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ACISJF Sede di Vicenza ONLUS ACISJF Sede di Vicenza ONLUS ACISJF Sede di Vicenza ONLUS ACISJF Sede di Vicenza ONLUS Via D. Groppino 43, 36100 Vicenza 0444-513533 P.Iva 00895290245 Accoglienza Accoglienza Accoglienza Accoglienza e Protezione Protezione Protezione Protezione nel disagio sociale nel disagio sociale nel disagio sociale nel disagio sociale dal 1908 dal 1908 dal 1908 dal 1908 ACISJF ACISJF ACISJF ACISJF di di di di VICENZA VICENZA VICENZA VICENZA CARTA CARTA CARTA CARTA dei dei dei dei SERVIZI SERVIZI SERVIZI SERVIZI

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ACISJF Sede di Vicenza ONLUSACISJF Sede di Vicenza ONLUSACISJF Sede di Vicenza ONLUSACISJF Sede di Vicenza ONLUS Via D. Groppino 43, 36100 Vicenza 0444-513533 P.Iva 00895290245

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SERVIZISERVIZISERVIZISERVIZI

INDICE

PREMESSA p. 03

PRESENTAZIONE p. 05

ORGANIGRAMMA p. 06

STRUTTURA p. 07

COMUNITA’ EDUCATIVA DIURNA PER MINORI/ADOLESCENTI

p. 08

SERVIZIO DI ACCOGLIENZA EDUCATIVA-ABITATIVA

p. 12

CONTATTI p. 17

PREMESSA

La Carta dei Servizi rappresenta lo strumento primo con cui l'Associazione ACISJF Onlus di

Vicenza, vuole instaurare un rapporto diretto e trasparente con il cliente e l’utente finale, delineando

con chiarezza i compiti e le responsabilità reciproche: la Carta, infatti, descrive sinteticamente i

principi fondamentali e i servizi offerti, indicandone le modalità per accedervi e definendone gli

standard di qualità che l'Associazione si impegna a garantire.

I principi fondamentali che sono alla base dell’attività di ACISIF sono di seguito descritti:

EGUAGLIANZA

A parità di esigenze i servizi devono essere forniti in modo uguale a tutti gli utenti senza distinzioni

di razza, sesso, nazionalità, religione ed opinione politica.

IMPARZIALITÀ

Tutti gli operatori sono impegnati a svolgere la loro attività in modo imparziale, obiettivo e neutrale

nei confronti di tutti gli utenti.

CONTINUITÀ

Il servizio viene erogato in modo integrato, regolare e continuo compatibilmente con le risorse ed

i vincoli emersi.

LA TUTELA DEGLI UTENTI

Per migliorare la qualità del servizio, è necessario che i punti di vista degli utenti vengano espressi

direttamente, attraverso la partecipazione alla vita della Comunità; se ciò non fosse sufficiente,

esistono alcune possibilità di tutela tra cui: colloquio con i Responsabili del Servizio Educativo

Abitativo e della Comunità educativa diurna e la possibilità di effettuare eventuali reclami.

DIRITTI E DOVERI DELL'UTENZA

Diritto all’informazione: l'utente ha diritto ad essere informato con indicazioni complete e

comprensibili sui propri diritti, sulle prestazioni a cui può accedere, sui tempi e le procedure.

Diritto all’equità nel trattamento.

Diritto alla privacy: l'utente ha diritto ad un trattamento dei propri dati personali che rispetti le

disposizioni vigenti in materia di tutela della riservatezza secondo quanto previsto dalla legge.

Diritto di accesso ai documenti amministrativi: l'utente ha diritto di prendere visione o estrarre

copia della documentazione che lo riguarda.

PARTECIPAZIONE

I clienti e gli utenti devono poter verificare costantemente la correttezza dei comportamenti, la

qualità dei servizi e l’osservanza delle norme di legge.

EFFICACIA ED EFFICIENZA

Le risorse disponibili vengono impiegate nel modo più razionale ed oculato possibile al fine di

produrre i massimi risultati possibili in termini di benessere degli utenti e di gratificazione del

personale.

PRESENTAZIONE

A.C.I.S.J.F è un'Associazione Internazionale fondata a Friburgo nel 1897; in Italia il primo

comitato è sorto a Torino nel 1902.

