venerdì 10 marzo 2017 La nostra Chiesa6

Testimoni di FedeVenerdì 10 marzo, alle ore 21, nellaSala parrocchiale di S. Marco (viaMascagni 6) Il Circolo La Croce proponeun incontro con don Gabriele Magiarottie il dott.re Andrea Mondinelli su “Elogiodella coscienza per la dignità dell’uomo”.

Giovani in QuaresimaAnche durante la Quaresima tornal’appuntamento per i giovani.Domenica 12 marzo, alle 19, inSeminario, la Pastorale giovanileorganizza la Scuola della Parola,liturgia penitenziale e, a seguire, unacena tutti assieme a coloro che hannopartecipato alla Gmg… e non solo. Nonoccorre prenotarsi.

Famiglie Nuove ARiminiDomenica 12 marzo, dalle ore 15 allasala dell’associazione Papa GiovanniXXIII (via Valverde 10 - loc. Sant’Aquili-na) ”Come la famiglia, così la società”,un pomeriggio di festa e di dialogoaperto su sfide, opportunità e prospet-tive per la famiglia e per la società dioggi. Info per Faenza: Ruggero 3282776564.

Esercizi spirituali inSeminarioUna settimana di esercizi spirituali inSeminario Pio XII, per vivere un periododi profondità nel rapporto con il Signo-re. Gli appuntamenti che scandiscono lagiornata sono la meditazione al matti-no e l’incontro serale. Dal 26 marzoall’1 aprile. Relatore, don Luca Rava-glia. Iscrizione e info: Sara Nannini 3397990440 - nanninisara@hotmail.it

Incontri di coriSabato 18 marzo, alle ore 20.45 nellachiesa della B.V. del Paradiso, incontridi cori in omaggio a Maria con branid’organo eseguiti da VincenzoLombardi.

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TThhee MMaarrrriiaaggee CCoouurrssee ’amore ha bisogno di tempo disponibile egratuito, che metta altre cose in secondopiano. Ci vuole tempo per dialogare, per ab-

bracciarsi senza fretta, per condividere progetti,per ascoltarsi, per guardarsi, per apprezzarsi, perrafforzare la relazione. (n. 224 Amoris laetitia dipapa Francesco)

Il tempo! È uno degli elementi che oggi non ba-sta mai! Troppe cose da fare, sempre di corsa,sempre insoddisfatti, sempre maggiori richieste!A volte ci troviamo alla fine della giornata stanchimorti, senza la consapevolezza di come le ore cisiano sfuggite via o di come non siamo riusciti a“incontrare” il nostro partner, non aver avuto mo-do di costruire la nostra relazione d’amore. Non è la stessa cosa vivere la giornata di corsa,con l’ansia o viverla sapendo che sono in armo-nia con la persona che amo e mettendo tutto nel-le mani del Signore. Non è la stessa cosa correrecome disperati per ventiquattro ore o trascorrerela giornata sapendo che posso decidere di avereun tempo dedicato a noi due, al nostro amore dicoppia e, proprio attraverso questo, un tempo de-dicato a Colui che è Amore vero, che è Tempo in-vestito bene, che è crescita di coppia e di famiglia,che è Dono reciproco.

Otto cene per otto incontri nella coppia, per lecoppie che vogliono prendersi del tempo, per unlui e una lei che vogliono confrontarsi su alcuniargomenti utili alla loro relazione: questo è TheMarriage Course, questa è l’esperienza vissuta inquesti mesi da tre coppie di sposi.Essere ospitati in casa altrui permette alle coppiedi godersi i vari momenti della serata in intimitàe serenità dando priorità al proprio tempo. Ospi-tare le coppie ha permesso a noi di esprimere ilnostro essere sposi in Dio attraverso gesti con-creti e gratuiti come l’accoglienza, la preparazio-ne di una cena o una tisana, la preghiera a due.Questo è The Marriage Course, che il Centro perla Pastorale Familiare ha introdotto in Diocesi eche dona a coppie di ogni età, sposi o conviven-ti, vicine o lontane dalla Chiesa. È un modo nuo-vo per uscire da sé ed aprire la porta di casa almondo delle molteplici relazioni d’amore fra unuomo e una donna.Questo corso è appena terminato ma la data delnuovo The Marriage Course che si svolgerà quiin Diocesi, a casa nostra, sarà presto consultabi-le sul sito www.misterogrande.org

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famiglia@diocesifaenza.it

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AAccccoommppaaggnnaarree ee ddiisscceerrnneerreeiovedì 2 marzo don MarcoFerrini e i coniugi Flavio eAnnarita Cornacchia hannoaffrontato il tema cruciale

dell’Amoris laetitia, quello del‘discernimento’. Un termine nonusuale nel nostro lessico di credenti,nemmeno per i sacerdoti. Un termine,assieme alla parola ‘accompagnare’che papa Francesco ha introdottonella pastorale familiare facendosorgere interrogativi e perplessità.Coloro che seguono queste nostrepiccole cronache sulle serate dedicateall’approfondimento dell’esortazionepapale, sanno fin dal primointervento che Francesco non haintrodotto alcuna rivoluzionedottrinale. L’avvocato Bontempi haevidenziato subito, al primo incontro,che “l’esortazione non mette indiscussione la dottrina”.Eppure papa Francesco uno spuntorivoluzionario rispetto al nostroquieto vivere di cattolici italiani, e nonsolo, l’ha proprio dato. E tutto ruotaattorno a ‘discernere’ e‘accompagnare’, “parolecomplementari, e allo stesso temposovrapposte” ha introdotto donFerrini. Alla stregua di quel passoevangelico in cui leggiamo di Gesùche accompagna i due discepoli diEmmaus lungo la strada e nelcondividere il cammino discerne conloro sul significato degli avvenimentiappena accaduti a Gerusalemme.Discernere è fare il punto sulla vitacristiana che si radica nella vitaquotidiana. Il compito che ne deriva aun cristiano è quello di cercare di farela volontà di Dio pur fra le tensioni ele ambiguità della vita. “Lo Spiritoabita in noi”, ci ha ricordato donFerrini citando San Paolo, “e ci fadiventare Chiesa”.Perché discernere? Perché aiutare chivive situazioni difficili, magari‘irregolari’ come nel caso di divorzio oseparazione coniugale, a discernere?

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Papa Francesco scrive: “La strada dellaChiesa è quella di non condannareeternamente nessuno; di effondere lamisericordia di Dio a tutte le personeche la chiedono con cuore sincero”.Flavio Cornacchia ha fornito alcunidati Istat sul matrimonio in Italia. Nel2015 si sono registrati 194milamatrimoni, di cui 88mila quelli civili(45%), e ben 24 con almeno unconiuge straniero e 33.579 le secondenozze. Anno con quasi 92milaseparazioni e ben 82mila divorzi (per

viadell’introduzionedel divorziobreve).La Chiesa èconsapevole dellefragilità umane.Pur promuovendoil matrimoniocristiano, ognipastore èchiamato anche

ad agevolare il discernimento diciascuno per una vera apertura alVangelo in qualsiasi condizione sitrovi.Il presupposto è che di fronte aqualsiasi errore, tutti siamo chiamatial discernimento, al pentimento e allaconversione, per rimettere Dio alcentro del nostro cammino.I prossimi incontri sono per ggiioovveeddìì 99e ggiioovveeddìì 1166 mmaarrzzoo, sempre alSeminario di viale Stradone.

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