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Sezione di Medicina del Lavoro del Di.MEL Università degli Studi di Genova LEZIONI DI MEDICINA DEL LAVORO PER IL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE A cura del Prof. Fabio SPIGNO A cura del Prof. Fabio SPIGNO

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Sezione di Medicina del Lavoro del Di.MEL

Università degli Studi di Genova

LEZIONI DI MEDICINA DEL LAVORO PER IL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE

INFERMIERISTICHE

A cura del Prof. Fabio A cura del Prof. Fabio

SPIGNOSPIGNO

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DefinizioniDefinizioni

La medicina del lavoro è una La medicina del lavoro è una disciplina medica che studia i rapporti disciplina medica che studia i rapporti tra la salute dell’uomo e il suo lavoro.tra la salute dell’uomo e il suo lavoro.

Negli ambienti di lavoro possono Negli ambienti di lavoro possono essere presenti agenti chimici, fisici essere presenti agenti chimici, fisici e/o particolari situazioni organizzative e/o particolari situazioni organizzative che, in determinate condizioni, che, in determinate condizioni, possono danneggiare la salute o più possono danneggiare la salute o più semplicemente diminuire il benessere semplicemente diminuire il benessere psicofisico dei lavoratori. psicofisico dei lavoratori.

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DefinizioniDefinizioni

PERICOLO: la proprietà potenzialmente PERICOLO: la proprietà potenzialmente causa di danno posseduta da una causa di danno posseduta da una determinata entità (composti chimici, determinata entità (composti chimici, agenti fisici, agenti biologici, condizioni agenti fisici, agenti biologici, condizioni particolari di lavoro ecc).particolari di lavoro ecc).

RISCHIO: la possibilità che un pericolo RISCHIO: la possibilità che un pericolo possa provocare danno effettivo in possa provocare danno effettivo in condizioni di impiego o di normale condizioni di impiego o di normale attività attività

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ESEMPIOESEMPIO

Corrente elettrica PERICOLO Corrente elettrica PERICOLO

Se l’impianto elettrico è a norma il Se l’impianto elettrico è a norma il RISCHIO elettrico per il lavoratore è RISCHIO elettrico per il lavoratore è azzerato.azzerato.

Si deduce da quanto riportato che il Si deduce da quanto riportato che il rischiorischio è un fattore percentuale che è un fattore percentuale che decresce in funzione della applicazione decresce in funzione della applicazione di norme preventive di sicurezza.di norme preventive di sicurezza.

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Il RISCHIO appare sotto un Il RISCHIO appare sotto un duplice aspettoduplice aspetto

per la per la SICUREZZASICUREZZA

per la per la SALUTESALUTE

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I RISCHI PER LA SICUREZZAI RISCHI PER LA SICUREZZA possono riguardare la possono riguardare la collettività dei collettività dei

lavoratorilavoratori di una azienda (es. derivati di una azienda (es. derivati dalla mancata applicazione delle norme dalla mancata applicazione delle norme antincendio) ovvero possono riguardare antincendio) ovvero possono riguardare il il singolo lavoratoresingolo lavoratore come avviene nel come avviene nel caso della mancanza di dispositivi di caso della mancanza di dispositivi di sicurezza su macchine o sicurezza su macchine o apparecchiature varie con conseguente apparecchiature varie con conseguente possibilità di infortuni sul lavoro.possibilità di infortuni sul lavoro.

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I RISCHI PER LA SALUTEI RISCHI PER LA SALUTE

sono rappresentati da fattori di sono rappresentati da fattori di rischio (chimici, fisici, biologici, rischio (chimici, fisici, biologici, biomeccanici, relazionali) in grado di biomeccanici, relazionali) in grado di provocare un danno alla salute in provocare un danno alla salute in modo acuto (infortunio o malattia modo acuto (infortunio o malattia infortunio) o cronico (malattia infortunio) o cronico (malattia professionale); essi inoltre sono professionale); essi inoltre sono peculiari dell’ambiente di lavoro.peculiari dell’ambiente di lavoro.

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FATTORI di RISCHIO da FATTORI di RISCHIO da LAVOROLAVORO

Rischio FISICO

Rischio CHIMICO

Rischio derivante da fattori RELAZIONALI

Rischio derivante da fattori BIODINAMICI

Rischio BIOLOGICO

.

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RISCHIO LEGATO A RISCHIO LEGATO A FATTORI CHIMICIFATTORI CHIMICI

I principali fattori di ordine chimico sono:I principali fattori di ordine chimico sono: Metalli pesanti (Pb, Hg, Cd, Cr, ecc.) ed altri elementi Metalli pesanti (Pb, Hg, Cd, Cr, ecc.) ed altri elementi

tossici (alogeni, As ecc.)tossici (alogeni, As ecc.) Idrocarburi (alifatici ed aromatici semplici o Idrocarburi (alifatici ed aromatici semplici o

alogenoderivati)alogenoderivati) AlcoliAlcoli AcetatiAcetati ChetoniChetoni GlicoliGlicoli EteriEteri Ammine alifatiche ed aromatiche ed altri Ammine alifatiche ed aromatiche ed altri

nitrocomposti;nitrocomposti; Antiparassitari agricoli (pesticidi); Antiparassitari agricoli (pesticidi);

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PRINCIPALI VIE di PRINCIPALI VIE di ASSORBIMENTOASSORBIMENTO

Apparato respiratorioApparato respiratorio Apparato digerenteApparato digerente

CuteCute

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La principale via di assorbimento è la via La principale via di assorbimento è la via RESPIRATORIARESPIRATORIA in quanto la maggior in quanto la maggior parte delle sostanze chimiche parte delle sostanze chimiche potenzialmente dannose per il lavoratore potenzialmente dannose per il lavoratore sono sono aerodisperse.aerodisperse.

Queste posso trovarsi in tre diversi stati Queste posso trovarsi in tre diversi stati fisici:fisici:

- Stato gassoso (gas - vapori)- Stato gassoso (gas - vapori) - Stato liquido (nebbie/aerosol)- Stato liquido (nebbie/aerosol) - Stato solido (polveri – fumi)- Stato solido (polveri – fumi)

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Si può semplificare raggruppando le sostanze Si può semplificare raggruppando le sostanze aerodisperse in due grosse categorie:aerodisperse in due grosse categorie:

PARTICELLE

GAS/VAPORI

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PARTICELLEPARTICELLE

Dopo aerodispersione sono soggette agli Dopo aerodispersione sono soggette agli effetti della ventilazione e di movimenti effetti della ventilazione e di movimenti convettivi con spostamenti continui. Possibile convettivi con spostamenti continui. Possibile sedimentazione delle particelle più grandi o sedimentazione delle particelle più grandi o più pesanti eventualmente dopo più pesanti eventualmente dopo aggregazione.aggregazione.

SolideSolide: particelle : particelle derivanti dal cimento derivanti dal cimento meccanico (polveri), da meccanico (polveri), da combustione (fumi), e da combustione (fumi), e da nebulizzazione (fase nebulizzazione (fase disperdente aeriforme disperdente aeriforme ed una fase dispersa ed una fase dispersa solida).solida).

LiquideLiquide: nebbie (es. : nebbie (es. formazione di formazione di goccioline per goccioline per riscaldamento di liquidi)riscaldamento di liquidi)

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Particolare rilievo rivestono, nell’ambito delle particelle, Particolare rilievo rivestono, nell’ambito delle particelle,

lele POLVERIPOLVERI..

Per definirle occorre valutare quattro parametri:

Natura

Dimensioni

Morfologia

Struttura

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ATTIVE ATTIVE - necrosi del macrofago (quarzo)- necrosi del macrofago (quarzo) - sensibilizzazione di tipo ritardato (berillio, - sensibilizzazione di tipo ritardato (berillio, met. duri) met. duri)

INERTIINERTI - accumulo, formazione di collagene assente o - accumulo, formazione di collagene assente o scarsascarsa

MISTEMISTE - contenenti quarzo in modica quantità (es. - contenenti quarzo in modica quantità (es. polveri di fonderia)polveri di fonderia)

In base alla loro natura si In base alla loro natura si distinguono in:distinguono in:

NATURA

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In base alla morfologia possono essere:In base alla morfologia possono essere:

Laminari o appiattite (talco, grafite, mica) - Laminari o appiattite (talco, grafite, mica) - prismatiche – rotondeggianti – allungate.prismatiche – rotondeggianti – allungate.

