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PLATELIA HSV 2 IgG 96 TEST 72821 DETERMINAZIONE QUALITATIVA DEGLI ANTICORPI IgG ANTI-HSV 2 NEL SIERO O NEL PLASMA UMANO MEDIANTE IMMUNODOSAGGIO ENZIMATICO

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PLATELIA™ HSV 2 IgG

96 TEST 72821DETERMINAZIONE QUALITATIVA DEGLI ANTICORPIIgG ANTI-HSV 2 NEL SIERO O NEL PLASMA UMANOMEDIANTE IMMUNODOSAGGIO ENZIMATICO

1. USO PREVISTOPlatelia™ HSV 2 IgG è un immunodosaggio ELISA indiretto per ladeterminazione qualitativa degli anticorpi IgG anti-herpes simplex tipo 2nel siero o nel plasma umano.

2. INTERESSE CLINICOIl virus dell'herpes simplex (HSV) è un agente patogeno umano comune,presente in tutto il mondo. Si distinguono due sierotipi: l'HSV-1 e l'HSV-2.L'HSV-1 è principalmente associato alle infezioni della lingua, della bocca,delle labbra, della faringe e degli occhi; mentre l'HSV-2 alle infezionigenitali e neonatali. Tuttavia entrambi i virus possono causare infezionigenitali e sempre più spesso l'HSV-1 viene riconosciuto come possibilecausa dei sintomi genitali. L'HSV viene trasmesso mediante contattodiretto con le secrezioni di una persona infetta, sintomatica oasintomatica. La maggior parte delle infezioni genitali viene trasmessa inassenza di sintomi. L'infezione primaria da HSV può avvenire a qualsiasietà e colpisce indistintamente neonati, bambini e adulti. Dopo l'infezioneprimaria, l'HSV colonizza i neuroni sensoriali e l'infezione latente puòriattivarsi causando un'infezione clinica ricorrente.Le donne che contraggono il virus HSV tipo-1 o tipo-2 durante lagravidanza possono trasmettere il virus al bambino prima o durante ilparto. Le infezioni in utero possono causare aborti spontanei o partiprematuri. Il rischio maggiore di infezione neonatale interessa i bambini lacui madre abbia contratto l'infezione genitale durante l'ultimo trimestre digravidanza. Le infezioni congenite e neonatali possono essere causate daun'infezione primaria o ricorrente, sintomatica o asintomatica della madre,e possono causare infezioni della pelle, degli occhi o della bocca, maanche danni al sistema nervoso centrale nel neonato.Nelle infezioni primarie da HSV, gli anticorpi IgM compaiono generalmentefra il terzo e il settimo giorno dopo la manifestazione dei sintomi. Il titolo dianticorpi IgM aumenta nelle successive quattro - sei settimane per poitornare generalmente a livelli non rilevabili dopo due mesi. Talvolta èpossibile rilevare anticorpi IgM anti-HSV nelle infezioni ricorrenti. Tuttavia,la produzione e determinazione degli anticorpi IgM anti-HSV nei pazienticon infezioni ricorrenti è meno prevedibile e può essere correlata allagravità dell'infezione stessa. Gli anticorpi IgG anti-HSV generalmentecompaiono a distanza di una o due settimane dalla manifestazionedell'infezione e persistono a vari livelli per tutta la vita.

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Per determinare gli anticorpi anti-HSV sono stati sviluppati numerosimetodi sierologici, fra i quali la f issazione del complemento,l'immunofluorescenza indiretta, la neutralizzazione su placca e il testELISA. Rispetto ad altri test sierologici, la tecnica ELISA può fornire unelevato livello di specificità, sensibilità e affidabilità nella determinazionedegli anticorpi anti-HSV. Tuttavia, la maggior parte di questi metodisierologici che consentono di stabilire lo stato immunitario nei confronti delvirus HSV, utilizza lisati virali come antigene. A causa delle significativareattività crociata esistente fra i virus HSV-1 e HSV-2 e della schiaccianteprevalenza di infezioni da HSV-1, è praticamente impossibile differenziarein modo affidabile le infezioni HSV-1 da quelle HSV-2 con questi test (2).Recentemente sono stati sviluppati test sierologici HSV tipo-specificobasandosi sulla significativa differenza esistente fra la proteina gG-1dell'HSV-1 e la proteina gG-2 dell'HSV-2 (2) Il kit PlateliaTM HSV 2 IgG utilizza un frammento peptidico sintetico dellaglicoproteina gG-2 immobilizzato su micropozzetti al fine di garantire unamigliore specificità e un'accurata distinzione fra l'infezione da HSV 1 equella da HSV 2.

