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A Malpensa scorre un fiume di pacchi. Ma il filtro della merce taroccata è qui Ogni giorno sui rulli di Lonate 12mila colli in entrata o uscita dal Paese di Giambattista Anastasio Milano, 23 novembre 2014 - Comprare illegale, nonostante i rischi per la salute e la sicurezza, sta diventando normalità ed è ritenuto utile per chi è in difficoltà economica. In crescita è soprattutto l’acquisto di prodotti alimentari e farmaceutici contraffatti. Il 27% dei consumatori ha infatti acquistato almeno una volta nel 2014 un prodotto o un servizio illegale (+1,4% rispetto al 2013). Questi, in sintesi, i principali risultati dell’indagine sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format research in vista della giornata di mobilitazione nazionale Legalità, mi piace» che si terrà il 26 novembre. In particolare aumenta l’acquisto di alimentari (+9,9%) e di farmaceutici contraffatti (+6,1%). Sono 60 i metri che separano un buon affare da una truffa. Che il pacco arrivi dal Brasile o dalla Cina, nulla cambia: le sorti e la bontà del vostro ultimo acquisto su internet si decidono sempre lungo quel segmento di spazio infinitamente piccolo rispetto alle distanze sterminate del commercio on line. Scanditi da rulli mobili e da 49 computer, quei 60 metri altro non sono che la pista lungo la quale Poste Italiane e l’Agenzia delle Dogane fanno scorrere ogni giorno i 12mila pacchi merci che devono entrare in Italia o uscirvi. Per poi decidere quali possano raggiungere i destinatari e quali no. Bisogna avventurarsi in una terra di mezzo tra l’aeroporto di Malpensa e il centro di Lonate Pozzolo (Varese) per scoprire, in tutti i suoi 5mila metri quadrati, il Gateway Internazionale di Poste Italiane, l’unico del Paese. È qui che vengono giudicati mittenti e destinatari. Un lavoro affidato a 90 persone. Due le ore necessarie perché ogni pacco completi la filiera dei controlli. Poi l’esplosione degli acquisti in internet ha seppellito un mondo: «Una volta da qui passavano i doni che gli emigranti inviavano ai parenti rimasti in Italia» spiega Davide Tanzarella, Responsabile Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Malpensa. Negli ultimi tre anni, però, il volume di pacchi postali da smistare è cresciuto, per effetto dello shopping on line, del 110%. E ora dal Gateway di Lonate passa di tutto. Merce lecita e no, originale e contraffatta: scarpe, magliette e borsette, ma anche cosmetici, lamette da barba e dentifrici. E, ancora, profilattici e pillole dell’amore, orologi e bigiotteria, telai di bici e componenti di moto, smartphone e gioielli dell’elettronica. Persino pelli animali e animali vivi: tarantole. I controlli, allora. Ogni giorno viene ispezionato almeno il 30% dei pacchi con l’obiettivo di respingere i prodotti contraffatti. La scelta di quali ispezionare segue due strade: il valore economico riportato sugli scatoloni e il Paese di provenienza. «Qui dentro deve esserci una chitarra – sentenziavanogli uomini della Dogana di fronte a un voluminoso pacco marrone –. Pochi, allora, 86 euro per una simile spedizione dalla Cina». Manco a dirlo: chitarra contraffatta. Poi il fattore Paese: Per ogni tipologia di merce ci so.o black list: il commercio - illecito - di farmaci, Viagra e Cialis corre nascosto in pacchi per lo più provenienti dall’India o Singapore. Dagli Usa se si tratta, invece, di integratori alimentari o pillole gonfiamuscoli. Da Cina, Thailandia oTaiwan se parliamo di abbigliamento, orologi, elettronica. «Di fronte ai nostri controlli – spiega Tanzarella – alcuni esportatori di merce irregolare in Italia hanno provato a cambiare artificiosamente, sui pacchi, il Paese di partenza della spedizione». Allo stesso scopo, altri fanno sapere sui siti web agli acquirenti che la merce «è già in Italia», tradotto: al riparo dalle ispezioni. Si son fatte le 12.35: viene segnalato un pacco proveniente dalla Thailandia. «Qui c’è un finto Rolex» pronostica Tanzarella prima che lo stesso pacco passi sotto i radar capaci di spiarne il contenuto. E così sarà: falso Rolex con finto numero di serie. E ora? L’orologio sarà distrutto a spese dell’operatore postale. Il destinatario riceverà una multa se è recidivo e se si potrà provare che dal sito sul

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A Malpensa scorre un fiume di pacchi. Ma il filtro della merce taroccata è qui

