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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: ADOC Codice di accreditamento: Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: ARCHIMEDE anziani informati Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE. E6 - EDUCAZIONE AI DIRITTI DEL CITTADINO Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere l’elaborazione di strategie partecipate di programmazione locale dello sviluppo, in grado di valorizzare la difesa dei consumatori ma anche quella di promuoverne l’autodifesa attraverso l’utilizzo dei mezzi a disposizione al fine di renderlo un consumatore “consapevole”. Il contesto territoriale di riferimento è quello del territorio della Provincia di Siracusa. Al fine di descrivere il contesto territoriale e settoriale sui quali si attiverà il progetto sono stati presi in considerazione gli inputs originati da tre livelli fondamentali che rappresentano indici descrittivi e indici di sintesi, in particolare: un livello normativo e politico istituzionale (relativo alle leggi e ai piani sociali regionali di riferimento), che costituisce l’indicatore di mezzo un livello tecnico professionale (attraverso le indagini statistiche e qualitative del contesto) e un livello sociale (riferite alle percezioni rilevate con questionari ed esperienze sul territorio) che rappresentano indicatori di risultato, necessari anche in fase di monitoraggio . IL CONTESTO NORMATIVO I NZ01079 NAZIONALE

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

Ente proponente il progetto:

ADOC

Codice di accreditamento:

Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

Titolo del progetto:

ARCHIMEDE

anziani informati

Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE. E6 - EDUCAZIONE AI

DIRITTI DEL CITTADINO

Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori

misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere l’elaborazione di strategie partecipate di

programmazione locale dello sviluppo, in grado di valorizzare la difesa dei consumatori

ma anche quella di promuoverne l’autodifesa attraverso l’utilizzo dei mezzi a

disposizione al fine di renderlo un consumatore “consapevole”.

Il contesto territoriale di riferimento è quello del territorio della Provincia di Siracusa. Al

fine di descrivere il contesto territoriale e settoriale sui quali si attiverà il progetto sono

stati presi in considerazione gli inputs originati da tre livelli fondamentali che

rappresentano indici descrittivi e indici di sintesi, in particolare:

un livello normativo e politico istituzionale (relativo alle leggi e ai piani sociali regionali

di riferimento), che costituisce l’indicatore di mezzo

un livello tecnico – professionale (attraverso le indagini statistiche e qualitative del

contesto) e un livello sociale (riferite alle percezioni rilevate con questionari ed

esperienze sul territorio) che rappresentano indicatori di risultato, necessari anche in fase

di monitoraggio .

IL CONTESTO NORMATIVO

I

NZ01079

NAZIONALE

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I temi sui quali sarà attivato il progetto sono quelli che l’ADOC considera strategici per

la tutela, l’orientamento e la difesa dei consumatori, in riferimento:

Legge 64/2001

Specialmente per ciò che concerne il favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali

di solidarietà sociale, la promozione della solidarietà e della cooperazione, a livello

nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai

servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli e contribuire alla formazione

civica, sociale, culturale e professionale dei giovani. Obiettivi, che l’Adoc considera

strategici e in cui ha sempre focalizzato la sua storia.

L’idea stessa del progetto ARCHIMEDE Anziani informati rimarca e fonde questi

principi in virtù della formazione dei giovani che acquistando una coscienza sociale e

civica possono essere utili al progresso solidaristico e cooperativo utilizzando la loro

formazione al fine di migliorare e favorire il benessere di quelle categorie sociali (in

special modo anziani) svantaggiate e deboli dal punto di vista informativo e formativo.

Legge 281/1998

È la legge istitutiva del CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti) e

sancisce i diritti dei consumatori e degli utenti con la rappresentanza delle associazioni

dei consumatori che abbiano requisiti previsti dalle legge e verificati da un’apposita

commissione ministeriale. Obiettivo della legge è quello di garantire una posizione di

maggior forza al consumatore nel mercato, attraverso le associazioni dei consumatori,

La partecipazione alla vita associativa può garantire, tra l’altro, la vigilanza e anche e

soprattutto con una corretta informazione può evitare di cadere in errore la prima tutela

del consumatore per affermare la correttezza nel mercato di beni e servizi. La stessa legge

sancisce il potere delle associazioni riconosciute ad intervenire anche giudizialmente al

fine di inibire gli atti e i comportamenti ritenuti lesivi per gli interessi dei consumatori.

Decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 e successive integrazioni e modifiche.

Con il decreto legislativo n. 206 del 6 settembre 2005 è stata riordinata e semplificata la

normativa sulla tutela dei consumatori, in riferimento anche alla legge 281/1998.

La finalità del codice del consumo è quella di favorire l’informazione e la tutela del

consumatore, assicurando la correttezza dei processi negoziali e delle forme contrattuali

da cui discendono le decisioni di acquisto.

Il codice definisce altresì i diritti e gli interessi individuali e collettivi dei consumatori e

degli utenti, promuovendone la tutela in sede transfrontaliera, nazionale e locale, anche in

forma collettiva, prevedendo talune disposizioni in materia di concorrenza, trasparenza e

garanzia nel mercato, nonché di qualità e sicurezza dei prodotti e dei servizi e di

responsabilità del produttore.

Legge 383/2000

La legge istituisce le associazioni di promozione culturale (di cui l’Adoc fa parte) e

sancisce nell’art. 1 le molteplici attività delle associazioni riconosciute come espressione

di partecipazione, solidarietà e pluralismo; ne promuove lo sviluppo in tutte le sue

articolazioni territoriali, nella salvaguardia della sua autonomia, riconoscendone

l’apporto originale al conseguimento di finalità di carattere sociale, civile, culturale e di

ricerca etica e spirituale.

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Legge 328/2000

La legge si prefigge di disciplinare la realizzazione di un sistema integrato di interventi e

servizi sociali, alle persone e alle famiglie per: garantire la qualità della vita, assicurare le

pari opportunità, rimuovere le discriminazioni, prevenire, eliminare o ridurre le

condizioni di bisogno e di disagio. Questi obiettivi sono posti in essere attraverso la

collaborazione tra Stato Regioni, Enti Locali e Associazioni legate al terzo settore in virtù

del principio di sussidiarietà orizzontale. La legge n. 328/2000 ha costituito e costituisce

ancora una rivoluzione nel modo di concepire il sistema delle politiche sociali da

intendersi non più come sistema facoltativo di natura assistenziale, ma come rete

obbligatoria e universale di servizi tesi al pieno sviluppo della dignità e dell’autonomia

delle persone.

