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INTRODUZIONE Un cordiale saluto a tutti. A nome di tutta la FILCA e della CISL del Piemonte do il benvenuto a questa iniziativa e a tutti voi che avete accettato di partecipare e di prendere parte in prima persona a una di- scussione così delicata e fondamentale. ʻʼLa salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è un tema che certifica il grado di avanzamento civile, sociale ed economico e morale di un paese . La battaglia sulla sicurezza è quindi una battaglia di civiltà perché è inaccettabile che si muoia di lavoroʼʼ. Così recita il documento finale della seconda Conferenza Nazionale ʻʼSalute e Sicurezza ʻʼ sul lavoro tenutasi a Napoli lo scorso anno. Eʼ passato quasi un anno e mezzo e purtroppo la situazione non è cambiata, si continua a morire sul lavoro. Il convegno di oggi, lungi dal puntare il dito contro qualcuno, vuole essere un tentativo serio di lanciare alcune proposte, unʼipotesi di ricerca e di realizzazione per un più compiuto si- stema di prevenzione e per una maggiore sicurezza nei cantieri della nostra regione. Lʼobiettivo principale è analizzare le cause degli infortuni e lʼillegalità nel settore dellʼedilizia, con particolare riferimento alle iniziative delle organizzazioni di vigilanza sul nostro territorio tra gli enti preposti. Da quanto verrà illustrato oggi, risulterà evidente che solo una collaborazione fattiva tra i vari soggetti (Servizio prevenzioni, Enti Bilaterali, Rlst) può in modo efficace prevenire gli in- fortuni e il lavoro nero, oltre che gestire in modo più armonico la complessità di questo set- tore. Vogliamo chiedere agli interlocutori qui presenti la disponibilità ad operare assieme per un progetto comune al quale vogliamo contribuire consapevoli della priorità assoluta che rive- ste oggi il tema della sicurezza nel settore delle costruzioni. Oggi il tema sicurezza ha riconquistato una centralità nel dibattito politoco-sindacale: siamo tutti dʼaccordo che è necessario fare di più per affrontare il dramma sociale delle morti sul la- voro - oggi più che mai allʼordine del giorno – convinti che in tutto questo non ci sia una logica fatalista alla quale arrendersi! Sappiamo infatti che non esistono lavori privi di rischi e che lavorare in cantiere è pericoloso e rischioso, ma sappiamo anche che molto spesso i cantieri stessi sono senza controlli, senza applicazione di norme e quindi inevitabilmente senza sicurezza. I NUMERI DELLʼEDILIZIA Partiamo non senza difficoltà dalla situazione esistente: trovare e gestire dati coerenti per il settore edile non è cosa facile… Parlare di edilizia significa affacciarsi su una giungla, a cominciare dal cantiere, la spina dor- sale del settore. Esiste una grande varietà di tipologie di cantieri: pubblici, privati, di dimen- sioni grandi, medie o piccole, civili, stradali; oltre a quelli dedicati alle ristrutturzioni, alle grandi opere, alle manutenzioni… Ogni cantiere poi si specializza in varie tipologie o fasi lavorative (scavi, fondazioni, getto cemento, muratura, intonaci, tetti, finiture, demolizioni, rimozione di amianto, ecc…), ognuna delle quali potenzialmente pericolosa.

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INTRODUZIONE

Un cordiale saluto a tutti.A nome di tutta la FILCA e della CISL del Piemonte do il benvenuto a questa iniziativa e atutti voi che avete accettato di partecipare e di prendere parte in prima persona a una di-scussione così delicata e fondamentale.ʻʼLa salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è un tema che certifica il grado di avanzamentocivile, sociale ed economico e morale di un paese . La battaglia sulla sicurezza è quindi unabattaglia di civiltà perché è inaccettabile che si muoia di lavoroʼʼ.Così recita il documento finale della seconda Conferenza Nazionale ʻʼSalute e Sicurezza ʻʼsul lavoro tenutasi a Napoli lo scorso anno. Eʼ passato quasi un anno e mezzo e purtroppola situazione non è cambiata, si continua a morire sul lavoro.Il convegno di oggi, lungi dal puntare il dito contro qualcuno, vuole essere un tentativo seriodi lanciare alcune proposte, unʼipotesi di ricerca e di realizzazione per un più compiuto si-stema di prevenzione e per una maggiore sicurezza nei cantieri della nostra regione.Lʼobiettivo principale è analizzare le cause degli infortuni e lʼillegalità nel settore dellʼedilizia,con particolare riferimento alle iniziative delle organizzazioni di vigilanza sul nostro territoriotra gli enti preposti.Da quanto verrà illustrato oggi, risulterà evidente che solo una collaborazione fattiva tra ivari soggetti (Servizio prevenzioni, Enti Bilaterali, Rlst) può in modo efficace prevenire gli in-fortuni e il lavoro nero, oltre che gestire in modo più armonico la complessità di questo set-tore.Vogliamo chiedere agli interlocutori qui presenti la disponibilità ad operare assieme per unprogetto comune al quale vogliamo contribuire consapevoli della priorità assoluta che rive-ste oggi il tema della sicurezza nel settore delle costruzioni.Oggi il tema sicurezza ha riconquistato una centralità nel dibattito politoco-sindacale: siamotutti dʼaccordo che è necessario fare di più per affrontare il dramma sociale delle morti sul la-voro - oggi più che mai allʼordine del giorno – convinti che in tutto questo non ci sia unalogica fatalista alla quale arrendersi! Sappiamo infatti che non esistono lavori privi di rischie che lavorare in cantiere è pericoloso e rischioso, ma sappiamo anche che molto spesso icantieri stessi sono senza controlli, senza applicazione di norme e quindi inevitabilmentesenza sicurezza.

