E T N O B O T A N I C A , P R O P R I E T A ’ E A P P L I C A Z I O N I N U T R A C E U T I C H E

D E L L E P I A N T E D E L L E A N D E

BIODIVERSITÀ• In America del Sud la biodiversità è

molto ricca, si parla di più di 20000 specie diverse di piante che ancora non sono state studiate completamente tra la zona andina e l’amazzonica.

• In questo lavoro si sono scelte quattro piante rappresentative della zona andina, utilizzate da tempi ancestrali, ognuna con caratteristiche diverse, per multipli motivi e scopi, molti diffusi nelle zone rurali e negli ultimi tempi in zone urbane.

FITOTERAPIA

• Il termine Fitoterapia viene dal greco phyton (pianta) e terapeia (cura).

• La fitoterapia è, in senso generale, quella pratica terapeutica umana comune a tutte le culture e le popolazioni sin dalla preistoria, che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere.

• La fitoterapia è considerata una medicina alternativa o complementare nella maggior parte degli stati membri della UE e negli Stati Uniti, anche se alcune piante e soprattutto alcune frazioni di pianta sono riconosciuti e sfruttati anche dalla medicina scientifica ufficiale.

• La medicina popolare si serve di queste sostanze da tempi immemorabili.

• Ippocrate citava il rimedio come terzo strumento del medico accanto al tocco e alla parola.

ORIGINI DELL’ETNOBOTANICA

In tempi recenti la ricerca scientifica ha rivalutato il potere curativo di piante

utilizzate dalla medicina tradizionale di culture differenti dalla nostra.

Gli anni '90 hanno visto il fiorire e il rafforzarsi di una nuova disciplina, nel panorama scientifico internazionale : l’Etnobotanica la quale studia l'uso di speciali piante indigene compiuto da popolazioni e culture lontane dal nostro modello scientifico. Il suo scopo è quello di ottenere nuovi principi attivi efficaci nella cura delle malattie.

ETNOBOTANICA• L'Etnobotanica è una scienza

interdisciplinare e transdisciplinare (al confine tra antropologia culturale e botanica) che si occupa dell'uso e della percezione delle specie vegetali all'interno di una o più società umane. Di conseguenza, essa si lega alla situazione geopolitica e culturale di quest'ultimi, denotandone vicende storiche, usanze, costumi e forme dialettali importanti per ricostruire la loro origine e la loro provenienza.

• La botanica, in effetti, è stata sempre intimamente legata alla medicina e l'Etnobotanica rappresenta una sorta di ritorno alle origini, un ponte tra antico e moderno.

L'Etnobotanico è un botanico con profonde conoscenze

medico - farmacologiche ed antropologiche

• L’ Etnobotanico può essere definito come un moderno esploratore, la cui immagine viene talvolta appannata dai grandi interessi economici nascosti

dietro la sua ricerca e che, grazie al meccanismo dei brevetti, trasforma quello che prima era di tutti in

patrimonio di pochi.• Resta, comunque, insostituibile il contributo che

l'Etnobotanica svolge nel tutelare un patrimonio che rischia di perdersi parallelamente al processo di assimilazione delle popolazioni primitive.

• Una sorta di nemesi, che impone alla civiltà il recupero di valori prima che lei stessa li distrugga.

ETNOBOTANICA E AREE DEL MONDO

• Straordinari bacini di ricerca sono:

• il Sud America dalla regione impervia delle Ande alla foresta pluviale, dove gran parte del patrimonio botanico è ancora inesplorato;

• l'Africa con l’enorme bacino di specie botaniche e di culture fitoterapiche non ancora conosciute;

• alcune zone dell'Australia, in particolare il cosiddetto Bush;

• l'Estremo oriente, anche se questa regione del mondo è stata la prima ad essere studiata insieme alla M.T.C e alla Medicina Ayurvedica.

MEDICINA TRADIZIONALE ANDINA• La Medicina Tradizionale Andina

è un insieme di pratiche antiche che hanno alla base la visione cosmo andina, mistica e dualistica, spesso tergiversata poco capita e a volte percepita come stregoneria.

Il lavoro che si discuterà sarà una descrizione di alcune pratiche della Medicina Tradizionale Andina, in particolare la Fitoterapia, nel tentativo di trovarne una moderna spiegazione scientifica. La Medicina Tradizionale Andina è usata da tempi ancestrali dalle popolazioni degli Ande, secondo le loro credenze e le proprie culture. Fino a poco tempo fa è stata rifiutata dalla medicina ufficiale dovuto al suo carattere “magico” e poco scientifico.Nell’attualità si comincia a riconoscere il suo vero valore.

O.M.S. E MEDICINE TRADIZIONALI

• L’ Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto che si può fare uso de queste medicine alternative, integrandole nel sistema sanitario in accordo alle realtà de ogni paese.

• L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002) ha definito la Medicina Tradizionale come l’insieme di pratiche, conoscenze, approcci, credenze varie sulla salute che incorporano medicinali a base di piante, animali e/o minerali, terapie spirituali, tecniche manuali ed esercizi applicati in maniera individuale o in combinazione per mantenere il benessere, oltre a trattare, diagnosticare e prevenire le malattie.

• Inoltre, è da considerare che sono sistemi sanitari tradizionali che incorporano elementi di rituali e de la visione del mondo, che agiscono in modo integrato nel continuo processo di cura e/o guarigione.

MEDICINA ANDINA• Attualmente l’ uso delle terapie naturali nella

zona andina, specialmente nella zona rurale ed in minor grado nelle zone urbane è molto richiesto sia per il costo che per un fattore culturale e per la fiducia che ripone in questo tipo di pratiche.

• La Medicina Tradizionale Andina, o il sistema sanitario tradizionale Andino, ha diversi componenti quali i sindromi culturali, i riti e la loro visione del mondo, gli agenti della medicina tradizionale, le risorse curative (piante, minerali, animali) e le terapie.

• Tutte queste aree esistono e vengono sviluppate in maniera interconnessa.

• Le piante medicinali sono delle risorse più importanti dei sistemi sanitari tradizionali; il loro uso deve essere inteso in un quadro di rispetto culturale e contributo sociale per la salute.

Curandero andino mentre esegue un rituale

PERÙ : ESEMPIO DI MEDICINE INTEGRATE

• L’ albo dei Medici ha costituito il comitato de ricerca, cosi come in qualche ospedale si è cominciato ad applicare le terapie alternative. In alcuni centri di attenzione primaria delle aree rurali si conta con il kit di pronto soccorso naturale, e soprattutto se è deciso d’ integrare il curandero (guaritore) come primo referente in materia di salute soprattutto per quanto riguarda la prevenzione, limitando cosi anche le pratiche non corrette. Attualmente lo Stato Peruviano ha istituito la figura di “Agente Tradizionale della Salute” che include i curanderos, erboristi, ecc.

Il Perù seguendo le raccomandazioni della OMS e le linee guida del

documento “Strategie della OMS sulla Medicina Tradizionale 2014-2023”, ha

deciso di integrare all’interno del sistema sanitario le medicine andine, per ciò ha creato nell’ambito dell’Istituto Nazionale

della Sanità l’area di Medicina Inter culturale, l’area di ricerca, la raccolta

delle le piante, e le loro possibili applicazione su base scientifica.

CENNI STORICI : GLI INCAS

• La prima si applica utilizzando rimedi erboristici o ricavati dalla natura mentre la seconda si rivolge agli Dei per cercare di intendere l'inspiegabile.

• Una malattia, per gli Inca, era il risultato di alterazioni di forze soprannaturali. Il trattamento di questa era seguita in maniera empirica: una combinazione di magia, della religione e dell'esperienza acquisita.

• Per gli Incas la medicina era basata sulla “magia”.

• La magia ha avuto una grande importanza nella medicina antica, si dice che ogni atto medico è stato accompagnato da preghiere e formule magiche.

• Gli Incas avevano una conoscenza approfondita della medicina naturale, conoscevano i benefici di ogni prodotto naturale, principalmente di quelli di origine vegetale.

La storia della Medicina Andina è stata caratterizzata per essere magica e mistica. Essa si è sviluppata nel periodo Pre-Inca, ha attraversato l’Impero Inca fino ad arrivare a oggi. Le prime civiltà hanno basato le proprie pratiche mediche su due pilastri apparentemente opposti: l'empirismo primitivo e la medicina magico - religiosa.

COSMOGONIA E RELIGIONEI miti sciamanici contengono la storia

"cosmica" o "verdadera", sotto forma delle gesta degli dei e degli antenati, categorie che tendono a sfumare, tanto che i parenti trapassati possono essere deificati, gettando un ponte fra sacro e profano.

I miti sono il modello di tutti i riti e comportamenti sociali, la dimensione sacra del mondo è considerata di grande potere, il viverci a contatto e manipolarla è compito degli sciamani.

Attraverso il sogno essi penetrano nel mondo degli dei, stabilendo un contatto fra il mondo e l'aldilà.

LA DUALITÀ ANDINA COME ESSENZA DELLA VITA

• La società Quechua delle Ande possiede caratteristiche proprie riguardo alle sue percezioni del mondo cosmogonico; l’ordinamento delle attività quotidiane sono regolate da principi duali di identità, solidarietà e i suoi opposti complementari ovvero i MASINTIN (due o coppie) supplemento armonico per poter sussistere. Il compimento dei principi YANANTIN (opposizione complementare) o MASINTIN (identità equivalente) in diversi sistemi andini dimostrati sono alla base della organizzazione duale e dei principi organizzativi dell'universo totale per l'uomo delle Ande.

• La struttura duale faceva parte della organizzazione sociale INKA; i concetti si dividono in due parti uguali: HANAN e URIN (quelli di sopra e quelli di sotto), PAÑA = LLOQ'E (quelli di destra e quelli di sinistra), WARMI = QHARI (femmina = maschio) YURAQ = YANA (bianco = nero), KAUSAY = WAÑUY (vita = morte), UNQUY = THANAY (malato = sano). Inoltre, le piante medicinali sono state classificate in Q'UÑI = CHIRI (caldo = fresco).

• La disposizione dei loro Dei e divinità famigliari compie la stessa funzione dei suoi equivalenti complementari, i cui doni esercitano funzioni duali, essendo esecutori del comportamento dell'uomo, sono buoni e sono cattivi, premiano e puniscono. Questo principio ambivalente è anche legato alla salute degli uomini poiché gli cura o gli ammala.

• Jorge Flores Ochoa a questo proposito afferma: "I concetti del bene e del male, come la salute e la malattia, sono due fasi dello stesso corpo, come parte della concezione duale andina. Tutto avviene in coppie opposte complementari; così l'uomo non può, non deve, vivere da solo, ha bisogno di integrarsi con il suo opposto complementare che è la donna”.

DIAGNOSI DELLA MALATTIA • I medici o curanderos facevano la diagnosi della

malattia tramite la lettura del polso, valutavano la lingua, lo stato fisico del paziente.

