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Piccola criminalità, grande danno per il turismo periodico dell’ EBTL sull’andamento del turismo a Roma e nel Lazio 8 16 Osservatorio: Maggio e Giugno ok Un pezzo d’Italia nel cuore di Tokyo Turismo subacqueo nel reatino Destinazione Lepini 22 24 n. III - 2015 Poste Italiane SPA- Spedizione in abbonamento postale70% - DCB Roma - N° 3- 2015 ISO 9001 certificato n° 356673 QM08 In caso di mancato recapito si prega di ritornare all’ufficio di Roma Romanina per la restituzione al mittente previo addebito © Jorge Royan

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Piccola criminalità, grande danno per il turismo

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8 16Osservatorio: Maggio e Giugno ok

Un pezzo d’Italia nelcuore di Tokyo

Turismo subacqueo nel reatino

Destinazione Lepini

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Controlli delle forze dell’ordine a Roma

Assessorato al turismo

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Stampa: Grafica Di Marcotullio

Romafinito di stampare:Settembre 2015

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Sommario

4 Le tasse uccidono economia e benessere

8 Maggio e Giugno ok per Roma e il suo hinterlandFlavia Aiello

11 Giugno positivo per FiumicinoFlavia Aiello

12Piccola criminalità, grandedanno per il turismoFranz Gustincich

14 Torri di Porsenna, un Eden di ristoro e benessereGiancarlo Elia Valori

16 La Cittadella, un pezzo d’Italia nel cuore di TokyoMassimo Succi

20 Museo delle mura, testimone della grandezza di RomaSara Alvaro

22 Turismo subacqueo nel reatinoIlaria Morini

24 Destinazione LepiniAndrea Di Lello

26 La Tuscia consacra Agostoal nettare di BaccoAlessandro Quami

28 Dirigenti dell’agenzia delle entrate “decaduti”a cura di Maurizio Fantaccione

31 Con “Torno Subito” esperienze di studio e lavoro in Italia e all’esteroa cura di EBTL

33 Fondi interprofessionalia cura di EBTL

Intervista

Osservatorio

Tribuna del lavoro

4Le tasse uccidono economia e benessereSecondo il professore Guglielmo Piombini, esponente del liber-tarismo in Italia, «la vulgata dominante vuole farci credere chela crisi attuale sia stata prodotta dal mercato sregolato o dalla“finanza internazionale”. In realtà non esiste alcun neo-liberi-smo o liberismo selvaggio; al contrario viviamo nell’epoca dimaggior statalismo di tutta la nostra storia». Sempre secondoPiombini le 250mila leggi che nel nostro Paese regolano minu-ziosamente qualsiasi attività economica e l’enorme pressionefiscale prima o poi avranno come esito l’implosione della no-stra economia, analogamente a quanto è avvenuto negli expaesi socialisti; per questo è urgente tornare ad una tassazio-ne ragionevole, anche perché «se guardiamo alla storia d’Ita-lia dal dopoguerra a oggi, notiamo una costante: l’aumentodella tassazione ha sempre provocato un calo del prodotto in-terno lordo»

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Il professore Guglielmo Piom-bini si è laureato in giurispru-denza presso la facoltà di Bo-

logna; ha collaborato con saggi earticoli a quotidiani e riviste co-me Il Foglio, Libero, Il Domeni-cale, Fondazione Liberal e cura

la rubrica "Contro-corrente" per la rivi-sta Liber@mente. Hainsegnato alla Scuo-la di Liberalismo"Ludwig von Mises"e lo abbiamo intervi-stato come esponen-te del libertarismo.

Professore, c’è spes-so confusione, so-prattutto per i nonaddetti ai lavori, frai termini “liberi-smo”, “liberalismo”e “libertarismo”.Quali sono le carat-teristiche principa-li della teoria liber-taria?«Il libertarismo è unateoria politica che si

è sviluppata negli Stati Uniti apartire dagli anni Sessanta del se-colo scorso e oggi rappresental’espressione più moderna e co-erente del liberalismo classico. Ilibertarians sono strenui difen-sori della libertà individuale edella proprietà privata e voglio-

no ridurre ai minimi termini, oaddirittura eliminare del tutto, lapresenza dello Stato. Per quan-to riguarda il “liberismo”, si trat-ta di un termine usato quasi esclu-sivamente in Italia per indicareuna dottrina favorevole alle li-bertà economiche. Non c’è perònessuna ragione di fare questa di-stinzione tra libertà economichee libertà d’altro tipo, civili o per-sonali».

Che cosa si intende per libertà in-dividuale nella teoria libertaria?«La concezione della libertà in-dividuale nella teoria libertaria èmolto chiara. Tutte le condotte in-dividuali, anche quelle conside-rate immorali o spregevoli, devo-no essere permesse se non viola-no l’uguale libertà degli altri. Que-sta libertà però si ferma davantiall’intangibilità della sfera perso-nale altrui».

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Guglielmo Piombini

Le tasse uccidono economia e benessere

«La vulgatadominante vuolefarci credere che lacrisi attuale sia stataprodotta dalmercato sregolato odalla “finanzainternazionale”. Inrealtà non esistealcun neo-liberismoo liberismoselvaggio; alcontrario, viviamonell’epoca dimaggior statalismodi tutta la nostrastoria»

Intervista a Guglielmo Piombini,esponente in Italia del libertarismo

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Cosa afferma l’ “assioma di nonaggressione” che sta alla basedella teoria libertaria?«Afferma che nessuno individuoo gruppo di individui, quindi nem-meno un governo o una maggio-ranza, può dare inizio a un’ag-gressione contro l’incolumità per-sonale, la libertà o la proprietà diun altro individuo. L’uso della for-za è permesso solo per difender-si da una minaccia o come rispo-sta ad una precedente aggressio-ne. L’aspetto interessante del prin-cipio di non aggressione è che,almeno a parole, tutti lo condivi-dono. Solo i libertari però ne trag-gono le logiche conseguenze e loapplicano in maniera rigorosa».

Parliamo della crisi economicache sta attraversando il nostroPaese e non solo. Quali sono se-condo lei le cause? «La vulgata dominante vuole far-ci credere che la crisi attuale siastata prodotta dal mercato srego-lato o dalla “finanza internazio-nale”. In realtà non esiste alcunneo-liberismo o liberismo selvag-gio; al contrario, viviamo nel -l’epoca di maggior statalismo ditutta la nostra storia. Per quanto

riguarda l’Italia, lo confermanotutti gli indicatori: livello di spe-sa pubblica (più di 800 miliardiall’anno; nel 2001 era poco piùdi 500 miliardi. L’aumento è sta-to quindi del 50% in poco più didieci anni!); debito pubblico (alrecord storico del 135 %); tassa-zione (70 % reale sulle imprese:altro record forse mondiale); re-golamentazioni minuziose di qual-siasi attività (250.000 leggi, se visembrano poche). Stiamo quindiassistendo all’ennesima crisi do-vuta agli eccessi dell’interventi-smo pubblico e delle politichekeynesiane».

Possibili vie d’uscita, secondo lei?«Non se ne esce se non si riduco-no enormemente le imposte, laspesa statale e il numero di colo-ro che vivono di spesa pubblica».

Quali sono gli argomenti a fa-vore di una bassa tassazione?«Innanzitutto le tasse costituisco-no sempre una limitazione dellalibertà, perché l’individuo nonpuò utilizzare liberamente unaparte del reddito che ha prodotto,ma deve spenderlo secondo quan-to ha deciso il potere politico. Per

questa ragione i libertari assimi-lano la tassazione al lavoro for-zato».

Sul piano economico, invece?«Sul piano economico l’alta tas-sazione distorce fortemente gliincentivi a lavorare, a produrre,a investire e ad assumersi rischidi natura economica.Nessun sistema eco-nomico dinamico edefficiente può soprav-vivere a una pressio-ne fiscale complessi-va sulle imprese (to-tal tax rate) vicina al70 per cento, comec’è in Italia».

Quali, invece, i be-nefici risultanti dauna bassa tassazio-ne?«La riduzione delletasse stimola forte-mente la crescita eco-nomica, trasferendo risorse dalsettore pubblico, dove sono spes-so sprecate o utilizzate in manie-ra inefficiente, al settore privato,generalmente più produttivo. Lacrescita reale dell’economia è mol-

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«Oggi, con unatassazione e unaspesa pubblica fuoricontrollo, l’Italia èentrata in un declinoeconomicoirreversibile, che siconcluderà moltoprobabilmente conun collassoeconomico, propriocome avvenuto negliex paesi comunisti»

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to più vantaggiosa, per il lavora-tore medio, di qualsiasi schemaredistributivo del reddito effet-tuato dallo Stato. La riduzionedelle tasse, inoltre, riduce forte-mente l’evasione fiscale, l’elusio-ne e l’economia sommersa. Unabassa pressione fiscale rende in-fatti l’evasione poco attraente.Anche per questa ragione il tagliodelle tasse spesso aumenta, e nondiminuisce, le entrate fiscali del-lo stato».

Questa affermazione sembracontrointuitiva…«Sì, ma è stata spesso conferma-ta dall’esperienza storica. Le ri-duzioni fiscali producono, infat-ti, un forte stimolo alla produzio-ne e al commercio, e in un’eco-nomia in forte crescita cresconoparallelamente anche le entratefiscali».

Tasse e spesa pubblica. In qua-le rapporto sono?«L’azione fiscale e di spesa del-lo Stato divide sempre la societàin due categorie: i pagatori di tas-se e i consumatori di tasse. I pri-mi sono tutti coloro che lavoranonel settore privato come autono-mi o dipendenti; i secondi sono

tutticoloroche vivonodi spesa pubbli-ca: politici, statali,pensionati retributivi che ricevo-no pensioni non commisurate aicontributi che hanno versato. Iprimi pagano le tasse, i secondile intascano. Le crisi economichesi verificano tutte le volte in cuiil numero dei consumatori di tas-se diventa troppo alto rispetto aquello dei produttori. È questa og-gi la situazione dell’Italia. Vivia-mo in uno Stato classista che per-seguita e depreda i lavoratori delsettore privato, cioè gli unici chedi fatto producono ricchezza esopportano per intero il carico fi-scale, per tutelare legioni di di-pendenti statali improduttivi, pen-sionati d’oro o baby, membri pri-vilegiati della casta e altri spre-chi colossali».

Fiscalità e prodotto interno lor-do. In che modo sono legati nelcaso italiano?

«Seguar-

diamo allastoria d’Italia

dal dopoguerra a og-gi, notiamo una costante: l’au-mento della tassazione ha sempreprovocato un calo del prodotto in-terno lordo. Negli anni ’50 e ’60la tassazione era molto bassa e icontrolli fiscali molto blandi: nona caso c’è stato il miracolo eco-nomico e gli italiani sono rapida-mente passati dalla miseria al be-nessere; negli anni ’70 e ’80 latassazione è la spesa pubblica so-no aumentate, e la crescita è di-minuita; negli anni ’90 e 2000 latassazione è ulteriormente aumen-tata e la crescita è scomparsa. Og-gi, con una tassazione e una spe-sa pubblica fuori controllo, l’Ita-lia è entrata in un declino econo-mico irreversibile, che si conclu-derà molto probabilmente con uncollasso economico, proprio co-me avvenuto negli ex paesi co-munisti. I motivi, in ultima ana-lisi, sono sempre gli stessi».