I NUMERI DELLʼEDILIZIAPartiamo non senza difficoltà dalla situazione esistente: trovare e gestire dati coerenti per ilsettore edile non è cosa facile…Parlare di edilizia significa affacciarsi su una giungla, a cominciare dal cantiere, la spina dor-sale del settore. Esiste una grande varietà di tipologie di cantieri: pubblici, privati, di dimen-sioni grandi, medie o piccole, civili, stradali; oltre a quelli dedicati alle ristrutturzioni, alle grandiopere, alle manutenzioni…Ogni cantiere poi si specializza in varie tipologie o fasi lavorative (scavi, fondazioni, gettocemento, muratura, intonaci, tetti, finiture, demolizioni, rimozione di amianto, ecc…), ognunadelle quali potenzialmente pericolosa.

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Il tutto allʼinterno di un sistema estremamente complesso dove è arduo districarsi tra appalti, subap-palti o forniture con posa in opera; dove è allʼordine del giorno il lavoro irregolare, che sia esso nero,grigio o sommerso; dove negli organici del personale si mescolano squadre di cottimisti, spesso intrasferta da altre regioni.Quello edile insomma è un sistema che sta diventando sempre più difficile da gestire per la sua com-plessità intrinseca e per il numero di soggetti che coinvolge.Nel 2006 in Piemonte ci sono 139.000 addetti allʼedilizia, 70.285 imprese e più di 22.000 cantieri diogni tipo aperti ogni anno. Del totale degli addetti, 76.000 sono dipendenti, il restante sono gli auto-nomi singoli artigiani.

* INAIL: tutti I lavoratori** INPS: dei 76.000 lavoratori dipendenti che operano nei cantieri del Piemonte, solo 51.000 sono re-gistrati allʼINPS col CCLN edilizia. Gli altri 26.000, pur lavorando nei cantieri, sono inquadrati conaltri CCNL impropri, senza Cassa Edile e diritti contrattuali, e con meno ore lavorative versate.

I NUMERI DELL’EDILIZIA IN PIEMONTE: I LAVORATORI

AREA TERRITORIALE

OSSERVATORIO LAVORO SU DATI

ISTAT (2006)

INAIL (2005)

INPS (2006)CASSA EDILE (2006)

Alessandria 10.300 16.150 7.106 6.379

Asti 8.200 7.287 2.495 2.898

Biella 5.600 6.562 1.798 1.711

Cuneo 24.000 21.899 6.883 7.362

Novara 16.100 15.542 5.854 5.619

Torino 61.900 68.411 22.487 20.054

Verbania 6.000 6.122 2.337 2.651

Vercelli 6.700 6.017 2.325 2.550

PIEMONTE 139.000 147.990* 51.285** 49.221

Elaborazione FILCA CISL Piemonte 2007

I NUMERI DELL’EDILIZIA IN PIEMONTE: LE IMPRESE EDILI

PROVINCIA CCIAAINPS con

dipendentiCASSA EDILE

Alessandria 6.793 1.316 1.250

Asti 3.858 685 789

Biella 3.412 375 373

Cuneo 10.465 1.509 1.516

Novara 5.868 1.030 1.189

Torino 34.138 5.017 4.560

Verbania 2.620 462 530

Vercelli 3.131 491 530

PIEMONTE 70.285 10.885 10.787

Elaborazione FILCA CISL Piemonte 2007

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GLI INFORTUNI MORTALILʼedilizia occupa ilʼ12% dei lavoratori. I morti nellʼedilizia sono il 30% del totale. Per un totale di 1.071incidenti mortali in Italia verificatisi nel 2006 nei settori industria commercio e servizi, si contano 305morti nel settore delle costruzioni.

La situazione in Piemonte rispecchia la media nazionale: nel 2007 si registrano 21 infortunimortali nei cantieri, su 93 totali. Dal 2004 ad oggi si registrano in Piemonte oltre 134 mortisu cantieri edili e 1800 infortuni invalidanti con menomazioni permanenti: una carne-ficina, un costo in termini di vite umane tremendo. Oltre che un elevatissimo costo eco-nomico.

I NUMERI DELL’EDILIZIA IN PIEMONTE: I CANTIERI

Area territoriale

Addetti edilizia…

Lavoratori dipendenti nei cantieri

Totale infortuni 2006 (di cui mortali)

Cantieri all’anno

Imprese edili

Ispettoridi vigilanza pubblica

Sistema edile CPT e RLS-T

Alessandria 10.300 6.000 1.001 (3) 2.308 6.793 61 16

Asti 8.200 4.000 491 (1) 1.231 3.858 34 8

Biella 5.600 3.000 310 (-) 1.618 3.412 32 9

Cuneo 24.000 8.000 1.235 (7) 3.853 10.465 69 22

Novara 16.100 9.000 626 (2) 1.873 5.868 46 17

Torino 61.900 37.000 3.108 (9) 9.435 34.138 243 55

Verbania 6.000 5.000 354 (-) 1.232 2.620 23 10

Vercelli 6.700 4.000 443 (2) 1.059 3.131 35 9

PIEMONTE 138.800 76.000 7.568 (24) 22.609 70.285 543 146

Elaborazione FILCA CISL Piemonte 2007

GLI INFORTUNI IN ITALIA NEL 2006

Totale infortuni… …di cui invalidanti …di cui mortali

Totale nei settori Industria, Commercio e Servizi

554.062 22.643 1.071

Settore costruzioni 87.595 5.498 305

Settori legno, cemento, lapidei, laterizi e manufatti

26.257 1.540 70

Dati FILCA CISL “Lo Scandaglio” - 2008

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GLI INFORTUNI IN PIEMONTE NEL 2007

