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Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A., Bologna [9308] Questo file è una estensione online del corso A. Perutelli, G. Paduano, E. Rossi, Storia e testi della letteratura latina, © Zanichelli 2010

Georgiche  Virgilio

GeorgicheII, 458-542Beati i contadiniLa chiusa del II libro, di carattere diverso e pressoché opposto ai toni cupi con i quali si era chiuso il primo, contiene l’esaltazione dell’agricoltura e della campagna nei confronti della città. La trat-tazione è sostenuta (vi compare a più riprese il makarismós, ossia il movimento “felice colui che…”), ma i filoni che vi confluiscono sono vari. Uno è il motivo diatribico, già svolto da Lucrezio e poi ripreso più volte da Orazio, della superiorità della campagna sulla città: in particolare la campagna permette di vivere liberi da tutti gli affanni e le preoccupazioni che la convulsa vita cittadina pro-pone ogni giorno. Questo motivo viene a confluire con il programma politico di Ottaviano, che pen-sava a un rilancio dell’agricoltura e quindi a una rivalorizzazione della campagna. Più problematico è l’accenno, indubitabile, a Lucrezio come colui che aveva liberato l’uomo dalla paura della morte, a cui viene accostata (o contrapposta?) la scelta della vita in campagna. Lucrezio era certamente il modello immediato del poema didascalico virgiliano, ma nello stesso tempo era portatore di un’ide-ologia del disimpegno che non poteva essere gradita a Ottaviano e ai circoli a lui legati. Virgilio in questo caso non è abbastanza esplicito.

Fortunatianchetroppo,seconoscesseroillorobene, icontadini,aiqualilaterragiustissima1,460 lontanodallearmidiscordi2,dàdaviverefacilmente. Seunacasasuperbanonvomitadallesueportealmattino pertuttolospazioun’enormeondatadipiaggiatori3, senonrimangonoaboccaapertadavantiaibattenti ditartaruga,allevestiintessuted’oro,aibronzidiEfira4,465 senonvisitingelalanabiancadelvelenoassiro5, névisicorrompeillimpidoolivoconlacannella6, però7nonmancaunapacetranquilla,unavitachenonsaingannare, riccadibenivari,riposoneilatifondi8, grotte,laghinaturaliefreschevalli,470 ilmuggitodeibuoi,ildolcesonnosottounapianta, iboschieletanedellefiere,lagioventùpaga dipocoepazientenelsuolavoro, lareligionedeglidei,ilrispettodeigenitori:sonoquesteleultime traccechelasciòlagiustiziaabbandonandolaterra9.475 PossanoleMuse,chemisonopiùdolciditutto,

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1. la terra giustissima:perchédàagliuo-miniciòdicuihannoveramentebisogno.

2. lontano dalle armi discordi:leguerreciviliingenerale,nemichedell’agricoltu-ra,comesperimentòVirgiliostesso,icuicampi furono confiscati a beneficio deiveterani(cfr.eglogaI,T1).

3. Se una casa superba… di piaggiatori:allusionealritualedellasalutatio,incuiiclientisirecavanodimattinaaossequiareiloropatroni.

4. se non rimangono a bocca aperta… ai bronzi di Efira: segni di ricchezza

ostentata:ibattentiintarsiatiditartarugaconcuieranoornateleportedellecasedeipalazzisignorili,lestoffeoitappetirica-mati inoro, ivasidibronzodiCorinto(Efiraèl’anticonomediCorinto),parti-colarmenterinomati.

5. se non vi si tinge… del veleno assiro:conlaporpora,prodottadaiFenici,detta“veleno”perchécorrompelanaturagenu-inadellalana.

6. né vi si corrompe… con la cannella:conlacannella,importatadall’India,simesco-laval’olioperchéavesseunbuonodore.

7. però:attraversolacongiunzioneavver-sativa(at,v.467)allavitadeiricchisigno-riromanisiopponequelladeicontadini,tranquillaesicura,privadiaffannieinno-cente.

8. riposo nei latifondi:nelsensodicam-piaperti,opposti allavita che si vive incittà,rinchiusafraleparetidellecase.

9. sono queste… la terra:AstreaoDike,figlia di Giove e di Temi, custode delleleggieprotettricedeitribunali,scesesullaterra durante l’età dell’oro, ma, soprag-giuntal’etàdelferro,fucostrettaaritorna-reincieloperlamalvagitàdegliuomini.

