èquanto serve, in configurazione minima,affinché anche sul vostro Archimedespossa girare il primo, «vero» DTP perARM-computer.

E tanto per non smentire un nostrovecchio, discorso - vedi «Speciale Lin-guaggi» - è ancora una volta l'Acornstessa a scendere in campo, cercandodi coprire un altro settore applicativo e,al contempo, di creare mercato e spera-

re nella «concorrenza» dì altre software-house.

Il gioco è sempre lo stesso. E l'Acorn,in perfetto stile anglosassone, badandosolo al suo orgoglio, tira diritto per lasua strada ... che, stavolta, sembra pro-prio quella maestra.

Un programma come il Dektop Publi-sher difatti, può fare la storia e le fortunedel micro per il quale è stato realizzato. Aparte la dirompente novità dell'R140 èproprio il Pubblicatore, la cosa più frago-rosa che l'Acorn ha fatto esplodere.

La bella confezione con la quale vienecommercializzato il DTPublisher - uncontenitore «dedicato» in cartone rigidoin luogo delle plastiche anonime usatefino ad oggi - anche questa, se voglia-mo, è una ulteriore dimostrazione diuna politica rinnovata.' Un cambio dilook oltre a quello, ovviamente più im-portante, dei contenuti.

Dentro alla scatola trovano posto unmanuale spiralato (150 pagine fitte fit-te). il solito strip da infinestrellare sullatastiera, qualche pagina di «note ag-giuntive», da leggersi sempre conestrema attenzione, ed un piccolo con-tenitore con i tre dischetti del Publisher.

Il vero e proprio Program un disco dilavoro, DTP-Work, ed un terzo, Exam-ples, pieno zeppo di documenti-prova,disegni, clip-art e Jigure.

Il DTPublisher basa tutta la sua filoso-fia di programmazione sul concetto diframe (box riprogrammabili in misure eposizione assunte, dentro ai quali viandranno inserite e le figure ed i testi) e

Acorn Desktop Publisher

Produttore:Acorn Computer LimitedFullbourn roadCambridge CBl 4JNDistributore:Delphi S.p.A.Via della Vetraia, Il -1-55049 Viareggio (LU)Prezzo (lVA esclusa): L. 296.000

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su quello più generale di document,ovvero l'insieme dei frame comprensividi tutti i singoli settaggi. Il testo, impor-tato come file ASCII o inserito diretta-mente nel frame da tastiera (vedi text-mode). sarà manipolabile come tipo difont. grandezza relativa, giustificazionee indentazione, paragrafo per paragrafo.

La valenza e le potenzialità applicativedel DTPublisher, a loro volta, sarannostrettamente connesse al tipo di confi-gurazione (RAM, numero e tipo di dischia disposizione). In pratica, così comedetto più sopra, sarà sufficiente un Ar-chie da 1Mb ed un solo floppy disk perfar girare il programma, ma questo siautoconfigurerà, permettendo un suouso più potente o meno, a secondadella «pesantezza» dell'hardware a no-stra disposizione. Per avere comunqueun quadro più preciso della situazione èil caso che diate un'occhiata alle paginedella Release Note e per la precisione apagina 8, dove sono riportate le diversepossibilità di utilizzo che il Publisherconsente a seconda della configurazio-ne in cui viene inserito.

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Figura 1 - Vista d'insieme sul Contrai Panel e la document-window dell'Acorn DesktopPublisher. " primo «vero" programma per l'editoria personale su Archimedes.

ADP: caratteristiche generaliIl piano di lavoro dell'ADP (Acorn

Desktop Publisher) è ripartibile in duefinestre distinte. Quella propria del do-cumento e quella del pannello di con-trollo.

La Oocument Window - usiamosempre gli stessi termini del manuale- si mostra a pieno schermo ed èriducibile nelle sue grandezze come unaqualsiasi finestra standardizzata delRISC-OS. L'altra, quella del Contrai Pa-nel, come tutti i requester, è solo tra-sportabile. In pratica, il «cuore mobile»dell'applicativo. In essa - e con ciòcominciamo a scendere nei particolari- è possibile individuare quattro zoneoperative.