Totale infortuni… …di cui invalidanti …di cui mortali

Totale infortuni 76.003 ---- 93

Settore costruzioni 7.123 63 21

Settori legno, cemento, lapidei, laterizi e manufatti

648 28 3

Elaborazione FILCA CISL Piemonte 2007

GLI INFORTUNI IN PIEMONTE NEL PERIODO 2004 - 2006 E DENUNCIATI ALL' INAIL

TOTALE INFORTUNI TUTTI I SETTORI …di cui mortali

2004 2005 2006 2007 2004 2005 2006 2007

Alessandria 9.077 8.560 8.592 11 14 19 --

Asti 4.015 3.960 3.805 -- 9 4 7 --

Biella 2.362 2.132 2.103 -- 4 2 6 --

Cuneo 13.298 12.749 12.656 -- 33 16 22 --

Novara 6.008 5.850 5.909 -- 5 12 13 --

Torino 36.304 36.017 34.816 -- 40 37 31 --

Verbania 2.563 2.456 2.517 -- 4 2 6 --

Vercelli 4.346 3.936 3.625 -- 5 5 5 --

PIEMONTE 77.973 75.660 74.023 76.003 111 92 109 93

INAIL - Rapporto Annuale 2006 e Elaborazione FILCA CISL Piemonte 2008

GLI INFORTUNI IN PIEMONTE NEL PERIODO 2004 - 2006 E DENUNCIATI ALL' INAILSETTORE COSTRUZIONI

Casi di cui indennizzatiAnni denunciati Temporanea Permanente Morte Totale

in capitale

in rendita

Totale

2004 8.703 7.029 381 112 493 24 7.546

2005 7.991 6.340 367 97 464 22 6.826

2006 7.106 5.680 293 58 351 26 6.057

INAIL - Rapporto Annuale 2006

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Sono fatalità? No! Lʼinfortunio ha sempre una causa, a partire dalla mancata informazione e for-mazione dei lavoratori nellʼorganizzazione del lavoro e della prevenzione.Con lʼultimo CCNL firmato il mese scorso si sono fatti dei passi avanti per far fronte a questa situa-zione: una nuova norma contrattuale prevede che il lavoratore dovrà svolgere 16 ore di formazioneprima di entrare in cantiere. Lʼimpresa dovrà comunicare 3 giorni prima lʼassunzione e dare i nomi-nativi alla Scuola Edile.Oltre un terzo degli infortuni si verificano fatalmente il primo giorno di lavoro (chissà da quanto tempolavorava in quel cantiere): una volta a Torino nei pressi di Porta Palazzo tra i tanti cantieri di ristrut-turazione un ragazzo extra-comunitario fu scoperto al mattino dai netturbini morto dalla sera prima;la polizia e gli ispettori del lavoro chiesero a tutte le imprese e a tutti i cottimisti nei dintorni “Era vo-stro dipendente? Lavorava con voi?”, scontata la risposta “No”, nessuno lʼaveva visto prima…La maggior parte degli infortuni è dovuta a cadute dallʼalto (a causa della mancanza di ponteggi eprotezioni collettive), schiacciati da carichi e mezzi in movimento, come gru, ruspe, camion e mac-chinari vari; travolti dal crollo di muri e solette nelle ristrutturazioni, lavoratori caduti o schiacciati du-rante il montaggio di prefabbricati pesanti come grandi capannoni.Questi fatti avvvengono spesso dopo dieci ore di lavoro e tutti sanno che la fatica fisica fa perderela concentrazione oppure per la fretta, per i tempi stretti in cui svolgere un lavoro, e specialmentedove cʼè la compresenza non pianificata e organizzata di tante imprese insieme, tanti subappaltie squadri di cottimisti che lavorano ognuno con sistemi diversi.Questi elementi contribuiscono ad alimentare gli infortuni nel settore dellʼedilizia, oltretutto cʼè unaforte presenza di lavoro irregolare che assieme alla presenza di lavoratori stranieri, sono spessosfruttati e che vengono obbligati ad accettare condizioni lavorative senza nessuna tutela, fenomenoche si sta molto diffondendo.

