64 SPAZI PER LA MUSICA Jean Nouvel La sala da concerto del ... · tettura e un’acustica...

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64 SPAZI PER LA MUSICA Jean Nouvel foto Georges Fessy Il KKL di Lucerna Una cassa di risonanza eccezionale La sala da concerto del Centro di Cultura e Congressi KKL di Lucerna è nata nel 2000 dalla collaborazione tra l’ar- chitetto francese Jean Nouvel e l’architetto e acustico ame- ricano Russell Johnson, con un risultato che vanta un’archi- tettura e un’acustica eccezionali. La sala fa parte del complesso del KKL, edificio carat- terizzato da un elemento di copertura a sbalzo di 113 per 107 metri, in stretta relazione con l’ambiente urbano e il paesag- gio montuoso circostante. Il tetto ha la funzione di unificare l’insieme e presenta un rivestimento in rame e alluminio che crea giochi di luce suggestivi, riflettendo i colori e le imbar- cazioni che si muovono sul lago. La superficie di 12’000 mq e di 21 metri di altezza, che poggia su elementi in acciaio, è stata resa possibile grazie allo studio sapiente degli ingegneri civili. Ogni oscillazione della copertura viene monitorata elettronicamente, con un control- lo di manutenzione regolare che ha luogo ogni due anni. Il KKL si trova in un punto nevralgico della città sviz- zera, inserito tra le catene montuose e nel paesaggio di cam- pagna che circonda il Lago dei Quattro Cantoni, a stretto contatto con edifici di qualità, come il centro universitario e la stazione ferroviaria, occupando la medesima posizione in cui si inseriva il precedente centro culturale dell’architetto svizzero Armin Meili. Lo spazio antistante il KKL è concepito in modo tale da essere proporzionato con il contesto urbano circostante. Il centro è costituito da tre elementi primari: la Concert Hall, l’Auditorium dove si tengono le conferenze e la polifunziona- le Lucerne Hall. Quest’ultima rappresenta l’essenza del cen- tro, in quanto al di sotto dell’immenso tetto hanno luogo un gran numero di eventi e attività culturali. Jean Nouvel aveva pensato che il complesso dovesse assumere la forma di una nave che si dirige verso il lago, ma ciò non fu possibile soprattutto per motivi di natura ecologica, avendo dovuto la struttura essere agganciata al fondale del lago. Pertanto dovette rivedere il progetto, facendo sì che l’acqua scorresse all’interno dell’edificio. Il KKL è composto da tre corpi principali e una zona di servizio: la sala concerti e il bar occupano il volume est, la Lucerne Hall quello centrale, mentre il fabbricato che si af- faccia sulla stazione comprende il Centro Congressi, l’Audi- torium e il museo, con l’area di servizio, ad essi collegata, che si estende sul retro. La superficie esterna della sala concerti presenta una giustapposizione di colori che vanno dal bor- deaux, al blu, al verde, e cambiano a seconda dell’intensità di luce che li investe. Si accede alla sala tramite una passe- rella bordeaux e delle porte scure. La sua struttura lignea chiara è costruita con diverse essenze provenienti dall’Ore- gon (acero, ciliegio e faggio); formalmente presenta delle leg- gere curvature lungo le pareti laterali, rivestite da pannelli in rilievo di gesso bianco, così da richiamare la cassa di riso- nanza di uno strumento a corde. Nella parte superiore mo- stra una colorazione scura, data dal soffitto blu e dal bal- dacchino posizionato in corrispondenza del palcoscenico, mentre l’illuminazione può essere adattata a seconda delle esigenze specifiche dello spettacolo rappresentato. La sala concerti presenta una capienza di 1840 posti a sedere, dispo- sti in platea e su quattro livelli di balconate. Il blocco centrale è la volumetria più importante del KKL per quanto concerne le funzioni legate alla musica; non van- no tuttavia trascurati i corpi di fabbrica che ospitano le ma- nifestazioni culturali, che si tengono nella Lucerne Hall. Nel terzo volume, al quarto piano della Lucerne Hall, si trova il Museo d’arte di Lucerna, caratterizzato da una flessibilità in pianta garantita da una griglia di partizioni leggere in carton- gesso. Gli spazi espositivi, posti al di sotto della copertura, go- dono di un’illuminazione ottimale, atta a ottenere l’auspicata Luogo: Lucerna, Europaplatz Committenza: Trägerstiftung Kultur- und Kongresszentrum Luzern Architettura: Architectures Jean Nouvel, Parigi collaboratori: J. Achache, M.H. Baldran, D. Brault, S. Carbone, G. Domenig, X. Lagurgue, D. Laurent, A. Lavezzari, D. Lischer, F. Marzelle, P. Mathieu, E. Nespoulos, J. Parmentier, M. Raasch, M. Röthlisberger, B. Weinstein, S. Zopp Direzione lavori: Ewe – Gohner Merkur, Zurigo Ingegneria civile: Elektrowatt Ingenieurunternehmung AG, Zurigo – Plüss + Meyer Bauingenieure AG, Lucerna Progetto impianti RVCS: M. Schudel Ing., Winterthur – Aicher, De Martin, Zweng AG, Lucerna Progetto impianti elettrici: Scherler AG, Lucerna Acustica ambientale: Russel Johnson, Artec, New York Audiovisivi: Infraplan Tecnica teatrale: Planungsgruppe AB, Niederönz Intervento artistico: Alain Bony, Henri Labiole, Parigi Scenografia: Jacques Le Marquet Fotografia: Georges Fessy, Lione Date: progetto 1993-1995, realizzazione 1998-2000

