A cura di Alida Castelli1 Normativa italiana sulle Pari Opportunità Roma 21ottobre 2008.

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a cura di Alida Castelli 1

Normativa italiana sulle Pari Normativa italiana sulle Pari OpportunitàOpportunità

Roma 21ottobre 2008Roma 21ottobre 2008

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Le donne del Lazio nel mercato del lavoroLe donne del Lazio nel mercato del lavoro

Nel 2006 sono occupate nel Lazio il 47,9% delle donne, quasi 12% in Nel 2006 sono occupate nel Lazio il 47,9% delle donne, quasi 12% in meno dell’obiettivo di Lisbona per il 2010;meno dell’obiettivo di Lisbona per il 2010;

Gli uomini occupati sono il 71,2%; Gli uomini occupati sono il 71,2%; Da una lettura attenta dei dati le donne occupate risultano essere circa Da una lettura attenta dei dati le donne occupate risultano essere circa

850.000 con una leggera tendenza al decremento (-3.000 unità rispetto al 850.000 con una leggera tendenza al decremento (-3.000 unità rispetto al 2005, nonostante la regolarizzazione delle donne immigrate di quell’anno)2005, nonostante la regolarizzazione delle donne immigrate di quell’anno)

Il 25% delle donne occupate lavora a part-time contro il 4,6% degli Il 25% delle donne occupate lavora a part-time contro il 4,6% degli uomini;uomini;

Diminuisce la disoccupazione (esplicita) ma rimane una forte differenza di Diminuisce la disoccupazione (esplicita) ma rimane una forte differenza di genere 9,6% % donne , contro il 6,2% degli uomini.genere 9,6% % donne , contro il 6,2% degli uomini.

Le non forze di lavoro femminili rimangono al 62,5%Le non forze di lavoro femminili rimangono al 62,5%

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Le donne italiane nel mercato del lavoro: i differenziali Le donne italiane nel mercato del lavoro: i differenziali retributiviretributivi

Anche in Italia come negli altri paesi europei e’ presente Anche in Italia come negli altri paesi europei e’ presente un forte differenziale salariale: circa il 15%;un forte differenziale salariale: circa il 15%;

Differenziale dovuto sia alla segregazione professionale sia Differenziale dovuto sia alla segregazione professionale sia alla esclusione delle donne, a parita’ di ruolo da premi, alla esclusione delle donne, a parita’ di ruolo da premi, benfits ecc.dalle voci accessorie che compongono il reddito; benfits ecc.dalle voci accessorie che compongono il reddito;

Tale differenziale e’ piu’ alto nel settore privato rispetto al Tale differenziale e’ piu’ alto nel settore privato rispetto al pubblico, nell’industria rispetto ai servizi;pubblico, nell’industria rispetto ai servizi;

Nel 2005 le donne hanno avuto redditi individuali inferiori Nel 2005 le donne hanno avuto redditi individuali inferiori del 30% rispetto agli uomini;del 30% rispetto agli uomini;

Alla fine della vita lavorativa questo divario (secondo una Alla fine della vita lavorativa questo divario (secondo una ricerca Cnel)comporta che le donne pensionate ricerca Cnel)comporta che le donne pensionate rappresentano il 53,4% dei pensionati, ma percepiscono il rappresentano il 53,4% dei pensionati, ma percepiscono il 44% dei redditi pensionistici.44% dei redditi pensionistici.

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Le donne italiane nel mercato del lavoro: i livelli d’istruzioneLe donne italiane nel mercato del lavoro: i livelli d’istruzione

Le donne tra i 25 e 44 anni con livelli d’istruzione superiore sono Le donne tra i 25 e 44 anni con livelli d’istruzione superiore sono relativamente piu’ numerose degli uomini (scuola s.s.) relativamente piu’ numerose degli uomini (scuola s.s.)

Il 28% delle ragazze 25enni raggiunge la laurea contro il 19% dei ragazzi. Il 28% delle ragazze 25enni raggiunge la laurea contro il 19% dei ragazzi. Ma se il 56% degli universitari sono donne esse sono il 74% degli iscritti a Ma se il 56% degli universitari sono donne esse sono il 74% degli iscritti a

facolta’ umanistiche e il 49% in quelle scientifiche, matematiche ed facolta’ umanistiche e il 49% in quelle scientifiche, matematiche ed informatica, ma solo il 18% di ingegneria.informatica, ma solo il 18% di ingegneria.