3. PRINCIPIOPlatelia™ HSV 2 IgG è un test qualitativo per la determinazione deglianticorpi IgG anti-HSV 2 nel siero o nel plasma umano mediante unmetodo immunoenzimatico ELISA indiretto.I frammenti sintetici della glicoproteina gG-2 vengono utilizzati persensibilizzare la micropiastra. Come coniugato viene utilizzato unanticorpo policlonale marcato con perossidasi specifico per le catenegamma umane (anti-IgG). Il test prevede le seguenti fasi:

• Fase 1I campioni dei pazienti e i controlli vengono diluiti in rapporto 1/21, quindidistribuiti nei pozzetti della micropiastra. Durante questa incubazione diun'ora a 37° C, gli anticorpi IgG anti-HSV 2 presenti nel campione silegano al frammento peptidico sintetico della glicoproteina gG-2 adeso aipozzetti della micropiastra. Gli anticorpi non specifici non legati e altreproteine seriche vengono eliminati dai lavaggi successivi all'incubazione.

• Fase 2Il coniugato (anticorpo polyclonale marcato con perossidasi specifico perle catene gamma umane) viene aggiunto nei pozzetti della micropiastra.Durante questa incubazione di un'ora a 37°C, l'anticorpo monoclonalemarcato si lega al siero IgG catturato dal frammento della glicoproteinagG 2. Il coniugato non legato viene eliminato dai lavaggi successiviall'incubazione.

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• Fase 3La presenza di immunocomplessi (frammento della glicoproteina gG-2,anticorpi IgG anti-HSV 2, coniugato anti-IgG) viene dimostrata attraversol'aggiunta di una soluzione di sviluppo enzimatica in ogni pozzetto.• Fase 4Al termine del periodo di incubazione a temperatura ambiente (+18 - 30°C),la reazione enzimatica viene bloccata attraverso l'aggiunta di unasoluzione di acido solforico 1N. La lettura della densità ottica ottenuta conuno spettrofotometro impostato su 450/620 nm è proporzionale allaquantità di anticorpi IgG anti-HSV 2 presenti nel campione.

4. INFORMAZIONI SUL PRODOTTOLe quantità di reagenti fornite sono state calcolate per consentirel'esecuzione di 96 test. Tutti i reagenti sono destinati all'uso esclusivo nelladiagnostica in vitro.

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Marcatura Natura dei reagenti PresentazioneR1 Microplate Micropiastra (Pronta per l'uso): 12 strip

con 8 pozzetti divisibili, sensibilizzati conframmento sintetico di glicoproteina gG-2

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R2 ConcentratedWashing

Solution (20x)

Soluzione di lavaggio concentrata (20x):Tampone TRIS-NaCl (pH 7,4), 2 % Tween® 20Conservante: < 1,5% ProClin™ 300

1 x 70 ml

R3 NegativeControl

Controllo negativo:Siero umano negativo per anticorpi IgGanti-HSV 2 e negativo per antigene HBs,anti-HIV1, anti- HIV2 e anti-HCVConservante: < 1,5% ProClin™ 300

1 x 0,75 ml

R4 Calibrator Calibratore:Siero umano reattivo per anticorpi IgGanti-HSV 2 e negativo per antigene HBs,anti-HIV1, anti- HIV2 e anti-HCVConservante: < 1,5% ProClin™ 300

1 x 0,75 ml

R5 PositiveControl

Controllo positivo:Siero umano reattivo per anticorpi IgG anti-HSV 2 e negativo per antigene HBs, anti-HIV1, anti- HIV2 e anti-HCVConservante: < 1,5% ProClin™ 300

1 x 0,75 ml

Per informazioni sulle condizioni di conservazione e sulla data discadenza, consultare le indicazioni riportate sulla confezione.