Ogni giorno sui rulli di Lonate 12mila colli in entrata o uscita dal Paese di Giambattista Anastasio Milano, 23 novembre 2014 - Comprare illegale, nonostante i rischi per la salute e la sicurezza, sta diventando normalità ed è ritenuto utile per chi è in difficoltà economica. In crescita è soprattutto l’acquisto di prodotti alimentari e farmaceutici contraffatti. Il 27% dei consumatori ha infatti acquistato almeno una volta nel 2014 un prodotto o un servizio illegale (+1,4% rispetto al 2013). Questi, in sintesi, i principali risultati dell’indagine sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format research in vista della giornata di mobilitazione nazionale Legalità, mi piace» che si terrà il 26 novembre. In particolare aumenta l’acquisto di alimentari (+9,9%) e di farmaceutici contraffatti (+6,1%). Sono 60 i metri che separano un buon affare da una truffa. Che il pacco arrivi dal Brasile o dalla Cina, nulla cambia: le sorti e la bontà del vostro ultimo acquisto su internet si decidono sempre lungo quel segmento di spazio infinitamente piccolo rispetto alle distanze sterminate del commercio on line. Scanditi da rulli mobili e da 49 computer, quei 60 metri altro non sono che la pista lungo la quale Poste Italiane e l’Agenzia delle Dogane fanno scorrere ogni giorno i 12mila pacchi merci che devono entrare in Italia o uscirvi. Per poi decidere quali possano raggiungere i destinatari e quali no. Bisogna avventurarsi in una terra di mezzo tra l’aeroporto di Malpensa e il centro di Lonate Pozzolo (Varese) per scoprire, in tutti i suoi 5mila metri quadrati, il Gateway Internazionale di Poste Italiane, l’unico del Paese. È qui che vengono giudicati mittenti e destinatari. Un lavoro affidato a 90 persone. Due le ore necessarie perché ogni pacco completi la filiera dei controlli. Poi l’esplosione degli acquisti in internet ha seppellito un mondo: «Una volta da qui passavano i doni che gli emigranti inviavano ai parenti rimasti in Italia» spiega Davide Tanzarella, Responsabile Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Malpensa. Negli ultimi tre anni, però, il volume di pacchi postali da smistare è cresciuto, per effetto dello shopping on line, del 110%. E ora dal Gateway di Lonate passa di tutto. Merce lecita e no, originale e contraffatta: scarpe, magliette e borsette, ma anche cosmetici, lamette da barba e dentifrici. E, ancora, profilattici e pillole dell’amore, orologi e bigiotteria, telai di bici e componenti di moto, smartphone e gioielli dell’elettronica. Persino pelli animali e animali vivi: tarantole. I controlli, allora. Ogni giorno viene ispezionato almeno il 30% dei pacchi con l’obiettivo di respingere i prodotti contraffatti. La scelta di quali ispezionare segue due strade: il valore economico riportato sugli scatoloni e il Paese di provenienza. «Qui dentro deve esserci una chitarra – sentenziavanogli uomini della Dogana di fronte a un voluminoso pacco marrone –. Pochi, allora, 86 euro per una simile spedizione dalla Cina». Manco a dirlo: chitarra contraffatta. Poi il fattore Paese: Per ogni tipologia di merce ci so.o black list: il commercio - illecito - di farmaci, Viagra e Cialis corre nascosto in pacchi per lo più provenienti dall’India o Singapore. Dagli Usa se si tratta, invece, di integratori alimentari o pillole gonfiamuscoli. Da Cina, Thailandia oTaiwan se parliamo di abbigliamento, orologi, elettronica. «Di fronte ai nostri controlli – spiega Tanzarella – alcuni esportatori di merce irregolare in Italia hanno provato a cambiare artificiosamente, sui pacchi, il Paese di partenza della spedizione». Allo stesso scopo, altri fanno sapere sui siti web agli acquirenti che la merce «è già in Italia», tradotto: al riparo dalle ispezioni. Si son fatte le 12.35: viene segnalato un pacco proveniente dalla Thailandia. «Qui c’è un finto Rolex» pronostica Tanzarella prima che lo stesso pacco passi sotto i radar capaci di spiarne il contenuto. E così sarà: falso Rolex con finto numero di serie. E ora? L’orologio sarà distrutto a spese dell’operatore postale. Il destinatario riceverà una multa se è recidivo e se si potrà provare che dal sito sul

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!!quale ha acquistato c’erano elementi per capire che si trattava di un orologio contraffatto. L’Agenzia delle Dogane dovrà poi chiamare il perito della Rolex perché accerti definitivamente il falso. «I periti delle grandi marche sono qui ogni settimana – spiega Tanzarella –, alcuni brand hanno deciso di affidarsi ad agenzie esterne che forniscono loro esperti anticontraffazione». L’ennesima spia di quell’allarme, vero, che è il mercato del falso.

http://www.ilgiorno.it/milano/malpensa-merce-contraffatta-1.426266

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Confcommercio, il 26 novembre la

Giornata Nazionale “legalità, mi piace” Confcommercio, il 26 novembre la Giornata Nazionale “legalità, mi piace” di red/asp - 21 novembre 2014

Per analizzare e denunciare l’entità e le conseguenze dei fenomeni criminali sull’economia reale e sulle imprese, Confcommercio organizza il 26 novembre la Giornata di mobilitazione nazionale “Legalità, mi piace”. Infatti, la recessione, che non ha risparmiato nessun settore e nessun territorio e i cui effetti continuano a colpire le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti, ha acuito la percezione di insicurezza. Partita la campagna di mobilitazione sui social network twitter #legalitamipiace; www.facebook.com/confcommercio. Domani sabato 22 novembre, sarà diffusa un’indagine Confcommercio, in collaborazione con Format Research, sul sentiment dei consumatori e delle imprese nei confronti dell’illegalità, dell’abusivismo e della contraffazione. Mercoledì 26 novembre, alle ore 10.30, si svolgerà la Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio “Legalità, mi piace”. L’apertura da Roma con gli interventi del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sarà seguita in diretta streaming dalle Associazioni territoriali collegate da tutta Italia e darà l’avvio alle iniziative locali. Al termine dello streaming, previsto per le ore 11.30 circa, le Associazioni territoriali proseguiranno con le proprie iniziative. Nel corso della giornata sarà presentata un’indagine di Confcommercio, svolta in collaborazione con Gfk-Eurisko, che analizza come sono cambiati i fenomeni criminali con la crisi e ne dà una lettura aggiornata su scala nazionale e regionale. http://www.ilvelino.it/it/article/2014/11/21/confcommercio-il-26-novembre-la-giornata-nazionale-legalita-mi-piace/901fb571-ab35-495e-8544-7f74ed5c156e/

