60. Allegato B · nerale dello Stato, dal 1978 ad oggi, che si è occupato di normare i princìpi...

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60. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE ATTI DI INDIRIZZO: Mozione: Carnevali .................................... 1-00059 2331 Risoluzione in Commissione: XIII Commissione: Cadeddu ..................................... 7-00069 2335 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interrogazione a risposta scritta: Nobili .......................................... 4-01345 2335 Affari esteri e cooperazione internazionale. Interrogazioni a risposta immediata in Commissione: III Commissione: Boldrini ...................................... 5-00687 2337 Quartapelle Procopio ................ 5-00688 2337 Suriano ....................................... 5-00689 2338 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazione a risposta in Commissione: Prestipino ................................... 5-00679 2339 Beni e attività culturali. Interrogazione a risposta in Commissione: De Lorenzo ................................ 5-00676 2339 Interrogazione a risposta scritta: Foti .............................................. 4-01341 2340 Difesa. Interrogazioni a risposta immediata in Commissione: IV Commissione: Ferro ........................................... 5-00690 2341 Tripodi Maria ............................. 5-00691 2341 Pagani ......................................... 5-00692 2342 Economia e finanze. Interpellanza: Savino Elvira ............................. 2-00139 2343 Giustizia. Interrogazioni a risposta immediata in Commissione: II Commissione: Miceli .......................................... 5-00682 2345 Varchi ......................................... 5-00683 2345 Conte ........................................... 5-00684 2346 Vitiello ........................................ 5-00685 2347 Zanettin ...................................... 5-00686 2348 Interrogazione a risposta in Commissione: Rizzetto ...................................... 5-00678 2348 Atti Parlamentari 2329 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. PAG. PAG.

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60. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozione:

Carnevali .................................... 1-00059 2331

Risoluzione in Commissione:

XIII Commissione:

Cadeddu ..................................... 7-00069 2335

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazione a risposta scritta:

Nobili .......................................... 4-01345 2335

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

III Commissione:

Boldrini ...................................... 5-00687 2337

Quartapelle Procopio ................ 5-00688 2337

Suriano ....................................... 5-00689 2338

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Prestipino ................................... 5-00679 2339

Beni e attività culturali.

Interrogazione a risposta in Commissione:

De Lorenzo ................................ 5-00676 2339

Interrogazione a risposta scritta:

Foti .............................................. 4-01341 2340

Difesa.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

IV Commissione:

Ferro ........................................... 5-00690 2341

Tripodi Maria ............................. 5-00691 2341

Pagani ......................................... 5-00692 2342

Economia e finanze.

Interpellanza:

Savino Elvira ............................. 2-00139 2343

Giustizia.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

II Commissione:

Miceli .......................................... 5-00682 2345

Varchi ......................................... 5-00683 2345

Conte ........................................... 5-00684 2346

Vitiello ........................................ 5-00685 2347

Zanettin ...................................... 5-00686 2348

Interrogazione a risposta in Commissione:

Rizzetto ...................................... 5-00678 2348

Atti Parlamentari — 2329 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.PAG.

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Interrogazione a risposta scritta:

Lo Monte .................................... 4-01342 2349

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Serracchiani ............................... 5-00677 2349

Pagani ......................................... 5-00681 2349

Interrogazione a risposta scritta:

Nobili .......................................... 4-01343 2350

Interno.

Interrogazioni a risposta scritta:

Foti .............................................. 4-01335 2351

Siracusano .................................. 4-01339 2351

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Bruno Bossio ............................. 5-00680 2352

Melicchio .................................... 5-00693 2353

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazione a risposta scritta:

Rostan ......................................... 4-01337 2354

Salute.

Interrogazione a risposta scritta:

Bellucci ....................................... 4-01336 2355

Sviluppo economico.

Interrogazioni a risposta scritta:

Zoffili .......................................... 4-01338 2356

Foti .............................................. 4-01340 2356

Legnaioli ..................................... 4-01344 2357

Apposizione di firme ad una interpellanza . 2357

Apposizione di firme ad interrogazioni ..... 2357

Ritiro di un documento del sindacatoispettivo ..................................................... 2358

Atti Parlamentari — 2330 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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ATTI DI INDIRIZZO

Mozione:

La Camera,

premesso che:

secondo l’ultimo rapporto sulla sa-lute mentale (2016), sono 807.035 le per-sone con problemi di salute mentale assi-stite dai dipartimenti di salute mentale(esclusi i dati della regione Valle d’Aosta edella provincia autonoma di Bolzano);

sono passati quarant’anni anni dal-l’approvazione della legge 13 maggio 1978,n. 180, nota anche come « legge Basaglia »che ha avviato in Italia un percorso diriforma della psichiatria sulla base di treprincìpi fondamentali: superamento dellalogica manicomiale fondata sull’esclusionedella persona da comunità di apparte-nenza, precisa regolamentazione dei trat-tamenti sanitari obbligatori circoscritti soloa casi limitati e preferenza per servizi epresìdi socio-sanitari extraospedalieri dicura, prevenzione e riabilitazione diffusinel territorio, per favorire l’inclusione so-ciale;

tale strategia ha dato finalmentedignità e diritti a chi soffre di disturbimentali. Per la prima volta, infatti con la« riforma Basaglia » chi soffre di disturbimentali da soggetto pericoloso, incurabile,da allontanare dalla società, è diventatosoggetto protagonista della propria vita coni diritti di cittadinanza, compreso il dirittoalla cura e alla possibilità di guarigione;

prima della legge n. 180 in Italiaerano presenti 98 ospedali psichiatrici, re-golati dalla legge 14 febbraio 1904, n. 36,che ospitavano più di 89.000 persone edove i ricoveri avvenivano in modo coatto,perfino su richiesta di chi segnalava lapresunta pericolosità della persona in que-stione, dove non esistevano limiti di età peril ricovero, e bastava un certificato medicoche dichiarasse il soggetto pericoloso per séo per gli altri. Per questo spesso venivanointernati anche bambini piccolissimi, soloperché le famiglie non potevano o non

volevano prendersene cura e dove, più checurare i pazienti si tendeva a sedarli econtenerli;

la prima modifica dei manicomi siebbe con la legge 12 febbraio 1968, n. 132,che fissò un massimo di 500 posti letto permanicomio, abolì l’iscrizione al casellariogiudiziario degli internati e introdusse ilricovero volontario con la speranza che neltempo potesse diventare la modalità prin-cipale di ricovero;

soltanto con la legge Basaglia, però,vi sono stati il superamento dell’istituto delmanicomio e la restituzione del diritto dicittadinanza alle persone con problemi disalute mentale, l’eliminazione della perico-losità dai criteri per cui una persona do-veva essere curata, e l’introduzione del trat-tamento sanitario obbligatorio (TSO), sem-pre « nel rispetto della dignità della per-sona e dei diritti civili e politici garantitidalla Costituzione »;

la portata storica della legge n. 180,quindi, non risiede soltanto nelle norme diimmediata attuazione, quanto piuttosto nellaaffermazione della dignità delle persone,del godimento dei diritti civili e politici deimalati, della volontarietà nell’accesso allecure, che sono state poi perseguite conlegislazione ordinaria in primis dalla leggen. 833 del 1978 di riforma sanitaria e dallanormativa di dettaglio, che tuttavia hannofaticato ad affermarsi nella concreta decli-nazione nelle regioni e nei territori;

infatti, la rivoluzione iniziata con la« legge Basaglia » ha richiesto e continua arichiedere molto tempo differenziandosi daregione a regione e, se molte di quelledisposizioni hanno trovato piena applica-zione, diverse norme di principio, la cuiattuazione era affidata a provvedimenti suc-cessivi e conseguenti, non hanno trovatorisposta. Un esempio ne è il principio dellacosiddetta « territorializzazione » dell’assi-stenza psichiatrica per il quale una defini-zione a livello nazionale della responsabi-lità, dei compiti e degli standard qualitativiè affidata ad un Progetto obiettivo per lasalute mentale di 20 anni fa;

tutt’oggi, gli interventi di preven-zione, cura e riabilitazione relativi alle ma-

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lattie mentali attuati di norma dai servizi epresìdi extraospedalieri hanno assoluto bi-sogno di una rinnovata cornice di obbiettivie strumenti nazionali chiari, forti e condi-visi per orientarne l’operatività;

l’unico atto formale di carattere ge-nerale dello Stato, dal 1978 ad oggi, che siè occupato di normare i princìpi della legge180 è stato il progetto obiettivo « Tutelasalute mentale 1998-2000 », di cui al de-creto del Presidente della Repubblica 10novembre 1999, pubblicato nella GazzettaUfficiale n. 274 del 22 novembre 1999. Untesto sicuramente condivisibile, ma privoper sua propria natura della « forza » giu-ridica necessaria e ormai ampiamente da-tato;

lo stesso superamento dell’istitutodel manicomio, pilastro della rivoluzionedella « legge Basaglia » è stato lento e cisono voluti circa vent’anni, perché gli ospe-dali psichiatrici fossero sostituti da centridi salute mentale (Csm), da centri diurni(Cd) per favorire la permanenza a casa, dastrutture residenziali per chi ha bisogno diassistenza per lunghi periodi e da servizipsichiatrici di diagnosi e cura (Spdc) cioè ireparti psichiatrici degli ospedali generali;

solo con la legge 17 febbraio 2012,n. 9, e la legge 30 maggio 2014, n. 81, èstata stabilita la chiusura dei sei ospedalipsichiatrici giudiziari (Opg), le cui condi-zioni erano simili se non peggiori di quelledei vecchi manicomi. Il superamento effet-tivo di queste strutture è stato completatonel 2017 per far posto non solo alle resi-denze per le misure di sicurezza detentive(Rems), ma soprattutto a percorsi di cura eriabilitazione individuali con misure di si-curezza non detentive; le Rems dovrebberoospitare ex lege, non più di 20 posti letto,mentre invece nella struttura più granded’Italia, Castiglione delle Stiviere, nata dalleceneri del vecchio ospedale psichiatrico giu-diziario sono ricoverati 160 pazienti, di cui140 uomini e 20 donne;

si tratta di 28 strutture presenti intutta Italia, di cui 4 definitive, per 604persone ricoverate. Sono forti le differenzetra regioni visto che accanto a edifici all’a-

vanguardia provvisti di spazi verdi, labora-tori e aree ricreative, resistono struttureche assomigliano a piccole carceri in cui siapplica persino il regolamento penitenzia-rio nonostante l’accordo della Conferenzaunificata del 26 febbraio 2015; Una parti-colare criticità è rappresentata dalla listad’attesa per l’ingresso in Rems: in teoria,sarebbero oltre 400 le persone con misuradi sicurezza detentiva che non hanno tro-vato ancora posto, ma in realtà molte diqueste persone hanno già trovato una so-luzione con l’inserimento in altre strutturesanitarie, suscita invece preoccupazione lasituazione delle persone rimaste in carcere.La soluzione, come ha rappresentato ancheil Consiglio superiore della magistratura,non è l’aumento dei posti Rems (da consi-derarsi extrema ratio) quanto una più pun-tuale attuazione della legge n. 81 del 2014per l’adozione di misure di sicurezza nondetentive;

anche gli Spdc e i Csm sono spessooggetto di critiche, poiché tra le regioni cisono molte differenze nei servizi di curaalle persone con disturbi mentali: così comeoggetto di critica sono le modalità con cuitroppo spesso viene adottato il trattamentosanitario obbligatorio (Tso), regolamentatodalla legge 23 dicembre 1978, n. 833 (arti-coli 33-35), un atto composito, di tipo me-dico e giuridico, che consente l’effettua-zione di determinati accertamenti e terapiead un soggetto contro la sua volontà, chetalvolta è stato praticato in modo violentocon episodi estremi di morte del paziente;

al di là delle criticità evidenziate, c’èbisogno di diffondere una maggiore cogni-zione sulla curabilità dei gravi disturbi psi-chiatrici, dai quali si può guarire, avendoben presente che, secondo le attuali cono-scenze scientifiche, sono da considerarsimultifattoriali con componenti psicologi-che, biologiche e sociali;