L'Associazione, come recita lo Statuto, ha lo scopo di favorire l'integrale realizzazione delle giovani

lontane dal proprio ambiente ed in situazione di difficoltà- senza distinzione di nazionalità, religione

ed appartenenza sociale - affinché possano raggiungere il pieno e responsabile sviluppo della

propria persona. Essa esplica la propria azione nei confronti di situazioni caratterizzate da un

bisogno di accoglienza, tutela, mantenimento e sostegno educativo.

A Vicenza A.C.I.S.J.F è presente dal 1908 ed ha sempre prestato attenzione all'evolversi dei tempi,

cercando costantemente di rispondere ai bisogni emergenti nel territorio. Dal 1989 il Comitato di

Vicenza si è costituito formalmente in Associazione con personalità giuridica la cui denominazione

attuale è "A.C.I.S.J.F sede di Vicenza ONLUS".

L'Associazione retta da un Comitato Direttivo costituito da persone volontarie è strettamente

collegata con le Istituzioni Pubbliche, Diocesane e con le altre Associazioni della città, cercando di

stringere con esse collaborazioni e di sviluppare un dialogo educativo di confronto e di crescita

reciproca in tutte le occasioni privilegiate di confronto.

Oggi, A.C.I.S.J.F offre due Servizi, nello specifico:

Comunità Educativa Diurna per minori/adolescenti

creato nel 2003 prima come Centro Diurno femminile poi, in seguito alle

richieste provenienti dal territorio, costituitosi in Comunità Educativa Diurna

mista.

Servizio di Accoglienza Educativa-Abitativa

rivolto a donne maggiorenni con o senza figli, in particolari condizione di

solitudine e disagio, con bisogno abitativo ed educativo o che necessitano di

protezione e tutela.

ORGANIGRAMMA

L'Associazione attualmente gestisce due Servizi ed è cosi strutturata:

Comunità Educativa Diurna per minori/adolescenti;

Servizio di Accoglienza Educativa-Abitativa per donne maggiorenni con o senza figli.

CONSIGLIO DIRETTIVO

(con segreteria)

EQUIPE EDUCATIVA

(educatori professionali)

+

VOLONTARI

COMUNITÀ EDUCATIVA DIURNA PER

MINORI/ADOLESCENTI

SERVIZIO DI ACCOGLIENZA

EDUCATIVA-ABITATIVA

EQUIPE EDUCATIVA

(educatori professionali)

+

VOLONTARI

STRUTTURA

La Struttura ha sede legale ed operativa a Vicenza, in Via D. Groppino, n 43.

Lo stabile, dove sono presenti gli spazi del Servizio di Accoglienza Educativa-Abitativa e della

Comunità Educativa Diurna per minori/adolescenti, gestiti dall’Associazione ACISJF, è ubicato nel

quartiere di S. Andrea - Vicenza, zona fornita di buoni servizi e infrastrutture, nonché comoda al

centro della città.

Gli spazi interni sono suddivisi in modo razionale e funzionale, facilmente accessibili e godibili.

Sono ampi e danno la possibilità di essere utilizzati secondo le esigenze dei singoli e

dell’organizzazione delle attività. La struttura comprende un ampio spazio esterno con portico e

giardino.

La capacità ricettiva della Comunità Educativa Diurna prevede l’accoglienza fino a 10 utenti.

L’orario di apertura è previsto dalle 9.00 alle 18.00, dal lunedì al venerdì con la possibilità di

allungare l'orario di apertura comprendendo anche la cena in casi specifici valutati insieme ai

Servizi. Durante i giorni di vacanza e durante l'estate, l'orario diventa più flessibile in seguito

all'organizzazione di uscite, vacanze, e attività ludico-ricreative. Mentre, per il Servizio di

Accoglienza Educativa-Abitativa possiamo ospitare fino a 5 nuclei familiari, madre con figli

minori, in 5 appartamenti bicamere di semiautonomia completamente arredati, con il supporto da

parte di personale educativo professionale.

PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO

Si rivolge a minori, preadolescenti e adolescenti, con età compresa fra 12 e i 18 anni (in alcune

particolari situazioni l'inserimento avviene a partire dagli 11 anni) in genere con problematiche di

tipo sociale e psicologico, carenze affettive e relazionali, problematiche formativo-educative

riconducibili in gran parte alla disgregazione del nucleo familiare e/o all’alta conflittualità presente

in famiglia. La Comunità li sostiene e li accompagna nel ritrovare un rapporto positivo con

l’ambiente sociale e familiare.