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IMPRESE: CONFCOMMERCIO, GIORNATA NAZIONALE DI

MOBILITAZIONE PER LA LEGALITA' Si terra' il prossimo 26 novembre (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 21 nov - "Per analizzare e denunciare l'entita' e le conseguenze dei fenomeni criminali sull'economia reale e sulle imprese, Confcommercio organizza il 26 novembre la giornata di mobilitazione nazionale 'Legalita', mi piace'. Infatti, la recessione, che non ha risparmiato nessun settore e nessun territorio e i cui effetti continuano a colpire le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti - afferma una nota - ha acuito la percezione di insicurezza. Domani sabato 22 novembre, sara' diffusa un'indagine Confcommercio, in collaborazione con Format Research, sul sentiment dei consumatori e delle imprese nei confronti dell'illegalita', dell'abusivismo e della contraffazione. Mercoledi' 26 novembre, alle ore 10.30, si svolgera' la Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio 'Legalita', mi piace'". com-red (RADIOCOR) 21-11-14 12:40:22 (0277) 5 NNNN

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Confcommercio-Format: il mercato

illegale non conosce crisi Per oltre il 70% dei consumatori la ragione principale dell’acquisto di prodotti o servizi illegali è economica

di red/mal - 22 novembre 2014 Il 27% dei consumatori ha acquistato almeno una volta nel 2014 un prodotto o un servizio illegale (+1,4% rispetto al 2013); in particolare aumenta l’acquisto di alimentari (+9,9% nel 2014) e di farmaceutici contraffatti (+6,1% nel 2014), a testimonianza di quanto la crisi stia incidendo sui bilanci delle famiglie; per tre consumatori su quattro l’acquisto dei prodotti illegali o l’utilizzo di servizi irregolari è piuttosto normale ed è utile per chi è in difficoltà economica; due imprese su tre si ritengono danneggiate dall’azione dell’illegalità (+4% rispetto al 2013); per oltre l’80% delle imprese la crisi economica sta avvantaggiando il mercato dei prodotti illegali e l’esercizio abusivo delle professioni; tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità le imprese del commercio, del turismo e dei servizi indicano principalmente la concorrenza sleale (60,8%). Questi, in sintesi, i principali risultati dell’indagine sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia, in collaborazione con Format Research, in vista della Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio “Legalità, mi piace” che si terrà il 26 novembre prossimo. Tra i prodotti contraffatti più acquistati l’abbigliamento (46,6% quest’anno rispetto al 41,2% del 2013, con un aumento di oltre il 5%); i prodotti alimentari (38% nel 2014 contro il 28,1% dell’anno precedente, con un aumento del 10% circa); orologi, gioielli, occhiali (33% quest’anno rispetto al 29,2% del 2013); prodotti di pelletteria (24,9% nel 2014 contro il 26,9% dello scorso anno); scarpe e calzature (23,3% quest’anno rispetto al 21% dell’anno precedente); farmaci e prodotti parafarmaceutici (21,2% contro il 15,1% del 2013). Il forte aumento dell’acquisto contraffatto soprattutto di alcuni prodotti, come gli alimentari e i farmaceutici, è un segno evidente delle difficoltà economiche dei consumatori stretti nella morsa della crisi. Per oltre il 70% dei consumatori la ragione principale dell’acquisto di prodotti o servizi illegali è sostanzialmente di natura economica (“si pensa di fare un buon affare, risparmiando”; “non si hanno i soldi per comprare prodotti legali”). Tre consumatori su quattro sono d’accordo con l’affermazione secondo la quale l’acquisto dei prodotti illegali o l’utilizzo di servizi irregolari è piuttosto normale e per di più si rivela utile per chi è in difficoltà economica visto il periodo di crisi. Cresce la percentuale di consumatori che afferma che l’acquisto illegale è effettuato in modo consapevole (32,1% nel 2014 contro il 19,8% del 2013, con un aumento del 12,3%). Soltanto il 56% circa dei consumatori conosce il rischio di incorrere in sanzioni amministrative per gli acquirenti di prodotti o servizi illegali. Il 17,9% non ne è informato e il 26,2% non sa di cosa si stia parlando. Due imprese su tre si ritengono danneggiate dall’azione dell’illegalità. Nel 2014 la

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!!percentuale sale al 61,1% contro il 57,2% del 2013, con un aumento di quasi il 4%. Per oltre l’80% delle imprese la crisi economica sta avvantaggiando il mercato dei prodotti illegali e l’esercizio abusivo delle professioni. Tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità (contraffazione dei prodotti, acquisizione illegale di prodotti via internet, musica e videogiochi, abusivismo commerciale e/o esercizio illegale di una professione), le imprese indicano principalmente la concorrenza sleale (60,8%), la riduzione dei ricavi e del fatturato a causa delle mancate vendite (37,5%), il dovere rinunciare ad assumere nuovi addetti o, in qualche caso, a mantenere i livelli occupazionali attuali (15%). http://www.ilvelino.it/it/article/2014/11/22/confcommercio-format-il-mercato-illegale-non-conosce-crisi/70861426-2128-4ee0-841c-d10a8877b952/