Le particelle Le particelle allungateallungate vengono chiamate vengono chiamate FIBRE: dal punto di vista fisico ha rilevanza FIBRE: dal punto di vista fisico ha rilevanza la lunghezza, mentre il diametro appare la lunghezza, mentre il diametro appare trascurabile.trascurabile.

Per le particelle Per le particelle tabularitabulari o o granularigranulari è invece è invece sufficiente, per descriverle, il loro diametro.sufficiente, per descriverle, il loro diametro.

MORFOLOGIA

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Per diametro compreso tra 0.5 e 5 Per diametro compreso tra 0.5 e 5 µmµm si ha penetrazione delle polveri si ha penetrazione delle polveri nei bronchioli respiratori e negli nei bronchioli respiratori e negli alveoli alveoli azione tossica nel polmone azione tossica nel polmone profondo.profondo.

Massima azione patogena per Massima azione patogena per polveri tra 1 e 2 polveri tra 1 e 2 µmµm di diametro. di diametro.

DIMENSIONI

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Infine, in base alla struttura si distinguono Infine, in base alla struttura si distinguono in:in: Struttura cristallina: ordine atomico con rispetto Struttura cristallina: ordine atomico con rispetto

di distanze e configurazione – più comune e in di distanze e configurazione – più comune e in natura e più biologicamente attivanatura e più biologicamente attiva

Struttura imperfetta o amorfa: gli elementi non si Struttura imperfetta o amorfa: gli elementi non si ripetono con ordine nello spazio ma si ripetono con ordine nello spazio ma si rinvengono disordinatamente qua e làrinvengono disordinatamente qua e là

La struttura cristallina dei minerali può variare in La struttura cristallina dei minerali può variare in relazione a pressione e temperatura (quarzo relazione a pressione e temperatura (quarzo /tridimite / cristobalite) e vi può anche essere /tridimite / cristobalite) e vi può anche essere passaggio a struttura amorfa passaggio a struttura amorfa

STRUTTURA

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E’ possibile anche un’ulteriore E’ possibile anche un’ulteriore classificazione che prevede la distinzione classificazione che prevede la distinzione in:in:

POLVERE TOTALE

POLVERE INALABILE

POLVERE RESPIRABILE

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Per Per POLVERE RESPIRABILEPOLVERE RESPIRABILE

si intende definire la frazione inferiore ai si intende definire la frazione inferiore ai 5 5 µm µm che raggiunge il polmone profondo.che raggiunge il polmone profondo.

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GAS/VAPORIGAS/VAPORI

Inquinanti Inquinanti aeriformiaeriformi identificanti stati identificanti stati diversi di aggregazione delle materia diversi di aggregazione delle materia

gasgas: elemento monoatomico (Argon), : elemento monoatomico (Argon), biatomico (Clbiatomico (Cl22), triatomico (O), triatomico (O33) o composto ) o composto chimico (CO) disperso in un mezzo (aria chimico (CO) disperso in un mezzo (aria ambiente) con lo stesso stato fisico. ambiente) con lo stesso stato fisico.

vaporevapore: aeriforme che deriva dallo stato : aeriforme che deriva dallo stato solido o liquido della stessa sostanza per solido o liquido della stessa sostanza per effetto della temperatura ed in funzione effetto della temperatura ed in funzione della propria tensione di vapore.della propria tensione di vapore.

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Il pericolo legato alle sostanze che si Il pericolo legato alle sostanze che si trovano in questo stato fisico è dovuto trovano in questo stato fisico è dovuto alla loro alla loro azioneazione che può essere: che può essere:

asfissiante, caustica, corrosiva, asfissiante, caustica, corrosiva, irritante, sensibilizzante, tossica dopo irritante, sensibilizzante, tossica dopo assorbimento (diversa tossico-cinetica assorbimento (diversa tossico-cinetica e tossico-dinamica per diverse classi e tossico-dinamica per diverse classi di sostanze)di sostanze)

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MONITORAGGIO DEI MONITORAGGIO DEI FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO

CHIMICOCHIMICOTutte queste sostanze potenzialmente Tutte queste sostanze potenzialmente

patogene per l’organismo sono soggette patogene per l’organismo sono soggette a a controllicontrolli al fine di ridurre al minimo i al fine di ridurre al minimo i rischi per l’uomo.rischi per l’uomo.

Vengono valutate la quantità delle stesse Vengono valutate la quantità delle stesse nell’ambiente lavorativo (nell’ambiente lavorativo (monitoraggiomonitoraggio ambientaleambientale) e la loro concentrazione in ) e la loro concentrazione in diversi settori corporei (diversi settori corporei (monitoraggio monitoraggio biologicobiologico).).

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MONITORAGGIO MONITORAGGIO AMBIENTALEAMBIENTALE

Consiste nel controllo periodico dei fattori Consiste nel controllo periodico dei fattori di rischio presenti nell' ambiente di lavoro. di rischio presenti nell' ambiente di lavoro.

Per gli agenti chimici si attua mediante Per gli agenti chimici si attua mediante campionamentocampionamento e successiva e successiva analisianalisi dei dei composti aerodispersi e loro quantificazione.composti aerodispersi e loro quantificazione.

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Anche nell’ambito del monitoraggio Anche nell’ambito del monitoraggio è utile la suddivisione dei composti è utile la suddivisione dei composti inquinanti in inquinanti in particelleparticelle e e gas/vaporigas/vapori in quanto i sistemi di in quanto i sistemi di campionamentocampionamento e di e di analisianalisi di di questi sono assai differenti.questi sono assai differenti.

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CAMPIONAMENTO e CAMPIONAMENTO e ANALISI di PARTICELLEANALISI di PARTICELLE

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CAMPIONAMENTO:CAMPIONAMENTO: Si attua mediante una Si attua mediante una pompa dotata di filtro a membrana che pompa dotata di filtro a membrana che aspira l’aria. Le particelle presenti nell’aria aspira l’aria. Le particelle presenti nell’aria vengono in questo modo intrappolate e sono vengono in questo modo intrappolate e sono quindi disponibili per la successiva analisi. quindi disponibili per la successiva analisi.

E’ possibile posizionare a monte del filtro E’ possibile posizionare a monte del filtro dei dispositivi (cicloni ed elutriatori) in dei dispositivi (cicloni ed elutriatori) in grado di lasciar passare la sola frazione grado di lasciar passare la sola frazione respirabile. Ultimamente sono poi stati respirabile. Ultimamente sono poi stati sviluppati dei campionatori in grado di sviluppati dei campionatori in grado di catturare frazioni specifiche di particolato catturare frazioni specifiche di particolato aerodisperso, denominati con l’acronimo aerodisperso, denominati con l’acronimo PM (Particulate Matter) seguito da un PM (Particulate Matter) seguito da un numero che specifica al di sotto di quanti numero che specifica al di sotto di quanti µm di diamentro viene eseguita la raccolta. µm di diamentro viene eseguita la raccolta. Si hanno così i PMSi hanno così i PM1010, PM , PM 2,52,5, PM , PM 11, etc…, etc…

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Il campionamento si distingue in:Il campionamento si distingue in:

Fisso o di areaFisso o di areaPersonalePersonale

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CAMPIONAMENTO CAMPIONAMENTO PERSONALEPERSONALE

Si opera con una linea strumentale Si opera con una linea strumentale miniaturizzata. Un tubicino di prelievo miniaturizzata. Un tubicino di prelievo pesca nel “volume respiratorio” del pesca nel “volume respiratorio” del soggetto, essendo pinzato al bavero soggetto, essendo pinzato al bavero della tuta (a circa 30 cm dall’inizio della tuta (a circa 30 cm dall’inizio delle vie respiratorie) e la pompa con delle vie respiratorie) e la pompa con porta-filtro si trova nel taschino della porta-filtro si trova nel taschino della tuta. Generalmente il prelievo ha una tuta. Generalmente il prelievo ha una durata lunga, anche l’intero turno di durata lunga, anche l’intero turno di lavoro.lavoro.

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CAMPIONAMENTOCAMPIONAMENTO D’AREA D’AREA

Spesso viene eseguito anche questo tipo Spesso viene eseguito anche questo tipo di campionamento, con analoga di campionamento, con analoga strumentazione ma su scala maggiore: strumentazione ma su scala maggiore: il campionatore è sostenuto da un il campionatore è sostenuto da un treppiede, all’altezza media delle vie treppiede, all’altezza media delle vie respiratorie cioè 1,60 m circa.respiratorie cioè 1,60 m circa.

