537 Nuova Elettronica - Imparare L'Elettronica Partendo Da Zero, Vol 1 E 2 Ita

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    Direzione EditorialeRivista NUOVA ELETTRONICAvia Cracovia n.1940139 BOLOGNA (Italia)

    Autore MONTUSCHI GIUSEPPE

    DIRITTI DAUTORE

    Tutti i diritti di riproduzione, traduzione totale o parziale degli articoli e dei disegnipubblicati in questo volume sono riservati. La protezione dei diritti dAutore estesa a norma di Legge e a norma delle Convenzioni Internazionali a tutti i Paesi.

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    1a LEZIONE ................................................................................................................................. 5Corrente elettrica - Tensione - Frequenza - Corrente - Potenza

    2a LEZIONE ................................................................................................................................. 21Resistenze - Trimmer - Potenziometri - Fotoresistenze

    3a LEZIONE ................................................................................................................................. 37Condensatori - Compensatori - Condensatori elettrolitici - Diodi al silicio

    4a LEZIONE ................................................................................................................................. 53Diodi zener - Diodi varicap - Display a 7 segmenti - Fotodiodi emittenti e riceventi

    5a LEZIONE ................................................................................................................................. 69

    Imparare a stagnare i componenti elettronici

    6a LEZIONE ................................................................................................................................. 85Altoparlanti - Cuffie o auricolari - Microfoni - Frequenze acustiche e ultrasuoni

    7a LEZIONE ................................................................................................................................. 101Elettrocalamite e Rel

    8a LEZIONE ................................................................................................................................. 117Trasformatori di alimentazione - Rendere continua una tensione alternata

    9a

    LEZIONE ................................................................................................................................. 133Legge di Ohm - Reattanza delle capacit e delle induttanze

    10a LEZIONE ............................................................................................................................... 149Strati ionizzati dellatmosfera e propagazione delle onde radio

    11a LEZIONE ............................................................................................................................... 165Bassa frequenza ed alta frequenza - Suddivisione delle frequenze radio

    12a LEZIONE ............................................................................................................................... 197Lo strumento di misura chiamato tester - Interruttori - Commutatori

    13a LEZIONE ............................................................................................................................... 229Conoscere i transistor - Schemi di preamplificatori - Provatransistor

    14a LEZIONE ............................................................................................................................... 267Conoscere il fet - Schemi di preamplificatori - Provafet

    15a LEZIONE ............................................................................................................................... 297Diodi SCR e TRIAC

    16a LEZIONE ............................................................................................................................... 327Segnali analogici e digitali - Porte logiche Inverter Nand, And, Nor, Or, Nor ex., Or ex.

    17a LEZIONE ............................................................................................................................... 357Decodifiche - Contatori - Commutatori binari - Pesi digitali

    Indice dei KIT ............................................................................................................................. 379

    Indice Analitico .......................................................................................................................... 381

    Indice Riviste ............................................................................................................................. 384

    SOMMARIO

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    imparare lELETTRONICApartendo da ZERO

    Se ritenete che lelettronica si possa apprendere solo frequentando un Istituto Tecnico, seguen-do questo nostro corso a puntate scoprirete che si pu imparare anche a casa, perch non poicos difficile come ancora molti ritengono.Inizialmente parleremo dei concetti basilari dellelettricit, poi vi insegneremo a riconoscere tutti icomponenti elettronici, a decifrare i simboli utilizzati negli schemi elettrici, e con semplici e diver-tenti esercitazioni pratiche, vi faremo entrare nellaffascinante mondo dellelettronica.

    Siamo certi che questo corso sar molto apprezzato dai giovani autodidatti, dagli studenti e an-che dagli insegnanti, che scopriranno che lelettronica si pu spiegare anche in modo comprensi-bile, con un linguaggio meno ostico di quello usato nei libri di testo.

    Seguendo le nostre indicazioni grande sar la vostra soddisfazione nel constatare che, anche par-tendo da zero, riuscirete molto presto a montare degli amplificatori Hi-Fi, degli alimentatori sta-bilizzati, degli orologi digitali, degli strumenti di misura ed anche dei trasmettitori che fun-zioneranno in modo perfetto, come se fossero stati montati da tecnici professionisti.

    Ai giovani che iniziano da zero auguriamo che lelettronica diventi in un prossimo futuro la loroattivit principale, in quanto il nostro obiettivo quello di farvi diventare dei veri esperti senza an-noiarvi troppo, anzi facendovi solo divertire.

    CIFRA

    CIFRA

    CIFRA

    4,5 V.

    0

    5

    4

    2

    5

    4

    2

    AMPER

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    Tutti i giorni noi sfruttiamo la corrente elettrica pre-levandola dalla presa rete dei 220 volt per accen-dere le lampadine di casa, per far funzionare il fri-

    gorifero, la televisione o il computer, oppure lapreleviamo dalle pile per ascoltare la musica dallanostra radio portatile o per parlare al telefono cel-lulare.Poich la corrente elettrica si ottiene solo se si rie-scono a mettere in movimento gli elettroni, per spie-garla dobbiamo necessariamente parlare dellatomo.

    Per chi ancora non lo sapesse latomo costitui-to da un nucleo di protoni, con carica positiva, eneutroni, con carica neutra, attorno al quale ruo-

    tano alla velocit della luce, cio a 300.000 Km alsecondo, degli elettroni, con carica negativa (ve-di fig.1).Latomo si potrebbe paragonare ad un sistema pla-netario miniaturizzato con al centro il sole (nucleodi protoni) e tanti pianeti (elettroni) che gli orbi-tano intorno.Gli elettroni negativi sono tenuti in orbita dai pro-toni positivi come visibile in fig.2.Ciascun atomo, a seconda dellelemento a cui ap-partiene, possiede un numero ben definito di pro-toni e di elettroni.Ad esempio latomo dellidrogeno possiede un so-lo protone ed un solo elettrone (vedi fig.3), lato-mo del borio possiede 5 protoni e 5 elettroni (ve-di fig.4), latomo del rame possiede 29 protoni e29 elettroni, mentre latomo dellargento possie-de 47 protoni e 47 elettroni.Maggiore il numero degli elettroni presenti in unatomo, maggiore il numero delle orbite che ruo-tano attorno al suo nucleo.

    Gli elettroni che ruotano molto vicini al nucleo so-no chiamati elettroni legati perch non si posso-no facilmente prelevare dalla loro orbita.Gli elettroni che ruotano nelle orbite pi lontanesono chiamati elettroni liberi perch si riescono asottrarre senza difficolt dalle loro orbite per inse-rirli in un altro atomo.Questo spostamento di elettroni da un atomo adun altro si pu ottenere con un movimento mecca-nico (dinamo - alternatore) oppure con una reazio-ne chimica (pile - accumulatori).

    Se ad un atomo si tolgono degli elettroni assumeuna polarit positiva, perch il numero dei pro-toni maggiore rispetto al numero degli elettroni(vedi fig.7).Se si inseriscono degli elettroni liberi in un ato-mo questo assume una polarit negativa, perchil numero degli elettroni maggiore rispetto al nu-mero dei protoni (vedi fig.8).

    Da qualsiasi pila fuoriescono sempre due termina-li, uno contrassegnato dal segno positivo (ecces-so di protoni) ed uno contrassegnato dal segno ne-

    gativo (eccesso di elettroni).Se colleghiamo questi due terminali con un filo dimateriale conduttore (ad esempio il rame), gli e-lettroni verranno attirati dai protoni e questo mo-vimento di elettroni generer una corrente elettri-ca (vedi fig.10) che cesser solo quando si sar ri-stabilito negli atomi un perfetto equilibrio tra pro-toni ed elettroni.

    Molti ritengono che il flusso della corrente elettrica

    vada dal positivo verso il negativo.Al contrario, il flusso della corrente elettrica va sem-pre dal negativo verso il positivo, perch sono iprotoni che attirano gli elettroni per equilibrare illoro atomo.

    Per capire il movimento di questo flusso di elettro-ni possiamo servirci di due elementi molto cono-sciuti: lacqua e laria.Gli elettroni negativi possiamo associarli allac-

    qua ed i protoni positivi allaria.Se prendiamo due recipienti pieni di aria (caricapositiva) e li colleghiamo tra loro con un tubo, nonci sar nessun flusso perch in entrambi i recipientimanca lelemento opposto, cio lacqua (vedifig.11).Anche se colleghiamo tra loro due recipienti pienidi acqua (carica negativa) nel tubo non ci sarnessun flusso perch non esiste uno squilibrio ac-qua/aria (vedi fig.12).Se invece colleghiamo un recipiente pieno di aria

    (polarit positiva) con uno pieno di acqua (pola-rit negativa) otterremo un flusso dacqua dal re-cipiente pieno verso quello vuoto (vedi fig.13) checesser solo quando i due recipienti avranno rag-giunto lo stesso livello (vedi fig.14).Il movimento degli elettroni pu essere sfruttatoper produrre calore se li facciamo passare attra-verso una resistenza (stufe elettriche, saldatoriecc.), per produrre luce se li facciamo passare at-traverso il filamento di una lampadina oppure perrealizzare delle elettrocalamite se li facciamo pas-

    sare in una bobina avvolta sopra un pezzo di fer-ro (rel, teleruttori).

    Per concludere possiamo affermare che la corren-te elettrica un movimento di elettroni attirati daiprotoni. Quando ogni atomo ha equilibrato i suoiprotoni con gli elettroni mancanti non avremo pinessuna corrente elettrica.

    LA CORRENTE ELETTRICA

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    Fig.1 Latomo costituito da un nucleo cen-trale con carica Positiva e da elettroni concarica Negativa che gli orbitano intorno.

    Fig.2 Gli elettroni sono tenuti in orbita dalnucleo. Gli elettroni pi esterni si possonofacilmente sottrarre dal loro Nucleo.

    Fig.3 Latomo dellIdrogenoha 1 Protone ed 1 Elettrone.

    Fig.4 Latomo del Borio ha 5Protoni e 5 Elettroni.

    Fig.5 Latomo del Sodio ha11 Protoni e 11 Elettroni.

    Fig.6 Quando il numero de-gli Elettroni equivalente alnumero dei Protoni la carica Neutra.

    Fig.7 Se in un atomo si tol-gono degli Elettroni questoassume una carica elettricaPositiva.

    Fig.8 Se in un atomo si ag-giungono degli Elettroniquesto assume una carica e-lettrica Negativa.

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    Fig.9 Due atomi con carica Positiva o concarica Negativa si respingono mentre dueatomi con carica opposta si attirano.

    Fig.10 Gli Elettroni vengono attirati dai Pro-toni quindi il flusso della corrente elettricava dal negativo verso il positivo.

    Fig.11 Se paragoniamo laria ad una cari-ca positiva e lacqua ad una carica nega-tiva collegando assieme due recipienti pie-ni daria non ci sar nessun flusso.

    Fig.12 Anche se colleghiamo assieme duerecipienti pieni dacqua non ci sar nessunflusso perch non esiste squilibrio tra cari-ca Positiva e carica Negativa.

    Fig.13 Collegando assieme un recipientepieno dacqua con uno pieno daria avremoun flusso dacqua da questo recipiente ver-so laltro perch esiste uno squilibrio.

    Fig.14 Il flusso dacqua cesser quando si raggiunto un perfetto equilibrio Acqua/A-ria. Una pila scarica quando gli elettronisono pari ai protoni.

    4,5 V.