Analisi dell’area di intervento e del contesto:

Si è deciso di intervenire su questo target di popolazione, visti gli enormi disagi vissuti

dagli anziani negli ultimi anni, dovuti all'apertura al mercato libero dei servizi, al

propagarsi del commercio elettronico ed a tutti i nuovi servizi offerti dalla società dei

nostri giorni. Dai 65 anni in poi l'uomo si trova ad affrontare una nuova condizione che lo

porta ad una diversa percezione di sé. Raffiguriamo due tipologie di anziani uno che

proviene da una fase in cui il soggetto deve riorganizzare se stesso affrontando la perdita

di un impegno quotidiano quale il lavoro, che lo definiva come soggetto, attribuendogli

un ruolo ed una condizione di produttività nella società, l'altro la casalinga che diventa

anziana pensionata, abituata a far fronte quotidianamente all'organizzazione familiare ma

non avvezza, quale unico componente della famiglia, a fronteggiare rapporti con uffici di

qualunque natura. I dati statistici dell’Istat evidenziano che il numero di accesso ai servizi

bancari e l'utilizzo delle carte di credito è maggiore negli uomini rispetto alle donne.

Questi passaggi, associati spesso a deficit fisici dovuti appunto all'età, porta i soggetti a

vivere uno stato di spersonalizzazione, d'incapacità nell'organizzare il proprio tempo,

nell'impossibilità di carpire stimoli esterni che permettono di sentirsi ancora membri

attivi della società quindi, ad isolarsi, perdendo così il contatto con la realtà e la società

che li circonda. Questo stato di solitudine/angoscia, induce i soggetti a fidarsi ed

affidarsi con molta facilità, a chiunque presti loro un po' di attenzione.

Facciamo un esempio specifico, prendiamo la liberalizzazione del mercato dell'energia,

“da relazione dell'autority dell'energia e del gas anno giugno 2006“Come previsto dalla

Direttiva 2003/54/CE, dal mese di luglio del 2007 tutti i clienti, compresi quelli

domestici energia elettrica, saranno liberi di scegliere il proprio fornitore. Ciò rappresenta

un passo fondamentale per il completamento del processo di liberalizzazione del settore,

ma richiede anche la definizione di nuove tutele per i clienti circa la possibilità reale di

rivolgersi a un nuovo fornitore, il quale sia comunque in grado di assicurare tutte le

garanzie per la qualità del servizio”.

Tale processo è stato carpito dalle aziende entrate in questi anni, nel mercato, che

adottano come strategia di vendita, il sistema porta a porta, entrando così nell'intimità

dell'utente, offrendogli empaticamente un apparente sostegno di tipo socio-economico

(propongono risparmio, convenienza) senza però renderlo consapevole di cosa stia

realmente facendo, un esempio è la stipula di contratti di energia, assicurativi e

quant'altro. Questo permette alle aziende di acquisire clienti, giocando sul loro stato di

solitudine ed estraneità a questo nuovo sistema di servizi, promettendo loro sconti

generalizzati ed assistenza continua per qualunque problema ma abbandonandoli a loro

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stessi subito dopo. Tra le problematiche riscontrate, dallo sportello dell'associazione per

la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori dal servizio della UILP e della FENEAL

partner cointeressati, sono emerse notevoli difficoltà derivanti dalla gestione dei contratti

per fornitura di servizi, la stipula di contratti attivati con la tecnica del porta a porta,

contratti attivati on-line, fuori dai locali commerciali, attraverso comunicazioni

telefoniche, pagamenti elettronici acquisti via internet.

Questa tecnica nella maggior parte dei casi è origine di problemi di svariata natura, sia ad

un livello socio economico che ad un livello psicologico, i soggetti rendendosi conto di

essere stati ingannati perdono fiducia in se stessi, si sentono incapaci di riconoscere il

mondo e chi lo abita, questo può provocare una percezione negativa di sé abbassando

l'autostima e gravando sull'isolamento sociale spesso presente a quell'età .

Per quanto riguarda il contesto territoriale di riferimento, il progetto “Archimede -

Anziani Informati”- interverrà sul territorio della Provincia di Siracusa fornendo

assistenza e supporto informativo agli anziani.

Dai dati Istat relativi al censimento del 2011 risulta che nella provincia di Siracusa la

popolazione residente d'età compresa da 65 anni in su è pari a 74.756 soggetti su 399.933

abitanti. Essa rappresenta dunque il 18,69% del totale della popolazione residente.

Per l'analisi demografica ci aiutiamo con i dati Istat riportati nelle successive tabelle:

Tav. 1 Popolazione residente

la tabella 1.1 riepiloga la composizione della famiglia media della provincia di Siracusa

da dati ISTAT popolazione residente 2011 e 2012 inizio anno

Tab.1.1 Popolazione residente provincia di Siracusa

Popolazione

residente

provincia di

Siracusa

dati finali

per anno

Maschi

Femmine

Totale

Anno

2011

Anno

2012

Anno

2011

Anno

2012

Anno

2011

Anno

2012

196092 196019 203800 203450 399892 399469

tutte le voci

Stato civile totale

Tipo di edificio tutte le voci

Anno di Censimento 2011

Tipo dato

popolazione residente (valori assoluti) indice di dipendenza indice di vecchiaia

Sesso totale femmine totale

Età 65 anni e più totale 65 anni e più totale 65 anni e più totale

Territorio

Italia 12384972 59433744 20,84 3,75 53,49 148,75 57,57 93,67

Nord-ovest 3504188 15765567 22,23 4 55,86 163,29 58,1 93,58

Nord-est 2485538 11447805 21,71 3,83 55,33 156,1 57,83 94,17

Centro 2556023 11600675 22,03 4,05 54,79 164,87 57,57 92,32

Sud 2567179 13977431 18,37 3,26 49,96 122,85 56,94 94,3

Isole 1272044 6642266 19,15 3,52 50,19 134,21 56,88 94,09

Sicilia 943200 5002904 18,85 3,33 51,04 126,2 56,91 93,6

Siracusa 74756 399933 18,69 3,34 49,65 129,05 55,63 96,16

Dati: Popolazione residente

Età per anno di nascita e anni compiuti

popolazione residente (valori

percentuali)

anziani per un bambino

popolazione residente di 65 anni

e più (valori percentuali)

rapporto di mascolinità

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Numero famiglie 160112 161650

Numero medio

componenti nucleo

familiare

2,49 2,46

Saldo migratorio 66 -166

Continuando, i dati ISTAT, indagine annuale aspetti della vita quotidiana, evidenziano che

molte famiglie di anziani sono mono-componente e che molte sono donne casalinghe

facilmente reperibili presso le loro abitazioni, considerato anche che molte sono di origine

contadina dove resiste ancora una scolarità medio bassa sopratutto fra i più anziani.

Le tabelle che seguono riportano lo stato civile della popolazione della provincia dove si

evince che il numero delle vedove rapportate a mille è superiore ai maschi, mentre la tav.

1.3 rappresenta la condizione delle forza lavoro nella provincia di Siracusa.

