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1 PD 7 San Donato Milanese Rassegna stampa 30 giugno 2013 Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale. Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese 27/30 giugno 2013 Ancora il caso Club House in primo piano. Come sappiamo l’opposizione ha cercato di strumentalizzare la questione, chiedendo al Consiglio comunale di accelerare la sottoscrizione di un contratto di affidamento e di chiudere gli occhi su tutte le irregolarità e gli errori che sembrano essere avvenuti. La strumentalizzazione politica attuata dalle minoranze - PDL e M5S in testa - ha toccato il suo punto più basso il 25 giugno in una serata pubblica alla quale sono state invitate le società sportive che utilizzano i campi di Via Maritano. Ad esse è stato detto che il tema della serata sarebbe stato un dibattito sul loro futuro mentre, in realtà, si è parlato per quasi tutto il tempo di Club House A questo iniziativa ha partecipato anche l’ex sindaco Dompè che, secondo quanto titola il Cittadino (giovedì art. 2), sempre in merito Club House, ha sostenuto: «Regolare la nostra assegnazione»! Con il fine di fare finalmente chiarezza la Coalizione di Centrosinistra ha emesso, pertanto, un comunicato stampa che pubblichiamo di seguito. Segnaliamo, infine, solo l’articolo uscito sabato su Il Cittadino col titolo: Manifesti anti-Checchi a firma 5 stelle, ma scoppia il giallo sulla “paternità” Il pezzo segnala che, come sta succedendo a livello nazionale, sono in aumento i contrasti all’interno del movimento alle prese con puntigli interni e spaccature che saltano fuori sul web. Forse è opportuno che si chiariscano le idee e soprattutto riescano a maturare politicamente!

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PD “7 Dì”San Donato Milanese Rassegna stampa

30 giugno 2013Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanaledi rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità diaggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,sociale, economico e sindacale.Buona lettura.

Il PD di San Donato Milanese

27/30 giugno 2013

Ancora il caso Club House in primo piano.

Come sappiamo l’opposizione ha cercato di strumentalizzare la questione,chiedendo al Consiglio comunale di accelerare la sottoscrizione di uncontratto di affidamento e di chiudere gli occhi su tutte le irregolarità e glierrori che sembrano essere avvenuti. La strumentalizzazione politica attuatadalle minoranze - PDL e M5S in testa - ha toccato il suo punto più basso il 25giugno in una serata pubblica alla quale sono state invitate le società sportiveche utilizzano i campi di Via Maritano. Ad esse è stato detto che il tema dellaserata sarebbe stato un dibattito sul loro futuro mentre, in realtà, si è parlatoper quasi tutto il tempo di Club House

A questo iniziativa ha partecipato anche l’ex sindaco Dompè che, secondoquanto titola il Cittadino (giovedì art. 2), sempre in merito Club House, hasostenuto: «Regolare la nostra assegnazione»!Con il fine di fare finalmente chiarezza la Coalizione di Centrosinistra haemesso, pertanto, un comunicato stampa che pubblichiamo di seguito.

Segnaliamo, infine, solo l’articolo uscito sabato su Il Cittadino col titolo:“Manifesti anti-Checchi a firma 5 stelle, ma scoppia il giallo sulla “paternità”Il pezzo segnala che, come sta succedendo a livello nazionale, sono inaumento i contrasti all’interno del movimento alle prese con puntigli interni espaccature che saltano fuori sul web. Forse è opportuno che si chiariscano leidee e soprattutto riescano a maturare politicamente!

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San Donato Milanese, 28 giugno 2013

Comunicato Stampa

LA CLUB HOUSE: UNA VICENDA POCO CHIARA

Dopo mesi di strumentalizzazioni e colpi bassi, la questione della Club House del laghettodi via Europa è giunta ad un punto di svolta. In considerazione della nutrita seried’irregolarità che sembrano aver caratterizzato la procedura di aggiudicazione, il Sindacoha presentato un esposto alla Procura della Repubblica affinché venga fatta la necessariachiarezza su quanto accaduto.

Inoltre, dopo settimane di accurate verifiche amministrative e legali e dopo un’indagineinterna al Comune, in data 26 maggio scorso è stata avviato l'iter per l'eventualeannullamento dell'aggiudicazione della gestione della struttura alla Dream Lair.