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    Qualsiasi pila ha un elettrodo positivo ed un elet-trodo negativo perch allinterno del suo corpo e-siste uno squilibrio di elettroni.Questo squilibrio di cariche positive e negativegenera una tensione che si misura in volt.Una pila da 9 volt ha uno squilibrio di elettroni 6volte maggiore rispetto ad una pila da 1,5 volt, in-fatti moltiplicando 1,5 x 6 otteniamo 9 volt (vedifigg.15-16).Una batteria da 12 volt avr uno squilibrio di e-lettroni 8 volte maggiore rispetto ad una pila da 1,5

    volt.Per spiegarvi il valore di questa differenza utilizze-remo ancora gli elementi acqua - aria.Una pila da 1,5 volt pu essere paragonata a duerecipienti molto bassi: uno pieno dacqua (nega-tivo) ed uno pieno daria (positivo).Se li colleghiamo tra loro avremo un flusso dac-qua molto modesto perch la differenza di po-tenziale risulta alquanto ridotta (vedi fig.13).Una pila da 9 volt paragonabile a un recipientela cui altezza risulta 6 volte maggiore rispetto al

    recipiente da 1,5 volt, quindi se colleghiamo tra lo-ro il recipiente negativo con il recipiente positivoavremo un maggiore flusso dacqua perch la dif-ferenza di potenziale maggiore.

    Come per le misure dei pesi, che possono essereespresse in kilogrammi - quintali - tonnellate ein ettogrammi - grammi - milligrammi, anche lu-

    nit di misura volt pu essere espressa con i suoimultipli chiamati:

    MegavoltKilovolt

    oppure con i suoi sottomultipli chiamati:

    millivoltmicrovoltnanovolt

    LA TENSIONE = unit di misura VOLT

    0

    50

    40

    20

    50

    40

    20

    VOLT

    1,5 V. 1,5 V.

    1,5 V.

    1,5 V.

    1,5 V.

    1,5 V.

    1,5 V.

    1,5 V.

    1,5 V.

    1,5 V.

    1,5 V.

    1,5 V.

    Fig.16 Una pila da 9 volt

    ha uno squilibrio di e-lettroni sei volte mag-giore rispetto ad unapila da 1,5 volt e duevolte maggiore rispettoad una pila da 4,5 volt.

    Fig.15 Una pila da 3 voltha uno squilibrio di e-lettroni doppio rispettoad una pila da 1,5 volt.

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    TA BELLA N.1 CONVERSIONE Vo l t

    V o l t V o l t

    V o l t

    m i l l i v o l t

    m i l l i v o l t

    m i c r o v o l t

    m i c r o v o l t

    : 1 .0 0 0 = k i l o v o l t x 1 .0 0 0 = m i l l i v o l t

    x 1.0 0 0.0 0 0 = m i cr o v ol t

    : 1 .0 0 0 = v o l t

    x 1 .0 0 0 = m i cr o v o l t

    : 1 .0 0 0 = m i l l i v o l t

    : 1 .0 00 .0 00 = v ol t

    K V = Ki lo vo l t V = V o l t

    m V = m i l li vo lt

    V = m i cr o v o l t

    6080

    4020

    0

    mV

    100

    3040

    50

    2010

    0

    VOLT

    Le misure pi utilizzate incampo elettronico sono:

    Nella Tabella N.1 riportiamo i fattori di divisionee di moltiplicazione per convertire i suoi multiplied i suoi sottomultipli.

    TENSIONI CONTINUE

    TENSIONI ALTERNATE

    4,5 V.

    PRESA 220 V.

    Fig.17 La tensione continua si preleva dalle Batterie autoricaricabili, dalle Pile e dalle Celle Solari.

    Fig.18 La tensione alternata si preleva dagli Alternatori, dai Trasformatori e dalla rete a 220 Volt.

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    Avrete spesso sentito parlare di tensioni continuee tensioni alternate, ma prima di spiegarvi qualedifferenza intercorre tra luna e laltra vi diciamo

    che:la tensione continua si preleva da:pile - accumulatori - cellule solari

    la tensione alternata si preleva da:alternatori - trasformatori

    Alimentando una lampadina con una tensionecontinua prelevata da una pila o da un accumu-latore (vedi fig.19), avremo un filo con polarit ne-

    gativa ed un filo con polarit positiva, quindi gli e-lettroni scorreranno sempre in ununica direzio-ne, cio dal filo negativo verso il filo positivo conuna tensione costante.

    Alimentando una lampadina con una tensione al-ternata di 12 volt prelevata da un alternatore oda un trasformatore (vedi fig.20) non avremo piun filo negativo ed un filo positivo, perch la po-larit sui due fili cambier continuamente.Vale a dire che alternativamente nei due fili scor-rer una tensione negativa che diventer positi-va per ritornare negativa e poi nuovamente posi-tiva ecc., quindi gli elettroni scorreranno una vol-ta in un senso ed una volta in senso opposto.Linversione della polarit sui due fili non avviene

    bruscamente, cio non si ha unimprovvisa inver-sione di polarit da 12 volt positivi a 12 volt ne-gativi o viceversa, ma in modo graduale.Vale a dire che il valore di una tensione alterna-ta parte da un valore di 0 volt per aumentare gra-dualmente a 1 - 2 - 3 ecc. volt positivi fino rag-giungere il suo massimo picco positivo di 12 volt,poi inizia a scendere a 11 - 10 - 9 ecc. volt posi-tivi fino a ritornare sul valore iniziale di 0 volt.

    TENSIONI CONTINUE ed ALTERNATE

    Fig.19 In una tensionecontinua avremo sem-pre un filo con polaritnegativa ed uno conpolarit positiva.

    4,5 V.

    Fig.20 In una tensione alternata i due filinon hanno una polarit perch alternativa-

    mente gli elettroni vanno in un senso ed inquello opposto.

    A questo punto la sua polarit si inverte e semprein modo graduale aumenta a 1 - 2 - 3 ecc. voltnegativi fino raggiungere il suo massimo picconegativo di 12 volt, poi inizia a scendere a 11 -10 - 9 ecc. volt negativi fino a ritornare sul valo-re iniziale di 0 volt (vedi fig.26).Questo ciclo da positivo a negativo si ripete allin-finito.

    Ancora una volta vogliamo spiegarvi la differenzache esiste tra una tensione continua e una ten-sione alternata con un esempio idraulico e perquesto utilizzeremo i nostri recipienti, uno pienodacqua (polo negativo) ed uno pieno di aria (po-lo positivo).Per simulare la tensione continua collochiamo idue recipienti come visibile in fig.21.Lacqua scorrer verso il recipiente vuoto e quan-do in entrambi i recipienti avr raggiunto lo stessolivello, lo spostamento dellacqua cesser.Allo stesso modo, in una pila o in un accumula-tore gli elettroni negativi in eccesso fluirannosempre verso il polo positivo e quando sar rag-giunto un perfetto equilibrio tra cariche positive ecariche negative questo flusso cessa.

    Fig.21 In una tensione continua lacquascorre verso il recipiente pieno daria finoa quando si raggiunge un perfetto equili-brio tra i due elementi.

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    Una volta che questo equilibrio stato raggiuntonon c pi spostamento di elettroni, quindi la pilanon riuscendo pi a fornire corrente elettrica si con-sidera scarica.Quando una pila scarica si getta, al contrario un

    accumulatore quando scarico si pu ricarica-re collegandolo ad un generatore di tensione e-sterno che provveder a creare nuovamente losquilibrio iniziale tra elettroni e protoni.

    Per simulare la tensione alternata utilizziamosempre gli stessi due recipienti collocandoli persopra un piano basculante (vedi fig.22).Una mano invisibile collocher quello pieno dac-qua (polarit negativa) ad unaltezza maggiore ri-spetto a quello vuoto (polarit positiva).

    Inizialmente lacqua scorrer verso il recipientevuoto e quando il flusso dellacqua cesser a-vremo il recipiente di sinistra vuoto (polarit po-sitiva) e quello di destra pieno dacqua (polaritnegativa).A questo punto la mano invisibile alzer il reci-piente di destra facendo scorrere lacqua in sensoinverso fino a riempire il recipiente di sinistra eduna volta che si sar riempito sempre la stessa ma-no lo alzer nuovamente per invertire di nuovo ilflusso dellacqua (vedi fig.25).

    In questo modo lacqua scorrer nel tubo prima inun senso poi in quello opposto.

    FREQUENZA = unit di misura in HERTZ

    Nella fig.26 riportiamo il grafico di un periodo del-la tensione alternata, che, come potete vedere,raffigura una sinusoide composta da una se-

    mionda positiva e da una semionda negativa.Il numero delle sinusoidi che si ripetono nel tem-po di 1 secondo viene chiamata frequenza e vie-ne espressa con la sigla Hz, che significa Hertz.Se guardate letichetta posta sul contatore di ca-sa vostra troverete indicato 50 Hz oppure p/s 50che significa periodo in un secondo.Questo numero sta ad indicare che la tensione chenoi utilizziamo per accendere le nostre lampadinecambia di polarit 50 volte in 1 secondo.Una variazione di 50 volte in 1 secondo talmente

    veloce che il nostro occhio non riuscir mai a no-tare il valore crescente o decrescente delle se-mionde.Misurando questa tensione con un voltmetro, lalancetta non devier mai da un minimo ad un mas-simo, perch le variazioni sono troppo veloci ri-spetto allinerzia della lancetta.Solo un oscilloscopio ci permette di visualizzaresul suo schermo questa forma donda (vedi fig.30).

    Fig.22 In una tensione alternata lacquascorre verso il recipiente vuoto.

    Fig.23 Quando questo si riempito assume

    una polarit opposta cio negativa.

    Fig.24 A questo punto il recipiente pieno sialza e lacqua scorre in senso inverso.

    Fig.25 Quando il recipiente di sinistra pie-no si alza per invertire il flusso.

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    TA BELLA N.2 CONVERSIONE Her tz

    H e r t z

    H e r t z

    : 1 .0 0 0 = K i l o h e r t z

    : 1 .0 0 0.0 0 0 = M eg a her t z

    K i l o h er t z : 1 .0 0 0 = M eg a h er t z

    K i l oh er t z : 1 .0 00 .0 00 = Gi g ah er t z

    M eg a h er t z : 1 .0 0 0 = Gi g a h er t z K i l o h er t z x 1 .0 0 0 = Her t z

    M eg a h er t z x 1 .0 0 0 = Ki l o h e r t z

    M eg a her t z x1 .0 00 .0 00 = Her t z

    Gi g a h er t z x1 .0 0 0 = M eg a h er t z

    Gi g ah er t z x1 .0 00 .0 00 = K il o he r t z

    Hz = Her t z

    K Hz = Ki lo her t z M H z = M eg a her t z

    GH z = Gi g ah er t z

    Nella Tabella N.2 riportiamo i fattori di divisione edi moltiplicazione per convertire una frequenza inHertz nei suoi multipli e sottomultipli.

    Le misure pi utilizzate sono:

    1 Secondo

    0 VOLT

    SEMIONDAPOSITIVA

    SEMIONDANEGATIVA

    MAX

    VOLT

    MAX

    VOLT

    CC =

    AC =

    t e n s i o n e c o n t i n u a

    t e n s i o n e a l t e r n a t a

    Fig.26 Il numero delle sinusoidi che si ri-petono nel tempo di 1 secondo vienechiamato Frequenza e si misura in Hertz.

    1 Secondo

    4 Hz.

    1 Secondo

    10 Hz.

    1 Secondo

    50 Hz.

    Fig.27 In una frequenza di 4Hz la tensione cambia di po-larit 4 volte al secondo.

