A cura di: Rosy Caruso Angelica Casella Claudia Costantino Giovanna Palazzolo.

14
A cura di: Rosy Caruso Angelica Casella Claudia Costantino Giovanna Palazzolo

Transcript of A cura di: Rosy Caruso Angelica Casella Claudia Costantino Giovanna Palazzolo.

A cura di:

Rosy Caruso

Angelica Casella

Claudia Costantino

Giovanna Palazzolo

La vitaLa vita

Gottfried Leibniz nacque a Lipsia nel 1646. Studiò nella biblioteca del padre e si laureò in diritto e filosofia. Nel 1667 iniziò la carriera politico-diplomatica nella Francia di Luigi XIV. Questa gli permise di entrare in contatto con il

mondo intellettuale internazionale, con il quale tenne anche intensi scambi epistolari. Nel 1676 scoprì il calcolo infinitesimale che però gli fu contestato

dagli allevi di Newton. Nel frattempo vagheggiò il progetto di una unificazione politica e religiosa dell'Europa, un progetto che, però, si rivelò

un’utopia. Tra le sue opere più importanti ricordiamo: Discorso di metafisica, Princìpi della filosofia, Nuovi saggi sull’intelletto umano. Trascorse gli ultimi

anni della sua vita in solitudine, deluso dalla contestazione della primogenitura del calcolo infinitesimale. Morì ad Hannover nel 1716.

L’ordine contingente del mondoL’ordine contingente del mondo

Leibniz Spinoza

C’è un ordine non necessario ma contingente che risulta il frutto di una scelta.

C’è un solo ordine univoco e necessario che è Dio stesso.

Leibniz presenta Dio come colui che ha scelto tra i vari ordini possibili dell’universo il migliore o più perfetto.

Se il mondo è il migliore dei mondi perché esiste il male?

1. Dio non ha creato il male, ma lo ha permesso;

2. Se Dio non avesse permesso il male avrebbe creato un mondo perfetto (a sua immagine e somiglianza);

3. Il male che Dio permette è sempre il minore tra i mali possibili e esistenti.

La concezione della veritàLa concezione della verità

Verità di ragione Verità di fatto

• Identiche (non fanno che ripetere la medesima cosa senza dire nulla di nuovo)• Si basano sui principi di identità e non-contraddizione (il loro contrario è impossibile).• Sono necessarie ed infallibili, riguardano il mondo della logica e non della realtà.

•Non sono identiche (non ripetono la medesima cosa e dicono qualcosa di nuovo)•Non si basano su principi di identità e non-contraddizione (il loro contrario è possibile)•Si fondano sul principio di ragion sufficiente.•Sono contingenti e riguardano la realtà effettiva.

Principio di ragion sufficientePrincipio di ragion sufficiente

È quello in virtù del quale consideriamo che nessun fatto può essere vero o esistente senza che non vi sia una ragione sufficiente perché sia così e

non altrimenti, per quanto queste ragioni il più delle volte non possono essere conosciute. Ma questa ragione non è una causa necessitante: è

un principio di ordine e di concatenazione per il quale le cose che accadono si legano le une con le altre senza però formare una catena

necessaria. La ragion sufficiente spiega ciò che accade in modo infallibile e certo e tuttavia senza necessità, perché il contrario di ciò che accade è

sempre possibile.

Sostanza individualeSostanza individuale

Il principio di ragion sufficiente conduce Leibniz a formulare il concetto di sostanza individuale. La verità di ragione è quella in cui il soggetto e il predicato

sono identici, infatti se si nega il predicato al soggetto ci si contraddice. Il soggetto infatti deve contenere in sé la ragion sufficiente del suo predicato.

Stando così la cosa, possiamo dire che la natura di una sostanza individuale o di un essere completo è di avere una nozione così completa, da essere sufficiente

a comprenderne e a farne dedurre tutti i predicati del soggetto al quale quella nozione si attribuisce. (Discorso di metafisica, VIII)

Legge della continuità

È il principio secondo cui “la natura non fa mai salti”. Tale principio afferma che per passare dal piccolo al grande o viceversa bisogna passare

attraverso infiniti gradi intermedi, di conseguenza il processo di divisione della materia non può

fermarsi a elementi indivisibili (ATOMI), ma deve procedere all’infinito.