La vicenda della Club House parte “da lontano” e vale la pena ripercorrere in breve alcunipassaggi di tutta la storia:- Nel 2008, nell'ambito del Piano di Lottizzazione del Laghetto diVia Europa, venne realizzata la Club House, poi ceduta al Comune di San Donato; il tuttoavvenne a costo zero per le casse comunali, grazie agli accordi presi tra il privato ela precedente Amministrazione di Centrosinistra.

- Perso tempo per ben 3 anni, nell'ottobre 2011 l'Amministrazione Dompè indissefinalmente la gara per l'affidamento in gestione della struttura.

- Nel marzo 2012, a seguito della gara andata deserta, l'Amministrazione Dompèindisse una procedura amministrativa diversa dalla gara pubblica, la c.d. proceduranegoziata per giungere all'affidamento diretto.

Vale la pena di ricordare che la procedura negoziata si svolse nel segreto delle stanze delComune: venne indetta con un atto datato 5 marzo 2012 e si concluse con unprovvedimento di aggiudicazione provvisoria datato 24 aprile 2012. Tutti gli atti dellaprocedura vennero però resi pubblici mediante affissione sull'albo pretoriosolamente in data 14 maggio 2012, cioè 20 giorni dopo la conclusione dell'interoiter (ed a cavallo tra il primo ed il secondo turno delle elezioni che decretarono la vittoriadi Andrea Checchi)!

In sostanza, nessuno, salvo i diretti interessati, era a conoscenza dell'esistenza di questaprocedura.

Contrariamente a quanto prevede la legge, inoltre, le condizioni iniziali dipartecipazione e di valutazione dei “candidati” erano state modificate rispetto allaprocedura con gara d'appalto. Non solo! Alla procedura negoziata furono invitati apartecipare 5 soggetti: la Dream Lair (il cui fondatore è casualmente il fratello dell'alloraConsigliere Comunale PDL Sabina Dall'Aglio) ed altre 4 persone che, successivamente,non presero parte alla procedura. Il motivo? Semplice! Le persone fisiche non possono,per legge, partecipare a bandi di gara e stipulare contratti con la PubblicaAmministrazione. In sostanza, l'unico soggetto che ha partecipato alla gara (la DreamLair) era anche l'unico, tra quelli invitati, che avrebbe potuto parteciparvi. Non è difficilevincere quando si è gli unici a poter partecipare.

- L'Amministrazione Checchi ha ritenuto opportuno avviare approfondimento al fine divalutare se l'aggiudicazione provvisoria fosse stata portata a termine nel rispetto dellalegge.

Oggi tutte le forze di opposizione stanno strumentalizzando la questione della ClubHouse, chiedendo al Consiglio comunale di accelerare la sottoscrizione di un contratto diaffidamento e chiudendo gli occhi su tutte le irregolarità e gli errori che sembrano essereavvenuti. La strumentalizzazione politica attuata dalle minoranze - PDL e M5S in testa -ha toccato il suo punto più basso nel corso della serata pubblica del 25 giugno scorso,alla quale sono state invitate tutte le società sportive che utilizzano i campi sportivi di Via

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Maritano facendo loro credere che il tema della serata sarebbe stato un dibattito sul lorofuturo mentre, in realtà, hanno per quasi tutto il tempo parlato di Club House e dellequestioni personali del Sig. Dall'Aglio. Lo scontro politico, anche con toni aspri, puòportare alla sintesi di idee contrapposte ed aprire la strada alle migliori soluzioni possibiliper il bene della città Purtroppo in questo caso, e in altre situazioni nell'ultimo anno, chi siè seduto sui banchi dell'opposizione in consiglio comunale non è stato in grado di portareidee o proporre possibili soluzioni ai problemi, ma solo di imbrattare la città con manifestiindecenti, creare allarmismi e nascondere i problemi da loro stessi creati nel passato.

Noi, al contrario, continuiamo a lavorare per il bene di San Donato Milanese, con laconvinzione che la trasparenza e la legalità siano la base del buon agire politico, oltreche condizioni irrinunciabili per amministrare in modo efficace ed efficiente.