• Inoltre, potevano descrivere i diversi disturbi di carattere magico e per cui un esperto o "veggente” doveva fare la diagnosi, a volte leggendo foglie di coca o di mais o anche le viscere di un animale.

• Dopo la diagnosi si andava da uno specialista per la cura della malattia. Queste e tante altre malattie non hanno una spiegazione e neanche un trattamento nella medicina moderna ma sono state reinterpretate o dalla medicina o dalla psicologia moderna come situazioni conversive, psicosomatiche, di stress, tra altri.

• Per esempio i segni, sintomi o malattie lievi come la diarrea nei bambini possono essere interpretati come “pulizia intestinale” e quindi si può avere un atteggiamento passivo verso il contesto, le malattie che presentano la febbre sono definite come dovute al freddo si trattano avvolgendo il paziente in coperte di lana molto pesanti.

• L’uso di piante medicinali di solito ha una certa efficacia verificabile dal punto di vista scientifico (fitochimicamente) ma i criteri in uso sono anche la qualità del freddo, caldo o temperato; femmina o maschio o per il posto di raccolta delle piante.

• L'erba non è solo "il medicinale andino e naturale", ha una sua connotazione sacra, magica e vitale, i curanderos le scelgono per le proprietà o il potere che gli viene attribuito, si utilizzano pure altre risorse naturali quali minerali, organi animali, composti liquidi o miscele diverse d’accordo alla composizione ed alle dimensioni.

PIANTE MEDICINALI ANDINE

FITOTERAPIA NELLA MEDICINA TRADIZIONALE ANDINA• Le culture americane indigene hanno avuto sempre una loro tradizione sanitaria,

spesso talmente erudita da richiamare l'attenzione dei missionari e degli esploratori che per primi vennero a contatto con esse.

• Si deve solo alle drammatiche vicende storiche subite da questi popoli se la conoscenza della loro diagnostica, della loro terapeutica e della loro farmacologia è stata per molto tempo trascurata.

• Il risultato è stato la scomparsa di un patrimonio di esperienze e di osservazioni accumulate nel corso dei secoli o, nella migliore delle ipotesi, la sua riduzione al rango di "Cultura Primitiva" degna al massimo di destare l'interesse dell'etnologo.

• Solo oggi si comincia a rivalutare quello che resta di questo bagaglio di conoscenze ed a rendersi conto che, in molti casi, le tecniche seguite costituivano la risposta più efficace ai problemi posti.

• Molti farmaci sono entrati nella farmacopea grazie al contatto con gli Indios americani; gli esempi più eclatanti sono costituiti dalla Cocaina e dal Curaro, altre ancora potrebbero entrarvi solo che si dedicasse maggiore attenzione allo studio di queste medicine tradizionali.

MACANOME SCIENTIFICO : Lepidium meyenii

FAMIGLIA: Brassicaceae

NOME COMUNE : Maca

• La Maca una pianta tuberosa conosciuta mondialmente e ben nota in Europa, che si coltiva solo sulle Ande peruviana, tra i 3.800 e i 4.500 metri di altitudine.

• La pianta raggiunge i raggiunge un’altezza approssimativamente da dodici a venti centimetri e ha un raccolto annuale.

• Si dice che il suo alto valore nutrizionale e medicamentoso sia dovuto alla sua capacità di resistere alle intemperie del clima dell’altipiano della Puna. In questi altopiani, sferzati da venti potenti, le temperature estremamente fredde durante la notte si alternano a temperature intorno ai 24°C durante il giorno.

• La maca si riproduce per autoimpollinazione e, durante la fioritura, sviluppa delicati fiori bianchi, gialli o leggermente rossastri. Nella coltivazione tradizionale, i tuberi vengono raccolti in tempo prima che si secchino e si lasciano solo un piccolo numero di piante per continuare con il processo biologico della sua coltivazione.

LA MACA PRESSO GLI INCA• La radice selvatica di maca cresce ancora nell’altipiano andino ed è conosciuta tra i locali

come “maca shihua”.

• La coltivazione della Maca nell’Impero Inca

• Dal 1460, l’Impero Inca si estese sotto il governo del suo nono re, Pachacútec consolidando il suo potere su altre tribù a sud del lago Titicaca.

• Il re Pachacútec migliorò le infrastrutture e la costruzione di strade e sviluppò nuove tecniche di produzione agricola con maggiore efficienza.

• Il sistema politico dell’Impero Inca stabilì un tributo di due terzi del raccolto annuo agricolo, come principio di reciprocità per i servizi offerti dal regno. In questo modo, si creò nell’Impero Inca una società prospera in cui non vi era né povertà né fame, poiché le regioni povere potevano godere del surplus di questo cibo dalle aree più ricche.

• Il sistema economico era organizzato senza la necessità di usare il denaro e l’attività nell’Impero si divise tra specializzazione artigianale e agricola. Sotto questo sistema la regione si dedicò esclusivamente alla semina di questa radice, dopo aver scoperto le sue proprietà rivitalizzanti e stimolanti della fertilità. Grazie a ciò, la capitale della regione del Junìn, Huancayo, divenne la rotta commerciale più importante dell’Impero che collegava la capitale di Cusco con il territorio nord dell’Impero.

L’USO DELLA MACA NELL’IMPERO INCA• Gli Incas usavano la maca (Lepidium meyenii) principalmente

come tonico e stimolante per l’esercito e veniva somministrata ai soldati, come cibo, da consumare quando erano in battaglia.

• Per evitare disordini tra la popolazione, il suo consumo terminava alla fine della battaglia. Inoltre, la maca veniva usata anche dalla nobiltà e dai ceti alti come pianta medicinale per curare malnutrizione, debolezza, perdita di memoria, insonnia o problemi di convalescenza e, allo stesso modo, veniva usata per il trattamento di artrite, problemi respiratori, disturbi mestruali o sintomi della menopausa.

• La maca veniva usata dagli sciamani come una pianta magica e la impiegavano nei riti sacri per aumentare la fertilità. La sua grande popolarità fece sì che la piantagione di questo cibo si estendesse su tutto l’altopiano andino, fino a diventare una delle più importanti dell’impero Inca.

STORIA DELLA MACALa scoperta della Maca degli spagnoliDopo la conquista delle Ande da parte degli spagnoli, dal 1532 al 1536, passarono due decenni fino a che la maca fu menzionata per la prima volta nelle cronache spagnole.Il primo a documentare nella storia l’esistenza della maca fu il cronista spagnolo Cieza de Leon nel 1553, che segnalò l’esistenza di alcune radici coltivate dagli indios delle montagne peruviane, situate nella provincia di Bonbon.Un secolo dopo, padre Cobo menzionava già questa radice con il suo nome popolare “maca” e ne sottolineava le proprietà per promuovere la fertilità, per cui fu molto apprezzata dai coloni spagnoli. Una leggenda racconta che i coloni avevano problemi di fertilità con gli animali, o che avevano cuccioli prematuri o malformati, e osservando che questo non succedeva nel caso dei lama, lo attribuirono ai benefici della maca che mangiavano abitualmente.Osservando il comportamento alimentare dei lama, i coloni spagnoli scoprirono la maca e i suoi straordinari benefici ed effetti sulla salute.Non è noto se questa leggenda sia basata su una storia vera o sia solo una favola. Ma la verità è che, dopo la scoperta miracolosa della radice di maca come uno degli alimenti più speciali per la salute delle donne può essere inteso che i coloni spagnoli sostituirono l’oro con la maca naturale come forma di pagamento dei loro tributi.Grazie a ciò, i coloni si rifornirono di questa pianta e poterono raggiungere la Spagna, dove ottennero un enorme successo e una grande popolarità tra la nobiltà e l’aristocrazia spagnola.

STORIA DELLA MACA• Perché la vita della Maca cadde nel dimenticatoio

• Il 6 agosto 1824, ebbe luogo la battaglia di Junìn tra l’Armada Spagnola e Simón Bolívar, e da allora terminò la dominazione degli spagnoli in questo territorio.

• Successivamente vi fu un periodo di instabilità politica, con guerre civili in Perù e molti problemi politici. Questo periodo fu seguito da un periodo di modernizzazione del paese, e molti indios migrarono verso le città e iniziarono a lavorare nelle miniere, così nel diciannovesimo secolo la coltivazione della maca si trovò in un punto morto e si dimenticarono i suoi straordinari benefici.

• La riscoperta della Maca nella decade degli anni sessanta

• Nel 1961, la biologa Gloria Chacón realizzò la sua tesi universitaria sulla maca naturale e sui suoi effetti, controindicazioni e benefici nella regolazione ormonale delle donne.

• La tesi Fu pubblicata nel 1972 e suscitò interesse a livello internazionale su questa pianta nella dieta, generando molti altri studi specialistici nei quali si analizzava il loro fenotipo, i benefici e le vitamine che apportava. A quel tempo la sua piantagione era quasi estinta e veniva coltivata solo in una piccola parte dalla popolazione locale per uso personale nella dieta quotidiana.

• Nel 1994 vi erano solo 50 ettari di terra coltivata a maca e alla fine degli anni novanta la suo coltivazione fù aumentata a 1.200 ettari per soddisfare la sua domanda che crebbe soprattutto negli USA e in Giappone.

T R A I L 2 0 0 0 E I L 2 0 0 5 , I L V O L U M E A N N U A L E D E L L E E S P O R T A Z I O N I A U M E N T Ò D I D I E C I

V O L T E E D A A L L O R A L A S U A C O L T I V A Z I O N E H A C O N T I N U A T O A D A U M E N T A R E D I A N N O I N

A N N O .Q U E S T A E N O R M E D O M A N D A D I M A C A

P E R U V I A N A R A P P R E S E N T A A T T U A L M E N T E U N A P A R T E E S S E N Z I A L E D E L L ’ E C O N O M I A D I Q U E S T O

P A E S E .M A C A C I N E S E … . .

MACA CINESE…..

COMPOSIZIONE CHIMICA E NUTRIZIONALE• La maca risponde appieno ai dettami della moderna scienza alimentare; infatti è povera di grassi

(tra cui prevalgono quelli insaturi), ma fornisce un buon apporto di carboidrati e proteine, nonché di fibre, vitamine e sali minerali.

• Particolarmente interessante è il contenuto in amminoacidi essenziali, istidina (necessaria nei bambini), isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, valina e triptofano.

• Da notare è anche la presenza degli acidi grassi essenziali (acido oleico, linoleico ed arachidonico).

• Fra i componenti biologicamente attivi della maca, ricordiamo i glucosinolati,contenenti glicosidi solforati che si trovano anche in altre specie della famiglia delle Brassicacee (ad esempio nei broccoli).

• La maca è ricca in glucosinolati benzilici, glucotropolina e in p-metossi benzil glucosinolato. Questi sono 10 volte più concentrati nella radice fresca che in quella essiccata. Triturando la radice, l’enzima mirosinasi, contenuto nei vacuoli della pianta, fuoriesce nel citosol della cellula, andando ad agire su tali composti e trasformandoli in isotiocianati.

