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Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dopo la Messa in Piazza san Pietro nella Domenica delle Palme 28 marzo 2010 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dopo la Messa in Piazza san Pietro nella Domenica delle Palme 28 marzo 2010

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Il Venerabile Giovanni Paolo II volle cogliere quella occasione e, commemorando lingresso di Cristo in Gerusalemme acclamato dai suoi giovani discepoli, diede inizio alle Giornate Mondiali della Giovent. Da allora, la Domenica delle Palme ha acquisito questa caratteristica, che ogni due o tre anni si manifesta anche nei grandi incontri mondiali, tracciando una sorta di pellegrinaggio giovanile attraverso lintero pianeta alla sequela di Ges.

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25 anni or sono, il mio amato Predecessore invit i giovani a professare la loro fede in Cristo che "ha preso su di s la causa delluomo" (Omelia, 31 marzo 1985).

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Oggi io rinnovo questo appello alla nuova generazione, a dare testimonianza con la forza mite e luminosa della verit, perch agli uomini e alle donne del terzo millennio non manchi il modello pi autentico: Ges Cristo. Consegno questo mandato in particolare ai 300 delegati del Forum Internazionale dei Giovani, venuti da ogni parte del mondo, convocati dal Pontificio Consiglio per i Laici.

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In particolare i giovani venuti da varie citt e diocesi. Cari amici, non temete quando il seguire Cristo comporta incomprensioni e offese. Servitelo nelle persone pi fragili e svantaggiate, in particolare nei vostri coetanei in difficolt. A questo proposito, desidero assicurare anche una speciale preghiera per la Giornata mondiale dei portatori di autismo, promossa dallONU, che ricorrer il prossimo 2 aprile.

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In questo momento, il nostro pensiero e il nostro cuore si dirigono in modo particolare a Gerusalemme, dove il mistero pasquale si compiuto. Sono profondamente addolorato per i recenti contrasti e per le tensioni verificatisi ancora una volta in quella Citt, che patria spirituale di Cristiani, Ebrei e Musulmani, profezia e promessa di quelluniversale riconciliazione che Dio desidera per tutta la famiglia umana.

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La pace un dono che Dio affida alla responsabilit umana, affinch lo coltivi attraverso il dialogo e il rispetto dei diritti di tutti, la riconciliazione e il perdono. Preghiamo, quindi, perch i responsabili delle sorti di Gerusalemme intraprendano con coraggio la via della pace e la seguano con perseveranza!

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Cari fratelli e sorelle! Come fece Ges con il discepolo Giovanni, anchio vi affido a Maria, dicendovi: Ecco la vostra madre (cfr Gv 19,27). A Lei ci rivolgiamo tutti con fiducia filiale, recitando insieme la preghiera dellAngelus.

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