L'accesso avviene su indicazione dei Servizi Sociali Territoriali, con il consenso della famiglia o chi

ne fa le veci, a volte a seguito di un decreto del Tribunale dei Minorenni.

FINALITA' DEL SERVIZIO

La Comunità Diurna ACISJF si propone di :

• prevenire processi di allontanamento/esclusione

dall’ambiente di appartenenza;

• promuovere e sviluppare la vita di relazione ed

associativa;

• promuovere la partecipazione attiva in programmi e

interventi sociali

La finalità è quella di accompagnare i ragazzi nel loro percorso di crescita offrendo loro uno

spazio fisico e mentale di ascolto, riflessione e rielaborazione del vissuto, promuovendo così una

sana integrazione sociale. Il servizio risponde a livello territoriale all’esigenza di minori che

necessitano di un sostegno educativo-relazionale finalizzato ad una prevenzione di secondo livello

che consenta al minore stesso di rimanere all'interno della sua famiglia evitando, quindi,

l’inserimento in Comunità Residenziale o Servizi paritari, e/o a minori che necessitano di un

periodo di transizione nel passaggio dalla vita comunitaria a quella familiare o ad altre situazioni.

METODOLOGIA

Alla base della metodologia di lavoro del Servizio vi è una progettazione organizzativa ed educativa

che tiene conto degli obiettivi e delle risorse di una rete territoriale in un progetto complessivo.

Il Servizio fa parte di un'equipe integrata del territorio – Servizi Sociali, equipe educativa, scuole,

associazioni sportive, dove possibile la famiglia d'origine del minore, altri referenti- che lavora, in

modo sinergico, alla presa in carico e alla gestione del caso.

Le dimensioni e le caratteristiche funzionali, organizzative ed educative sono orientate ad un

modello educativo-relazionale.

COMUNITÀ EDUCATIVA DIURNA PER MINORI/ADOLESCENTI

L’intervento che si viene ad attuare pone quindi grande attenzione all’azione di relazione

interpersonale e si concretizza nella:

- capacità di accoglienza e ascolto;

- costruzione di relazioni autentiche individualizzate e di gruppo;

- collaborazione e integrazione con i Servizi presenti nel territorio;

- recupero relazione genitori-figli e sostegno alla genitorialità;

L'intervento educativo, concepito come risposta ai bisogni del minore e come mezzo per aiutarlo

ad elaborare un personale progetto di vita, tocca i seguenti aspetti:

• l'identificazione e la costruzione del Sè;

• il sostegno e lo sviluppo dell'autostima;

• la relazione con modelli adulti di riferimento;

• il confronto con il gruppo dei pari;

• la socializzazione;

• la corresponsabilità;

• l'acquisizione degli strumenti culturali di base;

• la formazione e l'orientamento professionale;

• l'acquisizione delle fondamentali regole igienico sanitarie;

• la gestione degli impegni e del tempo libero;

• la valorizzazione delle proprie attitudini e dei propri interessi;

• lo sviluppo della creatività;

• l'inserimento nella realtà e nel mondo del lavoro .

Al centro dell’azione educativa è sempre posta l'attenzione primaria all' individualità e specificità

del singolo, attraverso la promozione e la valorizzazione delle sue potenzialità nel pieno rispetto

delle sue capacità e risorse personali ed ambientali; il tutto all'interno di un contesto gruppale.

L’attività, centrata sul minore, include rapporti con la famiglia d’origine (o

d’appoggio) al fine di sostenere, favorire e/o ricostruire relazioni autentiche

tra i suoi membri attraverso modalità e azioni concordate di volta in volta

con i Servizi Sociali di riferimento. Frequenti sono da parte degli educatori le

visite domiciliari.

L’ accoglienza del minore è articolata in alcune fasi corrispondenti al percorso seguito dal minore,

dagli educatori e dai servizi di riferimento e si concretizza:

1. Primo contatto, raccolta della segnalazione e analisi della domanda;

2. Ricognizione delle risorse della comunità;

3. Incontro con i Servizi e, dove possibile , con il minore e /o la famiglia;

4. Ammissione e presa in carico;

5. Elaborazione di un progetto educativo individualizzato (PEI). Redatto con le informazioni e i

dati raccolti nel periodo di osservazione, dagli obiettivi del progetto dei servizi, dai bisogni ed

esigenze emerse nel singolo. La definizione di obiettivi e metodi a breve, medio e lungo termine che

si vogliono perseguire orienteranno l’operatività quotidiana;

6. Verifiche in itinere;

7. Dimissioni del minore.

ATTIVITA’ SVOLTE Il gruppo è l’ambiente umano all’interno del quale ogni

minore vive la propria esperienza.

