A L’AQUILA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL’ANNO DI … · Osvaldo Cucuzza, il Capo di Stato ......

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Iraq, ove è stata espressamente pre- vista l’applicazione del Codice Pena- le Militare di guerra, con alcune pre- cisazioni e limitazioni applicative. È quindi intervenuto il Comandan- te Generale della Guardia di Finan- za, Gen. C.A. Roberto Speciale, che dopo un indirizzo di saluto al Dott. In- razioni in Libano dei primi anni ’80 quando, per la prima volta, sorsero problemi di carattere normativo in merito all’applicabilità del codice pe- nale militare di pace o di guerra alle nostre truppe per analizzare quindi le operazioni “Enduring freedom” in Af- ghanistan e “Antica Babilonia” in Fiamme Gialle 2 / 2004 3 A L’AQUILA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL’ANNO DI STUDI 2003- 2004 PER ISPETTORI E SOVRINTENDENTI DELLA GUARDIA DI FINANZA Lo scorso 23 gennaio, alla pre- senza dei vertici della Guardia di Fi- nanza – il Comandante Generale, Gen. C.A. Roberto Speciale, il Co- mandante in Seconda, Gen. C.A. Francesco D’Isanto, l’Ispettore per gli Istituti di Istruzione, Gen. C.A. Osvaldo Cucuzza, il Capo di Stato Maggiore del Comando Generale, Gen. D. Nino Di Paolo, ha avuto luo- go nell’Auditorium dell’Istituto la ceri- monia di inaugurazione dell’Anno di Studi 2003/2004 della Scuola per Ispettori e Sovrintendenti del Corpo. Nel corso del suo intervento di presentazione, il Comandante della Scuola, Gen. B. Gaetano Giancane, ha evidenziato come la Scuola sia un laboratorio in continua evoluzione per l’apprendimento e l’affinamento delle tecniche investigative di contra- sto all’evasione fiscale ed alla crimi- nalità economica ed organizzata. Un polo addestrativo - ha conti- nuato il Comandante della Scuola - che si propone di forgiare una figura di ispettore e di sovrintendente di spiccato profilo morale e culturale, in grado di operare quotidianamente nella propria missione istituzionale, che tiene conto delle accresciute competenze nei molteplici e diversifi- cati settori della vita della Nazione e dell’Unione Europea”. Subito dopo il Ten. Gen. Antonino Intelisano, Procuratore Militare della Repubblica a Roma, ha tenuto la prolusione su di un tema di stringen- te attualità: “Il regime penale militare nelle operazioni di peace keeping”. Come ha illustrato il Dott. Intelisa- no, nel 1941, durante l’entrata in vigo- re dei Codici Penali Militari di pace e di guerra “c’era una situazione di diritto internazionale profondamente diversa da quella attuale; le operazioni interna- zionali sotto l’egida delle Nazioni Unite non erano previste”. Oggi lo scenario mondiale è completamente cambiato: è difficile stabilire dove finisce la guer- ra in senso proprio e dove cominciano le operazioni di polizia internazionale; la sicurezza interna si confonde spes- so con la sicurezza esterna”. Nella sua lezione, il Procuratore Intelisano ha preso spunto dalle ope- L’Aquila, 23 gennaio 2004 Cerimonia di inaugurazione dell’Anno di Studi 2003/2004 presso la Scuola Ispet- tori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza. Il Comandante Generale, Gen. C.A. Roberto Speciale, durante il suo discorso nell’Auditorium della Scuola. Il Procuratore Militare della Repubblica, Ten. Gen. Antonino Intelisano, con il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen.C.A. Speciale.

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Iraq, ove è stata espressamente pre-vista l’applicazione del Codice Pena-le Militare di guerra, con alcune pre-cisazioni e limitazioni applicative.

È quindi intervenuto il Comandan-te Generale della Guardia di Finan-za, Gen. C.A. Roberto Speciale, chedopo un indirizzo di saluto al Dott. In-

razioni in Libano dei primi anni ’80quando, per la prima volta, sorseroproblemi di carattere normativo inmerito all’applicabilità del codice pe-nale militare di pace o di guerra allenostre truppe per analizzare quindi leoperazioni “Enduring freedom” in Af-ghanistan e “Antica Babilonia” in

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A L’AQUILA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL’ANNO DI STUDI 2003-2004 PER ISPETTORI E SOVRINTENDENTI DELLA GUARDIA DI FINANZA

Lo scorso 23 gennaio, alla pre-senza dei vertici della Guardia di Fi-nanza – il Comandante Generale,Gen. C.A. Roberto Speciale, il Co-mandante in Seconda, Gen. C.A.Francesco D’Isanto, l’Ispettore pergli Istituti di Istruzione, Gen. C.A.Osvaldo Cucuzza, il Capo di StatoMaggiore del Comando Generale,Gen. D. Nino Di Paolo, ha avuto luo-go nell’Auditorium dell’Istituto la ceri-monia di inaugurazione dell’Anno diStudi 2003/2004 della Scuola perIspettori e Sovrintendenti del Corpo.

Nel corso del suo intervento dipresentazione, il Comandante dellaScuola, Gen. B. Gaetano Giancane,ha evidenziato come la Scuola sia un“laboratorio in continua evoluzioneper l’apprendimento e l’affinamentodelle tecniche investigative di contra-sto all’evasione fiscale ed alla crimi-nalità economica ed organizzata.

Un polo addestrativo - ha conti-nuato il Comandante della Scuola -che si propone di forgiare una figuradi ispettore e di sovrintendente dispiccato profilo morale e culturale, ingrado di operare quotidianamentenella propria missione istituzionale,che tiene conto delle accresciutecompetenze nei molteplici e diversifi-cati settori della vita della Nazione edell’Unione Europea”.

Subito dopo il Ten. Gen. AntoninoIntelisano, Procuratore Militare dellaRepubblica a Roma, ha tenuto laprolusione su di un tema di stringen-te attualità: “Il regime penale militarenelle operazioni di peace keeping”.

Come ha illustrato il Dott. Intelisa-no, nel 1941, durante l’entrata in vigo-re dei Codici Penali Militari di pace e diguerra “c’era una situazione di dirittointernazionale profondamente diversada quella attuale; le operazioni interna-zionali sotto l’egida delle Nazioni Unitenon erano previste”. Oggi lo scenariomondiale è completamente cambiato:“è difficile stabilire dove finisce la guer-ra in senso proprio e dove comincianole operazioni di polizia internazionale;la sicurezza interna si confonde spes-so con la sicurezza esterna”.

Nella sua lezione, il ProcuratoreIntelisano ha preso spunto dalle ope-

L’Aquila, 23 gennaio 2004Cerimonia di inaugurazione dell’Anno di Studi 2003/2004 presso la Scuola Ispet-tori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza. Il Comandante Generale, Gen.C.A. Roberto Speciale, durante il suo discorso nell’Auditorium della Scuola.

Il Procuratore Militare della Repubblica, Ten. Gen. Antonino Intelisano, con ilComandante Generale della Guardia di Finanza, Gen.C.A. Speciale.

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Il Gen. C.A. Speciale, accompagnato dal Gen. B. Gaetano Giancane, Comandantedella Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila, al suo arrivo presso l’Istituto.

telisano ed alle Autorità presenti, haricordato come la Guardia di Finanzapartecipi con propri uomini e mezzi adue operazioni internazionali:

“La prima viene espletata attra-verso il Nucleo di frontiera marittimadi Durazzo e riguarda l’attività di as-sistenza, consulenza ed addestra-mento alla Polizia di confine maritti-mo albanese nonché la cooperazio-ne con la stessa per il controllo deiflussi migratori”.

“La seconda in Kosovo dove, a ri-conoscimento del peculiare ruolo dipolizia economica e finanziaria rivesti-to dal Corpo, la Guardia di Finanza èstata chiamata a costituire una unitàoperativa denominata “Financial In-vestigation Unit”, con il compito di in-vestigare sulle attività di enti sospetta-ti di coinvolgimento in reati finanziari”.

Il Gen. C.A. Speciale ha quindiposto l’accento sul tema della comu-nicazione istituzionale. “La Guardiadi Finanza attraverso la lotta all’eva-sione fiscale, alle frodi ed alle con-traffazioni, rappresenta la forza di

polizia che offre il contributo più rile-vante alle autorità presidiarie delle li-bertà economiche”.

“I cittadini devono sapere cosa fala Guardia di Finanza”.

Il Comandante Generale ha con-cluso il proprio intervento dichiaran-do ufficialmente aperto l’Anno di Stu-di 2003/2004 della Scuola Ispettori eSovrintendenti.

A VILLA SPADA IN ROMA IL COMANDANTE IN SECONDA, GEN. C.A. FRANCESCOD’ISANTO, INCONTRA GLI ILLUSTRI SUOI PREDECESSORI

Il 22 gennaio scorso, presso il Centro Logistico di Villa Spada, in Roma, si è tenuto un incontro, organizzato dalGen. C.A. Francesco D’Isanto, Comandante in Seconda della Guardia di Finanza, con tutti gli Ufficiali Generali che lohanno preceduto nella prestigiosa carica.

La partecipazione è stata nutrita. I Generali di Corpo d’Armata si sono dati appuntamento per un evento che ha vi-sto, con gli altri, la partecipazione del Gen. C.A. Augusto de Laurentiis, 84 anni, appositamente giunto dalla provinciadi Varese mentre il prestigioso decano, Gen. C.A. Fausto Musto – 93 anni, Comandante in Seconda del Corpo dal 1972al 1974 – impossibilitato a raggiungere la Capitale dalla sede di Bolzano, ha fatto giungere i suoi cordiali saluti.

Nella foto il Comandante in Seconda, Gen. C.A. Francesco D’Isanto, con tutti gli intervenuti, Generali di Corpo d’Ar-mata (da sinistra): Corradino Corrado, Gaetano Nanula, Michele Mola, Luciano Luciani, Giuliano Oliva, Pierpaolo Mec-cariello, Guglielmo Farnè, Augusto de Laurentiis, Arturo Dell’Isola, Franco Culmone, Fortunato Saladino, Giulio Oriolie Pietro Sgarlata.

COMMEMORATO AD ALGHERO IL V.BRIG. ANTONIO SANNA NEL 61°ANNIVERSARIO DELL’EROICO SACRIFICIO

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Nel 61° Anniversario dell’eroicosacrificio del Vice Brigadiere AntonioSanna, al quale è intitolata la Sezio-ne di Alghero (SS), perito con l’interoequipaggio nelle acque del Mediter-raneo il 20 gennaio 1943 con l’affon-damento del Dragamine RD 36 daparte delle flotta britannica durante il2° conflitto mondiale, si è svolta il 20gennaio u.s. ad Alghero, città nataledel sottufficiale, la cerimonia comme-morativa con la celebrazione della S.Messa, officiata dal dirigente il servi-zio spirituale del Comando Regiona-le del Corpo della Sardegna, DonGiuseppe Curcu. Ha partecipato allafunzione la sorella del V.Brig. Sanna,Signora Anna, con alcuni parenti; ilSindaco di Alghero, Avv. Marco Ted-de, con Assessori e Consiglieri; il Co-mandante Provinciale di Sassari del-la Guardia di Finanza, Ten. Col. Car-mine Petrosino con altri ufficiali e mi-litari del Corpo dipendenti dai repartioperativi della Provincia di Sassari,Autorità civili e militari locali, una rap-presentanza di soci della SezioneANFI di Sassari. Al termine della S.Messa il Presidente della Sezione diAlghero, Leonardo Ruiu, con nume-rosi soci ha deposto una corona difiori alla Lapide inaugurata il 20 gen-naio 2003 nel 60° annuale del succi-tato eroico sacrificio.

Il Presidente Nazionale dell’ANFI,Gen. C.A. Pietro Di Marco, ha recen-temente effettuato una visita alla Se-zione ANFI di Isernia, accolto dalPresidente della Sezione, M.M.A.c.s. Remo Morone, e dal ConsiglioDirettivo della Sezione. (Foto a lato).

Nelle foto, in alto due militari del Corpo si recano a deporre una corona alla Lapi-de del Vice Brigadiere Sanna; in basso, l’alfiere della Sezione di Alghero conbandiera assieme all’alfiere della Marina Militare durante la cerimonia.

VISITA DEL PRESIDENTE NAZIONALE ALLA SEZIONE ANFI D’ISERNIA

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A MEZZANE DI SOPRA (VERONA) INAUGURATO UN MONUMENTO ALFINANZIERE DOMENICO BERTOLDI MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR

MILITARE ALLA MEMORIA

Il 28 settembre 2003 a Mezzanedi Sopra (Verona) è stato inauguratocon una solenne cerimonia comme-morativa il Monumento in marmobianco in ricordo del Finanziere Me-daglia d’Argento al Valor Militare Do-menico Bertoldi, al quale è intitolatala Caserma del Comando Provincialedella Guardia di Finanza di Verona.

Alla cerimonia sono intervenuti ilCol. t. ST Werther Montanari, Coman-dante Provinciale di Verona, il Cap.Fabio Marco Vetrano, Comandantedella Compagnia di Verona, il M.M.A.Aldo Zoccarato, Presidente della lo-cale Sezione ANFI, il Vice Presidentedella Sezione, M.M.A. Giuseppe Ro-verotto ed una rappresentanza conbandiera di soci ANFI. Sono interve-nuti inoltre il Sindaco di Verona, Sig.Angelo Zanetti, con rappresentanzedella Provincia e della Prefettura diVerona e varie Associazioni Combat-tentistiche e d’Arma locali.

Dopo la deposizione di una coro-na di fiori sulla Tomba del Fin. Do-menico Bertoldi e di una corona d’al-loro al Monumento dei Caduti, è sta-to inaugurato il Monumento dedicatoal Fin. Medaglia d’Argento al ValorMilitare Domenico Bertoldi, nativo diRiva (Velo Veronese). Era nato il 14dicembre 1905 e all’età di 19 anni siarruolò nella Guardia di Finanza conla ferma di 3 anni, al termine dei qua-li si congedò. Ma il 20 luglio 1940 furichiamato in servizio a Bari da dovepoi fu trasferito in Albania, ove caddeeroicamente combattendo il 7 aprile1941. Le sue spoglie sono state tra-slate in Patria e riposano nel Monu-mento appena inaugurato. La Meda-glia d’Argento al Valor Militare gli èstata concessa alla memoria con laseguente motivazione:

Domenico BERTOLDI

Facente parte di un piccolo di-staccamento di frontiera, assalitoda soverchianti forze nemiche,concorreva eroicamente alla difesadi una posizione. Ferito rifiutavaogni cura e continuava tenacemen-

Mezzane di Sopra, 28 settembre 2003Nella foto in alto: la benedizione del Monumento eretto in memoria del Fin.Domenico Bertoldi Medaglia d’Argento al Valor Militare.Nella foto in basso: la deposizione della corona di alloro al Monumento dei Cadu-ti da parte delle Autorità intervenute.

di Aldo Zoccarato

te a combattere. Poiché il tiratoredel fucile mitragliatore era costret-to per ferite ad abbandonare ilcombattimento, lo sostituiva. Col-pito ancora da una scarica di mitra-gliatrice, si abbatteva sulla propria

arma. Prima di spirare incitava i ca-merati alla resistenza ad oltranza.

Fulgido esempio di spirito disacrificio.

Aafa Gjonait (fronte albanese),7 Aprile 1941.

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INCONTRO CONVIVIALE DI FINE ANNO DEI SOCI DELLA SEZIONE ANFI DI PESCARA

In una splendida zona collinaredi Città Sant’Angelo, in provincia diPescara, nella sala dell’Hotel-Ri-storante “Il Giardino dei Principi”, siè svolto il 13 dicembre u.s. il pran-zo sociale di fine anno, organizzatodal Presidente della Sezione di Pe-scara, M.M.A. c.s. Ernesto Di Pie-tro.

Alla suddetta riunione convivialehanno partecipato 145 persone, trasoci, loro familiari ed invitati. Sonointervenuti, oltre alle Autorità locali(civili e militari) , il Presidente Na-zionale dell’ANFI, Gen. C.A. PietroDi Marco, accompagnato dalla gen-tile consorte Signora Gianna Balza-ri.

Nell’occasione sono stati conse-gnati attestati di benemerenza e dimerito per lunga militanza nelle filedell’ANFI. Gli attestati di beneme-renza sono stati consegnati ai se-guenti soci della Sezione: ErmandoParete; Levino Costantini; Nicola DiBartolomeo; Antonio Raschiatore eGiuseppe Iubatti; gli attestati dimerito sono stati rilasciati ai soci:Alessandro Bellini; Alberto Di Do-nato; Sinibaldo Fazii; Antonio Ton-

dale; Domenico Lepore; Biagio Tro-varelli; Fernando Di Tommaso eAntonio Paolini.

Con il taglio della torta, la con-segna di un simpatico omaggio alle

Signore presenti e gli auguri per lefestività di fine anno si è conclusol’incontro conviviale con il plauso ela soddisfazione di tutti gli interve-nuti.

Il Presidente Nazionale dell’ANFI, Gen. C.A. Pietro Di Marco, e la consorte Sig.raGianna Balzari durante il convivio, nel corso del quale il Presidente della Sezio-ne di Pescara, Consigliere Nazionale Di Pietro, ha rivolto ai convenuti un discor-so di circostanza.

Il 13 dicembre 2003, in Ardauli(OR) l’App. Raimondo Marras, sociodella Sezione ANFI di Oristano, hafesteggiato i suoi 100 anni di età.

Ai festeggiamenti, unitamente allaconsorte, figli e nipoti, paesani e ami-ci, ha partecipato anche una delega-zione della Sezione di Oristano con ilPresidente M.M.A. c.s. Cav. Salvato-re Diana.

È stata consegnata al festeggiatouna pergamena in ricordo dei centoanni, inviata dal Presidente Naziona-le dell’ANFI.

Nella foto, il momento della con-segna all’App. Marras della perga-mena da parte del Presidente dellaSezione di Oristano.

I CENTO ANNI DELL’APPUNTATO RAIMONDO MARRAS

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MEETING DI FINE ANNO DEI SOCI ANFI DI CONEGLIANO

Il 7 dicembre 2003, al termine del-l’Assemblea generale dei soci dellaSezione, è stata celebrata la S. Mes-sa in suffragio dei Defunti, nellaChiesetta di Santa Maria delle Gra-zie di Conegliano. Ha officiato il Cap-pellano Militare.

Terminato il rito religioso tutti i so-ci, assieme ai propri familiari, paren-ti, amici e simpatizzanti, si sono tra-sferiti in un noto ristorante della zo-na, dove, dopo aver gustato un riccoaperitivo di benvenuto, hanno presoposto per dar luogo all’incontro con-viviale di fine anno.