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Allarme Confcommercio su

acquisto falsi Ricerca, quasi un terzo lo ha fatto, utile per chi è in crisi

La Confcommercio lancia l'allarme. Acquistare prodotti falsi, o illegali sta diventando normale per gli italiani e quasi un terzo lo ha fatto quest'anno comprando anche prodotti che mettono a rischio la salute come alimentari o farmaci. E' quanto emerge dall'indagine realizzata da Confcommercio da cui emerge come il 27% dei consumatori ha acquistato almeno una volta nel 2014 un prodotto o un servizio illegale e per tre su quattro l'acquisto dei prodotti illegali è piuttosto normale ed è utile per chi è in difficoltà economica. In particole, rileva l'indagine, realizzata in collaborazione con Format Research, in vista della Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio "Legalità, mi piace" che si terrà il 26 novembre, aumenta l'acquisto di alimentari (+9,9% nel 2014) e di farmaceutici contraffatti (+6,1% nel 2014). Inoltre due imprese su tre si ritengono danneggiate dall'azione dell'illegalità (+4% rispetto al 2013); per oltre l'80% delle imprese la crisi economica sta avvantaggiando il mercato dei prodotti illegali e l'esercizio abusivo delle professioni; tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità le imprese del commercio, del turismo e dei servizi indicano principalmente la concorrenza sleale.

http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2014/11/22/allarme-confcommercio-su-acquisto-falsi_208f6abd-c67e-4e6b-bf44-42d507c7941e.html

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L'indagine

Confcommercio: più di 1 italiano su 4 compra al mercato del falso. Mercato che non conosce crisi

I prodotti contraffatti più acquistati sono d'abbigliamento, a seguire quelli alimentari. Per tre consumatori su quattro comprare dei prodotti illegali o utilizzare servizi irregolari è piuttosto normale ed è utile per chi è in difficoltà economica Roma 22 novembre 2014 Comprare illegale è sempre più frequente: 1 italiano su 4 - secondo l'ultimo rapporto della Confcommercio - ha dichiarato di aver acquistato prodotti falsi. Il 27% dei consumatori ha comprato almeno una volta nel 2014 un prodotto o un servizio illegale (+1,4% rispetto al 2013). I prodotti falsi più acquistati Tra i prodotti contraffatti più acquistati l'abbigliamento (46,6% quest'anno rispetto al 41,2% del 2013, con un aumento di oltre il 5%); i prodotti alimentari (38% nel 2014 contro il 28,1% dell'anno precedente, con un aumento del 10% circa); orologi, gioielli, occhiali (33% quest'anno rispetto al 29,2% del 2013); prodotti di pelletteria (24,9% nel 2014 contro il 26,9% dello scorso anno); scarpe e calzature (23,3% quest'anno rispetto al 21% dell'anno precedente); farmaci e prodotti parafarmaceutici (21,2% contro il 15,1% del 2013). Alimentari e farmaci in aumento Questi i principali risultati dell'indagine sull'illegalità, la contraffazione e l'abusivismo in vista della giornata di mobilitazione nazionale "Legalità, mi piace" che si terrà il 26 novembre. Da sottolineare la crescita dell'acquisto di alimentari (+9,9%) e di farmaceutici contraffatti (+6,1%), a testimonianza di quanto la crisi stia incidendo sui bilanci delle famiglie. Per tre consumatori su quattro l'acquisto dei prodotti illegali o l'utilizzo di servizi irregolari è piuttosto normale ed è utile per chi è in difficoltà economica. "Concorrenza sleale" Due imprese su tre si ritengono danneggiate dall'azione dell'illegalità (+4% rispetto al 2013), mentre per oltre l'80% delle imprese la crisi economica sta avvantaggiando il mercato dei prodotti illegali e l'esercizio abusivo delle professioni. Tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità le imprese del commercio, del turismo e dei servizi indicano principalmente la concorrenza sleale (60,8% - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Confcommercio-piu-di-1-italiano-su-4-compra-su-mercato-del-falso-a82ff7c1-ba8a-4613-a95a-eba51b2d3943.html - sthash.IOwXrHPe.dpuf

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Confcommercio, allarme contraffazione: per 3 consumatori su 4 normale acquistare falsi

Articolo pubblicato il: 22/11/2014 Il 27% dei consumatori ha acquistato almeno una volta nel 2014 un prodotto o un servizio illegale (+1,4% rispetto al 2013); in particolare aumenta l’acquisto di alimentari (+9,9% nel 2014) e di farmaceutici contraffatti (+6,1% nel 2014), a testimonianza di quanto la crisi stia incidendo sui bilanci delle famiglie. E' quanto emerge dai risultati dell’indagine sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia, in collaborazione con Format Research. Tra gli altri dati emerge come per tre consumatori su quattro l’acquisto dei prodotti illegali o l’utilizzo di servizi irregolari sia piuttosto normale ed utile per chi è in difficoltà economica; due imprese su tre si ritengono danneggiate dall’azione dell’illegalità (+4% rispetto al 2013); per oltre l’80% delle imprese la crisi economica sta avvantaggiando il mercato dei prodotti illegali e l’esercizio abusivo delle professioni; tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità le imprese del commercio, del turismo e dei servizi indicano principalmente la concorrenza sleale (60,8%). Tra i prodotti contraffatti più acquistati l’abbigliamento (46,6% quest’anno rispetto al 41,2% del 2013, con un aumento di oltre il 5%); i prodotti alimentari (38% nel 2014 contro il 28,1% dell’anno precedente, con un aumento del 10% circa); orologi, gioielli, occhiali (33% quest’anno rispetto al 29,2% del 2013); prodotti di pelletteria (24,9% nel 2014 contro il 26,9% dello scorso anno); scarpe e calzature (23,3% quest’anno rispetto al 21% dell’anno precedente); farmaci e prodotti parafarmaceutici (21,2% contro il 15,1% del 2013). begin affiliation zone script end affiliation zone script Il forte aumento dell’acquisto contraffatto soprattutto di alcuni prodotti, come gli alimentari e i farmaceutici, è un segno evidente delle difficoltà economiche dei consumatori stretti nella morsa della crisi. Tre consumatori su quattro, rileva Confcommercio, sono d’accordo con l’affermazione secondo la quale l’acquisto dei prodotti illegali o l’utilizzo di servizi irregolari è piuttosto normale e per di più si rivela utile per chi è in difficoltà economica visto il periodo di crisi. Cresce comunque la percentuale di consumatori che afferma che l’acquisto illegale è effettuato in modo consapevole (32,1% nel 2014 contro il 19,8% del 2013, con un aumento del 12,3%). http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2014/11/22/confcommercio-allarme-contraffazione-per-consumatori-normale-acquistare-falsi_d2iwt719LJ8XBbao3ypvwI.html