Infortuni e Lavoro nero vanno a braccetto, si alimentano.Quando su nostra segnalazione, i Carabinieri e gli Ispettori trovano lavoratori in nero in cantieri contante imprese presenti tra appalti, subappalti, artigiani; hanno difficoltà a provare anche in via giudi-ziaria per quale impresa lavoravano questi poveracci.Nessuno li conosce, nessuno dice che lavoravano per loro: “Sono vostri questi clandestini in nero?”Ovviamente i cottimisti presenti rispondono la stessa cosa: “No, quando mai? mai visti”. Erano lì percaso, da giorni che lavoravano e non si capiva per chi…Il lavoro nero è un “biglietto di carta” scritto a penna: un nome di battesimo e un numero di telefonocellulareNon cʼè il nome della ditta o del subappaltatore, ma solo quello del reclutatore che porta glì operai incantiere: A lavorare mi ha chiamato Pasquale, mi paga Gaetano con degli acconti, mai tutti i 5 eurolʼora promessi, sempre in ritardo se rendo sul lavoro, altrimenti niente. Ma in cantiere mi comandaFrancesco e lavoro con Mohamed e Nicolai, mi racconta un ragazzo romeno.La forma di lavoro nero e caporalato nei cantieri specialmente di quelli delle grandi opere si sonoormai affinate, la maggior parte di quel 35% di manodopera straniera impiegata, viene inquadrata concontratti al limite della legalità per diminuire i rischi delle imprese.Negli ultimi anni le organizzazioni sindacali hanno avviato una sistematica azione di denuncia sulleproblematiche relative alla deregolamentazione del settore (con molte pseudo-imprese di subappaltodi sola manodopera), ovvero, al lavoro irregolare, del caporalato, degli infortuni sui luoghi di lavoro.Purtroppo gli eventi ci portano a constatare che cʼè chi paga la tangente a chi intermedia fra fatica esalario ed è francamente inspiegabile, sia il nero che il grigio, ovvero grossa parte del lavoro edile,è in gran parte governata dai caporali e la loro struttura piramidale è spesso controllata da esponentidella malavita organizzata.

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La compravendita della manodopera viene fatta alla luce del sole, anche in alcuni luoghi torinesi, ilcaporale chiede ai lavoratori soldi in cambio di un posto di lavoro, e con lui il lavoratore ha un rap-porto esclusivo.Oggi per il caporalato non esiste un regime sanzionatorio di carattere penale, eppure esiste da moltianni, prima la manodopera era quasi esclusivamente del sud, oggi è quasi totalmente di extraco-munitari, in effetti i lavoratori non hanno efficaci strumenti per combattere il fenomeno poiché la ma-nodopera, soprattutto quella immigrata, è ricattabile, vedi la precarietà del rapporto di lavoro aprescindere dalle condizioni contrattuali e normative, e non parliamo degli stranieri senza permessodi soggiorno.

LAVORO NERO, LAVORO GRIGIO, EVASIONE / ELUSIONE:con lʼintroduzione del DURC, oggi i comportamenti sono cambiati,ed è cambiato il modo di eludere:IL PROBLEMA NON Eʼ PIUʼ LA DIFFERENZA TRA INPS E CASSA EDILE, MAlʼutilizzo degli Artigiani Singoli, i finti autonomi con partita Iva che fanno 12 ore al giorno

lʼapplicazione voluta di altri CCNL, altri Contratti NON EDILI, come Trasporti per chiha almeno un camioncino; Agricoltura per chi fa anche scavi e movimento terra, Metal-meccanici per chi mette anche il ferro, cemento armato; Commercio per forniture e posain opera.

“Lʼultimo carpentiere di 32 anni morto per caduta dal tetto di un cantiere a Villaneggia unmese fa, era inquadrato come Legno Artigiani, ma lavorava sempre nei cantieri a faretetti. Era una ditta senza Cassa Edile, senza Cpt, senza RLST, senza lʼinquadramentoanche professionale e di procedure dellʼedilizia. Col contratto Legno Artigiano pagava1.000 € al mese, risparmiava e non applicava il contratto e le misure di Sicurezza. Nonfaceva il DURC in Cassa Edile, (solo INPS e INAIL ”. Queste sono le fasce di elusioneche bisogna scovare e ricondurre.

LAVORATORI EDILI PIEMONTE - Inps / Casse Edili % le

anno ISTAT

Camere di

Commercio INPS Casse Edili

Regolarità : Cassa

Edile / INPS % le

1999 102.400 68.760 51.700 32.950 63,73 %

2006 139.000 51.285 49.117 81,15 %

2007

+ 38 % di

Addetti

141.000 75.981 50.000 101,96 %

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Nota: nelle Casse Edili cʼè uno sfrido del 20 % circa annuo tra gli addetti stabili tutto lʼanno e quelli,in aumento che sono assunti per pochi mesi, quelli che si muovono su più province, ed i trasferisti,ad es. per lʼalta velocità.

Nel 1999 si nota il forte scarto tra Lavoratori Edili addetti INPS e quelli regolari anche conil Contratto nazionale e provinciale, anche Casse Edili.Nel 1999 su 3 operai edili in Piemonte:- uno era “a posto”, in regola con la Legge e il contratto nazionale e territoriale;- uno “in nero completo”, mai registrato da nessuna parte;- uno “in grigio”, il 37 % degli Operai Edili era solo registrato allʼINPS con poche ore dicontributi versati: per esempio 60, 80 ore al mese invece di 170 o 200 che ne lavora, e senza le tu-tele del contratto, della Cassa Edile e della Sicurezza.Ci chiedevamo: ma quanti sono gli edili in Piemonte?Denunciavamo che neppure gli enti pubblici si scambiavano i dati, con la scusa che erano “di-somogenei”; in realtà ognuno costruiva proprie banche dati per le proprie finalità istituzionali e am-ministrative e i dati li teneva chiusi a tenuta stagna, senza incrociarli con gli altri enti, senza confrontarlicon la realtà dei cantieri che denunciavamo.

Nel 2006 con lʼinizio della gestione del DURC lo scarto INPS / Cassa Edile si riduce a meno del20 %. Però lʼISTAT dalla crisi del 1999 al pienoni cantieri del 2005 / 2006 Olimpiadi, alta Velocità, ecc.segnala un forte aumento di quasi il 40 % degli addetti in Edilizia, ma la sostanziale stagnazione deiLavoratori Edili iscritti allʼINPS.