Sono intervenuti all’incontro: ilCol. t. ST Giuseppe Grassi, Coman-dante Provinciale di Treviso, accom-pagnato dalla gentile consorte; ilCap. Mario Simi, Comandante dellaCompagnia di Conegliano; il ViceQuestore Aggiunto Dott. Luca Miglio-rini, Capo di Gabinetto della Questu-ra di Treviso; il Ten. Comm. EmilioPerco, Consigliere Nazionale ANFIper il Veneto; il Vice Presidente dellaSezione ANFI di Treviso; i soci bene-meriti dell’ANFI: Comm. Emilio Bru-niera, il Dott. Ing. Massimo Mario edil Sig. Giuseppe Battivelli.

È stata anche gradita la parteci-pazione dell’Avv. Danilo Riponti, no-to penalista coneglianese, nonché ilSignor Dino Dal Cin, imprenditore delluogo e socio sostenitore della Se-zione. È intervenuto anche il sociosimpatizzante Nino Bidoggia, notopittore della città.

Nella circostanza è stato festeg-giato l’incontro, avvenuto dopo oltre30 anni, tra il Mar. Capo Luigi Lanni,Sindaco della Sezione, con il parigra-do Orazio Marcolongo, PresidenteOnorario della Sezione ANFI di Udi-ne.

L’occasione è stata propizia perconsegnare l’attestato di “Socio So-stenitore” a quegli iscritti che, con ipropri contributi e per la collaborazio-ne offerta, hanno permesso alla Se-zione di Conegliano di svolgere, du-rante questi ultimi anni, una intensaattività associativa di solidarietà e diprotezione civile.

Un momento dell’incontro conviviale cui hanno partecipato anche il Comandan-te Provinciale di Treviso, Col. Grassi, e il Comandante della Compagnia di Cone-gliano, Cap. Simi, con le rispettive consorti.

La Sezione ANFI di Genova nelmese di giugno u.s. ha provveduto adevolvere la somma di euro 15.000 alComitato ligure dell’A.I.R.C. (Associa-zione italiana per la ricerca sul cancro),somma raccolta dai finanzieri in conge-

do soci di quella Sezione ANFI a titolodi contributo nella lotta contro i tumori.Il loro gesto ammirevole sotto ogni pun-to di vista, rappresenta un atto di fidu-cia nei confronti di coloro che operanonel campo della ricerca scientifica.

Il Consigliere Nazionale per il Veneto, Ten. Emilio Perco, consegna al Presiden-te della Sezione di Conegliano, M.C. Mastrullo, l’attestato di benemerenza con-cesso alla Sezione in occasione del 2° Raduno ANFI del Triveneto a Jesolo.

IL CONTRIBUTO DEI FINANZIERI DELLA SEZIONEANFI DI GENOVA PER LA RICERCA SUL CANCRO

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CONVEGNO DI STUDI SUL TEMA: “INDAGINI PATRIMONIALI E BANCARIE”SVOLTOSI A BARI IL 5 DICEMBRE 2003 (1)

di Antonio Fiore

In data 5 dicembre 2003, pressol’Hotel Excelsior di Bari si è tenuto unConvegno sul tema “Indagini Patri-moniali e Bancarie”, organizzato dalPresidente della Sezione di Bari, ilConsigliere Nazionale Comm. Anto-nio Fiore, che ha tenuto fede all’im-pegno preso con i soci e le istituzionilocali di continuare nello svolgimentoe nella promozione di attività cultura-li in temi guiridico-economici.

Relatori del Convegno sono statiil Dott. Michele Emiliano, SostitutoProcuratore della Repubblica pressola Direzione Distrettuale Antimafia diBari, l’Avv. Antonio Maria La Scala,penalista del Foro di Bari e socio AN-FI della Sezione di Bari, e il Ten. Col.Alessandro Vitobello, Comandantedel GICO di Bari.

I relatori si sono particolarmentesoffermati sul tema delle indaginibancarie, tema di grande attualità,oggetto di un particolare approfondi-mento giurisprudenziale svolto dallaDott.ssa Antonia Messina, collabora-trice nello Studio legale La Scala.

Prima del 1971 nel nostro ordina-mento tributario non erano rinvenibilinorme che prevedessero deroghe alsegreto bancario; fu infatti la leggedelega a prevedere l’introduzione diuna normativa che per la prima voltaregolamentava delle ipotesi di acces-so ai conti correnti bancari.

In aderenza alla prefata norma, ilD.P.R. nr. 600/1973, all’art. 35, rego-lamentò in maniera innovativa lapossibilità di deroga limitatamente al-le imposte sui redditi, previo parereconforme dell’Ispettorato Comparti-mentale delle Imposte Dirette e conl’autorizzazione del Presidente dellaCommissione Tributaria di 1° grado.

L’estensione all’IVA intervennesolo nel 1982 con il D.P.R. 463 del15 luglio, che introdusse nel D.P.R.633/1972 l’art. 51-bis. Tale normati-va però non si manifestò idonea aconseguire lo scopo propostosi diconferire efficacia alle procedureispettive.

Il punto di svolta si ebbe con laLegge 413/1991 che modificò so-

stanzialmente il rapporto Fisco-con-tribuente realizzando una maggioretrasparenza per quanto concerne lagestione dei flussi finanziari.

La legge 413 del 1991, apportan-do modifiche alla precedente discipli-na, ammette l’utilizzo dello strumentode quo, derogando quindi al segretobancario, anche qualora non sia pre-liminarmente addebitabile alcuncomportamento penalmente rilevan-te a carico del soggetto da sottopor-re ad accertamento, anche se resta

comunque possibile il verificarsi dicasi di parallelismo tra l’indagine am-ministrativa e quella penale.

La norma di riferimento per la ma-teria degli accertamenti bancari nelsistema oggi in vigore è costituitadall’art. 18 della legge 30 dicembre1991, n. 413.

L’effetto dell’entrata in vigore del-l’art. 18 della legge predetta è statoquello di istituzionalizzare la facoltàdegli uffici finanziari e della Guardiadi Finanza di richiedere informazioni

Bari, 5 dicembre 2003I relatori durante lo svolgimento del Convegno presso l’Hotel Excelsior di Bari.Il 1° a destra nella foto è il Comm. Antonio Fiore.

I temi trattati sono stati di particolare attualità. Nella foto, i relatori si sono sof-fermati precipuamente sulle indagini bancarie.

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di persona delegata, per fornire leproprie deduzioni in relazione allesingole movimentazioni di conto. Atale scopo, nell’invito il contribuentedovrà essere reso edotto dei rapportisui quali verterà il contraddittorio edel relativo periodo di interesse. Al fi-ne di offrire una reale possibilità dicontraddittorio dovrà essere fissatoun termine non inferiore a 15 gior-ni dalla data della notifica, entro ilquale il contribuente potrà comparire.

È necessario precisare, tuttavia,che il contraddittorio può essere co-stituito anche dall’invio di questionarial contribuente con i quali l’interessa-to viene invitato a dar conto della cor-rispondenza tra versamenti e prele-vamenti.

Il contribuente non è, però, deltutto privo di tutela nel caso di scor-retto esercizio del potere discrezio-nale da parte dell’AmministrazioneFinanziaria nel corso degli accerta-menti bancari.

Se si è in presenza di compres-sione di un diritto soggettivo (diritto didomicilio, diritto alla riservatezza) l’o-rientamento è per il ricorso al Giudi-ce ordinario per promuovere siaun’azione cautelare (art. 700 c.p.c.),sia un’azione risarcitoria per respon-sabilità extracontrattuale della Pub-blica Amministrazione.

Quando, invece, si è in presenzadi situazioni che non si configuranocome violazione di un diritto sogget-

In primo piano, tra i partecipanti al Convegno anche alcuni ufficiali della Guardiadi Finanza in servizio alla sede di Bari.

tivo, ma il contribuente è soltanto ti-tolare di un interesse legittimo, os-sia dell’interesse all’esercizio corret-to da parte dell’Amministrazione deipropri poteri, tale interesse può es-sere fatto valere presso il TAR dicompetenza territoriale.

Per quanto riguarda infine l’anno-sa questione del rapporto tra le inda-gini bancarie e la privacy del contri-buente, importante risulta la senten-za n. 51 della Corte Costituzionaledel febbraio 1992, che ha “messo atacere” le obiezioni sulla presunta le-sione costituzionale, concretata dal-l’intervento normativo. La Corte hasancito, la preminenza dell’interessegenerale al concorso di tutti alle spe-se pubbliche, in ragione della capa-cità contributiva di ciascuno, da ac-certarsi eventualmente con indaginibancarie, sulla riservatezza e sulla li-bertà di disposizione dei propri ri-sparmi.

All’incontro, che ha avuto unagrande partecipazione di pubblico,hanno presenziato diverse Autoritàcivili e militari, fra le quali il Gen. B.Francesco Cerreta, Comandante Re-gionale della Guardia di Finanza perla Puglia, e il Dott. Giovanni Lopez,Direttore centrale dell’Agenzia delleEntrate di Bari-1.

(1) A partire dal mese di febbraio dell’an-no in corso saranno disponibili presso laSezione ANFI di Bari gli atti del Convegno.

alle banche, all’Ente Poste, alle so-cietà fiduciarie e ad ogni altro inter-mediario finanziario, quale normalestrumento istruttorio dell’attività diaccertamento, seppure attuabile conparticolari cautele e controlli di tipointerno. L’articolo 18 della legge cita-ta ha infatti introdotto una proceduradi accertamento snella ed efficace,consentendo, appunto, deroghe alsegreto bancario, non vincolata dallaconditio sine qua non dell’esistenzadi determinati presupposti di fatto.

Il ricorso agli accertamenti banca-ri non presuppone che nei confrontidel contribuente sia stata iniziatauna verifica fiscale in quanto il modu-lo ispettivo è connotato, come abbia-mo detto in precedenza, da una au-tonomia completa rispetto agli altri.La circostanza che nei confronti delcontribuente sia stata già iniziata unaverifica fiscale comporta una diffe-renziazione esclusivamente perquanto concerne il monitoraggio deirapporti bancari intrattenuti dallostesso.

I legittimati a richiedere alle ban-che la copia dei conti sono:- gli Uffici delle Entrate previa auto-

rizzazione del Direttore Regionaledelle Entrate (artt. 32 del D.P.R.600/1973 e 51 del D.P.R.633/1972);

- il Sistema informativo del Ministerodelle Finanze, per conto degli Ufficidelle Imposte o del Centro di Servi-zio competente (art. 6 del D.L.vo 9settembre 1992, n. 372);

- la Guardia di Finanza, previa auto-rizzazione del Comandante Regio-nale (artt. 32 e 33 del D.P.R.600/1973 e art. 63 del D.P.R.633/1972);

- gli Ispettori del Servizio Centrale tri-butario (art. 11 della legge 24 aprile1980, n. 146 e successive modifi-che);

- le Commissioni Tributarie, previaautorizzazione del Direttivo del ser-vizio (art. 7 del D.L.vo 31 dicembre1992, n. 546).

Accertare le procedure di acces-so ai conti correnti, uno degli aspettipiù interessanti della materia, attienealla fase dell’utilizzo dei dati bancariacquisiti.

Il primo adempimento necessarioè il contraddittorio con il contri-buente, appositamente invitato acomparire, personalmente o a mezzo

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I TENENTI COLONNELLI FRANCESCO MELICCHIO ED EMILIO PAOLORECCHIA VISITANO LA SEZIONE ANFI DI VIBO VALENTIA

L’11 dicembre 2003 il Coman-dante Provinciale di Vibo Valentia,Ten. Col. Francesco Melicchio, eil Comandante del R.O.A.N., Ten.Col. Emilio Paolo Recchia, hannovisitato la Sezione ANFI locale,accolti cordialmente dal Presiden-te della Sezione, M.A. c.s. mareCiro Iorio.

L’incontro con i soci e i prefatiufficiali è stato interessante e si-gnificativo, nonché propizio per loscambio degli auguri per le festi-vità natalizie imminenti.

I due ufficiali hanno dato l’op-portunità di ricordare i tempi tra-scorsi in servizio dai soci e il teno-re di vita vissuta in un ambientecome Vibo Marina, frazione di Vi-bo Valentia, che fino all’inizio de-gli anni settanta era sede soltantodi due comandi: Brigata con pochimilitari e Squadriglia Navale conpoche unità. Gli interessati hannofatto memoria con piacere ed or-goglio dei loro “anni verdi”.

Il Presidente della Sezione haringraziato, a nome di tutti, i dueufficiali del Corpo e – prendendospunto da un discorso, appenapronunciato dal Papa, durante ilquale Sua Santità rivolgeva unmonito a non costruire “muri”, ma“ponti” – ha voluto sottolineareche i ponti si reggono su pilastri eil ponte tra la Sezione ANFI di Vi-bo Marina e il Corpo della Guardiadi Finanza è solidamente appog-giato sui due Comandanti dei Re-parti più elevati alla sede a quelmomento.

di Ciro Iorio

Il gruppo dei soci assieme al Presidente della Sezione e ai Tenenti ColonnelliMelicchio e Recchia.

Il Comandante Provinciale, Ten. Col.Melicchio, e il Presidente della Sezio-ne M.A. c.s. mare Iorio, con la perga-mena e il Crest scambiatisi fra di loro.

12 Fiamme Gialle 2 / 2004

Nell’imminenza delle festività na-talizie anche quest’anno appena tra-scorso del 2003 è stato ricordato efesteggiato degnamente, come è or-mai tradizione, partecipando alla S.Messa assieme ai militari del Presi-dio, officiata dal Vescovo di ReggioCalabria.

Il 17 dicembre i soci della Sezio-ne con alcuni familiari si sono ritro-vati presso la Sala Convegno delComando Provinciale di Reggio Ca-labria, assieme ai militari del Corpoin servizio a quella sede per loscambio degli auguri. Il Presidentedella Sezione, M.M.A. c.s. CarmeloMandalari, ha rivolto un breve di-scorso di circostanza ringraziandotutti i convenuti per la loro partecipa-zione numerosa alla cerimonia. Ilsuccessivo giorno 20 dicembre i so-ci e i familiari sono intervenuti allacena degli auguri presso la sala ri-storante del Sig. Pitasi, in localitàMosorrofa di Reggio Calabria. Du-rante la cena sono state consegnatead alcuni soci n. 10 targhe ricordoper la loro lunga, meritoria ed inin-terrotta appartenenza alla Sezionedi Reggio. È stata poi raccolta unadiscreta somma con il gioco dellatombola e devoluta in beneficenzaad alcune persone bisognose.

Il 22 dicembre, infine, il Presiden-te della Sezione, M.M.A. Mandalari,accompagnato dalla consorte,Sig.ra Maria, socia simpatizzantedella Sezione, dal Vice Presidente eda un socio, si è recato presso l’abi-tazione della vedova di un militaredel Corpo in servizio, tale Criseo,abitante in Melito Porto Salvo (Reg-gio Calabria), recentemente dece-duto in seguito ad un male incurabi-le, lasciando due figli in tenera età.La vedova Criseo, avvertita in pre-cedenza della visita, ha accolto contanta commozione il Presidente del-la Sezione di Reggio e ha ringrazia-to con sincera gratitudine per questonobile gesto.

A REGGIO CALABRIA I SOCI DELLA LOCALE SEZIONE ANFI HANNO FESTEGGIATO DEGNAMENTE LE FESTIVITÀ NATALIZIE

di Carmelo Mandalari

La consegna delle targhe ricordo a 10 soci della Sezione di Reggio Calabria perla loro meritoria ed ininterrotta appartenenza al Sodalizio ANFI.

Il taglio della torta durante la cena degli auguri presso il ristorante Pitasi aMosorrofa di Reggio Calabria.

Fiamme Gialle 2 / 2004 13

RICERCA STORICA DAL TITOLO “PRIMAVERA 1943 – SOGGIORNO CONTUMACIALE DELL’A.R.M.I.R. A TARVISIO DOPO IL

RIENTRO NEL TERRITORIO NAZIONALE”Il Dipartimento di Storia e Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Trieste, nel quadro degli studi relativi alla fa-

se del rientro in Patria dei militari italiani reduci dalla Campagna di Russia, ha interessato il Comando Generale delCorpo, per una collaborazione nell’ambito di una ricerca storico-documentale che avrà, quale argomento principale, il“Soggiorno Contumaciale di Tarvisio”, in Provincia di Udine. In tale località, nella primavera del 1943, fu alle-stito un campo militare, nel quale confluirono i reduci dalla Campagna di Russia, già membri dell’A.R.M.I.R.,per essere sottoposti a “contumacia”, una sorta di “quarantena” che consentisse all’organizzazione militare di ri-mettere in sesto un gran numero di soldati, provati fisicamente e, soprattutto, moralmente sia per la durezza della cam-pagna di guerra, che per la faticosa fase del loro rimpatrio.

L’obiettivo primario della ricerca è quello di ricostruire il periodo contumaciale identificando i siti adibiti al rico-vero dei militari, quantificando le persone che vi transitarono ed operarono, oltre ad analizzare l’impatto sociale chel’evento ebbe nei riguardi della popolazione locale.

Riportiamo pertanto qui di seguito l’annuncio dell’Università degli Studi di Trieste pervenuto alla Presidenza Nazio-nale dell’ANFI dall’Ufficio Storico del Comando Generale della Guardia di Finanza, con preghiera di pubblicazione sulperiodico “Fiamme Gialle”.

14 Fiamme Gialle 2 / 2004

E’ al comune vincolo di devozione per l’arte e la cul-tura che devo l’incontro con Giacomo Giardina cui tan-to fece parlare di sè, quando Palermo era futurista. Loconobbi a Bagheria, con l’amico Maiullari negli annisettanta.

Molte le pubblicazioni e le bibliografie su GiacomoGiardina, che ne sottolineavano i suoi valori poetici, inquegli anni di elevato fermento artistico in cui tanti no-mi illustri, come Guttuso, Vedova, Cagli e tanti altri fre-quentavano i salotti culturali palermitani, ma nessunoha mai saputo che il grande poeta futurista siciliano,Giacomo Giardina, classe 1903, è stato allievo Guardiadi finanza a Maddaloni, Finanziere a Messina, ove sicongedò nel corso della prima ferma. Fu una confiden-za del Poeta, in un momento di intenso afflato umanoe culturale, che mi inorgoglì. È un segmento della miavita seppur breve, mi confidò l’ultra ottantenne Poeta,a cui tengo moltissimo, così come all’unica fotografiache mi ritrae in divisa che conservo tra i ricordi familia-ri più cari, non perché è ritratta la mia persona che èquella che è, replicò con visibile turbamento, ma per laparticolare emozione che quella divisa mi suscitò, an-corché la indossai, ed aggiunse, per me fu una vera ini-ziazione. Dopo la sua morte, ho cercato, con la com-plicità dell’amico Maiullari, di ritrovare il “cimelio”, cosìamava definirla, senza successo.

Esaurito l’inevitabile antefatto, riprendo il discorsointerrotto presentando, immodestamente, l’uomo dicultura.

Giacomo Giardina entra nell’ufficialità del movimen-to artistico letterario “il Futurismo” nell’anno 1931 condecisa intemperanza, reclamando subito quello spazioche gli apparteneva.