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23.11.2014

Per il 75% dei consumatori è normale comprare falsi

ROMA Acquistare prodotti falsi, o illegali è normale per gli italiani e quasi un terzo lo ha fatto quest'anno comprando anche prodotti che mettono a rischio la salute come alimentari o farmaci. È quanto emerge da un'indagine di Confcommercio secondo la quale nal 2014 il 27% dei consumatori ha acquistato almeno una volta un prodotto o un servizio illegale e per tre consumatori su quattro l'acquisto di prodotti illegali è un fatto piuttosto normale ed è utile per chi è in difficoltà economica. In particole, rileva l'indagine, realizzata in collaborazione con Format Research, in vista della Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio «Legalità, mi piace» che si terrà mercoledì aumenta l'acquisto di alimentari (+9,9% nel 2014) e di prodotti farmaceutici contraffatti (+6,1% nel 2014). Inoltre, due imprese su tre si ritengono danneggiate dall'azione dell'illegalità (+4% rispetto al 2013); per oltre l'80% delle imprese la crisi economica sta avvantaggiando il mercato dei prodotti illegali e l'esercizio abusivo delle professioni; tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità le imprese del commercio, del turismo e dei servizi indicano principalmente la concorrenza sleale E sempre in materia di falsi, sono stati oltre 233 i milioni di euro di merce falsa sequestrata in Veneto da 2008 a fine 2013 (il 6,2% del totale). Le operazioni per la confisca dei prodotti sono state 4.494 (20,5 milioni di pezzi) e vedono più colpiti i settori occhialeria (120 milioni di euro), accessori d'abbigliamento (26) e apparecchiature elettriche (15,5 mln). Nel 2013 le merci sequestrate ammontavan a 9,6 milioni di euro. nel 2011 127 e nel 2012, 51,9 milioni A rivelare il fenomeno è la Confartigianato del Veneto Tra le provincie con il maggior numero di imprese manifatturiere operanti nei settori esposti alla contraffazione, in testa c'è Prato seguita da Firenze, Arezzo e Pistoia e poi Fermo e Macerata nelle Marche. In Veneto la più colpita è Rovigo, all'ottavo posto in Italia.

http://www.larena.it/stories/Economia/956916_per_il_75_dei_consumatori__normale_comprare_falsi/

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Confcommercio: il mercato illegale non conosce crisi

Comprare illegale, nonostante i rischi per la salute e la sicurezza, sta diventando normalità ed è ritenuto utile per chi è in difficoltà economica. Cresce soprattutto l’acquisto di prodotti alimentari e farmaceutici contraffatti. La concorrenza sleale l’effetto più dannoso per le imprese 22 novembre 2014 Il 27% dei consumatori ha acquistato almeno una volta nel 2014 un prodotto o un servizio illegale (+1,4% rispetto al 2013); in particolare aumenta l’acquisto di alimentari (+9,9% nel 2014) e di farmaceutici contraffatti (+6,1% nel 2014), a testimonianza di quanto la crisi stia incidendo sui bilanci delle famiglie; per tre consumatori su quattro l’acquisto dei prodotti illegali o l’utilizzo di servizi irregolari è piuttosto normale ed è utile per chi è in difficoltà economica; due imprese su tre si ritengono danneggiate dall’azione dell’illegalità (+4% rispetto al 2013); per oltre l’80% delle imprese la crisi economica sta avvantaggiando il mercato dei prodotti illegali e l’esercizio abusivo delle professioni; tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità le imprese del commercio, del turismo e dei servizi indicano principalmente la concorrenza sleale (60,8%). Questi, in sintesi, i principali risultati dell’indagine sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia, con Format Research, in vista della Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio “Legalità, mi piace” che si terrà il 26 novembre prossimo. INDAGINE SUI CONSUMATORI La diffusione dei fenomeni illegali. In aumento rispetto allo scorso anno l’acquisto di prodotti illegali/contraffatti e l’utilizzo di servizi erogati da parte di soggetti non autorizzati . Nel 2014 lo dichiara il 27% dei consumatori rispetto al 25,6% dello scorso anno (+1,4%). In prevalenza sono uomini, d’età compresa tra i 35 ed i 44 anni, residenti nelle grandi aree metropolitane. I prodotti ed i servizi acquistati illegalmente. Tra i prodotti contraffatti più acquistati l’abbigliamento (46,6% quest’anno rispetto al 41,2% del 2013, con un aumento di oltre il 5%); i prodotti alimentari (38% nel 2014 contro il 28,1% dell’anno precedente, con un aumento del 10% circa); orologi, gioielli, occhiali (33% quest’anno rispetto al 29,2% del 2013); prodotti di pelletteria (24,9% nel 2014 contro il 26,9% dello scorso anno); scarpe e calzature (23,3% quest’anno rispetto al 21% dell’anno precedente); farmaci e prodotti parafarmaceutici (21,2% contro il 15,1% del 2013). Il forte aumento dell’acquisto contraffatto soprattutto di alcuni prodotti, come gli alimentari e i farmaceutici, è un segno evidente delle difficoltà economiche dei consumatori stretti nella morsa della crisi