Rispetto alle aree geografiche le piu’ alte presenza di ragazze laureate si Rispetto alle aree geografiche le piu’ alte presenza di ragazze laureate si riscontrano al Centro.riscontrano al Centro.

Permane ancora un forte svantaggio rispetto agli altri paesi europei per il Permane ancora un forte svantaggio rispetto agli altri paesi europei per il numero di diplomati e soprattutto laureati,numero di diplomati e soprattutto laureati,

la percentuale di ragazze con un istruzione superiore in eta’ 25-34 anni e’ la percentuale di ragazze con un istruzione superiore in eta’ 25-34 anni e’ agli ultimi posti rispetto al resto d’Europa.agli ultimi posti rispetto al resto d’Europa.

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Le donne italiane nel mercato del lavoroLe donne italiane nel mercato del lavoro

La maternita’ come motivo di uscita dal mercato del La maternita’ come motivo di uscita dal mercato del lavorolavororicerca isfol /rete nazionale delle consigliere di parita’ricerca isfol /rete nazionale delle consigliere di parita’

Dati sui flussi in uscita dal mercato del lavoro:Dati sui flussi in uscita dal mercato del lavoro: Nascita di un figlio interruzione del rapporto di Nascita di un figlio interruzione del rapporto di

lavoro per il 15% dei casilavoro per il 15% dei casi Nascita di un secondo figlio interruzione per il 20%Nascita di un secondo figlio interruzione per il 20% Il 45% delle donne che lavorano a part time lo fanno Il 45% delle donne che lavorano a part time lo fanno

solo per l’impossibilita’ di conciliare vita lavorativa e solo per l’impossibilita’ di conciliare vita lavorativa e famigliafamiglia

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Le donne italiane nel mercato del lavoroLe donne italiane nel mercato del lavoro

Motivi dell’uscita dal mercato del lavoro:Motivi dell’uscita dal mercato del lavoro: Vincoli sociali (le imprese)- cultura delle imprese il face time, arretratezze Vincoli sociali (le imprese)- cultura delle imprese il face time, arretratezze

stereotipi, cultura tradizionale, parziale fallimento delle politiche di azioni stereotipi, cultura tradizionale, parziale fallimento delle politiche di azioni positive;positive;

Vincoli del sistema di welfare:politica dei servizi sociali,e politiche per la Vincoli del sistema di welfare:politica dei servizi sociali,e politiche per la famiglia oltre a differenze tra aree geografiche, - i bambini in eta’ 1-2 famiglia oltre a differenze tra aree geografiche, - i bambini in eta’ 1-2 anni sono affidati prevalentemente 7,3% ai genitori, 52,3% ai nonni, 9,2 a anni sono affidati prevalentemente 7,3% ai genitori, 52,3% ai nonni, 9,2 a personale stipendiato, 13,5% ad asili nido pubblico e il 14,3% ad asili nido personale stipendiato, 13,5% ad asili nido pubblico e il 14,3% ad asili nido privato, il 3,4 ad altri, con punte del 30% circa di bambini affidati ad asili privato, il 3,4 ad altri, con punte del 30% circa di bambini affidati ad asili pubblici e privati nel nord -est contro il 5,4% di bambini in strutture pubblici e privati nel nord -est contro il 5,4% di bambini in strutture pubbliche e 17,5% in strutture private nel sud. – (pubbliche e 17,5% in strutture private nel sud. – (fonte ISTAT)fonte ISTAT)

Vincoli individuali: la mancata condivisione: il caso ItaliaVincoli individuali: la mancata condivisione: il caso Italia

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La mancata condivisione: il tempo delle donneLa mancata condivisione: il tempo delle donne

Il lavoro familiare di una donna sola e’ di 3,5 Il lavoro familiare di una donna sola e’ di 3,5 ore al giorno e se ha tra i 35 e 44 anni e’ ore al giorno e se ha tra i 35 e 44 anni e’ occupata per l’86%occupata per l’86%

Con un uomo a “carico” e’ di 5,03 ore ed e’ Con un uomo a “carico” e’ di 5,03 ore ed e’ occupata per il 76,5%occupata per il 76,5%