Siamo nel secondo momento del movimento futuri-sta che, soprattutto in Sicilia, riuscì con successo araggiungere le finalità che lo alimentavano e Marinetti,puntando sul portato autentico e geniale del Poeta si-ciliano lo innesta nel vivo dei postulati del manifesto fu-turista.

Ed è così che viene pubblicato dalla Vallecchi il librodi poesie “Quando ero pecoraio”.

Parlare del successo avuto potrebbe sembrare re-torico, ma vale la pena di ricordare che il libro, intro-dotto dalla acuta effervescenza analitica dello stessoMarinetti, rivela subito un Poeta dalla vena personalis-sima che le maggiori pubblicazioni dell’epoca, anchequelle non specializzate, si contenderanno con alter-nate vicende.

Giacomo Giardina si dimostra subito ideologica-mente disimpegnato rispetto al Regime, il suo futuri-smo è essenzialmente composizione spontanea il cuilinguaggio tumultuoso raggiunge l’immediatezza del-

l’effetto attraverso un alternarsi d’immagini che ben rie-scono a mutuarsi nell’efficacia e nella suggestione delcontenuto.

L’estrazione bucolica di “Quando ero pecoraio” -scriveva Francesco Carbone - subisce una decisa de-stinazione di resa formale e sintattica creativamentesussultoria e dissacrante, vorticosa e diffusiva nellacontinua rottura di equilibrio tra l’orizzontalità del rigo –stampato – e il significato costruito che lo determina.

Giacomo Giardina, corpo di gabbiano, assottigliatoe quasi scarnificato dallo sforzo di vincere il libeccio,così descritto da Filippo Tommaso Marinetti e così ri-tratto dai suoi amici fraterni Renato Guttuso, Carlo Le-vi, Ennio Calabria, Bruno Caruso, Sante Monachesi,Raul Aiello, Paolo Ricci, soggiorna nella mia memoria,come un discorso interrotto da tempo e mi chiedo sequel suo tentativo di fare arte per l’arte, senza altre pre-tese, morendo povero, sia stato come voler “zappare lenuvole”, quelle nuvole cui tanto liricamente ha saputocantare nella sua originale e frizzante poesia con esenza quel casco d’alluminio, che cinse il suo capo nellontano 1931 per mano di Filippo Tommaso Marinetti,che lo proclamerà “Poeta meridionale”. La stampa sene occupò diffusamente e fu così che esplose il casoletterario di un futurista dal cuore “giallo verde”.

Di Marinetti riportiamo la dedica seguente a Giaco-mo Giardina:

RICORDO DI GIACOMO GIARDINA, POETA FUTURISTA SICILIANO

di Romano Bacci

Fiamme Gialle 2 / 2004 15

LA DOLCE INSIDIA DEL DIABETE

di Gianfranco CavicchioliGeriatra in Roma

Sembra un’esagerazione, ma inItalia ci sono circa cinque milioni didiabetici, la maggior parte dei qualianziani. Il loro numero è in continuoaumento, come se fosse una malat-tia epidemica. Invece è la conse-guenza del benessere faticosamenteraggiunto dalla società, che ci mettea disposizione sulle tavole di ogni ca-sa una maggiore quantità di alimenti,fra i quali abbondano quelli a base dicarboidrati e di zuccheri.

È una malattia nota fin dall’anti-chità; infatti i primi studi sul diabete ri-salgono al secondo secolo dopo Cri-sto, quando il medico greco Areteo diCappadocia, senza l’aiuto di alcunmezzo tecnico per effettuare le suericerche, armato però di molta perse-veranza e di un acutissimo ingegno,lo descrisse fin nei minimi particolari,solo osservando i sintomi dei suoi pa-zienti.

Fra l’altro era riuscito a compren-dere che nel sangue lo zucchero diquesti malati era in eccesso e chel’organismo tentava di normalizzarela propria composizione sanguignaeliminandolo con le urine attraverso ilrene. Areteo aveva perciò coniato iltermine “diabete, che in greco signifi-ca “attraversare” (sottintendendo “ilrene”). Anche al giorno d’oggi con laparola diabete” indichiamo una ma-lattia che si presenta con la caratteri-stica del bere in abbondanza e di eli-minare molta urina contenente zuc-chero, sostanza che in un individuonormale non è presente. Nonostantei suoi studi, nessuno più ricorda il no-me di quell’antico e grande medico.Così come ai più sono ignoti i nomidei ricercatori, anche recenti, che conle loro scoperte hanno cambiato ilvolto della medicina e beneficiato l’in-tera umanità.

Se si chiedesse in giro chi fosseKoch, Fleming, Salk, credo che benpochi saprebbero rispondere che Ko-ch è stato il primo a isolare e vedereal microscopio il bacillo della tuberco-

losi; che Fleming ha scoperto la peni-cillina; che Salk ha preparato un vac-cino iniettabile per prevenire la polio-melite. È difficile vedere ricordati que-sti scienziati con monumenti o piaz-ze, al contrario di quanto avviene connomi di molti illustri sconosciuti. Cre-do che poi nessuno sappia chi furonoBanting e Mac Leod, i ricercatori chenel 1923 ebbero il premio Nobel peressere riusciti nel 1921, insieme alloro collaboratore Best, a estrarre l’in-sulina dal pancreas di animali da ma-cello. In precedenza in questo orga-no da Langerhans erano stati scoper-ti dei raggruppamenti di cellule (dettiin latino “insulae”) che producono l’in-sulina: un ormone che è in grado difissare nei muscoli e nelle cellule glizuccheri ingeriti con l’alimentazione,di mantenere a livello costante la gli-cemia, che è lo zucchero presentenel sangue nella quantità di circa l’u-no per mille. A volte, specialmentenelle persone anziane questo livellosi riscontra anche leggermente supe-riore (1,10 o 1,20); ma ciò non deveimpressionare, perché questi lievi au-menti non sono preoccupanti. Bastaevitare per qualche tempo i carboi-drati come il pane, la pasta o i dolci,che con la digestione si trasformanoin zuccheri, per riequilibrare la glice-mia. Lo zucchero è un componenteessenziale dell’organismo, giacché èun indispensabile nutrimento dellecellule; in particolare è necessarioper il funzionamento dei muscoli edel cervello. La riprova dell’importan-za dello zucchero nella contrazionedei muscoli e delle attività cerebrali siha ogni volta che l’organismo non ri-ceve zuccheri con l’alimentazione: di-minuisce la forza muscolare e il cer-vello trova difficoltà a svolgere le suecomplesse funzioni: i riflessi nervosisono meno pronti, manca il potere diconcentrazione, si ha la sonnolenza.

Il diabete consiste nella incapacitàdell’organismo di utilizzare gli zuc-cheri alimentari, in quanto manca o è

ridotta l’azione dell’insulina. Ciò ac-cade quando questo ormone è pro-dotto dal pancreas in quantità insuffi-ciente a determinare la fissazione de-gli zuccheri nelle cellule dell’organi-smo, le cause che portano a una pro-duzione ridotta o nulla di insulina daparte delle isole di Langerhans delpancreas sono essenzialmente due:la distruzione delle cellule che la for-mano, oppure l’esaurimento della lo-ro capacità di sintetizzarla. La primaevenienza si riscontra con frequenzain giovane età, come conseguenza diun’infezione da virus (per esempio incaso di parotite), che possono attac-care e distruggere le cellule produttri-ci di insulina. In questi casi sarà indi-spensabile somministrare proprio in-sulina, per evitare che la quantità dizucchero presente nel sangue, conti-nui ad aumentare. Questo tipo di dia-bete viene detto “giovanile” o “insuli-nodipendente”: infatti è caratteristicodell’età giovanile e non può esserecurato che con iniezioni di insulina.

Invece il diabete che insorge inuna persona adulta che ha sempreingerito in quantità esagerata idrati dicarbonio, cioè alimenti dai quali l’or-ganismo trae gli zuccheri con i pro-cessi digestivi, si chiama “senile” o“non insulino dipendente”. In questicasi si ha un esaurimento delle cellu-le pancreatiche deputate a produrreinsulina: viene secreta in quantità in-sufficiente per poter fissare nelle cel-lule lo zucchero che in sovrabbon-danza circola nel sangue. In questicasi non sarà indispensabile sommi-nistrare insulina: sarà sufficiente sot-toporre il malato a una dieta poveradi zuccheri, perché la glicemia si ri-duca notevolmente, a volte fino allanormalizzazione. Se però la glicemiaè alta, oltre alla dieta è indispensabi-le ricorrere all’uso dei cosiddetti anti-diabetici orali, sostanze che, assunteper bocca, rendono i tessuti più ricet-tivi allo zucchero del sangue e stimo-lano le cellule poco funzionanti a pro-

16 Fiamme Gialle 2 / 2004

durre una maggior quantità di insuli-na.

Subito dopo la sua scoperta, siera pensato di poter somministrarel’insulina non solo per iniezione, maanche per bocca. Purtroppo questasperanza andò delusa, perché es-sendo una sostanza proteica, vienedigerita dai succhi gastrici come qual-siasi altra proteina e resa così inutiliz-zabile.

Si è detto poc’anzi che gli zucche-ri del sangue sono utilizzati in grandequantità dai muscoli per la loro attivitàdi moto. È perciò facile dedurne chein un diabetico, se lo zucchero intro-dotto con l’alimentazione non vieneconsumato dai suoi muscoli, si ha unaumento della glicemia. Pertanto èindispensabile per questi malati eser-citare con assiduità e continuità lapropria muscolatura, in modo da con-sumare gli zuccheri in eccesso. Quin-di moderazione nell’introduzione diquegli alimenti che potrebbero esserecausa d’insorgenza del diabete; eser-cizio fisico per ridurre gli zuccheri delsangue. E siccome nell’uomo la mas-sa più importante della muscolatura èquella degli arti inferiori, il moto piùadatto e più semplice per consumar-lo è quello del camminare.

Prima del 1921, cioè prima dell’erainsulinica, l’unico modo per combatte-re il diabete era la dieta, con limitazio-ne dell’introduzione di alimenti ricchidi zuccheri e di idrati di carbonio. Erafrequente l’insorgenza di complicazio-ni circolatorie, renali, retiniche, infetti-ve, che riducevano notevolmente lecapacità lavorative dei diabetici e neaccorciavano la durata della vita. Algiorno d’oggi, grazie agli studi e allescoperte di scienziati di cui ben pochiricordano nome e opera, milioni didiabetici possono vivere serenamentee a lungo, solo seguendo un’opportu-na dieta e terapie adatte.

Il diabetico, infatti, se si cura con imedicamenti attualmente a disposi-zione, se segue la dieta adatta, semantiene il giusto peso corporeo, sefa sufficiente moto, non avrà serieconseguenze per la sua malattia epotrà raggiungere la più tarda età.Ciò che non dovrà mai dimenticare èche il diabete dura tutta la vita e cheil suo trattamento richiede molta co-stanza.

Nella foto il Sindaco di Bologna, Dott. Guazzaloca, consegna al Presidente dellaSezione ANFI, Comm. Ermanno Gelsi, la targa di benemerenza personalizzataconcessagli dall’Amministrazione Comunale per l’attività di volontariato svoltanel corso del 2003.

Durante l’anno 2003 la Sezione di Bo-logna ha eseguito una intensa attività divolontariato a tutela della sicurezza dei cit-tadini in collaborazione con le Forze del-l’Ordine.

L’attività è stata svolta principalmenteall’interno dei giardini pubblici ed all’ester-no degli istituti scolastici, riscuotendo una-nimi consensi da parte del Settore Sicu-rezza Urbana del Comune di Bologna.Molti gli apprezzamenti anche da parte dei

cittadini che hanno riconosciuto l’utilitàdell’iniziativa.

Il 22 dicembre 2003, in occasione del-l’incontro per gli auguri natalizi, il Sindacodi Bologna, Dott. Giorgio Guazzaloca, haconsegnato al Presidente della locale Se-zione ANFI, Comm. Ermanno Gelsi, unatarga ricordo di benemerenza personaliz-zata con i ringraziamenti della Giunta Co-munale per l’intensa attività di volontariatosvolta durante il decorso anno 2003.

In occasione del 93° anniversario diistituzione della Sezione ANFI di Piacenzail Presidente della Sezione, M.M.A. c.s.Antonino Letizia, ha voluto ricordare l’av-venimento con il taglio di una torta da par-te della Sig.ra Croce, consorte del Gen.Ferdinando Croce, socio della Sezione.

Nella circostanza poi è stato premiato conuna targa ricordo “Premio fedeltà” da par-te del Presidente M.M.A. Letizia, il VicePresidente di quella Sezione, Santo Pie-montesi, per il suo costante e fedelissimoattaccamento alla Sezione manifestato inqualità di socio.

ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO DELLA SEZIONE ANFI DI BOLOGNA

RICORDATO A PIACENZA IL 93° ANNIVERSARIO DIISTITUZIONE DELLA LOCALE SEZIONE ANFI

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durre una maggior quantità di insuli-na.

Subito dopo la sua scoperta, siera pensato di poter somministrarel’insulina non solo per iniezione, maanche per bocca. Purtroppo questasperanza andò delusa, perché es-sendo una sostanza proteica, vienedigerita dai succhi gastrici come qual-siasi altra proteina e resa così inutiliz-zabile.

Si è detto poc’anzi che gli zucche-ri del sangue sono utilizzati in grandequantità dai muscoli per la loro attivitàdi moto. È perciò facile dedurne chein un diabetico, se lo zucchero intro-dotto con l’alimentazione non vieneconsumato dai suoi muscoli, si ha unaumento della glicemia. Pertanto èindispensabile per questi malati eser-citare con assiduità e continuità lapropria muscolatura, in modo da con-sumare gli zuccheri in eccesso. Quin-di moderazione nell’introduzione diquegli alimenti che potrebbero esserecausa d’insorgenza del diabete; eser-cizio fisico per ridurre gli zuccheri delsangue. E siccome nell’uomo la mas-sa più importante della muscolatura èquella degli arti inferiori, il moto piùadatto e più semplice per consumar-lo è quello del camminare.

Prima del 1921, cioè prima dell’erainsulinica, l’unico modo per combatte-re il diabete era la dieta, con limitazio-ne dell’introduzione di alimenti ricchidi zuccheri e di idrati di carbonio. Erafrequente l’insorgenza di complicazio-ni circolatorie, renali, retiniche, infetti-ve, che riducevano notevolmente lecapacità lavorative dei diabetici e neaccorciavano la durata della vita. Algiorno d’oggi, grazie agli studi e allescoperte di scienziati di cui ben pochiricordano nome e opera, milioni didiabetici possono vivere serenamentee a lungo, solo seguendo un’opportu-na dieta e terapie adatte.

Il diabetico, infatti, se si cura con imedicamenti attualmente a disposi-zione, se segue la dieta adatta, semantiene il giusto peso corporeo, sefa sufficiente moto, non avrà serieconseguenze per la sua malattia epotrà raggiungere la più tarda età.Ciò che non dovrà mai dimenticare èche il diabete dura tutta la vita e cheil suo trattamento richiede molta co-stanza.

Nella foto il Sindaco di Bologna, Dott. Guazzaloca, consegna al Presidente dellaSezione ANFI, Comm. Ermanno Gelsi, la targa di benemerenza personalizzataconcessagli dall’Amministrazione Comunale per l’attività di volontariato svoltanel corso del 2003.

Durante l’anno 2003 la Sezione di Bo-logna ha eseguito una intensa attività divolontariato a tutela della sicurezza dei cit-tadini in collaborazione con le Forze del-l’Ordine.

L’attività è stata svolta principalmenteall’interno dei giardini pubblici ed all’ester-no degli istituti scolastici, riscuotendo una-nimi consensi da parte del Settore Sicu-rezza Urbana del Comune di Bologna.Molti gli apprezzamenti anche da parte dei

cittadini che hanno riconosciuto l’utilitàdell’iniziativa.

Il 22 dicembre 2003, in occasione del-l’incontro per gli auguri natalizi, il Sindacodi Bologna, Dott. Giorgio Guazzaloca, haconsegnato al Presidente della locale Se-zione ANFI, Comm. Ermanno Gelsi, unatarga ricordo di benemerenza personaliz-zata con i ringraziamenti della Giunta Co-munale per l’intensa attività di volontariatosvolta durante il decorso anno 2003.

In occasione del 93° anniversario diistituzione della Sezione ANFI di Piacenzail Presidente della Sezione, M.M.A. c.s.Antonino Letizia, ha voluto ricordare l’av-venimento con il taglio di una torta da par-te della Sig.ra Croce, consorte del Gen.Ferdinando Croce, socio della Sezione.

Nella circostanza poi è stato premiato conuna targa ricordo “Premio fedeltà” da par-te del Presidente M.M.A. Letizia, il VicePresidente di quella Sezione, Santo Pie-montesi, per il suo costante e fedelissimoattaccamento alla Sezione manifestato inqualità di socio.

ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO DELLA SEZIONE ANFI DI BOLOGNA

RICORDATO A PIACENZA IL 93° ANNIVERSARIO DIISTITUZIONE DELLA LOCALE SEZIONE ANFI

Fiamme Gialle 2 / 2004 17

V A R I E

ATTIVITÀ LANCISTICA DA VETTORE MILITARE

La Sezione ANFI di Orvieto ci comunica che tra i propri soci annovera an-che il Generale paracadutista Sergio Scattoni, il quale vorrebbe far pubblica-re sul periodico “Fiamme Gialle” quanto segue:

«L’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia (A.N.P.d’I.) d’intesa con laBrigata Paracadutisti “Folgore”, ha organizzato per il primo semestre 2004 “At-tività lancistica da vettore militare” con il seguente calendario:

- 21 febbraio 2004 – con recupero 22 febbraio;- 6 marzo 2004 – con recupero 7 marzo;- 17 aprile 2004 – con recupero 18 aprile;- 22 maggio 2004 – con recupero 23 maggio;- 29 maggio 2004 – con recupero 30 maggio;- 5 giugno 2004 – con recupero 6 giugno;- 19 giugno 2004 – con recupero 20 giugno.

Possono partecipare tutti coloro che sono in possesso di “brevetto di pa-racadutista militare” rilasciato dalla Brigata paracadutisti Folgore”.

Per informazioni gli interessati possono scrivere alla Sezione ANFI di Or-vieto, Caserma Monte Grappa in Piazza XXIX Marzo, n. 6, citando gli estremidel proprio brevetto di paracadutista militare (numero e data del rilascio) ed ilproprio recapito telefonico.

Un ufficiale paracadutista, socio della Sezione ANFI di Orvieto, coordineràtutta l’attività dei lanci per coloro che vogliono partecipare».

Essendo la comunicazione pervenuta alla Redazione soltanto in data 23febbraio u.s., le date del 21 febbraio e del 6 marzo non potranno essere pre-se in considerazione dagli eventuali soci che desiderano partecipare.