è necessario comunque dare rispo-ste concrete a queste critiche, senza peraltro giustificare pericolose scorciatoie versoun ritorno alla logica manicomiale;

appare oggi sempre più urgente as-sicurare una uniformità di trattamento ai

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malati mentali su tutto il territorio nazio-nale, con interventi che si pongano in con-tinuità con la legge 180 e con il progettoobiettivo « Tutela salute mentale 1998-2000 »;

affinché si possa affermare un di-battito privo di conflitti ideologici, utile allastesura di norme che partano dalle buonepratiche che esistono nel nostro Paese, ènecessario che le istituzioni ascoltino edialoghino con chi quotidianamente af-fronta la malattia mentale: le oltre 800.000persone affette, i circa 2 milioni di familiariche le seguono, gli operatori del serviziosanitario nazionale;

da quanto anche è emerso dall’in-chiesta sui dipartimenti di salute mentaledella Commissione parlamentare di inchie-sta sull’efficacia e l’efficienza del serviziosanitario nazionale avviata dal Senato nelcorso della XVI legislatura nel contestosanitario italiano, le normative vigenti sullatutela della salute mentale offrirebbero suf-ficienti possibilità di attuazione ed organiz-zazione dei servizi, attraverso la filosofia dicura territoriale, individualizzata e cen-trata sui luoghi di vita delle persone, comedelineata già dalla legge n. 180: dove l’ap-plicazione della normativa vigente è avve-nuta senza indugio e i servizi di salutementale sono stati realizzati in modo effi-ciente, gli stessi sono stati valutati dall’Or-ganizzazione mondiale della sanità (Oms)come un modello di eccellenza internazio-nale; ove ciò non è avvenuto, si sono pro-dotte lacune, anche gravi, nella rete globaledell’assistenza sanitaria, fino a situazioni difranco degrado. Peraltro, le diverse decli-nazioni regionali delle normative nazionali,anche quando legittimamente congrue agliindirizzi generali, hanno comunque pro-dotto una difformità di servizi sul territorionazionale, con differenze, anche sostan-ziali, nelle possibilità di cura del cittadinonel luogo di vita;

ove è presente la disapplicazionedelle norme, per disimpegno politico e/oincapacità amministrativa, sono conseguitecarenze e difformità negli interventi socio-sanitari per la psichiatria a livello regionalee locale come ad esempio l’apertura solo

diurna dei centri di salute mentale, spessoper fasce orarie ridotte e l’esiguità di in-terventi territoriali individualizzati ed in-tegrati con il sociale;

in una disciplina come la psichiatriae nel campo più vasto della salute mentale,più che l’uso di tecnologie sofisticate (puresistendo un sempre migliore ed evolutotrattamento farmacologico), conta la rela-zione interpersonale e la presenza di per-sonale sufficiente, motivato e competentecome condizione necessaria per la realiz-zazione di interventi di qualità;

il quadro complessivo del personaledei Dsm in Italia risente di un conteni-mento finanziario ma anche di difficoltà diinvestimento per quanto riguarda le risorseumane del servizio sanitario (si vedano, adesempio, i recenti rapporti della Siep, laSocietà Italia di epidemiologia psichia-trica);

la riduzione del personale ha riguar-dato in modo rilevante i Dsm italiani, neiquali operano in media 57,7 unità di per-sonale per 100.000 abitanti di età superioreai 18 anni, dato significativamente inferioreal 66,6 x 100.000 indicato nel Po 1998-2000;

da ultimo, se si riconosce che ibisogni e i diritti di chi soffre di disturbimentali, anche gravi, sono da rispettarediventa fondamentale che l’inclusione so-ciale, abitativa e lavorativa rientri a pienotitolo nel percorso terapeutico-riabilitativo;

infatti, una delle maggiori proble-matiche aperte nel campo della salute men-tale è rappresentata dalla difficoltà che gliutenti, le famiglie e i servizi hanno nelportare avanti percorsi di inserimento la-vorativo. Ai sensi della legge 12 marzo1999, n. 68, le aziende hanno l’obbligo diassumere persone rientranti nelle categorieprotette in relazione al numero dei propridipendenti; inoltre, le cooperative socialirappresentano una reale opportunità diimpiego per chi soffre di disturbi psichia-trici anche gravi. Si tratta, però, di duepossibilità ancora troppo poco utilizzate edestremamente difficoltose per le quali unimportante ruolo lo possono svolgere i di-

Atti Parlamentari — 2333 — Camera dei Deputati

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partimenti di salute mentale come dimo-strano le esperienze più avanzate;

in fine, sono trascorsi più di dicias-sette anni dall’ultima conferenza nazionalesulla salute mentale tenutasi nel gennaio2001, e per tutte le ragioni sopra descritte,si rende necessaria una nuova convoca-zione,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per rimuoverequalsiasi forma di discriminazione, stig-matizzazione ed esclusione nei con-fronti delle persone con disagio e di-sturbo mentali, nonché promuovere l’e-sercizio attivo dei diritti costituzionalie delle libertà fondamentali da partedegli stessi;

2) a valorizzare le attività e le iniziativevolte a promuovere la prevenzione deldisagio e del disturbo mentali, con par-ticolare riferimento ai determinanti so-ciali, allo stile di vita, all’ambito fami-liare, al lavoro, alla scuola, agli am-bienti di lavoro e alla comunità;

3) ad aggiornare, al fine di garantire l’ef-fettiva tutela della salute mentale qualecomponente essenziale del diritto allasalute, i livelli essenziali di assistenzadi cui al decreto del Presidente delConsiglio dei ministri, 12 gennaio 2017,privilegiando percorsi di cura indivi-duali in una prospettiva di presa incarico della persona nel complesso deisuoi bisogni, per una piena inclusionesociale secondo i principi della « reco-very », e sulla base di un processo par-tecipato;

4) ad adottare, previa intesa con la Con-ferenza unificata di cui all’articolo 8del decreto legislativo 28 agosto 1997,n. 281, e successive modificazioni, unpiano nazionale per la salute mentale,prevedendo interventi, azioni e strate-gie finalizzati alla promozione dellasalute mentale, alla prevenzione deldisagio e dei disturbi, al contrasto delladiscriminazione e delle violazioni deidiritti umani e delle libertà fondamen-tali;

5) a promuovere la seconda Conferenzanazionale per la salute mentale per unconfronto vero dal quale uscire con unrinnovato impegno per attuare i prin-cipi della legge n. 180 del 1978, a par-tire dal diritto alla tutela della salutementale e dai diritti di cittadinanza,così come indicato dall’articolo 32 dellaCostituzione;

6) ad adottare iniziative per ricostituire laCommissione ministeriale salute men-tale quale tavolo di confronto perma-nente tra il Ministero della salute, leregioni e la società civile che rappre-senti, a livello nazionale, gli interessidelle persone con problemi di salutementale e delle loro famiglie;

7) ad adottare le iniziative di competenzaper verificare il rispetto della norma-tiva in materia trattamento sanitarioobbligatorio (Tso) in modo tale da of-frire ogni tutela possibile contro l’ille-gittimo ricorso a forme di restrizionedella libertà personale nei riguardi dellepersone con disturbo mentale nonchéeliminare ogni forma di trattamentodegradante, a partire dalla contenzionemeccanica e di segregazione;

8) ad adottare iniziative per assicurare, incollaborazione con le regioni e le pro-vince autonome di Trento e di Bolzano,nell’ambito della programmazione e or-ganizzazione dei servizi sanitari e so-ciali, la risposta ai bisogni di cura, disalute e di integrazione sociale attra-verso un approccio multisettoriale eintersettoriale al fine di favorire l’in-clusione nelle attività del territorio;

9) ad adottare iniziative per considerarele Rems, in continuità con il supera-mento degli Opg, solo come extremaratio evitando un loro utilizzo in modoimproprio, considerando, invece, il pro-getto terapeutico-riabilitativo indivi-duale quale strumento per adottare mi-sure alternative alla detenzione comeprevisto dalla legge n. 81 del 2014 erichiamato dalla delibera del Consigliosuperiore della magistratura 19 aprile2017;

Atti Parlamentari — 2334 — Camera dei Deputati

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10) ad adottare iniziative per definire ade-guate risorse, in sede di riparto delledisponibilità finanziarie per il serviziosanitario nazionale, visti anche i livelliessenziali di assistenza, da destinarealla tutela della salute mentale.

(1-00059) « Carnevali, De Filippo, Rosato,Ubaldo Pagano, Marco DiMaio, Morani, Pezzopane,Gadda, Siani, Pini, Enrico Bor-ghi, Serracchiani, Fragomeli ».

Risoluzione in Commissione:

La XIII Commissione,

premesso che:

la grave crisi in cui versa da tempola pastorizia, specialmente quella sarda,richiede con urgenza azioni concrete e in-terventi strutturali per rilanciare un settoreche rappresenta una strategica risorsa eco-nomica e sociale;

il comparto ovino nella sola Sarde-gna è strutturato su circa 15 mila aziendezootecniche con un indotto di oltre 40 milaaddetti, aziende che, rappresentano circa 3milioni di capi, detengono più del 40 percento del patrimonio ovicaprino nazionale;

la Sardegna rappresenta l’area diriferimento nazionale per quanto riguardail mercato del latte e del pecorino romanoprodotto leader del comparto: nell’isola sistima una produzione complessiva di 300mila tonnellate di latte;

il comparto offre oltre 380 milaquintali di prodotti caseari, la maggioranzadei quali indirizzati alla trasformazione dipecorino romano Dop;

il suddetto formaggio è, tra i pro-dotti derivanti dal latte di pecora, il piùrilevante in tutta Europa in termini divolumi prodotti e valore generato;

tra le criticità più rilevanti del set-tore si segnalano: l’estrema volatilità delprezzo del latte, che subisce forti oscilla-zioni non solo in senso temporale ma an-che geografico e tra diversi fornitori di unastessa azienda di trasformazione e un si-

stema cooperativo frammentato e sottoca-pitalizzato con limitate capacità di adatta-mento al mercato;

la mancanza di disponibilità di datiproduttivi ufficiali omogenei e trasparenti,a partire dai quantitativi di latte munto,impedisce un’azione di programmazioneproduttiva reale e favorisce invece una opa-cità produttiva con conseguente deprezza-mento dei prodotti oltre che scarse trac-ciabilità;

è pertanto indispensabile estendereal comparto del latte ovicaprino il decretoministeriale 7 aprile 2015 in materia didichiarazioni obbligatorie,

impegna il Governo

ad adottare iniziative per estendere al com-parto ovicaprino, il decreto ministeriale 7aprile 2015, sulle modalità di applicazionedell’articolo 151 del regolamento (UE)n. 1308/2013 del Parlamento europeo e delConsiglio, recante l’organizzazione comunedei mercati dei prodotti agricoli, per quantoconcerne le dichiarazioni obbligatorie nelsettore del latte e dei prodotti lattierocaseari.

(7-00069) « Cadeddu ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazione a risposta scritta:

NOBILI. — Al Presidente del Consigliodei ministri. — Per sapere – premesso che:

il quotidiano la Repubblica ha sco-perto e denunciato che nel 2002 il concorsopubblico con cui il Presidente del ConsiglioGiuseppe Conte è diventato professore or-dinario sarebbe illegittimo, in quanto ilprofessore Guido Alpa era parte della com-missione che lo ha promosso;

Atti Parlamentari — 2335 — Camera dei Deputati

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il medesimo quotidiano denuncia chenel 2002, all’epoca del concorso, il Presi-dente Conte e il suo amico e mentoreGuido Alpa avrebbero già avuto addiritturauno studio legale insieme;

il Presidente Conte in data 8 ottobre2018 ha indirizzato a la Repubblica unalunga lettera nella quale afferma: « A dif-ferenza di quanto riportato, io e il profes-sor Alpa non abbiamo mai avuto uno stu-dio professionale associato né mai abbiamocostituito un’associazione tra professioni-sti »;

invero però, stando ad un curriculumvitae risalente al 2013 presentato alla Ca-mera dei deputati dal Presidente Conte perconcorrere al Consiglio di Presidenza dellagiustizia amministrativa, egli ha di suo pu-gno dichiarato di: « aver aperto con il prof.avv. Guido Alpa un nuovo studio legale,dedicandosi al diritto civile, al diritto so-cietario e fallimentare »;

sembra dunque risultare antitetico ilcurriculum vitae del 2013 rispetto a quantoaffermato al quotidiano la Repubblica;

invero, ai sensi della sentenza n. 716del 2001 del Tar Friuli Venezia Giulia « Nelleprocedure di concorso, costituiscono quindicause di incompatibilità dei componenti laCommissione esaminatrice, oltre ai rap-porti di coniugio e di parentela e affinitàfino al quarto grado, le relazioni personalifra esaminatore ed esaminando che sianotali da far sorgere il sospetto che il candi-dato sia stato giudicato non in base alrisultato delle prove, ma in virtù delle co-noscenze personali o, comunque, di circo-stanze non ricollegabili all’esigenza di ungiudizio neutro, o un interesse diretto oindiretto, e comunque tale da ingenerare ilfondato dubbio di un giudizio non impar-ziale, ovvero stretti rapporti di amiciziapersonale »;

inoltre, come riportato dalla deliberadell’Autorità nazionale anticorruzione n. 209del 1° marzo 2018: « In ordine alla com-posizione delle commissioni di concorsoper il reclutamento di professori e ricerca-tori secondo le modalità previste dalla leggen. 240 del 2010, deve quindi richiamarsi

l’articolo 11, comma 1, del decreto delPresidente della Repubblica n. 487 del 1994(“Regolamento recante norme sull’accessoagli impieghi nelle pubbliche amministra-zioni e le modalità di svolgimento dei con-corsi, dei concorsi unici e delle altre formedi assunzione nei pubblici impieghi”) aisensi del quale “I componenti [della com-missione], presa visione dell’elenco dei par-tecipanti, sottoscrivono la dichiarazione chenon sussistono situazioni di incompatibilitàtra essi ed i concorrenti, ai sensi degliarticoli 51 e 52 del codice di proceduracivile” »;

invero, ai sensi delle pronunce delConsiglio di Stato Sez. VI, 31 maggio 2013,n. 3006, TAR Lazio, Roma, 21 febbraio2014 n. 2173: « sussiste una causa di in-compatibilità – con conseguente obbligo diastensione – per il componente di unacommissione giudicatrice di concorso uni-versitario ove risulti dimostrato che fra lostesso e un candidato esista un rapporto dinatura professionale con reciproci interessidi carattere economico ed una indubbiaconnotazione fiduciaria »;

ancora, ai sensi del TAR Sicilia, II, 18ottobre 2016, sent. n. 2397: « Pertanto, se èpur vero che, di regola, la sussistenza disingoli e occasionali rapporti di collabora-zione tra uno dei candidati ed un membrodella Commissione esaminatrice, non com-porta sensibili alterazioni della par condi-cio tra i concorrenti, è altrettanto vero chel’esistenza di un rapporto di collaborazionecostante (per non dire assoluta) determinanecessariamente un particolare vincolo diamicizia tra i detti soggetti, che è idonea adeterminare una situazione di incompati-bilità dalla quale sorge l’obbligo di asten-sione del commissario, pena, in mancanza,il viziare in toto le operazioni concor-suali » –:

se per queste ragioni, intenda fornirechiarimenti definitivi sulla vicenda.