5. AVVERTENZE E PRECAUZIONIL'affidabilità dei risultati dipende dalla corretta implementazione dellebuone prassi di laboratorio riportate di seguito:• Non utilizzare reagenti scaduti.• Non mischiare, né combinare reagenti provenienti da lotti diversi in uno

stesso ciclo.

OSSERVAZIONE: per la soluzione di lavaggio (R2, identificativoetichetta: 20x color verde), il Cromogeno (R9, identificativo etichetta:TMB color turchese) e la soluzione bloccante (R10, identificativoetichetta: 1N color rosso) è possibile utilizzare lotti diversi da quellicontenuti nel kit, a condizione che i reagenti siano strettamenteequivalenti e venga utilizzato un unico lotto in una stessa sedutaanalitica.

OSSERVAZIONE: Inoltre, la Soluzione di Lavaggio (R2, identificazionedell’etichetta : 20X di colore verde ) può essere miscelata con le altre2 soluzioni di lavaggio incluse in vari kit di reattivi Bio-Rad (R2, identificazioni delle etichette : 10x di colore blu o 10x di colorearancione) una volta adeguatamente ricostituite, a condizione cheall’interno di una seduta analitica venga utilizzata solo una miscela.

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Marcatura Natura dei reagenti Presentazione

R6 Conjugate(51x)

Coniugato (51x): Anticorpo policlonale dicapra anti-catene gamma umane unito aperossidasi di rafanoConservante: < 1,5% ProClin™ 300

1 x 0,7 ml

R7 Diluent Diluente per campioni e coniugato(Pronto per l'uso): Tris-NaCl (pH 7,7), sierodi vitello fetale, rosso fenoloConservante: < 1,5% ProClin™ 300

1 x 80 ml

R9 Chromogen TMB

Cromogeno (Pronto per l'uso):3.3’.5.5’ tetramethylbenzidine (< 0.1%), H2O2 (<1%)

1 x 28 ml

R10 StoppingSolution

Soluzione bloccante (Pronta per l'uso): Soluzione di acido solforico 1N

1 x 28 ml

Pellicola adesiva per micropiastre 4

• Prima dell'uso, attendere circa 30 minuti per consentire al reagente diraggiungere la temperatura ambiente (18-30°C).

• Ricostituire o diluire con cura i reagenti evitando contaminazioni.• Non eseguire il test in presenza di vapori reattivi (vapori acidi, alcalini e

di aldeide) o polvere potenzialmente in grado di alterare l'attivitàenzimatica del coniugato.

• Utilizzare preferibilmente materiale monouso oppure elementi in vetroperfettamente lavati ed asciugati con acqua deionizzata.

• Il lavaggio della micropiastra è una fase essenziale della procedura:eseguire il numero di cicli di lavaggio raccomandato e assicurarsi chetutti i pozzetti, una volta riempiti, vengano completamente svuotati. Unlavaggio inadeguato può condurre a risultati inesatti.

• Non far asciugare la micropiastra nell'intervallo di tempo compreso frala fine dell'operazione di lavaggio e la distribuzione del reagente.

• Non utilizzare mai lo stesso contenitore per distribuire il coniugato e lasoluzione di sviluppo.

• La reazione enzimatica è particolarmente sensibile al metallo o agli ionimetallici. Di conseguenza, evitare che gli elementi di metallo entrino incontatto con le varie soluzioni contenenti il coniugato o il cromogeno.

• La soluzione di cromogeno (R9) deve essere incolore. La colorazioneblu indica che il reagente non può essere utilizzato, pertanto dovràessere sostituito.

• Utilizzare puntali diversi per ogni campione.• Verificare l'accuratezza delle pipette e il buon funzionamento delle altre

strumentazioni.

ISTRUZIONI DI SICUREZZA E IGIENEIl materiale di origine umano utilizzato nella preparazione dei reagenti èstato analizzato e classificato non reattivo per l'antigene di superficiedell'epatite B (HBs Ag), gli anticorpi per il virus dell'epatite C (anti-HCV) e ilvirus dell'immunodeficienza umana (anti-HIV1 e anti-HIV2). Dato chenessun metodo può garantire con assoluta certezza l'assenza di agentiinfettivi, manipolare i reagenti di origine umana e i campioni dei pazienticome potenzialmente infetti.• Qualsiasi materiale, comprese le soluzioni di lavaggio, che entri

direttamente in contatto con campioni e reagenti contenenti materiali diorigine umana deve essere considerato potenzialmente in grado ditrasmettere malattie infettive.