RECENSIONE

Pierpaolo MECCARIELLO: Sto-ria della Guardia di Finanza - Ed.speciale Le Monnier - Novembre2003, per il Museo Storico dellaGuardia di Finanza.

Il 5 marzo 2004 nel Salone d’o-nore del Comando Generale dellaGuardia di Finanza è stato presen-tato solennemente il pregevole libro,che il Generale Meccariello ha cura-to per il Museo Storico del Corpo,con la presenza, sulla cattedra, delComandante Generale, Gen. C.A.Roberto Speciale, del Comandantein Seconda, Gen. C.A. FrancescoD’Isanto, del giornalista e Direttoredella Rivista Italiana DIFESA, Dr.Andrea Nativi e del Portavoce e Ca-po Ufficio Stampa, Col. t. ST CarloRicozzi; mentre il Salone, con il Ca-po di Stato Maggiore Generale D.Nino Di Paolo e numerosi Ufficiali inservizio e in congedo del Corpo e dialtre Forze Armate, era gremito digiovani invitati, in gran parte studen-ti interessati alla Storia del Corpo ealla conoscenza dei suoi compitiistituzionali (anche in vista di studimonografici da presentare per impe-gni scolastici). Nel Salone il Presi-dente del Museo Storico, GeneraleC.A. Luciano Luciani, aveva prov-veduto a realizzare una efficacescenografia con uniformi storichedel Corpo.

Dopo gli interventi sulla pubblica-zione del Portavoce, del Coman-dante Generale e del giornalistaNativi, ha preso la parola l’Autoredel libro, il Generale Meccariello,che ha riassunto il corposo contenu-to della pubblicazione, che è essen-zialmente una sintesi della evoluzio-ne della Guardia di Finanza, dallaguardia confinaria sabauda del XVIIISecolo all’attuale tecno-strutturapreposta alla tutela dell’ordine pub-blico economico in una delle princi-pali realtà del mondo post-industria-le. Nella vicenda della Guardia di Fi-nanza, afferma l’Autore nella intro-duzione, si intrecciano temi di storiamilitare, economica, finanziaria, del-

la pubblica amministrazione, checostituiscono un insieme complicatoquanto basta per rendere difficileuna catalogazione negli schemi del-la storiografia. Ma la difficoltà non èsembrata ragione sufficiente per ri-nunciare al tentativo di ricostruirel’evoluzione di un organismo impor-tante nella struttura amministrativadello Stato e degno di interesse perl’originalità della sua fisionomia.

Otto sono i capitoli del libro, cheriguardano: le origini, la Guardia do-ganale, la Guardia di Finanza dal1981 al 1915, la prima guerra mon-diale, il periodo fra le due guerre, laseconda guerra mondiale, la rico-struzione e la polizia economico-fi-nanziaria. Di particolare interesseanche le numerose tavole illustrate,che documentano i fatti di maggioreimportanza per la storia della Guar-dia di finanza.

In conclusione, il libro, che è frut-to di un lungo e meditato studio delGenerale Meccariello, nato come ha

avuto modo di ricordare egli stesso,in una caserma della Guardia di fi-nanza, rappresenta una completasintesi della evoluzione degli avve-nimenti e delle attività operative delCorpo, che può offrire a chiunqueuna esauriente informazione sul no-stro prestigioso Corpo, mai comeora al centro di interesse per il suoimpegno a tutto campo nei settoritributari ed extratributari, soprattuttocontro la criminalità organizzata, ilriciclaggio e fenomeni complessidistorsivi in settori economico-finan-ziari.

Si prevede, pertanto, che il libropotrà esser oggetto di numerose ri-chieste al Museo Storico.

Le eventuali richieste possonoessere dirette, via fax al nr.06/4404762 o telefonicamente al nr.06/44223561-2, all’Ente Editorialeper il Corpo della Guardia di Finan-za.

Il pagamento avverrà in contras-segno sul prezzo base di 30 Euro +

18 Fiamme Gialle 2 / 2004

RICERCA DI COMMILITONI

Castiglione del Lago (Perugia) -Anni 1969-1970.

Pubblichiamo la foto a lato inviataa questa Redazione dal Brig. CapoElio Bertoneri, socio della SezioneANFI di Roma-2/Ovest, che nella fo-to è il penultimo a destra (accoscia-to). La fotografia fu scattata in occa-sione del Corso Cinofili che si svolsea Castiglione del Lago – Centro Alle-vamento e Addestramento cani dellaGuardia di Finanza. Tra i militari fre-quentatori del Corso vi sono, nella fo-to, riportati i seguenti finanzieri: CollaGiorgio, Trancia Mario, Tanca Giam-piero, Tellaroli Attilio, Più Domenico eD’Alessandro Palmerino che il Berto-neri ricorda particolarmente. Essi pro-venivano quasi tutti dalla Scuola Alpi-na di Predazzo dove avevano fre-quentato il Corso Allievi Finanzieri.

Coloro che si riconoscono nellafotografia e desiderano mettersi incontatto con Elio Bertoneri possonotelefonargli al nr. 06/6282370 oppurescrivergli al seguente indirizzo: ViaP.E. Sfondrati, 159 – 00168 Roma.

L’App. Rodolfo Zandonà, sociodella Sezione ANFI di Verona, ha in-viato a questa Redazione la foto cheriportiamo sopra che risale all’anno1951. In essa lo Zandonà è il militarea destra del Maresciallo Maggiore,quello con il cappello alpino, Coman-dante della Brigata di Olgiate Coma-sco. Gli altri militari sono: Fin. Cutuli,Fin. Mazilli, Fin. Santucci. L’App.Zandonà vorrebbe mettersi in contat-to con detti militari e chiede pertantodi telefonargli eventualmente al nr.045/502429. Il suo indirizzo è Prof.Rodolfo Zandonà, Via Capodistria, 1- 37135 Verona.

MINIRADUNO ALLIEVI SOTTUFFICIALI DEL44° CORSO “PODGORA I” E 74° CORSO “PODGORA II”

Il M.M. Paolo Petrella, sindaco della Sezione di Teramo, in collaborazionecon il M.C. Mario Mirandi, Presidente della stessa Sezione, e con il M.A. Sa-batino Galgani, Presidente della Sezione di L’Aquila, organizza un “Radu-no/Gemellaggio” tra gli ex Allievi Sottufficiali del 44° Corso “Podgora I”(1970/1971) e gli Allievi Ispettori del 74° Corso “Podgora II” (2002/2004).

L’incontro avrebbe luogo a L’Aquila nei giorni 22 e 23 luglio 2004.Per conoscere il numero degli aderenti gli interessati potranno prendere

contatti con:- M.M. Paolo Petrella – tel. 0861/210258;- M.A. Sabatino Galgani – tel. 0862/451449 cell. 338/1805655;- M.C. Mario Mirandi cell. 339/2588314;

Via posta – presso Sezione A.N.F.I. - Via Vinciguerra n. 6 - 64100 Teramo.

PROGRAMMA DI MASSIMA

Giovedi 22 luglio 2004: arrivo dei radunisti, sistemazione presso i rispettivi alberghi.

ore 18,00: ritrovo presso la Scuola Ispettori di L’Aquila, cena e ritorno nei ri-spettivi alberghi;

Venerdi – 23 luglio 2004:ore 09,00: ritrovo presso la Scuola Allievi Ispettori;a seguire: cerimonia per il gemellaggio e consegna ricordi commemorativi.

Si comunica che per il periodo della manifestazione sono stati concorda-ti, con alcuni alberghi, le seguenti tariffe:- albergo Motel Agip “Amiternum” ***, località S. Antonio 67100 L’Aquila tel.

0862/315987:• camera singola Euro 47,00;• camera doppia Euro 73,00;• camera tripla Euro 87,00.- albergo “Canadian” *** , località L’Aquila – tel. 0862/317402:• camera singola Euro 55,00;• camera doppia Euro 75,00;• camera tripla Euro 95,00.

I prezzi sono da intendersi a persona (prima colazione compresa). I sud-detti alberghi si trovano presso l’uscita dell’autostrada a L’Aquila Ovest.

Alla cerimonia è gradito l’uso del cappello alpino.

Fiamme Gialle 2 / 2004 19

di Paolo Palmieri

TRATTAMENTI PENSIONISTICI

CONVEGNO SULLE PENSIONI D’ANNATA SVOLTOSI AROMA IL 12 MARZO 2004 – ADEGUAMENTI IN SEGUITOALLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE NR. 30DEL 22-23 GENNAIO 2004

Dai dati del Dipartimento Ragio-neria Generale dello Stato del Mini-stero dell’Economia e delle Finanzesi desume che l’ammontare dei con-tributi previdenziali per il pubblico im-piego e per l’anno 2002 è stato di cir-ca 43 miliardi di euro.

L’INPDAP, nel suo rapporto an-nuale sullo stato sociale, riferisce chel’ammontare delle pensioni erogateper il settore del pubblico impiego èstato di circa 38 miliardi di euro.

Con il sistema a ripartizione at-tualmente in vigore, ne consegue unavanzo di circa 5 miliardi di euro, cor-rispondente all’11% delle virtuali di-sponibilità di cassa.

Per il settore privato, è assiomati-co che deve definirsi previdenzialeogni erogazione derivante da versa-mento di corrispondenti contributi.

Ogni eccedenza, nella spesa perla sicurezza sociale, a tale versamen-to deve essere definita come assi-stenziale e trovare la relativa copertu-ra nel gettito fiscale, a carico di tutti icittadini, in relazione alle loro possibi-lità economiche.

Ne consegue che l’affermazione,nata in determinati ambienti e larga-mente diffusa dai mass media sullainsostenibilità da parte dello Stato de-gli oneri previdenziali e sulla neces-sità di una riforma del sistema conuna riduzione dell’entità delle pensio-ni e con l’introduzione di ulteriori gra-vami contributivi a carico dei lavorato-ri è menzognera.

Anzi lo Stato, con il su accennatoavanzo di 5 miliardi di euro, è in gra-do di iniziare a disporre per l’elimina-zione delle “pensioni d’annata”, sen-za alcun onere per l’Erario.

È indubbio che il sistema previ-denziale può avere un futuro in attivosolo con il presupposto di una radica-le separazione della previdenza dalla

assistenza.È, questo, un punto solennemente

stabilito nell’articolo 1, comma 2, deldisegno di legge delega al Governoin materia previdenziale attualmenteall’esame del Senato (A.S. 2058).

Non dice, però, il legislatore per-ché tale separazione, disposta quin-dici anni fa con legge n. 88/89, nonsia stata ancora completata né a chepunto ne sia l’attuazione.

L’articolo 2 del disegno di leggestabilisce, inoltre, che i risparmi e lemaggiori entrate derivanti dalle misu-re previste dal precedente articolo so-no destinati, fra l’altro, alla riduzionedel costo del lavoro.

Stante il fatto che mai, nel passa-to, si sono verificate diminuzioni neicosti di mercato, deve dire il legisla-tore a chi andranno in tasca i soldiprelevati, con la diminuzione dell’im-porto delle pensioni, dalle tasche deipensionati!

“Per comprendere la direzioneverso cui dovremmo muovere, unesempio illuminante ci viene offertodalla riforma cilena, che è additata amodello in tutti gli studi sulla riformadei sistemi pensionistici. Il Governocileno decise nel 1980 di privatizzare,su base volontaria, il sistema pensio-nistico, passando da un sistema a ri-partizione, che versava in condizionidi potenziale bancarotta, a uno priva-to a capitalizzazione.

Le pensioni, nel suo sistema, so-no maggiori di quanto fossero quellepubbliche del 50 – 100 per cento”.

L’articolo, apparso sul quotidiano“Il Giornale” del 6 luglio 1988 porta lafirma di un illustre e noto economista,Antonio De Martino, oggi Ministro del-la Difesa.

Studi e calcoli attuariali conferma-no che un sistema a capitalizzazione,con la costituzione di Casse Autono-

me per la gestione dei contributi pre-videnziali, consentirebbe largamentel’eliminazione delle pensioni d’annatae l’aggancio costante delle pensionialle retribuzioni sulla base di un rap-porto continuo, fra pensioni e retribu-zioni, dell’ottanta per cento.

Recentemente, un parlamentaremi ha rappresentato lo sforzo che hapermesso di concedere alle vedovedei martiri di Nassiriya un più favore-vole trattamento previdenziale. Allamia domanda su quello che sarebbestato concesso alle vedove dei pre-cedenti martiri del terrorismo e dell’e-versione, mi è stato risposto che nonvi erano disponibilità finanziarie perprovvedere. Si sono creati, così, imartiri d’annata!

Il fenomeno delle pensioni d’anna-ta fa sì che coloro che hanno svolto illoro lavoro in guerra, un pericolo perle loro vite, ed in un dopoguerra cheha imposto gravi sacrifici per permet-tere il decollo economico della Patria,disastrata dalla guerra, oggi percepi-scono pensioni enormemente inferio-ri a quelle dei loro figli e nipoti, cre-sciuti in un ambiente di lavoro assaipiù facile.

Ciò in dispregio dell’articolo 36della Costituzione che vuole una re-tribuzione – e la pensione è retribu-zione differita – proporzionale allaquantità e qualità del lavoro svolto.

Nel 1993 la Corte Costituzionaleemise due importanti sentenze, nellaparte motiva delle quali si pronunciònel senso che l’entità delle pensioni,in rispetto dei principi enunciati dallaCostituzione, non doveva discostarsiirragionevolmente da quella delle pa-rallele retribuzioni.

Benché invitati a provvedere, nul-la fecero allora né il Governo, né ilParlamento.

Le sentenze mantengono inaltera-

20 Fiamme Gialle 2 / 2004

to il loro valore, nulla essendo cam-biato da allora nei precetti costituzio-nali.

Ora la Corte, con sentenza n. 30di quest’anno, si è pronunciata stabi-lendo che il legislatore deve provve-dere a che il meccanismo di adegua-mento al costo della vita delle pensio-ni non consenta irragionevoli scosta-menti della loro entità rispetto alle ef-fettive variazioni del potere di acqui-sto della moneta, in chiara violazionedei diritti sanciti dagli artt. 36 e 38 del-la Costituzione.

È passato oltre un mese dallasentenza, siamo in evidente stato diviolazione della Costituzione ma né ilgoverno, né il Parlamento hanno an-cora fatto nulla.

Alla Camera dei deputati sonogiacenti, in Commissione, sei disegnidi legge, alcuni sono reiterazione dialtri presentati nelle precedenti legi-slature e dei quali non ne è mai ini-ziato l’esame.

Un disegno di legge, egualmentereiterazione di uno precedente, è gia-cente al Senato.

L’iter legislativo delle precedentilegislature si sta ripetendo: i disegnidi legge vengono ignorati od il loroiter si svolge con tanta svogliatezzasino a che essi non decadano al ter-mine della legislatura.

I nostri politici non hanno il corag-gio di negare il diritto delle nostre ri-vendicazioni, ma neppure quello dinon accoglierle. Ci riservano il com-portamento più offensivo: ci ignoranoe ci ghettizzano!

Nel dicembre 2002 la Camera deideputati, in sede di esame del dise-gno di legge della finanziaria, ha ap-provato all’unanimità, con il consensodel Governo, un ordine del giorno cheimpegnava il Governo stesso a tenerconto delle pensioni nei futuri rinnovicontrattuali.

Rinnovi contrattuali, successiva-mente, ne sono stati stilati, ma senzaalcun accenno alle pensioni.

Al Senato, presso la XI^ Commis-sione, è all’esame, in sede referente,l’A.S. 2058 - delega al governo in ma-teria previdenziale.

Sono stati presentati tre emenda-menti riguardanti i nostri problemi.Particolarmente interessante quellodel Sen. Luigi Manfredi ed altri, per-ché dà un inizio alla soluzione del fe-nomeno delle pensioni d’annata e ne

prevede un aggancio alle retribuzioni– seppure assai ridotto rispetto allenostre aspirazioni – perché attenua lemostruosità perpetrate contro le tito-lari delle nostre pensioni di reversibi-lità, perché prevede una coperturadei relativi oneri.

Se fosse approvato, dimostrereb-be un principio di attenzione seria deipolitici ai problemi dei pensionati pre-videnziali.

Questa è la nostra speranza!

Mi permetto di concludere con unaccenno personale: ho ottantun anni,dei quali venticinque dedicati ai pensio-nati previdenziali ed ai loro problemi.

Gli incarichi che mi hanno affidatomi consentono di essere la voce dipiù di un milione di pensionati di oggio di domani.

Posso dirvi: Amato e Dini, con le lo-ro riforme, hanno innescato una bom-ba ad orologeria i cui effetti dirompentisi manifesteranno fra qualche anno,quando il rapporto pensione iniziale -retribuzione si ridurrà della metà diquanto è oggi, rimanendo soggetto al-l’usura del tempo che oggi ha prodottole infami pensioni d’annata.

Governo e Parlamento, nella ge-stazione dell’attuale disegno di leggedelega in materia previdenziale, han-no convocato e consultato e convo-cheranno e consulteranno le parti so-ciali, individuate nei sindacati dellaTriplice e nella Confindustria.

I sindacati della Triplice rappre-sentano meno di un quarto dei pen-sionati previdenziali ed hanno la ca-ratteristica peculiare di strumentaliz-zare i pensionati per finalità politiche,anziché per la difesa dei loro diritti.

La Confindustria non rappresentai pensionati ma il mondo imprendito-riale, il quale ha l’obiettivo di prende-re i soldi dalle tasche dei pensionatiper accrescere i suoi profitti.

I veri rappresentanti di tutti i pen-sionati previdenziali siamo noi, delleAssociazioni di categoria, che per iloro diritti ci battiamo da sempre e di-sinteressatamente.

Governo e Parlamento, se voglio-no operare democraticamente, è innoi che debbono riconoscere i loro in-terlocutori, è la nostra voce che deb-bono ascoltare, è delle nostre istanzee delle nostre proposte che debbonotener conto!

RISARCIMENTO AI LAVORATORI COATTI NELLE INDUSTRIEBELLICHE TEDESCHE: UNA SENTENZA RIVOLUZIONARIA

La Corte di Cassazione con la recentissima sentenza n° 5044 pronunciataa sezioni civili riunite, ha stabilito che il Giudice italiano può decidere quandoi diritti elementari di un cittadino italiano sono violati da uno Stato estero.

Da una prima sintesi delle motivazioni, la Cassazione ha voluto stabilireche in presenza di crimini internazionali non può essere invocata l’immunitàfunzionale degli organismi dello Stato estero in quanto i crimini internazionalisono lesivi di valori universali che trascendono gli interessi delle singole co-munità.

In base a questa sentenza un ricorrente italiano catturato in Italia per es-sere avviato ai lavori coatti nelle industrie belliche tedesche, ha potuto chie-dere al giudice italiano il risarcimento per i danni subiti.

Nell’ambito di questa fattispecie, i sopravvissuti ai Lager potranno perciòfar causa alla Germania davanti ai tribunali italiani.

