5aG Indirizzo:Chimica, Materiali e Biotecnologie

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Anno scolastico 2015/2016 Documento del Consiglio di classe (art. 5, DPR 323/98) 5 a G Indirizzo:Chimica, Materiali e Biotecnologie

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Anno scolastico

2015/2016

Documento del Consiglio di classe

(art. 5, DPR 323/98)

5aG

Indirizzo:Chimica, Materiali e Biotecnologie

Via Luosi, 23 41124 MODENA

Tel. 059 211092 - Fax. 059 226478

www.fermi.mo.it

INDICE

Pagina

Presentazione della classe 3

Finalità, Obiettivi 3

Programmi, Metodologie, Verifiche e Valutazione 4

Contenuti disciplinari di:

Lingua e Letteratura italiana 8

Storia 17

Lingua straniera – Inglese 23

Matematica 25

Tecnologie Chimiche Industriali 32

Chimica Organica e Biochimica 39

Chimica analitica e strumentale 45

Scienze motorie e sportive 49

Religione 52

Criteri per l’attribuzione dei crediti formativi 54

Progetti 55

Visite e viaggi di Istruzione 55

Indicazioni generali relative alle strutture scolastiche 55

Simulazione prove di esame 56

Griglia di valutazione della simulazione di prima prova di esame (tipologia a) 57

Griglia di valutazione della simulazione di prima prova di esame (tipologia b) 58

Griglia di valutazione della simulazione di prima prova di esame (tipologia c) 59

Griglia di valutazione della simulazione di prima prova di esame (tipologia d) 60

Griglia di valutazione della simulazione di terza prova di esame 63

3Documento del Consiglio di Classe 5°G –A.S. 2014-

Esame di stato 2015/16

PRESENTAZIONE della CLASSE

La classe è composta da 20 studenti, di cui 5 femmine e 15 maschi, tutti provenienti dal nucleo di base

formatosi in terza. La continuità didattica è stata pressoché garantita per quasi tutte la materie, è cambiato

solo l’insegnante di analisi tra la quarta e la quinta classe. La classe si è caratterizzata per la creazione di un

clima complessivamente positivo che ha permesso lo svolgimento regolare delle attività didattiche. Ciò vale

anche in relazione alle attività progettuali ed extracurricolari, alle quali gli studenti hanno partecipato.

Complessivamente tutti gli studenti hanno mostrato un discreto impegno scolastico nel corso dell’intero

triennio. Un ristretto ma valido gruppo di studenti si è distinto per buone capacità, atteggiamento

responsabile, motivazione e partecipazione positiva all’attività scolastica, ottenendo ottime valutazioni nelle

varie discipline. Un gruppo invece più cospicuo, al contrario, ha dimostrato un impegno discontinuo,

concentrando lo studio prevalentemente in prossimità delle verifiche, trascurando pertanto una preparazione

più approfondita e consolidata.

L’attività didattica si è svolta in condizioni di normalità e, dal punto di vista disciplinare, non si sono

verificati episodi che abbiano ostacolato il regolare svolgersi delle lezioni.

FINALITA’ e OBIETTIVI

Finalità del triennio specializzante è quello di definire una figura professionale in grado di inserirsi negli

ambiti produttivi differenziati e in rapida evoluzione che caratterizzano la nostra realtà economica.

Relativamente al settore chimico, le competenze sono:

• saper documentare e comunicare gli aspetti tecnici e organizzativi del proprio lavoro,

• conoscere i principi fondamentali delle discipline di indirizzo,

• essere in grado di utilizzare alcune delle principali tecnologie informatiche,

• maturare capacità logico-matematiche adeguate,

• saper svolgere con sufficiente autonomia attività di aggiornamento professionale per essere in grado di

rispondere alle esigenze produttive del settore.

Oltre agli obiettivi specifici delle singole materie, per i quali si rimanda alle relazioni dei singoli docenti,

sono stati individuati dal Consiglio di Classe, in sede di programmazione, alcuni obiettivi comuni che si

possono suddividere in obiettivi educativi e di apprendimento.

Obiettivi educativi.

• Partecipazione responsabile alle attività scolastiche.

• Disponibilità al confronto e comportamento corretto: con tali espressioni si vuole intendere un rapporto di

correttezza e rispetto reciproco tra gli studenti e tra studenti ed insegnanti.

• Rispetto delle strutture scolastiche, delle attrezzature dei laboratori, degli arredi scolastici.

Obiettivi di apprendimento

• Acquisizione delle conoscenze di base previste per le varie materie.

• Uso corretto degli specifici linguaggi.

• Sviluppo e consolidamento delle capacità di analisi, sintesi e rielaborazione personale delle nozioni acquisite

e della capacità di orientamento critico e di intervento consapevole nell’ambito di attività pratiche connesse

con lo studio.

Un certo numero di allievi ha conseguito in modo soddisfacente questi obiettivi, altri li hanno raggiunti solo

parzialmente, soprattutto o a causa di un impegno complessivamente discontinuo come descritto nella

presentazione.

PROGRAMMI, METODOLOGIE, VERIFICHE E VALUTAZIONI

Riguardo ai contenuti dei programmi delle singole materie, si è fatto riferimento, in linea di massima,

all’impostazione data nei programmi ministeriali; considerando però l’ampiezza degli stessi e l’esperienza

degli anni passati, ogni insegnante, in accordo con il Consiglio di Classe, presenta, allegato a questo

documento, un programma dettagliato ed una relazione che motiva eventuali differenze dal programma

ministeriale, nonché i metodi utilizzati per realizzarlo.

I seguenti punti di carattere generale, relativi alla metodologia didattica, sono stati adottati da tutti gli

insegnanti:

• la lezione frontale è stato lo strumento fondamentale di presentazione agli studenti degli argomenti di studio;

l’insegnante si è reso disponibile a rispondere a richieste degli studenti, di chiarimento o di

approfondimento, e li ha stimolati ad una partecipazione attiva in classe, nei laboratori, in palestra;

• sono stati incoraggiati la pratica degli appunti personali, l’uso sistematico del manuale adottato e lo studio

individuale costante, quali strumenti indispensabili per una assimilazione personale delle conoscenze.

Riguardo alle verifiche, ne sono state proposte almeno due a quadrimestre per ogni voto in pagella;

anche per materie soltanto orali si è fatto ricorso a verifiche scritte, per ragioni di tempo, pur concedendo

sempre la possibilità di sottoporsi alla prova orale.

Per la valutazione delle prove scritte, orali e grafiche è stata utilizzata tutta la scala numerica dall’uno al

dieci. Nell’ambito delle singole materie, ogni insegnante ha utilizzato proprie griglie di valutazione, i cui

parametri sono comunque sempre stati ricondotti alla scala numerica decimale.

VOTO GIUDIZIO SINTETICO

1-2

Ignoranza completa degli argomenti (rifiuto di qualsiasi impegno).

3

Preparazione lacunosa con carenze gravissime, assenza di pertinenza della trattazione, impegno

inconsistente.

4

Gravi lacune e mancanza di orientamento fra gli argomenti oggetto di studio. Impegno

scarso e/o discontinuo.

5

Carenze diffuse, ma lievi a livello conoscitivo, operativo e/o espositivo.

6

Possesso delle conoscenze essenziali della maggior parte dei contenuti, espresse in modo semplice, ma

sostanzialmente corretto.

7

Conoscenza abbastanza articolata della quasi totalità dei contenuti.

8

Piena comprensione degli oggetti di studio e applicazione critica dei concetti noti. Preparazione ampia e

articolata. Linguaggio preciso, impegno responsabile.

9-10

Capacità di elaborazione personale ed esposizione con linguaggio ricco e preciso; preparazione

concettualmente approfondita, forte creatività. Impegno lodevole.

LINGUA e LETTERE ITALIANE

Prof.ssa Mauceri Giusi

Testi adottati

“Nuovo Manuale di Letteratura”, Luperini - Palumbo Editore

Prospetto riassuntivo:

• Contenuti e tempi • Programma analitico • Metodologia • Mezzi e strumenti • Esiti • Modalità di verifica • Criteri di valutazione • Obiettivi programmati ed effettivamente raggiunti

1. Conten

uti (moduli generali) tempi

Modulo 1

Il Naturalismo francese e il Verismo italiano 10 h circa

Modulo 2

Età del Simbolismo e del Decadentismo in Europa e in Italia 35 h circa

Modulo 3

Crisi d’identità e problematicità del reale nella narrativa del primo Novecento 35 h circa

Modulo 4

“Il fu Mattia Pascal” 15 h circa

Modulo 5

La guerra nella lirica e nella narrativa novecentesca 15 h circa

Modulo 6

Montale e il male di vivere 8 h circa

2.Programma analitico di Lingua e Letteratura Italiana

Modulo 1

Il Naturalismo Francese e Il Verismo Italiano

Poetiche e contenuti del Naturalismo francese. Il punto di vista del narratore e la psicologia rappresentata dal

comportamento esteriore del personaggio. Differenze tra il Naturalismo e il Verismo. La poetica verista. Il

narratore e lo straniamento. I vinti, la teoria del progresso e l'ideale dell'ostrica

Testi: inizio dell'"Ammazzatoio" E. Zola

La Prefazione ai Malavoglia da “I Malavoglia”

Mena, compare Alfio e le stelle che ammiccavono più forte da “I Malavoglia”

L'addio di ' Ntoni da “I Malavoglia”

Modulo 2

Età del Simbolismo e del Decadentismo in Europa E in Italia

La perdita dell’aureola e la crisi del letterato. La rottura filosofica di fine secolo. Il Simbolismo come

rinuncia alla ragione e regolamento dei sensi.

Decadentismo europeo e italiano: caratteri e limiti. Baudelaire e “I fiori del male”. Concetto di Spleen.

Pascoli: la poetica del fanciullino; i “Canti di Castelvecchio”. “Myricae”: i temi, il simbolismo

impressionistico, il plurilinguismo, lingue e stile. D’Annunzio: la vita inimitabile di un mito di massa;

ideologia e poetica: il panismo estetizzante del superuomo. “Il Piacere”: trama e estetizzazione della vita.

“Alcyone”: temi e il panismo.

Testi: “L’Albatro” Baudelaire

“Corrispondenze” Baudelaire

“Il gelsomino notturno” Pascoli “I Canti di Castelvecchio”

“Lavandare” Pascoli “ Myricae”

“X Agosto” Pascoli “Myricae”

“Temporale” Pascoli “Myricae”

“Il Lampo”Pascoli “Myricae”

“Il Tuono”Pascoli “Myricae”

“Novembre” Pascoli “Myricae”

“Ritratto di un Esteta” D'Annunzio “Il Piacere”

“La pioggio nel pineto” D'Anninzio “ Alcyone”

“La sera fiesolana”D'Anninzio “ Alcyone”

Modulo 3

Crisi d’Identità e Problematicità del Reale nella Narrativa del Primo Novecento

Il disagio della civiltà, la grande guerra, inettitudine e angoscia esistenziale. Gli inetti di Svevo, di

Pirandello e di Tozzi. Concetto di opera aperta come sintomo-simbolo del malessere novecentesco relativo

e “Così è se vi pare”, “La coscienza di Zeno” e “Con gli occhi chiusi”.

Pirandello, cenni biografici e pensiero. Il contrasto vita e forma e il sentimento del contrario. I romanzi e le

novelle: il tema della maschera simbolo della frantumazione dell’io. Trama de “Il fu Mattia Pascal” e di

“Così è se vi pare”.

Svevo, cenni biografici e poetica. La parabola dell’inetto sveviano nella trilogia “Una vita”, “Senilità” e “La

coscienza di Zeno”: trama, malattia e inettitudine, l’autoinganno. Innovazioni narrative, contenuti, struttura,

tempo misto, tecnica del monologo.

F.Tozzi, Il romanzo “Con gli occhi chiusi”: trama, contenuti, inettitudine come incapacità a comunicare. La

poetica, il ruolo del narratore, i personaggi, i temi e lo stile. Il finale aperto.

Testi: “La forma e la vita” Pirandello Saggio “L’umorismo”

“La vecchia imbellettata” Pirandello Saggio“L’umorismo”

“Il treno ha fischiato” Pirandello “L’uomo solo”

“Io sono colei che mi si crede” Pirandello “Così è se vi pare”

“Macario e Alfonso” Svevo “Una vita”

“Inettitudine e senilità” Svevo “Senilità”

“Lo schiaffo del padre” Svevo “La coscienza diZeno”

“Lo scambio di funerale” Svevo “La coscienza di Zeno”

“La salute di Augusta” Svevo “La coscienza di Zeno”

“La vita è una malattia” Svevo “La coscienza di Zeno”

“La prova del cavallo” Tozzi “Con gli occhichiusi”

“La conclusione del romanzo” Tozzi “Con gli occhi chiusi”

Modulo 4

“Il Fu Mattia Pascal”

Lettura integrale dell’opera affidata al lavoro domestico degli alunni.

La novità delle strutture narrative. I motivi del romanzo e la rinuncia all'io. La vicenda, i personaggi, il

tempo, la spazio. L'umorismo. Il punto di vista soggettivo e inattendibile. Narrazione e riflessione

metanarrativa.

Modulo 5

La Guerra nella Lirica e nella Narrativa Novecentesca

Linee generali della cultura europea e italiana tra le due guerre; poesia tra soggettività e confronto con il

reale.

La prima guerra mondiale: il Futurismo italiano e Marinetti. L’ermetismo. Ungaretti, il percorso poetico e

l’opera.

La seconda guerra mondiale. Quasimodo, cenni biografici e poetica. Saba, la poetica e l’opera. Il

neorealismo da corrente involontaria a scuola: la guerra come cancellazione dell’umano e la Resistenza.

Testi: Rebora da “Canti anonimi” : “Voci di vedetta morta”

Marinetti :“Bombardamento”, il Manifesto del Futurismo e il Manifesto tecnico

Ungaretti da “L’Allegria” : “Soldati”

“Veglia”

“Allegria di naufragi”

“I fiumi”

Quasimodo da “Giorno per giorno” : “Alle fronde dei salici”

Saba da “Il Canzoniere” : “Il teatro degli artigianelli”

Levi da “Se questo è un uomo" :“Considerate se questo è un uomo”

Modulo 6

Montale e il male di vivere

Cenni sulla biografia dell'autore La poesia come coscienza del male di vivere

Il pessimismo attivo e la ricerca del varco. La poetica degli oggetti: il correlativo oggettivo

La donna come simbolo ed emblema poetico. La novità formale del linguaggio.