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Il 2015 prosegue con il segnopositivo per gli esercizi alber-ghieri di Roma e del suo hin-

terland, a conferma sia della for-te capacità attrattiva di Roma Ca-pitale e dell'intera Città Metropo-litana, sia dell'efficacia delle po-litiche e delle azioni di marketingdegli operatori del settore.L’analisi dei dati sull’andamento della domanda tu-ristica negli alberghi della Città Metropolitana di

Roma Capitale nel periodo Maggio - Giugno evi-denzia la crescita della domanda sia sul fronte de-

Maggio e Giugno ok per Roma e il suo hinterland

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■ Fig. 1 - Var. % arrivi e presenze negli alberghi della Provincia di Roma - Maggio - Giugno 2015

Tabella 1 - Provincia di Roma (Totale) - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Maggio-Giugno 2015

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 184.669 395.098 1.316.204 2.808.636 759.378 1.885.118 216.279 487.281 46.177 108.926 2.522.707 5.685.059

Italiani 34.651 54.735 412.304 699.756 300.731 599.819 123.790 239.142 26.782 61.327 898.258 1.654.779

Stranieri 150.018 340.363 903.900 2.108.880 458.647 1.285.299 92.489 248.139 19.395 47.599 1.624.449 4.030.280

Flavia Aiello

Tabella 2 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Maggio-Giugno 2015 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 6,84 8,49 7,24 6,91 3,28 3,37 2,29 2,13 2,32 2,62 5,47 5,31

Italiani 4,40 4,50 6,19 4,66 3,63 2,73 1,25 1,11 4,09 3,72 4,49 3,39

Stranieri 7,42 9,16 7,73 7,67 3,06 3,67 3,72 3,12 -0,02 1,22 6,02 6,12

Tabella 3 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Maggio-Giugno 2015

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 184.669 395.098 1.072.663 2.432.392 603.422 1.541.254 177.003 405.740 38.170 90.642 2.075.927 4.865.126

Italiani 34.651 54.735 321.203 552.062 209.275 386.583 88.051 165.050 19.881 45.019 673.061 1.203.449

Stranieri 150.018 340.363 751.460 1.880.330 394.147 1.154.671 88.952 240.690 18.289 45.623 1.402.866 3.661.677

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*N.B. : per motivi di riservatezza,

i dati degli hotel a 5 stelle dell’hinterland di Roma sono inclusi nei dati

degli hotel a 4 stelle

gli arrivi sia su quello delle pre-senze.Nel periodo in esame gli alberghidell’area hanno registrato2.522.707 arrivi e 5.685.059 pre-senze, con una crescita rispetti-vamente di +5,47% e di +5,31%.La domanda italiana ha registra-to una ripresa sia negli arrivi con898.258 arrivi (+4,49%) sia nel-le presenze con 1.654.779(+3,39%). La domanda estera haavuto un trend positivo più mar-cato con 1.624.449 arrivi (+6,02%) e 4.030.280 pre-senze (+6,12%) (tabella 1 e 2).Sul fronte della domanda estera, si segnala la posi-tiva performance della domanda europea (702.359

arrivi con +5,18% e 1.952.462 presenze con+5,53%). Come si vede dalle tabelle da 3 a 6, l’andamentopositivo del bimestre coinvolge sia il mercato di

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Riprendono gli arrivi degli italiani mentre vanno molto bene gli stranieri, soprattutto europei IL

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■ Fig. 2 - Var. % arrivi e presenze negli alberghi di Roma - Maggio - Giugno 2015

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Tabella 4 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Maggio-Giugno 2015 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 6,84 8,49 6,80 6,67 3,73 3,78 2,61 2,55 3,06 3,33 5,46 5,47

Italiani 4,40 4,50 5,72 3,96 3,24 2,30 0,76 0,96 5,89 5,41 4,21 3,08

Stranieri 7,42 9,16 7,26 7,49 4,00 4,29 4,50 3,67 0,14 1,37 6,07 6,27

Tabella 5 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Maggio-Giugno 2015

PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 243.541 376.244 155.956 343.864 39.276 81.541 8.007 18.284 446.780 819.933

Italiani 91.101 147.694 91.456 213.236 35.739 74.092 6.901 16.308 225.197 451.330

Stranieri 152.440 228.550 64.500 130.628 3.537 7.449 1.106 1.976 221.583 368.603

Tabella 6 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Maggio-Giugno 2015 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 7,80 6,43 3,09 2,36 0,11 -0,23 -4,41 -7,11 4,70 3,38

Italiani 7,61 6,94 3,21 2,19 0,89 1,24 -5,09 -8,17 3,93 2,89

Stranieri 7,94 6,05 2,89 2,66 -5,54 -9,62 0,48 0,57 5,72 4,08

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Roma Capitale, sia quello del -l’hinterland.A Roma la crescita degli arrivicomplessivi è stata di +5,46%,quella delle presenze complessi-ve è stata di +5,47%. In partico-lare la domanda italiana a Romaha registrato un incremento nelbimestre di +4,21% negli arrividi +3,08% nelle presenze, men-tre la domanda estera ha registra-to una crescita di +6,07% negliarrivi e di +6,27% nelle presenze. Negli alberghidell’hinterland è stata registrata una crescita di5,51% negli arrivi e del 4,41% nelle presenze. Ladomanda italiana è cresciuta del 5,34% negli arri-

vi e di 4,24% nelle presenze. La domanda prove-niente dall’estero ha registrato un incremento di5,69% negli arrivi e del 4,61% nelle presenze (ta-belle 5 e 6).

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■ Fig. 3 - Var. % arrivi e presenze negli alberghi dell'hinterland di Roma - Maggio - Giugno 2015

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MUNICIPI DI ROMA

Distribuzione degli arrivi e delle presenze negli alberghi per Municipi - Giugno 2015Valori assoluti Composizione % Variazione %

su stesso mese a.p.Municipi Arrivi Presenze Permanenza Arrivi Presenze Arrivi Presenze

media

Municipio 1 603.355 1.391.189 2,31 60,71% 60,03% 5,09% 5,05%

Municipio 2 77.126 182.899 2,37 7,76% 7,89% 3,43% 2,85%

Municipio 3 13.109 28.927 2,21 1,32% 1,25% 10,13% 4,57%

Municipio 4 14.508 34.967 2,41 1,46% 1,51% 13,49% 19,69%

Municipio 5 12.110 27.435 2,27 1,22% 1,18% -16,12% -12,60%

Municipio 6 17.393 42.573 2,45 1,75% 1,84% 3,05% 6,10%

Municipio 7 26.539 58.837 2,22 2,67% 2,54% 31,82% 36,53%

Municipio 8 8.970 18.541 2,07 0,90% 0,80% 3,32% -0,97%

Municipio 9 42.089 113.046 2,69 4,23% 4,88% 3,82% 12,07%

Municipio 10 16.633 28.977 1,74 1,67% 1,25% 27,55% 8,71%

Municipio 11 29.607 78.082 2,64 2,98% 3,37% 5,09% 11,76%

Municipio 12 29.921 71.687 2,40 3,01% 3,09% -7,45% -2,29%

Municipio 13 61.038 148.608 2,43 6,14% 6,41% 8,03% 12,11%

Municipio 14 24.378 52.883 2,17 2,45% 2,28% 4,79% 3,81%

Municipio 15 17.236 38.942 2,26 1,73% 1,68% -6,62% -6,02%

Totale 994.012 2.317.593 2,33 100,00% 100,00% 5,10 5,92

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Page 11: 8 16 22 24Tribuna del lavoro 4 Le tasse uccidono economia e benessere Secondo il professore Guglielmo Piombini, esponente del liber-tarismo in Italia, «la vulgata dominante vuole

L’andamento della domanda turistica negli

esercizi alberghieri di Fiumicino ha regi-strato nel mese di Giugno un trend com-

plessivamente positivo sul fronte degli arrivi edelle presenze.La domanda complessiva negli hotel di Fiumici-no è stata pari a 55.860 arrivi (+4,73%) e 76.699presenze (+3,31%), con un tasso d’occupazionemedio dell'80,97% per le camere e del 73,23%dei letti (tabelle 1, 2, 3).

La domanda italiana ha registrato una crescitadel +3,84% negli arrivi mentre le presenze han-no registrato una leggera flessione di -1,57%.La domanda estera ha registrato +5,06% negliarrivi e +5,48% nelle presenze. I dati per singo-le nazionalità di provenienza della domanda este-ra vedono il primato della domanda provenien-te dagli Usa (37,46% della domanda estera), se-guita da quella proveniente del Regno Unito(5,75%) (tab. 1).

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Tab 1 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri. Giugno 2015

Totale Giugno 2015 Valori % Diff% Gugno 2015/2014 Valori assoluti 2014

Totale 55.860 76.699 1,37 100,00 100,00 4,73 3,31 53.337 74.242

Italiani 14.783 22.492 1,52 26,46 29,33 3,84 -1,57 14.237 22.851

Stranieri 41.077 54.207 1,32 73,54 70,67 5,06 5,48 39.100 51.391

di cui:

Francia 901 1.178 1,31 2,19 2,17 -16,11 -15,01 1.074 1.386

Germania 871 1.620 1,86 2,12 2,99 9,28 13,52 797 1.427

Regno Unito 2.051 3.119 1,52 4,99 5,75 24,53 41,07 1.647 2.211

USA 17.662 20.307 1,15 43,00 37,46 8,22 6,51 16.321 19.065

Giappone 516 805 1,56 1,26 1,49 -23,56 -19,98 675 1.006

Tab 2 - Tasso di occupazione cameree letti negli hotel. Giugno 2015

Giugno 2015 Giugno 2014Camere Letti Camere Letti

4 stelle 87,62 75,65 88,87 75,35

3 stelle 68,22 70,83 74,84 80,43

2 stelle 24,33 45,48 15,06 24,87

1 stella 7,17 11,20 4,70 5,36

Totale 80,97 73,23 80,85 72,49

Tab 2 bis - Esercizi alberghieriGiugno 2015

N. Hotel Camere Letti

5 stelle - - -

4 stelle 8 1.325 2.659

3 stelle 12 313 706

2 stelle 5 55 90

1 stella 2 23 36

Totale 27 1.716 3.491

Tab 3 - Quote di mercato per categoria di hotel. Giugno 2015

Italiani Stranieri Totale

Categoria Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

4 e 3 stelle 96,57 95,56 99,59 99,36 98,79 98,24

2 e 1 stella 3,43 4,44 0,41 0,64 1,21 1,76

Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Tab 4 - Arrivi, presenze e permanenza media per categoria di hotel. Giugno 2015Italiani Stranieri Totale

Categoria Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media

4 e 3 stelle 14.277 21.492 1,51 40.908 53.858 1,32 55.185 75.350 1,37

2 e 1 stella 506 1.000 1,98 169 349 2,07 675 1.349 2,00

Totale 14.783 22.492 1,52 41.077 54.207 1,32 55.860 76.699 1,37

Giugno positivo per FiumicinoLeggera flessione (-1,57%) delle presenze di italiani

Flavia Aiello

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«Ieri sono state arrestate, edoggi sono già nella metro-politana a rubare ai turi-

sti», commenta Giorgio Pisani, 54anni, che la metropolitana la pren-de tutti i giorni alla stessa ora. E’la domanda che si fanno in moltiquando vedono il solito gruppet-to di ragazze zingare con infanti«a tracolla». Sono proprio questibambini il motivo della loro liber-tà e del fatto che non sono i mari-ti a dedicarsi alla lucrosa attivitàdel furto. L’articolo 275 del codi-ce di procedura penale recita che:«Quando imputati siano donna in-cinta o madre di prole di età nonsuperiore a 6 anni (…) non può es-sere disposta né mantenuta la cu-

stodia in carcere, sal-vo esigenze di ecce-zionale rilevanza»L’eccezionale rilevan-za, tuttavia, essendoa discrezione del ma-gistrato, dovrebbe es-sere dettata dall’emer-genza microcrimina-lità che pervade legrandi città e stringela sua morsa soprat-tutto intorno ai turisti.Lo scorso anno fecemolto scalpore l’av-vertimento lanciato dalministero degli Este-

ri britannico sui rischi nel recarsia Roma, indicando anche zone edorari di maggior pericolo. Il sinda-co reagì seccamente, citando i da-ti dell’Unione europea, forniti daEurostat e dal database del crimi-ne, dimostrando che la città menosicura ed a più alto tasso di crimi-

nalità, anche contro i turisti, era -e permane tutt’ora - la capitale delRegno Unito. Nei siti governativibritannico e statunitense dove sipossono trovare i consigli per i viag-giatori, spesso è indicato Campode’Fiori come zona ad alto rischioper le violenze e l’ubriachezza, di-menticando di sottolineare che al-meno la metà dell’alcol acquista-to in piazza o nei dintorni, è bevu-to da turisti inglesi, facili alla vio-lenza. La lista, ma sarebbe meglioparlare di liste, poiché tutti i paesioffrono suggerimenti ed avvisi sul-la sicurezza ai propri cittadini cheviaggiano all’estero, prosegue in-dicando l’autobus 64 come prefe-rito dai borseggiatori; i bar intor-no al Colosseo, a Piazza Navona eColle Oppio per il rischio di esse-re drogati e rapinati, soprattutto sesi è viaggiatori solitari o, se si èdonna, di subire violenze sessua-li; ma anche la linea 40 dell’Atac,i tassisti abusivi, i giovani rapina-tori che lavorano in gruppo sia nel-la metropolitana che nelle strade.

I tedeschi aggiungono qualche no-ta su come difendersi dai criminipiù comuni mentre i francesi av-vertono che se si viaggia in auto-mobile è meglio tenere sempre por-te e finestrini chiusi.Nulla di nuovo sotto il sole, co-munque, poiché anche la nostraFarnesina mette in guardia i viag-giatori dello stivale sui pericoli ne-gli altri paesi, e tra quelli europeil’Inghilterra è in testa alla classi-fica. Per quanto riguarda la vio-lenza Roma al contrario non è nem-meno tra le prime dieci del mon-do (Londra apre la classifica, poiVienna, e Parigi al 10° posto) edè “solo” seconda per i borseggi,dopo Barcellona. Queste liste do-vrebbero aiutarci ad affrontare iproblemi, e renderci consapevoliche sono i comportamenti quoti-diani di indifferenza ad alimenta-re il degrado.La microcriminalità rapace sce-glie le proprie vittime tra i turisti,specialmente quelli asiatici o cen-troamericani, perché hanno impa-

Piccola criminalità, grande danno per il turismo

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Franz Gustincich

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Per quanto riguardala violenza Roma alcontrario non ènemmeno tra leprime dieci delmondo (Londra aprela classifica, poiVienna, e Parigi al10° posto) ed è“solo” seconda per iborseggi, dopoBarcellona.

