A. Susini - "Crisi: a che punto siamo"

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La crisi del sistema economico: a che punto siamo? Dott. Alberto Susini Responsabile Ufficio Studi, Statistica e Relazioni Esterne Camera di Commercio di Pisa

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La crisi del sistema economico: a che punto siamo?

Dott. Alberto Susini

Responsabile Ufficio Studi, Statistica e Relazioni EsterneCamera di Commercio di Pisa

Il PIL REALE dell’Italia dal 1861 al 2013

Fonte: IRPET, Conferenza di inizio anno 2015

Una crisi così non si era mai vista

La crisi del ‘29II guerra mondiale

La grande crisi

La crisi del ‘92

La ricchezza nominale prodotta

..mancano all’appello384 miliardi di PIL

Al passo pre crisi….

Consumi al palo!

..di cui 206 miliardi di consumi…

Investimenti, questi sconosciuti

…169 miliardi di investimenti

Spending review…

… e 85 miliardi di spesa pubblica

Il debito pubblico va alle stelle

Sfondata nel 2013 la soglia dei2 milioni di miliardi: crescono le prestazioni sociali in denaro

Peggiora la qualità del credito privato

Siamo intorno ai dieci miliardi di euro

Il lavoro in crisi

Cala la domanda di lavoro

lavorare meno (-3,8M ore) ma, quasi, tutti (-1M occupati)

In crisi gli autonomi…

I tre quinti del calo sono imputabili al lavoro

autonomo

… i giovani…

La staffetta generazionale funziona alla rovescia

… l’edilizia ed il manifatturiero

In crisi manifatturiero e costruzioni

Cambiano gli stili di consumo..

Più servizi nel paniere degli acquisti delle famiglie, crollano i

beni durevoli

..e gli investimenti diventano più immateriali

Investimenti in calo eccetto quelli immateriali

La contraddizione: produttività giù…

Evidente la flessione della produttività (soprattutto del K

e dei fattori non misurabili)

… ma l’export torna a crescere…

Cala la domanda italiana di beni importati mentre l’export fornisce un sostegno (non sufficiente) per riavviare la crescita

… nei settori più disparati

Dall’agroalimentare, ai metalli, alla farmaceutica

… così come i turisti stranieri

In crisi il turismo italiano, si avvicina il sorpasso degli stranieri

“Gli economisti si ascrivono un compito troppo facile e verosimilmente inutile se, nei periodi burrascosi, possono solo dirci che, quando la

bufera sarà passata, l’oceano ritornerà ad essere calmo.”

J.M.Keynes, 1923

Si riaffaccia il segno più, ma previsioni sempre riviste al ribasso!

Grazie per l’attenzione

Dott. Alberto Susini

Responsabile Ufficio Studi, Statistica e Relazioni EsterneCamera di Commercio di Pisa