Abitare - Un verde tutto nuovo
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TM DONNA
ABITARE
Un verde tutto nuovo
Assecondano il desiderio e la ricerca di un equilibrio interiore e diun’armonia con lo spazio circostante e la natura. I ‘nuovi’ giardi-ni portano il verde anche in spazi ridotti (giardini verticali) e ac-
cordano un’esperienza di benessere totale, che coinvolge contempora-neamente i cinque sensi.Così è per il giardino zen, tipico della cultura giappo-nese e sempre più apprezzato anche in Occidente.«Quella che propongo ai miei clienti è una versione ‘per-sonalizzata’, un giardino zen permeato da elementi pro-pri del giardino esotico della Malesia», sottolinea Da-vide Guzzo, titolare dell’Atelier Gocce d’Arte di Locar-no (www.goccedarte.ch). «Dalla Malesia arrivano glielementi di arredo e di decoro che uso per creare que-ste ‘isole di relax’: elementi in legno massiccio e in ter-racotta, lavorati a mano». Il giardino si adatta a qua-
di Simona [email protected]
Arredare con le piante l’interno e l’esterno della casacome espressione artistica e fonte di benessere
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Sopra, la meraviglialussureggiante diuna foresta tropicalesi può ricreare anchein piccoli spazi
Davide Guzzo
lunque tipo di superficie disponibile, sia all’esterno che all’interno, nonrichiede grossi interventi di manodopera ed esprime un concetto di out-door living spaces particolarmente versatile. Si sviluppa intorno ad unoo più elementi d’acqua, a cui si possono abbinare elementi da seduta,oppure schermanti o illuminanti. ll suo allestimento è strettamente lega-to ai principi del feng shui, dunque niente è lasciato al caso. Materiali,colori e accostamenti sono scelti per offrire al fruitore del giardino unapiacevole esperienzamultisensoriale.«Il giardino zen èun’oasi in grado di sti-molare i cinque sensi:vista, tatto, udito, olfat-to e gusto sono solle-citati e soddisfatti».
Sopra, una realizzazione, nelSopraceneri, di giardino zen malesiano
A destra, il ‘prima’ e il‘dopo’ di un giardino
allestitodall’Atelier Gocce
d’Arte, di proprietà diDavide Guzzo (nella
foto a sinistra). Da semplice
e tradizionale araffinato giardino zen
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G I A R D I N I Z E N
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Se il giardino zen nasce dal piacere di creare un’oasi di tranquillità e dirigenerazione, il giardino verticale deriva piuttosto dalla volontà di inse-rire il verde anche laddove non c’è spazio per un giardino tradizionale.L’idea del ‘muro vegetale’ è venuta al famoso botanico francese PatrickBlanc che, per non rinunciare alla vegetazione nel paesaggio urbano -nonostante il cemento e la scarsità di superfici pianeggianti -, ha conce-pito questa formula innovativa oggi molto in auge. «Il giardino verticale,che può essere piccolo o grande, allestito sia all’interno che all’esternodell’abitazione, è una parete verde coltivata con piante vere messe a di-mora in apposite ‘gabbie’ (contenitori) ancorate ad una struttura a séstante o fissata al muro», nota Guzzo, mostrando una delle sue creazio-ni. Dal punto di vista tecnico, per individuare il sistema portante più ido-neo, si tiene conto dell’ubicazione, della dimensione, dell’allacciamentoe dello scarico dell’acqua; mentre, dal punto di vista estetico, entrano ingioco colori, forme, profumi e caratteristiche intrinseche delle piante, chevanno adeguate alla tipologia del giardino e, se questo è interno all’abi-tazione, al tipo di arredamento e alla filosofia della dimora. La scelta del-le piante dipende dunque da diversi fattori, molti dei quali sono tuttaviagli stessi di cui tener conto nel caso del giardino tradizionale. Le piantepiù indicate sono quelle di piccole dimensioni; può trattarsi di piante da
Sopra in grande,un esempio di
giardino verticalecreato,
all’esterno,su uno spazioso
muro di cintaNei riquadri,alcune specie
vegetaliparticolarmente
adatte ad essereinserite in un
giardino verticale
GIARDINI VERTICALI
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A destra, alcuni quadri raffigurantipiante e fiori tropicali, proposti
dall’Atelier Gocce d’Artedi Locarno
appartamento, felci, rampicanti, piante fiorifere, ma anche di ortaggi.Tutte specie che non hanno bisogno di cure particolari se non quelle - dipulizia e taglio - normalmente richieste dalle piante che crescono in pie-na terra. La facilità di cura dei giardini verticali è dovuta in gran parte alsubstrato vegetale naturale usato, che è composto dallo sfagno, un mate-riale che assorbe moltissimo l’acqua e la mantiene per lunghi periodi(senza che si sprigionino cattivi odori o che terriccio e piante marcisca-no). Quanto all’irrigazione, c’è un impianto apposito che rilascia automa-ticamente e lentamente l’acqua necessaria. Se il giardino è di piccole di-mensioni, si innaffia con un nebulizzatore. «Plasmare il verde secondo il gusto e le necessità proprie del singolocliente rappresenta un piacere e una sfida quotidiana per chi, come me,ama quel mix di natura, arte e artigianato, semplicità e ricercatezza, fat-to di soluzioni e pezzi unici», conclude Davide Guzzo.
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Copertina Donna.qxp:Copertina Donna 18.3.2011 14:32 Pagina 1