Testi: da Ossi di seppia : “Non chiederci la parola”

“Spesso il male di vivere ho incontrato”

da “Le Occasioni”: “Non recidere, forbice, quel volto”

da “La bufera e altro” : “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”

2. Metodologia

Il metodo di lavoro adottato ha avuto come momento centrale la lettura e l’interpretazione dei testi. La

lettura è stata occasione di confronto e discussione di ipotesi interpretative, perciò i concetti generali sono

emersi come sintesi (guidata dall’insegnante) del materiale letto e analizzato. In relazione a ciò la lezione

frontale dell’insegnante è stata riservata all’introduzione della lettura (sollecitazione di interesse), alla guida

dell’analisi, all’integrazione delle informazione e a sollecitare il dialogo. La lezione interattiva è stata

funzionale alla costruzione di una sintesi, a sollecitare gli studenti verso commenti, ma anche a progettare

metodi di lavoro al di fuori del percorso precostituito. Da proposte di ricerca o di altro tipo è nata anche la

possibilità di lavorare a gruppi per valorizzare forme di comunicazione orizzontale. Si è cercato, inoltre di

abituare gli studenti a schedare opere e brani letti per costruire una sorta di archivio utile per lo studio

domestico, per le verifiche, ma soprattutto per sollecitare in essi un desiderio di arricchimento

dell’esperienza di lettura. In conclusione le attività del percorso sono state caratterizzate da diversi approcci

metodologici, conciliando l’esigenza di dare al lavoro un carattere strutturato con quella di stimolare negli

studenti l’attitudine alla curiosità alla ricerca personale, all’autonomia.

3. Mezzi e strumenti

I due volumi di cui si compone il manuale adottato hanno costituito i riferimenti di base per tutta la classe

per quanto riguarda la lettura e l’interpretazione dei testi, sia letterari sia critici. Sono stati inoltre utilizzate,

come materiali di supporto, fotocopie selezionate allo scopo di integrare le parti del manuale che si

ritenevano carenti (sia per quanto riguarda la scelta dei testi, sia per ulteriori approfondimenti dei contenuti

culturali oggetto del programma di letteratura).

4. Esiti

La classe ha evidenziato un profitto mediamente più che discreto per quanto riguarda le conoscenze e le

competenze acquisite nel percorso formativo. Gli alunni hanno dimostrato, in generale, disponibilità nei

confronti dell’attività didattica e un certo interesse nei confronti dei contenuti proposti. In generale gli

studenti hanno dimostrato un’apprezzabile diligenza anche nell’affrontare gli impegni scolastici. La maggior

parte del gruppo classe ha partecipato in maniera costruttiva al dialogo educativo, fornendo spunti di

riflessione e alternative modalità di approfondimento. Anche nell’esposizione scritta e orale hanno

raggiunto discreti risultati, frutti, questi, di una progressiva acquisizione di un valido metodo di studio e di

organizzazione del lavoro domestico.

5. Modalità di verifica

Si è proceduto a verifiche formative costanti dell’acquisizione di abilità e di conoscenze durante lo

svolgimento di ogni modulo e all’inizio di ogni lezione o unità didattica. Ci si è avvalsi di domande,

liberamente rivolte alla classe, che comportavano interventi di collegamento e di sintesi rispetto alle lezioni

precedenti: in questo modo si è inteso favorire “in itinere” l’autovalutazione e la valutazione reciproca tra gli

studenti.

Le tradizionali interrogazioni espositive, di carattere sommativo, sono avvenute partendo da un argomento a

scelta dell’allievo/a per poi spaziare, sempre in forma discorsiva e colloquiale, (intenzionalmente, in

funzione dell’esame conclusivo) in ambiti diversi ma concettualmente connessi all’argomento di esordio.

Complessivamente, i momenti di verifica sommativa sono consistiti in interrogazioni dialogate (due per

quadrimestre), in prove strutturate o semistrutturate (due per quadrimestre), e in un congruo numero di temi

di carattere espositivo-argomentativo. Per le prove scritte si è fatto ricorso anche a sperimentazioni relative

alle tipologie testuali previste dal nuovo Esame di Stato, come indicato dal Ministero della Pubblica

Istruzione (saggio breve, articolo giornalistico, analisi di un testo letterario).

Il tempo assegnato per lo svolgimento delle prove scritte tradizionali (tema) è stato generalmente di quattro

ore, mentre le prove strutturate o semistrutturate hanno avuto una durata più breve (max. 2 ore).

6. Criteri di valutazione

Per le verifiche orali la valutazione è stata espressa in decimi, facendo uso della gamma di voti compresi tra

1 e 10, fissando la sufficienza a 6.

Per quanto riguarda i criteri generali adottati, si fa riferimento alla griglia di valutazione approvata in sede di

programmazione dal Consiglio di Classe.

Si allega di seguito griglia di corrispondenza fra sufficienza e livelli minimi per quanto riguarda conoscenze

e competenze di lingua e letteratura italiane:

CORRISPONDENZA FRA LA SUFFICIENZA E I LIVELLI MINIM I DELLE CONOSCENZE E

DELLE COMPETENZE DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANE

I sottoindicati obiettivi minimi sono stati utilizzati per la valutazione delle prove scritte e di quelle orali:

ESPRESSIONE COMPRENSIONE CONOSCENZA ANALISI E SINTESI APPLICAZIONE

L’alunno si esprime L’alunno sa cogliere L’alunno mostra di L’alunno sa L’alunno sa

in modo abbastanza globalmente il senso possedere una effettuare analisi e trasferire anche in

chiaro anche se non delle consegne date conoscenza sintesi semplici o altri contesti alcune

molto scorrevole. e modula la propria generale anche se parziali di proposte conoscenze in suo

Usa costrutti produzione scritta ed non approfondita scritte o orali di possesso senza

sintattici non orale in modo degli argomenti media difficoltà, commettere gravi

complessi e pertinente. Riesce a cogliendone gli errori o

dimostra di comprendere in elementi essenziali incongruenze.

possedere forme genere le diversità e le caratteristiche

espressive semplici fondamentali delle salienti.

ma sostanzialmente varie situazioni

corrette. comunicative ed

elabora risposte

sostanzialmente

adeguate.

Per le prove strutturate o semistrutturate la valutazione è stata espressa in centesimi (facendo uso di una

griglia di correzione allegata alle prove stesse) e la sufficienza è stata attribuita con il conseguimento del 60%

del punteggio totale.

Per quanto riguarda le prove scritte (sia quelle tradizionali che quelle relative alle tipologie testuali previste

dal nuovo Esame di Stato), ci si è avvalsi di una griglia analitica di correzione, preventivamente indicata agli

studenti, il cui voto complessivo è stato espresso in quindicesimi (e successivamente commisurato in decimi

ai fini delle valutazioni quadrimestrali).

Per tale griglia di correzione si fa riferimento agli allegati relativi alle simulazioni di prima prova.

7. Obiettivi disciplinari programmati e realmente raggiunti

Si possono ritenere in massima parte raggiunti dalla quasi totalità della classe gli obiettivi, sia di tipo

cognitivo che di tipo operativo, formulati in sede di programmazione di inizio anno. In particolare:

Obiettivi cognitivi:

• Adeguatamente raggiunta la conoscenza dell’evoluzione dei principali generi letterari (in particolare romanzo e

lirica) fino al Novecento

• Adeguatamente raggiunta la conoscenza delle modalità di analisi di un testo sul piano contenutistico e su quello

strutturale e formale (limitatamente agli aspetti più rilevanti)

• Adeguatamente raggiunta la conoscenza dei nessi fondamentali fra opere letterarie e contesto storico- sociale

• Adeguatamente raggiunta la conoscenza delle cornici storico-cronologiche per inquadrare i maggiori eventi

culturali affrontati

• Adeguatamente raggiunta la conoscenza delle concezioni e della produzione dei principali autori italiani in

rapporto con le correnti contemporanee (italiane ed europee)

Obiettivi operativi:

• Adeguatamente sviluppata la capacità di analizzare un testo riconoscendone gli elementi costitutivi sul piano

contenutistico e formale

• Sufficientemente sviluppata la capacità di cogliere innovazioni e persistenze di temi e tecniche letterarie

• Sufficientemente sviluppata la capacità di procedere alla lettura autonoma di testi letterari contemporanei e non

• Adeguatamente sviluppata la capacità di esprimere in modo motivato i contenuti appresi

• Per lo più sviluppata la capacità di svolgere una relazione orale della durata di alcuni minuti su un argomento

culturale

STORIA

Prof.ssa Mauceri Giusi

Testo adottato

“Sulle tracce del tempo”, Giovanni De Luna - Paravia

Prospetto riassuntivo: 1. Contenuti e tempi

2. Programma analitico

3. Metodologia

4. Mezzi e strumenti

5. Esiti

6. Modalità di verifica

7. Criteri di valutazione

8. Obiettivi programmati ed effettivamente raggiunti

1. Contenuti

tempi

Modulo 1

L’Italia liberale e la guerra 8 h

Modulo 2

I Regimi totalitari 16 h

Modulo 3

La seconda guerra mondiale e l’olocausto 10 h

Modulo 4

La lotta di liberazione e dopoguerra 8 h

Modulo 5

La guerra fredda 10 h

2. Programma analitico di Storia

Modulo 1

L’Italia liberale e la guerra

Caratteri dell’imperialismo e le sue mete. Il completamento dell’unità e il fenomeno del brigantaggio.

Sviluppo, squilibri e lotte sociali dell’età giolittiana.

Cause e scoppio del conflitto ed eredità della guerra in Europa.

Modulo 2

I Regimi totalitari

Avvento del Fascismo in Italia, instaurazione della Dittatura e suoi caratteri. Le leggi fascistissime; Partito e

Stato; i patti lateranensi; il dirigismo economico. Un totalitarismo imperfetto.

Il Nazismo: l’ideologia hitleriana e il razzismo. La costruzione della Dittatura; Stato totalitario e potere del

Führer.

Lo Stalinismo sovietico: la nuova politica economica; la collettivizzazione forzata; il terrore e la propaganda

ideologica.

Modulo 3

La seconda guerra mondiale e l’olocausto

Cause e scoppio del conflitto. L’Asse Roma Berlino, l’espansionismo hitleriano e l’invasione della Polonia.

Le tappe della guerra, dalla Normandia e Hiroshima. L’olocausto tragedia dell’umanità. Hannah Arendt e

“La banalità del male”

Modulo 4

Lotta di liberazione e dopoguerra

Il significato della Resistenza italiana, la guerra di liberazione: caratteristiche dell’esercito di liberazione e

della guerra partigiana.

La questione istituzionale: la debolezza politica del C.l.n.

L'Italia della prima Repubblica: la questione di Trieste, l'Italia del '48.

Modulo 5

La guerra fredda

Lo scenario del dopoguerra Est-Ovest: il mondo bipolare. La conferenza di Yalta e la logica dei

blocchi. Il piano Marshall e il maccartismo; la sovietizzazione dell’Europa orientale.

3. Metodologia

Nell’individuazione dei criteri metodologici si è tenuto conto delle indicazioni e delle proposte innovative

da parte ministeriale, che assegnano un ruolo centrale (nei programmi di studio per il biennio post-

qualifica) allo studio della storia settoriale, al fine di contribuire alla riflessione nel campo professionale e

fare della conoscenza storica occasione e strumento dell’agire nel presente. L’articolazione modulare è stata

la struttura portante dell’insegnamento; per ogni modulo e per i contenuti di cui è espressione si è cercato di

evidenziare il rapporto tra conoscenza del passato e risposte che essa fornisce rispetto ai bisogni del

presente. I moduli di percorsi settoriali sono stati inseriti come momenti di completamento e arricchimento

delle problematiche sociali, economiche e politiche oggetto dei quadri di storia generale: per quanto riguarda

questi ultimi si è cercato di fornire uno sfondo più problematico che cronologico, entro cui appunto collocare

gli specifici percorsi di storia settoriale.

L’attività didattica si è fondata essenzialmente sulla lezione frontale, supportata dall’uso assiduo del libro di

testo. Si è fatto persistente ricorso all’interazione verbale con gli studenti, ricorrendo spesso alla produzione

di schemi esemplificativi alla lavagna, per semplificare concetti ed evidenziare collegamenti e rapporti

causa-effetto tra fatti storici.

4. Mezzi e strumenti

Il testo in adozione ha costituito il riferimento di base per l’attività didattica. Si è cercato di richiamare

costantemente l’attenzione degli studenti sull’importanza “operativa” che assumono grafici, tabelle e

riferimenti iconografici ai fini di una adeguata conoscenza dei fenomeni storico-culturali esaminati,

soprattutto per quanto riguarda i “laboratori” di storia settoriale.

Come materiale di supporto è stata inoltre utilizzata la lavagna luminosa.

5. Esiti

Gli studenti hanno mostrato livelli mediamente buoni per quanto riguarda la preparazione generale. Alcuni

di essi hanno evidenziano difficoltà sul piano espressivo e qualche carenza sul piano della capacità di

rielaborazione autonoma degli argomenti storici affrontati. La partecipazione all’attività scolastica è

comunque sempre stata motivata e interessata. Generalmente tutti gli alunni si sono appropriati di un

adeguato metodo di studio e di organizzazione del lavoro, conseguendo risultati soddisfacenti nel profitto.

6. Modalità di verifica

Le valutazioni sono state ricorrenti e formative: volte non solo a conoscere i livelli di profitto, ma anche a

intervenire sui metodi di apprendimento dello studente, dopo averne rilevato le eventuali difficoltà. I

momenti di verifica sono stati costituiti da interrogazioni dialogate (due per quadrimestre) e da prove

semistrutturate (due per quadrimestre).

Nelle verifiche orali si è tenuto conto, oltre che del grado di conoscenza dei contenuti, della capacità di

stabilire collegamenti e di rielaborare i contenuti stessi, della chiarezza espositiva, delle capacità intuitive e

del senso critico. Anche se entro certi limiti, gli studenti sono state invitati a sottoporsi volontariamente alle

interrogazioni, nell’intento di favorire il loro senso di responsabilità, e la loro autonomia organizzativa,

trasformando il momento della verifica in un mezzo di valutazione e in un’occasione di crescita.

Naturalmente le interrogazioni dei singoli alunni/e sono state integrate da “controlli” diretti a coinvolgere

l’intera classe.

Il tempo assegnato per lo svolgimento delle prove semistrutturate è stato generalmente di 1 ora o di 1 ora e

mezza.

7. Criteri di valutazione

Per le verifiche orali la valutazione è stata espressa in decimi, facendo uso della gamma di voti compresi tra

1 e 10, fissando la sufficienza a 6.

Per quanto riguarda i criteri adottati, si fa riferimento alla griglia di valutazione approvata in sede di

programmazione dal Consiglio di Classe

Per le prove strutturate o semistrutturate la valutazione è stata espressa in centesimi (facendo uso di una

griglia di correzione allegata alle prove stesse) e la sufficienza è stata attribuita con il conseguimento del

60% del punteggio totale.

8. Obiettivi disciplinari programmati e realmente raggiunti

Si possono ritenere in massima parte raggiunti dalla quasi totalità della classe gli obiettivi, sia di tipo

cognitivo che di tipo operativo, formulati in sede di programmazione di inizio anno. In particolare:

Obiettivi cognitivi:

• Adeguatamente raggiunta la conoscenza dei concetti relativi alla descrizione delle persistenze e dei mutamenti

storici: continuità/discontinuità, rivoluzione/restaurazione, ecc.