    Fig.28 In una frequenza di 10Hz la tensione cambia di po-larit 10 volte al secondo.

    Fig.29 In una frequenza di 50Hz la tensione cambia di po-larit 50 volte al secondo.

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    Il movimento degli elettroni dallelettrodo negati-vo allelettrodo positivo si chiama corrente e simisura in amper.

    Nota: si dovrebbe scrivere ampere, ma poich o-ramai si scrive come si pronuncia, cio amper, con-tinueremo ad utilizzare questa forma.

    A titolo informativo segnaliamo ai pi curiosi che 1amper corrisponde a:

    6.250.000.000.000.000.000 di elettroni

    che scorrono dal terminale negativo verso il posi-tivo nel tempo di 1 secondo.

    La corrente non dipende in alcun modo dal valo-re della tensione, quindi possiamo prelevare 1 am-per sia da una pila da 1,5 volt come da una pilada 9 volt o da una batteria da auto da 12 volt op-pure dalla tensione di rete dei 220 volt.Per capire meglio la differenza che esiste tra volted amper utilizzeremo sempre lelemento acqua.Se colleghiamo il serbatoio negativo ed il serba-toio positivo con un tubo che abbia un diametromolto piccolo (vedi fig.31) il flusso di acqua av-verr lentamente, e poich questo flusso si puparagonare al numero degli elettroni in transito, sipu affermare che quando passa poca acqua, nelcircuito scorrono pochi amper.Se colleghiamo i due serbatoi con un tubo di dia-metro maggiore (vedi fig.32), il flusso di acquaaumenter, cio nel circuito scorreranno pi elet-troni e quindi pi amper.

    Anche lamper come il volt ha i suoi sottomultipli

    chiamati:

    milliampermicroampernanoamper

    14

    Fig.30 Possedendo uno strumento chiamato Oscilloscopio possibile visualizzare sul-lo schermo il numero delle sinusoidi presenti nel tempo di 1 secondo.

    LA CORRENTE = unit di misura in AMPER

    0

    5

    4

    2

    5

    4

    2

    AMPER

    Fig.31 Un tubo sottile far fluire poca acquadal polo negativo verso il positivo.

    Fig.32 Un tubo grosso far fluire molto ac-qua dal polo negativo verso il positivo.

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    Le misure pi utilizzate incampo elettronico sono:

    3040

    50

    2010

    0

    VOLT

    Fig.33 Lo strumento chiamato Voltmetro siapplica sempre sui terminali positivo e ne-gativo perch misura lo squilibrio di e-lettroni che esiste tra questi due terminali.Vedi gli esempi dei recipienti pieni dacquariportati nelle figure 15-16.

    34

    5

    21

    0

    AMPER

    Fig.34 Lo strumento chiamato Amperome-tro si applica sempre in serie ad un filoperch misura il passaggio degli elettro-ni. Gli Amper non sono influenzati dalla ten-sione quindi 1 Amper pu scorrere con ten-sioni di 4,5 - 9 - 24 - 220 Volt.

    Nella Tabella N.3 riportiamo i fattori di divisione e dimoltiplicazione per convertire i suoi sottomultipli.

    TA BELLA N.3 CONVERSIONE Am per

    Am p e r

    Am p e r

    m i l l i amp e r

    m i l l i amp e r

    m i l l i amp e r

    m i c r o am p e r

    m i c r o am p e r

    x 1 .0 0 0 = m i l l i a m p er

    x 1.0 0 0 .0 0 0 = m i cr o a m p er

    : 1 .0 0 0 = Am p er

    x 1 .0 0 0 = m i cr o am p er

    : 1 .0 0 0.0 0 0 = n a no a m per

    : 1 .0 0 0 = m i l l i a m p er

    : 1 .0 00 .0 00 = A m per

    A = Am per

    m A = m i l li am p er

    A = m i cr o a m p e r

    60 8040

    20

    0

    mA

    100

    34

    5

    21

    0

    AMPER

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    16

    LA POTENZA = unit di misura in WATT

    0,5 A.

    12 V.

    34

    5

    21

    0

    AMPER

    3040

    50

    2010

    0

    VOLTFig.35 Una lampadina alimentata da unatensione di 12 Volt assorbe una corren-te di 0,5 Amper ed eroga una potenza lu-minosa di 6 Watt.Per ricavare la potenza basta moltipli-care i Volt per gli Amper, infatti:

    12 Volt x 0,5 Amper = 6 Watt

    Conoscendo il valore di tensione di un qualsiasigeneratore (pila - batteria - trasformatore - linea e-lettrica) e la corrente che preleviamo per alimen-

    tare una lampadina, una radio, un frigorifero, unsaldatore ecc., potremo conoscere il valore dellapotenza assorbita espressa in watt.

    La formula che ci permette di ricavare i watt mol-to semplice:

    watt = volt x amper

    Una lampadina da 12 volt - 0,5 amper assorbedunque una potenza di:

    12 x 0,5 = 6 watt

    Conoscendo i watt e gli amper noi possiamo co-noscere il valore della tensione di alimentazioneusando la formula inversa, cio:

    volt = watt : amper

    Se abbiamo una lampada da 6 watt che assorbe0,5 amper la sua tensione di alimentazione sar

    di:

    6 : 0,5 = 12 volt

    Conoscendo i watt ed i volt noi possiamo cono-scere gli amper assorbiti usando la formula:

    amper = watt : voltUna lampadina della potenza di 6 watt da ali-mentare con una tensione di 12 volt assorbir u-na corrente di:

    6 : 12 = 0,5 amper

    Ora che sapete che il watt indica la potenza, ca-pirete che un saldatore da 60 watt eroga in calo-re una potenza maggiore di un saldatore da 40

    watt.Analogamente confrontando due lampadine unada 50 watt ed una da 100 watt, la seconda as-sorbir una potenza doppia rispetto alla prima, maemetter anche il doppio di luce.

    Il multiplo dei watt chiamato:

    Kilowatt

    ed i sottomultipli sono chiamati:

    milliwattmicrowatt

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    TA BELLA N.4 CONVERSIONE Wat t

    Wa t t Wa t t

    m i l l i w a t t

    m i l l i w a t t

    m i c r o w a t t

    : 1 .0 0 0 = k i l ow a t t x 1 .0 0 0 = m i l l i w a t t

    : 1 .0 0 0 = Wa t t

    x 1 .0 0 0 = m i cr ow a t t

    : 1 .0 0 0 = m i l l i w a t t

    Wa tt x 1 .0 00 .0 00 = m icr ow a t t

    W = Wa t t

    m W = m i l l i wa t t

    W = m i cr o w a t t

    Wa t t = V x A

    A m per = W : V

    Vo l t = W : A

    Le misure pi utilizzate incampo elettronico sono:

    10 Watt 50 Watt 100 Watt

    Fig.36 Possiamo paragonare la potenza ad un martello. Un piccolo martello ha una po-tenza minore di un martello di dimensioni maggiori. Per questo motivo una lampada da10 Watt eroga meno luce di una lampada da 100 Watt ed un motore elettrico da 1.000 Watteroga pi potenza rispetto ad un motore da 500 Watt. Maggiori sono i Watt della lampa-da, del motore o del circuito che alimentiamo, pi Amper sono assorbiti dalla sorgente.

    Wa t t = V x A

    A m per = W : V

    Vo lt = W : A

    Nella Tabella N.4 riportiamo i fattori di divisione edi moltiplicazione per convertire i suoi multipli edi suoi sottomultipli.

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    GENERATORI DI TENSIONE

    I pi comuni generatori di tensione sono le pileche possiamo trovare in commercio in forme e di-mensioni diverse (vedi fig.37).

    Ogni pila pu erogare a seconda del modello ten-sioni di 1,5 - 4,5 - 9 volt.Esistono dei generatori di tensione ricaricabili, co-nosciuti con il nome di pile al nichel/cadmio op-pure accumulatori al piombo, normalmente in-stallati su tutte le auto, che generano una tensio-ne di 12,6 volt.Esistono anche dei generatori in grado di trasfor-mare la luce in una tensione e per questo motivosono chiamati celle solari (vedi fig.17).Alcuni generatori funzionano con il moto. Ad e-

    sempio la dinamo, installata su ogni bicicletta (ve-di fig.18), o gli alternatori, installati sulle auto perricaricare la batteria.

    Nota: Le dinamo installate nelle biciclette genera-no una tensione alternata.

    In ogni appartamento sono presenti le prese elet-triche dalle quali possiamo prelevare una tensio-ne di 220 volt alternata.Il generatore di tensione chiamato trasformatore

    viene utilizzato in elettronica per ridurre la tensio-ne alternata di rete dei 220 volt in tensioni infe-riori, ad esempio 9 - 12 - 20 - 30 volt.

    1 ESERCIZIO

    Il primo esercizio che vi proponiamo vi permetterdi constatare che cosa avviene se si collegano inserie o in parallelo due sorgenti di alimentazione.

    Procuratevi in una tabaccheria o in un supermer-cato due pile quadre da 4,5 volt, una lampadinada 6 volt completa del suo portalampadina e unospezzone di filo di rame isolato in plastica per im-pianti elettrici.

    Collegando i due estremi della lampadina ad unasola pila (vedi fig.39) vedrete la lampadina ac-cendersi.

    Se prendete le due pile e collegate insieme i loro

    terminali positivi ed i loro terminali negativi e poia questi collegate nuovamente la lampadina, an-che in questo caso la lampadina si accender conla stessa intensit che si otteneva usando una so-la pila.Questo collegamento, chiamato parallelo (vedifig.39), non ha modificato il valore della tensioneche rimane sempre di 4,5 volt, ma solo la sua po-tenza.In pratica abbiamo raddoppiato lautonomia dellapila, vale a dire che se una sola pila poteva tene-

    re accesa la lampadina per un tempo di 10 ore,collegandone due in parallelo riusciremo a tener-la accesa per un tempo di 20 ore.

    18

    Fig.37 In commercio possiamo trovare pile con tensioni e dimensioni diverse. La capacitdi una pila viene espressa in Amperora. Una pila da 3 Ah si scarica in unora se prelevia-mo 3 Amper, in due ore se preleviamo 1,5 Amper ed in trenta ore se preleviamo 0,1 Amper.

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    4,5 V.

    4,5 V.

    4,5 V.

    Fig.38 Nellanno 1801 ilfisico Alessandro Voltapresent a Parigi, allapresenza di NapoleoneBonaparte, la sua Pilaelettrica.

    Fig.39 Collegando una lampadinaad una pila questa si accende.Collegando in Parallelo due pilemodifichiamo solo la capacit,quindi la luminosit della lampa-da non varia.Collegandole in Serie (vedi fig.40a sinistra) la luminosit raddop-pia perch aumentiamo il disli-vello degli elettroni.

    Fig.40 Per collegare in Serie due pi-le dovremo collegare il terminale Ne-gativo di una pila con il Positivodellaltra pila.Se collegheremo le pile come visibi-le a destra non otterremo nessunatensione.

    4,5 V. 4,5 V. 4,5 V. 4,5 V.

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    Ora collegate il positivo di una pila al negativodella seconda pila (vedi fig.40), poi ai due estremidelle pile collegate la lampadina e subito notereteun aumento della luminosit.Questo collegamento, chiamato serie, ha raddop-piato il valore della tensione che da 4,5 volt sa-lito a 4,5+4,5 = 9 volt.