Guardando la figura 1, possiamo ve-dere, comprese nel grosso pannello delControl Panel, in alto a sinistra quelladedicata alle icone Toolkit, della brow-ser per la visualizzazione dei file, l'equi-valente video dei comandi assegnati aitasti-funzione e l'icona relativa alla pagi-na attualmente visualizzata.

Il Toolkit. com'è chiaramente visibile,comprende 4 opzioni con le quali, sele-zionando con il puntatore del mouse, èpossibile abilitare un modo di lavoro inluogo di un altro. Andando da sinistraverso destra, un c1ick sulla prima icona(Frame) ad esempio, ci porta nell'am-biente di modifica del tipo, taglio, POSI-

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zione e stile dei frame ovvero i box discrittura ed impaginazione. L'icona ac-canto è quella del Paragraph, il modocon il quale ci viene permesso di asse-gnare o modificare gli stili dei paragrafi.

In Graphics mode (l'icona con la mati-ta) sarà possibile sia l'edit di figureimportate che la creazione ex novo didisegni direttamente ricavabili sul foglioin lavorazione.

. Le stesse operazioni dell'ambientegrafico, entrati in Text mode - la gran-de «T» - saranno possibili sui testi,con la possibilità d'importare file o quel-la di scrivere direttamente nel frameselezionato.

A secondo del modo in cui si decidedi lavorare (e quindi di conseguenza alc1ick effettuato su una delle 4 opzionidel toolkit) cambierà il contenuto dellabrowser.

Con il «Frame mode» attivato, labrowser visualizzerà il nome dei file ditesto o quello delle figure che si èimportato nel nostro documento.

In «paragraph», quello che la browservisualizzerà saranno i tipi di stili in uso enel text la lista degli stili.

Per quanto riguarda il «graphics», po-tremo vedere i tipi di tool di disegnoattivati. A secondo del modo con ilquale si sta lavorando, anche il puntato-re del mouse cambierà aspetto. I sim-boli relativi sono quelli convenzionalirappresentati, per vostra comodità visi-

va, in una hardcopy che comprendeanche le 4 opzioni del Toolokit.

Sempre rimanendo in tema di caratte-ristiche generali c'è da mettere subitol'accento sui cinque modi di visualizza-zione che l'ADP permette di usare.

Il FuI! Page, l'utilissima Oouble Page, iclassici Half Size e Oouble Size (per unavista totale di pre-stampa il primo e peril lavoro in dettaglio il secondo) ed infinel'Actual Size, in pratica la rappresenta-zione del foglio reale, nelle misure e legrandezze esatte con le quali verrà sfor-nato dalla nostra stampante.

Bene, se il prologo vi è sembratosufficientemente chiaro e se il volod'uccello eseguito sulle caratteristichegenerali vi ha fatto sospettare la verità- che ci troviamo cioè davanti ad unbel programma di editoria personale -possiamo finalmente aprire la Oocu-ment Window e verificare come effetti-vamente lavora l'ADPublisher, quale illivello delle sue feature e, al contempo,quello delle difficoltà all'apprendimentoe all'uso ottimizzato.

lnside Desktop PublisherCome già detto, l'Acorn Desktop Pu-

blisher è in grado di svolgere le proprieattività operative in quattro differentimodi. Frame, Text. Paragraph e Gra-phics.

AI momento del run, l'ADP si troverà

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Figura 3 - Un pannello dell'Help_mode con il quale l'ADP ci aiuta passo passo nellosfruttamento delle risorse del programma stesso.

Figura 2 - 1/ ((Set Columns Guides>l opzione del Page_menu per posizionare con precisione iframe sulla pagina.

del RISC-OS, il 1stWordPlus e qualsiasialtro WP o semplice editor di testo,purché in notazione ASCII

Basandosi tra l'altro su alcune regolegenerali consigliate dal manuale - pagi-na 54: preparing text far importing -potremo realizzare file che, appena im-portati dall'ADP, dovremo solamenteimpaginare, con i dovuti procedimentiper l'imposizione degli stili, le fonti con itipi relativi ed ovviamente le giustifica-zioni.