• Adeguatamente raggiunta la conoscenza dei concetti ideologici e politici relativi alle dinamiche storiche

Obiettivi operativi:

• Sufficientemente raggiunta la capacità di usare adeguatamente alcuni strumenti del lavoro storico: cronologie,

atlanti, diagrammi, grafici, tabelle, carte storiche, materiale iconografico, ecc.

• Discreta la capacità di comprendere fenomeni storici connessi con la storia settoriale

• Sufficientemente raggiunta la capacità di utilizzare concetti interpretativi e termini storici in rapporto con gli

specifici contesti

Attività extracurriculari

• La classe ha partecipato all'incontro “ C'è Musica e musica” condotto dal maestro Alessandro Pivetti. Quello a

cui i ragazzi hanno partecipato quest'anno è il terzo di tre incontri, ciascuno di due ore durante le quali

partendo dal loro “mondo sonoro” (idea di armonia, di “genio”, di “ispirazione”, di virtuosismo...) essi

vengono guidati a scoprire l’eredità del “pensiero musicale” che ogni epoca e movimento (Rinascimento,

Barocco, Classicismo, Romanticismo, Novecento) attraverso i maggiori compositori (Monteverdi, Vivaldi,

Beethoven, Chopin, Wagner, Stravinsky, Schönberg) hanno lasciato, sedimentandosi, nella nostra cultura.

Questo viaggio dal presente alle radici della cultura musicale europea mette i ragazzi in grado di apprezzare

la complessità del dato culturale e aumenta in loro la consapevolezza della storicità del pensiero.

• La classe ha partecipato all'incontro “Il piacere della lettura” condotto dall'esperto Simone Maretti su “Il fu

Mattia Pascal”.

• La classe ha partecipato al progetto “Studiare gli anni Settanta” proposto dall'istituto storico di Modena in

collaborazione con l'esperta di terrorismi prof.ssa Cinzia Venturoli per 4 ore complessive. Il percorso vuole

promuovere la conoscenza di eventi rilevanti della più recente storia d’Italia e l’acquisizione di una

coscienza civile. Gli studenti hanno assistito ad una lezione tenuta dalla storica sugli anni di piombo e sulle

stragi di stampo fascista e comunista. In un'altra mattina hanno poi visitato, sempre con la guida della

prof.ssa Venturoli, la stazione di Bologna e hanno incontrato i familiari delle vittime. Il percorso si è

concluso con la voce dell'Istituzione nella persona dell'onorevole Lanfranco Turci, allora Presidente della

Regione Emilia Romagna.

• Gli studenti Ghirri Alberto e Berselli Gilberto hanno partecipato al progetto “Un treno per Auschwitz” e hanno

seguito, in preparazione alla visita d’istruzione al campo di Auschwitz, le attività didattiche organizzate dalla

Fondazione Campo Fossoli di Carpi sul fenomeno dell’antisemitismo e dei campi di concentramento.

• Le studentesse Giulia Martinello e Giulia Barbolini hanno partecipato al Viaggio della memoria sul fronte

orientale organizzato dall'Istituto storico di Modena. Nodo storiografico ancora aperto, la storia di questi territori

si presta a spiegare la guerra fascista e nazista con il suo progetto di espansione, organizzazione razziale e

sterminio, nonché il progetto di assimilazione delle minoranze nazionali sotteso anche alla costruzione della

Jugoslavia di Tito.

Il percorso è iniziato dal campo di concentramento fascista di Gonars in provincia di Udine, con una visita

guidata di Alessandra Kersevan, studiosa delle questioni di confine tra Italia e Jugoslavia. La visita alla

capitale slovena Lubiana e al suo Museo di storia contemporanea con la storica Nevenka Troha ha

consentito di approfondire il tema dell’occupazione fascista della Slovenia e le trasformazioni storico-

politiche del paese nel Novecento, mentre il castello-prigione nazista di Begunje ha offerto l’occasione di

una riflessione sulla repressione antipartigiana e sulla deportazione. Fabio Todero dell’Istituto regionale per la

storia della Resistenza del Friuli Venezia Giulia ha accompagnato il gruppo nella visita alla città di Trieste e

alla Foiba di Basovizza, approfondendo i temi nella serata letteraria dal titolo Trieste: vite spezzate e

memorie divise. La visita alla Risiera di San Sabba con le guide locali ha completato il percorso di

conoscenza. Rientrati in Italia, gli studenti hanno partecipato, nell'ex Campo di Fossoli, alla lezione

di Marialuisa Molinari (ISREC Parma) dal titolo Fossoli/Campo San Marco: un luogo della memoria

complesso.

Inglese

prof. Palandri Loretta

Finalità

Il programma di lingua straniera proposto nella classe 5G è stato svolto in relazione alle finalità e agli

obiettivi indicati nel documento di programmazione iniziale.

In particolare si è cercato di:

• Favorire il consolidamento della competenza comunicativa e interattiva, sollecitando, attraverso le

metodologie e i contenuti proposti, scelte linguistiche relativamente più articolate e appropriate;

• Migliorare le strategie di lettura, sottoponendo agli studenti un’ampia tipologia di testi, in

particolare: narrativa, articoli e brani di tipo tecnico e scientifico.

• Attivare modalità di apprendimento autonome e fondate sulla capacità di stabilire collegamenti

interdisciplinari.

Contenuti disciplinari

I contenuti del corso, da intendersi come contenuti linguistici in senso generale sono stati tratti dai seguenti

testi: “New Opportunities intermediate” ed. Longman 2006 e dal testo “Bio-Chem” ed. Zanichelli 2001.

Alcuni argomenti sono stati approfonditi o integrati attraverso letture e attività tratte dal testo “Biology in

English – Environmental science” ed Zanichelli, adottato per il percorso CLIL. In particolare, sono stati

trattati i seguenti temi:

• Staple diets of the world ( p 144), Meat, Eggs and Fish ( p 150), Fruit and Vegetables ( p 151)

• Aspects and characteristics of Water: Water Supplies, Sources of Water Pollution, Water Hardness..

• Types and causes of water pollution ( photocopy)

• Sources of water pollution ( CLIL p 131-132)

• Global water resources, Water and people, Water and Industry ( CLIL p 25- 29)

• Milk and Dairy products: Varieties of milk ( whole milk, skimmed milk, UHT); how Yoghurt, Butter and

Cheese are made

• The dietary qualities of milk, the methylene blue test- listening and notes

• How Parmigiano Reggiano is made ( students’ projects)

• Alcoholic Fermentation: the making of wine ( photocopy), Wine ( p.171)

• The making of beer- the brewing process ( photocopy)

• Food Poisoning.: main harmful agents; Lead, mercury and cadmium

• Food Preservation ( p.194) Food Packaging and labelling (p. 195)

• Growth requirements for micro-organisms ( photocopy)

• Petroleum: the formation of petroleum and the refining of crude oil ( p 278-279)

• Exxon Valdez Oil spill; Niger Delta Oil; ( CLIL p 145-146)

• Biofuels; corn ethanol- the promise that failed ( CLIL p 122)

• The Haber process ( photocopy)

• The nitrogen cycle, Nitrogen pollution ( CLIL p 58.p60)

• Structure of a bacterial cell; how antimicrobial drugs work and drug resistance ( photocopy)

• Microbial growth in a closed culture, production of Primary and Secondary metabolites ( photocopy)

• Industrial Fermenter technology: continuous and batch culturing ( photocopy)

Altre letture: “Great Expectations” ( C.Dickens) ed. CIDEB step B2.2, letto individualmente, quindi

commentato in classe attraverso attività prevalentemente comunicative e “ Coketown”, brano tratto da

“Hard Times” ( C.Dickens)

Metodologia

Si è cercato di favorire la partecipazione e l’esercizio della lingua straniera privilegiando attività basate

sulle strategie di lettura e sull’esercizio delle competenze interattive.

Le abilità di scrittura sono state esercitate occasionalmente e nella produzione di testi brevi, funzionali al

consolidamento dei contenuti linguistici delle letture.

Per moltiplicare le occasioni di comunicazione in lingua, o semplicemente per socializzare lo svolgimento

di compiti sui testi di lettura, alcune attività sono state svolte in coppia o in piccoli gruppi

Verifiche e criteri di valutazione

Considerando le possibilità offerte dalla metodologia di monitorare in itinere sia l’impegno degli studenti

che il loro profitto, le verifiche sono state limitate al numero minimo stabilito:almeno una interrogazione

approfondita e due prove scritte nel 1quadrimestre; una prova di produzione scritta nel secondo

quadrimestre, integrata da interrogazione e in parte dalla valutazione delle simulazioni di terza prova. Le

prove sono state basate su contenuti approfonditi in classe, relativamente ai quali sono stati valutati sia le

conoscenze che la loro rielaborazione.

Nella valutazione sono stati misurati più aspetti, spesso interdipendenti fra loro, quali: qualità

dell’interazione, correttezza e varietà delle strutture, livelli di approfondimento nella trattazione

dell’argomento e corrispondente varietà e appropriatezza del lessico usato.

La gamma dei voti, ipotizzata dal due al dieci, è stata attribuita nel modo seguente:

2: per evidenziare la totale assenza di impegno o la consegna del compito in bianco

3: per sottolineare la presenza di gravi e ricorrenti lacune grammaticali, associata a rilevanti difficoltà

nell’organizzazione logica del discorso

4: per evidenziare la presenza di gravi lacune grammaticali all’interno di un contesto linguistico comunque

comprensibile o anche rilevanti omissioni di contenuti importanti nella preparazione delle letture

5: per indicare lievi ma frequenti incertezze linguistiche o lessicali, associate a modesto disordine nelle

argomentazioni

6: per indicare a) una competenza linguistica abbastanza sicura e corretta, anche se non particolarmente

ricca e articolata dal punto di vista della fraseologia e del lessico o viceversa; b) una sufficiente

conoscenza del contenuto generale dei brani letti

7: per valorizzare: a) una interazione abbastanza sicura, caratterizzata dall’uso sufficientemente corretto ed

appropriato delle strutture e del lessico; b) una buona conoscenza dei contenuti dei brani letti

8: per valorizzare la capacità di usare la lingua straniera anche in modo personale e creativo, per

esprimere,anche in modo impreciso, approfondimenti critici e per interpretare elementi di complessità

nella lettura dei testi, sia scientifici che letterari

9 e 10: sono riservati alle competenze già indicate per l’otto se generalizzate a tutti i tipi di prove (a quasi

tutte le prove in sede di valutazione finale)

Obiettivi raggiunti

Il numero di ore settimanali, aumentato a 3, ha consentito tempi più distesi per lo svolgimento

delle attività e per molti studenti ha sicuramente favorito acquisizioni più durature nelle

competenze interattive, rispetto alle quali tutti gli studenti hanno evidenziato un relativo miglioramento

rispetto allo scorso anno e al livello iniziale. Pochi studenti hanno mantenuto residue difficoltà in alcune

abilità linguistiche (e.g. produzione scritta), a volte nonostante l’impegno dimostrato o, in altri casi, per

superficialità nell’impegno. La prima simulazione di 3 Prova – 3 domande a risposta aperta- ha in parte

confermato le competenze evidenziate dalle prove di verifica precedenti, in particolare per i livelli di

competenza più che buono, buono o più che sufficiente. Alcune prove (3), anche di studenti di livello

sufficiente in precedenti verifiche, sono risultate lievemente insufficienti, talvolta perché incomplete o

perché superficiali nel contenuto e imprecise dal punto di vista linguistico. Alcuni studenti hanno attribuito

parte dell’insuccesso al fattore tempo o a strategie poco efficaci nel mettere in sequenza le prove di diverse

materie. Anche la seconda simulazione ha evidenziato difficoltà legate alla modalità di verifica, alcune

insufficienze, ma diversamente distribuite rispetto alla prima. I risultati buoni o ottimi di alcuni studenti

sono stati confermati.

MATEMATICA

Prof.ssa Bergamini Giovanna

Obiettivi didattici

L’insegnamento della matematica nella scuola secondaria superiore deve trovare, nella programmazione del quinto

anno, la finalizzazione di tutte le nozioni teorico-operative acquisite nel corso degli anni precedenti, completando

un percorso didattico che si prefigge di sviluppare nel tempo quelle capacità logiche e di astrazione alla base

dell’acquisizione di una metodologia rigorosa nell’approccio alle differenti problematiche disciplinari ed extra-

disciplinari. Allo scopo di rispettare questa premessa, si è ritenuto opportuno dedicare un congruo numero di ore al

ripasso dei contenuti degli anni precedenti in modo tale da consentire ed attuare già in questa prima fase il recupero

di eventuali lacune pregresse. Inoltre, si è sentita la necessità di operare delle scelte tra i temi proposti delle linee

guida ministeriali e concordati con il gruppo di materia e si è optato per quegli argomenti che risultassero

indispensabili per affrontare i concetti successivi. Nella classe un gruppo di studenti è emerso fin da subito come

partecipe e dotato di buone capacità; tuttavia lo studio discontinuo sommato alle difficoltà di comprensione e

rielaborazione dei contenuti, non ha permesso ad una parte di studenti di raggiungere risultati pienamente

soddisfacenti.

Strumenti didattici

Si è utilizzato il testo in adozione di A. Trifone M. Bergamini, G. Barozzi, “Matematica verde” volume 4 secondo

fascicolo, volume 5, con riferimenti anche ai volume 4 primo fascicolo e volume 3, edizione “Zanichelli”

Metodologie

Le lezioni sono state tenute, in una prima fase di presentazione di un argomento nuovo, in modo frontale.

Successivamente gli studenti si sono liberamente avvicendati alla lavagna per esercitarsi a svolgere gli esercizi

descrivendo i relativi passaggi ed esponendone le motivazioni con un linguaggio chiaro e rigoroso. Sono sempre

state date indicazioni sugli esercizi da svolgere in applicazione della parte teorica precedentemente introdotta.

Durante le interrogazioni e nel corso della libera risoluzione di esercizi alla lavagna sono state continuamente

ripassate le nozioni fondamentali affrontate nel corso degli anni precedenti, in modo da evitare uno studio

meccanico e mnemonico e per richiamare ed eventualmente recuperare i concetti più significativi della materia.