(4-01345)

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Atti Parlamentari — 2336 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

III Commissione:

BOLDRINI. — Al Ministro degli affariesteri e della cooperazione internazionale. —Per sapere – premesso che:

da quanto emerge dagli organi distampa, il Presidente degli Stati Uniti, Do-nald Trump, ha annunciato il taglio deglioltre 300 milioni di dollari garantiti sino al2017 dagli Stati Uniti all’UNRWA, l’agenziadell’Onu che assiste i profughi palestinesi;

tale decisione mette in discussione ilruolo dell’UNRWA e ne contesta i critericon cui definisce « profugo » un palestinese,confliggendo pertanto con il diritto al ri-torno nella terra d’origine per i rifugiati ele loro famiglie;

gli Usa furono tra i fautori della cre-azione dell’UNRWA con l’idea che avrebbedovuto condurre all’applicazione della ri-soluzione n. 194 del 1948 dell’ONU chesancisce la realizzazione di un diritto at-teso da cinque milioni di persone da 70anni e quindi la posizione espressa daTrump rappresenta una rottura dell’impe-gno assunto dagli Stati Uniti;

sempre a quanto riferiscono organi distampa, primi segnali di risposta alla deci-sione annunciata da Trump sono arrivatidalla Germania con la sua promessa diaumento del proprio budget in favore del-l’UNRWA e dalla Spagna –:

quale sia la posizione del Governo inmerito alla situazione descritta in pre-messa in vista delle opportune iniziative daassumere. (5-00687)

QUARTAPELLE PROCOPIO, DE MA-RIA, SCALFAROTTO, FASSINO e LAMARCA. — Al Ministro degli affari esteri edella cooperazione internazionale. — Persapere – premesso che:

il 12 e 13 novembre 2018 si svolgerà aPalermo la Conferenza internazionale sulla

Libia alla quale saranno invitati tutti gliattori più importanti, sia a livello interna-zionale che regionale come i rappresen-tanti dell’Arabia Saudita, Egitto, Turchia,Emirati Arabi Uniti, Qatar, Francia, Ger-mania, Spagna, Marocco, Tunisia, Gran Bre-tagna, Canada, Ciad, Algeria, Cina, Giorda-nia, Malta, dell’Unione europea, dell’Onu,della Lega araba e dell’Unione africana e,sembrerebbe che sarà presente anche ilgenerale libico Khalifa Haftar;

la Conferenza di Palermo sarà unimportante tassello nella lunga strada perrisolvere il conflitto libico e un suo esitopositivo rappresenterebbe per il popolo li-bico e tutta l’area regionale un segnaleimportante di speranza. Inoltre, per il no-stro Paese sarebbe un successo importantenon solo in chiave mediterranea, nei rap-porti con i Paesi della sponda Sud, maanche per accrescere il peso e l’autorevo-lezza dell’Italia nel consenso europeo enella gestione dei flussi migratori;

già da alcuni mesi il nuovo Governoitaliano ha fatto intendere la volontà disostituire gli attuali vertici del dipartimentodelle informazioni per la sicurezza – ildirettore generale Alessandro Pansa – edell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna– il direttore Alberto Manenti – che par-rebbe, a mezzo stampa, aver presentato giàle proprie dimissioni – entrambi prorogatiper un anno dal precedente Governo subitodopo le elezioni, perché i loro incarichierano scaduti nella primavera scorsa;

nell’ambito dell’organizzazione e delletrattative della Conferenza, Manenti ha di-chiarato di non « essere più considerato uninterlocutore affidabile – proprio a causadel suo mandato in scadenza – e nonessere in grado di agire »;

recentemente, l’Ambasciatore italianoin Libia Giuseppe Perrone è stato tratte-nuto in Patria per motivi di sicurezza eattualmente non è stato ancora nominatoun suo successore;

in questo ultimo periodo, la situa-zione in Libia è tornata ad infiammarsi,con violenti scontri a Tripoli tra gruppi dimilizie armate che si contendono il potere

Atti Parlamentari — 2337 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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e che, grazie alla mediazione dell’Onu, hannofirmato un accordo per sospendere le vio-lenze –:

in che modo il Governo intenda orga-nizzarsi per la buona riuscita della Confe-renza in mancanza del sostegno piena-mente legittimo ed operativo dei servizi disicurezza italiani considerati in « scadenza »e dell’Ambasciatore non in sede a Tripoli esenza quindi poter efficacemente interlo-quire e coinvolgere tutti gli attori libici chesul terreno stanno dimostrando la propriaforza militare e negoziale. (5-00688)

SURIANO, SABRINA DE CARLO, CA-BRAS, CAPPELLANI, CARELLI, COLLETTI,DEL GROSSO, DI STASIO, EHM, EMI-LIOZZI, GRANDE, OLGIATI, PERCONTI,ROMANIELLO e SIRAGUSA. — Al Ministrodegli affari esteri e della cooperazione inter-nazionale. — Per sapere – premesso che:

il Venezuela sta attraversando unafase di grave crisi politica, economica, so-ciale e umanitaria, causata principalmentedal crollo dei prezzi del petrolio, dal feno-meno del mercato nero e dalle azioni divero e propria boicottaggio delle grandiaziende distributrici, che ha comportato ilpeggioramento di tutti gli indicatori econo-mici e che potrebbe portare il Paese ascenari inediti fino a destabilizzare un’in-tera area geografica che negli ultimi anniha fatto registrare un periodo di relativaquiete;

l’instabilità di questi anni ha determi-nato l’acuirsi della crisi economica fino agliattuali tassi di inflazione che gli analististimano intorno al milione per cento; in 5anni il Paese sudamericano ha visto ridursiil proprio prodotto interno lordo del 40 percento, traducendosi in una progressiva man-canza di prodotti alimentari, farmaci eservizi essenziali e bruciando, di fatto, tuttigli importanti obiettivi che erano stati rag-giunti nei due decenni precedenti;

si è trattato di obiettivi riconosciutianche dalla FAO, che aveva premiato ilVenezuela per l’impegno dimostrato nelcombattere la fame nel Paese, in riferi-mento al programma « Misión Alimenta-

ción », istituito dal Governo nel 2003. Se-condo le statistiche ufficiali, il programmaè riuscito a distribuire circa 26,5 milioni ditonnellate di prodotti alimentari, arrivandoa garantire il 95,4 per cento dei venezuelanicon più di 3 pasti al giorno;

significativi progressi si erano regi-strati nell’istruzione (l’Unesco ha dichia-rato il Venezuela Paese libero dall’analfa-betismo nel 2005), nell’assistenza sanitaria,attraverso il programma « Barrio Aden-tro », che ha permesso la costruzione di piùdi 13.000 centri medici di varie tipologie,nel campo della distribuzione dell’acquapotabile, rifornendo circa il 95 per centodella popolazione;

la situazione venezuelana è stata spessooggetto di indebita ingerenza da parte dellacomunità internazionale che, anziché favo-rire un percorso di dialogo, ha contribuitoin maniera significativa invece all’aggra-varsi della crisi;

il cosiddetto « Gruppo di Lima », at-traverso 11 dei 14 Governi che lo compon-gono, ha espresso « preoccupazione e ilrifiuto di qualsiasi azione o dichiarazioneche implichi un intervento militare in Ve-nezuela » come diversamente lasciato in-tendere dal segretario dell’Organizzazionedegli Stati Americani (OSA), Luis Almagro,esprimendosi invece per una soluzione ne-goziale della crisi –:

quali iniziative di carattere diploma-tico siano state intraprese, anche in ac-cordo agli altri partner internazionali, percontribuire alla soluzione della crisi vene-zuelana, con particolare riferimento alleiniziative messe in campo per garantire lasicurezza dei nostri connazionali e per sal-vaguardare i rapporti commerciali.

(5-00689)

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Atti Parlamentari — 2338 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta in Commissione:

PRESTIPINO. — Al Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e del mare.— Per sapere – premesso che:

in data 27 settembre 2018 gli organi distampa hanno riportato la notizia che unesemplare della rara aquila di Bonelli, arischio di estinzione, è stato ucciso a colpidi fucile a Fulgatore, in provincia di Tra-pani, Sicilia, durante un atto di bracconag-gio;

specialisti dell’Istituto zooprofilatticohanno accertato come a causare il decessosiano stati sette pallini sparati da un fucile,che hanno raggiunto il rapace nella zonadel torace;

un recente rapporto del Wwf avevagià segnalato i monti della Sicilia come unadelle quattro aree a più alto rischio per lespecie selvatiche;

l’Italia è lo Stato europeo con il mag-giore patrimonio di biodiversità e, allo stessotempo, uno dei Paesi con il più alto tasso dicrimini ambientali e contro la fauna;

a parere dell’interrogante, le aree incui è ormai notoria la diffusione del brac-conaggio e dei crimini in danno alla faunanecessitano del più alto livello di attenzioneda parte delle amministrazioni compe-tenti –:

se il Ministro interrogato non ritengaopportuno effettuare, per quanto di com-petenza, un monitoraggio più preciso dellearee dove è maggiore il rischio di commis-sione di crimini contro la fauna e l’am-biente, per avere la migliore prevenzione;

quali iniziative, per quanto di compe-tenza, intenda porre in essere per tutelarela fauna selvatica e le specie minacciatedall’estinzione presenti in Italia.

(5-00679)

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BENI E ATTIVITÀ CULTURALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

DE LORENZO, AMITRANO, VIZZINI,CUBEDDU, GIANNONE, PALLINI, CO-STANZO e TRIPIEDI. — Al Ministro per ibeni e le attività culturali. — Per sapere –premesso che:

nel comunicato stampa della giuntadel comune di Napoli del 21 settembre2018 è scritto che: « nella notte tra il 24 eil 25 settembre in Piazza Plebiscito saràinstallato il cantiere per eseguire le opereconnesse con la realizzazione della ultimacamera di ventilazione della linea sei, nellatratta Chiaia-Municipio, indispensabile perla sicurezza dell’esercizio di questa tratta.L’opera è costituita da un pozzo verticale,eseguito riutilizzando le opere esistenti re-alizzate in ambito LTR90, e un cunicoloorizzontale di diametro pari a circa 3.00metri di collegamento alla galleria di linea.Lungo quest’ultima già sono in corso leopere di esecuzione del preimbocco al fu-turo collegamento. Il progetto è stato ap-provato con delibera di giunta 152/2018 eha conseguito tutte le necessarie autoriz-zazioni - sovrintendenza, prefettura, vigilidel fuoco, municipalità, uffici comunali,conferenza cantieri ed eventi »;

« Uno sfregio. Un’assurdità. Metteredelle grate al posto dei basoli di piazzaPlebiscito, sia pure in un’area limitata, èun’offesa al nostro patrimonio culturale »:sono queste le parole di Tomaso Monta-nari, storico dell’arte il cui giudizio ri-guarda proprio i lavori da effettuarsi nellapiazza più importante di Napoli;

forte è la preoccupazione degli inter-roganti per la scelta del comune di Napolidi eseguire i lavori in un luogo storico eculturale importante per la città e per ilPaese considerato che non è stato tutelatoil patrimonio culturale, non è stata garan-tita un’adeguata protezione dello stesso néla sua conservazione per fini di pubblicafruizione. Una scelta indecorosa non con-forme al dettato costituzionale relativo allasalvaguardia e alla tutela del paesaggio e

Atti Parlamentari — 2339 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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del patrimonio storico e artistico della Na-zione. Scelta che intacca la cultura e lamemoria storica dell’Italia e del suo terri-torio, il cui patrimonio storico, artistico eculturale è un bene di rilievo costituzionaletutelato dall’articolo 9, secondo comma,della Costituzione;

il Consiglio di Stato nella sentenzan. 3669/2015 – relativa all’apposizione delvincolo indiretto di cui all’articolo 45 deldecreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42,sulla piazza del Plebiscito di Napoli – sta-bilisce che: « va innanzitutto ricordato cheil principio generale del Codice espressoall’articolo 1, comma 2, per il quale latutela e la valorizzazione del patrimonioculturale concorrono a preservare la me-moria della comunità nazionale e del suoterritorio e a promuovere lo sviluppo dellacultura, non costituisce la fruizione pub-blica e la valorizzazione del bene qualeunica finalità della funzione, come sembraritenere il primo giudice, ma iscrive anchela tutela a pieno e pari titolo (del resto, èdel tutto evidente che la conservazione diun bene è il primo e ineludibile passo perla sua valorizzazione). Inoltre, deve essereancora puntualizzato che non è il bene insé a costituire oggetto della tutela, ma ilvalore che sul bene si esprime: perciò, nonsolo il singolo bene, ma l’intero ambientepotenzialmente interagente con il valoreculturale può richiedere una conservazioneparticolare: e a questo servono le eventualiprescrizioni di tutela indiretta, cioè il co-siddetto vincolo indiretto conformato dal-l’articolo 45 del Codice » –:

quali siano le motivazioni che hannoindotto la competente soprintendenza adautorizzare i lavori per la realizzazione diuna griglia di aerazione necessaria per ilavori della linea 6 della metropolitana inpiazza Plebiscito;

nell’ipotesi in cui non sussistano dellecongrue motivazioni a supporto dell’auto-rizzazione dei lavori sopra richiamati, qualiiniziative intenda intraprendere il Ministrointerrogato al fine di assicurare la neces-

saria e indispensabile tutela di tale beneculturale. (5-00676)