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rato che questi prediligono viag-giare con contanti anziché carte dicredito o traveller’s chèque. Tut-tavia il fenomeno rientra nel de-grado generale che attanaglia laCapitale da alcuni anni e dell’ere-dità lasciata nei decenni dagli am-ministratori della città, come ci ri-corda il New York Times dalle suecolonne, che oggi, finiti i soldi,emerge in tutta la sua drammati-cità. Investigatori e magistrati so-stengono che Roma sia governa-ta da quarantasei bande di crimi-nali, dai Casamonica alla ’ndan-gheta, e che contrariamente a quan-to ci si potrebbe aspettare, per ope-rare nel crimine è meglio avereuna città tranquilla, dove la micro-criminalità sia ridotta al minimo,piuttosto del caos che toglie risor-se alle forze di polizia. Perché per

ogni scippo o borseggio ai dannidi un turista, ci sono decine di al-tri reati quali usura, estorsione, ra-pine, furti in appartamento, di au-to, spaccio…Nonostante la campagna denigra-toria (ma motivata) globale controRoma, il turismo cresce. E’ proba-bilmente l’effetto Papa, poiché il6% di visitatori in più provengonoprevalentemente dal Sudamerica.Scendono i pernottamenti, a dimo-strazione che il turismo romano èsempre più «mordi e fuggi», Ed èproprio ad un gruppo di sudameri-cani «fai da te» che ci rivolgiamoper saperne di più: «Roma è trop-po cara per starci più giorni», ed unaltro incalza, indicando un vigileurbano «ed è pericolosa, poca po-lizia per quello che servirebbe». Lacampagna funziona, a Roma non

si rinuncia perché è una meta es-senziale per la storia, per la religio-ne, per l’arte, ma è costosa e peri-colosa. Poiché è della sicurezza checi stiamo occupando, non possia-mo fare a meno di citare una ten-denza che richiederebbe molto piùsenso civico da parte dei cittadini:quella del «pizzo» sui biglietti deltrasporto pubblico. Soprattutto aTermini è ormai prassi quotidiana,sia in superficie accanto alle ma-chine emettitrici di biglietti ferro-viari, che nella metropolitana, tro-vare persone che pretendono di aiu-tare a fare il biglietto in cambio diuna mancia o, peggio, per distrar-re mentre un complice sottrae il por-tafoglio. Ci avviciniamo per segna-lare il fatto ad una delle guardie pri-vate che dovrebbero provvedere al-la sicurezza dei viaggiatori, ma gen-tilmente e desolato ci spiega chenon può intervenire senon in caso di flagran-za su un furto, altri-menti rischia di esse-re denunciato e per-dere il lavoro. Lo stes-so accade quandovengono chiamati perdenunciare un furtocon i responsabili an-cora presenti. Quasigli stessi problemi lideve affrontare la po-lizia. «Ho compratouna casetta in Kenya,non sarà il posto piùsicuro del mondo maè bello ed economicoe la polizia ha il pote-re di arrestare i delin-quenti che, se vengo-no condannati, scon-tano la pena. Tra un anno andrò inpensione e mi trasferirò lì». Chiparla è un commerciante di Pratiche dovrà affrontare un processoper lesioni: ha fermato per un brac-cio una ragazzina con ancora ilportafoglio di un turista in mano.Forse dovrà risarcirla. La ragazzi-na? A piede libero, era incinta. Ilcerchio si chiude.

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Soprattutto aTermini è ormaiprassi quotidiana,sia in superficieaccanto allemachine emettitricidi biglietti ferroviari,che nellametropolitana,trovare persone chepretendono diaiutare a fare ilbiglietto in cambio diuna mancia o,peggio, per distrarrementre un complicesottrae il portafoglio

Roma è ancora tra le città più sicure ma il degrado c’è e va affrontato

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La storia è anche intessutadi aneddoti dai quali spes-so si ricavano i motivi di

fondo di una epoca, elementi delcostume e della tradizione checaratterizzano l’habitat e il mo-dus vivendi d’una comunità. Egli aneddoti sono e saranno il sa-le dell’avidità conoscitiva del-l’uomo e non soltanto dello stu-dioso. Eccone uno esilarante: ilXIV Giubileo del 1650, con Pa-

pa Innocenzo X re-gnante; per l’attesis-simo avvenimentoera stato delegato adaprire la “Porta San-ta” il cardinale Alde-rano Cybo-Malaspi-na. Imperava a queltempo a Roma, an-che per l’avvenentegrazia femminile, lapotentissima donnaOlimpia Maidalchi-

ni, soprannominata Pimpaccia,che nella Chiesa fruiva d’un po-sto regale perché consorte del de-funto fratello del papa, donde lasua influenza anche sul potere de-cisionale.Il cardinale Alderano Cybo-Ma-laspina purtroppo ritardava. In as-

senza di radio, televisioni e gior-nali le notizie beneficiavano del“passaparola” che avevano alme-no due handicap: arrivavano aldestinatario sistematicamente inconsiderevole ritardo e creavanostati di perplessità, di sospetto e,talvolta, anche d’allarme non po-tendo spiegare su due piedi il per-ché dell’impunità. Nessuno quin-di era in grado di sciogliere il no-do. Qualcuno addirittura avevaavanzato l’ipotesi dell’agguato.Del grave ritardo del porporatoapprofittò la sempre accorta don-na Olimpia che prendendo, moresolito, la palla al balzo giusto fe-ce nominare sul campo il nipoti-no prediletto, diciasettenne appe-na, cardinale di santa romana Chie-sa e risolse, così, il problema contanto di benedizione e gratitudi-ne del romano Pontefice. E l’eminentissimo cardinale Al-derano Cybo-Malaspina? Si trovò di fronte al fatto compiu-to e dovette arrendersi all’eviden-za dei fatti. Il cronista annotò chenon se la prese e che anzi ringra-ziò Iddio d’avergli tolto dal cuo-re la sofferenza per le conseguen-ze, che ovviamente consideravainsanabili e gravi, evitate per la

provvidenziale soluzione di don-na Olimpia la quale, fortunata ol-tre misura, ebbe anche il privile-gio del ringraziamento dell’emi-nente porporato sostituito dal di-ciasettenne confratellino. Il per-ché del ritardo merita, anzi recla-ma, una spiegazione e una giusti-ficazione. Giunto in carrozza con sei caval-li alla periferia del versante occi-dentale del famosissimo bacinoperugino del Trasimeno, nelle vi-cinanze dell’antica Via Flaminia– oggi contrassegnata dal civico46: Località Giorgi in Petrignanodel Lago, Frazione di Castigliondel Lago – l’illustre porporato no-tò una vegetazione suggestiva,ubriacante; un’oasi naturalisticadi verde e di pace con al centroun incantevole complesso religio-so: il monastero di San Secondo,affidato alle cure di un priore e diquattro dinamici e poliedrici mo-naci olivetani, ambientalisti antelitteram. L’accoglienza fu eccezionale e ir-resistibile. Il priore, che pare sichiamasse padre Daniele, in unbatter d’occhio, organizzò uno diquei pranzi che di solito i bongu-stai definiscono luculliani. Si man-giò abbondantemente e si consu-marono fiumi di vino di produzio-ne del monastero. Tra un coscio-ne di capretto e un calice di vino,il cardinale cominciò ad avverti-re un certo formicolio agli occhie Morfeo preannunciava l’immi-nenza d’un sonno profondo e infin dei conti anche meritato. Se neaccorse il priore e fece subito pre-

Torri di Porsenna, un Eden di ristoro e benessere

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Giancarlo Elia Valori

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Giancarlo Elia Valori è presidente della merchant bank “La centra-

le Finanziaria Generale S.p.A.”; presidente della Cattedra sugli stu-

di della pace, la sicurezza e lo sviluppo internazionale presso la

Facoltà di relazioni internazionali della Peking University, nonché

professore straordinario di economia e politica internazionale nello

stesso Ateneo; è Honorable dell’Académie des Sciences dell’Insti-

tut de France.

Qui l’Arte Culinaria -da scrivere con leinziali maiuscole - hala magia del misteroda sciogliere.

La country house sulle rive delTrasimeno, carica di storia e di charme

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parare un letto in piume d’oca contanto di baldacchino rosso-porpo-ra. Nessuno è in grado di sapereper quante ore di seguito russò edormì l’insigne porporato. Ma tut-ti sanno, per grazia ricevuta e pertestimonianza diretta d’un princi-pe della Chiesa che da quel gior-no in poi sulle vestigia dell’origi-nario monastero è stata realizza-ta un bellissima struttura ricetti-va, che conserva intatta la sua ar-chitettura d’epoca sobriamente edelegantemente destinata ora al-l’accoglienza e al benessere deinumerosi ospiti. Quella traccia storica porta subi-to l’attenzione verso l’antico re-fettorio, tanto caro al cardinale Al-derano Cybo-Malaspina, dove viè ora uno dei più rinomati risto-ranti della regione, ubicato all’in-terno dell’incantevole complessoCountry house “Le Torri di Por-senna”. Una tappa che rimane, in-cancellabile, nella memoria stori-ca e in particolare nelle “papille”gustative e che diventa, d’incan-to, nostalgia struggente. Qui l’Arte Culinaria - da scrive-re con le inziali maiuscole - ha lamagia del mistero da sciogliere.Non solo! Ma continua con tut-to il suo splendore e il suo fasci-no a riproporsi come “oasi” di re-lax, nonché di piacere gestito, con

moderno poliedrismo, da Brunoe Marisella, imprenditori genia-li e intelligenti che diventano, aprimo acchito, irresistibilmentesimpatici e ospitali. Le “propo-ste”, poi fanno il resto. E il mi-racolo, come accadde per l’illu-stre porporato, si compie. Inevi-tabilmente. Il “mistero” attrattivo di questoincantevole country house immer-so nel verde d’una natura incan-tevole e incontaminata, dove siavverte spontaneamente anche ildesiderio di rilassarsi, ristorarsi einebriarsi di aromi e sapori, uni-ci più che rari, sta anche nella real-tà consolidata del “coinvolgimen-to”. Non solo. L’ambiente, il ser-vizio, la pulizia, l’accoglienza, ilcosto, sono ingredienti al super-lativo assoluto. Tra cui l’alta pro-fessionalità del personale, eviden-ziata magistralmente dall’esem-pio quotidiano della bravissimacuoca Mary, alla quale va ricono-sciuta la capacità di coinvolgerela clientela nella “curiosità infre-nabile” di assaporare le “propo-ste gastronomiche” che ella pro-muove e impone nella certezzapsicologica dell’applauso a sce-na aperta.Solo questo angolo suggestivo delTrasimeno è in grado di dare al-l’anima il brivido dell’immenso

nel gioco di vertiginose immagi-ni scolpite sulla roccia mai erosadel passato con proie-zioni nel tempo av-venire. Un luogo che,a conferma delle lo-di del cardinale Al-derano Cybo-Mala-spina, è un vero do-no di Dio. Un’oasi di pace, dun-que, dove lo spiritorespira in estasi il fa-scino di variegate im-magini che si intrec-ciano e si interseca-no armoniosamenteper ritrovarsi unite ecompatte nel miste-ro d’una luce soffu-sa, mai accecante,nella magia di anti-che civiltà intessutedi aneddoti avvincen-ti che ne vitalizzanoil tessuto storico. In conclusione la Country house“Le Torri di Porsenna” è comeuna suggestiva finestra spalanca-ta sull’infinito: uno spettacolounico nel quale si confondono leidee e tutto diventa misterioso:come il significativo aneddotodel cardinale Alderano Cybo-Ma-laspina che, in questo angolo dicielo, è sorriso di Dio.

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Un’oasi di pace,dove lo spirito respirain estasi il fascino divariegate immaginiche si intrecciano esi intersecanoarmoniosamente perritrovarsi unite ecompatte nel misterod’una luce soffusa,mai accecante, nellamagia di anticheciviltà intessute dianeddoti avvincentiche ne vitalizzano iltessuto storico.