Giovedì 27 giugno

Fonte: IL CITTADINO1. ASSEMBLEA Il “caso” della Clubhouse negata fa il tutto esaurito in municipio

IL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE RIBADISCE LE SUE CRITICHE AL COMUNELa “verità” di David Dall’Aglio su «400 giorni di situazione kafkiana». Quelli trascorsi da maggio2012, da quando una società ricreativa messa su da un po’ di ragazzi sandonatesi si è trovataprima ad avere le chiavi di un locale, poi a non poterci entrare senza sapere bene perchè. L’hadefinita così martedì sera in municipio il protagonista più conosciuto: «Una situazione surreale incui noi avevamo un diritto e di là ci rispondevano, o meglio non ci rispondevano, che quel dirittoera decaduto». L’assemblea ha riempito l’aula, per questa storia che in fondo appassiona ancheper quel che di stile wikileaks, con tanto di intercettazioni e fuorionda. E a proposito di video, ilfondatore della Dream Lair ci è tornato su e ha spiegato perchè ha dovuto farle, quelle riprese :«Quando tu chiedi risposte a un comune per un anno - dice - e quelli non ti ricevono; quando haidecine di mail e 9 fax spediti cui segue un silenzio di tomba, devi avere qualche altra traccia diquanto stai facendo. Quindi abbiamo girato video e registrazioni nel momento in cui finalmentesiamo riusciti a incontrare qualcuno della giunta». Microfono in mano, camicia bianca renziana epasseggiata libera davanti al banco, il 28enne presidente della Dream Lair ha parlato mentre dietrodi lui lo osservavano 6 consiglieri di tutte le opposizioni: Manolo Lusetti e Vincenzo Di Gangi (Pdl);Gina Falbo (Insieme per San Donato); L’Altra San Donato (Francesco Forenza); AlessandraSalamina (5 Stelle) e Giacinto Calculli (Misto). Seduto in prima fila l’ex sindaco Mario Dompè; nellaseconda Marco Zampieri; in 14esima più o meno a un certo punto compare Andrea Checchi. Lagiornalista Stefania Natale riassume brevemente i fatti e sullo schermo appare «Verità». Dall’Agliola spiega, come la vede lui ovviamente : «La prima gara per la Clubhouse andò deserta, ad ottobre2011, perché era obiettivamente difficile per il tipo di esercizio e di attività proposta. La secondaaveva esattamente gli stessi criteri della prima e fu perfettamente lineare con le procedure. Noiavevamo un’offerta, sull’uso della Clubhouse, che a San Donato non si è mai vista, e ce laassegnarono. Con le elezioni 2012 inizia la parte surreale di questa storia. In precedenza, durantela campagna elettorale, il futuro sindaco Checchi aveva già detto di voler riassegnare la gestione.Quindi da maggio del 2012 dal Comune cominciano a non risponderci, a prendere tempo con unpresunto “miglioramento” del progetto, a dire che non abbiamo tutte le autocertificazioni, il sindaconon va al confronto organizzato da Twenty’z Radio e intanto passano 400 giorni. E infine spunta,colpo di teatro, quella determina 129/2012 che ci dà anche l’assegnazione definitiva».

2. APPALTO PUNTUALE - Parla Dompè: «Regolare la nostra assegnazione»«In questa vicenda della Clubhouse c’è un aspetto poco sottolineato: che quella non è unastruttura semplice da gestire e da assegnare. È un locale in mezzo a un parco enorme con marginidi ricavo problematici e una stagionalità quasi obbligatoria. Proprio per questo l’abbiamo collocatoda subito nell’ottica di un progetto sociale e giovanile. E questo spiega perché ai bandi sia statodifficile trovare partecipanti». Parola dell’ex sindaco Mario Dompè, che martedì sera ha rimessopiede in municipio dopo mesi di tenuta defilata. Il sindaco in carica fino a maggio del 2012 èarrivato, si è seduto in prima fila (tra il pubblico) e a un certo punto ha posto una questione altavolo dei relatori, un intervento di natura tecnica. Il giorno dopo aggiunge alcune considerazioniche partono dai sentimenti personali: «In questi mesi sono stato zitto - esordisce - anche se di