• Gli isotiocianati aromatici, specie il benzil isotiocianato e il p-metossibenzilisotiocianato, sono composti biologicamente attivi, che in diversi studi farmacologici hanno mostrato attività antitumorali.

• Secondo l’ipotesi più accreditata, l’incremento di fertilità causato dalla maca, non sarebbe dovuto tanto ai glucosinolati, quanto alla presenza di quattro alcaloidi non ancora caratterizzati, denominati macaina 1, 2, 3 e 4.

• Nella radice di Lepidium meyenii sono inoltre presenti flavonoidi, saponine, tannini e fitosteroli: brassicasterolo, ergosterolo, ergostadienolo, campesterolo, sitosterolo, stigmasterolo e b-ecdysone. A quest’ultimo è imputata l’azione anabolizzante.

Umidità 15Proteine 11,9Ceneri 4,8Grassi 1,7Fibra 8,3

Vitaminemg %Tiamina "B1" 0,20Riboflavina "B2" 0,35Vitamina "C" 2,50

Minerali mg/100 grCalcio 220Fosforo 180Ferro 15,5Manganese 0,8Cobalto 5,9Zinco 3,8Sodio 18,7Potassio 2050Iodio 520

AMMINOACIDI mg/g PROTEINAAcido Aspartico 91,7Acido Glutammico

156,5Serina 50,4Istidina 21,9Glicina 68,3Treonina 33,1Alanina 63,1Arginina 99,4Tirosina30,6Fenilalanina 55,3Valina 79,3Metionina 28Isoleucina 47,4Leucina 91HO-Prolina 26Prolina 0,5Sarcosina 0,7

COMPOSIZIONE CHIMICA DELLA MACA(da Universidad Nacional Agraria La Molina - Perù

ANALISI DEL FITOCOMPLESSO

• Amminoacidi essenziali

• Carboidrati (amidi, fruttosio e polisaccaridi)

• Fibre

• Acidi grassi (acido oleico, linoleico ed arachidonico)

• Vitamine ((A,B1,B2,B12,C,D,E)

• Minerali (Calcio, Fosforo, Ferro, Iodio, Magnesio, Potassio, Rame, Zinco)

• Glucosinolati benzilici : glucotropolina e in p-metossi benzil glucosinolato;

• glucosinolati benzilici : glucotropolina e in p-metossi benzil glucosinolato;

• Alcaloidi : macaina 1, 2, 3 e 4.

• Steroli : brassicasterolo, ergosterolo, ergostadienolo, campesterolo, sitosterolo, stigmasterolo e b-ecdysone;

• Flavonoidi

• Saponine

• Tannini

LA MACA: IL GINSENG PERUVIANOTonico, anti-fatica,

afrodisiaco, immunostimolante, rivitalizzante

Efficace per aumentare la libido e nelle disfunzioni sessuali maschili e femminili

Nella donna agisce come trofico nella secchezza vaginale

Nell’uomo aumenta il volume spermatico, il numero e la motilità egli spermatozoi

INDICAZIONI:

• Stress psico-fisico (Stati depressivi, alimentazione di sportivi, studenti, anziani, ecc...)

• Fratture, decremento della densità ossea

• Coadiuvante nel trattamento di alcuni tipi di tumore

• Coadiuvante nella cura dell'anemia

• Trattamento dell'impotenza maschile

• Trattamento delle disfunzioni ovariche, compresa la menopausa

• Trattamento della sterilità maschile e femminile

PROPRIETA’ ED APPLICA ZIONI NUTRITIVE

• l primo e più immediato impiego della radice di Lepidium meyenii è stato di tipo alimentare.

• La maca, infatti, è il tubero che cresce alle altitudini più elevate, e ha costituito per le antiche popolazioni andine e per il loro bestiame, una fonte di energia facilmente reperibile ed un alleato contro la fatica fisica. La radice disidratata, infatti, è ricca in carboidrati e proteine, ed un’assunzione regolare è in grado di incrementare le riserve energetiche, la resistenza e la forza fisica, promuovendo uno stato di generale benessere.

• Queste caratteristiche rendono la maca un integratore ideale per gli atleti e per gli sportivi in generale. Grazie all’elevato contenuto di aminoacidi e acidi grassi essenziali, nonché di vitamine e sali minerali, il consumo di questa radice può essere d’aiuto, in situazioni stress, malattia, invecchiamento, attività fisica.

• Proprietà toniche La radice della maca vanta proprietà benefiche sul sistema nervoso: incrementa le capacità di concentrazione, favorisce la lucidità mentale e la memoria.

• Poiché queste sue proprietà toniche ed energetiche non sono legate ad un contenuto di caffeina, la maca può essere assunto a tutte le età e anche da soggetti debilitati.

• Il suo impiego, infatti, si è rivelato utile per chi soffre di sindrome da stanchezza cronica e depressione, per chi svolge un’attività intellettuale impegnativa (per es. studenti, manager, ecc.), in convalescenza o per superare momenti di particolare stress psico-fisico.

• Elevato apporto di nutrienti e vitamine – ricostituente• Proprietà toniche e rinforzanti la memoria

P R O P R I E T A ’ E A P P L I C A Z I O N I N U T R I T I V E

A Z I O N E R I C O S T I T U E N T E

L A M A C A È A D AT TA N E L T R AT TA M E N TO D I :

• S A R C O P E N I A

• D I S T U R B I A L I M E N TA R I

• A U M E N T O M A S S A M A G R A

• C O N VA L E S C E N Z A

• R E C U P E R O D O P O S F O R Z O M A S S I M A L E *

* l’azione adattogena è più rilevabile nell’estratto secco

A Z I O N E A N T I A N E M I C A

T R AT TA M E N TO D E L L E A N E M I E I N R AG I O N E D E L L’ E L E VATO C O N T E N U TO D I F E R R O E V I TA M I N A B 1 2 , C H E S T I M O L A L A P RO D U Z I O N E D E I G L O B U L I RO S S I , L A M AC A T ROVA I M P I E G O C O M E C OA D I U VA N T E N E L T R AT TA M E N TO D E L L E A N E M I E D I M O D E S TA E M E D I A E N T I T À .

Rigorosi studi scientifici hanno dimostrato un rapido recupero dei livelli di emoglobina e di globuli rossi in soggetti anemici, in seguito a trattamenti integrativi con Maca.Gli studi hanno dimostrato differenze statisticamente significative rispetto al gruppo di controllo trattato con metodiche «ufficiali»

PROPRIETA’ E APPLICAZIONI NUTRITIVE

P R O P R I E T A ’ E A P P L I C A Z I O N I N U T R I T I V E

In particolari momenti della vita, ad esempio durante la crescita, la gravidanza e l’allattamento, e soprattutto in menopausa, il fabbisogno di calcio e in genere di sali minerali aumenta notevolmente. In questi casi, poiché la radice della maca contiene alti livelli di questi elementi, la sua assunzione risulta un supplemento ideale, consigliabile anche per accelerare la guarigione delle fratture e nel trattamento delle patologie legate al decremento della densità ossea (per es. decalcificazione ed osteoporosi). Si ritiene che tale azione sia dovuta agli alcaloidi presenti nella maca, che sono in grado di attivare la calcitonina, l’ormone che regola il metabolismo del calcio e del fosforo, nonché l’azione del paratormone, coinvolto nella stessa via metabolica

I N C R E M E N TO D E L L A D E N S I T À O S S E A

MACA DE LLE ANDE : COME SI ASSUME

POLVERE DI TUBERO ESSICCATO: 3 grammi al giorno.

COMPRESSE DI POLVERE : 3 -5 al giorno a seconda delle necessità.

LA MACA COME NUTRACEUTICO• La Maca è utilizzata come integratore alimentare poiché è un alimento completo grazie alla

presenza di amminoacidi essenziali, Sali minerali, Vitamine e acidi grassi insaturi oltre agli altri metaboliti secondari (steroli, flavonoidi, triterpeni, glucosidi, ecc.)

• La radice di Maca esiste in diversi formati con risultati diversi a seconda del modo in cui è stata elaborata. I diversi prodotti di maca differiscono nei loro ingredienti e proprietà.

• La classica polvere di maca è una polvere biologica, in cui la maca è stata essiccata al sole e poi macinata.

• Essendo un alimento crudo, può essere mangiato tutti i giorni.

• Nel processo di essiccazione vengono prodotti alcuni ingredienti attivi, come i potenti macamidi.

• La maca in polvere biologica contiene una grande parte delle vitamine e degli enzimi, mentre altri ingredienti attivi sono meno presenti.

• Contiene anche l’intero spettro di glucosinolati immunogenici che liberano isotiocianati (ITC) liberi per idrolisi enzimatica.

• * Su consiglio del medico curante, si consiglia la polvere anche per le donne incinte che vogliano prenderla all’inizio della gravidanza per prevenire l’aborto.

ATTIVITÀ SALUTISTICHEMACA EXTRA

• Gli estratti secchi di maca vantano maggiori attività fitoterapiche (salutistiche) che in buona parte dipendono dal grado di concentrazione di metaboliti secondari.

• Possono presentarsi sotto forma di capsula o compressa.

• Nel formato dell’estratto, si accumulano gli ingredienti attivi, come i macamidi, che migliorano le prestazioni, rendendolo il più adatto per gli atleti o per coloro che necessitano di un trattamento intensivo.

• Il formato di estratto è quello più indicato per ottenere il maggior effetto «afrodisiaco».

MACA COME ADATTOGENO• Alla maca si attribuisce un potere adattogeno.

• Si definisce adattogena, una sostanza in grado di aumentare le resistenze aspecifiche dell’organismo, contro lo stress psico-fisico e diverse infezioni patologiche, ottimizzando il metabolismo cellulare e ristabilendo l’omeostasi. Inoltre, prerogativa dell’adattogeno, è la sicurezza d’uso.

• Regolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene

• L’attività adattogena della maca, si esplica in modo particolare a livello della regolazione dell’attività endocrina, specie quella sotto il controllo dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrenale.

• Per questo motivo la maca è usata da molti ginecologi americani nel trattamento delle disfunzioni ormonali legate alla sfera sessuale, e riguardanti la fisiologia sia maschile che femminile.

MACA COME ADATTOGENO

• Scienziati e medici hanno trovato nella maca uno dei migliori modi naturali per regolare e sostenere la salute del sistema endocrino che, secondo la PNEI è a sua volta, strettamente connesso al SNC, al Sistema Immunitario e alla Psiche.

• La regolazione endocrina induce quindi un miglioramento della risposta globale dell’organismo che si traduce anche in un miglioramento delle difese immunitarie.

• Questa azione regola il metabolismo, i livelli di energia, la crescita, lo sviluppo sessuale e il senso di benessere e di atteggiamento.