Con un figlio ed un uomo e’ di 5,13 ore e Con un figlio ed un uomo e’ di 5,13 ore e lavora nel 66% dei casilavora nel 66% dei casi

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Normativa italiana sulle Pari Opportunita’Normativa italiana sulle Pari Opportunita’

Scenario di partenza:Scenario di partenza: Nel giugno 2006 e’ stato approvato il Codice delle pari opportunita’ (11 aprile Nel giugno 2006 e’ stato approvato il Codice delle pari opportunita’ (11 aprile

2006 n. 189) 2006 n. 189) ai sensi della normativa della legge intitolata Semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005, ai sensi della normativa della legge intitolata Semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005,

attualmente è in approvazione presso il Consiglio dei Ministri le modifiche che attualmente è in approvazione presso il Consiglio dei Ministri le modifiche che recepiscono la direttiva 2006/54.recepiscono la direttiva 2006/54.

Nel contempo le modifiche generali di organizzazione del mercato del lavoro Nel contempo le modifiche generali di organizzazione del mercato del lavoro (la legge 30/03) e di conseguenza le tutele ed i diritti dei lavoratori e delle (la legge 30/03) e di conseguenza le tutele ed i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici ha introdotto nuove figure sempre piu’ precarie, lavoro lavoratrici ha introdotto nuove figure sempre piu’ precarie, lavoro intermittente, lavoro somministrato, lavoro accessorio ecc.intermittente, lavoro somministrato, lavoro accessorio ecc.

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Le leggiLe leggi

Illustrazione delle norme sulle Pari Opportunita’ secondo tre Illustrazione delle norme sulle Pari Opportunita’ secondo tre focus:focus:

Quelle direttamente riferite alle PO nel mondo del lavoro,;Quelle direttamente riferite alle PO nel mondo del lavoro,; Quelle riferite agli organismi di promozione e/o tutela delle Quelle riferite agli organismi di promozione e/o tutela delle

norme di PO; norme di PO;

norme contenute nel “codice” e che fanno riferimento alle norme contenute nel “codice” e che fanno riferimento alle leggi 903/77, 125/91 e d.lgs 196/2000 e alla legge 215/92:leggi 903/77, 125/91 e d.lgs 196/2000 e alla legge 215/92:

Quelle sui congedi per maternita’ e paternita’ e sui congedi Quelle sui congedi per maternita’ e paternita’ e sui congedi parentali che fanno riferimento al testo unico 151/2001 (legge parentali che fanno riferimento al testo unico 151/2001 (legge 53/2000)53/2000)

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Dalla parita’ alle pari opportunita’ L.903/77Dalla parita’ alle pari opportunita’ L.903/77

La legge 903/77 parita’ di trattamento tra U e D in materia di lavoro:La legge 903/77 parita’ di trattamento tra U e D in materia di lavoro: Vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda Vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda

l’accesso al lavoro indipendentemente dalle modalita’di assunzione e l’accesso al lavoro indipendentemente dalle modalita’di assunzione e qualunque sia il settore o ramo di attivita’ a tutti i livelli della gerarchiaqualunque sia il settore o ramo di attivita’ a tutti i livelli della gerarchia

Anche attraverso il riferimento dello stato matrimoniale o di famiglia o di Anche attraverso il riferimento dello stato matrimoniale o di famiglia o di gravidanzagravidanza

In modo diretto, attraverso meccanismi di preselezione ovvero a mezzo In modo diretto, attraverso meccanismi di preselezione ovvero a mezzo stampa o con qualsiasi altra forma pubblicitaria che indichi come requisito stampa o con qualsiasi altra forma pubblicitaria che indichi come requisito professionale l’appartenenza all’uno o all’altro sesso.professionale l’appartenenza all’uno o all’altro sesso.

Nell’art’ 7 si inserisce per la prima volta la possibilita’ di utilizzare i congedi Nell’art’ 7 si inserisce per la prima volta la possibilita’ di utilizzare i congedi per maternita’ in alternativa alla madre anche per il padre lavoratoreper maternita’ in alternativa alla madre anche per il padre lavoratore

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Dalla parita’ alle pari opportunita’Dalla parita’ alle pari opportunita’

Principali effetti: E’ la prima grande legge di tutela Aumento dell’occupazione femminile in quasi tutti

i settori: e’ la stagione del grande accesso delle donne al mercato del lavoro, l’unificazione delle liste di collocamento porta le donne in settori inediti (grandi fabbriche, ferrovie ecc) con modifiche di conseguenza dell’organizzazione del lavoro.