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cose da dire ne avrei avute tante. Noi abbiamo assegnato un appalto da 21 milionisull’illuminazione pubblica e non c’è stato un ricorso; da 18 milioni sull’igiene urbana e anche lìniente ricorsi. Adesso discutiamo di un bar in fondo, e facciamo lavorare fior di avvocati e procuresu questo. È la misura del livello del centrosinistra». Chiusa la parentesi alta, Dompè vira verso idettagli tecnici. «Che la consegna della Clubhouse sia andata per le lunghe è di dominio pubblico– prosegue. - Hanno iniziato a costruirla nel 2008, noi siamo diventati proprietari due anni dopo. Aquel punto però nuovo richiamo ai costruttori perché c’erano problemi di illuminazione e impiantoidrico. Quindi altri mesi di attesa, e si arriva alla procedura pubblica dell’ottobre 2011». Qui l’exsindaco inserisce l’annotazione: «Chi sa dove è la Clubhouse non dovrebbe stupirsi che si sia fattatanta fatica a trovare un gestore e che la prima gara sia andata deserta. Parliamo di un edificio nelcentro di ettari di verde, non di un bar di passaggio. Io andai di persona con alcuni esponenti diComunità Nuova, il circuito di don Chino Pezzoli, a visionarla nel caso gli interessasse. Risposerodi no». I mesi vanno avanti e l’iter arriva al secondo passaggio: l’invito diretto ai gestori. «Suquesto e altro - così il predecessore di Checchi - io posso unicamente dire che i funzionari fecero ivari passaggi come andavano fatti e in assoluta regolarità. Ma non secondo le regola del sindacoDompè; secondo quelle del testo unico degli enti locali. La gente deve sapere che un appalto hadei canovacci scritti, non viene ideato dal sindaco di adesso o di prima». Da questo punto di vista,anche l’assegnazione definitiva del maggio 2012, con le urne aperte, «rientra nell’ordinariaamministrazione municipale, in un momento in cui il ruolo politico è limitato e funziona la macchinaburocratica».

3. «Nessuna solidarietà alla società vincitrice dai giovani democratici»«Mai, in nessuna riunione del coordinamento del Partito Democratico, da quando io sonosegretario, si è “deciso” di rifare la gara di assegnazione della Clubhouse del Laghetto. Lo soperché gli ordini del giorno li faccio io e l’appalto non è proprio mai arrivato in scaletta». Lo affermaAndrea Pasqualini, coordinatore della principale forza che sostiene Andrea Checchi, ricordandoanche che «il rappresentante della società Dream Lair, David Dall’Aglio non ha mai avuto alcuntipo di solidarietà dai Giovani Democratici di Milano». (Ri)entra di peso anche la segreteria Pd nellaquestione che scalda tanto la città. Secondo Pasqualini «Dall’Aglio, con il metodo che gli è proprioovvero quello di estrapolare frasi e rimontarle a piacere, sostiene che il Partito Democratico giàall’inizio del 2012, in pratica ancora prima di votare, avesse parlato di “gara da riassegnare” per laClubhouse e che lo stesso Checchi lo avrebbe platealmente “ammesso”. Certo che abbiamoparlato di via Europa: a marzo di un anno fa, quando il sindaco girava i quartieri con le Agoràitineranti. Checchi disse che, in caso di vittoria nostra e nel caso non avessimo trovatoun’assegnazione definitiva espletata, il che noi all’epoca non potevamo proprio sapere, bisognavarifare l’appalto. Mi pare una cosa piuttosto diversa dal decidere di annullare qualcosa di positivo».

