Accendi il cuore per l’epilessia 2011...Epilessia, il 1 maggio è Giornata nazionale Giunta alla...

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Accendi il cuore per l’epilessia In concomitanza con il primo maggio, giornata nazionale contro l’epilessia, prende il via anche quest’anno, dal 2 all’8 maggio, la raccolta fondi Accendi il cuore per l’epilessia, promossa dall’Associazione Italiana contro l’Epilessia, la Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Epilessia e la Società Italiana di Neurologia, con il patrocinio del Segretariato Sociale Rai, in collaborazione con Tim, Vodafone, 3, Coopvoce, Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali. Dal 2 all’8 maggio sarà possibile, attraverso il numero dedicato 45501, donare 2 € alla ricerca inviando SMS da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, oppure chiamando da rete fissa Telecom Italia, Fastweb, Infostrada e Teletu. Le donazioni raccolte saranno devolute interamente alla ricerca sulle epilessie farmaco resistenti. L’epilessia, riconosciuta come malattia sociale dal 1965 interessa direttamente tra lo 0,5 e l’1 per cento della popolazione italiana, circa 500.000 cittadini con 25.000 nuovi casi l’anno. Di questi solo un numero limitato di casi guarisce. Se la maggioranza riesce a controllare farmacologicamente le crisi conducendo una vita normale, circa il 30% delle persone con epilessia non trova ancora oggi una terapia adeguata. La raccolta fondi sarà accompagnata dalla presenza nelle piazze italiane di volontari dell’Aice, insieme ai medici della Lice (Lega Italiana contro l’Epilessia). Nelle piazze marchigiane i volontari di Aice e Lice saranno presenti per fornire informazioni e opuscoli sull’epilessia e sulle recenti conquiste mediche, ma soprattutto sociali, ottenute dalla costante attività dell’Associazione: dalla somministrazione di farmaci nelle scuole per contrastare le crisi al riconoscimento dei casi di guarigione con il Decreto Ministeriale a firma del Ministro A. Matteoli del 30/11/2010 che finalmente riconosce piena cittadinanza alle persone con casi di epilessia guarita spontaneamente o con terapia chirurgica, che non saranno obbligate per tutta la vita ad ingiuste limitazioni quali validità solo biennale della patente. Al Decreto Ministeriale, che recepisce la Direttiva CE 112/09 sulla patente per persone con disabilità visiva, diabete mellito, epilessia, e alle sue conseguenze sulla vita delle persone affette da epilessia, sarà inoltre dedicato il convegno Epilessia e mobilità che si terrà sabato 14 maggio 2011, alle ore 9:30, presso l’Aula P160 del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale di Padova, con il Patrocinio di: Comune di Padova, SIN, AOPD, UNIPD, Ordine dei Medici, USL 16, FIMMG e SNAMI, Pediatri di libera scelta, Associazione Uniti per Crescere. Info: 3487765932 (Aice Marche) fonte: laprimaweb.it – 2 maggio 2011

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  • Accendi il cuore per l’epilessia

    In concomitanza con il primo maggio, giornata nazionale contro l’epilessia, prende il via anche quest’anno, dal 2 all’8 maggio, la raccolta fondi Accendi il cuore per l’epilessia, promossa dall’Associazione Italiana contro l’Epilessia, la Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Epilessia e la Società Italiana di Neurologia, con il patrocinio del Segretariato Sociale Rai, in collaborazione con Tim, Vodafone, 3, Coopvoce, Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali.

    Dal 2 all’8 maggio sarà possibile, attraverso il numero dedicato 45501, donare 2 € alla ricerca inviando SMS da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, oppure chiamando da rete fissa Telecom Italia, Fastweb, Infostrada e Teletu.

    Le donazioni raccolte saranno devolute interamente alla ricerca sulle epilessie farmaco resistenti.

    L’epilessia, riconosciuta come malattia sociale dal 1965 interessa direttamente tra lo 0,5 e l’1 per cento della popolazione italiana, circa 500.000 cittadini con 25.000 nuovi casi l’anno. Di questi solo un numero limitato di casi guarisce. Se la maggioranza riesce a controllare farmacologicamente le crisi conducendo una vita normale, circa il 30% delle persone con epilessia non trova ancora oggi una terapia adeguata.

    La raccolta fondi sarà accompagnata dalla presenza nelle piazze italiane di volontari dell’Aice, insieme ai medici della Lice (Lega Italiana contro l’Epilessia). Nelle piazze marchigiane i volontari di Aice e Lice saranno presenti per fornire informazioni e opuscoli sull’epilessia e sulle recenti conquiste mediche, ma soprattutto sociali, ottenute dalla costante attività dell’Associazione: dalla somministrazione di farmaci nelle scuole per contrastare le crisi al riconoscimento dei casi di guarigione con il Decreto Ministeriale a firma del Ministro A. Matteoli del 30/11/2010 che finalmente riconosce piena cittadinanza alle persone con casi di epilessia guarita spontaneamente o con terapia chirurgica, che non saranno obbligate per tutta la vita ad ingiuste limitazioni quali validità solo biennale della patente.

    Al Decreto Ministeriale, che recepisce la Direttiva CE 112/09 sulla patente per persone con disabilità visiva, diabete mellito, epilessia, e alle sue conseguenze sulla vita delle persone affette da epilessia, sarà inoltre dedicato il convegno Epilessia e mobilità che si terrà sabato 14 maggio 2011, alle ore 9:30, presso l’Aula P160 del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale di Padova, con il Patrocinio di: Comune di Padova, SIN, AOPD, UNIPD, Ordine dei Medici, USL 16, FIMMG e SNAMI, Pediatri di libera scelta, Associazione Uniti per Crescere.

    Info: 3487765932 (Aice Marche)

    fonte: laprimaweb.it – 2 maggio 2011

  • Architetti disabili per un giorno «Monza nemica dell'handicap»

    Marciapiedi troppo alti, pali della luce e della pubblicità, panettoni contro la sosta selvaggia e l'inciviltà della gente che parcheggia dove non dovrebbe. Sarà anche una città moderna Monza. Sarà. Ma la fotografia dell'Ordine degli architetti di Monza e Brianza mostra come non sia a misura di disabile, oppure di una mamma che gira col passeggino o di un anziano. Un gruppo di professionisti divisi in squadre ha simulato diversi tipi di disabilità e con una carrozzina o con le stampelle ha provato a girare per il centro storico della città. Il risultato finale può essere riassunto in una sola parola: «Medioevo» . L'iniziativa è nata nell'ambito del corso «Progettare l'accessibilità» . Gli architetti, una ventina, si sono dati appuntamento in via Zucchi e da lì hanno effettuato una serie di percorsi nel centro storico. L'obiettivo, dice Giovanni del Zanna, il docente, è «di formare gli architetti del futuro» .

    Le nuove leve che saranno chiamate a costruire case, progettare piazze, centri di aggregazione o negozi, dovranno in sostanza tenere conto delle categorie più deboli. E il test è servito proprio per constatare in concreto quali sono le difficoltà. «È difficile da credere dice l'architetto del Zanna , ma il livello di accessibilità di una città come Monza, che non è certo una metropoli delle dimensioni di Milano, è bassissimo» . Per chi si muove in carrozzina o per chi ha solo delle difficoltà di deambulazione le strade sono un percorso a ostacoli. Si parte dai marciapiedi che rispetto al manto stradale hanno dislivelli di parecchi centimetri e si finisce con buche e avallamenti che rendono impossibile gli spostamenti.

    All'elenco poi si aggiungo negozi invalicabili, edifici pubblici come il tribunale o lo stesso ufficio disabili del Comune dotati di ripide scalinate senza scivoli e, per finire, l'inciviltà della gente. Il viaggio effettuato dagli architetti, tuttavia, non si limit erà a insegnare ai giovani professionisti come progettare una città accessibile a tutti, ma prenderà la forma e la sostanza di una relazione che verrà trasmessa all'amministrazione comunale. Il Piano di governo del territorio che deciderà il futuro urbanistico della città è in fase di adozione e il documento, sperano gli architetti, potrebbe trasformarsi in una fonte di ispirazione.

    fonte: corriere.it – 2 maggio 2011

  • Istituito l’elenco regionale delle assistenti personali

    AOSTA – “Siamo la Regione in Italia che eroga i contributi piu’ alti alle famiglie che assumono una badante con cifre che arrivano anche a 1.200 euro mensili: a fronte di questo impegno economico, vogliamo avere la garanzia di un’assistenza di qualita’ delle persone non autosufficienti”. Cosi l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche Sociali Albert Lanice ha spiegato la decisione di istituire in Valle d’Aosta un elenco unico regionale delle assistenti personali.

    All’elenco, che sara’ gestito dalla Direzione politiche sociali dell’Assessorato, dovranno, entro il 2014, iscriversi tutte le persone interessate a lavorare nell’accompagnamento delle persone non autosufficienti, anziani o disabili. Dopo quella data potranno ottenere il contributo regionale solo le famiglie che assumono assistenti iscritte nell’elenco regionale.

    Le badanti dovranno svolgere un corso di formazione, gratuito, di 120 ore, suddivise in 80 di teoria e 40 di tirocinio. Diversi i temi trattati: dai principi per una sana alimentazione, alle tecniche per alzare o spostare una persona anziana, all’insegnamento della lingua italiana. Concluso il corso, otterranno la certificazione delle competenze e la possibilita’ di iscriversi nell’elenco.

    I corsi, quattro all’anno, partiranno dal 2012 e saranno finanziati con 630.000 euro provenienti dal Fondo sociale europeo. “Noi ci preoccuperemo di contattare le oltre 370 assistenti personali che sappiamo che stanno lavorano presso le famiglie valdostane e daremo loro le informazioni necessarie per iscriversi” ha sottolineato Gianni Nuti, direttore delle Politiche sociali dell’Assessorato regionale Sanit. Sara’ anche attivato uno sportello telefonico (tel 0165/527109) istituto presso la Direzione politiche sociali. Per favorire la diffusione dell’informazione e per spiegare alle famiglie il funzionamento dell’elenco regionale saranno anche organizzati degli incontri sul territorio: lunedi’ 9 maggio a Verrs, martedi’ 17 maggio ad Aosta e lunedi’ 24 maggio a Morgex.

    fonte: adnkronos.com – 2 maggio 2011

  • Epilessia, il 1 maggio è Giornata nazionale Giunta alla sua X edizione, torna la Giornata nazionale per l’epilessia. Organizzato dalla Lega italiana contro l’epilessia, l’evento ha lo scopo di promuovere conoscenza, allontanando così lo spettro dello stigma e del pregiudizio. Sono 500mila in Italia, le persone che vivono questa patologia

    ROMA - Sei milioni in Europa, 500mila in Italia e 30mila nuovi casi l'anno: sono questi i numeri dell'epilessia messi a disposizione dalla Lice, la lega italiana contro l'epilessia, che il 1 maggio organizza e promuove la X edizione della Giornata nazionale. Scopo: promuovere la conoscenza della patologia e allontanare tutti i pregiudizi che ne derivano, alimentando consapevolezza sulla necessità delle ricerca scientifica e promuovendo buone prassi utili al miglioramento della qualità della vita delle persone.