Si apre quindi anche la strada per il risarcimento agli I.M.I., negato dallaGermania perché considerati prigionieri di guerra.

Ci si riserva di comunicare gli sviluppi di questa vicenda che sembrano pro-spettarsi positivi.

Senza illusioni ma con speranza.

Max GiacominiPresidente dell’Associazione

Nazionale Ex Internati (A.N.E.I.)(Ente Morale dei Reduci dai Lager Nazisti

decreto Presidenziale n. 403 del 2.4.1948)

20 Fiamme Gialle 2 / 2004

to il loro valore, nulla essendo cam-biato da allora nei precetti costituzio-nali.

Ora la Corte, con sentenza n. 30di quest’anno, si è pronunciata stabi-lendo che il legislatore deve provve-dere a che il meccanismo di adegua-mento al costo della vita delle pensio-ni non consenta irragionevoli scosta-menti della loro entità rispetto alle ef-fettive variazioni del potere di acqui-sto della moneta, in chiara violazionedei diritti sanciti dagli artt. 36 e 38 del-la Costituzione.

È passato oltre un mese dallasentenza, siamo in evidente stato diviolazione della Costituzione ma né ilgoverno, né il Parlamento hanno an-cora fatto nulla.

Alla Camera dei deputati sonogiacenti, in Commissione, sei disegnidi legge, alcuni sono reiterazione dialtri presentati nelle precedenti legi-slature e dei quali non ne è mai ini-ziato l’esame.

Un disegno di legge, egualmentereiterazione di uno precedente, è gia-cente al Senato.

L’iter legislativo delle precedentilegislature si sta ripetendo: i disegnidi legge vengono ignorati od il loroiter si svolge con tanta svogliatezzasino a che essi non decadano al ter-mine della legislatura.

I nostri politici non hanno il corag-gio di negare il diritto delle nostre ri-vendicazioni, ma neppure quello dinon accoglierle. Ci riservano il com-portamento più offensivo: ci ignoranoe ci ghettizzano!

Nel dicembre 2002 la Camera deideputati, in sede di esame del dise-gno di legge della finanziaria, ha ap-provato all’unanimità, con il consensodel Governo, un ordine del giorno cheimpegnava il Governo stesso a tenerconto delle pensioni nei futuri rinnovicontrattuali.

Rinnovi contrattuali, successiva-mente, ne sono stati stilati, ma senzaalcun accenno alle pensioni.

Al Senato, presso la XI^ Commis-sione, è all’esame, in sede referente,l’A.S. 2058 - delega al governo in ma-teria previdenziale.

Sono stati presentati tre emenda-menti riguardanti i nostri problemi.Particolarmente interessante quellodel Sen. Luigi Manfredi ed altri, per-ché dà un inizio alla soluzione del fe-nomeno delle pensioni d’annata e ne

prevede un aggancio alle retribuzioni– seppure assai ridotto rispetto allenostre aspirazioni – perché attenua lemostruosità perpetrate contro le tito-lari delle nostre pensioni di reversibi-lità, perché prevede una coperturadei relativi oneri.

Se fosse approvato, dimostrereb-be un principio di attenzione seria deipolitici ai problemi dei pensionati pre-videnziali.

Questa è la nostra speranza!

Mi permetto di concludere con unaccenno personale: ho ottantun anni,dei quali venticinque dedicati ai pensio-nati previdenziali ed ai loro problemi.

Gli incarichi che mi hanno affidatomi consentono di essere la voce dipiù di un milione di pensionati di oggio di domani.

Posso dirvi: Amato e Dini, con le lo-ro riforme, hanno innescato una bom-ba ad orologeria i cui effetti dirompentisi manifesteranno fra qualche anno,quando il rapporto pensione iniziale -retribuzione si ridurrà della metà diquanto è oggi, rimanendo soggetto al-l’usura del tempo che oggi ha prodottole infami pensioni d’annata.

Governo e Parlamento, nella ge-stazione dell’attuale disegno di leggedelega in materia previdenziale, han-no convocato e consultato e convo-cheranno e consulteranno le parti so-ciali, individuate nei sindacati dellaTriplice e nella Confindustria.

I sindacati della Triplice rappre-sentano meno di un quarto dei pen-sionati previdenziali ed hanno la ca-ratteristica peculiare di strumentaliz-zare i pensionati per finalità politiche,anziché per la difesa dei loro diritti.

La Confindustria non rappresentai pensionati ma il mondo imprendito-riale, il quale ha l’obiettivo di prende-re i soldi dalle tasche dei pensionatiper accrescere i suoi profitti.

I veri rappresentanti di tutti i pen-sionati previdenziali siamo noi, delleAssociazioni di categoria, che per iloro diritti ci battiamo da sempre e di-sinteressatamente.

Governo e Parlamento, se voglio-no operare democraticamente, è innoi che debbono riconoscere i loro in-terlocutori, è la nostra voce che deb-bono ascoltare, è delle nostre istanzee delle nostre proposte che debbonotener conto!

RISARCIMENTO AI LAVORATORI COATTI NELLE INDUSTRIEBELLICHE TEDESCHE: UNA SENTENZA RIVOLUZIONARIA

La Corte di Cassazione con la recentissima sentenza n° 5044 pronunciataa sezioni civili riunite, ha stabilito che il Giudice italiano può decidere quandoi diritti elementari di un cittadino italiano sono violati da uno Stato estero.

Da una prima sintesi delle motivazioni, la Cassazione ha voluto stabilireche in presenza di crimini internazionali non può essere invocata l’immunitàfunzionale degli organismi dello Stato estero in quanto i crimini internazionalisono lesivi di valori universali che trascendono gli interessi delle singole co-munità.

In base a questa sentenza un ricorrente italiano catturato in Italia per es-sere avviato ai lavori coatti nelle industrie belliche tedesche, ha potuto chie-dere al giudice italiano il risarcimento per i danni subiti.

Nell’ambito di questa fattispecie, i sopravvissuti ai Lager potranno perciòfar causa alla Germania davanti ai tribunali italiani.

Si apre quindi anche la strada per il risarcimento agli I.M.I., negato dallaGermania perché considerati prigionieri di guerra.

Ci si riserva di comunicare gli sviluppi di questa vicenda che sembrano pro-spettarsi positivi.

Senza illusioni ma con speranza.

Max GiacominiPresidente dell’Associazione

Nazionale Ex Internati (A.N.E.I.)(Ente Morale dei Reduci dai Lager Nazisti

decreto Presidenziale n. 403 del 2.4.1948)

Fiamme Gialle 2 / 2004 21

Premessa Proseguendo nellaillustrazione, sintetica ma il piùpossibile esauriente, dell’attualeorganizzazione del Ministero del-l’Economia e delle Finanze, diamoalcuni elementi informativi su unimportante organo operante nel-l’Amministrazione finanziaria, cheè stato istituito dall’articolo 9 dellaLegge finanziaria 24 aprile 1980,n.146 con ben definite funzioni(che lo qualificavano come Servi-zio Centrale degli Ispettori Tributa-ri, privilegiando la funzione di con-trollo sull’Amministrazione finan-ziaria), e che, in prossimità delventennio della sua attività conD.Lgs. n. 361 del 5 ottobre 1998ha assunto la nuova denominazio-ne di Servizio Consultivo e Ispet-tivo Tributario (conservando inal-terato l’acronimo SE.C.I.T.), perassumere nuove funzioni istituzio-nali orientate sull’attività di consu-lenza e ispettiva sull’esercizio del-le funzioni fiscali secondo gli indi-rizzi e le specifiche direttive delMinistro dell’Economia e delle Fi-nanze, nel contesto di una riformaistituzionale dell’Amministrazionefinanziaria.

Trattasi di un organo comples-so, come afferma in un pregevolestudio sul Ministero delle finanzeuno dei prestigiosi direttori delServizio, Riccardo Virgilio, inquanto nella sua versione origina-ria coesistono organi individuali(gli ispettori oggi esperti tributari eil Direttore), organi collegiali (Co-mitato di coordinamento, adunan-za degli ispettori, conferenza degliispettori, gruppi di lavoro) operantiin una triplice forma delle sue fun-zioni complessive di organo di am-ministrazione attiva, organo dicontrollo ed organo consultivo, an-

che se non svolte in modo tradi-zionale.

È qualificato come Servizio,perché, secondo il Diritto pubblicogenerale, si intende per Serviziouno dei congegni organizzativi incui si articola una persona giuridi-ca per realizzare i propri fini ed aiquali sono stati assegnati compiticorrispondenti ai fini particolari darealizzare.

Detto questo, diamo qualchedettaglio dei compiti corrisponden-ti alle funzioni originarie prevalentidi controllo del Servizio centraledegli ispettori tributari e quelli at-tualmente affidati al Servizio con-sultivo e ispettivo tributario, permettere in evidenza il mutamentosostanziale delle funzioni, tenden-zialmente orientato verso le fun-zioni consultive.

L’origine e le funzioni del Serviziocentrale degli ispettori tributari

Si deve al Ministro Reviglio lasua origine, che da tempo andavaproponendo e attuando strumentiritenuti efficaci per la lotta allaevasione fiscale e per migliorarel’efficienza degli organi di accerta-mento e controllo dell’Amministra-zione finanziaria. In tale otticaaveva messo allo studio l’istituzio-ne di un organo che: fosse in gra-do di agire da stimolo e guida perl’attività dell’Amministrazione fi-nanziaria, per la quale bisognavaprogrammare l’attività operativasecondo criteri annuali e aumen-tarne la produttività, liberandoladai compiti di routine relative alledichiarazioni dei redditi affidando-le a speciali Centri di servizio;agisse anche nel settore dei con-tributi sociali; agisse anche a tute-

la dei contribuenti nel corso delleverifiche; fosse dotato di una par-ticolare autonomia dalle Ammini-strazioni stesse e dal potere politi-co, e rispondesse direttamente alPresidente del Consiglio e al Mini-stro delle finanze.

Il Parlamento, però, in sede dilegge finanziaria emanata con lalegge n.146/1980, istituì il ServizioCentrale degli Ispettori Tributari,inquadrandolo nell’ambito del-l’Amministrazione finanziaria e al-le dipendenze del Ministro delle fi-nanze, ed affidando ad esso parti-colari funzioni, che sono statequalificate come: funzioni ispetti-ve, funzioni operative di controllodiretto, funzioni propositive e con-sultive. Esse riguardavano: il con-trollo dell’attività di accertamentodegli uffici finanziari avvalendosianche degli Ispettori comparti-mentali con i poteri di eseguire ve-rifiche, i controlli e gli interventinelle verifiche, il controllo delle ve-rifiche eseguite dalla Guardia di fi-nanza, il potere di eseguire in viastraordinaria verifiche, controlli edinterventi in verifiche in corso disvolgimento, l’esecuzione in viastraordinaria di verifiche e control-li nei confronti di contribuenti, ver-so i quali sussisteva un fondatosospetto di evasione di grandi pro-porzioni; nonché la formulazionedi proposte al Ministro delle fi-nanze per la predisposizione el’attuazione dei programmi di ac-certamento.

Funzioni che hanno avuto rego-lare svolgimento secondo specifi-che Norme di funzionamento, lacui predisposizione e attuazione èstata costantemente la risultantedi ampi e spesso tormentati dibat-titi nei vari organi collegiali del

IL SE.C.I.T. DA SERVIZIO CENTRALE DEGLI ISPETTORI TRIBUTARI A SERVIZIO CONSULTIVO E ISPETTIVO TRIBUTARIO

IL PUNTO SULLE NOVITA’ TRIBUTARIE E AMMINISTRATIVE

di Tommaso Santamaria

22 Fiamme Gialle 2 / 2004

Servizio - tanti erano gli interessiconfliggenti nella nuova struttura etanto erano diverse le esperienzee le forti personalità degli Ispetto-ri - come posso assicurare nellapersonale stimolante esperienzadi Ispettore nel secondo settenniodi vita del Servizio, operando an-che nel Comitato di coordinamen-to e successivamente nel Gruppodi organizzazione dei servizi dicontrollo (corrispondente nel Cor-po al Reparto operazioni) special-mente quando furono programma-te annualmente verifiche miratecon il concorso operativo dellaGuardia di finanza. Ma che hannoavuto una naturale svolta versonuove forme di intervento, con l’e-voluzione dell’organizzazione delMinistero delle finanze e dellesentite esigenze di avvalersi delleparticolari esperienze degli ispet-tori (quali esperti tributari) per l’at-tività consultiva e ispettiva, di cuilo stesso Ministro delle finanzeaveva bisogno, come da più partiveniva sollecitata e auspicata. La-sciando alla Guardia di finanza eoggi alle Agenzie fiscali le funzioniproprie dei controlli fiscali e del-l’accertamento dei tributi.

Di qui il nuovo volto del Servi-zio consultivo e ispettivo tributa-rio.

Funzioni e organizzazione delServizio consultivo e ispettivotributario.

Il D.Lgs. n. 361 del 5 ottobre1998 ha cambiato l'originaria de-nominazione (Servizio Centraledegli Ispettori Tributari) in ServizioConsultivo ed Ispettivo Tributario,lasciando immutato l'acronimo(Secit), e ha modificato la denomi-nazione "Ispettori Tributari" inquella di "Esperti Tributari". A se-guito delle modifiche introdottecon il regolamento di organizza-zione del Ministero delle Finanze(art.22 D.P.R. n.107/2001), il Se-cit: • elabora studi di politica economi-

ca e tributaria e di analisi fiscalein conformità agli indirizzi stabili-ti dal Ministro per la definizionedegli obiettivi e dei programmianche ai sensi degli artt. 3 e 14

del decreto legislativo 3 febbraio1993, n.29, acquisendo informa-zioni e utilizzando dati in posses-so dell'Amministrazione finanzia-ria ivi comprese le Agenzie;

• a richiesta del Ministro e sullabase di specifiche direttive, effet-tua valutazioni sulle modalitàcomplessive dell'esercizio dellefunzioni fiscali da parte del Cor-po della Guardia di Finanza edelle Agenzie ai fini della vigilan-za generale da parte del Ministrostesso.

Il Secit può contare su un orga-nico di cinquanta esperti. La loronomina è regolata dal secondocomma dell'articolo 10 della leggen. 146/1980, come modificato dalD.Lgs. n.361/98, che stabilisceche essi siano scelti tra i funziona-ri dell'Amministrazione finanziariae delle altre Pubbliche Ammini-strazioni, con qualifica non inferio-re a dirigente, tra il personale dicui alla legge 24 maggio 1951, n.392, con qualifica non inferiore amagistrato di appello o equipara-ta, e tra soggetti non appartenentialla Pubblica Amministrazione, aiquali tutti siano riconosciute eleva-te competenze ed esperienza pro-fessionale in una o più delle disci-pline finanziarie, tributarie, econo-miche, statistiche, contabili edaziendalistiche.

Gli Esperti provenienti dal per-sonale di cui alla legge 24 maggio1951, n. 392 o da amministrazionipubbliche sono collocati fuori ruo-lo o in posizione equivalente per ladurata dell'incarico. Gli Esperti de-vono osservare il segreto d'ufficioed astenersi relativamente ad af-fari nei quali essi stessi o loro pa-renti od affini hanno interesse.Non possono esercitare attivitàprofessionali o di consulenza néricoprire uffici pubblici di qualsiasinatura: l'inosservanza delle in-compatibilità è causa di decaden-za dall'incarico. "Tale disposizionenon si applica agli esperti a tempoparziale. Nei riguardi di questi ulti-mi si applicano, se dipendenti del-le pubbliche amministrazioni, le di-sposizioni recate dai commi 56 eseguenti dell'art. 1 della legge 23dicembre 1996, n. 662, relative airapporti di collaborazione coordi-

nata e continuativa." (articolo 1,comma 1, lettera c), p. 2 delD.Lgs. n. 382/99).

Da ultimo il D.L. 8 luglio 2002,n. 138, convertito in Legge 8 ago-sto 2002, n. 178, all'articolo 4,comma 3-bis ha precisato che "ilrapporto a tempo parziale con gliesperti può avvenire o tramite rap-porto a tempo parziale o con rap-porto di collaborazione coordinatae continuativa e che conseguente-mente, fermo il principio del votocapitario, il numero degli espertiassegnabile al Servizio è rideter-minato in proporzione al conse-guente impegno lavorativo."

Fra gli Esperti sono operativiufficiali altamente qualificati dellaGuardia di Finanza.

Gli organi del Servizio sono: • il Direttore;• il Comitato di Coordinamento.

Le funzioni di Direttore del Ser-vizio (attualmente esercitate dalDott. Salvatore Tutino) sono asse-gnate dal Ministro, ai sensi dell'art.15 del D.P.R. n.748/1972, ad unEsperto scelto nell'ambito di unaterna indicata dagli Esperti.

Il Direttore è preposto all'ammi-nistrazione del personale nonchéall'esecuzione delle deliberazionidel Comitato di Coordinamento;provvede alla gestione delle spesedel Servizio nei limiti delle sommestanziate nello stato di previsionedel Ministero dell'Economia e del-le Finanze; vigila sullo svolgimen-to dell'attività del Servizio; propo-ne al Ministro dell'Economia e del-le Finanze o al Comitato l'adozio-ne delle misure ritenute necessa-rie ai fini del conseguimento degliobiettivi programmati e sottoponeal Comitato la relazione periodicasull'attività svolta dagli esperti.

Il Comitato di Coordinamento ècomposto, da 8 componenti internidel Servizio (Esperti eletti dai lorocolleghi) e da 8 componenti di di-ritto: Direttore del Servizio, Capodel Dipartimento per le PoliticheFiscali, Capo di Gabinetto del Mi-nistro dell'Economia e delle Finan-ze, Comandante Generale dellaGuardia di Finanza (che normal-mente delega il Comandante inSeconda), Presidente del Servizio

in.co, Rettore della Scuola Supe-riore dell'Economia e delle Finan-ze, Direttore Generale dei Mono-poli di Stato, Direttore dell'Ufficiodel Coordinamento legislativo. IlComitato svolge funzioni d'indiriz-zo dell'attività del Servizio, concompetenze di controllo e di pro-posta nei confronti del Ministro. Inparticolare, il Comitato secondol'art. 11, quinto comma, della leg-ge istitutiva, così come emendatodal Decreto Legislativo n.382/99 edal D.P.R.n.107/2001:a. adotta, sulla base delle direttive

del Ministro dell'Economia edelle Finanze, i criteri per la pro-grammazione e il coordinamen-to dell'attività degli Esperti;

b. riferisce, periodicamente, al Mi-nistro dell' Economia e delle Fi-nanze sull'attività svolta dalServizio;

c. esamina i risultati delle relazionipredisposte dagli Esperti.Il Secit, ai sensi dell'art.12 della

L.146/1980, modificato dalD.Lgs.n.361/98, può avvalersi, perl'espletamento delle sue funzioni,di impiegati designati con decretodel Ministro dell'Economia e delleFinanze.