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Massimo Succi

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DA TOKYO - Uno spot sotto ilcielo per l'Italia, trecentosessan-tacinque giorni l'anno. Questo po-trebbe essere lo slogan più adat-to per "La Cittadella", un'area pe-donale di circa 18.500 metri qua-drati a Kawasaki, città dell'areametropolitana di Tokyo che nel-l'intenzione di chi l’ha pensata edi chi l’ha poi progettata e realiz-zata, si ispira a un tipico borgocollinare italiano. In effetti, a po-chi minuti a piedi dalla fermatadel treno metropolitano della Nam-buLine, una volta lasciata la traf-ficata strada principale piena digrandi edifici ed imboccata unapiccola traversa, si entra attraver-so un ingresso ad arco in un am-

biente completamente diverso chericorda appunto un paesino italia-no. Il piccolo centro si sviluppadolcemente in verticale su tre li-velli e le strade, in alcuni tratti la-stricate con sampietrini, si sno-dano con discese e salite in un"percorso di scoperta" che guidail visitatore in una piacevole e ri-lassante passeggiata tra negozi,caffè e naturalmente ristoranti ita-liani; fino ad arrivare nella zonaalta, dove si trova un complessomultiplex composto da dodici sa-le cinematografiche chiamato,udite udite!, "Cinecittà". Nell'area, nata per offrire ai resi-denti di Kawasaki in primo luo-go e poi anche ai visitatori pro-

venienti da altri quartieri di Tok-yo momenti di divertimento e diintrattenimento, oltre alle multi-sale, sono stati creati altrispazi. Nella zona bassa ad esem-pio, al centro di una piazzetta, sitrova un piccolo anfiteatro congradinate ed al centro una fonta-na che a determinate ore del gior-no si trasforma in uno spettacolodi giochi d'acqua, luci e musicamentre il fine settimana artisti divari generi si esibiscono all'aper-to. Lo spazio “Club Città” inve-ce è destinato alla musica e puòaccogliere 1300 persone ma nonmancano aree per lo sport ed ilwellness. Chi invece sogna un ro-mantico matrimonio italian style

La Cittadella, un pezzo d’Italia nel cuore di Tokyo

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ecco pronta una cappella – l’im-mancabile chiesina di ogni nostropaese - dove simulare un classi-co matrimonio all'italiana. A con-solidare l'atmosfera “italica” de"La Cittadella" ci sono i tavoli al-l'aperto che permettono di gusta-re un drink o un pasto secondo ilnostro costume che tanto piace aigiapponesi quando vengono invacanza da noi ma che pochi lo-cali propongono in Giappone. Il carattere di “spot permanente”per il nostro Paese de “La Citta-della” viene rafforzato anche at-traverso l’organizzazione perio-dica di eventi culturali e di intrat-

tenimento che promuovono l'Ita-lia, non senza qualche incongruen-za. Come nel caso di Halloween,estranea alle nostre tradizioni, mache viene ugualmente festeggia-to per le strade del borgo con sfi-late in maschera. Comunque loscorso anno il costume più belloè stato premiato con una sommain denaro e un biglietto aereo perdue persone per l'Italia Insomma in Giappone, a Tokyo,abbiamo un formidabile incenti-vo a visitare il nostro Paese, permantenere vivo il ricordo di viag-gi già fatti o per stimolare il desi-derio di programmarne altri. Ma

a chi dobbiamo questo progetto?A qualche lungimirante operato-re turistico italiano o a qualchenostro illuminato politico? Nien-te affatto. “La Cittadella” è fruttodell'intuizione di una giapponese,la signora Koko Misu, innamora-ta dell'Italia, che l’ha realizzataassieme al figlio Alessandro, a cuida pochi giorni la signora Misuha passato la presidenza dell'a-zienda di famiglia. La Misu haereditato la Kawasaki Misu co.Ltd - oggi Città Entertaiment coLtd - azienda giapponese leadernel settore dell'intrattenimento edella costruzione di sale cinema-tografiche fondata dal nonno nel1922 cui si deve l’apertura del pri-mo cinema a Nippori, quartiere diTokyo. Nel 1936 poi l'azienda este-se la sua attività nell'allora città diKawasaki, dove realizzò tra l'al-tro la Kawasaki Street Cinema de-dicata al relax e allo svago. Dopola gestione del nonno e della mam-ma la signora Misu nel 2002 è ri-uscita a realizzare un suo sognoinaugurando “La Cit-tadella” a Kawasaki,nel frattempo divenu-ta un quartiere dellaCapitale nipponi-ca. «Originariamen-te le singole sale ci-nematografiche era-no in edifici separatie solo nel 2002 è sor-to il complesso di“Cinecittà”», spiegala nostra imprenditri-ce, «il cui nome è ve-nuto fuori dalla tra-duzione del termine giapponeseeiga, cinema, e machi, città. Perdare una nuova immagine all'a-zienda e rivitalizzare la zona diKawasaki abbiamo poi pensato disviluppare intorno alla nuova strut-tura altri luoghi di intrattenimen-to per i residenti, secondo la mis-sione originaria della KawasakiMisu Co. Ltd. Io ebbi l’idea di unaambientazione in stile europeo edessendo innamorata della storia,

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A rafforzare ilcarattere di “spotpermanente” per ilnostro Paese de “La Cittadella”l’organizzazioneperiodica di eventiculturali e diintrattenimento chepromuovono l'Italia

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Una imprenditrice giapponese ha creato un antico borgo, spot permanente per gli aspiranti turisti nipponici

Photo by CLIO

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della cultura, della moda e dellacucina italiana, al punto che il pa-pà di Alessandro è italiano, chie-si agli architetti di riproporre unpaesaggio caratteristico del vostroPaese» La signora Misu aveva inmente Capri ma la Jerde Partners-hip, famosa azienda americana in-caricata di realizzare il progettosi è ispirata alla caratteristica ar-chitettura medioevale del centrostorico di San Gimignano. A direil vero i nostri borghi sono tutt’al-tra cosa e probabilmente una dit-ta italiana avrebbe saputo fare mol-to meglio e ci sembra che anchela signora la pensi un po’ così; masiamo in Giappone e quella de “LaCittadella” sembra essere comun-que una scelta felice, poiché lo sti-le di vita italico è per i nipponiciparticolarmente attraente e anchese l’atmosfera non è proprio quel-la che noi italiani ci aspetterem-mo, riesce comunque a far veni-re voglia d’Italia e questo è quel-

lo che conta! «Man-giare all'aperto diecianni fa in Giapponeera molto inconsue-to», spiega ad esem-pio il neopresidenteAlessandro Misu.«Pochi caffè e risto-ranti avevano terraz-ze o spazi esterni, pe-raltro, occupati comesoluzione estrema so-lo se all'interno del lo-

cale non si trovava posto. ”La Cit-tadella”, invece, già dal 2002 pro-poneva questo stile ed oggi mol-ti giapponesi hanno scoperto ilpiacere di occupare tavoli esterniper gustare un buon piatto italia-no e conversare; proprio come setrovassero nella piazzetta del cen-tro del paese». Il signor Misu ci tiene anche a sot-tolineare che «l'atmosfera roman-tica e tranquilla di questo piccolocentro, con spazi e momenti di di-vertimento, attrae giovani ragaz-zi e ragazze che magari proprioqui si fidanzano e continuano poi

a venire per vedere un film, man-giare una pizza, sentire musica osemplicemente per fare una pas-seggiata là dove si sono conosciu-ti. Se le coppie si sposano qui tro-vano tutto quello che occorre peril loro matrimonio: dalla cappel-la al ristorante italiano per il pran-zo di nozze. Da sposati verrannoancora a passeggiare o a fare shop-ping con i figli che a loro voltavorranno tornare in questo luogodiventato a loro familiare, e cosìvia in una sorta di ciclo continuo».A “La Cittadella” tutto parla ita-liano e i ristoratori fanno la loroparte: la pizzeria “da Salvatore”,l'elegante ristorante “il Pinolo”,dove si organizzano anche i pran-zi di nozze, “al Pacioccone”, ilcui team giapponese fino a pocotempo fa aveva aperto una tratto-ria con lo stesso nome proprio aRoma. L’“Osteria Galileo” inve-ce è l'unico locale gestito da unochef italiano: Galileo Savastanodi Napoli, che con la sua tipica

simpatia partenopea e bravura hasaputo, oltre che proporre ai clien-ti i sapori tipici campani, trasfor-marsi in un ricercatissimo “uffi-cio informazioni” per chi si ac-cinge a viaggiare in Italia. Per il futuro Alessandro Misu hain mente, in continuità con il pro-getto della madre, di manteneree rafforzare l’identità italiana maper fare questo è convinto sia ne-cessario che “La Cittadella” ac-quisti anche una connotazione piùeuropea. Per questo ha in pro-gramma eventi legati alla cultu-ra ed alle tradizioni gastronomi-che di altri Paesi dell'Europa In conclusione, il Giappone non fi-nirà mai di stupirci. Innanzituttoper l’ammirazione che i giappone-si che hanno per l’Italia e in secon-do luogo perché constatiamo chementre noi europei pensiamo inmodo alquanto autolesionista alnostro futuro nel Sol levante c'è giàchi sta puntando sulle potenzialitàdi una Europa unita.

La Cittadella è fruttodell'intuizione di unagiapponese, lasignora Koko Misu,innamoratadell'Italia, che l’harealizzata assieme alfiglio Alessandro.

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Inizia dal Museo delle Mura ilnostro excursus tra alcuni deimusei romani che possono es-

sere visitati gratuitamente tutto l’an-no dai turisti. Il museo è ospitatoall’interno della Porta di San Seba-stiano delle Mura Aureliane, dovel’attuale percorso didattico è statorealizzato nel 1990. La particolari-tà di questo museo è visibile fin dal-l’esterno, grazie alla magnificenzacon cui si presenta al suo pubblico.L’imponenza delle mura Aurelia-ne, infatti, fa perdere il fiato a chili vede per la prima volta e a chi liha sempre visti con occhi distrattise solo si sofferma ad osservarledavvero. Costruite tra il 270 e il 275dopo Cristo dall’Imperatore Aure-

liano, sono ad oggi lemura di cinta più lun-ghe meglio e conser-vate al mondo.L’esposizione musea-le è suddivisa in treparti: antica, medie-vale e moderna, do-ve dei pannelli didat-tici ripercorrono lastoria dell’edificazio-ne della città, raccon-tando le vicende sto-riche e politiche chahanno favorito il pro-cesso di costruzionedell’urbe. Ma cerchia-mo di addentrarci inmaniera più appro-fondita in questo af-fascinante scorcio distoria; lo facciamocon chi lo conosce

molto bene: Ersilia Maria Lore-ti, responsabile del museo, allaquale innanzitutto chiediamo: per-ché un turista dovrebbe visitare

il museo delle Mura?«In realtà lo dovrebbero visitareanche i cittadini di Roma», rispon-de la responsabile, «perché la Por-ta S. Sebastiano, che ospita il mu-seo, è un luogo di grande fasci-no. Nei suoi spazi non sono espo-ste collezioni di arte antica, macon plastici e pannelli viene rac-contata la storia di una grandeopera dell’ingegneria romana, lemura di Aureliano, un fortifica-zione lunga quasi 19 chilometri,ampliata e restaurata attraverso isecoli, che ha difeso la città finoalla presa di Porta Pia nel 1870».

Qual è il percorso o le sale dicui consiglierebbe la visita?«Ogni spazio ha una sua peculia-

rità. Segnalo in particolare il sug-gestivo percorso lungo il cammi-no di ronda e le terrazze che siaprono sulla porta e su una delledue torri. Straordinaria è la storiadella trasformazione della portain studio e abitazione per il gerar-ca fascista Ettore Muti; di quel-l’intervento, diretto tra il 1940 eil 1943 dall’architetto Luigi Mo-retti, rimangono due mosaici supavimento di grande interesse».

Questo è forse uno dei rari ca-si in cui il museo colpisce il vi-sitatore fin dall’esterno, per lasua imponenza. Vuole darci deipiccolissimi cenni?«Le mura e le porte di Roma sonoun insieme monumentale di gran-

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Museo delle mura, testimonedella grandezza di Roma

Sara Alvaro

Prima tappa del viaggio tra i museicon ingresso gratuito della CapitalePorta S. Sebastiano

è un luogo di grandefascino. Nei suoispazi con plastici epannelli vieneraccontata la storiadi una grande operadell’ingegneriaromana: le mura diAureliano, unafortificazione lungaquasi 19 chilometri,ampliata erestaurata attraversoi secoli, che hadifeso la città finoalla presa di PortaPia nel 1870

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de rilevanza per il loro sviluppo eil loro stato di conservazione; mal-grado i danni dovuti al trascorreredei secoli e alla crescita della cit-tà, riescono tuttora a comunicarela grandezza del popolo che le ha

realizzate con notevoli abilità tec-niche e organizzative. La Porta S.Sebastiano, in particolare, spiccatra le altre per le forme architetto-niche, ma anche per il suo inseri-mento in un contesto paesaggisti-

co di grande suggestione».