    Patologia cronica neurologica, l'epilessia può manifestarsi ad ogni età e in diverse forme. Caratterizzata da improvvise e subitanee crisi, queste altro non sono che scariche - molto intense e rapide - di neuroni dell'encefalo. Nonostante sia però una delle patologie neurologiche più frequenti - colpisce nel mondo 43 milioni di persone circa, con un'incidenza media di quasi 9 casi ogni 1000 persone -, l'epilessia è scarsamente conosciuta nella sua natura e nel suo sviluppo. A tal proposito, un'indagine Doxa commissionata dalla Lega italiana contro l'epilessia, fa emergere che, sebbene oltre il 90% delle persone dichiari di sapere cosa sia l'epilessia, solo il 33% di queste ha acquisito tali informazioni da fonti scientifiche. Il 30%, infatti, dichiara di saperne qualcosa da informazioni desunte da parenti e amici, mentre uno scarso 10% da colloqui con i medici. Secondo il 23% del campione di popolazione ritiene poi che la malattia possa provocare disturbi psichici: un errore macroscopico fonte di stigma e pregiudizio. Così come il dato che ci dice che l'11% degli italiani è convinto che l'epilessia sia una malattia mentale e che il 4% creda addirittura che l'epilessia sia dovuta in qualche modo ad una forza sovrannaturale.

    In termini di cura, per l'epilessia c'è l'approccio farmacologico o chirurgico. La rimozione delle cause può essere possibile anche attraverso pratiche chirurgiche, ma solo se medicalmente possibile. Inizialmente o a scopo preventivo, farmaci antiepilettici permettono alla persona di avere un generale controllo della situazione. La ricerca scientifica in questo senso apre la strada a nuovi traguardi, sia chirurgici che farmacologici, anche se il 20% delle diverse tipologie di epilessia non è ancora controllabile. Ecco, dunque, perché è importante il 1 maggio, perché è importante la Giornata nazionale, perché è importante la ricerca scientifica.

    La Lice (Lega italiana contro l'epilessia) è una società scientifica il cui obiettivo statutario è quello di contribuire alla cura e all'assistenza dei pazienti con epilessia nonché al loro inserimento nella società promuovendo e attuando ogni utile iniziativa per il conseguimento di tali finalità. Per saperne di più e verificare gli eventi, visitare il sito http://www.giornataepilessia.it/.

    fonte: Superabile.it – 2 maggio 2011

  • Per dare voce all'anima delle molteplici disabilità

    Sta per nascere - e verrà presentato il 5 maggio, durante la Conferenza Internazionale di Roma sulla Vita Indipendente - il Premio per la Drammaturgia "Teatro e Disabilità", voluto dall'AVI di Roma (Agenzia per la Vita indipendente) e dall'ECAD (Ebraismo Cultura Arte Drammaturgia). Un'iniziativa che può realmente rivelarsi come una bella opportunità, per chi scrive, per chi fa teatro e anche per chi ne fruisce. Vediamo perché. Come abbiamo segnalato nei giorni scorsi - presentando l'importante Conferenza Internazionale di Roma sulla Vita Indipendente del 4 e 5 maggio - all'interno di tale evento è previsto anche un momento culturale, durante il quale vi sarà tra l'altro la presentazione della prima edizione del Premio per la Drammaturgia Teatro e Disabilità, a cura di Vittorio Pavoncello. Si tratta di un'iniziativa lanciata dall'AVI di Roma (Agenzia per la Vita indipendente) - una delle organizzazioni promotrici della Conferenza di Roma - insieme all'ECAD (Ebraismo Cultura Arte Drammaturgia), in accordo con l'articolo 30 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport), con l'obiettivo di dare una voce all'anima delle molteplici disabilità, attraverso la scrittura di testi teatrali.

    In realtà, ciascuna nel proprio settore, l'AVI e l'ECAD operano da anni all'insegna dell'originalità delle proposte, dell'innovazione e della modalità di intervento. L'AVI lo fa tramite una delle forme certamente più all'avanguardia dell'assistenza per la persona con disabilità, attraverso cioè la figura dell’assistente personale per realizzare i principi della Vita Indipendente; l'ECAD, invece, lo fa soprattutto attraverso l'iniziativa La memoria degli altri, creando una serie di originali modalità culturali per celebrare il Giorno della Memoria del 27 gennaio. Proprio in quest'ultima occasione, tra l'altro, le due organizzazioni ebbero modo di lavorare insieme, per ricordare lo sterminio delle persone con disabilità progettato dal regime nazista, con un evento multispettacolare, intitolato Pulling down, andato in scena nel 2008 nella Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica di Roma. «Il teatro - spiegano i promotori del Premio Teatro e Disabilità - è stato scelto tra le varie arti poiché più di altre comunica direttamente attraverso la fisicità e la corporeità emozioni e concetti vissuti anche dalle persone con disabilità. Esso, infatti - sebbene sia arte della finzione - non nasconde sulla scena né la mente né il corpo e la sua storia ha tanti personaggi caratterizzati da condizioni di disabilità, che hanno avuto successo verso il pubblico: dalla cecità di Edipo, alla deformazione di Riccardo III, sino alla follia di Enrico IV.

    Il teatro, insomma, utilizzando un linguaggio capace di trasformare il disagio in esperienza scenica e visionaria, sollecita in autori e spettatori modalità comunicative in grado di superare barriere pregiudiziali che da sempre condizionano l'approccio nei confronti della disabilità, considerata esclusivamente come "problema" piuttosto che come condizione relativa agli esseri viventi, feconda di stimoli e potenzialità. Il modo in cui è percepita la disabilità è strettamente correlato a come essa è rappresentata dai mezzi di comunicazione, valutata come fenomeno marginale e argomento da relegare all'interno di spazi specialistici. Dare voce alle persone che hanno una storia di disabilità da raccontare può essere un'occasione per conoscerne il percorso umano e artistico e riflettere in modo diretto sulle tematiche culturali legate alla disabilità stessa». Questo Premio di Drammaturgia, quindi, può realmente rivelarsi come una bella opportunità, per chi scrive, per chi fa teatro e per chi ne fruisce. Chi opera in quel mondo, infatti, potrà avere a disposizione nel tempo un archivio di testi dove il mondo della disabilità e la persona con disabilità saranno presentati in accordo con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, favorendone il ritorno nella società reale e avendo a disposizione un panorama cospicuo di personaggi umani da cui attingere e da poter interpretare, secondo i nuovi modelli di vivere e intendere la disabilità. Il pubblico, poi, avrà un maggior numero di spettacoli sulla disabilità ai quali assistere e sui quali riflettere e operare

    fonte: superando.it – 2 maggio 2011

  • "Artista per un giorno": i disabili si raccontano attraverso la pittura

    Un'originale installazione - alla Sala Santa Rita in via Montanara, in pieno centro storico a Roma - delle opere pittoriche realizzate dai disabili fisici e psichici del Centro diurno “La bottega delle idee”, per raccontare la loro “ricerca artistico-espressiva” e allo stesso tempo “la complessità dei percorsi riabilitativi”. Si intitola “Artista per un giorno. Percorsi d'integrazione psicosociale” la singolare iniziativa al via dal 12 maggio alle 11 e visitabile fino al 19, promossa dall'Assessorato alle politiche culturali e Centro Storico e dalla Asl RmB, realizzata con la collaborazione della cooperativa sociale “Nuove risposte” e organizzata da Zètema Progetto Cultura.

    “Oltre al notevole pregio artistico delle opere, l'esposizione è animata dal desiderio di rafforzare un rapporto con il contesto sociale, una restituzione alla città dei diversi significati del vivere ed uno scambio di esperienze con altre realtà impegnate con la disabilità”, fanno sapere gli organizzatori. Le opere esposte, infatti, sono il risultato “di un impegno a più mani che ha coinvolto l'equipe del servizio DAR II Distretto, gli artisti conduttori dei gruppi, gli operatori e i tirocinanti in un complesso lavoro di rete con altri soggetti culturali ed istituzionali del territorio. Questa esperienza creativa ha contribuito alla realizzazione di opere con una forte carica espressiva, significative di un'identità personale e di un lavoro svolto all'interno di un gruppo”.

    Tutto parte dal progetto del Centro diurno “La bottega delle idee” (finanziato da Roma Capitale - Dipartimento promozione dei servizi sociali e della salute), nel quale “il percorso artistico è inteso come esperienza di integrazione con l'esterno e di collaborazione di gruppo”. I laboratori artistico/espressivi - dalla pittura alla ceramica, dalla musica al teatro – sono finalizzati “alla riabilitazione e all'integrazione psicosociale, con l'obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e del proprio corpo”. E l'esposizione delle opere di artisti con disabilità, dense della loro fantasia e creatività, “restituisce alle persone che si sono impegnate in questo percorso un riconoscimento del valore delle loro opere e permette di ribaltare la prospettiva dell'essere disabili, spesso identificata in una mancanza o un difetto dell'essere; ciò apre ad una riflessione e ad una domanda sui possibili percorsi futuri nell'ambito della riabilitazione e dell'integrazione psicosociale”.

    fonte: redattoresociale.it – 4 maggio 2011

  • Corri per la Ricerca 2011

    Il 22 maggio riparte "Corri per la Ricerca", la gara podistica non competitiva i cui proventi saranno devoluti ai progetti di ricerca scientifica della Fondazione Farmacogenomica Fiorgen. Si parte domenica 22 maggio, alle ore 9.00, dal Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino, in via Sacconi 6. Questa edizione prevede una gara non competitiva su varie distanze (3,6,17 km), l'esibizione di Retrorunning e la Maratonabile, il percorso per disabili motori. Sono in programma diverse attività per i bambini con percorsi brevi e giochi scientifici con Openlab, alle ore 10.00. Sono previsti pacco gara ai primi mille iscritti, premi per le società e premi a sorteggio tra tutti gli iscritti. L'iscrizione per sostenere la ricerca scientifica è di soli cinque euro.

    La Fondazione Farmacogenomica FiorGen nasce dalla collaborazione di soggetti tra loro eterogenei, quali il Centro di Risonanze Magnetiche (CERM) del Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, il Polo Biomedico di Careggi, la Camera di Commercio Industria ed Artigianato di Firenze e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. La Fondazione promuove studi a carattere applicativo che mirano a sfruttare la conoscenza della struttura del genoma umano per identificare bersagli di terapia più efficaci e mirati, identificare nuovi indicatori di malattia e di risposta ai farmaci, sviluppare terapie farmacologiche innovative,disegnate tenendo conto della diversità genetica individuale dei pazienti.

    Info: www.fiorgen.net

    fonte: portale.giovani.fi.it – 5 maggio 2011

  • Piano per la riabilitazione: il ministero della Salute incontra le associazioni

    Il ministero della Salute apre alle associazioni dopo le perplessità e le critiche mosse sul “Piano d’indirizzo per la riabilitazione” (pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 60 del 2 marzo 2011) approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 6 febbraio 2011. Il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ha ricevuto Aifi (Associazione italiana fisioterapisti), Cittadinanzattiva, Fli (Federazione logopedisti italiani) e Fish (federazione italiana per il superamento dell’handicap) dopo che le stesse organizzazioni avevano fatto pervenire al ministero una richiesta di un confronto sul Piano. “Le perplessità anticipate al Ministero sono già note - spiega un comunicato della Fish -: il “Piano” appare già superato prima ancora di una assai improbabile applicazione. Sembra che la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità sia completamente ignorata nell’estensione del Piano e dei principi dell’articolo 26 su abilitazione e riabilitazione non si trova traccia”. Tra le criticità messe in evidenza dalle associazioni, la “multidisciplinarietà assente o limitata, scarsa attenzione ai servizi territoriali, rischio di ospedalizzazione, insufficiente valorizzazione della formazione iniziale e permanente dei professionisti dei servizi di abilitazione e riabilitazione”.