Anche qui il campionamento ha la durata Anche qui il campionamento ha la durata di almeno metà turno di lavoro.di almeno metà turno di lavoro.

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ANALISIANALISIQuantitativaQuantitativa, si tratta di una misura fisica:, si tratta di una misura fisica: per conteggioper conteggio, mediante un contatore , mediante un contatore

(come avviene per gli elementi figurati del (come avviene per gli elementi figurati del sangue) o un microscopio ottico, che sangue) o un microscopio ottico, che permette anche il confronto delle permette anche il confronto delle particelle con reticoli di riferimento. particelle con reticoli di riferimento. Importante è l’illuminazione: quella Importante è l’illuminazione: quella utilizzata permette l’osservazione “in utilizzata permette l’osservazione “in contrasto di fase” (M.O.C.F., misura contrasto di fase” (M.O.C.F., misura anche qualitativa)anche qualitativa)

per pesataper pesata del filtro prima e dopo del filtro prima e dopo aspirazione.aspirazione.

Le unità di misura sono pp/ml o ff/ml se per Le unità di misura sono pp/ml o ff/ml se per conteggio, conteggio, µg/mµg/m33 o mg/m o mg/m33 se per pesata. se per pesata.

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ANALISIANALISIQualitativaQualitativa, per il riconoscimento della , per il riconoscimento della

natura delle particelle solide, sfrutta:natura delle particelle solide, sfrutta: MOCF, soprattutto per il quarzo.MOCF, soprattutto per il quarzo. SEM che oltre all’osservazione SEM che oltre all’osservazione

morfologica delle fibre può eseguire una morfologica delle fibre può eseguire una microanalisi per l’identificazione della microanalisi per l’identificazione della singola fibra.singola fibra.

roentgen-diafrattografia che sfrutta le roentgen-diafrattografia che sfrutta le radiazioni ionizzanti. radiazioni ionizzanti.

spettrofotometria a IR, che identifica spettrofotometria a IR, che identifica radicali e atomi caratteristici delle radicali e atomi caratteristici delle molecole che compongono la polvere in molecole che compongono la polvere in esame.esame.

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CAMPIONAMENTO e CAMPIONAMENTO e ANALISI di GAS/VAPORIANALISI di GAS/VAPORI

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CAMPIONAMENTOCAMPIONAMENTO

può suddividersi in:può suddividersi in:

AttivoAttivo, mediante una pompa che , mediante una pompa che aspira l’aria con flusso continuo. aspira l’aria con flusso continuo.

PassivoPassivo, sfrutta la diffusione passiva , sfrutta la diffusione passiva attraverso una membrana.attraverso una membrana.

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Quello Quello ATTIVOATTIVO si suddivide a sua volta in: si suddivide a sua volta in:

DirettoDiretto, prelievo della durata di pochi , prelievo della durata di pochi minuti di un volume fisso o variabile minuti di un volume fisso o variabile di aria che verrà poi analizzata.di aria che verrà poi analizzata.

IndirettoIndiretto, prelievo di aria della durata , prelievo di aria della durata anche di alcune ore, effettuando la anche di alcune ore, effettuando la concentrazioneconcentrazione degli inquinanti. degli inquinanti.

Analizziamoli uno per volta.Analizziamoli uno per volta.

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Il Il campionamentocampionamento attivo attivo direttodiretto è è attuato mediante contenitori sottovuoto attuato mediante contenitori sottovuoto o sacchetti di plastica riempiti da una o sacchetti di plastica riempiti da una pompa. Il volume raccolto può essere pompa. Il volume raccolto può essere costante (contenitori di vetro) o costante (contenitori di vetro) o variabile (contenitori in plastica).variabile (contenitori in plastica).

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Il Il campionamento attivo campionamento attivo indirettoindiretto è è attuato mediante raccolta degli attuato mediante raccolta degli inquinanti e loro concentrazione su inquinanti e loro concentrazione su substrati che possono essere:substrati che possono essere:

liquidi (assorbimento) liquidi (assorbimento) gorgogliatori gorgogliatori

solidi (adsorbimento) solidi (adsorbimento) carboni attivi, gel carboni attivi, gel di silice, allumina o polimeri porosi; in di silice, allumina o polimeri porosi; in questo caso si dovrà provvedere al questo caso si dovrà provvedere al successivo deadsorbimento mediante alte successivo deadsorbimento mediante alte temperature o solventi in modo da temperature o solventi in modo da rendere le sostanze disponibili all’analisi.rendere le sostanze disponibili all’analisi.

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ANALISIANALISIPuò essere di tipo chimico (fiale rivelatrici, Può essere di tipo chimico (fiale rivelatrici,

carta chimica) o mediante strumenti carta chimica) o mediante strumenti analizzatori quali spettrofotometri e analizzatori quali spettrofotometri e gascromatografi)gascromatografi)

Nel caso del campionamento Nel caso del campionamento direttodiretto gli gli inquinanti saranno poco concentrati, per inquinanti saranno poco concentrati, per l’analisi occorrono quindi tecniche l’analisi occorrono quindi tecniche sensibili. Per questo motivo il sensibili. Per questo motivo il campionamento diretto trova applicazione campionamento diretto trova applicazione in situazioni limitate (CHin situazioni limitate (CH44, CO, CO22, CO)., CO).

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Nel Nel campionamento campionamento passivopassivo si utilizza si utilizza una camera di diffusione contenente un una camera di diffusione contenente un substrato per la raccolta dell’inquinante. substrato per la raccolta dell’inquinante. Questo può entrare nella camera Questo può entrare nella camera attraversando una membrana mediante attraversando una membrana mediante diffusione passiva (Legge di Fick). diffusione passiva (Legge di Fick).

Per l’Per l’ANALISIANALISI si utilizza la concentrazione si utilizza la concentrazione dell’inquinante raccolta sul substrato, da dell’inquinante raccolta sul substrato, da questa si risale alla concentrazione questa si risale alla concentrazione dell’inquinante nell’aria mediante un dell’inquinante nell’aria mediante un coefficiente di diffusione specifico per coefficiente di diffusione specifico per ciascuna membrana (fornito dal ciascuna membrana (fornito dal produttore della camera).produttore della camera).

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LIVELLI MASSIMI LIVELLI MASSIMI AMMISSIBILIAMMISSIBILI

Per esprimere un giudizio sul significato delle Per esprimere un giudizio sul significato delle concentrazioni delle sostanze tossiche concentrazioni delle sostanze tossiche riscontrate negli ambienti di lavoro dobbiamo riscontrate negli ambienti di lavoro dobbiamo ricorrere al loro confronto con i cosiddetti ricorrere al loro confronto con i cosiddetti livelli massimi ammissibili ovvero livelli massimi ammissibili ovvero concentrazioni alle quali i lavoratori possono concentrazioni alle quali i lavoratori possono rimanere esposti senza subire danni alla salute.rimanere esposti senza subire danni alla salute.

Sono stati così adottati dei limiti di consenso Sono stati così adottati dei limiti di consenso quali i quali i TLV TLV (threshold limit value)(threshold limit value) dell’ACGIH dell’ACGIH (Associazione degli Igienisti Industriali (Associazione degli Igienisti Industriali Americani) che rappresentano Americani) che rappresentano concentrazioni concentrazioni medie per un turno di lavoromedie per un turno di lavoro..

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Vengono stabiliti 3 tipi di TLV più uno ulteriore: Vengono stabiliti 3 tipi di TLV più uno ulteriore:

TLV-TWA (valore limite di soglia media ponderata nel tempo):E' la concentrazione media ponderata per una giornata lavorativa di 8 ore ,per 40 ore settimanali e per l'arco della vita lavorativa a cui quasi tutti i lavoratori possono essere sottoposti ripetutamente senza effetti negativi.

TLV-STEL (valore limite di soglia per breve tempo di esposizione):E' la concentrazione a cui i lavoratori possono essere esposti continuativamente per un breve periodo di tempo.

TLV-C (valore limite di soglia, ceiling): E' la concentrazione che non deve essere superata durante l’attività lavorativa, neppure istantaneamente.

TLV di miscelaMediante fattori di correzione tiene conto della contemporanea presenza di più sostanze inquinanti.

