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A FILANTROPIA/ I t ' } Hai un idea? ,, » M ?11' fai una colletta , A 1 nella Rete I. Al 4 A 0 NEL 2025 SECONDO LA BANCA MONDIALE 1 IL CROWDFUNDING POTREBBE RACCOGLIERE 5 MILA MILIARDI DI DOLLARI Beneficenza, ma anche arte, tecnologia, start-up e perfino giornalismo. Con il crowdfunding ormai si raccolgono soldi per i progetti più avventurosi ma ancje per quelle più pazze. Nato 8 anni fa negli Stati Uniti come strumento per raccogliere fondi via internet, ora esplode anche da noi. di Guido Castellano e Marco Morello almer Luckey di Long Beach è uno di quei giovani californiani con la passione per la tecnologia che hanno trasformato il garage in un laboratorio in stile Steve Jobs. Figlio di un venditore d'auto e una casalinga, Luckey ha tra- scorso l'infanzia smontando console per videogiochi rotte e creandone di nuove con i pezzi recuperati. La sua passione: la realtà virtuale. Il suo sogno: realizzare uno schermo da indossare per immerger- si completamente in un ambiente tridi- mensionale e vivere in prima persona i videogame. Nel 2012, a 19 anni, mentre i suoi amici sfidavano le onde dell'oceano con il surf, Luckey ha realizzato un prototipo di un visore diverso da tutti quelli fino a ora inventati. Banche e investitori, però, non gli hanno dato credito. Di realtà virtuale si par lava da anni, ma non aveva mai decollato. Allora Luckey ha chiesto un aiuto economico ai cittadini di internet utilizzando un sito chiamato Kickstarter. Il l ° settembre 2012 compare l'annuncio online. Luckey chiede 250 mila dollari, ma in meno di un mese ne raccoglie oltre 2,4 milioni, recluta alcuni geni del software nel campo dei motori grafici per video- game e realizza la maschera per realtà virtuale più evoluta al mondo: Oculus Rift. Un prodotto così innovativo da atti- rare l'attenzione di Mark Zuckerberg. Il fondatore di Facebook, il 24 marzo scorso, ha acquistato la società di Luckey, che oggi ha 21 anni, per 2 miliardi di dollari. Quella che una volta era la colletta, nell ' era di internet si chiama crowdfun- ding: definizione coniata negli Stati Uni- ti che deriva dall'unione delle parole «crowd» (folla) e «funding» (raccolta di fondi). Negli ultimi anni in America il

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A FILANTROPIA/ I

t

' } Hai un idea?,,» M ?11' fai una colletta,

A 1 nella Rete

I.Al

4

A

0

NEL 2025SECONDO

LA BANCA MONDIALE 1IL CROWDFUNDING

POTREBBERACCOGLIERE

5 MILA MILIARDIDI DOLLARI

Beneficenza, ma anche arte, tecnologia, start-up e perfinogiornalismo. Con il crowdfunding ormai si raccolgonosoldi per i progetti più avventurosi ma ancje per quelle piùpazze. Nato 8 anni fa negli Stati Uniti come strumentoper raccogliere fondi via internet, ora esplode anche da noi.di Guido Castellano e Marco Morello

almer Luckey di Long Beach è

uno di quei giovani californiani

con la passione per la tecnologia

che hanno trasformato il garage

in un laboratorio in stile Steve

Jobs. Figlio di un venditore d'auto

e una casalinga, Luckey ha tra-

scorso l'infanzia smontando console per

videogiochi rotte e creandone di nuove

con i pezzi recuperati. La sua passione:

la realtà virtuale. Il suo sogno: realizzare

uno schermo da indossare per immerger-

si completamente in un ambiente tridi-

mensionale e vivere in prima persona i

videogame.

Nel 2012, a 19 anni, mentre i suoi

amici sfidavano le onde dell'oceano con il

surf, Luckey ha realizzato un prototipo di

un visore diverso da tutti quelli fino a ora

inventati. Banche e investitori, però, non

gli hanno dato credito. Di realtà virtuale

si parlava da anni, ma non aveva mai

decollato. Allora Luckey ha chiesto un

aiuto economico ai cittadini di internet

utilizzando un sito chiamato Kickstarter.