4. I nomadi se ne vanno da soli prima che arrivino le ruspe, il sindaco ringraziachi ha saputo «gestire la situazione»

I nomadi insediati presso Cascina San Francesco ieri mattina all’alba si sono lasciati alle spalle ilterritorio sandonatese. I circa 90 romeni hanno abbandonato la struttura, senza renderenecessario lo sgombero con l’intervento delle forze dell’ordine. Sapevano che non potevano piùessere ospitati nella parte di territorio di proprietà dell’immobiliare Asio dove, dopo un primoinsediamento di una trentina di persone, si sono man mano aggiunti una serie di nuovi arrivi, chehanno fatto crescere notevolmente la comunità. Il sindaco Andrea Checchi il 12 giugno ha firmatoun’ordinanza di sgombero. Da quella data è stato sollecitato loro più volte di lasciarespontaneamente la zona. Sapevano che se non lo avessero fatto, la loro presenza si sarebbecomunque conclusa con un’azione coatta organizzata in accordo con la prefettura. Proprio nellescorse settimane del resto il sindaco Checchi aveva annunciato che entro fine giugno la questionenomadi avrebbe trovato uno sbocco, in quanto la situazione si stava facendo pesante. Erano ormainoti infatti i rischi legati al degrado del fabbricato, nonché alle pessime condizioni in cui viveva ilgruppo di nomadi che si era fatto ormai troppo numeroso. Il sindaco ora dichiara: «Sonosoddisfatto per come si è chiusa questa vicenda che l’amministrazione, in stretta contiguità con ilComune di Milano, la polizia locale sandonatese e le forze dell’ordine territoriali, ha sempremonitorato da vicino sin da quest’inverno, quando si insediò nell’area il primo nucleo di circa 30persone». E, riguardo i passaggi con cui si è chiuso il capitolo, sottolinea: «Ora, con il forteincremento delle presenze, la situazione non era più tollerabile per i rischi connessi allasaturazione degli immobili e per le possibili problematiche igienico-sanitarie connesse alla stagioneestiva». Con l’occasione Checchi rivolge un ringraziamento per il «responsabile e collaborativoatteggiamento sempre tenuto dalle forze dell’ordine e la grande attenzione dimostrata dai servizi

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sociali del Comune, specie nei confronti dei minori». Un gruppo di bambini aveva anchefrequentato le scuole locali. Adesso la zona dovrà essere bonificata.

5. Via greppi chiusa fino ad agosto per fare giardiniUn tratto di via Greppi, nel quartiere di Certosa, rimarrà chiuso al traffico fino al 31 agosto. Inparticolare, a seguito dei lavori di urbanizzazione della ditta Milco Srl nel segmento tra via Addafino a via Certosa, dove da una settimana sono iniziati i lavori, durante l’estate si concentrerà ilcantiere per lo spostamento della carreggiata e l’allargamento delle aree verdi di pertinenza delplesso scolastico. Durante tutto il periodo resterà in vigore anche il divieto di sosta su entrambi ilati e non potranno transitare nemmeno i pedoni.

Fonte: 7 Giorni.info

Si sono allontanati spontaneamente i rom che occupavano abusivamentecascina San Francesco a San Donato

Si è conclusa senza la necessità di un allontanamento coatto la vicenda dei rom che avevanooccupato abusivamente cascina San Francesco a San Donato. Le prime presenze nell’area, chesorge a pochi passi dal raccordo fra le due tangenziali, si erano registrate lo scorso inverno, il cheaveva portato il Comune a monitorare costantemente la situazione. Il progressivo aumento delnumero delle persone insediate ha però costretto l’Amministrazione a disporre lo sgomberodell’area, i cui standard di sicurezza e igienico-sanitari non erano più tollerabili. Lo scorso 12giugno era stata così firmata l’ordinanza di allontanamento, cui erano poi seguite diversesollecitazioni verbali. Fortunatamente, nella mattinata di mercoledì 26 giugno, i 90 rom presenti nelcampo hanno deciso di sgomberare spontaneamente. «Sono soddisfatto per come si è chiusaquesta vicenda. – ha commentato il sindaco, Andrea Checchi - Voglio ringraziare l’atteggiamentoresponsabile e collaborativo sempre tenuto dalle forze dell’ordine e la grande attenzionedimostrata dai Servizi sociali del Comune». Redazione Web