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Dalla parita’alle pari opportunita’ Dalla parita’alle pari opportunita’ L.125/91 e d.lgs 196/2000L.125/91 e d.lgs 196/2000

Art. 42.Adozione e finalità delle azioni positive (legge 10 aprile 1991, n. 125, articolo 1, commi 1 e 2)

1. Le azioni positive, consistenti in misure volte alla rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità, nell'ambito della competenza statale, sono dirette a favorire l'occupazione femminile e realizzate l'uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro.

2. Le azioni positive di cui al comma 1 hanno in particolare lo scopo di: a) eliminare le disparità nella formazione scolastica e professionale, nell'accesso al lavoro, nella

progressione di carriera, nella vita lavorativa e nei periodi di mobilità; b) favorire la diversificazione delle scelte professionali delle donne in particolare attraverso

l'orientamento scolastico e professionale e gli strumenti della formazione; c) favorire l'accesso al lavoro autonomo e alla formazione imprenditoriale e la qualificazione

professionale delle lavoratrici autonome e delle imprenditrici; d) superare condizioni, organizzazione e distribuzione del lavoro che provocano effetti diversi, a seconda

del sesso, nei confronti dei dipendenti con pregiudizio nella formazione, nell'avanzamento professionale e di carriera ovvero nel trattamento economico e retributivo;

e) promuovere l'inserimento delle donne nelle attività, nei settori professionali e nei livelli nei quali esse sono sottorappresentate e in particolare nei settori tecnologicamente avanzati ed ai livelli di responsabilità;

f) favorire, anche mediante una diversa organizzazione del lavoro, delle condizioni e del tempo di lavoro, l'equilibrio tra responsabilità familiari e professionali e una migliore ripartizione di tali responsabilità tra i due sessi.

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Dalla parita’ alle pari opportunita’Dalla parita’ alle pari opportunita’

Le azioni positive, elemento innovativo sul quale si sono concentrate le Le azioni positive, elemento innovativo sul quale si sono concentrate le maggiori attenzioni da parte delle forze sociali ma anche delle associazioni maggiori attenzioni da parte delle forze sociali ma anche delle associazioni delle donnedelle donne

Non secondariamente questo successo e’ derivato dalla possibilita’ di Non secondariamente questo successo e’ derivato dalla possibilita’ di finanziamento da parte del Ministero del Lavoro attraverso il Comitato pari finanziamento da parte del Ministero del Lavoro attraverso il Comitato pari opportunitàopportunità

Bilancio tuttavia con luci ed ombreBilancio tuttavia con luci ed ombre Nel d.lgs 196 e’ stato previsto l’adozione di un programma obiettivo, a cura del Nel d.lgs 196 e’ stato previsto l’adozione di un programma obiettivo, a cura del

comitato nazionale PO con l’intento di finalizzare le azioni positive alle comitato nazionale PO con l’intento di finalizzare le azioni positive alle esigenze del mdl.esigenze del mdl.

Il d.lgs 196 ha introdotto un ulteriore elemento di valutazione nell’accesso al Il d.lgs 196 ha introdotto un ulteriore elemento di valutazione nell’accesso al finanziamento istituendo l’obbligo di predisporre piani obiettivo annuali finanziamento istituendo l’obbligo di predisporre piani obiettivo annuali

Permangono tuttavia una carenza di criteri di trasparenza, di controllo (se non Permangono tuttavia una carenza di criteri di trasparenza, di controllo (se non contabile) e quindi complessivamente una insufficente incisivita’ di uno contabile) e quindi complessivamente una insufficente incisivita’ di uno strumento con ben piu’ alte potenzialita’strumento con ben piu’ alte potenzialita’

Non e‘ ancora una cultura diffusaNon e‘ ancora una cultura diffusa

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Le discriminazioniLe discriminazioni

Frutto di iter parlamentare molto lungo e di una riflessione teorica e Frutto di iter parlamentare molto lungo e di una riflessione teorica e politica approfondita la 125/91 introduce nel nostro ordinamento due politica approfondita la 125/91 introduce nel nostro ordinamento due concetti fondamentali quello di discriminazione diretta ed indiretta concetti fondamentali quello di discriminazione diretta ed indiretta

