«A Bali la felicità: qui realizzo costumi con le donne dei villaggi sul...

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20 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 29 GIUGNO 2014 L a prima cosa che ti cattura di Veronica è il sorriso. Grande e intenso, dentro ci si può nuotare. Poi vedi il resto: i riccioli biondi, l’abbronzatura brillante, le unghie bianche. Di bergamasco, a vederla così, ha poco: con tutti quei brac- cialetti ai polsi, quel modo di vesti- re che sembra appena tornata dal- la spiaggia anche se è a Bergamo di passaggio e si stupisce, come sempre tutte le volte che torna a casa, di quest’aria fresca e di noi in giro con la sciarpina al collo. Si stupisce e ride, raccontando di Bali, della sua casa vicino al mare, del villaggio sperduto in cui vive e cuce, a piedi scalzi e in bikini. I suoi, coloratissimi e divertenti, quelli che disegna e confeziona da quando si è trasferita, 10 anni fa, in «questo piccolo mondo di gente buona e semplice, felice e serena». E anche lei, la vita, ha iniziato a prenderla così, con più ironia e rallentando il passo, almeno per otto mesi l’anno: «Da ottobre a maggio vivo a Bali, i mesi estivi lavoro in Costa Smeralda, portan- do in Italia il prodotto che realizzo nei mesi invernali». Fa la stilista Veronica, 40 anni tondi tondi, e non si è inventata da un giorno all’altro: «Ho iniziato proprio in Indonesia, con una sti- lista di Bassano che ho affiancato per seguire la sua produzione in Oriente». Un anno in Indonesia tra fabbriche tessili, per capire che «la mia vita non era quella della dipendente e che era giusto che trovassi la mia strada, da sola. E così a 26 anni ho trascorso due mesi in giro per l’India, creando una collezione dove la cultura lo- cale si mixava a un mio stile più urbano – spiega –. Da Nuova Delhi ho poi fatto un biglietto di sola andata per l’Indonesia: sono tor- nata dove avevo lavorato in prece- denza e ho messo in fila i miei pensieri e le mie aspirazioni». Na- sce così il marchio «Veronika Gu- zalian», variante del suo nome solo per l’esuberanza di quella «k» che dà più brio all’immagine. «Qui sono ripartita da zero, impa- rando la lingua e cercando casa. Ho avviato una filiera di produzio- ne tra la ricerca di materia prima, il progetto e la manifattura – con- tinua a raccontare –. Ero rimasta in contatto con molte persone co- nosciute nelle aziende tessili e ho proposto ad alcune di loro di lavo- rare per me direttamente da casa: ho creato così dei laboratori a do- micilio dove le famiglie si occupa- no di un pezzo della mia collezio- ne». Tra il villaggio di Batubulan (che in italiano significa «Pietra di luna») e quello di Dempasar, nei pressi di Bali, una decina di fami- glie indonesiane lavorano per Ve- ronica: «Il progetto e il design è made in Bergamo, la produzione è made in Bali – spiega –. Acquisto le stoffe e poi suddivido le attività: c’è chi taglia e chi cuce, chi fa il check qualità, chi etichetta, chi piega e confeziona». Solo la tintu- ra avviene in fabbriche specializ- zate: «E così le famiglie a cui mi appoggio sono diventate la mia famiglia qui a Bali». Un progetto che ha anche una funzione etica e sociale: «Le fami- glie del mio villaggio hanno poche possibilità economiche e questo lavoro ha permesso a molte donne di poter contribuire all’economia domestica senza però lasciare soli i figli. Si è creata una filiera di so- stegno e sussistenza senza proget- ti roboanti ma con grande cuore da parte di tutti». Cuore grande e grande sorriso, e Veronica vive così: «Vivere e lasciar vivere, in pace con se stessi». E te la vedi mentre con la tavola da surf si lancia in mare a cavalcare onde, mentre sott’acqua si è auto realiz- zata il book della nuova collezione di bikini: è lei che nuota e si mette in posa tra fasce, triangoli, frange e laccetti. E poi colori energici, doppie tonalità a contrasto. «Per donna e bimba, e da quest’anno propongo il bambino. Poi