    Un incontro “cautamente positivo ma non del tutto soddisfacente”, spiegano le associazioni. “Lo stesso sottosegretario Martini ha convenuto che i termini dei problemi posti sono condivisibili – aggiungono -, ripercorrendo tutte le storture del nostro sistema in ambito riabilitativo. Fra le ipotesi di lavoro più interessanti si segnala l’elaborazione un “libro nero” sul malfunzionamento del sistema riabilitativo in Italia. Una sorta di elenco di “cattive prassi” da evitare. Ancora più impegnativa e dai risvolti più operativi è la costruzione di un nuovo documento sui percorsi assistenziali in riabilitazione. Serve una riflessione che chiarisca, fra l’altro, l’appropriatezza della figura medica di riferimento (fisiatra per le disabilità motorie, neuropsichiatra per le disabilità intellettive e relazionali ecc.), l’esigenza di un vero lavoro di équipe che parta dalla figura del case manager, il riequilibrio tra prestazioni in regime di ricovero e prestazioni ambulatoriali e domiciliari e che centri altri aspetti rilevanti nei processi abilitativi”. Alle associazioni, infine, l’invito, accolto positivamente, ad una più articolata interlocuzione con il Ministero in vista dell’istituzione dell’Osservatorio per l’attuazione del Piano sulla Riabilitazione.

    fonte: redattoresociale.it – 5 maggio 2011

  • La Compagnia di Sanpaolo finanzia attrezzature sportive per disabili

    La Compagnia di San Paolo al fianco dei disabili che vogliono fare sport. Enti e associazioni non profit del Piemonte potranno richiedere contributi per l'acquisto delle attrezzature necessarie. Un esempio? Unicicli per carrozzina o carrozzine adattate per il tennis o il basket.

    L'importo massimo sovvenzionato per ogni ente o associazione richiedente è di venticinquemila euro (Iva inclusa), bisognerà dimostrare consolidata pratica di attività sportive con persone disabili e la domanda va presentata entro mercoledì 15 giugno.

    L'iniziativa si chiama «diSportiamo» e il bando si può scaricare in pdf dal sito della Compagnia.

    fonte: lastampa.it – 6 maggio 2011

  • Contro Sla e Alzheimer «Adotta una cellula»

    Al via la raccolta fondi voluta dalla Casa Sollievo della Sofferenza

    In occasione del cinquantacinquesimo anniversario della sua fondazione, l'Irccs Casa Sollievo della Sofferenza Opera di San Pio da Pietrelcina dedica il mese di maggio ad «Adotta Una Cellula». Si tratta di una campagna di informazione e raccolta fondi promossa in collaborazione con l'Associazione Neurothon Onlus, la Fondazione cellule staminali e la diocesi di Terni, Narni e Amelia a favore della ricerca sulle cellule staminali cerebrali per la cura delle malattie neurodegenerative, come la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), la sclerosi multipla, il morbo di Alzheimer.

    L'intero mese - informa una nota - sarà dedicato alla promozione della conoscenza delle malattie neurodegenerative, per la quali purtroppo ancora non esistono terapie risolutive, e alla raccolta fondi per la ricerca sull'utilizzo di cellule staminali cerebrali, protocollo oggetto di studio da parte di Angelo Luigi Vescovi, direttore scientifico dell'Irccs Casa Sollievo, il quale ha recentemente ottenuto l'autorizzazione da parte dell'Istituto superiore di sanità alla sperimentazione di fase 1 che prevede il trapianto di cellule staminali cerebrali umane in pazienti affetti da Sla. Una diffusa campagna pubblicitaria e la presenza in televisione dello spot della campagna - nel quale Raoul Bova compare come testimonial - faranno da cornice all'evento principale del mese: sabato 14 maggio «Adotta Una Cellula» approderà allo Stadio Olimpico di Roma. La S.S. Lazio, infatti, ha deciso di sostenere la campagna dedicandole la partita interna contro il Genoa: lo speaker annuncerà l'iniziativa e lo spot sarà trasmesso contemporaneamente sugli schermi dello stadio prima dell'inizio della partita e durante l'intervallo. Le squadre infine saranno accompagnate al loro ingresso in campo dallo striscione della campagna, che sarà posizionato alle loro spalle durante lo schieramento in campo.

    fonte: vita.it – 6 maggio 2011

  • Diably, la mobilità protagonista in fiera a PadovaLa fiera è ad ingresso gratuito, a Padova dal 14 al 22 maggio

    Una proposta forse unica nel suo genere a livello nazionale, uno spazio tutto dedicato alla mobilità delle persone con disabilità: la Fiera Campionaria (Padova, 14-22 maggio 2011), che anche nel 2010 si è confermata come il salone aperto al pubblico più visitato del NordEst, vedrà quest'anno il debutto della proposta Diably, area di oltre mille metri quadri ricco di proposte pensate per chi - pur avendo un deficit motorio, sensoriale o cognitivo - pretende il riconoscimento del diritto a una vita normale. Sarà allestita per l'occasione un'esposizione di mezzi adattati alla guida delle persone con disabilità motoria: saranno presenti, fra le altre case automobilistiche, Fiat Autonomy e Volkswagen Mobility, entrambe con un programma dedicato a questa realtà. Le due case automobilistiche leader hanno deciso di credere nella nuova scommessa di Diably, nata dalla collaborazione fra Padova Fiere e Valter Nicoletti, presidente delle delegazioni di Padova, Vicenza e Verona dell'associazione Anglat (Associazione nazionale guida legislazione andiccappati trasporti), realtà impegnata da ben 30 anni nella promozione della mobilità delle persone con diverse le tipologie di disabilità.

    "Per la prima volta - spiega Nicoletti - un'esposizione dedicata alla disabilità non è relegata in confini ristretti, ma è inserita in una manifestazione fieristica aperta a tutti i generi di pubblico. Un segnale importante, una scelta che a nostro avviso va nella direzione giusta: i disabili sono persone come tutte le altre, vogliono essere informati sui nuovi prodotti dedicati alla disabilità, ma vogliono anche divertirsi visitando gli stand gastronomici o raccogliendo idee nuove per l'arredamento della casa". Fra le proposte di Diably, la possibilità offerta non solo ai normodotati, ma anche ai disabili, di mettersi al volante di alcuni modelli Volkswagen per un test di guida gratuito nella piccola pista allestita nell'area esterna della Fiere: "Una novità non di poco conto, se si considera che in genere il test di guida sono un'opportunità riservata solo alle persone normodotate. Si tratta di un buon esempio di pari opportunità, un modello da seguire", è la riflessione di Nicoletti. Accanto ai prodotti per le persone con patenti speciali, anche un'esposizione di mezzi pensati per facilitare il trasporto di persone in carrozzina che non possono guidare.

    LA NOVITA' DEL MOMENTO - La Campionaria è per definizione la "fiera dei campioni": all'interno di Diably non poteva mancare la proposta esclusiva di un prototipo che potrebbe diventare uno strumento preziosissimo nei campi della riabilitazione e della comunicazione facilitata. C'è già grande attesa per la presentazione di una nuova macchina che - attraverso dei sensori - converte il movimento in suono in tempo reale. Una sofisticata apparecchiatura, realizzata in collaborazione con un gruppo di ricercatori dell'Università di Bristol, che si presta a diversi tipi di utilizzo. SPAZIO ALLO SPORT - Ampio spazio sarà dedicato anche al mondo dallo sport, praticato con passione e costanza da moltissime persone con problemi di mobilità: in programma dimostrazioni di scherma, tiro con l'arco, calcetto e ping-pong, con la possibilità - anche per i "neofiti" - di cimentarsi in partite e tornei sportivi. Saranno in esposizione anche dei go-kart da competizione adattati alla guida di persone con disabilità.

    Orari di apertura: sabato e domenica 10.00-24.00, dal lunedì al venerdì 16.30-24.00 Ingresso gratuito Area: padiglioni 1-2-3-4-5-6-7-8 (galleria 7 e 8) -11-14-15 + 30mila metri quadri di area esterna

    fonte: disabili.com – 9 maggio 2011

  • Tour per non vedenti. La città e l’arte scoperte con le mani

    Il tatto per immaginare forme, volumi, spessori. Per cogliere lo sforzo creativo dei grandi maestri e per attraversare in lungo e in largo la storia. Le mani usate al posto della vista: questo il senso dell’itinerario organizzato ieri dall’associazione Cà Gioiosa in collaborazione con l’Unione ciechi di Mantova. Un percorso monumentale dedicato ai non vedenti che si è snodato tra chiese, piazze, fontane. Alla scoperta di antichi portali, ornamenti e sculture che spesso sfuggono anche al passante frettoloso. A Mara Pasetti il compito di guidare questo viaggio studiato in ogni dettaglio e costruito al termine di un soprallu ogo nel cuore della città. «Per questo progetto, che è alla sua seconda puntata, abbiamo selezionato elementi architettonici interessanti e a portata di mano - conferma la presidente di Cà Gioiosa - e in alcuni casi ci siamo premurati di chiedere le autorizzazioni per poter toccare le opere».

    «È un modo intelligente - osserva Pompeo Baroni, vice presidente dell’Unione ciechi di Mantova - per fare sì che il non vedente conosca la sua città e la apprezzi anche attraverso le opere monumentali». Il tour inizia alle 15.30: guanti in lattice per tutti seguendo le tappe indicate. Mara Pasetti invita a cogliere le opportunità di questa esperienza: la percezione di alcuni stili e costanti della storia dell’arte si rivelano attraverso la conoscenza che deriva dal tatto. Non è un viaggio cronologico. Dal Rinascimento si può tornare al Medioevo e viceversa. Sant’Andrea, Palazzo della Ragione, la fontana di piazza Broletto, un bugnato ottocentesco in via Accademia. Via via si colgono aspetti diversi.

    Obiettivo? «Toccando questi elementi dopo aver ascoltato alcune indicazioni stilistiche - spiega Mara Pasetti - si intuisce come siano stati realizzati i particolari presi in esame. Le mani scoprono dove c’è una tornitura, un muro ruvido, un marmo piuttosto che un cotto. Si distinguono i materiali, la porosità o la politura di una superficie. Come pure la forma e il rilievo di un decoro. È un’esperienza sensoriale interessante anche per chi vede». La proposta di questo “itinerario tattile monumentale”, iniziato con un primo percorso, è stata accolta con curiosità ed entusiasmo dall’Unione ciechi e ipovedenti di Mantova. In Sant’Andrea i partecipanti accarezzano i profili di sculture, balaustre. Commentano, rivelano le loro esperienze. Mara Pasetti alterna il racconto al tatto. La parola al gesto. Si ferma. Chiede pareri, impressioni, suggestioni. Del resto Cà Gioiosa lavora da sempre con i linguaggi espressivi.