Tab.1.2 Popolazione per stato civile

Tabella 1.3 Forze lavoro

Tavola 1,2 Popolazione per stato civile al 1° gennaio (in migliaia)

Maschi Femmine

Celibi Coniugati Divorziati Vedovi Nubili Coniugate Divorziate Vedove

Sicilia

2008 1.111,4 1.246,4 17,1 55,4 1.008,0 1.263,4 29,1 298,9

2009 1.113,4 1.246,2 18,4 55,6 1.009,4 1.262,8 31,3 300,8

2010 1.115,3 1.245,3 19,6 56,3 1.009,3 1.261,2 33,4 302,6

2011 1.119,0 1.245,8 20,5 36,3 1.009,9 1.262,0 34,9 302,6

2012 1.100,9 1.237,8 22,3 56,3 993,9 1.250,7 34,5 294,6

Province - 2012

Siracusa 88,3 100,9 2,2 4,7 75,2 101,5 3,5 23,8

Ripartizioni - 2012

Sud-Isole 4.585,7 5.085,2 88,0 238,9 4.110,9 5.153,6 145,6 1.199,8

Nord-Centro 8.501,6 9.347,3 397,2 482,7 ### 7.372,9 9.517,5 7.182,7 2.577,1

Italia 13.087,3 14.432,5 485,2 721,6 11.483,8 14.671,1 7.328,3 3.776,9

Italia = 100 8,4 8,6 4,6 7,8 8,7 8,5 0,5 7,8

6

La Tav. 2 riporta i redditi medi della popolazione di Siracusa confrontati con i dati

regionali e nazionali su dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze relativi alle

dichiarazioni dei redditi presentate nell'anno d'imposta 2012.

Redditi Irpef Provincia di Siracusa -2012

Tav.2 Redditi Irpef Provincia di Siracusa

Nome Dichiaranti Popolazione %pop Reddito Medio Media/Pop

Sicilia 1878961 4999854 37,60% 20996 7890

Italia 30754004 59394207 51,80% 23482 12159

Siracusa 157415 399892 39,40% 20833 8201

Dalla tabella si evince chiaramente come la provincia di Siracusa abbia un reddito pro

capite pari a poco meno della metà di quello medio italiano e di poco superiore al reddito

medio regionale.

L'analisi della situazione demografico, occupazionale e socio economica evidenzia dunque

una realtà non troppo dissimile da quella regionale, dove ad un basso livello di istruzione si

accompagna oltre che un elevato tasso di disoccupazione anche un reddito pro-capite

alquanto basso, con cui le famiglie, che rispetto alla media nazionale, risultano essere più

numerose, devono fare i conti. La condizione di povertà relativa è sentita soprattutto nei

periodi di crisi, come quello attuale, quando cioè si cercano occasioni di risparmio anche

nei consumi di generi di prima necessità oltre che quelli relativi alle diverse utenze

(elettricità, riscaldamento, acqua, telefono etcc).

Sono proprio queste le occasioni in cui si verificano maggiormente i fenomeni di truffe e/o

raggiri da parte di individui o imprese senza scrupoli, che approfittando del relativo stato di

indigenza di molti individui, soprattutto anziani e pensionati, si propongono come soggetti

in grado di venire incontro alle esigenze di risparmio proponendo contratti, soprattutto sulle

utenze domestiche, che promettono consistenti riduzioni sui costi, salvo poi rivelarsi vere e

proprie truffe.

In questo quadro sono stati chiesti alla Questura di Siracusa i dati attinenti le frodi e le

truffe informatiche e non, che hanno originato una serie di denunce alle autorità giudiziarie

Tavola 3.2 Popolazione di 15 anni e oltre per condizione, provincia e sesso-media anno 2012

Forze di lavoro Tassi percentuali

Occupati Totale

Maschi

Siracusa 69.943 15.864 85.807 49.771 62,9 51,0 18,5

Femmine

Siracusa 36.610 11.251 47.861 87.640 35,0 26,7 23,5

Maschi e femmine

Siracusa 106.553 27.115 133.668 137.411 48,9 45,2 20,3

Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

Inattivi15-64 anniIn cerca di

occupazioneAttività 15-

64 aa

Occupa-zione

15-64 aa

Disoccu-pazione

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nell'ambito oggetto del presente progetto.

Dai dati forniti dalla Questura di Siracusa relativi all’ultimo triennio, si evidenzia sul

territorio provinciale siracusano una crescente escalation del numero di denunce per

raggiri, attivazioni di contratti non richiesti, truffe e frodi informatiche, così come

rappresentato nella tabella seguente:

tab.3 Numero di denunce - truffe e frodi informatiche

Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013

Siracusa comune

capoluogo

254 356 420

Provincia Siracusa 493 646 789

Dati forniti dalla Questura di Siracusa 05/05/2014 truffe in generale

Confrontiamo i dati Regionali dello stesso periodo e si nota lo stesso trend di crescita dei

fatti negativi. La tabella 3.1 riporta i dati ISTAT regionali

Tab.3.1 truffe e frodi informatiche

Truffe e frodi

informatiche

2010 2011 2012

Sicilia

Totale

7121 +

Delitti informatici

466

7587

7830+

Delitti informatici

620

8450

8453+

Delitti informatici

599

9052

Siracusa

Totale

585

Delitti informatici

25

610

557

Delitti informatici

29

586

698

Delitti informatici

17

715

Si notano dei dati leggermente discordanti ma comunque si rileva un tasso negativo di

crescita costante che necessita di un'azione decisa per limitare queste azioni illecite ed a

volte truffaldine. Tali dati sono confermati anche a livello nazionale, dove secondo fonti

Istat 2012 nel settore Giustizia i Delitti denunciati dalle forze di polizia alle autorità

giudiziarie, sotto la voce truffe e frodi informatiche, hanno evidenziato un trend crescente

(TAB 3.2 e 3.3)

Tab.3.2 Numero di delitti denunciati dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria-

Italia

8

Tab.3.3 Numero di delitti denunciati delle forze di polizia all’autorità giudiziaria-Sicilia

L'arco temporale delle tabelle sopra riportate, abbraccia la maggiore attività di vendita

porta a porta effettuata sul territorio da parte delle agenzie di venditori e della crescita di

acquisti tramite internet.

Un fenomeno che, legato anche alla crescita delle transazioni commerciali tramite internet,

ci ha convinti che occorre intervenire per cercare di ridurre le azioni illecite o truffaldine di

operatori che si avvalgono di sistemi di vendita scorretti attivando una concorrenza sleale.

E’ stato valutato che una componente negativa dell'organizzazione dei servizi resi al

cittadino rimane la carenza di sportelli informativi dove i cittadini possono recarsi

fisicamente per ottenere chiarimenti e/o informazioni circa le diverse problematiche

relative soprattutto alle utenze domestiche.

Questa esigenza è sentita fortemente soprattutto dalle persone anziane, le quali sentono di

essere maggiormente protette allorquando hanno la possibilità di poter chiedere ed ottenere

informazioni presso uno sportello fisico, per cercare di trovare delle soluzioni ai problemi

in cui volontariamente o involontariamente sono stati coinvolti.