    Se per errore collegherete il negativo di una pilacon il negativo della seconda pila e sui due estre-mi positivi (vedi fig.40 a destra) collegherete lalampadina, questa rimarr spenta perch gli elet-troni di identica polarit si respingono.Lo stesso fenomeno si riscontra se si collega il po-sitivo di una pila al positivo della seconda pila.

    IMPORTANTENoi possiamo collegare in parallelo anche due -tre - quattro pile a patto che eroghino la stessatensione, quindi possiamo collegare in parallelodue o pi pile da 4,5 volt oppure due o pi pile cheeroghino 9 volt, ma non possiamo collegare inparallelo una pila da 4,5 volt con una da 9 voltperch la pila che eroga una tensione maggiore

    si scaricherebbe sulla pila che eroga una tensio-ne minore.

    Le pile con differenti tensioni si possono invececollegare in serie.Ad esempio se colleghiamo in serie ad una pila da4,5 volt una da 9 volt (vedi fig.41) otterremo unatensione totale di:

    4,5 + 9 = 13,5 volt

    Se collegheremo in serie tre pile, una pila da 4,5volt, una da 9 volt ed una da 1,5 volt (vedi fig.42)otterremo una tensione totale di:

    4,5 + 9 + 1,5 = 15 volt

    In un collegamento in serie dovremo per sceglie-re delle pile che abbiamo una stessa capacit.Ad esempio se la pila da 4,5 volt ha una autono-mia di 10 ore, quella da 9 volt unautonomia di 3ore e quella da 1,5 volt unautonomia di 40 ore,collegandole in serie cesseranno di fornirci ten-sione dopo solo 3 ore, cio quando la pila da 9volt, che ha una autonomia minore, si sar total-mente scaricata.

    20

    VOLT

    13,5

    4,5 V.9 V.

    3040

    50

    2010

    0

    VOLT

    Fig.41 Collegando in serie una pila da 4,5volt con una pila da 9 volt noi otterremo u-na tensione totale di 13,5 volt. Per colle-

    garle in serie dobbiamo collegare il Positi-vo di una pila al Negativo dellaltra pila.

    4,5 V. 1,5 V.9 V.

    VOLT

    15,0VOLT

    3040

    50

    2010

    0

    Fig.42 Collegando in serie tre pile, una pilada 4,5 volt, una da 9 volt ed una da 1,5 volt,otterremo una tensione di 15 volt. Se le tre

    pile hanno una diversa capacit la pi de-bole si esaurisce prima delle altre.

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    imparare lELETTRONICApartendo da ZERO

    Il valore ohmico di ogni resistenza non mai indicato sul suo corpo con un numero, ma con fa-

    sce di diverso colore, che tutti devono imparare a decifrare per sapere quanti ohm ha la resi-stenza che si andr ad inserire nel circuito da realizzare.

    Con le formule riportate in tutti i testi di elettronica, e cio:

    ohm = kiloohm : 1.000 kiloohm = ohm x 1.000ohm = megaohm : 1.000.000 megaohm = ohm x 1.000.000

    molti commettevano errori perch non consideravano che kiloohm mille volte pi grande diohm e che ohm e mille volte pi piccolo di kiloohm. Quindi se veniva chiesto di convertire unvalore di 150 ohm in kiloohm, la maggioranza utilizzava la formula kiloohm = ohm x 1.000 ot-tenendo cos un valore errato di 150 x 1.000 = 150.000 kiloohm.Usando la Tabella N.5, in cui segnalato per quale numero occorre moltiplicare o dividere un va-lore espresso in ohm - kiloohm - megaohm per convertirlo in un suo multiplo o sottomultiplo,abbiamo evitato tutti gli errori che i principianti commettono allinizio.Quindi per convertire 150 ohm in kiloohm dovremo semplicemente fare 150 : 1.000 = 0,15 kiloohm.Mentre per convertire 0,15 kiloohm in ohm dovremo semplicemente fare 0,15 x 1.000 = 150 ohm.

    Quanto detto vale anche per tutte le Tabelle che risultano pubblicate nella 1 Lezione.

    CIFRA

    CIFRA

    CIFRA

    CIFRA

    POWER

    ONOFF

    POWER

    LOHI

    OHM

    100020020

    2200m

    750 200

    202200m

    200

    2m20m

    200m

    10A

    2

    2200m20m

    10A2m200

    200

    Hi

    2K

    20K

    200K

    2M

    20M

    V V

    A

    A

    10A

    V- A -

    COM

    POWER

    ONOFF

    POWER

    LOHI

    OHM

    100020020

    2200m

    750 200

    202200m

    200

    2m20m

    200m

    10A

    2

    2200m20m

    10A2m200

    200

    Hi

    2K

    20K

    200K

    2M

    20M

    V V

    A

    A

    10A

    V-A -

    COM

    POWER

    ONOFF

    POWER

    LOHI

    OHM

    100020020

    2200m

    750 200

    202

    200m

    200

    2m20m

    200m

    10A

    2

    2200m20m

    10A2m200

    200

    Hi

    2K

    20K

    200K

    2M

    20M

    V V

    A

    A

    10A

    V-A -

    COM

    2

    CIFRA1

    a

    CIFRA2a

    TOLLERANZA

    MOLTIPLICAT.

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    Non tutti i materiali sono ottimi conduttori di elet-tricit.Quelli che contengono molti elettroni liberi, comead esempio oro - argento - rame - alluminio - fer-ro - stagno, sono ottimi conduttori di elettricit.I materiali che contengono pochissimi elettroni li-beri, come ad esempio ceramica - vetro - legno -plastica - sughero, non riescono in nessun modoa far scorrere gli elettroni e per questo sono chia-mati isolanti.Esistono inoltre dei materiali intermedi che non so-no n conduttori n isolanti, come ad esempio ilnichelcromo, la costantana e la grafite.Tutti i materiali che offrono una resistenza a farscorrere gli elettroni vengono utilizzati in elettro-nica per costruire resistenze - potenziometri -trimmer, cio dei componenti che rallentano ilflusso degli elettroni.

    Lunit di misura della resistenza elettrica, indica-

    ta con la lettera greca omega , lohm.Un ohm corrisponde alla resistenza che gli elet-troni incontrano passando attraverso una colonnadi mercurio lunga 1.063 millimetri (1 metro e 63millimetri), del peso di 14,4521 grammi, posta aduna temperatura di 0 gradi.

    Oltre al valore ohmico, la resistenza ha un altroparametro molto importante: la potenza massimain watt che in grado di dissipare senza essere

    distrutta.Troverete perci in commercio resistenze compo-ste da polvere di grafite che hanno una potenza di1/8 - 1/4 di watt, altre di dimensioni leggermentemaggiori da 1/2 watt ed altre ancora, molto pigrandi, da 1 - 2 watt (vedi fig.43).Per ottenere resistenze in grado di dissipare po-tenze sullordine dei 3 - 5 - 10 - 20 - 30 watt si u-tilizza del filo di nichelcromo (vedi fig.47).

    Una resistenza posta in serie ad un circuito pro-voca sempre una caduta di tensione perch frenail passaggio degli elettroni.Se ad un conduttore in grado di lasciar passare unelevato numero di elettroni colleghiamo in serie uncomponente in grado di frenare il loro passaggio, intuitivo che il loro flusso viene rallentato.Per spiegarci meglio possiamo paragonare la re-sistenza ad una strozzatura nel tubo di un impiantoidraulico (vedi fig.44).Se il tubo non presenta nessuna strozzatura lac-qua scorre al suo interno senza incontrare nessu-na resistenza.Se lo restringiamo leggermente la strozzatura ri-

    durr la pressione dellacqua, e se lo restringere-mo ulteriormente lacqua incontrer una resistenzamaggiore a proseguire.Le resistenze vengono utilizzate in elettronica perridurre la pressione, vale a dire la tensione involt.Quando una corrente elettrica incontra una resi-stenza che impedisce agli elettroni di scorrere li-beramente questi si surriscaldano.Molti dispositivi elettrici sfruttano questo surriscal-damento per produrre calore.

    Ad esempio nel saldatore presente una resi-stenza di nichelcromo che surriscaldandosi fa au-mentare a tal punto la temperatura sulla punta dirame da far sciogliere lo stagno utilizzato nelle sta-gnature.Anche nei ferri da stiro presente una resisten-za calcolata in modo da far raggiungere alla pia-stra una temperatura sufficiente per stirare i nostriindumenti senza bruciarli.Allinterno delle lampadine presente una resi-stenza di tungsteno in grado di raggiungere ele-

    vate temperature senza fondersi e gli elettroni sur-riscaldandola la rendono incandescente a tal pun-to da farle emettere una luce.

    RESISTENZE = unit di misura in OHM A COSA servono le RESISTENZE

    OHM 05

    10

    20

    5K

    3050

    100

    200

    500

    1K

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    Fig.43 Le resistenze da 1/8 - 1/4 - 1/2 - 1 watt utilizzate in elettronica hanno la forma dipiccoli cilindri provvisti di due sottili terminali. In queste resistenze il valore ohmico si ri-cava dalle quattro fasce colorate stampigliate sui loro corpi (vedi fig.46). Le resistenze da3 - 5 - 7 - 10 - 15 watt hanno un corpo rettangolare in ceramica con sopra stampigliato illoro valore ohmico e la loro potenza in watt.

    1 k i lo o hm = 1 .0 0 0 o hm

    1 m e g a oh m = 1 .0 0 0 .0 0 0 o h m

    1 0 .0 0 0 o hm = 1 0 k i lo o hm

    1 0 .0 0 0 o h m = 0 ,0 1 m e g a oh m = o hm

    k = k i l o o hm

    M = m eg a o hm

    SIMBOLOGRAFICO

    TA BELLA N.5 CONVERSIONE ohm

    o hm

    o hm

    k i l o o hm

    k i l o o hm

    me g a o hm

    me g a o hm

    : 1 .0 0 0 k i l o o hm

    : 1 .0 0 0 .0 0 0 m eg a o hm

    x 1 .0 0 0 o hm

    : 1 .0 0 0 m eg a o hm

    x 1 .0 0 0 k i l o o hm

    x 1 .0 0 0 .0 0 0 o hm

    1 . 5 0 0 o hm c o r r i sp o n d o n o a : 1 . 5 0 0 : 1 . 0 0 0 = 1 , 5 k i l o o hm

    0 , 5 6 meg a o hm c o r r i s p o n d o n o a : 0 , 5 6 x 1 .0 0 0 . 0 0 0 = 5 6 0 . 0 0 0 o hm

    ESEMPI

    Le misure pi utilizzate incampo elettronico sono:

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    NESSUNARESISTENZA

    MINIMARESISTENZA

    MASSIMARESISTENZA

    1 1 x 10

    0 x 1

    2 2 x 100

    3 3 x 1.000

    4 4 x 10.000

    5 5 x 100.000

    6 6 x 1.000.000

    7 7

    8 8

    ORO : 10

    9 9

    10 %

    5 % ORO

    ARGENTONERO

    MARRONE

    ROSSO

    ARANCIONE

    GIALLO

    VERDE

    AZZURRO

    VIOLA

    GRIGIO

    BIANCO

    1CIFRA

    2CIFRA

    TOLLERANZA

    MOLTIPLICAT.

    1CIFRA 2CIFRA TOLLERANZAMOLTIPLICAT.

    = = = =

    VALORI STANDARD delle RESISTENZE

    In commercio non trovate qualsiasi valore ohmico, ma solo i valori standard riportati in questa Tabella.