    «Da dieci anni ci cimentiamo con quello teatrale ma anche col colore - continua - lavoriamo con il sociale e con una gamma sempre diversa di progetti». Perché non trasformare questo itinerario “tattile” in un appuntamento fisso da estendere a partecipanti diversi? «In realtà mi sarebbe piaciuto fare proposte turistiche di questo tipo - conclude Pasetti - perché ci sono molti non vedenti o ipovedenti che si spostano e che hanno la possibilità di viaggiare. Credo sarebbe un’idea da concretizzare. Questo percorso è sempre stato nelle mie corde... sono convinta che col tatto si impari più che con la vista»

    fonte: gazzettadimantova.it – 9 maggio 2011

  • Enel cuore, associazione ligure thalassemici e il galliera insieme contro la thalassemia

    Un concreto passo avanti a sostegno dei pazienti affetti da talassemia presso l’ospedale Galliera grazie all’acquisto di una risonanza magnetica da parte dell’Associazione Ligure Talassemici sostenuto integralmente da Enel Cuore Onlus (con un contributo di 1 milione di euro). Oltre mille esami già effettuati e liste d’attesa praticamente azzerate per gli oltre 400 cittadini liguri affetti da questa patologia, che hanno finalmente la possibilità di effettuare esami direttamente nella propria regione. I risultati sono stati presentati questa mattina presso la struttura ospedaliera alla presenza delle istituzioni.

    La risonanza magnetica permette la valutazione del sovraccarico di ferro nei pazienti talassemici e in tutte le altre condizioni di sovraccarico di ferro come quelle dovute a trasfusioni croniche. Grazie a questo esame è quindi possibile prevenire la cardiopatia, complicanza che rappresenta la principale cause di morte per i pazienti affetti da queste patologie. Dall’entrata in servizio dell’apparecchiatura sono stati effettuati circa settecento esami per verificare il sovraccarico di ferro nel fegato e circa cinquecento nel cuore. Il 40% dei controlli è stato effettuato su pazienti provenienti da Genova e provincia, la stessa percentuale per quanto riguarda le altre province liguri, mentre il restante 20% delle visite è stato richiesto da pazienti provenienti da altre regioni.

    L’iniziativa è nata dall’incontro tra Enel Cuore, il Centro della Microcitemia del Galliera e l’Associazione Ligure talassemici nell’ambito del "Progetto Talassemia", avviato nel 2005 dalla onlus dell’azienda elettrica dopo aver sviluppato una analisi dettagliata dell'incidenza della patologia in questione a livello nazionale e internazionale. Il progetto, portato avanti in collaborazione con le Associazioni e le Aziende Ospedaliere, ha un carattere nazionale ed è a favore della diagnosi e della cura della talassemia. Il Centro del Galliera, è stato individuato tra i sei centri di eccellenza cui destinare le attrezzature più efficaci, e il progetto della Struttura Microcitemia di dotare l'Ospedale di una apparecchiatura di risonanza magnetica per il controllo non invasivo delle cardiopatie da sovraccarico di ferro ha ricevuto l'approvazione di EnelCuore portando così al successivo finanziamento per l'acquisto dell'apparecchiatura.

    fonte: malattierare.sanitanews.it – 10 maggio 2011

  • La creatività non ha limiti. Fotografie in mostra a Torino (9 -13 maggio)

    Cosa succede quando un gruppo di adolescenti con disabilità incontra l’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti? Area onlus (www.areato.org), associazione che a Torino si occupa di bambini e ragazzi disabili, lo racconta con la mostra fotografica La creatività non ha limiti. Insieme a Luca Viola, il fotografo che ci ha accompagnato Area in questa avventura, i ragazzi hanno giocato, imparando a usare la macchina fotografica che ha immediatamente catturato la loro curiosità, offrendo nuove possibilità espressive. In breve, hanno imparato le tecniche basilari e sperimentato l’importanza della luce, l’utilizzo dello zoom e la regola dei terzi per una buona inquadratura. E poi via, in giro per la città! Strade,monumenti, case, particolari già visti sono diventati “nuovi” attraverso l’obiettivo della macchina fotografica. Luci, colori, oggetti e persone sono stati “fermati” con un clic dallo sguardo personale di ogni ragazzo. La cosa più preziosa di questo percorso? La possibilità per i ragazzi di dare una forma al proprio sguardo sul mondo

    Quando?

    Inaugurazione: lunedì 9 maggio 2011 - ore 19 ad Area onlus La mostra è visitabile su prenotazione fino al 13 maggio 2011. Info & Prenotazioni

    email [email protected] sito www.areato.org sito www.creativisenzalimiti.org

    fonte: ecoditorino.org – 10 maggio 2011

  • Sette anni di ragazzi Down al timone

    Partirà martedì 10 maggio la settima edizione di Ragazzi Down al timone, progetto legato ai percorsi per l’autonomia della Sezione di Roma dell'AIPD (Associazione Italiana persone Down). Due equipaggi di otto ragazzi ciascuno inizieranno dunque il loro corso di perfezionamento che durerà tutto il mese di maggio e la prima settimana di giugno. Per otto di loro sarà la prima esperienza su una barca a vela d'altura, mentre i ragazzi del secondo gruppo (giunti al terzo anno di corso) hanno già beneficiato dell'esperienza lo scorso anno. Entrambe le imbarcazioni, poi, che si chiamano La Poste e Ainez, partiranno dalla costa laziale (la prima il 12 giugno da Civitavecchia e la seconda da Fiumicino il 22 giugno) e toccheranno le isole dell'arcipelago toscano e l'Elba.

    Il tratto distintivo di questo progetto risiede nella possibilità di integrare la metodologia utilizzata dall'AIPD nei corsi di educazione all’autonomia, con l'ampio ventaglio di possibilità offerte dalla pratica velica. In questa prospettiva, infatti, i ragazzi si occuperanno in prima persona di tutti gli aspetti della gestione della vita in comune in barca: la spesa e l'organizzazione dei viveri in cambusa, i rifornimenti, il tracciare la rotta sulla carta navale, la partecipazione ai turni di guardia al timone, la collaborazione in cucina, l'aggiornamento del diario di bordo, le manovre di ormeggio e così via. Il protagonismo e soprattutto la capacità di integrare le proprie competenze con quelle del resto del gruppo sono quindi le linee guida che hanno fatto di Ragazzi Down al timone un'idea vincente.

    «Ma l’iniziativa - sottolinea Daniele Castignani, che ne è il responsabile - vuole anche sensibilizzare la popolazione delle diverse località toccate durante lo svolgimento del progetto alla socializzazione con le persone disabili. Ragazzi Down al Timone è un percorso educativo che si fonde armonicamente con un corso di vela: si impara sì a navigare - con i ragazzi che fin dalla prima uscita in mare stanno dietro al timone -, ma anche a condividere e a rispettare gli spazi degli altri, a cucinare e a mantenere in ordine le proprie cose. Si impara soprattutto a collaborare in una situazione estrema per tutti. La barca a vela, del resto, è un "generatore naturale" di conflitti e se non si impara a coordinarsi e non ci si rispetta, superando le difficoltà interpersonali, la barca "non si muove" e non si può raggiungere alcuna meta».

    Ragazzi Down al timone ha durata triennale e accompagna gli allievi all'apprendimento della vela attraverso un percorso completo e progressivo: a partire dalle piccole derive fino alla navigazione d’altura. In questo 2011, ci si avvale della collaborazione dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Velambiente, composta da un gruppo di marinai, biologi e naturalisti che hanno unito le loro singole competenze e professionalità per uno sforzo congiunto nel campo del turismo nautico ecosostenibile e dell'educazione ambientale. In particolare, Velambiente propone crociere e progetti caratterizzati da attività di scoperta della natura e di avvicinamento alla barca a vela. Da segnalare, in conclusione, che l'esperienza di quest'anno verrà filmata, portando alla realizzazione di un documentario in quattro puntate dedicato al progetto.

    fonte: superando.it – 10 maggio 2011

  • Telethon. In bicicletta per raccogliere fondi

    Un ex dipendente Bnl proverà a raggiungere Seattle partendo da New York

    In bicicletta per 5.532 chilometri, “coast to coast” da New York a Seattle. È l’impresa che si apprestano a compiere Leonardo Valentini, 63 anni ex dipendente della Banca Nazionale del Lavoro (in pensione da 5 mesi) e il fratello Enrico (65 anni) con l’obiettivo di raccogliere fondi per Telethon. Assieme a loro ci saranno anche l’ex professore alla New York University Alberto Ottaviani (che percorrerà il tratto fino alle Cascate del Niagara e dal Montana fino all'Oceano Pacifico) e l’aretino Paolo Conti (che correrà fino a Niagara Falls). L’evento è stato presentato oggi a Firenze, in Palazzo Vecchio, dal presidente della commissione sviluppo economico Enrico Bertini, dal presidente del circolo ricreativo Bnl Giampaolo Lari e dai protagonisti.

    «Ospitiamo volentieri in Palazzo Vecchio la presentazione di questa iniziativa», ha sottolineato Bertini, «perchè va a sostenere un progetto importante come quello di Telethon. Si tratta di un’impresa originale attraverso 10 stati, con sconfinamenti anche in Canada, che sicuramente saprà attrarre migliaia di contatti e che a loro volta attiveranno donazioni per la ricerca da parte di Bnl». “Bnl in Action” infatti è un progetto nato con l’obiettivo di estendere l’impegno per la raccolta fondi a favore di Telethon verso il target dei giovani e, più in generale, di tutti coloro che utilizzano i social network come facebook. La piattaforma principale è www.bnlinaction.it, sito all’interno del quale gli utenti hanno la possibilita' di donare il proprio contributo attraverso una modalità indiretta: scrivendo un messaggio nell’apposito form e condividendolo su Facebook. Al raggiungimento di 40 mila messaggi, Bnl donerà 1 euro a Telethon per ogni post condiviso.

    Gli utenti hanno, inoltre, la possibilità di seguire l’azione e di dare il proprio contributo anche sulla fan page “BNL per Telethon”, all'interno della sezione dedicata all'iniziativa. Il sito mette inoltre a disposizione degli utenti la possibilità di effettuare donazioni online, tramite carta di credito. Per oltre settanta giorni sarà possibile seguire i due protagonisti dell’iniziativa, che metteranno a disposizione degli utenti foto, filmati, commenti, curiosità e il racconto delle varie tappe su facebook e twitter. Tutti i commenti, le interazioni e le condivisioni su facebook che nasceranno attorno all'iniziativa contribuiranno al raggiungimento dei 40 mila euro che Bnl donerà a Telethon. Stilato un “cronoprogramma” a tappe che porterà i ciclisti a concludere la loro impresa il 28 luglio.