In tutta la provincia, molte aziende, soprattutto quelle fornitrici di utenze telefoniche ed

energia elettrica, non hanno mai aperto sportelli fisici presso i quali i cittadini/utenti

possono recarsi per chiedere chiarimenti circa i consumi o i costi delle bollette. Esse

forniscono il loro servizio informativo prevalentemente attraverso i call-center dove la

comunicazione verbale, molto frequentemente, si presta ad incomprensioni o carenze di

notizie. Ciò è tanto più vero soprattutto se si pensa che molti dei call-center a cui le

aziende si rivolgono sono situati all’estero, in Paesi dove il costo del lavoro è molto più

Territorio Sicilia

Tipo dato numero di delitti denunciati dalle forze di polizia all'autorità giudiziaria

Identità autore nota totale

Periodo del commesso delitto durante l'anno di riferimento

Anno 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Tipo di delitto

.. .. .. .. 3251 3825 4568

truffe e frodi informatiche .. .. .. .. 7121 7830 8453delitti informatici .. .. .. .. 466 620 599altri delitti .. .. .. .. 30841 32176 32798

totale .. .. .. .. 191040 201808 207769

rapine

Territorio Italia

Tipo dato numero di delitti denunciati dalle forze di polizia all'autorità giudiziaria

Identità autore nota totale

Periodo del commesso delitto durante l'anno di riferimento

Anno 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Tipo di delitto

1585201 1636656 1392544 1318076 1325013 1460205 1520623

50270 51210 45857 35822 33754 40549 42631

estorsioni 5400 6545 6646 6189 5992 6099 6478

truffe e frodi informatiche 109059 120710 104174 99366 96442 105692 116767

delitti informatici 2394 3799 4952 5510 5973 6933 7346altri delitti 363629 388842 415138 420252 409525 403735 410997

totale 2771490 2933146 2709888 2629831 2621019 2763012 2818834

furti

rapine

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basso e quindi conveniente per le aziende fornitrici di servizi, pertanto capita spesso che gli

operatori contattati parlino male l'italiano contribuendo ad aumentare ulteriormente le

incomprensioni e le difficoltà nell’ottenere chiarimenti.

Servizi analoghi.

Non abbiamo rilevato sul territorio la presenza di un servizio informativo dedicato alle

problematiche sopra esposte, né risulta vi siano sportelli di altre associazioni nella

provincia con le stesse finalità che si prefigge la presente proposta progettuale

Anche le altre associazioni dei consumatori, fra cui l'ADOC provinciale, non hanno svolto

ne svolgono attualmente, questo tipo di servizio esteso per tutto il territorio della Provincia

e comunque organizzato per raggiungere le famiglie e gli anziani. Attualmente la maggior

parte dei servizi delle diverse Associazioni di consumatori sono prevalentemente rivolti

agli iscritti che si recano presso lo sportello per cercare una soluzione al problema, ma non

sempre il consumatore ha conoscenza del ruolo e dei compiti dell'associazione e delle

forme di tutela che può attivare a difesa dei suoi diritti.

La presente proposta progettuale è rivolta in modo diretti ai seguenti destinatari:

Tutti gli anziani dai 65 anni in su presenti nel territorio di Siracusa e provincia

I familiari degli anziani

Le aziende erogatrici di servizi commerciali e non che attualmente operano

secondo principi di responsabilità sociale d’impresa e quindi anche a tutela della

concorrenza leale.

Beneficeranno, in modo indiretto, dell’intervento:

Il sistema economico e dei consumi, che negli ultimi anni ha subito una forte

perdita di fiducia da parte dei consumatori;

Il Sistema giudiziario attraverso una riduzione delle controversie risolvibili con

sistemi alternativi come quello dello sportello informativo

Le forze dell'ordine che beneficeranno di una riduzione delle denunce per truffa e/o raggiri.

Obiettivi del progetto:

Il recupero della fiducia interpersonale, messa in crisi anche a causa delle truffe e frodi

informatiche, e il recupero dell’autostima da parte dei consumatori rappresentano un

traguardo che certamente può essere raggiunto dall’implementazione della proposta

progettuale.

La definizione degli obiettivi scaturisce dalle indagini elaborate dall’Adoc e dalla crescente

domanda di informazione da parte dei cittadini rispetto alle problematiche consumieristiche.

Nello specifico si è acquisita la consapevolezza che le possibilità di sviluppo della difesa e

dell’orientamento dei consumatori si basa sempre di più sul paradigma delle “iniziative

locali” per l’informazione e la formazione dei cittadini – consumatori, e sull’innovazione

delle metodologie e degli strumenti implementati.

E’ in questo contesto (ma anche alla luce di quanto si è appreso dalle precedenti leggi a

tutela e sulla base dei suggerimenti del Parlamento Europeo, del Comitato delle Regioni)

che il progetto si pone l’obiettivo generale di promuovere e accrescere la conoscenza dei

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diritti individuali e in modo particolare veicolare l’informazione verso le categorie

svantaggiate, stimolando gli strumenti messi a disposizione dalla società.

Questa finalità può essere opportunamente declinata in una serie di obiettivi specifici, che

contribuiscono ad esplicitare con maggior dettaglio la mission del progetto.

In particolare gli obiettivi sul piano dell’offerta tendono ad affermare i diritti soggettivi

quali:

1. il diritto di chi si trova in certe condizioni di bisogno, all’analisi del caso e

all’accesso ai servizi;

2. il diritto di essere tutelati per il riconoscimento di prestazioni individuali che deve

essere collegata ad una rete di formazione;

3. il diritto soggettivo dell’anziano autosufficiente e non, ad una progettazione con

percorsi di formazione permanente, che orientino le persone anziane a vivere e

comprendere le trasformazioni societarie.

In particolare, per il raggiungimento delle finalità sopra esposte, saranno espletati i seguenti

obiettivi specifici: I° Obiettivo specifico

1. Monitorare sul piano della qualità e della quantità l’effettiva presenza nel territorio

di servizi e prestazioni, legate al bisogno, al fine di offrire una mappatura connessa

alla dimensione quantitativa dei servizi a competenza locale e legata alla

dimensione qualitativa relativa al servizio effettivamente offerto.

2. II° Obiettivo specifico

Realizzare un canale diretto e immediato, facilmente accessibile, anche alle persone a

rischio di marginalizzazione (grazie alla presenza dei mediatori e alla diffusione

territoriale), attraverso gli strumenti informatici, che garantiscano fasce di apertura

predefinite, e risposte rapide.

3. III° Obiettivo specifico

Garantire un’informazione integrata e guidata, su diritti, risorse, servizi e prestazioni,

inerenti il sistema integrato di interventi sociali a sostegno dei consumatori

4. IV° Obiettivo specifico

Contrastare i rischi di emarginazione dei soggetti in condizione di bisogno riscoprendo la

relazione formativa e raggiungendoli direttamente sul territorio (centri di aggregazione, se

nel caso proprio, a domicilio)

5. V° Obiettivo specifico

Offrire una rete di servizi formativi in grado di contribuire alla crescita degli strumenti di

tutela e di orientamento nei consumatori anziani, valorizzando il loro ruolo nell’ambito delle

strategie di empowerment della comunità.