Venerdì 28 giugno Fonte: IL CITTADINO

1. Crisi dei partiti: il Pd “studia” le nuove tattiche di comunicazioneMarketing e politica, un connubio “all’americana” per ovviare alla crisi del partito di massa emandare in pensione le vecchie formule comunicative. La parola d’ordine è “Big data”, la strategiadi raccolta ed elaborazione dati usata da Obama nell’ultima vittoriosa campagna elettorale. AdAlessio Pecoraro, giovane esperto di marketing e utilizzo delle banche dati, è spettato il compito diillustrare ai renziani sandonatesi le potenzialità di una tattica di comunicazione che i sostenitori delsindaco di Firenze desiderano imporre quanto prima all’ordine del giorno. «Abbiamo perso leelezioni. Se non pensiamo ad acquisire quote di mercato, aumentare l’elettorato, non vinciamopiù»: parola di Michela Fiorentini, attivista Pd e organizzatrice, insieme al capofila della pattugliarenziana della città dell’Eni Gianfranco Ginelli, assessore alle politiche sociali, di un incontro chemercoledì sera ha visto intervenire presso la sala dell’Università della terza età, oltre a Pecoraro, lacomponente dell’assemblea nazionale democratica Teresa Cardona. La regia è quella del comitatoMilanoSudxRenzi, messo insieme nelle ultime settimane da coloro che in Renzi contano persmuovere le acque del centrosinistra. «Veniamo da una fase in cui l’unica comunicazione politica èquella di massa, rivolta a elettorati fidelizzati. È sempre mancata l’intenzione di fare dell’elettore uncliente da conquistare» spiega Pecoraro. «La nostra vita online è una miniera di dati cheraccontano di noi stessi»: si tratta del materiale grezzo con cui Big data ha a che fare. Aggregandoi dati e creando dei profili individuali, con una scommessa d’investimento non indifferente, diventapossibile rivolgersi non più a un campione, ma al singolo elettore. «Il fine della comunicazionepolitica diventa quello di modellare il messaggio sui gusti e le esigenze dell’individuo, lanciandomessaggi elettorali mirati».

2. Tracce di idrocarburi nel terreno: a Cascina Monticello altre verificheNuovi carotaggi di terreno in programma nell’area che estende tra Cascina Monticello e l’impiantodi co-generazione dell’Eni, dove nel corso di alcuni scavi nelle scorse settimane è stato trovato delterreno probabilmente contaminato da idrocarburi. A questo punto la proprietà sarà presente nelcorso di un ulteriore sopralluogo congiunto alla presenza dei tecnici, che darà il via ad ulterioriverifiche. A dare l’allarme iniziale è stata la ditta impegnata nei lavori per la realizzazione delmetanodotto dell’Eni. Sotto i riflettori in questo caso non c’è l’area che un tempo ospitava una seriedi laboratori artigianali irregolari, che andrà comunque bonificata, bensì un altro lotto, dove in un

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primo tempo non erano previste opere di risanamento, che verranno invece programmate nonappena si concluderà la fase di accertamenti in corso.

3. Pieve presa d’assalto per Paolo Migone, picco di folla per l’estatesandonatese

Migone è Migone, un marchio consolidato. Tra sketch consueti e nuove gag, impossibile deludereun pubblico accorso in piazza della Pieve da San Donato e dai comuni limitrofi per godersi lospettacolo di uno dei cabarettisti italiani più affermati. Una folla che ha saturato lo spazio di fronteal palco, creando nella serata di punta della rassegna Estate sandonatese un prevedibile “soldout”. Un pienone con l’amaro in bocca, però, per uno show durato obiettivamente un po’ pochino:iniziato il monologo intorno alle 21.30, i riflettori sulla chioma brizzolata di Migone si sono spentiappena un’ora dopo, compresi dieci minuti di “bis” a grande richiesta. Un briciolo di contrarietà ècircolata tra chi si aspettava di godere un poco più a lungo del cinico pessimismo del comico, dellesue fatalistiche considerazioni sulla vita e sull’amore. I rapporti di coppia hanno infatti giocato,come al solito, una parte importante nel repertorio di scenette raccontate dal palco, inun’inesauribile galleria di situazioni tipo che mettono di fronte lo spettatore ai comici nonsensedella quotidianità matrimoniale, provocando risate a non finire. Migone non è uscito dai panni conquali si è affermato nel corso di una lunga permanenza, stagione dopo stagione, sulla scena diZelig: anche le battute già sentite continuano a divertire, nel contesto di un personaggioconsolidato in cui anche la prevedibilità fa il suo gioco. Tra una battuta e l’altra, nell’occhio delciclone ci è finita anche la politica, con attacchi parodici al grillismo e caustiche punzecchiature allafacile preda Silvio Berlusconi, la cui recente condanna in primo grado per sfruttamento dellaprostituzione minorile è stato un trampolino di lancio irresistibile per una sequela di malizioseironie. Sessanta minuti passati in un baleno, ai quali è seguito un lungo esodo dalla piazzaletteralmente gremita. (Riccardo Schiavo)

