a pag.33 Carina,Saccà Nello Sport «Salari,aRomabastaregali» · no al clan Polverino e indagato...

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-TRX IL:11/01/16 23:17-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 1 - 12/01/16-N: € 1,20* ANNO 138- N˚ 11 ITALIA Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Pesaro Martedì 12 Gennaio 2016 • S. Cesira IL GIORNALE DEL MATTINO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT I SERVIZI Titoli a picco Banche, Mps e Carige giornata nera in Borsa Il ricordo Così riscrissi Space Oddity L’artista Un genio dai cento volti Intervista/Patty Pravo «Il suo segreto sul palco» Intervista/G. Veronesi «Riservato, snobbava i fans» Depenalizzazioni Come fermare il balletto ipocrita sui clandestini Buongiorno, Gemelli! Finché Venere non passa in aspetto gentile, le manifestazioni d’amore sono governate da qualche bella Luna, come questa in Acquario. Molto eccitante l’aspetto che forma con Urano, pianeta che brucia dalla passione in Ariete: nuovi incontri. Mentre siete alla ricerca della pietra verde, Venere, approfittate di questo rosso Marte. Brilla come un rubino nel campo del lavoro, affari. Potete recuperare posizioni che sembravano perdute. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 39 GEMELLI, INCONTRI E CAMBIAMENTI Il delitto di Ashley si indaga tra amici piccoli spacciatori Il cantante inglese, da tempo malato, sì è spento a New York Riforme Il sì della Camera Il fronte del no: ora il referendum NAPOLI Su ordine della procura i carabinieri del comando pro- vinciale di Napoli hanno per- quisito la casa del sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, per ve- rificare se avesse conservato i nastri delle pressioni ricevute. Un comportamento che, se confermato, per gli inquirenti, dimostrerebbe da parte sua «una condotta poco “lineare”». Sms con i vertici. Nelle carte contatti con Fico e Di Maio. Marincola e Menafra alle pag. 4 e 5 Caso M5S a Quarto, perquisito il sindaco Gli sms con i vertici ` I magistrati: «Condotta poco lineare» ` Nelle carte contatti con Fico e Di Maio Carlotta Scozzari P iazza Affari vede lette- ralmente crollare sotto il peso delle vendite le azioni di Mps e Carige. A pag. 17 ` Intervista al commissario Tronca: «La soluzione è vicina, incentivi legati alla produttività» ` Emendamento Pd: parte fissa più alta e tagli per sanare gli arretrati dovuti dai dipendenti David Bowie David Bowie 1947-2016 1947-2016 La panchina giallorossa Sabatini va da Spalletti: oggi potrebbe essere l’ultimo giorno di Garcia Carina, Saccà e Trani Nello Sport Marco Molendini S e la morte è l’ultimo mistero, David Bowie l’ha capita fino in fondo. Negandola con un disco pazzesco, prova finale di vitalità, nascondendo la spie- tatezza di un cancro che in di- ciotto mesi ha spento il suo sguardo, svelandola nell’ultimo sconvolgente video. A pag. 8 ROMA «La parte accessoria non è una regalìa, deve essere ag- ganciata a criteri di produttivi- tà». Lo afferma, in un’intervi- sta al Messaggero, il commissa- rio Francesco Paolo Tronca a proposito del problema dei sa- lari accessori dei 23mila dipen- denti capitolini. E aggiunge: «Siamo in una fase di verifica. Se ci sarà un riscontro positivo, inizierò una corsa contro il tempo». Un emendamento Pd, intanto, prevede una parte fis- sa più alta e tagli per sanare gli arretrati dovuti dai dipendenti. Bassi e Canettieri alle pag. 2 e 3 «Salari, a Roma basta regali» Nino Bertoloni Meli U n applauso ha accompa- gnato il sì della Camera alla riforma costituzio- nale. I sì sono stati 367, i no 194, 5 gli astenuti. A pag. 7 Conti a pag. 7 Il film “La corrispondenza” di Tornatore Quando l’amore supera le distanze Satta a pag. 33 dal nostro inviato Nino Cirillo FIRENZE A shley s’è giocata la vita, in una notte tiepida di gennaio, nel breve volgere di quattro ponti. Tanti ne corrono sul- l’Arno dal “Montecarla”, il locale dove le sue amiche l’hanno la- sciata a bere ancora un po’, e casa sua, via di Santa Monaca 3, quelle finestre al primo piano che erano fino al giorno della Befana il suo affaccio sul mondo. Quattro pon- ti, millequattrocento metri di cammino. Con chi è stata, con chi è tornata a casa, di chi si è fidata? A pag. 16 Mogol a pag. 10 Di Paolo a pag. 9 A pag. 10 Satta a pag. 10 Addio al camaleonte del rock Carlo Nordio L a proposta avanzata - e poi sospesa - dal governo di eliminare il reato di im- migrazione clandestina non costituisce, come hanno detto alcuni, il gesto di tirare il sasso e ritirare la mano, ma conferma piuttosto la geniale intuizione di Schiller che la pietra lanciata dall’uomo ap- partiene al diavolo. Il che si- gnifica, in altre parole, che quando decidi una cosa il de- stino spesso si fa beffe delle tue intenzioni, e ti conduce a risultati contrari. L’idea di depenalizzare questo reato è, in teoria, non solo giusta ma addirittura tar- diva. Per il lettore digiuno di diritto dobbiamo infatti chia- rire alcuni aspetti. 1) Il nostro sistema penale è così sfascia- to da non intimidire neanche chi intende commettere reati puniti con sanzioni severissi- me. Figurarsi se può scorag- giare il clandestino che ri- schia la vita per arrivare in Italia, prospettandogli un’am- menda di pochi euro che co- munque non pagherà mai. 2) Da noi l’azione penale è obbli- gatoria, e quindi per ogni clandestino si deve aprire un fascicolo processuale. Aprir- ne centinaia di migliaia signi- fica paralizzare una giustizia già collassata. 3) Arrestare gli immigrati, come hanno proposto i più ar- rabbiati, significa trascurare il dato costituzionale che l’ar- resto dev’esser convalidato da un giudice entro 96 ore. Quando a Gela arrivano cin- quecento clandestini, la con- valida non la fai neanche mo- bilitando tutta la magistratu- ra siciliana. Continua a pag. 32

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€1,20* ANNO 138- N˚ 11ITALIA

Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 RomaPesaro

Martedì 12Gennaio2016 • S.Cesira ILGIORNALEDELMATTINO Commenta lenotizie su ILMESSAGGERO.IT

I SERVIZITitoli a piccoBanche, Mps e Carigegiornata nera in BorsaIl ricordo

Così riscrissi Space Oddity

L’artistaUn genio dai cento volti

Intervista/Patty Pravo«Il suo segreto sul palco»

Intervista/G. Veronesi«Riservato, snobbava i fans»

Depenalizzazioni

Come fermareil ballettoipocritasui clandestini

Buongiorno, Gemelli! FinchéVenerenon passa in aspettogentile, lemanifestazionid’amore sonogovernate daqualchebella Luna, comequestainAcquario. Molto eccitantel’aspetto che forma con Urano,pianeta che brucia dallapassione in Ariete: nuovi incontri.Mentre siete alla ricercadellapietra verde, Venere,approfittate di questo rossoMarte. Brilla come un rubino nelcampo del lavoro, affari. Poteterecuperare posizioni chesembravanoperdute. Auguri.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’oroscopoapag. 39

GEMELLI, INCONTRIE CAMBIAMENTI

Il delitto di Ashleysi indaga tra amicipiccoli spacciatori

Il cantante inglese, da tempo malato, sì è spento a New York RiformeIl sì della CameraIl fronte del no:ora il referendum

N A P O L I Su ordine della procurai carabinieri del comando pro-vinciale di Napoli hanno per-quisito la casa del sindaco diQuarto, Rosa Capuozzo, per ve-rificare se avesse conservato inastri delle pressioni ricevute.Un comportamento che, seconfermato, per gli inquirenti,dimostrerebbe da parte sua«una condotta poco “lineare”».Sms con i vertici. Nelle cartecontatti conFico eDiMaio.

MarincolaeMenafraalle pag. 4 e 5

Caso M5S a Quarto,perquisito il sindacoGli sms con i vertici`I magistrati: «Condotta poco lineare»`Nelle carte contatti con Fico e Di Maio

Carlotta Scozzari

Piazza Affari vede lette-ralmente crollare sottoil peso delle vendite leazionidiMpseCarige.

A pag. 17

`Intervista al commissario Tronca: «La soluzione è vicina, incentivi legati alla produttività»`Emendamento Pd: parte fissa più alta e tagli per sanare gli arretrati dovuti dai dipendenti

David BowieDavid Bowie1947-20161947-2016

La panchina giallorossaSabatini va da Spalletti:oggi potrebbe esserel’ultimo giorno di GarciaCarina, Saccà e TraniNello Sport

MarcoMolendini

Se lamorte è l’ultimomistero,David Bowie l’ha capita finoin fondo. Negandola con undisco pazzesco, prova finale

di vitalità, nascondendo la spie-tatezza di un cancro che in di-ciotto mesi ha spento il suosguardo, svelandola nell’ultimosconvolgente video.

A pag. 8

R O M A «La parte accessoria nonè una regalìa, deve essere ag-ganciata a criteri di produttivi-tà». Lo afferma, in un’intervi-sta alMessaggero, il commissa-rio Francesco Paolo Tronca aproposito del problema dei sa-lari accessori dei 23mila dipen-denti capitolini. E aggiunge:«Siamo in una fase di verifica.Se ci saràun riscontropositivo,inizierò una corsa contro iltempo». Un emendamento Pd,intanto, prevede una parte fis-sa più alta e tagli per sanare gliarretrati dovuti dai dipendenti.

BassieCanettierialle pag. 2 e3

«Salari, a Roma basta regali»

NinoBertoloniMeli

Un applauso ha accompa-gnato il sì della Cameraalla riforma costituzio-nale. I sì sono stati 367, i

no 194, 5 gli astenuti. A pag. 7Contiapag. 7

Il film“La corrispondenza”di TornatoreQuando l’amoresupera le distanzeSatta a pag. 33

dal nostro inviatoNinoCirillo F I R E N Z E

Ashley s’è giocata la vita, inunanotte tiepidadi gennaio,nel breve volgere di quattroponti. Tanti ne corrono sul-

l’Arno dal “Montecarla”, il localedove le sue amiche l’hanno la-sciata abereancora unpo’, e casasua, via di SantaMonaca3, quellefinestre al primopiano cheeranofino al giorno della Befana il suoaffaccio sulmondo. Quattro pon-ti, millequattrocento metri dicammino. Conchi è stata, con chiè tornata a casa, di chi si è fidata?

A pag. 16

Mogolapag. 10

DiPaolo apag. 9

Apag. 10

Sattaapag. 10

Addio al camaleonte del rock

CarloNordio

La proposta avanzata - epoi sospesa - dal governodi eliminare il reato di im-migrazione clandestina

non costituisce, come hannodetto alcuni, il gesto di tirareil sasso e ritirare la mano, maconferma piuttosto la genialeintuizione di Schiller che lapietra lanciata dall’uomo ap-partiene al diavolo. Il che si-gnifica, in altre parole, chequando decidi una cosa il de-stino spesso si fa beffe delletue intenzioni, e ti conduce arisultati contrari.L’idea di depenalizzare

questo reato è, in teoria, nonsolo giustama addirittura tar-diva. Per il lettore digiuno didiritto dobbiamo infatti chia-rire alcuni aspetti. 1) Il nostrosistema penale è così sfascia-to da non intimidire neanchechi intende commettere reatipuniti con sanzioni severissi-me. Figurarsi se può scorag-giare il clandestino che ri-schia la vita per arrivare inItalia, prospettandogli un’am-menda di pochi euro che co-munque non pagherà mai. 2)Da noi l’azione penale è obbli-gatoria, e quindi per ogniclandestino si deve aprire unfascicolo processuale. Aprir-ne centinaia dimigliaia signi-fica paralizzare una giustiziagià collassata.3) Arrestare gli immigrati,

comehanno proposto i più ar-rabbiati, significa trascurareil dato costituzionale che l’ar-resto dev’esser convalidatoda un giudice entro 96 ore.Quando a Gela arrivano cin-quecento clandestini, la con-valida non la fai neanchemo-bilitando tutta la magistratu-ra siciliana.

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Martedì 12Gennaio2016www.ilmessaggero.it

Primo Piano

LA GIORNATAdal nostro inviato

N A P O L IMentre i Carabinieri entravanoin casa sua ierimattina alla ricer-ca delle registrazioni dei ricattisubiti, il sindaco pentastellato diQuarto, Rosa Capuozzo, ha conti-nuato a ripetere di non aver nul-la di cui pentirsi perché nella vi-cenda delle pressioni ai suoi dan-ni, lei è solo una vittima. Ma so-no almeno due gli aspetti contro-versi che emergono dal decretodi perquisizione e dagli atti alle-gati che ieri hanno portato gli uo-mini dell’Arma fin nell’ufficiodel primo cittadino della cittadi-na in provincia di Napoli. Il pri-mo è che il sindaco, sebbene vitti-ma e non indagata, ha rifiutato alungo di confermare a HenryJohn Woodcock (che coordinal’inchiesta insieme ai procurato-ri aggiunti Giuseppe Borrelli e Fi-lippo Beatrice) le pressioni subi-te dal consigliere Giovanni De

Robbio, indagato per voto discambio ed estorsione con aggra-vantemafiosa, sospettatodi averraccolto le preferenze da azien-de in rapporti con laCamorra.

CONTRADDIZIONIIl secondo elemento, che rischiadi avere dirette conseguenze sul-la politica anchenazionale, è chei vertici del partito guidato daGrillo, in particolare i leadercampaniLuigi diMaio eRobertoFico, hanno seguito la vicendaper mesi. Consigliando il sinda-co, ipotizzando il commissaria-mento e proponendo riunionicon imilitanti locali. Ma sospen-

dendo il consigliere De Robbiosolo dopo l’inchiesta e a ridossodelle primeperquisizioni.

LE PRESSIONIAl telefono, Rosa Capuozzo, sem-bra invece preoccupata dallepressioni: «Tu non lo hai capito,loro non lo vogliono far cadere(il Comune, ndr), loro mi voglio-no controllare». Racconta cheDe Robbio, con le foto della suaabitazione parzialmente abusi-va in mano, riteneva di averla inpugno: «Tu non devi scalciare...tu devi stare buona... se non suc-cede...», le diceva. E lei, invece didenunciarlo, sebbene senza pie-garsi al ricatto, avrebbe provatoa registrarlo. Un comportamen-to che, se confermato, dimostre-rebbe «una condotta poco ”linea-re” e sicuramente da approfondi-re», si legge nel decreto. La don-na è sotto pressione. In lacrime,dice al suo consigliere Alessan-dro Nicolais di non poter finirein galera per colpa di qualcun al-tro. La storia delle pressioni subi-

tedai CinqueStelle diQuarto, delresto, risale allo stesso periodoin cui si pensò di candidare la Ca-puozzo.

TESTA DI LEGNOA raccontarlo è Giacomo LuigiCesarano, imprenditore dellepompe funebri considerato vici-no al clan Polverino e indagatoper voto di scambio aggravatodall’articolo 7. Spiega ad un suodipendente: «Prima votavamoMario Ferro del Pd, poi abbiamocapito che Giovanni De Robbio

dei cinque stelle era il nostro ca-vallodi battaglia».Mario Ferro si candida a fare datramite per gli interessi di Cesa-rano, tanto piùperché la listadelPd viene esclusa dalla competi-zione elettorale. Nell’accordo sivanta di aver incluso anche lasindaca, «una testa di legno», di-ce. E prima che comincino gliscontri con quest’ultima si vantacon un politico di Pozzuoli che il”rinnovamento” si fa così: «L’hofatto pure aQuarto, abbiamo fat-to con questi dei Cinque stelle,

abbiamo fatto pure con De Rob-bio. La Capuozzo è venuta qui oiStefano, è venuta qua ci siamo se-duti ci stava pure lui... ci siamoseduti qua. Le dissi: senti, la ma-no te l’abbiamo data sempre.Maparecchio parecchio parecchiohaavutoOStefano. Ci sedemmo:dice senti ma tu poi eventual-mente l’assessore non lo puoi fa-re?». Lei non accetta le richieste,ma il dubbio che i voti siano ef-fettivamentearrivati resta.

Sa.Men.©RIPRODUZIONERISERVATA

LE CARTEdal nostro inviato

N A P O L I Nei giorni scorsi sono ap-parsi a dir poco stupiti da quantoaccadeva a pochi chilometri daNapoli, nel piccolo e sovrappopo-lato comune di Quarto. Ma le in-formative allegate all’inchiesta so-no chiare e inmolti passaggi emer-ge come i vertici del partito penta-stellato sapessero da tempo chel’amministrazione comunale e ilsuo sindaco Rosa Capuozzo subi-vano pressioni che potevano por-tare al commissariamento. E sem-brano aver coscienza anche delruolodel più votato tra i loro eletti,quelGiovanni DeRobbio ora accu-sato di aver accettato anche i votidi imprenditori in odore di camor-ra e di aver ricattato il sindaco Ca-puozzo. Di certo, la sindaca, consi-derata una vittima delle pressionidi De Robbio, si rivolgeva diretta-mente sia al senatore Roberto Fi-co, sia al parlamentare Luigi DiMaio.

LA TELEFONATAE’ il 24 novembre, il giorno prece-dente il primo interrogatorio a cuisarà sottoposta la sindaca. E al te-lefono con la consigliera ConcettaAprile, Rosa Capuozzo già accen-na al fatto che ”dall’alto” le suescelte potrebbero essere commis-sariate: «L’urbanistica e lavoripubblici oltre al Puc (Piano urba-nistico cittadino ndr), queste sonole tre cose a cuimira e sta scleran-do, perché scalcia scalcia ma nonsta ottenendo niente, ricatta ricat-tama non ottiene niente perché iovado comunque come un muro.Quando gli dissi ”verranno messidall’alto”....(il riferimento è agli as-sessori competenti sulle materieinteressanti per De Robbio) per-ché hai problemi con il direttorio?Non ti piace Di Maio, Fico, CarlaRuocco? Qual è il problema? Non

ce l’ho io il problema che sonocommissariata, perché ce l’haitu?». E, proseguendo, il raccontonella telefonata è ancora più espli-cito: «Io ho già detto a Luigi DiMa-io anche per l’eventuale espulsio-ne, no ma che stiamo scherzan-do!!»; la consigliera Aprile la ap-poggia, conferma che neppure leiavrà pietà. E quindi Capuozzo am-

mette che lo scambio di idee conDi Maio è costante: «Io poi gli hodetto anche aLuigi che qualche se-ra ci dobbiamo vedere perchéqualsiasi cosa loro veramente cidevono commissariare».

IL RICATTOPassano alcune settimane. La sin-daca continua a scontrarsi con DeRobbio che dice di poterla ricatta-re per la suamansarda trasforma-ta in abitazione, della quale avreb-be anche una foto satellitare. Lei,dopo il primo interrogatorio, èconvinta che il consigliere sia in-dagato e proprio quel giorno ottie-ne che l’M5S sospendaDe Robbio.Il problema ora è gestire l’impattomediatico della vicenda, dice allaconsigliera Concetta Monfrecola:«Penso che ti abbia raccontatono? Che siamo sotto inchiesta? So-no stata chiamata dall’antimafiadue volte aNapoli e il perno princi-pale sono i collegamenti tra Gio-vanni De Robbio e alcune perso-ne. E’ stato interrogato anche il se-gretario generale nostro e alcunidipendenti». Monfrecola: «E’ unacosa enorme e rischia di distrug-gerci»; Capuozzo conferma che i

vertici daranno una mano: «Mini-mo verranno ci spiegheranno co-me dobbiamo gestirla - dice - cer-chiamodi rimanerepiù in silenziopossibile senza mettere i manife-sti. Prima del consiglio dobbiamometterci ad un tavolo tutti quan-ti». E la consiglieraMonfrecola re-plica: «Digli a Fico di non arrivaretra una settimana perché non ciarriviamo, lui dovrebbe arrivaresubito per darci indicazioni»; e lasindaca: «Sì, spero che venga an-che Luigi che è molto più duro..».Capuozzo, che al telefono conaltriammette di essere molto sottopressione per le minacce subite,non vuole però che venga resapubblica l’indagine penale sul con-to di De Robbio. Sa che De Robbioè pressante perché ha promessoqualcosa e potrebbe rischiare «lavita». Però, sebbene alle pressioninon abbia mai ceduto, a denun-ciarlo non ci pensa affatto. «Seuscisse fuori questa cosa della pro-cura, magari noi riusciamo a giu-stificarla meglio, si può dire chec’è un’indagine in corso?», le chie-de la Monfrecola. E la sindaca:«No! Per salvaguardare una perso-na... non lo dire, poi ti spiego, fac-

cio sempre lamammaanche sua».

I VERTICI SAPEVANOIl giorno dopo Capuozzo è nuova-mente nel panico. Il consigliereAlessandroNicolais la chiamaperrassicurarla. E di nuovo le parla dicome i vertici del partito siano aconoscenza di quanto accade nel

comune di Quarto. Nicolais: «Miha risposto Fico»; Capuozzo: «Ètardi perché io domani vado via,me ne vado non ce la faccio più. Ioposso reggere qualunque cosaguarda, ma non finire in galeraper colpa di qualcun altro (dal to-no della voce si capisce che la Ca-puozzo è in lacrime). Quello è unuomo della capitaneria di Porto,non esce l’avviso di garanzia haicapito? Cosa devo discutere?»; Ni-colais: «Ma ionon lo so... quellomiha riposto Roberto Fico dieci mi-nuti fa e ha scritto: andate avantitranquilli quanto prima verrò... Ate chi cazzo ti deve proteggere, Ro-sa, fammi capire?Tuhai detto chestai parlandoconquelli là aRoma,stai tenendomonitorato». Capuoz-zo: «Io ho lottato, conminacce perla casa, ho detto smantellatemiquesta cazzo di casa...ho subitominacce per qualsiasi cosa e ades-so non posso rischiare questa co-sa, non mi tengo dietro uno sottoinchiesta, capito? (Il riferimento èsempre a Giovanni De Robbiondr)». La preoccupazione è che lacorruzione all’interno del Comu-ne siamolto più radicata. Capuoz-zo dice di aver chiesto l’aiuto delprefetto: «Hochiesto quel cazzodiaccesso agli atti perché non so chiè corrotto e chi non lo è, ma pos-siamo visionarla solo io e il segre-tario, perché è un atto riservatissi-mo, neanche al vicesindaco. Aquestopunto avrò lemani legate».La soluzione, ancora una volta, èaffidata ai vertici del partito, diceNicolais: «Vabbé ma lui attual-mente è sospeso, loro già sannoche devono fare. Ame Roberto Fi-co mi ha scritto, mi ha risposto eha detto: andate avanti perché ioquanto prima vengo giù e chiaria-mo la situazione. Io mo questo lometto pure sulla chat per farlo sa-pere a tutti quanti. Quindi a finalebisognasolo aspettare».

SaraMenafra©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo con i carabinieri durante la perquisizione (foto ANSA)

E spuntano gli sms con i vertici 5 StelleCapuozzo: non dite niente alla Procura

I MAGISTRATIPARLANO DI«CONDOTTA POCOLINEARE»: LEI HASEMPRE NEGATOPRESSIONI

Quarto, perquisitol’ufficio del sindacoNelle carte i contatticon Fico e Di Maio`Carabinieri in Comune e nell’abitazione: caccia al nastro del ricattoLo sfogo in una intercettazione: non vado in cella per colpe di altri

«DÌ A FICODI NON VENIRETRA UNASETTIMANAPERCHÉNON CI ARRIVIAMO»

I carabinieri in Municipio (foto ANSA)

«HO DETTOA DI MAIOCHE CI DOBBIAMOVEDEREPERCHÉ CI DEVONOCOMMISSARIARE»

Il Comune assediatoPerquisizione nell’ufficio del sindaco

NEI VERBALILE INTERCETTAZIONITRA IL PRIMOCITTADINOE I SUOICONSIGLIERI

«IO HO LOTTATOCON MINACCEPER LA CASA...HO DETTOSMANTELLATELAPURE»

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Martedì 12Gennaio2016www.ilmessaggero.it

Primo Piano

Luigi Di Maio (foto ANSA)

Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo (foto LAPRESSE)

Rosa Capuozzo (foto LAPRESSE)

IL MOVIMENTOR O M A Tabula rasa. Così parlò Bep-peGrillo. E se gli espulsi non si fa-ranno da parte motu proprio do-vranno riconsegnare il simbolo.Ladecisione èpresa, non si tornaindietro. Rimanere sulla grigliapotrebbero logorare ilMovimen-to, lacerare il direttorio, dividerei parlamentari e ilweb.Amostrare il cartellino rosso è

stato ancora una volta il grandeblog, un Moloch al quale si ubbi-disce. E basta. Alle prime, secon-de e terze file non è rimasto cheadeguarsi. Solo il dissidente Piz-zarotti, il sindaco di Parma, haosato sfidare il dickat esprimen-do solidarietà al sindaco di Quar-to Rosa Capuozzo, mentre il pri-mo cittadino di Napoli Luigi DeMagistratis esortava la sua colle-ga ad andare avanti «se non hanulla danascondere».È scattata la linea dura. Inchio-

data dalle ambiguità di certe in-tercettazioni e dalla pioggia di ac-cuse che le arrivavano dal web, ilprimo cittadino si è chiusa nelsuo bunker sostenuta dai suoi fe-delissimi. È bastato lo slittamen-to delle dimissioni di 24 ore a irri-tare Grillo e a far uscire dai gan-gheri Casaleggio. Mentre i 5 deldirettorio venivano messi sottoaccusa per non averle pretese su-bito. Luigi DiMaio, più volte indi-cato come il delfino del leader, s’èsentito chiamare in causa inquanto campano e responsabiledegli enti locali, proprio lui che

sul territorio in realtà si è spesopoco a causa dei suoi impegniistituzionali.

STALINGRADOSono tornati a galla vecchi ran-

cori, contorcimenti, rivalità.L'ascesa nella hit parade del vice-presidente della Camera, coccola-to come un figlio dai due guru,che avrebbe ingelosito RobertoFico, anche lui campano e presi-dente della Vigilanza Rai, l’unicacommissione concessa ai grillini.Ed ecco le accuse a Di Maio chesarebbe riuscito a «trasformareun Comune di 5.000 abitanti nel-lanostraStalingrado».La richiesta di dimissioni, seb-

bene ignorata dalla Capuozzo,crea infatti un precedente. Il ri-schio in vista delle amministrati-ve di altre infiltrazioni. Qualchetempo fa Domenico Pisano, de-putato salernitano, aveva lancia-to un allarme (ritenuto da qual-cuno dei suoi esagerato). Anto-nio Sibilia, salernitano anche luie membro del direttorio, ricordai precedenti di Bagheria, Pome-zia e Civitavecchia in cui gli espo-nenti pentastellati sono usciti atesta alta dalle intercettazioni.«Se avessimo messo le liste elet-torali di Quarto nelle mani dellaDia - dice - ci avrebbero fatti icomplimenti» . E se la malavitalanciasse un’Opa sul Movimen-to? «Più elezioni ci saranno piùanti-corpi ci faremo», esorcizzail pericolo Danilo Toninelli, chenon faparte del gruppo sceltomaèconsiderato tra i più autorevoli.

«Potremmo fare come nelle ulti-me elezioni in Veneto: non accet-tare nelle liste chi alle scorse am-ministrative si è candidato con-tro il Movimento«, suggerisce ilsiciliano Riccardo Nuti. Alleprossime amministrative si vote-rà in 1400 comuni. Le liste civi-che saranno migliaia e migliaia.Impossibile o quasi evitare conta-minazioni e inquinamenti.

IL VULNUSOggi i senatori , tagliati fuori daogni processo decisionale, si riu-niranno in assemblea. C’è chi co-me Giarrusso si è subito schiera-

to conGrillo a favore delle dimis-sioni della Capuozzo, «c’è statoun vulnus, penso che debba fareun passo indietro pur avendoavuto un comportamento corret-to». Ma altri l’hanno difesa citan-do Raffaele Cantone per il qualenonostante i ricatti e le minacce«il Comune di Quarto ha agitocorrettamente». Su eventuali vo-ti di scambio spetterà alla Procu-ra pronunciarsi. I i vertici penta-stellati non sembrano intenzio-nati però a tornare sui loro passi.AncheRoberto Fico - campano, come

anche i 3 dei 5 componenti del di-rettorio - nelle ultime ore ha ce-duto e ha preso le distanze conte-stando le «false interpretazioni»di un suo sms al capogruppoM5S di Quarto, Nicolais in cui loinvitava a resistere.La vicenda spacca ilMovimen-

to e sul blog nonmancano i com-menti critici, gli inviti ormai fuo-ri tempomassimo a non scarica-re la Capuozzo. Grillo incassa, sierge a garante e parte alla con-troffensiva attaccando il sindacodi Brescello, il comune di Peppo-ne e Don Camill, dove è stata no-minata una commissione per va-lutare eventuali infiltrazioni «Ilsindaco pd Marcello Coffrini hauna profonda stima del boss del-la 'ndrangheta Francesco Gran-de Aracri, fratello di Nicolino»,attacca il sito grillino, «dimissio-ni!».Occhioper occhio, dente perdente.

ClaudioMarincola© RIPRODUZIONERISERVATA

Caos M5S, linea dura di Grillo«Espello lei e tutti i consiglieri»

IL PERSONAGGIOR O M A I primi segnali di cedimen-to, dice chi ha passato questa en-nesima giornata campale con lasindaca di Quarto Rosa Capuoz-zo, ci sono stati ieri mattina pre-sto. Rosa, era andata a dormiretardissimo dopo una lunga riu-nione con la sua maggioranza, esi è risvegliata poche ore dopoquando fuori dalla porta ha trova-to i carabinieri con un mandatodi perquisizione. Ha dovuto sve-gliare i famigliari e assistere al-l’operazione voluta dai magistra-ti che cercano le prove del pre-sunto ricatto messo in piedi dalsuo ex consigliere di maggioran-zaGiovanniDeRobbio.