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MONITORAGGIO MONITORAGGIO BIOLOGICOBIOLOGICO

Con il termine di Con il termine di monitoraggio biologico monitoraggio biologico dei rischi da lavorodei rischi da lavoro intendiamo indicare intendiamo indicare il controllo periodico dei lavoratori il controllo periodico dei lavoratori esposti al rischio di intossicazione esposti al rischio di intossicazione professionale mediante la ricerca di due professionale mediante la ricerca di due tipi di tipi di indicatori biologici:indicatori biologici:

Indicatori di Indicatori di DOSEDOSE

Indicatori di Indicatori di EFFETTOEFFETTO

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Gli Gli indicatori di doseindicatori di dose,, meglio definibili meglio definibili indicatori di esposizione, forniscono informazioni indicatori di esposizione, forniscono informazioni sulla avvenuta esposizione e sulla entità della sulla avvenuta esposizione e sulla entità della stessa. stessa.

Gli indicatori di dose consistono nelGli indicatori di dose consistono neldosaggiodosaggio

dell'agente nocivo o di eventuali suoi dell'agente nocivo o di eventuali suoi metaboliti, nel sangue, nelle urine, nelle metaboliti, nel sangue, nelle urine, nelle feci, nel sudore, nel latte, negli annessi feci, nel sudore, nel latte, negli annessi

cutanei o nell'aria espirata.cutanei o nell'aria espirata.

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Esempi di Esempi di indicatori di doseindicatori di dose sono le sono le concentrazioni dei diversi metalli pesanti quali concentrazioni dei diversi metalli pesanti quali Pb, Cd, Hg rilevate nel sangue e nelle urine dei Pb, Cd, Hg rilevate nel sangue e nelle urine dei lavoratori, ma anche gas come il CO che lavoratori, ma anche gas come il CO che possiamo trovare legato all’Hb.possiamo trovare legato all’Hb.

Per talune di queste sostanze esistono livelli Per talune di queste sostanze esistono livelli massimi definiti per legge (es. Pb-emia secondo massimi definiti per legge (es. Pb-emia secondo il D. Lgs. 277/91 e successive modifiche).il D. Lgs. 277/91 e successive modifiche).

Per altre sostanze invece esistono concentrazioni Per altre sostanze invece esistono concentrazioni stabilite da Organizzazioni Scientifiche o stabilite da Organizzazioni Scientifiche o Governative come l’OSHA o l’ACGIH che ha Governative come l’OSHA o l’ACGIH che ha definito gli IBE (indici biologici di esposizione = definito gli IBE (indici biologici di esposizione = valore atteso in soggetti esposti all’agente in valore atteso in soggetti esposti all’agente in concentrazioni prossime al TLV)).concentrazioni prossime al TLV)).

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Gli Gli indicatori di effetto biologicoindicatori di effetto biologico rappresentano variabili che esprimono l'effetto rappresentano variabili che esprimono l'effetto del fattore nocivo su un sistema biologico (ad del fattore nocivo su un sistema biologico (ad esempio la variazione di una attività esempio la variazione di una attività enzimatica valutabile direttamente o enzimatica valutabile direttamente o indirettamente attraverso gli effetti indotti).indirettamente attraverso gli effetti indotti).

Gli "Indicatori di Effetto Biologico" sono tanto Gli "Indicatori di Effetto Biologico" sono tanto più validi quanto più sono in grado di svelare più validi quanto più sono in grado di svelare modificazioni precoci e completamente modificazioni precoci e completamente reversibili.reversibili.

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Questi indicatori sono a loro volta sono distinti Questi indicatori sono a loro volta sono distinti in:in:

Indicatori di effetto subcriticoIndicatori di effetto subcritico che sono in che sono in grado di valutare l’effetto della esposizione grado di valutare l’effetto della esposizione ad un tossico quando ancora non si sono ad un tossico quando ancora non si sono verificate alterazioni cellulari, ad esempio la verificate alterazioni cellulari, ad esempio la concentrazione dell’concentrazione dell’ALA-deidratasiALA-deidratasi nel sangue nel sangue nella esposizione a Pb.nella esposizione a Pb.

Indicatori di effetto criticoIndicatori di effetto critico che evidenziano che evidenziano effetti biologici precoci, tuttavia ancora effetti biologici precoci, tuttavia ancora reversibili; ad esempio la reversibili; ad esempio la Protoporfirina IXProtoporfirina IX eritrocitaria e l’eritrocitaria e l’ALA - urinarioALA - urinario sempre nella sempre nella esposizione a Pb.esposizione a Pb.

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In questo ambito è inoltre possibile definire degli In questo ambito è inoltre possibile definire degli indicatori di patologia o danno d’organoindicatori di patologia o danno d’organo..

Rientrano tra questi ad esempio le Rientrano tra questi ad esempio le transaminasi transaminasi sierichesieriche per ciò che riguarda la funzionalità per ciò che riguarda la funzionalità epatica e la epatica e la creatininemiacreatininemia per la funzionalità per la funzionalità renale.renale.

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Nella valutazione del danno Nella valutazione del danno eventualmente subito dal lavoratore è eventualmente subito dal lavoratore è indicata, anche per motivazioni medico-indicata, anche per motivazioni medico-legali, la distinzione tra danno legali, la distinzione tra danno reversibilereversibile e e non reversibilenon reversibile..

Inoltre va sottolineato che una malattia Inoltre va sottolineato che una malattia può essere definita “professionale” solo può essere definita “professionale” solo quando l’agente eziologico deriva quando l’agente eziologico deriva esclusivamente dallo svolgimento esclusivamente dallo svolgimento dell’attività lavorativa. Negli altri casi si dell’attività lavorativa. Negli altri casi si parlerà del lavoro come cofattore nello parlerà del lavoro come cofattore nello sviluppo della malattia (WRD, work sviluppo della malattia (WRD, work related disease).related disease).

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ESEMPI DI MALATTIE ESEMPI DI MALATTIE LEGATE A INALAZIONE DI LEGATE A INALAZIONE DI

POLVERI E FIBREPOLVERI E FIBRE

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SILICOSISILICOSI

E’ una pneumoconiosi fibrotica a carattere E’ una pneumoconiosi fibrotica a carattere nodulare dovuta all’azione dell’SiOnodulare dovuta all’azione dell’SiO22 libero libero cristallino che comporta lisi dei macrofagi e cristallino che comporta lisi dei macrofagi e conseguente risposta infiammatoria con conseguente risposta infiammatoria con richiamo di fibroblasti e plasmacellule che richiamo di fibroblasti e plasmacellule che porta alla deposizione di collagene e porta alla deposizione di collagene e precipitati antigene-anticorpo.precipitati antigene-anticorpo.

La lesione si presenta come un nodulo silicotico La lesione si presenta come un nodulo silicotico costituito da un centro fibro-ialino contornato costituito da un centro fibro-ialino contornato da un alone cellulare ed enfisema peri- e da un alone cellulare ed enfisema peri- e parasclerotico.parasclerotico.

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ASBESTOSIASBESTOSI

Deposizione di fibre di amianto nei dotti Deposizione di fibre di amianto nei dotti alveolari e negli alveoli alveolari e negli alveoli Attivazione del Attivazione del macrofago e fagocitosi macrofago e fagocitosi Instaurazione di Instaurazione di una risposta infiammatoria con una risposta infiammatoria con deposizione di collagenedeposizione di collagene

Risultato finaleRisultato finale: ispessimento pareti : ispessimento pareti alveolari e bronchiolari alveolari e bronchiolari FIBROSI FIBROSI

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ESEMPI DI MALATTIE ESEMPI DI MALATTIE LEGATE A INALAZIONE DI LEGATE A INALAZIONE DI

GASGAS

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INTOSSICAZIONE DA COINTOSSICAZIONE DA CO

Reazione tra CO ed HbReazione tra CO ed Hb

Affinità del CO per l’Hb circa 300 Affinità del CO per l’Hb circa 300 volte superiore rispetto all’ossigeno volte superiore rispetto all’ossigeno

Effetto tossico cellulare dovuto alla Effetto tossico cellulare dovuto alla ipo -ossigenazioneipo -ossigenazione

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RISCHIO LEGATO A RISCHIO LEGATO A FATTORI FISICIFATTORI FISICI

La patologia professionale legata a La patologia professionale legata a fattori fisici può essere dovuta a :fattori fisici può essere dovuta a :