• Fortunatamente, la Maca non contiene ormoni stesso. Al contrario offre una serie unica di nutrienti che alimentano direttamente il sistema endocrino e aiutano le ghiandole a produrre ormoni vitali in dosi precise prefissati dal proprio corpo.

LA MACA E LO SPORTIVO• La Maca rappresenta un prodotto naturale completo nella sua composizione

chimica, grazie alla presenza di tutti gli aminoacidi essenziali, di sali minerali, vitamine, elementi come ferro e zinco, acidi grassi insaturi nonché di alcaloidi, steroli, triterpeni, flavonoidi, glucosidi ecc., con un ricco apporto proteico e pochi grassi, ma con un discreto apporto calorico, risultando dunque un complemento ideale nell’alimentazione dello sportivo.

• Grazie ai suoi costituenti, la Maca presenta la capacità di migliorare la risposta alla fatica e allo stress e la resistenza agli sforzi massimali, nonché di prevenire le frequenti crisi ipoglicemiche che spesso intervengono in caso di sforzo prolungato.

• Tale proprietà sembra essere attribuibile ad un’azione sulla glucogenesi, la produzione cioè di glucosio a partire dalle riserve di glicogeno nell’organismo, con più facile disponibilità di glucosio pronto circolante in caso di necessità.

• E’ stata inoltre descritta la capacità di elevare il livello dell’emoglobina in soggetti anemici e negli sportivi sottoposti a intenso sforzo fisico (sforzo aerobico).

• I risultati descritti sono sperimentati e comprovati da pubblicazioni su lavori e studi condotti con il necessario rigore scientifico.

Pharm Biol. 2016;54(5):827-34. doi: 10.3109/13880209.2015.1087036. Epub 2015 Oct 9.

Effects of macamides on endurance capacity and anti-fatigue property in prolonged swimming mice.Yang Q1,2, Jin W1,3,4, Lv X1, Dai P1,4, Ao Y1, Wu M1, Deng W1, Yu L,3,4.AbstractOBJECTIVE:The present study investigates the effects of macamides on endurance capacity and anti-fatigue property in prolonged swimming mice.MATERIALS AND METHODS:The Balb/c mice were divided into seven groups: a control group, low-dose groups of N-benzyllinoleamide, N-benzyloleamide, and N-benzylpalmitamide, high-dose groups of these macamides. The macamides groups received the commercial products (12 and 40 mg/kg, ig), while the control group received vehicle for 21 d. On the 14th day, the mice were given the weight-loaded swimming test. On the 21st day, the mice were sacrificed immediately after 90 min swimming, and some biochemical parameters were measured.RESULTS AND DISCUSSION:Compared with the control group, exhaustive swimming time was significantly prolonged in high-dose group of N-benzyloleamide (p < 0.05); the levels of lactic acid (LD), blood ammonia (BA), and lactate dehydrogenase (LDH) were significantly decreased (p < 0.05), whereas the levels of liver glycogen (LG) and non-esterified fatty acid (NEFA) were significantly increased (p < 0.05) in high-dose group of N-benzyloleamide. The malondialdehyde (MDA) contents in the brain, muscle, and liver were significantly decreased (p < 0.05), whereas superoxide dismutase (SOD) and glutathione peroxidase (GSH-PX) activities in the brain, muscle, and liver were significantly increased in high-dose group of N-benzyloleamide (p < 0.05).CONCLUSION:The results indicate that N-benzyloleamide has pharmaceutical property against exercise-induced fatigue, and this effect can be explained by the modulated energy metabolism and improved antioxidant status.

Evid Based Complement Alternat Med. 2016;2016:4394261. doi: 10.1155/2016/4394261. Epub 2016 Aug. 28.Preservation of Cognitive Function by Lepidium meyenii (Maca) Is Associated with Improvement of Mitochondrial Activity and Upregulation of Autophagy-Related Proteins in Middle-Aged Mouse Cortex.Guo SS1, Gao XF1, Gu YR1, Wan ZX2, Lu AM1, Qin ZH3, Luo L1.

AbstractMaca has been used as a foodstuff and a traditional medicine in the Andean region for over 2,000 years. Recently the neuroprotective effects of maca also arouse interest of researchers. Decrease in mitochondrial function and decline in autophagy signaling may participate in the process of age-related cognitive decline. This study aimed to investigate if maca could improve cognitive function of middle-aged mice and if this effect was associated with improvement of mitochondrial activity and modulation of autophagy signaling in mouse cortex. Fourteen-month-old male ICR mice received maca powder administered by gavage for five weeks. Maca improved cognitive function, motor coordination, and endurance capacity in middle-aged mice, accompanied by increased mitochondrial respiratory function and upregulation of autophagy-related proteins in cortex. Our findings suggest that maca is a newly defined nutritional plant which can improve mitochondrial function and upregulate autophagy-related proteins and may be an effective functional food for slowing down age-related cognitive decline.

L'EFFETTO DELL A MACA SULL A CRESCITA E DIFFERENZIA ZIONE

• INTRODUZIONE

• La Maca Lepidium meyenii appartiene alla famiglia delle Brassicaceae ed è stata coltivata da secoli sulle Ande. La radice di questa pianta è usata come cibo e medicina (vedi Studi dr. Zheng ed ALTRI in Urologia 2000, cap. 55: pag. 598-602). Nella farina di Maca (la radice essiccata e polverizzata), si sono trovati molti fitoestrogeni, steroli e isotiocianati. Abbiamo esaminato i possibili effetti della farina di Maca sulla crescita e sulla possibile influenza nella determinazione del sesso negli avannotti della Trota Arcoiris, nutriti con una dieta semi-purificata (caseina-gelatina).

• APPLICAZIONE Gli avannotti di trota, con un peso medio di 0,096-0,002 gr. sono stati divisi in 12 piscine con una densità di 40 pesci per laghetto. Ad ogni gruppo di tre serbatoi scelti a caso, è stato assegnato uno dei quattro differenti tipi di diete contenenti rispettivamente: 0, 5, 10 e 15% di farina di Maca (contraddistinte con: diete Maca 0; Maca 5; Maca 10 ed infine Maca 15) al posto della consueta farina di frumento. I pesci sono stati alimentati con diete sperimentali ad una percentuale pari al 4,5 - 3% del loro peso corporeo per 12 settimane. I pesci alimentati con diete Maca 10 e con Maca 15, hanno mostrato un tasso di crescita significativamente più elevato (p <0,05) rispetto agli altri gruppi (Figura 1).

RISULTATII risultati indicano che la farina di Maca incrementa l'appetito, migliora la percentuale di crescita, l'efficienza alimentare (digeribilità) e la sopravvivenza. Un esame istologico delle gonadi, ha posteriormente rivelato che la Maca non ha influenza sulla determinazione e la differenziazione sessuale (proporzione dei sessi).

Crescita e differenziazione sessuale degli avannotti di Trota Arcoiris (Onchorhynchus mykiss)School on National Resources, Universidas Ohio State, Columbus. OH 43210, USA- Dipartimento di nutrizione, Universidad Nacional Agraria la Molina, Lima Perù.

PROPRIETA’ AFRODISIACHE• Numerosi medici americani prescrivono la maca ai loro pazienti, e ne

hanno rilevato gli effetti positivi sulla vita sessuale di entrambi i sessi, in particolare incremento della libido e miglioramento delle prestazioni sessuali.

• Inoltre si è rivelata efficace e sicura nel trattamento delle disfunzioni erettili, sia che si manifesti come stato patologico sia che insorga fisiologicamente con l’avanzare dell’età .

• L’azione afrodisiaca del Lepidium meyenii, è stata scientificamente provata per la prima volta, da uno studio condotto su diversi gruppi di ratti e topi con disfunzioni erettili.

• In quest’esperimento, è stata somministrata per 22 giorni, una dose orale di estratto lipidico purificato di maca, e il risultato è stato un incremento della funzionalità erettile in tutti gli animali trattati.

TRATTAMENTO DELL A STERILITÀ MASCHILE E FEMMINILE• Da secoli la maca è impiegata per aumentare le capacità riproduttive di uomini e animali.

Oggi si ritiene che tale azione sia dovuta alla presenza di quattro alcaloidi, macaina 1, 2, 3 e 4, che sono stati isolati e identificati nella radice, ma la cui formula non è ancora ben nota.

• Esistono diversi studi clinici a riguardo: gli alcaloidi isolati, somministrati a ratti e topi di entrambi i sessi, ha dimostrato di incrementare l’oogenesi nelle femmine e la spermatogenesi nei maschi, e gli stessi risultati sono stati raggiunti con l’assunzione della radice essiccata.

• Gli effetti su ovaie e testicoli, compaiono già dopo 72 ore dalla somministrazione, e non sono stati attribuiti ad ormoni vegetali, ma probabilmente all’azione di tali alcaloidi sull’asse ipotalamo-ipofisario.

• L’aumento della fertilità maschile riscontrabile dopo l’assunzione della maca è imputabile, oltre che al miglioramento della funzionalità erettile, anche ad un incremento della motilità degli spermatozoi. Nella radice del Lepidium meyenii, infatti, vi è un elevato contenuto di fruttosio, un monosaccaride che fisiologicamente si trova in alta concentrazione nel liquido seminale, dove costituisce la fonte energetica degli spermatozoi.

• In Uno studio clinico in aperto ha valutato l’effetto di un estratto di maca sulla spermatogenesi in volontari sani maschi, di età compresa tra i 24 e i 44 anni . Essi ricevevano 1500 o 3000 mg. di estratto di maca per 4 mesi, con valutazione dello sperma, dell’LH, dell’FSH, della prolattina, del testosterone e dell’estradiolo pre terapia e al termine della stessa. Al termine della sperimentazione vi era un aumento del volume del liquido seminale, del numero di spermatozoi e della loro motilità, senza modifiche apprezzabili nei livelli degli ormoni esaminati. Tali effetti erano simili per entrambe le dosi di maca somministrate .

AZIONE SULLA DISFUNZIONE ERETTILE

• Uno studio clinico controllato ha valutato l’effetto di un estratto secco di maca in pazienti affetti da disfunzione erettile.

• Sono stati arruolati 50 uomini, che dovevano assumere per os 2400 mg/die di estratto o un placebo per 3 mesi, valutando l’effetto del trattamento sul benessere psico-fisico e sulla disfunzione erettile tramite i test International Index of Erectile Function (IIEF-5) e Satisfaction Profile (SAT-P).

• Si è visto che al termine della sperimentazione vi era, in entrambi i gruppi, un significativo aumento del punteggio del test IIEF-5 (p<0,05), ma nei pazienti del gruppo maca tale miglioramento era significativamente superiore (p<0,001).

• In entrambi i gruppi si notava un miglioramento del punteggio del test SAT-P, ma anche in questo caso i pazienti del gruppo maca erano quelli che ottenevano un miglioramento superiore (p<0,05).