Strumenti di verifica e Criteri di valutazione

Sia nel primo che nel secondo quadrimestre sono state effettuate tre prive scritte, di cui una ritenuta valida per

l'orale, ed una interrogazione per tutti gli studenti. Le prove scritte sono state sempre precedute da esercitazioni in

classe e si sono svolte in date programmate; le interrogazioni non sono state programmate. Nella valutazione delle

prove orali si è tenuto conto non solo dell'esattezza di quanto affermato, ma anche della proprietà di linguaggio,

della precisione e della correttezza dell'esposizione degli argomenti richiesti. E' sembrato opportuno, in occasione

della consegna di ogni verifica scritta, dedicare la lezione alla correzione dei singoli esercizi e successivamente

dare agli studenti i necessari chiarimenti sulla valutazione loro assegnata e sul "peso" attribuito agli eventuali errori

od imprecisioni. Le prove di verifica sono state valutate utilizzando la seguente scala docimologica:

Competenze

• Calcolare l'Integrale indefinito di una funzione

Voto Descrizione

1,2,3 Preparazione inesistente

4 Carenze gravi

5 Carenze diffuse ma lievi

6 Possesso delle conoscenze essenziali della maggior parte dei contenuti, espressi in modo

semplice, ma corretto

7 Possesso delle conoscenze essenziali di tutti i contenuti, espresse in modo appropriato

8 Preparazione abbastanza ampia ed articolata

• Utilizzare i diversi metodi di integrazione

• Calcolare ed utilizzare gli integrali definiti

• Risolvere equazioni differenziali

Abilità e capacità

Abilità e capacità minime

• Conoscenza dei concetti, delle regole, delle tecniche di calcolo, degli enunciati dei teoremi

• Comprensione del testo

• Correttezza nell'argomentazione

• Correttezza dei termini

• Correttezza nel calcolo e nell'uso del linguaggio formale della matematica

• Precisione nella rappresentazione di grafici e figure

Ulteriori abilità e capacità

• Applicazione di procedure ed esecuzione di calcoli non banali

• Originalità nella presentazione delle soluzioni

• Esaustività

• Capacità di effettuare collegamenti con altri argomenti.

Abilità e capacità trasversali

• Utilizzo corretto e comprensione del testo scolastico, non solo per gli esercizi, ma anche per l'apprendimento della teoria:

educazione ad una corretta consultazione e ad una vera e propria familiarità con esso

• Riconoscimento ed uso di linguaggi specifici

• Acquisizione di un linguaggio rigoroso, sia per comunicare agli altri le proprie conoscenze, sia per comprendere

correttamente le comunicazioni degli altri

• Acquisizione di un metodo di studio finalizzato ad una assimilazione duratura delle conoscenze

• Programmazione del lavoro individuale

• Esposizione corretta e coerente

Conoscenze

Ripasso della continuità, derivata, differenziale di una funzione in una variabile reale e relativo significato

geometrico; derivate delle funzioni di funzione; derivate delle funzioni inverse delle funzioni goniometriche. Le

primitive di una funzione; l’integrale indefinito: definizione e relative proprietà. Integrazione immediata di alcune

funzioni elementari e di alcune funzioni la cui primitiva è una funzione di funzione. Integrazione per sostituzione.

Integrazione per parti, con dimostrazione della formula. Integrazione delle funzioni razionali fratte. Problema della

misura dell'area di un trapezoide. Integrale definito: definizione e relative proprietà. Teorema della media; la

funzione integrale; il teorema fondamentale del calcolo integrale (di Torricelli-Barrow) con dimostrazione; la

formula fondamentale del calcolo integrale (di Leibniz-Newton) con dimostrazione. Applicazioni dell'integrale

definito: calcolo di aree di superfici piane. Integrali impropri su intervalli limitati e su intervalli illimitati. Concetti

generali sulle equazioni differenziali; le equazioni differenziali del primo ordine: problema di Cauchy, equazioni del

tipo y'=f(x), equazioni a variabili separabili, equazioni omogenee, equazioni lineari omogenee e complete;

equazioni differenziali del secondo ordine.

Nella valutazione delle prove orali si è tenuto conto non solo dell'esattezza di quanto affermato, ma anche della

proprietà di linguaggio, della precisione e della correttezza dell'esposizione degli argomenti richiesti. E' sembrato

opportuno, in occasione della consegna di ogni verifica scritta, dedicare la lezione alla correzione dei singoli

esercizi e successivamente dare agli studenti i necessari chiarimenti sulla valutazione loro assegnata e sul "peso"

attribuito agli eventuali errori od imprecisioni.

Le prove di verifica sono state valutate utilizzando la seguente scala docimologica:

voto Descrizione

1,2,3

Preparazione inesistente

4

Carenze gravi

5

Carenze diffuse, ma lievi

6 Possesso delle conoscenze essenziali della maggior parte dei contenuti, espressi in modo semplice, ma

corretto.

7

Possesso delle conoscenze essenziali di tutti i contenuti, espresse in modo appropriato

8

Preparazione abbastanza ampia ed articolata

9

Preparazione approfondita e linguaggio preciso

10

Preparazione molto approfondita, linguaggio ricco e preciso

Competenze

• Calcolare l'Integrale indefinito di una funzione

• Utilizzare i diversi metodi di integrazione

• Calcolare ed utilizzare gli integrali definiti

• Risolvere equazioni differenziali

Abilità e capacità

Abilità e capacità minime

• Conoscenza dei concetti, delle regole, delle tecniche di calcolo, degli enunciati dei teoremi

• Comprensione del testo

• Correttezza nell'argomentazione

• Correttezza dei termini

• Correttezza nel calcolo e nell'uso del linguaggio formale della matematica

• Precisione nella rappresentazione di grafici e figure

Ulteriori abilità e capacità

• Applicazione di procedure ed esecuzione di calcoli non banali

• Originalità nella presentazione delle soluzioni

• Esaustività

• Capacità di effettuare collegamenti con altri argomenti.

Abilità e capacità trasversali

• Utilizzo corretto e comprensione del testo scolastico, non solo per gli esercizi, ma anche per

l'apprendimento della teoria: educazione ad una corretta consultazione e ad una vera e propria familiarità

con esso

• Riconoscimento ed uso di linguaggi specifici

• Acquisizione di un linguaggio rigoroso, sia per comunicare agli altri le proprie conoscenze, sia per

comprendere correttamente le comunicazioni degli altri

• Acquisizione di un metodo di studio finalizzato ad una assimilazione duratura delle conoscenze

• Programmazione del lavoro individuale

• Esposizione corretta e coerente

Conoscenze

Ripasso della continuità, derivata, differenziale di una funzione in una variabile reale e relativo significato

geometrico; derivate delle funzioni di funzione; derivate delle funzioni inverse delle funzioni goniometriche.

Le primitive di una funzione; l’integrale indefinito: definizione e relative proprietà.

Integrazione immediata di alcune funzioni elementari e di alcune funzioni la cui primitiva è una funzione di

funzione.

Integrazione per sostituzione.

Integrazione per parti, con dimostrazione della

formula. Integrazione delle funzioni razionali fratte.

Problema della misura dell'area di un trapezoide. Integrale definito: definizione e relative proprietà. Teorema

della media; la funzione integrale; il teorema fondamentale del calcolo integrale (di Torricelli- Barrow) con

dimostrazione; la formula fondamentale del calcolo integrale (di Leibniz-Newton) con dimostrazione.

Applicazioni dell'integrale definito: calcolo di aree di superfici piane.

Integrali impropri su intervalli limitati e su intervalli illimitati.

Concetti generali sulle equazioni differenziali; le equazioni differenziali del primo ordine: problema di

Cauchy, equazioni del tipo y'=f(x), equazioni a variabili separabili, equazioni omogenee, equazioni lineari

omogenee e complete; equazioni differenziali del secondo ordine.

TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI

Prof. Turci Lorenzo, Prof. Arletti Roberto

Obiettivi didattici

Le tematiche affrontate durante il corso di Tecnologie Chimiche Industriali riguardano le operazioni unitarie

di separazione e la realizzazione delle reazioni chimiche a livello industriale.

La progettazione ed il dimensionamento delle apparecchiature impiegate prevede sempre lo studio delle leggi

chimico-fisiche relative e la successiva applicazione dei bilanci di materia e di energia.

Nello studio degli impianti chimici, l’analisi degli aspetti termodinamici e cinetici consente una visione

articolata della problematica industriale, finalizzata alla produzione di sostanze chimiche ed allo studio di

particolari tematiche ambientali, come ad esempio la depurazione delle acque.

Si desidera incoraggiare una formazione non mnemonica, ma il più possibile legata alla comprensione ed alla

assimilazione della stretta correlazione esistente fra gli aspetti teorici e quelli applicativi.

Il corso di Tecnologie Chimiche Industriali è stato svolto nel rispetto delle finalità e degli obiettivi descritti

nel documento di programmazione, cercando di utilizzare anche i contenuti appresi nelle diverse discipline

chimiche durante tutto il triennio di studi, al fine di poter affrontare con approccio attivo e critico gli

argomenti proposti.

Per quello che riguarda la preparazione teorica, fondamentale nella comprensione dei processi chimici

condotti a scala industriale, va evidenziato che nel secondo biennio e nel quinto anno non è più presente un

corso di Chimica Fisica i cui contenuti sono stati svolti dalle diverse discipline di indirizzo in relazione agli

argomenti svolti in ciascuna di queste.

Gli studenti, nel loro complesso, hanno seguito le lezioni in modo costruttivo e generalmente attento, anche se

talvolta la partecipazione è apparsa poco attiva, manifestando ugualmente un certo interesse nei confronti

delle problematiche affrontate. La maggior parte della classe è in grado di misurarsi in modo corretto con i

problemi di progetto proposti, applica in modo sufficientemente sicuro le procedure studiate, opera scelte

corrette ed utilizza una terminologia appropriata. Lo studio si è evidenziato per lo più come continuativo,

anche se talvolta finalizzato. Diversi studenti hanno raggiunto risultati che possono essere definiti buoni;

alcuni studenti hanno evidenziato qualità eccellenti. Per altri casi è possibile dire che complessivamente si

sono raggiunti gli obiettivi minimi. Attualmente pochi studenti non hanno purtroppo raggiunto una

preparazione pienamente sufficiente ed hanno una conoscenza lacunosa; tali difficoltà sono collegate

principalmente ad uno studio discontinuo e superficiale.

Per quello che riguarda le rappresentazioni grafiche degli impianti si è notata una discreta autonomia di

progettazione ed una sufficiente capacità di organizzazione del lavoro di elaborazione grafica, anche se alcuni

hanno evidenziato una certa lentezza dell’esecuzione e non trascurabili lacune di fondo.

Strumenti didattici

Per tutti gli argomenti svolti il testo di riferimento è “Tecnologie Chimiche Industriali” – S. Natoli e M.

Calatozzolo – EDISCO – Vol. III

In parallelo è stata utilizzata una dispensa ad uso interno fornita dall’insegnante.

Per quanto riguarda il disegno degli impianti chimici si sono utilizzate dispense ad uso interno all’Istituto.

Metodologie

Il corso di Tecnologie Chimiche Industriali di quinta si articola su sei ore settimanali, di cui due in copresenza

con l’insegnante tecnico pratico. Le lezioni si sono svolte in modo frontale.

I contenuti delle lezioni teoriche sono collegati ad operazioni unitarie (distillazione, assorbimento, stripping,

estrazione), a petrolio e petrolchimica, a fermentazioni industriali.

Lo studio delle operazioni unitarie dell’industria chimica completa quello iniziato in terza ed in quarta,

avendo alcuni elementi comuni: la conoscenza delle leggi relative all’equilibrio coinvolto, i bilanci di materia

e di energia, la definizione delle rette di lavoro e di equilibrio, la scelta delle condizioni operative e lo studio

delle apparecchiature. Tali elementi hanno lo scopo di consentire agli studenti una più semplice assimilazione

dei concetti generali e di fornire loro, al contempo, un’autonomia nell’ambito delle condizioni di progetto.

La risoluzione degli esercizi numerici, svolti a casa e in classe, è una fase indispensabile per il

consolidamento delle conoscenze derivanti dallo studio teorico; inoltre costituisce un concreto strumento di

autovalutazione per lo studente. Gli esercizi sono stati affrontati seguendo lo stesso approccio logico e

creando modalità di risoluzione standardizzate. L’industria del saccarosio, facente parte del programma

ministeriale di quarta, potrebbe essere inserito quale esempio di applicazione dell’estrazione solido-liquido,

ma non è stato affrontato per motivi di tempo, preferendo invece gli aspetti biotecnologici delle fermentazioni

industriali.

Anche per quanto riguarda lo studio di processi di rilevanza industriale si è cercato di seguire un filone

comune. L’industria del petrolio e la petrolchimica consentono infatti di affrontare lo studio della

realizzazione di una reazione chimica a livello industriale. Dopo aver definito lo scopo dei processi analizzati

e studiato le relative reazioni coinvolte si sono esaminati sia gli aspetti termodinamici che quelli cinetici, la

cui sinergia permette l’individuazione delle condizioni operative: in particolare è stata costantemente

sottolineata l’importanza della catalisi e del meccanismo di reazione. Infine, quando possibile

compatibilmente con la tempistica e la finalità del corso, sono stati descritti gli impianti industriali mediante

schemi a blocchi.

Infine lo studio delle fermentazioni industriali, si sviluppa su due livelli. Il primo coinvolge aspetti generali

riguardanti il confronto fra materie prime, condizioni operative e obiettivi delle fermentazioni e dell’industria

chimica; il secondo riguarda esempi applicativi. Per motivi di tempo non si è affrontato né lo studio della

cinetica di accrescimento dei microrganismi impiegati nelle biotecnologie né del dimensionamento dei

bioreattori. Al momento attuale l’argomento non è ancora stato completato.

Nelle ore di compresenza tra il docente e l’insegnante tecnico pratico si è svolto il lavoro relativo alla stesura

degli impianti chimici iniziato nelle due classi precedenti e si è richiesto agli studenti di misurarsi

autonomamente con i diversi problemi di progetto.

Le lezioni di disegno sono state tenute dall’insegnante tecnico pratico su argomenti attinenti alla parte di

programma in corso, gli schemi grafici degli impianti chimici sono stati svolti manualmente dagli studenti in

parte in classe e in parte a casa e corretti successivamente in classe nelle ore tecnico pratiche.

Relativamente al controllo delle operazioni unitarie sono stati esaminati i possibili modi e la loro

applicazione: non essendo disponibile nessuna dotazione di laboratorio, visto che la scuola non ha a

disposizione nessuna aula adibita specificamente a laboratorio tecnologico, per le esperienze pratiche, questa

parte del programma è stata svolta interamente in classe con la trattazione di esempi ed il relativo svolgimento

delle modellizzazione matematica associata (solo per casi semplici).

Strumenti di verifica e Criteri di valutazione

Le verifiche scritte si proponevano di valutare la conoscenza degli aspetti teorici mediante domande aperte o

a test, la conoscenza delle operazioni unitarie e dei relativi controlli mediante risoluzione di esercizi numerici

e la stesura di prove grafiche. Esse sono state sempre precedute da esercitazioni consegnate agli studenti come

compito da svolgere a casa o direttamente in classe, poi corrette e discusse in classe. Si sono sempre svolte in

date preventivamente concordate con gli studenti. Per motivi di tempo alcune di esse si sono ritenute valide

per l’orale.

Per il disegno si sono verificate le abilità degli studenti mediante prova grafica in classe relativa

all’argomento trattato che è sempre stato parallelo al programma teorico.

Durante l’anno si effettuano inoltre verifiche più complesse, mirate direttamente alla preparazione della

seconda prova d’esame. Tale svolgimento è necessario per consentire agli studenti di misurarsi direttamente

con le eventuali difficoltà (anche emotive) connesse allo svolgimento di una prova più articolata rispetto alle

comuni verifiche scritte.