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ICA Jean Nouvel

foto Georges Fessy

Il KKL di LucernaUna cassa di risonanza eccezionale

La sala da concerto del Centro di Cultura e Congressi KKL di Lucerna è nata nel 2000 dalla collaborazione tra l’ar-chitetto francese Jean Nouvel e l’architetto e acustico ame-ricano Russell Johnson, con un risultato che vanta un’archi-tettura e un’acustica eccezionali.

La sala fa parte del complesso del KKL, edificio carat-terizzato da un elemento di copertura a sbalzo di 113 per 107 metri, in stretta relazione con l’ambiente urbano e il paesag-gio montuoso circostante. Il tetto ha la funzione di unificare l’insieme e presenta un rivestimento in rame e alluminio che crea giochi di luce suggestivi, riflettendo i colori e le imbar-cazioni che si muovono sul lago.

La superficie di 12’000 mq e di 21 metri di altezza, che poggia su elementi in acciaio, è stata resa possibile grazie allo studio sapiente degli ingegneri civili. Ogni oscillazione della copertura viene monitorata elettronicamente, con un control-lo di manutenzione regolare che ha luogo ogni due anni.

Il KKL si trova in un punto nevralgico della città sviz-zera, inserito tra le catene montuose e nel paesaggio di cam-pagna che circonda il Lago dei Quattro Cantoni, a stretto contatto con edifici di qualità, come il centro universitario e la stazione ferroviaria, occupando la medesima posizione in cui si inseriva il precedente centro culturale dell’architetto svizzero Armin Meili.

Lo spazio antistante il KKL è concepito in modo tale da essere proporzionato con il contesto urbano circostante. Il centro è costituito da tre elementi primari: la Concert Hall, l’Auditorium dove si tengono le conferenze e la polifunziona-le Lucerne Hall. Quest’ultima rappresenta l’essenza del cen-tro, in quanto al di sotto dell’immenso tetto hanno luogo un gran numero di eventi e attività culturali. Jean Nouvel aveva pensato che il complesso dovesse assumere la forma di una nave che si dirige verso il lago, ma ciò non fu possibile soprattutto per motivi di natura ecologica, avendo dovuto la struttura essere agganciata al fondale del lago. Pertanto dovette rivedere il progetto, facendo sì che l’acqua scorresse all’interno dell’edificio.