Le relazioni interpersonali che vi si instaurano, tra

coetanei e con gli educatori, permettono al minore di

misurare ed acquisire una più reale conoscenza di sé, di

sviluppare capacità di espressione, accettazione,

valutazione realistica di persone e situazioni nonché il

rispetto della diversità.

Settimanalmente si organizza un incontro tra minori ed educatori, detto Consiglio di

Cooperazione, gestito come momento prevalentemente organizzativo, ma che dà la possibilità al

minore di attivare momenti di interiorizzazione e di verifica dei propri vissuti.

Le attività che vi si svolgono – relazionali, di studio,

ludiche, ricreative, organizzative, formative, di

integrazione – operano in un’ottica di graduale aumento

dell’autonomia psico-fisica dell’utente, delle capacità di

autogestione, organizzazione, collaborazione e

responsabilizzazione in vista di un rientro nell’ambiente di

origine o di passaggio ad altre soluzioni di completa

autonomia.

Anche il rispetto di semplici regole, orari, la condivisione di momenti quali la preparazione dei

pasti-merenda, il riordino, la pulizia rientrano nelle attività proposte.

L’importanza data alla scuola e allo studio si riferisce, oltre al sostegno scolastico,

alla possibilità di sviluppare e maturare una modalità positiva di approccio allo

studio, sia sotto il profilo motivazionale, sia delle modalità con le quali viene

affrontato (metodo di studio). Inoltre l’azione tende a migliorare la relazione con

gli insegnanti, i compagni e in genere a misurarsi con la dimensione istituzionale-

scolastica.

Quando necessario si valuta il coinvolgimento di altre figure come, a esempio, la collaborazione

con insegnanti, studenti universitari per attività di recupero scolastico.

Nel caso l’utente sia impegnato in un’attività lavorativa o si programmino inserimenti lavorativi,

l’azione sarà mirata all’acquisizione di atteggiamenti e comportamenti che aiutino ad affrontare in

maniera adeguata il mondo del lavoro, a creare motivazione, a sviluppare potenzialità, anche

attraverso l’interiorizzazione di codici e norme.

Attività sportive, ricreative, formative e la partecipazione a gruppi formali-informali, favoriscono la

promozione e l’integrazione del minore nel tessuto sociale locale d’origine o, dove non possibile,

del servizio; aiutano il minore a maturare, crescere e consolidare relazioni con l’ambiente che lo

circonda, a prevenire processi di emarginazione e stigmatizzazione sociale.

RETE SOCIALE/AMBIENTE

Il Servizio pone particolare attenzione alla costruzione di una rete di rapporti con le Agenzie

Educative che a vari livelli operano nel territorio, come S.E.R.T., Centri giovanili: ARCI Ragazzi,

ASTER3, palestre, piscina, altre Comunità Educative, Scout, Fattorie Didattiche, Centro per

l’impiego, Servizi Pubblici, ed altro.

Si concretizza nella: conoscenza e utilizzo delle risorse disponibili, formulazione di progetti

specifici individuali e/o di gruppo mirati, apertura della struttura a persone esterne.

PERSONALE IMPIEGATO

Nella gestione del Servizio e nel raggiungimento degli obiettivi ad esso connessi sono impegnati

degli educatori professionali il cui compito è quello di farsi interpreti dei bisogni evolutivi dei

minori inseriti e agire adeguatamente all’interno del sistema in cui il minore vive, favorendo un

corretto inserimento sociale.

L' équipe nel progettare le azioni segue gli obiettivi delineati nei progetti quadro e nei progetti

educativi individuali dei minori operando a stretto contatto con l’Assistente Sociale di riferimento,

lo psicologo e le altre figure professionali che si occupano del caso in questione, attraverso periodici

incontri di restituzione e ridefinizioni del progetto.

Gli educatori, al fine di garantire qualità e complementarietà del Sevizio, sono impegnati in:

Riunioni d'equipe, settimanali, che rappresentano il fulcro della gestione tecnica, organizzativa ed

educativa del Servizio. La supervisione viene effettuata una volta al mese e viene tenuta da uno

psicoterapeuta esterno all'Associazione. La formazione viene attuata sia come gruppo educatori che

individualmente attraverso la partecipazione a convegni e corsi. Incontri e verifiche con i Servizi

Sociali di riferimento e altre figure professionali coinvolte.