La prima simulazione, della durata di quattro ore, ha avuto come oggetto di valutazione argomenti teorici e

applicativi svolti durante il primo quadrimestre (distillazione, assorbimento e stripping).

E’ ancora da programmare una seconda simulazione di rappresentazione grafica e calcoli relativi al

dimensionamento degli impianti di estrazione in relazione ai processi di fermentazione industriale.

La valutazione globale degli studenti ha tenuto in considerazione il grado di raggiungimento degli obiettivi

didattici disciplinari (livello di conoscenza, competenze e capacità), l’interesse, la partecipazione e l’impegno

dimostrato.

Contenuti

La distillazione

Ripasso relativo alla trasmissione di calore ed al dimensionamento degli scambiatori di calore.

Studio dell’equilibrio liquido-vapore per liquidi puri e miscele di liquidi a comportamento ideale. Legge di

Dalton e legge di Raoult. Diagramma isotermo ed isobaro. Curva di equilibrio (x-y). La volatilità relativa �.

Scelta della temperatura e della pressione operativa.

Deviazioni dalla legge di Raoult. Azeotropo di minimo e di massimo; confronto con l’andamento di miscele

binarie ideali dei diagrammi isotermo, isobaro e della curva di equilibrio.

Rettifica continua. Bilanci di materia totale e parziale. Ipotesi di Mc Cabe & Thiele. Bilancio di materia e di

energia al piatto generico e costanza delle portate molari nei tronchi. Bilancio di materia al tronco di

arricchimento e di esaurimento: equazioni delle rette di lavoro ai tronchi. Il rapporto di riflusso R. Influenza

delle condizioni fisiche dell’alimentazione: significato del parametro q ed equazione della q-line. I traffici in

colonna. Determinazione grafica del numero degli stadi. Scelta del rapporto di riflusso effettivo. Bilanci

termici al condensatore e al ribollitore.

Caratteristiche generali delle colonne di rettifica. Efficienza della colonna e condizioni di malfunzionamento.

Diametro della colonna. Confronto fra colonne a piatti e a riempimento.

Condensazione parziale dei vapori di testa. Tagli laterali. Sola descrizione di:

• rettifica con solo tronco di arricchimento e di esaurimento;

• distillazione di equilibrio (flash);

• rettifica discontinua a R costante e variabile;

• distillazione discontinua a singolo stadio (differenziale);

• distillazione estrattiva e distillazione azeotropica della miscela acqua-etanolo, schema di impianto.

Liquidi totalmente immiscibili. Diagramma di Hausbrand. Distillazione in corrente di vapore. Bilanci di

materia.

Schema, completo di regolazioni essenziali, di: rettifica continua, con condensazione parziale e totale, con

solo tronco di esaurimento o di arricchimento, distillazione discontinua, distillazione in corrente di vapore

continua e discontinua.

Petrolio e Petrolchimica

Materie prime e building blocks: l’albero della chimica.

Ipotesi sulla genesi del petrolio. Costituzione dei giacimenti, tecniche di prospezione del sottosuolo: cenni.

Estrazione del greggio, trattamento immediato, trasporto.

Caratteristiche fisiche e composizione chimica del petrolio. Problematiche ambientali.

Industria petrolifera e petrolchimica. La raffinazione del petrolio: usi delle principali frazioni. Distillazione a

pressione atmosferica (topping): schema dell’impianto. Distillazione a pressione ridotta del residuo del

topping (vacuum): schema dell’impianto.

Reazioni di cracking. Aspetti termodinamici: il diagramma di Francis. Variabili operative. Il cracking

catalitico. Il catalizzatore di cracking: proprietà, evoluzione, selettività per forma, meccanismo di catalisi.

Considerazioni impiantistiche generali: processi a letto fluido (FC).

Le benzine. Potere indetonante e numero di ottano. Metodi per aumentare il numero di ottano: catalisi

negativa e reforming.

Reforming catalitico. Reazioni promosse. Considerazioni termodinamiche e scelta delle variabili operative.

Il catalizzatore di reforming e la scelta del reattore. Schema dell’impianto di platforming.

Steamcracking. Scelta delle variabili operative. Ruolo del vapor d’acqua. Il quench. Lettura e comprensione

dello schema dell’impianto.

Assorbimento e Stripping

Assorbimento. Solubilità di gas nei liquidi: la legge di Henry e le soluzioni diluite ideali. Il trasporto

all’interfaccia: cenni. Scelta delle condizioni operative di pressione e temperatura; scelta del solvente.

Bilancio di materia ed equazione della retta di lavoro: il rapporto molare. Considerazioni sul rapporto L/G.

Calcolo grafico del numero di stadi.

Stripping. Scelta della temperatura e della pressione operative. Bilancio di materia ed equazione della retta di

lavoro. Rapporto L/G. Calcolo grafico del numero di stadi.

Apparecchiature per assorbimento e stripping: colonne a riempimento. Abbinamento dell’impianto di

assorbimento e di stripping.

Schema di processo, con controlli essenziali, di assorbimento e stripping, separati e combinati.

Polimeri sintetici

Introduzione ai composti macromolecolari: terminologia, nomenclatura, struttura, configurazione e

conformazione. Confronto fra polimerizzazione a stadi e a catena. Configurazione e stereoregolarità. Curva di

trazione e classificazione dei polimeri: resine, fibre, plastomeri ed elastomeri. I copolimeri: cenni.

Temperatura di transizione vetrosa.

Tecniche di polimerizzazione: in massa, in soluzione, in emulsione e in sospensione.

Polimerizzazione radicalica. Stadi di inizio, propagazione, terminazione e trasferimento. Produzione di

LDPE: caratteristiche del polimero, condizioni operative e schema dell’impianto.

Polimerizzazione cationica. Produzione di poliisobutene e di gomma butile. Applicazioni degli elastomeri.

Polimerizzazione anionica convenzionale. Polimerizzazione anionica coordinata: il catalizzatore di Ziegler-

Natta. Polimeri prodotti mediante polimerizzazione anionica coordinata: HDPE e PP isotattico.

Policondensazione. Sintesi del nylon 6,6; preparazione dei monomeri e condizioni operative. Il PET.

Estrazione con solventi

Generalità sull’estrazione con solventi: condizioni operative, scelta del solvente. Rappresentazione di sistemi

ternari.

Estrazione solido-liquido. Diagramma ternario per la rappresentazione grafica del sistema e del processo di

estrazione. Le rette di equilibrio. La regola della leva. Singolo stadio: bilancio di massa parziale e globale.

Multistadio a correnti incrociate e in controcorrente: calcolo grafico del numero di stadi.

Estrazione liquido-liquido. Diagramma ternario per la rappresentazione grafica del sistema e lacuna di

miscibilità: cenni.

Solventi completamente immiscibili. Stadio multiplo in controcorrente: bilancio di massa e calcolo grafico

del numero di stadi.

Schema di processo, con controlli essenziali, dell’estrazione con solvente.

Processi basati sulle biotecnologie

Introduzione alle biotecnologie. Confronto con l’industria chimica. Principali tipi di bioreattori; parametri e

variabili controllate.

Fermentazione alcolica ed usi del bioetanolo: materie prime, microrganismi impiegati, condizioni operative,

impianto di produzione.

Produzione di penicilline. Materie prime, inoculo e precursori. Penicillina G: impianto di produzione. Schemi

degli impianti ed elementi di controllo e regolazione applicati ai fermentatori e ai digestori.

La problematica delle acque

Schema generale degli impianti di depurazione delle acque reflue civili. I fanghi attivi. Rimozione dei

nutrienti. I fanghi. Schema di un impianto di depurazione aerobica delle acque, con relativi controlli.

Digestione anaerobica e produzione di biogas: microrganismi coinvolti, condizioni operative, il digestore

anaerobico.

Controllo automatico e regolazione dei processi (modulo di 8 ore)

Cenni introduttivi e generale alle regolazioni.

Concetto di comportamento dinamico e relativa introduzione delle funzioni simulatrici i vari disturbi.

Definizioni di risposta transitoria e di risposta alla frequenza.

Spiegazione dei concetti caratterizzanti i vari processi quali: ricettività C, resistenza R, tempo morto �d,

ordine del processo, proprietà o meno di essere dotati di autoequilibrio. Definizione di guadagno statico.

Risoluzione dubbi inerenti gli argomenti svolti con esempi ed esercizi svolti in classe.

Studio simulato del comportamento dei processi in risposta a differenti perturbazioni (gradino, rampa,

sinusoide).

Rappresentazione grafica ed analitica di processi dotati di autoequilibrio soggetti all’azione di disturbi

simulati al fine di dedurne il comportamento caratteristico con le seguenti caratteristiche: processi con solo

tempo morto, processi di ordine 0, del I° ordine con relativa introduzione della costante di tempo �, del II°

ordine e superiore.

Possibilità di ricondurre i processi di ordine superiore al II° a processi del primo con un tempo morto

equivalente �e.

Delle parti che seguono l’insegnante ha ritenuto opportuna una trattazione quasi esclusivamente a carattere

descrittivo limitandosi alla sola discussione grafica.

Rappresentazione grafica di processi non dotati di autoequilibrio soggetti all’azione di disturbi simulati al

fine di dedurne il comportamento caratteristico con le seguenti caratteristiche.

Possibilità di ricondurre i processi di ordine superiore al I° a processi del primo con un tempo morto

equivalente �e.

Studio dei regolatori: proporzionale, integrale e derivativo e relative combinazioni dei medesimi.

Studio simulato del comportamento dei regolatori in risposta a differenti variazioni della variabile controllata.

Introduzione dei concetti di: set-point, scostamento massimo, scostamento residuo o off-set.

Elencazione delle varie tipologie di regolazioni applicabili ai processi industriali quali: retroazione, in avanti,

in cascata, di rapporto, adattiva, selettiva. Studio approfondito della sola tipologia di retroazione con

introduzione della rappresentazione schematica dell’anello e relativa specifica degli apparati necessari al

realizzo pratico della medesima. Spiegazione del: sensore, convertitore, trasduttore, regolatore e organo

attuatore.

Elencazione delle tipologie di regolatori e della relativa catalogazione come: on plant, remoti, piuttosto che

diretti o indiretti, continui o discontinui. Studio simulato del comportamento dei vari regolatori a fronte di

perturbazioni applicate ai vari processi. Rappresentazione grafica di un regolatore di tipo discontinuo e

introduzione al concetto di azione del regolatore. Evoluzione del regolatore discontinuo con l’incremento

delle zone di risposta portato al limite al comportamento di un regolatore di tipo continuo. Regolatori continui

e relativa rappresentazione dell’azione associata. Studio del regolatore di tipo proporzionale P e relativa

rappresentazione grafica del comportamento. Studio del regolatore di tipo integrale I e relativa

rappresentazione grafica del comportamento. Studio del regolatore di tipo derivativo D e relativa

formulazione rappresentazione grafica del comportamento. Studio dei regolatori ottenuti come combinazione

dei precedenti: PI; PD; PID.

Determinazione dei parametri caratterizzanti un processo in retroazione in funzione dei vari tipi di regolatori

scelti per automatizzare il processo.

Cenni sui differenti tipi di regolazione associati a processi continui (in avanti, a cascata, di rapporto, selettiva,

adattiva).

CHIMICA ORGANICA e BIOCHIMICA

Prof.ssa Balestrazzi Brunella, Prof.ssa Grande Antonietta

FINALITA’ EDUCATIVE GENERALI

Il corso è finalizzato:

• alla conoscenza dei principi su cui si basa la biochimica del metabolismo cellulare, sia dal punto di vista

enzimatico che catabolico e anabolico;

• alla conoscenza delle principali fermentazioni di uso industriale e dei microorganismi coinvolti

• all’apprendimento di metodi di analisi microbiologica di aria, acqua e alimenti.

• al conseguimento di abilità manuali di laboratorio per quanto riguardale tecniche indispensabili in un

laboratorio microbiologico, come i microscopi ottici, la tecnica sterile, l’utilizzo di antibiogrammi, di

colorazioni, di indagini enzimatiche.

COMPETENZE SPECIFICHE

Il corso di studi di chimica delle fermentazioni deve portare al conseguimento delle seguenti competenze

specifiche:

• Mantenere una mentalità critica e scientifica

• Saper riconoscere le principali vie metaboliche cellulari distinguendo tra cellule procariote ed

eucariote

• Acquisire autonomia e sicurezza nelle operazioni manuali di un laboratorio microbiologico nel

rispetto consapevole delle principali norme di sicurezza

• Saper eseguire esperienze significative e saper relazionare in forma tabellare i risultati ottenuti.

• Definire le principali caratteristiche funzionali di microorganismi principalmente impiegati nei

processi fermentativi industriali

• Saper analizzare dal punto di vista microbiologico matrici di tipo alimentare e non.

METODOLOGIA DIDATTICA

Le lezioni si sono svolte aula, prevedendo un primo momento di spiegazione frontale, a cui sono seguite le

esperienze di laboratorio.

L’organizzazione didattica del lavoro svolto in laboratorio è stata omogenea per tutta la classe con tempi di

esecuzione prefissati per ciascun argomento; gli alunni hanno lavorato a gruppi di due. Nelle ore di

laboratorio il ruolo dei due docenti è stato di completa collaborazione e interscambio per quanto riguarda

l’insegnamento e l’assistenza degli alunni. L’organizzazione pratica delle esperienze di laboratorio e le

spiegazioni dei relativi principi teorici, sono state affidate all’insegnante tecnico-pratico.

METODOLOGIA CLIL:

Si sono effettuate all’inizio del capitolo sugli acidi nucleici e delle cellule lezioni CLIL, si sono poi

effettuate letture in lingua sul metabolismo e le mutazioni. Gli studenti hanno preparato brevi lezioni sui

singoli cromosomi e summaries sul capitolo di microbiologia in lingua inglese. Durante l’anno si sono

somministrate soltanto verifiche in inglese, lasciando come facoltativa la risposta in lingua.

STRUMENTI

Dispense delle due insegnanti (di teoria e di laboratorio), materiale di consultazione a disposizione nei

laboratori.

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Le verifiche sono state prevalentemente scritte, soprattutto per l’esiguità del tempo a disposizione, e anche

per avere il quadro completo della preparazione degli studenti. Le verifiche orali sono state effettuate per gli

studenti che hanno manifestato difficoltà di apprendimento e necessità di recupero. La valutazione

complessiva del lavoro svolto in laboratorio è stata effettuata con le modalità sotto riportate, che hanno

concorso con le altre prove specifiche di verifica degli argomenti teorici per definire il voto unico da

esprimere in pagella.

• Apprendimento delle tecnologie e delle tecniche dal punto di vista della manualità specifica in laboratorio.

• Capacità e autonomia organizzativa, rispetto delle norme di sicurezza e comportamento in laboratorio.