L’universo monadistico

Atomo spirituale, sostanza semplice, senza parti, e quindi

priva di estensione o di figura e indivisibile.

MONADEPRINCIPIO DI IDENTITA’ DEGLI INDISCERNIBILI

È il principio metafisico secondo cui in natura non vi sono due

cose assolutamente simili, cioè che non siano caratterizzati da

una differenza interiore. Di conseguenza ogni monade è

diversa dall’altra.

In quanto sostanze semplici e i materiali, le monadi non possono influenzarsi a vicenda ma sussistono come altrettanti mondi chiusi, sprovvisti di finestre

sull’esterno.

L’universo monadistico

Le altre monadi sono presenti alla singola monade in maniera ideale, cioè sotto forma di rappresentazione, che è l’unico modo in cui una molteplicità può

essere presente in un’unità semplice ed immateriale.

LA MONADE CONSTA DI DUE ATTIVITA’ FONDAMENTALI

PERCEZIONE

Attività rappresentativa

APPETIZIONE

Il tendere da una percezione all’altra

Concludendo Leibniz denomina la consapevolezza di percepire con il termine

APPERCEZIONE

Ricapitolando…Ricapitolando…

Le monadi sono

Centri di forza e di attività

Forma o atomi immateriali

Diverse le une dalle altre (per il principio della identità degli indiscernibili)

Autonome (dotate di vita propria e di interna perfezione e finalità)

Specchi dell’universo (da una particolare prospettiva)

Centri di vita psichica

Semplici

Inestesi

Indivisibili

Percezione

Appetizione

Appercezione

Formano una gerarchia, al cui vertice c’è Dio,

monade perfetta, onnisciente e

creante.

MATERIAMATERIA

<< Fenomeno >> di realtà immateriali

MATERIA PRIMA

Potenza passiva che è nella monade. Nelle monadi

superiori, la potenza passiva è l’insieme delle percezioni

confuse, le quali costituiscono ciò che vi è di

imperfetto nella monade spirituale creata.

MATERIA SECONDA

Aggregato di monadi, che, nel corpo degli

uomini e degli animali è tenuto insieme e diretto

da una monade superiore che è l’anima vera e

propria (monade dominante)

Il rapporto fra le monadi…

In Leibniz il problema della comunicazione fra le monadi viene a configurarsi nella forma particolare, che esso aveva assunto nella filosofia cartesiana, come

problema del rapporto tra l’anima e il corpo.

Il problema dell’accordo

reciproco fra le monadi

Può essere risolto ipotizzato

Un’influenza reciproca (soluzione cartesiana)

Un’intervento dall’esterno (soluzione occasionalista)

Un’armonia prestabilita, ossia un accordo predisposto da Dio sin dall’eternità (soluzione leibniziana)

Orologi che si influenzanoa vicenda

Intervento continuodi un orologiaio

Orologi costruiti in manierada garantire una perfetta

sincronia

Dio e i problemi della teodicea

TEODICEA:TEODICEA: E’ una dottrina che mira a una conciliazione razionale della bontà e della giustizia di Dio con l’esistenza del male nel mondo.

LE PROVE DELL’ESISTENZA DI DIOLE PROVE DELL’ESISTENZA DI DIO

1.1. La prova cosmologica: La prova cosmologica: partendo dalla contingenza del mondo si basa sul principio di ragion sufficiente: la ragion sufficiente del fatto che il mondo sia così com’è, piuttosto che in un altro modo, non può essere nel mondo stesso, ma in qualcosa fuori di lui e che sia necessario, cioè Dio.

2.2. La prova ontologica: La prova ontologica: basandosi sulla possibilità di Dio, afferma che se Dio fosse impossibile sarebbero impossibili anche tutti gli esseri contingenti e nulla esisterebbe.

3.3. La prova del luogo: La prova del luogo: è quella di Dio come “luogo” di quelle essenze che sono espresse dalla verità di ragione. Dio, in tal modo diventa la monade suprema.e

ENTELECHIAENTELECHIA

In Aristotele, l’entelechia era la realtà che ha raggiunto il pieno grado del suo sviluppo. In Leibniz è la monade nella sua capacità di realizzarsi in sé, senza l’intervento di elementi esterni.

E non è finita qui…

ci rivediamo alla prossima

Presentazione in Power

Point con le “magnifiche 4”

E la super collaborazione

del prof. Anastasi!!!