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Georgiche  Virgilio

dicuicelebroiritiperunamoreimmenso, accogliermiemostrarmileviedellestellenelcielo, leeclissidisoleelefasidellaluna,l’origine deiterremotieperchésigonfinoimari,480 travolgendoledighe,epoiritorninocalmi, perchéd’invernoilsolesiaffrettitantoatuffarsi nell’Oceano,equaleindugioritardilenotti10. Maseilsanguefreddochecircondailmiocuore11

nonmipermetteràlostudiodellanatura,485 allorasenzagloria12iovoglioamare icampieleacqueirriguenellevalli,ifiumiediboschi. Dovesonoicampi,eilfiumeSpercheo,eilmonteTaigeto, incuileragazzespartanecelebranoiritidiBacco?13Chimiporrà nellefreschevallidell’Emo14,all’ombravastadeirami?490 Felicechipotéconoscereleragionidelmondo, esimisesottoipiediognipauraeildestino inesorabileeilfragoredell’Acheronteavido15. Mafortunatoanchel’uomocheconobbeglideideicampi, Pan,ilvecchioSilvanoeleninfesorelle16.495 Luinonlotravianoifascipopolariolaporpora regale,néladiscordiachespingeifratellisleali17, néilDacochediscendedall’Istroeconluicongiura18, nélapotenzaromanaeiregnicaduchi19; noninvidiailriccoenoncommiserailpovero.500 Coglieifrutticheirami,cheicampispontaneamente producono,enonconosceleleggidiferro, ilforoinsano,gliarchividelpopolo20.

10. e quale indugio ritardi le notti:cioèlenottid’estate,piùbrevidiquelleinver-nali.

11. il sangue freddo che circonda il mio cuore:secondoEmpedocleealtrifilosofiantichi,lasededelpensieroedell’intelli-genzasitrovavanelsangueintornoalcuo-re;perciòlafreddezzadelsangueprodur-rebbemancanzadiingegno.

12. senza gloria:cioèrinunciandoalvan-todelfilosofochesvelaimisteridellana-tura.

13. Dove sono… i riti di Bacco?:loSper-cheoèunfiumedellaTessaglia,ilTaigetounmontedellaLaconia,dovesorgevauntempio in onore di Bacco, in cui eranoammessesoltantoledonne.

14. fresche valli dell’Emo:sull’Emocfr.GeorgicheI,351-514,T7,nota36.

15. Felice… il fragore dell’Acheronte avido: è il ritratto del filosofo epicureo(EpicuroeLucrezio),feliceperché,aven-doconosciutoisegretidellanatura,nonhapauradellamortenédell’Acheronte,fiumeinfernale,avidodiprede;laformu-lazioneèlucreziana(cfr.De rerum naturaI,78-79).

16. Ma fortunato anche… e le ninfe so-relle:ilcontadino,amantedellacampagna,chegodedellafelicitàlontanodallussocit-tadinoedallelottepolitiche;egli,frequen-tandolanatura,conoscebeneglideicheadessapresiedono:Pan,Silvanoeleninfe(suPancfr.eglogaII,T2,nota14).

17. Lui non lo traviano… i fratelli sle-ali: il contadino non desidera nessunacarica (i fasci sono il simbolodell’impe-riumconcessodalpopoloaimagistrati)enonpartecipaallecontesedipoteredelleguerrecivili,incuimembridiunastessafamigliasitrovanoadessereavversari.

18. né il Daco… con lui congiura:iDacisono una popolazione barbara stanziatasulla riva sinistra del Danubio (l’Istro),chepiùtardifuannessaall’imperodaTra-iano(IIsecolod.C.):altempodiVirgiliositemevaun’invasionedeiDaci,alleatidiAntonio,nell’Italiasguarnitaditruppe.

19. né la potenza romana e i regni ca-duchi:lapoliticainternaedestera;iregnicaduchisonoquellideinemicidiRoma,destinatiaperire.

20. Coglie i frutti…gli archivi del popo-lo: icampiproduconofrutti spontanea-mente,eilcontadinononconosceleleggiinflessibili,lavitapubblicadaluiritenutainsana, né gli “archivi del popolo”. Gliarchividegliaffaripubblici(registripub-blici, contratti con gli appaltatori delleimposte,attidistatocivileealtriimpor-tanti documenti) erano tenuti nell’atriodeltempiodellaLibertà.