Il Consiglio Direttivo A.C.I.S.J.F. offre una collaborazione volontaria ma continuativa nella

gestione della struttura. Si occupa degli aspetti economici, amministrativi e burocratici e della

manutenzione della casa, in stretta cooperazione con la persona che gestisce la segreteria e

l’organizzazione del lavoro degli educatori ed individua i bisogni della struttura.

La Presidente dell’Associazione, la vicepresidente, e la referente dell'area educativa, attraverso la

figura del coordinatore, sono periodicamente aggiornate circa l’andamento della Comunità

Educativa Diurna e insieme delineano le linee base di sviluppo, modificando ed adeguando i Servizi

gestiti. Altre figure che ruotano periodicamente all’interno della struttura sono i volontari che, di

volta in volta, sono integrati nell’organizzazione e vita dei Servizi secondo programmi ed esigenze

concordati con gli stessi, anche in base a necessità organizzative ed educative contingenti. E alcune

figure professionali qualificate che conducono dei percorsi mirati alla prevenzione e conoscenza

dell’ambiente e della persona.

PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO

L’Associazione A.C.I.S.J.F. propone un servizio di Accoglienza Educativa-Abitativa, rivolta a donne

adulte, anche migranti, con minori o senza, in situazione di disagio e di abbandono.

Il servizio offre un inserimento di semi-autonomia protetta verso situazioni

d'emergenza che si caratterizzano per un bisogno immediato e temporaneo di

ospitalità e protezione; per semi-autonomia s'intende, infatti, un percorso di

sostegno educativo atto alla riabilitazione sociale e culturale dell'utente.

La situazione è protetta con orari di rientro, di visite, regole di convivenza e soprattutto con il

sostegno di un educatrice/ore professionale; in questo modo si assicura un ambiente sereno e un

modello di convivenza fondato sulla solidarietà e il reciproco rispetto.

Dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 18:00 l’Equipe Educativa è presente in struttura e rimane a

disposizione per qualsiasi esigenza.

Il servizio garantisce una funzione di osservazione e valutazione delle problematiche generali

dell’utenza al fine di individuare, in collaborazione con i Servizi Sociali e Sanitari presenti nel

territorio, le soluzioni più adeguate.

FINALITA’ DEL SERVIZIO

L'Accoglienza si propone come fine l’integrale realizzazione delle giovani donne affinché possano

raggiungere il pieno sviluppo della propria personalità nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità

di genere e culturali.

METODOLOGIA

Obiettivo fondamentale, oltre a quello di rispondere ad un emergenza di tipo abitativo, è quello di

offrire alla donna un luogo e un tempo nel quale riflettere sulla propria situazione e sui propri vissuti,

favorendo, in concertazione con i servizi del territorio, occasioni per la sua integrazione sociale e il

raggiungimento di una più ampia autonomia.

Il perseguimento della finalità sopra descritte avviene attraverso i seguenti obiettivi intermedi:

1. Adeguato inserimento nella struttura con conseguente presa di coscienza della propria situazione.

2. Accettazione del cambiamento e capacità di valutare realisticamente le proprie risorse e i propri

limiti.

3. Incremento delle competenze sociali, relazionali e genitoriali.

SERVIZIO DI ACCOGLIENZA EDUCATIVA-ABITATIVA

4. Equilibrata gestione dell’ambiente domestico e della vita quotidiana

5. Autonomia lavorativa

6. Autonomia abitativa

Lo stabile, in comune con la Comunità Educativa Diurna per minori, è ubicato nel quartiere di S.

Andrea, in una zona ben fornita di servizi e ricca di infrastrutture. Non presenta mura di

recinzione.

Sono a disposizione del servizio i seguenti locali:

• 5 appartamenti bicamere: ognuno per un nucleo familiare composto al massimo da 4 membri,

ampio angolo cottura attrezzato (elettrodomestici e stoviglie

compresi) con soggiorno-salotto, bagno con doccia e

lavatrice, due camere da letto complete di lenzuola e

coperte. Il tutto arredato. Riscaldamento, elettricità, gas,

acqua, rifiuti. Entrata da scala esterna, giardino, portico e

mansarda comune, posto biciclette. Per un totale di circa 50

mq di superficie interna calpestabile. I due appartamenti al 3° piano mansardati, sono dotati

di impianto di climatizzazione. Mentre due appartamenti al 2° piano hanno il terrazzo

abitabile.