ElettricitàElettricità RumoreRumore VibrazioniVibrazioni Alte e basse temperatureAlte e basse temperature Alte e basse pressioni atmosfericheAlte e basse pressioni atmosferiche Radiazioni (ionizzanti e non Radiazioni (ionizzanti e non

ionizzanti)ionizzanti)

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RISCHIO LEGATO A RISCHIO LEGATO A FATTORI BIOLOGICIFATTORI BIOLOGICI

Agente biologicoAgente biologico:: qualsiasi microrganismo qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioniprovocare infezioni, allergie o intossicazioni

MicrorganismoMicrorganismo:: qualsiasi entità microbiologica, qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o cellulare o meno, in grado di riprodursi o trasferire materiale geneticotrasferire materiale genetico

Coltura cellulareColtura cellulare: il risultato della crescita in : il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi vitro di cellule derivate da organismi pluricellularipluricellulari

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I diversi agenti biologici sono classificati in I diversi agenti biologici sono classificati in base alla loro base alla loro pericolositàpericolosità determinata dalle determinata dalle seguenti caratteristiche:seguenti caratteristiche: Patogenicità: Patogenicità: capacità di un microrganismo capacità di un microrganismo

patogeno di causare un danno all’ospitepatogeno di causare un danno all’ospite Infettività: Infettività: capacità di un microrganismo capacità di un microrganismo

patogeno di penetrare, attecchire e moltiplicarsi patogeno di penetrare, attecchire e moltiplicarsi nell’ospitenell’ospite

Trasmissibilità-Trasmissibilità-(contagiosità)(contagiosità): : capacità di un capacità di un micro-rganismo patogeno di passare da un micro-rganismo patogeno di passare da un soggetto recettivo ad un altro, a seguito della sua soggetto recettivo ad un altro, a seguito della sua eliminazione all’esterno dell’ospite, nel corso del eliminazione all’esterno dell’ospite, nel corso del processo infettivoprocesso infettivo

Neutralizzabilità: Neutralizzabilità: disponibilità di efficaci disponibilità di efficaci misure di profilassi per prevenire la malattia o misure di profilassi per prevenire la malattia o terapeutiche per la sua curaterapeutiche per la sua cura

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Soggetti esposti al rischioSoggetti esposti al rischio

Addetti ai servizi di prevenzioneAddetti ai servizi di prevenzione Veterinari,biologi, sanitari, etcVeterinari,biologi, sanitari, etc Vigili sanitariVigili sanitari Operatori sanitariOperatori sanitari Tecnici sanitariTecnici sanitari Tecnici di laboratorioTecnici di laboratorio Pescatori, piscicoltori,addetti alla Pescatori, piscicoltori,addetti alla

cucinacucina

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Negli Stati Uniti l’OSHA stima che Negli Stati Uniti l’OSHA stima che 5,6 milioni di lavoratori della Sanità 5,6 milioni di lavoratori della Sanità sono a rischio per esposizione a sono a rischio per esposizione a patogeni trasmissibili per via patogeni trasmissibili per via ematicaematica

In Europa la stima riguarda 8,2 In Europa la stima riguarda 8,2 milioni di lavoratorimilioni di lavoratori

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Vie di trasmissione degli agenti Vie di trasmissione degli agenti biologici:biologici:

AEREA AEREA PARENTERALE PARENTERALE CONTATTO CONTATTO INGESTIONEINGESTIONE

““Le vie di trasmissione dell’agente biologico Le vie di trasmissione dell’agente biologico condizionano il procedimento di valutazione dei condizionano il procedimento di valutazione dei rischi”rischi”

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Agenti trasmissibili per via Agenti trasmissibili per via aerea:aerea:

TubercolosiTubercolosi

MeningiteMeningite

Influenza, infezioni delle vie aeree Influenza, infezioni delle vie aeree superiori, polmoniti, gastroenteriti virali superiori, polmoniti, gastroenteriti virali ……

Malattie dell’infanzia: esantemi, parotite Malattie dell’infanzia: esantemi, parotite (reparti di neonatologia e pediatria)(reparti di neonatologia e pediatria)

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Agenti trasmissibili per via Agenti trasmissibili per via parenterale:parenterale:

VirusVirus (Epatite A, B, C; CMV; HIV; (Epatite A, B, C; CMV; HIV; Parvovirus; West Nile)Parvovirus; West Nile)

BatteriBatteri (Yersinia; Pseudomonas; E. Coli; (Yersinia; Pseudomonas; E. Coli; Serratia; Altri ceppi gram-negativi; Serratia; Altri ceppi gram-negativi; Staphylococcus coagulasi-negativo; Staphylococcus coagulasi-negativo; Brucella spp.; Bacillus spp.)Brucella spp.; Bacillus spp.)

AltriAltri (Malaria; Babesiosis; Rocky (Malaria; Babesiosis; Rocky Mountain spotted fever; Febbre Q; Mountain spotted fever; Febbre Q; Treponema pallido; trypanosoma cruzi)Treponema pallido; trypanosoma cruzi)

IncertiIncerti (Human SARS coronavirus; (Human SARS coronavirus; Creutzfeldt-Jakob agent; HHV-8; Borrelia Creutzfeldt-Jakob agent; HHV-8; Borrelia burgdorferi)burgdorferi)

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Altre vie di trasmissioneAltre vie di trasmissione

ZoonosiZoonosi:: malattia trasmessa malattia trasmessa dall'animale all'uomodall'animale all'uomo

AntropozoonosiAntropozoonosi:: malattia infettiva malattia infettiva umana trasmessa e disseminata in umana trasmessa e disseminata in natura dagli animalinatura dagli animali

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Caratteristiche del rischio Caratteristiche del rischio biologicobiologico

Non disponibilità di curve dose-Non disponibilità di curve dose-rispostarisposta effetti di tipo infettivo, allergico, tossicoeffetti di tipo infettivo, allergico, tossico

Non conoscenza di dose soglia Non conoscenza di dose soglia dose minima infettantedose minima infettante

Non valori limite di esposizioneNon valori limite di esposizione La misurazione ambientale ha un La misurazione ambientale ha un

valore informativo limitatovalore informativo limitato Importanza dell’esposizione Importanza dell’esposizione

accidentale e della risposta ospite accidentale e della risposta ospite

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Materiale più pericolosoMateriale più pericoloso

Categoria più a rischioCategoria più a rischio

Contatti più frequentiContatti più frequenti

Incidente più comuneIncidente più comune

Dispositivi più coinvoltiDispositivi più coinvolti

Dispositivi più rischiosiDispositivi più rischiosi

Circostanza abitualeCircostanza abituale

SANGUESANGUE

GLI INFERMIERIGLI INFERMIERI

QUELLI PERCUTANEIQUELLI PERCUTANEI

LA PUNTURA LA PUNTURA ACCIDENTALEACCIDENTALE

LE SIRINGHE LE SIRINGHE MONOUSOMONOUSO

GLI AGHI CAVI PIENI GLI AGHI CAVI PIENI DI SANGUEDI SANGUE

DURANTE L’USO

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RISCHI IN AMBIENTE RISCHI IN AMBIENTE OSPEDALIEROOSPEDALIERO

In ambiente ospedaliero il rischio maggiormente In ambiente ospedaliero il rischio maggiormente noto e studiato è quello di ordinenoto e studiato è quello di ordine

BIOLOGICOBIOLOGICO

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EVOLUZIONEEVOLUZIONE

HBV anni ’70HBV anni ’70

HIV anni ’80HIV anni ’80

HCV anni ’90HCV anni ’90

? anni ? anni 20002000

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Prevenzione HBVPrevenzione HBV

Vaccinazione con DNA ricombinante (0 - 1 - 6 Vaccinazione con DNA ricombinante (0 - 1 - 6 mesi)mesi)

In caso di puntura accidentale:In caso di puntura accidentale: Vaccinazione con schedula rapida (0 - 1 - 2 Vaccinazione con schedula rapida (0 - 1 - 2

mesi ed eventuale 4° dose dopo 6/12 mesi mesi ed eventuale 4° dose dopo 6/12 mesi dalla 3° dose)dalla 3° dose)

Immunoglobuline (sec. paziente fonte)Immunoglobuline (sec. paziente fonte)

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Raccomandazione:Raccomandazione:

promuovere l’offerta attiva della promuovere l’offerta attiva della vaccinazione anti -HBV tranne quando vaccinazione anti -HBV tranne quando controindicata (soggetto immune) perché controindicata (soggetto immune) perché il vaccino è molto efficace e induce il vaccino è molto efficace e induce immunità specifica a lungo termineimmunità specifica a lungo termine