    La prima tappa prevede l’arrivo alla Cascate del Niagara, lungo l’Hudson River e il Lago Eire; poi sconfinamento in Canada, Lago Ontario Georgian Bay fino a Sault Saint Mary al Lago; poi in Michigan, Wisconsin fino al Missisipi, Minesota, Nord Dakota e, risalendo il Missouri, fino allo Yellowstone River e da qui a Billings; il percorso proseguirà attraverso le Montagne Rocciose, Helena e Missoula e poi fino a Clarkston, alle porte dello stato di Washington; attraverso l'Oregon, Portland e la foce del Columbia si avvicina la conclusione della pedalata con la passerella finale di Astoria Bay prevista per il 28 luglio.

    fonte: vita.it – 11 maggio 2011

  • Il cinema per non vedenti arriva anche a Napoli: esordio con “Si può fare”

    NAPOLI – Arriva anche a Napoli il cinema audio descritto per non vedenti e ipovedenti. La pellicola scelta simbolicamente per questo esordio è “Si può fare”, il film diretto nel 2008 da Giulio Manfredonia con protagonista Claudio Bisio. La proiezione, coinvolgerà in particolar modo gli studenti delle scuole del territorio. L’evento, promosso dal gruppo di imprese sociali Gesco insieme all’associazione Univoc (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi di Napoli), apre la strada a una riflessione più complessa sul tema dell’accessibilità dei disabili alle varie forme di arte, cultura e tempo libero. Un fronte su cui è già attiva da tempo l’Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi (Univoc), associazione che riunisce circa cinquanta volontari e si rivolge a un centinaio di utenti non vedenti e ipovedenti. Oltre a produrre bomboniere solidali, l’organizzazione offre le cosiddette cene al buio, uno sportello turistico ad hoc e tanti altri servizi per la gestione del tempo libero pensati per le persone con disabilità visiva (circa 5mila tra Napoli e provincia). “Anche l’arte è al centro della nostra attenzione – spiega Salvatore Petrucci, presidente dell’Univoc Campania e vicepresidente nazionale dell’associazione - tra marzo e aprile abbiamo invitato a Napoli lo scultore non vedente di Bologna Tagliaferri, che ha riprodotto sotto forma di manufatto l’opera del Cristo Rivelato, che è stato esposto per qualche giorno al Museo Archeologico”. E sempre “Si può fare” approderà a Sorrento (dove sarà audio-descritto presso la sala consiliare del comune) sabato 28 maggio ore 19.

    fonte: redattoresociale.it – 12 maggio 2011

  • “Mettiti nei miei panni”: universitari a lezione di disabilità

    MILANO - Sono circa un centinaio gli studenti dell'università Cattolica di Milano che hanno partecipato all'iniziativa "Mettiti nei miei panni" organizzata dai ragazzi del Servizio civile dell'ateneo in collaborazione con alcuni studenti disabili. Seduti su una sedia a rotelle o con gli occhi bendati, gli studenti hanno attraversato i cortili e i corridoi dell'ateneo di largo Gemelli per calarsi nelle vesti di chi deve spostarsi abitualmente in carrozzina o deve orientarsi affidandosi agli occhi di qualcun altro. "L'idea di questa giornata è nata al termine di un corso di formazione che noi ragazzi del Servizio civile abbiamo svolto con la professoressa Mara Cabrini, consulente pedagogica del servizio -spiega Concetta Lauteta, 23 anni, studentessa di economia-. Avevamo svolto una simulazione di cosa vuol dire muoversi in carrozzina. E' stata un'esperienza interessante e abbiamo deciso di proporla anche agli altri studenti".

    Una giornata di sensibilizzazione "sul campo", che ha permesso agli studenti dell'ateneo milanese di toccare con mano la vita quotidiana e i piccoli problemi che deve affrontare ogni giorno chi ha una disabilità motoria. Accompagnati da una persona disabile con cui condividere sensazioni ed emozioni. Un'esperienza molto forte per i partecipanti come spiega Antonella Semerano, 21 anni, studentessa di scienze della formazione: "Chi ha fatto il percorso in carrozzina dice di essersi sentito come una formichina: quando si osserva la realtà da un punto di vista più basso le proporzioni vengono sballate. Mentre chi ha fatto il percorso visivo ha sottolineato il senso di paura e di stordimento".

    Tutto il progetto "Mettiti nei miei panni" è stato elaborato in poco più di due mesi dai ragazzi del Servizio civile, guidati da Luigi D'Alonzo, professore di pedagogia speciale e direttore scientifico del servizio Integrazione studenti disabili e studenti con dislessia dell'università. Al termine del percorso, a tutti i partecipanti è stato chiesto di compilare un questionario: i risultati verranno presentati in autunno, con l'inizio del nuovo anno accademico, in occasione della seconda edizione di "Mettiti nei miei panni". "Il prossimo anno vorremmo replicare questa iniziativa ed estenderla anche ai docenti", conclude Concetta Lauteta.

    Sono poco meno di 400 gli studenti disabili che studiano in Cattolica (tra le sedi di Milano, Brescia e Piacenza-Cremona). In dieci anni sono aumentati del 200%, a partire dalla legge 17 del 1999 che ha favorito, con l’esonero parziale o totale della tasse universitarie, la loro accoglienza negli atenei italiani. Da allora l’università Cattolica si è dotata di uno specifico servizio (Servizio integrazione studenti con disabilità) per integrare gli studenti con disabilità: motoria -sono la maggior parte -, visiva, uditiva.

    fonte: redattoresociale.it – 12 maggio 2011

  • Sordità, un "sì" o un "no" per sconfiggerla

    ROMA. Sordita' nell'anziano e isolamento sociale. Un tema sempre attuale, ma che spesso finisce nel dimenticatoio. Il 50% della popolazione sopra i 70 anni, infatti, presenta un deficit uditivo dovuto alla perdita progressiva e irreversibile di cellule neurosensoriali dell'orecchio interno o di neuroni delle vie acustiche cerebrali. Tutto questo causa notevoli disagi nella vita dell'anziano dovuti, soprattutto, alle difficolta' nel percepire le parole. Esiste, dunque, un rischio concreto di deterioramento della qualita' di vita, che procede di pari passo con l'aumento della stessa popolazione anziana proprio per la migliorata aspettativa di vita.

    Con l'intento di sensibilizzare la popolazione a rischio, e' stato presentato oggi a Roma, al Senato, nella Sala degli Atti parlamentari, il convegno "L'udito dell'anziano: presentazione di un progetto di informazione e prevenzione per il cittadino", un opuscolo informativo sulla presbiacusia che si inserisce nell'ambito di una campagna di educazione sanitaria promossa dalla Societa' italiana di otorinolaringologia e chirurgia cervico-facciale (Sio e Ch.C.-F.). L'opuscolo - "Quando l'udito si tinge d'argento"-, sara' distribuito negli ambulatori geriatrici, case di riposo e studi di Mmc e risponde alle domande piu' comuni sulla presbiacusia: cos'e'? Come riconoscerla? Come si cura? Chi mi puo' aiutare? L'opuscolo, a cura di Domenico Cuda (Sio) U.O. Ospedale G.Saliceto di Piacenza, Ettore Cassandro (Sio) U.O audiologia e foniatria Universita' degli studi Magna Grecia di Catanzaro, e con la collaborazione di Nina Migali e Valentina Rogato, nella prima parte contiene un question ario di autovalutazione composto da 11 domande. Rispondere con un "si" o con un "no" puo' essere utile a capire se bisogna o prendere dei provvedimenti o meno.

    Al termine del questionario, infatti, se si e' risposto "si" ad almeno una delle domande, e' possibile avere qualche problema di udito che richiede di essere indagato. Alla presentazione ha partecipato anche il senatore Ignazio Marino, presidente della commissione d'inchiesta del Senato sull'efficacia e l'efficienza del Sistema sanitario nazionale, che ha ricordato l'importanza dell'iniziativa e la necessita' di aggiornare nomenclatore tariffario e Lea (Livelli essenziali d'assistenza) proprio in riferimento alla presbiacusia.

    "L'udito rappresenta un canale fondamentale d'interazione con il mondo che ci circonda e ancor piu' una funzione irrinunciabile per la comunicazione umana e la vita di relazione- spiega Marco Piemonte, presidente Sio-. Appare quindi con immediata evidenza la necessita' di proteggere e salvaguardare l'integrita' anatomica e funzionale dell'udito ai fini della migliore qualita' di vita del cittadino, in tutte le eta' a partire dalla nascita. Purtroppo- prosegue- anche l'organo dell'udito e la relativa funzionalita' subiscono negli anni, soprattutto dalla quinta decade di vita, un progressivo deterioramento conseguente ai fisiologici processi d'invecchiamento, con compromissione talora grave delle capacita' uditive e di comunicazione. Questo processo, indicato come 'presbiacusia', appare sempre piu' rilevante coerentemente con il costante allungamento della vita media della popolazione, che si associa a un sempre piu' marcato prolungamento della vita attiva sia in ambito lavorat ivo, sia in ambito sociale e relazionale.

    Per questo motivo- sottolinea Piemonte- la Societa' italiana di otorinolaringologia e chirurgia cervico-facciale, che da oltre un secolo rappresenta in Italia la societa' scientifica di riferimento per le problematiche cliniche (diagnostiche, terapeutiche e riabilitative) dell'orecchio, ha ritenuto di promuovere la stesura e la presentazione a livello nazionale di

  • un opuscolo illustrativo sulla presbiacusia, con l'intento di assicurare al cittadino un'informazione chiara e scientificamente corretta su questo importante problema di ampia rilevanza sociale e al contempo di fornire utili indicazioni sulle possibilita' e sulle modalita' migliori per affrontarlo con successo".

    La Sio, inoltre, vuole proporsi come uno degli interlocutori istituzionali nelle politiche di intervento sulla sordita' (Lea, nomenclatore tariffario, programmi speciali etc.) che hanno visto sinora la partecipazione solamente di altre professionalita' con specifici interessi. E sensibilizzare la classe politica nei confronti di questa importante menomazione in grado di condizionare la qualita' di vita e la morbilita' della popolazione 'anziana' con notevoli ricadute in termini di economia sanitaria. Specifici interessi della Sio sono: stimolare la creazione di programmi sperimentali di intervento sanitario per la prevenzione secondaria della disabilita' uditiva; stimolare la creazione di programmi sperimentali di intervento sanitario per migliorare appropriatezza, efficienza ed efficacia della protesizzazione acustica.

    "L'opuscolo realizzato- spiega Domenico Cuda- e' destinato ad una vastissima distribuzione e spiega in maniera semplice i punti salienti del problema. Inoltre, all'inizio c'e' una scheda di screening per un primo orientamento e schede successive di approfondimento. Tutto cio' serve a sensibilizzare le persone e per questo abbiamo chiesto 'l'ombrello' istituzionale del Senato e l'aiuto di associazioni di settore per distribuire l'opuscolo".

    fonte: redattoresociale.it – 12 maggio 2011

  • Un sms al 45505 per aiutare le bambine affette dalla Sindrome di Rett

    È una malattia poco conosciuta all’opinione pubblica, eppure è la seconda causa di ritardo mentale nelle bambine, con un’incidenza stimata di circa 1 su 10.000 nati femmina. È la Sindrome di Rett, una patologia progressiva dello sviluppo neurologico che colpisce quasi esclusivamente le bambine durante i primi anni di vita e dopo un periodo di apparente normalità. Le pazienti, infatti, mostrano uno sviluppo perinatale e prenatale normale, ma dopo 6 o addirittura anche dopo 24 mesi, si manifesta un arresto dello sviluppo seguito da una regressione.

    Con l’obiettivo di promuovere e finanziare la ricerca genetica e la ricerca clinico-riabilitativa per far fronte a questa malattia, è nata vent’anni fa AIRETT, l’Associazione Italiana Sindrome di Rett Onlus, costituita da genitori di bambine e ragazze affette da tale patologia.

    In particolare, AIRETT sta sostenendo un progetto di ricerca sulle cellule staminali che permetterà di generare neuroni umani “malati” direttamente dalle cellule cutanee delle pazienti e di accelerare le scoperte sui meccanismi terapeutici, consentendo l’analisi di un numero molto maggiore di potenziali farmaci e di studiarne lo sviluppo e la funzionalità.

    Per continuare a finanziare questo progetto, AIRETT lancia una campagna di raccolta fondi tramite SMS solidale; dal 16 maggio al 5 giugno sarà possibile donare 2 euro con un SMS al 45505 da tutti i cellulari personali Tim, Vodafone, Wind, 3, CoopVoce e Tiscali o con una chiamata allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Fastweb, Infostrada, TeleTu e Tiscali.