Il Secit svolge la sua attività at-traverso un'organizzazione perGruppi di lavoro. Il numero deiGruppi e dei componenti i settori diattività nonché le materie e gliobiettivi di competenza, vengonodeterminati dal Comitato di Coor-dinamento. Per la trattazione di af-fari generali o di natura promiscuaè inoltre consentita la costituzionedi appositi intergruppi, a caratteretemporaneo.

Ogni Gruppo designa, periodi-camente, un proprio Coordinatore.

Annualmente il Ministro dell’E-conomia e delle Finanze emanauna Direttiva generale per l’azioneamministrativa e la gestione del-l’anno di competenza; in particola-re per l’anno 2004 la Direttiva mi-nisteriale prevede: le priorità pub-bliche di settore e correlate lineestrategiche dell’azione ammini-strativa dei singoli centri di respon-sabilità, i piani strategici (contrastoall’evasione ed ampliamento dellabase imponibile, equità e distribu-zione del carico fiscale, neutralitàdella tassazione ed efficienza eco-

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nomica) , i centri di responsabilitàe relativa attribuzione delle risorseumane e finanziarie, e i piani ope-rativi.

Considerazione finale

Il Servizio Consultivo e Ispetti-vo Tributario continua l’attività in-trapresa nel lontano 1980 con ri-conosciuta esperienza ed alacreattività, sempre più corrisponden-te alle nuove funzioni assegnate.

In questa linea si inquadranoanche le più recenti modifiche or-dinative previste dal D.lgs.3 luglio2003 n.173, in particolare sullacomposizione allargata alla Agen-zie fiscali del Comitato di coordi-namento, la durata in carica degliesperti tributari, l’organico del per-sonale del Servizio, la istituzionedel Comitato di indirizzo strategicodella Scuola Superiore dell’Eco-nomia e Finanze con i membri didiritto del Comitato di Coordina-mento, ecc. Ed anche una più in-

tensa attività culturale e professio-nale del Servizio, curata dall’at-tuale Direttore del Servizio, Salva-tore Tutino, anche mediante se-minari su temi d’interesse, fra cuicitiamo quello riguardante l’impor-tante tema del “Fisco e l’Europa“,recentemente svolto con la parte-cipazione di eminenti esperti dellamateria, che attiene anche allanecessaria e quanto mai sentitaarmonizzazione fiscale fra le legi-slazioni fiscali dei paesi membridella Unione Europea.

In conclusione il SE.C.I.T. con-serva tuttora la sua vitalità - emer-gente in una completa relazionedel Servizio su vent’anni di attivitàsicuramente di rilevanti dimensio-ni e fortemente articolata quantoalle funzioni svolte ed ai temi trat-tati - che va rinnovandosi ed ade-guandosi, sinergicamente alle al-tre organizzazioni dell’Ammini-strazione finanziaria, alla evolu-zione degli ordinamenti fiscali na-zionali ed europei.

ECHI DEL SECONDO RADUNO ANFI DEL TRIVENETO A JESOLO

Jesolo, 26-28 settembre 2003La Sezione ANFI di Novara ha partecipato con un folto gruppo di soci e fami-liari al secondo Raduno Interregionale ANFI del Triveneto con il suo Presi-dente, Ten. Comm. Francesco Antonini, Consigliere Nazionale ANFI. Nel-l’occasione la comitiva dei soci ha esteso la gita a Trieste visitando, assie-me al Presidente della Sezione di Muggia, Brig. Giuseppe Riontino, i luoghipiù caratteristici della città.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Ciampino

In occasione della festività del 4 No-vembre u.s., i componenti della SezioneANFI di Ciampino, accompagnati dalPresidente, S.Ten. Cav. Uff. Italo Simo-ne, hanno partecipato alla cerimoniacommemorativa indetta dal ConsiglioComunale di Ciampino.

Nella foto, i soci sostano dinanzi al Mo-numento dedicato ai Caduti, unitamenteagli alunni della locale Scuola MediaStatale Leonardo da Vinci.

Sezione di Rimini

Il 17 gennaio 2004 nella Sala conve-gno del Comando Provinciale dellaGuardia di Finanza di Rimini si è svol-ta la cerimonia per la consegna di at-testati di benemerenza concessi aisoci veterani che hanno compiuto 20anni di appartenenza all’ANFI, dimo-strando impegno sociale e spirito diCorpo. Presenti alla cerimonia (Ved.foto a lato) militari del Corpo in Servi-zio e la madrina della Sezione di Ri-mini, Sig.ra Ines Pelosi Mulazzani. Isoci che ne hanno beneficiato sonostati 35.

Sezione di Vasto

Il Consiglio Nazionale dell’A.N.F.I., nel-la seduta del 4 dicembre 2003, a segui-to di proposta motivata da parte dellaSezione di Vasto, ha nominato Presi-dente Onorario di quella Sezione il socioFin. Luigi Cecchini.

Il Cecchini ha appreso la notizia dellasua nomina soltanto durante il pranzosociale di fine anno.

Nella foto, il Presidente della Sezione,M.O. Matteo Palumbo, mentre comuni-ca all’interessato la notizia.

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Provinciale della Guardia di Finanzadi Foggia, e il Comandante della Te-nenza di Manfredonia, Ten. MicheleMerulli.

Il Gen. B. Michele Dacchille, sociodella Sezione, ha posto in risalto la fi-gura del M.A. c.s. Falato, evidenzian-do numerosi successi ottenuti in cam-po letterario e soprattutto nella poesia.

La cerimonia si è conclusa con ilrinfresco e lo scambio degli augurinatalizi.

Nella foto sopra, il M.A. Falato ri-ceve l’attestato dal Col. Rampolla;nella foto a lato, il gruppo dei parteci-panti alla cerimonia.

Bianchi, ha letto una preghiera per i fi-nanzieri defunti ricordando anche imilitari italiani caduti a Nassiriya.

Sezione di Manfredonia

L’11 dicembre 2003, nel corso diuna cerimonia presso la sede dellaSezione, è stato consegnato al M.A.c.s. Nino Falato l’attestato di bene-merenza per i meriti culturali conces-sogli dal Presidente Nazionale del-l’ANFI.

Sono intervenuti, oltre alla nume-rosa presenza dei soci, il Col. Fran-cesco Paolo Rampolla, Comandante

Sezione di Porlezza

Il 30 novembre u.s. la Sezione diPorlezza ha organizzato una cerimo-nia commemorativa in memoria di tut-ti i finanzieri defunti che si è svoltanella Chiesa di S. Vittore di Porlezza.Sono intervenuti il Comandante dellaCompagnia di Menaggio, Ten. DiegoMaria Miele, una rappresentanza di fi-nanzieri della Brigata di Oria Valsol-da, una rappresentanza di Carabinie-ri della Sezione di Porlezza, il Com-missario della Polizia locale, il Com-missario Prefettizio di Como ed altreAutorità. Il Presidente della Sezione diPorlezza, S.Ten. Cav. Uff. Renzo De

VITA NELLE SEZIONI

26 Fiamme Gialle 2 / 2004

Sezione di Brescia

Il Col. Mario Ortello, ComandanteProvinciale della Guardia di Finanzadi Brescia, ha visitato la locale Sezio-ne ANFI (Ved. foto a lato), accolto dalPresidente della Sezione M.A. c.s.Salvatore Piras. Si è tenuto poi l’in-contro conviviale di fine anno dellaSezione con larga partecipazione disoci e loro familiari, nel corso del qua-le sono stati consegnati attestati dibenemerenza ai soci ultraottantennidella Sezione, concessi dal Presiden-te Nazionale dell’ANFI.

Sezione di Campobasso

Il 18 dicembre 2003 la Sezione diCampobasso ha tenuto l’Assembleaannuale dei soci per l’approvazione delbilancio di previsione per l’anno 2004.

Dopo le formalità di rito, si sonoriuniti presso un noto ristorante dellazona, per il rituale scambio di auguriper le festività natalizie, con la gradi-ta presenza del Comandante Regio-nale della Guardia di Finanza, Col.Domenico Vitale, e del ComandanteProvinciale, Ten. Col. Alessandro Po-poli, e del Capo di Stato MaggioreTen. Col. Angelo Marangi.

La foto ritrae il Presidente dellaSezione, M.C. Michele Rapuano, e ilCol. Vitale, durante il taglio della torta.

Sezione di Forlì

La Sezione ha organizzato l’8 di-cembre 2003 il pranzo sociale di fineanno in un noto ristorante di Cesena-tico con la gradita partecipazione delComandante della locale Brigata,M.A. Marco Maria Bruno, che nell’oc-casione ha consegnato al V.Brig. Pie-tro Lalloni l’attestato di benemerenzaconcessogli dal Presidente Naziona-le. Nella foto, il M.A. Bruno (in divisa)consegna l’attestato al V.Brig. Lalloni– a destra nella foto il Presidente del-la Sezione, M.A. c.s. Giancarlo Cec-cherini.

VITA NELLE SEZIONI

Fiamme Gialle 2 / 2004 27

agli ufficiali alla sede per il loro affet-tuoso e fattivo interessamento perl’ANFI locale, ha offerto un rinfresco.

Sezione di Teramo

La Sezione ha effettuato recente-mente una gita sociale in provincia diChieti con un discreto numero di socie familiari, accompagnati dal Presi-dente della Sezione, M.C. Mario Mi-randi. Si sono recati, tra l’altro, in visi-ta la Lago di Bomba, al Castello me-dioevale di Roccascalegna e a Lan-ciano.

La foto ritrae i soci durante la visi-ta al Castello.

Sezione di Lecce

Il 13 dicembre 2003, presso il Co-mando Provinciale di Lecce si è te-nuta l’annuale cerimonia degli augu-ri per le feste natalizie. Sono interve-nuti il Comandante Provinciale, Col. t.ST Antonino Maggiore; il Ten. Col. t.ST Michele Dell’Agli, il Comandantedel Nucleo pt alla sede, il Cap. Gio-vanni Luna, il Consiglio di Sezione,alcuni militari in servizio alla sede e isoci con i rispettivi familiari.

Il Presidente della Sezione, M.A.Cav. Uff. Pasquale Andriani, dopoaver formulato gli auguri, anche daparte del Presidente Nazionale e ri-volto un particolare ringraziamento

Sezione di Barletta

Il 18 novembre 2003, nell’ufficiodel Capo di Stato Maggiore del Co-mando Regionale Puglia della Guar-dia di Finanza, si è svolta la cerimo-nia del giuramento del S.Ten. della ri-serva di complemento, Cav. Ruggie-ro Marzella, Presidente della SezioneANFI di Barletta. Nella foto, il Capo diStato Maggiore, Col. Silvano SereniLucarelli, legge al S.Ten. Marzella laformula del giuramento.

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Chiesa di San Giovanni Incarico ed ilpranzo sociale ha avuto luogo pressol’Hotel Ida di Ceprano.

La S. Messa è stata celebrata dalparroco Don Aurelio Tanzi, che haespresso un lusinghiero apprezza-mento per il personale della Sezione.

Dopo la funzione religiosa ha avu-to luogo l’assemblea generale dei so-ci, nel corso della quale è avvenuto loscambio degli auguri per le festivitànatalizie. Hanno partecipato all’As-semblea il Sindaco di Ceprano, Prof.Giuseppe Bernardi; il Consigliere Na-zionale ANFI per il Lazio e l’Umbria,Comm. Pierangelo Nissolino; i sacer-doti celebranti nonché numerosi soci,familiari e simpatizzanti.

Sezione di Ferrara

La foto ritrae i soci della Sezione inoccasione dello scambio degli augurinatalizi che ha avuto luogo presso lasede dell’Associazione Famiglie Ca-duti e Dispersi in Guerra di Ferrara.

All’incontro ha partecipato un consi-stente numero di soci con le loro con-sorti.

Sezione di Ceprano

Il 14 dicembre 2003 la Sezione diCeprano (FR) ha convocato l’Assem-blea dei soci per gli auguri natalizi. Èstata celebrata la S. Messa nella

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Sezione di Alessandria

Il 13 dicembre 2003, la Sezione diAlessandria ha organizzato la con-sueta serata di gala per lo scambiodegli auguri natalizi tra i soci, loro fa-miliari e simpatizzanti dell’ANFI. Laserata ha avuto luogo in un ristoran-te cittadino rinomato e accogliente e,accompagnata da buona musica, siè conclusa con il ballo.

Nella foto, uno scorcio del localedella festa e la torta con i colori so-ciali e il logo dell’Associazione.

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Presidente della Sezione consegnal’attestato all’App. Sborgia, Presiden-te Onorario della Sezione, già Presi-dente della stessa.

Sezione di Cormons

L’8 dicembre 2003 la Sezione haorganizzato il pranzo sociale di fineanno presso il ristorante “Da Felcaro”di Cormons, al quale hanno parteci-pato oltre ai soci e loro familiari, an-che il Sindaco del locale Comune diCormons, Claudio Cucut, ed altri invi-tati. (Ved. foto a lato).

sorte e il Ten. Col. Giuseppe Gentilee consorte oltre al Cappellano milita-re, Ten. Col. Vincenzo Castiglione.(Ved. foto a lato).

Sezione di Vicenza

Nel corso dell’incontro convivialedi fine anno, il 16 dicembre 2003, ilPresidente della Sezione, Prof. EnzoRonchetti, ha consegnato 8 attestatidi benemerenza, concessi dal Presi-dente Nazionale dell’ANFI, ai se-guenti soci: Fin. Arturo Carta, allamemoria, M.M. Luigi Fenoglio, Sig.Giuseppe Finato, Brig. Guido Mosele,Brig. Giovanni Rotanti, App. MarinoSborgia, M.M. Remigio Sedda, Fin.Germano Toniolo. Nella foto a lato, il

Sezione di Messina

Il 13 dicembre u.s. la Sezione haorganizzato un incontro conviviale difine anno per lo scambio degli augurinatalizi, cui hanno partecipato, pres-so i locali della mensa unificata diservizio del Comando Provinciale delCorpo, numerosi soci. Nell’occasioneè stata consegnata al socio, M.O.Giuseppe Romeo, l’attestato di bene-merenza concesso dal PresidenteNazionale dell’ANFI.

Il 19 dicembre presso i locali del ri-storante “La Terrazza”, in localitàGanzirri (Messina), un gruppo di socicon le rispettive consorti si è riunitoper una festosa serata, cui sono statipresenti anche il Presidente della Se-zione, Gen. D. Catello Spina, e con-

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30 Fiamme Gialle 2 / 2004

Cappellano Militare della Scuola Sot-tufficiali di L’Aquila, Don Ignazio Blasi.

La foto ritrae il gruppo dei soci efamiliari partecipanti.

Sezione di L’Aquila

Il 18 dicembre u.s. presso la sededella Sezione il Presidente M.A. Sa-batino Galgani ha tenuto una riunionenel corso della quale sono stati fattigli auguri natalizi a tutti i soci presen-ti. Nell’occasione il Cap. GianfrancoZarro ha consegnato l’attestato di be-nemerenza concesso dal PresidenteNazionale al socio Antonio Carafa.(Ved. foto a lato).

anziani, Brig. Giuseppe Taurino eBrig. mare Luigi Orlando.

Sezione di Sulmona

I soci della Sezione di Sulmona sisono riuniti in occasione delle festivitàdi fine anno per il tradizionale scam-bio di auguri.

All’incontro, organizzato in colla-borazione con il Ten. Luca Meoli, Co-mandante della locale Tenenza, han-no preso parte il Presidente, il V. Pre-sidente, l’intero Consiglio di Sezioneed un folto gruppo di soci e familiari,oltre ad un nutrito gruppo di militari inservizio attivo alla sede e nella vicinaBrigata di Popoli (PE).

Ha preceduto l’incontro la celebra-zione della Santa Messa officiata dal

Sezione di Brindisi

Il Presidente della Sezione, Cav.Angelo Petracca, ha organizzato il 14dicembre 2003 un pranzo sociale,con un festoso trattenimento danzan-te, nel rinomato ristorante e salone diricevimenti “Borgo Ducale”, sito inagro di Tuturano (Frazione di Brindi-si), al quale hanno partecipato oltre120 soci e loro familiari.

Graditi ospiti sono stati il Coman-dante Provinciale, Ten. Col. VincenzoPapuli, il Comandante della Compagniapronto impiego di Brindisi, Cap. Riccar-do Malorni, il Ten. cpl. Avv. Antonio LaScala, e il Consigliere Nazionale per laPuglia, Comm. Antonio Fiore.

Durante il convivio sono state con-segnate le targhe ricordo ai soci più

VITA NELLE SEZIONI

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Il 13 dicembre u.s. la Sezione haorganizzato la cena prenatalizia cuihanno aderito 220 persone, tra socie familiari. Al convivio sono statipresenti il Sindaco di Cesana Brian-za, Rag. Castelnuovo, il suo viceGalli, il Gen. Germini, il Col. Mular-gia, il Magg. Montalbano, il Cap.Quasso e il Cap. Gallo.

Alla presenza di 50 soci si è te-nuta poi la cerimonia dello scambiodi auguri per le festività natalizie. IlPresidente della Sezione, Comm.Filippo Di Lelio, ha ringraziato ilConsiglio direttivo uscente per il la-voro svolto durante il 2003 e ha por-to gli auguri di buon lavoro al nuovoConsiglio appena eletto. Al V. Brig.Giovambattista Tanchis è stato con-segnato dal Gen. B. Felice Germinil’attestato di benemerenza conces-so dal Presidente Nazionale del-l’ANFI. (Ved. foto sopra a lato).

Sezione di Bologna

Il 13 dicembre 2003 la Sezioneha organizzato un incontro convivia-le per lo scambio degli auguri per lefeste natalizie.

L’incontro ha avuto luogo pressoil rinomato ristorante “Nuovo Parcodei Ciliegi” di Zola Predosa (Bolo-gna).

Al termine del convivio, con lapartecipazione di oltre 250 personetra soci, familiari e rappresentanzevarie, il Presidente della Sezione,M.M.A. Comm. Ermanno Gelsi haofferto a tutte le Signore intervenuteun omaggio floreale.

Dopo il saluto finale il Presidentedella Sezione ha offerto allaDott.ssa Patrizia Lupi, consorte delColonnello Gaetano Barberi, Co-mandante Provinciale di Bologna,un mazzo di fiori ed il foulard giallo-verde dell’Associazione.

Nella foto, il momento della con-segna alla Dott.ssa Lupi di unomaggio floreale e del foulard giallo-verde, presente la Sig.ra Gelsi.

Sezione di Lecco

L’11 dicembre 2003 il Presidentedella Sezione, Comm. Filippo Di Le-lio, con alcuni soci ha partecipato al-l’incontro sul rapporto UNICEF 2004riguardante l’Infanzia nel mondo, te-nutosi presso l’Auditorium dell’IstitutoTecnico “G. Bovara” di Lecco. Sonointervenuti il Prof. Tarallo, Presidentedel Comitato provinciale di Lecco perl’UNICEF, il Dott. Brivio, Assessoreai servizi sociali della provincia diLecco, la Dott.ssa Lamberti, Dirigen-te scolastico, il Vice Prefetto Vicario,Dott. Pusateri, e il Ten. Col. Luongodella Guardia di Finanza, Coman-dante Provinciale di Lecco.