• Solo i pazienti del gruppo maca avevano un miglioramento significativo (p<0,05) nella parte del test SAT-P dedicata alla performance fisica e sociale.

• Lo studio indica che un estratto di maca migliora la performance sessuale e anche il benessere psicofisico dei pazienti con insufficienza erettile.

DISFUNZIONALITÀ OVARICA, MENOPAUSA

• La sua assunzione può alleviare in maniera significativa i sintomi tipici, che precedono e accompagnano la menopausa (vampate di calore, depressione e stanchezza, tachicardia, costipazione, perdita di tessuto osseo, secchezza vaginale), mentre in caso di menopausa precoce, può addirittura consentire la ripresa di un ciclo mestruale regolare.

• Anche in seguito ad isterectomia, con o senza rimozione delle ovaie, produce in breve tempo un incremento dei livelli ematici di estradiolo, portando un miglioramento delle condizioni generali. Viene consigliata l’assunzione della maca prima della menopausa, per mantenere attiva la funzionalità ovarica, ottenendo così maggiori benefici in seguito.

Molti ginecologi statunitensi e canadesi prescrivono la maca per regolare la funzionalità ovarica, e in menopausa è preferita alla terapia ormonale sostitutiva. Al contrario degli ormoni, la maca stimola le ovaie e le altre ghiandole endocrine a produrre gli ormoni di cui l’organismo ha bisogno.

DISTURBI DELLA MENOPAUSAUno studio clinico ha valutato l’effetto estrogenico e/o androgenico della maca e la sua azione sul profilo ormonale e sui disturbi neurovegetativi della menopausa in 14 donne in menopausa. Esse dovevano ingerire 3,5 g/die di polvere di maca o un placebo per 6 settimane con un disegno di tipo crossover. Si misuravano i livelli plasmatici di estradiolo, FSH, LH e SHBG e l’intensità dei disturbi neurovegetativi della menopausa tramite la scala di Green pre e post terapia. Al termine dello studio non sono state osservate differenze significative tra i due gruppi per quanto riguardava i livelli di estradiolo, FSH, LH e SHBG, mentre si notava una significativa riduzione (p<0,05) del punteggio della scala di Green nelle donne del gruppo verum. Tale attività non era correlabile a effetti di tipo androgenico o estrogenico, anche perché la polvere di maca non esibiva alcun effetto di questo tipo su cellule in vitro. Lo studio indica che la polvere di maca può essere utile per alleviare i disturbi neurovegetativi della menopausa e che tale effetto non è dovuto a un’azione di tipo androgenico o estrogenico

1. Vampate di calore, attacchi di sudore2. Palpitazioni3. Irritabilità4. Cambio di umore, crisi di pianto5. Alterazioni del sonno6. Diminuzione della libido7. Mancanza di desiderio sessuale vaginale8. Secchezza vaginale9 . Stanchezza improvvisa10 . Angoscia11 . Pessimismo , depressione12 . Difficoltà di concentrazione13 . Perdita di memoria

14 . Incontinenza quando si starnutisce o quando si ride15 . Pelle secca e rossori16 . Dolori muscolari, tendiniti e articolazioni17 . Aumento della tensione muscolare18 . Dolori al seno19 . Problemi gastrointestinali : indigestione , flatulenza20 . Aumento delle allergie21 . Improvviso aumento di peso22 . La perdita dei capelli23 . Formicolio alle estremità24 . sanguinamento delle gengive25 . osteoporosi26 . Unghia fragili

La Maca per prevenire la comparsa di vampate di calore, motivati da squilibri ormonali, sbalzi d'umore sono ridotte a causa di trattamento con questo tubero andino . Molti medici stanno già prescrivere Maca per trattare la " sindrome da affaticamento cronico " stanchezza surrenali e ripristinare l'energia e il vigore degli anziani .Durante la post - menopausa : in questa fase il Maca aiuta ad aumentare i livelli di ormone uno stato post- menopausale sano , oltre a prevenire l'osteoporosi ( a causa della sua grande quantità di calcio ) , molto comune in menopausa

26 sintomi della menopausa che possono essere alleviati con l'aiuto della maca :

LA MACA IN MENOPAUSA

AZIONE ANTIAGE • Le recenti scoperte della scienza e della medicina, hanno consentito un

notevole allungamento della vita, accrescendo contemporaneamente l’esigenza di mantenere a lungo un aspetto gradevole ed una buona forma fisica. Tale obbiettivo è perseguito generalmente con la pratica di un’attività sportiva, con l’uso di prodotti cosmetici specifici, prestando attenzione all’alimentazione e facendo uso di integratori. Come integratore la maca aiuta a ritardare i processi dell’invecchiamento agendo su diversi fronti. Grazie all’apporto di vitamine antiossidanti (vit. A, C, E), flavonoidi, acidi grassi insaturi, fosforo ed oligoelementi in genere, la maca possiede proprietà energizzanti, contribuendo al mantenimento del vigore fisico, compreso quello sessuale, e della lucidità mentale.

• Nella tradizione popolare si ritiene che l’assunzione costante della maca prevenga anche l’incanutimento e la caduta dei capelli, stimolandone la crescita, e che incrementi il grado di idratazione della pelle e la tonicità dei tessuti. Benché questi effetti non siano ancora pienamente dimostrati, hanno valso alla maca l’appellativo, seppure improprio, di Ginseng peruviano.

ATTIVITÀ ANABOLIZZANTE • Fra gli steroli in essa contenuti, la radice della maca è ricca in b-

ecdysone, i cui livelli, nell’estratto commercializzato, vengono titolati (min 0.5%).

• A questo componente è imputata l’azione anabolizzante della maca. Come confermano numerose testimonianze di body builders, atleti e sportivi, la sua assunzione non solo incrementa la forza e la resistenza fisica, ma contribuisce significativamente anche allo sviluppo della massa muscolare.

T R E T I P O L O G I E D I M A C A

A S E C O N D A D E L C O L O R E D E L L ’ I P O C O T I L E D I S T I N G U I A M O T R E T I P I D I M A C A : G I A L L A , R O S S A E N E R A .

I T R E T I P I D I M A C A D I F F E R I S C O N O P E R L A L O R O C O M P O S I Z I O N E E Q U I N D I P E R L E L O R O AT T I V I T À

TRE TIPOLOGIE DI MACA• Le antocianine della Maca sono quelle che producono il colore del

tubero

• L’ipocotilo della maca ha la forma di una rapa ed è largo tra i tre e i sei centimetri e lungo da quattro a sette centimetri. Può avere diversi colori, dal giallo o crema, ad altre tonalità, come bianco, marrone, viola, rosso o nero. Tra i tuberi provenienti della stessa pianta madre possiamo trovare circa il 51% di tuberi gialli, il 39% di colore rosso o viola e il 10% di tuberi neri.

• I nativi delle Ande preferiscono i tuberi gialli, che sono i più abbondanti, perché il loro sapore è più dolce.

• Il colore della maca dipende dalla terra in cui viene seminata e dalla particolare composizione del terreno. I gradi di colore, dal rosso al viola o al nero, sono dovuti al contenuto di antociani negli strati esterni del tubero. (Gli antociani sono antiossidanti e incidentalmente sono responsabili del colore intenso delle bacche di sambuco).

• In totale, la maca può avere da tredici a diciassette colori diversi o miscele di colori.

TRE TIPOLOGIE DI MACA

• Nella raccolta tradizionale, non venivano separati i diversi tipi di tuberi di maca e tutti venivano essiccati insieme. Al giorno d’oggi, tuttavia, la radice di maca viene separata ed elaborata in base al suo colore. Gli studi condotti fino al 2016 hanno concluso che esiste una differenza minima tra i valori nutrizionali degli ipocotili in base al loro colore. Ma come influisce sulla maca un colore diverso? Per esempio, i tuberi gialli e neri contengono una quantità maggiore di ferro, e i tuberi rossi hanno una maggiore quantità di antiossidanti. Pertanto, la ricerca continua sul rango terapeutico della maca e dei suoi benefici per la salute in relazione ai colori particolari di ciascuna pianta.

• Gli studi condotti fino al 2016 hanno dimostrato che i diversi fenotipi dell’ipocotilopossono influenzare in modo specifico diverse funzioni fisiologicamente importanti e influenzare aspetti specifici, in base alla salute, all’età e al sesso di ogni persona che consumi la radice di maca. Di seguito offriamo una breve descrizione dei diversi vantaggi della maca per la salute secondo i suoi diversi colori:

TRE TIPOLOGIE DI MACA• La MACA GIALLA è la varietà più conosciuta. È utilizzata per le sue

virtù nutrizionali in qualità di ricostituente e come adattogeno per la sua capacità di migliorare le capacità fisiche e intellettive. La maca gialla aiuta l’equilibrio ormonale nelle donne in postmenopausa. Inoltre, aumenta l’umore e aumenta la libido in entrambi i sessi.

• La MACA ROSSA indicata per alleviare problemi di prostata e di eccesso di diidrotestosterone (DHT), che causa la calvizie e l’alopecia. La maca rossa è anche la varietà più importante per le donne. Regola il ciclo femminile e l’ovulazione, allevia la sindrome premestruale e riduce i problemi causati dalla menopausa.

• La MACA NERA aumenta il testosterone e la quantità, qualità e mobilità degli spermatozoi; è usata nel trattamento della diminuzione del testosterone e della libido associati alla disfunzione erettile.

BMC Complement Altern Med. 2006 Jun. 23;6:23.Effect of three different cultivars of Lepidium meyenii (Maca) on learning and depression in ovariectomized mice.Rubio J1, Caldas M, Dávila S, Gasco M, Gonzales GF.

AbstractBACKGROUND:Lepidium meyenii Walp. (Brassicaceae), known as Maca, is a Peruvian hypocotyl growing exclusively between 4000 and 4500 m altitude in the central Peruvian Andes, particularly in Junìn plateau and is used traditionally to enhance fertility. Maca is a cultivated plant and different cultivars are described according to the color of the hypocotyls.METHODS:The study aimed to elucidate the effect of Yellow, Red and Black Maca on cognitive function and depression in ovariectomized (OVX) mice. In all experiments OVX mice were treated during 21 days and divided in four groups: control group, Yellow Maca, Red Maca and Black Maca. Latent learning was assessed using the water finding task and the antidepressant activity of the three varieties of Maca was evaluated using the forced swimming test. Animals were sacrificed at the end of each treatment and the uterus were excised and weighed.

RESULTS:Black Maca was the variety that showed the best response in the water finding task, particularly in the trained mice. The three varieties were effective to reduce finding latency in non trained and trained mice (P < 0.05). In the force swimming test, all varieties assessed reduced the time of immobility and increased uterine weight in OVX mice..

CONCLUSION:Black Maca appeared to have more beneficial effects on latent learning in OVX mice; meanwhile, all varieties of Maca showed antidepressant activity

Effect of three different cultivars of Lepidium meyenii (Maca) on learning and depression in ovariectomized mice.