• Indossare guanti monouso durante la manipolazione dei campioni e deireagenti.

• Non pipettare con la bocca.

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• Evitare di rovesciare campioni o soluzioni contenenti campioni. Pulire lesuperfici contaminate con candeggina diluita al 10%. Se il liquidocontaminante è un acido, neutralizzare le superfici con bicarbonato disodio, quindi pulire con candeggina diluita al 10% e asciugare con cartaassorbente. Il materiale utilizzato per la pulizia deve essere gettato in uncontenitore speciale per rifiuti contaminati.

• Dopo la decontaminazione, eliminare i campioni dei pazienti, i reagenticontenenti materiale di origine umana, compreso il materiale e i prodotticontaminati mediante uno dei seguenti metodi:- immersione nella candeggina alla concentrazione finale di 5% di

ipocloruro di sodio per 30 minuti,- oppure lavaggio in autoclave a 121°C per almeno 2 ore.

ATTENZIONE: non introdurre soluzioni contenenti ipocloruro di sodionell'autoclave

• Evitare qualsiasi contatto del Cromogeno e della Soluzione bloccantecon la pelle e le mucose (rischi di tossicità, irritazione o ustioni).

• La manipolazione e l'eliminazione dei residui chimici e biologici devonoessere eseguite attenendosi alle buone prassi di laboratorio.

• Tutti i reagenti forniti nel kit sono destinati all'uso esclusivo nelladiagnostica in vitro.

Attenzione: alcuni reagenti contengono ProclinTM 300 < 1,5%R43: Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelleS28-37: In caso di contatto con la pelle, lavarsiimmediatamente e abbondantemente con acqua e sapone.Indossare guanti adatti

6. PRELIEVO, PREPARAZIONE E CONSERVAZIONE DEICAMPIONI1. Il siero e il plasma (EDTA, eparina o citrato) sono i tipi di campione

raccomandati.2. Per la manipolazione, l'elaborazione e la conservazione dei campioni

ematici, attenersi alle seguenti raccomandazioni:• Prelevare tutti i campioni di sangue secondo le precauzioni in uso.• Per il siero, consentire la completa coagulazione dei campioni prima di

procedere alla centrifugazione.• Assicurarsi che le provette siano sempre chiuse.• Dopo la centrifugazione, separare il siero o il plasma dal coagulo o dai

globuli rossi e conservarlo in una provetta chiusa ermeticamente.• È possibile conservare i campioni a una temperatura compresa fra +2 e

8°C a condizione che il test venga eseguito entro 7 giorni.

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Xi - Irritante

• Se il test non viene eseguito entro 7 giorni, o per motivi di consegna,congelare i campioni a una temperatura di -20°C o inferiore.

• Non utilizzare campioni scongelati più di cinque volte. I campioniprecedentemente congelati devono essere miscelati bene (Vortex) dopolo scongelamento e prima del test.

3. I campioni contenenti 90 g/l di albumina o 100 mg/l di bilirubina nonconiugata, campioni lipemici contenenti l'equivalente di 36 g/l ditrioleina (trigliceride) e i campioni sottoposti ad emolisi contenenti fino a10 g/l di emoglobina non influenzano i risultati.

4. Non riscaldare i campioni.

7. PROCEDURA7.1 MATERIALE RICHIESTO, MA NON FORNITO• Agitatore tipo Vortex.• Lettore di micropiastre dotato di filtri 450 nm e 620 nm (*).• Incubatore di micropiastre con regolazione termostatica impostata su

37±1°C (*).• Sistema di lavaggio automatico, semi-automatico o manuale per

micropiastre (*).• Acqua distillata o deionizzata sterile.• Guanti monouso.• Occhiali di sicurezza o antispruzzo.• Carta assorbente.• Pipette o multipipette automatiche o semi-automatiche, regolabili o

preimpostate per misurare e dispensare da 10 µl a 1.000 µl e 1 ml, 2 mle 10 ml.