Nel 2007 con il DURC più consolidato nelle Casse Edili e nellʼincrocio dei dati con INPS INAIL loscarto è annullato. Anzi le Casse Edili registrano più trasferisti.

Infortuni e lavoro nero/capolarato sono le due facce della stessa medaglia: madopo lʼemozione, lʼindignazione, che fare? Come far diminuire i morti e i feriti?Qualʼè il nostro ruolo di Sindacato, di Associazioni Imprenditoriali, di Enti di vigi-lanza?

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GLI STRUMENTI: IL SISTEMA DI VIGILANZA

Il complesso e frammentato sistema dellʼedilizia ha bisgono di una vigilanza che per essereefficace deve essere sempre più mirata alla fasce di anomalia e di illegalità.Per controllare tutto il mondo del lavoro piemontese (non solo lʼedilizia ma anche i settori me-talmeccanico, tessile, chimico, ecc..) ci sono di fatto circa 500 ispettori.Gli ispettori sono pochi, sotto organico, devono vigilare su migliaia di aziende metalmecca-niche, chimiche, grafiche, hanno diversa preparazione e provenienza, dipendono da diversefiliere:• MINISTERO SALUTE – REGIONE – ASL – Spresal (aumenteranno di c.a 100 nel 2008);• MINISTERO LAVORO ( DPL, INPS INAIL) DPL (sono aumentati di c.a 120 dal 2007);• MINISTERO INTERNO VV.FF.;• MINISTERO DELLA DIFESA Carabinieri del Lavoro;• MINISTERO DELLE FINANZE Guardia di Finanza;• …

L’ESERCITO DELLA VIGILANZA IN PIEMONTE

Istituto/EnteIspettorato del lavoro

Sanità INPS INAIL

Sistema bilateral paritetico edilizia

Ente di emanazione

Ministero del Lavoro

Assessorato alla Sanità

INPS Regionale

INAIL Regionale

ANCE, Confartigianato e CAN, Fillea CGIL, Filca CISL, Fillea Uil

Organismi territoriali

• Dir. Reg.le Lavoro

• Dir. Prov.le Lavoro

• Carabinieri del lavoro

• Dir. Reg.le Prevenzione

• ASL SPRESAL

INPS Provinciali

INAIL Provinciali

CPT RLST

Competenze

• Regolarità• Lavoro

nero• Sicurezza

cantieri

Sicurezza cantieri e fabbriche

• Regolarità• Lavoro

nero

• Regolarità• Prevenzione• Gestione

infortuni

• Prevenzione• Cultura

sicurezza• Visite nei

cantieri

Personale di vigilanza

262 ispettori 155 ispettori 126 ispettori 28 ispettori20 tecnici

27-30 tecnici

Totale ispettori

593 di cui 543 UPG e ca. 50 tecnici dei CPT e RLST

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PERSONALE DI VIGILANZA - PIEMONTE 2008

ProvinceIspettori

DRLIspettori

ASLIspettori

INPSIspettori INAIL

SISTEMA EDILE CPT - RLST

Torino 97 73 73 13 10 ‘6 - 9

Biella 18 9 5 2 1 3

Vercelli 19 9 7 3 1 3

Verbania 15 6 2 - 1 3

Alessandria 33 15 13 2 1 3

Asti 21 7 6 1 1 3

Cuneo 33 23 13 4 2 3

Novara 26 13 7 3 3 3

262 155 126 28 20 30

TOTALE543 ispettori UPG 50 tecnici ca.

Gli ispettori di Direz. Lavoro, ASL/SPRESAL, INPS, INAIL:1) sono UPG, ufficiali di polizia giudiziaria2) compongono il COORDINAMENTO ISPETTIVO con i Carabinieri, la Guardia di Finanza3) devono vigilare su 659.000 addetti e 468.758 imprese di tutti i settori (dai metalmeccanici ai par-

rucchieri) in Piemonte.I tecnici del CPT e RLS-T (rappresentanti deI lavoratori per la sicurezza) girano i cantieri si occu-pano solo di Edilizia.Risulta chiara la necessità di fare bene sinergia, di collaborare tra tutte le forze disponibili, con lʼaiutodelle parti sociali e degli enti bilaterali che conoscono bene il settore delʼedilizia.

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GLI STRUMENTI: IL SISTEMA DEGLI ENTI BILATERALI

LʼEdilizia è il settore lavorativo più complicate da gestire, ma, nel corso degli anni, ha maturate e raf-finato un prezioso strumento in più: un vero e proprio sistema consolidato di enti bilaterali e ac-cordi territoriali: Cassa Edile, Scuola Edile, Comitati antinfortunistici, RLS-T che sono un presidiodi regolarità e sicurezza per le imprese associate e regolari.La Cassa Edile è un presidio per la regolarità e la sicurezza, un valido aiuto con il DURC, la con-gruità, i Tesserini di riconoscimento, il monitoraggio dei cantieri per la Regolarità e la Sicurezza.

IL SISTEMA CONTRATTUALE - EDILIZIA

CASSA EDILEDI MUTUALITÀ ED

ASSISTENZASCUOLA EDILE

CPT – Comitato Antinfortunistico

R.L.S.R.L.S.T

Territoriali

OSSERVATORIODEI CANTIERI

• Regolarità

• Parità di costi e condizioni delle Imprese e dei Lavoratori

• Welfare integrativo

• Gestisce il D.U.R.C. con INPS e INAIL

• Gestirà la Congruità del Costo del Lavoro per cantieri e fasi lavorative

• Può rilasciare ai lavoratori i Tesserini di riconoscimento

• Fornisce DPI Vestiario e scarpe antinfortunistiche ai Lavoratori

• Formazione Professionale:

• Primo Ingresso• Apprendisti• Corsi muratori,

carpentieri, impiegati,

• Formazione per la sicurezza

• Corsi 494,Ponteggi,

• RLS, RSPP.