Certamente scrivere nell'ambientededicato del no?tro word processor pre-ferito, è il modo più logico (oltre che piùcomodo) di procedere. Comunque, co-me tutti i DTP delle ultime generazioni,anche l'ADP è in grado di permettere ladigitazione diretta del frame. Ovviamen-te un grande DTP non sarà mai ungrande wp, nel senso che le sue opzioniin ambiente testo non potranno maieguagliare quelle di un applicativo chenasce appositamente e solo per fareprocessing.

Malgrado ciò - e visto tutto somma-to la limitazione in fatto di formati im-portabili - l'uso diretto del Text modedell'ADP, oltre a rimanere indispensabi-le in sede di correzione, è consigliabileall'utente soprattutto quando questi nonè impegnato in grandi produzioni. Il fat-to di poter scrivere assegnando al mo-mento giustificazione, stile e tipo di fontè una caratteristica decisamente pra-tica.

Fra funzioni di editing text - find &replace, hyphen, fixed space e kerning- e la possibilità d'imporre ogni tipo difont e size diversi, usciamo dall'ambien-te Text e tentiamo l'aggancio con lemodalità operative dell'ADP per quantoriguarda la funzionalità dell'lmport-pictu-re. Graficamente il Publisher accettadue tipi di file: i cosiddetti Artline-file(prodotti ad esempio dal Draw del-l'Applications Suite) e gli Image-file (pro-dotti del Paint, tanto per rimanere sem-pre nel package dell'A.S.) a corredo delRISC-OS.

Per importare l'uno o l'altro sarà suffi-ciente passare in Frame mode, selezio-nare il frame nel quale si è deciso di farapparire l'immagine e quindi aprire unawindow per la directory contenente lefigure da importare. Una volta sceltal'immagine questa salirà automatica-mente nel frame selezionato. Se nes-sun frame è stato selezionato, l'immagi-ne potrà essere inserita nella lista dellabrowser. Per fare ciò, una volta apertala window delle directory, basterà dra-gare l'icona dell'immagine prescelta, daquesta finestra a quella del documentoin lavorazione.

Una volta inserita l'immagine nel fra-me sarà possibile intervenire sulla stes-

mediata attraverso l'opzione Size AndPositions del submenu Frame e dellaSet Columns Guides del page menu.

Una volta organizzato il frame saremopronti all'operazione di Import del testo.L'ADP al riguardo, accetta file di testo- o come dice il manuale: storv-dall'Edit, quello della Suite Applications

automaticamente in Frame mode, agen-do nel quale sarà possibile setta re nu-mero, posizione e grandezze relative deiframe stessi che, una volta ottimizzate-ne le misure, potranno ospitare testi efigure. Le operazioni di resizing e mo-ving, nonché quelle delle guide, sonoeseguibili in maniera semplice ed im-

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Figura 4 - Selezionandola dal Page_menu, l'opzione Header and Footer si apre in un DialogueBox dove è possibile organizzare il testo, la posizione sulla pagina e la giustificazione dellostesso o come header o come footer.

Figura 5 . Fatto «clicb col puntatore sull'icona della «matita)) presente nel Toolkit del ControlPane/, siamo passati in modo «graphics)) tracciando qualche figura geometrica in un frameselezionato.

all'Add-Page, dall'lnsert al Delete e dalsettaggio di header e footer, fino al SetColumns Guides (numero delle colonne,margini e gap compreso) disponibile inFrame mode, la praticità d'interventoche i vari Dialogue Box ci rendono èeffettivamente notevole.

Il menu Imports, malgrado l'apparen-

mouse, sono ugualmente attivabili attra-verso i tasti-funzione (vedere a riguardo,oltre all'hardcopy del pulldown relativoanche il memo-strip a corredo).

Altro giro altro menu, opzioni estre-mamente potenti per la gestione dellepagine, sarà possibile attingerle dal pull-down del Page menu. Dal classico Goto

I menuA chi cominciava a chiedersi (allarma-

toì) se l'ADP non fosse per caso tuttonel Control Panel e le icone del Toolkit,lo invito a guardare la serie dei pulldownin hardcopy che corredano l'articolo.

