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A) Regole di calcolo:

Procedura di Calcolo Vasi di Espansione e Valvole di Sicurezza

Dimensionamento valvole di sicurezza: Potenza Nominale caldaia: P = in kW

Portata di scarico termico: ==0,58

PWt in kg/h

Coefficiente: M = fattore da desumere in funzione della

pressione di massimo scarico

Coefficiente di efflusso: K = fattore effettivo della valvola di sicurezza

desunto sperimentalmente

Area minima di passaggio: ==K0,9

MW0,005At in cm2

Scelta Valvole di sicurezza: Marca: Scelta

Modello: Scelta

Diametro orifizio: in mm

Area netta: A > At

Pressione di taratura: Scelta dal progettista in bar

Sovrapressione: 10%

Portata di scarico: W > Wt

Numero Valvole: Scelto dal progettista

(almeno 2 per potenze P ≥ 580 kW) Dimensionamento Vasi di espansione: Coefficiente di espansione del fluido: e = 0,035

Dislivello tra vaso di espansione e valvola di sicurezza: Pid + 0,1 < Psic < Pgen

Pressione idrostatica (pressione di precarica a freddo del vaso): Pid = 1,5bar (altezza geodetica)

Pressione di taratura della valvola di sicurezza: Psic = scelta dal progettista

Pressione assoluta di precarica (Pi): Pi = Pid + 1 = in bar

Pressione massima assoluta di esercizio (Pf): Pf = Psic + 1 = in bar

Volume di liquido nel circuito: Ca in L

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Capacità del vaso di espansione (in L):

PfPi

1

CaeV

⋅=

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Dimensionamento nuovi radiatori

I nuovi impianti di riscaldamento a radiatori sono stati dimensionati in funzione della volumetria del locale da riscaldare e dei carichi termici previsti per il periodo invernale, come da calcolo seguente:

Q termico (kW) = Volume x Carico termico x Coefficiente di sicurezza I dati di partenza per determinare tale calcolo sono:

• Volumetria: Dimensioni del locale dove effettuare l’installazione espresso in m³

• Carico termico: dato derivante da valutazioni di diagnosi energetica per lo specifico intervento

• Coefficiente di sicurezza: assunto pari a 1,05 ÷ 1,10 variabile ed adimensionale

Da tale calcolo si ottiene potenza termica da installare all’interno del locale oggetto d’intervento. Per determinare il numero di elementi da installare all’interno di tale locale si è eseguito il calcolo seguente:

N° elementi = Q termico / Resa termica singolo elemento I dati di partenza per determinare tale calcolo sono:

• Q termico: Potenza termica da installare all’interno del locale espresso

in kW

• Resa termica singolo elemento: Potenza termica resa dall’elemento espressa in kW

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Dimensionamento nuovi aerotermi

I nuovi impianti di riscaldamento ad aerotermi sono stati dimensionati in funzione del fabbisogno del locale servito, derivante da valutazioni di diagnosi energetica. Per determinare il numero di aerotermi da installare all’interno di tale locale si è eseguito il calcolo seguente:

N° terminali = Q termico / Resa termica singolo aerotermo I dati di partenza per determinare tale calcolo sono:

• Q termico: Potenza termica da installare all’interno del locale espresso

in kW

• Resa termica singolo aerotermo: Potenza termica resa dall’aerotermo espresso in kW

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Condizioni di dimensionamento delle reti acqua calda

Le velocità massime osservate nel dimensionamento delle tubazioni sono:

• tubazioni principali o diametri da 3” a 6”: 2,5 m/s

• tubazioni principali o diametri da 2” a 2”1/2: 2,0 m/s

• tubazioni secondarie o diametri da 1” a 1”1/2: 1,5 m/s

• diramazioni minori o diametri da 1/2” a 3/4”: 0,5 m/s

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Dimensionamento nuovi collettori acqua calda

Il dimensionamento dei nuovi collettori, di mandata e di ritorno acqua calda, è stato effettuato in funzione delle sezioni effettive degli stacchi previsti, pertanto si è applicata la seguente formula:

D int. min = Σsup.int. x K Dove:

• D int. min: Diametro interno minimo del collettore espresso in mm

• Σsup.int.: Sommatoria di tutti i diametri interni delle tubazioni derivate dal collettore

espresso in mm

• K: Coefficiente di dimensionamento assunto pari a 1,6 adimensionale

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Dimensionamento isolamenti tubazioni acqua calda

Il rifacimento e/o completamento della coibentazione delle tubazioni è un intervento obbligatorio, ai sensi del D.P.R. 412/93, nel caso di nuova installazione o ristrutturazione di impianti. Il D.P.R. 412/93, nella tabella denominata “Allegato B” prescrive gli spessori minimi da adottare a seconda del tipo di materiale isolante, del diametro della tubazione e del luogo di montaggio. Le tubazioni ed i collettori saranno isolati termicamente senza soluzioni di continuità, pertanto i punti di sospensione od appoggio saranno realizzati in modo che l’isolamento comprenda anche quelle zone. Le tubazioni delle reti di distribuzione dei fluidi caldi saranno pertanto, ove necessario, coibentate con materiale isolante il cui spessore minimo e fissato dalla tabella sopra indicata in funzione del diametro della tubazione espresso in mm e dalla conduttività termica utile del materiale isolante espressa in W/m°C alla temperatura di 40°C.

Conduttività Termica Utile dell’isolamento W/m °C

< 20

da 20 a 39

da 40 a 59

da 60 a 79

da 80 a 99

> 100

0.03 13 19 26 33 37 40 0.032 14 21 29 36 40 44 0.034 15 23 31 39 44 48 0.036 17 25 34 43 47 52 0.038 18 28 37 46 51 56 0.040 20 30 40 50 55 60 0.042 22 32 43 54 59 64 0.044 24 35 46 58 63 69 0.046 26 38 50 62 68 74 0.048 28 41 54 66 72 79 0.050 30 44 58 71 77 84

La normativa per tubazioni di diametro superiore a DN50 prevede uno spessore dell’isolante non inferiore a 34 mm.

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B) Dettaglio calcoli interventi specifici:

49 - I.P.I.A. PLANA Piazza Robilant, 5 - Torino

Installazione nuovi elementi riscaldanti nelle aule n. 20 e n. 30 piano secondo

Implementazione radiatori aula n°20 / Dimensionamento nuovi radiatori aula n°30

I nuovi impianti di riscaldamento a radiatori sono stati dimensionati in funzione della volumetria del locale da riscaldare e dei carichi termici previsti per il periodo invernale, come da calcolo seguente:

Q termico (kW) = Volume x Carico termico x Coefficiente di sicurezza I dati di partenza per determinare tale calcolo sono:

AULA 20

• Volumetria: 126,25 m³

• Carico termico: 22,5 W/m³

• Resa termico singolo elemento: 0,108 kW

Applicando la prima formula otteniamo la potenza termica da installare all’interno dell’aula n°20:

Q termico = (126,25 x 22,5 x 1,05) / 1000 = 2,98 kW Determiniamo quindi il numero di elementi necessari a climatizzare il locale applicando la seconda formula da cui otteniamo:

N° elementi = 2,98 / 0,108 = 27,59 Elementi La presenza di n°2 radiatori da 15 elementi cadauno copre il fabbisogno necessario al riscaldamento dell’aula, tuttavia su richiesta degli occupanti è prevista l’implementazione di ciascun radiatore con 3 nuovi elementi, aventi resa termica pari a: 0,108 kW cadauno.

AULA 30

• Volumetria: 152,89 m³

• Carico termico: 22,5 W/m³

• Resa termico singolo elemento: 0,135 kW

Applicando la prima formula otteniamo la potenza termica da installare all’interno dell’aula n°30:

Q termico = (152,89 x 22,5 x 1,05) / 1000 = 3,61 kW

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Determiniamo quindi il numero di elementi necessari a climatizzare il locale applicando la seconda formula da cui otteniamo:

N° elementi = 3,61 / 0,108 = 33,43 Elementi Data la presenza di n°1 radiatore da 24 elementi a 4 colonne, è prevista la sua sostituzione con n°2 radiatori da 13 elementi a 6 colonne ciascuno, aventi resa termica pari a: 0,135 kW cadauno.