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Le ragioni dell’acquisto illegale. Per oltre il 70% dei consumatori la ragione principale dell’acquisto di prodotti o servizi illegali è sostanzialmente di natura economica (“si pensa di fare un buon affare, risparmiando”; “non si hanno i soldi per comprare prodotti legali”). Tre consumatori su quattro sono d’accordo con l’affermazione secondo la quale l’acquisto dei prodotti illegali o l’utilizzo di servizi irregolari è piuttosto normale e per di più si rivela utile per chi è in difficoltà economica visto il periodo di crisi. Cresce la percentuale di consumatori che afferma che l’acquisto illegale è effettuato in modo consapevole (32,1% nel 2014 contro il 19,8% del 2013, con un aumento del 12,3%). Indipendentemente dal fatto che abbia mai acquistato un prodotto contraffatto o usufruito di un servizio offerto in modo irregolare, a Suo avviso, comportandosi in questo modo, si acquista in modo consapevole?

Fonte: Indagine Confcommercio-Format sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo Il livello di informazione Soltanto il 56% circa dei consumatori conosce il rischio di incorrere in sanzioni amministrative per gli acquirenti di prodotti o servizi illegali. Il 17,9% non ne è informato e il 26,2% non sa di cosa si stia parlando. INDAGINE SULLE IMPRESE I meccanismi commerciali fuori dalle regole Due imprese su tre si ritengono danneggiate dall’azione dell’illegalità. Nel 2014 la percentuale sale al 61,1% contro il 57,2% del 2013, con un aumento di quasi il 4%. Quanto ritiene che l’attività della Sua impresa sia danneggiata dall’azione della illegalità, ovvero da meccanismi commerciali fuori dalle regole che alterano la concorrenza e inquinano il mercato nel territorio nel quale opera?

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Fonte: Indagine Confcommercio-Format sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo Per oltre l’80% delle imprese la crisi economica sta avvantaggiando il mercato dei prodotti illegali e l’esercizio abusivo delle professioni. Gli effetti dell’illegalità sulle imprese Tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità (contraffazione dei prodotti, acquisizione illegale di prodotti via internet, musica e videogiochi, abusivismo commerciale e/o esercizio illegale di una professione), le imprese indicano principalmente la concorrenza sleale (60,8%), la riduzione dei ricavi e del fatturato a causa delle mancate vendite (37,5%), il dovere rinunciare ad assumere nuovi addetti o, in qualche caso, a mantenere i livelli occupazionali attuali (15%). Pensando all’illegalità in tutte le sue diverse forme, quale tra le seguenti danneggia di più la Sua impresa?

Valori %. La somma delle percentuali è diversa da 100 perché erano ammesse risposte multiple. Fonte: Indagine Confcommercio-Format sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo Nota metodologica L’indagine sui consumatori è stata effettuata su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo dei consumatori italiani >18 anni (1.000 interviste a buon fine). Margine di fiducia: +3,2%. L’indagine è stata svolta dall’Istituto di ricerca Format Research, tramite interviste telefoniche (sistema Cati), nel periodo 3-7 novembre 2014. www.agcom.it www.formatresearch.com L’indagine sulle imprese è stata effettuata su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo delle imprese italiane del commercio, del turismo e dei servizi (1.000 interviste a buon fine). Margine di fiducia: +3,2%. L’indagine è stata svolta dall’Istituto di ricerca Format Research, tramite interviste telefoniche (sistema Cati), nel periodo 3-7 novembre 2014. www.agcom.it www.formatresearch.com http://lanuovaferrara.gelocal.it/italia-mondo/2014/11/22/news/confcommercio-il-mercato-illegale-non-conosce-crisi-1.10357819 !

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Confcommercio: il mercato illegale non

conosce crisi Comprare illegale, nonostante i rischi per la salute e la sicurezza, sta diventando normalità ed è

ritenuto utile per chi è in difficoltà economica. Cresce soprattutto l’acquisto di prodotti alimentari e farmaceutici contraffatti. La concorrenza sleale l’effetto più dannoso per le imprese