• media nazionale 65%media nazionale 65%•Nord 77,6%Nord 77,6%•Centro 67,7%Centro 67,7%•Sud 44,5%Sud 44,5%

VACCINAZIONIVACCINAZIONI

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VACCINAZIONIVACCINAZIONI

E’ compito del Medico Competente:E’ compito del Medico Competente:• Prescrivere vaccini efficaci per i lavoratori non Prescrivere vaccini efficaci per i lavoratori non

immuniimmuni• Informare i lavoratori circa vantaggi ed inconvenienti Informare i lavoratori circa vantaggi ed inconvenienti

sia della vaccinazione che della non vaccinazionesia della vaccinazione che della non vaccinazione

RACCOMANDATE PER TUTTI RACCOMANDATE PER TUTTI GLI OSGLI OS

RACCOMANDATE IN CASI RACCOMANDATE IN CASI PARTICOLARIPARTICOLARI

HBVHBV TBCTBC

Morbillo, Parotite, RosoliaMorbillo, Parotite, Rosolia HAVHAV

Varicella Varicella Tifo Tifo

Influenza Influenza

La vaccinazione non deve essere considerata come alternativa La vaccinazione non deve essere considerata come alternativa a misure di contenimento ma come una misura di sicurezza ulteriorea misure di contenimento ma come una misura di sicurezza ulteriore

Linee guida SIMLII-ISPESLLinee guida SIMLII-ISPESL

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Prevenzione del rischio Prevenzione del rischio biologicobiologico

Guanti e indumenti di protezioneGuanti e indumenti di protezione E’ necessario verificarne la marcatura CE come E’ necessario verificarne la marcatura CE come

DPI (dispositivi di protezione individuali), ai DPI (dispositivi di protezione individuali), ai sensi del D.Lgs 475/92 (Direttiva 686/89 CE) sensi del D.Lgs 475/92 (Direttiva 686/89 CE) che attesti i requisiti prescritti dalle Norma che attesti i requisiti prescritti dalle Norma tecniche EN 374 e 14126 per la “protezione da tecniche EN 374 e 14126 per la “protezione da microrganismi”, e che dichiari che il DPI è in III microrganismi”, e che dichiari che il DPI è in III categoria ed occorre mettere in atto:categoria ed occorre mettere in atto: procedure aziendali per l’uso e lo smaltimentoprocedure aziendali per l’uso e lo smaltimento formazione del personaleformazione del personale

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Sistemi per la protezione del volto da Sistemi per la protezione del volto da schizzischizzi

Devono possedere la marcatura CE come DPI Devono possedere la marcatura CE come DPI per la "protezione da spruzzi di liquidi" in per la "protezione da spruzzi di liquidi" in base ai requisiti previsti dalla norma tecnica base ai requisiti previsti dalla norma tecnica EN 166 a tal fine elaborata.EN 166 a tal fine elaborata.Nel caso siano disponibili dispositivi per i Nel caso siano disponibili dispositivi per i quali la certificazione di conformità alla quali la certificazione di conformità alla suddetta norma tecnica attesti anche la suddetta norma tecnica attesti anche la “protezione da goccioline” questi saranno da “protezione da goccioline” questi saranno da preferire come misura di protezione preferire come misura di protezione individuale.individuale.

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Dispositivi di tipo attivo e Dispositivi di tipo attivo e passivopassivo

Il meccanismo di protezione Il meccanismo di protezione deve poter essere applicabile deve poter essere applicabile con una sola mano con una sola mano

L’operatore deve operare L’operatore deve operare sempre con le mani in sempre con le mani in posizione arretrata rispetto posizione arretrata rispetto all’agoall’ago

Il meccanismo di protezione è Il meccanismo di protezione è integrato nel dispositivointegrato nel dispositivo

Ago per prelievo Ago per prelievo multiplomultiplo

Dispositivi di protezione Dispositivi di protezione integratiintegrati

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Dispositivi di protezione Dispositivi di protezione integratiintegrati

L’operatore deve poter verificare L’operatore deve poter verificare che la protezione sia stata attivatache la protezione sia stata attivata

La protezione non può essere La protezione non può essere disattivata disattivata

Il dispositivo di sicurezza è Il dispositivo di sicurezza è affidabileaffidabile

Set per prelievo Set per prelievo venoso con ago a venoso con ago a

farfallafarfalla

Page 74: A cura del Prof. Fabio SPIGNO Sezione di Medicina del Lavoro del Di.MEL Università degli Studi di Genova LEZIONI DI MEDICINA DEL LAVORO PER IL CORSO DI.

Dispositivi di protezione Dispositivi di protezione integratiintegratiAgo di sicurezza per prelievo Ago di sicurezza per prelievo

arteriosoarterioso

Il dispositivo di sicurezza è di facile e pratico utilizzoIl dispositivo di sicurezza è di facile e pratico utilizzo

Il dispositivo di sicurezza è sicuro ed efficace nei riguardi Il dispositivo di sicurezza è sicuro ed efficace nei riguardi del pazientedel paziente

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RISCHIO LEGATO A RISCHIO LEGATO A FATTORI BIODINAMICIFATTORI BIODINAMICI

L’uso della forza manuale per il L’uso della forza manuale per il trasferimento di oggetti è ravvisato dalla trasferimento di oggetti è ravvisato dalla letteratura come elemento di possibile letteratura come elemento di possibile sovraccarico meccanico del rachide sovraccarico meccanico del rachide dorso-lombare. In realtà vengono dorso-lombare. In realtà vengono riconosciuti diversi tipi di sindromi riconosciuti diversi tipi di sindromi muscolo-scheletriche:muscolo-scheletriche:

Patologia da Patologia da ipersollecitaziipersollecitazione degli arti one degli arti

superiorisuperiori

PatologiPatologia del a del

rachiderachide

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E’ bene tenere separata la trattazione dei due E’ bene tenere separata la trattazione dei due principali tipi di sindromi muscolo - scheletriche principali tipi di sindromi muscolo - scheletriche correlate al lavorocorrelate al lavoro

I due gruppi di patologie infatti, pur riconoscendo I due gruppi di patologie infatti, pur riconoscendo nel sovraccarico cronico uno dei momenti nel sovraccarico cronico uno dei momenti eziopatogenetici, presentano specificità di eziopatogenetici, presentano specificità di ordine nosografico, fisiopatologico e legislativo ordine nosografico, fisiopatologico e legislativo che rendono ragione dell’opportunità di che rendono ragione dell’opportunità di mantenerle distinte. mantenerle distinte.

La nozione che l’uso della forza manuale nel La nozione che l’uso della forza manuale nel trasferimento di oggetti costituisca elemento di trasferimento di oggetti costituisca elemento di possibile danno per il rachide è talmente possibile danno per il rachide è talmente consolidata che è stata recepita nel ns. paese consolidata che è stata recepita nel ns. paese dal titolo V e dall’allegato VI del D.Lgs. 626/94 e dal titolo V e dall’allegato VI del D.Lgs. 626/94 e succ. modifiche. succ. modifiche.