Quali sono gli eventi in program-ma che un turista o un romanonon può assolutamente perdere?«Negli spazi del museo la Sovrin-tendenza Capitolina, in collabo-razione con Zètema o associazio-ni culturali, organizza periodica-mente mostre, visite guidate, con-certi, letture, aperitivi archeolo-gici, attività per bambini. Dun-que vale la pena visitare il Mu-seo delle Mura per scoprire la sto-ria di un’opera che rappresentaancora oggi un caposaldo dell’in-gegneria romana. Inoltre visitan-do il museo e facendo una pas-seggiata sulla terrazza sarà pos-sibile godere di uno dei paesaggipiù belli della Capitale»

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Turismo subacqueo nel rea-tino, una esperienza di nic-chia ma che potrebbe “ma-

cinare” numeri di tutto rispetto.il presidente del noto Club som-mozzatori di Rieti, provincia al-

quanto lontana dalmare ma con oltre il60% del territorio co-stituito da laghi e conuna tale abbondanzadi corsi d’acqua daaver suggerito la crea-zione di parecchi in-vasi artificiali. Il Clubsommozzatori Rietioffre in estate, tra lesue varie attività, l’ac-compagnamento asub, anche non neces-sariamente esperti,per entusiasmanti im-

mersioni nel fiume Velino e nelcanale di S.Susanna. «Al contra-rio di quanto possa sembrare i nu-meri sono alti» conferma CarlaBergiacchi, sub esperta di un al-

tro noto club della provincia: ilMoby’s sub Apnea Blu, «e ci ren-diamo contro che l'interesse perle immersioni in questa zona ènotevole, anche se occorre unaparticolare attrezzatura per svol-gere l’attività in sicurezza».Il Club sommozzatori Rieti è ri-conosciuto dalla Regione Lazio,che gli ha affidato l’esecuzionedi rilievi lacustri e fluviali nellazona, e nel corso degli anni ha ri-lasciato oltre 3000 brevetti for-mando anche istruttori. Inoltre hacreato la specializzazione in atti-vità fluviale subacquea, ricono-sciuto dall’Associazione nazio-nale istruttori subacquei (Anis)nel 1995 e dalle Associazioni spor-tive e sociali italiane (Asi) men-tre nel 2010 e ha ottenuto il rico-noscimento da parte del Consi-glio dei ministri quale associazio-ne di Protezione civile naziona-le. Il Moby’s sub Apnea Blu ope-ra dal 1999 organizzando corsiteorico-pratici di archeologia sub-

acquea in collaborazione con do-centi dell’Università di Sassari;organizza gare di apnea a livellonazionale con la partecipazionedel Team Azzurro e stage di ap-nea tenuti da primatisti mondialivantando collaborazioni con l'i-stituto di geologia ambientale egeo ingegneria del Cnr. Inoltre or-ganizza corsi e stage di primo soc-corso, medicina iperbarica, foto-grafia, biologia e su altri argo-menti inerenti la subacquea. E’ con queste due qualificate gui-de che ci apprestiamo a “scopri-re” quanto il reatino offre a chivolesse mettere a frutto il filoneturistico rappresentato dalle atti-vità sub. La prima tappa è senz’altro il la-go del Salto, bacino artificiale piùgrande del Lazio creato nel 1940da una imponente diga alta 90 me-tri. Parallelo ad esso l’altro inva-so artificiale del Turano. Il Sal-to è conosciuto anche come La-go del Borgo S.Pietro dal nomedel paese che fu sommerso dalleacque, che raggiungono una pro-fondità di 90 metri. Lungo le ri-ve si aprono continui "fiordi" cheoccupano quelli che un tempo era-no scoscesi dirupi boscosi ora aformare angoli ed insenature chesembrano ricordare il nord Euro-pa. Una strada si snoda zigzagan-do tra boschi di querce e di casta-gno, seguendo a volte la riva dellago e a volte traversando constretti ponticelli le infinite inse-nature dando sempre il senso ditrovarsi in mezzo ad una naturaselvaggia e incontaminata. Nel-l'area oggi occupata dalle acquesorgevano altri paesi: Teglieto,Fiumata e Sant'Ippolito, ricostrui-ti sulla riva del lago ma nei pe-riodi di “secca” si possono anco-ra ammirare le mura delle casesommerse e il vecchio campani-le che sfiora il pelo dell'acqua. «L'immersione nel lago, è abba-stanza complicata» informa il pre-sidente del Club sommozzatori diRieti, «poichè la visibilità è di po-

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Ilaria Morini

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Borghi sommersi,un presepesubacqueo nellesorgenti di SantaSusanna, paesaggiincontaminati,tradizione e folklore.Ce n'è abbastanzaper un circuitoturistico senza pari.

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chi centimetri nei primi metri, perpoi passare a poco più di un me-tro a dieci metri di profondità e latemperatura dell'acqua già dai pri-mi metri scende bruscamente in-torno a 6-8 gradi. Ma in estate,quando il livello delle acque dellago si abbassa, riaffiora il cam-panile dell'antico monastero di San-ta Filippa Mareri, risalente al XIIImentre gli altri resti sono visibilicon immersioni molto praticate,anche per la ricchezza ittica e fau-nistica delle profonde acque delSalto». Questo è il motivo per cuiil Sub Apnea Blu, come anticipail suo presidente Carlo Berardi,vorrebbe creare una sorta di visi-ta guidata subacquea in video col-legamento: il pubblico, in una sa-la del monastero ricostruito sullariva del lago, assisterebbe alla proie-

zione e alla spiegazione di un vi-deo realizzato da sub esperti. Una seconda tappa è il lago diPaterno; uno specchio d'acqua dicirca 190 metri di lunghezza e 150di larghezza che nei momenti dimaggiore limpidità offre un pae-saggio subacqueo molto caratte-ristico, in cui domina la sensazio-ne di vuoto creata dalla profon-dità e dagli argini ripidi e scosce-si. L'immersione nel lago risultacomunque impegnativa, special-mente se si va verso il fondo. L'ac-cesso al lago è facilitato dalla pre-senza di una spiaggia collegatacon la strada principale. Non lon-tano dai resti delle eleganti termedell'Antica Cotilia, che sorgononei pressi, troviamo altri due la-ghetti: Pozzo di Mezzo e Pozzodel Burino.

Altra meta, assai frequentata daisub di entrambi i club è le sor-genti di Santa Susanna, nel set-tore nord orientale della Piana,alla base dei Monti Reatini, incomune di Rivodutri. Sono tra lesorgenti più grandi d'Europa ecostituiscono una delle principa-li attrattive della Riserva dei La-ghi Lungo e Ripasottile. Con unaportata di 5000 litri al secondogenerano due corsi d'acqua: ilfiume di Santa Susanna ed il ca-nale omonimo, affluenti, rispet-tivamente, del lago di Ripasotti-le e del fiume Velino. La sorgen-te ha una profondità massimaquattro metri, e la temperaturadell’acqua è costantemente in-torno agli 8-9 gradi, ottime con-dizioni per le immersioni indi-menticabili. Questi luoghi sono abitualmen-te frequentati dai sub di associa-zioni provenienti da varie regio-ni italiane ed estere che collabo-rano con i due club di Rieti e ospi-ti della rivista dellaFederazione italianapesca sportiva e atti-vità subacquea di Ro-ma; Asi sub, dei va-ri club italiani, dellaSocietà nazionale disalvamento; Acuc Ita-lia di La Spezia, As-sociation of CanadianUnderwater Coun-cils, i professionistidel Diving Tor Pater-no, Divers Alert Net-work Europe di Ro-seto degli Abruzzi. Tra l’altro il Clubsommozzatori di Rieti dal 1994 a Na-tale posiziona un suggestivo pre-sepe con statue in vetroresina del-l'artista Renato Buccioni mentreil primo agosto la fiaccolata sulVelino del Moby’s sub Apnea Bluè oramai diventata un appunta-mento fisso, con il suo nastro difuoco che si snoda sotto la super-ficie del fiume.

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Questi luoghi sonoabitualmentefrequentati dai subdi associazioniprovenienti da varieregioni italiane edestere checollaborano con idue club di Rieti eospiti della rivistadella Federazioneitaliana pescasportiva e attivitàsubacquea di Roma

Una promettente nicchia turisticain una provincia col 60% del territoriocostituito da laghi

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Finanziamenti europei per ilturismo locale. Ma bisogne-rà meritarseli. Primi nel La-

zio, i diciassette sindaci dei Mon-ti Lepini hanno firmato all'inizio

di giugno, a Sezze,un protocollo di In-tenti con la Regionea sostegno del “Pia-no di sviluppo terri-toriale” del compren-sorio di appartenen-za. “Destinazione Le-pini” è infatti il no-me di questo piano,promosso dalla Com-pagnia dei Lepini, cherappresenta la portadi accesso ai fondistrutturali europei2014-2020. Duecen-

tomila euro per il 2015 e un ap-posito stanziamento nel bilanciopluriennale 2016-2018 sono il ri-

sultato raggiunto dai sindaci fir-matari per potenziare lo sviluppodel loro territorio. E’ la positivaconclusione di un intenso lavoro,avviato da alcuni mesi, che havisto impegnati attorno ad un Ta-volo i tecnici della Regione La-zio insieme ai rappresentanti deiComuni dei Monti Lepini e del-la Compagnia dei Lepini. I pro-getti, però, per essere finanziati,dovranno essere convincenti. Il Piano, infatti, persegue l’obiet-tivo della valorizzazione turisti-ca attraverso una serie di inter-venti che riguardano i settori del-l’enogastronomia, della cultura,dell’agricoltura, delle attività pro-duttive, dell’innovazione tecno-logica, della formazione e del-l’ambiente. Qualche esempio. Aservizio dei pellegrini della viaFrancigena, che attraversa il ter-ritorio, si pensa di realizzare, sul

modello spagnolo del Camminodi Santiago di Compostela, unacapillare presenza di alberghi diproprietà comunale, ma gestiti daorganizzazioni locali, capaci diassicurare un posto letto (in ca-mere multiple), servizi igienici incomune, cucina e spazi operativicomuni ad un costo massimo didieci euro a persona. Le aree archeologiche, poi, po-trebbero costituire circuiti turisti-ci specifici: l’area archeologica diPriverno, l’area archeologica del-l’antica Norba, l’area archeologi-ca di Segni, le aree archeologichedi Cori, il Piano della Civita di Ar-tena, il sito archeologico di Car-pineto Romano. Un altro obietti-vo che ha ispirato il protocollo èla definizione di un Parco Archeo-logico dei Monti Lepini, la cui leg-ge istitutiva è attualmente in dis-cussione presso il Consiglio Re-

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Destinazione Lepini

Andrea Di Lello

Duecentomila europer il 2015 e unappositostanziamento nelbilancio pluriennale2016-2018 sono ilrisultato raggiuntodai sindaci firmatariper potenziare losviluppo del loroterritorio.

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gionale. Nel campo delle nuovetecnologie, infine, si punta alla di-gitalizzazione di Istituti culturali,quali biblioteche e musei, orga-nizzati come Sistemi territoriali.Il modello adottato è stato quellodel “destination managment” cheriordina e riorganizza le differen-ti linee di azione nei vari settoriin una unica strategia più ampiache è diretta all’obiettivo della va-lorizzazione turistica. Ma per arrivare a questo, “Desti-nazione Lepini” è stato reso co-

erente e compatibile con la stra-tegia della Regione Lazio indica-ta nel documento «Con l’Europail Lazio cambia e riparte: qua -rantacinque progetti per lo svi-luppo, il lavoro e la coesione so-ciale». «Siamo il primo territoriodella Regione che si è propostosul tema dei Fondi strutturali 2014-2020 con un approccio innovati-vo», afferma il presidente della“Compagnia dei Lepini” QuirinoBriganti, «e con un obiettivo chia-ro, coerente e condiviso. Con il

Piano di sviluppo “DestinazioneLepini” i Comuni del territoriopotranno proporre dei progetti diinvestimento per il miglioramen-to delle proprie località e si po-tranno realizzare investimenti peril potenziamento e la valorizza-zione delle reti culturali, delle re-ti di prodotti tipici locali, delle re-ti di imprese specializzate». «Siamo sempre più convinti»,continua il presidente, «che unapossibile risposta alle gravi dif-ficoltà economiche, di questo no-stro tempo, sia anche nelle poli-tiche della territorialità. Tutti pos-siamo osservare che, paradossal-mente, in tempi di mercati e glo-balizzazione sta crescendo sem-pre più la domanda di identità ter-ritoriale». Conclude Briganti:«Siamo un territorio con una sto-ria millenaria fatta da comunitàche hanno saputo affrontare e ri-solvere i proble-mi della gestionedelle risorse, iproblemi dell’a-dattamento al-l’ambiente, i pro-blemi della difesacomune, i proble-mi dei contrasti edelle divergenze».Soddisfazione an-che da parte delpresidente della Re-gione, Nicola Zinga-retti, che è venuto aSezze per presenzia-re alla cerimonia.«Quello attuato nelterritorio dei MontiLepini», ha detto, «èun esempio di buonepratiche che voglia-mo replicare in tuttala regione per dimo-strare che è possibile superare ledifficoltà economiche con un mo-dello territoriale fondato sulla ca-pacità di cooperare e collabora-re in un’ottica di maggiore e mi-gliore solidarietà e sostegno re-ciproco».