Interrogazione a risposta scritta:

FOTI. — Al Ministro per i beni e leattività culturali. — Per sapere – premessoche:

la risposta resa dal rappresentante delGoverno all’interrogazione n. 5-00221 —che denunciava l’omesso rispetto, da partedi molte amministrazioni periferiche, diquanto disposto dal codice dei beni cultu-rali, all’articolo 41 e, cioè, l’obbligo di ver-samento (da parte degli organi amministra-tivi periferici dello Stato) agli archivi diStato dei documenti relativi agli affari esau-riti da oltre 30 anni — appare all’interro-gante disarmante;

nonostante l’inadempimento sopra evi-denziato comporti grave disagio per glistudiosi dell’età contemporanea ed impedi-sca anche la ricostruzione obiettiva di unperiodo storico fondamentale per l’Italia, ilrappresentante del Governo ha preferitorichiamare l’incongruenza derivante — asuo dire — dall’applicazione dei commi222-ter e 222-quater dell’articolo 2 dellalegge 23 dicembre 2009, n. 191, incon-gruenza consistente « da un lato, nell’im-porre a tutte le Amministrazioni pubbliche(con la sola esclusione dei presidi territo-riali di pubblica sicurezza e di quelli de-stinati al soccorso pubblico e degli edificipenitenziari), di conseguire una riduzionedegli spazi in uso, inclusi quelli destinati adarchivio, e, dall’altro, nel prevedere l’ob-bligo di versamento, a carico delle mede-sime Amministrazioni, del materiale docu-mentario selezionato per la conservazionea fini storici (e, dunque, illimitata) neicompetenti Archivi di Stato, i quali, però,non sono esentati dal processo di raziona-lizzazione degli spazi »;

appare anomalo che il rappresentantedel Governo abbia altresì evidenziato che« in ragione dei particolari compiti del Mi-nistero per i beni e le attività culturali e delrilevante onere cui è chiamato sarebbe op-portuni prevedere, per esso, una derogaalla disciplina generale fissata dall’articolo

Atti Parlamentari — 2340 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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2, comma 222-bis, della legge n. 191 del2009, che gli consentisse di utilizzare inte-gralmente l’importo dei risparmi conseguitiin sede di razionalizzazione degli spazi peraumentare lo spazio da destinarsi alla con-servazione della documentazione storica,cosa che consentirebbe alle altre ammini-strazioni dello Stato di effettuare i versa-menti documentali cui sono tenute », attesoche è in capo anche al Governo il potere-dovere di promuovere la modifica dellenorme di legge;

da ultimo, per il rappresentante delGoverno « il mancato versamento di ulte-riore documentazione, da parte delle Am-ministrazioni statali, agli Archivi di Statocompetenti e riceverla per dislocazione ter-ritoriale dipende dalla impossibilità, da partedi detti Uffici, di accettare ulteriori versa-menti atteso che la capacità di archivia-zione dei relativi depositi risulta ormaiesaurita » –:

se il Ministro interrogato intenda adot-tare le iniziative di competenza al riguardo(facendo sì che i direttori provinciali ri-chiedano agli enti pubblici di competenzaterritoriale di procedere al versamento) pub-blicando, per il resto, l’elenco degli archiviche non possono più ricevere materiale permancanza di spazio o altro impedimento.

(4-01341)

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DIFESA

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

IV Commissione:

FERRO e DEIDDA. — Al Ministro delladifesa. — Per sapere – premesso che:

il comune di Spezzano della Sila, si-tuato a 800 metri sul livello del mare inprovincia di Cosenza (CS), si trova alleporte della Sila Grande, a circa 13 chilo-metri da Cosenza e il territorio si estendesull’altopiano silano, comprendendo ancheCamigliatello Silano, noto centro turistico e

stazione sciistica, nella quale è altresì pre-sente un centro di accoglienza straordina-ria, dove vengono ospitati circa 170 immi-grati;

il 21 maggio 2018, la prefettura diCosenza ha comunicato, al sindaco del ci-tato comune, l’intenzione dell’Arma dei ca-rabinieri di procedere alla razionalizza-zione delle caserme, prevedendo tra l’altrola chiusura della locale stazione dei cara-binieri;

al fine di scongiurare la chiusura dellacaserma, l’amministrazione comunale hamanifestato la disponibilità a farsi caricodel canone di locazione attualmente soste-nuto dall’Arma dei carabinieri, con l’indi-viduazione, tra l’altro, di uno stabile damettere a disposizione dell’Arma, ossia laex sede della scuola materna;

la pubblica sicurezza deve essere ga-rantita alle stesse condizioni e livelli intutto il territorio nazionale, costituendo,del resto, un diritto fondamentale di cia-scun cittadino, senza alcuna distinzione,prevalente su qualsivoglia ragione di con-tenimento della spesa pubblica;

la residenza in un piccolo comune di4.566 abitanti non può essere causa didiscriminazione, anche in ragione del fattoche nel 70 per cento dei borghi italiani si èin presenza di una bassa densità demogra-fica e che, tra gli obbiettivi del Governo, viè quello della salvaguardia dei piccoli cen-tri –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti sopraesposti e quali inizia-tive di competenza intenda assumere alfine di evitare la chiusura della stazione deicarabinieri di Spezzano della Sila, stanteanche la disponibilità del comune a soste-nere i costi dell’immobile, nonché per scon-giurare la chiusura di ulteriori caserme inaltri piccoli comuni calabresi, dove svol-gono anche la funzione di presidio di legalità.

(5-00690)

MARIA TRIPODI, VITO, RIPANI, PE-REGO DI CREMNAGO, FASCINA, GRE-GORIO FONTANA e SIRACUSANO. — Al

Atti Parlamentari — 2341 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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Ministro della difesa. — Per sapere – pre-messo che:

la Nota di aggiornamento al Docu-mento di economia e finanza contiene, trai suoi obiettivi più significativi, quello di« sviluppare una Strategia sistemica per lasicurezza nazionale » e la conferma dell’an-coraggio del nostro Paese, per la proiezioneestera, alle organizzazioni ed alleanze tra-dizionali, quali Nato ed Unione europea;

altra finalità è quella di « sostenere evalorizzare le opportunità offerte dal FondoEuropeo della Difesa, che prevede finan-ziamenti per la ricerca tecnologica e per losviluppo di capacità strategiche, nonché dalProgramma Europeo di Sviluppo Indu-striale per la Difesa (EDIDP), finalizzato asupportare progetti di cooperazione indu-striale multilaterale tra aziende europeenel settore della Difesa »;

la chiave di lettura di tali propositideve ritrovarsi nell’ulteriore obiettivo di« procedere ad una graduale trasforma-zione dello strumento militare », perseguito« razionalizzando i sistemi di difesa »;

il Fondo europeo della difesa ha stan-ziato finanziamenti, non alternativi a quellistatali, per un importo pari a 13 miliardi dieuro per il 2021-2027, per i quali le risorsestanziate dagli Stati costituiscono impor-tantissimi strumenti di negoziazione;

l’assenza di specificazioni nella Notadi aggiornamento al Documento di econo-mia e finanza (Nadef) circa i programmioggetto della « razionalizzazione » corro-bora fortemente le preoccupanti posizioniribadite pochi giorni or sono dal Vice pre-mier Di Maio in materia di tagli alle « spesemilitari inutili »;

risulta, infatti, agli interroganti chediversi e strategici potrebbero essere i pro-grammi oggetto della « razionalizzazione »:tra questi l’acquisizione dei velivoli F35, ilCamm-Er, programma missilistico italo-inglese facente capo alla società MBDA-ltalia che dovrebbe sostituire diversi si-stemi missilistici, oggetto d’inevitabile ob-solescenza e, non ultimo, quello della Piag-gio Aerospace, società che ha realizzato,

sotto la supervisione della Aeronautica mi-litare italiana, un drone, il P-2HH cheaveva in essere una commessa di 20 mac-chine per un importo pari a 766 milioni dieuro;

quello dell’aerospazio e difesa è uncomparto che, con i suoi più di 14 miliardidi euro annui, circa lo 0,8 per cento delprodotto interno lordo, crea occupazioneper più di 110.000 unità, con la produzionedi un gettito fiscale di circa 4,5 miliardi dieuro;

non solo, il comparto è fonte di ri-cerca e innovazione, con significative rica-dute non solo per la difesa, ma anche perusi strategici in ambito civile –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza di quali siano i programmi oggettodella razionalizzazione e, in ogni caso, qualiiniziative intenda assumere per garantire lasicurezza e la posizione dell’Italia, anche inrelazione alla negoziazione dei fondi europei.

(5-00691)

PAGANI. — Al Ministro della difesa. —Per sapere – premesso che:

con il supplemento ordinario n. 41alla Gazzetta Ufficiale n. 214 del 14 settem-bre 2018 è stato pubblicato un elenco deimilitari collocati nella posizione di ausilia-ria, suddivisi per ruolo di appartenenza,delle Forze armate e dell’Arma dei carabi-nieri. L’elenco, in oltre 70 pagine individuamigliaia di militari secondo l’ordine tem-porale del collocamento nell’ausiliaria;

la pubblicazione del supplemento or-dinario è stata accompagnata da dichiara-zioni della Ministra della difesa con le qualiha reso noto che: « da oggi, tutte le pub-bliche amministrazioni (nazionali e locali)potranno finalmente attingere al personaledella Difesa in ausiliaria, a costo zero »;

la posizione di ausiliaria è così defi-nita nell’articolo 886 del COM: « La cate-goria dell’ausiliaria comprende il personalemilitare che, essendovi transitato nei casiprevisti, ha manifestato all’atto del collo-camento nella predetta posizione la pro-

Atti Parlamentari — 2342 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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pria disponibilità a prestare servizio nel-l’ambito del comune o della provincia diresidenza presso l’amministrazione di ap-partenenza o altra amministrazione »;

durante il periodo di ausiliaria il per-sonale militare percepisce in via provviso-ria, un trattamento di pensione calcolatosecondo le norme vigenti, che è sottopostoa uno specifico prelievo fiscale dell’ordinedel 10 per cento in aggiunta alle normaliimposte sul reddito delle persone fisiche;

nel momento in cui la « dichiarazionedi disponibilità » da parte del militare sem-bra diventare, nelle dichiarazioni delle Mi-nistra un serbatoio di prestazioni lavora-tive a costo zero appare evidente all’inter-rogante la necessità di regolamentarle piùcorrettamente;

in particolare, dovrebbe essere chia-rita con apposite norme la compatibilitàtra:

l’eventuale prestazione lavorativa for-nita dal militare e il persistere di un pre-lievo fiscale particolare;

le competenze legate al grado pos-seduto e le funzioni che si intendono asse-gnargli;

la definizione della durata tempo-rale della prestazione richiesta;

la definizione del regime assicura-tivo per eventuali infortuni;

lo stato giuridico di militare a frontedello svolgimento di funzioni civili, conparticolare attenzione per prestazioni ri-chieste a militari dell’Arma dei carabi-nieri –:

se la Ministra interrogata intenda as-sumere le opportune iniziative normativeper affrontare le questioni indicate inpremessa. (5-00692)

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ECONOMIA E FINANZE

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare ilMinistro dell’economia e delle finanze, il

Ministro dell’istruzione, dell’università edella ricerca, il Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali, il Ministro per la famigliae le disabilità, per sapere – premesso che:

dal nuovo rapporto « (Non) Tutti aMensa 2018 » di Save the Children emer-gono dati allarmanti;

il rapporto di monitoraggio sul servi-zio di refezione nelle scuole primarie, prendein analisi le politiche e le prassi relative allamensa scolastica in Italia, con focus sui 45comuni capoluoghi di provincia con più di100.000 abitanti;

le componenti e le variabili che ven-gono monitorate riguardano la percentualedi accesso degli alunni al servizio, i costiprevisti da bilancio a carico delle famiglie,le tariffe, i criteri di agevolazione ed esen-zione, le restrizioni, le eventuali esclusionidei bambini dal servizio in caso di morositàdei genitori, ma anche le buone prassi intermini di partecipazione, educazione ali-mentare, alimentazione, riciclo, promo-zione della sana alimentazione e menu abasso impatto ambientale;

dai dati raccolti è emerso che la metàdegli alunni (il 49 per cento) delle scuoleprimarie e secondarie di primo grado nonha accesso alla mensa scolastica e le mo-dalità di accesso o di esenzione spessocontribuiscono a aumentare le disugua-glianze, a scapito delle famiglie più svan-taggiate;

il quadro che emerge è preoccupante,anche perché, tra l’altro, l’erogazione delservizio è fortemente disomogenea sul ter-ritorio italiano;

in 9 regioni italiane (una in più ri-spetto al 2017), oltre il 50 per cento deglialunni, più di 1 bambino su 2, non ha lapossibilità di accedere al servizio mensa;tra queste, cinque regioni registrano anchela percentuale più elevata di classi senzatempo pieno (Molise 94,27 per cento, Sicilia91,84 per cento, Campania 84,90 per cento,Abruzzo 83,92 per cento, Puglia 82,92 percento, e in cinque di loro, si osservanoanche i maggiori tassi di dispersione sco-lastica d’Italia (Sardegna 21,2 per cento,