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Patologia del rachidePatologia del rachide

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Lombalgia (Lombalgia (low back painlow back pain)) idiopaticaidiopatica secondaria (a discopatia)secondaria (a discopatia)

Nei paesi industrializzati il 60% degli Nei paesi industrializzati il 60% degli adulti ha sofferto almeno una volta di adulti ha sofferto almeno una volta di lombalgia lombalgia

20-30 giorni/anno di assenza ogni 100 20-30 giorni/anno di assenza ogni 100 lavoratori (nei Paesi occidentali)lavoratori (nei Paesi occidentali)

Prima causa di inidoneità a lavori Prima causa di inidoneità a lavori manualimanuali

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I problemi più frequenti di salute I problemi più frequenti di salute lamentati dai lavoratori in Europa lamentati dai lavoratori in Europa sono:sono:

Mal di Schiena (30%)Mal di Schiena (30%) Stress (28%)Stress (28%) Dolori agli arti (17%)Dolori agli arti (17%)

Il 33% della forza lavoro è impegnata in Il 33% della forza lavoro è impegnata in attività di movimentazione manuale di attività di movimentazione manuale di carichi per almeno il 25% del tempo di carichi per almeno il 25% del tempo di lavoro (l’11% in modo permanente)lavoro (l’11% in modo permanente)

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NIOSH 1997NIOSH 1997National Institute of Occupational Safety National Institute of Occupational Safety

and Healthand Health

Relazione causale fra danno al rachide Relazione causale fra danno al rachide lombare e fattore di rischiolombare e fattore di rischio

Fattore di rischioForte

evidenza(+++)

Evidenza(++)

Insuff.Evidenza

(+/0)Sollevamenti +++Posture incongrue ++Lavoro fisico pesante ++Vibrazioni Whole Body +++Posture fisse +/0

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Le norme si applicano alle attività che Le norme si applicano alle attività che comportano la movimentazione manuale comportano la movimentazione manuale dei carichi mediante operazioni/azioni didei carichi mediante operazioni/azioni di trasporto (portare, spostare)trasporto (portare, spostare) sostegnosostegno sollevamentosollevamento deposizionedeposizione spinta/tiraggiospinta/tiraggio

di un carico ad opera di uno o più di un carico ad opera di uno o più lavoratorilavoratori

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L’attività di movimentazione maggiormente L’attività di movimentazione maggiormente invocata è il sollevamento di carichi invocata è il sollevamento di carichi

Un carico di circa 50 Kg da terra fino al torace Un carico di circa 50 Kg da terra fino al torace può, a schiena flessa, determinare forze di può, a schiena flessa, determinare forze di compressione sul disco fino a 750 Kgcompressione sul disco fino a 750 Kg

Strutture sensibili: Strutture sensibili: - cartilagine limitante del piatto vertebrale- cartilagine limitante del piatto vertebrale (carichi – microfratture – deficit (carichi – microfratture – deficit

nutritivo) nutritivo) - disco intervertebrale (micro - - disco intervertebrale (micro -

fissurazioni nellefissurazioni nelle fibre concentriche dell’anulus fibroso)fibre concentriche dell’anulus fibroso) - articolazioni interapofisarie - articolazioni interapofisarie

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Pressione sui dischi intervertebraliPressione sui dischi intervertebrali

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IL CALCOLO DEL PESO IL CALCOLO DEL PESO RACCOMANDATORACCOMANDATO

FATTORE ALTEZZA

KG KG

FATTORE DISLOCAZIONE

FATTORE ORIZZONTALE

FATTORE ASIMMETRIA

FATTORE FREQUENZA

FATTORE PRESA

Peso massimo raccomandato in condizioni ottimali di sollevamento (23Kg)Altezza da terra delle mani all’iniziodel sollevamentoDistanza verticale del peso tra inizio e fine del sollevamentoDistanza massima del peso dal corpodurante il sollevamentoDislocazione angolare del peso rispetto al piano sagittale del soggettoFrequenza del sollevamento in atti al minutoGiudizio sulla presa del carico

XX

= Peso Raccomandato (PR)= Peso Raccomandato (PR)

XX

XX

XX

XX

XX

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Patologia da Patologia da ipersollecitazione degli arti ipersollecitazione degli arti

superiorisuperiori

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Manifestazioni clinicheManifestazioni cliniche

TendinitiTendiniti

TenosinovitiTenosinoviti

Sofferenze neurologiche Sofferenze neurologiche

perifericheperiferiche

Alterazioni neurovascolariAlterazioni neurovascolari

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Distribuzione dei quadri Distribuzione dei quadri clinici principali (visti clinici principali (visti

anteriormente)anteriormente)Sindrome dello stretto toracico

Tendinite della cuffia dei rotatori

Tendinite del bicipite

Epicondilite mediale (gomito del golfista

Epicondilite laterale (gomito del tennista)

Sindrome di De Quervain

Dito a scatto (tenosinovite stenosante)

Tendinite dei flessoriTenosinovite dei flessori

Sindrome del tunnel carpale

Sindrome del martello ipotenare Morbo di

Dupuytren

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Fattori di rischio lavorativi Fattori di rischio lavorativi fondamentalifondamentali::

USO DI FORZAUSO DI FORZA

RIPETITIVITA’RIPETITIVITA’

POSTURE POSTURE INCONGRUEINCONGRUE

TEMPI DI TEMPI DI RECUPERO RECUPERO INSUFFICIENTIINSUFFICIENTI

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Work related diseasesWork related diseases

la genesi è multifattorialela genesi è multifattoriale

l’attività lavorativa è uno dei fattori l’attività lavorativa è uno dei fattori concausaliconcausali

In conclusione possiamo In conclusione possiamo definire queste due classi di definire queste due classi di

patologie come:patologie come:

in in cuicui

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RISCHIO LEGATO A RISCHIO LEGATO A FATTORI RELAZIONALIFATTORI RELAZIONALI

MOBBINGMOBBING

E’ una patologia emergente in medicina del E’ una patologia emergente in medicina del lavoro. Consiste in una alterata interazione lavoro. Consiste in una alterata interazione psico-sociale sul posto di lavoro.psico-sociale sul posto di lavoro.

Mobbing Mobbing = ASSALTO = ASSALTO (Heinz Leyman, Svezia – Anni ’90)(Heinz Leyman, Svezia – Anni ’90)

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Epidemiologia del fenomenoEpidemiologia del fenomeno: : frequente in Nord frequente in Nord Europa, Svezia, Norvegia – Scarse segnalazioni nei Europa, Svezia, Norvegia – Scarse segnalazioni nei paesi mediterranei.paesi mediterranei.

Si tratta di una violenza psicologica che Si tratta di una violenza psicologica che prevede:prevede:

- attore (superiore – colleghi di lavoro)- attore (superiore – colleghi di lavoro)

- bersaglio - bersaglio oggetto di aggressione oggetto di aggressione

Aggressione caratterizzata daAggressione caratterizzata da

- - durata (giornaliera per almeno sei mesi) durata (giornaliera per almeno sei mesi)

- - intensità intensità

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LEGISLAZIONELEGISLAZIONEin Medicina del Lavoroin Medicina del Lavoro

La tutela della salute del lavoratore trova La tutela della salute del lavoratore trova fondamento in alcuni articoli della fondamento in alcuni articoli della Costituzione della Repubblica Italiana.Costituzione della Repubblica Italiana.

A queste normative si aggiungono poi A queste normative si aggiungono poi articoli del Codice Civile ed una articoli del Codice Civile ed una Legislazione Speciale per la sicurezza Legislazione Speciale per la sicurezza del lavoratore.del lavoratore.

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Legislazione GeneraleLegislazione GeneraleCostituzione della Repubblica Costituzione della Repubblica

ItalianaItaliana art. 32art. 32 “La Repubblica tutela la salute “La Repubblica tutela la salute

come fondamentale diritto dell’individuo come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.” e interesse della collettività.”

art. 35art. 35 “La Repubblica tutela il lavoro in “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni, cura tutte le sue forme ed applicazioni, cura la formazione e l’elevazione la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori …”professionale dei lavoratori …”

art. 41art. 41 “L’iniziativa economica … non “L’iniziativa economica … non può svolgersi … in modo da recare può svolgersi … in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana”dignità umana”

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Legislazione GeneraleLegislazione GeneraleCodice CivileCodice Civile

art. 2087art. 2087: “L’imprenditore è tenuto ad : “L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio della impresa le misure adottare nell’esercizio della impresa le misure che secondo la particolarità del lavoro, che secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.”morale dei prestatori di lavoro.”

art. 2103: art. 2103: “Il prestatore di lavoro deve essere “Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione.” senza alcuna diminuzione della retribuzione.”

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Legislazione SpecialeLegislazione Speciale

Le norme della legislazione speciale si Le norme della legislazione speciale si suddividono in norme riguardanti la suddividono in norme riguardanti la prevenzioneprevenzione degli infortuni e in norme degli infortuni e in norme riguardanti la parte riguardanti la parte assicurativaassicurativa..

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Prevenzione degli Prevenzione degli infortuniinfortuni

1955 - DPR n. 547:1955 - DPR n. 547: “Norme per la “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”. Si prevenzione degli infortuni sul lavoro”. Si tratta di norme strettamente tecniche.tratta di norme strettamente tecniche.