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Firmato il protocollo per il piano di sviluppo territoriale col qualeaccedere ai fondi strutturali europei

Zingaretti: «Quelloattuato nel territoriodei Monti Lepini èun esempio dibuone pratiche chevogliamo replicare intutta la regione»

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Le feste del vino edegli altri prodottiterritoriali, come

volano per il turismo. Lodicono le percezioni, malo dicono soprattutto i nu-meri. Lo scorso anno, se-condo i dati forniti dai Co-muni, si è stimato checomplessivamente sonostati oltre duecentomila ivisitatori che hanno presoparte alle feste dedicate alnettare di Bacco: 49% pro-venienti dalla provincia di Viter-bo; 35% sono venuti dal Lazio;14,5% da altre regioni italiane;

1,5% dall'estero.Questo modello sem-bra essere vincente,non solo se viene benpromosso ma soprat-tutto se punta suun'offerta di qualità.In tal senso, rispettoalle prime edizioni illivello qualitativo del-le manifestazioni si ènotevolmente alzatoe sono aumentati glisforzi e le risorsemesse a disposizionedalle Proloco, dai Co-muni e dalle piccole

e medie imprese provinciali. Co-me in passato l'impegno della Ca-mera di commercio si è concen-trata sulla fase di promozione del-le feste, rivolta prevalentementeall'immenso bacino romano coniniziative informative e pubblici-tarie.Dal 22 luglio al 17 agosto si svol-

gerà nellaprovincia diViterbo la tredicesima edizionedelle Feste del Vino della Tuscia,manifestazione che propone uncalendario con più di 150 appun-tamenti tra i comuni di Lubriano(22, 24-26, 31 luglio), Civitellad’Agliano (24-26 luglio), Tarqui-nia (31 luglio, 1, 2 agosto), Gra-doli (31 luglio, 1, 2, 7-9 agosto),Montefiascone (1-16 agosto), Ca-stiglione in Teverina (5-9 agosto),Marta (8-9 agosto), Vignanello(10-15 agosto), Acquapendente(15-17 agosto). L’iniziativa, pro-mossa dalla Camera di Commer-cio di Viterbo con il patrocinio diRegione Lazio, Provincia di Vi-terbo, Arsial, Associazione Cittàdel vino e Enoteca provincialedella Tuscia, con sede alla Roc-ca dei papi di Montefiascone, pro-porrà ai turisti e ai visitatori unampio ventaglio di scelta di de-gustazioni di vini condotte daesperti sommelier e giornalistispecializzati; permettendo di sco-prire i prodotti tipici locali negli

stand enogastro-nomici; di visi-tare le numerosecantine e vigne-ti; di prendereparte a esibizionifolcloristiche. Inprogramma anchecene in piazza enelle taverne, spet-tacoli musicali,eventi culturali eattività per bambi-ni.A Lubriano, alconfine tra Lazio e

Umbria, saranno celebrati i viniprodotti dalle sue uve con degu-stazioni nella terrazza con vistasu Civita di Bagnoregio e la val-le dei Calanchi. Serate uniche datrascorrere cenando nei vicoli enelle piazzette che conducono al-la Torre dei Monaldeschi. Da nonperdere l’ottima carne chianina.A Civitella D'Agliano, si svol-gerà la tredicesima edizione di“Nelle terre del Grechetto”; viti-gno dalle origini antiche che hatrovato nelle colline della Teve-rina il suo habitat ideale facendodi Civitella d’Agliano la sua cit-tà d’elezione. Qui i produttori diGrechetto di tutta Italia si incon-trano per far apprezzare le diffe-renze di questo vino. In program-ma visite nelle cantine locali e de-gustazioni guidate.A Tarquinia “DiVino Etrusco”celebrerà la cultura e la produzio-ne vitivinicola di una terra riccadi storia e di fascino; l’evento pun-ta a valorizzare il prodotto attra-

La Tuscia consacra Agosto al nettare di Bacco

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Lo scorso anno,secondo i dati fornitidai Comuni, si èstimato checomplessivamentesono stati oltreduecentomila ivisitatori che hannopreso parte allemanifestazionienologiche

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verso un percorso enogastrono-mico che si snoda nelle vie e nel-le piazze del centro storico di Tar-quinia con degustazioni guidate,serate musicali, laboratori perbambini, mostre d’arte ed eventiculturali.A Gradoli andrà in scena la ven-tisettesima edizione dell'Aleati-co in Festa. Affacciato sul lago diBolsena il borgo rinascimentaledi Gradoli propone stand gastro-nomici dove degustare all’apertoprodotti locali da abbinare all’A-leatico, il vino dolce tipico di que-sto territorio. Cene, degustazionie rievocazioni allegoriche alla sco-perta delle prelibatezze che giàpapa Paolo III aveva scelto pertrascorrere le proprie vacanze esti-ve. A Montefiascone invece l'al-fiere provinciale, e non solo, del-le celebrazioni legate al nettaredi Dioniso, per oltre metà mesedi agosto propone la Fiera del vi-no. Nella città in cui il vescovoDefuk pronunciò la frase «Est!Est!! Est!!!» per sottolineare labontà del vino locale, si celebra

ogni anno, da oltre mezzo seco-lo, una delle più conosciute festeenologiche, che per decenni è sta-ta anche una vera e propria fieradi strumenti agricoli e in partico-lare di attrezzature per la produ-zione del vino. Per l’occasione levie del centro ospitano cene inpiazza, antichi giochi popolari erievocazioni storiche oltre alle de-gustazioni nelle cantine locali.Pure Castiglione in Teverina,con la sua Festa del vino Colli delTevere esalterà nel centro storicoil prodotto che meglio identificail suo territorio; una grande festain cui le vie e le piazze sarannoattraversate da esibizioni degli ar-tisti di strada e dalle note dei grup-pi musicali mentre le taverne of-friranno le specialità della gastro-nomia locale. In programma de-gustazioni e visite nelle cantinedella Strada del vino della Teve-rina.Sulle rive del lago di Bolsena, nel-la caratteristica Marta, la Festadella Cannaiola cercherà di dif-fondere la conoscenza del suo vi-

tigno autoctono, tramandato dagenerazioni di viticoltori. Vigna-nello, sui monti Cimini, proponeun’altra tradizionalee antica Festa del vi-no. Tra noccioleti eboschi nei vitigni diquesta zona si è radi-cata e diffusa la pro-duzione del Vigna-nello doc, protagoni-sta assoluto della ma-nifestazione agosta-na in cui si rinnova-no le memorie popo-lari. Nel castello Ru-spoli e nel borgo at-tiguo troveranno spa-zio degustazioni gui-date, eventi folclori-stici e giochi popolari, stand eno-gastronomici.Vicino alla Toscana, ad Acqua-pendente, si rievocherà il passag-gio di Federico I Barbarossa condegustazioni lungo i punti più sug-gestivi del centro storico che fa-voriranno anche il confronto coni produttori.

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Come in passatol'impegno dellaCamera dicommercio si èconcentrata sullafase di promozionedelle feste, rivoltaprevalentementeall'immenso bacinoromano coniniziative informativee pubblicitarie.

Un fitto programma di feste del vino, che si sono rivelate un volano per il turismo

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La sentenza della Corte co-stituzionale n. 37 del 17 mar-zo 2015 ha dichiarato l’in-

costituzionalità delle disposizionilegislative che consentivano alleAgenzie fiscali di attribuire inca-richi dirigenziali ai propri funzio-nari. In conseguenza di ciò si è pre-sentato il problema di verificarese la firma degli atti di accertamen-to operata da dirigenti decaduti sipossa considerare giuridicamenteperfetta. Se ciò non fosse, l’attoemesso sarebbe da considerarsi il-legittimo e quini privo di effettiper il contribuente.

Atti illegittimiLa problematica conseguente al-la sentenza della Corte Costitu-zionale apre un ampio fronte giu-diziario dove il busillis consiste-rà nel verificare se gli atti sotto-scritti da incaricati delegati dal Di-rettore dell’Ufficio dirigente o dalresponsabile di un’articolazioneinterna siano stati sottoscritti invirtù dell’incarico dirigenziale ri-cevuto (ora, decaduto), o per ef-fetto di una delega di firma del Di-rettore dell’Ufficio, ovvero, quin-di, se il potere di rappresentanzadell’Ufficio spetta al suo Diretto-re, mentre i responsabili delle ar-ticolazioni interne, o gli altri di-pendenti in servizio presso l’Uf-ficio, necessitino di delega del Di-rettore dell’Ufficio.

In merito alla delega, la sentenzadel 27 giugno 2011, n. 14061, hachiarito che la delega di firma èl’«atto dispositivo in forza del qua-

le il direttore dell'ufficio localedell'Agenzia delle entrate attri-buisce ad altro soggetto, quale ades. il capo area, il potere di fir-mare, al suo posto, gli atti di ac-certamento. Il direttore dell’uffi-cio, oltre ai poteri sostitutivi de-rivanti dalla sovraordinanzione,ha inoltre competenze sue proprieper tutti quegli atti, pur di naturatecnica, che norme speciali espres-samente gli attribuiscono, come,in particolare la sottoscrizionedell'avviso di accertamento (D.P.R.n. 600 del 1973, art. 42, comma1) e dell’accertamento». In virtù di quanto sopra sembre-rebbe coerente asserire che l’attopotrebbe considerarsi perfetto so-lo se esiste una delega di firma eil delegato appartiene alla carrie-ra direttiva terza area funzionaleal momento della sottoscrizione.In merito alla sottoscrizione degliatti tributari, l’art. 42 del decretodel Presidente della Repubblica29 settembre 1973, n. 600 preve-de che «Gli accertamenti in retti-fica e gli accertamenti d’ufficiosono portati a conoscenza dei con-tribuenti mediante la notificazio-ne di avvisi sottoscritti dal capodell’ufficio o da altro impiegatodella carriera direttiva da lui de-legato» (I comma) e che «L’ac-certamento è nullo se l’avviso nonreca la sottoscrizione… di cui alpresente articolo… » (III comma).Sembra quindi inequivocabile chela sottoscrizione dell’atto sia unelemento imprescindibile inoltre,dalla lettura testuale della normasembra addirittura ricavarsi che

l’atto possa essere sottoscritto dalDirettore dell’Ufficio, o da fun-zionario dallo stesso delegato, sen-za perfino richiedere la qualificadirigenziale del delegante né, ov-viamente, del delegato.Per personale al quale si riferisceai fini della delega del primo com-ma del citato art. 42 si deve inten-dere l’area funzionale, ex carrie-ra direttiva delle posizioni econo-miche C1, C2 e C3, che coincido-no come la III area funzionale (or-dinamento confermato dalC.C.N.L. del comparto Agenziefiscali 2006-2009). Cosicché, l’i-potesi di invalidità degli atti sot-toscritti da incaricato di funzionidirigenziali risulterebbe non sus-sistere laddove, con la citata sen-tenza n. 37 del 2015, la Consultaha affermato che «considerandole regole organizzative interne del-l’Agenzia delle entrate e la pos-sibilità di ricorrere all’istituto del-la delega, anche a funzionari, perl’adozione di atti a competenzadirigenziale - come affermato dal-la giurisprudenza tributaria di le-gittimità sulla provenienza del-l’atto dall’ufficio e sulla sua ido-neità ad esprimerne all’esterno lavolontà (ex plurimis, Corte di cas-sazione, sezione tributaria civile,sentenze 9 gennaio 2014, n. 220;10 luglio 2013, n. 17044; 10 ago-sto 2010, n. 18515; sezione sestacivile - T, 11 ottobre 2012, n.17400) – la funzionalità delleAgenzie non è condizionata dal-la validità degli incarichi dirigen-ziali previsti dalla disposizionecensurata…».

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Dirigenti dell’agenzia delle entrate “decaduti”(*)

a cura di Maurizio Fantaccione

(*) Tratto liberamente da Banca DatiIPSOA – Leggid’Italia

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Diversamente, però, diventa ora-mai inequivocabile la nullità del-l’atto se sottoscritto in difetto dipotere di delega.Quindi, sulla scorta della Cassa-zione richiamata dalla Consultala n. 18515 del 2010, della sen-tenza n. 17044 del 2013 sembracoerente affermare il D.P.R. n. 600del 1973, art. 42, comma 1, si li-mita a prescrivere che, ai fini del-la validità degli atti di accertamen-to, è sufficiente che essi siano sot-toscritti dal capo dell’ufficio o daaltro impiegato della carriera di-rettiva da lui delegato, senza ri-chiedere assolutamente che il ca-po dell’ufficio debba rivestire laqualifica dirigenziale. Il capo del-l’ufficio, per il solo fatto di esse-re stato nominato tale, rende ma-nifestare la volontà di delega del-l’Amministrazione Finanziaria.Con la conseguenza che compe-te a lui la funzione di sottoscrive-re gli atti con i quali sono portatia conoscenza dei contribuenti gliaccertamenti, indipendentementedal ruolo dirigenziale eventual-mente ricoperto. Se quando dettoha una sua sostenibilità è conse-guente che, l’invalidità di un attoamministrativo potrebbe discen-dere solo dalla assoluta non rife-ribilità dello stesso alla Pubblicaamministrazione emittente o dal-la sottoscrizione dell’atto da par-te di soggetto funzionalmente di-pendente da altro ufficio.