• Quantità del lavoro effettivamente svolto nei tempi prestabiliti, tenendo conto di volta in volta di casi

particolari che si possono presentare (assenze prolungate, imprevisti di vario genere non attribuibili a

negligenze degli alunni ecc.).

• Nel secondo quadrimestre una simulazione di terza prova si è svolta con contenuti di laboratorio. La gamma

dei voti si è estesa dall’uno al dieci; sei rappresenta la sufficienza.

VOTO

Giudizio Sintetico

1-2 Conoscenze e Competenze nulle, mancanza assoluta di capacità operative autonome

3 Conoscenze con carenze gravissime, competenze inconsistenti,

capacità operative assolutamente non autonome

4 Conoscenze con gravi lacune e mancanza di orientamento, competenze decisamente

insufficienti e superficiali, capacità operative insufficienti, necessità di sostegno

5 Conoscenze con carenze diffuse ma lievi, capacità operative minime, competenze di

base non completamente raggiunte

6 Conoscenze e competenze di base raggiunte, espresse in modo semplice, ma

sostanzialmente corretto. Minima capacità di rielaborazione autonoma dei concetti

7 Conoscenze abbastanza articolate, competenze di base superate con capacità di

autonomia e di correlazioni discrete

8 Piena conoscenza e comprensione dei contenuti, abilità critica sviluppata. Linguaggio

corretto e preciso, capacità di rielaborazione personale, competenze trasversali ben

sviluppate

9-10 Capacità di elaborazione personale ed esposizione con linguaggio ricco, articolato e

preciso; forte creatività e capacità di approfondimento personale. Competenze

trasversali ricche e articolate. Capacità di rapportarsi al gruppo classe in modo positivo

e collaborativo

Le prove di verifica hanno accertato:

• il livello medio delle conoscenze, abilità e competenze

• la capacità di applicazione delle conoscenze a problemi di difficoltà crescente

• l’efficacia dell’insegnamento e della programmazione

• la necessità di interventi di recupero e/o sostegno

CONTENUTI

A) BIOMOLECOLE

A.1) Ripasso di CARBOIDRATI, LIPIDI, AMMINOACIDI, PEPTIDI e PROTEINE

strutture e metodi di analisi; esercizi di ripasso e verifica

A.2) NUCLEOTIDI e ACIDI NUCLEICI

Nucleosidi e Nucleotidi. Struttura primaria degli acidi nucleici DNA, RNAm, RNAt, RNAr.

Struttura secondaria e terziaria del DNA: cromosomi e cromatina. Struttura secondaria degli RNAt: CODON

e ANTICODON. Appaiamento delle basi complementari A-T (U), C-G.

A.3) ENZIMI

Nomenclatura e classificazione. Struttura, cofattori e coenzimi. Siti attivi e modelli relativi.

Cinetica enzimatica: equazione di MICHAELIS-MENTEN e di LINEWEAVER-BURKE e grafici relativi.

Affinità dell'enzima per il substrato e KM. Influenza della temperatura, del pH e delle forze fluide sull’attività

enzimatica.

Inibizione competitiva, non competitiva ed incompetitiva, grafici ed equazioni relative.

Enzimi con più di un substrato: reazioni a spostamento singolo e a spostamento doppio.

ENZIMI ALLOSTERICI: modello di Monod, modello di Koshland. Zimogeni ed

Isoenzimi.

Cenni alle tecniche di immobilizzazione enzimatica.

B) METABOLISMO E BIOCHIMICA DELLE FERMENTAZIONI

B.1) CELLULA PROCARIOTA ed EUCARIOTA: caratteristiche distintive.

Classificazione dei viventi e cenni di evoluzione. Cicli biogeochimici: ciclo dell'azoto, dell'ossigeno, del

carbonio, dello zolfo, del fosforo.

Batteri: morfologia delle cellule e delle colonie. Struttura della parete batterica nei Gram+ e nei Gram-.

Flagelli, pili, capsula, membrana cellulare, citoplasma e loro funzioni. Spore batteriche. Riproduzione

batterica. Funghi e lieviti, classificazione e metodi di riproduzione. Virus: struttura e cicli vitali litico e

lisogenico

B.2) METABOLISMO

Concetto di energia libera cellulare. ATP e reazioni accoppiate. Fasi del catabolismo: idrolisi, fermentazione,

respirazione. Catabolismo anaerobio ed aerobio dei carboidrati. Glicolisi e fermentazioni alcoolica e

omolattica , fermentazione acetica, e propionica.

Respirazione: ciclo di KREBS, via finale comune e ciclo anfibolico. Fosforilazione ossidativa e sintesi

aerobia dell’ATP. ATP sintasi. Reazione globale e resa energetica. Catabolismo dei trigliceridi: idrolisi e

fermentazione intracellulare: la � ossidazione, resa energetica. Eliminazione dell’azoto: organismi

ammoniotelici, ureotelici, uricotelici.

Metabolismo del DNA e anabolismo delle proteine:

Duplicazione del DNA: modello semiconservativo, enzimi coinvolti.

Fasi: inizio e origini di duplicazione, girasi, elicasi, topoisomerasi e proteine ssb,primari e primer,

allungamento, filamento leader e filamento ritardato, frammenti di Okazaki, richiesta energetica,

terminazione con eliminazione dei primers e polimerizzazione dei nicks, accorciamento dei cromosomi

eucarioti e teleomerasi.

Trascrizione: Fasi (inizio con promoter ed operatore, allungamento,terminazione � dipendente e �

indipendente), enzimi coinvolti, processi di maturazione dell’RNAm nelle cellule eucariote: splicing,

capping, tagging. Traduzione e sue fasi: attivazione degli AA e loro legame ai ripettivi RNAt, inizio sul

ribosoma, posizionamento con appaiamento codon-anticodon, allungamento con traslocazione, terminazione

della sintesi proteica: meccanismo e richiesta energetica. Codice genetico e suo significato.

Regolazione genetica della sintesi proteica: enzimi costitutivi, inducibili e repressibili. Teoria dell’OPERON.

Regolazione enzimatica del metabolismo: ruolo degli enzimi allosterici come regolatori: inibizione da feed-

back.

B.3) GENETICA E RIPRODUZIONE

Cenni di ripasso delle fasi della mitosi e della meiosi. Cenni di genetica mendeliana: caratteri dominanti e

caratteri recessivi; alleli, cromosomi omologhi. Genotipo e fenotipo e loro variazioni: mutazioni e loro

classificazione.

Mutazioni aspecifiche e specifiche: trasformazione, coniugazione, trasduzione, fusione cellulare nei batteri.

PCR e tecnica del DNA ricombinante, cenni.

C) INDUSTRIA DELLE FERMENTAZIONI

C.1) SCHEMA GENERALE DI UN PROCESSO FERMENTATIVO

Attivazione e preparazione dell’inoculo, prefermentatori, substrati utilizzati, controlli.

C.2) PROCESSI DISCONTINUI (BATCH) e SEMICONTINUI

Curva di crescita e sue fasi: fase di latenza, di crescita esponenziale, stazionaria, di declino. Fermentazioni: I°,

II°, III° tipo e loro andamento grafico; trofofase e idiofase.

Metaboliti primari e metaboliti secondari: antibiotici. Classificazione. Ceppi produttori. Fenomeno della

resistenza.

Accrescimento in colture miste: neutralismo, mutualismo, competizione, commensalismo, predazione,

parassitismo, sinergismo.

C.3) FERMENTAZIONI DI INTERESSE INDUSTRAILE

La produzione di antibiotici. Le penicilline e le cefalosporine. La fermentazione lattica. La produzione di

acido citrico e di SCP. La fermentazione metanica.

D) LABORATORIO

D.1) LA SICUREZZA NEL LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA

Norme generali di prevenzione e protezione da agenti biologici.

Organizzazione del lavoro. Lavorare con tecnica sterile. Siglare i recipienti di semina. Conservazione del

materiale. Smaltimento dei rifiuti.

D.2) IL MICROSCOPIO

Il microscopio ottico composto in campo chiaro: potere di ingrandimento e di risoluzione.

Osservazione di vetrini con protozoi, funghi, muffe, lieviti e batteri con obbiettivi a secco e con obbiettivo ad

immersione in olio.

D.3) I TERRENI DI COLTURA

Generalità e sistemi di classificazione.

I componenti dei terreni di coltura: peptoni, carboidrati, indicatori, sali, agenti selettivi, agenti solidificanti,

arricchimenti, composti cromogenici e fluorogenici.

Preparazione di un terreno di coltura: per pesata dei singoli componenti e per pesata della polvere disidratata

già precostituita.

D.4) IL CONTROLLO DEI MICRORGANISMI CON METODI FISICI E CHIMICI

Generalità, definizione dei termini: sterilizzazione, disinfezione, agenti antimicrobici con suffisso –cida e –

statico.

Controllo con metodi fisici: calore umido e calore secco.

Calore umido: ebollizione a 100°C, vapore sotto pressione.

Calore secco: in stufa a 170°C, arroventamento su fiamma, flambatura su fiamma.

Filtrazione: membrane filtranti, cappe a flusso laminare.

Radiazioni: raggi UV, radiazioni ionizzanti.

Antibiogramma con agenti chimici: antisettici e disinfettanti. Antibiogramma

con chemioterapici e antibiotici

D.5)LE TECNICHE DI SEMINA

In piastra con terreno solido: mediante inclusione e mediante strisciamento.

In provetta con terreno solido: mediante strisciamento su terreno a becco di clarino. In

provetta con terreno liquido: mediante dispersione.

D.6)L’ANALISI QUALITATIVA DEI MICRORGANISMI

A ciascun gruppo di alunni è stato assegnato uno dei seguenti ceppi batterici puri: Bacillus cereus,

Enterococcus faecalis, Escherichia coli, Klebsiella oxytoca, Micrococcus luteus, Proteus vulgaris,

Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus, Streptococcus bovis.

Le caratteristiche morfologiche delle colonie in piastra, in provetta con terreno a becco di clarino e in provetta

in terreno liquido.

Le caratteristiche morfologiche delle cellule vegetative: preparazione di un vetrino a fresco; preparazione di

un vetrino mediante colorazione semplice basica e acida; preparazione di un vetrino mediante colorazione

differenziale di Gram; osservazioni con microscopio ottico con obbiettivi a secco e con obbiettivo ad

immersione in olio.

Le condizioni di crescita batterica: effetto della temperatura; effetto della concentrazione di ossigeno; effetto

degli antisettici e dei disinfettanti; effetto dei chemioterapici.

Le attività biochimiche enzimatiche: amilasi, ureasi, triptofanasi, catalasi e ossidasi.

Le attività biochimiche metaboliche: degradazione dei carboidrati; degradazione del citrato; degradazione

simultanea dei carboidrati, delle proteine e del tiosolfato.

D.7)L’ANALISI QUANTITATIVA DEI MICRORGANISMI

Gli indicatori di contaminazione: caratteristiche dei generi principali.

Il metodo colturale mediante conteggio vitale in piastra: semina per inclusione, per strisciamento, mediante

filtrazione su membrana (MF).

Il metodo colturale in provetta mediante tecnica del numero più probabile (MPN).

D.8)L’ANALISI MICROBIOLOGICA DELLE SUPERFICI

La carica batterica totale (campionamento con tampone e con piastra da contatto). I

coliformi (campionamento con tampone e con piastra da contatto).

I lieviti e le muffe (campionamento con piastra da contatto).

D.9)L’ANALISI MICROBIOLOGICA DELLE ACQUE

I requisiti microbiologici di varie tipologie di acque.

Le modalità di campionamento per acque destinate al consumo umano.

La carica batterica totale (metodo colturale in piastra mediante semina per inclusione e diluizione decimale

con terreno solido di arricchimento).

I coliformi totali, fecali ed Escherichia coli (mediante tecnica MF e tecnica MPN). Gli

streptococchi fecali (mediante tecnica MF e tecnica MPN).

D.10)L’ANALISI MICROBIOLOGICA DEGLI ALIMENTI

La carica batterica totale (metodo colturale in piastra mediante semina per inclusione e diluizione decimale

con terreno solido di arricchimento).

I coliformi totali, fecali ed Escherichia coli (mediante tecnica MPN). Gli

streptococchi fecali (mediante tecnica MPN)

CONNESSIONI TEORIA-LABORATORIO E METODI DI VALUTAZI ONE

Sono molto strette, per cui la valutazione di laboratorio si effettua durante le prove scritte (per l’orale) di

teoria. Inoltre si conducono gli studenti all’osservazione - descrizione dei preparati al microscopio, attività

che non hanno mai effettuato in precedenza. Le valutazioni sono state scritte e orali, chiedendo agli studenti

disponibili anche la possibilità di interrogazioni fuori orario, visto l’esiguo numero di ore settimanali a

disposizione. Il recupero degli insufficienti è stato valutato tramite interrogazioni orali.

ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO

Rispetto al terzo e quarto anno si è richiesta agli studenti una maggiore autonomia; non potendo spiegare nel

dettaglio ogni aspetto del programma, si è lasciato allo studio personale una piccola parte delle diverse

fermentazioni industriali, come pure si è preteso in laboratorio piena autonomia per quanto riguarda le

tecniche operative apprese negli anni precedenti, non solo nel corso di Chimica Organica. In prossimità delle

verifiche, si sono accordati, in orario scolastico, momenti di ripasso con la spiegazione di concetti già

affrontati, ma non completamente assimilati.

CHIMICA ANALITICA e STRUMENTALE

Prof. Arletti Roberto, Prof. Gennari Moreno Obiettivi didattici

Al 5°anno, la finalità del corso di Analisi è la ripresa in chiave applicativa delle metodiche

analitiche del corso di analisi tecniche (spettrofotometriche, spettroscopiche e elettrochimiche) trattate

al quarto anno. Ciò è in linea con il programma ministeriale che tende a conferire a questo

insegnamento la fisionomia di disciplina professionalizzante.

Obiettivo generale del corso è la comprensione, da parte degli allievi, dell'intero processo analitico; in

questa prospettiva gli studenti dovranno essere in grado di:

• Mantenere le nozioni riguardanti i principi generali della chimica analitica;

• Acquisire capacità operativa e manualità tecnica;

• Trattare il campione con le opportune metodiche, utilizzando in modo responsabile le adeguate

apparecchiature;

• Acquistare abilità nell’orientarsi di fronte ai problemi e nell’affrontarne di nuovi con volontà di arrivare

ad un risultato concreto;

• Eseguire le analisi nell’ambito delle norme di sicurezza e del rispetto dell’ambiente;

• Elaborare e presentare i dati analitici.

Un buona parte degli studenti, grazie alla partecipazione attiva alle lezioni e all’impegno serio e

continuo durante l’attività di laboratorio, ha raggiunto in modo completo i suddetti obiettivi,

ottenendo un livello di preparazione buono e, in alcuni casi, ottimo.

Altri, a causa di un impegno discontinuo, sia in classe sia in laboratorio, e di una scarsa autonomia

operativa, non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, pertanto la loro preparazione risulta appena

sufficiente o insufficiente al momento della stesura del documento.