• Dà consulenza, assistenza a imprese e lavoratori

• Anche con visita diretta in cantiere

• Cultura antinfortunistica

• Formazione

• Informazione per la Sicurezza

• Segnalazione pericoli e verifiche

• Designate da Filca Cisl, Fillea Cgil, Feneal Uil

• Visitano i cantieri e visionano i POS (Piani di Sicurezza)

• Rappresentano i Lavoratori

• Segnalazione pericoli e verifiche

• Censimento in tempo reale di tutti i cantieri pubblici privatida: Autorizzazioni dei Comuni, Dia, Notifiche preliminari.

• Censimento Imprese per cantiere

• Regolarità: Imprese con e senza DURC

• Tipologia Cantieri pericolosi

• Fasi lavorative pericolose

• Stime Mercato del Lavoro

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GLI ENTI BILATERALI DEL SISTEMA EDILIZIA IN PIEMONTE: UNA RISORSA IMPORTANTE

CASSE EDILISCUOLE

EDILI

CPT Comitati

AntinfortunisticiRLS-Territoriali

Regolarità, applicazione

Contratto Territoriale,

Certificano il DURC con Inps e Inail,

Tesserini di riconoscimento,

Vestiario e scarpe antinfortunistiche

Formazione Professionale, Formazione

per la Sicurezza,

corsi di ingresso, per apprendisti,

ponteggi, ecc.

Consulenza a imprese e lavoratori per la

sicurezza, Formazione Informazione, Cultura

della Sicurezza, visite in Cantiere

Rappresentanza dei lavoratori, Informazione, Cultura della

Sicurezza, Visite in Cantiere, Interventi e

segnalazioni pericoli

Torino 8 4 1 3

Asti 4 - 1 3

Biella 4 1 1 3

Cuneo 13 4 2 3

Novara 7 4 3 3

Torino 32 30 10 9

Verbania 5 1 1 3

Vercelli 4 1 1 3

PIEMONTE 77

45

+ 50 docenti

collaboratori

20 30

160 Dirigenti, Tecnici, Impiegati degli Enti bilaterali edili, possono collaborare con gli Enti Pubblici Is-pettivi per una efficace vigilanza sui cantieri del Piemonte

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LE STRADE

Non dobbiamo mai perdere il senso della gravità: “LA SICUREZZA NON Eʼ NEGOZIABILE!”, comesostiene il segretario generale della CISL, Raffaele BonanniOccorre prendere in mano la diffusione di legalità e sicurezza nei cantieri con:

PIÙ FORMAZIONE, INFORMAZIONE E CULTURA DELLA SICUREZZA CON LE IMPRESE REGOLARI, CORRETTE,CHE LAVORANO NELLA LEGALITÀ

In questi mesi è forte il richiamo del Presidente della Repubblica che ha riportato il tema della sicu-rezza allʼattenzione del Paese e dei mass-media.Servono iniziative forti, campagne di informazione maggiori, politiche sulla formazione che riguar-dano i lavoratori ma anche gli imprenditori, specialmente nel comparto delle piccole imprese, dove iltema della sicurezza è molto spesso ignorato e sottovalutato.Serve una politica scolastica che prevede la materia inerente la sicurezza nelle scuole, a tal propo-sito la FILCA CISL del Piemonte,in raccordo con la Direzione scolastica Regionale, istituirà nei pros-simi mesi tre borse di studio per gli istituti per Geometri. Con questa iniziativa, la Filca Cisl delPiemonte intende promuovere la sensibilizzazione sullʼargomento tramite un progetto mirato a pre-miare i migliori elaborati o filmati multimediali inediti che evidenzi i vari aspetti della sicurezza: le pro-blematiche, le difficoltà, le strategie di informazioni e le possibili soluzioni.

PIÙ CONTROLLI MIRATI E REPRESSIONE PER LE IMPRESE IRREGOLARI, SCORRETTE, CHE SFRUTTANO LA-VORO NERO E SPECULANO SULLA SICUREZZA

RICAPITOLANDO…

Lavoro nero e infortuni sono strettamente collegati e si alimentano a vicenda.MA ESISTE LʼELENCO UFFICIALE DEL LAVORO NERO ?Ovviamente no. Esistono gli elenchi delle “persone per bene”, delle imprese in regola.Dopo gli eventi Tyssen Krupp cʼè stato giustamente un forte impulso del budget e degli ispet-tori sulla Prevenzione. Ma in Edilizia, dove prenderanno lʼelenco delle Imprese da visitare?Chi può fornire agli ispettori, per es. lʼelenco delle Imprese senza DURC?Abbiamo visto i problemi, i numeri dei cantieri, morti e dei feriti; abbiamo visto che ci sono 500 ispet-tori veri che girano per 650.000 imprese di ogni settore. Degli ispettori, solo una parte è specializzataper lʼEdilizia, a fronte dei 30.000 cantieri in Piemonte.Per di più, oltre al danno, anche la beffa: non esistendo lʼElenco Ufficiale del Lavoro Nero, ricorrendoagli elenchi ufficiali, spesso si controllano più volte le imprese ed i cantieri regolari, con sprechi ditempo e burocrazia. I pirati, gli evasori totali delle norme e del Durc se la ridono…Il nuovo Ministro del Lavoro SACCONI è fortemente convinto del ruolo positivo degli enti bilaterali,un presidio importante per un settore così frammentato.