ULTIMO APPELLO«ll sindaco non si dimetterà e con-tinuerà ad essere sindaco» ha af-fermato l'avvocato di Capuozzo,Stefano Paparella. In realtà, laperquisizione ha avuto un effettodevastante sulla prima cittadina,e l’ultimo appello a Beppe Grilloperché venga a Quarto lo ha dele-gato al suo vice. Ma il comico ge-novese che tra meno di un mesedebutterà a teatro col nuovo spet-tacolo non ha dato segnali. Lì, Ro-sa ha cominciato a vacillare e, al-la vista delle divise, di fronte ai fe-delissimi a cui aveva promesso dinon mollare ha confidato affran-ta: «Non ce la faccio più, io la-scio». Poi, il replay delle perquisi-zioni negli uffici del Comune e unmanipolo di consiglieri grilliniche si prende la briga di aggiorna-re lo stallo dichiarando di esseredisposti ad andare avanti anchesenza simbolo, inerpicandosidritti verso la strada senza ritor-no dell’espulsione. Un’opzione

messa in cantiere fin da subitodal direttorio che ha provato pri-ma a «chiedere con fermezza ledimissioni». Nel frattempo c’è sta-to un giro vorticoso di telefonatea Rosa. Ma la moral suasion insalsa grillina non ha avuto il suc-cesso sperato. Anzi ha scatenatomoltimalumori.C’è un sottobosco di sindaci dipiccoli comuni fino ad arrivare aiconsiglieri regionali e ad alcuniparlamentari campani che conte-sta apertamente la decisione di di-missionare Capuozzo. Ma ormaiil futuro dell’amministrazione

cinque stelle di Quarto è appesa«all’ integrità psicologica di Ro-sa» spiega un suo collaboratore,Flavio, che la descrive dimagritae prostrata. La transizione politi-ca per i colonnelli cinque stelle sista rivelando più complicata delprevisto. Quindici consiglieri dimaggioranza si dichiarano tutticompatti dalla parte della sinda-ca. Finanche l’opposizione. Maper andare avanti serve un assen-so che daMilano non sono più di-sposti a concedere. «Roberto eLuigi (Fico eDiMaio ndr) sono at-tivisti comeme– ragionaamaro ilconsigliere M5S Giorgio Fontana- Stanno prendendo un granchio.Non hanno percezione del nostroterritorio così difficile».Si schierano con l’amministra-

zione di Quarto Antonio Cozzoli-no, primo cittadino di Civitavec-chia, Cettina Di Pietro, alla guidadel comune siracusano di Augu-sta, e il piemontese Roberto Fal-cone che amministraVenaria rea-le. Hanno tutti e tre condiviso ilpensiero di Federico Pizzarottiche non molla la presa contro ildirettorio: «E visto quello che èsuccesso a Rosa, se domani faces-sero un’intercettazione, anche vo-lutamente fasulla, e fossimo al go-verno, si dimettono tutti? Per giu-dicare esistono i giudici». Oggi sa-rà un’altra giornata di passione:non ci sono all’ordine del giornofaccia a faccia tra il direttorio e lasindaca. I colonnelli hanno deci-so di darle ancora un po’ di tem-po. Se si vedranno sarà, di nuovo,attraverso uno schermo. Quellodella tv dove da oggi partirà lacontroffensiva con ben cinqueesponenti del M5S schierati neitalk show.

StefaniaPiras©RIPRODUZIONE RISERVATA

Rosa prova a resistere«Ma non ce la faccio più»

`Base in subbuglio e direttorio divisoil leader avverte: dimissioni o via tutti

`Se si torna a votare cresce però il timoredi «infiltrazioni» di candidati a rischio

IL TENTATIVODI RIMANDARELA PALLA DELLALEGALITÀ NEL CAMPOPD: A BRESCELLO ILSINDACO DIFENDE I BOSS

Nonvogliono«privilegi»enonchiedono« trattamentidifavore».Si accontenterebberochevenisseroapplicati i JobsAct.Perquesto i collaboratoriparlamentarideideputatipentastellati continuanoabattersi. Il contrattoa tutelecrescenti sarebbepreferibile

rispettoai rinnovi trimestrali,sostengonod’accordocon iportaborsedegli altripartiti.Masenzaconvincere i loroparlamentari contrariallariformadel lavoroedecisianonapplicare i JobsActanchesesarebberopiùvantaggiosiperviadegli sgravi fiscali.

Niente Jobs Act per gli staff pentastellati

Protesta alla Camera

SI SALDA IL FRONTEDEGLI ELETTI LOCALI, CONCAPUOZZO I COLLEGHIDI CIVITAVECCHIAAUGUSTA E VENARIA:COSÌ NON SI AMMINISTRA

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Martedì 12Gennaio2016www.ilmessaggero.it

Primo Piano

IL RETROSCENAR O M A Se c’è una cosa che ha fattopiacere ieri a Matteo Renzi, a cotèdell’approvazione della riformacostituzionale, è stata la riunionedel variopinto comitato per il ”no”che si è riunito in contemporaneanella sala dei gruppi parlamentariper gentile concessione del presi-dente della Camera. Certo dellavittoria finale al referendumdi ot-tobre, il presidente del Consiglioha tutto l’interesse ad animare lacampagna elettorale affinchè lapercentualedei votanti sia alta e lariformapossapassare conunveroplebiscito.

COMPETIZIONEIl referendum costituzionale,

come accadde già nel 2006 con lariforma del centrodestra, non pre-vede infatti il quorum e la sullacarta la riforma potrebbe passareanche con il 20% dei votanti, masarebbe un successo ametà. Il fat-to che abbiano iniziato da subito acostituirsi i comitati per il ”no”, aiquali seguiranno altrettanti comi-tati per il ”sì”, aiuta ad accenderela competizione e a trasformarla -secondo Renzi - in un confronto

tra chi vuole cambiare per rende-re più efficienti le istituzioni e go-vernabile il Paese e coloro che te-mono derive autoritarie o coloroche evocano il più classico ”ci vor-rebbe ben altro”. Se c’è una cosache rende simile Renzi a Berlusco-ni è la capacità di condurre le cam-pagne elettorali ”personalizzate”.Unassaggio si è avutonelleultimeelezioni europee ed altrettanto po-trebbe avvenire al momento delreferendum di ottobre. I rischi diun referendum su se stesso, piut-tosto che sulla riforma-Boschi, ilpresidente del Consiglio li hames-si da subito sul tavolo sostenendoche in caso di sconfitta al referen-dum, «considero fallita la miaesperienza politica». Il mantellorosso, sventolato sotto il naso del-le opposizioni e della sinistra in-terna, haprodotto ieri pomeriggio

il suo primo effetto. L’eventualitàdi potere cogliereduepiccioni conun fava - affossare la riforma emandare a casa il governo Renzi -scatena la competizione e alza laposta ai livelli che l’inquilino di pa-lazzo Chigi voleva. Il resto, è con-vinto il premier, lo farà il contenu-to della riforma. Ovvero la possibi-lità, che gli italiani hanno per laprima volta nella storia repubbli-

cana, di dare un colpo alla politicariducendo il numero dei parla-mentari, trasformando il Senato,abolendo il Cnel, cancellando defi-nitivamente le province, e ripor-tando allo Stato alcune competen-ze che da una quindicina di annihanno ingrossato le tasche dimol-ti consiglieri regionali.

TRAGUARDOLo scontro si annuncia duro,

anche perché avverrà dopo le ele-zioni amministrative che rappre-sentano una vera incognita per se-gretario del Pd. Il risultato delleamministrative, malgrado Renzistia provando a derubricarlo, ri-schia infatti di non essere partico-larmente favorevole alla maggio-ranza di governo. Renzi però haununico traguardo: vincere il refe-rendum per incassare non soloquell’investitura popolare che glioppositori gli hanno sinora conte-stato in quanto premier non pas-sato per elezioni politiche, ma an-che per dimostrare all’Europa dalbraccetto corto, che l’Italia è l’uni-co paese in grado di riformare leistituzioni in un momento di crisieconomica. Per Renzi la stagionedei cambiamenti non si dovrà fer-mare al referendum, ma dovràproseguireper tutto il 2017.Nienteelezioni anticipate, quindi, ma di-ritti alla fine della legislatura. Co-me promesso tre anni fa a BerlinoeBruxelles.

MarcoConti©RIPRODUZIONE RISERVATA

IL RACCONTOR O M A «Se è vero che imessaggi delgiovane Renzi sono semplici, de-gli slogan, è pur vero che sono ef-ficaci» ancheperché lui «mette ingioco se stesso, dicendo: ”se nonmando a casa i senatori,me ne va-do io, smetto di fare politica”. So-miglia a quel genio della politicae dell’impresa che nel 2001 propo-se agli italiani un patto, un con-tratto con gli italiani; lo siglò daVespadavanti aunnotaio edisse:”se non realizzo questi punti mene vado”». Sono innumerevoli itentativi portati avanti daVerdiniper convincere Berlusconi ad in-testarsi il percorso delle riforme.«Possiamo smentirlo – argomen-tava -, e non fargli fare niente....Dobbiamo però essere consape-voli che Renzi non avrà difficoltàa rivolgersi agli italiani e a distri-buire le colpe. Siamo sicuri chequesta sia la strada giusta?».

IL DIARIODue anni di appelli, inviti, pre-ghiere al leader azzurro affinchénon venga meno agli impegni e

accetti di diventare «il padre Co-stituente della Patria». Report sureport. Tutti contenuti nel librodi Massimo Parisi, uno dei fede-lissimi dell’allora coordinatore diFI. Il Patto del Nazareno (edito daRubbettino, sarà lo stessoRenzi apresentarlo a Roma lunedì 18) èun vero e proprio diario della trat-tativa traBerlusconi eRenzi sullaleggeelettorale e il ddl Boschi,masoprattutto il resoconto dell’ope-ra ostinata di Verdini per tenerein piedi il percorso delle riforme.Non mancano certo momenti disconforto: «Non possiamo per-mettere a questo ragazzotto di fa-re il bello e cattivo tempo. Nonpuòpermettersi dimancare la pa-rola con il presidente Berlusconi.Scriviamo subito un comunicato

dove chiariamo che per sua re-sponsabilità, il patto salta», sbot-ta ad un certo punto Denis. Ma ilregista del famoso incontro tenu-tosi il 18 gennaio 2014 nella sededel Pd alla fine dimostra di esserel’unico a difendere con tutta lasua forza l’Italicum e le modifi-che costituzionali. «Nonostantetutto, le concessioni già fatte, e so-lo nell’interesse del Paese, ti dicia-mounaltro sì – è ilmessaggio cheinvia a Renzi all’indomani di unacorrezione al testo sul nuovo Se-nato -. Ma solo perché le riformele vogliamo anche noi, e forse noiprimadi tutti».

IL CARISMAL’iter del ddl Boschi è legato aquesta storia dell’abbraccio diVerdini a Renzi (ma il primo aconvertirsi è suo figlio Tomma-so). «Una conversione laica», ladefinisce Verdini che passa dal«Renzi quaquaraquà» con i suoidiscorsi «alla supercazzola che ilconte Mascetti – alias Ugo To-gnazzi – faceva in Amici miei» adesignarne proprio l’erede del Ca-valiere: «Il carisma o si ha o no.Berlusconi ce l’ha. E ce l’ha pure

Renzi. È una dote naturale. Nonla si compra in farmacia o al su-permercato». Renzi, «lo speciali-sta degli slalom», l’uomodi Firen-ze dove «dominano i comici i Be-nigni, i Panariello, i Pieraccioni»,diventa in poco tempo il Renziche «fa lievitare i suoi consensiperchéèRenzi».Ma il politico toscano, tra gli

argomenti che usa per persuade-re il Cavaliere a non sfilarsi, partedall’analisi di FI. Un partito «allosfascio», fatto di «nani e balleri-ne», con «volti nuovi senza unneurone», pieno di «circoli e clubche non esistono». «Si può forsebuttare all’aria il cammino delleriforme, si può forse mettere indifficoltà – per qualche giorno –Renzi e il suo governo, ma poi –sbottaVerdini il 7 aprile del 2014 -ci ritroveremmo senza un’identi-tà, senza una linea da seguire e indefinitiva potremmo anche rima-nere senza i voti».Verdini, che era contrario sia

alla nascita del governo Montiche dell’esecutivo Letta, contestaa più riprese le colpe che «il cer-chio tragico» gli addebita: «Si di-ce – si sfoga amaggio – che ho in-

teressi con l’avversario invece didire che non mollo mai, che stolavorando per te». E ancora: «Tisei rinchiuso in un castello incan-tato. Vuoi restare in una splendi-da solitudine?». Non si capacital’ex coordinatore di FI dei tira emolla di un partito lontano dai fa-sti di un tempo. «Sonodiventato –scrive in un altro promemoria -colomba, ma solo perché per es-sere falchi bisogna avere beccoadunco e artigli possenti. Li ab-biamo ora come ora? Quandoavevamo le pistole cariche non leabbiamo usate, ora che, come sidice in Toscana, abbiamo una pi-stola schizza acqua, vorremmofarpauraa chiha il cannone!».

EmilioPucci©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il voto sulle riforme (foto LAPRESSE) Matteo Renzi (foto ANSA)

Quei consigli di Verdini a Berlusconi«Fare i falchi? Hai solo pistole ad acqua»

LA GIORNATAR O M A L’applauso che ha accompa-gnato il sì della Camera alla rifor-ma costituzionale, è il suggello aun via libera definitivo che ormainessuno mette più in discussione.I sì sono stati 367, i no 194, 5 gliastenuti. A favore la maggioranzadi Pd, Ncd e Sc, più i centristi, piùgruppi e gruppetti staccatisi dalcentrodestra; disco rosso è venutodaFI, Lega, Sel eM5S, gli stessi cheadesso dovranno cercare la diffici-le se non impossibile quadra perconvivere insieme nei comitatiper il no che stanno già sorgendo.Già, perché la battaglia ormai si èspostata fuori dal Parlamento, do-ve i numeri ci sono, trappole e di-stinguo e dissensi non ci possonopiù essere, si voterà ormai soltan-to sì o no, emendamenti e modifi-che non sono più possibili. Tuttipensano al referendumconferma-tivo, l’arma finale cheMatteo Ren-zi ha già messo in campo: «Saran-no i cittadini a decidere». Convin-ta che i sì prevarranno è il mini-stro per le Riforme Maria ElenaBoschi, intervenuta ieri a «Otto emezzo». Quanto al voto sulla mo-zione di sfiducia al governo sul ca-so Banca Etruria, «noi siamomol-to tranquilli», dice. Ma puntualiz-za sul ruolo di suo padre nella vi-cenda: «Se dovesse essere indaga-to dovrebbe trovarsi un avvocato,ma la cosa non avrebbe impattosu di me. La responsabilità penaleè personale, e un'indagine non èunacondanna».

REGALO DI COMPLEANNOCon il sì al ddl Boschi, la Cameraha fatto una sorta di regalo al pre-mierper i suoi41 anni, eRenzi allafine della votazione ha dichiarato

esultante: «Maggioranza schiac-ciante in attesa del voto dei cittadi-ni in autunno; dueanni fanessunoavrebbe scommesso due centesi-mi che questo Parlamento facessele riforme, e invece è tornata la po-litica, è tornata l’Italia». Mancanoadesso le ultime due letture finali:quella del Senato, il 20 del mese, el’ultimissima della Camera previ-sta intorno ad aprile-maggio, co-munque prima delle amministra-tive, dopo di che rimane solo il re-ferendum d’autunno. Una piccolasuspense potrebbe esserci per ilvoto di palazzo Madama, dove èprevisto un quorumdellamaggio-ranza assoluta degli aventi diritto(161), e visti i numeri sempre risi-cati del Senato, se qualcuno aves-se ancora pruriti da guastatore po-trebbe tentare la carta. Il fatto èche non si intravede nè una strate-gia alternativa e men che menogente disposta a perseguirla, lami-noranza dem si è presentata in au-la alla Camera a votare disciplina-tamente, da Bersani alla Bindi pas-sando per Cuperlo, unico assentegiustificato Speranza che si trovanel lontanoBrasile.Nel dibattito in aula, i grillini

hanno inscenato una protesta dineanche mezzo minuto a base ditricolori sventolati, manco li aves-sero sottratti adAlleanza naziona-le, un quarto di protesta; l’inter-vento che ha avuto una certa eco èstato quello di Maurizio Lupi, ca-pogruppo ncd, che pur all’internodel sì alle riforme non ha peròmancato di indirizzare critiche aRenzi. «La riforma che oggi appro-viamo è frutto del lavoro di unamaggioranza, di forze autonomeealternative ma complementari inquesta fase delicata», il quadro ge-neraledelineatodaLupi, quindi lasferzata al premier: «In gioco nonc’è il futuro di una brillante avven-tura politica,ma il futuro delle no-stre istituzioni, non si commettal’errore della personalizzazionedel referendum». Parole che nonsono sfuggite al vertice parlamen-tare dem, che però le ha ascritte auna linea più intransigente imper-sonata da Lupi, non pienamentericonducibile al ministro dell’In-terno. Poco prima, all’auletta deigruppi, i sostenitori del no hannoannunciato di avere i numeri perchiedere il referendum.

NinoBertoloniMeli©RIPRODUZIONE RISERVATA

`Il comitato anti ddl: ci sono i numeri per la consultazioneBoschi: se mio padre fosse indagato nessun impatto su di me

`Via libera della Camera in quarta lettura al nuovo SenatoIl premier esulta dopo il voto: una maggioranza schiacciante

Renzi scommette tutto sul referendum:non basta vincere, voglio tanti alle urne

Denis Verdini (foto ANSA)

NEL LIBRO DI PARISI“PATTO DEL NAZARENO”LA RICOSTRUZIONE DEIMESI PASSATI A TRATTARELUNEDÌ LO PRESENTERÀLO STESSO PREMIER

Ok alle riforme. Ma si apre il fronte del no

LA MANCANZADI UN QUORUMMINIMO RISCHIADI INFICIAREIL SUCCESSO POLITICODI OTTOBRE

Silvio Berlusconi al Nazarenoil 18 gennaio 2014 (foto ANSA)

Riforme costituzionaliIl ddl che la Camera ha votato ieri. In primavera l'ultimo ok del Senato

Camera

630 deputati eletti dai cittadini (come oggi)Unica a votare la fiducia al GovernoUnica Assemblea legislativa ordinariaPuò respingere le richieste del Senato, a maggioranza assoluta su Stato-Regioni

Senato

100 senatori: 95 eletti dai Consigli regionali (1 sindaco + consiglieri in base al voto degli elettori), 5 nominati dal Presidente della Repubblica per 7 anniPuò chiedere la modifica dei ddl ordinari.Potere pieno sulle leggi costituzionaliImmunità dei senatori uguale ai deputati

CompetenzeStato-Regioni (titolo V)

Tornano allo Stato alcune materie come energia, infrastrutture strategiche, grandi reti di trasporto, protezione civileSu richiesta del governo, in nome dell'unità nazionale, la Camera può legiferare su materie regionali

Elezione del Presidente della Repubblica

730 grandi elettori (deputati e senatori)Quorum: 2/3 dei grandi elettori fino al terzo scrutinio;3/5 dalla quarta alla sesta votazione; 3/5 dei votanti dal settimo scrutinio

Corte Costituzionale

5 giudici su 15 eletti dal Parlamento:3 dalla Camera, 2 dal Senato con lo stesso quorum

Possibile il giudizio preventivo sulle leggi elettorali se richiesto da 1/4 dei deputati, già in questa legislatura (es. Italicum)

Referendum abrogativo

Quorum minore se raccolte 800.000 firme, anziché 500.000: metà degli elettori delle ultime politiche, anziché metà aventi dirittoPuò riguardare una legge intera o una parte, purché abbia valore normativo autonomo

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Primo Piano

1983

19851976

1980Gli annid’oro delDucaBianco,nomescelto dopol’albun“Station toStation”

Con Bob Geldof al WembleyStadium di Londraper il concertone Live Aid

1969

1971

1963

In una scena del film“L’uomo che caddesulla terra” di Roeg

TheElephantManun successoa teatro

Si è spento a 69 anni l’artista più innovativo del rock: da 18 mesicombatteva contro un cancro. In “Lazarus” l’ultimo presagio

Il musicista in unfermo-immaginedel video originale“Space Oddity”

Nasce ilfiglioDuncanche ieri hapostatoquestoscattoin un tweet

ByeBye

IL PERSONAGGIO

Se la morte è l'ultimo miste-ro, David Bowie l'ha capitafino in fondo. Negandolacon un disco pazzesco, pro-va finale di vitalità, nascon-dendo la spietatezza di un

cancro che in diciotto mesi haspento il suo sguardo, svelandolanell'ultimo sconvolgente video,dove viene ripreso nel letto di unospedale, mentre canta Lazarus,uno dei brani nuovi, un capolavo-ro spaziale, parte della piéce tea-trale off-Broadway, che ha prodot-

to come ideale seguito di L'uomoche cadde sulla terra. «Guardaqui, sono in cielo», esordisce con ilvolto coperto da una benda e ter-mina chiudendosi in un arma-dio-sarcofago, come un faraonedel rock.MaDavid Jones,Bowie inarte, più che un faraone è stato uninventore, un trasformista, undandy capace di far proprie tuttele incongruenze della modernità,un profeta dell'instabilità, dellamutazione, dell'ansia di non fer-marsi, la rockstar che ha regalatoal rock il suo vestito più glamour,fornendo gli ingredienti e gli stru-menti di mille declinazioni (glam,punk, newwave, dark gothic) e, altempo stesso, liberandosi dai con-fini di genere, spaziando dallamu-sica al teatro, al cinema. L'arte co-me trucco,ma non come inganno,come sublimazione dell'ambigui-tà.

PROVOCAZIONI«Sono sempre stato gay» dichiara-va negli anni 70 col sorriso del pro-vocatore sulla bocca. Gay o nongay, era il risultato che contava, ilgustodi spiazzare. Bowie era l'unoe l'altro, azzurro e nero come isuoi due occhi diversi. Dicono cheavesse imparato l'arte del mimo

con Lindsay Kemp, di cui sarebbestato intimo. Hanno scritto di sto-rie con Mick Jagger e MichaelJackson. Realtà, sberleffi? Che im-porta. Il rock è sberleffo, arte dellaprovocazione dove realtà e finzio-ne si confondono. Fino allamorte.Conquelmagistrale video in cui, ilBowie vivo, sa che sta per raccon-tare agli altri che sta morendo eche la scena sarà capita solo dopoil suoaddio finale.Davidha fatto ilregista del suo ultimo spettacolo,così comeha sempre curato lemil-le divagazioni della sua storia, vis-suta all'insegna del muoversi perrestare se stesso, anche quando siperdeva in preda all'alcol o alladroga o quando sparava fesserie ti-po «Hitler è stato la prima granderockstar». Poi rimediò: «Quellochedico è sempre teatrale».Al fascinoso e ambiguo David si

Scatto promozionaleper “The Kon-rads”esposto alla mostra“David Bowie is”

BowieBowie

DAVID BOWIEIl disco didebutto dellafutura rockstar ingleserisaleal 1967:composizionitra la musicafolk e icantautoriUsa

SPACE ODDITYIl secondoalbum segnal’evoluzioneverso unprogressiverock. Contracce di BeeGees, JoséFeliciano,Donovan...

In alto il murale a Brixton, dove Bowie e nato.Qui sopra, fiori davanti alla sua casa di New York

DA ZIGGY STARDUSTA BLACKSTARLA PARABOLADI UN INESAURIBILEPROFETADELLA MODERNITÀ

David Bowie si è spento all’età di 69 anni a NewYork, dopo avere lottato per 18mesi contro un can-cro. L’8 gennaio scorso, giorno del suo complean-no, la rockstar aveva pubblicato il suo ultimo al-bum, “Blackstar”. Folle di fan gli hanno reso omag-giodavanti alla sua casadi Soho. Fioridavanti aunenormemuraleaLondra,dove eranato.

THE MAN WHOSOLD THE WORLDCon gli anniquesto discodel 1970 èstato traquelli piùrivalutati inseguito, comeuno deimigliori diBowie

1947-2016

48 ANNIINCISIA FUOCO

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9

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Primo Piano

1992Il 6 giugnoa FirenzeBowiesposa latop modelIman

1999

LarockstarconCelentanoa“Francamentemeneinfischio”

2003

1997

Ottiene lastella conil suonome sullaHollywoodWalkof Fame

A Dublinoil “RealityTour”da cuivennetratto unalbum nel2010

CAPACITÀ DI TEORICOALIMENTATEDA VASTE LETTUREDI OGNI GENERELA GRANDE MOSTRAPARTITA DA LONDRA

può perdonare anche questo, perla sua formidabile storia, sboccia-ta negli anni in cui la SwingingLondon stava ancora ruggendo,con la forza di chi vuole essere di-verso in unmondo popolato di Be-atles, Pink Floyd, Rolling Stones,Who. Un alieno già allora, conquella voce obliqua, quelle melo-die sghembe, le atmosfere della se-ducenteSpace OddityodiThe ManWho Sold The World in cui si leg-gono i rimandi ai Velvet Under-ground e a Andy Warhol. E poi loZiggy Stardust dai capelli arancio-ni e gli stivali di plastica rossi conuno degli album più influenti e dimaggior successo della sua carrie-ra, The Rise and Fall of Ziggy Star-dust and The Spiders From Mars,quindi Aladdin Sane, DiamondDog, concept ispirato a 1984 di Ge-orge Orwell e Ragazzi Selvaggi diWilliam Burroughs, la svoltablackmusicdiYoung americans, ilDuca Bianco di Station to Station,la trilogia berlinese conLow, Hero-es e Lodger, influenzati dalla na-scente scena elettronica, la fasedance conLet's Dance, prodottodaNile Rodgers degli Chic. Il clamo-roso successo, però, puòdiventaremalattia: «È come stare in unamacchina quando il guidatore co-mincia ad accelerare come unpaz-zo. Non sei tu che controlli il vo-lante e non sei sicuro se ti piace ono», ammise. E divagò con una se-rie di dischi non di successo, fracui anche Absolute beginners, incui figurava la collaborazione conungeniodel jazz comeGil Evans, e

la poco convincente avventura te-chno rock dei ThinMachine, a cuiseguirono altre imprese non me-morabili come la colonna sonoradel film The Buddha of Suburbia.Anni di stanchezza, forse confu-sione (ma con la geniale trasfor-mazionedei suoidiritti d'autore inobbligazioni (e i Bowie Bonds an-daronoa ruba).

L’EPILOGONel 2004 molti avrebbero messola parola fine alla sua storia artisti-ca. Aveva avuto un attacco di cuo-renei camerini, dopounconcerto.Sposato da una decina d'anni conla modella somala Iman, dipinge-va, aiutava la figlia a fare i compiti(Alexandria Zahra che ora ha 15anni), ogni tanto andava a Firenzeper vedere i suoi adorati pittori delRinascimento. Una rockstar sulviale del tramonto, che sparisce discena senza farsi incastrare nellaripetizione all'infinito di se stessi,stile Rolling Stones. Invece no. Ec-co due anni fa The Next Day, al-bum dal ritmo duro, denso di ri-cordi. E poi l'ultimo graffio, Black-star, realizzato durante la malat-tia (la sua biografa, Wendy Leigh,sostiene che nella lavorazione Da-vid abbia subito sei infarti) conuna pattuglia di jazzisti e uscitonel giorno del suo ultimo comple-anno, il sessantanovesimo, l'8 gen-naio: testimonianza finale, scura,forte, paradossalmente viva dellapiù sofisticata delle rockstar.

MarcoMolendini©RIPRODUZIONE RISERVATA

LA METAMORFOSI

Nel disegno animato diventa-to virale poche ore dopo lasua morte, David Bowiemostra cento volti diversi.

Camaleontico e trasformista, sì.Un seduttore? Un dandy? Nelladescrizione che un altro britan-nico d’eccezione, il critico lette-rario Cyril Connolly, fece di que-sti «nemici della promessa»,qualche tratto spinge a pensareche al Duca Bianco la categorianon andasse stretta. Un autenti-co dandy, sosteneva Connelly,intende lasciarsi dietro una sciadi desiderio. E come i maestri,anche i dandy tendono a spari-re. Perché? Perché individuanoe sfuggono con cura tutto ciòche li annoia, li intristisce, li ap-pesantisce.

IMPRESARIOBowie, nel corso di mezzo seco-lo, è scomparso e riapparso dicontinuo. Rinascendo da sé stes-so, in una ininterrottametamor-fosi, anche del proprio stessonome. Questo fa di lui un caso asé, tra le rock-pop star planeta-rie. Jackson e Madonna hannorubato da lui, proiettando il pro-prio corpo in una dimensioneartistica, esponendosi comeopere viventi.MaBowieha fattodi più: hadato formaaun’operad’arte trasversale, se non addi-rittura totale. Il teatro, la mimi-ca, la reinvenzione di sé, i look,gli abiti, le partecipazioni cine-matografiche. Trend-setter, im-presario (si quotò in borsa), fe-nomeno e anticipatore: ai pri-mordi della Rete, nel ’98, conBowieNet lanciò un pionieristi-co service provider. Come ha re-so più evidente la grande mo-stra “David Bowie is”, partita daLondra, l’impatto del grandemusicista sul costumeèpassatoper strade imprevedibili e sofi-sticate. In un film di JulianSchnabel, Basquiat (1996),Bowie interpretò AndyWarhol: impressionante somi-glianza fisica e molte affinitàelettive. Ma sul grande scher-mo è stato anche il maggioreJackCelliers diFuryo (1983) –storia d’amore omosessua-le in un campo di prigio-nia giapponese, primi

anni Quaranta. In Tutto in unanotte di John Landis (1985) in-terpretò un serial killer e in Ab-solute Beginners, un anno dopo– flop al botteghino – un pubbli-citario.Le sue numerose e imprevedibi-li piste hanno raccolto sugge-stioni di ogni sorta: da BusterKeaton a Jacques Brel, da OscarWilde a Nietzsche, da Brecht aWilliam Burroughs. Il musici-sta incontrò lo scrittore papàdella Beat Generation nel 1973:l’insolito faccia a faccia divenneuna smagliante intervista suRolling Stone. Quando spiegava

di voler leggere «tutto in tutto»,quandososteneva cheogni cosadoveva essere per lui «infinita-mente simbolica», Bowie mo-strava di possedere oltre che unfiuto geniale anche capacità diteorico. Alimentate da letturevaste e spiazzanti, elencate sulsuo sito in una lista di cento li-bri per lui decisivi: dal Capote diA sangue freddo al Don DeLillodi Rumore bianco, dal BurgessdiArancia meccanica al Saul Bel-low di Herzog. C’è ovviamenteLolita e c’è ovviamente 1984.Mac’è anche Il Gattopardo di Toma-si di Lampedusa.