66 – I.P. Alberghiero COLOMBATTO Via Gorizia, 7 - Torino

Installazione nuovo generatore di calore murale e condotto evacuazione fumi per alloggio custode

Dimensionamento rete gas a bassa pressione

La linea gas metano principale di alimentazione, a partire dal misuratore, ha diametro DN20 ed è staffata a vista fino al raccordo a TEE dove si suddividerà in due stacchi di DN15 per l’alimentazione della cucina del fabbricato servito (diramazione esistente), e di DN20 per l’alimentazione della caldaia posta sulla parete esterna del fabbricato servito (nuova diramazione). Sulla tubazione di adduzione principale sarà presente una elettrovalvola collegata al sistema di rilevazione fughe gas posto all’interno del locale, inoltre ogni singola utenza avrà una valvola di intercettazione avente diametro pari a quello della tubazione di adduzione gas metano (rispettivamente DN20 la caldaia e DN15 la cucina). Nell'attraversamento di muri la tubazione non deve presentare giunzioni o saldature e deve essere protetta da guaina murata con malta di cemento. Nell'attraversamento di muri perimetrali esterni, l'intercapedine fra guaina e tubazione gas deve essere sigillata con materiali adatti in corrispondenza della parte interna del locale, assicurando comunque il deflusso del gas proveniente da eventuali fughe mediante almeno uno sfiato verso l'esterno. Tale linea sarà sottoposta a prova di pressione per verificarne l’utilizzo. La prova di tenuta sarà eseguita prima di mettere in servizio l’impianto interno e di collegarlo al punto di consegna e agli apparecchi. La prova sarà effettuata adottando gli accorgimenti necessari per l’esecuzione in condizioni di sicurezza e con le seguenti modalità:

� saranno tappati provvisoriamente tutti i raccordi di collegamento agli apparecchi e al contatore; � sarà immessa nell’impianto aria od altro gas inerte, fino a che sia raggiunta una pressione pari a 1

bar di impianti di 6ª specie, di 0.1 bar per tubazioni aere o di 1,0 bar per quelle interrate di 7° specie; � dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione che sarà comunque non minore di 15

minuti, sarà effettuata una prima lettura della pressione, mediante un manometro ad acqua od apparecchio equivalente, di idonea sensibilità minima.

La prova avrà la durata di 4ore per tubazioni di specie e 30 minuti per quelle di 7ª . Al termine della prova non dovranno verificarsi cadute di pressione rispetto alla lettura iniziale. Nel caso si verificassero delle perdite, queste saranno ricercate con l’ausilio di soluzione saponosa o prodotto equivalente ed eliminate; le parti difettose saranno sostituite e le guarnizioni rifatte. Eliminate le perdite, sarà eseguita di nuovo la prova di tenuta dell’impianto. La prova sarà considerata favorevole quando non si verificano cadute di pressione. Per ogni prova a pressione sarà redatto relativo verbale di collaudo.

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Verrà inoltre realizzata la linea aerea esterna di collegamento al bruciatore staffata a vista e sottoposta a prova di collaudo. Essa sarà collocata in posizione tale da impedire urti e danneggiamenti e ove necessario, adeguatamente protetta. Il tratto di percorrenza della tubazione per l’alimentazione del bruciatore sarà il più breve possibile. Le tubazioni di gas di densità non superiore a 0,8 saranno contraddistinte con il colore giallo, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l’una dall’altra. Tutti i raccordi ed i pezzi speciali installati saranno realizzati in acciaio; con estremità filettate o saldate, oppure di ghisa malleabile con estremità unicamente filettate. Le valvole saranno di facile manovrabilità e manutenzione e con possibilità di rilevare facilmente le posizioni di aperto e di chiuso. Le valvole saranno di acciaio, di ottone o di ghisa sferoidale con sezione libera di passaggio non minore del 75% di quella del tubo sul quale vengono inserite. Le nuove tubazioni in acciaio senza saldatura rispetteranno quanto previsto dalla norma UNI 10255.