Le imprese in regola, già visionate e controllate, sotto il faro di luce di Cassa Edile, CPT, RLS-T con lavoratori formati dalla Scuola Edile, con il DURC a posto, sono già in una prima fasciadi Regolarità.

Dobbiamo organizzarci per controllare le altre imprese, fuori dal primo controllo del DURC e dellaCassa Edile, che sono molto meno regolari.Se questa è la realtà: CI VUOLE PIÙ SINERGIA, BISOGNA UNIRE LE FORZE E COLLABORARE(condividendo dati, esperienze, valutazione, integrando i sistemi contro gli Infortuni e il Lavoro Nero)

IL SISTEMA DI VIGILANZA PUBBLICATenere i due sistemi separati senza farli collaborare ci pare uno spreco inutile: il CoordinamentoIspettivo può attingere dati e informazioni molto importanti dagli Enti bilaterali dellʼedilizia e dai RLS-T sulle anomalie, incongruità.Inoltre senza una collaborazione fattiva tra sistema Cassa Edile e Sistema ispettivo pubblico il ri-schio è:• di fare più carta e burocrazia,• di fare più consulenze spesso poco efficaci• di tartassare con visite e sanzioni solo le imprese già regola che compaiono negli elenchi.• e di lasciare tranquilli nellʼillegalità quelli in nero totale, le squadre di subappalto di sola mano-

dopera, quelli dei pulmini con i clandestini, quelli con i vecchi camion caricato con 500 quintaliinvece dei 250 massimi consentiti, ….

• di alimentare il business dei consulenti aumentando gli sprechi di soldi pubblici o collettivi.Non vorremmo che il Testo unico 81/2008 ci faccia fare più burocrazia, carte, timbri e spese in con-sulenti. Vorremmo unʼazione forte di prevenzione nei cantieri. Vorremmo un maggiore governo con-giunto del settore. Vorremmo evidenziare insieme SINDACATI e ASSOCIAZIONI dei Costruttori leanomalie, le imprese senza DURC, le imprese senza RLS o RLS-T, le imprese senza congruità il veroLAVORO NERO, la vera concorrenza sleale.

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Come Filca, come sindacato degli edili:• conosciamo “un poʼ” la realtà del settore, i cantieri, il giro del fumo, le risultanze ufficiali e i com-

portamenti reali in cantiere, che sono un poʼ diversi …• i nostri enti bilaterali, paritetici, da anni operano nel settore e conoscono le pieghe formali e in-

formali della realtà vera dei cantieri….Chiediamo perciò a tutti voi di mettere in contatto e in collaborazione I due sistemi:• quello pubblico ispettivo al quale compete la Vigilanza UPG con compiti, autorità• quello delle Casse Edili, dei Cpt, delle Scuole, dei RLS-T che non sono UPG, (sono/siamo dei

“privati”, di dice qualcuno, ma privati che stipulano accordi e contratti di valenza erga omnes, chegestiscono le Casse Edili, che certificano la regolarità con il DURC, che vivono ogni giorno il set-tore e lo conoscono... Senza coinvolgere nella vigilanza le Parti sociali dellʼEdilizia si fa pocastrada…. )

Non partiamo dallʼanno Zero: molto lavoro di sinergia è già fatto, non vogliamo inventare lʼacquacalda.La nostra proposta FILCA non è nulla di originale, ma solo di buon senso. Il T.U. D. Lgs. 81/2008 giàprevede la collaborazione con gli Enti Bilaterali.Nelle province di :ASTI, VERBANIA, CUNEO, VERCELLI, NOVARA, ALESSANDRIA, TORINOcon questa consapevolezza il sindacato ha cercato di tradurre lʼazione di denuncia in proposte, ov-vero:1) Accordi concordati tra le parti sociali in sede di Prefettura che hanno portato alla firma di protocollidʼintesa per la tutela della legalità nei rapporti di lavoro e per il contrasto a fenomeni di intermedia-zioni di manodopera nel settore dellʼedilizia.

2) Chi appalta deve vigilare e mi riferisco ai committenti pubblici e privati, in particolare sulla sceltadelle aziende di subappalto con criteri che non facciano esclusivo riferimento ai costi e ai tempi ese-cuzione dellʼopera.3) Eʼ necessario per un adeguato lavoro ispettivo un potenziamento quantitativo e qualitativo delleautorità preposte ai controlli (INPS, INAIL, ASL, ecc,) viste le caratteristi delle unità produttive delcantiere.4) Una qualificazione delle imprese; oggi unʼimpresa inizia la propria attività senza alcuna preventivavalutazione circa la reale capacità di sviluppare lʼattività dichiarata.

A TORINO:si terranno corsi al CIPET per formare sul DURC i tecnici dei Comuni e degli Enti ispettivi. Il Tesse-rino di riconoscimento dei lavoratori emesso dalla Cassa Edile, con il vestiario, rende visibile la re-golarità.