PERFORMERNon sono forse anche gli scritto-ri dei grandi “stilisti”? Per luiche si è trovato fianco a fiancocon eccezionali designer di mo-da come Kamsai Yamamoto eAlexander McQueen, la parolastile non aveva confini e stecca-ti. L’insuperabile performer in-ventore del glam rock mostra ilsuo tocco anche nei videoclipche accompagnavano i suoigrandi successi: Lindsay Kemp,mimo, coreografo, ballerino un-derground, insegnò a un Bowieancora ventenne a stare sul pal-co. «Con Bowie fu amore a pri-ma vista» raccontò Kemp inun’intervista. «Si innamorò delmio mondo, rimase incantatosoprattutto dalmio Pierrot». Vi-sionario e inventivo, anche neivideo musicali Bowie rilanciasempre, rilancia fino all’ultimo–Lazarus – dovenonnasconde isegni del tempo sul suo corpo esi proietta oltre sé stesso. «Lookup here, I’m in heaven», dice:«Guardami, sono in cielo».Sembra un testamento, ma for-se è solo un segno di continuitànell’eternametamorfosi. La suaconfidenza di alieno con gli spa-zi celesti, con lo spazio. «E stogalleggiandonello spazio inmo-do strano» dicono i versi di Spa-

ce Oddity (1969). «E le stellesembrano molto diverse oggi.Il pianeta Terra è blu e non c'èniente che io possa fare». Nonè un caso che qualcuno abbia ri-tratto David Bowie nei pannidel Piccolo principe - piovutoqui da qualche remota, mi-steriosagalassia.

PaoloDiPaolo©RIPRODUZIONERISERVATA

Da un letto d’ospedale:guardate, sono in cielo

Genio dai cento voltidandy e trend setteropera d’arte viventeDal teatro al cinema, dal look alla mimica, ha reinventato se stessoraccogliendo suggestioni da Wilde a Nietzsche, da Brecht a Keaton

L’ultimovideodiDavidBowieèanche il suo testamentomusicaleeumano. “Lazarus”,pubblicato il giornoprimadellamorte, lo scorsovenerdì(giornodiuscitadell’albumBlackstar) contienemoltiriferimentialla suamalattia:«Guardatequi, sono incielo/hoferitechenonsivedono».E«sono inpericolo,nonhonientedaperdere».MatuttoBlackstarsembracontenerepresagidella fine,provocatadauncancrochehaafflittogliultimi 18mesidella suavita.Unsolenero, listatoa lutto.E lasceltadi scomporre le letteredel suocognome, Jones.

Il video

ZIGGY STARDUSTUna pietramiliare del1972. Secondola rivistaRollingStones al 35˚posto trai migliorialbum rockdi tutti itempi

ALADDIN SANEIdealecontinuazio-ne di ZiggyStardust, conuna forteimprontateatrale etesti colmi diriferimentiall’America

DIAMOND DOGSUn “conceptalbum”ispirato aOrwell eBurroghs.Celebri“Rebel rebel”e la canzoneche dà iltitoloall’album

EARTHLINGDavid Bowiesulla copertinadel suo discodel 1977

HEROESTra il ’77 e il’79, trealbum: èla trilogiaberlineseSCARY MONSTERSÈ il 1980: digrandesuccesso“Ashes toashes”

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Martedì 12Gennaio2016www.ilmessaggero.it

Primo Piano

Cantò la mia Space Odditysenza conoscere l’italiano`Quell’incontro nel ’69 in sala d’incisione:straordinariamente disponibile, un grande

`Allora veniva considerato d’avanguardiama si adattò a “Ragazzo solo, ragazza sola”

THE NEXT DAYNel 2013

David Bowietorna a

incidere undisco dopodieci anni.

Con canzonicome

“Valentine’sday”

LA TESTIMONIANZAdiMogol

L'ho incontrato una volta sol-tantoDavidBowie.Maeraun'occasione speciale.Mi aveva-nochiestodirealizzarelaver-sione italiana del suo succes-soSpace Oddity. Allora, sia-

mo nel 1969, si usava, ma era luiche l'aveva chiesto insieme al suostaff. In sala di incisione a Roma cisiamo salutati, ci siamo scambiatiquattro parole di circostanza, maricordo che era un bel ragazzo gio-vane, un tipomolto gentile e dispo-nibile, assolutamente non monta-to, come sono tutti i grandi. Sonosempre le mezze cartucce che simontano la testa senza averne imezzi.La storia di Space Oddity, che in ita-liano diventò Ragazzo solo, ragaz-za sola, è questa. Dunque, quandomi chiamarono per lavorarci, pro-vai a leggere il testo. Francamentenon ci si capiva granché. Era abba-stanza criptico. Così decisi di farecome avevo fatto perWhiter shadeof pale dei Procol Harum, anchequello un pezzo il cui testo era in-traducibile in italiano. Lo feci exnovo, come se si trattasse di scrive-re su un brano musicale inedito.Bowie lo cantò con la sua voce dal

forte accento inglese, probabil-mente senza capire cosa diceva iltesto, con qualche difficoltà per lapronuncia delle parole italiane. Ilpezzo però era bello, a lui piaceva,e fu unbuon successo. Poi, anni do-po, ha ispirato anche BernardoBertolucci quando l'ha inserita nelsuo film Io e te, girato nel 2012. Manon è questa l'unica occasione incui ho avuto rapporti, sia pure in-diretti, con Bowie. Fu lui, a sua vol-ta, a decideredi tradurre in ingleseIo vorrei, non vorrei, ma se vuoi, ilgrande successo mio e di LucioBattisti.Ne feceunaversione che siintitolava in modomisteriosoMu-sic is lethal che venne incisa dalchitarrista di David, Mick Ronson.E questa seconda collaborazioneha sicuramente permesso di lan-ciare e promuovere questo pezzoin tutto ilmondo.Devo dire che mi dispiace moltoche se ne sia andato, anche in un'età piuttosto giovane, e penso cheabbia fatto bene a nascondere lagravità della suamalattia. A nessu-no piace rendere pubbliche questecose. Era sicuramente un artistamolto bravo che non ha conquista-to il successo a caso. Allora eraconsiderato abbastanza di avan-guardia.Ma si adattò benissimo al-la versione italiana di Ragazzo so-lo, ragazza sola.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Nonc'è dubbio, il cantantepiùDavid Bowie della musicaitaliana è una donna (a con-ferma dell’ambiguità che

aveva quel personaggio), è PattyPravo, la prima icona androginadella nostra musica, da semprelegatissima al mondo musicalebritannico, oggi signora dellamusica che sta per andare a San-remo.«Bowie? Me lo hanno sempre

detto che siamo simili, ma io hofatto lamia vita, come lui ha fattola sua. Poi ci siamo conosciuti eabbiamo fatto amicizia».Ci racconta quando vi siete in-contrati?«Quando David venne a Romaper registrare la versione italianadi Space Ooddity. Aveva preso inaffitto una villa sull’Appia anticacon la piscina. Si divertiva a stareaRoma per un po’. Era conlamo-glie e sono andata alcune volte atrovarli. Il collegamento erano imiei musicisti, che erano inglesie conoscevano David. Poi ci sia-mo rivisti anche in Inghilterra.Insomma, siamo rimasti amici».

Che tipoeraBowie?«Squisito, ironico, intelligente,curioso. Gli piaceva parlare dimusica.Macidivertivamoanchea dire sciocchezze come si fa fracolleghi».Ma esiste un'affinità artisticafravoi due?«Il mio personaggio è stato sem-pre considerato un po' androgi-no, forse perché ho poche tet-te...».Musicalmente lepiaceva?«Soprattutto il primo periodo.Poi ho apprezzato la fase ameri-cana, quella di Let's Dance. E, na-turalmente, quella tedesca, conHeroes».Ha insegnato amolti il gusto te-

atralenel fare il rock.«Aveva fatto anche la scuola dimimoe sapeva comemuoversi inscena. Allora, comunque, eraun’epoca in cui era facile truccar-si e inventarsi delle cose. E lui loha fattopiuttosto bene».Sapevadella suamalattia?«No. Avevo visto tempo fa un vi-deo in cui aveva la faccia stravol-ta, sapevo che aveva avuto pro-blemi,ma non che fosse così gra-ve».Ha voluto tenere nascosta lasuamalattia finoall’ultimo.«E penso che abbia fatto bene. Èuna gran perdita. È un periodosfortunato per il rock, c'è una ve-ra e propria moria. Bowie erapazzesco. Mi dispiace anche per-chè era giovane, praticamente co-etanei, anche se ho un anno me-nodi lui.Ma c’è poco da stare a piangere.Pensoche siameglio dirgli grazieper quello che ha fatto. E, oltre-tutto, andandosene ci ha lasciatounbel regalomusicale».

MarcoMolendini© RIPRODUZIONERISERVATA

L’intervista Patty Pravo

«Fece la scuola dei mimiCosì dominava la scena»

Nella carriera di DavidBowie c’è anche un film ita-liano: Il mio West, direttonel 1998 da Giovanni Vero-

nesi e girato inGarfagnana. Nel-la parte di un feroce killer chia-mato Jack Sikora, il Duca Bian-co divise il set con la sua “pre-da”HarveyKeitel nonché le glo-rie nostrane Leonardo Pierac-cioni eAlessiaMarcuzzi.Fu difficile, Veronesi, convin-cere una leggenda vivente co-me Bowie a prendere parte alsuo film?«No, fu l’impresa più facile del-la mia vita. Nel mio immagina-rio era il killer più spietato delmondo.Osai.Gli scrissi un fax e24 ore dopo lo stesso Bowie mirispose: devi essere pazzo, maio lo sono di più e accetto di gi-rare il film».Hamai capitoperché?«Il suo personaggiomoriva. Co-me la maggior parte di quelliche ha intepretato al cinema. EBowie parlava continuamentedi morte. Era la sua ossessio-ne».

Ecosadiceva?«Tirando in ballo la filosofia,l’etica e imassimi sistemi soste-neva che la morte era l’espres-sione più alta della vita. Unmo-do per esorcizzare la paura diandarsene».Comesi comportava sul set?«Non dava confidenza a nessu-no. Parlava solo con me, la suaguardiadel corpo e la tata che sieraportato daLondra».Accettavadi incontrare i fan?«Scherziamo? Non li volevaproprio vedere. Snobbò anchele decine di devoti che si eranoaccampati all’addiaccio nellasperanza di farsi firmare i di-schi. Mosso a pietà per quei po-

veretti, fui io stesso a fare 120autografi falsi».Quando Bowie non lavoravacosa faceva?«Giocava al cowboy. Non toglie-va mai il costume di scena: cin-turone, pistola e speroni forselo facevano sentire più macho.Unico vezzo: volle una piumasul cappello».Altri capricci dastar?«Pretese un alloggio al riparodall’abbaiare dei cani. Facem-mo una fatica inumana per tro-varlo».Lamoglie si videmai?«Imam venne a trovarlo. Davidattraversava un momento feli-ce. Non beveva, non fumava,eraquasi ascetico».E quando IlmioWest uscì chereazioneebbe?«Mi scrisse un altro fax: non so-no mai stato così bello, grazie.Daalloranon l’hopiù sentito».Come lo ricordaoggi?«Geniale, elegante, sarcastico.Quasi toscano».

GloriaSatta©RIPRODUZIONE RISERVATA

BLACKSTARIl 25˚e ultimoalbum èuscitovenerdì,giornodel suocompleanno.Memorabile“Lazarus”

AVEVA UN FORTEACCENTO INGLESEGLI PIACEVA IL PEZZOCHE ISPIRÒBERTOLUCCIPER UN SUO FILM

Il Vaticano riabilita il Duca bianco

L’intervista Giovanni Veronesi

LET’S DANCENel 1983

David Bowiepassa al

pop-dancecon canzoni

chediventanovere hit,

come “Let’sdance” e

“China girl”

THE BUDDHAOF SUBURBIAColonnasonoradell’omonimamini serietelevisivatrattadal romanzodi HanifKureishi

IO E TEBertolucciscelse peril suo filmla versioneitalianadi “SpaceOddity”curata daMogol eintitolata“Ragazzosolo, ragazzasola”

DECISE DI FARTRADURREANCHE UN BRANO MIOE DI BATTISTILANCIANDOLOIN TUTTO IL MONDO

Lucio BattistiMogol

Patty Pravo

LaChiesadiBergoglioriabilitaDavidBowie. IlpoteredellaMisericordia.Prima ilcardinaleRavasi,ministrodellaculturadelVaticanocheharicordatoconammirazionelamusicarockdelDucaBianco.Poi l'Osservatorecheinunarticoloharesoomaggioal fatto che«aldilàdeglieccessiapparenti, l’ereditàdell'artistamaibanaleèracchiusa inunasortadi

personalissimasobrietà,espressa financhenel fisicoasciutto,quasi filiforme».Nel2000acausadi ferocipolemicheper i suoieccessisulpalco, fucostrettoarinunciareallavisitaaGiovanniPaolo II aCastelGandolfoper la cancellazionedeldebitonelTerzomondo.All'incontroandòsoloBonocheregalòaWojtyla il suoberretto.

L’omaggio

«Snobbava tutti i suoi fanFirmai autografi per lui»

Giovanni Veronesi

-TRX IL:11/01/16 22:56-NOTE:

-MSGR - 14 PESARO - 41 - 12/01/16-N:

[email protected]

Martedì 12Gennaio2016

REDAZIONE:Viale dellaVittoria, 35 (AN)T071/34386F071/3580726

Giorno & NotteForm, Soudantvenerdì a Pesaro«Con la Quintavi conquisteremo»Apag.48

Si preparail freddo

CREDITOL'Umbria costituiràun fondodisolidarietà per assistere i rispar-miatorimeno abbienti che deci-deranno di intraprendere azio-ni legali per le recenti crisi diBanca Etruria, Banca Marche,Cariferrara e Carichieti. E leMarche? Un'idea simile era sta-ta lanciata dal consigliere di op-posizione Mirco Carloni(Ap-Marche 2020). Subito cas-sata dalla maggioranza. Inter-venendo sulla questione, l'as-sessore al Bilancio, Fabrizio Ce-setti, aveva dichiarato: «La Re-gione non è legittimata a fareuna cosa del genere. Inoltre latutela di risparmiatori, azioni-sti ed obbligazionisti di BancaMarche non può essere scarica-ta sulle spalle dei cittadini mar-chigiani. Una similemisura vor-rebbe dire o aumentare le tasse

o tagliare i servizi». A mettereuna toppa, l'aula che, nella se-duta di approvazione del Bilan-cio di previsione, il 23 dicem-bre, ha poi approvato un emen-damento, sempre presentatoda Carloni. La nuova richiestadel consigliere di Ap-Marche2020, appoggiata poi anche dal-lamaggioranza, prevede l'istitu-zione di un fondo di solidarietàregionale, utilizzando gli even-tuali risarcimenti conseguentila costituzione di parte civiledella Regione Marche. Insom-ma, se, e quando, la Regione do-vesse ricevere un risarcimentodall'azione legale intrapresa,metterà queste risorse a dispo-sizione dei marchigiani chehanno visto volatilizzarsi i lororisparmi.Diverso il caso dell'Umbria.

È su iniziativa della sua stessapresidente che la Giunta ieri hadeciso di «attivare, nella prossi-ma manovra di approvazionedel bilancio 2016, uno strumen-to a sostegno di coloro che do-vranno intraprendere azioni le-gali per le recenti crisi di BancaEtruria, BancaMarche, Carifer-rara e Carichieti». Perché an-che la Regione vuole fare la suaparte. SpiegaMarini. «La Regio-neUmbria vuole dimostrare at-tenzione verso i risparmiatoriresidenti nel proprio territorioche hanno subito gravi danni.Per questo motivo, prevedere-mo una norma ed un congruofondo finanziario destinato allacompartecipazione alle speselegali sostenute dai singoli sog-getti, tenendo conto, nella ripar-tizione dei contributi, dei reddi-ti, calcolati attraverso i valoriIsee».

A.Car.©RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo SportFano, Gabellini entusiastaMiracolo Amaolo alla VisIl presidente benedice il nuovo corso granata: «Avanti così»Vincono e convincono i biancorossi trasfromati dal nuovo tecnicoAmaduzzi e Sacchi a pag. 55 e 57

SOLIDARIETÀAnche l'Hip Hop Connectionscende in campo per Federico.L'associazione sportiva di viaAndrea Costa a Pesaro organiz-za infatti un'iniziativa per rac-cogliere fondi destinati alle cu-re del piccolo Federico Mezzi-na, il bimbo fanese affetto dalmorbo di Krabbe. Inziativa, acui sono invitate a parteciparecoppie (anche solo conviventi,non necessariamente sposati),che si terràquesto sabato, dalle15 alle 16.30, nella sede dellascuola di danza in via AndreaCosta 13. Si tratta di un incon-tro sul tema "Dormire meglioper vivere meglio" con la pre-

senza di un relatore di Lineasti-le, ditta produttrice dimateras-si e reti di alto livello. Se le cop-pie che parteciperanno saran-no almenopiù di 20, il compen-so che la scuola riceverà incambio sarà interamente devo-luto a Federico e in particolareall'associazione "Una speranzaper Federico". Il numero mini-

mo è stato di fatto raggiunto,ma gli organizzatori dell'inizia-tiva lanciano comunque un ap-pello. "Invitiamo coppie pesa-resi a partecipare - spiega la re-sponsabile dell'asd Hip HopConnection, Chrystelle de Sa-int Maurice - a totale garanziadella riuscita dell'evento nel ca-so di defezioni dell'ultimo mi-nuto. Si tratta solo di diedicareun'ora e mezza del propriotempo per la salute di un bim-bo che può vivere solo grazie acure costose che è costretto afare all'estero". Per info, con-sultare l'evento su facebook op-pure telefonare a Chrystelle deSaintMaurice al 3490575572 oa Elisabetta Rossi al3396440653.

Anche sulla nostra regione, il libec-cio è statomolto violento, raggiun-gendo durante le raffiche punte divelocitàprossimeai 170 km/h sulladorsale dei Sibillini e toccando co-munque diffusamente i 110-120km/h su tutta la dorsale regionale.Generalmente, dopo un libecciocosi forte, subentrano condizionimeteoclimatiche perturbate. Giàdalla serata odierna masse d’ariavia via più fredde ma secche scen-deranno dal nord Europa verso ilMare Nostrum; un moderato peg-gioramento del tempo potrebbemanifestarsi per il fine settimana.

Il meteo

Giorno & NOtteTattoo Expoa Campanarala più bizzarradelle kermesseMarsigli a pag.49

METEO

Fermo

Ascoli P.

Macerata

PesaroANCONA

CON L’INIZIATIVADI SABATO CONTINUALA MOBILITAZIONEPER IL BIMBO FANESEAFFETTODA MALATTIA RARA

`Più operazioni devono incastrarsi`Stabile Questura, imprese interessate`Il presidente: «Procediamo spediti»

Banche, l’Umbriavara un fondodi solidarietàper i beffati

Il Leonardo«Il quadro donoper un legale»Pittore: «Io l’ho dipinto»

Vento, il tavolovola sull’albero

La rivolta. A centinaia ad Ancona per la chiusura dei piccoli ospedali

Sanità, assedio senza risultatiCeriscioli: «La riforma va avanti»

L’hip hop farà ballare tutti per aiutare Federico

Provincia:è un puzzleil tesorettoin vendita

Federicocon i genitori

"Sapevo che era un regaloper un avvocato. Non avevoidea che potesse servireper altri fini". Soprattuttoper fini poco leciti. E in ef-fetti non aveva motivo dipensaremale. Quella di Isa-bella d'Este, non era infattilaprimacopiadi unquadrofamoso che Marco Salognieseguivasucommissione.

Rossi apag.44

Forti raffichedi vento in tuttala provincia: a Pesaro i pompie-ri sono dovuti intervenire ieripomeriggio in viale Dante Ali-ghieri, in zona mare, per un ta-volo volato via e rimasto impi-gliato tra gli alberi.

Apag.45Piccoli ospedali, piccole aperture. Si rinvia la sostituzione della lungodegenza con le cure intermedie eci sarà comunqueunmedicoh24. Per il resto avanti con la riforma. Alle pagg,42 e43

LA REGIONEDESTINERÀRISORSESOLOSE VINCERÀLA CAUSALEGALE

Valore immobiliare e gli ufficidella Polizia di via Orazio Flac-co legati a doppio filo da una se-rie di operazioni. E con dei pos-sibili compratori, qualcosa sidovràmuovere.Tutto prende lemosse dalla vendita dell’Ex Bra-mante alla Cassa depositi e pre-stiti per 4,5 milioni. Una som-ma con cui la Provincia finan-zierà la ristrutturazione delSanta Marta, così che gli stu-denti dell’Alberghiero potran-no tornare a fare lezione in

un’unica sede il prossimo annoscolastico.Madi questa somma3,1 milioni sono impegnati perchiudere «il finanziamento ban-cario con gli istituti di creditoda parte di Valore Immobilia-re» spiega il presidente DanieleTagliolini assieme a Fabio Bac-cheschi, nuovo presidente diCda.La Provincia nel 2012 hacreato questa società incaricatadi vedere le proprietà dell’am-ministrazioneprovinciale.

Benelliapag.45

Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze

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Martedì 12Gennaio2016www.ilmessaggero.it

Marche

Ritirato l’atto sulla contrattazione

Piazza Cavour blindata

LA RIVOLTA/1A N C O N A Piccoli ospedali, piccoleaperture. Si rinvia la sostituzionedella lungodegenza con le cure in-termedie e ci sarà comunque unmedico h24. Per il resto avanti: ipiccoli ospedali dell’entroterra di-venteranno poco più di un poliam-bulatorio. La Commissione Sanitàdà l'ok alla riforma con prescrizio-ni giudicate «importanti». Basta?«Un contentino» dichiara il sinda-co di Urbino Gambini. E quando sidiffonde la notizia, là fuori, la pro-testa si fa ancor più fragorosa. Cisono anche le mamme di Osimo,San Severino e Fabriano che prote-stano per la chiusura dei loro pun-ti nascita. Per loro nessuno spira-glio. Ceriscioli riunisce la maggio-ranza Pd-Udc-Uniti per le Marcheè ottiene sostegno: salve quelle pre-scrizioni per i piccoli ospedali, ilprocessodi riformaandrà avanti.

TENSIONENonèbastato l'"assedio"della sededel Consiglio regionale da parte dicirca 400 manifestanti provenien-ti da tutte le Marche, a far fare die-trofront alla Regione. In pullman(tre solo da Cagli) e mezzi privati,cittadini, comitati e amministrato-ri dei Comuni dell'entroterra pesa-rese, di Fabriano, San Severino,Osimo, Matelica e Tolentino han-no messo in scena ieri pomeriggioun'eclatante protesta in strada,mentre al primo piano del Palazzodelle Marche era riunita la com-missione Sanità per il parere sulla"delibera di Natale" sugli Ospedalidi comunità. Mentre fuori si scate-nava la protesta con striscioni, fi-schietti, cori accesi all'indirizzodel presidente della Regione, LucaCeriscioli, al piano terra, con la fa-scia tricolore, i sindaci diMontefel-cino, Acqualagna, Cagli, Frontone,Cantiano, Serra Sant'Abbondio,

Osimo, San Severino, gli esponentidei Comunidi Fabriano,Apecchio,Tolentino e il presidente dell'As-semblea dei sindaci dell'Av1, il sin-daco di UrbinoMaurizio Gambini,attendevanonotizie sull'esitodellaCommissione. Non sono mancatimomenti di tensione, come quan-do i manifestanti si sono portati aridosso dell'ingresso del palazzo,guardati a vista dalla Polizia oquando si sono sdraiati in stradamandando definitivamente in tiltil traffico del centro di Ancona.Verso le 20 ci si è messo pure unfalso allarme, con i vigili del fuocointervenuti di gran carriera per unpresunto scoppio di petardi.Il governatore e i membri della

Commissione sono stati fatti entra-re da un ingresso secondario. Una

giornata campale, la più dura perCeriscioli dalla sua elezione. Ementre le notizie, per tutto il po-meriggio, si sono susseguite, lamaggioranza di governo aveva giàtutto deciso: avanti si vada. Pocoprima, infatti, il governatore avevaincontrato consiglieri e segretaridi maggioranza (presenti France-sco Comi, Pd, Antonio Pettinari,Udc e Lorenzo Catraro, Psi). Esitodella riunione, l'ok compatto a pro-seguire «con il percorso di riforma

del sistema sanitario - si legge inuna nota -. Avanti dunque conl'obiettivo di trasformare le strut-ture in ospedali di comunità». Conqualche lieve aggiustamento, poirecepito nella delibera votata pocoprima delle 20 dalla commissione(maggioranza a favore, opposizio-ne contraria), dopo il no alla richie-sta di rinvio avanzata dalla vice-presidente della Commissione, Ele-na Leonardi (FdI): che resti attivoun mix di posti letto di Lungode-

genza/Riabilitazione e Cure inter-medie, ove già previsti nel 2013, eche si passi alla attivazione dei po-sti letto di Cure intermedie che do-vranno gradualmente andare a re-gime, garantendo nel frattemponelle 12 ore notturne il manteni-mento della presenza del medicodipendente, adeguatamente for-mato, oltre almedicodiContinuitàassistenziale. Insomma, una sortadi "interregno" prima di procederecon lenovità.

Quando i consiglieri di opposi-zione hanno riferito l'esito dellariunione ai manifestanti, è scop-piato il pandemonio. E così è salta-to anche l'incontro che il presiden-te della Commissione, il Pd Fabri-zio Volpini, aveva concesso ai sin-daci, ma solo a delibera votata.«Una presa in giro», secondo i pri-mi cittadini, che hanno così rifiuta-to l'invito.

ClaudiaGrandi©RIPRODUZIONE RISERVATA

`Concesso il rinvio della scomparsadella lungodegenza e un medico h24I piccoli ospedali diverranno poliambulatori

Gambini: «Calpestatala democrazia»

Ceriscioli: «La riforma va avanti»

Le polemiche

LA RIVOLTA/2A N C O N A Dietrofront della Regionesull'atto che aveva tolto alle rsudelle Aree vaste la funzione dicontrattazione decentrata, spo-stando tutto il potere all'Asur. Lostato di agitazione, però, resta an-cora, con i sindacati che confer-mano la manifestazione di vener-dì prossimo.Il 19 arriverà in aula una nuova

proposta di legge che cancelleràgli effetti dell'ormai nota Pdl 25,approvata il 23 dicembre. Poi siprocederà ad una nuova regola-mentazione dellamateria condivi-dendola con le parti sociali. Sichiude con questo impegno l'in-contro di ieri al Palazzo delleMar-che tra i presidenti di Giunta, Con-siglio e commissione Sanità, Ceri-scioli, Mastrovincenzo e Volpini,ed i segretari confederali e di cate-goria di Cgil, Cisl e Uil. Un punto asegno per le organizzazioni sinda-cali che però confermano l'assem-blea regionale dei sindacati e del-le rsu del comparto sanità per ve-nerdì prossimo. Rimane, infatti,accesa la contestazione sulle mo-

dalità con cui il presidente Ceri-scioli, assessore alla Salute, staconducendo la riforma del siste-ma. «Le ragioni dell'iniziativa divenerdì restano tutte in piedi - af-ferma Roberto Ghiselli, segreta-rio regionale CgilMarche -. La Re-gione ha prodotto atti molto pe-santi senza il minimo confrontocon le parti sociali. Atti con cui siè detto tutto ciò che si vuole chiu-dere enonunaparola su ciò che siintende rafforzare». Sauro Rossi,segretario Cisl Marche parla di«giudizio sospeso. Oggi (ieri, ndr)abbiamo ottenuto un risultato im-portante su una singola questio-ne. È stata espressa disponibilitàda parte della Regione a confron-tarsi anche sull'intera riorganiz-zazione. Attendiamo gli atti con-

seguenti».Luca Talevi, segretario Fp-Cisl

Marche interviene sul provvedi-mento del 23 dicembre. «Siamomoderatamente soddisfatti - com-menta - chiedevamo il ritiro, ab-biamo ottenuto la sospensione el'impegno all'apertura di un tavo-lo per ridisegnare, entro 3-4mesi,il quadro di riferimento della con-

trattazione, che deve comunqueessere rivista, ma non senza lacondivisione dei sindacati». Ales-sandro Pertoldi, Fp-Cgil: «Ho sem-pre definito l'atto regionale del 23dicembre un gran pasticcio, sonocontento che oggi (ieri, ndr) que-sta mia considerazione abbia tro-vato corrispondenza nell'incon-tro con i presidenti. È chiaro chesiamo partiti dalla legge 25 - pro-segue - ma qualsiasi processo diriorganizzazione del sistema nonpuò avvenire senza il contributoed il protagonismo degli operato-ri». Dalle fila della Uilpa Marche,il segretario Carlo Santini sottoli-nea: «Abbiamo ottenuto un pri-mo risultato. Ora dobbiamo entra-re anche nelle questioni di meritoper quanto riguarda la revisione,necessaria, della legge 13 del2003. Inoltre - aggiunge - abbia-mochiestouna verifica sullo statodi attuazione dell'accordo del 14febbraio del 2014 con la Regioneche fissava obiettivi precisi in fat-to di risorse umane, riduzione del-la mobilità passiva, taglio delle li-ste di attesa».

AgneseCarnevali©RIPRODUZIONE RISERVATA

La protesta delle mamme di OsimoSan Severino e Fabriano e dei cittadinidell’entroterra del Pesarese per la chiusuradei piccoli ospedali: per ore hanno assediatoil palazzo del consiglio regionale in piazzaCavour ad Ancona(fotoservizio MARINELLI)

`Consiglio regionale assediato per oreda decine di cittadini dell’entroterrae dalle mamme dei punti nascita chiusi

`Il governatore ottiene il sostegnodella maggioranza di centrosinistraI sindaci: «Una presa in giro»

«Calpestata lademocrazia.Unpessimopresidente,noneramaiaccadutochequalcunononvenisseneancheascoltato»hadettoGambinidopo il voto.