Il l ° settembre 2012 compare l'annuncio

online. Luckey chiede 250 mila dollari, ma

in meno di un mese ne raccoglie oltre 2,4

milioni, recluta alcuni geni del software

nel campo dei motori grafici per video-

game e realizza la maschera per realtà

virtuale più evoluta al mondo: Oculus

Rift. Un prodotto così innovativo da atti-

rare l'attenzione di Mark Zuckerberg. Il

fondatore di Facebook, il 24 marzo scorso,

ha acquistato la società di Luckey, che

oggi ha 21 anni, per 2 miliardi di dollari.

Quella che una volta era la colletta,

nell 'era di internet si chiama crowdfun-

ding: definizione coniata negli Stati Uni-

ti che deriva dall'unione delle parole

«crowd» (folla) e «funding» (raccolta di

fondi). Negli ultimi anni in America il

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vsI NUMERI DEL CROWDFUNDING NEL 2013

E I CASI PIÙ INTERESSANTI IN ITALIA E ALL' ESTERO

fenomeno è letteralmente esploso, poiha contagiato il Vecchio continente e orasta cominciando a spopolare anche inItalia. Nel 2013, a livello globale, sonostati raccolti oltre 2,4 miliardi di dollari:sono serviti a finanziare più di 1 milionedi progetti. Secondo la Banca mondiale,entro il 2025 si potrebbe raggiungere quo-ta 5 mila miliardi. Un'esplosione.

Negli Usa e in Europa, sul web, sononati centinaia di portali che permettono achiunque di promuovere in rete un proget-to: piattaforme che raccolgono i fondi e,dopo aver trattenuto una piccola percen-tuale, consegnano il capitale raccolto aidiretti interessati garantendo trasparenzae pubblicità al processo.

Sembra che in momenti di crisi eco-nomica e politica internet sia l'unico stru-mento in grado di restituire alla gente lapossibilità di decidere. E il crowdfundingè un esempio calzante. In un momento incui lo Stato non ha risorse e le banche nonconcedono credito, è la volontà di tantisemplici cittadini a scegliere quello chedovrà avere successo, oppure no. Senzaintermediari. È questa democratizzazionedell'economia la ragione del successodelle collette online.

Se ne sta accorgendo persino un pae-se popoloso come la Cina: sta finanziandoun enorme campo fotovoltaico nell'areadi Qianhai-Shenzen grazie all'aiuto diinvestitori via internet. Sempre in Cina, ilpopolo della rete finanziai reporter affin-ché possano informare senza censure. È ilcaso del giornalista Liu Jianfeng che, dopoaver lavorato per 20 anni nei principali or-gani di informazione di Pechino, ha datole dimissioni, aperto un blog e raccolto200 mila Yuan (circa 25 mila euro) perscrivere un reportage sulla situazione deicontadini nella regione dello Shandong.

Finanziare i reportage funziona an-che in Italia: il quotidiano il Giornale harealizzato l'iniziativa di crowdfundingGliocchidellaguerra.it che raccoglie fondi

PIATTAFORM 08

)MERO COLLETTE MILA

VIDEOGAMEI I videogioco Star Citizen,ambientato nello spazio,non ha mai avuto aiutodalle major. Ma grazie alcrowdfunding è diventatoil progetto che ha raccoltodi più in assoluto: haincassato più di un titoloblockbuster ancora primadi essere prodotto.

Raccolta lanciata negliStati Uniti. Obiettivo:500 mila dollari

687.940DONATORI

42.002.552DOLLARI RACCOLTI

PIATTAFORME: 58

NUMERO COLLETTE: 8 MILA

FONDI RACCOLTI:

110 MILIONI DI DOLLARI

SMARTWATCHGli ingegneri dellacaliforniana Pebble sonostati i primi ad avere l'ideadell'orologio intelligente:invece dello schermoa colori, ha quellodegli ebook. Oggi èun prodotto di successo.

Raccolta lanciata negliStati Uniti. Obiettivo:100 mila dollari.

68.929DONATORI

10.266.845DOLLARI RACCOLTI

ITALIA

PIATTAFORME:42

UMERO COLLETTE: 15 MILA

FONDI RACCOLTI:

23 MILIONI DI EURO

REALTÀ VIRTUALENessuno aveva creduto aPalmer Luckey, inventoredel visore per realtàvirtuale Oculus Rift (foto).Grazie al crowdfundingha realizzato il suoprogetto 2 anni fa.Lo scorso marzo Luckeyha venduto l'aziendaa Mark Zuckerbergper 2 miliardi di dollari.

Raccolta lanciata negliStati Uniti. Obiettivo:250 mila dollari.