pochet- te, abiti leggeri, per la spiaggia e per la sera». Che profumano d’estate e che ora sono sbarcati in Costa Smeralda: «Ogni fine mag- gio prendo un volo verso casa, or- ganizzo la spedizione con un car- go». E non è semplice percorrere sotto il sole, avanti e indietro, le spiagge: su e giù per Liscia Ruja, La Celvia e il Pevero con una sacca sulle spalle. «Mesi pesanti, ma la mia anima zingara me lo richiede. E poi la spiaggia mi ha creato una rete di contatti che mi ha portato in negozi di tutta Italia, finendo perfino a Dubai e Toronto» sorri- de, anche se riconosce che prima o poi dovrà imparare ad avere a che fare con gli show room, i cata- loghi in pdf, l’e-commerce: «Sono progetti che sto per approntare, mi serve un partner più “istituzio- nale” di me, magari qui in Italia: a Bergamo sarebbe perfetto, men- tre io continuo a disegnare e cuci- re a Bali». Per ora la sua linea è in mano a una bergamasca che in Australia le segue la commercia- lizzazione della sua collezione: «Che sta andando bene e si sta estendendo – continua –, mentre continuo a realizzare la linea bea- ch per Brian & Barry, del gruppo Boggi». C’ha da fare Veronica, non c’è che dire, e i tempi di via Botta, dove viveva con la sua famiglia, sem- brano lontani: «Ma mi manca im- mensamente la famiglia, i miei genitori e mia sorella con i miei nipotini. E poi l’atmosfera e la sto- ria di Città Alta. Anche le venezia- ne che mi mangio quando torno: mi abbuffo da indigestione». E l’amore? «Nota dolente, ma non dispero: arriverà». Sorride Vero- nica, come i suoi balinesi: «Ho imparato da loro: cordiali, pazien- ti e chiacchieroni. E felici per quello che sono e che hanno». Una gran differenza dalla cultura occi- dentale: «Noi siamo più irrequie- ti: non siamo soddisfatti e ambia- mo sempre a essere di più: più sicurezza, più lavoro, più tutto, per essere più felici. Ma non ve- diamo mai la fine. Bali me l’ha mostrata». E a Bali non rinunce- rebbe: «Ma come si fa? La natura, gli spazi aperti, le stellate immen- se, il rumore dell’oceano, la cor- dialità insita nell’animo dei bali- nesi e quel chiacchierio vivace e felice delle donne che cuciono in- sieme e che portano il sole nelle lunghe giornate di pioggia». n ©RIPRODUZIONE RISERVATA Veronica Guzalian, 40 anni, da Bergamo a Bali, per fare la stilista 1.Veronica posa sott’acqua per il catalogo estivo dei costumi da bagno che disegna e realizza con le donne dei villaggi di Bali; 2. Un laboratorio con le stoffe che Veronica utilizza per realizzare i costumi da donna e da bimbo ma anche gli abiti leggeri estivi che vende sulle spiagge della Costa Smeralda; 3. La bergamasca con una delle donne di Bali che ormai sono diventate la sua famiglia 1 2 3 Bergamo senza confini Le storie La scheda Veronica Guzalian IMPRENDITRICE E STILISTA Nata a: Bergamo Vivo a: Bali Mi mancano: Le veneziane (brioche) di Città Alta Bali è unica per: La natura e il buon umore delle persone Cosa mi è stato utile dell’essere bergamasco: Saper lavorare senza stancarmi DI FABIANA TINAGLIA Veronica Guzalian, 40 anni, stilista e imprenditrice sociale nel Sudest asiatico D’inverno crea bikini colorati e unici, in estate li vende sulla Costa Smeralda Dieci anni fa, dopo una gavetta nel settore, ha ideato un’impresa sui generis: «Le famiglie dei villaggi mi aiutano a dare forma a tutte le collezioni Ho imparato da loro a essere contenta di quello che sono e di ciò che ho» «ABalilafelicità: quirealizzocostumi conledonne deivillaggisulmare» L’iniziativa Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza confini» promosso da «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con la Fondazione della Comunità Bergamasca. Per chi lo desidera è possibile ricevere gratuitamente per un anno l’edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected]. Sul sito web TUTTE LE STORIE DAL MONDO LE PUOI TROVARE SU: l www.ecodibergamo.it Bergamo senza confini è un progetto de in collaborazione con