MACA NERA

• La Maca scura (porpora o nera) indicata per superare lo stress, la depressioe e lo sfinimento. Nella società di oggi siamo tutti sottoposti ad un carico di lavoro opprimente e di responsabilità che influenzano il nostro corpo e la nostra mente. Un alto livello di stress finisce per provocare reazioni chimiche nel nostro corpo, come un alto livello di cortisolo, che alla fine produce cambiamenti fisiologici. Quando superiamo il limite di sovraccarico, fisico o emotivo, raggiungiamo l’esaurimento che finisce per scatenare la depressione.

• Le varietà di maca rosso porpora e nera sono indicate per alleviare lo stress. Si raccomanda di prenderle come una miscela concentrata di entrambi i tipi, dal momento che i loro ingredienti attivi riducono i livelli di cortisolo. Inoltre, possiedono alcuni ingredienti psicoattivi che producono risultati simili a quelli degli ansiolitici, migliorano l’umore e facilitano la conciliazione del sonno, tutto questo in modo naturale.

• La qualità del sonno è un segno importante per conoscere lo stato psicofisico di una persona, poiché la persona che soffre di stress non dorme bene, si sveglia spesso o con panico. Quando una persona soffre di stress non ha un sonno ristoratore perché lo stress produce un cambiamento chimico nel cervello che ostacola il sonno. Se, dopo aver assunto maca, puoi notare che la qualità del sonno è migliorata, questo dimostra che vi è stato un cambiamento positivo nella chimica del tuo cervello.

MACA NERA

• Studi recenti dimostrano che i composti trovati nella maca potrebbero aiutare a diminuire i livelli di cortisolo generati dall’organismo oltre a ridurre la sensazione di stress, ansia e depressione.

• Questo cambiamento è prodotto da diversi principi attivi della pianta, come i macamidi, in particolare l’ammide Macamid N-3-metossibenzil-linoleico, gli inibitori ansiolitici e gli analgesici FAAH, che la maca nera contiene in quantità maggiore rispetto a quelle di altri colori. Gli inibitori della FAAH si stanno utilizzando nelle ultime ricerche psicofarmacologiche nella speranza di trovare un trattamento per i disturbi d’ansia. Gli inibitori FAAH sono endocannabinoidi, che agiscono in modo naturale simile ai principi attivi della cannabis, legandosi a specifici recettori nel cervello correlati all’ansia e neutralizzandoli.

MACA NERA

• Un altro componente della maca porpora è il glutatione, che può alleviare la depressione e l’esaurimento. Il glutatione è un importante antiossidante che agisce come la dopamina nel metabolismo. La dopamina attenua naturalmente gli stati depressivi.

• La maca viola, aumenta i livelli di dopamina e noradrenalina, che, in studi di laboratorio eseguiti su topi, ha dimostrato di migliorare significativamente il funzionamento del cervello e ne impedisce la degenerazione, con un effetto simile a quello degli antiossidanti. Gli ultimi studi hanno rivelato che il concentrato di entrambi i tipi (nero e porpora) separatamente o insieme, allevia gli stati depressivi.

A ZIONE PREVENTIVA DEI DISTURBI METABOLICI

• Aqueous Extract of Black Maca Prevents Metabolism Disorder via Regulating the Glycolysis/ Gluconeogenesis-TCA Cycle and PPARα Signaling Activation in Golden Hamsters Fed a High-Fat, High-Fructose Diet

• Wenting Wan1,2, Hongxiang Li1,2, Jiamei Xiang1,2, Fan Yi3 , Lijia Xu1,2 *, Baoping Jiang1,2 * and Peigen Xiao1,2 1 Institute of Medicinal Plant Development, Chinese Academy of Medical Sciences and Peking Union Medical College, Beijing, China, 2 Key Laboratory of Bioactive Substances and Resources Utilization of Chinese Herbal Medicine, Ministry of Education, Beijing, China, 3 School of Sciences/Key Laboratory of Cosmetic, China National Light Industry, Beijing Technology and Business University, Beijing, China.

Experimental Scheme

• Golden hamsters were randomly divided into the following six treatment groups, with eight animals in each group:

• (1) Control group (standard chow)

• (2) HFD group (HFD)

• (3) Metformin (Metf) group (daily instillation of 125 mg/kg metformin + HFD)

• (4) Low dose of AEM (daily instillation of 300 mg/kg AEM + HFD)

• (5) Middle dose of AEM (daily instillation of 600 mg/kg AEM + HFD)

• (6) High dose of AEM (daily instillation of 1,200 mg/kg AEM + HFD)

• The daily food intake of the golden hamsters in each group was recorded during the 20-week treatment period. The body weights of the golden hamsters in each group were noted weekly. At the end of the 20 weeks, after 12 h of fasting, the hamsters were euthanatized via pentobarbital.

E FF ECTS O F A EM O N BO D Y W E IG HT, F O OD I N TA KE, A N D F OO D U T I L IZ ATION

• After 20 weeks, the golden hamsters in the control group consumed a total of 1,255.05 g of the normal diet; the HFD; Metf; and 300, 600, and 1,200 mg/kg AEM groups consumed 861.17; 922.67; and 969.37, 950.53, and 861.41 g of the HFD, respectively (Supplementary Figure S1). Table 2 shows that food intake was substantially decreased in the HFD-fed golden hamsters compared with that in the hamsters fed a normal diet. The Metf and 300 and 600 mg/kg AEM groups presented with increased food intake, but the food intake of the 1,200 mg/kg AEM group was not affected. The food utilization rate was higher in the HFD group than that in the control group, while the Metf and AEM (300, 600, and 1,200 mg/kg) groups presented a clear, decreasing trend in this parameter (Table 2). Moreover, none of the initial body weights were different among the groups. After 20 weeks, compared with the normal diet, the HFD led to greater final body weight gain and a higher fat coefficient in the golden hamsters. The final body weight, total fat mass, and fat coefficient were significantly decreased in the Metf and AEM (1,200 mg/kg) groups compared with the HFD group.

• Conclusion

• Our study first demonstrated that AEM supplementation positively affected lipid and glucose metabolism disorder prevention and amelioration in hamsters. A golden hamster model of metabolism disorder induced by feeding HFD was established, which shared many similarities with human lipid metabolism. Based on the serum biochemical and histopathological results, AEM appeared to significantly prevent the hyperlipidemia, hyperinsulinemia, insulin resistance, and non-alcoholic fatty liver caused by the HFD.

MACA ROSSA E PSA

• La maca rossa è importante in caso di ipertrofia prostatica (secondo quanto dimostrato da Gonzales nei suoi studi nel 2001).

• Nel 2006 lo stesso Gonzales facendo ulteriori studi sulla maca rossa ha sperimentato che dopo 42 giorni di trattamento il paziente diminuiva il volume e il peso della prostata senza nessuna controindicazione.

• Studi epidemiologici hanno associato il consumo di crucifere con la riduzione del rischio di cancro alla prostata (kristal e Cohen et al. 2002).

• Evid Based Complement Alternat Med. 2017;2017:9124240. doi: 10.1155/2017/9124240. Epub 2017 Dec. 11.

• N-Butanol and Aqueous Fractions of Red Maca Methanolic Extract Exerts Opposite Effects on Androgen and Oestrogens Receptors (Alpha and Beta) in Rats with Testosterone-Induced Benign Prostatic Hyperplasia.

• Fano D1,2,Vásquez-Velásquez C1,2, Gonzales - Castañeda C1,2, Guajardo -Correa E3, Orihuela PA3, Gonzales GF1,2.

• Abstract

• Benign Prostatic Hyperplasia (BPH) affects, worldwide, 50% of 60-year-old men. The Peruvian plant red maca (Lepidium meyenii) inhibits BPH in rodents. This study aimed to determine the effects of methanolic red maca extract and its n-butanol and aqueous fractions on expression of androgen and oestrogen receptors in rats with testosterone enanthate-induced BPH. Thirty-six rats in six groups were studied. Control group received 2 mL of vehicle orally and 0.1 mL of propylene glycol intramuscularly. The second group received vehicle orally and testosterone enanthate (TE) (25 mg/0.1 mL) intramuscularly in days 1 and 7. The other four groups were BPH-induced with TE and received, during 21 days, 3.78 mg/mL of finasteride, 18.3 mg/mL methanol extract of red maca, 2 mg/mL of n-butanol fraction, or 16.3 mg/mL of aqueous fraction from red maca. Treatments with red maca extract and its n-butanol but not aqueous fraction reduced prostate weight similar to finasteride. All maca treated groups restored the expression of ERβ, but only the aqueous fraction increased androgen receptors and ERα. In conclusion, butanol fraction of red maca reduced prostate size in BPH by restoring expression of ERβ without affecting androgen receptors and ERα. This effect was not observed with aqueous fraction of methanolic extract of red maca.

3. Results3.1. Effects of Different Treatments on Prostate Weight, Histomorphology, Stromal Area, and Epithelium HeightAs expected, ET group (1017.72 ± 29.53 mg) had a greater prostate weight compared to VH (p < 0.05). Prostate weight in TE + F, TE + MetOH, and TE + ButOH showed similar values compared to VH group (489.55 ± 86.63 mg, p > 0.05). Surprisingly, TE + Aq group prostate weight (927.03 ± 46.48 mg) was not different compared to TE (p > 0.05) (Figure 1).

RESULTS-As observed in a previous study [20], in the BPH model the prostatic acini lost the characteristic inner projections of the epithelium. This alteration also occurred in the treatment groups; nonetheless, there is an evident increase of both epithelial cells height and stromal area in TE and TE + Aq groups

Red maca methanolic extract (MetOH) and its butanolic (ButOH) and aqueous (Aq) fractions have a positive estrogenic effect by balancing ERα and ERβ expression levels, but Aq also possesses an androgenic effect increasing AR levels, and, due to this, its positive estrogenic effect and thus its action against BPH would be blocked (dashed truncated arrows), due to an acute increment of ERα levels and by interfering with ERβ pathways (dotted truncated and normal arrow).

RISCHI ED EFFETTI COLLATERALI DELLA MACA

• La maca è completamente sicura per la maggior parte delle persone. Tutti gli studi di valutazione della DL50 hanno dimostrato assenza di tossicità.

• La radice di maca è un prodotto naturale e un alimento basico, pertanto il principio non ha effetti collaterali ed è tollerato da chiunque. Tuttavia, dobbiamo prendere precauzioni speciali in alcuni casi. La Maca contiene alcune sostanze, come i controversi glucosinolati, che aumentano l’immunità, ma che possono irritare la mucosa intestinale nel caso di persone con uno stomaco sensibile.

• Inoltre, la pianta contiene beta-carboline potenzialmente psicoattivi, sebbene se si consuma la maca nelle quantità consigliate non può mai raggiungere livelli tossici. Tuttavia, l’effetto ormonale della pianta può produrre insonnia, palpitazioni o un grande aumento della libido, per cui si consiglia nel caso in cui si sentano questi sintomi, di ridurre la dose.