Atti Parlamentari — 2343 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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Sicilia 20,9 per cento, Campania 19,1 percento, Puglia 18,6 per cento, Calabria 16,3per cento);

la forbice tra Nord e Sud si distanziasempre più: sono infatti sette le regioniinsulari e del Meridione che registrano ilnumero più alto di alunni che non usufrui-scono della refezione scolastica: Sicilia (81,05per cento), Molise (80,29 per cento), Puglia(74,11 per cento), Campania (66,64 percento), Calabria (63,78 per cento), Abruzzo(60,81 per cento) e Sardegna (51,96 percento);

l’esperienza della mensa, come è statoegregiamente evidenziato da Carlo Petrini,in un contributo nel rapporto, ha anche unprofondo valore educativo, in quanto « Lapausa del pranzo fornisce indubbiamentela possibilità di educare gli studenti allabuona e sana alimentazione, al rispettodella diversità, alle regole della convivenzacivile »;

ad oggi la mensa è ancora considerataun servizio a domanda individuale, legatoalle esigenze di bilancio dei singoli comuni,e non è riconosciuta come un servizio pub-blico essenziale;

sono solo 33 i comuni che prevedonol’esenzione totale legata a qualche tipo disvantaggio sociale, di questi 9 solo su se-gnalazione e valutazione dei servizi sociali;5 la prevedono per composizione familiare(in base al numero dei figli). Solo 19 co-muni sui 45 esaminati riconoscono un’e-senzione alle famiglie in situazione di po-vertà, sotto una certa soglia Isee. Il comunedi Salerno e quello di Vicenza addiritturanon prevedono alcun tipo di esenzione;

anche le agevolazioni risultano fram-mentate e disomogenee. Tutti i comuni presiin esame applicano agevolazioni su baseeconomica, ma ponendo ognuno una sogliaIsee differente;

altro fattore discriminante è quellodella residenza, criterio per accedere omeno alla mensa scolastica. Sono 28 i co-muni infatti che lo applicano come criteriorestrittivo, penalizzando molti bambini che,per varie motivazioni, non sono ancora

residenti nel comune, mentre 17 non netengono conto;

a tutto questo si aggiunge la praticaaltamente discriminatoria dell’esclusione dalservizio mensa dei bambini figli di genitorinon in regola con il pagamento delle rette;

dal monitoraggio effettuato sulle po-litiche messe in campo dai comuni perl’anno scolastico 2017/2018, i comuni chelimitano l’accesso alla mensa ai bambinifigli di genitori morosi nel pagamento dellerette sono 9: Brescia, Foggia, Novara, Reg-gio Calabria, Salerno, Sassari, Siracusa eTaranto e da ultimo Pescara;

tale prassi accresce le diseguaglianzesociali e ha gravi conseguenze che ricadonodirettamente sui bambini, che subisconol’umiliazione di separarsi dai compagni pertornare a casa o consumare il pasto inclasse;

la mensa scolastica dovrebbe avere 4requisiti fondamentali: essere inclusiva,senza esclusioni per i bambini che vivonoin famiglie meno abbienti, non residenti omorose nei pagamenti; essere accessibile,in termini di tariffe, agevolazioni ed esen-zioni e riconosciuta come un livello essen-ziali delle prestazioni sociali; essere educa-tiva, un luogo di partecipazione e di ap-prendimento di una sana alimentazione edella lotta allo spreco –:

se e quali iniziative urgenti i Ministriinterrogati, per quanto di competenza, in-tendano intraprendere al fine di riequili-brare le enormi differenze territoriali checreano iniquità proprio tra le famiglie piùsvantaggiate e se non ritengano opportunoadottare iniziative per riconoscere il servi-zio di refezione scolastica come serviziopubblico essenziale garantito a tutti ibambini.

(2-00139) « Elvira Savino ».

* * *

Atti Parlamentari — 2344 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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GIUSTIZIA

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

II Commissione:

MICELI, BAZOLI, VERINI, VAZIO, MO-RANI, FERRI, ANNIBALI e BORDO. — AlMinistro della giustizia. — Per sapere –premesso che:

con decreto-legge 22 giugno 2018,n. 73, è stata decretata la sospensione, finoal 30 settembre 2018, dei processi penalipendenti, in qualunque fase e grado, da-vanti al tribunale di Bari e il corso dellaprescrizione;

nonostante la situazione di inagibilitàdella sede del tribunale di Bari fosse notada tempo e il Governo precedente avessegià avviato un percorso risolutivo, il Mini-stro interrogato ha rifiutato la propostaavanzata di nomina di un commissariostraordinario con poteri speciali per scon-giurare il protrarsi dell’emergenza e ha,contestualmente, annunciato di avere indi-viduato un immobile, di proprietà privata,idoneo ad ospitare gli uffici del tribunale;

tale immobile si è rivelato essere, aseguito di un’inchiesta giornalistica, di pro-prietà di una società in cui uno degli am-ministratori sarebbe vicino ad un espo-nente di un clan malavitoso;

il 14 agosto 2018 in conseguenza del-l’esito negativo dei controlli amministrativisul possesso dei requisiti e l’assenza dicause di esclusione, è stata quindi revocatal’aggiudicazione in favore della Sopraf srl,proprietaria di detto immobile;

il Ministro della giustizia, con unalettera il cui contenuto è stato reso noto aBari durante la conferenza permanente sulPalagiustizia, ha annunciato che sarà ilpalazzo ex Telecom al quartiere Poggio-franco di Bari ad ospitare gli uffici giudi-ziari penali baresi senza nulla aggiungeresui tempi reali e certi per la ripresa del-l’attività giudiziaria;

con la sua iniziativa il Ministro inter-rogato ha quindi contribuito, nell’emer-genza, a far perdere ulteriore tempo;

la sospensione delle udienze e la ina-gibilità del palazzo di giustizia hanno difatto paralizzato non solo i processi maanche le attività di indagine e di tutela deicittadini del distretto;

inoltre, così come previsto dal decreto-legge n. 73 del 2018, a decorrere dal 30settembre 2018, ha ricominciato a decor-rere la prescrizione senza che i relativiprocessi possano essere celebrati;

secondo gli operatori del diritto diBari – « ci sono circa 11 mila processipendenti » di cui solo duemila non neces-sitano di notifiche e la task force più volteannunciata dal Ministero della giustizia peraffiancare il personale amministrativo nonè mai arrivata –:

quando si procederà alla stipula delcontratto di locazione per l’immobile exTelecom ed in che modi, tempi e costi sifarà fronte all’adeguamento delle strutture,all’accorpamento delle sedi con il doppiotrasferimento presso via Dioguardi ed allanomina della task force per le notificazionie la celere ripresa dei processi pendenti.

(5-00682)

VARCHI e MASCHIO. — Al Ministrodella giustizia. — Per sapere – premessoche:

con decreto del 18 novembre 2016 èstato indetto un concorso per la selezionedi ottocento assistenti giudiziari, area fun-zionale II, fascia economica F2 nei ruoli delpersonale del Ministero della giustizia;

all’esito delle prove selettive la gra-duatoria pubblicata comprendeva comples-sivi 4915 idonei, dei quali: 1400 hannopreso servizio presso il Ministero all’esitodella procedura selettiva, mentre ulteriori1420 unità sono state assunte con decretodel Ministro pro-tempore Orlando del 1°febbraio 2018;

oggi vi è una sperequazione sulla sededi lavoro tra i primi assunti, che si ritro-

Atti Parlamentari — 2345 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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vano a lavorare lontanissimo da casa, ed isuccessivi assunti che hanno potuto sce-gliere sedi vicine. Tale situazione andrebberisolta con un interpello per la mobilità;

ad oggi residuano circa 1835 soggettiidonei in graduatoria, molti dei quali inpossesso di laurea in discipline di areagiuridico-economica e già abilitati all’eser-cizio della professione forense;

prima del concorso del novembre 2016in Italia il turn-over di questa specificaarea di dipendenti pubblici era bloccato daanni, con conseguenti carenze di organicoin tutti gli uffici giudiziari;

il profilo di assistente giudiziario ri-sulta essenziale per il corretto funziona-mento degli uffici giudiziari e per l’assi-stenza ai magistrati sia nei tribunali chenegli uffici della procura della Repubblica;

la graduatoria stilata all’esito del con-corso, come da norme vigenti, avrà validitàdi tre anni dalla pubblicazione. Nel corsodel triennio si avrà un ingente numero dipensionamenti con ulteriori carenze di or-ganico negli uffici giudiziari che potrebbecomportare, allo scadere del triennio –come già avvenuto nel dicembre 2017 conun emendamento alla legge di bilancio 2018per prorogare al 31 dicembre 2018 la va-lidità di tutte le graduatorie della pubblicaamministrazione in scadenza – la necessitàdi una ulteriore proroga della graduatoria;

il concorso in questione dopo anni diblocco del turn-over consentirà finalmentequel ricambio generazionale sostanzial-mente negato a un’intera generazione cheha avuto poche possibilità di accedere allapubblica amministrazione, e comporteràevidenti benefìci in termini di buon anda-mento ed efficienza della pubblica ammi-nistrazione –:

se intenda adottare iniziative per con-sentire lo scorrimento dell’intera gradua-toria, permettendo non solo al diparti-mento organizzazione giudiziaria del per-sonale e dei servizi ma a tutti i dipartimentidel Ministero della giustizia di farvi ricorsoper colmare gli attuali vuoti in organico chesi registrano anche nel dipartimento del-

l’amministrazione penitenziaria e nel di-partimento per la giustizia minorile e dicomunità. (5-00683)

CONTE. — Al Ministro della giustizia. —Per sapere – premesso che:

il 18 novembre 2016 è stato indetto unconcorso per il profilo di 800 assistentigiudiziari che si è svolto tra maggio eottobre del 2017; in data 28 dicembre 2017è stata disposta l’assunzione di ulteriori600 unità in aggiunta agli 800 posti messi aconcorso, mediante scorrimento della gra-duatoria;

rispondendo nell’Aula di Montecitorioa un question time dell’interrogante, nelluglio 2018, il Ministro interrogato davagaranzie di imminente immissione in ruolo,così come deciso dal precedente Ministrodella giustizia, di ulteriori 420 unità me-diante scorrimento graduatoria degli ido-nei;

sui 4.915 idonei al concorso per assi-stenti giudiziari, sono state finora reclutatepoco più di 3 mila persone; restano adisposizione 1.860 idonei (dato compren-sivo delle rinunce) che confidano nello scor-rimento della graduatoria, in linea conquanto già avvenuto negli scorsi mesi;

nel mese di giugno 2010, nascono, nelLazio e a seguire in tutta Italia, con pro-tocolli di intesa tra regioni e tribunali,progetti formativi per lavoratori in ammor-tizzatori sociali e disoccupati;

per non disperdere le professionalitàacquisite con tali percorsi è stato istituitonel 2014, l’ufficio per il processo (articolo50 del decreto-legge n. 90 del 2014), inse-rendo tali lavoratori a pieno titolo nell’or-ganizzazione;

con decreto del 20 ottobre 2015, ilMinistero della giustizia ha bandito unaselezione per strutturare l’ufficio per ilprocesso, riservandolo a soli 1502 tiroci-nanti;

molti dei tirocinanti impegnati prece-dentemente sono rimasti esclusi dall’ufficiodel processo; la situazione più drammatica,

Atti Parlamentari — 2346 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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in Calabria, dove su 670 tirocinanti circa550 sono stati esclusi dall’ufficio del pro-cesso per pochi posti assegnati alla Cala-bria nella ripartizione;

il decreto-legge n. 69 del 2013 ha isti-tuito, con l’articolo 73, una ulteriore figuradel « tirocinante » presso gli uffici giudi-ziari: i migliori laureati in giurisprudenzahanno potuto svolgere un tirocinio di 18mesi nei tribunali; a partire dal 2015, si ècominciato a fornire a questi tirocinantiuna borsa di studio del valore di 400 euromensili;

da molti anni ormai gli uffici giudi-ziari sono sensibilmente ridotti nel proprioorganico e l’endemica carenza di personalesi ripercuote su molti servizi, rendendoindispensabile il ricorso a varie figure, ali-mentando il precariato –:

come intenda attivarsi rispetto al temadello scorrimento della graduatoria del con-corso per assistente giudiziario e rispetto aquello più complessivo dei lavoratori pre-cari della giustizia che, da diversi anni,tengono in piedi l’organizzazione e nutronopreoccupazione per il loro futuro.