CGIL, CISL E UILESULTANOPER IL DIETROFRONT«MA ORACI CONCENTREREMOSUL RESTO»

In alto i manifestantisdraiati a terra: trafficoin centro ad Anconabloccato per ore

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Martedì 12Gennaio2016www.ilmessaggero.it

Marche

«Punti nascita, non siamo soliOra il referendum è possibile»

L’intervista Simone Pugnaloni L’intervista Gian Luca Chiappa

«Governatore in mano ai tecnicila politica è un’altra cosa»

FORSE GIÀ OGGIUN VERTICECON IL GOVERNATORE«SIAMO PRONTIA RIPARTIRETUTTI INSIEME»

IL CASOP E S A R O Sulla sanità il primo vero"scivolone" per il Governatore Lu-ca Ceriscioli. Tra i 55 sindaci chehanno assegnato l'insufficienza alprofessore di matematica ancheMatteo Ricci, vicesegretario nazio-nale del Pd,mentore della candida-tura di Ceriscioli e, per non farsimancare nulla, da ieri al terzo po-sto tra i sindaci più amati d’Italiasecondo il Sole 24 Ore. Che succe-de a Pesaro ma soprattutto, chesuccede nel Pd? Ricci ribadisce«piena e totale fiducia nei confron-ti del presidente della Regione».Ma quella firma apposta al docu-mentodei sindaci rivoltosi sembraun segnale. Le distanze sulle politi-che sanitarie, tra l'inquilino dipiazza del Popolo e il suo predeces-sore, sonomarcate. Soprattutto do-po lanomina, nongradita al primo

cittadino di Pesaro, diMaria Capal-bo a direttore generale di MarcheNord. E ora, guarda caso, Ricci lavede diversamente anche sui pic-coli ospedali.

FRIZIONI«Nonabbiamo capito qual è la stra-tegia del Governatore sulla sanitànelle aree interne» ripetevano i 55sindaci dell'AreaVasta 1 al terminedell'assemblea di sabato scorso.Un pensiero condiviso anche dallostesso Ricci. Al di là dei provvedi-menti, poi ritirati, di chiusura nel-le ore notturne dei Punti di PrimoIntervento e della trasformazionedei posti letto di lungodegenza incure intermedie, gli amministrato-ri non hanno compreso la strate-gia regionale sui piccoli ospedali.Verranno smantellati o un presi-dio sanitario verrà mantenuto? Ilquesito se lo pongono anche a Pe-saro, Fano e soprattutto Urbino.

Perché è evidente che se nelle areeinterne non ci saranno più struttu-re sanitarie in grado di dare delleprime risposte il carico finirà perpesare sugli ospedali di costa e suquello ducale. Ricci riconosce alGovernatore l'onere di dovere at-tuare una riforma dolorosa cheper due anni la precedente ammi-nistrazione ha preferito tenere nelcassetto. Ma chiede più chiarezzae condivisione. E forse già oggi in-contrerà il presidente di Regione.«Piena e totale fiducia di tutti i sin-daci del Pd - ribadisce Ricci - neiconfronti del presidente della Re-gione Luca Ceriscioli che in temadi sanità si è ritrovato delibere ap-provate nel 2013 ma lasciate nelcassetto da chi l'ha preceduto enon ha avuto il coraggio di attuar-le. Ho firmato anche io l'ordine delgiornodei sindaci dell'AreaVasta 1che chiede alla giunta regionale direvocare le ultime delibere regio-nali e le determinazioni della diri-genza dell'Asur e di applicare il de-creto Balduzzi per le aree disagia-te, ma invito a non drammatizza-re».

AMAREZZAAd essere amareggiato non è sol-tanto il sindaco Ricci. C'è da recu-perare un rapporto con tutti gliamministratori del territorio. Dun-que? L'asse politico Ricci-Ceriscio-li, per il momento, tiene. Ma sgliscricchiolii sono evidenti. «Agliamministratori pesaresi dico dinon essere conservatori perché co-sì come sono le cose non funziona-no». Ma «chiediamo al presidentedi confrontarsi per capire come an-dare avanti e migliorare un siste-ma che non funziona - concludeRicci - Di sicuro non si può starefermi: la provincia di Pesaro Urbi-no è diventata la centesima provin-cia permobilità passiva. Poi abbia-mo il problema del nuovo ospeda-le di Marche Nord. Sulla colloca-zione del quale noi sindaci non sia-mo riusciti a trovare un accordo.Dobbiamo ritrovare la nostra cari-ca riformista spazzando via le po-lemiche. La giunta regionale simetta attorno ad un tavolo con isindaci per ripartire insieme».

LucaFabbri©RIPRODUZIONE RISERVATA

A N C O N A Via a spron battuto versoil referendum abrogativo di tuttii provvedimenti di riforma dellasanità, a partire dalla delibera735 del 2013 sul riordino della re-te ospedaliera per arrivare agli"atti di Natale". Da sabato, quan-do i sindaci del Pesarese, moltidel Pd, hanno varcato il Rubico-ne e richiamato il presidente Ce-riscioli alla modifica degli attiadottati nelle ultime settimane, ilsindaco di Osimo, Simone Pugna-loni ha acquistato fiducia. Per-ché, sindaco? «Perché con l'ap-provazione, da parte dei 55 sinda-ci della provincia di Pesaro, di undocumento in cui si chiede la so-spensione di tutti gli atti sulla ri-forma sanitaria, Osimo, San Seve-rino e Fabriano hanno un alleatofortissimo».Cosacambia, ora, per voi?

«Cambia che l'obiettivo dei 20Consigli comunali o dei 2 provin-ciali o dei 20mila elettori necessa-ri per richiedere l'indizione delreferendumèassolutamente allaportata. Così come il successo delreferendum stesso. E poi mi lascidire che l'atto del territorio pesa-resehaunsignificato enorme».Spieghi...«Be', Ceriscioli oggi è contestatodal suo territorio di riferimento. Isindaci del Pesarese hanno dimo-strato di stare con i cittadini enoncon il partito».Comeprocederete, ora?«Il 22 gennaio ci sarà il pronun-ciamento del Tar sulla nostra ri-chiesta di sospensiva. Da quelladata si va avanti con tutte leMar-cheper il referendum».

Cl.Gr.© RIPRODUZIONERISERVATA

`Il timore di doversi far carico dell’entroterra«Occorre confrontarsi per trovare soluzioni»

S A N S E V E R I N O Gian Luca Chiappa,residente dell'Unione montanadelle Alte Valli del Potenza edell'Esino di San Severino Mar-che, lei è tra i grandi contestato-ri. Cosa avrebbe dovuto fare laRegionesulla riforma inatto?«Chi era chiamato a decidere do-veva prendere quattro o cinquemesi di tempo e discutere con iterritori. Poi assumere le decisio-ni alla luce anche delle leggi na-zionali. Questo doveva fare laGiunta regionale e il governatoreLuca Ceriscioli. Invece la politicaha abdicato e delegato tutto ai di-rigenti. Oggi le leggi, persino ibandi europei, differenziano gliinterventi da fare prevedendo latutele per le aree interne. Il Consi-glio regionale non affronta la si-tuazione, addirittura non ne par-la e non solo per la sanità, ma an-

cheper i trasporti e il sociale. E' lapolitica che deve decidere per ilmantenimento di certi tipi di ser-vizi».Cos'è mancato allora, una stra-tegia condivisa?«Sbaglia chi dice questo. I sindacidel territorio sono più che maiuniti nella difendere la maternitàdell'ospedale di San SeverinoNon solo. A giugno il governo Ce-riscioli ci diceva che avrebbe tro-vato tutte le risorse ma già allorapensavamo che fosse matemati-camente impossibile. Noi lo ab-biamodenunciato. Oggi, a seime-si di distanza, ci dicono cheman-ca il 30% delle risorse. Lo sapeva-mo e ci siamo cautelati. Questo èfare politica, che è quello che nonha fatto laRegioneMarche».

An.Ub.©RIPRODUZIONE RISERVATA

Ricci: «Ho firmato, niente drammi»Ma con Luca non è più come prima

IL SONDAGGIOA N C O N A Marche terra di sindacipiù amati dagli elettori, Ricci èmedaglia di bronzo a livello na-zionale, d'un soffio davanti a Cal-cinaro. Carancini al top per lamaggiore crescita di consensonell'ultimo anno, tiene Castelli,va male Mancinelli, che chiudela pattuglia dei marchigiani.Tempi di pagelle per i primi citta-dini, i voti li dà la consueta anali-si dell'istituto Ipr Marketing,commissionata dal Sole 24 Ore.Il sondaggio ha interessato 600elettori di ogni capoluogo, a cui èstato chiesto: "Se domani ci fos-sero le elezioni comunali, lei vo-terebbe a favore o contro l'attua-le sindaco?" Le risposte dei pesa-resi premiano Matteo Ricci. Perlui, gradimentoal 60%,unpuntoin più rispetto allo scorso anno,mezzo punto in meno dalle ele-zioni, un exploit che vale il terzoposto, dietro solo a Perrone (Lec-ce) e Brugnaro (Venezia). Un po-dio arrivato nei giorni in cui infu-ria la polemica per la riformadella sanità, che ha visto Riccischierarsi con i 55 sindaci in trin-cea contro la Regione e contro il

"sindaco delle Marche", il gover-natore Ceriscioli. Subito dietroRcci, ecco il sindaco di FermoPa-olo Calcinaro, quarto con il59,7% di consenso, pur scontan-do un crollo del 10,2% rispetto al-le elezioni di un anno fa. Alla po-sizione 23, Romano Carancini,con il suo 57,5%. Anche il sinda-co di Macerata vanta un prima-to: ilmaggior incremento di con-senso, pari al 7,5% in più. Subitodietro Carancini, c'è Guido Ca-stelli. Il sindaco di Ascoli con il56,5%perdemezzo punto rispet-to allo scorso anno. Staccata da-gli altri, al 52esimo posto su 100,chiude il sindaco di AnconaVale-riaMancinelli. Per lei gradimen-to al 54%, un punto in meno dal-lo scorso anno,ma è un crollo ri-spetto alle elezioni del 2013: me-no8,6%.Il direttore di Ipr Marketing

Antonio Noto, definisce Ricci«incarnazione di quella nuova le-va renziana che fa del rinnova-mento e del pragmatismo il pro-priomarchiodistintivo». «Il 60%conferma il voto elettorale, quel-lo vero, ed evidentemente Pesa-ro ha colto il nostro sforzo diprogettualità, la voglia di far con-tare di più la città anche in ambi-

to nazionale» commenta Ricci,sottolineando che il sondaggioprova come «i sindaci sono con-siderati i referenti istituzionalipiù credibili. Il loro ruolo è deter-minante per il rinnovamento delPaese e della politica». La classi-fica conferma anche la sorpresadelle elezioni di Fermo. «È sicu-ramente un bel premio al lavoronon tanto della mia singola figu-ra, ma dell'intera squadra com-posta da assessori, consiglieri, di-pendenti - dichiara Calcinaro -.Certamente si può dire che i fer-mani abbiano recepito il nostro

spirito di prossimità e di ascol-to». Per Carancini «è tuttaMace-rata ameritare questo riconosci-mento. Il gradimento verso dime è la prova di una città in mo-vimento, che sa crescere». Secon-do Castelli, «nonostante gli enor-mi sacrifici chiesti, Ascoli ha ca-pito la bontà dei nostri sforzi»,sottolineando che il risultato «èil miglior viatico per un 2016 incui riprenderà una significativaattività di investimenti pubbli-ci». Unica a non commentare è ilsindacodiAnconaMancinelli.

©RIPRODUZIONERISERVATA

«CERISCIOLIÈ CONTESTATOANCHE DALSUO TERRITORIOSONO NOSTRIALLEATI»

Sta a Pesaro il terzo sindaco più amato d’ItaliaSorpresa Calcinaro: è 4˚. Male la Mancinelli

«LE AREEINTERNESONODIMENTICATEE LA REGIONENON FA NULLA»

Valeria Mancinelli

La rabbia dei manifestanti in piazza Cavour

`Irritato per la nomina della Capalboil sindaco di Pesaro ora chiede condivisione

Paolo Calcinaro

NOTO, DIRETTORE IPR«RINNOVAMENTOE PRAGMATISMORICCI INCARNALA NUOVA LEVARENZIANA»

CARANCINI, PIÙ PUNTI«TUTTA MACERATA MERITAQUESTO RICONOSCIMENTO»CASTELLI TIENE: «ASCOLIHA CAPITO LA BONTÀDEI NOSTRI SFORZI»

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Pesaro Urbino

FOSSOMBRONEUna telefonata arrivata al 112.«C’è una bomba all’ufficio po-stale di Fossombrone. Entro le12 salterà in aria». La voce mi-steriosa dall’altra parte dellacornetta è quella di una donna.Laminaccia non è certo trascu-rabile. Accade ieri mattina ed èsubito massima allerta. Neldubbiomeglio verificare con lamassima scrupolisità. I carabi-nieri partono subito per Fos-sombrone, verso l’ufficio di viaDon Minzoni. Avvisano chi stalavorando in filiale. I militaridella compagnia di Fano e quel-li della locale stazione arrivanosul posto e fanno sgomberarel’edificio.E’ panico tra i dipendenti, nonsi aspettavano nulla di tuttoquestoperché la telefonatanonè arrivata a loro direttamente.Si allontanano in fretta. Gli uo-mini dell’armaentrano coi cani

antiesplosivo. Gli animali fru-gano, fiutano,manonc’ènulla.Le operazioni continuano scru-polosamente, ma all’internonessun pacco bomba, nessunoesplosivo. I dipendenti possonorientrare, tornano al lavoro, lacalmaè ripristinata.Ma l’allarme c’è stato, così i ca-rabinieri aprono un’indagine erisalgono alla telefonata. Dal-l’altra parte della cornetta c’èuna donnamisteriosa. E la tele-fonata proviene da una cabinatelefonica di Acqualagna. Sonoin corso accertamenti per capi-re se è stata utilizzata una sche-da oppure degli spicci. Unascheda consentirebbe di risali-re al punto vendita e visti i tem-pi, in cui tutti usano cellulari,circoscrivere chi possa averlacomprata. E soprattutto se cisono telecamere in zona per ve-rificare imovimenti. In ogni ca-so il reato è quello di procuratoallarme. Ma visti i tempi, sonostati eseguiti controlli scrupolo-

si.Inmattinata si era diffusa la vo-ce che si potesse trattare di uncliente che dovesse pagare unamulta e che abbia reagitomala-mente lanciando questo infon-datoallarme.Il segretario della Cisl per il set-tore postale, Dario Dominici,affronta il caso. «E’ chiaro che idipendenti sono sottoposti amolte pressioni. Ci sono gliobiettivi finanziari da raggiun-gere eun rapporto coi clienti dagestire per tanti aspetti, dallepensioni alle bollette, fino ai de-positi dei conti correnti. Episo-di come questi ci fanno capirequanto siano esposti. A loro tut-ta la solidarietà e la vicinanza.Per fortuna non è successo nul-la, ma la paura è stata comun-que tanta». I carabinieri pensa-no che dietro possa esserci unmitomane oppure si sia tratta-to di uno scherzo di cattivo gu-sto. Le indagini sono ancora incorso.

`Numerosi interventidei vigili del fuocosoprattutto nell’interno

PESAROValore immobiliare e gli ufficidella Polizia di via Orazio Flaccolegati a doppio filo dauna serie dioperazioni. E con dei possibilicompratori, qualcosa si dovràmuovere. Tutto prende le mossedalla vendita dell’Ex Bramantealla Cassa depositi e prestiti per4,5 milioni. Una somma con cuila Provincia finanzierà la ristrut-turazione del Santa Marta, cosìche gli studenti dell’Alberghieropotranno tornare a fare lezionein un’unica sede il prossimo an-no scolastico. Ma di questa som-ma 3,1 milioni sono impegnatiper chiudere «il finanziamentobancario congli istituti di creditoda parte di Valore Immobiliare»spiega il presidente Daniele Ta-gliolini assieme a Fabio Bacche-schi, nuovo presidente di Cda.LaProvincia nel 2012 ha creato que-sta società incaricata di vedere leproprietà dell’amministrazioneprovinciale. Valore Immobiliareha aperto finanziamenti che ge-nerano interessi proprio per ac-quisire le proprietà come l’ex ca-serma della Polizia Stradale (3,1milioni) e l’ex podere Bruscia alSan Bartolo per 1,3 milioni. LaProvincia ha conferito anche al-tri beni a Valore Immobiliare sucui pendono ipoteche per garan-tire le aperture di credito. Non so-lo, ci sono 1,1 milioni di euro didebiti che la società ha verso laProvincia dovuti alle spese di ge-stione, manutenzioni, impostecome ImueTasi.Gli sviluppi sono rapidi. «Entrogennaio, massimo febbraio defi-niremo la venditadell’exCras sulSan Bartolo. Parliamo di introitiper 570mila euro. E abbiamo cin-que manifestazioni di interesseper gli appartamenti degli ufficia-li in via Flacco per un valore sti-mato di 800mila euro. Andremoa definire anche lo spostamentodel Centro Floristico da via Bar-santi al Provveditorato così dapoter valorizzare e vendere an-che questa struttura. L’obiettivoè chiudere la partita dei debiticon le banche - continua Taglioli-ni - così da poter estinguere an-che il debito con la Provincia eavere una società che può fareutili. Non solo, i beni tornerebbe-ro nella piena disponibilità della

Provincia, perché non avrebberopiù alcuna ipoteca». Tra questi cisono l’ex caserma dei carabinieridi Novafeltria, il palazzo ex Sor-bolonghi di Fossombrone, CasaCantoniera di Gallo di Petriano,laColoniaExGasparri.Maanchegli uffici di via Flacco della Que-stura. «Qui abbiamo avuto giàdue sopralluoghi di aziende e im-prenditori locali che sarebberointeressati all’acquisto dell’im-mobile (il valore stimato è di 800mila euro). Del resto una modifi-ca del piano regolatore prevedeche si possa intervenire con unaristrutturazione libera, non vin-colata. Questo rende il tuttomol-to appetibile».Ma ci sono gli uffi-ci immigrazione della Questura.Sono sotto sfratto,ma fino «a giu-gno 2016 abbiamo concesso unaproroga - spiega Tagliolini -l’obiettivo è aprire un confrontoper sapere i tempi. La nostra in-tenzione è di fare un’asta per unbene stimato 2,5 milioni, poi senon ci saranno offerte potremoprocedere come vendita privata.Attendiamo anche notizie suipossibili sviluppi di trasferimen-ti». E’ stata avanzata una richie-sta da parte della Questura per lasede di Bankitalia di Pesaro, ed èsempre in piedi la sede dell’ex In-tendenzadi Finanzadove sono incorso verifiche strutturali e di ca-rico da parte della Soprintenden-za. Entro poche settimane arrive-ràuna risposta.Valore Immobiliare fu criticatadalla Corte dei Conti nel bilancio2012 dell’ente. Le pagine dellasentenza parlavano di un «finan-ziamento occulto con la cessionedegli immobili» e un «effetto elu-sivo in cui l’ente ribalta il proprioindebitamento sull’organismopartecipato». La Provincia si ba-sò sulla normativa dell’epoca. Az-zerato il debito, «potrà tornare afareutili» chiudeTagliolini.

LuigiBenelli© RIPRODUZIONERISERVATA

URBINOMassimo Ligi, già consigliere co-munale di Urbino è stato operatod’urgenza al cuore al Lancisi diAncona a seguito di ripetuti attac-chi di angina, l’ultimo dei qualil’ha subito poco prima di sottopor-si alla sua 80^ donazione di san-gue presso il Centro trasfusionaledi Urbino. I sanitari del centrohanno subito interrotto l’iter diprelevamento del sangue e accom-pagnato Ligi in Cardiologia, ovedopogli accertamenti strumentalihanno deciso di condurlo in am-bulanza al reparto Emodinamicadi Pesaro. Qui compresa l’estremagravità della situazione consisten-te nell’occlusione del tronco coro-narico, una folle corsa a Torrettedi Ancona dove Ligi è stato sotto-posto d’urgenza ad un delicato in-tervento al cuore durato diverseore condotto dal primario profes-sor Boroni e coadiuvato dalla suaéquipe. «Nella mezz’ora verso An-cona posso dire di avere visto lamorte in faccia. Da cittadino e so-prattutto da ex politico-ammini-stratore che in passato ha ricoper-to incarichi anchenel campodella

sanità sento il dovere etico di “da-re a Cesare quel che è di Cesare”.Pertanto credo sia giusto renderepubblici anche circostanze e fattiestremamente positivi. Ho avutomodo di “testare” un’autentica ec-cellenza della sanitàmarchigiana.Un centro sanitario posizionato aiprimi posti della cardiochirurgiaitaliana, costituito da una squadradi medici altamente specializzatie di straordinaria professionalità,tutti animati da grande disponibi-lità. Non posso esimermi dal-l’esprimere una particolare notaelogiativa verso il reparto di Tera-pia intensiva post operatoria (Ti-po) della clinica stessa il cui perso-nale infermieristico, così comequello di corsia, svolge la sua atti-vità con una professionalità eumanità davvero uniche, sia neiconfronti dei pazienti tutti che deiloro familiari. Da ultimo voglioesprimere un forte appello alla po-litica regionale, quella con la ‘P’maiuscola. Non sia mai che vereeccellenze sanitarie come il Lanci-si debbano elemosinare risorse fi-nanziarie. Al contrario venganoinvece sempre valorizzate e poten-ziate perché continuino la loroproficuaemeritoria opera».

Il logo di un ufficio postale

ACQUALAGNARaffiche di vento a oltre 60-70chilometri. Così forti e potenti daarrivare a scoperchiare il tetto diun’azienda nella zona di Acqua-lagna, causando diversi danni. Edamartoriare l’entroterra. Gli in-terventi dei vigili del fuoco sonostati continui per tutto il pome-riggio di ieri. Tanto che sono par-titi i rinforzi anchedaPesaroperraggiungere le zone interne eaiutare i colleghi già impegnatifuori.Alle Pole di Acqualagna, in unazona industriale, è saltato in ariail tettodi uncapannoneadibito amagazzino di un’azienda locale.Si tratta di uno scatolificio, l’Uni-pack. A dare l’allarme il proprie-tario, di Fano. Sono stati avverti-ti anche i carabinieri che hannocomunque constatato che nonc’era nulla di pericoloso per lepersoneperché ilmagazzinoè in

una zona delimitata da una stra-da, vicino ad altri capannoni.Non ci sono dipendenti all’inter-no perché il magazzino non èfunzionante. L’area è stata deli-mitata per evitare che il materia-le possa essere trasportato dalvento sulla strada. Altri interven-ti a Pergola, Frontone, Smirra diCagli, Cantianomaanche aSerraSant’Abbondio dove l’illumina-zione del centro storico è stataabbattuta. I vigili del fuoco han-no risistemato i lampioni. A Pe-saro i pompieri sono dovuti in-tervenire in viale Dante Alighie-ri, in zona mare, per un tavolovolato via e rimasto impigliato

tra gli alberi.Numerose le richieste per lames-sa in sicurezza di insegne, palidella luce pericolanti. Ma anchetegole e alberi in tutta la zona diCagli e Macerata Feltria. A Urbi-no una decina le uscite dei vigilidel fuoco per la rimozioni dipiante in strada, ma anche il ta-glio di rami pericolanti e quasistaccati dal vento. Altri interven-ti anche per la messa in sicurez-za di tegole nei tetti che eranostate sollevate dal vento, moltopericolose dunque per chi transi-tasse sotto le abitazioni.In totale sono stati una ventinagli agenti dei vigili del fuoco im-pegnati nelle aree interne. Conben sette mezzi tra cui due Aps,ovvero i tradizionali mezzi deipompieri, ma anche autoscala edefender. Non si segnalano dan-ni a cose opersone.Nel corso del 2015 sono gli inter-venti dei vigili del fuoco sono sta-ti tantissimi: 4640 di cui 789 perincendi. In calo il dato degli in-cendi grazie alla prevenzione,ma il numero complessivo impli-ca 13uscite al giorno.

Lu.Ben.©RIPRODUZIONERISERVATA

«Bomba alle Poste», scatta l’allarmeLo stabile che ospita alcuni locali della polizia in via Flacco a Pesaro

`Il destino di Valore Immobiliare e dello stabile della polizia in via Flaccolegato a doppio filo a una serie di operazioni che dovranno incastrarsi

`Il presidente Tagliolini: «Entro un mese definiremo anche la dismissionedell’ ex Cras sul colle San Bartolo e lo spostamento del Centro floristico»

Terminati i lavorilungo via Cupa

Da Massimo Ligiun grazie al Lancisi

Provincia, effetto domino per i beni in vendita

Afrontediun impegnodi spesadi75.000,00eurosonostaticompletati l’interventodidepolverizzazionedella stradadiViaCupacollegamento tra laprovincialeUrbinate423e laprovinciale73edella stradademanialediMonteGherardo inlocalitàColbordolodiVallefoglia, inquanto lasedestradalerisultavaessersiestremamenteammalorataaseguitodegli eventimetereologicichehannocolpitoil territoriocomunale,pregiudicandola sicurezzadellacircolazionestradale.A taleproposito ierimattinanellasedecomunalediColbordolosi ètenutoun incontroallapresenzadel sindacoPalmiroUcchielli edell’assessoreaiLavoriPubbliciGhiselli con idipendentidelSettoreLogisticaeTraffico.

Vallefoglia

PESAROACLI, CORSO WEBPER OVER 50Uncorsoper svelare imisteri delwebedella rete a coloro chehannopiùdi 50anni e non sonopropriamentedella generazionedei nativi digitali. Il corsocominceràoggi e si svolgeràpertutti imartedìdi gennaio e finoametà febbraionei locali dellaBibliotecaSanGiovanni diPesaro in viaPasseri 102. Sonoprevisti appuntamenti il 19 e 26gennaio e il 2 e il 9 febbraio, lamattinadalle ore 9alle ore 11. Ilciclodi incontri, che si rivelaessereunvero eproprio corsodiformazione, è promossodalleAcli della provinciadi Pesaro eUrbino, nell’ambitodi “Chiamatia vivere su Internetper gli over50– SmartphoneeRete spiegatia chi hausatoun telefonoagettone”. Si trattadel primocorsogratuitoperusare losmartphone (Android,iPhoneoWindowsPhone). Semprepiù gliover50 sonoconsiderati daquesta società globalizzata etecnologica, cittadininonpiùadeguati ai tempi in cui si vive.Perquestomotivo leAcli, nellospiritodi solidarietà eprincipievangelici, organizzano il corso,per evitare le solitudini delleperiferie, comedicePapaFrancesco, chenonsono solourbane,maancheumane.

Raffiche di vento a più di 70 all’orascoperchiato il tetto di un’azienda

DONNA TELEFONADA ACQUALAGNAI CARABINIERI FANNOSGOMBERARE I LOCALIMA DELL’ORDIGNONON SI TROVA TRACCIA

PIÙ IMPRENDITORIINTERESSATI ALL’EDIFICIOCHE OSPITA ALCUNILOCALI DELLA QUESTURAUFFICI DELL’IMMIGRAZIONESOTTO SFRATTO: C’È PROROGA

Tavolo sull’albero a Pesaro

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Martedì 12Gennaio2016www.ilmessaggero.it

Fax: 0721 370931e-mail: [email protected]

Fano

«Nessuno in tutto questo tempo mi pare abbiaavuto il coraggio di scoperchiare la pentola»

La presidente convocherà una nuova sedutadella commissione di garanzia e controllo

SOSTENIBILITÀI ciclisti dell'associazione ForBicisi candidano come primi sensoridi un'Amministrazione comunaleche intenda investire sulla mobili-tà sostenibile, dolce. "Abbiamo oc-chi attenti e buoni orecchi, possia-mo cogliere ilmanifestarsi dei pro-blemi in tempo reale e proporresoluzioni adeguate", hanno detto irappresentanti del gruppo, più diuna decina,che ieri mattina hannoincontrato il sindaco di Fano,Mas-simo Seri, e l'assessore Cristian Fa-nesi. Quasi un'anteprima, dunque,rispetto alla riunione in program-manella giornata odierna,che riat-tiva il tavolo di confronto con tuttele associazioni interessate al temadel traffico edei percorsi sicuri perciclisti e pedoni. "La nostra città at-tualmnte è sempre più predomi-

nio di chi si sposta in macchina,mentre stanno venendo meno lesue caratteristiche come luogod'incontro e di scambio per i citta-dini” hanno affermato i rappresen-tanti di ForBici, presentando al sin-daco Seri e all'assessore Fanesi unlungo documento riepilogativo su"tutte quelle situazioni, in giro perFano, in cui, è necessario interveni-re permigliorare i requisiti della si-curezza". Ha proseguito il gruppodi ForBici: "Interessante, notare ,

come lo sforzo dell'associazione sisia concentrato sulle soluzioni perrendere lo spazio urbanizzato piùvivibile a partire dai bambini, checostituiscono una categoria di per-sone troppo spesso dimenticata,quando sono realizzate le operepubbliche.Scontiamounritardodidecenni in fatto di pianificazione eorganizzazione degli spazi urbani,abbiamo quindi espresso grandeapprezzamento per la collabora-zione avviata con l'architetto Pao-la Stolfa, presente all'incontro, ap-prezzata esperta di reti ciclabili etecnico, proveniente da Pesaro, eche ha contribuito al progetto del-la Bicipolitana" . L'incontro odier-no, servirà a Fanesi sia per condivi-dere i progetti in cantiere sullamo-bilità leggera sia per riepilogarequanto è stato fatto. L'interventopiù recente riguarda la nuova via-bilità aPoderino, con le zone 30.