22 nov 2014

Il 27% dei consumatori ha acquistato almeno una volta nel 2014 un prodotto o un servizio illegale (+1,4% rispetto al 2013); in particolare aumenta l’acquisto di alimentari (+9,9% nel 2014) e di farmaceutici contraffatti (+6,1% nel 2014), a testimonianza di quanto la crisi stia incidendo sui bilanci delle famiglie; per tre consumatori su quattro l’acquisto dei prodotti illegali o l’utilizzo di servizi irregolari è piuttosto normale ed è utile per chi è in difficoltà economica; due imprese su tre si ritengono danneggiate dall’azione dell’illegalità (+4% rispetto al 2013); per oltre l’80% delle imprese la crisi economica sta avvantaggiando il mercato dei prodotti illegali e l’esercizio abusivo delle professioni; tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità le imprese del commercio, del turismo e dei servizi indicano principalmente la concorrenza sleale (60,8%). Questi, in sintesi, i principali risultati dell’indagine sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia, con Format Research, in vista della Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio “Legalità, mi piace” che si terrà il 26 novembre prossimo. INDAGINE SUI CONSUMATORI La diffusione dei fenomeni illegali. In aumento rispetto allo scorso anno l’acquisto di prodotti illegali/contraffatti e l’utilizzo di servizi erogati da parte di soggetti non autorizzati . Nel 2014 lo dichiara il 27% dei consumatori rispetto al 25,6% dello scorso anno (+1,4%). In prevalenza sono uomini, d’età compresa tra i 35 ed i 44 anni, residenti nelle grandi aree metropolitane. I prodotti ed i servizi acquistati illegalmente. Tra i prodotti contraffatti più acquistati l’abbigliamento (46,6% quest’anno rispetto al 41,2% del 2013, con un aumento di oltre il 5%); i prodotti alimentari (38% nel 2014 contro il 28,1% dell’anno precedente, con un aumento del 10% circa); orologi, gioielli, occhiali (33% quest’anno rispetto al 29,2% del 2013); prodotti di pelletteria (24,9% nel 2014 contro il 26,9% dello scorso anno); scarpe e calzature (23,3% quest’anno rispetto al 21% dell’anno precedente); farmaci e prodotti parafarmaceutici (21,2% contro il 15,1% del 2013). Il forte aumento dell’acquisto contraffatto soprattutto di alcuni prodotti, come gli alimentari e i farmaceutici, è un segno evidente delle difficoltà economiche dei consumatori stretti nella morsa della crisi

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Le ragioni dell’acquisto illegale. Per oltre il 70% dei consumatori la ragione principale dell’acquisto di prodotti o servizi illegali è sostanzialmente di natura economica (“si pensa di fare un buon affare, risparmiando”; “non si hanno i soldi per comprare prodotti legali”). Tre consumatori su quattro sono d’accordo con l’affermazione secondo la quale l’acquisto dei prodotti illegali o l’utilizzo di servizi irregolari è piuttosto normale e per di più si rivela utile per chi è in difficoltà economica visto il periodo di crisi. Cresce la percentuale di consumatori che afferma che l’acquisto illegale è effettuato in modo consapevole (32,1% nel 2014 contro il 19,8% del 2013, con un aumento del 12,3%). Indipendentemente dal fatto che abbia mai acquistato un prodotto contraffatto o usufruito di un servizio offerto in modo irregolare, a Suo avviso, comportandosi in questo modo, si acquista in modo consapevole?

Fonte: Indagine Confcommercio-Format sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo Il livello di informazione Soltanto il 56% circa dei consumatori conosce il rischio di incorrere in sanzioni amministrative per gli acquirenti di prodotti o servizi illegali. Il 17,9% non ne è informato e il 26,2% non sa di cosa si stia parlando. INDAGINE SULLE IMPRESE I meccanismi commerciali fuori dalle regole Due imprese su tre si ritengono danneggiate dall’azione dell’illegalità. Nel 2014 la percentuale sale al 61,1% contro il 57,2% del 2013, con un aumento di quasi il 4%. Quanto ritiene che l’attività della Sua impresa sia danneggiata dall’azione della illegalità, ovvero da meccanismi commerciali fuori dalle regole che alterano la concorrenza e inquinano il mercato nel territorio nel quale opera?

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Fonte: Indagine Confcommercio-Format sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo Per oltre l’80% delle imprese la crisi economica sta avvantaggiando il mercato dei prodotti illegali e l’esercizio abusivo delle professioni. Gli effetti dell’illegalità sulle imprese Tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità (contraffazione dei prodotti, acquisizione illegale di prodotti via internet, musica e videogiochi, abusivismo commerciale e/o esercizio illegale di una professione), le imprese indicano principalmente la concorrenza sleale (60,8%), la riduzione dei ricavi e del fatturato a causa delle mancate vendite (37,5%), il dovere rinunciare ad assumere nuovi addetti o, in qualche caso, a mantenere i livelli occupazionali attuali (15%). Pensando all’illegalità in tutte le sue diverse forme, quale tra le seguenti danneggia di più la Sua impresa?

Valori %. La somma delle percentuali è diversa da 100 perché erano ammesse risposte multiple. Fonte: Indagine Confcommercio-Format sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo Nota metodologica L’indagine sui consumatori è stata effettuata su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo dei consumatori italiani >18 anni (1.000 interviste a buon fine). Margine di fiducia: +3,2%. L’indagine è stata svolta dall’Istituto di ricerca Format Research, tramite interviste telefoniche (sistema Cati), nel periodo 3-7 novembre 2014. www.agcom.it www.formatresearch.com L’indagine sulle imprese è stata effettuata su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo delle imprese italiane del commercio, del turismo e dei servizi (1.000 interviste a buon fine). Margine di fiducia: +3,2%. L’indagine è stata svolta dall’Istituto di ricerca Format Research, tramite interviste telefoniche (sistema Cati), nel periodo 3-7 novembre 2014. www.agcom.it www.formatresearch.com

http://ilcentro.gelocal.it/italia-mondo/2014/11/22/news/confcommercio-il-mercato-illegale-non-conosce-crisi-1.10357819

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Allarme Confcommercio su

acquisto falsi La Confcommercio lancia l'allarme. Acquistare prodotti falsi, o illegali sta diventando normale per gli italiani e quasi un terzo lo ha fatto quest'anno comprando anche prodotti che mettono a rischio la salute come alimentari o farmaci. E' quanto emerge dall'indagine realizzata da Confcommercio da cui emerge come il 27% dei consumatori ha acquistato almeno una volta nel 2014 un prodotto o un servizio illegale e per tre su quattro l'acquisto dei prodotti illegali è piuttosto normale ed è utile per chi è in difficoltà economica. In particole, rileva l'indagine, realizzata in collaborazione con Format Research, in vista della Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio "Legalità, mi piace" che si terrà il 26 novembre, aumenta l'acquisto di alimentari (+9,9% nel 2014) e di farmaceutici contraffatti (+6,1% nel 2014). Inoltre due imprese su tre si ritengono danneggiate dall'azione dell'illegalità (+4% rispetto al 2013); per oltre l'80% delle imprese la crisi economica sta avvantaggiando il mercato dei prodotti illegali e l'esercizio abusivo delle professioni; tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità le imprese del commercio, del turismo e dei servizi indicano principalmente la concorrenza sleale.