Effetti della sentenza eproposizione del ricorsoE’ oramai pacifico ritenere che ladichiarazione di incostituzionali-tà di una disposizione legislativasi estende a tutti i rapporti giuridi-ci ancora pendenti al momento del-la decisione della Corte; unica ec-cezione sono i rapporti esauriti.In altri termini, non dovrebbero ri-sultare interessati dagli effetti del-la sentenza tutti quei rapporti peri quali sono spirati i termini di im-pugnazione oppure quelli per i qua-li si è giunti alla conclusione del

giudizio. Ora esclusi i rapportiesauriti per tutti gli altri rapporti,il contribuente che vuole eccepi-re l’illegittimità dell’atto per man-cata sottoscrizione da parte di fun-zionario non dotato dei corretti po-teri di delega quale atto deve com-piere? In altri termini deve intro-durre un ricorso ex novo alla Com-missione tributaria provinciale op-pure la sentenza della consulta puòconsiderarsi motivo sopraggiuntoe quindi integrare i ricorsi già inessere o, ancora, se dette questio-ni possano, o meno, essere rileva-te d’ufficio dal Giudice.Sul punto, con la Sentenza n.13831 del 2014, la Cassazione haaffermato che l’eccezione di nul-lità per difetto di sottoscrizionedell’avviso di accertamento daparte del Direttore dell’Ufficio, oda altro impiegato a ciò delegato,«trattandosi di eccezione non ri-levabile d’ufficio, avrebbe dovu-to essere proposta a pena di de-cadenza nel ricorso introduttivo».Quindi, se dovesse prevalere taleorientamento, gli effetti della Sen-tenza n. 37 del 2015 non potrebbe-ro essere fatti valere né come mo-tivi aggiunti né rilevabili d’ufficio.A parere dello scrivente l’esten-sione interpretativa di tale normanon trova valido sostegno nei con-cetti di equità di giudizio.In ogni caso è compito della giu-risprudenza chiarire se la soprav-venuta sentenza interpretativa dirigetto della Corte Costituziona-le, possa considerarsi un nuovodocumento o un’ipotesi di jus su-perveniens.

Le prime decisioniLa CTP di Milano, con pronuncian. 3222/25/2015 del 31/3/15, ha an-nullato un avviso di accertamentosottoscritto per delega da un fun-zionario, «sottoscritto da soggettonon dotato di nona qualifica fun-zionale», perchè non provata l'ap-partenenza del sottoscrittore dele-gato alla «carriera direttiva».Qualche giorno la CTP di Gorizia,

con pronuncia n. 63/1/2015dell'11/4/2015, affermava la con-vinzione che la decadenza dei di-rigenti non debba comportare af-fatto la caducazione (nullità) degliatti impugnati, «essendo irrilevan-te verso i terzi il rapporto fra lapubblica amministrazione e la per-sona fisica dell'organo che agi-sce», trovando applicazione la «teo-ria del funzionario di fatto». Ciòsignifica che gli atti emessi dal fun-zionario di fatto mantengono lapropria validità ed efficacia, purein presenza di irregolarità nell’in-vestitura e d’inefficacia della no-mina del sottoscrittore, stante la di-retta riferibilità degli atti stessi al-l’Ente pubblico da cui provengo-no.La CTP di Brescia, con pronuncian. 277/01/2015 del 14/4/15, ha so-stenuto la tesi della nullità dell'ac-certamento fiscale, sostenendo chel'onere dell'Agenzia di dimostrare,in caso di contestazione, il corret-to esercizio del potere sostitutivoe di esibire la delega di firma deltitolare dell'ufficio è ancor più at-tuale visto il tenore della sentenzadella Consulta.La CTP di Macerata, con pronun-cia n. 150/02/2015 del 20/4/15, purriconoscendo che «non è assolu-tamente consentito attribuire inca-richi dirigenziali a funzionari chenon abbiano espletato regolareconcorso» ha, più in generale, so-stenuto che «ciò non determina chesiano travolti tutti gli atti già emes-si da funzionari provvisti di sem-plice delega».Sembra quindi che l'orientamentogiurisprudenziale sia in favore delcontribuente. Infatti, la CTR dellaLombardia, con pronuncia n.2184/13/2015 del 19/5/15, recita «sulpunto della nullità degli atti ammi-nistrativi firmati da dirigenti illegit-timi, non sembra esservi ombra didubbio sulla loro caducità».La portata innovativa della senten-za è:• nel richiamo all'art. 21-septiesdella legge n. 241/90, in forza del

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La firma degli atti di accertamento operata da dirigentidecaduti si può considerare giuridicamente perfetta?

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quale il provvedimento viziato dadifetto assoluto di attribuzione con-figura un'ipotesi di nullità assolu-ta insanabile che può essere ecce-pita in ogni stato e grado del giu-dizio, anche d'ufficio, spazzandovia così ogni dubbio circa la pos-sibile decadenza dell'eccezione dinullità;• sull'applicabilità dell'istituto del«funzionario di fatto», ove preci-sa che ai fini della validità degli at-ti «l'orientamento giurispruden-ziale vede nella tutela della buonafede del privato destinatario il fon-damento di tale efficacia e cioèquando gli atti adottati dal funzio-nario di fatto siano favorevoli aiterzi destinatari».Le pronunce della CTP di Leccerecuperano tali concetti e, oltre aribadire la piena rilevanza dellasentenza n. 37/2015 anche ai finidella invalidità degli atti e sull'o-nere della prova a carico dell'A-genzia in ordine alla legittimità del-la nomina dirigenziale, hanno con-fermato l'assenza di qualsiasi pre-clusione processuale al rilievo delvizio di nullità assoluta, sollevabi-le, quindi, in ogni stato e grado delgiudizio, d'ufficio, nella memoriaillustrativa, in appello e, addirittu-ra, oralmente in sede di discussio-ne di merito.Anche la CTP di Campobasso harecentemente depositato pronun-ce che accolgono alcuni motivi diimpugnazione proposti dai ricor-renti. Con la sentenza 784/03/2015,il collegio molisano si pronuncia:sul riconoscere come motivo so-praggiunto la pronuncia di incosti-tuzionalità delle norme sulla nomi-na dei dirigenti senza concorso.sulla non invocabilità della figuradel funzionario di fatto per legitti-mare la sottoscrizione dell'atto inquanto espressione della pubblicaamministrazione da cui proviene(come precedentemente emerso nel-la pronuncia della CTP di Lecce).La CTP di Frosinone, con pronun-cia n. 414/02/15 depositata il15.5.2015, sempre propendendo

per l’illegittimità di un accertamen-to tributario, afferma che è invali-da la sottoscrizione apposta da unfunzionario che non possiede laqualifica di dirigente, indipenden-temente dalla delega rilasciata daldirettore dell'Ufficio. Delega, pe-raltro, che non può essere rappre-sentata da un ordine di servizio oda una circolare interna, bensì de-ve trattarsi di un atto a rilevanzaesterna, che soddisfi precise carat-teristiche formali. In ogni caso, ilrequisito dirigenziale deve sussi-stere direttamente in capo al firma-tario dell'atto e se costui non è undirigente, l'accertamento deve es-sere annullato ed il collegio frusi-nate ha, quindi, invalidato un av-viso di accertamento sottoscrittoda un funzionario dell'Agenzia del-le entrate, il cui nominativo com-pariva tra quelli riportati nella no-ta ordinanza del Consiglio di Sta-to che ha rimesso alla Corte costi-tuzionale la questione della legit-timità delle posizioni dirigenzialiacquisite per nomina, anziché perconcorso.La CTP di Brescia, con pronuncian. 277/01/15 depositata il 14 apri-le 2015, rileva un vizio di sotto-scrizione dell'avviso di accertamen-to anche nel caso in cui la firma siastata apposta da un funzionario di-verso dal Direttore, facente le fun-zioni di quest'ultimo, durante il suoperiodo di ferie. Nel ricorso intro-duttivo, il contribuente aveva ec-cepito il difetto di sottoscrizione,in violazione dell'articolo 42 delDPR 600/73, poiché l'atto riporta-va la firma di un soggetto diversodal capufficio. Si chiedeva, dun-que, la presenza e l'esibizione diuna regolare delega. Spettando al-l'Agenzia l'onere di dimostrare uncorretto esercizio del potere con lapresenza dell'eventuale delega, es-so non è stato ritenuto assolto dauna nota con cui il Direttore comu-nicava le proprie ferie, nominan-do come facente funzioni un altrofunzionario.La CTP di Macerata, con pronun-

cia n. 150/02/15 del 20 aprile 2015,ha tratto la conclusione dalla pun-tuale lettura di un passo della sen-tenza della Consulta, in cui la stes-sa ha precisato che la questione re-lativa alla validità degli incarichidirigenziali non si riflette sulla fun-zionalità dell'Agenzia, né sulla ido-neità degli atti emessi a esprimerela volontà all'esterno dell'Ammini-strazione finanziaria, la cui regola-rità non è messa in discussione. La CTP di Pesaro, con pronuncian. 309/01/15, asserisce che «a benvedere anche la sentenza n. 37/2015della Consulta autorizza tale let-tura se è vero che nel punto n. 4.2della motivazione si afferma chela funzionalità delle Agenzie nonè condizionata dalla validità degliincarichi dirigenziali previsti dal-le disposizioni censurate. Questopassaggio induce l'interprete a con-cludere che la decisione ha effettisolo per il futuro mentre, per gliatti già emessi, la validità è fuoridiscussione purché essi promani-no e siano riferibili all'ufficio cheesprime la volontà impositiva».La CTP di Bergamo con la pronun-cia n. 393/04/2015 ha motivato lavalidità dell'accertamento ricordan-do l'indirizzo giurisprudenziale dilegittimità secondo cui «il capodell'ufficio deve essere considera-to comunque l'agente capace dimanifestare la volontà dell'ammi-nistrazione finanziaria negli atti arilevanza esterna e di produrre glieffetti giuridici imputabili alla de-terminazione della sua volontà(…)», dimostrando ulteriormente,se ce ne fosse bisogno, che la par-tita è aperta, ma che, per difende-re la legittimità delle “firme” delpassato, l’Agenzia delle Entrate hamolte frecce per il proprio arco.Le diverse posizioni fanno spe-rare che la materia venga chiari-ta in fretta e non rimanga appan-naggio di diverse posizioni assun-te da diverse Commissioni Tribu-tarie in attesa che la materia di-venga oggetto di sentenza dellaCassazione.

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Il 7 maggio 2015 è stato pubbli-cato il bando per la seconda edi-zione di “Torno Subito”, inizia-

tiva della Regione Lazio che finan-zia, attraverso le risorse della nuo-va programmazione del Fondo So-ciale Europeo 2014/2020, espe-rienze integrate di studio e workexperience in Italia e all’estero ri-volte a studenti universitari, lau-reati, studenti e diplomati ITS, re-sidenti o domiciliati nella Regio-ne Lazio, di età compresa tra i 18e i 35 anni, inoccupati o disoccu-pati. Il bando è rimasto aperto perpiù di 60 giorni, le domande invia-te sono state 1485, quasi il doppiodella scorsa annualità. I fondi stan-ziati, dodici milioni di euro, per-

metteranno a mille ragazzi di farequesta esperienza. Scopo del pro-getto, come affermato dal vice ca-pogruppo del Pd al consiglio re-gionale, Riccardo Valentini, è quel-lo di far «acquisire ai partecipanticompetenze da mettere poi al ser-vizio del territorio, costruendosi altempo stesso un percorso lavora-tivo e acquisendo professionalitàfondamentali per essere competi-tivi sui mercati».Il percorso è stato articolato in duefasi: la prima prevede la realizza-zione di un percorso di studio o ditirocinio da svolgere all’esternodella Regione Lazio, o in un'altraregione italiana o in uno stato este-ro, anche non comunitario; la se-

conda, di rientro, pre-vede lo svolgimento diun tirocinio o attività diricerca da svolgere inun azienda ubicata sulterritorio laziale. Duele novità di questa an-nualità. Oltre a “TornoSubito Italia” e “Torno Subito Este-ro”, della durata da 3 a 6 mesi siaper la fase uno che per la fase due,sono stati introdotti altri due assiprogettuali: “Torno Subito Forma-zione Lunga” caratterizzato nellafase uno da un periodo di perma-nenza, soltanto per studio e for-mazione, da 7 a 12 mesi e “TornoSubito Professioni Cinematogra-fiche”, rivolto ai soli diplomati del-

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Con “Torno Subito” esperienze di studio e lavoro in Italia e all’estero

a cura di EBTL

Il bando è rimasto aperto per più di 60 giorni, le domandeinviate sono state 1485, quasi il doppio della scorsa annualità

I progetti approvatisi vedrannofinanziati corsi diformazione o serviziformativi fino ad unmassimo di 12.000euro per il solo asse“Torno subitoformazione lunga”,

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le scuole di cinema laziali, che pre-vede, per la fase uno, un periododa un mese a sei mesi di esperien-za extra territoriale. Restano inva-riate le condizioni per la fase due.I progetti approvati si vedranno fi-nanziati corsi di formazione o ser-vizi formativi fino ad un massimodi 12.000 euro per il solo asse “Tor-no subito formazione lunga”, men-tre per tutti gli altri il massimalesarà di 7.000 euro. L’indennità perl’esperienza lavorativa e per il ti-rocinio sia nella fase uno che nel-la fase due sarà di 600 euro lordimensili. Per la fase uno le inden-nità relative ai costi di mobilità esoggiorno saranno calcolate in ba-se alla destinazione scelta e secon-do le tabelle standard di costi uni-tari adottate dal Fondo Sociale Eu-ropeo; i costi relativi alla polizzasanitaria, nel caso di Paesi extraeuropei, saranno rimborsati per uncosto massino complessivo di eu-ro 500. In questo modo ai vincito-ri verrà erogato un vero e proprio