• Le donne che abbiano un eccesso di testosterone devono astenersi dal consumare maca nera.

• la maca è ricca di potassio, quindi non è raccomandata per le persone con malattie croniche di insufficienza surrenalica, specialmente nel caso in cui la loro quantità giornaliera di urina sia inferiore a 1000ml al giorno.

• Sebbene non vi siano prove che la maca sia negativa per le donne in gravidanza, si consiglia di evitare il suo consumo.

CAIGUA (CYCLANTERA PEDATA)• NOME SCIENTIFICO : Cyclanthera pedata

• FAMIGLIA : Cucurbitaceae

• ORIGINE : Ande peruviane

• HABITAT: cresce fino ai 2.000 mt di altitudine, in Colombia, Bolivia e in gran parte delle nazioni del Centro America. E’ anche popolare nelle località nord-orientali dell’India come Nepal e Bhutan.

• DESCRIZIONE DELLA PIANTA : pianta rampicante annuale, cresce fino ai 4mt di altezza e presenta piccoli fiori gialli e profumati.

• DROGA : Il frutto acerbo privato dei semi.

• PRINCIPI ATTIVI : pectina, l’acido galatturonico, dihidroxitriptina e picrina (amaro principio di caigua), vitamine ( Vit. C), minerali ( P), sitosterolo 3 beta D glicoside. A questa sostanza è accreditato il suo potere ipoglicemizzante e regolarizzatore delle dislipidemie.

• USI TRADIZIONALI : Il frutto è stato usato per secoli nella medicina popolare come aiuto per ridurre il colesterolo, l’alta pressione sanguigna e il diabete e come diuretico.

In Sud America il frutto di caigua viene

mangiato sia cotto che crudo.

Della caigua si consumano i frutti, raccolti prima della

maturazione e preparati cotti,

all’insalata o con conserve sott’olio e

sottaceto.

Caigua è una pianta nativa delle zone Andine e viene anche chiamata cetriolo selvatico.Il suo aspetto infatti ricorda una zucchina con all’interno grossi semi neri

PROFILO LIPIDICO IN DONNE POST MENOPAUSA: EFFETTI DELLA CAIGUA (Cyclantera pedata)

Aut. Gustavo F. Gonzales, Carmen Góñez, Arturo VillenaInstituto de Investigaciones de la Altura Universidad peruana Cayetano

Heredia Questo studio ha meritato il premio Organón in Climaterio e Menopausa, 1994

Esistono situazioni fisiologiche come la menopausa, dove ci sono cambi nel quadro lipidico come conseguenza della diminuzione nella produzione estrogenica delle ovaie .In queste circostanze, il colesterolo sierico totale s'incrementa come

conseguenza di un aumento nella frazione LDL-colesterolo ed una riduzione della frazione HDL-colesterolo.Questo cambio nel quadro lipidico è anche associato ad un maggior rischio di malattia cardiaca coronarica.

STUDI SCIENTIFICI SULLA CAIGUA

Nella tavola 1 si osserva la distribuzione delle donne in pre-menopausa e in post-menopausa d'accordo agli antecedenti personali e familiari d'ipertensione arteriosa (HTA), dislipidemie ed obesità. Secondo questi risultati non si osservano differenze negli antecedenti personali e familiari di HTA, ipercolesterolemia ed obesità nei gruppi di pre e post-menopausa.

PROFILO LIPIDICO IN DONNE

POST-MENOPAUSACOL.TOT >COL.LDL >COL.HDL<

P R OFILO L IP I DI CO I N D O N NE P O S T M E NOPAUS A: E FF ETTI D EL L A C A IG UA

• Per secoli i peruviani hanno utilizzato molte piante per curare le malattie; tra le quali la caigua è stata utilizzata per la cura dell’ipercolesterolemia.

• Nello studio riportato, è stata somministrata caigua disidratata ed incapsulata studio allo scopo di determinare, in doppio cieco, gli effetti della cucurbitacea sul profilo lipidico.

• I risultati hanno dimostrato che la somministrazione di caigua disidratata diminuisce del 18,3 % il colesterolo sierico totale, del 23 % la frazione LDL-colesterolo e produce un aumento della frazione HDL-colesterolo del 42 %.

• Non si sa tuttavia se questo prodotto naturale ha alcun effetto ripristinante le dislipidemie causate dalla cessazione della funzione ovarica. Se fosse efficace il trattamento sarebbe di gran rilevanza nella salute pubblica considerando la percentuale importante di donne che attualmente vivono nella post-menopausa e che pertanto si troverebbero in un rischio maggiore di malattia cardiovascolare per disturbi nel profilo lipidico.

P R OFILO L IP I DI CO I N D O N NE P O S T M E NOPAUS A: E FF ETTI D EL L A C A IG UA

• I livelli sierici di colesterolo totale, LDL-colesterolo e trigliceridi furono più alti nelle donne post-menopausa che in quelle che mestruano regolarmente, per contro i livelli di HDL-colesterolo furono più bassi nella post-menopausa (Tavola 2). La taglia fu significativamente minore in quelle in post-menopausa (1.51 ± 0.01 m e 1.54 ± 0.01 m; media ± errore standard, in post-menopausiche e pre-menopausiche rispettivamente.

• Undici delle 24 donne in post-menopausa (45.8%) presenteranno ipercolesterolemia (>240 mg/dl) in comparazione all'11.1% del gruppo di controllo.

• Inoltre il 54.4% ed il 52% delle donne in post-menopausa presentarono LDL-colesterolo elevato (>160mg/dl) e HDL-colesterolo diminuito.

Tavola 2. Livelli sierici di colesterolo totale, LDL-

colesterolo, HDL-colesterolo, e trigliceridi in donne che

mestruano regolarmente ed in quelle post-menopausa.

I dati sono medie ± scostamento standard.

• RISULTATI

• Il colesterolo sierico diminuisce significativamente dopo 12 settimane di trattamento con 6 capsule di caigua (Prova binoviale di 1 estremità; P=0.03; prova di Wilcoxon; P=0.0251).

• Non s'incontrano cambi nei livelli di colesterolo sierico nelle donne in post-menopausa trattate con 4 e 2 capsule di caigua e con placebo.

P R OFILO L IP I D I CO I N D O N NE P O S T M E NOPAUS A: E FF ETTI D EL L A C A IG UA

Figura 1.- Livelli sierici di colesterolo totale in donne in post-menopausa trattate con la caigua disidratata. (P=0.0251, prova di Wilcoxon) alla 12a settimana di trattamento con 6 capsule di caigua rispetto al valore prima del trattamento.

• COLESTEROLO TOT.

• Quando si analizzano le variazioni percentuali utilizzando analisi di varianza si trova che il colesterolo totale è significativamente minore nella settimana 12 di trattamento con 6 capsule di caigua disidratata che senza il trattamento (placebo) .

• La diminuzione alla 12a settimana di trattamento è del 22 %.

Figura 2.- Cambi in percentuale nei livelli sierici del colesterolo totale in donne post-menopausa trattate con la caigua disidratata (Cycladin® ). P=0.024 alla 12a settimana di trattamento con 6 capsule di caigua in rapporto al valore del gruppo placebo (P=3.89, Analisi di varianza di una via).

P R OFILO L IP I D I CO I N D O N NE P O S T M E NOPAUS A: E FF ETTI D EL L A C A IG UA

COLESTEROLO- LDLI livelli di LDL-colesterolo nelle donne trattate con 6 capsule di caigua disidratata diminuiscono significativamente nelle settimane 4,8 e 12 di trattamento (prova di Wilcoxon ad una estremità) . La diminuzione alla 12a settimana è del 33 %. Con il trattamento con 4 e 2 capsule di caigua o con il placebo non si osservano variazioni nei livelli di LDL-colesterolo.

Figura 3.- Livelli sierici di LDL-colesterolo in donne in post-

menopausa trattate con la caigua disidratata.

P R OFILO L IP I D I CO I N D O N NE P O S T M E NOPAUS A: E FF ETTI D EL L A C A IG UA

P R OFILO L IP I D I CO I N D O N NE P O S T M E NOPAUS A: E FF ETTI D EL L A C A IG UA

COLESTEROLO-HDLCon il trattamento con 6 capsule di caigua disidratata si osserva un aumento significativo dei livelli di HDL-colesterolo alla 3a settimana di trattamento, mantenendosi in detti valori alla 4a , 8a e 12a settimana. Con le altre dosi di trattamento non si osservano variazioni nei livelli di HDL-colesterolo (Figura 5).

HDL-colesterolo sierico (mg/dl)

Figura 5.- Livelli sierici dell'HDL-colesterolo in donne in post-menopausa trattate con la caigua disidratata.

COLESTEROLO-HDLL’ aumento dell’ HDL-colesterolo al termine delle 12 settimane di

trattamento con 6 capsule di caigua è dell'ordine del 33 %

P R OFILO L IP I D I CO I N D O N NE P O S T M E NOPAUS A: E FF ETTI D EL L A C A IG UA

TRIGLICERIDII trigliceridi sierici diminuiscono significativamente a partire dalla terza settimana di trattamento quando si utilizzano 6 capsule al giorno di caigua disidratata (Figura 7). La diminuzione dei trigliceridi sierici rispetto al basale è del 18% alla 12a settimana di trattamento con 6 capsule di caigua, senza significato statistico (Figura 8).

Figura 8.- Variazione in percentuale nei livelli sierici dei trigliceridi in donne in post-menopausa trattate con la caigua disidratata.

P R OFILO L IP I DI CO I N D O N NE P O S T M E NOPAUS A: E FF ETTI D EL L A C A IG UA

MECCANISMO D’AZIONE DELLA CAIGUA• È accertato infatti che i

Fitosteroli vegetali inibiscano, competitivamente, l’assorbimento intestinale del colesterolo esogeno. L’efficacia della Caigua però non giustificherebbe tale singola azione.

• All’attività della Caigua concorre, sicuramente, anche la riduzione drastica della biosintesi del colesterolo probabilmente per feedback negativo sulla HGCoA Reduttasi.

• C’è anche da aggiungere che la Caigua regolando la glicemia, in via indiretta influisce anche sul controllo dell’insulina, l’ormone che attiva la sintesi del colesterolo endogeno.

Feedback esercitato dai fitosteroli

Inibizione competitiva dell’assorbimento del colesterolo

esogeno

Inibizione della HMGCoA

reduttasi per feedback negativo

AZIONE DELLA CAIGUA

I primi studi fatti dall’istituto peruviano di Altura della Cayetano Herédia University hanno dimostrato che i fitosteroli della caigua hanno un’influenza positiva sul controllo dei livelli di entrambi i tipi di colesterolo, sia endogeno che esogeno.

AZIONE DEI FITOSTEROLI

CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI

• Il consumo della pianta non presenta alcun effetto collaterale, tanto non è stata riscontrata alcuna controindicazione o reazione avversa.