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/italia/allarme-confcommercio-su-acquisto-falsi-no770905/

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Allarme Confcommercio

sull’acquisto dei falsi La Confcommercio lancia l’allarme. Acquistare prodotti falsi, o illegali sta diventando normale per gli italiani e quasi un terzo lo ha fatto quest’anno comprando anche prodotti che mettono a rischio la salute come alimentari o farmaci. E’ quanto emerge dall’indagine realizzata da Confcommercio da cui emerge come il 27% dei consumatori ha acquistato almeno una volta nel 2014 un prodotto o un servizio illegale e per tre su quattro l’acquisto dei prodotti illegali è piuttosto normale ed è utile per chi è in difficoltà economica. In particole, rileva l’indagine, realizzata in collaborazione con Format Research, in vista della Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio “Legalità, mi piace” che si terrà il 26 novembre, aumenta l’acquisto di alimentari (+9,9% nel 2014) e di farmaceutici contraffatti (+6,1% nel 2014). Inoltre due imprese su tre si ritengono danneggiate dall’azione dell’illegalità (+4% rispetto al 2013); per oltre l’80% delle imprese la crisi economica sta avvantaggiando il mercato dei prodotti illegali e l’esercizio abusivo delle professioni; tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità le imprese del commercio, del turismo e dei servizi indicano principalmente la concorrenza sleale

http://www.online-news.it/2014/11/22/allarme-confcommercio-sullacquisto-dei-falsi/ - .VHGmXIt59qM

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Confcommercio: per 75% consumatori

acquisto falsi è normale

La Confcommercio lancia l'allarme. Acquistare prodotti falsi, o illegali sta diventando normale per gli italiani e quasi un terzo lo ha fatto quest'anno comprando anche prodotti che mettono a rischio la salute come alimentari o farmaci. E' quanto emerge dall'indagine realizzata da Confcommercio da cui emerge come il 27% dei consumatori ha acquistato almeno una volta nel 2014 un prodotto o un servizio illegale e per tre su quattro l'acquisto dei prodotti illegali è piuttosto normale ed è utile per chi è in difficoltà economica.

http://www.unionesarda.it/news/news_24/2014/11/22/confcommercio_per_75_consumatori_acquisto_falsi_normale-21-397076.html

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Giornata nazionale di Confcommercio

“Legalità, mi piace” by Redazione 22 novembre 2014

Per analizzare e denunciare l’entità e le conseguenze dei fenomeni criminali sull’economia reale e sulle imprese, Confcommercio organizza il 26 novembre la Giornata di mobilitazione nazionale “Legalità, mi piace”. Infatti, la recessione, che non ha risparmiato nessun settore e nessun territorio e i cui effetti continuano a colpire le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti, ha acuito la percezione di insicurezza. Partita la campagna di mobilitazione sui social network twitter #legalitamipiace; www.facebook.com/confcommercio. Domani sabato 22 novembre, sarà diffusa un’indagine Confcommercio, in collaborazione con Format Research, sul sentiment dei consumatori e delle imprese nei confronti dell’illegalità, dell’abusivismo e della contraffazione. Mercoledì 26 novembre, alle ore 10.30, si svolgerà la Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio “Legalità, mi piace”. L’apertura da Roma con gli interventi del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sarà seguita in diretta streaming dalle Associazioni territoriali collegate da tutta Italia e darà l’avvio alle iniziative locali. Al termine dello streaming, previsto per le ore 11.30 circa, le Associazioni territoriali proseguiranno con le proprie iniziative. Nel corso della giornata sarà presentata un’indagine di Confcommercio, svolta in collaborazione con Gfk-Eurisko, che analizza come sono cambiati i fenomeni criminali con la crisi e ne dà una lettura aggiornata su scala nazionale e regionale. http://www.giornaledellepmi.it/giornata-nazionale-di-confcommercio-legalita-mi-piace-2/

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IMPRESE: CONFCOMMERCIO, GIORNATA

NAZIONALE DI MOBILITAZIONE PER LA LEGALITA' 21/11/2014 - 12:40 Si terra' il prossimo 26 novembre (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 21 nov - "Per analizzare e denunciare l'entita' e le conseguenze dei fenomeni criminali sull'economia reale e sulle imprese, Confcommercio organizza il 26 novembre la giornata di mobilitazione nazionale 'Legalita', mi piace'. Infatti, la recessione, che non ha risparmiato nessun settore e nessun territorio e i cui effetti continuano a colpire le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti - afferma una nota - ha acuito la percezione di insicurezza. Domani sabato 22 novembre, sara' diffusa un'indagine Confcommercio, in collaborazione con Format Research, sul sentiment dei consumatori e delle imprese nei confronti dell'illegalita', dell'abusivismo e della contraffazione. Mercoledi' 26 novembre, alle ore 10.30, si svolgera' la Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio 'Legalita', mi piace'". com-red (RADIOCOR) 21-11-14 12:40:22 (0277) 5 NNNN http://www.kairospartners.com/it/media-center/live/imprese-confcommercio-giornata-nazionale-di-mobilitazione-la-legalita