Discendendo dal menu principale -DTP - selezionabile al solito premendoil bottone centrale del mouse (appuntoil menu botto n) il Publisher mette adisposizione ben dieci submenu che,completabili con il totale di settantaopzioni, permettono all'utente ogni ge-nere d'intervento rendendo ulteriormen-te flessibile e potente il lavoro dell'im-paginazione. Mentre ne facciamo unadoverosa, quanto comunque scarnatrattazione, scorrete lungo i pulldown.Come è riscontrabile nel DTP menu, ilprimo sub selezionabile è il File, dentroil quale, oltre che per disporsi alla stam-pa, è possibile il save dei documenti,ma soprattutto quello degli stili. Memo-rizzare il solo stylesheet. pagina perpagina, imposto ad un certo documen-to. Una seconda volta che ci dovesseservire di lavorare con un'identica impa-ginazione, sarà sufficiente aprire lo sty-lesheet precedentemente salvato e, co-lonne, spazi, formattazioni, etc. saliran-no sulla document-window senza chenoi si debba procedere alle noiose ope-razioni di settaggio. Sembra una cosacome un'altra che non fa scalpore, madomandate in giro ...

Comunque lasciamo perdere e ripren-diamo il filo del discorso dicendo dellecaratteristiche di Preview. Anzi no, neabbiamo già detto. Per quanto allorariguarda il View menu che le ospitapossiamo solo aggiungere che queste,senza ricorrere continuamente al

sa in modaljtà Crop Picture per prelevar-ne particolari ed eliminare il resto chedell'immagine non ci interessa.

Ma oltre ad importare immagini, /'AD-Publisher è in grado di disegnarne perproprio conto grazie ai tool, visualizzabilial posto della lista della browser allaselezione del Graphics mode. Potremodisporre di linee e poli linee, tracciamen-ti a mano libera e rappresentazioni diforme geometriche quali cerchi, ellissi erettangoli. Gli oggetti creati potrannopoi essere riposizionati con estrema ac-curatezza attraverso l'uso dell'opzioneSize and Position del Graphics menu.

Come è chiaramente visibile dal-l'hardcopy dei pulldQwn, il Grahpics me-nu permette il Cut & Paste degli ogget-ti, la scelta delle linee di tracciamento, ilcolore di riempimento, l'uso delle grigliedi riferimento e la funzionalità Snap chesettata «on» ci aiuta nell'allineamentodegli oggetti.

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Figura 6 - Pulldown Menu Hardcopv. Stampati per una visione più chiara dell'insieme ecco i menudisponibili all'utente.

quanto riguarda il Paragraph menu poi,credo sia molto utile la Function Key.Tale opzione difatti permette di asse-gnare ad ogni tasto funzione rimastolibero; un determinato stile-paragrafo.La cosa sa di pratico, giacché quandodovremo imporre un determinato stile,invece di correre qui e là con mouse epulldown, sarà sufficiente premere iltasto-funzione giusto. La lista che appa-re nel Control Panel tra l'altro ci infor-merà costantemente dei comandi asse-gnati ai tasti color «aragosta». Il TextStyle menu, al di là dei soliti, indispen-sabili stili di scrittura attribuibili e delselettore del Dialogue Box per l'imposi-zione delle fonti, quale ultima opzionedel pulldown ci offre l'uso del colore«white» dell'inchiostro. Metti che perdargli risalto si è tinto un frame di nero:con quale colore si può scrivere?

Dal Text Edit, sempre disponibile peril Text mode, verifichiamo la presenza ditutte le opzioni che sono indispensabilinell' elaborazione (o rielaborazione) deitesti in un programma di editoria. Dal«cerca e ricerca» al «taglia e incolla»

Fil. + Sn_ to guld. ••Vi.w + ......................P_e + F••atM '-orcle •.....Froa ••• + F•.••••• Unt ...I •••o•.t. + R.p.1 t.)(t ...P•.••_aph + Slz. anel po.iUon ...r.)(t .t"l. + .......................r.)(t .elit + Cut •.•..a••• -I)O••_hio. + COPI' t•..aMe -cH.lp + ......................