Fonte: Milano Today

1. Tracce di idrocarburi a Cascina Ponticello -Proseguono le verifiche sul terreno nei pressi di Cascina MonticelloL’allarme è emerso alcune settimane fa nel corso di alcuni scavi nell’area che si estende traCascina Monticello e l’impianto di co generazione dell’Eni.Il terreno, probabilmente contaminato da idrocarburi, è stato oggetto di immediati controlli che siprotrarranno nei prossimi giorni alla presenza della proprietà e dei tecnici.A dare l’allarme inizialmente è stata una ditta impegnata per il lavori di realizzazione delmetanodotto Eni, al centro delle accuse per questa presunta contaminazione non c’è l’area che untempo ospitava una serie di laboratori artigianali irregolari, che andrà comunque bonificata, ma unaltro lotto in cui non erano state previste in un primo tempo opere di risanamento.

2. I rom abbandonano cascina S. FrancescoDopo l'intimidazione del sindaco sandonatese la comunità ha abbandonatospontaneamente la zonaNon c’è stato bisogno dello sgombero coatto a cascina San Francesco a San Donato: dopol’intimazione del sindaco Andrea Checchi, i rom insediati abusivamente nell’edificio ruraledismesso hanno abbandonato la struttura.Giovedì mattina circa novanta occupanti dell’immobile hanno deciso di allontanarsi prendendo attodell’impossibilità di fermarsi ulteriormente nella struttura, pena lo sgombero coatto disposto, inaccordo con la prefettura, per le condizioni di rischio non più sostenibili - stanti la fatiscenza delfabbricato, le condizioni igienico-sanitarie e il numero degli occupanti - in cui si trovavano a viverele persone lì insediate. «Sono soddisfatto per come si è chiusa questa vicenda» ha commentato

Sabato 29 giugno Fonte: IL CITTADINO

1. Manifesti anti-Checchi a firma 5 stelle, ma scoppia il giallo sulla “paternità”Manifesti anti-Checchi compaiono a San Donato con il logo della lista a 5 Stelle, ma pochi giornidopo l’affissione scoppia il “giallo” sulla loro paternità. Attraverso un piccato post sul social networkFacebook (nel gruppo, visibile al pubblico, della lista sandonatese), indirizzato alla capogruppoAlessandra Salamina, l’attivista Innocente Curci ha sollevato dubbi sull’utilizzo del simbolo delmovimento su un poster che «non è stato autorizzato alla stampa e alla sua affissione in nessunaassemblea del Movimento 5 stelle di San Donato Milanese». La puntualizzazione sul socialnetwork non ha tardato a sollevare interrogativi nell’agone politico sandonatese. Nel controverso

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manifesto, il primo cittadino è ritratto in un fotomontaggio che lo vede seduto al tavolo di “Chi vuolessere milionario?”, storpiato in “Chi vuol esser dimissionario?”, e paragonato a “prezzemolino” perla frequente presenza ad eventi pubblici nella città dell’Eni. Nelle parole della consigliera, tuttavia, ilmalinteso sarebbe avvenuto perché «i cartelloni sono girati in un’assemblea di due settimane fa, esono stati apprezzati. Un attivista si è proposto di finanziarli e stamparli, due persone distratte nonhanno capito». Un fraintendimento facilitato dal fatto che «questo passaggio non è statoverbalizzato». In un altro post, inoltre, Curci sostiene che la firma della mozione sulla club house(sottoscritta dalla capogruppo Salamina, ma non dall’altro consigliere grillino Giampieri) sarebbestata decisa «senza aver prima convocato un’assemblea o aver almeno consultato gli attivisti».Interpellato direttamente, ha confermato che «quanto ho scritto su Facebook è ancora valido. Inquesto periodo, a causa della fase politica complessa, non c’è stato il tempo materiale perdiscuterne. In ogni caso attendo un chiarimento che spero potrà arrivare nei prossimi giorni».