ForBici controllerà la buona viabilità

IL CASOAoltredodici anni dall'acquistodell'impresa Rincicotti &Orcia-ni da parte di Aset spa, persisto-no aspetti della vicenda cheme-riterebbero di essere approfon-diti per vie legali. Ne è convintala grillina Roberta Ansuini, pre-sidente della commissione co-munale Garanzia e controllo,che invita il sindaco di Fano,Massimo Seri, ad attivare gli av-vocati del Comune e di Aset spaper valutare "possibili azioni dirisarcimento danni". Ha specifi-cato la stessa Ansuini: "Si trattadi conclusioni personali che in-tendo confrontare con la com-missione Garanzia e controllo,convocando la nuova seduta en-tro una decina di giorni, due set-timane almassimo. Sono dispo-sta ad accogliere eventuali mo-difiche al testo, per giungere auna versione condivisa, valute-rò invece se sarà opportuno unintervento come gruppo consi-liare, nel caso i cambiamentidovessero stravolgere il sensodelle proposte. Si discuterà, èevidente, anche tutto il restodella relazione, che pure ha ca-rattere oggettivo, ricostruendoin modo fedele quanto appura-to durante le sedute dal 2012 al2015".Il sindaco Seri rappresenta il so-cio di maggioranza assoluta inAset spa, che è appunto il Co-mune di Fano, spetterebbequindi a lui interpellare le avvo-cature di entrambi gli enti. I le-gali dovrebbero poi valutare leeventuali "responsabilità di tut-ti i soggetti coinvolti a vario tito-lo, quali azioni siano già pre-scritte", di conseguenzanonpiùperseguibili per legge, e "qualinon ancora prescritte". A que-sta seconda categoria apparter-rebbero, sempre secondoAnsu-ini, "le eventuali mancanze infatto di vigilanza e questioni le-gate all'arbitrato fra Aset e laprecedente proprietà dell'im-presa. La mia impressione èche, in quindici anni, nessuno

abbia avuto il coraggio di sco-perchiare la pentola. Altrettan-to grave, a mio giudizio, il fattoche si sia continuato a spenderedenaropubblico per tenere vivalaRincicotti&Orciani".L'impresa specializzata nel ser-vizio di auto-spurgo fu acquista-ta da Aset spa nel 2003 al prez-zo di unmilione e 120.000 euro."L'unico punto di convergenzaè che la scelta non sia da ritene-re azzeccata", disse nel settem-bre scorso la presidente Ansui-ni al termine della sedute suRincicotti & Orciani. Rivendi-cò, tra l'altro, la correttezza delproprio operato in risposta aicommissari del centrosinistra, iquali le avevano rimproveratodi essersi allontanata dal suocompito in senso giustizialistae strumentale. Al massimo frauna quindicina di giorni, dun-que, si vedrà se quegli attriti sia-no ormai superati o se si ripre-senteranno. Ansuini è comun-que intenzionata a presentarnele valutazioni della commissio-ne alla giunta e al consiglio co-munale, per fare inmodo che siesprimano "sulle rispettivecompetenze".Prendono tempo il sindaco Serie la presidente di Aset spa, Lu-cia Capodagli, che prima voglio-no studiarsi le 35pagine, scrittefitte fitte, della relazione deposi-tata da Ansuini. Il documento èsuddiviso in quattro titoli (l'ac-quisto, la gestione e le primeazioni da parte del comitato dicontrollo, l'arbitrato, le conside-razioni finali della presidente),che a loro volta si articolano inapprofondimenti.

OsvaldoScatassi©RIPRODUZIONE RISERVATA

ROBERTA ANSUINIDEI CINQUE STELLEINVITA IL SINDACOA VALUTARE POSSIBILIAZIONI LEGALIE DI RISARCIMENTO

L’Aset, nel tondo Roberta Ansuini

DISAGIPotenti raffiche di vento han-no investito l'intero territoriodella nostra provincia e per ivigili del fuoco il pomeriggiodi ieri è stato piuttosto impe-gnativo. Anche a Fano unachiamata dietro l'altra e il la-voro si è moltiplicato fra con-trolli alla stabilità delle tegolesui tetti e degli alberi lungo lestrade oppure vicini alle abita-zioni. L'episodio più preoccu-pante, almeno dopo il primobilancio dei danni, è però av-venuto all'ingresso di Saltara,lungo la strada provincialeMombaroccese. Un albero al-to circadiecimetri è crollato aterra intorno alle 13, schianta-to dalla violenza delle raffi-che. La buona sorte ha volutoche inquelmomentonessunopassasse sulla strada, né unveicolo né un pedone, altri-menti si sarebbe rischiatogrosso. Ci sono stati comun-que dei danni alle cose, per-ché alcuni grossi rami dell'al-berohannourtatounaToyotaRav 4 parcheggiata lì vicino,ammaccandola parecchio.Troncoe ramihannobloccatola strada, provocando disagial traffico locale. Circolazioneinterrotta per una mezz'oraabbondante, più o meno perlo stesso tempo è stata consen-tita a senso unico alternatodall'intervento della poliziamunicipale. La provincialeMombaroccese è stata riaper-ta del tutto solo quando glioperai del Comune sono riu-sciti a spostare il tronco, cheaveva un diametro di circamezzo metro, e i rami più in-gombranti.

«Rincicotti &Orciani, Comunee Aset devono chiedere i danni»

Ritirate lepatenti di tregiovaniautomobilisti, beccatidallapolizia stradaleconuntassoalcolicosuperioreallimitedi legge. I controlli conl'etilometrosonostatieffettuatinellanotte frasabatoedomenicascorsi, aFanonellezonedelLidoedelporto: a tutti e tregliautomobilisti sonostaticontestati valoridialcoolnelsanguetra0.80e 1.50, chequindirientranonella fasciamediadelle sanzioni, in similicasidi caratterepenale.Oltreal ritirodellapatente, giàeffettuato, si rischianomulteda800a3.200euroe l'arrestofinoa6mesi.Unapunizioneancorpiùsevera, se si

considerache lepenesarannoaumentatediunterzo,perchégli episodi si sonoverificati inorarionotturno. I treconducenti inquestionesonoungiovane fanesedi25anni, alvolantedell'autoconunvalorealcolicodi 1.10;unatrentottennefanese (1.35)eunragazzopesarese (1.06). Inquest'ultimocaso, trattandosidiunautomobilista frescodipatente, la sanzioneaumentadaun terzoallametà.Nelpomeriggiodi ieri, pocoprimadelle 16, lapolizia stradalediFanoè inoltre intervenutaperl'incidente fraduevettureallarotatoriaPertini -4Novembre.Lievi feriteper lepersonecoinvolte.

Ubriachi alla guida dopo notte bravapatenti ritirate contravvenzioni salate

Incidente alla rotatoria di via Pertini

PERSISTONO DUBBIE PERPLESSITÀA OLTRE DODICI ANNIDALL’ACQUISTODELL’IMPRESA DA PARTEDELL’AZIENDA DI SERVIZI

Forti raffiche

L’ASSOCIAZIONEAMBIENTALISTADEI CICLISTIHA INCONTRATOIL SINDACO SERIE L’ASSESSORE FANESI

IL SEQUELChi se lo è perso al cinema avrà un'ultima opportunità oggi. Non par-liamodell'ultima pellicola di Chec-co Zalonema de "Gli Sbancati 2", ilsecondo episodio del film in dialet-to fanese. Oggi, alle 18.30, il sequelsarà in programmazione al cine-ma Malatesta di Fano. Terminatequeste ultime proiezioni la pellico-la del registaHenry Secchiaroli ini-zierà il suo tour in provincia chepartirà da Pesaro prima di appro-dare aUrbania, Acqualagna eUrbi-no. Ancora due giorni quindi perandare al cinemaper i fanesi che sisono persi il sequel dell'unico filmin grado di tenere testa al "fenome-no" Checco Zalone grazie alla bra-vura di attori non professionistima capaci, ugualmente, di far di-vertire per circa due ore gli amantide "Gli Sbancati". Soddisfatto il re-gista e ideatore della pellicolaHeny Secchiaroli. "Il pubblico haaccolto benissimo anche questo se-condo episodio. E non era propriocosì scontato. In genere i sequel pa-gano lo scotto rispetto all'operaprima". E parlando di nuovo delfilmspiega anchea favoredei tantipesaresi che lo vedranno prossi-mamente. "Abbiamo mantenutolo stesso cast artistico dello scorsoanno, arricchendolo con alcuninuovi personaggi, come le Sbanca-te e Pagnini, simbolo del teatro dia-lettale pesarese, poi c'è Fabio Ber-nardini, Marco Florio e infine dalSan Costanzo Show Geoffrey DiBartolomeo". Tutti gli episodi (ne èprevisto un terzo), hanno come co-mune denominatore il dialetto fa-nese e i fantastici attori del teatrodialettale fanese. "In questo preci-so episodio - spiega Secchiaroli - cisiamo divertiti a far rivivere un po’di quel campanilismo che c'è dasempre tra Pesaro e Fano diverten-doci a girare scene che lo mettonoin evidenza, inoltre abbiamo fattorivivere il Duca di Urbino e abbia-moportato in Italia la statua del Li-sippo, abbiamo scovato luoghi na-scosti, il tutto contornatodaalcunisplendidi luoghi della provincia co-me Pesaro, Fano, Cartoceto, Mon-davio e Urbino. Rispetto al primoepisodio abbiamomesso in eviden-za altri luoghi come il museo civi-co, la Marina dei Cesari, il vecchioe orma smantellato vecchio tribu-nale, il vecchio hangar dell'Aero-porto ora gestito dall'aeroclub diPesaro e alcune ville sulle collinezona San Biagio". I numeri del filmtestimoniano anche l'impegno del-la produzione. "Al filmhanno lavo-rato 17 attori protagonisti e 35 neivari piccoli ruoli; 90 comparse per50 giorni di riprese in circa 20 loca-tion e circa 70 giorni di post-prou-zione"

ClaudioSalvi©RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo giornoper divertirsicon gli Sbancati

Crollanogli albericolpitidal vento

LA PANDOLFACCIADue sbandieratori fanesi, DaniloFilipponi e Alessandro Marinelli,si sono esibiti lungo le vie princi-pali di Calabar, la terza città dellaNigeria, dove hanno partecipatocome figuranti al Carnevale loca-le. Con ogni probabilità una tra lemanifestazioni più imponenti delcontinente africano, capace dicoinvolgere ogni anno oltre unmi-lionedi personeepiùdi centomilafiguranti. Filipponi e Marinellifanno parte del gruppo storico LaPandolfaccia, che rievoca la signo-ria dei Malatesta a Fano, e sonopartiti insieme con altri sbandiera-tori di città vicine, alcuni apparte-nenti all'associazione corinaldeseCombusta Revixi e altri ancora

provenienti da Pergola. A lorospettava dunque di rappresentareil nostro Paese nell'arte dello sven-tolar la bandiera, come si leggeneivecchimanuali storici. Oggi un'ar-te, essere sbandieratori, ma per di-versi secoli addietro attività di rile-vante interesse militare, essendostata utilizzata sui campi di batta-glia per trasmettere comandi o in-formazioni. Filipponi, Marinelli eil resto del gruppo italiano si sonoesibiti anchedurante lo spettacolonello stadio a Calabar, città consi-derata la capitale africana del di-vertimento. Il Carnevale è una fe-stapresamolto sul serio, daquelleparti, tanto che dura oltre un me-se, trentadue giorni di fila. L'invitoa partecipare è un grande ricono-scimento per il lavoro trentennaledellaPandolfaccia.

Gli sbandieratori fanesial Carnevale della Nigeria

Nel 2015 il Comune ha recuperato 900 mila euro di tasse evase

μTecnici e appassionati da tutto il mondo alla Fiera

Tattoo, graffiti e musicaTre giorni internazionali

μRincicotti & Orciani, la relazione finale

“Danni per 1,5 milioniSeri ora promuovaazioni risarcitorie”

Furlani In cronaca di Fano

Pesaro

Una grande kermesse dedica-ta all'arte di strada. Da vener-dì a domenica alla Fiera di Pe-saro la tre giorni di Pesaro In-ternational Tattoo Expo, pri-ma edizione di un evento de-dicato non solo all'arte dei ta-tuaggi ma anche al mondo delparkour, dei graffiti e dellabody suspension. Tutte disci-

pline che hanno un grandissi-mo seguito tra i più giovani eche anche nella provincia van-ta non solo appassionati maanche numerosi esperti. Par-tendo dai tatuaggi arriveran-no in città ben 130 studi di ta-tuatori da tutto il mondo perpoter ammirare dal vivo il lo-ro lavoro sul corpo, per cono-scere le nuove mode e tenden-ze ma anche per spiegare lacultura di questa disciplina.

Senesi In cronaca di Pesaro

Pesaro

Pesaro città d'arte, cultura, tu-rismo e che si trasforma. Sonoquesti i temi cardine che dall'anno in corso guardano fino al2018 e sono contenuti nel do-cumento unico di programma-zione economica e politica, ap-provato di recente dall'ammi-nistrazione comunale. In atte-sa del bilancio di previsione2016, il documento mette in fi-la gli obiettivi per l'anno in cor-so e gli interventi su tassazio-ne, opere pubbliche, turismo ecultura. Sulla pressione fiscalel'assessore al Bilancio, Anto-nello Delle Noci, è al lavoro emette in campo uno specialesoftware dedicato che permet-te il recupero dell'evasione.

Francesconi In cronaca di Pesaro

μA Fossombrone, ma l’ordigno non c’era

Allarme bombaalle PosteUfficio evacuato

Giungi In cronaca di Pesaro

μAl terzo posto nella classifica nazionale

Matteo Ricci, il sindacopiù amato delle Marche

μDocumento programmatico, nessun aumento di tariffe per il 2016 e un software per dare la caccia a chi froda il fisco

Ferma la tassazione, cresce la lotta all’evasione

Matteo Ricci, sindaco di Pesaro vice presidente dell’Anci e del Pd

Pesaro

Quella appena trascorsa è sta-ta una domenica felice, e nonera capitato speso, per le duesquadre pesaresi della serieB. Sia L’Alma Juventus Fanoche la Vis, dopo i tre puntiraccolti contro l’Agnonese el’Isernia, possono guardareal futuro con più serenità.

Barbadoro-LucariniNello Sport

μEntrambe vittoriose e ottimiste per il futuro

Il Fano e la Vis Pesarohanno brindato insieme

L’EVENTO

Pesaro

È Matteo Ricci, vice presidente nazionale dell'Anci e del Pd,il sindaco più amato delle Marche e il terzo in Italia, secondola classifica di Ipr marketing pubblicata dal Sole 24 ore.

BenedettiA pagina 5

μIeri summit in serie

Ceriscioli e Pddifendonola riforma

A pagina 3

L’ANALISI

Una nuovabattaglia

Questo Napolice la può fare

μLa protesta non si ferma

I sindaci uniti“Siamo prontial referendum”

A pagina 2

Nello Sport

Sanità contestata, alta tensioneI manifestanti davanti alla sede della Regione tra fischi, insulti e striscioni

Ancona

La moda marchigiana vuo-le incantare Firenze. Daoggi fino a venerdì saran-no 43 le aziende delle Mar-che (18 provenienti da Fer-mo, 11 da Macerata, 9 daAncona, 3 da Pesaro-Urbi-no e 2 da Ascoli Piceno)presenti all'edizione nume-ro 89 del Pitti Uomo che siterrà nel capoluogo tosca-no nella consueta sede diFortezza da Basso. Le real-tà che fatturano oltre 50milioni di euro e le microimprese artigiane avrannoun unico obiettivo: sfidareil mercato. E il Pitti è lacornice giusta per farsi no-tare.

VitiA pagina 6

μLe nostre aziende

Pitti UomoLeMarchein vetrina

di MAURIZIO COMPAGNONI

OFFERTEdiLAVORO

OGGI 4 PAGINEspeciali dedicateall’impiego

Ancona

Con slogan pesanti - “assassi-ni”, “ladri”, “parassiti” -300-400 cittadini dei comita-ti nati in difesa degli ospedalidi Fabriano, Cagli, San Severi-no Marche, Osimo, ma ancheabitanti di Fossombrone, Ma-telica, Sassoferrato, Genga,Serra San Quirico, hanno ma-nifestato ieri davanti alla sededel Palazzo delle Marche, inpiazza Cavour ad Ancona, do-ve si è riunita la commissioneconsiliare Salute. Protestanocontro la chiusura dei puntinascita sotto i 500 parti l'an-no, dei punti di primo inter-vento e in generale contro ilpiano di riordino della reteospedaliera. Tensione palpa-bile scandita pure dall’arrivodella polizia.

Buroni-MarinangeliAlle pagine 2 e 3 Il corteo di protesta contro la chiusura dei punti nascita e la trasformazione degli Ospedali di comunità

LARIFORMA

SERENELLAMATTERA

La riforma costituziona-le è al giro di boa. Il sìdella Camera, con 367

sì, 194 no e cinque astenuti,chiude la prima lettura.Mancano solo i passaggiconfermativi del Senato e,tra tre mesi, ancora della Ca-mera. Poi il bicameralismoperfetto sarà archiviato.Con un’ultima incognita: ilreferendum di ottobre, conil quale i cittadini sarannochiamati a confermare ocassare la riforma. Perciònel giorno del voto a Monte-citorio, parte...

Continuaa pagina 13

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PESARO e FANOwww.corriereadriatico.it

Anno 156 N˚11Martedì 12 Gennaio 2016€ 1.20 y(7HB5J0*QOTORO( +.!"!#!=!?

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MARTINAMARINANGELI

Ancona

La protesta paralizza il centrodi Ancona e il Palazzo trema.La riforma sanitaria tanto volu-ta dal Governatore Luca Ceri-scioli - che prevede la chiusuradei punti nascita che non arri-vano ai mille parti l'anno e la ri-conversione dei 13 piccoli noso-comi in Ospedali di Comunità -proprio non piace al territorioe per fare sentire forte e chiaroil proprio "no", ieri si sono pre-sentati in circa 400, da tutte leMarche, al grido di "ora basta".E la protesta ha ben presto as-sunto i contorni della contesta-zione veemente, con i manife-stanti che si sono anche stesi aterra per bloccare il traffico. Adividerli dal Palazzo della Re-gione in piazza Cavour, in cuila Commissione Sanità si ap-prestava a dare l'ok alla rifor-ma degli Ospedali di Comuni-tà, il cordone della polizia, cheha cercato di tenere sotto con-trollo una tensione che si ta-gliava con il coltello. A guidarela carica, diversi sindaci da tut-te le Marche, con tanto di trico-lore, che hanno promesso unalotta senza quartiere ad una ri-forma che, a loro parere, nonascolta le necessità del territo-rio. La ciliegina sulla torta diuna contestazione che strappal'immagine del Ceriscioli "sin-daco delle Marche" usata incampagna elettorale, è che amanifestare il proprio dissensosi sono presentati anche nume-rosi primi cittadini Dem del pe-sarese, area di riferimento delGovernatore.

La riforma passa, ma i sin-daci non mollano di un milli-metro e si dicono pronti a per-correre ogni via pur di salvarel'ospedale del proprio Comu-ne. "Ceriscioli non fa un passoindietro e allora noi andiamoavanti con il referendum abro-gativo sulla riforma sanitaria -ha affermato un irremovibileSimone Pugnaloni, sindaco diOsimo - e l'appoggio dei primicittadini del pesarese è fonda-mentale. Come Area montanae Val Musone potevamo rag-giungere il quorum, ma con lacomunità di Pesaro diventia-mo più forti".

Il riferimento è all'Ordinedel giorno della Conferenzadei sindaci di Aerea Vasta 1, incui 55 dei 60 primi cittadini delpesarese hanno votato per larevoca delle delibere di Giunta

in ambito sanitario. "Ciò chechiediamo è una politica diconfronto - ha sottolineato ilsindaco di San Severino Mar-che, Cesare Martini -, bisognaazzerare tutto e ripartire conscelte condivise. È evidenteche oggi l'entroterra venga pe-nalizzato. Cercheremo di co-stringere Ceriscioli al confron-to con ogni mezzo, dal referen-dum abrogativo ai ricorsi alTar".

Nessuno sembra però ap-poggiare la scelta del sindacodi Fabriano Giancarlo Sagra-mola - ieri assente - e dei suoiassessori di auto sospendersidal Pd perché "rende più forte

chi ci vuole male", chiosa Mar-tini. "Sono per gli atti concretie non per i gesti formali per ap-parire - ha rincarato la dose ilprimo cittadino di Cagli, Alber-to Alessandri, che non è anda-to tanto per il sottile neanchecon il Governatore -. Questa ri-forma della sanità è la riscos-sione di qualche promessa fat-ta a qualcuno in campagnaelettorale. Vogliamo che la ri-forma ci venga spiegata puntoper punto, poi si decide insie-me. Noi di Cagli e dei Comuniche fanno riferimento alla no-stra struttura, chiediamo chenell'ospedale vengano mante-nuti medici formati per leemergenze-urgenze, la diagno-stica, gli ambulatori e i postiletto".

Ma mentre i sindaci cerca-no di percorrere vie, per cosìdire, istituzionali, la popolazio-ne dei Comuni toccati dalla ri-

forma sanitaria non ci sta a re-stare a guardare, e scende instrada, letteralmente, per chie-dere alla Giunta conto dellescelte fatte. "Per far scenderele persone dalle montagnevuol dire che l'hai fatta vera-mente grossa - è il commentodell'ex assessore regionale Pao-la Giorgi,questa volta sull'altrolato della barricata, a fiancodei manifestanti -. Sono nata aSassoferrato e vivo a Matelica,quindi sono qui da cittadinache conosce la situazione, maposso dire che la Regione Mar-che, nella scorsa legislatura,aveva portato avanti una politi-ca dell'entroterra credendoci.

Ora non è più così".I Comitati cittadini di Mate-

lica, Fabriano, San SeverinoMarche e Cagli, in particolare,si sono riversati sulle strade diAncona per protestare controquesta disparità di trattamen-to tra entroterra e costa. "Esi-giamo sicurezza per donne ebambini", grida Giulia Pertem-pi, neomamma orgogliosa diaver partorito nella sua Fabria-no; "da noi tolgono il mediconotturno del 118 e ci chiudonoil punto nascita di Fabriano,non tenendo conto delle stradeimpossibili di Matelica: è unComune piccolo e quindi pocoimportante in termini di voto,ed è evidente che la costa piac-cia di più", è l'analisi di RobertaNocelli, del Comitato cittadinodi Matelica. Per tutti, un'unicacertezza: "la politica falliscequando non tutelala salute".

©RIPRODUZIONERISERVATA

Ancona

In attesa della fumata bianca incommissione Sanità sulla ri-conversione dei piccoli ospeda-li, i sindaci hanno incontrato iconsiglieri regionali di Movi-mento 5 stelle e Lega Nord perfare il punto della situazione eorganizzare la contromossa.Presenti molti sindaci, in parti-colare del pesarese, cosa chepesa non poco sulla bilancia,considerando che è proprioquello il bacino elettorale di ri-

ferimento del Governatore Lu-ca Ceriscioli. Oltre ai primi cit-tadini di Osimo e San SeverinoMarche, Pugnaloni e Martini,e all'assessore di FabrianoGiorgio Saitta, in prima filacontro la chiusura dei punti na-scita, ci sono i sindaci di Monte-feltro, Acqualagna, Cagli,Frontone, Cantiano e Serra

Sant'Abbondio. A questi si ag-giungono il vicesindaco diApecchio, il presidente del con-siglio comunale di Tolentino equello di Urbino.

"Se vogliono, i sindaci pesa-resi possono far cadere la Giun-ta - ha sentenziato MaurizioGambini, primo cittadino diUrbino e presidente della con-ferenza dei sindaci dell'AreaVasta 1 -. I primi cittadini delPd hanno mostrato coraggioad affermare con forza la lorocontrarietà alla riforma: sullasanità non si può fare politica".

Gambini ha poi ribadito la

volontà di portare avanti le pro-poste presenti nel documentofirmato lo scorso sabato da 55dei 60 sindaci del pesarese. Inparticolare, la revoca delle deli-bere di Giunta che riguardanola chiusura dei punti nascitache non raggiungono i milleparti l'anno e la riconversionedei piccoli nosocomi in Ospe-dali di Comunità. Non mollanola presa, i sindaci, portavoce diun malcontento che si fa sem-pre più insistente su tutto il ter-ritorio, e sono pronti ad andareavanti uniti, con l'appoggio deipartiti di opposizione in Consi-glio regionale, che promettonodi dare battaglia anche in Aulaper bloccare la riforma sanita-ria.

m.m.©RIPRODUZIONERISERVATA

μSerrato confronto con i consiglieri d’opposizione: “I rappresentanti del Pd hanno dimostrato forza e coraggio”

“Sulla pelle dei cittadini non si devemai fare politica”

Ancona

Una apertura c’è stata. Ilpresidente dell'AssembleaLegislativa Antonio Mastro-vincenzo, quello della giun-ta regionale Luca Cerisciolie il presidente della Com-missione Sanità FabrizioVolpini hanno incontrato irappresentanti delle segre-terie regionali confederali edi categoria del pubblicoimpiego e dei pensionati diCgil, Cisl e Uil e di Conf-sal-Fials per discutere dell'articolo 1 della proposta dilegge n. 25 approvata dall'Assemblea Legislativa il 23dicembre scorso, che convo-glia sull'Asur le competen-ze relative alla contrattazio-ne del personale sanitario.

“Le parti - dice un comu-nicato - hanno convenutosulla necessità di apportaremodifiche alla legge. LaCommissione aprirà unconfronto con le organizza-zioni sindacali, che si dovràconcludere entro il 31 mar-zo. Nel frattempo sarà pre-disposta in tempi rapidi unaproposta di legge volta a so-spendere gli effetti della leg-ge approvata il 23 dicem-bre, confermando e garan-tendo la piena agibilità delruolo delle Rsu nelle Areevaste”.

I sindacati “hanno solle-citato la Regione, anche allaluce delle recenti controver-se deliberazioni, a garantireun costante confronto pre-ventivo sugli atti e ad adem-piere all'impegno assuntoin precedenza di presenta-re loro una proposta com-plessiva di rafforzamentodei servizi, ad iniziare daquelli territoriali per conte-nere i tempi di attesa; svi-luppare residenzialità,semiresidenzialità,domiciliarità; avviare lenuove Case della salute; po-tenziare la prevenzione;precisare le conseguentiazioni a favore del persona-le e dare definitiva risoluzio-ne all'annoso problema del-le tariffe, evitando l'incre-mento a carico delle fami-glie”.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Sopra un momento della protesta davanti al palazzo della Regione in piazza CavourA sinistra i poliziotti mentre cercano di placare i manifestanti, le proteste dei partecipantial corteo di ieri pomeriggio ad Ancona e i sindaci arrivati dall’entroterra anconetano,maceratese e pesarese. Primi cittadini uniti contro la riforma sanitaria FOTO MASI

“Bisogna azzerare tuttoe ripartire perchè questo

piano penalizza fortementel’entroterra”

“Non finisce qui. Pronti al referendum”Sindaci e comitati in piazza Cavour: siamo disposti a percorrere tutte le strade possibili

“Esigiamo sicurezza per noimamme e per i bambini

I punti nascita non possonoessere chiusi così”

Il bacino elettoraledi Ceriscioli si poggia molto

sul territorio pesarese“Se vogliono la Giunta cade”

LARIFORMANELLABUFERA

μContrattazione

I sindacatiottengonole modificheLALEGGE

LAPROTESTA

Un momento dell’incontro con i rappresentanti dell’opposizione

2 Martedì12Gennaio2016

Onlinewww.corriereadriatico.itMARCHE

·

Ancona

Ospedali, via libera alla ricon-versione dalla commissione -con uno spiraglio rispetto allerichieste dei sindaci - mentre lamaggioranza si riunisce per ri-badire il proprio sostegno alGovernatore. Intanto, la mino-ranza punta il dito accusandol’esecutivo di non voler ascolta-re i sindaci. Ma andiamo per or-dine.

Tensione a mille, per una se-duta, quella della quarta com-missione, che dà il proprio pla-cet alla delibera numero 1138,approvata dalla giunta a fineanno, e che riconverte i 13 pic-coli ospedali in ospedali di co-munità. Riunione vivace, an-che perché dove l’organismo èriunito è una sala che si affacciaproprio su Piazza Cavour dovesi è svolta la protesta.

Nonostante tutto, però, no-nostante i nervi a fior di pelle, si

è scelto di proseguire e votare.Così, ora il presidente ha il vialibera della commissione perl’atto, che dovrà tornare ingiunta, ma con una raccoman-dazione. E cioè la commissioneha espresso il parere “a condi-zione che, nella delibera, vengaspecificato che resti attivo unmix di posti letto di lungode-genza/riabilitazione e cure in-termedie presso gli ospedali di

comunità, ove già previsti dallaDgr 735 del 2013, e che si passiall’attivazione dei posti letto dicure intermedie che dovrannogradualmente andare a regi-me, garantendo nel frattemponelle 12 ore notturne il mante-nimento della presenza del me-dico dipendente, adeguatamen-te formato, oltre al medico dicontinuità assistenziale. Taletempistica consente di verifica-

re eventuali criticità che po-trebbero realizzarsi nei singoliterritori dando tempo all’Asurdi sanarli”. Prescrizioni che icommissari di opposizione han-no definito “un piatto di lentic-chie”.

Alla seduta, oltre ai vari diri-genti della sanità, partecipa an-che il presidente della Regione.Che ribadisce la necessità di an-dare avanti e di chiudere il pri-

ma possibile perché entro feb-braio la Regione deve presenta-re il piano di riorganizzazione,in mancanza del quale non sipotrà procedere alle assunzio-ni.

Dal canto suo, la maggioran-za, riunita in contemporanea oquasi alla seduta di commissio-ne, sottolineando il proprio ap-poggio a Ceriscioli, mette in ri-lievo il fatto che nella “delibera

vengono puntualizzati due pun-ti”. E cioè: “Tutte le strutturesaranno a disposizione degliutenti h24. Un sistema, secon-do la maggioranza, molto piùstrutturato del punto di primointervento, erroneamente defi-nito pronto soccorso, che perlegge è temporaneo. Ci sarà ilmedico di continuità assisten-ziale h24 e il 118 e, dove persistela lungodegenza, il medico delreparto potrà intervenire in ca-so di emergenza”.

Se la maggioranza fa qua-drato, l’opposizione attacca. Ilconsigliere regionale dei 5 Stel-le, Romina Pergolesi, parla di“sindaci inascoltati”. La richie-sta, quindi, di “una missione va-lutativa sulla delibera dellagiunta e le determine Asur,strumento con cui è possibileattivare il procedimento di con-trollo sugli effetti delle politi-che e dell’operato della giun-ta”. Mirco Carloni, capogruppodi Area popolare, parla di Ceri-scioli “lasciato solo dal suo par-tito, che ha bocciato le decisio-ni fin qui adottate sulla sanità.Occorre azzerare il lavoro fattoe agire concertando con i terri-tori”.

fe.bu.©RIPRODUZIONERISERVATA

FEDERICABURONI

Ancona

La sanità chiama a raccoltal'entroterra e la protesta di-vampa con la sede del consi-glio regionale, in piazza Ca-vour, che finisce sotto assedio.Slogan pesanti, "assassini","delinquenti" ma anche "ladri"e "parassiti". Così, circa 400tra cittadini, comitati in difesadegli ospedali pronti alla ricon-versione, secondo le volontàdel Palazzo, e comitati sorticontro la chiusura dei punti na-scita, imbracciano l'ascia diguerra. Ed è battaglia. Sottouna sola bandiera.