Sezione di Benevento

Il 13 dicembre 2003, la Sezione haorganizzato, presso un noto ristorantedi Benevento, il tradizionale pranzosociale di fine anno, al quale hannopreso parte numerosi soci e familiari.

Al convivio ha partecipato anche ilComandante Provinciale della Guar-dia di Finanza di Benevento, Ten.Col. Romeo Camerlengo e Signora.

Nell’occasione, al Ten. Col. Ca-merlengo è stata consegnata dal Pre-sidente della Sezione, M.C. Angelan-tonio Iorio, la tessera di Socio Bene-merito ANFI e il diploma, concessiglidal Presidente Nazionale, Gen. C.A.Pietro Di Marco.

VITA NELLE SEZIONI

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Sezione di Genova

In occasione del tesseramentoper l’anno 2004 il Presidente dellaSezione, Ten. Carmine Miglino, haorganizzato il pranzo sociale cui han-no partecipato in gran numero soci eloro familiari.

La foto li ritrae all’interno dellaCattedrale di Genova, dopo aver par-tecipato alla celebrazione della S.Messa officiata dal Cappellano CapoMons. Giovanni Denegri

Sezione di Termoli

Il 21 dicembre 2003 soci e familia-ri della Sezione hanno partecipato alprimo pranzo sociale della Sezionepresso il Ristorante “Il Pavone Bian-co” di Termoli. Nella foto a lato, il Pre-sidente della Sezione, App. SalvatoreMarci, con i componenti del Direttivo.

Sezione di Castelporziano

Il 16 novembre 2003 i soci dellaSezione ANFI “Atleti Fiamme Gialle”di Castelporziano hanno effettuatouna gita turistica presso il Museo“Piana delle Orme” (Latina).

Il Museo conserva cimeli storicidella bonifica dell’Agro-Pontino, men-tre una parte è dedicata alla secondaguerra mondiale (Ved. foto a lato)“Da El Alamein allo sbarco in Sicilia ead Anzio” con delle relative coreogra-fie riguardanti i fatti d’arme.

VITA NELLE SEZIONI

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Sezione di Caorle

Il 21 febbraio 2004, come da tradi-zione, la Sezione ha organizzatopresso il noto ristorante “Villa dei Do-gi” di Caorle, la cena sociale di “finecarnevale” alla quale hanno parteci-pato numerosi soci ordinari e simpa-tizzanti con alcuni familiari. Sono in-tervenuti al convivio, ospiti graditi, ilVice Sindaco del Comune di Caorle,il Comandante della locale Brigatadella Guardia di Finanza e il Coman-dante della Squadriglia Navale diCaorle, nonché rappresentanti dellevarie Associazioni locali. (Ved. foto alato).

Sezione di Falconara Marittima

La foto ritrae i soci e familiari dellaSezione ANFI di Falconara Marittima(Ancona) durante il pranzo socialeprenatalizio avvenuto presso un notoristorante della città il 14 dicembre2003.

Sezione di Policoro

Il 24 gennaio 2004 la Sezione diPolicoro è stata visitata dal Coman-dante della locale Tenenza dellaGuardia di Finanza, Ten. CarmeloSalomone, accompagnato dal M.A.Salvatore Fiordalisi.

Nell’occasione il Presidente dellaSezione, M.O. Enrico Gnoni, ha do-nato al Ten. Salomone il Crest del-l’Associazione unitamente al gagliar-detto della Sezione.

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Pietro ARTESE

Al M.M.A. Pietro Artese, Presidente della Sezione ANFI di Ancona, il 20 di-cembre 2003 è stata conferita la “Medaglia al merito sociale” da parte dell’As-sociazione Italiana Cultura e Sport assieme ad altri 8 benemeriti della Provin-cia di Ancona.

La cerimonia della consegna dei riconoscimenti si è svolta nel salone delRettorato dell’Università di Ancona alla presenza dell’On.le Antonio Guidi, Sot-tosegretario di Stato al Ministero della Salute. Il premio è stato consegnato dalPrefetto di Ancona Dott. Giulio Maninchedda con la seguente motivazione:<<Benemerenza al Merito Sociale al: Maresciallo Maggiore in pensione dellaGuardia di Finanza Cav. Pietro Artese.Da un quinquennio Presidente della Sezione Anconetana della AssociazioneNazionale Finanzieri d’Italia, dà prova delle sue capacità organizzative attuan-do nella sua Associazione, tra le iniziative istituzionali, anche quelle riguardantii disabili, i meno abbienti, i profughi e gli anziani soli ricoverati presso struttu-re sociali, con interventi di servizio ed economici.

Tale comportamento ha riscosso nel tempo ampi apprezzamenti da partedelle autorità e degli iscritti alla Associazione>>.

Gino BARBAN

Il 17 ottobre 2003, Il M.M.A. GinoBarban, dopo aver sostenuto l’esameteorico-pratico con la commissioned’esame proveniente dal Ministerodei Trasporti e dell’Aviazione Civile,all’età di 72 anni compiuti, il14.5.2003, ha conseguito, a pieni vo-ti, presso l’Aeroclub di Alessandria, ilbrevetto di pilota privato di aereo.

Vittorio TACCONE

Il Brig. C. Vittorio Taccone, sociodella Sezione di L’Aquila, in data 14dicembre 2003 è stato insignito, qua-le donatore volontario di sangue, dal-la Sezione V.A.S. di L’Aquila della se-conda medaglia d’oro per aver rag-giunto il numero di 60 donazioni.

Il Taccone riveste attualmente lacarica di tesoriere per la SezioneV.A.S. di L’Aquila e quella di Consi-gliere per la Sezione ANFI di L’Aquila.

Nel corso degli anni di volontaria-to ha ottenuto i seguenti riconosci-menti:- un attestato di benemerenza;- una medaglia di bronzo;- una medaglia d’argento;- due medaglie d’oro.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Soci che si fanno onore

Cesare ROSSI

Il Consiglio Comunale di Son-drio, nella seduta del 28 novembre2003, ha eletto quale nuovo Difen-sore civico della città il socio dellalocale Sezione A.N.F.I., Ten. Col.Comm. Cesare Rossi.

La nomina suddetta non ha col-to di sorpresa la cittadinanza di

Sondrio, ove l’Ufficiale è personanota anche per aver comandatonegli anni trascorsi la Compagniaed il Nucleo Provinciale di PoliziaTributaria a quella sede.

Gli organi di informazione han-no dato massimo risalto all’avveni-mento, evidenziando la figura delnuovo eletto e sottolineando l’im-portanza attribuita alla sua carica.

Il Prefetto di Ancona, Dott. Giulio Maninchedda, stringe la mano al M.M.A. Arte-se dopo avergli consegnata la Medaglia al merito sociale.

PromozioniIl sottonotato sottufficiale in conge-do, iscritto nel ruolo d’onore, è statopromosso al grado superiore:

a Sottotenente

- M.M. Stanislao DI PASCALE, so-cio della Sezione di Cremona eConsigliere Nazionale A.N.F.I.

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Nozze d’oroL’8 novembre 2003, l’App. AntonioPEDUTO, socio della Sezione diRoma 1/Nord, e la consorte Sig.raErnestina PELLICCIONI, hanno fe-steggiato il loro 50° anniversario dimatrimonio, circondati dall’affettodei figli, nipoti, parenti e amici.

Il 12 dicembre 2003, il S.Ten. Cav.Angelo DE GREGORIO, socio dellaSezione di Genova, e la consorteSig.ra Pina MELE, hanno festeggia-to il loro 50° anniversario di matri-monio, in compagnia dei figli, gene-ri, nuore e nipoti.

Il 21 gennaio 2004, nella Chiesa diS. Lucia in Roma, sono stati cele-brati i 50 anni di matrimonio del Fin.Luigi RINALDI, socio della Sezionedi Roma 1/Nord, con la consorteSig.ra Rosa CARROCCIA.

Il 4 febbraio 2004, l’App. Ciro TOR-TORA, socio della Sezione di Latina,e la consorte Sig.ra Santa AMORE,hanno festeggiato il loro 50° anniver-sario di matrimonio, circondati dall’af-fetto dei figli, nipoti, generi e nuore.

NozzeIl 6 dicembre 2003, nella Chiesa Par-rocchiale di S. Egidio di Camporosso(UD), l’Avvocato Barbara MENGUZ-ZATO, figlia dell’App. Giuseppe, so-cio della Sezione di Tarvisio, si è uni-ta in matrimonio con l’AvvocatoFrancesco BERTOLI.

Il 17 gennaio 2004, sono state cele-brate le nozze del T. Col. GiovanniAMMIRABILE, Comandante del Re-parto Comando del R.T.L.A. (Repar-to Tecnico Logistico Amministrativodei Reparti Speciali della Guardia diFinanza) di Roma e socio onorariodella Sezione di Roma 3/Est, con laSig.na Gabriella LECIS.

CulleIl 6 agosto 2003 è nato Giulio, pri-mogenito dei coniugi Sig. EgonCONCINA e Sig.ra Giusy, ne dà congioia il lieto annuncio la nonna pa-terna, Sig.ra Maria Zanier, socia del-

la Sezione di Tarvisio.

L’11 agosto 2003 è nato Marco. Nedanno il lieto annuncio i nonni ma-terni, Fin. Francesco Chiodo, sociodella Sezione di Roma 2/Ovest, econsorte.

Il 21 ottobre 2003, la casa dei coniu-gi Rag. Stefania GRANAIOLA eRag. Roberto GRANATA è stata al-lietata dalla nascita della loro terzo-genita Chiara. Con gioia ne danno illieto annuncio i nonni paterni, M.O.Carmelo, socio della Sezione di Se-ravezza, e Sig.ra Teresa.

Il 15 dicembre 2003 è nata Margheri-ta, figlia dell’App. Gavino SABA inservizio presso il Comando Compa-gnia Guardia di Finanza di Lucca. Nedanno il lieto annuncio i nonni pater-ni, Sig.ra Luisa e Brig. GiommariaSaba, socio della Sezione di Alghero.

Il 24 dicembre 2003 è nata Camilla,figlia della Dott.ssa Alessia CLERICIe Sig. Danilo PITTALIS. Ne dannocon gioia l’annuncio i nonni paterni,Sig.ra Ivana e il M.O. Antonio, sociodella Sezione di Genova.

Il 2 gennaio 2004, la casa dei coniu-gi Sig.ra DE VITO e Dott. DI GIOR-GIO, è stata allietata dalla nascitadel loro primogenito Paolo. Ne dàcon gioia il lieto annuncio la nonnamaterna, Sig.ra Leonarda Mazzeo,socia della Sezione di Foggia.

Il 3 gennaio 2004, è nata Giorgia, fi-glia del Dott. Pierdomenico CARO-NE e Sig.ra Alessandra LASALA.Ne dà notizia il nonno paterno Brig.C. mare Michele, sindaco della Se-zione di Barletta.

Il 3 gennaio 2004 è nato Marco, fi-glio dell’App. SOLITO, in serviziopresso il Comando della Guardia diFinanza di Novafeltria, e dellaDott.ssa Franca LADERCHI, figliadel M.A. Cav. Angelo, Presidentedella Sezione di Rimini.

Il 4 gennaio 2004 è nato MicheleMALNATI, pronipote del Brig. Loren-zo Giuffrida, Vice Presidente dellaSezione di Varese.

L’8 gennaio 2004 è nato Matteo, pri-

mogenito dei coniugi Ing. PaoloCHIOCCHIO, responsabile dei Ser-vizi informatici del giornale Arena diVerona, e Sig.ra Francesca FRE-STA, insegnante. Ne dà il lieto an-nuncio il nonno paterno, M.M.A. c.s.Teodino Chiocchio, socio della Se-zione di Verona.

Il 12 gennaio 2004 è nato Lorenzo, fi-glio del Dott. Antonio IORIO, Direttorecentrale per le relazioni esterne del-l’Agenzia delle Entrate, socio sosteni-tore della Sezione di Vibo Valentia.

Il 14 gennaio 2004, la casa dei co-niugi Sig.ra Elisa CHIARADIA eApp. Nicola PISTILLO, è stata allie-tata dalla nascita di Vittoria Aisha.Ne danno con gioia la lieta notizia inonni paterni, Sig.ra Renza Lucia eApp. Michele Pistillo, sindaco sup-plente della Sezione di Verona.

Il 15 gennaio 2004 è nato Andrea,primogenito dei coniugi Dott.ssa Lel-la FADDA e Dott. Giampiero FAN-CELLU. Ne dà il lieto annuncio ilnonno paterno, MM.A.c.s. Piero,consigliere della Sezione di Sassari.

Il 16 gennaio 2004 è nata Marta, pri-mogenita della Sig.ra Fulvia OREC-CHIONI e del M.C. mare GiuseppePETROLO, in servizio presso laSquadriglia Navale Guardia di Fi-nanza di Arbatax. Ne danno il lietoannuncio i nonni materni, Sig.ra An-narosa Cuneo e Sig. DomenicoOrecchioni, socio sostenitore dellaSezione di La Maddalena.

Il 16 gennaio 2004 è nato Roberto. Loannunciano con gioia i nonni materni,Sig.ra Anna Franca Marogna e Sig.Ernesto Vitale, socio simpatizzantedella Sezione ANFI di La Maddalena.

Il 20 gennaio 2004 è nata Lisa, pri-mogenita della Sig.ra Elena D’I-SCHIA e del Dott. Alessandro MA-RINI. Ne danno con gioia il lieto an-nuncio i nonni paterni, Sig.ra Roset-ta Abelli e il M.O. Enrico, consiglieredella Sezione di Genova.

Il 22 gennaio 2004 è nata Rachele,secondogenita dei coniugi Sig.raBarbara PREO e Sig. Michele FASU-LO. Ne danno con gioia il lieto an-nuncio i nonni paterni, Sig.ra Lucia

36 Fiamme Gialle 2 / 2004

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Brugnolli e l’App. Cav. Uff. GaetanoFasulo, Presidente della Sezione diMestre.

Il 22 gennaio 2004 è nato Gabriele,figlio dei coniugi Sig.ra SabrinaARAGONA e Sig. Fabio BARBA. Nedanno l’annuncio, con gioia, i nonnimaterni, Sig.ra Mimma e Sig. Pippo,socio simpatizzante della Sezione diGenova.

Il 29 gennaio 2004 è nato Gabriele,primogenito dei coniugi Sig.ra Tere-sa SCHETTINI e Sig. Stefano ZAC-CARIA. Lo annunciano con gioia inonni materni, Sig.ra Antonia Liscoe l’App. Giacomo Schettini, sociodella Sezione di Bari.

Il 4 febbraio 2004 è nato Federico,secondogenito dei coniugi Sig.raSerenella GIANNI e Sig. GiuseppeSTRINGANO. Ne danno il lieto an-nuncio i nonni paterni, Sig.ra Anna eil Fin. Nicola, consigliere della Se-zione di Bari.

L’8 febbraio 2004 è nato NazarioAntonio, primogenito dei coniugiSig.ra Virena FOLINO e Sig. Anto-nio D’AMATO. Né da il lieto annun-cio il nonno materno, M.A. France-sco Folino, socio della Sezione diSan Severo.

Il 10 febbraio 2004 a Saalfelden(Austria) è nata Alessandra, secon-dogenita della Dott.ssa Maria DIBLASI e del Dott. Bernd LEDERER.Con gioia ne danno il lieto annuncioi nonni materni, Sig.ra Elena Morettie il M.C. Ignazio Di Blasi, socio del-la Sezione di Sondrio.

I coniugi Sig.ra Lucia SPREAFICO eSig. Demetrio PISANU, unitamenteai nonni Sig.ra Luciana e M.A. Mario,socio della Sezione di Bergamo, an-nunciano con gioia la nascita dei ge-melli Eleonora e Leonardo.

LaureeSi sono recentemente laureati:

- Il Sig. Pasquale ANATRIELLO, fi-glio dell’App. Carmine, socio dellaSezione di Latina, in “Giurispruden-

za” presso l’Università La Sapienzadi Roma con ottimo punteggio.

- La Sig.na Roberta CACIOPPO, fi-glia dell’App. Giovanni, socio dellaSezione di Genova, in “Giurispru-denza” presso l’Università di Ge-nova, con il punteggio di 110/110.

- Il Sig. Massimo CALOSI, figlio delBrig. Guerrino, socio della Sezionedi Monfalcone, in “Conservazionedei Beni Culturali ad Indirizzo Ar-cheologico” presso l’Università diUdine, con ottimo punteggio.

- La Sig.na Federica CASULA, figliadel M.O. Cav. Uff. Antonio, sociodella Sezione di Roma 3/Est non-ché Economo della PresidenzaNazionale A.N.F.I., sorella delM.A. Alessandro, in servizio pres-so la Sezione P.G. della Procura diRovigo, in “Sociologia con Indiriz-zo economico” presso l’UniversitàLa Sapienza di Roma con il pun-teggio di 110/110.

- La Sig.ra Alessandra COSSU, fi-glia dell’App. Paolino, Vice Presi-dente del Consiglio Direttivo dellaSezione di Sassari, presso l’Acca-demia di Belle Arti con il punteggiodi 108/1110.

- La Sig.na Angela D’ANGELO, fi-glia dell’App. Francesco, socio del-la Sezione di Mazara del Vallo, in“Giurisprudenza”, con il punteggiodi 90/110, presso l’Università diMessina.

- La Sig.na Carmen Daniela DILIL-LO, figlia del M.A. Giuseppe, sociodella Sezione di Barletta, in “Scien-ze Tecnologiche Alimentari” pressol’Università di Foggia, a pieni voti.

- La Sig.na Angela Raffaella GUER-RASIO, figlia del M.O. Giuseppe,socio della Sezione di Angri, in“Economia e Commercio pressol’Università Federico II di Napoli.

- Il Cap. Cosimo ITALIANO, in servi-zio nell’Esercito, figlio del M.C. An-tonio, socio della Sezione di Mon-falcone, già laureato in Economia eCommercio, ha conseguito una se-conda laurea in “Scienze Politi-

che”, presso l’Università di Trieste,con il punteggio di 110/110 e lode.

- Il Sig. Giacomo LUCIANI, figlio del-l’App. Luigi, Vice Presidente dellaSezione di Portoferraio, in “Scien-ze Geologiche”, con il massimo deivoti e lode.

- La Sig.na Ilaria MICELI, figlia delM.C. Salvatore, socio della Sezio-ne di Lecco, in “Lingue e letteratu-re straniere” presso l’Università diMilano a pieni voti.

- La Sig.na Stefania MICELLI, figliadel Brig. Ferdinando, socio dellaSezione di Lecce, in “Filosofia” conil punteggio di 110/110 e lode.