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20 L’ECO DI BERGAMODOMENICA 29 GIUGNO 2014

La prima cosa che ti catturadi Veronica è il sorriso.Grande e intenso, dentroci si può nuotare. Poi vediil resto: i riccioli biondi,

l’abbronzatura brillante, le unghiebianche. Di bergamasco, a vederlacosì, ha poco: con tutti quei brac­cialetti ai polsi, quel modo di vesti­re che sembra appena tornata dal­la spiaggia anche se è a Bergamodi passaggio e si stupisce, come sempre tutte le volte che torna acasa, di quest’aria fresca e di noi ingiro con la sciarpina al collo. Si stupisce e ride, raccontando di Bali, della sua casa vicino al mare,del villaggio sperduto in cui vivee cuce, a piedi scalzi e in bikini. Isuoi, coloratissimi e divertenti, quelli che disegna e confeziona daquando si è trasferita, 10 anni fa,in «questo piccolo mondo di gentebuona e semplice, felice e serena».E anche lei, la vita, ha iniziato a prenderla così, con più ironia e rallentando il passo, almeno perotto mesi l’anno: «Da ottobre a maggio vivo a Bali, i mesi estivi lavoro in Costa Smeralda, portan­do in Italia il prodotto che realizzonei mesi invernali».Fa la stilista Veronica, 40 anni tondi tondi, e non si è inventata daun giorno all’altro: «Ho iniziato proprio in Indonesia, con una sti­lista di Bassano che ho affiancatoper seguire la sua produzione inOriente». Un anno in Indonesiatra fabbriche tessili, per capire che«la mia vita non era quella della dipendente e che era giusto che trovassi la mia strada, da sola. E così a 26 anni ho trascorso due mesi in giro per l’India, creandouna collezione dove la cultura lo­cale si mixava a un mio stile più urbano – spiega –. Da Nuova Delhiho poi fatto un biglietto di sola andata per l’Indonesia: sono tor­nata dove avevo lavorato in prece­denza e ho messo in fila i miei pensieri e le mie aspirazioni». Na­

sce così il marchio «Veronika Gu­zalian», variante del suo nome solo per l’esuberanza di quella «k»che dà più brio all’immagine.«Qui sono ripartita da zero, impa­rando la lingua e cercando casa. Ho avviato una filiera di produzio­ne tra la ricerca di materia prima,il progetto e la manifattura – con­tinua a raccontare –. Ero rimastain contatto con molte persone co­nosciute nelle aziende tessili e hoproposto ad alcune di loro di lavo­rare per me direttamente da casa:ho creato così dei laboratori a do­micilio dove le famiglie si occupa­no di un pezzo della mia collezio­ne». Tra il villaggio di Batubulan(che in italiano significa «Pietradi luna») e quello di Dempasar, nei

pressi di Bali, una decina di fami­glie indonesiane lavorano per Ve­ronica: «Il progetto e il design è made in Bergamo, la produzioneè made in Bali – spiega –. Acquistole stoffe e poi suddivido le attività:c’è chi taglia e chi cuce, chi fa il check qualità, chi etichetta, chi piega e confeziona». Solo la tintu­ra avviene in fabbriche specializ­zate: «E così le famiglie a cui mi appoggio sono diventate la mia famiglia qui a Bali».Un progetto che ha anche una funzione etica e sociale: «Le fami­glie del mio villaggio hanno pochepossibilità economiche e questolavoro ha permesso a molte donnedi poter contribuire all’economiadomestica senza però lasciare solii figli. Si è creata una filiera di so­stegno e sussistenza senza proget­ti roboanti ma con grande cuoreda parte di tutti». Cuore grande egrande sorriso, e Veronica vive così: «Vivere e lasciar vivere, in pace con se stessi». E te la vedi mentre con la tavola da surf si lancia in mare a cavalcare onde,mentre sott’acqua si è auto realiz­zata il book della nuova collezionedi bikini: è lei che nuota e si mettein posa tra fasce, triangoli, frangee laccetti. E poi colori energici, doppie tonalità a contrasto. «Perdonna e bimba, e da quest’anno propongo il bambino. Poi pochet­te, abiti leggeri, per la spiaggia e per la sera». Che profumano d’estate e che ora sono sbarcati inCosta Smeralda: «Ogni fine mag­gio prendo un volo verso casa, or­ganizzo la spedizione con un car­go». E non è semplice percorreresotto il sole, avanti e indietro, le spiagge: su e giù per Liscia Ruja,La Celvia e il Pevero con una saccasulle spalle. «Mesi pesanti, ma lamia anima zingara me lo richiede.E poi la spiaggia mi ha creato unarete di contatti che mi ha portatoin negozi di tutta Italia, finendo perfino a Dubai e Toronto» sorri­