(5-00684)

VITIELLO e EMANUELA ROSSINI. —Al Ministro della giustizia. — Per sapere –premesso che:

il 18 settembre 2018 una donna tede-sca di origine georgiana, detenuta a Rebib-bia dalla fine di agosto per spaccio distupefacenti, ha gettato i suoi figli di 4 mesie 2 anni dalle scale, uccidendoli;

secondo il dipartimento dell’ammini-strazione penitenziaria (DAP), al 31 agosto2018, sono 52 le madri detenute nelle car-ceri italiane e 62 bambini vivono con loroin carcere: di queste 27 sono italiane con33 bambini e 25 straniere con 29 figli;

l’articolo 11 della legge n. 354 del1975 prevede che alle madri sia consentitodi tenere con sé i figli fino ai tre anni econtempla, inoltre, la possibilità di inseriremedici specialisti nelle carceri per tutelarela salute psico-fisica dei bambini e delle

madri e di istituire appositi asili-nido pressole strutture penitenziarie;

successivamente vi sono state diversenovelle normative volte a introdurre mi-sure di detenzione alternative per le madridetenute; la legge n. 62 del 2011, in parti-colare, ha disposto la creazione di istituti acustodia attenuata, dedicati alla detenzionedelle madri con figli di età non superiore ai10 anni, senza però prevedere nuovi omaggiori oneri per lo Stato e demandandoagli enti locali il funzionamento di talistrutture; così gli istituti a custodia atte-nuata per detenute madri si sono rivelatiuna soluzione normativa inadeguata al pro-blema;

la giurisprudenza si è espressa ripe-tutamente in materia: la sentenza n. 5500del 2018 della I sezione della Corte diCassazione ha stabilito che « il giudice devefare una concreta valutazione degli inte-ressi in gioco, bilanciando l’interesse delloStato all’esecuzione in forma carcerariadella sanzione penale con le esigenze fa-miliari della richiedente » e le pronuncedella Corte costituzionale, da ultimo la sen-tenza n. 76 del 2017 ribadisce l’orienta-mento a evitare la « carcerazione » degliinfanti;

l’ultima riforma (legge n. 103 del 2017),è rimasta in gran parte inattuata dopol’insediamento dell’attuale Governo, spe-cialmente le misure alternative alla deten-zione; all’articolo 1, comma 85, lettera s),della suddetta legge si prevedeva una « re-visione delle norme vigenti in materia dimisure alternative alla detenzione proprioal fine di assicurare la tutela del rapportotra detenute e figli minori »;

il carcere per un bambino costituisceuna violenza inaudita, in contraddizionicon la Convezione ONU sui diritti dell’in-fanzia, con la Carta di Nizza, per cui èconsiderazione preminente l’interesse su-periore del fanciullo in tutte le decisionidell’autorità pubblica e l’articolo 27 dellaCostituzione –:

se intenda adottare rapidamente ini-ziative al fine di ampliare il numero dellestrutture a custodia attenuata prevedendo

Atti Parlamentari — 2347 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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per esempio misure strutturali, invece cheemergenziali, per soluzioni alternative alladetenzione per le madri. (5-00685)

ZANETTIN e COSTA. — Al Ministrodella giustizia. — Per sapere – premessoche:

con ordinanza depositata il 3 ottobre2018 la Corte di cassazione, respingendol’istanza di rimessione ha definitivamentestabilito che il processo per il crack dellaBanca popolare di Vicenza si celebreràproprio a Vicenza;

da tempo, l’interrogante, anche indiversa sede istituzionale, ha segnalato lanecessità che il tribunale di Vicenza, uf-ficio giudiziario di medie dimensioni, invista di un maxi processo, che vede comeparte lesa migliaia di risparmiatori, possausufruire di dotazioni informatiche logi-stiche e di personale aggiuntive;

per quanto consta all’interrogante, ilMinistero della giustizia non ha finoraprovveduto a fornire al tribunale interes-sato le dotazioni richieste;

quali iniziative di competenza il Mi-nistro interrogato intenda assumere pergarantire, in caso di rinvio a giudizio degliindagati, le dotazioni necessarie a unacelere ed efficiente celebrazione presso iltribunale di Vicenza del maxi processorelativo al « crack » della locale Bancapopolare. (5-00686)

Interrogazione a risposta in Commissione:

RIZZETTO. — Al Ministro della giustizia.— Per sapere – premesso che:

è necessario adottare urgenti inizia-tive a tutela dei tirocinanti degli ufficigiudiziari che svolgono attività di sup-porto al personale amministrativo dellecancellerie, come previsto all’articolo 37,comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2011,n. 98, convertito, dalla legge 15 luglio2011, n. 111;

si tratta di circa 850 risorse cheoperano in detti uffici dal 2010, di cuiuna parte impegnata nell’ufficio del pro-

cesso, che il 31 dicembre 2018 vedrannoscadere l’ennesimo progetto formativo, chedal 2013 li vede impegnati nelle mansionidi ausiliario e operatore giudiziario, di-rettamente con il Ministero della giustizia,a fronte di un mero rimborso spese men-sile di 400 euro;

queste risorse hanno fornito un pre-zioso sostegno alle cancellerie, pertanto, èopportuno adottare ogni utile iniziativaper non disperdere tali professionalità,divenute necessarie per il buon funzio-namento degli uffici giudiziari;

è doveroso avviare un percorso chepreveda la contrattualizzazione di questitirocinanti come operatori giudiziari, al-trimenti non avrebbe avuto alcun sensol’avere investito nella formazione di que-sto personale. Al riguardo, si evidenzia ilgrave comportamento dell’amministra-zione pubblica che non dovrebbe lasciarenell’incertezza chi svolge tali tirocini eacquisisce le relative competenze, poichégli sbocchi conclusivi di questi percorsidovrebbero essere già definiti e chiari perle risorse, al fine di escludere situazionidi emergenza come quella in cui gli in-teressati attualmente si trovano;

a quanto è dato sapere all’interro-gante il Ministro interrogato è al correntedella situazione che stanno vivendo questitirocinanti e ha più volte espresso lavolontà di provvedere per non disperderele competenze acquisite da detto perso-nale; tuttavia, ad oggi, a quanto constaall’interrogante non è stato adottato alcunprovvedimento idoneo a tal fine –:

se e quali iniziative intenda adottareil Ministro interrogato affinché i tiroci-nanti in questione siano tutelati, avviandoun concreto percorso che riconosca aglistessi la contrattualizzazione del rapportocome operatore giudiziario, ciò anche per

Atti Parlamentari — 2348 — Camera dei Deputati

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assicurare il buon funzionamento degliuffici in cui da anni operano proficuamente.

(5-00678)

Interrogazione a risposta scritta:

LO MONTE. — Al Ministro della giusti-zia. — Per sapere – premesso che:

la mediazione finalizzata alla conci-liazione delle controversie civili e commer-ciali è un istituto, opportunamente intro-dotto nell’ordinamento giuridico, per pre-venire e accelerare la definizione di ver-tenze giudiziarie civili in alcune tipologieche hanno ancora in Italia tempi troppolunghi e non più accettabili;

i mediatori, pur nella loro discrezio-nalità, debbono garantire rapidità ed effi-cienza nello svolgimento delle procedure;

si ha sentore di procedure di media-zione che hanno superato la durata di unanno pervenendo, persino, a un anno emezzo: tutto questo vanifica le finalità del-l’istituto, alimentando sfiducia del cittadinonelle istituzioni e nel loro funzionamento –:

se il Ministro interrogato non intendapromuovere, con sollecitudine, un monito-raggio, in ambito nazionale, sulla duratamedia delle procedure di mediazione, ve-rificando altresì se siano stati superati pe-riodi temporali superiori a un anno e adot-tando le iniziative di competenza affinché imediatori contengano rigorosamente in ter-mini ragionevoli gli eventuali differimentidelle sedute e, quindi, la durata comples-siva dei procedimenti. (4-01342)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta in Commissione:

SERRACCHIANI. — Al Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti. — Per sapere– premesso che:

il 28 settembre 2017 la regione Auto-noma Friuli Venezia Giulia ha sottoscritto

con Anas un protocollo d’intesa per lariqualificazione e la messa in sicurezzadella strada statale 52-bis e del passo diMonte Croce Carnico;

il piano riguarda 32 interventi tra cuil’ampliamento della carreggiata esistente, ilrisanamento di ponti e viadotti, la sistema-zione di incroci a raso con la viabilitàlocale e alcune soluzioni per migliorare ilsuperamento dei centri abitati o di punticritici, anche con ipotesi di varianti localioltre alla messa in sicurezza delle paretirocciose;

l’investimento complessivo ammontaa oltre 63 milioni di euro, interamentefinanziati dal contratto di programma Anas-Ministero delle infrastrutture e dei tra-sporti 2016-2020 per 30 milioni di euro edal fondo sviluppo e coesione che ha au-torizzato una spesa complessiva di 33 mi-lioni di euro;

le amministrazioni locali sono forte-mente preoccupate per l’assenza di notizie,tenuto conto dell’importanza strategica pertutta la comunità montana della messa insicurezza della strada statale 52-bis –:

se il finanziamento e gli interventisiano confermati e a che punto si trovino leprogettazioni e le realizzazioni stabilite dal-l’Anas assieme alla regione Friuli VeneziaGiulia. (5-00677)

PAGANI. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

da notizie di stampa risulta che neigiorni scorsi la Commissione europea abbiaadottato una decisione riguardante pre-sunti aiuti di Stato versati all’autorità por-tuale di Napoli, oggi autorità di sistemaportuale del Mar Tirreno Centrale, qualebeneficiaria della stessa, relativi alla ristrut-turazione di beni demaniali, per oltre euro44.000.000;

in tale decisione si ipotizza, tra l’altro,che le autorità suddette siano considerateimprese – e i relativi trasferimenti di ri-sorse dallo Stato alle stesse vadano notifi-cati come aiuti di Stato – nella misura in

Atti Parlamentari — 2349 — Camera dei Deputati

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cui esse mettono a disposizione di terzibeni demaniali portuali;

la stessa decisione sviluppa anche cen-sure sia sulle modalità di rilascio delleconcessioni demaniali, sia sulla non legit-timità della normativa derivata con la qualevengono calcolati i canoni demaniali, at-tualmente, com’è noto, fissati con decretiministeriali validi in tutti i porti italiani;

tale decisione – a parere dell’interro-gante – è foriera di gravi incertezze sia sulregime relativo alle concessioni demanialiin essere, sia sugli stessi titoli mediante iquali la sostanziale totalità dei concessio-nari demaniali nei porti italiani oggi oc-cupa i nostri porti e offre servizi agli utentiportuali, sia sui rapporti tra autorità disistema portuale, e tra esse e le impreseconcessionarie/autorizzate operanti nei portiitaliani;

l’acquiescenza rispetto a tale deci-sione potrebbe anche pregiudicare qual-siasi prospettica rivalutazione della disci-plina portuale in essere, essendo condizio-nata da un approccio lesivo sia dei principialla base della normativa vigente nel nostroordinamento, segnatamente caratterizzatoda una natura pubblica dei porti, e dei beniappartenenti al demanio portuale, sia dellariserva di sovranità e delle competenze inesclusiva su tali beni, riconosciute a favoredella normativa nazionale prevista al ri-guardo dalle stesse fonti dell’Unione euro-pea;

non consta che questa decisione siafondata su solidi precedenti giurispruden-ziali adottati dalla Corte di giustizia, unicosoggetto competente a interpretare e appli-care con efficacia erga omnes il dirittodell’Unione europea –:

se sia a conoscenza dei fatti esposti;

se quali iniziative, nell’ambito delleproprie competenze, intenda assumere persalvaguardare l’attuale regime vigente neiporti italiani e la natura pubblica deglistessi, garantendo certezza del diritto econtinuità di azione per le autorità di si-stema portuale e per tutte le imprese e ilavoratori che operano nei nostri porti;

se non ritenga necessario ricorrereavverso tale decisione, nonché, quanto menoallo stato, interrompere iniziative volte amodificare la legislazione nazionale inmateria. (5-00681)

Interrogazione a risposta scritta:

NOBILI. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

il 6 ottobre intorno alle ore 11 ilviceprefetto Giorgio De Francesco è statotravolto e ucciso da un bus turistico pressoil centro storico di Roma in Via Cavour;

secondo una ricostruzione della poli-zia locale il pullman era appena ripartitodopo aver scaricato un gruppo di turisti inalbergo. L’autista, un uomo di 58 annidipendente di una ditta italiana, è statofermato per essere sottoposto, come daprassi, all’alcol test e all’esame tossicolo-gico. È risultato negativo a tutti i test. Laprocura ha aperta una inchiesta, come daprassi, per omicidio stradale;

si tratta della seconda tragedia similein pochi mesi. Infatti, a luglio 2018 a per-dere la vita era stata, su Corso VittorioEmanuele, la giovanissima Caterina Pan-grazi;

il Codacons, ha chiesto di « indagaresullo stato delle strisce pedonali dove si èverificato l’investimento mortale. Le striscesull’asfalto romano, infatti, sono spesso sco-lorite e trascurate al punto da diventareinvisibili ad automobilisti e motociclisti »;

la triste tragedia ha sollevato molte-plici polemiche circa la possibilità di ac-cesso al centro storico dei bus turistici.Infatti, il presidente della commissione mo-bilità del I municipio di Roma da mesi hamanifestato al sindaco Virginia Raggi lanecessità di impedire l’accesso, e per motividi tutela del patrimonio culturale e arti-stico di Roma, e per motivi di sicurezza edincolumità;

gli stessi negozianti e residenti hannodescritto ai cronisti di Repubblica la cao-tica e pericolosa situazione di Via Cavour:

Atti Parlamentari — 2350 — Camera dei Deputati

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« Era solo questione di tempo, su questastrada corrono tutti ». Pullman, auto, taxi,scooter, vetture in doppia fila. « Noi cheviviamo qui siamo abituati, ma nessuno fanulla »;

invero, ai sensi del nuovo regolamentovarato a giugno 2018 dall’amministrazionecapitolina la circolazione dei pullman tu-ristici avrebbe dovuto essere fortementeridotta. Ma nonostante il regolamento fossepronto dall’estate, il comune ha deciso difissare l’entrata in vigore per il 1° gennaio2019. Il sindaco di Roma ha infatti dichia-rato che: « Abbiamo deciso, ascoltando iproprietari dei bus turistici, di iniziare agennaio 2019. Eravamo pronti con il rego-lamento ma loro avevano già venduto ipacchetti ». Invero, ai sensi dell’articolo 1codice della strada (C.d.S) « La sicurezzadelle persone, nella circolazione stradale,rientra tra le finalità primarie di ordinesociale ed economico perseguite dallo Stato »e ai sensi dell’articolo 3 del medesimocodice « Al fine di ridurre il numero e glieffetti degli incidenti stradali ed in rela-zione agli obiettivi ed agli indirizzi dellaCommissione europea, il Ministro delle in-frastrutture e dei trasporti definisce il Pianonazionale per la sicurezza stradale » –:

di quali elementi disponga il Governosulla vicenda e se intenda assumere ogniiniziativa di competenza per garantire lasicurezza degli utenti della strada nei grandicentri urbani, con particolare riguardo airischi derivanti dalla circolazione dei busturistici e dei mezzi pesanti. (4-01343)

* * *

INTERNO

Interrogazioni a risposta scritta:

FOTI. — Al Ministro dell’interno, al Mi-nistro dell’economia e delle finanze. — Persapere – premesso che:

nel comunicato del 21 giugno 2018,diffuso dalla direzione centrale della fi-nanza locale, avente ad oggetto « trasferi-menti agli enti locali », testualmente si leg-

geva: « Si porta a conoscenza che è statodisposto il riparto del contributo erariale,anno 2018, per le fusioni dei comuni, se-condo criteri e modalità definiti nel decretodel Ministro dell’interno del 27 aprile 2018.Gli importi attribuiti a ciascun ente sonovisualizzati dal prospetto allegato. Si fainoltre presente che la scrivente Direzione,procederà all’ulteriore ripartizione delle ri-sorse pari a euro 5.278.063,07 (Articolo 1comma 885, della legge di stabilità 27 di-cembre 2017 n. 205) solo in seguito all’ef-fettiva assegnazione delle citate risorse sulpertinente capitolo di spesa »;

risulta che, ad oggi, il Ministero del-l’economia e delle finanze non abbia asse-gnato ulteriori risorse al capitolo di spesamenzionato nel sopra citato comunicato, laqual cosa impedisce l’integrazione dei con-tributi erariali, giusto il disposto dell’arti-colo 1, comma 885, della legge di bilancio27 dicembre 2017, n. 205 –:

se il Governo intenda adottare inizia-tive per provvedere all’integrazione dellerisorse in questione, atteso che numerosicomuni già avevano iscritto a bilancio gliipotizzati importi e che, diversamente, do-vranno deliberare le relative variazioni albilancio di previsione, con possibili negativieffetti sugli equilibri del bilancio stesso.

(4-01335)

SIRACUSANO, MARIA TRIPODI, FA-SCINA, GREGORIO FONTANA, PEREGODI CREMNAGO, RIPANI e VITO. — AlMinistro dell’interno. — Per sapere – pre-messo che:

come riportato dai maggiori organi distampa, al Ministero dell’interno si sta-rebbe lavorando a un piano di riorganiz-zazione della polizia che prevedrebbe unaredistribuzione sul territorio delle forzedell’ordine, in modo da seguire l’anda-mento delle emergenze criminali delle di-verse zone;

nel piano citato verrebbe confermatala priorità di città (Roma, Milano e Napoli)che dovranno ottenere un contingente dipersonale superiore a quello attuale, men-

Atti Parlamentari — 2351 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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tre per le altre questure viene fissata unaquota limite sotto la quale non si puòscendere, ma senza escludere la possibilitàche vengano effettuati tagli;

quanto appena riportato causerebbedei notevoli disagi nelle zone in cui siregistrano già episodi di criminalità e che,in questo modo, resterebbero del tutto privedi un piano sicurezza adeguato per repri-mere e combattere tali episodi;

a ciò si aggiunge che il documento dieconomia e finanza (Def) per il 2019, ossiala base economica da cui si partirà perelaborare la legge di bilancio per il pros-simo anno, ha in parte dimenticato le Forzearmate, di polizia e vigili del fuoco;

il Governo, pur avendo stanziato lerisorse per procedere con delle nuove as-sunzioni già nel 2019, così da incrementaregli organici e alleggerire il carico di lavorodel personale in servizio, ad avviso degliinterroganti non ha fatto altrettanto pervalorizzare economicamente il lavoro svoltodagli oltre 470 mila operatori del compartosicurezza e difesa che ogni giorno sono alservizio del Paese per la tutela dell’incolu-mità dei cittadini e del territorio;

nel Def 2019, infatti, non sono previ-ste risorse per far partire la nuova stagionecontrattuale vista la scadenza ormai pros-sima del contratto in essere e non solo; adispetto delle promesse fatte nelle scorsesettimane, nel Def non ci sono le risorseper procedere ad un nuovo riordino dellecarriere attraverso il quale rivedere le stor-ture provocate dal precedente;

anche sulle assunzioni emergono evi-denti perplessità, poiché, come riportatodai maggiori organi di stampa, sarebbestata diramata una nota dal Ministero del-l’interno nella quale è stabilito che le as-sunzioni nel comparto sicurezza sono daconsiderarsi come un obiettivo « da rag-giungere »;

il Ministro interrogato ha annunciatoa Bari che nel « decreto sicurezza » ci sa-rebbero state le assunzioni straordinarie diuomini nelle forze dell’ordine, 2.500 poli-ziotti e 1.500 vigili del fuoco, quando poi è

stato smentito nei fatti, poiché il Ministrodell’economia e delle finanze ha « bolli-nato » il provvedimento soltanto dopo averricevuto la garanzia che non era previstaalcuna spesa aggiuntiva –:

se il Ministro interrogato non intendafornire gli opportuni chiarimenti in meritoalle dichiarazioni rese note dalla stampa inmerito alle assunzioni di personale nel com-parto sicurezza;

se e quali iniziative intenda assumereal fine di scongiurare un ridimensiona-mento delle forze dell’ordine che stannoprestando servizio nelle città italiane, alfine di assicurare un più efficace controllodel territorio e di garantire una maggioresicurezza ai cittadini. (4-01339)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazioni a risposta in Commissione:

BRUNO BOSSIO. — Al Ministro dell’i-struzione, dell’università e della ricerca. —Per sapere – premesso che:

a Trebisacce (Cosenza) ha sede il Li-ceo Scientifico « G. Galilei », la cui diri-genza, a decorrere dal 1° settembre 2018 èstata assunta dalla dottoressa Maria Rosa-ria D’Alfonso;

nell’anno scolastico precedente, pre-cisamente dal 16 febbraio 2018 al 31 agosto2018, l’incarico de quo era stato rivestitodalla professoressa Laura Gioia, in qualitàdi reggerne;

in data 26 giugno 2018 i genitori deglialunni frequentanti la classe III D (annoscolastico 2017/2018) dell’istituto, con ap-posto missiva, rappresentavano alla diri-gente scolastica pro tempore una situazionedi disagio degli studenti legata, pare, aicomportamenti vessatori ed umilianti postiin essere da una docente curriculare, laprofessoressa Rosanna De Gaudio;

gli stessi genitori in particolare, evi-denziavano che la suddetta professoressa

Atti Parlamentari — 2352 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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De Gaudio era solita rivolgersi agli alunnicon tono umiliante;

gli stessi genitori denunciavano, comeda lettera, inoltre, che, in occasione, delle« prove parallele » la suddetta docente siera rivolta agli studenti così apostrofandoli:« Sputatevi allo specchio e fate in modo chelo sputo vi torni indietro; vi prendo a calciin c... », strappando in faccia agli alunnicon rabbia anche il foglio della verifica;

in virtù di quanto denunciato, e anchein considerazione di pregresse segnalazionidel medesimo tenore, già notificate allastessa interessata, la dirigente scolasticaprofessoressa Laura Gioia avviava un pro-cedimento disciplinare e, nelle more delladefinizione del relativo iter con determinadel 30 agosto 2018 n. 4083, in via caute-lare, sollevava la professoressa De Gaudiodall’insegnamento della classe;

secondo quanto segnalato dai genitori,pare che la stessa professoressa De Gaudiogià in precedenza sarebbe stata oggetto didenunce e procedimenti giudiziari;

successivamente ai richiamati episodi,la nuova dirigente scolastici professoressaMaria Rosaria D’Alfonso, con propria de-termina in contrasto con i precedenti prov-vedimenti e con i deliberati degli organicollegiali, riassegnava la professoressa DeGaudio alla stessa classe, ora IV D, perl’anno scolastico 2018/2019;

in conseguenza di tale provvedimento,circa 15 alunni, in ragione dell’oggettivaimpossibilità di proseguire il percorso distudi senza ulteriori pregiudizi per il pro-prio diritto a un clima scolastico positivo eidoneo a favorirne il pieno sviluppo e lacrescita, chiedevano il trasferimento ad al-tri istituti;

contestualmente, lo stesso sindacoavrebbe chiesto alla dirigente scolastica unincontro al fine di discutere possibili solu-zioni, incontro per il quale però la diri-gente scolastica, ad oggi, a quanto constaall’interrogante avrebbe sempre negato di-sponibilità;

lo stesso sindaco, a questo punto, se-gnalava la vicenda al Garante per l’infanzia

e l’adolescenza della regione Calabria, al-l’ufficio scolastico provinciale e regionale eallo stesso Ministero dell’istruzione, dell’u-niversità e della ricerca al fine di trovareuna soluzione;

medesima richiesta veniva avanzatadai genitori con nota del 28 settembre2018 –:

se i fatti di cui in premessa siano aconoscenza del Ministro interrogato;

se siano state assunte tutte le inizia-tive previste dalla legge, ivi compresa unaispezione nella istituzione scolastica in que-stione al fine di accertare se quanto de-nunciato dai genitori e dal sindaco corri-sponda al vero;

se i fatti denunciati dovessero risul-tare veri, quali iniziative il Ministro inter-rogato intenda assumere per risolvere lavicenda. (5-00680)

MELICCHIO, CASA, LATTANZIO e MAR-ZANA. — Al Ministro dell’istruzione, dell’u-niversità e della ricerca. — Per sapere –premesso che:

l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf)è un importante ente di ricerca che neglianni recenti è stato sottoposto a pesantilimitazioni assunzionali ed economiche do-vute alle misure di « spending review » im-poste dai precedenti Governi e, come evi-denziato nella delibera del consiglio di am-ministrazione del 21 dicembre 2017, attual-mente impiega 400 precari storici di cui144 contratti a tempo determinato con irequisiti della stabilizzazione di cui all’ar-ticolo 20, comma 1, del decreto legislativon. 75 del 2017, circa 200 precari con asse-gno di ricerca con i requisiti del comma 2del suddetto articolo 20, oltre ad almeno130 precari storici senza i requisiti dellenorme di stabilizzazione ma nella deliberain questione con caratteristiche di preca-riato simile agli stabilizzandi;

con delibera del 30 gennaio 2018, l’enteha escluso, secondo dati sindacali, circa 70stabilizzandi in possesso dei requisiti di cuial citato comma 1 ai sensi delle circolaridel Dipartimento della funzione pubblica

Atti Parlamentari — 2353 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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3/2017 e 1/2018, includendoli invece nelcomma 2;

nella delibera n. 33/2018, il consigliodi amministrazione identificava 1,6 milionidi euro di finanziamento continuo e stabilenegli accordi ASI e un piano assunzionaledi 280 unità nel triennio anche attraversol’utilizzo dei 4,6 milioni del decreto delPresidente del Consiglio dei ministri 11aprile 2018 destinati totalmente alla stabi-lizzazione e 2,3 milioni di cofinanziamento(il minimo consentito), quantificando in 6,9milioni di euro i fondi diretti alla stabiliz-zazione (per un totale di circa 132 assun-zioni di ricercatori/tecnologi);

nella delibera del consiglio di ammi-nistrazione n. 60/2018, si determinava ilpiano assunzionale 2018 con una spesatotale di 10 milioni di euro per 192 assun-zioni di cui solo circa 6,3 milioni di eurodestinati alle stabilizzazioni (con 600 milaeuro destinati obbligatoriamente ai commi1 e 2, invece dedicati a concorsi pubblicinazionali). Nella stessa delibera a pagina27, l’ente pur in presenza di un precisoparere dell’Avvocatura di Stato sull’inter-pretazione del comma 1, con cui l’Avvoca-tura stabilisce che destinatari della normapossono essere anche coloro che hannosvolto periodi di attività con assegno diricerca, lo ignorava ed emanava un bandoche risulta essere oggetto di ricorsi perchéinclude in una medesima selezione i sog-getti sia afferenti al comma 1, che al comma2;

l’Inaf, grazie anche al decreto n. 568del 2018 del Ministero dell’istruzione, del-l’università e della ricerca che destina al-l’ente ulteriori 5,3 milioni e alle normenella legge di bilancio 2018, ha un totale di12,2 milioni di euro da destinare alle sta-bilizzazioni corrispondenti a circa 234 as-sunzioni nel 2018 –:

se il Ministro interrogato abbia inten-zione di intervenire, esercitando il potereregolatorio e di vigilanza previsto dallalegge, per pervenire a un cambiamento nelpiano assunzionale approvato con la deli-bera n. 60 del luglio 2018, predisponendomisure assunzionali corrispondenti alle re-ali capacità dell’ente;

come si concili con la legge vigente ladelibera del 21 dicembre 2017 e quindi sesia corretta l’applicazione del comma 1dell’articolo 20, ivi contenuta, anche inconsiderazione del parere del Dipartimentodella funzione pubblica;

se il Ministro interrogato, alla luce diquanto riportato in premessa, non intendaavviare un’attività ispettiva volta ad accer-tare espletamenti il corretto espletamentodelle procedure per l’emanazione dei bandidi concorso. (5-00693)