    Testimonial della campagna di AIRETT è il dj Nicola Savino, che ha prestato gratuitamente la sua immagine e la sua voce per la campagna di comunicazione. Per info sull’associazione: www.airett.it

    fonte: tiscali.social.it – 16 maggio 2011

  • Walk of Life, il cammino per la Ricerca

    “Walk of life, il cammino per la ricerca” è un’iniziativa di raccolta fondi organizzata da Telethon (www.telethon.it) il 28 e 29 maggio in collaborazione di Federparchi nei parchi più belli di Italia. Recandosi in uno dei duecento banchetti allestiti nelle aree protette, i partecipanti potranno fare una donazione e sostenere così la ricerca scientifica sulle malattie genetiche. In cambio riceveranno un kit con il laccio blu, che lega simbolicamente tutti i camminatori di Walk of life alla missione di Telethon, e potranno prendere parte a una speciale “passeggiata per Telethon”, in cui una guida illustrerà le meraviglie del parco e un ricercatore racconterà del proprio lavoro e del proprio impegno verso la cura delle malattie genetiche.

    Il testimonial speciale dell’iniziativa sarà Neri Marcorè, protagonista anche di un video che lancia una passeggiata virtuale che si realizza raccogliendo i contributi degli utenti. Il video sarà pubblicato sul sito dedicato all’iniziativa www.walkoflife.it, in cui sarà possibile anche conoscere l’elenco degli oltre cento parchi che hanno aderito, scoprire le attività di raccolta programmate in quei giorni, inserire le immagini della propria passeggiata, condividerle con gli amici e commentare le foto caricate dagli altri utenti. Da walkoflife.it gli utenti possono inoltre raggiungere il portale di Telethon per contribuire alla raccolta fondi, prenotando il biglietto che dà diritto alla passeggiata.

    Per conoscere tutto sull’iniziativa e scoprire i dettagli degli itinerari proposti www.walkoflife.it

    fonte: tiscali.social.it – 17 maggio 2011

  • A Milano il meeting della solidarietà

    Il 21 e 22 maggio Anpas organizza due giorni di incontri sui nuovi scenari di Welfare

    Un convegno e una manifestazione per le vie del centro di Milano per affermare il ruolo del volontariato come modello di cittadinanza attiva in Europa e di cura dei beni comuni. Si svolgerà a Milano il 21 e 22 maggio il 12° Meeting Nazionale della Solidarietà di Anpas. Due giorni di incontri e di riflessioni nel corso dei quali i volontari dell’associazionee e i rappresentanti si confronteranno sui nuovi scenari di Welfare e del volontariato non più come elemento per sopperire a carenze socio-economiche, ma anche titolato attore nel governo e nella gestione degli ambiti in cui opera. Con questa iniziativa, inserita all’interno dell’Agenda italiana del 2011 per l’Anno Europeo del Volontariato, Anpas intende approfondire il ruolo del volontariato come soggetto promotore della cittadinanza attiva, anche all’interno del processo di integrazione europea nel corso del convegno dal titolo: “Anapas in cammino nella sussidiarietà per una nuova cittadinanza europea” di sabato 21 maggio insieme alle Istituzioni e a rappresentanti del settore.

    «Ci ripromettiamo di esplicitare la nostra idea di società e per portare una ventata di fiducia e di ottimismo», dichiara il Presidente di Anpas Fausto Casini. «Oggi in tanti invocano la sussidiarietà, spesso in modo strumentale, per il solo abbattimento dei costi del Welfare. Anpas, che la pratica da sempre per la tutela dei cittadini e dei beni comuni, ha un’idea di società diversa e la esprime nei fatti e nelle relazioni»

    «Riteniamo significativo ospitare a Milano l’undicesima edizione del Meeting nazionale della solidarietà», aggiunge Maurizio Ampollini, Presidente della sezione Lombardia. L’esperienza e il percorso svolto dalle Pubbliche Assistenze lombarde nel cammino della sussidiarietà e del rapporto con le Istituzioni possono essere validi esempi per il futuro ruolo del volontariato in Italia e in Europa, che oggi si deve aprire ai nuovi scenari del welfare e dell’emergenza-urgenza».

    fonte: vita.it – 18 maggio 2011

  • "I segni dell’arte" Il primo dizionario di arte contemporanea in lingua dei segni

    Martedì 17 maggio alle ore 18 al Palazzo delle Esposizioni di Roma (ingresso da via Milano 13) è stato presentato il Dizionario di Arte Contemporanea in Lingua dei Segni Italiana edito da Umberto Allemandi con il patrocinio di Amaci-Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani, nato dalla collaborazione fra il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e l’Istituto dei Sordi di Torino.

    Definizioni di movimenti artistici, stili e concetti dell’arte del ‘900 sono accompagnati, in questo primo esperimento italiano di abbinamento di due realtà del visivo, a illustrazioni del corrispettivo significato delle parole nella Lingua dei Segni. Per l’occasione 80 nuovi segni specifici riferiti all’arte del presente sono stati ideati da un gruppo di ricerca costituito da rappresentanti dei due enti promotori. Ne parleranno Brunella Lanzardo, Anna Pironti, Paola Vassalli e la responsabile della partnership tra le du e istituzioni promotrici Catterina Seia.

    fonte: giornaledellarte.it – 18 maggio 2011

  • La lezione di una «Banda di matti»

    Dal Belgio in Italia, lo spettacolo di una compagnia d'eccezione: 11 disabili mentali e 7 artisti professionisti

    MILANO - Potete chiamarli con i loro nomi d’arte: Yamakasi; l’Homme le +; Ed ses Envolées voilées; Fifì ses Bouts d’ficelles; Mine de Ren; l’Acrobate et ses BBB; Dandy One, Roi du Rb; Dandy Two Ping; Papy One, Homme orchestre; Papy Two, Prince Royal; The Magician. A loro scapperà uno sguardo compiaciuto o al massimo una di quelle risate, grasse o cristalline, che in Belgio stanno trascinando il pubblico. Sono la "Banda dei matti", spina dorsale di Complicités, spettacolo a metà strada fra teatro e circo con una particolarità: la compagnia è composta da 11 artisti disabili mentali, dai 25 ai 57 anni, e sette artisti professionisti (un musicista, un acrobata, un giocoliere, un equilibrista un break-dancer e due attori).

    Complicités arriverà anche in Italia e aprirà "Mirabilia", il Festival internazionale di teatro urbano in programma a Fossano (Cuneo) dall’8 al 12 giugno. Sarà l’occasione per godersi il risultato di un lavoro estremamente ambizioso, durato tre anni e con un budget di produzione superiore ai 300 mila euro in partenariato europeo. In Belgio, l’accoglienza di pubblico e di critica è stata entusiastica. Ma sarà anche l’occasione di toccare con mano il livello di bravura e di professionalità raggiunto dagli artisti della "Banda dei matti". Dal 2007 al 2010, Kirill, Thomas, Edouardo, Sarah, Virginie, Claudia, Lionel, Philippe, Axel, Michel e Damjan hanno lavorato in media dalle 5 alle 7 ore al giorno fianco a fianco con i colleghi "normali", creando appunto quelle complicità nate da un approccio fisico e naturale alla scena da parte di tutti e poi portate sul palco. Teatro, danza, numeri acrobatici da circo e musica sono le tante discipline toccate all’interno dello spettacolo.

    Un risultato di alto livello, frutto di un percorso che dimostra ancora una volta come la disabilità possa diventare non un ostacolo ma un’occasione di crescita. In Belgio lo ha capito in primo luogo il Créham, uno dei due centri co-produttori dello spettacolo. Il Créham (acronimo per Créativité et Handicap mental) è nato nel 1979 a Liegi ed ha aperto i battenti nel 1983 anche a Bruxelles. Si tratta di una vera e propria accademia d’arte per persone con handicap mentali. Attraverso laboratori creativi, tenuti da professionisti, e sulla base di un progetto artistico viene sviluppato un lavoro da proporre al pubblico. Dal Créham, tanto per fare il nome più noto, è uscito Pascal Duquenne, l’allora 25enne ragazzo Down che nel 1996 vinse al Festival di Cannes come migliore attore protagonista assieme a Daniel Ateuil suo partner nel film "L’ottavo giorno" del belga Jaco Van Dormael.

    L’altro centro motore di Complicités è stato Espace Catastrophe, un centro internazionale di ricerca e creazione di arte circense, sorto nel ’95 sempre a Bruxelles. «Dopo aver praticato differenti discipline, dalle arti plastiche alla musica, al teatro e alla danza — spiega Véronique Chapelle, direttrice di Créahm Bruxelles — ci è venuta voglia di allestire uno spettacolo di circo. Lavorando con i disabili mentali da numerosi anni, abbiamo avuto l'opportunità di osservarli nel loro percorso artistico. Ciò che ci ha lasciato il segno, tra le altre cose, è l'umorismo di cui danno spesso prova. Questo umorismo ci tocca, ci fa ridere per la sua generosità e la sua semplicità».

  • Il Créham ha cercato un partner e Catherine Magis, direttrice artistica di Espace Catastrophe si è mostrata interessata al progetto. A fine 2007, sono stati organizzati alcuni laboratori per capire quanti tra i disabili mentali che frequentavano il Créham fossero interessati alla proposta. Nei sei mesi successivi c’è stata la selezione dei candidati e a conclusione undici sono stati invitati a "entrare in pista".

    Per Catherine, un vulcano di idee con la fissa della contaminazione tra generi artistici, è stata la prima esperienza con persone disabili mentali. «Ma è stato da subito un regalo, — racconta con entusiasmo — un'opportunità rara di poter vivere degli incontri artistici ed umani differenti, fuori dal comune. I primi incontri con gli artisti del Créahm hanno solo confermato le mie impressioni: sincerità, spontaneità, umorismo, ritorno all’essenziale, precisione implacabile, generosità, capacità incredibile a vivere il momento presente, poesia, tenerezza da vendere». Tra i compagni di viaggio si sono aggiunti artisti noti a livello europeo come l’attore Jean Luc Piraux e il polistrumentista Max Vandervorst, i coreografi Jordi Vidal e Maria Clara Villa Lobos e il mago Miguel Cordoba. La preparazione è stata lunga, proprio per dare allo spettacolo il tempo giusto di maturazione. «Volevo che lo spazio di espressione dello spettacolo restasse interamente libero e spontaneo — aggiunge Catherine Magis che ha già lavorato in l’Italia —. Volevo che ogni artista trovasse semplicemente il suo posto per quello che era. E mi sono subito convinta che gli 11 della "Banda dei matti" non avrebbero faticato ad adattarsi allo spettacolo che andavano a creare, lasciando libero corso al loro immaginario di matti appunto!».