Verifica dimensionale linea gas

La nuova linea gas avrà i requisiti dimensionali richiesti dalle normative vigenti ed in particolare dalla norma UNI 9165 per impianti classificati di 7a specie ovvero condotte con pressione massima di esercizio fino a 0,04 bar. La verifica dimensionale dettata dalla normativa comporta un verifica della velocità del gas all’interno delle tubazioni e la verifica della perdita di carico del tratto più sfavorito a partire dalla misuratore gas metano fino al punto di utilizzazione (bruciatore). Verifica velocità del gas: La norma UNI sopra citata impone, all’Art. 3.2.3b, che all’interno delle tubazioni la velocità del gas non superi i 5 m/s per limitare trascinamenti di eventuali impurità. Come meglio visibile dall’elaborato grafico allegato tutti i tratti di tubazione rispettano tale limite. Verifica perdita di carico: La norma UNI sopra citata impone, all’Art. 3.2.3a, che le perdite di carico della linea gas devono essere contenute entro valori che assicurino la pressione minima di esercizio ai fini delle utilizzazioni. I dati per verificare tale parametro sono:

Potenza Focolare 31 kW

Portata gas 3,20 mc/h

Lunghezza tubazione 12 m

DN Int.Tubaz. principale

0,0213 m

DN Int.Tubaz. secondaria

0,0158 m

Applicando la formula di SPITZGLASS per la verifica delle perdite di carico delle tubazioni (rilevabili sulla tavola grafica allegata) convoglianti gas a bassa pressione risulta quanto segue: TUBAZIONE PRINCIPALE:

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( ) Ldi

Qdrdi

diY ××××++××=

5

26 018,0

44,911101,87

Y = Perdite di carico tubazione espresse in mm di H20; di = diametro interno della tubazione espresso in mm; dr = Densità relativa; Q = Portata del gas in Nm3/h; L = Lunghezza della tubazione in km. Oltre alla perdita di carico dovuta alla tubazione di alimentazione, esistono perdite di carico dette “concentrate” dovute agli accessori dell’impianto di alimentazione ed in particolare ai seguenti accessori:

Componente Perdita di carico U.M.

Nr 2 Valvole intercettazione 10 mm H2O

TOTALE 20 mm H2O

Considerando una pressione di erogazione minima del gas di 200 mm di H2O al misuratore, la differenza tra la perdita di carico calcolata e quella fornita, permette di avere una pressione residua al bruciatore sufficiente al funzionamento.

31 – I.T.I.S. PORRO Officine Viale Kennedy, 30 - Pinerolo (TO) Installazione nuovo sistema di erogazione del calore

Dimensionamento nuovi radiatori laboratorio pneumatici

Da valutazioni di diagnosi energetica otteniamo la potenza termica da installare all’interno del laboratorio pneumatici:

Q termico = 8,77 kW Determiniamo quindi il numero di elementi necessari a climatizzare il locale:

N° elementi = 8,77 / 0,140 = 62,64 Elementi Si installeranno n°3 radiatori, aventi 22 elementi di 5 colonne cadauno, per un totale di 66 elementi ciascuno con resa termica pari a: 0,140 kW.

Dimensionamento nuovi radiatori laboratorio motori

Da valutazioni di diagnosi energetica otteniamo la potenza termica da installare all’interno del laboratorio motori:

Q termico = 8,77 kW Determiniamo quindi il numero di elementi necessari a climatizzare il locale:

N° elementi = 8,77 / 0,140 = 62,64 Elementi

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Si installeranno n°3 radiatori, dei quali n°2 aventi 22 elementi di 5 colonne cadauno, per un totale di 44 elementi ciascuno con resa termica pari a: 0,140 kW, e n°1 radiatore avente 18 elementi di 5 colonne cadauno, per un totale di 18 elementi ciascuno con resa termica pari a : 0,172 kW.

Dimensionamento nuovi radiatori laboratorio sistemi

Da valutazioni di diagnosi energetica otteniamo la potenza termica da installare all’interno del laboratorio sistemi:

Q termico = 8,73 kW Determiniamo quindi il numero di elementi necessari a climatizzare il locale:

N° elementi = 8,73 / 0,140 = 62,36 Elementi Si installeranno n°3 radiatori, aventi 22 elementi di 5 colonne cadauno, per un totale di 66 elementi ciascuno con resa termica pari a: 0,140 kW.