• Cilindri graduati con capacità di 25 ml, 50 ml, 100 ml e 1.000 ml.• Ipocloruro di sodio (candeggina) e bicarbonato di sodio.• Contenitore per rifiuti biologici.• Provette monouso.(*) Per informazioni dettagliate sulla strumentazione raccomandata,consultare il nostro reparto tecnico.

7.2 RICOSTITUZIONE DEI REAGENTI• R1: Prima di aprire la bustina di plastica, lasciare 30 minuti a

temperatura ambiente (18-30°C). Estrarre i l vassoio, r iporreimmediatamente le strip non utilizzate nella bustina e verificare lapresenza di essiccante. Richiudere con cura la bustina e conservarla a2-8°C.

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• R2: Diluire in rapporto 1/20 la soluzione di lavaggio R2 in acquadistillata: ad esempio 50 mL di R2 e 950 mL di acqua distillata perottenere la soluzione di lavaggio pronta per l'uso. Preparare 350 mL disoluzione di lavaggio diluita per una piastra da 12 strip in caso dilavaggio manuale.

• R3, R4, R5: Diluire in rapporto 1/21 nel Diluente (R7) (esempio: 15 µL diR3 + 300 µL di R7).

• R6+R7: I l coniugato (R6) è concentrato 51x e deve essereomogeneizzato prima dell'uso. Diluire in rapporto 1/51 nel Diluente (R7).Per una piastra, diluire 0,5 ml di Coniugato (R6) in 25 ml di Diluente (R7).Per ottenere il volume necessario per due strip, dividere i suddettivolumi per 5.

7.3 CONSERVAZIONE E VALIDITÀ DEI REAGENTI APERTI E / ORICOSTITUITI

Il kit deve essere conservato a 2-8°C. Se viene conservato a 2-8°C primadell'apertura, ogni componente può essere utilizzato fino alla data discadenza indicata sull'etichetta riportata sul kit.• R1: Dopo l'apertura, le strip mantengono la stabilità fino a 8 settimane,

se conservate a 2-8°C nella stessa bustina sigillata (verificare lapresenza di essiccante).

• R2: Dopo la diluizione, la Soluzione di lavaggio può essere conservataper 2 settimane a 2-30°C. La Soluzione di lavaggio concentrataconservata a 2-30°C, in assenza di contaminazione, mantiene lastabilità fino alla data di scadenza indicata sull'etichetta.

• R3, R4, R5, R6, R7: Dopo l'apertura e in assenza di contaminazione, ireagenti conservati a +2-8°C mantengono la stabilità fino a 8 settimane.

• R6+R7: Dopo la diluizione, la soluzione di lavoro del coniugatomantiene la stabilità per 8 ore a temperatura ambiente (18-30°C) oppureper 24 ore a 2-8°C.

• R9: Dopo l'apertura e in assenza di contaminazione, i reagenticonservati a 2-8°C mantengono la stabilità fino a 8 settimane.

• R10: Dopo l'apertura e in assenza di contaminazione, il reagenteconservato a 2-8°C mantiene la stabilità fino alla data di scadenzaindicata sull'etichetta.

7.4 PROCEDURASeguire attentamente la procedura descritta di seguito e le buone prassi dilaboratorio.Prima dell'uso, consentire al reagente di raggiungere la temperaturaambiente (18-30°C).

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Se si utilizzano pozzetti divisibili, prestare particolare attenzione durante lamanipolazione.Utilizzare i controlli negativi, positivi e di cut-off in ogni ciclo perconvalidare i risultati del test.1. Definire accuratamente il piano di distribuzione e di identificazione per i

controlli e i campioni dei pazienti.2. Preparare la Soluzione di lavaggio diluita (R2) [Fare riferimento alla

Sezione 7.2].3. Estrarre il vassoio e le strip (R1) dall'involucro protettivo [Fare riferimento

alla Sezione 7.2].4. Diluire i controlli R3 ed R5, il calibratore R4 e i campioni dei pazienti (S1,

S2…) nel Diluente (R7) per ottenere una diluizione in rapporto 1/21:15 µl di campione e 300 µL di Diluente (R7). Vortexare i campioni diluiti.