Il KKL è composto da tre corpi principali e una zona di servizio: la sala concerti e il bar occupano il volume est, la Lucerne Hall quello centrale, mentre il fabbricato che si af-faccia sulla stazione comprende il Centro Congressi, l’Audi-torium e il museo, con l’area di servizio, ad essi collegata, che si estende sul retro. La superficie esterna della sala concerti presenta una giustapposizione di colori che vanno dal bor-deaux, al blu, al verde, e cambiano a seconda dell’intensità di luce che li investe. Si accede alla sala tramite una passe-rella bordeaux e delle porte scure. La sua struttura lignea chiara è costruita con diverse essenze provenienti dall’Ore-gon (acero, ciliegio e faggio); formalmente presenta delle leg-gere curvature lungo le pareti laterali, rivestite da pannelli in rilievo di gesso bianco, così da richiamare la cassa di riso-nanza di uno strumento a corde. Nella parte superiore mo-stra una colorazione scura, data dal soffitto blu e dal bal-dacchino posizionato in corrispondenza del palcoscenico, mentre l’illuminazione può essere adattata a seconda delle esigenze specifiche dello spettacolo rappresentato. La sala concerti presenta una capienza di 1840 posti a sedere, dispo-sti in platea e su quattro livelli di balconate.

Il blocco centrale è la volumetria più importante del KKL per quanto concerne le funzioni legate alla musica; non van-no tuttavia trascurati i corpi di fabbrica che ospitano le ma-nifestazioni culturali, che si tengono nella Lucerne Hall. Nel terzo volume, al quarto piano della Lucerne Hall, si trova il Museo d’arte di Lucerna, caratterizzato da una flessibilità in pianta garantita da una griglia di partizioni leggere in carton-gesso. Gli spazi espositivi, posti al di sotto della copertura, go-dono di un’illuminazione ottimale, atta a ottenere l’auspicata

┌ Luogo: Lucerna, Europaplatz Committenza: Trägerstiftung Kultur- und Kongresszentrum Luzern Architettura: Architectures Jean Nouvel, Parigi collaboratori: J. Achache, M.H. Baldran, D. Brault, S. Carbone, G. Domenig, X. Lagurgue, D. Laurent, A. Lavezzari, D. Lischer, F. Marzelle, P. Mathieu, E. Nespoulos, J. Parmentier, M. Raasch, M. Röthlisberger, B. Weinstein, S. Zopp Direzione lavori: Ewe – Gohner Merkur, Zurigo Ingegneria civile: Elektrowatt Ingenieurunternehmung AG, Zurigo – Plüss + Meyer Bauingenieure AG, Lucerna Progetto impianti RVCS: M. Schudel Ing., Winterthur – Aicher, De Martin, Zweng AG, Lucerna Progetto impianti elettrici: Scherler AG, Lucerna Acustica ambientale: Russel Johnson, Artec, New York Audiovisivi: Infraplan Tecnica teatrale: Planungsgruppe AB, Niederönz Intervento artistico: Alain Bony, Henri Labiole, Parigi Scenografia: Jacques Le Marquet Fotografia: Georges Fessy, Lione Date: progetto 1993-1995, realizzazione 1998-2000

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neutralità degli ambienti, richiesta dalla direzione del museo. Attraverso l’esposizione temporanea delle opere contempora-nee si cerca di mediare tra la formalità di una sala da museo e l’informalità di una galleria espositiva. Il museo KKL contri-buisce a rinnovare l’immagine della città di Lucerna nel mon-do, costituendo un importante polo che, con i suoi eventi, atti-ra un grande numero di turisti e amanti della cultura.

L’entrata alla Lucerne Hall, scandita da due specchi d’acqua, costituisce l’ingresso all’intero complesso. La sala è organizzata da un sistema di partizioni mobili che ne con-sente l’adattamento funzionale, potendo ospitare un nume-ro di utenti compreso tra le 220 e le 1800 unità a seconda del-le diverse configurazioni. Il volume situato più a ovest, sede del Centro Congressi e del museo, presenta un rivestimento di facciata a traliccio, con un incremento della densità del metallo a schermatura delle finestre corrispondente a una maggiore necessità di privacy. Questo corpo edilizio accoglie la sala dell’Auditorium, pure contraddistinta da un elevato grado di flessibilità, data dagli arredi e dalle stru-mentazioni, per le diverse rappresentazioni o eventi che si tengono al suo interno.

Traduzione di Scriptum

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Testo originale in inglesewww.espazium.ch/archi2-18_kkl

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1 Sezione longitudinale 2 Sezione trasversale 3 Pianta livello 4

Testo e disegni Jean Nouvel

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ICA Progettazione acustica del KKL

Andrea Bacchi Mellini e Andrea Roscetti

Ogni ambiente del KKL presenta delle qualità acusti-che notevoli e pensate specificamente per la funzione alla quale è destinato. La sala da concerto è ritenuta il capolavo-ro di uno dei più grandi specialisti di acustica al mondo, l’ar-chitetto newyorkese Russell Johnson. Per oltre tre decenni, ha realizzato progetti di acustica in tutto il mondo con il suo gruppo Artec (Artec = Art and Technology, poi confluito in ARUP). La sala da concerto riassume le esperienze di oltre cinquanta progetti realizzati in precedenza.