    Fig.44 Possiamo paragonare una resistenza ad una strozzatura posta in serie ad un con-duttore per ridurre il regolare flusso di elettroni. Una resistenza con un basso valoreohmico (media strozzatura) ridurr molto meno il flusso degli elettroni rispetto ad una re-sistenza con un elevato valore ohmico (strozzatura maggiore).

    Fig.45 Le 4 fasce colorate che appaiono sul corpo delle resistenze servono per ricavareil loro valore ohmico. Nella Tabella sottostante riportiamo i valori Standard.

    1,0 ohm 10 ohm 100 ohm 1.000 ohm 10.000 ohm 100.000 ohm 1,0 megaohm1,2 ohm 12 ohm 120 ohm 1.200 ohm 12.000 ohm 120.000 ohm 1,2 megaohm1,5 ohm 15 ohm 150 ohm 1.500 ohm 15.000 ohm 150.000 ohm 1,5 megaohm

    1,8 ohm 18 ohm 180 ohm 1.800 ohm 18.000 ohm 180.000 ohm 1,8 megaohm2,2 ohm 22 ohm 220 ohm 2.200 ohm 22.000 ohm 220.000 ohm 2,2 megaohm2,7 ohm 27 ohm 270 ohm 2.700 ohm 27.000 ohm 270.000 ohm 2,7 megaohm3,3 ohm 33 ohm 330 ohm 3.300 ohm 33.000 ohm 330.000 ohm 3,3 megaohm3,9 ohm 39 ohm 390 ohm 3.900 ohm 39.000 ohm 390.000 ohm 3,9 megaohm4,7 ohm 47 ohm 470 ohm 4.700 ohm 47.000 ohm 470.000 ohm 4,7 megaohm5,6 ohm 56 ohm 560 ohm 5.600 ohm 56.000 ohm 560.000 ohm 5,6 megaohm6,8 ohm 68 ohm 680 ohm 6.800 ohm 68.000 ohm 680.000 ohm 6,8 megaohm8,2 ohm 82 ohm 820 ohm 8.200 ohm 82.000 ohm 820.000 ohm 8,2 megaohm

    TABELLA N.6

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    25

    Fig.46 In questa Tabella riportiamo i 4 colori presenti sulle resistenze. Se nella 3 fascia presente il colore oro, il valore delle prime due cifre va diviso x 10.

    100 ohm1,0 ohm 10 ohm 1.000 ohm 10.000 ohm 100.000 ohm 1,0 Mohm

    120 ohm1,2 ohm 12 ohm 1.200 ohm 12.000 ohm 120.000 ohm 1,2 Mohm

    150 ohm1,5 ohm 15 ohm 1.500 ohm 15.000 ohm 150.000 ohm 1,5 Mohm

    180 ohm1,8 ohm 18 ohm 1.800 ohm 18.000 ohm 180.000 ohm 1,8 Mohm

    220 ohm2,2 ohm 22 ohm 2.200 ohm 22.000 ohm 220.000 ohm 2,2 Mohm

    270 ohm2,7 ohm 27 ohm 2.700 ohm 27.000 ohm 270.000 ohm 2,7 Mohm

    330 ohm3,3 ohm 33 ohm 3.300 ohm 33.000 ohm 330.000 ohm 3,3 Mohm

    390 ohm3,9 ohm 39 ohm 3.900 ohm 39.000 ohm 390.000 ohm 3,9 Mohm

    470 ohm4,7 ohm 47 ohm 4.700 ohm 47.000 ohm 470.000 ohm 4,7 Mohm

    560 ohm5,6 ohm 56 ohm 5.600 ohm 56.000 ohm 560.000 ohm 5,6 Mohm

    680 ohm6,8 ohm 68 ohm 6.800 ohm 68.000 ohm 680.000 ohm 6,8 Mohm

    820 ohm8,2 ohm 82 ohm 8.200 ohm 82.000 ohm 820.000 ohm 8,2 Mohm

    TABELLA n. 7 I COLORI CHE TROVERETE SUL CORPO DELLE RESISTENZETABELLA n.7 I COLORI CHE TROVERETE SUL CORPO DELLE RESISTENZE

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    CODICE dei COLORI

    Quando acquisterete le vostre prime resistenzescoprirete che il loro valore ohmico non stampi-gliato sul loro corpo con dei numeri, bens conquattro fasce colorate.Inizialmente ci procura ad un principiante non po-che difficolt, perch non sapendo ancora deci-frare questi colori non pu conoscere il valore oh-mico della resistenza che si ha in mano.

    Ogni colore che appare sul corpo di queste resi-stenze corrisponde ad un preciso numero, comepotete vedere anche dalla Tabella N.7.Per ricordare lassociazione colore - numero c chiprende come colore di partenza il verde, che cor-

    risponde al numero 5, poi memorizza che, scen-dendo verso il numero 0, il giallo corrisponde al 4,larancio corrisponde al 3 ecc.:

    giallo = 4

    arancio = 3

    rosso = 2

    marrone = 1

    nero = 0

    mentre salendo verso il numero 9, il blu corri-sponde al 6, il viola corrisponde al 7 ecc.:

    blu = 6

    viola = 7

    grigio = 8

    bianco = 9

    Le quattro fasce riportate sul corpo di ogni resi-stenza (vedi fig.45) ci permettono di ricavare unnumero di pi cifre che ci indica il reale valore in ohm.

    1 fascia - primo numero della cifra.Se questa fascia di colore rosso, il primo nume-ro un 2, se questa fascia di colore blu questonumero un 6 ecc.

    2 fascia - secondo numero della cifra.Se questa fascia di colore rosso, il secondo nu-mero nuovamente un 2, se troviamo un viola un 7 ecc.

    3 fascia - zeri da aggiungere alla cifra determi-nata con i primi due colori.Se troviamo un marrone dobbiamo aggiungere u-no 0, se troviamo un rosso dobbiamo aggiungeredue 00, se troviamo un arancio dobbiamo ag-giungere tre 000, se troviamo un giallo dobbiamoaggiungere quattro 0.000, se troviamo un verde

    dobbiamo aggiungere cinque 00.000, se troviamoun blu dobbiamo aggiungere sei 000.000.Se la terza fascia di colore oro dobbiamo divi-dere x 10 il numero ricavato con le prime due fa-sce.Se invece la terza fascia di colore argento dob-

    biamo dividere x 100 il numero ricavato con le pri-me due fasce.

    4 fascia - questultima fascia indica la tolleranzadella resistenza, vale a dire di quanto pu variarein pi o in meno il numero, cio il valore ohmico,che abbiamo ricavato con le prime 3 fasce.Se la quarta fascia di colore oro la resistenzaha una tolleranza del 5%.Se la quarta fascia di colore argento la resi-stenza ha una tolleranza del 10%.Se, ad esempio, con il codice dei colori abbiamoricavato un valore di 2.200 ohm e la quarta fascia di colore oro, la resistenza non potr mai avereun valore inferiore a 2.090 ohm o superiore a2.310 ohm, infatti:

    (2.200 : 100) x 5 = 110 ohm

    2.200 - 110 = 2.090 ohm2.200 + 110 = 2.310 ohm

    Se la quarta fascia fosse stata di colore argento,la resistenza non avrebbe mai avuto un valore in-feriore a 1.980 ohm o superiore a 2.420 ohm in-fatti:

    (2.200 : 100) x 10 = 220 ohm

    2.200 - 220 = 1.980 ohm2.200 + 220 = 2.420 ohm

    Nota: ovviamente una resistenza da 2.200 ohmcon una tolleranza del 10% pu risultare da 2.190ohm oppure da 2.230 ohm.

    26

    Colore 1 2 3 4

    Nero = 0 = =Marrone 1 1 0 =Rosso 2 2 00 =

    Arancio 3 3 000 =Giallo 4 4 0.000 =Verde 5 5 00.000 =Blu 6 6 000.000 =Viola 7 7 = =Grigio 8 8 = =Bianco 9 9 = =Oro = = divide x 10 toller. 5%Argento = = divide x 100 toller. 10%

    TABELLA N.8

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    Nella Tabella N.8 riportiamo i valori numerici checi servono per ricavare il valore ohmico di una re-sistenza in funzione dei colori riportati sul suo cor-po con quattro fasce.

    Come potete notare non troverete mai nella terza

    fascia i colori viola - grigio - bianco.Se nella terza fascia appare il colore nero, ricor-date che in questo caso non ha nessun significato.Ad esempio una resistenza da 56 ohm ha sul cor-po questi colori: Verde (5) - Blu (6) - Nero (=).

    COME LEGGERE i CODICI COLORI

    Un altro problema che incontrano i principianti quello di capire da quale lato del corpo si deve i-niziare a leggere il valore della resistenza, cio daquale colore iniziare.Se tenete presente che la quarta fascia semprecolorata in oro o in argento (vedi Tabella N.8), ilcolore dal quale iniziare sar sempre quello sul la-to opposto.Supponiamo per che in qualche resistenza que-sta quarta fascia si sia cancellata, oppure che siconfonda il rosso con larancio oppure il verde conil blu.

    In questi casi dovete sempre ricordare che il nu-mero che otterrete deve corrispondere ad uno deivalori standard riportati nella Tabella N.6.Provate a fare un po di pratica indovinando il va-lore ohmico che hanno queste resistenze, e poiconfrontate le vostre risposte con quelle che tro-vate di seguito.

    A = rosso rosso arancio oroB = argento rosso viola gialloC = marrone nero nero oro

    D = grigio rosso marrone argentoE = arancio arancio verde oroF = marrone nero oro oroG = giallo viola giallo argento

    Soluzione

    A = 2-2-000 (22.000 ohm tolleranza 5%).

    B = una resistenza non pu mai avere come 1 fa-scia il colore argento, quindi dovrete necessaria-mente capovolgerla per conoscere il suo valore:4-7-00 (4.700 ohm tolleranza 10%).

    C = 1-0-= (10 ohm tolleranza 5%).

    D = 8-2-0 (820 ohm tolleranza 10%).

    E = 3-3-00.000 (3.300.000 ohm = 3,3 megaohm) .

    F = 1-0-= (poich la terza cifra un oro che divi-de x10, la resistenza sar da 10 : 10 = 1 ohm conuna tolleranza del 5%).

    G = 4-7-0.000 (470.000 ohm tolleranza 10%) .

    RESISTENZE A FILO

    Il valore delle resistenze a filo, che hanno sempredei bassi valori ohmici, viene impresso sul loro cor-po con i numeri (vedi fig.47).Quindi se sul corpo appare scritto 0,12 ohm o 1,2ohm oppure 10 ohm, questo lesatto valore oh-mico della resistenza.

    Tenete comunque presente che se davanti al nu-

    mero si trova la lettera R, questa va sostituita conlo zero (0), mentre se la R inserita tra due nu-meri va sostituita con una virgola (,).Se sul corpo appare scritto R01 o R12 o R1 op-pure R10, dovete sostituire la R con il numero 0,perci il valore di queste resistenze di 0,01 ohm,0,12 ohm, 0,1 ohm, e 0,10 ohm.

    Nota: dire 0,1 ohm lo stesso che dire 0,10 ohm.

    Se invece la lettera R posta tra due numeri, ad

    esempio 1R2 o 4R7 oppure 2R5, dovete sostituirela R con una virgola (,) di conseguenza il valoredi queste resistenze di 1,2 ohm, 4,7 ohm e 2,5ohm.