• 1 appartamento minilocale al piano terra: nucleo di madre con un minore infante fino ai due

anni di età, composto da cucina attrezzata di elettrodomestici e stoviglie, giardino privato,

bagno con doccia e lavatrice, una camere da letto per un totale di 1 posto letto completa di

lenzuola e coperte, con possibile aggiunta di una

culla/lettino. Il tutto arredato. Riscaldamento, elettricità, gas,

acqua, rifiuti, impianto di climatizzazione. Entrata

indipendente, giardino, portico e mansarda comune, posto

biciclette. Per un totale di circa 36 mq di superficie interna

calpestabile.

Il servizio è rivolto alle donne, anche migranti, con o senza figli, in grave e temporaneo disagio, non

solo abitativo.

Non sussiste un limite di età per le donne, i figli maschi sono accettati fino al diciottesimo anno.

Grazie all’esperienza svolta negli ultimi anni, il servizio risulta particolarmente adatto all’ospitalità

di donne con figli in fase di separazione dal partner, anche per motivi di maltrattamento, di donne

migranti. L’utenza dovrebbe possedere sufficiente livello di autonomia nella gestione della vita

quotidiana e dei figli.

L'Accoglienza Educativo Abitativa risponde ad un bisogno abitativo, di mantenimento, di protezione,

di tutela, di contenimento e sostegno e promozione.

Gli utenti accedono al servizio su proposta dei Servizi Sociali.

Sinteticamente, potremmo dire che la modalità d’accoglienza dell’utente segue le seguenti fasi:

Ricognizione delle risorse disponibili (spazi disponibili, risorse umane attivabili, esame delle utenti già

inserite rispetto alle caratteristiche individuali e alle modalità di relazione).

Analisi della domanda (raccolta dati, informazioni, focalizzazione dei bisogni, anamnesi del caso con il

supporto delle altre figure professionali).

Presa in carico (conoscenza dell’utente e accoglienza con attenzione alla singolarità della persona. In

questa fase, l'utente prenderà visione del Regolamento interno apponendo la propria firma come

dimostrazione di una presa di responsabilità).

Elaborazione di un programma di lavoro (si puntualizzano i vari obiettivi che si intendono

perseguire, con l’indicazione dei tempi, delle azioni e degli strumenti che saranno utilizzati,

quantificando le risorse immediatamente spendibili e quelle che si potranno attivare in futuro).

Verifica in itinere (la verifica in itinere è necessaria per vagliare la congruenza tra le prestazione

offerte e il mandato dei servizi sociali; dopo aver preso in esame il materiale prodotto si valuta il

raggiungimento degli obiettivi e se il cambiamento è avvenuto nella direzione auspicata).

Dimissioni durante la fase di conclusione del Progetto in accordo con i Servizi invianti, l'Educatore

fornisce un sostegno ed un supporto per la completa reintegrazione nella società.

MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO

La presenza dell'Educatore è prevista per 9 ore settimanali per nucleo. Le donne ospitate nel Servizio di

Accoglienza educativa-abitativa vivono in una condizione di semi autonomia, vengono concordati,

secondo il regolamento della casa: gli orari di rientro serale, le modalità di ricevimento delle visite

domiciliari, le assenze notturne. Le norme del regolamento, vengono in parte negoziate con le ospiti,

tenendo conto delle esigenze personali e del progetto educativo.

La modalità di gestione della vita quotidiana viene affrontata e verificata durante i colloqui

individualizzati e le visite domiciliari che l’educatrice ha settimanalmente con le ospiti. Gli incontri

con le utenti vengono stabiliti in base alle loro esigenze temporali, talvolta, al fine di un’osservazione

più ampia, le visite avvengono senza preavviso. Per incontrare le donne che lavorano l’orario

dell’educatrice, è flessibile e si estende, una volta la settimana, ad una presenza serale e un paio di

volte la settimana a orario pranzo.

L’educatrice è comunque a disposizione delle ospiti all’interno del proprio orario settimanale, ed ha

con esse frequenti contatti telefonici.

Gli appartamenti sono autogestiti utenti sia per quanto riguarda la pulizia degli spazi che per il

sostentamento quotidiano.