Tutti, con striscioni e cartel-li, davanti al palazzo del consi-glio mentre, ai piani più alti, sista consumando la riunionedella commissione sanità, pre-sente lo stesso governatoreche si è ben guardato dall'in-contrare i manifestanti. L'asse-dio si protrae per ore, sino altardo pomeriggio quando siconclude la seduta della com-missione: tutto si snoda sottol'occhio vigile delle forze dell'ordine, polizia, carabinieri e vi-gili urbani. Disagi anche per iltraffico, inevitabilmente rallen-tano, della zona circostante,specie per i bus in transito.Non sono mancati momenti ditensione, quando alcuni deirappresentanti dei comitatihanno cercato di entrare nellasede del consiglio. C’è anchechi si è sdraiato per terra cre-ando parecchie difficoltà altraffico.

Giornata frenetica, quelladi ieri, scandita da innumere-voli slogan urlati dai presenti.La rabbia è tangibile tra giova-ni, anziani e mamme scese inpiazza per dire no alla chiusu-ra dei punti nascita. L'incipitdella rivolta è a metà pomerig-

gio: solo da Cagli, dove l'ospe-dale, secondo le nuove norme,è destinato a trasformarsi inRsa cancellando di fatto i postidi lungodegenza e anche i 5 diday-surgery, partono 3 pull-man. Slogan e striscioni non

hanno colore politico: ci sonoesponenti Pd ma anche delcentrodestra. Tutti uniti per di-re no alla riorganizzazioneospedaliera proposta dallagiunta regionale. La voce èuna sola: "L'entroterra dice ba-sta", "Sveglia Fabriano", "Ri-vendichiamo il diritto alla salu-te", sono solo alcuni degli stri-scioni che fanno bella mostradi sé davanti alla sede del con-siglio regionale. Ed eccoli, allo-ra, i comitati, nati in difesa de-

gli ospedali di Fabriano, Cagli,San Severino, Osimo, ma an-che gli abitanti di Fossombro-ne, Matelica, Sassoferrato,Genga, Serra San Quirico e To-lentino. Ci sono molti sindacidel Pesarese, come quello diCagli, Alberto Alessandri, An-drea Pierotti, sindaco di Ac-qualagna, Ferdinando Mar-chetti, sindaco di Montefelci-no, il sindaco di Apecchio, cisono poi il sindaco di Cantiano,Frontone, di Serra Sant'Ab-

bondio, il sindaco di Urbinononché presidente dell'assem-blea dei sindaci di Area vasta 1.Gli stessi che hanno chiesto aCeriscioli, con un documentofirmato anche dal sindaco diPesaro, Matteo Ricci, di revo-

care ogni atto di riforma, dal2013 in poi. Gran parte di que-sti amministratori sono Pd e,nel Pesarese, questa protestapotrebbe segnare una svoltaper il maggiore partito delleMarche.

E poi ancora, il sindaco diOsimo, l'assessore di Fabriano,Saitta, il sindaco di San Severi-no, Cesare Martini. Una dele-gazione viene ricevuta dai con-siglieri di opposizione che, insede di commissione, provanoa chiedere un rinvio degli attiin discussione. Tentativo che,alla fine, si rivela inutile. Loscambio di battute è veloce edè Gambini che polarizza l'as-semblea quando dice, in so-stanza, che, se volevano, i sin-daci del Pesarese potevano an-che far cadere la giunta ma co-sì non è stato e "io stesso nonvoglio speculare". Intanto, fuo-ri del Palazzo, continua la pro-testa dai toni sempre più mi-nacciosi con qualcuno chescandisce: "Chi non salta è Ce-riscioli" sulle note di Bella ciao.Al termine dell'incontro tra isindaci e i consiglieri di mino-ranza, scende alla sala Pagoda,dove sono ancora tutti riuniti,il presidente della commissio-ne Sanità, Fabrizio Volpini.Che prova a rassicurare annun-ciando che saranno ricevuti do-po la seduta dell'organismo eche, comunque, "c'è una situa-zionein itinere" facendo anchebalenare l'idea che "si vada adun'altra riunione di commissio-ne". Quindi, un breve battibec-co con Gambini che gli rimpro-vera il fatto di non averli ascol-tati. Anche Romina Pergolesi,5 Stelle, si presenta ai sindacifacendo presente il tentativo dirinvio. Parla, Volpini, ma lacommissione sta ancora discu-tendo sull'atto della riconver-sione per poi approvarlo in tar-da ora. La giornata si chiudecosì, tra urla, rabbia e insulti.Una protesta destinata a lascia-re il segno nella storia del Pddelle Marche. E di un Governa-tore che intende andare avantisulla riforma concedendo, allafine,solo un timido spiraglio.

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La protesta coinvolge treprovince e solo da Cagli

sono arrivati ieriben tre pullman

La protesta contro gli Ospedali di comunità

Slogan pesanti con 400persone che hanno

rivendicato il diritto allasalute e ad essere curati

Scatta il via libera allariconversione con unospiraglio rispetto alle

richieste dei primi cittadini

LARIFORMANELLABUFERA

Rabbia e striscioni, la Regione assediataIn corteo contro le scelte sulla sanità. Tensione alle stelle: arrivano le forze dell’ordine

Il corteo di ieri in centro ad Ancona

I manifestanti si sono anche stesi in mezzo alla strada per protestare contro le scelte della Regione sulla sanità FOTO MASI

Gli striscioni dei fabrianesi

OSPEDALIDICOMUNITA’

La commissione approva: i sindaci si tolgono la fascia

Ancora la protesta, le forze dell’ordine hanno calmato gli animi ma cisono state difficoltà per la circolazione dei mezzi pubblici in piazza Cavour

Martedì12Gennaio2016 3

Onlinewww.corriereadriatico.it MARCHE

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Fano

“Questa commissione - si leggenella parte finale della relazionedella presidente della commis-sione di garanzia e controllo, Ro-berta Ansuini - ritiene che siagrave che nessuno degli ammini-stratoriche sisono succeduti, siain Comune come in Aset, abbiadavvero perseguito la strada delchiarimento dei fatti, ventilatada tanti, ma mai di fatto esperita,se non con l’invio degli atti allaProcura della Repubblica e allaCorte dei Conti da parte del Co-mitato di controllo del Comune

nel marzo 2012, dopo che in talsenso si era già attivato a genna-io dello stesso anno l’onorevoleLuca Rodolfo Paolini e i fatti era-no divenuti di pubblico domi-nio”.

“In particolare, da parte delComune - precisa Ansuini -, cisembra che: la giunta del sinda-co Carnaroli e il Cda di Aset pre-sieduto da Rovinelli abbiano re-sponsabilità sull’acquisto dellequote sociali della Rincicotti &Orciani (votato da Minardi nel-l’assemblea di Aset, ndr), defini-to “quantomeno incauto”dal di-rigente con delega alle societàpartecipate dottor Celani nellasua audizione in Commissione.

Il valore delle suddette quote sisarebbe dovuto stimare attraver-so una perizia giurata; nessunavalutazione critica è stata fatta,alla luce degli avvenimenti suc-cessivi, sulla “due diligence” deldottor Claudio Sanchioni. Vadaapprofondito come mai il Comu-ne di Fano (in particolare nellepersone del sindaco Aguzzi, de-gli assessori Severi e Santorelli,del Comitato di controllo e dei di-rigenti con delega alle societàpartecipate): a) dal 2003 al 2011non è intervenuto rispetto a que-sta situazione, che in ogni casoben conosceva, come dichiaratoanche dall’ex sindaco Aguzzi incommissione; b) dal 2011 al 2012

si è occupato a fondo della que-stione ma poi non ha proseguitonella strada che sembrava averintrapreso e cioè quella di agirenei confronti dei responsabilidell’acquisto delle quote socialiovvero gli amministratori in cari-ca nel 2003; c) successivamentesi è “accontentato” di un’autono-ma iniziativa del Cda di Aset ver-so un cittadino privato (Umber-to Rincicotti, ndr), che sicura-

mente non aveva responsabilitànei confronti dell’amministrazio-ne comunale nel momento del-l’acquisto delle quote, essendo lacontroparte, e che in ogni casonon ha potuto prendere da soloil controllo di un’azienda di pro-prietà pubblica, dopo avernevenduto le quote. Vadano appro-fondite le motivazioni del ruoloattivo avuto dall’amministrazio-ne comunale sulla decisione di ri-nuncia all’arbitrato (come emer-ge dai documenti e dai verbalidella commissione) che si è risol-to con un’ulteriore notevole one-re a carico di Aset. per l’accollodelle spese legali di entrambe leparti, con indubbi risvolti in ordi-ne alle responsabilità di chi haagito in tal senso senza averne ti-tolo (tra gli altri Mattioli e Gab-bianelli, ndr)”.

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Fano

Uncapitoloapartemerita ladescrizionedellamodalitàcon laqualeèstata incardinatal’azionediresponsabilitàper ildannopubblicosubitoconl’operazioneRincicotti&Orciani (unaperditacomplessivadi1,5 milionidieuro)edell’accordotransattivoconcuitaleazionesièconclusa,gravandoAsetdiunulterioreoneredi42milaeuro.RobertaAnsuinimette in evidenzacomeladecisionedelconsigliodiamministrazionediAsetdichiedereunrisarcimentodannisolamenteaUmbertoRincicotti -venditorestorico, conaltri soci,dell’aziendadicui poifucollaboratoreeamministratore,inconflittodi interessiperchéproprietariodell’omologaPulifox-19mesidopol’inputdel

Comitatodicontrollo,contravvenissetale indicazioneperchésindacoegiuntaeranostati invitati“apromuovereogniazioneritenutanecessariaal finediconsentire laverificadelleeventuali responsabilitàcheabbianoportatoalladiversavalutazioneeconomicadellaRincicotti&Orciani insede diacquisizioneconognivalutazionerelativa aisuccessivicomportamentigestionali”.Cosìimpostatal’istanza, fuchiesto unrisarcimentosolamenteper216milaeuro,Rincicotti replicòcontestandoallacontroparteundannoallasua immagineper400milaeuro, ilCdadiAset ormaiscaduto,contro ilpareredelsuolegale,si accordòperchiuderelavertenzaconunoscontodi30milaeuro sullefatturediPulifoxassumendosiperòtutte lespeselegali.Che risultaronopari a72milaeuro.Oltrealdanno, labeffa.

LORENZOFURLANI

Fano

Una serie di errori, omissioni,carenze e opacità che nell’arcodi dieci anni hanno causato al-l’amministrazione pubblica unaperdita finanziaria di un milionee mezzo di euro, di cui ora il sin-daco Massimo Seri dovrebbechiedere conto agli ex ammini-stratori di Aset e del Comune.

E’ la storia della Rincicotti &Orciani, azienda di autoespurgoe lavaggio di fosse settiche, ac-quistata nel 2003 da Aset (socie-tà gestita in house dal Comunedi Fano con il 97% delle azioni),che la presidente della commis-sione comunale di garanzia econtrollo, Roberta Ansuini, haricostruito dopo mesi di audizio-ni e acquisizioni di atti nella rela-zione finale dell’istruttoria. Larichiesta conclusiva rivolta alsindaco è quella di sanare l’iner-zia e l’inconcludenza fin qui pati-te dall’amministrazione comu-nale, promuovendo le azioni le-gali risarcitorie tuttora possibiliaffinché chi ha sbagliato paghi.

Quella diffusa ieri da RobertaAnsuini è una ricostruzione det-tagliata e rigorosa, lunga 35 pa-gine e divisa in 4 capitoli (L’ac-quisto, Anni 2004-2012, L’arbi-trato Aset, Considerazioni fina-li), che è stata inviata ai compo-nenti della commissione di ga-ranzia, agli altri organi istituzio-nali e ai mass media.

Nell’atto, che sarà discussonella prossima riunione dellacommissione di garanzia e con-trollo (la cui convocazione è pre-vista per la seconda metà di gen-naio), sono compendiati 5 annidi accertamenti svolti sulla con-troversa vicenda dal comitatocomunale di controllo, all’epocadella presidenza di Giuseppe DeLeo, e dalle commissioni di ga-ranzia e controllo della passata edella presente consiliature.

Circostanziando i passagginoti e facendo piena luce suquelli rimasti a lungo in ombra,in particolare l’azione di respon-sabilità promossa nel 2012 daAset contro Umberto Rincicottitramite un arbitrato conclusosicon una paradossale transazio-ne che ha gravato Aset di un ul-teriore costo di 42 mila euro, lapresidente Roberta Ansuini, ol-

tre a evidenziare le criticità stori-che di un acquisto “quantomenoincauto”, mette chiaramente inevidenza come la storia successi-va della gestione della Rincicotti& Orciani sia assimilabile, inpratica, all’azione delle tre scim-miette, che non vedono, nonsentono e non parlano.

Infatti, l’azienda comprata daAset per 1 milione e 113 mila eu-ro, sulla base di una proiezionedella redditività slegata dai datistorici e rivelatasi del tutto so-vrastimata, per decisione del so-cio di maggioranza rappresenta-to dal sindaco dell’epoca CesareCarnaroli e del suo vice RenatoClaudio Minardi (che votò l’attonell’assemblea dei soci), senzauna delibera del Consiglio comu-nale (un vulnus che tuttora im-pedisce l’incorporazione del-

l’azienda in Aset), fu totalmentesvalutata dopo appena quattroesercizi, accumulò risultati di ge-stione negativi per 309 mila eu-ro e realizzò una perdita totaledi liquidità da parte di Aset di1.507.740,89 euro, secondo i da-ti ricavati da atti e audizioni.

Eppure fino al 2011 nessunopensò di promuovere un’indagi-ne sui fatti, l’azione di responsa-bilità che secondo il comitato dicontrollo, nel marzo 2011, avreb-be dovuto partire da chi decisel’acquisto fu deviata su Rincicot-ti - il venditore diventato nel frat-tempo amministratore in con-flitto di interessi perché proprie-tario dell’omologa Pulifox - e sirisolse due anni fa in una beffacon un accordo gravoso perAset deciso da amministratoridecaduti.

Ma per le stesse ragioni ora lastrada per l’accoglimento delleproposte finali di Roberta Ansui-ni in commissione, e poi in giun-ta e in Consiglio comunali, è tut-t’altro che spianata.

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Le colpe di chi governò Aset e Comune

Chiamati in causa RovinelliCarnaroli, Minardi, Aguzzi

Severi, SantorelliMattioli e Gabbianelli

Sopra, Roberta Ansuini presidente della commissione di garanzia e controllo. In alto, RenzoRovinelli, il presidente di Aset che nel 2003 acquistò per 1 milione e 113.848,48 euro la Rincicotti &Orciani; sotto, Renato Claudio Minardi all’epoca vicesindaco, che approvò l’acquisto nell’assembleadei soci di Aset, e Stefano Aguzzi, sindaco negli anni della svalutazione e delle perdite dell’azienda

“Chi ha sbagliato ora deve pagare”Rincicotti & Orciani, la relazione finale di Ansuini: chieste a Seri azioni risarcitorie

La perdita finanziariacomplessiva di Aset per

l’incauto acquisto ammontaa un milione e mezzo di euro

Fano

Tanto vento ieri ha interes-sato l'intera città, con raffi-che molto intense per tuttala giornata, dalla costa finoall'entroterra.

Nonostante le folate ripe-tute e il proseguimento delmaltempo, però, le richiested'aiuto sono state limitatesul territorio.

I vigili del fuoco sono in-tervenuti con una squadradomenica nel tardo pome-riggio, alle 18.40 a Fenile,perché in via del Castello unpalo risultava pericolante.In poco tempo i pompieri so-no riusciti a mettere in sicu-rezza la zona e la situazioneè tornata ben presto allanormalità, senza causarenessun danno agli oggetticircostanti.

Il garbino per fortunanon ha portato danni rile-vanti a beni pubblici o priva-ti, ma alcuni disagi si sonoavuti solo per rami di albericaduti.

L'ufficio circondarialemarittimo di Fano ha inve-ce diffuso un avviso di condi-zioni meteo avverse, conpossibilità di burrasca, nelquale invita tutti gli addettidel settore marino a presta-re la massima attenzione.

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Pericoliper fortiraffichedi vento

Fano

I giovani democratici non ac-cettano di essere tacciati co-me stampella di vecchi appa-rati politici. Stuzzicati dalmovimento 5 stelle che hachiesto alla giunta di rende-re conto del contributo ditutta la componente giovani-le presente nella maggioran-za all’attività amministrati-va, hanno replicato metten-do in luce quanto: “una ge-stione disattenta delle strut-ture e dell’efficace funziona-mento dei centri di aggrega-zione ereditata dalla coalizio-ne di centrosinistra, unita adun bilancio che ha costrettotagli a numerosi assessoratinello scorso anno, abbianocostretto l’amministrazionea ripensare e riprogettareservizi che rispondano alleesigenze reali dei giovani”. Ilprogetto Dedalo è stato vara-to dall’assessore Del Biancoper rispondere alle esigenzedi ricerca occupazionale,continua l’impegno nel ricre-are le condizioni perché uncentro di aggregazione euna sala della musica, unitea una rinnovata consulta deigiovani siano capaci di offri-re un servizio al passo con itempi. Tra le prospettivenon manca la realizzazionedelle aule studio.

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Accordo sull’arbitrato, oltre al danno la beffa

LARICOSTRUZIONE

CONTROLLOCONCLUSO

L’ALLARME

Giovani Pd“Ripartirecoi serviziai ragazzi”LAREPLICA

ILRETROSCENA

Martedì12Gennaio2016 III

FANOT: 0721 31633 F: 0721 67984E: [email protected]

“Stop alle auto, così il centro rivive”Tosi rilancia la richiesta degli ambientalisti: altrove gli esercenti l’hanno capito

Fano

Si è svolto ieri mattina nella se-de municipale, un incontro frail sindaco Massimo Seri, l'as-sessore Cristian Fanesi e i rap-presentanti dell'associazioneForbici di Fano. Durante l'in-contro l'associazione ha pre-sentato un lungo documentoal sindaco e all'assessore allamobilità dove sono evidenzia-te quelle situazioni esistenti incittà, in cui è necessario inter-venire per migliorare i requisi-ti di sicurezza degli utenti dellastrada. L'intento della associa-

zione è stato quello di offrireuna soluzione per rendere lospazio urbanizzato più vivibilea partire dai bambini, che co-stituiscono una categoria dipersone troppo spesso dimen-ticata nel momento in cui ven-gono realizzate delle operepubbliche. "Scontiamo - han-no evidenziato i responsabilidi Forbici - un ritardo di decen-ni in ambito di pianificazionedella città e di organizzazionedegli spazi urbani; la città èsempre più predominio di chisi sposta in macchina, mentrestanno venendo meno le suecaratteristiche di luogo di in-contro e di scambio per i citta-

dini". Forbici è un'associazio-ne cittadina aderente alla Fe-derazione italiana amici dellabicicletta (Fiab) impegnata daanni sul fronte della mobilitàsostenibile. "La nostra associa-zione - spiega il presidente Pa-olo Tabarretti - fa parte di uncircuito europeo di realtà loca-li che cooperano a favore dellepolitiche di mobilità sostenibi-le e di tutte quelle attività chepermettono un miglioramen-to del nostro ambiente di vita.Riteniamo che la biciclettanon sia un fine a cui tendere,piuttosto costituisce un sempli-ce mezzo per rendere le nostrecittà più vivibili, a partire dalle

fasce più deboli. In questo am-bito l'Associazione Forbici as-sume il ruolo di chi con un oc-chio attento e competente per-corre le strade della città, ed of-fre la propria esperienza ecompetenza a chi dovrà effet-tuare le scelte per la città chedovrà venire". Grande apprez-zamento è stato inoltre espres-so dai soci dell'associazione alsindaco Seri, per aver di recen-

te incluso nel suo staff l'archi-tetto Paola Stolfa, presente all'incontro, tecnico provenientedal Comune di Pesaro che hacontribuito alla realizzazionedel progetto della bicipolitanae apprezzata esperta di reti ci-clabili.

Intanto oggi pomeriggio sultema della viabilità ci sarà unaltro incontro in Comune a cuisaranno presenti altre associa-zioni, incluso il comitato che sioccupa in particolare dell'in-terquartieri, delle opere com-pensative della terza corsia au-tostradale i cui lavori dovreb-bero iniziaredopo la firma del-la relativa convenzione, entrol'anno in corso, ma spazia an-che sui temi generali che coin-volgono la revisione del pianoregolatore.

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MASSIMOFOGHETTI

Fano

Qualcosa si muove per la riquali-ficazione della città: è partita laprocedura per il parco del cam-po di aviazione, è in via di elimi-nazione l'amianto dagli edificipubblici, va avanti la strada in-terquartieri, si prevedono pisteciclabili sia lungo la costa cheverso l'entroterra e l'elenco po-trebbe continuare. Ma per Enri-co Tosi, responsabile di Casa Ar-chilei, che da anni conduce unabattaglia in favore di una cittàpiù vivibile, è importante che an-che un'altra cosa si muova, so-prattutto alla luce dei problemidi inquinamento da polveri sotti-li che si registrano non solo inquesti giorni: la restituzione all'uso pedonale di tutto il centrostorico. Possibilmente evitandoprovvedimenti settoriali ed inter-venti come quello delle nuovefioriere che in qualche caso han-no peggiorato la situazione, resaancora più deprimente dal con-fronto con le città vicine.

"Il centro storico di Fano - os-serva Tosi, che rilancia una stori-ca richiesta degli ambientalisti -ben delimitato dalla strada na-

zionale e ottimamente servito davari parcheggi nelle sue adiacen-ze, è il luogo naturale della resi-denza, dell'incontro e del com-mercio e il suo uso esclusivamen-te pedonale e ciclabile ne aumen-

terebbe l'attrattività, come giàhanno constato per esempio aMilano, Bologna, Roma e in altregrandi e piccole città della peni-sola italiana, gli stessi commer-cianti in precedenza fieramenteostili a modifiche dello statusquo. Una vera pedonalizzazionelà dove esiste già nei fatti, insie-me a una Ztl ampliata e rispetta-ta molto meglio di ora, segnereb-be la rinascita di strade e piazzedi pregio mortificate dal conti-

nuo rinvio di una decisione atte-sa da decenni. E sono convinto -conclude Tosi - che la stragrandemaggioranza dei cittadini ap-prezzerebbe una tale decisione,dettata dal buon senso, dalla ne-cessità di avere aria pulita, tran-quillità e sicurezza in un'areache dovrebbe essere il "regno"del pedone e non dei motori. Sa-rà finalmente il 2016 l'anno buo-no?". In realtà l'ampliamento del-la pedonalizzazione di tutto il

centro storico è entrato nei pro-grammi di diverse giunte, mapoi "tra il dire e il fare ...". Sem-pre determinata è infatti la con-trarietà dei commercianti che sioppongono a qualsiasi variazio-ne dello status quo, soprattuttoin via Cavour, quale naturaleproseguimento della passeggia-ta di corso Matteotti, che dovreb-be essere la prima a escludere iltransito delle auto.

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Fano

Spettacolare quanto insolita lascena palesatasi ieri pomerig-gio a quanti sono passati in viaIV Novembre. Un’auto è rima-sta in bilico su una piccola aiuo-la spartitraffico, senza capovol-gersi, restando inclinata con lasua conducente all'interno spa-ventata. L'incidente è avvenu-to intorno alle 15.55 all'incro-cio tra via IV Novembre e viaPertini, l’interquartieri. Un gio-vane fanese di 27 anni stavaproseguendo a bordo della suaDodge Caliber bianca lungovia Pertini, diretto in via Roma,quando è entrato in collisionecon una Citroen C3 nera prove-niente dalla direzione opposta.La C3, condotta da I.C., unadonna fanese di 40 anni, arri-vava da via Roma e proseguivaverso il centro cittadino, quan-

do nell'impatto è finita controlo spartitraffico e non si è cap-pottata grazie ad un palettodella segnaletica verticale, cheha lasciato l'auto in bilico. Astabilire le cause che hannoportato alla collisione sono sta-ti gli agenti della polizia strada-le di Cagli, mentre i vigili del

fuoco sono giunti sul postoper aiutare la donna a usciredal mezzo. Per la 40ennetanto spavento e per fortunasolo ferite lievi. La donna co-munque è stata trasportatada un'ambulanza del 118 alpronto soccorso..

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L’associazione Forbici haincontrato il sindaco Seri

per illustrare le proprieproposte sulla viabilità

La pedonalizzazionedi via Nolfi Nordattesa per gennaio

Tanto spavento per la donna rimasta ferita lungo l’interquartieri

Schianto tra due auto alla rotatoriaCitroen inclinata resta in bilico

Mobilità sostenibile, tanti punti critici

Fano

La pinacoteca d’arte sacra diSan Domenico osserva da ie-ri la prevista chiusura stagio-nale. Tale periodo sarà comedi consueto riservato all’ese-cuzione dei lavori di conser-vazione, manutenzione ordi-naria e pulizia dell’ambientee delle opere in esse contenu-te. La pinacoteca ha registra-to nell’anno 2015 un lusin-ghiero successo di pubblico,grazie anche alle iniziative asfondo culturale, quali confe-renze e concerti, ospitate: 4gli appuntamenti musicalipiù prestigiosi, l’orchestrasinfonica Rossini e il duo Sca-rano – Rotatori si sono cimen-tati nelle musiche di Rossini ePiazzolla; l’orchestra del Suf-fragio, la Cappella musicaledel Duomo e l’Opera studiodi Pesaro, hanno eseguito unconcerto dal titolo I suoni e laparola; l’orchestra di fiati Fa-num Fortunae, diretta dalmaestro Sauro Nicoletti haeseguito il concerto d’estate;il coro polifonico Malatestia-no e il coro giovanile hannoeseguito il tradizionale con-certo di San Domenico. Lariapertura della pinacoteca èprogrammata per il prossi-mo mese dimarzo.

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Fano

Resterà visibile al pubblicofino al 31 gennaio la mostranata dalla creatività deglialunni della classe quinta Adel Liceo Artistico Apolloni,sezione arti figurative chesono rimasti suggestionatidagli angeli esposti al Mu-seo Civico. I ragazzi, guidatidai professori Stefano Pe-tretti e Giorgio C hanno svi-luppato, sia nel museo chenella chiesa di San Pietro invalle, nel modo più persona-le il tema dell'angelo e del sa-cro. I lavori svolti hanno por-tato gli alunni a riflettere sul-la decadenza di valori mora-li ed etici. Gli alunni intendo-no indurre i visitatori a riflet-tere su come l’attaccamentoalle cose superflue ci ha or-mai portato a distaccarci dalconcetto di sacro e alla per-dita di una consapevolezzadi noi stessi. “Una consape-volezza che sfocia in unosmarrimento quando, cer-cando la spiritualità, ci appa-re troppo lontana e incom-prensibile” commentano iragazzi che hanno lavoratosodo a questo progetto espo-sitivo utilizzando una vastagamma di materiali e forma-ti. Tra l’altro la mostra si co-niuga benissimo con quelladei sei bellissimi angeli li-gnei dorati portacero prove-nienti dall’arredo della Chie-sa di San Pietro in Valle.

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Naturale prosecuzione della passeggiata di corso Matteotti, via Cavour rientra nel progetto di pedonalizzazione

“Eliminando il trafficovie e piazze sarebbero più

attrattive. Occorre unprovvedimento complessivo”

Fano

Contrastata inmodoparticolareè lapedonalizzazionediviaNolfiNord,rinviatadalsindacopernonturbare laviabilità cittadinadurante lefestenatalizie.Tuttavia ilprovvedimentononèstatodefinitivamente revocato.Inquestocaso,essendo iltragittoviaMura Malatestiane-ViaMontevecchio, ViaNolfi,marginaleal centrostorico,chiuderealtrafficoviaNolfiNordnonfarebbealtrocheaggravarelamassicciapresenzadiauto aSassoniaecostringeregliautomobilisti acompiereun lungogiro.

Fano

Sono tre le patenti ritirate daparte della polizia stradale diFano per guida in stato di eb-brezza alcolica nella fine setti-mana appena trascorsa.

I controlli, inseriti nella cosid-detta operazione contro le stra-gi del sabato sera, sono stati ef-fettuati nella notte tra sabato edomenicanella zona del porto edel Lido, luoghi abbastanza fre-quentati dai giovani per trascor-rere momentidi svago.

Il tasso alcolemico dei tre gui-datori risultati fuori dai limiticonsentiti dalla legge rientravanella fascia media delle sanzio-ni, compresa tra 0,80 e 1,50grammi per litro. I trasgressorisono stati un giovane di 24 annidi Fano, trovato con un tasso al-colico di 1,10, una donna di Fa-no di 38 anni con il tasso più al-

to, di 1,35 ed un ragazzo di Pesa-ro di 21 anni neopatentato conun tasso di 1,08.

Nei confronti dei tre condu-centi la pena prevista per que-sta infrazione, che costituisceun reato penale, è una sanzioneda 800 a 3.200 euro, l'arrestofino a sei mesi, la sospensionedella patente di guida per seimesi e la decurtazione di 10punti. Le pene sono aggravatedi un terzo per aver commessoil fatto in orario notturno, men-tre per il neopatentato la san-zione pecuniaria viene aumen-tata da un terzo alla metà e ladecurtazione è di 20 punti dallapatente. I controlli della poliziastradale proseguiranno anchenei prossimi fine settimana neiprincipali quartieri cittadini eanche nelle periferie, al fine direndere sempre più sicura lacircolazione di tutti i veicoli,compresi gli orari notturni.