Art.25 Discriminazione diretta ed indirettaArt.25 Discriminazione diretta ed indiretta(LEGGE 125/91 ARTICOLO 4 COMMI 1 E 2 )(LEGGE 125/91 ARTICOLO 4 COMMI 1 E 2 )

11. . Costituisce discriminazione diretta, ai sensi del presente titolo, qualsiasi atto, Costituisce discriminazione diretta, ai sensi del presente titolo, qualsiasi atto, patto o comportamento che produca un effetto pregiudizievole discriminando patto o comportamento che produca un effetto pregiudizievole discriminando le lavoratrici o i lavoratori in ragione del loro sesso e, comunque, , il le lavoratrici o i lavoratori in ragione del loro sesso e, comunque, , il trattamento meno favorevole rispetto a quella di un’altra lavoratrice o di un trattamento meno favorevole rispetto a quella di un’altra lavoratrice o di un altro lavoratore in situazione analoga.altro lavoratore in situazione analoga.

2. Si ha una discrimanazione indiretta, ai sensi del presente titolo, quando una 2. Si ha una discrimanazione indiretta, ai sensi del presente titolo, quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, o un patto o un comportamento disposizione, un criterio, una prassi, un atto, o un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono o possono mettere i lavoratori di un apparentemente neutri mettono o possono mettere i lavoratori di un determinato sesso in una posizione di particolare svantaggio rispetto a determinato sesso in una posizione di particolare svantaggio rispetto a lavoratori dell’altro sesso, salvo che riguardino requisiti essenziali allo lavoratori dell’altro sesso, salvo che riguardino requisiti essenziali allo svolgimento dell’attivita’ lavorativa, purche’ l’obiettivo sia legittimo e i mezzi svolgimento dell’attivita’ lavorativa, purche’ l’obiettivo sia legittimo e i mezzi impiegati per il suo conseguimento siano appropriati e necessariimpiegati per il suo conseguimento siano appropriati e necessari

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Le discriminazioniLe discriminazioni

I I concetti di discriminazione diretta ed indiretta vengono sostanziati da piu’ concetti di discriminazione diretta ed indiretta vengono sostanziati da piu’ complete opportunita’ per il ricorso in giudizio.complete opportunita’ per il ricorso in giudizio.

“ “Chi intende agire in giudizio per la dichiarazione delle discriminazioni ai Chi intende agire in giudizio per la dichiarazione delle discriminazioni ai sensi dei commi 1 e 2 e non ritiene di avvalersi delle procedure di sensi dei commi 1 e 2 e non ritiene di avvalersi delle procedure di conciliazione previste dai contratti collettivi, puó promuovere il tentativo conciliazione previste dai contratti collettivi, puó promuovere il tentativo di conciliazione ai sensi dell`articolo 410 del codice di procedura civile di conciliazione ai sensi dell`articolo 410 del codice di procedura civile anche tramite il consigliere di parità di cui all`articolo 8, comma 2, anche tramite il consigliere di parità di cui all`articolo 8, comma 2, competente per territorio”. competente per territorio”.

E’ introdotta l’inversione dell’onere della prova “spetta al convenuto E’ introdotta l’inversione dell’onere della prova “spetta al convenuto l`onere della prova sulla insussistenza della discriminazione.”l`onere della prova sulla insussistenza della discriminazione.”

Vengono normate le discriminazioni collettive “qualora il datore di lavoro Vengono normate le discriminazioni collettive “qualora il datore di lavoro ponga in essere un atto o un comportamento discriminatorio di carattere ponga in essere un atto o un comportamento discriminatorio di carattere collettivo, anche quando non siano individuabili in modo immediato e collettivo, anche quando non siano individuabili in modo immediato e diretto i lavoratori lesi dalle discriminazioni”diretto i lavoratori lesi dalle discriminazioni”, ,

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Le discriminazioniLe discriminazioni Nel codice vengono elencate una serie di nome che definiscono le varie Nel codice vengono elencate una serie di nome che definiscono le varie

tipologie di discriminazione:tipologie di discriminazione:

Molestie e molestie sessualiMolestie e molestie sessuali Discriminazioni nell’accesso al lavoro Discriminazioni nell’accesso al lavoro Divieti di discriminazione:Divieti di discriminazione: contributivacontributiva nella prestazione lavorativa e nella carrieranella prestazione lavorativa e nella carriera nell’accesso alle prestazioni previdenzialinell’accesso alle prestazioni previdenziali nell’accesso agli impieghi pubblicinell’accesso agli impieghi pubblici nell’arruolamento nelle forze armate e nei corpi specialinell’arruolamento nelle forze armate e nei corpi speciali Nell’arruolamento nelle forze armate e nella guardia di finanzaNell’arruolamento nelle forze armate e nella guardia di finanza Nelle carriere militariNelle carriere militari Divieto di licenziamento per causa matrimonioDivieto di licenziamento per causa matrimonio

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Dalla parita’ alle pari opportunita’Dalla parita’ alle pari opportunita’

Un articolo “particolare” il 9. Un articolo “particolare” il 9. Rapporto sulla situazione personaleRapporto sulla situazione personale1.1. Le aziende pubbliche e private che occupano oltre cento dipendenti sono tenute a Le aziende pubbliche e private che occupano oltre cento dipendenti sono tenute a

redigere un rapporto almeno ogni due anni sulla situazione del personale maschile e redigere un rapporto almeno ogni due anni sulla situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni ed in relazione allo stato delle assunzioni, della femminile in ognuna delle professioni ed in relazione allo stato delle assunzioni, della formazione categorica o di qualifica, di altri fenomeni di mobilità dell`intervento della formazione categorica o di qualifica, di altri fenomeni di mobilità dell`intervento della Cassa integrazione guadagni, dei licenziamenti dei prepensionamenti e Cassa integrazione guadagni, dei licenziamenti dei prepensionamenti e pensionamenti, della retribuzione effettivamente corrisposta.pensionamenti, della retribuzione effettivamente corrisposta.

Non e’ un articolo particolarmente utile perche’ di fatto la dimensione delle aziende Non e’ un articolo particolarmente utile perche’ di fatto la dimensione delle aziende italiane e’ decisamente piu’ piccola, in alcune province il campione delle aziende italiane e’ decisamente piu’ piccola, in alcune province il campione delle aziende rappresenta solo 1° il 2 % delle aziende.rappresenta solo 1° il 2 % delle aziende.

La confindustria comunque fece ricorso al Tar del lazio per impugnarlo.La confindustria comunque fece ricorso al Tar del lazio per impugnarlo.

Rappresenta pero’ l’unico articolo che introduce il concetto di statistica secondo un Rappresenta pero’ l’unico articolo che introduce il concetto di statistica secondo un ottica di genere.ottica di genere.

le modifiche prevedono il rapporto per le imprese con oltre 50 dipendientile modifiche prevedono il rapporto per le imprese con oltre 50 dipendienti

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Le consigliere di paritàLe consigliere di parità

Alle consigliere di parità e’ stato assegnato il ruolo (fatte salve le norme Alle consigliere di parità e’ stato assegnato il ruolo (fatte salve le norme generali ) di agire in giudizio per conto della lavoratrice, sia nelle generali ) di agire in giudizio per conto della lavoratrice, sia nelle procedure di conciliazione per casi di discriminazione individuale che procedure di conciliazione per casi di discriminazione individuale che collettiva.collettiva.

E’ interessante conoscere le tipologie di azioni che in questi anni sono state E’ interessante conoscere le tipologie di azioni che in questi anni sono state intraprese anche per avere uno spaccato della situazione lavorativa.intraprese anche per avere uno spaccato della situazione lavorativa.

Purtroppo le piu’ diffuse sono quelle legate agli eventi collegati alla Purtroppo le piu’ diffuse sono quelle legate agli eventi collegati alla maternita’:maternita’:

Licenziamento nel corso della maternita’Licenziamento nel corso della maternita’ Demansionamento dopo il rientro dalla maternita’Demansionamento dopo il rientro dalla maternita’ Richieste di dimissioni in caso di maternita’ od in previsione della stessa, Richieste di dimissioni in caso di maternita’ od in previsione della stessa, Licenziamenti nell’anno successivo al matrimonio, alcuni episodi di Licenziamenti nell’anno successivo al matrimonio, alcuni episodi di

molestie sessualimolestie sessuali Mobbing quando e’ inteso come discriminazione di genere.Mobbing quando e’ inteso come discriminazione di genere.