Ricordando il set di indicatori rappresentativi del contesto territoriale e settoriale ex ante,

quelli della situazione in itinere ed ex post costituiranno indicatori di obiettivo:

il numero dei servizi erogati;

il numero delle pratiche svolte;

Le richieste di accesso ai servizi ;

La riduzione del numero di denunce e di controversie;

Il numero di operatori formati ed effettivamente impiegati nell’erogazione dei

servizi;

Il numero di incontri e seminari tematici organizzati;

Il numero di istituzioni contattate e coinvolte al fine di promuovere cultura dei

diritti soggettivi;

Numero di interventi in situazione di maggior criticità e disagio sociale;

I risultati indiretti, si presentano come difficilmente quantificabili saranno esplicitati e

rilevati attraverso l’adozione di un questionario di customer satisfation somministrato, in

totale anonimato, agli utenti, al fine di rilevarne il servizio e la qualità offerte.

Da un punto di vista operativo poi si tratta di costruire dei pilastri di informazione ben

11

definiti in grado di individuare degli standard di “tutela e assistenza” che siano affidabili che

si riferisce ad un’idea di consumatore consapevole, sotto il profilo economico, ambientale,

sociale e culturale, e che deve costituire l’obiettivo primario di ogni processo di

informazione, formazione e tutela

Con il riepilogo riportato in tabella desideriamo descrivere come intendiamo procedere per

raggiungere l'obiettivo specifico.

Obbiettivo generale Obbiettivo specifico Indicatore di

risultato

Misura di

successo

Promuovere e

accrescere la

conoscenza dei diritti

individuali e in modo

particolare veicolare

l’informazione verso

le categorie

svantaggiate,

stimolando gli

strumenti messi a

disposizione dalla

società

I° Obbiettivo

specifico: monitorare

sul piano della qualità

e della quantità

l’effettiva presenza

nel territorio di servizi

e prestazioni erogate

Riduzione delle

pratiche

commerciali

scorrette

riduzione del 20%

di truffe e frodi

informatiche

Riduzione dei

problemi

Censire Problemi

risolti e non risolti

II° Obbiettivo

specifico: realizzare

un canale diretto e

immediato di

comunicazione

Apertura sportello

dedicato

Apertura sportello

telematico

Aumento quantità

e qualità

dell’informazione

III° Obbiettivo

specifico: Garantire

un’informazione

integrata e guidata

Realizzazione

giornate di

informazione

Numerosità

partecipanti

IV° Obbiettivo

specifico: contrastare

i rischi di

emarginazione

Numerosità di azioni

per la tutela e

l’assistenza legale –

consumeristica a

domicilio

Numero di utenti

raggiunti e

quantità di ore

erogate

V° Obbiettivo

specifico: offrire una

rete di servizi

formativi in grado di

contribuire alla

crescita degli

strumenti di tutela e di

orientamento nei

consumatori anziani

Individuazione

opinion leaders

all’interno delle

comunità presenti nel

territorio

Opinion leaders per

ogni comunità

presente nel

territorio

Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in

servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo

che quantitativo:

12

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi

L’adozione di metodologie di “lavoro per obiettivi” e di “workflow management” quale

approccio in grado di assicurare l’efficacia dell’intervento e in itinere la sua

riorganizzazione,

Queste attività saranno un sistema di intervento diretto sul territorio, creando una base di

dialogo con gli enti, le istituzioni, che produrranno sistemi di confronto diretto per il

miglioramento dei servizi.

I piani di attuazione previsti al fine del raggiungimento dei servizi sono parte integrante

anche della nota metodologica relativa alle linee guida del progetto stesso.

I -Obiettivo specifico

Monitorare sul piano della qualità e della quantità l’effettiva presenza nel territorio di

servizi e prestazioni, legate al bisogno, al fine di offrire una mappatura connessa alla

dimensione quantitativa dei servizi a competenza locale legata alla dimensione qualitativa

relativa al servizio effettivamente offerto finalizzato ad evitare la crescita di fatti illeciti

rapportato alla crescita degli accessi ai sistemi informatici da parte degli anziani e

raggiungere una riduzione del 20% degli illeciti, delle frodi e truffe informatiche con

inclusione delle vendite porta a porta, vendite telefoniche e televendite.

Piani di attuazione previsti per la realizzazione dell’obiettivo I

Formazione dei volontari (moduli formativi: nozioni di archivistica e metodologia e

tecnica delle scienza sociali)

Pianificazione banca dati

Raccolta dati

Costruzione banca dati

Pubblicizzazione dei dati

II° obiettivo specifico

Realizzare un canale diretto e immediato, facilmente accessibile, anche alle persone a

rischio di marginalizzazione (grazie alla presenza dei mediatori e alla diffusione

territoriale), attraverso gli strumenti informatici, che garantiscano fasce di apertura

predefinite, e risposte rapide.

Piani di attuazione previsti per la realizzazione dell’obiettivo II

13

Formazione specifica volontari (moduli di gestione delle risorse umane e specifici

su argomenti consumeristici)

Creazione sportello dedicato all’accoglienza delle persone anziane e a rischio

marginalizzazione (front – office)

Creazione sportello telematico

Pubblicizzazione dello sportello (front – office e on-line)

III° obiettivo specifico

Garantire un’informazione integrata e guidata, su diritti, risorse, servizi e prestazioni,

inerenti il sistema integrato di interventi sociali a sostegno dei consumatori

Piani di attuazione previsti per la realizzazione dell’obiettivo III

Realizzazione giornate di informazione su temi specifici

Pubblicizzazione eventi formativi e informativi

IV° obiettivo specifico

Contrastare i rischi di emarginazione dei soggetti in condizione di bisogno riscoprendo la

relazione formativa e raggiungendoli direttamente sul territorio (centri di aggregazione, se

nel caso proprio, a domicilio)

Piani di attuazione previsti per la realizzazione dell’obiettivo IV

Avvio di azioni per la tutela e l’assistenza legale – consumeristica a domicilio di

soggetti svantaggiati o per ragioni sanitarie o per difficoltà gravi temporanee o

croniche.

Avviamento di un dialogo permanente con le controparti e le istituzioni;

V° Obiettivo specifico

Offrire una rete di servizi formativi in grado di contribuire alla crescita degli strumenti di

tutela e di orientamento nei consumatori anziani, valorizzando il loro ruolo nell’ambito

delle strategie di empowerment della comunità.

Piani di attuazione previsti per la realizzazione dell’obiettivo V

Individuazione opinion leaders all’interno delle comunità presenti nel territorio.

Formazione opinion learders;

Attività previste per i piani di attuazione obiettivo I

1. Formazione dei volontari (modulo formativo nozioni di archivistica)

Ai volontari sarà impartito un modulo di formazione specifica riguardante

Nozioni di archivistica al fine di recepire tutti i documenti che sono stati

14

prodotti da un ente (pubblico o privato) nel corso della sua attività e un

modulo di metodologia e tecniche della ricerca sociale per il reperimento e

la costruzione degli indici per la costituzione della banca dati.