Ad ALESSANDRIA:è già stato costituito un osservatorio in Prefettura, ora in fase di ripensamento, che può essere ripresooggi con le maggiori esperienze di tutto il nostro sistema

A BIELLA:è attivo dal 2004 un Osservatorio preventivo di tutti i cantieri sia pubblici che privati fin dalle prime au-torizzazione dei Comuni e fino alla Notifica di apertura cantiere.LʼOsservatorio ha come mission 4 grandi funzioni:

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• contro il Lavoro Nero: per ogni cantiere censisce le imprese che vi lavorano, compresi i i sub ap-palti, e verifica la loro regolarità, con la Cassa Edile, il DURC, …già a regime

• per la Prevenzione: dai cantieri verifica le Fasi Lavorative più pericolose,• per la Semplificazione burocratica: modulistica on line, con la firma digitale, il DURC digitale, con

la collaborazione Camera di commercio• per una previsione sul Mercato del Lavoro: rispetto alle qualifiche professionali occorrenti per i

cantieri previstiTesserino di riconoscimento dei lavoratori emesso dalla Cassa Edile, plastificato con foto e firmascannerizzata non falsificabile, che con il vestiario rende visibile la regolarità.

Tutto questo patrimonio di incontri e relazioni, che si stanno tenendo in tutto il Piemonte, po-trebbe produrre il controllo mirato di molte imprese edili fantasma, e contribuire ad uno svi-luppo di una sana e leale concorrenza, importante per le imprese che operano nel rispettodelle regole.Ripristinare regole nei luoghi di lavoro e nel mercato del lavoro, e qualificare le imprese devediventare obiettivo comune delle parti sociali, dei committenti, delle forze politiche.

IN CONCLUSIONE:

Le novità del Testo Unico le abbiamo viste.Lʼaumento degli organici e delle Risorse di uomini e budget sulla prevenzione è un fatto.Siccome non esiste lʼelenco ufficiale delle imprese in nero e dei cantieri col lavoro nero, è no-stro compito, delle Parti sociali, delle Imprese Regolari indicare agli Organi ispettivi dei cri-teri, delle fasce di anomalia. (senza sostituirci, ma fornire un aiuto) mirare meglio le loroispezioni con una intelligence preventiva sui cantieri irregolari e sulle fasi più pericolose.

Tutti vogliamo la Difesa dellʼEdilizia Sana Sicura e Regolare.

Non vorremmo che più ispettori si concentrassero sulla parte più sana e regolare delle im-prese (elenchi ufficiali), ma che ci fosse uno sforzo ad intercettare il nero e il pericolo di in-fortuni.Per non fare prevalentemente ispezioni solo alle imprese più strutturate e visibili, più rego-lari, ma mirare anche alle imprese esterne, alle anomalie, alle incongruità, ai cantieri e alleimprese senza DURC, ci vuole:

• Più concertazione sociale e istituzionale strutturata• Più collaborazione e incrocio dei dati col nostro Sistema degli Enti bilaterali

• Coordinamento Politico REGIONALE con Parti sociali e Istituzioni

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• Coordinamento Tecnico REGIONALE - DRL – SPRESAL, INPS, INAIL VV.FF.

Ma anche:• Coordinamento Politico PROVINCIALE con Parti sociali e Istituzioni• Coordinamento Tecnico PROVINCIALE - DPL – SPRESAL, INPS, INAIL VV.FF.

TAVOLO EDILIZIACollegi Costruttori Ass. Artigiane, Filca Cisl, Fillea Cgil, Feneal UilCasse Edili, Scuole, Cpt, RLS-TerritorialiEnti ispettivi SPRESAL, DPL, INPS INAIL VV.FF.

ORGANIZZARE E COSTRUIRE

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SICUREZZA E LEGALITAʼ NEI CANTIERI

Con le Imprese regolari e corrette: formazione, informazione, consulenzaCon le imprese irregolari e scorrette: maggiore vigilanza e repressione mirata

LE 3 C DELLA PREVENZIONE

Eʼ opinione consolidata tra gli esperti che le linee di azione contro gli infortuni e il lavoro neroin Edilizia si basano sempre più su alcuni fattori strategici:

Conoscenza dei cantieri sul territorio, imprese, subappalti, lavoratori.Incrocio dei dati esistenti, negli Enti, Casse Edili, Comuni, Notifiche preliminari di aper-tura cantiere, regolarità del DURC, tesserini dei lavoratori.Programmare una seria Prevenzione più mirata, soprattutto verso le imprese irrego-lari. I cantieri e le fasi lavorative non sono tutti pericolosi uguali.

Coordinamento Ispettivo DPL, SPRESAL, INPS, INAIL, VV.FF. oltre che unire leforze in sinergia, possono avere maggiore collaborazione dal sistema bilaterale del-lʼEdilizia che ha dati e esperienza concreta sul settore e sui cantieri: le Casse Edilicertificano con INPS e INAIL la regolarità delle imprese tramite il DURC; le ScuoleEdili fanno Formazione sulla Sicurezza, i CPT Comitati antinfortunistici; i RLS-Terri-toriali edili visitano i cantieri.

Concertazione Sociale e Istituzionale per la Regolarità e la Sicurezza. Collabo-razione delle Parti Sociali con gli Enti di controllo, ognuna nel suo ruolo e nella sua au-tonomia. LʼEDILIZIA è un settore frammentato, difficile e complesso, deve avere untavolo specifico di conoscenza e coordinamento delle politiche di controllo e vigilanzasui cantieri.

Il sistema bilaterale dellʼEdilizia può essere un alleato prezioso degli Enti ispettivi di vigilanzacon i suoi dati e la sua esperienza concreta delle reali dinamiche del settore.

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