de, anche se riconosce che primao poi dovrà imparare ad avere a che fare con gli show room, i cata­loghi in pdf, l’e­commerce: «Sonoprogetti che sto per approntare,mi serve un partner più “istituzio­nale” di me, magari qui in Italia:a Bergamo sarebbe perfetto, men­tre io continuo a disegnare e cuci­re a Bali». Per ora la sua linea è inmano a una bergamasca che in Australia le segue la commercia­lizzazione della sua collezione: «Che sta andando bene e si sta estendendo – continua –, mentrecontinuo a realizzare la linea bea­ch per Brian & Barry, del gruppoBoggi».C’ha da fare Veronica, non c’è che

dire, e i tempi di via Botta, dove viveva con la sua famiglia, sem­brano lontani: «Ma mi manca im­mensamente la famiglia, i miei genitori e mia sorella con i miei nipotini. E poi l’atmosfera e la sto­ria di Città Alta. Anche le venezia­ne che mi mangio quando torno:mi abbuffo da indigestione». E l’amore? «Nota dolente, ma nondispero: arriverà». Sorride Vero­nica, come i suoi balinesi: «Ho imparato da loro: cordiali, pazien­ti e chiacchieroni. E felici per quello che sono e che hanno». Unagran differenza dalla cultura occi­dentale: «Noi siamo più irrequie­ti: non siamo soddisfatti e ambia­mo sempre a essere di più: più

sicurezza, più lavoro, più tutto, per essere più felici. Ma non ve­diamo mai la fine. Bali me l’ha mostrata». E a Bali non rinunce­rebbe: «Ma come si fa? La natura,gli spazi aperti, le stellate immen­se, il rumore dell’oceano, la cor­dialità insita nell’animo dei bali­nesi e quel chiacchierio vivace efelice delle donne che cuciono in­sieme e che portano il sole nellelunghe giornate di pioggia».n

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Guzalian, 40 anni, da Bergamo a Bali, per fare la stilista

1.Veronica posa sott’acqua per il catalogo estivo dei costumi da bagno che disegna e realizza con le

donne dei villaggi di Bali; 2. Un laboratorio con le stoffe che Veronica utilizza per realizzare i costumi

da donna e da bimbo ma anche gli abiti leggeri estivi che vende sulle spiagge della Costa Smeralda; 3.

La bergamasca con una delle donne di Bali che ormai sono diventate la sua famiglia

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Bergamo senza confiniLe storie

La scheda

Veronica GuzalianIMPRENDITRICE E STILISTA

Nata a:Bergamo

Vivo a:Bali

Mi mancano:Le veneziane (brioche) di Città Alta

Bali è unica per:La natura e il buon umore delle persone

Cosa mi è stato utile dell’essere bergamasco:Saper lavorare senza stancarmi

DI FABIANA TINAGLIA

Veronica Guzalian, 40 anni, stilista e imprenditrice sociale nel Sudest asiaticoD’inverno crea bikini colorati e unici, in estate li vende sulla Costa SmeraldaDieci anni fa, dopo una gavetta nel settore, ha ideato un’impresa sui generis:«Le famiglie dei villaggi mi aiutano a dare forma a tutte le collezioniHo imparato da loro a essere contenta di quello che sono e di ciò che ho»

«A Bali la felicità:qui realizzo costumicon le donnedei villaggi sul mare»

L’iniziativa Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza

confini» promosso da «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con la Fondazione della Comunità Bergamasca. Per chi lo desidera è possibile ricevere

gratuitamente per un anno l’edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected].

Sul sito webTUTTE LE STORIEDAL MONDOLE PUOI TROVARE SU:

l www.ecodibergamo.it

Bergamo senza confini è un progetto de in collaborazione con