    E adesso sì, hanno anche un "mestiere": artista di spettacolo, con tanto di cachet per ogni rappresentazione ma ad una tariffa che corrisponde ad una tabella speciale altrimenti perdono i loro sussidi. Sotto la grande struttura metallica da circo, storie e sogni degli attori di Complicités scorrono con linguaggi sempre diversi. «Io vorrei raccontare che vado a sposarmi su una barca al mare del Nord col mio fidanzato Philippe» sussurra Virginie, trapezista e sognatrice. In fondo, lei e tutti gli altri della "Banda dei matti" invitano solo ad oltrepassare le frontiere che separano il normale dall’anormale, l’ordinario dallo straordinario, la differenza dall’indifferenza, il sogno dalla realtà. Almeno per una sera. Semplice. fonte: corriere.it – 18 maggio 2011

  • La prima 'Miss Italia Sorda' sfila al Belvedere di San Leucio - Caserta

    “Miss Italia Sorda 2011” è una manifestazione voluta dall’artista sorda Anny Tronco per creare un punto di unione tra il mondo “caotico” degli udenti e quello “silenzioso” dei sordi.

    Una sfilata di modelle sorde che si contenderanno la fascia di Miss Italia Sorda, illuminando con la loro bellezza la giuria composta da grandi nomi, udenti e non udenti, come la madrina della manifestazione Pamela Prati e l'attrice Sarah Maestri in qualità di presentatrice e ancora attori come Raffaello Balzo e Francesco D’Amico. Non mancheranno figure politiche di spicco come la Presidente della Regione Campania, Sandra Lonardo e Ida Collu, Presidente nazionale ENS.

    Tra i membri della giuria sarà presente anche la scrittrice MariaGiovanna Luini, ideatrice del primo videoromanzo in LIS. L’importanza di questo evento è sottolineata dalla partecipazione di ”special guest” di elevata notorietà. Per citarne alcuni, il cantante Daniele Stefani e il deejay Ciro Guerriero che parteciperanno alla serata.

    La prima 'Miss Italia Sorda' potrà volare a Praga, prendendo parte ad altri due concorsi: “Miss Deaf Europe 2012” e “Miss Deaf of the World 2012”.

    Per l'evento si preannuncia già il tutto esaurito. Pochi i posti ancora disponibili.

    Per maggiori informazioni: Ufficio stampa Stefano Cocconcelli Tel: 333/6354269 Email: [email protected]

    fonte: sordionline.com - 18 maggio 2011

  • Disabilità e letteratura, il Premio Pontiggia diventa internazionale

    Al via le iscrizioni per la quarta edizione del Premio Pontiggia, il concorso di poesia e narrativa rivolto esclusivamente a persone con disabilità contro le barriere culturali. Da quest'anno si accettano partecipanti da tutto il mondo

    BOLOGNA - Cercasi scrittori e poeti con disabilità da tutto il mondo. Il Premio Pontiggia, il concorso letterario rivolto alle persone disabili che non scrivono per mestiere, apre le iscrizioni per la quarta edizione e diventa "internazionale": per la prima volta, infatti, saranno ammessi partecipanti anche dall'estero. Narrativa e poesia saranno le discipline con le quali cimentarsi per ambire ai premi messi in palio per ognuna delle due sezioni: 500 euro ai primi classificati e 250 ai secondi. I testi migliori saranno pubblicati sulla rivista nazionale dell'Aias (Associazione italiana assistenza spastici), che dal 2004 organizza il premio. L'iniziativa è come sempre dedicata alla memoria dello scrittore Giuseppe Pontiggia, che nei suoi libri (a partire da "Nati due volte") ha spesso affrontato il tema della disabilità.

    Il tema della quarta edizione è proprio una frase tratta da "Nati due volte", in cui Pontiggia parla del rapporto fra un padre e un figlio con disabilità. "Una volta - recita la frase scelta per il concorso -, mentre lo guardavo come se fosse lui un altro e io un altro, mi ha salutato. Sorrideva e si è appoggiato contro il muro. È stato come se ci fossimo incontrati per sempre, per un attimo". Per inviare gli elaborati, che dovranno essere scritti in italiano, c'è tempo fino al 30 dicembre 2011. Il vincitore si scoprirà solo il 20 aprile 2012, giorno in cui si svolgerà la premiazione nell'ambito dei festeggiamenti del cinquantesimo anniversario della nascita dell'Aias di Bologna. Per partecipare al premio c'è una quota di 10 euro: il bando si può scaricare dal sito web www.aiasbo.it/premiopontiggia.

    Il Premio Pontiggia è nato nel 2004 per ricordare Giuseppe Pontiggia (scomparso nel 2003) e per promuovere la creatività, l'autostima delle persone disabili e l'abbattimento delle barriere culturali che le circondano. Il concorso è organizzato dall'Aias di Bologna, associazione che dal 1962 riunisce disabili, famigliari, amici e operatori donando dei servizi di aiuto concreto e quotidiano e realizzando progetti innovativi e sperimentazioni tecnologiche per tentare di dare risposte concrete ai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie

    fonte: superabile.it – 19 maggio 2011

  • Alice nel Paese delle Meraviglie

    Palazzina Liberty Milano 23 maggio 2011, gli alunni artistici dell’Istituto Comprensivo Filzi daranno vita a un meraviglioso spettacolo tra danza, recitazione e una commovente canzone nel linguaggio dei segni I bambini autistici dell’Istituto Comprensivo Filzi di Milano interpretano Alice nel Paese delle Meraviglie, uno spettacolo toccante Uno spettacolo toccante, un evento commovente ma al tempo stesso pieno di forza, energia, simbolo della lotta condotta da bambini, genitori, insegnati, educatori ed esperti in nome della Vita e del diritto di tutti noi di Vivere. Con questo presupposto lunedì 23 maggio si svolgerà nella Palazzina Liberty all’interno dello splendido parco di Largo Marinai d’Italia uno spettacolo unico nel suo genere: Alice nel Paese delle Meraviglie, interpretato dai piccoli alunni affetti da autismo della scuola primaria Fabio Filzi.

    La Scuola di via Filzi, infatti (via Ravenna,15 20139 Milano tel. 02-88.44.86.65) è l’unico centro d’eccellenza a Milano, e tra i pochi in Italia, che porta avanti dal 1999 un progetto didattico per gli alunni disabili affetti da autismo, riconosciuto dall’UST, (ex Provveditorato agli Studi di Milano) e in stretta collaborazione con la Neuropsichiatria infantile dell’azienda ospedaliera San Paolo di Milano. Tale esperienza pluriennale è diventata modello per Scuole ed Enti che si occupano di autismo e, in base agli studi condotti, è stato appurato quanto partecipare all’arte teatrale favorisca l’integrazione scolastica. Il teatro, infatti, offre ai bambini con autismo, che hanno difficoltà a comprendere e partecipare nella normale interazione sociale, una via sicura e concreta per osservare chi li circonda, e iniziare quindi a interagire con loro. Per questo, i piccoli bimbi meno fortunati sono diventati il cuore più prezioso di uno spettacolo che li vedrà impegnati assieme ai loro compagni in una reinterpretazione della famosa fiaba, dove non mancheranno, oltre alle parti recitate, anche danze, canti e una speciale canzone eseguita con il linguaggio dei segni per i sordi.

    Nel corso dello spettacolo saranno raccolte donazioni destinate a supportare i progetti a sostegno degli alunni autistici dell’Istituto Filzi dove operano, con grande passione e professionalità, gli educatori della Cooperativa Sociale Fabula Onlus: una realtà giovane ma ricca dell’esperienza pluriennale di insegnanti, educatori professionali, educatori sportivi CONI, pedagogisti, psicologi, il cui intervento di supporto educativo-didattico mira allo sviluppo delle potenzialità di autonomia degli studenti, all’integrazione con il gruppo classe e al supporto nelle attività didattiche ( http://www.fabulaonlus.it ). Alice nel Paese delle Meraviglie

    •Lunedì 23 maggio 2011 – ore 14.30 •Ingresso con quota associativa teatrale: 10 euro •Palazzina Liberty •Largo Marinai d’Italia, 1 Milano •[email protected] •328-40.40.558

    fonte: cronacamilano.it – 20 maggio 2011

  • Borgonovo, ex campioni in campo per raccolta fondi sla

    Centosei giocatori over 35, che in passato hanno militato in serie A e B, suddivisi in otto squadre, che si sfideranno negli stadi di Milano, Brescia e Como, raccogliendo fondi a favore dell'associazione Stefano Borgonovo. Questa la sintesi del progetto “Tutti per Stefano Borgonovo - Sportivamente insieme per la solidarietà”, l'iniziativa benefica, promossa dalla Fondazione Milan Onlus, a cui ha aderito anche l'Assessorato allo Sport e Giovani della Regione Lombardia.

    La manifestazione è stata presentata oggi dagli assessori regionali allo Sport e Giovani Monica Rizzi e alla Sanità Luciano Bresciani. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche il presidente della Fondazione Milan Onlus Adriano Galliani, il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Davide Boni, il consigliere regionale Giorgio Puricelli e il segretario generale della Fondazione Stefano Borgonovo, Chantal Borgonovo. Presenti in sala diversi campioni, che hanno già dato la loro adesione alla manifestazione: Franco Baresi, Maurizio Ganz, Pietro Vierchowod e Daniele Massaro. "Abbiamo voluto aderire a questa manifestazione - spiega Monica Rizzi - per cercare di sensibilizzare anche i ragazzi alla diffusione della cultura della pratica sportiva, del tifo non violento, dell'inclusione sociale e della solidarietà, mettendo quindi la persona al centro. In Giunta abbiamo approvato la delibera che destinerà 60.000 euro a favore di questa grande manifestazione benefica".

    Monica Rizzi ha ricordato come da diverso tempo sia già stata avviata la collaborazione fra Regione Lombardia e la Fondazione Milan Onlus, citando i progetti 'Io tifo Positivo', rivolto alla promozione di un tifo non violento, e 'Mentoring Usa Italia', che si propone di combattere, attraverso lo sport, bullismo e abbandono scolastico.

    I centosei giocatori, suddivisi in otto squadre, si sfideranno, in due gironi da quattro, negli stadi: San Siro di Milano il 24 maggio, Rigamonti di Brescia il 26 maggio e Sinigaglia di Como il 31 maggio, disputando la finale in Brianza. Una scelta non casuale, che collega le tre città lombarde dove in passato ha giocato Borgonovo. Ognuna delle otto squadre verserà un contributo di iscrizione al torneo per un totale di 120.000 euro; il denaro andrà all'associazione Borgonovo, che da anni si occupa di Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica), per la realizzazione dell'iniziativa “L'ospedale a casa tua”, che si propone di fornire ai malati di Sla un'assistenza globale e multidisciplinare in tutte le fasi della patologia, favorendone la domiciliarità

    fonte: repubblica.it – 20 maggio 2011

  • Al via la settimana Nazionale della sclerosi multipla

    In occasione della Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla e della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla il Presidente della Repubblica rinnova il suo apprezzamento per illungo e qualificato per il lungo e qualificato impegno con cui le associazioni da lei presiedute operano per sostenere la ricerca scientifica e per fornire una informazione completa ed esaustiva sui significativi progressi compiuti dalla scienza e dalla medicina nell'attivita' diretta a contrastare questa grave patologia. Le numerose iniziative promosse potranno costituire l'occasione per riaffermare l'esigenza di diffondere, su tutto il territorio nazionale, un'efficace rete di servizi in grado di offrire cura e assistenza a chi è colpito da questa malattia e fornire gli aiuti necessari alle famiglie che devono alleviare la quotidiana sofferenza fisica e psichica di un loro congiunto. Con questo spirito, il Capo dello Stato rivolge a lei, illustre senatrice, agli autorevoli relatori agli organizzatori e ai tanti volontari che con il loro generoso apporto contribuiscono fattivamente al successo delle manifestazioni,un caloroso augurio di buon lavoro, al quale unisco il mio personale.