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LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta scritta:

ROSTAN. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere – pre-messo che:

la società Pellegrino spa gestisce ilservizio di ristorazione e mensa presso lostabilimento Fca (ex Fiat Auto) di Pomi-gliano D’Arco, provincia di Napoli;

presso la struttura aziendale napole-tano sono impiegate 49 persone, con varilivelli contrattuali e diverse tipologie dimonte ore;

15 di questi lavoratori sono a 8 ore, 34sono in regime di part time;

per tutti i 49 lavoratori vige da quasi36 mesi un regime di contratto di solida-rietà, che ha decurtato ulteriormente i giàesigui salari;

l’ammortizzatore sociale ha come sca-denza il mese di novembre 2018;

tra i lavoratori c’è grande preoccupa-zione per la tenuta occupazionale dell’a-zienda, per la paventata attivazione di ri-dimensionamenti del personale e per ilrischio che non si riesca ad attivare neitempi una deroga che consenta di prose-guire con lo strumento del contratto disolidarietà, oltre la scadenza di novembre;

il distretto industriale di Pomiglianod’Arco, in provincia di Napoli, vive una

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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crisi profonda, con ricadute sociali moltoforti –:

se sia a conoscenza di quanto sopraesposto e se non ritenga di adottare inizia-tive, nell’ambito delle sue competenze, pergarantire ai lavoratori la proroga in derogadei contratti di solidarietà di cui in pre-messa o l’apertura di un tavolo con le partisociali e l’azienda al fine di scongiuraretagli occupazionali. (4-01337)

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SALUTE

Interrogazione a risposta scritta:

BELLUCCI. — Al Ministro della salute. —Per sapere – premesso che:

nel mese di agosti 2018 la stampa disettore ha dato notizia dello stato avanzatodei lavori inerenti al decreto ministerialesulla « Determinazione degli standard disicurezza ed impiego per le apparecchia-ture a risonanza magnetica », pubblicandoanche una bozza di testo;

il decreto ministeriale scaturisce dallanecessità di aggiornare e ordinare il quadronormativo con il quale a oggi sono staticodificati gli standard di sicurezza vigentiin risonanza magnetica;

il decreto ministeriale è volto a spe-cificare il contenuto del regolamento (UE)2017/745 del Parlamento europeo e delConsiglio del 5 aprile 2017 relativo ai di-spositivi medici con modifica della direttiva2001/83, dei regolamenti (CEE) 178/2002 e123/2009 e abrogazione delle direttive 90/385 e 93/42 del Consiglio;

nella bozza appare evidente uno sco-stamento significativo dalla normativa eu-ropea che prevede il coinvolgimento di tuttigli attori sanitari esposti, ovvero sia il me-dico specialista che il tecnico sanitario diradiologia medica (Tsrm), entrambi prepo-sti ad assicurare, in forza e nell’ambitodelle rispettive competenze, un controllo digaranzia e qualità e ogni aspetto che ri-guardi la sicurezza degli operatori e del

paziente, senza che le professioni coinvoltepossano esimersi dalle correlate responsa-bilità;

la bozza di decreto ministeriale in-tende far ricadere le responsabilità del si-stema solo su alcune professioni, gene-rando un vuoto formale di responsabilità,in netto contrasto con la realtà di fattovissuta all’interno dei siti di radiologia me-dica;

il mancato coinvolgimento di tutti isoggetti operativi negli ambienti di radio-logia medica ne determinerebbe l’inaccet-tabile esenzione di responsabilità, mal-grado siano concretamente chiamati a ga-ranzia della sicurezza del paziente, di fattoparalizzando l’operatività dell’attuale ser-vizio sanitario nazionale e impedendo aiTsrm di continuare a operare, se non arischio di gravi conseguenze giuridiche ine-renti alla responsabilità professionale;

laddove questi comportamenti deter-minassero un danno al paziente, assume-rebbero diretta rilevanza giuridica sotto ilprofilo civile, amministrativo e penale;

il Tsrm è il professionista formato,qualificato e, pertanto, abilitato dallo Statoa svolgere tutti gli interventi che richiedonol’uso delle apparecchiature di risonanzamagnetica, in particolare quale garante delprincipio di ottimizzazione, all’interno delsito di radiologia medica, delle zone con-trollate, di preparazione e di emergenza,nonché durante la conduzione tecnica del-l’indagine;

la bozza di decreto ministeriale sot-trarrà circa 1500-2000 medici radiologi dallarefertazione per destinarli alla compila-zione dei questionari preliminari agliesami –:

per quale motivo i dirigenti ministe-riali coinvolti non abbiano ritenuto oppor-tuno interpellare la Federazione nazionaledegli Ordini dei Tsrm e delle professionisanitarie tecniche, della riabilitazione, ov-vero coloro che da sempre operano con-cretamente e con continuità all’interno deisiti di risonanza magnetica, mai citati neltesto, quasi a volerne negare l’esistenza e le

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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responsabilità che gli competono, per spe-cifica formazione e abilitazione, nell’inte-resse e a garanzia della sicurezza dellapersona assistita;

quali iniziative urgenti il Ministro in-tenda adottare per modificare l’articolatodella bozza di decreto ministeriale al finedi garantire gli obiettivi di sicurezza e qua-lità delle procedure nel rispetto delle com-petenze del Tsrm di cui alla legge n. 42 del1999, e la pari dignità di tutti gli esercentile professioni sanitarie coinvolti nei siti diradiologia medica. (4-01336)

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SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazioni a risposta scritta:

ZOFFILI e DE MARTINI. — Al Ministrodello sviluppo economico, al Ministro del-l’interno. — Per sapere – premesso che:

da più di un mese nel comune diMara, in provincia di Sassari, sussistonoseri problemi sulla linea della telefoniafissa, con conseguente interruzione del col-legamento Adsl;

gravi disservizi si registrano parimentinella telefonia mobile, dove il segnale èormai da tempo assai debole, se non ine-sistente, con la conseguente impossibilità inalcuni casi di utilizzare i telefoni cellulari;

i predetti problemi della telefonia mo-bile sarebbero causati — secondo i sindacidi Mara e Padria (che soffre degli stessidisservizi) — dall’operatore Vodafone, se-condo il quale dipende da non ancoraidentificate interferenze con i ripetitori,che impediscono la piena fruizione dellatipologia di servizio radiocellulare;

il sostanziale isolamento telefonico delpiccolo paese sardo impedisce al municipioe all’ufficio postale, nonché a tutti gli altrienti, di erogare qualunque tipo di servizioalla cittadinanza; in particolare, nell’ufficiopostale — nell’ultimo mese — non è statopossibile effettuare alcuna operazione;

il sindaco di Mara (Sassari) si è mo-bilitato per risolvere il problema, tuttaviasenza alcun risultato, e pertanto ha chiestoun intervento al prefetto –:

se il Governo non ritenga opportunoadoperarsi con sollecitudine per porre fineall’isolamento telefonico del comune di Mara(Sassari) e di tutte le aree limitrofe e qualiiniziative, per quanto di competenza, in-tenda intraprendere al riguardo.

(4-01338)

FOTI. — Al Ministro dello sviluppo eco-nomico. — Per sapere – premesso che:

con l’entrata in vigore del regola-mento dell’Ivass n. 40/2018, alcune im-prese di assicurazione stanno impartendoalle agenzie istruzioni relative all’attività di« acquisizione dal contraente delle infor-mazioni utili e pertinenti in relazione allatipologia del contratto offerto », invocandoal riguardo l’articolo 58 del regolamento inquestione. L’acquisizione di dette informa-zioni da parte dell’agente sarebbe finaliz-zata alla valutazione della coerenza dellacopertura assicurativa alle richieste ed esi-genze manifestate dal contraente. Si trattadi un’attività sostanzialmente corrispon-dente a quella che nel Regolamento n. 5/2006 era finalizzata all’osservanza degli ob-blighi relativi alla « adeguatezza dei con-tratti offerti », tant’è che il detto concetto diadeguatezza è tuttora previsto tra gli ob-blighi a carico dell’agente (articolo 119/terdel codice delle assicurazioni);

si evidenzia che il ruolo di consulenzadel distributore è valorizzato dalla direttivaeuropea sulla distribuzione assicurativa ela stessa Ivass ha precisato, nel documentodi risposta alla pubblica consultazione, chel’impresa ha una funzione « di supporto aun’attività in cui il distributore assume unruolo fondamentale e di cui è pienamenteresponsabile »;

vi sono casi in cui le istruzioni impar-tite dalle compagnie sono orientate allaraccolta di informazioni che esulano daquelle strettamente « utili e pertinenti inrelazione alla tipologia di contratto of-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2018

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ferto » (articolo 58 del codice delle assicu-razioni). È il caso di alcuni formulari re-lativi alle polizze auto in cui sono richiesteinformazioni sulle proprietà immobiliari,sull’esistenza di mutui, sul reddito fami-liare, sull’attitudine ad effettuare acquistodi beni e servizi online, sul possesso ditablet e di smartphone e su altre materieestranee all’oggetto della copertura assicu-rativa. In taluni casi l’acquisizione di detteinformazioni è addirittura vincolante perl’emissione della polizza;

è evidente la strumentale interpreta-zione che si fa della norma allo scopo diacquisire informazioni utili alla segmenta-zione dei clienti a fini di marketing. Percontro, è necessario che ciascun distribu-tore valuti con attenzione la rispondenzadei formulari al richiamato principio dellautilità e pertinenza delle informazioni darichiedere al cliente. Del resto proprio Ivasssostiene che: « il distributore valuterà casoper caso quali informazioni richiedere, inquanto pertinenti rispetto al tipo di rischioassicurato e alle caratteristiche del contra-ente » (riferimento: esiti pubblica consulta-zione — risposte Ivass — articolo 58 -regolamento n. 40/2018) –:

se e quali iniziative intenda assumereil Ministro interrogato per quanto di com-petenza, affinché sia chiarito che il ruolo disupporto delle imprese assicuratrici all’at-tività professionale di consulenza del clientesvolta dall’agente si limiti a fornire indica-zioni agli intermediari, senza che quest’ul-time risultino vincolanti per gli interme-diari stessi. (4-01340)

LEGNAIOLI. — Al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – premessoche:

l’azienda Nora-Spirale è un’aziendadel gruppo Spirale, specializzata nella pro-duzione di calzature e stivali iniettati inmateriali termoplastici, Pvc, gomme termo-plastiche e nitriliche sia per il tempo libero(stivali da pioggia e doposci), sia per l’usoprofessionale legato alla sicurezza sugli am-bienti di lavoro;

nei giorni scorsi, come si apprende dafonti giornalistiche, durante un incontro

convocato nella sede della Confindustria diLucca tra sindacati dei lavoratori e verticiaziendali, è stata annunciata la volontà dichiudere lo stabilimento di Pescaglia postoin località Monsagrati, dove operano ben42 lavoratori;

la scelta dell’azienda, stando alle di-chiarazioni di alcuni rappresentanti sinda-cali, non sembra essere dettata da problemirelativi al mercato, bensì conseguente alladecisione di potenziare lo stabilimento cen-trale, a Cinte Tesino in provincia di Trento,dove l’azienda ha la sede centrale –:

se il Governo sia a conoscenza deifatti esporti e se non ritenga opportunoconvocare azienda e rappresentanze deilavoratori ad un tavolo di confronto nazio-nale, anche con la partecipazione di par-lamentari del territorio interessati alla vi-cenda, per conoscere le motivazioni chehanno indotto l’azienda a compiere unascelta tanto penalizzante per il territoriotoscano quanto traumatica per i lavoratoricoinvolti e le reali intenzioni dei verticiaziendali;

quali iniziative di competenza il Go-verno intenda porre in essere a tutela dei42 posti di lavoro a rischio. (4-01344)

Apposizione di firme ad unainterpellanza.

L’interpellanza urgente De Lorenzo ealtri n. 2-00138, pubblicata nell’allegato Bai resoconti della seduta del 9 ottobre 2018,deve intendersi sottoscritta anche dai de-putati: Barbuto, Barzotti, Luciano Cantone,Carinelli, De Girolamo, De Lorenzis, Grippa,Liuzzi, Marino, Raffa, Paolo Nicolò Ro-mano, Scagliusi, Serritella, Spessotto, Ter-mini.

Apposizione di firme ad interrogazioni.

L’interrogazione a risposta in Commis-sione Carnevali n. 5-00044, pubblicata nel-l’allegato B ai resoconti della seduta del 18

Atti Parlamentari — 2357 — Camera dei Deputati

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giugno 2018, deve intendersi sottoscrittaanche dal deputato De Filippo.

L’interrogazione a risposta in Commis-sione Pagani n. 5-00096, pubblicata nell’al-legato B ai resoconti della seduta del 4luglio 2018, deve intendersi sottoscritta an-che dal deputato Piccoli Nardelli.

Ritiro di un documento del sindacatoispettivo.

Il seguente documento è stato ritiratodal presentatore: interrogazione a rispostaorale Zanettin n. 3-00217 del 5 ottobre2018.

Atti Parlamentari — 2358 — Camera dei Deputati

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Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

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