Dimensionamento nuovi radiatori laboratorio elettronica 1

Da valutazioni di diagnosi energetica otteniamo la potenza termica da installare all’interno del laboratorio elettronica 1:

Q termico = 8,73 kW Determiniamo quindi il numero di elementi necessari a climatizzare il locale:

N° elementi = 8,73 / 0,140 = 62,36 Elementi Si installeranno n°3 radiatori, aventi 22 elementi di 5 colonne cadauno, per un totale di 66 elementi ciascuno con resa termica pari a: 0,140 kW.

Dimensionamento nuovi radiatori corridoio 1

Da valutazioni di diagnosi energetica otteniamo la potenza termica da installare all’interno del corridoio 1:

Q termico = 2,76 kW Determiniamo quindi il numero di elementi necessari a climatizzare il locale:

N° elementi = 2,76 / 0,172 = 16,05 Elementi Si installerà n°1 radiatore, avente 20 elementi di 5 colonne cadauno, per un totale di 20 elementi ciascuno con resa termica pari a: 0,172 kW.

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Dimensionamento nuovi radiatori aula 1

Da valutazioni di diagnosi energetica otteniamo la potenza termica da installare all’interno dell’aula 1:

Q termico = 9,80 kW Determiniamo quindi il numero di elementi necessari a climatizzare il locale:

N° elementi = 9,80 / 0,140 = 70,00 Elementi Si installeranno n°3 radiatori, aventi 24 elementi di 5 colonne cadauno, per un totale di 72 elementi ciascuno con resa termica pari a: 0,140 kW.

Dimensionamento nuovi radiatori aula 2

Da valutazioni di diagnosi energetica otteniamo la potenza termica da installare all’interno dell’aula 2:

Q termico = 9,80 kW Determiniamo quindi il numero di elementi necessari a climatizzare il locale:

N° elementi = 9,80 / 0,140 = 70,00 Elementi Si installeranno n°3 radiatori, aventi 24 elementi di 5 colonne cadauno, per un totale di 72 elementi ciascuno con resa termica pari a: 0,140 kW.

Dimensionamento nuovi radiatori laboratorio elettronica 2

Da valutazioni di diagnosi energetica otteniamo la potenza termica da installare all’interno del laboratorio elettronica 2:

Q termico = 19,71 kW Determiniamo quindi il numero di elementi necessari a climatizzare il locale:

N° elementi = 19,71 / 0,140 = 140,79 Elementi Si installeranno n°6 radiatori, aventi 22 elementi di 5 colonne cadauno, per un totale di 144 elementi ciascuno con resa termica pari a: 0,140 kW.

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Dimensionamento nuovi radiatori corridoio 2

Da valutazioni di diagnosi energetica otteniamo la potenza termica da installare all’interno del corridoio 2:

Q termico = 3,97 kW Determiniamo quindi il numero di elementi necessari a climatizzare il locale:

N° elementi = 3,97 / 0,172 = 23,08 Elementi Si installerà n°1 radiatore, avente 24 elementi di 5 colonne cadauno, per un totale di 24 elementi ciascuno con resa termica pari a: 0,172 kW.

Trasformazione dell’impianto a vaso chiuso

Procedura di Calcolo Vasi di Espansione e Valvole di Sicurezza

Dimensionamento valvola di sicurezza: Potenza Nominale caldaia: P = 223,3 kW

Portata di scarico termico: ==0,58

PWt 385,00 kg/h

Coefficiente: M = 0,80

Coefficiente di efflusso: K = 0,67

Area minima di passaggio: ==K0,9

MW0,005At 2,55 cm2

Scelta Valvole di sicurezza: Marca: Caleffi

Modello: 527

Diametro orifizio: 20 mm

Area netta: 3,1416 cm² > 2,55 cm²

Pressione di taratura: 3,5 bar

Sovrapressione: 10%

Portata di scarico: 479,59 kg/h > 385,00 kg/h

Numero Valvole: 1

Dimensionamento Vaso di espansione: Distribuzione ai circuiti:

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Coefficiente di espansione del fluido: e = 0,035

Pressione di taratura della valvola di sicurezza: Psic = 3,5 bar

Pressione assoluta di precarica (Pi): Pi = 1,9 bar

Pressione massima assoluta di esercizio (Pf): Pf = 4,6 bar

Volume di liquido nel circuito: 3.200 L

Capacità del vaso di espansione: 200 L

51 – I.T.C. A. AALTO Via Paolo Braccini, 11 - Torino

Realizzazione nuovi collettori

Dimensionamento nuovi collettori “Palestra e Piscina” acqua calda Locale Pompe

Il dimensionamento dei nuovi collettori “Palestra e Piscina”, di mandata e di ritorno acqua calda, è stato effettuato in funzione delle sezioni effettive degli stacchi previsti, pertanto si è applicata la seguente formula:

D int. min = Σsup.int. x K avremo quindi, dati gli stacchi previsti:

D int. min = (DN80 + DN100 + DN50 + (DN40 x 2)) x 1.6

da cui si ottiene:

D int. min = 193,65 mm Si installeranno pertanto due nuovi collettori, rispettivamente di mandata e di ritorno acqua calda, aventi dimensioni pari a: DN200 (Øinterno 206,5 mm e Øesterno 219,1 mm).

Dimensionamento nuovi collettori “A. Aalto” acqua calda Locale Pompe

Il dimensionamento dei nuovi collettori “A. Aalto”, di mandata e di ritorno acqua calda, è stato effettuato in funzione delle sezioni effettive degli stacchi previsti, pertanto si è applicata la seguente formula:

D int. min = Σsup.int. x K avremo quindi, dati gli stacchi previsti:

D int. min = (DN50 + DN100) x 1.6 da cui si ottiene:

D int. min = 147,48 mm Si installeranno pertanto due nuovi collettori, rispettivamente di mandata e di ritorno acqua calda, aventi dimensioni pari a: DN150 (Øinterno 153,9 mm e Øesterno 168,3 mm).

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Dimensionamento nuovi collettori “Camerana” acqua calda Locale Pompe

Il dimensionamento dei nuovi collettori “Camerana”, di mandata e di ritorno acqua calda, è stato effettuato in funzione delle sezioni effettive degli stacchi previsti, pertanto si è applicata la seguente formula:

D int. min = Σsup.int. x K avremo quindi, dati gli stacchi previsti:

D int. min = (DN80 + DN65) x 1.6 da cui si ottiene:

D int. min = 132,89 mm Si installeranno pertanto due nuovi collettori, rispettivamente di mandata e di ritorno acqua calda, aventi dimensioni pari a: DN150 (Øinterno 153,9 mm e Øesterno 168,3 mm).

161 – I.P. Altre Spec. MAGAROTTO Via Monte Corno, 34 - Torino

Trasformazione dell’impianto a vaso chiuso

Procedura di Calcolo Vasi di Espansione

Dimensionamento Vaso di espansione: Distribuzione ai circuiti:

Coefficiente di espansione del fluido: e = 0,035

Pressione di taratura della valvola di sicurezza: Psic = 5,0 bar

Pressione assoluta di precarica (Pi): Pi = 2,7 bar

Pressione massima assoluta di esercizio (Pf): Pf = 5,1 bar

Volume di liquido nel circuito: 2.600 L

Capacità del vaso di espansione: 200 L

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113 – I.T.C.G. FERMI + L.S. GALILEI Via San Giovanni Bosco, 9 - 17 Ciriè (TO)

Realizzazione nuovi collettori

Dimensionamento nuovi collettori Sct I.T.C.G. FERMI

Il dimensionamento dei nuovi collettori, di mandata e di ritorno acqua calda, è stato effettuato in funzione delle sezioni effettive degli stacchi previsti, pertanto si è applicata la seguente formula:

D int. min = Σsup.int. x K avremo quindi, dati gli stacchi previsti:

D int. min = (DN50 + DN80) x 1.6 da cui si ottiene:

D int. min = 121,04 mm Si installeranno pertanto due nuovi collettori, rispettivamente di mandata e di ritorno acqua calda, aventi dimensioni pari a: DN125 (Øinterno 128,5 mm e Øesterno 139,7 mm).