    27

    5W 10 J

    5W 1,2 J

    3W R01 3W 4R7

    Fig.47 Nelle resistenze di potenza dovete fa-re molta attenzione alla lettera R. Se questalettera davanti al numero, ad esempio R1dovrete leggere 0,1 ohm, se tra duenumeri, ad esempio 1R2 dovrete leggere1,2 ohm.

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    RESISTENZE in SERIE o in PARALLELO

    Collegando due resistenze in serie il valore ohmi-co di R1 si somma al valore di R2.Ad esempio, se R1 ha un valore di 1.200 ohm eR2 di 1.500 ohm otterremo una resistenza che haquesto valore:

    ohm = R1 + R2

    1.200 + 1.500 = 2.700 ohm

    Collegando due resistenze in parallelo il valore oh-mico totale risulta inferiore al valore ohmico del-la resistenza pi piccola.Quindi se R1 da 1.200 ohm ed R2 da 1.500 ohmnoi otterremo un valore inferiore a 1.200 ohm.La formula per conoscere quale valore si ottienecollegando in parallelo due resistenze la se-guente:

    ohm = (R1 x R2) : (R1 + R2)

    Nel nostro caso avremo una resistenza da:

    (1.200 x 1.500) : (1.200 + 1.500) = 666,66 ohm

    Per capire la differenza tra un collegamento in se-rie ed un collegamento in parallelo guardate gli e-sempi nelle figg.48-49.

    TRIMMER

    Quando in un circuito elettronico occorre una resi-stenza in grado di fornire in modo graduale un va-lore ohmico variabile da 0 ohm fino al suo valo-re massimo, dobbiamo utilizzare un componentechiamato trimmer.Questo componente viene raffigurato negli schemielettrici con lo stesso simbolo di una resistenza acui viene aggiunto una freccia centrale chiamatacursore (vedi fig.50).Quando vedete questo simbolo sappiate che il va-lore ohmico della resistenza pu essere variato daun minimo ad un massimo ruotando semplice-mente il suo cursore da un estremo allaltro.

    28

    RESISTENZE

    in SERIE

    ohm = R1 + R2

    R1 R2

    RESISTENZEin PARALLELO

    R1

    R2

    o h m = R1 x R2

    R1 + R2

    Fig.48 Possiamo paragonare due resisten-ze collegate in serie a due rubinetti postiuno di seguito allaltro. In queste condizio-ni il flusso dellacqua determinato dal ru-binetto pi chiuso.

    Fig.49 Possiamo paragonare due resisten-ze collegate in parallelo a due rubinetticollegati come visibile in figura. In queste

    condizioni il flusso dellacqua di un rubi-netto si somma a quello dellaltro.

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    Un trimmer da 1.000 ohm pu essere regolato inmodo da ottenere un valore di 0,5 - 1 - 2 - 3 - 10ohm oppure 240,3 - 536,8 ohm - 910,5 - 999,9ohm fino ad arrivare ad un massimo di 1.000 ohm.Con un trimmer da 47.000 ohm potremo ottenerequalsiasi valore ohmico compreso tra 0 e 47.000ohm.

    I trimmer, costruiti normalmente in Giappone -Taiwan - Corea - Hong Kong, sono siglati con uncodice molto semplice: lultima cifra della sigla vie-ne sostituita con un numero che indica quanti ze-ri bisogna aggiungere.

    1 aggiunge 02 aggiunge 00

    3 aggiunge 000

    4 aggiunge 0000

    5 aggiunge 00000

    Quindi se sul corpo del trimmer scritto 151 le-satto valore ohmico di 150 ohm.Se scritto 152 dopo il numero 15 dobbiamo ag-giungere due zeri, quindi lesatto valore ohmico di 1.500 ohm.Se scritto 223 dopo il numero 22 dobbiamo ag-giungere tre zeri, quindi lesatto valore ohmico di22.000 ohm.

    29

    100

    10 ohm

    101

    100 ohm

    220

    220 ohm

    472

    4.700 ohm

    103

    10.000 ohm

    473

    47.000 ohm

    224

    220.000 ohm

    SIMBOLOGRAFICO

    CURSORE

    Fig.50 Il simbolo grafico u-tilizzato negli schemi elet-

    trici per raffigurare unqualsiasi Trimmer o Po-tenziometro identico aquello di una comune resi-stenza con laggiunta di u-na freccia.

    Fig.51 In quasi tutti i Trimmer il valore ohmico viene indicato utilizzando 3 numeri. I pri-mi due numeri sono significativi mentre il 3 numero indica quanti zeri occorre ag-giungere alle prime due cifre. Se sul corpo stampigliato 100 il trimmer da 10 ohm. Se stampigliato 101 il trimmer da 100 ohm, se stampigliato 472 da 4.700 ohm.

    Fig.52 I trimmer possono essere reperiti con forme e dimensioni diverse e con i termina-li disposti in modo da poterli montare sul circuito stampato in verticale o in orizzontale.

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    POTENZIOMETRI

    I potenziometri hanno la stessa funzione dei trim-mer e si differenziano da questi solo perch il lorocursore risulta collegato ad un perno sul quale possibile fissare una manopola (vedi fig.53).

    In tutte le radio, gli amplificatori o i registratori so-no presenti dei potenziometri per regolare il volu-

    me del suono ed i toni alti e bassi.I potenziometri, rotativi o a slitta (vedi fig.54), pos-sono essere lineari oppure logaritmici.

    I potenziometri lineari presentano la caratteristicadi variare la loro resistenza ohmica in modo li-neare, mentre i potenziometri logaritmici la varia-no in modo non lineare.

    Se ruotiamo di 1/2 giro la manopola di un poten-

    ziometro lineare da 10.000 ohm e misuriamo il va-lore ohmico tra il terminale centrale e i due e-stremi, scopriremo che il suo valore risulta esatta-mente pari alla met, cio 5.000 ohm e 5.000 ohm(vedi fig.55).Se lo ruotiamo di 3/4 di giro il suo valore ohmicorisulter tra il terminale centrale e quello di destrapari a 3/4, cio a 7.500 ohm (vedi fig.56).

    Se ruotiamo di 1/2 giro la manopola di un poten-ziometro logaritmico da 10.000 ohm e misuriamo

    il valore ohmico tra il terminale centrale e i due e-stremi, scopriremo che il suo valore non risulta e-sattamente pari alla met, infatti da un lato avre-mo 9.000 ohm e dallaltro 1.000 ohm (vedi fig.57).Se lo ruotiamo di 3/4 di giro il suo valore ohmicorisulter da un lato di 3.500 ohm e dallaltro di 6.500ohm (vedi fig.58).

    I potenziometri logaritmici vengono usati per ilcontrollo del volume, cos da poter aumentare lin-tensit del suono in modo logaritmico.

    Infatti il nostro orecchio sente un raddoppio dellapotenza sonora solo se si quadruplica la potenzadel suono.

    30

    SEMPLICE

    DOPPIO

    Fig.53 Come visibile in figura i potenzio-metri possono essere semplici o doppi.

    Fig.54 In questa foto potete vedere le diverse forme dei potenziometri a slitta e rotativi.I potenziometri possono essere di tipo lineare o logaritmico.

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    31

    POWER

    ONOFF

    POWER

    LOHI

    OHM

    100020020

    2

    200m

    750 20020

    2200m

    200

    2m20m

    200m

    10A

    2

    2200m20m

    10A2m200

    200

    Hi

    2K

    20K

    200K

    2M

    20M

    V V

    A

    A

    10A

    V- A -

    COM

    LINEARE

    POWER

    ONOFF

    POWER

    LOHI

    OHM

    100020020

    2

    200m

    750 20020

    2200m

    200

    2m20m

    200m

    10A

    2

    2200m20m

    10A2m200

    200

    Hi

    2K

    20K

    200K

    2M

    20M

    V V

    A

    A

    10A

    V- A -

    COM

    LINEARE

    Fig.55 Ruotando a met corsa il perno di unpotenziometro lineare, la resistenza oh-mica tra il terminale centrale e i due estre-mi esattamente la met. Quindi un poten-ziometro da 10.000 ohm misura ai due e-stremi 5.000 ohm.

    Fig.56 Se ruotiamo di 3/4 di giro il perno diun potenziometro lineare da 10.000 ohm,tra il terminale centrale e quello di destra ri-leveremo un valore di 7.500 ohm e tra il ter-minale centrale e quello di sinistra un va-lore di 2.500 ohm.

    Fig.57 Ruotando a met corsa il perno di unpotenziometro logaritmico, la resistenzaohmica tra il terminale centrale e i due e-stremi NON esattamente la met. Quindida un lato rileveremo 9.000 ohm, dallaltro1.000 ohm.

    Fig.58 Se ruotiamo il perno di un potenzio-metro logaritmico da 10.000 ohm di 3/4 digiro, tra il terminale centrale e quello di si-nistra rileveremo un valore di 3.500 ohm etra il terminale centrale e quello di destraun valore di 6.500 ohm.

    POWER

    ONOFF

    POWER

    LOHI

    OHM

    100020020

    2200m

    750 20020

    2

    200m

    200

    2m20m

    200m

    10A

    2

    2200m20m

    10A2m200

    200

    Hi

    2K

    20K

    200K

    2M

    20M

    V V

    A

    A

    10A

    V- A -

    COM

    POWER

    ONOFF

    POWER

    LOHI

    OHM

    100020020

    2200m

    750 20020

    2

    200m

    200

    2m20m

    200m

    10A

    2

    2200m20m

    10A2m200

    200

    Hi

    2K

    20K

    200K

    2M

    20M

    V V

    A

    A

    10A

    V- A -

    COM

    LOGARITMICO LOGARITMICO

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    FOTORESISTENZE

    Le fotoresistenze sono dei componenti fotosen-sibili che riescono a variare il loro valore ohmicoin funzione dellintensit di luce che ricevono.

    Una fotoresistenza misurata al buio ha un valoredi circa 1 megaohm.Se riceve un po di luce il suo valore scender su-bito a 400.000 ohm.

    Se lintensit della luce aumenta, il suo valorescender verso gli 80.000 ohm; se riceve una for-te luce la sua resistenza scender fino a pochedecine di ohm (vedi fig.60).Le fotoresistenze sono utilizzate per realizzareautomatismi in grado di entrare in funzione quan-

    do vengono colpiti da una luce.Per esempio su un lato delle porte di molti ascen-sori presente una fotoresistenza e dal lato op-posto una lampadina posizionata in modo da illu-minare la parte sensibile della fotoresistenza.Questo automatismo impedisce che la porta della-scensore si chiuda se la persona non comple-tamente entrata, perch il suo corpo interrompe ilfascio di luce che colpisce la fotoresistenza.Anche per accendere le luci di un lampione quan-do viene sera si usa una fotoresistenza collegata

    ad un circuito che comanda un rel.

    Nota: non provate a collegare in serie ad una lam-padina una fotoresistenza sperando che questasi accenda se illuminerete la fotoresistenza conuna forte luce.Questa condizione non si verifica mai, perch la fo-toresistenza non in grado di fornire la correnterichiesta per alimentare il filamento.

    Nelle prossime lezioni vi insegneremo a realizzareun circuito che riesce ad accendere una lampadi-na al variare dellintensit luminosa.

    32

    Fig.59 Le fotoresistenze possono avere uncorpo di forma rettangolare o circolare.

    Fig.60 Se misuriamo la resistenza ohmica di una fotoresistenza posta al buio rileveremoun valore di circa 1 megaohm. Se il suo corpo riceve un po di luce la sua resistenza scen-der a 80.000 ohm e se riceve pi luce la sua resistenza scender sotto i 100 ohm.