2. Pianificazione - Raccolta dati

La pianificazione della banca dati sarà supportata da una prima

classificazione delle informazioni da archiviare e da gestire, identificando

fonti e canali attraverso cui reperire le informazioni e suddividerle tra

interne ed esterne. Durante la fase preparatoria attività di supporto sarà

l’analisi di eventuali altre banche dati in modo da poter ricavare dati utili

e/o informazioni che necessitano di aggiornamento. La scelta delle

modalità di archiviazione e classificazione sarà elemento propositivo e

concertato tra le diverse opportunità e necessità della pianificazione. In

questa fase grande risalto sarà dato all’implementazione e

sistematizzazione del questionario atto a rilevare i bisogni della comunità

(allegata al progetto una bozza di questionario da somministrare).

3. Raccolta dati

La raccolta dati sarà effettuata sia consultando on line carte di servizio e di

fruizione dei servizi sia contattando le amministrazioni locali e le

associazioni/aziende che erogano i servizi stessi.

Al fine di garantire non solo una banca dati di servizi erogati, ma anche

una mappatura dei bisogni della comunità e della relativa domanda di

servizi sul territorio, il questionario sarà somministrato nei centri di

aggregazione degli anziani( ad es. centri anziani esistenti sul territorio) e

attraverso le istituzioni presenti.

I dati raccolti saranno sintetizzati e raccolti per territorio di competenza al

fine di offrire ai cittadini una mappatura dei servizi offerti e le possibilità di

fruizione degli stessi, consultabile on-line e presso le strutture delle

associazioni interessate. La banca dati sarà strumento sia del management

complessivo dell’intervento, sia costituirà un digital framework per la

gestione degli interventi e delle risoluzioni da adottare e con riferimento

alla migliore prassi

4. Pubblicizzazione dei dati

La banca dati sarà pubblicizzata attraverso gli sportelli informativi

dell’Adoc, delle associazioni legate a vincoli di partneriato che partecipano

al progetto (UIL-UILP-FENEAL), e degli enti partners del progetto stesso.

15

La pubblicizzazione avverrà anche attraverso i rispettivi siti internet e la

promozione nei centri di aggregazione e istituzionali.

Attività previste per i piani di attuazione obiettivo II

1. Formazione specifica volontari (moduli di: metodologie di comunicazione

e capacità relazionali, metodologie di marketing al fine di potenziare il

coinvolgimento dei cittadini e specifici su argomenti consumeristici)

Ai volontari sarà impartita una formazione specifica che consenta loro di

ottenere capacità per orientare i cittadini verso tutta la gamma di

opportunità offerte dalla rete locale dei servizi. La formazione specifica

consentirà ai volontari di formarsi e/o qualificarsi come figure

professionali in grado di interfacciarsi sia con gli specialisti dei servizi che

con gli utenti, in grado di sostenere tutti i cittadini ma, in particolare quelli

meno attrezzati, deboli o in situazioni di fragilità nella ricerca di risposte ai

loro bisogni le famiglie e gli anziani.

2. Creazione sportello dedicato all’accoglienza delle persone anziane e a

rischio marginalizzazione (front – office)

In tutte le sedi coinvolte nel progetto sarà realizzato uno sportello di

informazione gestito dai volontari con l’ausilio dell’olp e degli esperti

settoriali dell’associazione in cui gli anziani in difficoltà potranno trovare

orientamento, consulenza e tutela.

Lo schema dello sportello rispetterà i seguenti parametri

prima accoglienza informazione;

rilevazione del bisogno;

orientamento/consulenza/

output:

fornire l’informazione richiesta

avviamento pratica tutela

3. Creazione sportello telematico

Lo sportello telematico servirà da supporto ed integrazione dei vari

sportelli territoriali. All’interno dello sportello telematico, creato

all’interno del sito dedicato al progetto ARCHIMEDE ci sarà una parte

dedicata alle richieste di informazioni giunte per e-mail, o comunque non

per canali di front office, e una parte dedicata all’inserimento delle faq

16

frequenti con l’importazione delle buone prassi e migliori pratiche.

4. Pubblicizzazione dello sportello (front – office e on-line)

Gli sportelli saranno adeguatamente pubblicizzati attraverso le campagne

di sensibilizzazione e promozione del progetto stesso. Attraverso il sito

dell’ADOC e delle associazioni legate a vincoli di partnerariato (UIL-

UILP-FENEAL). Le attività previste dagli sportelli sarnno supportate da

comunicati stampa diffusi attraverso le mail-list tradizionali delle

associazioni.

Gli sportelli saranno altresì pubblicizzati attraverso campagne mirate nei

centri di aggregazione e le istituzioni.

Attività previste - piani di attuazione obiettivo III

1. Realizzazione giornate di informazione su temi specifici

Le giornate di formazione saranno dedicati a temi specifici, quali le

procedure di conciliazione, la sicurezza alimentare, le agevolazioni previste

per la terza e quarta età, i servizi offerti e fruibili presenti nel territorio.

Le giornate di formazione saranno rivolte principalmente agli stakeholder

presenti sul territorio.

La mappatura degli stekeholder da coinvolgere verterà su criteri generali,

quali: gruppi di pressione (sindacati, associazioni di categoria, partiti e

movimenti politici, mass media), associazioni del territorio (associazioni

culturali, ambientali, sociali, gruppi ricreativi, centri anziani ecc.)

Principalmente gli stakeholder destinatari dell’intervento rappresenteranno

gruppi di pressione o da opinion leader influenti nel territorio e nella

comunità. Le giornate di formazione saranno anche l’occasione per

favorire un’empowerment di comunità attraverso l’adozione per la

comunicazione esterna di un linguaggio comune e condiviso.

2. Pubblicizzazione eventi formativi e informativi

I destinatari dell’intervento saranno informati sulle giornate di formazione

e sulle modalità di fruizione delle stesse tramite appositi depliant e/o inviti.

Attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione obiettivo IV

Avvio di sperimentazioni per la tutela e l’assistenza legale –

consumeristica a domicilio di soggetti svantaggiati o per ragioni sanitarie

17

o per difficoltà gravi temporanee o croniche.

L’avvio di questa sperimentazione consentirà agli anziani che hanno

difficoltà a recarsi negli sportelli informativi di richiedere l’assistenza dei

volontari presso il proprio domicilio. Dopo un primo colloquio telefonico,

per definire la natura del bisogno l’anziano potrà richiedere l’assistenza per

l’avvio di una pratica o per la consulenza relativamente alle tematiche

consumeristiche direttamente al proprio domicilio. Durante il colloquio

telefonico i volontari utilizzeranno, con la supervisione degli OLP e delle

esperti della materia trattata e/o consulenti legali, dei moduli predisposti

per segnalazioni della domanda/bisogno in senso specifico o generale,

questionari di valutazione dei servizi usufruiti, moduli di reclamo

La stessa sperimentazione sarà avviata nei centri anziani contattando i

responsabili delle strutture e stabilendo giorni e orari in cui lo sportello sarà

presente nel centro per soddisfare le richieste dei fruitori dei centri di

aggregazione.