36 – L.S. DARWIN + I.T.C. ROMERO Viale Papa Giovanni XXIII, 25 - Rivoli (TO)

Dimensionamento nuovi collettori acqua calda Sct

Il dimensionamento dei nuovi collettori, di mandata e di ritorno acqua calda, è stato effettuato in funzione delle sezioni effettive degli stacchi previsti, pertanto si è applicata la seguente formula:

D int. min = Σsup.int. x K avremo quindi, dati gli stacchi previsti:

D int. min = ((DN100 x 4) + DN80 + (DN65 x 4) + DN125 + DN40) x 1.6 da cui si ottiene:

D int. min = 372,09 mm Si installeranno pertanto due nuovi collettori, rispettivamente di mandata e di ritorno acqua calda, aventi dimensioni pari a: DN500 (Øinterno 486,0 mm e Øesterno 508,0 mm).

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170 – L.S. COPERNICO + I.T.C. LUXEMBURG Corso Caio Plinio, 2 – 6 - Torino

Installazione nuovo generatore di calore murale e condotto evacuazione fumi per alloggi custode

Dimensionamento rete gas a bassa pressione

La linea gas metano principale di alimentazione, a partire dal misuratore, ha diametro DN20 ed è staffata vista fino al nuovo raccordo a TEE dove si suddividerà in due stacchi di DN15 e DN20 per l’alimentazione rispettivamente della cucina e della caldaia posti all’interno del fabbricato servito. Sulla tubazione di adduzione principale sarà presente una valvola di intercettazione DN20, inoltre ogni singola utenza avrà una valvola di intercettazione avente diametro pari a quello della tubazione di adduzione gas metano (rispettivamente DN15 e DN20). Nell'attraversamento di muri la tubazione non deve presentare giunzioni o saldature e deve essere protetta da guaina murata con malta di cemento. Nell'attraversamento di muri perimetrali esterni, l'intercapedine fra guaina e tubazione gas deve essere sigillata con materiali adatti in corrispondenza della parte interna del locale, assicurando comunque il deflusso del gas proveniente da eventuali fughe mediante almeno uno sfiato verso l'esterno. Tale linea sarà sottoposta a prova di pressione per verificarne l’utilizzo. La prova di tenuta sarà eseguita prima di mettere in servizio l’impianto interno e di collegarlo al punto di consegna e agli apparecchi. La prova sarà effettuata adottando gli accorgimenti necessari per l’esecuzione in condizioni di sicurezza e con le seguenti modalità:

� saranno tappati provvisoriamente tutti i raccordi di collegamento agli apparecchi e al contatore; � sarà immessa nell’impianto aria od altro gas inerte, fino a che sia raggiunta una pressione pari a 1

bar di impianti di 6ª specie, di 0.1 bar per tubazioni aere o di 1,0 bar per quelle interrate di 7° specie; � dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione che sarà comunque non minore di 15

minuti, sarà effettuata una prima lettura della pressione, mediante un manometro ad acqua od apparecchio equivalente, di idonea sensibilità minima.

La prova avrà la durata di 4ore per tubazioni di specie e 30 minuti per quelle di 7ª . Al termine della prova non dovranno verificarsi cadute di pressione rispetto alla lettura iniziale. Nel caso si verificassero delle perdite, queste saranno ricercate con l’ausilio di soluzione saponosa o prodotto equivalente ed eliminate; le parti difettose saranno sostituite e le guarnizioni rifatte. Eliminate le perdite, sarà eseguita di nuovo la prova di tenuta dell’impianto. La prova sarà considerata favorevole quando non si verificano cadute di pressione. Per ogni prova a pressione sarà redatto relativo verbale di collaudo. Verrà inoltre realizzata la linea aerea esterna di collegamento al bruciatore staffata a vista e sottoposta a prova di collaudo. Essa sarà collocata in posizione tale da impedire urti e danneggiamenti e ove necessario, adeguatamente protetta. Il tratto di percorrenza della tubazione per l’alimentazione del bruciatore sarà il più breve possibile. Le tubazioni di gas di densità non superiore a 0,8 saranno contraddistinte con il colore giallo, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l’una dall’altra. Tutti i raccordi ed i pezzi speciali installati saranno realizzati in acciaio; con estremità filettate o saldate, oppure di ghisa malleabile con estremità unicamente filettate. Le valvole saranno di facile manovrabilità e manutenzione e con possibilità di rilevare facilmente le posizioni di aperto e di chiuso.