1956 - DPR 303:1956 - DPR 303: “Norme generali per “Norme generali per l’igiene del lavoro”. Sono disposizioni l’igiene del lavoro”. Sono disposizioni legislative che forniscono gli elementi per il legislative che forniscono gli elementi per il controllo dell'igiene negli ambienti di controllo dell'igiene negli ambienti di lavoro e il controllo sanitario periodico dei lavoro e il controllo sanitario periodico dei lavoratori esposti ai principali rischi di lavoratori esposti ai principali rischi di malattia professionale chimici , fisici e malattia professionale chimici , fisici e biologici. biologici.

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LL. . 300/1970:300/1970: (Statuto dei lavoratori)(Statuto dei lavoratori) Art. 5: Art. 5: divieto divieto degli accertamenti da parte del datore di lavoro sulla degli accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia professionale. idoneità e sulla infermità per malattia professionale.

1978- L. 833:1978- L. 833: Con la riforma sanitaria e la istituzione Con la riforma sanitaria e la istituzione dei Servizi di Medicina del Lavoro del S.S.N. è stata dei Servizi di Medicina del Lavoro del S.S.N. è stata infine attuata una più attenta e specifica prevenzione nei infine attuata una più attenta e specifica prevenzione nei luoghi di lavoro. luoghi di lavoro.

1991 - il D.Lgs 277:1991 - il D.Lgs 277: Prende in considerazione il rischio Prende in considerazione il rischio da piombo, amianto e rumore con il recepimento di una da piombo, amianto e rumore con il recepimento di una specifica direttiva comunitaria e definisce la figura ed i specifica direttiva comunitaria e definisce la figura ed i compiti del medico del lavoro che viene chiamato compiti del medico del lavoro che viene chiamato "Medico Competente""Medico Competente" e che deve essere in possesso e che deve essere in possesso della Specializzazione in Medicina del Lavoro. della Specializzazione in Medicina del Lavoro. Introduce anche i concetti di indispensabilità della Introduce anche i concetti di indispensabilità della valutazione del rischio o dell’informazione dei lavoratori.valutazione del rischio o dell’informazione dei lavoratori.

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1994 – D.Lgs n. 626:1994 – D.Lgs n. 626: Recependo 8 direttive CEE Recependo 8 direttive CEE riguardanti la sicurezza nel lavoro e la salvaguardia riguardanti la sicurezza nel lavoro e la salvaguardia della salute dei lavoratori, prevede tra l'altro la della salute dei lavoratori, prevede tra l'altro la istituzione del istituzione del Servizio di Prevenzione e ProtezioneServizio di Prevenzione e Protezione, , obbligando ad eseguire una accurata obbligando ad eseguire una accurata valutazione dei valutazione dei rischirischi ed a monitorare tali rischi nel tempo ed a monitorare tali rischi nel tempo coinvolgendo tutte le figure interessate alla prevenzione coinvolgendo tutte le figure interessate alla prevenzione (datore di lavoro, dirigenti, preposti, medico (datore di lavoro, dirigenti, preposti, medico competente, rappresentanti dei lavoratori per la competente, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e lavoratori), inoltre sottopone a sorveglianza sicurezza e lavoratori), inoltre sottopone a sorveglianza sanitaria gli addetti alla movimentazione manuale di sanitaria gli addetti alla movimentazione manuale di carichi, gli addetti ai videoterminali e gli esposti a carichi, gli addetti ai videoterminali e gli esposti a rischi biologici, fisici, chimici ed a quelli rischi biologici, fisici, chimici ed a quelli cancerogeni. Infine cancerogeni. Infine obbliga a promuovere una obbliga a promuovere una adeguata informazione/formazione dei lavoratori. adeguata informazione/formazione dei lavoratori. Con tale legge poi l’obbligo del Medico Competente Con tale legge poi l’obbligo del Medico Competente viene esteso alla sorveglianza sanitaria di tutti i viene esteso alla sorveglianza sanitaria di tutti i lavoratori esposti ai rischi tabellati.lavoratori esposti ai rischi tabellati.

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1995 - DL.gs n. 230:1995 - DL.gs n. 230: dà indicazioni in dà indicazioni in materia di radioprotezione. E’ stato materia di radioprotezione. E’ stato recentemente integrato dal recentemente integrato dal DL.gs n. 241 DL.gs n. 241 – 2000– 2000 che inserisce anche il tema della che inserisce anche il tema della protezione dall’esposizione a sorgenti protezione dall’esposizione a sorgenti naturali.naturali.

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Assicurazione contro infortuni sul Assicurazione contro infortuni sul

lavoro e malattie professionalilavoro e malattie professionali R.D. 13/05/1929 n. 928:R.D. 13/05/1929 n. 928: Prima legge per Prima legge per

l’assicurazione obbligatoria contro le malattie l’assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali. Affida all’INAIL non solo le competenze professionali. Affida all’INAIL non solo le competenze sul risarcimento del danno, ma anche la cura delle sul risarcimento del danno, ma anche la cura delle malattie professionali.malattie professionali.

NelNel 1965 (D. P. R. 30/6/65 n. 1124) 1965 (D. P. R. 30/6/65 n. 1124) è stato è stato approvato il TESTO UNICO sull'assicurazione approvato il TESTO UNICO sull'assicurazione obbligatoria degli infortuni e delle malattie obbligatoria degli infortuni e delle malattie professionali.professionali.

Il Il D.M. 18/04/1973D.M. 18/04/1973 riporta l’elenco delle malattie riporta l’elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia contro gli per le quali è obbligatoria la denuncia contro gli infortuni e le malattie professionali, cioè rende infortuni e le malattie professionali, cioè rende attuale il DPR 1124 fornendo l’elenco delle malattie attuale il DPR 1124 fornendo l’elenco delle malattie soggette a denuncia obbligatoria da parte di ogni soggette a denuncia obbligatoria da parte di ogni medico che per primo le riscontra. Queste malattie medico che per primo le riscontra. Queste malattie sono raccolte in specifiche sono raccolte in specifiche tabelletabelle..

D.P.R. n. 336 13/04/94:D.P.R. n. 336 13/04/94: Ultima revisione delle Ultima revisione delle tabelle delle malattie professionali..tabelle delle malattie professionali..

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ASSICURAZIONE CONTRO ASSICURAZIONE CONTRO INFORTUNI E MALATTIE INFORTUNI E MALATTIE

PROFESSIONALIPROFESSIONALI Eventi assicurati: infortuni sul lavoro e malattie Eventi assicurati: infortuni sul lavoro e malattie

causate dal lavorocausate dal lavoro Prestazioni erogate: inabilità temporanea assoluta Prestazioni erogate: inabilità temporanea assoluta

al lavoro, invalidità permanente, altre (protesi, al lavoro, invalidità permanente, altre (protesi, ortesi, cure termali, rendite a superstiti ecc.)ortesi, cure termali, rendite a superstiti ecc.)

L’invalidità permanente è valutata con L’invalidità permanente è valutata con riferimento alla attitudine al lavoro operaio o riferimento alla attitudine al lavoro operaio o agricolo ai sensi del D. P. R. 30/6/65 n. 1124.agricolo ai sensi del D. P. R. 30/6/65 n. 1124.

Dal 2000 vige il D.L. 38/2000 che ha introdotto, Dal 2000 vige il D.L. 38/2000 che ha introdotto, come riferimento per la valutazione della come riferimento per la valutazione della invalidità permanente, il c.d. danno biologico invalidità permanente, il c.d. danno biologico (menomazione dell’integrità psico - fisica (menomazione dell’integrità psico - fisica suscettibile di valutazione medico - legale). suscettibile di valutazione medico - legale).

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In ultimo due sentenze della Corte In ultimo due sentenze della Corte Costituzionale (Costituzionale (n. 179 del 10/02/88n. 179 del 10/02/88 e e n. n. 206 del 11/02/88206 del 11/02/88) hanno permesso la ) hanno permesso la tutela assicurativa di malattie delle quali tutela assicurativa di malattie delle quali sia provata la causalità professionale, ma sia provata la causalità professionale, ma che, per tipo di manifestazione, modalità che, per tipo di manifestazione, modalità di esposizione e tempo di formulazione di esposizione e tempo di formulazione della diagnosi siano al di fuori della della diagnosi siano al di fuori della tabella.tabella.

Tali sentenze introducono un “sistema Tali sentenze introducono un “sistema misto” ove in questo caso, tuttavia, l’onere misto” ove in questo caso, tuttavia, l’onere della prova rimane a carico del lavoratore.della prova rimane a carico del lavoratore.

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GRAZIE GRAZIE PER PER

L’ATTENZIONEL’ATTENZIONE