    La dodicesima edizione della Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla propone, in ogni giorno della manifestazione, un un invito a partecipare, in diversi modi, alla lotta alla sclerosi multipla.

    Nove giorni di iniziative a livello nazionale si alterneranno a eventi organizzati in ambiti locali per informare, conoscere e sensibilizzare, seguendo il motto FASTFORWORLD: fai andare più veloce il mondo della ricerca, l’unica arma per sconfiggere la malattia.

    21 maggio - Diventa volontario La prima giornata della Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla 2011 è dedicata a chi quotidianamente si impegna per le persone con SM. In decine di piazze italiane i volontari dell'Associazione vi aspettano per farvi conoscere AISM.

    22 maggio - A questo rosso non mi fermo Domenica 22 maggio è la giornata della partecipazione online ma non solo, dell'attivismo digitale, con la campagna A questo rosso io non mi fermo: trova qualcosa di rosso, fatti uan foto, condividila su Facebook. e invita tutti a fare altrettanto!

    23 maggio - Scrivi al ricercatore Attivo per tutta la settimana il numero verde AISM 800 803028, per informazioni sulla malattia e sulla ricerca scientifica. Prosegue l'iniziativa Scrivi al ricercatore, grazie alla quale in questa occasione è possibile ricevere risposte direttamente da chi fa ricerca, e per la prima volta quest'anno un nuovo servizio: Il neurologo risponde su Facebook.

    24 maggio - Il tuo sostegno per un mondo libero dalla SM Tutti i modi in cui puoi sostenere l'Associazione. Si può far parte del movimento online, diventare volontari, ma anche destinare il 5 per mille, fare una donazione (Numero verde donazioni 800 996969) e in molti altri modi. Scopri quali!

    25 maggio - La Giornata Mondiale della SM Il 25 maggio in oltre 40 paesi si svolgono iniziative di lotta contro la SM: quest'anno il tema al centro dell'attenzione è SM e lavoro. In Italia, nella stessa giornata si apre il

  • Congresso scientifico della FISM (Fondazione Italiana Sclerosi Multipla) per fare il punto sulla ricerca. Unisciti al movimento internazionale per un mondo libero dalla SM!

    26 maggio - Focus sulla ricerca Quest'anno è nato il Manifesto della ricerca sicentifica, prodotto di un lavoro che ha coinvolto tutti gli attivisti del movimento AISM. Al Congresso FISM verranno presentati i risultati ottenuti dalle ricerche scientifiche finanziate da AISM con la sua Fondazione (FISM) e sarà consegnato il Premio Rita Levi Montalcini al ricercatore che si sarà distinto nella ricerca sulla sclerosi multipla per dare anchei numeri dell'impegno di AISM e FISM per la ricerca sulla SM.

    27 maggio - Partner in movimento I testimonial - con la nostra madrina Antonella Ferrari in prima linea - che 27 maggio - Partner in movimento I testimonial - con la nostra madrina Antonella Ferrari in prima linea - supportano con energia infinita gli eventi. Diverse importanti aziende camminano al fianco di AISM e contribuiscono a fare informazione e sensibilizzazione sui temi della SM. Quest'anno si conferma la collaborazione con Cariparma e FriulAdria, mentre ORO Saiwa festeggia i dieci anni di impegno insieme all’Associazione. Nell'anno europeo del volontariato ABB e Deloitte promuovono il volontariato d'impresa, mentre General Electric chiama a raccolta per una staffetta di solidarietà.

    28 maggio - Convegni scientifici Sono decine i convegni scientifici organizzati dalle Sezioni AISM in occasione della Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla. Sabato 28 maggio è il giorno di maggior concentrazione ma gli incontri si svolgono a partire dal 21 maggio. Se AISM vuole costruire un ponte tra il laboratorio e le persone, i convegni scientifici sono l’occasione privilegiata per incontrare la ricerca sul territorio.

    29 maggio - Young! Giovani in movimento Lo scorso anno, proprio in occasione della Settimana Nazionale - la grande festa di Lucignano ha dato il via a questa avventura che si chiama Young! Da un gruppo iniziale di giovani under 35 è partito l'impegno a costruire il movimento del futuro. Molti di loro saranno presenti alla Giornata del reclutamento nelel piazze italiane il 21 maggio con l'obiettivo di allargare il più possbile il fronte degli attivisti.

    fonte: aism.it – 23 maggio 2011

  • Fano, Mostra Internazionale di libri per bambini con disabilità

    FANO (PU) – La “Mostra internazionale di libri per bambini con disabilità” propone una selezione internazionale di libri per ragazzi con disabilità scelti da IBBY -International Board on Books for Young People- la massima istituzione mondiale in fatto di libri per l’infanzia.

    Dal 2002, ogni due anni, IBBY, con il Centro Documentazione Handicap di Oslo, coinvolge tutte le sue sezioni nazionali per individuare una rosa di libri pubblicati per bambini con disabilità e sulla disabilità in ciascun Paese del mondo in modo da fornire al panorama internazionale una selezione il più rappresentativa possibile. La mostra dal 21 al 29 maggio 2011 è ospitata dalla Mediateca Montanari del Comune di Fano che ha voluto inserirla in un ampio programma di attività dal titolo “Storie straordinarie… in tutti i sensi”.

    La mostra è composta di 60 volumi tra cui troviamo libri tattili, in braille, in linguaggio dei segni, con linguaggio dei simboli Pcs o Bliss. Libri con pittogrammi, con figure in rilievo che stimolano la conoscenza tattile, libri tessili utili ai ragazzi con disabilità mentali. Sono libri speciali che possono dirsi “facili da leggere” per ragazzi con diversa abilità di lettura, libri illustrati in cui, insieme alla qualità artistica e al contenuto letterario si tiene conto delle diverse necessità.

    Libri importanti che aprono la strada alla comprensione e alla tolleranza, e all’integrazione dei bambini disabili nella società. Tra questi ci sono anche libri sulla disabilità, che focalizzano l’attenzione sulle difficoltà dei propri personaggi, ma anche sottolineano i punti comuni tra loro e il resto del mondo. L’obiettivo della selezione internazionale e della Mostra è di dare a bambini e ragazzi disabili l’opportunità di provare il piacere di leggere come possono fare gli altri, grazie ad un’ampia selezione di libri scelti nella considerazione delle diverse necessità della disabilità, con la speranza di incentivare nuove pubblicazioni in questo campo promuovendo la letteratura per l’infanzia nel mondo.

    fonte: disablog.it – 23 maggio 2011

  • Disabilità, a Bologna il fumetto solidale in mostra Venerdì 27 maggio la premiazione del concorso “Prestami la tua mano per il mio sogno”, organizzato dalla Uildm per far incontrare sceneggiatori disabili e giovani disegnatori. Le opere in esposizione fino al 4 giugno presso la sala Eureka del centro Lame I disegnatori ci hanno messo le matite, le sceneggiature sono invece dei ragazzi con disabilità della Uildm di Bologna. Il risultato? Fumetti solidali ispirati a storie di vita, d’integrazione oppure al mondo fantasy. I migliori saranno premiati venerdì 27 maggio, alle ore 18, presso la sala Eureka del centro commerciale Ipercoop Lame a Bologna (via Marco Polo), che fino a sabato 4 di giugno ospita i lavori realizzati per il concorso “Prestami la tua mano per il mio sogno”. Organizzato dalla sezione bolognese della Uildm in collaborazione con il Centro servizi per il volontariato Volabo, il concorso ha offerto a ragazze e ragazzi con distrofia muscolare la possibilità di raccontarsi, esprimere la propria creatività e fare anche nuove amicizie, conoscendo fumettisti e illustratori, non solo di Bologna.

    “Considerato che era la prima volta che organizzavamo un’iniziativa di questo tipo, il concorso è andato molto bene, oltre ogni nostra aspettativa – spiega Annalisa Frascari, consigliera 26enne della Uildm bolognese –. È stato accolto con interesse, tanto che hanno partecipato giovani fumettisti provenienti anche da altre città italiane. Anche gli elaborati finali sono di ottima qualità: sono tutti diversi fra loro per quanto riguarda lo stile, dimostrano capacità personali e ricerca interpretativa”. Alla premiazione dei vincitori del concorso saranno presenti alcuni membri della giuria, composta da Stefano Andreoli e Stefano Borgato della redazione di “DM”, periodico della Uildm nazionale, il fumettista Tullio Boi, il pittore e disegnatore Paolo Malgrati, il capo ufficio stampa e redattore della casa editrice Coconino Press Luca Baldazzi e Pietro Scarnera, giornalista e autore.

    Nove i fumetti che disegnatori e sceneggiatori hanno realizzato lavorando per settimane braccio a braccio. “Mi sento di dire che per tutti l’esperienza è stata positiva – continua Annalisa Frascari –. I fumettisti hanno dimostrato un reale interesse e, malgrado le difficoltà legate alla distanza o alla ‘novità’ rappresentata dall’altro, si sono rapportati con i nostri soci con disponibilità e costanza. D’altra parte i nostri sceneggiatori hanno avuto la possibilità di confrontarsi in maniera attiva attraverso un percorso creativo e di conoscenza e devo dire che in tutti i casi sono stati molto soddisfatti del risultato”. I fumetti, che saranno raccolti in un catalogo pubblicato dalla Uildm, sono molto vari sia per lo stile degli autori che per i temi affrontati. “In generale sono storie brevi – conclude la consigliera della Uildm bolognese – che attraverso diversi generi, dalla fantascienza al racconto umoristico, affrontano aspetti del quotidiano dei nostri soci. La disabilità è spesso toccata, ma sempre in maniera leggera e ironica”.

    Per informazioni e iscrizioni: Uildm - sezione di Bologna, tel. 051 266013 sito www.uildmbo.org e-mail [email protected]

    fonte: lastampa.it – 24 maggio 2011

  • La commedia della diversità

    Giovedì 26 maggio (ore 21,15) al Teatro del Mare di Riccione un nuovo appuntamento con Diversamente Theatro, la rassegna dedicata alle produzioni artistiche in grado di offrire nuovi punti di vista sulla disabilità. In scena Dal muro specchietto favella, nuova produzione del Teatro XXiii, il Servizio Teatro della Comunità Papa Giovanni XXIII. Teatro XXiii è nato nel 2001 all’interno delle comunità per il recupero dalla tossicodipendenza come attività integrante del percorso terapeutico. Una modalità nuova e creativa di dialogo e incontro con il mondo reale e le problematiche che lo caratterizzano che è diventata importante strumento di espressione per chi vive il disagio. Negli anni il Servizio Teatro ha sviluppato la sua attività anche nelle cooperative sociali per ragazzi con handicap fisici e psichici. L'esperienza teatrale con persone disabili e non ha permesso di dare una rappresentazione visibile al valore della diversità, che è ricchezza da far emergere, armonia delle differenze da creare, occasione di fraternità da vivere e che arricchisce tutti.

    Dal muro specchietto favella è uno spettacolo di teatro integrato, realizzato in occasione della Giornata Nazionale della Sindrome di Down, che porta in scena con simpatia persone diversamente abili e non. Una favola classica presentata al pubblico in una forma molto originale, sintesi di un lavoro di memoria visiva, di movimenti e d’ascolto grazie all’utilizzo della musica e della narrazione. Il risultato è una commedia molto divertente. I protagonisti di Dal Muro Specchietto Favella sono i