S.nel to baok -BB••in. to •.•..ont -F

P•.int ... Rena.t'te .••.awin•...Sav. dooultent +

tO ••••••••••••••••••• 0

1).I.t. .•••awi•••Sav • • t"l. ah•• t + ....... ....... ..... .. ,

StaU.Uo •...Cl'op piotUl'.-z

te povertà di opzioni (illusione ottica I Leopzioni Rename inport e Delete inport,possono mutare la desinenza passandoa trattare, indifferentemente: story, pic-ture e drawing) nasconde nel suo pull-down un gioiello chiamato Crop Picture.

Un'opzione questa, come abbiamogià accennato, con cui è possibile taglia-re una qualsiasi parte di una figura im-portata e riscalarne le dimensioni. Aqualcuno potrà anche sfuggire l'utilità ditale intervento, ma la possibilità di potereffettuare tagli e scelte di particolari dadeterminate figure, sarà sicuramentenotata dagli utenti più esperti. Frame,Paragraph, Tex (style & edit) e Graphics.I menu che ancora resta da presentaresono quelli espressamente dedicati aiquattro modi operativi dell'ADP.

Raccogliendo qui e là qualche partico-lare - continuate a guardare l'hardcopydei pulldown? - possiamo notare co-me quello del Frame disponga delleutilissime operazioni di Cut, Copy e Pa-ste per la rimozione (con deposito mo-mentaneo nell'area del c1ipboard) delsingolo frame e del suo contenuto. Per

fino alla funzionalità del Kerning e dellasillabazione.

Qual è, lavorandoci di grafica emouse, il limite di molti pacchetti pereditoria? Quello del non saper mai conprecisione punti e coordinate? Ebbenein Graphics mode e con l'opportunità discegliere fra diversi tipi di «matita»,linee e poli linee, forme geometriche e«manolibera» che sia, l'ADP ci permet-te di dare posizione e grandezza benprecisi ad ogni oggetto disegnato nelsuo ambiente. Tutto ciò sarà possibile econ estrema accuratezza attivando l'op-zione Size and Position.

ConclusioniUn giudizio sincero sull'Acorn Desk-

top Publisher? Posso garantirvi in modoassoluto che Acorn Desktop Publishernon ha per nulla influenzato la mia opi-nione a riguardo di cosa è il DTP.

Ignorando che sia il preziosissimo«Publicatore» di Archie e costa quelloche costa ... ne ho comunque tratto unasensazione più che positiva. Tutto quel-lo che promette di fare l'ADP lo fa ebene; badando attentamente (nota dimerito) alle esigenze del professionista.Certamente ha i suoi limiti ed alcunelacune; ma le hanno anche il Ventura eil Page Maker se è per questo.

Unico appunto che si può muovere alDesktop Publisher è l'eccessiva macchi-nosità della gestione video delle font.

Anche se i continui e stressanti richia-mi da floppy o hard disk sono rimediabili(in parte) con l'uso di chache-memory,debitamente attivate con l'utilizzo dellaTask-memory del RISCO-OS, avremmocomunque gradito un procedimento piùsnello. Questo invece pesa come unapalla al piede e al solito, nell'uso profes-sionale, l'utente non può esser obbliga-to a conoscere cos'è un comando! con-figure o altre diavolerie.

Ottima, la gestione della stampa, ese-guita in PostScript o nella più sempliceuscita per Dot Matrix. Decisamente benfatto e pulito poi, è il piano di lavoro,con i Dialogue Box piuttosto chiari ecompleti. Insomma ci sono.

Come possiamo concludere allora?Semplicemente così. Se il buongiornosi vede dal mattino, quello che conl'Acorn Desktop Publisher si schiude èun panorama radiosissimo. Se l'Acorngarantirà miglioramenti e versioni sem-pre più aggiornate - come dubitarneora che si naviga in Unix? - potremmoavere finalmente l'orgoglio di dire: ilDTP è nato per girare su RISC-machine.-

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