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Le istituzioni per promuovere le pari opportunita’Le istituzioni per promuovere le pari opportunita’

Nella 125/91 e ancora meglio nelle sue modifiche del 2000, Nella 125/91 e ancora meglio nelle sue modifiche del 2000, vengono istituiti due importanti organismi per la promozione vengono istituiti due importanti organismi per la promozione delle pari opportunita’ il Comitato Nazionale Pari delle pari opportunita’ il Comitato Nazionale Pari Opportunita’Opportunita’

Le Consigliere di Parita’ a livello nazionale regionale e Le Consigliere di Parita’ a livello nazionale regionale e provincialeprovinciale

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Il comitato nazionale Pari opportunita’ funzioni:Il comitato nazionale Pari opportunita’ funzioni:

Proposte sulle questioni generali relative all pari opportunita’ e sullo sviluppo Proposte sulle questioni generali relative all pari opportunita’ e sullo sviluppo e perfezionamento della legge vigentee perfezionamento della legge vigente

Sensibilizza sulla necessita’ di promuovere le pari opportunita’ per donne Sensibilizza sulla necessita’ di promuovere le pari opportunita’ per donne nella formazione e nella vita lavorativanella formazione e nella vita lavorativa

Formula il programma obiettivo per le tipologie di progetti di azioni positiveFormula il programma obiettivo per le tipologie di progetti di azioni positive Esprime il parere sui finiziamenti delle azioni positiveEsprime il parere sui finiziamenti delle azioni positive elabora codici di comportamento diretti a specificare le regole di condotta elabora codici di comportamento diretti a specificare le regole di condotta

conformi alla parita’ e ad inviduare le manifestazioni anche indirette delle conformi alla parita’ e ad inviduare le manifestazioni anche indirette delle discriminazioni;discriminazioni;

Verfica lo stato di applicazione delle leggi in materia di parita’Verfica lo stato di applicazione delle leggi in materia di parita’ Propone soluzioni alle controversie collettive anche adottando azioni positive. Propone soluzioni alle controversie collettive anche adottando azioni positive.

Su proposta del collegio istruttorio puo’ determinarne il cofinanaziamento.Su proposta del collegio istruttorio puo’ determinarne il cofinanaziamento. Promuove una adeguata rappresentanza di donne negli organismi pubblici Promuove una adeguata rappresentanza di donne negli organismi pubblici

nazionali e locali competenti in materia di lavoro e formazionenazionali e locali competenti in materia di lavoro e formazione professionale.professionale.

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Le consigliere di parita’: requisiti ed attribuzioniLe consigliere di parita’: requisiti ed attribuzioni

Le consigliere e i consiglieri di parità devono possedere Le consigliere e i consiglieri di parità devono possedere requisiti di specifica competenza ed esperienza pluriennale requisiti di specifica competenza ed esperienza pluriennale in materia di lavoro femminile, di normative sulla parità e in materia di lavoro femminile, di normative sulla parità e pari opportunità nonche' di mercato del lavoro, pari opportunità nonche' di mercato del lavoro, comprovati da idonea documentazione.comprovati da idonea documentazione.

2. Le consigliere ed i consiglieri di parità, effettivi e 2. Le consigliere ed i consiglieri di parità, effettivi e supplenti, svolgono funzioni di promozione e di controllo supplenti, svolgono funzioni di promozione e di controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e dell'attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini nel lavoro. di non discriminazione tra donne e uomini nel lavoro. Nell'esercizio delle funzioni loro attribuite, le consigliere ed Nell'esercizio delle funzioni loro attribuite, le consigliere ed i consiglieri di parità sono i consiglieri di parità sono pubblici ufficialipubblici ufficiali ed hanno ed hanno l'obbligo di segnalazione all'autorità giudiziaria dei reati di l'obbligo di segnalazione all'autorità giudiziaria dei reati di cui vengono a conoscenza per ragione del loro ufficio.cui vengono a conoscenza per ragione del loro ufficio.

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Le consigliere di parita’:Le consigliere di parita’:

Ruolo importante ma ancora da sviluppareRuolo importante ma ancora da sviluppare Ruolo con una specifica indennità’ e dotato di finanziamentiRuolo con una specifica indennità’ e dotato di finanziamenti

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