5. Distribuire in ogni pozzetto 200 µl di controlli diluiti, del calibratore e dicampioni dei pazienti secondo lo schema riportato di seguito:

6. Ricoprire la micropiastra con la pellicola adesiva ed esercitare pressioneper assicurarne la tenuta. Incubare immediatamente la micropiastra abagnomaria termostatato o in un incubatore a secco per 1 ora± 5 minuti a 37°C ± 1°C.

7. Al termine del primo periodo di incubazione, rimuovere il nastrosigillante adesivo. Aspirare il contenuto di tutti i pozzetti in uncontenitore per rifiuti biologici (contenente ipocloruro di sodio). Lavare lamicropiastra 5 volte con 350 µl di Soluzione di lavaggio (R2).Capovolgere la micropiastra e picchiettare delicatamente su cartaassorbente per rimuovere il liquido in eccesso.

8. Preparare la soluzione di lavoro del coniugato (R6+R7) [Fare riferimentoalla Sezione 7.2]. Distribuire immediatamente 200 µl della soluzione dilavoro del coniugato (R6+R7) in tutti i pozzetti. Agitare leggermente lasoluzione prima dell'uso.

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1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

A R3 S5 S13B R4 S6C R4 S7D R5 S8E S1 S9F S2 S10G S3 S11H S4 S12

9. Ricoprire la micropiastra con la pellicola adesiva ed esercitare pressioneper assicurarne la tenuta. Incubare immediatamente la micropiastra abagnomaria termostatato o in un incubatore a secco per 1 ora± 5 minuti a 37°C ± 1°C.

10. Al termine del secondo periodo di incubazione, rimuovere il nastrosigillante adesivo. Aspirare il contenuto di tutti i pozzetti in un contenitoreper rifiuti biologici (contenente ipocloruro di sodio). Lavare la micropiastra5 volte con 350 µl di Soluzione di lavaggio (R2). Capovolgere lamicropiastra e picchiettare delicatamente su carta assorbente perrimuovere il liquido in eccesso.

11. Distribuire rapidamente in ogni pozzetto e al riparo dalla luce 200 µl diCromogeno (R9). Far sviluppare la reazione al buio per 30 ± 5 minuti atemperatura ambiente (+18-30°C). Non utilizzare nastri sigillanti adesividurante questo periodo di incubazione.

12. Bloccare la reazione enzimatica aggiungendo 100 µl di Soluzionebloccante (R10) in ogni pozzetto. Utilizzare la stessa sequenza e lo stessoritmo di distribuzione utilizzati per la soluzione di sviluppo.

13. Asciugare accuratamente il fondo della piastra. Leggere la densità ottica a450/620 nm mediante un lettore nei 30 minuti successivi alla reazione. Nonesporre le strip alla luce prima della lettura.

14. Prima della trascrizione dei risultati, verificare la corrispondenza fra lalettura e il piano di distribuzione delle piastre e dei campioni.

8. CALCOLO E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI8.1 CALCOLO DEL VALORE SOGLIA (CUT-OFF) (CO)Il valore di Cut-Off (CO) corrisponde al valore medio delle densità ottiche(DO) dei duplicati del calibratore (R4):• CO = media di DO R4

8.2 CALCOLO DEL RAPPORTO CAMPIONEIl risultato per un campione viene espresso sotto forma di rapportomediante la seguente formula:• Rapporto Campione = DO campione/CO

8.3 CONTROLLO DI QUALITAAnalizzare i risultati ottenuti da tutti i controlli per ogni micropiastra e perogni ciclo. Per la convalida del test, è necessario soddisfare i seguenticriteri:

• Valori delle densità ottiche:- CO ≥ 0,300- 0,80 x CO < DO R4 Duplicato 1 < 1,20 x CO

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- 0,80 x CO < DO R4 Duplicato 2 < 1,20 x CO(La singola DO di ogni duplicato del calibratore (R4) non deve differire piùdel 20% dal valore CO).• Rapporti delle densità ottiche:

- Rapporto R3 (DO R3 / CO) ≤ 0,50- Rapporto R5 (DO R5 / CO) ≥ 1,80

Se non vengono rispettati i criteri del controllo di qualità, la sedutaanalitica dovrà essere ripetuta.

