A cura di Eléna Lombardo Classe IV A Montessori a.s. 2011-2012.

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a.s. 2011-2012

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Oggi sono quasi una ventina le saline italiane ancora ben individuabili, di cui solo quattro

quelle marittime ancora sfruttate industrialmente

(S.Antioco, Trapani, Margherita di Savoia e Cervia),

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Nell’antichità le saline erano sicuramente più numerose, e di molte ci rimangono

interessanti testimonianze storiche. In pratica quasi ogni importante città di mare

aveva la sua salina: da Siracusa a Roma (Ostia), da Venezia sino all’insospettabile Trieste, dove il Canale Grande è quanto

rimane oggi delle vecchie saline della città, interrate a partire dal 1732.

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Tutte le saline italiane, ed in particolare quelle non più attive

ma dismesse da non troppo tempo, sono diventate zone umide di interesse continentale proprio per gli aspetti naturalistici; non a

caso quasi tutte sono all’interno di siti di interesse comunitario (SIC),

di zone di protezione speciale (ZPS) o di aree importanti per gli

uccelli (IBA).

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Il loro valore ambientale è evidenziato soprattutto dalla presenza di

particolari specie botaniche, di animali

(soprattutto uccelli) e di habitat salmastri. Tutto ciò si fonde con

aspetti paesaggistici e antropici tali da rendere questi ambienti unici a

livello nazionale.

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La Salina di S. Antioco si colloca nella Sardegna

sud-occidentale, nei pressi dell'istmo di S. Antioco, e si affaccia sul Golfo di Palmas.Gran parte della superficie

lagunare è stata rimaneggiata a costituire un sistema di

vasche evaporanti e caselle salanti utilizzate dalla Salina

di Stato di S. Antioco.L'elevato contenuto salino

delle acque e dei suoli circostanti determinano

l'instaurarsi di una vegetazione tipica di ambienti

salmastri, con netta dominanza di specie alofile

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Le saline sono un importantissimo luogo di sosta per migliaia di uccelli durante la

migrazione sia autunnale che primaverile, pertanto la zona risulta essere di

particolare interesse ornitologico; infatti sono 208 le specie finora censite,

molte svernanti (fenicotteri, spatole, aironi bianchi maggiori, garzette, falchi di

palude, limicoli e più di 5.000 anatidi)

e altre nidificanti (avocette, cavalieri d’Italia, fraticelli, etc)

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Fenicottero

AironePernice di mare

Cormorano

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Tra la fauna presente troviamo:

Cormorano, Nitticora, Sgarza ciuffetto, Airone bianco maggiore, Airone rosso,

Fenicottero, Falco di palude, Falco pescatore, Avocetta,

Pernice di mare, etcTra i VERTEBRATI ci sono ANFIBI come Discoglosso sardo, Rospo smeraldino, Raganella sarda,e RETTILI come Testuggine d'acqua,

Lucertola campestre, Gongilo ocellato, Biacco.

Avocetta

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Lo sfruttamento della zona costiera tra Trapani e Marsala risale al tempo dei Fenici che, accortisi

delle condizioni estremamente favorevoli, vi impiantarono delle vasche per ricavare il sale,

poi esportato in tutto il bacino del Mediterraneo.

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A pochi chilometri dal Parco del Gargano, lungo la strada statale n.159 che segue il litorale verso Bari, nel tratto tra Margherita di

Savoia e Manfredonia si attraversa una zona dal paesaggio inconsueto. Bassi argini che racchiudono grandi vasche

chiaramente artificiali, una sottile lama d’acqua azzurrina che si estende sino all’orizzonte interrotta da bianche collinette, un forte

odore salmastro che pervade l’aria, dove risuonano continui richiami di uccelli acquatici. Sono le Saline di Margherita di Savoia

(FG), le più grandi d’Italia, costruite dall’uomo in quello che ai tempi di Federico II di Svevia era il Lago salso di Salpi.

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La Salina di Cervia, porta di accesso a sud e stazione del Parco Regionale del Delta del

Po, è considerata un ambiente di elevatissimo interesse naturalistico e

paesaggistico, tanto da essere stata inserita come Zona Umida di Importanza

Internazionale

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SALINE D ’ITALIA in attività o da poco dismesse:

CAGLIARI - NON PRODUTTIVE CERVIA (RAVENNA) CARLOFORTE (CARBONIA IGLESIAS) - NON PRODUTTIVE

COMACCHIO (FERRARA) - NON PRODUTTIVE

MARGHERITA DI SAVOIA (BARLETTA-ANDRIA-TRANI) MARSALA E MOZIA (TRAPANI) MOLENTARGIUS E POETTO (CAGLIARI) - NON PRODUTTIVE

PRIOLO (SIRACUSA) - NON PRODUTTIVE

SANT'ANTIOCO (CARBONIA IGLESIAS)SIRACUSA - NON PRODUTTIVE

TARQUINIA (VITERBO) - NON PRODUTTIVE

TRAPANI E PACECO (TRAPANI) VOLTERRA (PISA)