    POWER

    ONOFF

    POWER

    LOHI

    OHM

    100020020

    2200m

    750 20020

    2

    200m

    200

    2m20m

    200m

    10A

    2

    2200m20m

    10A2m200

    200

    Hi

    2K

    20K

    200K

    2M

    20M

    V V

    A

    A

    10A

    V- A -

    COM

    POWER

    ONOFF

    POWER

    LOHI

    OHM

    100020020

    2200m

    750 20020

    2

    200m

    200

    2m20m

    200m

    10A

    2

    2200m20m

    10A2m200

    200

    Hi

    2K

    20K

    200K

    2M

    20M

    V V

    A

    A

    10A

    V- A -

    COM

    POWER

    ONOFF

    POWER

    LOHI

    OHM

    100020020

    2200m

    750 20020

    2

    200m

    200

    2m20m

    200m

    10A

    2

    2200m20m

    10A2m200

    200

    Hi

    2K

    20K

    200K

    2M

    20M

    V V

    A

    A

    10A

    V- A -

    COM

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    2 ESERCIZIO

    Anche se gli esercizi che vi proporremo nel corsodelle nostre lezioni potrebbero sembrarvi elemen-tari, vi saranno molto utili perch vi aiuteranno amemorizzare concetti teorici altrimenti difficili da ri-cordare.

    Con questo esercizio potete vedere come si pos-sa ridurre il flusso degli elettroni tramite una resi-stenza e di conseguenza come si riduca il valoredi una tensione.Presso un negozio di materiale elettrico acquista-te una pila da 4,5 volt ed una lampadina da 4,5volt oppure una di quelle lampadine da 6 volt uti-lizzate nei fanali delle biciclette.Dapprima collegate direttamente sui terminali del-la pila la lampadina che avete acquistato ed os-servate la luce che emette.Ora se collegate una sola resistenza da 10 ohm1 watt in serie alla lampadina (vedi fig.61) potetesubito constatare come la sua luminosit si ridu-ca.Infatti questa resistenza frenando il flusso degli e-lettroni ha ridotto il valore della tensione che giun-ge sulla lampadina.Se in parallelo a questa resistenza collegate una

    seconda resistenza da 10 ohm 1 watt (vedi fig.62)la luminosit aumenta perch avete raddoppiato ilflusso degli elettroni.Infatti due resistenze da 10 ohm collegate in pa-rallelo danno un valore totale di:

    R totale = (R1 x R2) : (R1 + R2)

    (10 x 10) : (10 + 10) = 5 ohm

    Se collegate queste due resistenze in serie (vedi

    fig.63) ottenete una luminosit minore rispetto allacondizione della fig.61, perch avete raddoppiatoil valore ohmico della resistenza riducendo ulte-riormente il flusso degli elettroni.Infatti due resistenze da 10 ohm collegate in seriedanno un valore totale di:

    R totale = R1 + R2

    10 + 10 = 20 ohm

    Raddoppiando il valore ohmico avete dimezzato ilflusso degli elettroni quindi avete ridotto la tensio-ne che giunge ai capi della lampadina.

    SIMBOLI GRAFICI

    Nelle pagine che seguono troverete la maggior par-te dei simboli grafici utilizzati negli schemi elettrici.

    4,5 V.

    4,5 V.

    4,5 V.

    Fig.61 Applicando unaresistenza da 10 ohm 1watt in serie ad unalampadina vedremoscendere la sua lumi-nosit, perch la resi-stenza ha ridotto il flus-so degli elettroni.

    Fig.62 Se applichiamoin parallelo due resi-stenze da 10 ohm ve-dremo aumentare la lu-minosit della lampadi-na perch avremo rad-doppiato il flusso deglielettroni.

    Fig.63 Se applichiamoin serie due resistenzeda 10 ohm vedremo ri-durre notevolmente laluminosit della lampa-dina perch avremo di-mezzato il flusso deglielettroni.

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    SIMBOLO SIGLA DESCRIZIONE COME SI PRESENTA

    R RESISTENZA

    R TRIMMER

    R POTENZIOMETRO

    FR FOTORESISTENZA

    CCONDENSATORECERAMICO o POLIEST.

    C COMPENSATORE

    CCONDENSATORE

    ELETTROLITICO

    DS DIODO AL SILICIO

    DZ DIODO ZENER

    DV DIODO VARICAP

    DL DIODO LED

    FDFOTODIODOTRASMITTENTE

    TR TRANSISTOR

    FT FET

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    SIMBOLO SIGLA DESCRIZIONE COME SI PRESENTA

    SCR DIODO SCR

    TRC DIODO TRIAC

    DISPLAY DISPLAY

    F FUSIBILE

    S INTERRUTTORE

    S DEVIATORE

    P PULSANTE

    S DOPPIO INTERRUTTORE

    S DOPPIO DEVIATORE

    S

    RS

    COMMUTATOREROTATIVO

    PONTE RADDRIZZATORE

    T TRASFORMATORE

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    SIMBOLO SIGLA DESCRIZIONE COME SI PRESENTA

    RL RELE1 SCAMBIO

    RL RELE2 SCAMBI

    L BOBINA

    JAF IMPEDENZA

    MF MEDIA FREQUENZA

    XTAL QUARZO

    FC FILTRO CERAMICO

    Batt. BATTERIA

    LLAMPADAA FILAMENTO

    LN LAMPADAAL NEON

    MIC MICROFONO

    CPCICALINAPIEZOELETTRICA

    CUF. CUFFIE

    AP ALTOPARLANTE

    1n2 K 400

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    CIFRA

    CIFRA

    CIFRA

    1n2 K 400

    3 1n2 K 400 1n2 K 600

    104 M 250104 M 100

    4,5 V.

    180 ohm

    ANODO

    4,5 V.

    180 ohm

    ANODO

    4,5 V.

    270 ohm

    ANODO

    3

    37

    imparare lELETTRONICApartendo da ZERO

    I condensatori hanno un proprio valore capacitivo espresso in picofarad - nanofarad - microfa-rad e poichquesto valore viene riportato sul loro corpo con delle sigle non facilmente com-prensibili, per decifrarle abbiamo incluso in questa Lezione due utili Tabelle con i valori di capa-citespressi in picofarad e con le sigle che si possono trovare stampigliate sui loro corpi.

    Per convertire ununit in uninferiore o superiore anzichriportare le formule:

    picofarad = nanofarad : 1.000 nanofarad = picofarad x 1.000picofarad = microfarad : 1.000.000 microfarad = picofarad x 1.000.000

    che potrebbero trarre in errore un giovane che ancora non sa che 1 nanofarad 1.000 voltemaggiore di 1 picofarad e che 1 microfarad invece 1.000.000 volte maggiore, abbiamo rite-nuto piopportuno inserire la Tabella N.9.Quindi per sapere a quanti picofarad corrispondono 0,47 nanofarad, bastermoltiplicare questovalore per 1.000, ottenendo cos: 0,47 x 1.000 = 470 picofarad.

    Di conseguenza per convertire un valore di 470 picofarad in nanofarad sappiamo che dobbiamoeseguire questa sola operazione: 470 : 1.000 = 0,47 nanofarad.

    CONDENSATORI = unit di misura FARAD

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    Fisicamente un condensatore composto da duepiastre metalliche separate tra loro da un mate-riale isolante quale potrebbe essere la carta, laplastica, la mica, la ceramica, lossido di tanta-

    lio o laria.Quando colleghiamo un condensatore ai terminalidi una pila che fornisce una tensione continua,gli elettroni negativi si riversano subito verso lapiastra A nel tentativo di raggiungere il polo po-sitivo, ma poich la seconda piastra B risulta i-solata, non potranno mai raggiungerlo (vedi fig.64).Scollegando il condensatore dalla pila, le due pia-stre rimangono caricate, cioda un lato abbiamoun eccesso di elettroni negativi che restano sutale piastra fino a quando non la cortocircuitiamo

    con la piastra opposta.

    Se ad un condensatore colleghiamo un generato-re di tensione alternata avremo un normale flus-so di elettroni, come se lisolante interposto tra ledue piastre A - B non esistesse.In pratica il flusso di elettroni non scorre libera-mente come in un normale conduttore, ma incon-tra una resistenza che risulta proporzionale allacapacit del condensatore ed alla frequenza del-la tensione alternata applicata ai suoi capi.Maggiore la capacit del condensatore e la fre-quenza della tensione alternata, pielettroni po-tranno scorrere da una piastra allaltra.Guardando le figg.65-66-67 comprenderete megliocome la tensione alternata riesca a passare traqueste due piastre separate da un isolante.

    Quando il filo collegato allalternatore ha polarit

    negativa, i suoi elettroni si riversano sulla piastraA, e, come avveniva per la tensione continua, nonpotendo raggiungere la piastra B per la presenzadellisolante, si accumulano sulla piastra A (vedifig.65).Poich la tensione alternata cambia velocemen-te di polarit, quando il filo collegato allalternato-re da negativo diventa positivo, gli elettroni chesi erano accumulati sulla piastra A ritornano ver-so il polo positivo dellalternatore (vedi fig.66).Lopposto filo, la cui polaritda positiva ora di-

    ventata negativa, riversa i suoi elettroni sulloppo-sta piastra B dove si accumulano.Quando lalternatore cambia nuovamente la po-larit, il filo positivo diventa negativo quindi gli e-lettroni si riversano sulla piastra A e qui si accu-mulano, mentre quelli che si erano accumulati sul-la piastra B ritornano verso il polo positivo dellal-ternatore (vedi fig.67).

    A

    B

    PILA

    A

    BAC

    A

    BAC

    A

    B

    AC

    CONDENSATORI = unit di misura FARAD

    Fig.64 Applicando ai capi di un condensa-tore una tensione continua, gli elettroniNegativi si accumulano sulla piastra A, manon potranno raggiungere la piastra B per-ch risulta isolata.

    Fig.65 Applicando ai capi di un condensa-tore una tensione alternata, gli elettroniNegativi si accumulano sempre sulla pia-stra A, ma non potranno raggiungere la pia-stra positiva B.

    Fig.66 Quando la tensione alternata in-

    verte la sua polarit, gli elettroni accumu-lati sulla piastra A si riversano sul condut-tore Positivo e lopposta piastra B si caricadi elettroni negativi.

    Fig.67 Quando la tensione alternata invertela sua polarit, gli elettroni accumulati sul-la piastra B si riversano sul conduttore Po-sitivo e lopposta piastra A si carica di e-lettroni negativi.

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    4 7 0 p i c o Fa r a d c o r r i s p o n d o n o a : 4 7 0 : 1 . 0 0 0 = 0 , 4 7 n a n o Fa r a d

    0 , 1 m i c r o Fa r a d c o r r i s p o n d o n o a : 0 , 1 x 1 . 0 0 0 . 0 0 0 = 1 0 0 . 0 0 0 p i c o Fa r a d

    ESEMPI

    TA BELLA N.9 CONVERSIONE Capa c i t

    n a n o Fa r a d n a n o Fa r a d

    : 1 .0 0 0 m i cr o Fa r a d x 1 .0 0 0 p i co Fa r a d

    = p i c o Fa r a d

    n F = na n oFa r a d

    F = m i cr o Fa r a d

    p F

    SIMBOLOGRAFICO

    m i c r o F a r a d

    m i c r o F a r a d

    x 1 .0 0 0 n a n o Fa r a d

    x 1 .0 00 .0 00 p ico Fa ra d

    p i c o Fa r a d

    p i c o Fa r a d

    : 1 .0 0 0 n a n o Fa r a d

    : 1 .0 0 0.0 0 0 m icr oFa r ad

    Nota: poichnelle tastiere e nelle macchina da scrivere non sempre presente il tasto della let-tera greca , spesso si sostituisce questa lettera con la m minuscola. Quindi se in un elenco com-ponenti trovate scritto mF significa che lunitdi misura il microfarad.