Avviamento di un dialogo permanente con le controparti e le istituzioni

Saranno realizzati attraverso le informazioni raccolte ed elaborate, accordi

di partenariato con gli enti pubblici e le strutture di servizio per informare

al concetto di miglioramento continuo le prestazioni in favore dei

consumatori, con particolare riferimento ai cittadini anziani.

Attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione obiettivo V

1. Individuazione opinion leaders all’interno delle comunità presenti nel territorio.

Gli opinion leaders saranno individuati tra le Istituzioni (attraverso gli

assessorati delle politiche sociali), le Amministrazioni locali (ASL, Comunità

montane, ecc.), le associazioni di categoria e gruppi di pressione, come

associazioni di volontariato a sostegno degli anziani, ordini professionali,

sindacati, consorzi, propri aderenti.

2. Formazione opinion learders

Sarà realizzata una brochure informativa sui principali temi legati al

consumerismo e alle agevolazioni previste per gli anziani, oltre a guide sui

servizi presenti sul territorio. Incontri regolari con gli opinion leader di settore

saranno di supporto all’azione di informazione e formazione, oltre che di

18

veicolazione delle attività progettuali poste in essere.

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

I volontari del servizio civile, in particolare, saranno impiegati per l'informazione e la

tutela dei consumatori e, ove possibile, anche per la consulenza legale, sotto la

supervisione di avvocati ed esperti in materie consumeristiche. Altre attività accessorie

saranno comunque collegate all'oggetto sociale indicato negli statuti delle associazioni,

nel pieno rispetto dell'art.1 della l. 64/2001. In particolare, i volontari potranno essere

coinvolti nei progetti e nelle campagne di informazione promosse dalle associazioni da un

punto di vista organizzativo, gestionale, esecutivo, e nelle attività esterne alle sedi,

connesse alla normale attività dell’associazione.

L’assistenza e l’orientamento prestato dall’Adoc, specie per i cittadini anziani grazie a

convenzioni locali, sarà riferita non solo a temi specificamente consumeristici, ma anche

previdenziali, fiscali, assistenziali di carattere non professionale.

I volontari affiancati dagli operatori locali e dai legali e/o dagli operatori locali di

progetto, dopo essere stati formati, daranno informazioni, assistenza e tutela ai cittadini –

consumatori che si rivolgeranno ai nostri sportelli, realizzando azioni specifiche in favore

dei consumatori anziani e degli altri soggetti deboli.

In rapporto al timing del progetto si definiscono i piani rispetto alle risorse umane : 1° mese: ai volontari sarà impartita la formazione generale e, affiancati dall’operatore di

progetto, saranno addestrati ad intervenire e dare supporto a quanti chiederanno

l’intervento della rete Archimede, a standardizzare il contenuto informativo dei rapporti e

le informazioni provenienti dall’unità centrale e a verificare la corrispondenza dei dati

nella realtà locale in cui operano e testarne la validità nel proprio contesto socio –

economico.

2° mese: i volontari, sul piano dell’organizzazione progettuale, saranno impiegati secondo

le proprie capacità gestionali in diversi compiti. Principalmente si tratterà di effettuare

attività di servizio e supporto ai consumatori-obiettivo del progetto. Sotto la supervisione

dell’operatore locale acquisiranno le informazioni e si integreranno con la rete già

operante. Parteciperanno alle attività di raccolta ed elaborazione dei dati e alle campagne

di sensibilizzazione per ottenere il miglioramento continuo dei servizi. In questo mese

sarà completata la prima fase di formazione e si avvierà l'affiancamento on the job e i

richiami formativi previsti per tutto il corso del progetto.

3° – 12° mese i volontari saranno impiegati allo sportello centrale o mobile per fornire

assistenza e tutela ai cittadini che si rivolgeranno agli sportelli della rete ARCHIMEDE.

Verrà inoltre somministrato ad ogni assistito un questionario, che verrà utilizzato per

analizzare e per migliorare il contesto di riferimento, nonché per misurare il gradimento

della stessa rete di assistenza. Questi dati e le informazioni raccolte saranno necessarie per

il miglioramento delle buone prassi e per la soluzione delle eventuali controversie che li

dovessero riguardare. L’elaborazione dei dati sarà svolta a livello centrale cosicché la

consistenza dei dati avrà sufficiente rilevanza. Verrà fotografata in questo modo la realtà

immersa nel contesto socio – economico di riferimento. Questo output

L’analisi della situazione condotta a livello locale servirà sia ad incentivare e promuovere

scelte e orientamenti delle problematiche degli anziani e soprattutto permetterà alle

associazioni di proporre strumenti e iniziative laddove le politiche di settore siano carenti.

In tutte queste attività è previsto il coinvolgimento diretto dei volontari che acquisiranno

per questa via anche le competenze organizzative e gestionali necessarie per collaborare a

progetti complessi di reti di grandi dimensioni.

L’affiancamento della formazione e delle attività progettuali nei primi mesi del servizio

civile, sarà utile per gestire attività di problem solving su questioni comuni, per

confrontarsi e scambiarsi esperienze, per elaborare strategie condivise in risposta ai rapidi

19

cambiamenti del contesto territoriale.

Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

Numero posti con vitto e alloggio:

Numero posti senza vitto e alloggio:

Numero posti con solo vitto:

Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

N. Sede di attuazione del

progetto Comune Indirizzo

Cod. ident.

sede

N. vol.

per sede

1 ADOC SIRACUSA VIA ARSENALE 38 68191 4

Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Vedi sistema di selezione accreditato ADOC NZ01079

Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali.

E’ titolo di maggior gradimento:

diploma di scuola media superiore;

pregressa esperienza nel settore specifico del progetto;

pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato;

spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo

capacità relazionali e dialogiche

studi universitari attinenti

4

0

4

0

1400

5

20

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

Eventuali crediti formativi riconosciuti:

NO

Eventuali tirocini riconosciuti :

NO

Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del

servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di

questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale:

competenze tecniche o specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare

attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale dell’ente

coinvolto;

competenze cognitive o funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa, quali:

capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di

iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving);

competenze sociali e di sviluppo o utili alla promozione dell’organizzazione che realizza il progetto ma anche

di se stessi, quali: capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e

propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro all’interno di un

gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di

creatività;

competenze dinamiche o importanti per muoversi verso il miglioramento e l’accrescimento della

propria professionalità, quali: competitività come forza di stimolo al saper

fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro,

ottimizzazione delle proprie risorse.

Le competenze e le professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del

Servizio saranno validate e, nel rispetto delle normative e delle differenti procedure

regionali, certificate dall’ Ente no-profit di formazione OPES Formazione (C.F.