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L’INIZIATIVA

San Domenico

Pinacotecachiudeper lavorifino a marzoILPROGRAMMA

Scadenza il 31

La creativitàdei giovanisui valorida salvareLAMOSTRA

TRASALUTEECOMMERCIO

LADECISIONE

L’INCIDENTE

La Citroen C3 in bilico sulla rotatoria spartitraffico

I CONTROLLI

Patenti ritirate sabato notte dalla Polstrada

Ubriachi al volantePesanti sanzioni per tre

IV Martedì12Gennaio2016

Onlinewww.corriereadriatico.itFANO

Marotta

Riprendono, dopo le festivitànatalizie, gli incontri promos-si dal circolo culturale Marot-ta. La sala convegni della Cro-ce Rossa, ospiterà giovedì alle16 la conferenza "I templariieri e oggi". Il relatore saràCarlo Leoni. "Al relatore -spiega la presidente ErsiliaRiccardi - saranno sottopostidiversi interrogativi affinchépossano essere svelati sia i mi-steri che le leggende che ruo-tano attorno al mondo deitemplari. Come definirli, adesempio, in maniera corretta:cavalieri medievali, monaci osemplici difensori della fedecristiana e dei pellegrini chesi recavano in Terrasanta?Erano configurati come unvero e proprio esercito o unastruttura religiosa? QuestoOrdine del Tempio esiste an-cora o è terminato con la mor-te di Jacques de Molay il 18marzo 1314?" Leoni è un excolonnello dell'esercito italia-no che ha prestato servizio at-tivo in alcune regioni, comeFriuli e Toscana, per poi giun-gere nelle Marche dove,all'84esimo battaglione fante-ria "Venezia" con sede a Fal-conara Marittima, ha ricoper-to importanti incarichi. Faparte dell'associazione tem-plari cattolici d'Italia. Ricoprel'incarico di commendatorenei territori dell'ex Val Misa eVal Esino.

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Montemaggiore

Il movimento civico Monte-maggiore partecipa dà ap-puntamentoquesta sera alle21 per un dibattito sulla sani-tà. Intervengono FernandaMarotti del Forum provin-ciale per i Beni Comuni eMarco Bartoli della coopera-tiva sociale Art. 32 Onlus,nella sala conferenze delCentro Civico comunale diVillanova di Montemaggio-re. Tutta la cittadinanza, isindaci e i consiglieri comu-nali sono invitati a partecipa-re. "La sanità, da sempre iltema maggiormente neipensieri di tutte e tutti - silegge nella nota di presenta-zione - è di nuovo al centrodi un dibattito acceso, a se-guito degli ultimi provvedi-menti della Regione Mar-che. Lette delibere e deter-mine recentemente appro-vate, una domanda su tutteemerge: quale sanità ci at-tende? Una sanità migliore,più efficiente e meno costo-sa, o un servizio essenzialepiù lontano dai cittadini e al-la lunga più costoso?". Segui-rà il dibattito che di giornoin giorno, in ogni angolo delterritorio diventa semprepiù acceso e partecipato.

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ROBERTOGIUNGI

Montefelcino

In consiglio comunale una buo-na notizia e qualche polemicache rientra nel dibattito a se-guito di posizioni diversificatetra schieramenti opposti. Il Co-mune di Montefelcino si è atte-stato al sesto posto nella raccol-ta differenziata in provincia"un ottimo risultato - ha sottoli-neato il vice sindaco MaurizioMarotesi - che fa onore a tuttala nostra comunità". Il capo-gruppo di minoranza MassimoMarini ha fatto altrettanto au-spicando "che oltre ad essereun risultato che comporta unimportante beneficio per l'am-biente lo sia anche in termini ditariffe". Le posizioni sono rima-ste divergenti, per esempio, inmerito alla realizzazione di undepliant-guida di Montefelci-no. Il capogruppo della mino-ranza ha criticato che l'iniziati-va sia stata promossa da un pri-vato con l'avvallo indiretto delComune. Il sindaco ha replica-to che è stata un'iniziativa che

va a favore dell'intero territo-rio in termini turistici e storici.Per il consigliere Marzio Giaco-moni "di culturale in quel de-pliant c'è ben poco, pratica-

mente nulla". Insomma una se-rie di vedute molto differentitra loro. Il sindaco Marchettiha altresì replicato ad un postsi Facebook dello stesso Marinisottolineando che "non è statainutile la convocazione del con-siglio comunale con un solopunto all'ordine del giorno per-ché c'era da approvare una de-libera di giunta".

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Fano

E’ senza dubbio una passionedal crescente coinvolgimentoche sul territorio ha beneficiatoper molti mesi di un testimo-nial come Augusto palazzi cheha scalato fino alla finale, tuttele sfide della notissima trasmis-sione Rai di Antonella Clerici.certo un testimoniale d’eccez-zione ma anche una lunga econsolidata tradizione faneselegata alla pasticceria che trovanel carnevale il suo apice tantoin produzione quanto in fanta-sia.

Da non dimenticare poi cheil comparto alimentare ha datogrande prova di resistenza intempo di crisi, e la pasticceria èuno dei settori più solidi che of-fre oggi concrete possibilità dilavoro e di business.

Confartigianato Imprese,tramite il proprio ente di for-mazione Imprendere, a febbra-io avvierà a Fossombrone il cor-so di qualifica "Addetto di cuci-na con indirizzo pasticceria"presso il Panificio/Pasticceria"La Casa del Pane". La scaden-za per iscriversi è fissata per il 5febbraio. Per informazioni e

adesioni è possibile contattareImprendere al numero0721/805989 oppure visitare ilsito www.imprendere.net

Il settore dell'artigianato ali-mentare nelle Marche, secon-do i dati dell'Ufficio Studi diConfartigianato, è compostoda 3.136 imprese che rappre-sentano il 6,5% del totale delleimprese artigiane e il 26,7% deltotale delle imprese alimentari.Nell'ambito della produzionealimentare artigiana, il com-parto più consisteste è quellodei servizi di ristorazione: cibid'asporto che conta 1.270. parial 40,5% del settore, segue laPasticceria, panifici e gelateriecon 1.164, pari al 37,1%, dallaPasta con 329 imprese, pari al10,5% e dalla Lavorazione econservazione di carne e pro-duzione di prodotti a base dicarne con 103 imprese, pari al3,3%. In provincia di Pesaro Ur-bino nell'artigianato alimenta-re operano 761 imprese .

Ma l’amore per la pasticce-ria non è solo un business fontedi lavoro e sostegno all’econo-mia: basti pensare a quanti ap-passionati e amatori si cimenta-no in concorsi e sfide. Come ac-cade per esempio con il concor-so cake edition.

Ci sono due insegnanti, lametalmeccanica, la farmacistaed anche la disoccupata. Lapassione per i dolci unisce leprofessioni più disparate ma leiscrizioni raccolte fino ad oggidalla Cake Edition, l’unica gara

di pasticceria amatoriale dellaprovincia di Pesaro e Urbino,hanno comunque un unico co-mune denominatore: sono tut-te donne. I concorrenti potran-no realizzare dolci di propriainvenzione o classici della pa-sticceria italiana che verranno

giudicati da esperti del settore:Andrea Urbani di Guerrino,Francesco Dionisi del Bon Bone Matteo Cavazzoni di Pasticce-ria Cavazzoni. Saranno gli stes-si pasticcieri che ospiteranno legare a seguire e guidare gli sfi-danti nella realizzazione dei lo-ro dolci che verranno assaggia-ti non solo dalla giuria tecnicama anche da quella popolare,rappresentata dai clienti del lo-cale. Per diventare giudici po-polari è sufficiente partecipareall’aperitivo cena (costo 15 eu-

ro) che comprende un primo(Pasta di Montagna), pasticce-ria salata, finger food, vino e ladegustazione dei due dolci ingara. Per informazioni e riceve-re il regolamento completo èpossibile telefonare al numero0721.830710 oppure rivolgersiall’agenzia Comunica Srl in viaAlavolini n.6 a Fano. Il termineper presentare l’iscrizione sca-de il 14 gennaio. L’iscrizione sipuò effettuare direttamentesul sito www.chefinthecity.net.

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Pasticceria tra passione e businessUn settore in forte crescita: dai corsi professionali alle sfide amatoriali è un vero boom

Il segretario Gostoli“Presente alla riunione”

Ma il primo cittadinodi Sant’Ippolito smentisce

Fare il pasticcere, in una città di grandi tradizioni come Fano, può diventare un’importante soluzione occupazionale

SanCostanzo

"La realtà è più avanti. Viaggionell'Italia che cambia" è il titolodello spettacolo d'inchiesta, cheandrà in scena sabato alle 21.15al teatro della Concordia, con ilcontributo del Comune. Per ol-tre tre anni il giornalista e scrit-tore Daniel Tarozzi ha girato incamper tutte le regioni d'Italia,incontrando oltre 400 realtà,dall'imprenditore al giovane de-crescente, dall'attivista al conta-dino. Le ha incontrate e raccon-tate nel suo libro Io Faccio Così,continuando a mapparle nelblog italiachecambia.org. Dall'incontro con il cantautore Stefa-no Fucili, già collaboratore diLucio Dalla, autore dell'albumVita Libera, nasce l'idea di rea-lizzare uno spettacolo per rac-contare l'Italia che cambia.Coinvolgono il regista e attoreteatrale Fabrizio Bartolucci, giàcollaboratore di Dario Fo, che,con la sua esperienza, partendodal testo di Tarozzi, ha ideato,con Daniel e Stefano, lo spetta-colo. Per prenotare i biglietti

(347.7799362); prevendita a te-atro giovedì e venerdì dalle 17 al-le 19. Possono essere acquistatianche il giorno dello spettacolo.Parte del ricavato sarà devolutoa favore dell'associazione Ma-ruzza - Regione Marche Onlusper formare personale specializ-zato nelle cure palliative pedia-triche per bambini affetti da ma-lattie inguaribili.

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Teatro La Concordia, sul palco Daniel Tarozzi

Lo spettacolo d’inchiestasull’Italia Paese che cambia

Comuni ricicloni, la minoranza di Montefelcino incalza la giunta

“Bene sulla raccolta differenziatama ora le tariffe devono diminuire”

In consiglio comunalepolemica sul depliant-guidaaffidato a un privato: “Non

c’è nulla di culturale”

IsoladelPiano

"Erronea l'informazione di Cor-riere Adriatico - ha riferito inconsiglio comunale il sindacoGiuseppe Paolini - in merito all'auspicio del segretario provin-ciale del Pd Gostoli per promuo-vere le Unioni dei Comuni". Inverità la nota in cui si affermava"che all'incontro indetto da Go-

stoli c'era anche Isola del Piano"nessuno l'aveva inventata. Si eratrattato di un comunicato del se-gretario provinciale pidiessino.Lo stesso che ha poi pubblicatonella bacheca telematica del Pdil ritaglio dell'articolo. L'interro-gazione consiliare era sottoscrit-ta dal capogruppo della mino-ranza Andrea Montalbini cheannotava "in merito alla unio-ne-fusione del Comune di Isoladel Piano è apparso su Corriere

Adriatico, un articolo dal titolo:"Uniamo i Comuni" in cui il se-gretario provinciale del Pd, af-ferma di aver chiamato i sindacitra cui Isola del Piano, con l'in-tenzione di far "nascere unagrande Unione dei Comuni. Nelprecedente consiglio comunale- ha aggiunto Montalbini - il sin-daco Paolini ha affermato chelotterà fino alta fine per mante-nere l'autonomia del comune diIsola del Piano. Considerato che

il nostro è un piccolo Comunedovrebbe considerare seriamen-te l'ipotesi di aderire ad un'Unio-ne o fusione di Comuni valutan-do alleanze strategiche e nondiktat di partito". Montalbini ha

chiesto "se il Comune di Isola delPiano ha partecipato a tale in-contro; se in caso affermativochi vi ha partecipato; se nonsembri paradossale affermaredi difendere il nostro Comune epartecipare dopo poche settima-ne ad un incontro di partito in-centrato proprio su tale tema ese esistono strategie reali e con-venienti per associarsi con altricomuni e con quali".

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Unione dei Comuni, il mistero del sindaco Paolini

In scadenza le iscrizioniper la formazione

di Confartigianato e lapartecipazione a Cake Edition

Le associazioni

Sanitàassembleacon espertie cittadini

L’INIZIATIVA

Il giornalista Daniel Tarozzi

L’AMBIENTE

Montefelcino è al sesto posto nella raccolta differenziata in provincia

LAQUERELLE

LEMANIINPASTA

ILDIBATTITO

Circolo Marotta

I templariieri e oggiLezionedi LeoniL’INCONTRO

Martedì12Gennaio2016 V

Onlinewww.corriereadriatico.it FANO •VALCESANO

•• 4 PESAROPRIMOPIANO MARTEDÌ 12 GENNAIO 2016

Lamarcia suAncona dei cagliesinon ottiene la sperata revocaOccupata la strada, slogan e rabbia per ilmancato confronto

– ANCONA –

FUORI 500 cittadini piuttosto ar-rabbiati, dentro la commissioneconsigliare Sanità con il Pd subitodiviso. Il finale è quello prevedibi-le: sospensione dell’ultima delibe-ra, respinto almittente il documen-tocon richiestadi revocadegli stes-si provvedimenti. Se ne riparla frasei mesi, dopo verifica. In perfettostile politico: quando non si sa co-sa fare e c’è unapattugliadi cittadi-ni arrabbiati si rimanda. Le oppo-sizioni sparano ad alzo zero: Leo-nardi (Fdi): «Ceriscioli è finito nelPantano». Pierantoni (M5S): «De-mocrazia accantonataper fare scel-te incomprensibili per i cittadini».Lacommissionenonso-lononhavoluto ascolta-re una delegazione dimanifestanti, ma ha fat-to anche fatica a riceve-re i primi cittadini.

L’ALLARME rossoper lamaggioranza lo sipuò percerire dalla riu-nione dei consigliericon i tre segratari di par-tito (Francesco Comi,AmtonioPettinari eLo-renzo Catraro). Com-promesso finale: «La ri-forma va avanti ma ladelibera va modificatain due punti, sospen-dendo gli effetti antici-pati dai dirigenti dell’Asur: ripri-stinati punto di intervento nottur-no e letti di lungodegenza, con ve-rifica tra sei mesi». Insomma si so-spendono gli effetti, ma l’obiettivofinale resta lo stesso. Un risultatolamobilitazione dei cittadini lo hacomunque ottenuto. Non è quelloche si aspettavano i 250 cagliesipartiti puntuali alle 14,30 da Caglialla volta inPiazzaCavour di fron-te al palazzo della Regione, i varicomitatiprovenientidaOsimo,Fa-briano, Matelica, San Severino,Tolentino. Slogan, manifesti, fi-schietti ed anche un’occupazioneprovvisoria della strada conmani-

festanti sdraiati a terra e problemiper il traffico.

NELPALAZZO laCommissionevedeva i primi distinguodel consi-gliere Federico Talè (Pd), mentreil presidente Ceriscioli ha chiusosubito la porta al documento deisindaci dell’aria vasta che chiede-va la revoca: «Improponibile». Isindaci sono dovuti rimanere fuo-ri: «Dobbiamo ringraziare M5Sper averci ospitato con il consiglie-reFabbri in una sala a pianterrenoe non ci volevano nemmeno fareentrare. Eravamo in rappresentan-

za dei 55 sindaci della sua provin-cia eCeriscioli non ci ha voluto in-contrare. La delibera è inaudita èessere presi in giro è davvero unacosa inaccettabile e da domani ciorganizzeremoper avviareun refe-rendum». Mentre passa il consi-gliere regionale Gino Traversini(Pd), Gambini è sbottato: «Vergo-gnatevi il vostro contentino è solounmodo per spostare le proteste epoi continuarenellevostre scellera-te decisioni». La decisione finalenon è ovviamente quella speratadaimanifestanti. Tutt’altro. Scattala rabbia: «Buffoni, buffoni, buffo-ni». D’altra parte finiscono nel tri-tacarne i sindaci Pd che pure han-no vorato la richiesta della revoca,inutilmente. Il sindaco di CagliAlessandri arringa la folla con ilmegafono: «E’ unaulteriore vergo-gna. E tra tre mesi non ci sarà piùnulla ugualmente. A noi sindaci cihanno di nuovo preso in giro perl’ennesima volta. Questa volta lebugie dovranno pagarle». I conte-statori risalgono sul pullman, ver-so Cagli. «Non finirà qui», è la fra-se ricorrente.

Mario Carnali

I NUMERI

ILPUNTO

CERISCIOLIBOCCIASUBITOISINDACIPD

IL CASO LA CONTESTAZIONEDI RUGGERI: «SOLO IERI NE HOCONTATI 12, SAREBBE GIUSTOUTILIZZARLI»

«All’ospedale di Fossombrone ci sono letti vuoti:ma perché?» 500

STRADABLOCCATA Imanifestanti in piazza Cavour

Cosa faranno adesso quei sindaci delPd pesarese che hanno votato un do-cumento in cui chiedevano la revocadi 4-5 delibere e hanno ottenuto la so-spensione (per sei mesi) dell’ultimadetermina dirigenziale? Cosa faràl’intrepido presidente (non governato-re, mi raccomando) che alla primadifficoltà ha dovuto: prendere le di-stanze dai suoi dirigenti; convocareuna riunione di maggioranza con ad-dirittura i segretari regionali dei parti-ti; respingere come improponibile unordine del giorno votato da tutti o qua-si i sindaci del Pd della sua provin-cia?Ci fosse ancora unminimo di po-litica qualcuno fermerebbe i giochi espiegherebbe ai cittadini come e per-ché si debbono fare alcune scelte. Perla ‘loro’ salute e anche perché le leggidello Stato lo prevedono. Fino ad abo-lizione o cambiamento di governo.Invece si va avanti a tentoni, con co-municati incomprensibili anche a chiconosce l’argomento. Eppure in consi-glio regionale ci sono fior fior di gior-nalisti ben pagati. Come i dirigentidella Sanità che vengono smentiti, al-meno in parte, dai loro datori di lavo-ro senza che a nessuno venga inmen-te di riflettere sulla discontinuità an-nunciata e non praticata. Ma la coe-renza non è da tempo di questo mon-do, figurarsi nella politica.

di LUIGI LUMINATI

– FOSSOMBRONE –«HO FATTO un giro all’ospedale – o quelche ne rimane – di Fossombrone stamattina(ieri per chi legge, ndr) e ho potuto accertareche al momento ci sono ben 12 posti letto inu-tilizzati.Di fronte al sovraffollamento e al caosche si vive nei Punti di Primo Intervento aUr-bino e a Fano, questi posti liberi a Fossombro-ne mi sembrano davvero un’indecenza, unaenorme indecenza».

LADENUNCIA è di CarloRuggeri, ex consi-

gliere comunale e provinciale, nonché attualecoordinatore regionale dei Liberaldemocrati-ci. «E pensare – prosegue Ruggeri – che i 30posti letto in dotazione a Fossombrone fino al31 dicembre erano tutti occupati... Sappiamobene che ogni giorno si allungano sempre dipiù le file dei pazienti nelle sale e nelle lettighedei Pronto Soccorso, con il rischio di vita inogni momento, per mancanza di posti letto ecure adeguate, e sono emerse storie indecentile più varie, che per esempio raccontano didonne costrette a spogliarsi nude davanti a pa-

zienti uomini. Se i responsabili di questo sface-lo possiedono ancora un briciolo di umanità,provvedano subito a smaltire il sovraffolla-mento dal drammadei Pronto Soccorso diUr-bino, Fano e Pesaro, innanzitutto rioccupan-do i posti letto, ora liberi, negli ospedali chehanno chiuso.Dopodiché si vada alla riapertu-ra – conclude Ruggeri – dei tre ospedali ghi-gliottinati (Cagli, Fossombrone, Sassocorva-ro), come hanno pure chiesto ben 55 sindacinell’ultima conferenza di Area Vasta...».

Adriano Biagioli

In 250 sono arrivati daCagli, con tre pullman ele auto private perdifendere gli ospedali dipolo. Altri pullman daFabriano, Osimo eMatelica in difesa anchedei punti nascita

MANIFESTANTI

SOSPENSIONELACOMMISSIONEDECIDEDI SOSPENDEREGLI EFFETTIPERH24ELUNGODENZA

SANITA’BOLLENTE

FRONTEUNICOOltre ai 250 cagliesiche chiedevano larevoca totale delledelibere ancora daapprovarema giàattuate dai dirigentidell’Asur, in piazzaCavour ad Anconaanche i comitati deipunti nascita diFabriano, Osimo eSan Severino. Isindaci Alessandri eGambini contestanole «bugie diCeriscioli»

••5PRIMOPIANOMARTEDÌ 12 GENNAIO 2016

“di SIMONA SPAGNOLI

«CREDEVO di rappresentareuna risorsa, mai avrei pensato dipoter diventare un problema perl’Azienda Marche Nord. Così, as-sumendo una scelta del tutto per-sonale, ho deciso di andare a svol-gere l’attività libero-professionalein un centro privato». Nelle paro-le del dottorPaoloCoschiera, il ra-diologo più apprezzato della pro-vincia, si percepisce una vena diamarezza.Dottor Coschiera, quando è av-venuto il passaggio?«Esattamente un anno fa – rispon-de il primario del dipartimento diDiagnostica per immaginidell’ospedale Marche Nord –All’epoca la direzione decise dicontingentare il numero di esamiche ogni professionista poteva fa-re privatamente attraverso ilCup».C’entrano qualcosa i redditi deimedici pubblicati sui quotidia-ni, con lei largamente in testa?«Immagino di sì.Ma non ci possofare niente: siccome mi piace lamia professione, e voglio seguirebene i pazienti, questo mi porta alavorare tanto. Conseguentemen-te ho un reddito imponibile alto,ma alte sono anche le tasse che pa-go visto che è tutto fiscalmentetracciabile».Ha influito anche l’indagine del-la Finanza sull’ospedale?«Può essere, io sono stato uno deiprimi ad essere controllato e nonhanno trovato nulla di anomalo».Tornando al regolamento, a leinon andava bene...«Io e altri colleghi, anche primari,ci siamo trovati nelle condizionidi non poter più gestire la liberaprofessione».Perché?«La nostra attività richiede unmargine di elasticità: se un pa-ziente sente che c’è qualcosa chenon va e individua il medico disua fiducia, è evidente che se c’è ladisponibilità del professionista

l’esame si può fare in tempi brevi.Conquesta regolamentazione, ter-minato il contingente non si pote-va aggiungere niente».Insomma, lei per l’ospedale lavo-rava troppo...«Detto in termini riduttivi, è co-sì».Adesso cosa è cambiato per leiin ospedale?«Continuo a fare le stesse ore, congli stessi compiti, ma quandosmarco il cartellino smetto di lavo-rare per la sanità pubblica e vadoinuna struttura privata. Enatural-mente vengo pagato menodall’azienda, mi viene detrattaun’indennità mensile di circa1800 euro».Ma anche l’ospedale, cui va piùdella metà degli incassi sulleprestazioni pagate privatamen-

te dai cittadini sugli esami, in-troiterà meno fondi...«Non so valutare. So che in Ger-mania, o in Gran Bretagna, fannoa gara per assicurarsi i professioni-sti perché portano servizi e ric-chezza alla struttura per cui lavo-rano. In Italia abbiamoun concet-to diverso, il medico non è sem-pre valutato per quello che fa».Potrebbe ripensarci se l’Azien-da glielo chiedesse?«Nonpotrei anche se lo volessi, so-no vincolato al centro privato percinque anni.Ma è difficile che ac-cada, ci sono un sacco di normati-ve molto vincolanti che oggi con-sentono alla struttura pubblica difare praticamente solo le urgen-ze».E’ tutto molto burocratizzato.«Da qualche parte ho letto chequesta ingessatura fa perdere alPaese 200 miliardi di euro l’anno.E’ innegabile che la libera iniziati-va porti dei vantaggi, va controlla-ta ma non vuole eccesso di buro-crazia. Altrimenti passa anche lavoglia di lavorare».

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Rispetto ad un anno fa,quando finiscono il mioorario, smarco il cartellinoe vado in un centro privatoE’ stata una scelta obbligata

IL SEGRETARIO PROVINCIALE diFratelli d’Italia Antonio Baldelli tornasull’argomento sanità per denunciare «lacontraddittorietà delle affermazioni resenello stesso giorno dal presidente della pro-vinciaTagliolini». «Tagliolini e gli altri sin-daci del Pd – attacca l’esponente di centro-destra – dopo aver disertato permesi la con-ferenza d’Area Vasta, su evidente ordinedel loro partito, il 9 gennaio sono stati co-stretti (dalla rivolta popolare in atto) a pren-dervi parte e a votare all’unanimità un do-cumento che chiede la modifica del Pianosanitario. Ebbene, lo stesso giorno in cui

ha votato per chiedere la modifica del Pia-no, Tagliolini ha rilasciato dichiarazionipubbliche riportate il 10 da alcuni organidi informazione in cui ha affermato l’esattoopposto, ossia che il Piano sanitario non sitocca. Queste le testuali parole dell’espo-nente del Pd: ‘sulla questione MarcheNord e sul Piano sanitario regionale non sitorna indietro: questo credo sia un discor-so chiaro a tutti’».

ALLALUCE di ciò, Baldelli si domanda:«Perché non essere sinceri coi cittadini?Perché a seconda dei luoghi e delle conve-

nienze politiche affermare due principi fraloro inconciliabili? Ormai tutti sanno cheMarcheNord corrisponde ad ospedale uni-co, previsto dal Piano sanitario come strut-tura ospedaliera che deve garantire i livelliminimi di assistenza sull’intera provincia.Dunque, la previsione dell’ospedale unicoè quella che sta conducendo allo smantella-mento di tutti gli ospedali, Fano e Urbinocompresi. A tal punto torna in mente chemolti di coloro che solo oggi chiedono lamodifica del Piano sanitario, per anni han-no avallato ciecamente le scelte scelleratedel loro partito (Pd) sulla sanità e che per-

tanto sono complici di ciò che sta accaden-do ai nostri ospedali e alle nostre comuni-tà».

«PERAMOREdella verità occorre aggiun-gere che ci sono anche alcuni sindacid’area Pd, purtroppo pochi (quelli semprepresenti, al contrario dei loro colleghi dipartito, alle conferenze di Area Vasta) chesi sono invece – conclude Antonio Baldelli– dissociati da tempo dalle scelte sanitariedi Ceriscioli e compagni. Questi meritanola nostra fiducia, non chi afferma una cosaper poi smentirla il giorno stesso».

LAPOLEMICA BALDELLI (FRATELLI D’ITALIA) ATTACCA TAGLIOLINI E GLI ALTRI SINDACI: «PER FORTUNANON SONOTUTTI COSI’»

«Nel Pd c’è troppa gente che cambia parere.Non sono sinceri coi cittadini»

«L’ospedale voleva che rallentassiHopreferito lavorare nel privato»PaoloCoschiera racconta la sua scelta per l’attività professionale

LAFRENATADIMARCHENORDSOTTOCONTINUOCONTROLLODELLAFINANZAECONPROBLEMIBUROCRATICI, L’AZIENDAHACHIESTODI FRENARE. ORA INCASSERA’MENO

RADIOLOGOSTAKANOVISTALAVORANDOMOLTEOREOLTREL’ORARIO EDESSENDOMOLTO RICHIESTO, IL DOTTOR COSCHIERAAVEVARAGGIUNTOCIFREDI STIPENDIOELEVATE

LAMOTIVAZIONE«Marche Nord ritenevaeccessiva la mia attivitàprofessionale intramoenia»

PREMIATOPaolo Coschiera, radiologo, ha ottenuto anche unriconoscimento dal Comune per il suo lavoro

COSACAMBIAPER IL PRIMARIO

•• 10 PESAROEPIANDELBRUSCOLO MARTEDÌ 12 GENNAIO 2016

DUE PROCESSI già cominciati e sempreper lo stesso motivo: stalking. Il protagonistaè un 51enne dell’entroterra pesarese accusatodall’ex moglie di ingiuriarla, minacciarla dimorte, pedinarla, tempestandola di telefona-te. Non solo: ci sono stati anche episodi dimaltrattamenti continuati per anni. E tuttoquesto anche di fronte ai figli minorenni del-la coppia. Un comportamento che ha portatola donna, dopo anni di silenzi, a rivolgersi al-

lo studio legale Antoniello-Orsatti di Pesaroperdenunciare tutto l’inferno che stava viven-do.

MA ANCHE dopo le denunce, il comporta-mento dell’ex marito non è cambiato. Anzi,ha continuato ad offendere la moglie che nelfrattempo si è separata chiedendo alle struttu-re sociali pubbliche un aiuto per affrontare ledifficoltà. Ma a colpire in questa vicenda è la

presenza di minori che spesso hanno spessoassistito a queste aggressioni verbali con in-sulti irripetibili da parte dell’uomo alla sua exmoglie. E di fronte a loro non sono mancateneppure le aggressioni, avvenute anche difronte ai servizi sociali, e soprattutto senza al-cuna remora nel far vedere ai figli che cosa sipuò arrivare a dire alla loromadre. E i primi aportarsi dietro forse per sempre quei tristimo-menti sono proprio loro: i figli, alcuni deiquali ancora minorenni.

ILCOMPITO di pagare le socie-tà di trasporto pubblico è ancoradelle Province. «Il pieno trasferi-mentodelle competenze dei paga-menti doveva avvenire entro il 31dicembre, ma è stato rinviato amarzo», fa sapere il capogruppo re-gionale di Area popolare, MircoCarloni. Quindi, almeno fino adallora, Adriabus potrà continuarea pretendere che siano gli uffici diviale Gramsci a saldare il debitodi oltre un milione accumulatosidal luglio 2014 ad oggi. Debitoche deriva da una parte dell’Ivasul servizio reso che Adriabus haregolarmente versato ma nessunente pubblico gli ha rimborsato.Come non li ha ricevuti Adria-bus, così è per le altre società ditrasporto pubblico delle Marche,«per circa 4,5 milioni di euro intutta la regione», riporta Carloni.