Strumenti didattici

Si utilizza il libro di testo: Amandola Terreni Analisi chimica strumentale e tecnica, parti della

dispensa “Quaderno di laboratorio d’analisi” a cura di Alberto Martignani e Susanna Zoboli.

Metodologie

Il corso di analisi al quinto anno prevede otto ore settimanali: due ore di lezione in classe, sei ore

di attività di laboratorio.

• Lezioni frontali, stimolando la discussione collettiva

• Svolgimento di esercizi e problemi per consolidare, approfondire ed applicare le conoscenze acquisite

• Lavoro a piccoli gruppi guidati in laboratorio

Per quanto riguarda la teoria è stato completato il programma della classe quarta (gascromatografia,

HPLC e cromatografia ionica) e sono state trattate le caratteristiche merceologiche, commerciali,

industriali e analitiche di alcuni materiali (leghe di rame, leghe ferrose, fertilizzanti, grassi e oli,

acque potabili e di scarico) spiegando, oltre alle modalità di esecuzione delle analisi, il significato dei

singoli parametri analitici. In laboratorio, a ogni studente è stato assegnato un campione, appartenente

ad uno dei gruppi merceologici sopra elencati sul quale sono stati determinati i parametri assegnati

utilizzando le metodiche e le tecniche ritenute più opportune.

Strumenti di verifica e Criteri di valutazione

Le verifiche teoriche sono state eseguite sia mediante prove scritte (con validità di voto orale) che

orali. Nelle prove scritte sono state proposte domande a risposta aperta ed esercizi legati all’attività di

laboratorio, per rafforzare il collegamento sempre presente tra verifica in classe e attività pratica. La

valutazione di tali prove ha tenuto conto delle conoscenze acquisite, della capacità di sintetizzarle e di

rielaborarle, dell’uso di un linguaggio corretto e di una terminologia appropriata.

Accanto alle verifiche teoriche notevole importanza nella valutazione riveste l'attività di

laboratorio in cui sono stati presi in considerazione altri parametri quali:

• Capacità organizzative e di lavoro autonomo.

• Manualità nelle operazioni.

• Capacità di utilizzo della strumentazione scientifica.

• Precisione ed accuratezza nel lavoro svolto.

• Autonomia nel calcolo stechiometrico.

Contenuti disciplinari

Cromatografia-Gascromatografia-HPLC- Cromatografia ionica (appunti dell’insegnante)

Cromatografia: Generalità. Meccanismi di separazione: adsorbimento, ripartizione, scambio ionico,

esclusione. Tecniche cromatografiche classiche (cenni) (strato sottile, colonna) e strumentali (GC –

HPLC - Cromatografia ionica).

Gascromatografia: Schema a blocchi del gascromatografo. Colonne impaccate e capillari. Iniettori.

Rivelatori (cenni). Efficienza di un sistema cromatografico: equazione di Van Deemter-Jones.

Influenza della temperatura sulla separazione. Analisi qualitativa. Analisi quantitativa:

normalizzazione interna, metodo dello standard esterno, metodo dello standard interno.

HPLC: schema a blocchi, sistemi di iniezione, colonne, rivelatori.

Cromatografia ionica: colonna di soppressione

Introduzione all’analisi chimica (dispensa di laboratorio)

Stadi dell’analisi tecnica. Campionamento. Scelta del metodo analitico. Solubilizzazione e

disgregazione del campione. Generalità sulla solubilizzazione delle matrici organiche. Estrazione in

fase solida. Generalità sulla solubilizzazione delle matrici inorganiche. Solubilizzazione con acidi.

Attacco con fondenti. Decomposizione con microonde.

Analisi delle leghe di rame (dispensa di laboratorio)

Classificazione delle leghe di rame. Attacco e determinazione dello stagno come biossido. Determinazione

del piombo per via spettrofotometrica ed elettrogravimetrica. Determinazione del ferro per via

spettrofotometrica. Determinazione del rame per via elettrogravimetrica e per via volumetrica.

Determinazione di nichel e manganese per via spettrofotometrica. Determinazione dello zinco.

Analisi delle leghe ferrose (Amandola Terreni)

Classificazione delle leghe ferrose. Attacco di una lega ferrosa. Determinazione del silicio.

Determinazione del fosforo. Determinazione del nichel. Determinazione del cromo. Determinazione del

manganese.

Analisi dei fertilizzanti (dispensa di laboratorio)

Classificazione dei fertilizzanti.

Determinazione di: azoto nitrico, ammoniacale, organico e totale; fosforo idro e citrosolubile; potassio.

In laboratorio: azoto nitrico, dell’azoto ammoniacale e del potassio.

Analisi dei grassi (Amandola Terreni)

Generalità e costituzione. Classificazione dell’olio d’oliva. Costituzione delle sostanze grasse. Operazioni

preliminari, saggi chimico fisici. Determinazione spettrofotometrica sugli oli d'oliva. Saggio di Kreiss per la

rancidità. Saggi chimici: numero di acidità e grado di acidità, numero di saponificazione, numero di eteri,

numero di iodio, numero di perossidi. Analisi gascromatografica degli esteri metilici

Analisi delle acque (Amandola Terreni)

Classificazione idrologica, chimica e di utenza. Legislazione (cenni). Campionamento. Caratteristiche

organolettiche. Ossigeno disciolto (metodo di Winkler). BOD (metodo manometrico e volumetrico). COD.

IOD (ossidabilità al permanganato o numero di Kubel). pH. Acidità. Alcalinità. Residuo. Durezza

permanente, temporanea e totale. Metalli alcalini e alcalino terrosi. Cloruri (cromatografo ionico e

titolazione potenziometrica). Solfati (cromatografo ionico). Composti dell’azoto: azoto ammoniacale

(metodo di Nessler), azoto nitroso (Metodo di Griess), azoto nitrico (cromatografo ionico, metodo UV) .

Fosfati (metodo spettrofotometrico al blu di molibdeno).

EDUCAZIONE FISICA

Prof. Alessandro Pierpaolo

Livello di partenza: il livello delle prestazioni motorie degli studenti in relazione alla coordinazione,

destrezza, resistenza, velocità e mobilità articolare, nonché delle conoscenze relative alla terminologia

tecnica e dell'anatomia del corpo si è rivelato più che buono, come l’impegno e la disponibilità dimostrata.

Strumenti utilizzati per rilevarli : questionario d’ingresso, test atletici, esercizi a corpo libero, dialogo.

CONOSCENZE – ABILITA’ - COMPETENZE

Conoscenze (sapere):

• Cosa è un riscaldamento e a cosa serve

• Significato di “coordinazione”, “destrezza”, “equilibrio”, “forza, velocità e resistenza

• Terminologia tecnica della materia

• Utilità dell’attività motoria e dell'igiene personale per il proprio benessere

• Saper distinguere i principali gruppi muscolari

• Saper distinguere i principali apparati (cardio-circolatorio e respiratorio) e le loro funzioni

• Conoscere le regole dei principali giochi di squadra (pallavolo, pallacanestro, calcetto)

• Conoscere le metodiche relative ai percorsi misti ed i circuiti a stazione

• Conoscere e sapere effettuare esercizi di allungamento sia come riscaldamento che come defaticamento

Abilità (saper fare):

• Sapere eseguire un riscaldamento organico completo

• Sapere eseguire almeno in maniera grezza i principali gesti tecnici degli sport, di squadra ed individuali,

affrontati

• Saper affrontare esercizi di destrezza e coordinazione in modo autonomo e accurato

• Saper affrontare esercitazioni di resistenza, velocità e forza

• Saper eseguire elementari esercizi a corpo libero necessari all’attività di tonificazione dei principali

gruppi muscolari, in modo corretto dal punto di vista sia biomeccanico che posturale

Competenze (saper essere):

• Saper impostare un riscaldamento propedeutico all’azione sportiva da affrontare

• Saper utilizzare i fondamentali tecnici appresi per risolvere le situazioni tattiche degli sport in questione,

sapendo giocare una partita con un livello di competenza dei gesti e del regolamento almeno sufficiente

• Saper scegliere l’esercizio più adatto alla tonificazione o all’allungamento dei principali gruppi muscolari

ed eseguirlo

LIVELLI MINIMI RICHIESTI

• Partecipare all’attività pratica in modo regolare, dimostrando impegno e partecipazione nelle diverse

proposte motorie

• Acquisire un approccio culturale allo sport agonistico e non agonistico, affrontare in modo consapevole e

cosciente le diverse situazioni sportive

• Acquisire un livello minimo di conoscenza delle nozioni teoriche riguardanti le diverse tipologie di

esercizio fisico

• Arrivare ad un livello di competenza tecnico-tattica sufficiente a giocare una partita (di almeno uno dei

diversi sport visti e affrontati durante l’anno), in modo efficace, o quantomeno imparare a muoversi in

uno spazio di gioco con consapevolezza

• Saper affrontare un esercizio di resistenza a bassa intensità, dall’inizio alla fine, senza interromperlo

• Saper arrivare ad eseguire almeno un esercizio di coordinazione generale o speciale a livello di

coordinazione fine

• Saper eseguire un allenamento di tonificazione muscolare generale, eseguendone correttamente i

movimenti

CONTENUTI

Capacità coordinative: percorsi misti di destrezza generale, circuiti a stazione, progressioni di esercizi a

corpo libero, esecuzione dei gesti tecnici degli sport trattati, utilizzo di piccoli e grandi attrezzi (funicelle,

trampolini, tappeti elastici, ostacoli, birilli...)

Capacità condizionali:

• Resistenza: corsa aerobica di resistenza, esercizi a media intensità, giochi sportivi e giochi popolari

eseguiti ad alta intensità organica, corsa con variazioni di ritmo (interval training)

• Velocità: andature varie, esercizi pre-atletici di base, staffette

• Forza: allenamento di tonificazione muscolare a stazioni ed esercizi a carico naturale a corpo libero

• Sport di squadra: prevalentemente pallavolo, calcetto, pallacanestro, pallamano

• Sport individuali: atletica leggera (velocità, corsa di resistenza, andature), ginnastica artistica

(corpo libero), tennis

METODOLOGIE

Lezione frontale in palestra. Per ogni attività proposta verrà data spiegazione, dimostrazione (anche da uno

studente particolarmente dotato) ed assistenza. Durante tutte le attività, si cercherà di rendere il più possibile

partecipe l’allievo del processo insegnamento-apprendimento che lo vede coinvolto, cercando di

responsabilizzarlo e di renderlo consapevole dei gesti sportivi che si trova a svolgere.

LIBRI DI TESTO

Non sono stati adottati libri di testo, ma solo consigliati. Le lezioni teoriche si sono svolte in classe o durante

le lezioni pratiche. Per gli studenti esonerati, si è provveduto a far svolgere loro relazioni su argomenti

relativi alla programmazione svolta e sono stati coinvolti come supporto tecnico alle lezioni.

STRUMENTI E MATERIALI

Strumenti: il proprio corpo con esercizi individuali o a gruppi (sia omogenei che eterogenei) sia a corpo

libero che con piccoli attrezzi.

Materiali : tutti i piccoli e i grandi attrezzi presenti in palestra, ritenuti utili a raggiungere gli obiettivi della

programmazione.

Ambiente di lavoro:

• prevalentemente palestra interna all’Istituto e spazi adiacenti

• ambiente naturale, ed eventuali altri impianti e spazi attrezzati

VERIFICHE

• Prove pratiche (due per quadrimestre) riguardanti le unità didattiche proposte

• Prove teoriche interrogazioni orali o verifiche scritte con domande aperte, ricerche individuali e di gruppo

CRITERI DI VALUTAZIONE

Si rimanda a quanto stabilito ed approvato dal Consiglio di Classe. INTERVENTI DI RECUPERO

È stata data la possibilità di ripetere le prove eventualmente insufficienti fornendo gli strumenti idonei a

migliorare le proprie carenze.

Religione cattolica

prof.ssa Pittaluga Armanda

Finalità del programma svolto

La didattica ha privilegiato la trattazione di tematiche che offrissero agli alunni l’opportunità di riflettere su contenuti

inerenti alla maturità della persona umana e sulla necessità di porsi nel mondo come uomini accoglienti e

responsabili nella costruzione della “casa comune” che è la società. Nella riflessione si è approfondita la concezione

di persona che emerge nell’antropologia biblica.

Obiettivi generali raggiunti

Conoscenza dei contenuti essenziali del cristianesimo nella sua concezione della persona.

Capacità di confronto tra l’antropologia cristiana e le antropologie che sottendono alle culture contemporanee.

Formazione dell'uomo e del cittadino mettendo in contatto gli alunni con realtà presenti sul territorio ( affido

familiare e Servizio Civile Volontario. Due ore in classe).

I MODULO: Diventare persona

Obiettivi

Conoscere se stessi per progettarsi

Contenuti

- Le relazioni interpersonali.

- L’apertura all’altro fonte di conoscenza di sé e di maturazione personale.

- Amicizia: la fatica dell’ascolto e dell’accoglienza.

- Dalla conoscenza alla stima e alla condivisione.

- Dall’io al noi: assunzione della differenza dell’altro e arricchimento vicendevole.

- Dall’amicizia alla solidarietà.

- La solidarietà tra i popoli.

II MODULO: La persona umana nella Bibbia

Obiettivi

Conoscere la concezione biblica della persona umana

Contenuti

- L’antropologia biblica Gn.1-11

- la relazione uomo-donna

- la relazione con la terra e i suoi beni

- la relazione con Dio

- La persona umana partner di un “Tu” assoluto? Tra fede e ragione.

- Religione e fede. L’autorivelazione di Dio e del progetto uomo in Gesù di Nazareth

uomo della storia e “compimento” delle Scritture di Israele.

- Gesù uomo risorto. Modello ultimo dello sviluppo umano e primizia della umanità realizzata:

“cieli nuovi e terra nuova” Ap. 22

III MODULO: Maturità umana, responsabilità nella costruzione del mondo, un compito da realizzare

Obiettivi

Acquisire consapevolezza del valore della propria persona e della responsabilità sociale

Contenuti

-Progetto di vita e realizzazione umana

-Fatti per essere in relazione e condividere:

-L’uomo come essere che si “compie” nella relazionalità.

-La fraternità umana “vocazione” dell’umanità

-I “beni della terra” appartengono a tutti.

-Problematiche nord-sud del mondo.

-Solidarietà con i più deboli come “nome” della giustizia

-Chiesa contemporanea: don Lorenzo Milani e la scuola di Barbiana

La classe ha partecipato ad un progetto svolto in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato volto a

sensibilizzare i ragazzi alla solidarietà. Hanno potuto conoscere il Servizio Volontario Europeo presentato

dall’associazione “Going to Europe”.

Indicazioni metodologiche e strumenti

Per favorire la partecipazione e l’apprendimento sono state attivate molteplici metodologie quali: conversazione

guidata, diverse tecniche di animazione, lezione frontale, lettura di testi. Valutando il gruppo classe sufficientemente

affiatato e maturo nei singoli componenti, lo si è soprattutto educato al “confronto” nella discussione rispettosa

dell’altro e delle sue idee.