9.522DONATORI

2.437.429DOLLARI RACCOLTI

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FILANTROPIA/ I

FONTE:CROWDSOURCING.ORG

EUROPA

PIATTAFORME: 186

NUMERO COLLETTE: 470 MILA

FONDI RACCOLTI:

683 MILIONI DI EURO

STAMPANTE 3DFabtotum è insiemeuna stampante e unoscanner 3D a prezzoridotto e dimensionicompatte. Al momentoè il progetto italiano cheha raccolto più fondi nelmondo. Sopra, i quattrofondatori: da sinistra,Giovanni Grieco, MarcoRizzuto, Andrea Celanie Alfredo Marinucci.

Raccolta lanciata in Italia.Obiettivo: 50 mila dollari.

906DONATORI

589.564DOLLARI RACCOLTI

i

A CACCIA DI ONDEI due talenti del windsurfDaniele Benedetti(a sinistra) e MattiaCamboni sognanole Olimpiadi brasilianedel 2016. Per allenarsi,però, servono soldi.Per aiutarli c'è il sitoRioatutticosti.com.

Raccolta lanciata in Italia.Obiettivo: 10 mila euro.

66DONATORI

17 MILAEURO RACCOLTI

WEB RADIOII deejay aostanoAlessio Bertallot (foto)voleva portare avantiun suo progettodi programma radioindipendente. Ha chiestoaiuto alla rete, oratrasmette in direttadal web.

Raccolta lanciatain Italia . Obiettivo:17 mila euro.

521DONATORI

20,5 MILAEURO RACCOLTI

per le spedizioni all'estero degli inviati.I lettori hanno premiato l'idea. Così ilgiornalista Fausto Biloslavo (che scriveanche per Panorama) è andato a Kiev perraccontare la rivolta ucraina, mentre GianMicalessin è partito per Tripoli. Anche ilFestival del giornalismo di Perugia, che sichiuderà domenica 4 maggio, ha trovatosupporter in rete. Nel 2013 ha riunito 479relatori da tutto il mondo, e 50 mila spet-tatori; la nuova edizione è stata aiutata da749 sostenitori che hanno contribuito con115.420 euro, 15 mila più del necessario.

Ma tantissime sono le storie di suc-cesso mondiale , in tutti i campi. Compre-so quello della solidarietà. Come quelladi Stephen Sutton, l9enne inglese malatoterminale, che ha chiesto al popolo dellarete di esaudire un suo desiderio: racco-gliere 1 milione di sterline entro un mese(il tempo di vita che gli rimaneva) per po-terli donare in beneficenza. Sono bastatedue settimane per arrivare a 1,6 milioni.

La forza della rete sta nel tam-tam enel fatto che bastano pochi euro, donatida tanti, per portare al successo ancheuna missione impossibile. Il videogamedi avventure spaziali Star Citizen è l'esem-pio più eclatante: ripetutamente rifiutatodall'industria dello spettacolo, la rete loha adottato. E con il crowdfunding haincassato la cifra record di 42 milioni didollari: come un titolo blockbuster ven-duto dalle major.

Insomma, il boom del fenomenoriguarda questa e l'altra parte dell'o-ceano. Tra i siti più attivi in Europa c'èKissKissBankBank: il sito ha messo insie-me circa 15 milioni, ha sede a Parigi ed ètradotto in varie lingue, italiano incluso.«Puntiamo soprattutto su chiarezza e tra-sparenza dei progetti. Ne sono arrivati da38 nazioni, anche dall'Africa. Il nostroobiettivo è finanziare la creatività in tuttele sue forme» racconta Silvana Davanzo,ambasciatrice del portale in Italia. Danoi le piattaforme di crowdfunding attive

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FILANTROPIA/ IQUOTA TRATTENUTADAI CIRCUITI BANCARI

Esono 42: ben 24 sono nate nel 2013. In ot-tobre avevano raccolto 23 milioni di euro,11 dei quali negli ultimi 12 mesi. Nontantissimo: «Ma nel nostro Paese la diffi-denza verso i pagamenti online fa sentireil suo peso» spiega Ivana Pais, docentedi Sociologia economica all'UniversitàCattolica di Milano. È la coautrice dell'a-nalisi che ogni anno censisce evoluzionie volumi del crowdfunding tricolore e stascrivendo un libro in cui raccoglierà lestorie più significative finanziate nel BelPaese: «Per il futuro» aggiunge Pais «pre-vedo una discreta mortalità di questi siti.Il mercato si polarizzerà intorno a quelliche funzionano meglio». E che comunquegià ora devono vedersela con l'agguer-rita concorrenza straniera: Fabtotum, ilprogetto nostrano che oggi ha maggioresuccesso, è stato pubblicato sul portaleamericano Indiegogo. Quattro ragazzihanno ricevuto quasi 590 mila dollari(circa 425 mila euro) per costruire unincrocio tra una stampante e uno scanner3D: «È un fabbricatore personale, pen-sato per essere per tutti. Abbiamo avutocontributi da Usa, Inghilterra, Germania,Francia e Svizzera» dice Marco Rizzuto,28 anni, uno dei fondatori di Fabtotum.

