7. comportamento motivato
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I presupposti del I presupposti del comportamento motivatocomportamento motivato
Comportamento come luogo privilegiato per il processo di comprensione
dell’intera gamma delle espressioni della mente sana e di quella malata;
l’osservazione dei comportamenti normali e dei suoi correlati patologici
costituisce un punto di partenza necessario per l’indagine delle
manifestazioni psicopatologiche.
I PRESUPPOSTI DEL COMPORTAMENTO MOTIVATO…
Comportamento
realtà complessa, caratterizzata dall’integrazione
di diverse funzioniVOLONTA’
ATTIVITA’
MOTIVAZIONE
Il concetto di volontà è stato oggetto di ampie dispute e riflessioni nel corso dei secoli, nel tentativo di individuare e definire il processo grazie al quale l’essere umano interagisce attivamente con l’ambiente che lo circonda.
Con volontà si intende
la facoltà di decidere consapevolmente il proprio comportamento in vista di un determinato scopo,
valutandone le conseguenze e i mezzi per perseguirlo.
Utilizzare il concetto di attività nella descrizione dei fenomeni psicopatologici permette di vedere il problema
della volontà da un punto di vista più facilmente operativo e descrittivo.
I PRESUPPOSTI DEL COMPORTAMENTO MOTIVATO…VOLONTA’
ATTIVITA’
Articolata in risposte motorie secondo vari livelli di complessità:
Movimenti volontari (corteccia frontale), indotti per soddisfare un bisogno.
Riflessi inconsci iniziati dalla stimolazione sensoriale
I PRESUPPOSTI DEL COMPORTAMENTO MOTIVATO…
ATTIVITA’ MOTIVATA
comportamento diretto ad un fine in conseguenza di una attivazione indotta da
uno stato
fisiologico interno
uno stimolo esterno
una rappresentazione
derivante dall’apprendimen
to o dall’esperienza
I PRESUPPOSTI DEL COMPORTAMENTO MOTIVATO…
MOTIVAZIONE
I PRESUPPOSTI DEL COMPORTAMENTO MOTIVATO…
•La motivazione è l'espressione dei motivi che inducono un individuo a una determinata azione. Da un punto di vista psicologico può essere definita come l'insieme dei fattori dinamici aventi una data origine che spingono il comportamento di un individuo verso una data meta; ogni atto che viene fatto senza motivazioni rischia di fallire.
•La motivazione svolge fondamentalmente due funzioni: attivare e orientare comportamenti specifici. Nel primo caso si fa riferimento alla componente energetica di attivazione della motivazione. Nel secondo caso si fa riferimento alla componente direzionale di orientamento
•L’intensità della motivazione verso qualsiasi obiettivo è determinata da due fattori: la motivazione a raggiungere un traguardo e la probabilità di successo.
Sistema della ricerca
Rilevatori del bisogno (ipotalamo ventromesiale e
laterale)
Consumazione dei bisogni
Sistema del piacere
(connessioni dopaminergich
e meso-cortico-
limbiche)
COMPORTAMENTO verso un
fine
I PRESUPPOSTI DEL COMPORTAMENTO MOTIVATO…
MOTIVAZIONE
COMPORTAMENTO MOTIVATOCOMPORTAMENTO MOTIVATO
Risultato di un complesso sistema di integrazione di funzioni, ciascuna delle quali presenta un correlato anatomo-funzionale ben definito
ATTIVITA’, VOLONTA’, ATTIVITA’, VOLONTA’,
IMPUT MOTIVAZIONALI IMPUT MOTIVAZIONALI
FUNZIONI FUNZIONI ESECUTIVEESECUTIVE
SISTEMI DI SISTEMI DI ELABORAZIONE ELABORAZIONE
EMOTIVAEMOTIVA
DECISION-DECISION-MAKINGMAKING
MARCATORE MARCATORE SOMATICOSOMATICO
I circuiti neurofisiologici che sono alla base dei meccanismi di rinforzo della sequenza
Fine - Ricompensa - RinforzoFine - Ricompensa - Rinforzo sono il sistema mesolimbico, il nucleo accumbens
e l’area ventrotegmentale.