8.4 INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI

In caso di sospetta infezione, potrebbe essere utile condurre ulteriori testsierologici, come la determinazione degli anticorpi IgM anti-HSV, perconfermare la diagnosi.In caso di risultati vicini alla zona grigia si deve prestare una attenzioneparticolare agli altri elementi del processo diagnostico.

8.5 GUIDA ALLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMILe reazioni non convalidate o non ripetibili spesso sono causate da:• Lavaggi della micropiastra inadeguati.• Contaminazione dei campioni negativi tramite siero o plasma con alto

titolo di anticorpi.• Contaminazione della soluzione di sviluppo tramite agenti chimici

ossidanti (candeggina, ioni metallici...).• Contaminazione della Soluzione bloccante.

9. EFFICACIAIl kit Platelia™ HSV 2 IgG è stato valutato su 2 siti diversi su un totale di751 campioni freschi o congelati. I risultati ottenuti con Platelia™ HSV 2IgG sono stati confrontati con i risultati ottenuti con altri test EIA disponibiliin commercio.

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Rapporto campione Risultato InterpretazioneRapporto < 0,90 Negativo Il campione è considerato non reattivo per la presenza

di anticorpi IgG anti-HSV 2.

0,90 ≤ Rapporto < 1,10

Equivoco Il campione è considerato equivoco per la presenza dianticorpi IgG anti-HSV 2. Il risultato deve essereconfermato da un altro test eseguito su un secondocampione prelevato ad almeno 4 - 12 settimane didistanza dalla data della prima analisi.

Rapporto ≥ 1,10 Positivo Il campione è considerato reattivo per la presenza dianticorpi IgG anti-HSV 2.

9.1 PREVALENZAAl fine di determinare la prevalenza degli anticorpi IgG anti-herpes simplextipo 2 nel siero umano, sono stati analizzati 180 campioni di sangue didonne in gravidanza. I risultati ottenuti sono stati i seguenti: 155 sierinegativi e 25 positivi. La prevalenza determinata mediante il test Platelia™HSV 2 IgG si attesta intorno al 13,9% (25/180).

9.2 SPECIFICITÀLa specificità è stata determinata su un totale di 558 campioni:• Sul sito 1, un panel di 312 campioni di donatori di sangue, donne in

gravidanza e panel commerciali (CDC(A) /BBI(B)).• Sul sito 2, un panel di 247 campioni di pazienti ricoverati.Su entrambi i siti, i campioni sono stati selezionati sulla base dei risultatinegativi ottenuti con il test EIA disponibile in commercio e considerato lostandard di riferimento.

(1) I risultati equivoci sono stati esclusi dal calcolo della specificità.IC 95%: intervallo di confidenza 95%.(A): Center for Disease Control, (B) BBI panel HSV con titoli diversi

9.3 SENSIBILITÀLa sensibilità è stata determinata su un totale di 172 campioni:• Sul sito 1, un panel di 135 campioni di donatori di sangue, donne in

gravidanza e panel commerciali (CDC(A) /BBI(B)).• Sul sito 2, un panel di 57 campioni di pazienti ricoverati.Su entrambi i siti, i campioni sono stati selezionati sulla base dei risultatipositivi ottenuti con il test EIA disponibile in commercio e considerato lostandard di riferimento.

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Panel dicampioni

Negativo Equivoco (1) Positivo Specificità

Sito 1 N = 312 305 2 598,4%(305/310)

[96,3%-99,5%]

Sito 2 N = 247 231 4 1295,1%(231/243)

[91,5%-97,4%]

Totale N = 559 536 6 1796,9%(536/553)

[95,1%-98,2%]

(1) I risultati equivoci sono stati esclusi dal calcolo della sensibilità.