- La Sig.na Anna MONTELLA, figliadell’App. Mario, consigliere dellaSezione di Angri, in “Scienze Poli-tiche” presso l’Università FedericoII di Napoli.

- Il M.O. Vincenzo MORTELLA, so-cio della Sezione di Bitetto, in ser-vizio presso la Compagnia Guardiadi Finanza di Velletri, figlio del M.A.c.s. Pasquale Mortella, Presidentedella Sezione di Bitetto, in “ Econo-mia e Legislazione per le Imprese”presso l’Università della Tuscia diViterbo con ottimo punteggio.

- La Sig.na Sabrina PICHIRI, figliadel V.Brig. Luigi, socio della Sezio-ne di Verona, in “Giurisprudenza”con il massimo dei voti presso l’U-niversità di Verona.

- Il M.A. Salvatore RAPUANO, figliodel M.C. Michele, Presidente dellaSezione di Campobasso, in “Eco-nomia Aziendale” presso l’Univer-sità degli Studi del Molise di Cam-pobasso con ottimo punteggio.

- La Sig.na Maria Beatrice SIMIO-NE, figlia del M.A. c.s. Giovanni,socio della Sezione di Verona, in “Tecniche di Laboratorio Biomedi-co”, con il punteggio di 105/110presso l’Università di Verona.

- La Sig.na Isabella TARANTINO, fi-glia del M.A. c.s. Alberto, sociodella Sezione di Forlì, in “ScienzePolitiche” presso l’Università di

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Lo incontrai per la prima volta il1° ottobre 1958, quando ha avutoinizio il 12° (poi 83°) Corso di StatoMaggiore presso la Scuola di Guer-ra di Civitavecchia.

Al Corso partecipavano 70 uffi-ciali dell’Esercito, 1 ufficiale dell’Ae-ronautica, 1 ufficiale della Guardiadi Finanza e 7 ufficiali provenientidai seguenti Paesi esteri: El Salva-dor, Germania Federale, RegnoUnito, Spagna, Stati Uniti d’Ameri-ca, Thailandia e Venezuela.

Eravamo ripartiti in tre Sezioni,ma spesso stavamo insieme perassistere alle lezioni nell’Aula Ma-gna. Durante gli intervalli conversa-vamo e per affinità elettive, peresperienze comuni acquisite nei va-ri reparti, sorgevano amicizie e sim-patie.

Il sabato alle 14 terminavamo lelezioni e quasi tutti lasciavamo Civi-tavecchia per andare a trovare lefamiglie, spesso lontane.

Chi disponeva di una autovettu-ra di proprietà, solitamente dava unpassaggio ai colleghi. Io avevo allo-ra una vecchia “Seicento” e i mieiclienti fissi per andare a Roma era-no il ten. col. thailandese e il capita-no di artiglieria Gaetano Pellegrino.

Rientravamo poi a Civitavecchiala domenica pomeriggio, per avereil tempo di preparare i compiti scrit-ti da presentare il lunedi mattina.Quasi sempre trascorrevamo lanotte seduti ad una scrivania.

Fra studio, esercitazioni e cam-pagna addestrativa fuori sede, ter-minò l’anno accademico 1958-1959.

Tutti i frequentatori vennero as-segnati agli Stati Maggiori di Gran-de Unità, dove rimasero 1 anno, persvolgere il previsto periodo applica-

tivo.Il 18 ottobre 1960 iniziò il

Corso Superiore di S.M.,sempre a Civitavecchia. Ciritrovammo di nuovo tutti in-sieme, tranne qualche colle-ga meno fortunato. La no-vità era che sia il capitanoPellegrino che il sottoscrittoci eravamo sposati. Iniziarela vita matrimoniale, fre-quentando il Corso Superio-re, non fu facile.

Il 28 giugno 1961 ebbe fi-ne il Corso, che si conclusecon la consegna delle aqui-le.

Fummo assegnati ai reparti edogni anno abbiamo avuto occasio-ne di incontrarci in posti diversi: ri-vederci era una festa!

Ognuno di noi fece la sua carrie-ra fra incarichi di Comandi e diS.M.. E poi ... il 4 settembre 1986 ilGoverno nominò il Generale C.A.Gaetano Pellegrino, ComandanteGenerale della Guardia di Finanza.Dalle sue dichiarazioni, dagli Ordinidel giorno di saluto, dalle prime visi-te ai Comandi periferici, fummo tut-ti colpiti dalle parole di soddisfazio-ne per l’incarico e di grande rispet-to per il Corpo. All’inizio la mentalitàconcreta e realistica del nostro Per-sonale ebbe qualche perplessità;poi i nostri uomini capirono cheavevano a che fare con uno splen-dido Comandante, che sentivaprofondamente i concetti e le frasiche esprimeva, al quale ci si potevaaffidare senza riserve.

A gennaio ebbi la ventura di af-fiancarlo, nella mia qualità di Co-mandante in Seconda. La vecchiaamicizia, i fondamenti etici comuni,lo spirito di Corpo ci consentirono di

lavorare assieme per il bene dellaGuardia di Finanza. In quel periodoriuscimmo ad ottenere un finanzia-mento straordinario pluriennale peril potenziamento dei mezzi, dei ma-teriali e delle infrastrutture; incre-mentammo i Corsi presso la Scuoladi Polizia Tributaria, riorganizzam-mo i reparti e l’addestramento dei“Baschi Verdi”.

Con il consenso non facile néscontato della Marina Militare, laScuola Nautica del Corpo riuscì aottenere la concessione della Ban-diera Navale, consegnata solenne-mente a Gaeta.

Nel gennaio 1989, fosti posto incongedo per limiti di età; lo stessoaccadde a me. Ci incontrammo perdiversi anni in occasione dei radunidel nostro Corso. Eravamo felici dirivederci.

Poi, nel 2000, ebbe inizio il cal-vario nella tua casa di Bolzano.

Un male incurabile ti colpì. Latua innata riservatezza ti portò alladecisione di troncare i contatti conl’esterno. Continuavi a impegnartinei tuoi studi su argomenti storici etecnici, che tanto amavi ed a ri-

COMMOSSO RICORDO DEL COMANDANTE GENERA-LE GAETANO PELLEGRINO DA PARTE DEL SUO CO-MANDANTE IN SECONDA FORTUNATO SALADINOFEDELE INTERPRETE DI UNANIMI SENTIMENTI INTUTTO IL CORPO

di Fortunato Saladino

Il Gen. C.A. Gaetano Pellegrino

38 Fiamme Gialle 2 / 2004

TristiaSono inoltre deceduti i seguenti so-ci o loro congiunti:

- Sig.ra Maria Domenica ACCOGLI,madre del M.A. c.s. Gennaro DeGiorgi, socio della Sezione di Bolo-gna, il 4.01.2004.

- Mons. Stanislao ANDREOTTI,Abate, socio benemerito della Se-zione di Salerno, il 18.10.2003.

- App. Andrea ANFUSO, socio dellaSezione di Catania, il 29.01.2004.

- Sig. Angelo BATTISTELLO, padredell’App. Franco, socio della Sezio-ne di Codroipo, il 23.01.2004.

- Ten. Emilio BERTARINI, socio del-la Sezione di Castiglione del Lago,il 28.01.2004.

- App. Lorenzo BOCCI, socio dellaSezione di Piombino, il 2.01.2004.

- V.Brig. Davide BODO, socio dellaSezione di Verona, il 5.01.2004.

- Sig.ra Loretta BREGANT, consortedell’App. Luigi Palotti, socio della

Sezione di Modena, l’8.02.2004.

- M.A. c.s. Sebastiano CAFORIO,socio della Sezione di Lecce, il4.02.2004.

- App. Cosimo CHIARELLO, sociodella Sezione di Lecce, il6.01.2004.

- Gen. D. Nicola COSENZA, sociobenemerito e fondatore della Sezio-ne di Modugno, l’1.01.2004.

- V.Brig. mare Matteo D’AGOSTINO,di anni 96, socio della Sezione diMessina, per circa un trentennio, il6.02.2004.

- Sig.ra Maria Teresa D’ANDREA, fi-glia dell’App. Giuseppe, socio dellaSezione di Gallipoli, il 25.01.2004.

- Sig.ra Adalgisa ROSA, madre delM.C. Angelo D’Ascenzo, socio del-la Sezione di Pescara,l’11.01.2004.

- Sig.ra Patrizia DE ANGELIS, con-sorte del Brig. Saverio Bufano e fi-glia dell’App. Romualdo, entrambisoci della Sezione di Civitavecchia,il 25.01.2004.

spondere ai biglietti e alle letteredei tuoi innumerevoli estimatori;ma era impossibile raggiungerti pertelefono. Era come se avessi pudo-re di far conoscere quanto soffrivi.

Forse ti dava fastidio che un sol-dato, inteso nel suo significato piùprofondo, un paracadutista, sporti-vo per antonomasia, non fosse incondizioni fisiche perfette.

Sei stato coerente con te stessofino alla fine.

Hai amato intensamente la tuaprofessione ed hai sentito total-mente lo spirito di Corpo dei repar-ti che hai comandato, sempre inmodo magistrale.

Per quanto riguarda la Guardiadi Finanza, ritengo doveroso rac-contare un episodio avvenuto nel1987: si era deciso di realizzare unmonumento a ricordo del finanziereZara, medaglia d’oro al valor milita-re, caduto all’aeroporto di Fiumici-no, reagendo ad un gruppo di ter-roristi. Fu allora che Gaetano si ri-volse ad uno scultore, il quale ave-va fatto un monumento al paraca-dutista nella Caserma della BrigataFolgore, dove egli era stato coman-dante.

Fu fatto il progetto e fu portato atermine il monumento, collocatonella caserma di Portoferraio, doveil giovane finanziere aveva fre-quentato il corso da allievo.

All’atto del pagamento, Gaetanodette quasi tutta la somma richiestadallo scultore, di tasca sua. Allamia domanda del perché di questasua decisione, egli mi rispose cheaveva ricevuto degli arretrati nonprevisti e che quindi riteneva giustoimpiegarli nel ricordo di un eroe delCorpo, che egli aveva l’onore di co-mandare.

In questo episodio, (e ne potreicitare altri), c’è tutto il GeneralePellegrino, il suo entusiasmo, lasua rettitudine, il suo alto senso deldovere, la sua mentalità di soldatodi altri tempi e di antico gentiluomo.

Noi finanzieri lo avremo semprenel cuore e lo ricorderemo congrande rispetto ed imperituro affet-to.

Onore a questo splendido Co-mandante!.

Riceviamo e pubblichiamo con piacere l’articolo - consegnatomi con ap-parente commozione dal Generale C. A. Fortunato Saladino - per ricorda-re uno dei più prestigiosi Comandanti Generali del Corpo, il Gen. C.A. Gae-tano Pellegrino, recentemente scomparso, esprimendo il nostro orgoglio diconvinti estimatori della Sua preclara azione di comando, votata al “benedella Guardia di Finanza” (cui improntava ogni Suo atto), e della Sua indi-scussa integerrima personalità. A proposito un ricordo personale: quandoil Gen. Pellegrino espresse il parere sulla mia ammissione al SECIT, mi dis-se che era favorevole perché era convinto della mia preparazione e del be-ne che avrei fatto alla Guardia di Finanza: questa sua convinzione fu perme un costante monito da rispettare; come lo è stato. (T.S.).

Il Gen. C.A. Gaetano Pellegrino, nato a Ala (Trento) il 13 agosto 1926,venne promosso sottotenente di Artiglieria il 1° ottobre 1949.

Nella sua brillante carriera, dopo aver frequentato la Scuola di Guerra,il Corso Superiore di Stato Maggiore e l’Istituto Stati Maggiori Interforze,comandò la 32^ Brigata Corazzata “Mameli”, la Brigata paracadutisti “Fol-gore” e la Scuola di Applicazione di Torino.

Fu pure Vice Comandante della Regione Militare Tosco-Emiliana, Pre-sidente della Commissione Ordinaria di Avanzamento presso lo StatoMaggiore dell’Esercito ed, infine, Ispettore dell’Arma di Artiglieria.

Era decorato di Croce d’Oro per anzianità di servizio ed insignito di Me-daglia Mauriziana. Si fregiava anche dell’onorificenza di Grande Ufficialeal Merito della Repubblica Italiana.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

suocero del socio Alfonso Amatodella Sezione di Agrigento, il9.01.2004.

- Sig.ra Erminia MARINO, consortedel V.Brig. Cav. Raffaele Ruscianoe mamma dell’App. sc. Vincenzo, inservizio presso il Nucleo ProvincialeP.T. Guardia di Finanza di Salerno,entrambi soci della stessa Sezionedi Salerno, il 13.01.2004.

- Sig.ra Maria Gina MENICHILLI,consorte del Fin. Cav. FerdinandoDi Tommaso, socio della Sezione diPescara, il 2.02.2004.

- Fin. Antonino MEDDE, di anni 76,socio della Sezione di Tirano, il21.01.2004.

- M.M. Sabatino MIGLI, si anni 98,socio della Sezione di Livorno, il23.01.2004.

- Sig.ra Carmela MJ, di anni 91, ma-dre dell’App. Giuseppe Rizzello, so-cio della Sezione di San Miniato, il26.01.2004.

- Don Antonio PARLANTI, fratello delBrig. C. Settimio, socio della Sezio-ne di Riccione, il 22.01.2004.

- Sig. Sandro PEDRANZINI, sociosimpatizzante della Sezione di Bor-mio, il 25.01.2004.

- Sig.ra Maria PICIULIN, consorte delM.M.A. Matteo Maietta, socio dellaSezione di Trieste, il 9.02.2004.

- Sig.ra Giovanna PIETRONIRO, ma-dre del M.M.A. Michele SOCCI, so-cio della Sezione di Brescia, il6.01.2004.

- Sig.ra Ersilia PIN, suocera del Brig.Elio Stravaganti, consigliere dellaSezione di Verona, il 24.01.2004.

- M.C. Domenico PIRAS, socio dellaSezione di Sassari, il 7.01.2004.

- Sig. Mario PROIETTI, fratello delM.M.A. cs. Rolando, Presidente del-la Sezione di Santo Stefano di Ca-dore, il 4.01.2004.

- Sig. Antonio PROSCIA, fratello delsocio simpatizzante Angelo dellaSezione di Bitetto, il 3.02.2004.

- Sig.ra Aurelia RIGAMONTI, consor-

te del Fin. Comm. Filippo Di Lelio,Presidente della Sezione di Lecco, il17.01.2004 ci ha lasciati. Veniva af-fettuosamente chiamata Sig.ra Lel-la. È stata parte attiva nella Sezionedi Lecco ove ha profuso le sue mi-gliori energie con vivo entusiasmo eaffettuosa disponibilità verso le per-sone bisognose. Lascia in coloroche la conobbero tanto rimpianto einfinita amarezza.

- Sig.ra Maria RIGHI, vedova Mar-chetti, socia della Sezione di Valda-gno, il 15.01.2004.

- App. Remigio ROSSI, socio dellaSezione di Albenga, il 3.02.2004.

- Sig.ra Marcella SOFIA, consorte delS.Ten. Felice Manganiello, sociodella Sezione di Treviso, il12.01.2004.

- Sig.ra Giovanna Luigia SOTGIU,mamma del Brig. C. Giuseppe Mai-mone, sindaco effettivo della Sezio-ne di Roma 3/Est, il 15.01.2004.

- Sig. Giovanni TODARO, di anni 91,suocero del socio benemerito Dott.Vincenzo Baldacchino della Sezio-ne di Agrigento, il 15.01.2004.

- M.A. mare Bruno TRONCHIN, con-sigliere della Sezione di Treviso, il19.01.2004.

- Sig. Giovanni TRUCILLO, fratellodel Brig. mare Guglielmo, socio del-la Sezione di Salerno, il 9.01.2004.

- App. Paolo UGUCCIONI, socio del-la Sezione di Pesaro, il 30.01.2004.

- Fin. Mario VIGNOLI, socio della Se-zione di Merano, il 30.01.2004.

- Sig. Erminio ZAMBELLI, socio sim-patizzante della Sezione di Berga-mo, il 24.11.2003.

- Sig.ra Pierina ZAMPIERI, sorelladel V.Brig. Antonio, socio della Se-zione di Verona, l’8.01.2004.

- Suor Daniela ZANNI, sorella delM.M.A. Mario, socio della Sezionedi Tirano, il 5.02.2004.

Fiamme Gialle 2 / 2004 39

- M.O. Domenico DI BISCEGLIE, so-cio della Sezione di Bergamo, il31.12.2003.

- App. Vittorio DI SPIGNO, di anni73, socio della Sezione di Trento, il2.02.2004.

- M.M.A. Baingio FADDA, socio dellaSezione di Sanremo, il 9.02.2004.

- M.M. Michele FALZONE, socio del-la Sezione di Catania, il14.01.2004.

- Sig.ra Santa GATTO, suocera delM.M.A. Tommaso Caccavelli, VicePresidente della Sezione di Paler-mo, il 10.01.2004.

- Sig. Berardino GIAMMARCO, fra-tello del M.M. Oreste, sindaco dellaSezione di Ventimiglia, il27.01.2004.

- Sig. Giuseppe GIANNI, di anni 90,padre dell’App. Gaetano, socio del-la Sezione di Agrigento, il31.01.2004.

- Sig. Giuseppe IACONO, di anni 90,padre del M.M.A. Francesco, sociodella Sezione di Agrigento, il6.02.2004.

- Rag. Cav. Domenico IORIO, fratel-lo del S.Ten. Vincenzo, socio dellaSezione di Roma 1/Nord, e delM.A. Cav. Uff. Ciro, Presidente del-la Sezione di Vibo Valentia, il22.01.2004.

- App. Loreto LENA, cofondatore ePresidente Onorario della Sezionedi Cassino, il 9.01.2004.

- M.C. Ignazio LUDOVICO, di anni50. socio della Sezione di Taranto,il 21.01.2004.

- Sig. Roberto LUSENTI, figlio del-l’App. Giovanni, socio della Sezio-ne di Bardolino, il 9.12.2003.

- M.M. Giovanni MALTESE, di anni90, socio della Sezione di Scicli, il29.12.2003.

- Brig. Ettore MANDOLESI, sociodella Sezione di Busto Arsizio, il14.01.2004.

- Sig. Luigi MARCHICA, di anni 66Ai familiari degli Estinti il nostro

sentito cordoglio.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

SI RIPORTA IL FAC-SIMILEDI BUSTA PAGA PER ILPERSONALE IN QUIESCEN-ZA, CONSIDERATO PER ILGRADO DI BRIGADIERE,MA RIFERIBILE ANCHEAGLI ALTRI GRADI DEISOTTUFFICIALI E MILITA-RI DI TRUPPA, COMPILA-TO DETTO SCHEMA DALREPARTO T.L.A. DELLALIGURIA - UFFICIO AMMI-NISTRAZIONE.