“reddito per il cittadi-no in formazione” per-mettendo un processodi apprendimento in-novativo. Europa 2020è anche pari opportu-nità. In quest’otticaquesta edizione, per fa-cilitare l’accesso al fi-nanziamento da partedi ragazzi con di -sabilità, ha previsto unfinanziamento di costi

supplementari, fino a un massimodi 4.000 euro, per i servizi di as-sistenza, accompagnamento e tra-sporto.Nicola Patrizi, coordinatore del

progetto, ha in più occasioni riba-dito che «si tratta del primo gran-de progetto italiano finanziato conle risorse della nuova programma-zione FSE 2014/2020». L’inizia-tiva si presenta come “un’azionestrutturata” che verrà riproposta inmaniera modulare nelle diverseannualità. Ogni annualità si carat-terizzerà per temi e figure speci-fiche, in questa annualità è statoscelto il comparto, ritenuto strate-gico del “cinema”, un intero assedel progetto è stato riservato allefigure professionali di questo set-tore. Patrizi, incontrando le azien-de, ha ribadito l’importanza dellafigura dei partner: più di 500 lerealtà che hanno aderito al proget-to tra aziende, università, enti diricerca e del terzo settore. Secon-do il coordinatore del progetto l’i-dea è quella di creare una rete diimprese in grado di manifestare leproprie esigenze in termini di com-petenze professionali richieste ecollaborare con Lazioadisu per illoro soddisfacimento. EBTL non poteva farsi sfuggirequesta occasione e ha deciso an-cora una volta di mettersi in gio-co. Da sempre sostenitore del con-cetto di rete, ha avviato le proce-dure per sottoscrivere con Lazioa-disu un protocollo d’intesa per lapromozione e il sostegno del pro-getto. L’ente, attraverso l’Osser-vatorio del mercato del lavoro, co-stantemente monitora le evoluzio-ni delle figure professionali delsettore in termini di conoscenze ecompetenze, ma anche in terminidi mansioni. Al suo interno, il Di-partimento formazione, studia icontenuti e le metodologie atte a

soddisfare le esigenze espresse dal-le aziende, nell’ottica di essere stru-mento funzionale delle parti.Attraverso lo sportello Job in Turha, inoltre, individuato un gruppodi candidati idonei alla call, conla sua squadra di progettisti ha sup-portato i ragazzi nella stesura del-l’idea progettuale e nella compi-lazione del formulario on line. Permezzo della rete di imprese a sécollegate, ha intercettato le azien-de interessate a ospitare i ragazzisia all’estero che in Italia e conl’aiuto della “Tourism Consaltant”,tour operator specializzato nell’or-ganizzazione di soggiorni studioall’estero con il quale collabora dapiù di dieci anni, ha individuatodelle strutture dove i partecipantipotranno perfezionare le propriecompetenze linguistiche. Ma l’impegno dell’Ente continua:gli uffici sono a disposizione diquante, tra le aziende, siano inte-ressate ad accogliere i ragazzi intirocinio, sia nella loro fase di ri-entro, sia nella loro fase di espe-rienza extra territoriale. Per le azien-de gli stage non avranno alcun one-re, in quanto la facilitazione pre-vista viene erogata attraverso l’in-dennità fornita dal progetto. Re-stano a carico della struttura ospi-tante soltanto la posizione Inail el’assicurazione verso terzi, la qua-le, per le aziende iscritte all’Entee in regola con il versamento con-tributivo, si ricorda essere com-presa tra i servizi offerti. Le azien-de interessate possono prenderecontatti con lo staff dell’EBTL. Siricorda che il manifestare il pro-prio interesse non comporta nes-sun onere di inserimento.

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L’indennità perl’esperienzalavorativa e per iltirocinio sia nellafase uno che nellafase due sarà di 600euro lordi mensili.

Nella richiesta specificare il proprionome, cognome e l’indirizzocompleto cui si vuole far recapitare i numeri di Roma&Lazio il turismo in cifree (facoltativo) la qualifica, la professione, il settore turistico in cui si opera.

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Page 33: 8 16 22 24Tribuna del lavoro 4 Le tasse uccidono economia e benessere Secondo il professore Guglielmo Piombini, esponente del liber-tarismo in Italia, «la vulgata dominante vuole

Il 27 novembre 2015 è il termi-ne ultimo fissato per la presen-tazione di piani formativi fi-

nanziati dal fondo For.Te, fondoparitetico interprofessionale na-zionale per la formazione conti-nua del Terziario, attraverso l’Av-viso di sistema 2/2015. EBTL, perla prima volta, presenterà, per que-sta scadenza, un suo progetto for-mativo su base territoriale/setto-riale rivolto alle sole aziende delturismo, ubicate nella Regione La-zio, che abbiano destinato la quo-ta dello 0,30% per la disoccupa-zione involontaria al fondo For.Te. L’Avviso di Sistema permette alleaziende fino a 149 dipendenti dipresentare, autonomamente o informa aggregata, dei piani forma-tivi, secondo indicazioni e regoleindicate in ogni specifico bando. Ipiani possono essere: aziendali, ter-ritoriali e settoriali. In seguito al-l’approvazione del progetto, le im-prese avranno la possibilità di ve-dersi finanziata la formazione deipropri dipendenti in perfetta sinto-nia con le strategie aziendali inter-ne. Inoltre, potranno organizzare icorsi a livello aziendale, secondoi tempi e le modalità dettate dalproprio ciclo produttivo.Per le imprese oltre i 150 occupa-ti, che possiedono un Conto Indi-viduale aziendale o di gruppo(CIA), è prevista la partecipazio-ne al piano solo previa approva-zione dello stesso e apportando uncontributo tratto dalle proprie ri-sorse accantonate presso il fondo.Il Conto individuale aziendale odi gruppo (CIA) si è manifestato

come un’opportunità fondamen-tale per le imprese, in quanto per-mette alle grandi aziende e a quel-le riferibili a un unico gruppo, ser-bando una parte delle risorse ver-sate, di usufruire, in modo esclu-sivo, delle quote destinate, senzadover passare dall’Avviso di siste-ma. In questo modo l’azienda hala possibilità di organizzare la for-mazione interna, senza il vincolodell’approvazione del progetto. Lerisorse potranno essere accumula-te per un periodo massimo presta-bilito dal regolamento interno delFondo, al termine del quale, se nonutilizzate, confluiranno in un altroconto.Ogni azienda rappresenta una suarealtà unica: questo EBTL lo sa be-ne, vista l’esperienza che da più divent’anni ha accumulato nel met-tersi al servizio delle imprese. Co-me conosce, con altrettanta chia-rezza, la realtà dei Fondi interpro-fessionali, organismi di natura as-sociativa promossi dalle associa-zioni imprenditoriali e dalle orga-nizzazioni sindacali più rappresen-tative sul piano nazionale. Inoltre,da osservatore, in questi anni ha ri-levato le molteplici difficoltà chele piccole imprese incontrano nelprogrammare la formazione inter-na: sia in termini di costi, sia in ter-mini organizzativi. Non potendopiù rimanere in disparte, ha deci-so di sostenere le proprie aziendenella presentazione di piani forma-tivi presso i diversi fondi. L’Avvi-so 2/2015 di For.Te è solo l’inizio. L’adesione ai Fondi interprofessio-nale è libera. Per aderire a un Fon-

do basta scegliere nella “Denunciaaziendale” del flusso UNIEMENSaggregato (ex DM10/2), all’inter-no dell’elemento “Fondo interprof”,l’opzione “Adesione” inserendo ilcodice del Fondo interprofessio-nale e il numero dei dipendenti in-teressati dall’obbligo contributivo.L’azienda risulta attiva a partire dalmese di competenza successivo al-la “Denuncia aziendale”. L’adesio-ne non comporta alcun onere perl’impresa, in quanto, qualora nonsi aderisse ad alcun Fondo, reste-rebbe l’obbligo di versare il con-tributo alle casse dell’INPS. Leaziende possono in qualsiasi mo-mento cambiare Fondo o rinuncia-re all’adesione.Mai come in questomomento la formazio-ne acquista un valorefondamentale nel ciclodi vita di un’impresa.La tradizionale dualitàdel Lifelong learning,che rende spendibilenell’immediato il valo-re aggiunto acquisitonell’esperienza forma-tiva, oggi, in un’otticadi flexibility, acquistanuova importanza anche nel lun-go periodo, in quanto facilita la ri-collocazione professionale del la-voratore, sia internamente sia ester-namente all’azienda stessa.EBTL, per meglio redigere un pia-no il più possibile rispondente aifabbisogni formativi delle aziende,ha predisposto una scheda aziendaper la rilevazione dei fabbisogni for-mativi. Tenendo presente le pecu-

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a cura di EBTL

I progetti approvatisi vedrannofinanziati corsi diformazione o serviziformativi fino ad unmassimo di 12.000euro per il solo asse“Torno subitoformazione lunga”,

Fondi InterprofessionaliEBTL per la prima volta presenta un proprio progetto formativo

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liarità di ognuna, la natura della pro-posta presentata nel catalogo è daintendersi aperta. Le aree indicatevogliono rappresentare solo uno sti-molo per le imprese che si mostras-sero interessate; ulteriori esigenzeformative saranno valutate in fasedi progettazione. Inoltre, EBTL vuo-le cementare il suo rapporto con leaziende sul territorio ribadendo lapossibilità, qualora l’azienda o ilgruppo riuscisse a organizzare unaclasse di almeno sei unità, di ero-gare una formazione aziendale esclu-siva. La Nota Informativa e la Sche-da Azienda sono scaricabili dal si-to www.ebtl.it, nell’area Formazio-ne, sezione Altre Attività. La scorsa estate, con il Regola-mento dell’Unione European.651/2014, sono state introdottedelle restrizioni agli ambiti forma-tivi finanziabili dai Fondi. Il con-tributo per la formazione, erogatodai Fondi Interprofessionali, rien-tra nel “Regime di aiuti di Statoalla formazione”, le categorie diaiuti compatibili con il mercatocomune, allineandosi col Trattaton.1407/2013 sul funzionamentodell’Unione Europea in materia diaiuti “de minimis”, rende incom-patibile il finanziamento di azio-ni formative realizzate in vista diadeguamenti agli obblighi nazio-nali. Nello specifico non è più pos-sibile finanziare la formazione ri-volta ai dipendenti assunti con con-tratto di apprendistato per la for-mazione tecnico-specialistica e laformazione in materia di sicurez-za dei lavoratori. Per venire incon-tro alle esigenze delle imprese, ifondi hanno cercato di arginare ilproblema del finanziamento dellaformazione obbligatoria ognuno asuo modo: For.te, nell’avviso2/2015, ammette il finanziamen-to per i moduli inerenti la forma-zione in materia di salute e sicu-rezza dei lavoratori esclusivamen-te per quelle aziende che abbianooptato per il “de minimis”. Nuove novità sono dietro l’ango-lo per il mondo dei Fondi Inter-

professionali. Nel mese di lugliole Parti Sociali costituenti i FondiInterprofessionali hanno sottoscrit-to un Documento di Posizione sul-lo schema di Decreto Attuativo delJobs Act. L’iniziativa, a dire delleparti, si è resa necessaria per “man-

tenere l’autonomia di indirizzo edi gestione” dei Fondi stessi. Gliemendamenti presentati al Gover-no si inseriscono in una prospetti-va di “miglioramento della colla-borazione bilaterale con il sistemapubblico”.

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ELENCO FONDI INTERPROFESSIONALI ATTIVI:

SIGLA NOME COMPLETOCODICEADESIONEINPS

FonARCom Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua FARC

Fondo ArtigianatoFormazione

Fondo per la Formazione Continua nelleImprese Artigiane FART

Fon.Coop Fondo per la FormazioneContinua nelle Imprese Cooperative FCOP

Fondimpresa Fondo per la Formazione Continua FIMA

Fondo DirigentiPMI

Fondo per la formazioneProfessionale Continua dei Dirigenti dellePiccole e Medie Imprese Industriali

FDPI

FAPI - FondoFormazione PMI

Fondo per la Formazione Continuaper le Piccole e Medie Imprese FAPI

FONDIR Fondo per la FormazioneContinua dei Dirigenti del Terziario FODI

FondirigentiFondirigenti Giuseppe Taliercio -Fondazione per la Formazione alla diri-genza nelle Imprese Industriali

FDIR

Fonditalia Fondo formazione Italia FEMI

FOR.TE. Fondo per la FormazioneContinua del Terziario FITE

FON.TER.Fondo per la Formazione Continua deiLavoratori Dipendenti nelle Imprese delSettore Terziario: comparti turismo e distribuzione servizi

FTUS

Fondoprofessioni Fondo per la FormazioneContinua negli Studi Professionali FPRO

Fond.E.R. Fondo per la Formazione Continua degli Enti Religiosi FREL

For.Agri.Fondo di Settore per laFormazione Professionale Continua inAgricoltura

FAGR

FondaziendaFondo per la Formazione Continua deiQuadri e Dipendenti dei compartiCommercio-Turismo-Servizi, Artigianato,Piccola e Media Impresa

FAZI

FormaziendaFondo per la formazione continua neicomparti del commercio, del turismo, deiservizi, delle professioni e delle PMI

FORM

FBA Fondo per la Formazione Continua neisettori del Credito e delle Assicurazioni FBCA

Fondo FormazioneServizi Pubblici

Fondo per la formazione continua nei servizi pubblici FPSI

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