    Lunitdi misura utilizzata per i condensatoriil farad, ma poichnon esiste un condensa-tore che abbia una capacitcoselevata si uti-lizzano i suoi sottomultipli.

    Fig.69 I condensatori Ce-ramici sono chiamati cosperch lisolante che se-para le due piastre A/B diceramica.

    Fig.68 Sebbene i condensatori Poliesteri abbiano dimensioni diverse, sono chiamati co-s perch le due piastre A/B sono isolate da una pellicola di materiale plastico.

    TABELLA N.10 - VALORI STANDARD dei CONDENSATORI

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    CODICE dei CONDENSATORI

    La capacitdi un condensatore viene riportata sulsuo involucro con un numero che ai principianti po-trebbe apparire indecifrabile.Poichogni Industria utilizza un suo metodo per in-dicare il valore della capacit, nelle Tabelle N.11e N.12 abbiamo riportato tutte le sigle che potretetrovare stampigliate sul corpo di qualsiasi conden-

    satore.Cercando in queste colonne la sigla presente sulvostro condensatore, potrete subito conoscere lasua esatta capacitespressa in picofarad.

    Codice americano

    I valori di capacitcompresi tra 1 pF e 8,2 pF ven-gono impressi sul corpo del condensatore sosti-tuendo la virgola con un punto.Il valore delle capacitcomprese tra 10 pF e 820

    pF viene scritto senza riportare la sigla pF.Per le capacitcomprese tra 1.000 pF e 820.000pF viene utilizzata lunitdi misura microfarad, maal posto di 0, viene messo un punto.Pertanto se sul corpo appare .0012 o .01 o .1 o .82dovrete leggere 0,0012 microfarad, 0,01 micro-farad, 0,1 microfarad e 0,82 microfarad.

    Codice europeo

    I valori di capacitcompresi tra 1 pF e 8,2 pF ven-

    gono scritti sostituendo la virgola con la lettera p.Se quindi sul corpo appare 1p0 o 1p5 o 2p7 do-vrete leggere 1,0 - 1,5 - 2,7 picofarad.I valori delle capacitcomprese tra 10 pF e 82 pFvengono segnalati senza riportare la sigla pF.Per le capacitcomprese tra 100 pF e 820 pF vie-ne utilizzata lunitdi misura nanofarad ponendodavanti al numero la lettera n.

    Pertanto se sul corpo appare n15 o n22 o n56 do-vrete leggere 0,15 - 0,22 - 0,56 nanofarad.Per le capacitcomprese tra 1.000 pF e 8.200 pFla lettera n posta dopo il numero equivale ad unavirgola.Pertanto se sul corpo appare 1n o 1n2 o 3n3 o 6n8dovrete leggere 1,0 - 1,2 - 3,3 - 6,8 nanofarad, e-quivalenti a 1.000 - 1.200 - 3.300 - 6.800 picofa-rad.Per le capacitcomprese tra 10.000 pF e 820.000pF la lettera n viene posta sempre dopo il numeroed indica soltanto che la misura espressa in na-nofarad.Se quindi sul corpo appare 10n o 56n o 100n do-vrete leggere 10 - 56 - 100 nanofarad, equivalen-ti a 10.000 - 15.000 - 100.000 picofarad.

    Le Industrie tedesche preferiscono usare per le ca-pacitcomprese tra i 1.000 e gli 8.200 pF lunitdimisura microfarad ponendo davanti al numero la

    lettera u o la lettera m.Pertanto se sul corpo appare u0012 o u01 o u1 ou82 dovrete leggere 0,0012 microfarad, 0,01 mi-crofarad, 0,1 microfarad e 0,82 microfarad.

    Codice asiatico

    I valori di capacit compresi tra 1 pF e 82 pF siscrivono per esteso senza riportare sulla destra lasigla pF.Nelle capacitcomprese tra 100 pF e 820 pF lul-timo 0 viene sostituito con il numero 1 per indica-re che dopo i primi due numeri occorre inserire unsolo zero.Per le capacitcomprese tra 1.000 pF e 8.200 pFgli ultimi due 0 vengono sostituiti con il numero 2

    40

    1,0 pF 10 pF 100 pF 1.000 pF 10.000 pF 100.000 pF 1,0 microF

    1,2 pF 12 pF 120 pF 1.200 pF 12.000 pF 120.000 pF 1,2 microF1,5 pF 15 pF 150 pF 1.500 pF 15.000 pF 150.000 pF 1,5 microF1,8 pF 18 pF 180 pF 1.800 pF 18.000 pF 180.000 pF 1,8 microF2,2 pF 22 pF 220 pF 2.200 pF 22.000 pF 220.000 pF 2,2 microF2,7 pF 27 pF 270 pF 2.700 pF 27.000 pF 270.000 pF 2,7 microF3,3 pF 33 pF 330 pF 3.300 pF 33.000 pF 330.000 pF 3,3 microF3,9 pF 39 pF 390 pF 3.900 pF 39.000 pF 390.000 pF 3,9 microF4,7 pF 47 pF 470 pF 4.700 pF 47.000 pF 470.000 pF 4,7 microF5,6 pF 56 pF 560 pF 5.600 pF 56.000 pF 560.000 pF 5,6 microF6,8 pF 68 pF 680 pF 6.800 pF 68.000 pF 680.000 pF 6,8 microF8,2 pF 82 pF 820 pF 8.200 pF 82.000 pF 820.000 pF 8,2 microF

    In commercio non trovate qualsiasi valore di capacit, ma solo questi valori standard.

    per indicare che dopo i primi due numeri occorreinserire due zeri

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    inserire due zeri.Per le capacitcomprese tra 10.000 pF e 82.000pF gli ultimi tre 0 vengono sostituiti con il numero3 per indicare che dopo i primi due numeri occor-re inserire tre zeri.

    Per le capacitcomprese tra 100.000 pF e 820.000pF gli ultimi quattro 0 vengono sostituiti con il nu-mero 4 per indicare che dopo i primi due numerioccorre inserire quattro zeri.Pertanto se sul corpo appare 101 il condensatoreha una capacitdi 100 pF, se appare 152 ha unacapacitdi 1.500 pF, se appare 123 ha una capa-citdi 12.000 pF e se appare 104 ha una capacitdi 100.000 pF.

    NOTA IMPORTANTESul corpo dei condensatori possono essere ripor-tate dopo la capacitle tre lettere M - K - J segui-te da numeri, ad esempio:

    104 M 100 - 104 K 100

    Queste lettere non vengono utilizzate come molticredono per indicare lunitdi misura microfarado kilofarad, ma soltanto per indicare la tolleran-za.

    M = tolleranza inferiore al 20%K = tolleranza inferiore al 10%J = tolleranza inferiore al 5%

    Il numero che segue indica invece il valore dellatensione massima che possiamo applicare ai suoicapi.Quindi 100 significa che la massima tensione chepossiamo applicare a questi condensatori di 100Volt continua.

    1n2 K 400 1n2 K 600

    104 M 250104 M 100

    A B

    Fig.71 Il numero 104 significa che questicondensatori hanno una capacit di100.000 pF (vedi fig.84). La lettera M in-dica una tolleranza del 20% ed i numeri100 - 250 i volt massimi di lavoro.

    Fig.72 Lo spessore della pellicola isolanteinterposta tra le due piastre A - B determi-na i volt massimi di lavoro. Pi piastre A -B sono presenti nel condensatore, pi ele-vata sar la sua capacit.

    Fig.70 La sigla 1n2 significa che questicondensatori hanno una capacit di 1.200pF (vedi fig.84). La lettera K indica unatolleranza del 10% ed i numeri 400 - 600indicano i volt massimi di lavoro.

    Fig.73 Vista interna di due condensatori poliesteri.

    COMPENSATORI

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    Quando in un circuito elettronico occorre una ca-pacit variabile in grado di fornire un valore cheda pochi picofarad possa arrivare fino a diversecentinaia di picofarad bisogna utilizzare un com-

    ponente chiamato compensatore (vedi fig.74).

    Questo componente viene disegnato negli schemielettrici con lo stesso simbolo di un condensatorecon laggiunta di una freccia centrale (vedi fig.74)per far capire che possibile variare la sua capa-citruotando semplicemente il suo perno da un e-stremo allaltro.Un compensatore da 100 picofarad puessereregolato in modo da ottenere un valore di 3 - 5 -8 picofarad oppure di 24 - 30 - 40 - 55 - 78 pico-

    farad fino ad arrivare ad un massimo di 100 pico-farad.I compensatori possano raggiungere un valore

    massimo di circa 200 picofarad, ma nella mag-gioranza dei casi troverete dei compensatori conbasse capacit, che non superano mai i 10 - 20 -30 - 50 - 80 picofarad.

    Maggiore la dimensione delle due piastre e pisottile lo spessore dello strato isolante che lesepara, maggiore la capacitche si riesce a rag-giungere.Molti anni fa erano reperibili mastodontici conden-satori variabili (vedi fig.75) che servivano per va-riare la sintonia nelle radio riceventi. Oggi questicondensatori variabili sono stati sostituiti dai mi-croscopici diodi varicap.

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    Oltre ai condensatori poliesteri in molti schemi tro-verete dei condensatori contrassegnati dal segno+ chiamati elettrolitici (vedi fig.78).Le differenze tra i due tipi di condensatori consi-stono nellisolante che separa le due armature e

    nella capacit massima che si riesce ad ottenere.Nei condensatori poliesteri per separare le due ar-

    mature metalliche si utilizzano dei sottilissimi foglidi isolante plastico, ma le loro capacit non supe-rano mai gli 1 - 2 microfarad.Nei condensatori elettrolitici per separare le duearmature metalliche si utilizzano dei sottilissimi fo-

    gli di isolante poroso imbevuti di un liquido elet-trolitico.

    CONDENSATORI ELETTROLITICI

    Fig.74 Simbolo grafico di un compensato-re. La freccia posta sul simbolo indica chela sua capacit variabile.

    Fig.75 Foto di un condensatore variabile.

    Fig.76 Foto di diversi condensatori elettrolitici utilizzati in elettronica.

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    In questo modo si riescono ad ottenere delle ele-vate capacit, ad esempio 10 - 33 - 100 - 470 -2.200 - 4.700 - 10.000 microfarad, pur mante-nendo molto ridotte le loro dimensioni.Lunico inconveniente che hanno i condensatori e-lettrolitici quello di risultare polarizzati e perquesto motivo i loro due terminali sono contrasse-gnati dal segno negativo e dal segno positivo, co-me nelle pile.

    Inserendo questi condensatori in un circuito elet-tronico dovete sempre rivolgere il terminale posi-tivo sulla tensione positiva di alimentazione ed ilterminale negativo sulla tensione negativa.Se invertite la polaritdei due terminali il conden-satore si danneggia e, se le tensioni di alimenta-zione sono molto elevate, il condensatore puan-che scoppiare.

    Su tutti i condensatori elettrolitici riportato il va-lore della tensione di lavoro che non deve mai es-sere superato per evitare che gli elettroni possano