2. Serata in ricordo di Angelo Corigliano: «Ci vorrebbero tanti come lui in Italia»C’era molta gente all’evento tenutosi giovedì sera in ricordo di Angelo Corigliano, l’imprenditoresandonatese scomparso otto mesi fa. Poco prima di morire, Corigliano aveva fatto parlare di séper la sua intenzione, apparsa sulle pagine acquistate del “Corriere della Sera”, di voler assumerecon contratto a tempo indeterminato, oro che luccica in tempo di crisi, 50 giovani, al fine digarantire loro, a differenza della maggior parte delle offerte di lavoro odierne, un futuro. “Solo chista bene può lavorare bene” era il suo pensiero. Così la vedova Giusy Corigliano e i familiari piùcari l’hanno voluto ricordare, con un buffet organizzato nella terrazza dell’azienda. Presenti, oltread amici e colleghi, anche l’ex sindaco Mario Dompè ed il consigliere comunale Manolo Lusetti,oltre ai saluti istituzionali inviati dal presidente della Regione Roberto Maroni, che non è riuscito adessere presente all’evento. L’occasione infatti ha permesso alla moglie Giusy di mostrare a tutti ilriconoscimento che Regione Lombardia ha voluto consegnare alla famiglia Corigliano: unamedaglia ed una pergamena recante la motivazione al premio pubblico, dovuto alla “eccellenza,all’operosità e all’impegno per lo sviluppo economico e sociale” di Angelo. «In tempo di crisi – hadetto Lusetti – la sua è stata una proposta shock. Ci vorrebbero tanti Corigliano in tutta Italia». Adoggi le assunzioni sono ferme ad 8.

3. ASSOCIAZIONE - Incontri e laboratori con l’estate targata IndiSi prospetta un luglio di “full immersion” nella gioventù under 14 per le professioniste dell’Istitutonazionale per i diritti dell’individuo (Indi). Prenderà il via all’inizio del mese prossimo una serie diincontri sulla legalità, tenuti nei centri estivi di cinque comuni d’hinterland. Un totale di dieciappuntamenti, due per ognuna delle strutture comunali di Peschiera, Tribiano, Melegnano, Vizzoloe Pieve Emanuele, permetterà di raggiungere circa 370 bambini. I centri coinvolti sono gestitidall’associazione “Il melograno”, partner dell’iniziativa promossa dal sodalizio con sede al civico 41di via Battisti a San Donato. Indi, fondato da tre avvocatesse del Foro di Milano, conta sportelli aSan Giuliano, Peschiera, Carpiano e Dresano, e fornisce servizi gratuiti di orientamento econsulenza, in campo legale così come psicologico e di mediazione familiare. Al centro degliappuntamenti estivi il tema dei diritti e doveri dei bambini, oltre alle basi dell’educazioneambientale e stradale. Le lezioni, improntate ad uno stile ludico e interattivo, accompagnate dallaproiezione di slide e corredate dalla distribuzione di opuscoli e gadget, ruoteranno attorno alprincipio base dell’importanza delle norme, per far passare il concetto che, nelle parole della sociafondatrice Carmen Mallamo, «il rispetto delle regole giova non solo a chi ci circonda, ma anchedirettamente a noi stessi». A Peschiera l’incontro, inoltre, sarà realizzato in collaborazione con ivigili, che porteranno un cane poliziotto. Nel complesso, l’iniziativa fungerà anche da progettopilota per un percorso più ampio e strutturato che a settembre sarà avviato nelle scuole.D’altronde, la sensibilizzazione della cittadinanza attraverso appuntamenti divulgativi figura tra gliscopi di un sodalizio che ha registrato, tra il settembre 2012 e il giugno 2013, 480 contatti da utentiin cerca di consulenze, secondo una progressione che, negli ultimi due anni, è stata crescente.Una spia tanto della crisi economica quanto del crescente radicamento territoriale di Indi, realtànata nel 2008 e la cui sede nella città dell’Eni è stata inaugurata nello scorso ottobre. RiccardoSchiavo