L’acustica ottimale è ottenuta grazie alla conformazio-ne a shoe box, con un rapporto tra le dimensioni spaziali pari a circa 1:1:2: le dimensioni sono infatti 22 metri di altezza (mi-surata dal palcoscenico), 22 metri di larghezza e 46 metri di lunghezza.

L’ampio volume della sala, che misura 19’000 mc, dà spazio al suono e crea un riverbero rotondo e morbido. Circa 24’000 rilievi in gesso della dimensione di 20 cm supporta-no l’acustica, in quanto rompono la riflessione del suono, lo moltiplicano e lo distribuiscono in tutte le direzioni. Grazie a questi dispositivi le pareti della sala generano delle riflessio-ni sonore che aiutano a rafforzare la diffusione e incrementa-no la chiarezza del suono.

La sala può ospitare fino a 1840 spettatori distribuiti su cinque livelli, e nonostante le sue considerevoli dimen-sioni riesce a garantire un riverbero ottimale in ogni pun-to. Il grado di riverberazione è garantito dal grande spazio vuoto in prossimità della parte anteriore della sala, sopra alla balconata.

L’acustica della sala è modulata da pannelli mobili simili a grandi porte: le camere di risonanza sono disposte attorno alla parte anteriore del volume della sala e separate dalla stessa da 50 porte in cemento massiccio che pesano tra le 3,5 e le 8 tonnellate. All’apertura delle porte il volume della sala aumenta di 6000 mc. A seconda del grado di aper-tura delle porte l’acustica cambia e il tempo di riverbero può essere prolungato fino a raggiungere i 3 secondi, grazie an-che a un sistema di tende regolabili. Se le zone di riflessione sono uniformemente coperte, il tempo di riverbero viene ri-dotto e l’acustica è più asciutta, dunque adatta a conferenze e concerti jazz e pop.

Il soffitto acustico che si trova sopra il palco è un ele-mento riflettente composto da due parti e regolabile in altez-za. Grazie ad esso i musicisti ricevono riflessioni dirette e il suono viene proiettato più rapidamente nella sala. Le diver-se possibili configurazioni delle porte consentono di adat-tare l’acustica della sala all’opera e al genere musicale che deve essere rappresentato. Il soffitto acustico, posto in pros-simità del palco e della platea, rappresenta un elemento di ri-flessione sonora regolabile che può assumere una funzione fonoassorbente: esso viene regolato in altezza a seconda del genere musicale che la sala deve ospitare.

Un altro elemento di correzione acustica installato nel-la sala da concerto del KKL è costituito, come già accennato in precedenza, dai pannelli in gesso che rivestono le pareti laterali, i quali fungono da elemento di assorbimento dei di-

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sturbi sonori. Nella sala, la maggior parte delle onde sonore raggiunge le pareti e viene quindi restituita lateralmente al pubblico per riflessione. In uno spazio riflettente il suono ha ovunque la stessa intensità e questo crea un’impressione di uniformità spaziale, che è uno degli aspetti soggettivi più importanti per la qualità acustica della sala.

L’elemento fondamentale nella progettazione acustica di uno spazio è il silenzio e lo si ottiene isolando adeguata-mente la sala da quelli che sono gli elementi di disturbo dati sia dai rumori provenienti dall’esterno che da quelli interni derivanti dal funzionamento dell’impiantistica. Il livello di rumore di base nella Concert Hall è limitato a 18 dB, al di sotto della soglia di udibilità umana. Gli impianti di ventila-zione e illuminazione della sala sono praticamente inudibili durante i concerti e ogni ingresso nella sala è sigillato con porte massicce insonorizzate. La sala è quindi assolutamen-te silenziosa e fornisce una percezione ottimale della musi-ca nella sua intera gamma dinamica, dal più delicato pianis-simo al fortissimo della grande orchestra al completo.