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Le valvole saranno di acciaio, di ottone o di ghisa sferoidale con sezione libera di passaggio non minore del 75% di quella del tubo sul quale vengono inserite. Le nuove tubazioni in acciaio senza saldatura rispetteranno quanto previsto dalla norma UNI 10255.

Verifica dimensionale linea gas

La nuova linea gas avrà i requisiti dimensionali richiesti dalle normative vigenti ed in particolare dalla norma UNI 9165 per impianti classificati di 7a specie ovvero condotte con pressione massima di esercizio fino a 0,04 bar. La verifica dimensionale dettata dalla normativa comporta un verifica della velocità del gas all’interno delle tubazioni e la verifica della perdita di carico del tratto più sfavorito a partire dalla misuratore gas metano fino al punto di utilizzazione (bruciatore). Verifica velocità del gas: La norma UNI sopra citata impone, all’Art. 3.2.3b, che all’interno delle tubazioni la velocità del gas non superi i 5 m/s per limitare trascinamenti di eventuali impurità. Come meglio visibile dall’elaborato grafico allegato tutti i tratti di tubazione rispettano tale limite. Verifica perdita di carico: La norma UNI sopra citata impone, all’Art. 3.2.3a, che le perdite di carico della linea gas devono essere contenute entro valori che assicurino la pressione minima di esercizio ai fini delle utilizzazioni. I dati per verificare tale parametro sono:

Potenza Focolare 33 kW

Portata gas 3,40 mc/h

Lunghezza tubazione 12 m

DN Int.Tubaz. principale

0,0213 m

DN Int.Tubaz. secondaria

0,0158 m

Applicando la formula di SPITZGLASS per la verifica delle perdite di carico delle tubazioni (rilevabili sulla tavola grafica allegata) convoglianti gas a bassa pressione risulta quanto segue: TUBAZIONE PRINCIPALE:

( ) Ldi

Qdrdi

diY ××××++××=

5

26 018,0

44,911101,87

Y = Perdite di carico tubazione espresse in mm di H20; di = diametro interno della tubazione espresso in mm; dr = Densità relativa; Q = Portata del gas in Nm3/h; L = Lunghezza della tubazione in km. Oltre alla perdita di carico dovuta alla tubazione di alimentazione, esistono perdite di carico dette “concentrate” dovute agli accessori dell’impianto di alimentazione ed in particolare ai seguenti accessori:

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Componente Perdita di carico U.M.

Nr 2 Valvole intercettazione 10 mm H2O

TOTALE 20 mm H2O

Considerando una pressione di erogazione minima del gas di 200 mm di H2O al misuratore, la differenza tra la perdita di carico calcolata e quella fornita, permette di avere una pressione residua al bruciatore sufficiente al funzionamento.

31 – I.T.I.S. PORRO Ampliamento Viale Kennedy, 30 - Pinerolo (TO) Installazione nuovo sistema di erogazione del calore

Dimensionamento nuovi aerotermi Palestra

Da valutazioni di diagnosi energetica otteniamo la potenza termica da installare all’interno del laboratorio pneumatici:

Q termico = 88, 375 kW Determiniamo quindi il numero di aerotermi necessari a climatizzare il locale:

N° aerotermi = 88,375 / 23,29 = 3,79 Aerotermi Si installeranno pertanto n° 6 aerotermi ad acqua calda posizionati a parete del locale palestra, 3 su ogni lato “lungo” rispettivamente, aventi resa termica pari a: 23,29 kW cadauno.