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Georgiche  Virgilio

Altriprovocanoleciecheondedelmarecoiremi, opiombanoall’armi,invadonocortiregali21;505 chiportastrageincittàedevastaiPenati22

perbereinunagemmaedormiresopralaporpora fenicia23;chiammassaricchezzeedormesull’orosepolto, chirestaattonitoalletribune,oaboccaapertadifronteall’applauso delpopoloedeisenatori,chedoppiamentepercorreilteatro24;510 altrigodonodiversaresanguefraterno, vannoinesiliolasciandoladolcesogliadicasa ecercanolapatriasottounaltrosole25. Ilcontadinosmuovelaterraconl’aratroricurvo: questaèlasuafatica,econessasostentalapatria515 einipotibambini,gliarmentideibuoieigiumentichebenselomeritano26. Nonhariposofinchél’annononhaunraccoltoabbondante difrutta,diagnelli,dicovonidispighe, ecaricaisolchideiprodottiefatraboccareigranai. Vienel’inverno,neifrantoisispremel’oliva;520 iporcitornanogonfidighiande,iboschidannocorbezzoli, l’autunnodàfruttivariiematurainalto ladolcevendemmiasullerocceassolate. Intornoalui,ibambinicercanoisuoibaci, lacasacastaconservailpudore27,dannolattelepoppe525 dellevacche,esull’erbaicaprettigrassi lottanotraloroaffrontandosiconlecorna. Passalesuefestesdraiatosull’erba, colfuocoinmezzo,doveicompagnicolmano icrateri,invocandonellelibagionite,Bacco,530 emettendoperipastorisull’olmoilbersagliodellefiondeveloci, denudanoicorpiinduritidallapalestrarustica. QuestavitacondusserountempogliantichiSabini28, eRemoesuofratello;cosìcrebbelaforteEtruria29, cosìRomadivennelacittàpiùbelladelmondo,535 esolacircondòdimuraisuoisettecolli30.

21. Altri… corti regali:sonocolorochecercano di arricchirsi con il commerciomarittimooconlaguerra.

22. e devasta i Penati:iPenatisonodi-vinitàprotettricidellacasa.

23. per bere… sopra la porpora fenicia:simbolidellusso:bereincoppefatteconpietreprezioseotempestatedigemmeedormiresutessutiprovenientidallaFeni-cia,celebreperl’industriadellatinturadiporpora.

24. o a bocca aperta… percorre il tea-tro: è l’applauso ripetuto, che parte dalsettoredelpopoloedaquellodeisenatori:

quandointeatroentravaunpersonaggioillustreeamatodalpopolo,glispettatorieranosolitialzarsiinpiediesalutarloconunapplauso.

25. altri… sotto un altro sole:gliabitan-tidellecittàsirallegranodelleguerrecivi-li,perchésperanodi lucraredalleconfi-sche di beni e non esitano a lasciare lapatriapertentarenuoveavventure.

26. e i giumenti… se lo meritano:igiu-mentisonomeritevolidiesseremantenu-ti,perchéaiutanol’agricoltorealavorarelaterra.

27. la casa casta… il pudore: inriferi-mentoallasposaeallamadre.

28. Questa vita… gli antichi Sabini:lavitasempliceeseveradegliantichiSabini,potentivicinidiRomacheledetteroduere(NumaPompilioeAncoMarzio),quiaindicarelepopolazioniitalicheingene-rale.

29. così crebbe la forte Etruria:l’EtruriadacuivenneroiTarquinii;forseèancheunomaggioaMecenate,chesivantavadidiscenderedalucumonietruschi.

30. e sola… i suoi sette colli:unasolacittà riunì nelle sue mura i sette colli:Campidoglio,Palatino,Aventino,Esqui-lino,Gianicolo,CelioeViminale.

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Georgiche  Virgilio

AncoraprimadelregnodiGiove31,ancoraprima chesimangiasseempiamentelacarnedeigiovenchiuccisi32, questavitaconducevainterraSaturnonell’etàdell’oro: nonsieraancorasentitosoffiaredentroletrombe,540 estriderelespadesulledureincudini. Manoiabbiamopercorsounospazioenorme:ormaiètempo diliberareaicavalliilcollofumante33.

31. Ancora prima del regno di Giove:ilregnodiGiove,dopoquellodiSaturno,chiamatol’etàdell’argento.

32. ancora prima… dei giovenchi ucci-si:gliuominidell’etàdelbronzo,alcon-

trariodiquellidell’etàprecedente,siciba-vanodicarne.

33. Ma noi abbiamo percorso… il collo fumante: come nel libro I (cfr. I, 351-514,T7,nota44),Virgilioconcludecon

un’immaginetrattadaigiochicircensi:ilpoetahapercorsoungrandetrattodistra-da, e i cavalli, sudati,hannobisognodiriposo; è il momento di liberare il lorocollodalfrenodellapoesiadidascalica.