9.4 PRECISIONE• Precisione intra-saggio (ripetibilità):Al fine di valutare la ripetibilità intra-saggio, un campione negativo, uncampione equivoco e un campione positivo sono stati analizzati 30 voltedurante lo stesso ciclo. I l rapporto (DO campione / CO) è statodeterminato per ciascun campione. La tabella riportata di seguito forniscela media dei rapporti, la deviazione standard (DS) e il coefficiente divariazione (%CV) per ciascuno dei tre campioni:

• Precisione inter-saggio (riproducibilità):Al fine di valutare la riproducibilità inter-saggio, un campione negativo e trecampioni positivi (uno debolmente, uno mediamente e uno fortementepositivo) sono stati analizzati in duplicato in due cicli al giorno per unperiodo di oltre 20 giorni. Il rapporto (DO campione / CO) è statodeterminato per ciascun campione. La tabella riportata di seguito forniscela media dei rapporti, la deviazione standard (DS) e il coefficiente divariazione (%CV) per ciascuno dei quattro campioni:

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Panel dicampioni

Negative Negativo (1) Positivo Sensibilità

Sito 1 N = 135 1 3 13199,2%(131/132)

[95,8%-100%]

Sito 2 N = 57 0 0 57100%(57/57)

[94,9%-100%]

Totale N = 192 1 3 18899,5%(188/189)

[97,1%-100%]

N=30Campionenegativo

Campione equivoco

Campionedebolmente positivo

Rapporto (DO campione / Valore di cut-off)

Media 0,82 0,97 1,30

DS 0,08 0,10 0,09

% CV 9,99% 9,87% 7,26%

9.5 REATTIVITÀ CROCIATA105 campioni con caratteristiche tali da determinare reazioni nonspecifiche sono stati analizzati con il test Platelia™ HSV 2 IgG. I risultatiottenuti vengono riportati nella seguente tabella:

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N=80Campionenegativo

Campionedebolmente

positivo

Campionemediamente

positivo

Campionefortemente

positivo

Rapporto (DO campione / Valore di cut-off)

Media 0,17 1,56 2,74 3,44

DS 0,02 0,16 0,33 0,38

% CV 13,1% 10.2% 11,9% 11,0%

PanelNumero dicampioni

Equivoco (1) Positivo

Confermarisultati positivi

mediantesierologia diriferimento

VZV 10 1 2 2/2

CMV 10 0 3 3/3

EBV 10 0 1 1/1

Fattore reumatoide 13 0 4 4/4

Anticorpi eterofili(HAMA)

10 0 2 2/2

Anticorpi antinucleo(ANA)

14 0 2 2/2

HHV 6 9 0 2 2/2

(1) I risultati equivoci sono stati esclusi dalla valutazione della reattivitàcrociata.Tutti i risultati positivi al test Platelia™ HSV 2 IgG sono stati confermati daltest EIA disponibile in commercio.

10. LIMITI DELLA PROCEDURALa diagnosi dell'infezione da HSV può essere stabilita solamente sullabase di una combinazione di dati clinici e biologici. Il risultato di un singolotest di ricerca degli anticorpi IgG anti-HSV non costituisce una provasufficiente per la diagnosi dell'infezione da Herpes simplex virus.

11. CONTROLLO DI QUALITÀ DEL PRODUTTORETutti i reagenti prodotti sono preparati conformemente al nostro Sistema diqualità dal ricevimento delle materie prime fino alla commercializzazionedel prodotto finale. Ogni lotto è sottoposto a un controllo di qualità e puòessere commercializzato solo se conforme ai criteri di accettazioneprestabiliti. La documentazione relativa alla produzione e ai controlli diogni singolo lotto è conservata presso Bio-Rad.

82

PanelNumero dicampioni

Equivoco (1) Positivo

Confermarisultati positivi

mediantesierologia diriferimento

HIV 10 1 8 8/8

Parotite epidemica 10 0 2 2/2

Morbillo 9 0 1 1/1

TOTALE 105 2 27 27/27

1 / 1

8 REFERENCES 1. Centers for Disease Control and Prevention. Sexually transmitted diseases treatment guidelines 2002.

MMWR 2002:51 (No. RR-6). 2. Arvin, A, C Prober. Herpes Simplex Viruses. 876-883. In Murray, P, E Baron, M Pfaller, F Tenover, and

R Yolkenet (eds.). Manual of Clinical Microbiology. 6th Ed. ASM, Washington, D.C. (1995)

133

134

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