01579310507) ai fini dell’arricchimento curriculum vitae. (Si veda accordo allegato)

Formazione generale dei volontari

Sede di realizzazione:

Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale ADOC

Modalità di attuazione:

21

In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori ADOC.

La formazione sarà realizzata attraverso i formatori dell’Ente. I formatori locali, per

l’affiancamento dei volontari, saranno istruiti con lezioni frontali del servizio di formazione

dell’Adoc, specificatamente costituito per la gestione e il potenziamento del progetto.

L’intero progetto formativo sarà basato su materiale didattico, dispense e formatori forniti

dall’Adoc Nazionale.

Role-play e simulazioni saranno gestiti da formatori esperti in comunicazione.

Le aule saranno fornite di postazioni didattiche, un tavolo per lavoro di gruppo, una

lavagna, un personal computer con schermo per proiezione di slide e, ove disponibile, di un

video-proiettore.

Si prevede la raccolta di singoli moduli formativi su supporti audio-video e l’invio degli

stessi presso le sedi di attuazione del progetto per utilizzarli come materiale didattico e

autodidattico di supporto.

ADOC si riserva di avvalersi anche di esperti che affianchino i propri formatori, secondo

quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei

giovani in servizio civile nazionale” emanate il 19 luglio 2013.

Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

ADOC sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative

centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle

modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci

didattici volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario.

La formazione sarà di tipo blended, che alterni i differenti setting formativi messi a

disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile

nazionale”.

Nello specifico si utilizzerà:

formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie materie

trattate per 13 ore complessive;

formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su:

team building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le

attività collaborative per 18 ore complessive;

e-learning per 14 ore complessive.

Contenuti della formazione:

I contenuti della formazione erogata sono suddivisi in 14 moduli formativi sui seguenti

argomenti:

1. valori e identità del SCN: identità del gruppo in formazione;

2. dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale evoluzione storica, affinità e

differenze tra le due realtà. Approfondimento su Don Lorenzo Milani;

3. il dovere di difesa della patria;

4. la difesa civile non armata e non violenta;

5. normativa vigente e carta di impegno etico del SCN;

6. formazione civica e forme di cittadinanza;

7. la protezione civile;

8. la rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale;

9. presentazione dell’ente e delle associazioni dei consumatori;

10. lavoro per progetti;

11. l’organizzazione del servizio civile e le sue figure;

22

12. disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale;

13. comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti;

Durata:

45 ore (Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del

progetto)

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

Sede di realizzazione:

Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale ADOC

Modalità di attuazione:

In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da ADOC

Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

L’impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, “blended”.

Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended ADOC intende una modalità

“mista” di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a

distanza all’interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i

momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale

impostazione costruttivista.

Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della

responsabilità del docente: la natura comunicativa dell’allestimento didattico, garantita

dall’intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle

sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli

approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari,

rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo.

Il docente non si colloca più al centro dell’azione di insegnamento, ma ai bordi del processo

di apprendimento, in cui l’attore principale diventa la comunità dei partecipanti che lo

alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio comunicativo nella

fase “a distanza” non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo, ma anche su quello

relazionale.

A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell’e-learning, lungi

dall’essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di esplicitazione

delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla complicità

affettiva che accompagna le attività di lavoro, all’uso cognitivamente ed emotivamente

intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a distanza viene

sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa intima, basati

sull’espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se l’assenza del linguaggio

corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto interno delle emozioni e una loro

relativa attività di cosciente esplicitazione verbale. Siamo in tal senso convinti che la

possibilità del “fare significato” assuma dignità e senso alla luce della forza relazionale del

gruppo in apprendimento.

L’emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace

nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo

chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti

nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell’attitudine alla costruzione

23

condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della

conoscenza. In questo senso parliamo di “apprendimento significativo” e di promozione

della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo.

La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui 20

in presenza e 55 in e-learning.

Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà un primo approfondimento

all’inizio della formazione specifica (prima dell’inizio del corso e-learning), dedicato ai

contenuti specifici caratterizzanti il progetto. Successivamente, durante lo svolgimento del

corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni - informativa e

formativa specifica - inerenti la salute e sicurezza sul lavoro.

La piattaforma scelta da ADOC per l’erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta

sia a ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera

flessibile e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l’apprendimento, ma allo

stesso tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e

condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta dei

valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell’idea di volontariato).

Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di

accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul

proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per poter

fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione degli

apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di interazione

presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera).

Le attività svolte sulla piattaforma dall’utente verranno regolarmente registrate, i dati di

accesso (log) sono a disposizione dell’utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che potrà

così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso di

formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per una

valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online.

Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più

efficaci metodologie dell’apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi in

maniera tale da promuovere l’apprendimento rispettando i principi dell’ergonomia cognitiva

e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità.

Per ADOC, l’idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con l’idea

di metacompetenza, in quanto “capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e riadattarsi

alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di riferimento”.

Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari

parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma.

Scopo dell’e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati

nei Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e

discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui

sono inseriti i Volontari.

Contenuti della formazione:

Argomenti della formazione specifica:

In aula:

I APPROFONDIMENTO:

Modulo I: Gestire uno sportello informativo: il back-office e il front-office; Durata 20 ore

Modulo II: L’informazione ai cittadini: attività di orientamento e di ricerca; Durata 20 ore

II APPROFONDIMENTO:

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Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Durata: 5 ore–

Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro

Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza

Organigramma della sicurezza

Misure di prevenzione adottate

Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1,

lett.b e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). Durata: 5 ore

Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro

Rischi meccanici ed elettrici generali

Rischio biologico, chimico e fisico

Rischio videoterminale

Movimentazione manuale dei carichi

Altri Rischi

Dispositivi di Protezione Individuale

Stress lavoro correlato

Segnaletica di emergenza

Incidenti ed infortuni mancati

Corso e-learning:

Diritti dei consumatori

• Com-sumo il ruolo del consumatore nella società della comunicazione

• Il mercato e la tutela del consumatore

• I diritti dei consumatori dalle leggi all’effettività

Comunicazione interpersonale

• Comunicazione interpersonale

• Ascolto attivo

• Feed back

• Empatia

• Stili di comunicazione

• Tecniche dell’assertività

• Regole di comportamento

Piani di comunicazione

• Analisi del contesto.

• Definizione degli obiettivi.

• Definizione del target di riferimento.

• Scelta delle strategie. Scelta dei contenuti.

• Scelta delle attività e degli strumenti.

• Comunicazione on-line e diretta

• comunicazione e organizzazione pubblica

Contenuti della metaformazione:

Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista

in cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di meta-

competenze quali:

capacità di analisi e sintesi

abilità comunicative legate alla comunicazione on line

abitudine al confronto e alla discussione

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L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti

della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base

legate all'uso delle TIC e di Internet.

Durata:

75 ore