La possibilità di potenziare un comportamento motivato sulla base dell’apprendimento e
dell’esperienza dipende dal
RINFORZO RINFORZO
conseguente al raggiungimento del fine
Il ruolo della corteccia frontale diviene sempre più importante
nel condizionare i meccanismi diencefalici e limbici tanto
maggiore è lo sviluppo delle strutture cerebrali…
EVOLUZIONEEVOLUZIONE
Le cortecce prefrontale dorsolaterale e orbitofrontale mediano le
funzioni esecutive che comprendono l’abilità d’organizzazione di
risposte comportamentali finalizzate alla risoluzione di problemi
complessi e la capacità di modificare e mantenere atteggiamenti
comportamentali appropriati alle circostanze ambientali,
generando programmi motori ed usando abilità verbali che guidino
il comportamento.
CIRCUITI MOTORIda
area motoria supplementare
CIRCUITI OCULOMOTORIda
campo visivo frontale
FUNZIONI MOTORIEFUNZIONI MOTORIE
ALTREALTRE FUNZIONIFUNZIONI
CORTECCIA PREFRONTALE
DORSOLATERALE
PORZIONEMEDIALE
CORTECCIA ORBITOFRONTALE
LATERALE
CINGOLO ANTERIORE
PORZIONELATERALE
CORTECCIA CORTECCIA PREFRONTALEPREFRONTALE DORSOLATERALE DORSOLATERALE
Funzioni Esecutive e Cognitive
CORTECCIA ORBITOFRONTALE LATERALECORTECCIA ORBITOFRONTALE LATERALE
Comportamento Sociale
PORZIONE MEDIALEPORZIONE MEDIALE
processamento delle urgenze appetitive e controllo dello stato interno dell’organismo
PORZIONE LATERALEPORZIONE LATERALE
integrazione dell’analisi qualitativa dell’oggetto con
le associazioni emotive
CINGOLO ANTERIORECINGOLO ANTERIORE
motivazione
A: Origine del circuito dorsolateraleA: Origine del circuito dorsolateraleAree 9 e 10 di Brodmann colorate di blublu.
B: Origine del B: Origine del circuitocircuito
orbitofrontaleorbitofrontale..In rossoIn rosso:: giro retto e
giro Mediale orbitale di area 11.
In verdeIn verde:: girolaterale orbitaledi area 11 e girofrontale mediale
inferiore di area 10e area 47.
In violaIn viola:: insula.
C: Origine del circuito del cingolatoC: Origine del circuito del cingolato.In rossoIn rosso: porzione anteriore area 24 di Brodmann.
I CIRCUITI CORTICO-SOTTOCORTICALI
Sezione Sezione anatomica anatomica generale dei generale dei circuiticircuitifronto fronto subcorticali.subcorticali.
BLUBLUCircuito dorsolaterale
VERDE Circuitoorbitofrontalelaterale
ROSSOROSSOCircuito del cingolato anteriore
STRIATOSTRIATO
GLOBOGLOBOPALLIDOPALLIDO
TALAMOTALAMOMEDIOMEDIO
DORSALDORSALEE
I circuiti fronto-subcorticali rappresentano un sistema preposto all’organizzazione
dei rapporti cervello-comportamentorapporti cervello-comportamento
La sregolazione dei circuiti che originano dalla corteccia frontale è alla base
di una grande varietà di disturbi cognitivi e neuropsichiatrici
I CORRELATI ANATOMICI DEL COMPORTAMENTO
• Regolazione degli affetti
• Comportamento morale
• Processi cognitivi
• Meccanismi di ricompensa
I CORRELATI ANATOMICI DEL COMPORTAMENTO:
LA CORTECCIA ORBITOFRONTALE
Regolazione degli affettiRegolazione degli affetti
La corteccia orbitofrontale sembra regolare gli affetti negativi,
soprattutto la paura
Comportamento moraleComportamento morale
Lesioni nella corteccia orbitofrontale disgregano il comportamento morale
e di giudizio
Processi cognitiviProcessi cognitivi
Quando la corteccia orbitofrontaleè compromessa, l’inizializzazione
delle risposte alternative è danneggiata probabilmente perchè
l’associazionetra una risposta corretta ed il suovalore di ricompensa è alterata
Meccanismi di ricompensaMeccanismi di ricompensa
La funzione della corteccia orbitofrontale è di creare
un’associazione tra comportamento e ricompensa