Su Kickstarter, la piattafor-ma statunitense, si è tenutauna gara di offerte per re-staurare la chiesa roma-na di San Francesco aRipa, a Trastevere, cheospita una celletta usatadal religioso di Assisi.L'iniziativa è arrivata aquota 130 mila dollari, 5mila in più della cifra neces-saria.

QUOTA CHE TRATTIENELA PIATTAFORMA SU INTERNET

›_1+ 11111W fu

-SU OGNI EURO VERSATO, 91 CENTESIMIARRIVANO, VERAMENTE , AL PROGETTO

REALE INCASSODELLA RACCOLTAFONDI

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in Svezia a sposarsi perché in Italia laloro unione non può essere riconosciuta.In generale, libri, film e musica trovanospesso sostegno in rete: su Music RaiserMatteo Terzi, un artista di strada, ha ot-tenuto 10 mila euro per incidere il suoprimo disco; Alessio Bertallot, cantantee deejay, ne ha messi insieme 20.500 perrealizzare una trasmissione radiofonica epubblicarla direttamente sul web. «È unnuovo modello di distribuzione dei conte-nuti» spiega Bertallot. «Chiama in causa la

fiducia: ho firmato un contratto moralecon il pubblico, impegnandomi

1,1 milioniE IL NUMERODI RACCOLTE

a realizzare questo progetto».Oltre a essere una ri-

sorsa che rende possibiligrandi eventi culturali, lecollette vanno anche insoccorso di enti a cacciadi fondi: Rete del dono

ospita l'iniziativa delMuseo della scienza e del-

DI CROWDFUNDINGLANCIATE

IN TUTTO IL MONDO iNEL 2013

La piattaforma tutta italiana più lon-geva si chiama Produzioni dal basso:dal 2005 ha finanziato circa 500 idee eraccolto 1,2 milioni di euro. Tra i progettipiù interessanti, Lei disse sì: un cortome-traggio che racconta la storia d'amore tradue donne, Ingrid e Lorenza, andate fino

la tecnologia di Milano, chevuole esporre il frammento di

Luna portato sulla Terra dagli astronautidell'Apollo 17. Servono 50 mila euro, nesono stati messi insieme la metà, allascadenza manca un mese.

Un modello particolare che sta co-minciando a svilupparsi in Italia è quellodelle piattaforme locali, che fanno leva

su community ristrette, sul loro senso diappartenenza a un territorio. Un buonesempio è Ginger, focalizzato sull'EmiliaRomagna. Dall'anno scorso, inoltre, unregolamento della Consob consente difinanziare online le start-up innovative,acquistandone una quota. È il cosiddetto«equity crowdfunding». Un'altra inizia-tiva è quella portata avanti dal portaleEppela, in collaborazione con Poste ita-liane: i progetti selezionati che grazie aicontributi degli utenti raggiungono lametà del budget richiesto, ottengono daPostepay il restante 50 per cento.

Sempre su Eppela sono stati raccolticirca 2 mila dei 17 mila euro messi insie-me finora tra social network e campagnedi comunicazione da «Rio a tutti i costi»:l'obiettivo è mandare alle prossime Olim-piadi di windsurf, nel 2016 in Brasile,Daniele Benedetti e Mattia Camboni. Idue diciottenni di Civitavecchia sonocampioni senza mezzi: «Siamo cresciutiinsieme, abitiamo nello stesso palazzo daquando avevamo due anni» racconta Mat-tia. Per arrivare competitivi a Rio, Danielee Mattia devono allenarsi e partecipareal maggior numero di gare, in giro per ilmondo. «È un percorso davvero costoso»dicono «da soli non ce la possiamo fare.Per questo motivo abbiamo chiesto aiutoalla Rete, che ci sta dando una mano. Pen-so sia bellissimo poter aiutare qualcunoa realizzare il suo sogno».

Il crowdfunding, con i suoi piccoli egrandi miracoli dal basso, è nato esatta-mente per questo. (Twitter: @HoBiso-gnoDiTech, @MarMorello). n

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