• È sconsigliato a persone allergiche a una o più componenti della pianta.

• L’unica controindicazione, dettata per premura, è l’assunzione in gravidanza e/o allattamento.

• La caigua non ha mostrato avere particolari interferenze con la concomitante assunzione di farmaci.

I pricipi attivi della caigua, di origine sterolica,

vengono estratti mediante disidratazione del frutto,

ottenendo una concentrazione 10 volte superiore rispetto allo

stesso frutto fresco che contiene il 93% di acqua.

POSOLOGIA : 6 cpr al giorno trattamento delle dislipidemie

MAIS MORADO

MAIS MORADO Il Mais morado, è la varietà viola ( mutazione genetica) dello Zea mays L. (Famiglia delle Graminaceae) è originaria del Perù. La sua coltivazione tradizionale si restringe all’antica area di influenza Inca.Il Mais Morado si coltiva nelle bassi valli delle Ande.

Li viene chiamato “Kculli” (voce quechua) e si usa come alimento, da mille di anni.Viene anche utilizzato per colorare la lana e oggettiSono stati ritrovati oggetti con la forma di questa pannocchia in particolare in siti archeologici di almeno 2500 anni di antichità in zone della costa centrale del Perù così come tra le ceramiche della cultura Mochica.

USI ALIMENTARI

Questa varietà di mais è stata usata dalla gente delle Ande per dare colore ad alimenti e bibite.Attualmente, nella stessa maniera che gli antichi peruviani, si prepara anche una bibita a partire della pannocchia intera e la chiamano chicha morada. Con questo mais si prepara anche un dolce abbastanza popolare chiamato mazamorra morada.

MAIS MORADO Contiene un’elevata quantità di antocianine

In maggior prevalenza nell’antocianina Cianidin-3-O-β-D-glucoside (C3G)

E’ un antocianina presente in diversi alimenti

Particolarmente concentrata nel mais rosso

Responsabile dell’intensa colorazione porpora-blu dei chicchi

Potente antiossidante

STRUTTURA C3G

Flavonoidi: composti polifenolici

PROPRIETÀ ANTIOSSIDANTI• CONTENUTO DI ANTOCIANINE:

– MIRTILLI FRESCHI 3.8mg/kg

– MAIS MORADO fresco 16.4mg/kg

• C3G 40 volte più efficace della vit. E nel prevenire il danno UVB indotto agli adipociti

• C3G ha il miglior valore ORAC se paragonato ad altre 13 antocianineCevallos-Casals BA, Cisneros-Zevallos L. Stoichiometric and kinetic studies of phenolic antioxidants from Andean purple corn and red-fleshed sweet potato. J Agric Food Chem. 2003;51(11):3313-3319.Acquaviva R, Russo A, Galvano F, et al. Cyanidin and cyanidin 3-O-? -D-glucoside as DNA cleavage protectors and antioxidants. Cell Biol Toxicol. 2003;19(4):243-252.Wang H, Cao GH, Prior RL. Oxygen radical absorbing capacity of anthocyanins. J Agric Food Chem. 1997;45(2):304-309.Espin JC, Soler-Rivas C, Wichers HJ, Garcia-Viguera C. Anthocyanin-based natural colorants: A new source of antiradical activity for foodstuff. J Agric Food Chem. 2000;48(5):1588-1592.

AZIONE ANTINFIAMMATORIA• Ci sono evidenze da studi in vivo che il C3G può

ridurre la risposta infiammatoria .

• Riduzione delle citochine (IL1, IL6, IL8, TNF).

• L’infiammazione è un determinante fattore etiopatogenetico tanto da essere definite “Silent killer”.

• La risposta infiammatoria aumenta anche in caso di obesità central e IR.

Tsuda T, Horio F, Osawa T. Cyanidin 3-O-b-D-glucoside suppresses nitric oxide production during zymosan treatment in rats. J Nutr Sci Vitaminol. 2002;48(4):305-310.

VALUTA ZIONE DELL'EFFETTO ANTIULCEROSO E ANALISI FITOCHIMICA DELL'ESTRATTO SECCO ATOMIZZ ATO DI ZEA MAYS L . AMIL ACEAE ST "MAIS MORADO»

ABSTRACT

Nel presente lavoro, è stato studiato l'effetto antiulcera dell'estratto secco atomizzato di Zea mays L. Amilaceae st o mais viola, fornito dal laboratorio FITOFARMA.

Per valutare l'effetto antiulcera, abbiamo usato la tecnica di Lee o la tecnica di produzione dell'ulcera gastrica indotta da Indometacina.

Per questo, abbiamo lavorato con una cinquantina di ratti albini di entrambi i sessi che sono stati distribuiti in cinque gruppi di dieci animali, che sono stati somministrati salina, ranitidina e mais viola in varie dosi, per via orale, dopo il digiuno di quaranta otto ore.

Dopo trenta minuti, Indomethacin è stato somministrato ad una dose di 75 mg / kg per via orale. Dopo cinque ore di somministrazione di Indomethacin, gli animali sono stati sacrificati per l'estrazione del loro stomaco e una successiva osservazione macro e microscopica e quantificazione delle ulcere.

Le percentuali di gastroprotezione erano del 60% per il gruppo ranitidina.

Per gruppi Mais Viola dosi di 250 mg / kg, 500 mg / kg e 1000 mg / kg è stata osservato un effetto gastroprotettivo del 10%, 50% e 100% rispettivamente,dimostrando l'efficacia di mais viola come protettore della mucosa gastrico rispetto a Ranitidina (farmaco gastrointestinale).

Santa Anita, 20 maggio 2005 Ufficio delle relazioni pubbliche e dell'immagine istituzionale Università di San Martín de Porres

BENESSERE CIRCOLATORIO C3G determina una

riduzione del livello di colesterolo totale nei ratti (del 16%)

Protezione contro la perossidazione lipidica

Promuove l’integrità vascolare

Tsuda T, Horio F, Osawa T. Dietary cyanidin 3-O-b -D-glucoside increases ex vivo oxidation resistance of serum in rats. Lipids. 1998;33(6):583-588.

CONTROLLO DEL PESO

• Dopo 12 settimane, ratti alimentati con una dieta ad alto contenuto di grassi mostrarono un considerevole minor incremento di peso rispetto ai controlli se veniva dato C3G

• Nessuna differenza nel consumo di alimenti

• No iperglicemia nel gruppo C3G.

STUDIO4 GRUPPI:

1. high fat (HF)

2. high fat + C3G (HF-PCC)

3. normal diet (no HF)

4. normal diet + C3G (no HF-PCC)

Studio : 12 settimane

• HF-PCC minori segni di sviluppo obesità, confrontabili con noHF e noHF-PCC (gruppi controllo)

• Tessuto adiposo HF-PCC simile a noHF e noHF-PCC (crescita tessuto adiposo invece per HF)

• HF: iperglicemia + sovrapproduzione di insulina. Situazione non verificatasi in HF-PCC

FONTE: Tsuda T, Horio F, Uchida K Aoki H, Osawa T “Dietary cyanidin 3-O-beta-D-glucoside-rich purple corn color prevents obesity and ameliorates hyperglycemia in mice”. J Nutr. 2003 Jul;133(7):2125-30.

IL C3G DEL MAIS MORADO AUMENTA L’ADIPONECTINA

C3G

RUOLO DELL’ADIPONECTINA NEL METABOLISMO GLUCIDICO E ENEL CONTROLLO DEL PESO

C3G

ESPRESSIONE GENICA NEL’OBESITÀ• Sembra ci sia una alterazione dell’espressione genica nelle cellule

adipose con stimolazione di messaggeri cellulari.

• I livelli di adiponectina sono ridotti negli obesi.

• C’è un aumento dell’espressione del gene PAI-1 che conduce a elevati livelli in caso di sindrome metabolica, obesità, IR.

PAI-1(PLASMINOGEN ACTIVATOR INHIBITOR 1)• Inibitore del plasminogeno e dunque della fibrinolisi, essendo

un inibitore di serina proteasi, è un importante fattore di rischio protrombotico e di rischio CV.

• Il BMI correla direttamente ai livelli di PAI-1

• L’adipe viscerale si associa a maggiori livelli di PAI-1 rispetto all’adipe sottocutaneo

• Insulina e TNFalfa sembrano stimolare il rilascio di PAI-1

• Situazioni come obesità, sindrome metabolica e insulino-resistenza sono correlati a elevati livelli di

PAI-1

INDICAZIONI DEL MAIS MORADO• ANTIOSSIDANTE

– In caso di dieta dimagrante

– In caso di IR, obesità o sindrome metabolica

– Training volto al controllo del peso

MANAYUPA PODER DEPURATIVO Y ANTIINFLAMATORIO NATURALEs una planta de gran poder desinflamante y depurativa, a la manayupa se le atribuyebeneficios para problemas del útero como inflamaciones, quistes o descensos vaginales.También conocida en Perú como pata de perro, pie de perro, runa Manayupa, pega pega, allcopachque, amor seco. Es una planta medicinal muy conocida en las serranías de Perú, inclusive sufama a llegado a la capital, donde algún naturista o herbolario te recomendara si tienes problemasuterinos, depurador de sangre ayuda a eliminar la sangre muerta de la matriz de las mujeres.Las propiedades medicinales de la manayupa son diversas al ser un desinflamante en en generalayuda en cualquier inflamación de nuestro cuerpo, higado, riñones, vias urinarias vejiga, próstata, etc.además es desintoxicante y depurativa, diuretica, antiasmatica, bequica, estreñimiento, usada enlavados para combatir infecciones vaginales o alergias a la piel.Las propiedades de la manayupa ya son noticia y vienes siendo estudiadas a profundidad por muchosquímicos uno de ellos Ernesto Acaro Chuquicaña, que ha realizado investigaciones para usar esta plantacomo anticonceptivo natural, imitando tal vez a las propiedades de la píldora del día siguiente, pero sinlos daños colaterales que trae el consumo de estos medicamentos.La manayupa es una hierba silvestre de tipo rastrera que crece al ras del suelo entre las piedras y acampo abierto, tiene hojas pequeñas redondeadas de color verde oscuro, algo rugoso, con floresmoradas y lilas muy pequeñas, crece entre los 1500 y 3500 m.s.n.m. Planta de los andes peruanos.Su nombre proviene del vocablo quechua "RANAMANAYUPANA", que significa algo así, como "sontantas sus cualidades que el hombre no puede contarlas".USOS TRADICINALESAyuda a depurar, eliminar toxinas acumuladas durante años en nuestro organismo que son la causade un sin número de enfermedades. Con el paso del tiempo sentimos síntomas como insomnia, dolorde cabeza, dolores musculares, cansancio, hormigueos en las piernas, brazos, nos aparecen manchasen la cara, síntomas que podrían ser manifestaciones de intoxicación reciente o acumuladas a lo largode nuestra vida.