MA Adriabus è l’unica ad avereemessoundecreto ingiuntivo a ca-rico della Provincia per ottenere isoldi. Le società di trasporto nonhanno ricevuto il rimborso di unaparte dell’Iva perché è in atto datempo un conflitto di attribuzio-ne. Ossia, le Province dicono chespetta alla Regione versare quei

soldi, la Regione si rifiuta di darli.Nel frattempo, «ho constatato chenei bilanci dei due enti non sonostati previsti capitoli di spesa perquesto scopo», puntualizza Carlo-ni. Il direttore generale della Pro-vincia, Marco Domenicucci, hasempre dichiarato che l’ente nonpuò provvedere direttamente. Il

giudice, chiamato in causa dal de-creto ingiuntivo, ha incaricato untecnico di valutare le condizionieconomiche dell’ente per capirese è vero. In Provincia ritengonoche il tecnico non si esprimerà pri-ma di marzo e che allora il debitopasserà alla Regione insieme allacompetenzadei pagamenti sui tra-

sporti pubblici. AdAncona, inve-ce, pare che i tecnici da tempo sug-geriscano, invano, agli ammini-stratori di affrontare la questione.Ora se ne fa carico Carloni: «Hopresentato un’interrogazione inconsiglio regionale per sapere leintenzioni della giunta. Spero cheCeriscioli intervenga al più pre-sto». Anche perché Adriabus hagià annunciato che sarà costrettaa ridurre le corse e tagliare il per-sonale se non riavrà a breve i sol-di. �«L’insolvenza prolungata deipagamenti non solo rischia di dan-

neggiare i cittadini,mamette a ri-schio posti di lavoro – concludeCarloni -. Non si può continuarea rinviare, anche perchè i recentiaccordi tra Stato e Regioni consi-derano strategico il rafforzamen-to del trasporto pubblico localeper ridurre gli inquinanti».

Patrizia Bartolucci

REATI Episodi ripetutivengono imputati al 51enne

Bizze del meteo:sfiorati i 20 gradiMa tra poco arrivala sciabolata artica

E’ STATA una giornata funesta,quella appena trascorsa, per la fau-na selvatica dei nostri territori. Ie-ri l’operatore del Cras ha ricevutonumerose chiamate da una parteall’altra della provincia, richiestedi intervento per salvare caprioli,volpi e allocchi in difficoltà. APe-saro, il corpo senza vita di una vol-pe è stato rinvenuto in stradadell’Angelo Custode (in zona Ba-ratoff), poco prima del pontedell’autostrada. Difficile stabilirele cause del decesso, probabilmen-te l’urto conun’auto in corsa o for-se un avvelenamento. Immediata-mente è stato allertato il Centrodi recupero della fauna selvatica,che però, ridotto allo stremo econ il futuro ancora incerto, non

è riuscito ad intervenire in quan-to già impegnato nel recupero diun capriolo investito nella zonadi Fermignano. E anche per que-st’ultimo animale il destino sem-bra segnato. Dopo l’interventodell’operatore infatti, il capriolo è

stato portato al centro veterina-rio, ma la situazione è sembratada subito grave, con una zampa incancrena.Difficile pensare chepo-trà sopravvivere. Un altro caprio-lo con le zampe fratturate è stato

poi soccorso a Gradara, mentreun allocco ha tenuto impegnateadUrbino diverse persone perchéera stato rinvenuto in una chiesa.

TORNANDO alla volpe rinvenu-ta alla Baratoff, non è poi così raroche questi selvatici, in cerca di ci-bo, si avvicinino alle case. Pro-prio ilmese scorso, aValdara, nel-la zona di Apecchio, una volpe èdiventata amica di un’abitante, lagiovane Michela Tocchini di 19anni, che è riuscita ad avvicinarlae ad offrirgli unbiscotto.L’anima-le, come tutti i selvatici, natural-mente elusivo, ha superato ogniindugio e da allora, quando si fanotte, Michela la chiama per no-me (Holly) e lei arriva di corsa.

Fra.Pe.

DONNENELMIRINO LA EX CONSORTE LO ACCUSA DI MINACCE E PEDINAMENTI, TESTIMONI I MINORI

Stalking contro l’ex moglie, 51enne va sotto processo due volte

Adriabus, debito resta alla ProvinciaCarloni sprona: ‘La Regione decida’Il trasferimento delle competenze di pagamento rimandato a primavera

IL TRAMCHE SI CHIAMADESIDERIO Studenti e non solo inpiazzaleMatteotti mentre salgono su uno dei bus di Adriabus

SOLO pochi giorni fa si prote-stava per il ghiaccio che colse disorpresa i pesaresi. Ieri invece,la colonnina dimercurio è schiz-zata su fino a superare i 19°, uncaldo anomalo per gennaio. Iventi di garbino infatti, hannospazzato via l’aria fredda por-tando un clima primaverile. Aregistrare le bizzarie di questoscombinato inverno è come sem-pre l’Osservatorio Valerio, chesegnerà sugli annali le 19 tac-chette superate dal termometroieri alle 14. «A gennaio è moltoinsolito rilevare queste condizio-ni – osserva Alberto Nobili delValerio – una temperatura piùalta si ebbe solo il 28 gennaiodel 1979, con 20°. Quella diquest’anno quindi è la secondatemperatura più alta di sempreper gennaio». E il caldo anoma-lo sta provocando danni. Moltepiante, tradite dal clima mite,sono già arrivate a fioritura.Sui prati anche in collina si no-tano addirittura le primule infiore. Ma il caldo ha le ore con-tate. Tra il 15 e il 20 gennaioun blocco d’aria gelida si stac-cherà dal Circolo Polare Articoe punterà a sud, innescandoun’ondata di freddo importantesul Mediterraneo. Neve fino abassa quota. fra.pe.

NUMEROSI INTERVENTIQuelli del Cras, che peròha sempre meno personalea disposizione

ANIMALI IL VOLATILE HA TENUTO IMPEGNATEDIVERSE PERSONEAURBINO. GIORNATA FUNESTA PER IL RESTODELLA FAUNA

Allocco in chiesa, volpe uccisa, capriolo ferito amorte

ANCORA FURTI alle macchinette delle bibite. I ladri sono entratil’altra notte allaMicropiscina, lungo la stataleAdriatica.Hanno forzatouna porta e tagliata la catena, dirigendosi alle tre macchinette presentinella struttura: quella sforna bibite, quella delle patatine e quella delcaffè. Sono state tutte forzate e depredate dei soldi che contenevano.Rubato anche il fondo cassa della Micropiscina, qualche centinaia dieuro.

SULPOSTO, per i rilievi di legge, sono intervenuti i carabinieri a cuispetta il compito di dare un nome agli autori di quest’ennesima incur-sione notturna. Che sta dimostrando comequalunque struttura pubbli-ca o privata diventi durante la notte terra di conquista di malviventi acaccia di spiccioli. I quali non vengono intimoriti da nulla: i vetri anti-sfondamento vengono fatti a pezzi (come l’altro ieri per il terzo furtonella sede di Pesaro Studi), le catene anche pesanti che bloccano le por-te, tagliate come burro, i sistemi d’allarme affogati nella schiuma. E idanni superano quasi sempre l’ammontare del bottino.

FURTO FORZATE LEMACCHINETTEDELLE BIBITE

Incursione allaMicropiscina

IL CONSIGLIERE«Problema che non si puòcontinuare a non affrontare:è peggio per utenti e autisti»

•• 12 MARTEDÌ 12 GENNAIO 2016

e-mail: [email protected]: [email protected]

di SILVANO CLAPPIS

IL PORTO di Fano perde un’al-tra sua storica componente. Il tri-bunale ordinario di Pesaro haemesso la sentenza di fallimentodella Nautica Stefanelli, società aresponsabilità limitata con sedein viale Lungomare Mediterra-neo 1. La decisione è stata adotta-ta il primo dicembre scorso dalTribunale il quale ha nominato ilcuratore fallimentare nella perso-na della commercialista MonicaBinda di Pesaro ed ha assegnatoai creditori il termine di 30 giorniprima dell’adunanza, per la pre-sentazione delle domande di insi-nuazione, termine che è stato fis-sato al 18 gennaio prossimo.

AMMAINA bandiera così unadelle più note aziende della nauti-ca locale, gestita dalla famiglia Ste-fanelli per alcune generazioni. FuCostanzo, infatti, negli anni Ses-santa del secolo scorso ad aprirel’attività commerciale per la ven-dita di piccole imbarcazioni, mo-toscafi, gommoni, surf e tutta lagamma di prodotti per la naviga-zione in mare che coll’andare deltempo si ampliò anche con altriservizi, tra cui una officina ripara-zioni. All’apice del successo, laNautica Stefanelli era il primodealer in Europa per la venditadel Boston Whaler, uno vero gio-iellino per la pesca d’altura, men-tre in Italia l’azienda fanese aveval’esclusiva su diversi modelli delBoston da 6 fino a 11metri, comepure era specializzata nella com-mercializzazione dei motori Mer-cury. Per diverso tempo diede la-voro ad una trentina di maestran-ze.

TUTTO QUESTO fino ad unadecina di anni fa. Quando nel2008 iniziò la crisi mondiale, ilsettore della nautica fu uno deipiù colpiti, risentendo maggior-mente a livello di produzione e divendite. La discesa fu inarrestabi-le. In una nostra intervista nel2013 l’ultimo gestore, Dino Stefa-

nelli, confessava che i fatturati ca-lavano con percentuali a due cifreogni anno e che alla fine in azien-da era rimasto solo lui, dopo averlicenziato tutti i dipendenti ed af-fittato l’officina di rimessaggio.«Guardi – ci disse in quell’occasio-ne – il mercato della nautica sipuò dividere in tre fasce: i mega-yacht e quelli non hanno proble-mi, poi ci sono gli yacht, quelliche si costruiscono anche nei can-tieri dalle nostre parti, e loro nonse la passano bene, infine ci siamonoi, quelli delle barche fino a 12metri, che stiamo ancora peggio».Evidentemente fu facile profeta.

OGGI la nautica dei megayacht

sta trascinando il mercato mon-diale mentre la nautica nazionalemostra finalmente timidissimi se-gnali di ripresa. LaNautica Stefa-nelli, evidentemente, non è riusci-ta a resistere a quest’ultimodecen-nio che ha massacrato il compar-to facendo vittime a destra e a sini-stra. Da diversi mesi il negozio alporto era chiuso e adesso il tristeepilogo che cancella una lungastoria imprenditoriale.

RINCICOTTI&ORCIANI: dopo setteCommissioni di Garanzia e Controllo, lapresidente Roberta Ansuini (Fano 5Stel-le) ha presentato ieri la relazione finale.Nel documento si chiede al sindacoMas-simo Seri di «investire le avvocature delComune e di Aset spa (di cui la Rincicot-ti&Orciani che si occupa delle pulizia delle fo-gnature è una controllata ndr) di perseguireil risarcimento dei danni subiti e la valuta-zionedelle possibili azioni legali e di valu-tare la responsabilità di tutti i soggetti (sin-

daci, assessori e presidenti di Aset che si sonosucceduti negli anni ndr) a vario titolo coin-volti». Il documento dovrà essere sottopo-sto all’approvazione della Commissione,convocata per fine gennaio. Per la presi-dente Ansuini «è grave che nessuno degliamministratori che si sono succeduti ne-gli anni, sia in Comune sia all’Aset, abbiaperseguito la strada del chiarimento deifatti se non con l’invio, nel marzo del2012 da parte del Comitato di Controllo,degli atti alla Procura della Repubblica e

alla Corte dei Conti, ma dopo che si eragià attivato l’onorevoleLucaRodolfo Pao-lini e che i fatti erano divenuti pubblici».In particolare Ansuini ritiene che ci sianoresponsabilità all’origine dell’acquistodella Rincicotti da parte di Aset spa e sichiede perché il Comune di Fano nel cor-so degli anni non abbiamomai chiarito laquestione. Ansuini, nella relazione, poneanche una serie di interrogativi sul ruologiocato da Aset spa e dai suoi consiglid’amministrazione. In particolare vorreb-

be capire perché «nonostante i continui ri-sultati economici negativi della Rincicot-ti&Orciani, gli amministratori di Asetnon abbianomai preso iniziative permet-tere fine alle perdite». Spetterà alla Com-missione di Garanzia e Controllo decide-re se accogliere o respingere la ricostruzio-ne della vicenda contenuta nella relazio-ne.Dopo questa ultima tappa la Commis-sione volterà pagina per concentrarsi sultema della fusione tra Aset spa e holding.

an. mar.

ECONOMIA PRESENTATA LA RELAZIONE FINALEDELLACOMMISSIONEDI GARANZIA ECONTROLLO PRESIEDUTADAANSUINI

Rincicotti&Orciani, cronaca di un tracollo. «Ora il Comune va risarcito»

IN EVIDENZA

LaNautica Stefanelliammaina bandieradopomezzo secoloFallita la società che fu leader nelmondo

Negli anni SessantaCostanzo Stefanelli aprì

l’attività commercialeper la vendita di piccole

imbarcazioni, motoscafi,gommoni e surf.

L’attività crebbe finoa diventare primo dealerin Europa per la vendita

del Boston Whalermentre in Italia l’azienda

aveva l’esclusivasu diversi modelli del

Boston, da 6 a 11 metri

Lastoria

ULTIMO GIORNO per vedere «Gli Sbancati2» nei cinema di Fano. Oggi alle 18.30 il filmin dialetto fanese è in programmazione alMalatesta. Da domani la pellicola del registaHenry Secchiaroli inizierà il suo tour inprovincia che partirà da Pesaro prima diapprodare a Urbania, Acqualagna e Urbino.

«Ultima proiezione per i fanesi che si sonopersi il sequel dell’unico film in grado ditenere testa al ‘fenomeno’ Checco Zalonegrazie alla bravura di attori nonprofessionisti ma capaci, ugualmente, di fardivertire per circa due ore» assicura ilregista.

ALCINEMAULTIMOGIORNOPERRIDERECON«GLI SBANCATI 2»

ALPORTOLa vetrina del NauticStore, il negozioal porto chiusoda diversi anni.Sotto, un’immaginedi un cantiere navalenel porto di Fano.All’apice del successola Nautica Stefanellidava lavoroad una trentinadimaestranze

LA CRISINel 2008 il settorefu uno dei più colpiti.La caduta fu inarrestabile

••13FANOMARTEDÌ 12 GENNAIO 2016

di ANNAMARCHETTI

ROTTURA sabato pomeriggiodell’iniettore delmezzo di contra-sto dellaTac: rinviati gli esami co-siddetti ‘programmati’ di 8 pa-zienti, 2 interni al Santa Croce e 6esterni. Le urgenze sono state di-rottate suPesaro. Ierimattina l’in-tervento dei tecnici e già da lune-dì pomeriggio laTac, che i sanita-ri ci tengono a far sapere non si èmai bloccata, ha ripreso la pienafunzionalità. «I pazienti – affermail dirigentemedico dottoressaCri-stiana Cattò – sono stati tempesti-vamente avvisati e gli esami rin-viati di qualche giorno. Le mac-chine si rompono, ma si trattati

di guasti rari, se non fosse succes-so di sabato pomeriggio i pazientinon se ne sarebbero nemmeno ac-corti».

NATURALMENTE ai direttiinteressati il rinvio non è piaciutoe qualcuno lo ha anche scrittopubblicamente su Facebook la-mentando «l’ulteriore rinvio a da-ta destinarsi di una tac prenotatacon urgenza media e rinviata giàtre volte». La sensibilità dei citta-dini è massima quando si trattadella salute delle persona, ma lo èancora di più ora che tutta l’atten-zione pubblica è concentrata sulSanta Croce e sul suo futuro. «Ra-diologia affronta quotidianamen-te una grande mole di lavoro – fa

sapere la dottoressa Cattò – e nonabbiamo nulla da invidiare ad al-tri ospedali dal punto di vista delfunzionamento e delle professio-nalità che vi operano». E ancorasulla rottura di sabato pomerig-gio: «Appena si è verificata – spie-ga la dottoressa Cattò – visto chesiamo un’unica azienda sanitariasi è tentato di utilizzare l’iniettoredi una delle due tac di Pesaro, madi fronte all’impossibile di risolve-re il guasto è stato allertato il servi-zio tecnico, intervenuto ierimatti-na». Guasti che rientrano nellanorma e che accadono raramenteconsiderato che la Tac è pratica-mente sempre in funzione, nelle24 ore per le urgenze, dalle 8 alle20 per gli esami programmati.

«OGNI GIORNO si fanno unamedia di 50 esami – sottolinea ladottoressa – per circa una trenti-na di pazienti, con tempi d’attesa

in linea con le indicazioni dellaRegione Marche». Cinque mesiper gli esami programmati, 10giorni per quelli che si devonosvolgere a breve, subito per i pa-zienti oncologici e per le urgenzedel Pronto soccorso. E propriodei servizi del Santa Croce e delfuturo del nosocomio fanese siparlerà nel Consiglio comunale dilunedì 18 gennaio al quale parteci-peranno accanto al presidente del-la Regione Marche, Luca Ceri-scioli, la direttrice di MarcheNord,Maria Capalbo, e il diretto-re dell’Area Vasta, Carmine DiBernardo. Entro oggi il sindacodovrà presentare all’Ufficio di pre-sidenza del Consiglio comunale ildocumento con le richieste daavanzare aCeriscioli in temadi sa-nità: la priorità assoluta sarà per ilSanta Croce e per il ripristino dialcuni servizi considerati fonda-mentali per la sua stessa esisten-za.

«IL SANTA CROCE: cronacadi una morte annunciata». L’exconsigliere regionale ed ex consi-gliere comunale Giancarlo D’An-na lo sostiene da anni, Dana Pier-paoli (nella foto) consigliera co-munale di Fano Città Ideale (su-bentrata aD’Anna nel civico con-sesso) lo ripete ancora: «Il destinodel nostro ospedale era già segna-to dalla creazione dell’AziendaMarche Nord, la cui unica finali-tà era ridurre i costi della sanitàdella nostra provincia. Il piano so-cio sanitario è sempre stato chiaroparlando di un unica struttura edi un livellominimo d’assistenza.Quindi non ci meravigliamo sesiamo arrivati a questo punto, se icittadini non ricevono un’assi-

stenza adeguata recandosi in ospe-dale per mancanza di servizi, lun-ghe file d’attesa che non fanno al-tro che incrementare la mobilitàverso i nosocomidella vicinaEmi-lia Romagna. La chiusura di Uni-tà operative a Fano, in primis chi-rurgia ed ortopedia, trasferite a

Pesaro, ha fatto in modo che sicreassero disagi e confusione siaper i pazienti sia per i professioni-sti proprio per unaminor efficien-za e mancanza di logistica. L’uni-co grande obbiettivo è il depoten-ziamentodi tutta la sanità provin-ciale, dall’entroterra in cui per am-malarsi bisogna chiedere il per-messo alle alte sfere della politicaalla costa che a stento riesce a so-pravvivere e a far fronte alle esi-genze dei pazienti». ConcludePierpaoli: «Forse in questa crona-ca di una morte annunciata sem-bra che il sindaco Seri cominci afocalizzare uno dei problemi e far-si promotore, con gli altri sindacidel territorio provinciale, di unabattaglia per abolire MarcheNord».

Tac, fuori uso l’iniettoreSaltano gli appuntamenti«Guasto già risolto» assicuraCattò. Solo 8 forfait

TECNOLOGIAIn alto,

unmacchinarioper le Tac

(foto d’archivio).A destra,

la dottoressaCristiana Cattò,dirigentemedico

dell’ospedaleSanta Croce

I NUMERIOgni giorno 50 esamiper una trentina di pazienti«Tempi d’attesa nella norma»

UN PATTO di sangue tra ciclisti. Il cicloclub Calcinelli ha deciso di inaugurare il2016, mettendo una parte di sé al serviziodegli altri. E così una buona componentedegli iscritti qualche giorno fa si è recata inospedale, al centro trasfusionale di Fanoper fare due le donazioni.Mentre i due cicli-sti già iscritti all’Avis di Fano e all’Avis diSerrungarina sedevano sulla poltrona per fa-re il loro dono,molti altri soci del Cicloclubhanno iniziato il percorso di analisi perl’idoneità. «Lo spirito – hanno spiegato – èstato quello di unire le attività sportive ad

un gesto di altruismo e responsabilità: il ci-clismomageneralmente lo sport, ha un ruo-lo fondamentale nelmantenere in salute psi-cofisica le persone, attraverso una continuaossigenazione del sangue e un allenamentodei sistemi cardiovascolare e respiratorio.E’ bello pensare che una parte dei sacrifici edelle fatiche che si provano in bici servirà adonare nuova speranza a chi ha bisogno ditrasfusioni». Ed ora il ciclo club Calcinellisi adopererà per far diventare un appunta-mento annuale questo delle donazioni.

ti.pe.

INIZIATIVAGLI ISCRITTIDELCLUBCALCINELLI E AVIS INSIEME

I ciclisti stringonoun ‘patto di sangue’«Donazioni di gruppo ogni anno»

PEDALATEDIALTRUISMO I ciclisti delclub Calcinelli sulla poltrona per le donazioni disangue dell’Avis

ALLARMESANITÀ L’INTERVENTODIDANAPIERPAOLI (FANOCITTÀ IDEALE)

«SantaCroce, cronaca di unamorte annunciataBasta conMarcheNord. L’ha capito anche Seri»

•• 14 FANO MARTEDÌ 12 GENNAIO 2016

CINQUANTACINQUE anni sulpalco e settanta compiuti il 9 genna-io scorso: Leo Gullotta, dopo cine-ma e tv, torna in teatro con la com-mediadiNoelCoward «Spirito alle-gro» che porta a Fano la storia diunmarito che deve gestire il «ritor-no» della moglie defunta sotto for-ma di fantasma. Con questa com-media brillante, ironica e raffinatadiretta dal regista Fabio Grossi, ve-nerdì, sabato (inizio ore 21) e dome-nica (ore 17) torna la prosa al Tea-tro della Fortuna, con il quarto ap-puntamento diFanoTeatro, stagio-ne dell’omonima Fondazione Tea-tro in collaborazione con Amat.

CONLOSPETTACOLO torna-no anche gli abituali incontri delpubblico con gli artisti: sabato alle18 nel foyer Leo Gullotta e il resto

della compagnia. «Spirito Allegrosarà una commedia dall’aspettoclassico – si legge nelle note di re-gia –: aderente all’epoca in cui fuscritta ed elegante, per forme e perfogge. La novità sarà rappresentatadall’inventiva che sarà usata perraccontare il soprannaturale. Espe-dienti scenici atti ad un’epoca piùaderente all’auditorio che alla pen-na di Coward». Scenografie e vi-deo-mapping accompagnano il te-sto. Risultato è una messinscenacon poco spazio all’attesa e più allostupore, scattante e piena di ritmoarricchita dall’interpretazione diuna nutrita compagnia di attoricomposta da Betti Pedrazzi, RitaAbela, Federica Bern,Chiara Cava-lieri, Valentina Gristina, SergioMascherpa.

ILTESTO racconta di CarloCon-sidine, uno scrittore appena sposa-to alla puritana neomoglie Ruth.Attraverso una seduta spiritica Car-lo involontariamente invoca lo spi-rito della sua prima moglie Elvira.

Credendo cheElvira voglia rovinar-gli il matrimonio Carlo ingaggiauna medium del posto, MadameArcati per far esorcizzare lo spiritodi Elvira. La medium però falliscee intanto Ruth viene assassinata.Così Carlo si ritrova per le manidue ‘spiriti allegri’.

SCRITTAnel 1941, titolo origina-le Blithe spirit (dall’incipit di unapoesia di P. B. Shelley) è un’operafra le più rappresentate di Coward,nella tradizione del grande teatrocomico inglese. Quando andò inscena per la prima volta, si era nelpienodella seconda guerramondia-le: la gente aveva bisogno di sorri-dere, evadere e distrarsi... e Cowardcon questa commedia nera riuscìnell’intento. La critica biasimò ilmodo dissacrante e ironico in cuiaveva trattato la morte, ma pubbli-co ne decretò il successo al puntoche la commedia fu replicata ben1997 volte. Le scene dello spettaco-lo sono di EzioAntonelli e lemusi-che di Germano Mazzocchetti. Bi-glietti da 8 a 25 euro. Infotel. 0721800750.

ti.pe.

Con l’auto nell’aiuola.Nuovo incidente in via Pertini

– MAROTTA –

PROSEGUE il ricco calendario di iniziative redattodal Circolo Culturale Marotta presieduto dallastorica Ersilia Riccardi. In programma, oltre adinteressanti convegni che in questa stagione ruotanointorno al tema ‘Comunicare, ascoltare, conoscere’,ci sono anche interessanti trasferte verso i luoghidella cultura. La prossima è in programma perdomenica 14 febbraio e avrà come meta Forlì, pervisitare insieme allo storico dell’arte Guido Ugolini(responsabile scientifico per i beni culturali dellaDiocesi di Fano, Cagli, Pergola e Fossombrone) lamostra dal titolo ‘Piero Della Francesca, indagine suun mito’. La partenza, in pullman, è fissata per le 8,30del mattino dal piazzale della stazione ferroviaria. Leiscrizioni sono già aperte e si possono effettuarechiamando i numeri telefonici 0721.967831 e348.5160920

DALLAFESTA di capodannoal veglione di carnevale. Dopo lepolemiche per il no dellaCommissione di vigilanza allafesta di fine anno al CircoloTrave, dopo le critiche diProgetto Fano per la scarsaattenzione del centro sinistra neiconfronti dei giovani e del lorodivertimento, il sindaco havoluto dare un segnale al mondodel divertimento. E così iprotagonisti della movida fanesesabato mattina sono stati ricevutiin Comune dal sindacoMassimoSeri e dall’assessore allo Sport,Caterina Del Bianco per metterea punto l’organizzazione delveglione di carnevale. Unagrande festa in maschera che sidovrebbe svolgere l’ultimosabato di Carnevale (6 febbraio).Due le possibili location in gradodi accogliere alcune centinaia digiovani: il Pala J di Marina deiCesari o il Pesce Azzurro. Agliorganizzatori il compito discegliere il luogo più adatto,mentre il Comune darà il suopatrocinio. Anche in questo caso,prima di dare via alla festa, sarànecessario ottenere il via liberadalla Commissione di vigilanza.In ogni caso rimane la mancanzaa Fano di una strutturapolivalente in grado di ospitaredagli eventi sportivi ai veglionidi Carnevale. Intanto gliorganizzatgori fanno sapere chele sfilate dei carri allegoriciquest’anno saranno tutte nelsegno della solidarietà. Infattiuna parte del ricavato dellavendita dei 10 mila prendigetto(5 euro l’uno) sarà devoluto aFedericoMezzina il bambinoaffetto dal morbo di Krabbe ecostretto ad effettuare costosecure all’estero. Da ieri inoltre èiniziata la fase di allestimentodelle tribune in viale Gramsci.

an.mar.

UN NUOVO spettacolare incidentein via Pertini. Dopo il 21enne finitodomenicamattina con l’auto nella fon-tana della rotatoria all’incrocio con viaRoma, ieri pomeriggio unaCitroenC3nera è rimasta in bilico su un’aiuolaspartitraffico all’incrocio con via IVNovembre. ‘Parcheggiata’ su un fian-

co, a 45 gradi contro la segnaletica stra-dale. Erano circa le 16 quandoquell’au-to, condotta da una donna, ha urtatouna Dodge Caliber con alla guida ungiovane. La Citroen procedeva all’in-terno della rotatoria quando la Caliberè arrivata lunga da via Pertini, in dire-zione via Roma. I due mezzi si sono

toccati. Il colpo ricevuto nel posterioredestro della Citroen, ha fatto perdere ilcontrollo alla conducente: l’auto è sali-ta sul cordolo per finire sull’aiuola. Sulposto i sanitari del 118 che hanno pre-so in carico la donna (illeso il ragazzo)e i vigili del fuoco di Fano. I rilievi so-no stati effettuati dalla Stradale.

SU IL SIPARIODAVENERDÌ ADOMENICA «SPIRITOALLEGRO» AL TEATRODELLA FORTUNA

LeoGullotta alle prese congli spettriE lamorte diventa unabarzelletta

INOSTRI SOLDI LADENUNCIADI LUCA PAOLINI

«Bolletta del gas: quando ‘sbagliare’ conviene»

INBILICOLa Citroen

C3 finitanell’aiuola invia Pertini

ARTE ISCRIZIONIAPERTETrasferta culturale a Forlì

per vedere PieroDella Francesca

ANIMALEDAPALCOSCENICOGullotta, 70 anni, di cui 55 trascorsi sulle scene

MOVIDA

Festa diCarnevale,i locali ci riprovano:Pala J o il PesceAzzurrole possibili location

A TU PER TUSabato pomeriggio nel foyeril pubblico potrà incontrareil protagonista e la compagnia

HA RICEVUTO una bollettadel gas di 100 euro, contro i 20che paga di solito Luca Paoliniil cui riscaldamento domestico èslegato da quella fornitura. «Ri-cevo una bolletta da PrometeoEstra spa per 100,92 euro controi 20 chepago dimedia.Mi accor-go e faccio verificare – spiega -.Dicono che ho probabilmenteragione, mi annullano la fattura,consigliano di non pagare e at-tendere la fattura giusta. Aven-do il bonifico automatico su con-to bancario, se non mi accorge-

vo per tempo, intanto avrei paga-to». Si chiede se il suo è un casounico e mette in guardia la gen-te. «Le società che gestiscono lereti in particolare gas ed energiafatturano in anticipo sulla basedi consumi futuri presunti, sal-vo conguaglio. Metodo che ser-ve a scaricare sull’utenza ogni ‘ri-schio’: quello della fluttuazionedel costo della materia prima,

della insolvenza (non paghi unconsumo in realtà non ancorafatto), degli oneri finanziari (la-voro con i tuoi soldi e non me lidevo far prestare dalla banca); loStato è contento perché incassapure lui l’Iva anticipata semprepresunta. Il tutto senza chel’utente possa controllare nulla:deve stare sulla fiducia». PerPao-lini «va da sé che ove la previsio-

ne sia sbagliata e l’utente abbiadiritto al rimborso, su tale rim-borso non viene riconosciuto al-cun interesse, cosicchè, in estre-ma sintesi, le società e il fiscohanno un evidente ‘interesse’ a‘sbagliare’.Male che vada, sumi-lioni di fatture, anche un solo eu-ro di interessi riscossi in più si-gnificamilioni di euro di guada-gno a costo zero. Ho chiesto di

sapere come si è arrivati a calco-lare un consumo di moltissimosuperiore alla media degli ulti-mi anni. La risposta è stata che,in sostanza, vanno unpo’ a span-ne, e lo dicono pure».Ma non fi-nisce qui: «Sul consumo «stima-to» la materia prima incide per37 euro» il resto sono quote fissee tasse. «Capite, cari fanesi, per-ché ci vogliono portare via an-che la Aset, che, se gestita me-glio di quanto sia mai stata, puòfruttare molto ma molto di piùdi quel che rende oggi?»

ti.pe.