Verifica e valutazione

La verifica è stata fatta tenendo conto degli interventi spontanei degli alunni e di quelli specificamente richiesti

dall’insegnante secondo un criterio di valutazione che terrà conto dei seguenti fattori:

• qualità dell’interesse, dell’attenzione, della partecipazione e della collaborazione al lavoro scolastico personale e di

gruppo;

• capacità di rispetto e di ascolto;

• capacità di riconoscere i valori umani e religiosi proposti e di rielaborazione critica.

CRITERI per l’ATTRIBUZIONE dei CREDITI FORMATIVI

Il Consiglio di Classe ha stabilito nella programmazione del 5° anno e in conformità con le decisioni del

Collegio dei Docenti di valutare le attività svolte dagli allievi secondo i seguenti criteri:

1. superamento degli esami TRINITY, PET e FIRST;

2. partecipazione al lavoro estivo – guidato;

3. tirocini formativi - lavorativi estivi in Impresa (con attestazione di almeno n. 80 ore);

4. riconoscimenti (premi) conseguiti in relazione a concorsi nazionali in ambito scientifico, letterario, civico,

grafico, artistico, ambientale;

5. pratica di uno sport con risultati significativi a livello provinciale/regionale;

6. partecipazione alla fase provinciale delle Olimpiadi di matematica, fisica, chimica con esito particolarmente

positivo;

7. prolungate attività di volontariato e cooperazione presso Enti e associazioni ONLUS (con attestazione di

corso di formazione di almeno n. 40 ore).

PROGETTI

La classe ha partecipato ai seguenti progetti:

• Gli studenti hanno partecipato al progetto Insegnare gli anni Settanta, articolato in due incontri tenuti

dalla dott.ssa Cinzia Venturoli: una lezione sulla storia degli anni '70 in Italia a cui sono seguiti una

visita alla stazione di Bologna, luogo di memoria della strage del 2 agosto 1980, e un incontro con un

testimone dell’evento.

• Progetto COMETA

• Progetto Hera

• Attività di educazione alla salute (AVIS /AIDO; Amico andrologo; prevenzione oncologica

femminile)

• A completamento di un percorso su Legalità e mafia svolto in quarta, la classe ha partecipato al

Concorso indetto dal Miur Il Silenzio è dolo con un video musicale da loro stessi composto dal titolo

“La mafia esiste”.

VIAGGI e VISITE di ISTRUZIONE

La classe ha partecipato, dall'1 al 5 marzo 2016, ad un viaggio di istruzione a Cracovia. Il viaggio è stato

essenzialmente organizzato per ricostruire la storia della Shoah. Oltre ai principali luoghi di interesse della

città infatti sono stati visitati nell'ordine: il quartiere di Kazimierz (sinagoghe e luoghi della cultura ebraica),

il ghetto di Cracovia (la farmacia del ghetto e la fabbrica di Schindler), i campi di sterminio di Auschwitz e

Birkenau. Tutti gli studenti si sono comportati correttamente seguendo con responsabilità le indicazioni degli

insegnanti accompagnatori e partecipando attivamente al percorso educativo proposto; non è stato

riscontrato alcun comportamento scorretto.

INDICAZIONE GENERALI RELATIVE alle STRUTTURE SCOLAS TICHE (AULE, LABORATORI,

PALESTRE…)

La classe ha svolto le lezioni in un’aula accogliente e luminosa e ha usufruito di laboratori moderni e ben

attrezzati.

Le attività di educazione fisica sono state svolte presso la palestra dell’Istituto.

Non essendo presente nella scuola una biblioteca generale funzionante, gli studenti hanno usufruito delle

strutture presenti nel territorio, mentre per quanto riguarda la chimica hanno potuto fare riferimento alla

biblioteca interna.

SIMULAZIONI di PROVE d’ESAME

Al fine di agevolare gli studenti nello svolgimento delle prove scritte dell’Esame di Stato, il Consiglio di

Classe ha preparato e sottoposto gli allievi a simulazioni delle stesse.

Le simulazioni della terza prova sono state effettuate nel corso del secondo quadrimestre, (14 gennaio e 31

marzo) seguendo le modalità b (quesiti a risposta singola) e d (problemi a soluzione rapida) del regolamento

ministeriale. In entrambe le prove, della durata di 3 (tre) ore, le materie coinvolte sono: Storia, Laboratorio

Organica e Biochimica, Lingua straniera (Inglese) e Matematica; chimica organica, chimica analisi, inglese e

matematica

Il punteggio finale di ogni prova è risultato dalla media dei punteggi, in quindicesimi, conseguiti in ogni

materia. In allegato al presente documento sono riportate le simulazioni di terza prova effettuate.

Con la stessa motivazione sia l’insegnante di Italiano (prima prova scritta) che quello di Tecnologie

Chimiche (seconda prova scritta) hanno organizzato due simulazioni di prova d’esame:

• prima prova scritta 8 aprile - 18 maggio

• seconda prova scritta 21dicembre – 23 maggio

Di seguito si riportano le griglie di valutazione.

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITT A

"Italiano"

Candidato: _____________________________________ Classe V Sezione: _________

Prova di Tipologia A – Analisi del testo

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO/15

Correttezza ortografica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1 / 0,5

Correttezza morfosintattica ed uso punteggiatura

a) buona 2

b) sufficiente (errori non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti) 1/ 0,5

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

Padronanza e uso della lingua

c) improprietà di linguaggio e lessico approssimativo 1/ 0,5

Comprensione del testo

a) comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature espressive

2,5

b) sufficiente comprensione del brano 2

c) comprende superficialmente il significato del testo 1,5

d) non comprende il significato del testo 1 / 0,5

Analisi delle caratteristiche formali del testo

a) completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e consapevolezza della loro funzione comunicativa

2,5

b) padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi retorico-formali del testo

2

c) descrive sufficientemente gli elementi retorico-formali del testo 1,5

Comprensione ed analisi

d) dimostra una conoscenza lacunosa degli elementi retorico-formali del testo

1/ 0,5

a) dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti personali

3

b) offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 2,5

c) sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 1,5

Approfondi- menti

d) insufficiente rielaborazione critica 1 / 0,5

Punteggio attribuito _________________

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITT A "Italiano"

Candidato: _______________________________ Classe V Sezione: _________

Prova di Tipologia B – Saggio breve e Articolo

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO/15

Correttezza ortografica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1 / 0,5

Correttezza morfosintattica ed uso punteggiatura

a) buona 2

b) sufficiente (errori non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti) 1 / 0,5

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2 / 1.5

Padronanza e uso della lingua

c) improprietà di linguaggio e lessico approssimativo 1 / 0,5

Coerenza dell'argomentazione

a) testo che imposta l'argomentazione in modo sicuro, articolato e coerente 2,5

b) testo pertinente e organizzato in modo chiaro e coerente 2

c) testo pertinente, organizzato in modo schematico o parziale 1,5

Pertinenza e organizzazione (coerenza) del testo / struttura logica

d) testo non pertinente o che presenta uno sviluppo incoerente 1 / 0,5

Uso e analisi dei dati

a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un'analisi sensata 2,5

b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 2

c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l'analisi 1,5

d) mancato utilizzo dei dati forniti 1 / 0,5

Capacità di riflessione e sintesi

a) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella trattazione dei dati; originalità

3

b) offre buoni elementi critici che sintetizza in modo efficace 2,5

c) offre sufficienti elementi di riflessione e approfondimento critico 2

d) offre scarsi elementi di riflessione e approfondimento critico 1,5

Capacità logico-critiche espressive

e) assenza di spunti critici 1 / 0,5

Punteggio attribuito _________________

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITT A "Italiano"

Candidato: _____________________________________ Classe V Sezione: _________

Prova di Tipologia C e D – Tema di storia e di attualità

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO/15

Correttezza ortografica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1 / 0,5

Correttezza morfosintattica ed uso punteggiatura

a) buona 2

b) sufficiente (errori non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti) 1 / 0,5

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

Padronanza e uso della lingua

c) improprietà di linguaggio e lessico approssimativo 1 / 0,5

Sviluppo delle richieste della traccia

a) sviluppa esaurientemente tutti i punti 2,5

b) sviluppa tutti i punti in modo discreto 2

c) sviluppa sufficientemente i punti 1,5

Conoscenza dell'argomento e del contesto di riferimento

d) alcune parti del tema sono fuori traccia/ non sono state sviluppate 1 / 0,5

Organizzazione della struttura del tema

a) il tema è organicamente strutturato 2,5

b) il tema è discretamente strutturato 2

c) il tema è sufficientemente strutturato 1,5

d) il tema è disorganico (argomenti casualmente disposti) 1 / 0,5

Capacità di approfondimento e riflessione

a) presenta diversi elementi di approfondimento critico personale e riflessione

3

b) dimostra una discreta capacità di riflessione/critica 2,5

c) dimostra una sufficiente capacità di riflessione/critica 2

Capacità logico-critiche espressive

d) non dimostra sufficienti capacità di riflessione/critica 1 / 0,5

Punteggio attribuito _________________

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITT A DSA "Italiano"

Candidato: _____________________________________ Classe V Sezione: _________

Prova di Tipologia A – Analisi del testo

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO/15

Correttezza morfosintattica

a) buona 3

b) sufficiente (errori non gravi) 2

c) insufficiente (errori ripetuti) 1/ 0,5

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

Padronanza ed uso della lingua

c) improprietà di linguaggio e lessico approssimativo 1/ 0,5

Comprensione del testo

a) comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature espressive

3

b) sufficiente comprensione del brano 2

c) comprende superficialmente il significato del testo 1,5

d) non comprende il significato del testo 1 / 0,5

Analisi delle caratteristiche formali del testo

a) completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e consapevolezza della loro funzione comunicativa

3

b) padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi retorico-formali del testo

2,5

c) descrive sufficientemente gli elementi retorico-formali del testo 2

Comprensione ed analisi

d) dimostra una conoscenza lacunosa degli elementi retorico-formali del testo

1/ 0,5

a) dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti personali

3

b) offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 2,5

c) sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 2

Approfondi- menti

d) insufficiente rielaborazione critica 1 / 0,5

Punteggio attribuito _________________

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITT A DSA "Italiano"

Candidato: _____________________________________ Classe V Sezione: _________

Prova di Tipologia B – Saggio breve e Articolo

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO/15

Correttezza morfosintattica

a) buona 3

b) sufficiente (errori non gravi) 2

Padronanza e uso c) insufficiente (errori ripetuti) 1 / 0,5

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

della lingua

c) improprietà di linguaggio e lessico approssimativo 1 / 0,5

Coerenza dell'argomentazione

a) testo che imposta l'argomentazione in modo sicuro, articolato e coerente 3

b) testo pertinente e organizzato in modo chiaro, anche semplice, ma con coerenza

2

c) testo pertinente, ma organizzato in modo schematico o parziale 1,5

Pertinenza e organizzazione (coerenza) del testo / struttura logica

d) testo non pertinente o che presenta uno sviluppo incoerente 1 / 0,5

Uso e analisi dei dati

a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un'analisi sensata 3

b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 2

c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l'analisi 1,5

d) mancato utilizzo dei dati forniti 1 / 0,5

Capacità di riflessione e sintesi

a) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella trattazione dei dati; originalità

3

b) offre buoni elementi critici che sintetizza in modo efficace 2,5

c) offre sufficienti elementi di riflessione e approfondimento critico 2

d) offre scarsi elementi di riflessione e approfondimento critico 1,5

Capacità logico-critiche espressive

e) assenza di spunti critici 1 / 0,5

Punteggio attribuito _________________

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITT A DSA "Italiano"

Candidato: _____________________________________ Classe V Sezione: _________

Prova di Tipologia C e D – Tema di storia e di attualità

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO/15

Correttezza morfosintattica

a) buona 3

b) sufficiente (errori non gravi) 2

c) insufficiente (errori ripetuti) 1 / 0,5

Correttezza lessicale

Padronanza e uso della lingua

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

c) improprietà di linguaggio e lessico approssimativo 1 / 0,5

Sviluppo delle richieste della traccia

a) sviluppa esaurientemente tutti i punti 3

b) sviluppa tutti i punti in modo discreto 2,5

c) sviluppa sufficientemente i punti 2

Conoscenza dell'argomento e del contesto di riferimento

d) alcune parti del tema sono fuori traccia/ non sono state sviluppate 1 / 0,5

Organizzazione della struttura del tema

a) il tema è organicamente strutturato 3

b) il tema è discretamente strutturato 2,5

c) il tema è sufficientemente strutturato 2

d) il tema è disorganico (argomenti casualmente disposti) 1 / 0,5

Capacità di approfondimento e riflessione

a) presenta diversi elementi di approfondimento critico personale e riflessione

3

b) dimostra una discreta capacità di riflessione/critica 2,5

c) dimostra una sufficiente capacità di riflessione/critica 2

Capacità logico-critiche espressive

d) non dimostra sufficienti capacità di riflessione/critica 1 / 0,5

Punteggio attribuito _________________

Griglia di valutazione della simulazione di Terza Prova

Indicatore

Punteggio

massimo

Livelli di valore/valutazione

Punteggio

relativo

Molto insufficiente: conoscenze frammentarie e/o gravemente

lacunose

3

Insufficiente: conoscenze limitate e superficiali 4

Sufficiente: conoscenze accettabili, ma poco approfondite 5

Discreto: conoscenze pressoché complete ed approfondite 6

Livello di

conoscenze

7

Buono/ottimo: conoscenze complete, organiche ed approfondite 7

Molto insufficiente: applica conoscenze minime commettendo gravi

errori nella scelta di dati e/o informazioni che risultano non coerenti e

scarsamente pertinenti la traccia

1

Insufficiente: applica le conoscenze con qualche errore e gestendo

con fatica l'analisi dei dati e/o delle informazioni

2

Sufficiente: applica le conoscenze individuando elementi e relazioni

con sufficiente correttezza e gestendo correttamente situazioni semplici

3

Discreto: applica le conoscenze senza errori, compiendo analisi

pressoché complete e rielaborando in modo adeguato

4

Competenze

e capacità

(utilizzo ed

integrazione

delle

conoscenze)

5

Buono/ottimo: applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo,

compiendo analisi approfondite, rielaborando in modo critico ed

esprimendo giudizi e considerazioni personali

5

Insufficiente: si esprime in modo scorretto e poco appropriato 0

Sufficiente/discreta: si esprime correttamente e con proprietà

lessicali

1

Proprietà di

linguaggio

2

Buona/ottima: si esprime in modo fluido e corretto usando il

linguaggio specifico

2

Scarso: scarsa o eccessiva sintesi (orientativamente si dovrebbe

oscillare entro un 20% del n° di righe assegnato)

0

Rispetto n°

di righe

1

Buono: il rispetto formale delle righe è anche indice di capacità di

adattamento a situazioni imposte

1