In sintesi il servizio offre le seguenti prestazioni:

Visite domiciliari;

Colloqui individualizzati;

Orientamento e accompagnamento ai servizi;

Per quanto riguarda l’aspetto del Sé, relazionale e genitoriale, si opera con:

• colloqui individuali con la donna ed eventuali familiari in casi particolari;

• osservazione e sostegno alle capacità genitoriali;

• supporto all’integrazione culturale/sociale (incentivazione di corsi della lingua italiana,

conoscenza del territorio per una costruzione di una rete di sostegno, etc);

• monitoraggio dell’andamento scolastico dei minori e supporto alla madre nei compiti

pomeridiani (a seconda delle difficoltà Acisjf si occupa dello studio

dei minori attraverso il supporto degli educatori e di volontari);

• gestione economica/domestica;

• creazione di spazi ludico ricreativi per i minori.

Per quanto riguarda il lavoro, si garantisce supporto:

• nello stilare il curriculum;

• nella selezione e risposta agli annunci economici di offerta lavoro;

• nell'affrontare l’eventuale colloquio per l’assunzione;

• nel reperire l’ elenco e gli indirizzi delle agenzie che offrono lavoro interinale;

• nell’individuare eventuali occasioni di formazione;

• favorire l’acquisizione e il miglioramento di alcune abilità sociali spendibili nel mondo del

lavoro.

Per quanto riguarda la casa, si garantisce supporto:

• nella compilazione della domanda di assegnazione dell’alloggio di edilizia popolare, contatti

telefonici e accompagnamento all’ufficio competente

• nella ricerca della casa al mercato privato: selezione annunci economici, accompagnamento alle

agenzie immobiliari, etc.

Nei compiti dell’educatore/rice sono compresi gli incontri e verifiche con gli operatori del Servizio

Sociale e altre figure significative (Tutela Minori, operatori S.ERT., psicologo, insegnanti, etc) e

stesura di relazioni per i Servizi stessi e il Tribunale per i Minorenni.

L’obiettivo di tali incontri è il monitoraggio dell’andamento dei progetti individuali, mediazione e

comunicazione di informazioni tra l’utente e gli operatori dell’ente inviante.

RETE SOCIALE/AMBIENTE

Il Servizio pone particolare attenzione alla costruzione di una rete di rapporti con le Agenzie

Educative che a vari livelli operano nel territorio, come S.E.R.T., Centro per l’impiego, Servizi

Pubblici, Agenzie per il lavoro, Asili Nido, Scuole.

Si concretizza nella: conoscenza e utilizzo delle risorse disponibili, formulazione di progetti

specifici individuali per le donne e/o per i figli.

PERSONALE IMPIEGATO

Nella gestione del Servizio e nel raggiungimento degli obiettivi ad essa connessa sono impegnati

un'equipe di operatori professionali.

La figura dell’educatore rappresenta un' importante polo per il monitoraggio della situazione, nonché

un supporto per il nucleo in difficoltà attraverso la relazione educativa. Diventa inoltre il punto di

riferimento nella gestione delle relazioni che ruotano attorno al singolo caso perché tiene i contatti con

l’assistente sociale, con cui ha scambi frequenti e verifiche periodiche circa l’andamento del progetto

individualizzato, con gli altri operatori sociali (psicologi, psichiatri, ecc.), con il coniuge, la famiglia

affidataria e con altre figure inserite nel percorso personale delle ospiti. Contribuisce a garantire una

positiva convivenza tra i diversi nuclei e il buon funzionamento della struttura.

Il comitato A.C.I.S.J.F. offre una collaborazione volontaria e continuativa alla gestione della struttura,

degli aspetti economici, amministrativi e burocratici in stretta cooperazione con la persona che gestisce

la segreteria e l’organizzazione del lavoro degli operatori ed individua i bisogni degli alloggi

(modifiche strutturali, arredo, manutenzione).

Altre figure che ruotano periodicamente all’interno della struttura sono i volontari che, di volta in

volta, sono integrati nell’organizzazione e vita dei Servizi secondo programmi ed esigenze

concordati con gli stessi, anche in base a necessità organizzative ed educative contingenti.

A.C.I.S.J.F. Sede di Vicenza ONLUS

Via D. Groppino, 43

36100 Vicenza

P.IVA/C.F 00895290245

Segreteria: 0444.513533

Servizio educativo: 346.6949101

Contatti mail:

Consiglio direttivo: [email protected]

Coordinamento: [email protected]

Equipe educativa: [email protected]

Website: www.acisjf-vicenza.it

CONTATTI