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- 5-N' )hMamcemflc@ "ffi,ffi:Y,". GESU PROMETTE AI SUOI DISCEPOLI IL DONO DELLO SPIRITO Tli qupsta domenica del Tempo PÀsquale la / rsd.r^r pone Ialla nosFa aneMjone la prifia comunità cristiana" L as- s€mblea di oenisalemme, di ftonte al problema dei crjstiani proienienti dal paganesimo, lede gli apostoli è gli anziani deridère. sotto l azione dèllo Sptim Sant o, di non imporrc Ioro più obbliShi di queui indjspensabili. Gesù nel fan alo definisce Io Spidto §anto Porarriro, cioè *colìri che ha il compito di conrunicaG la \edtà di Dio», nella sua inteEza: la peNoM e il messaggio di Gesù Crisro. Siqnore Gèsù, lem Maestm e yelo Pastore, manifesta suo amore concr€towrso i di§{€poli, q attraltrso di lol§, v€r- so tutti coloro che crederanno nel suo nome, mediante il do. no del PaEÉlito, Io §pidto SaÀto che è la sua stessa viia. I crÈ dent! animàti da questo Spirito, p)tranno 1,herc con amore, rclìa loro esperierìza quotidianA le parole e i gesti del Signù rc e testimoniaxlo. SarA poprio lo Spirito a guidadi verso la nuo\à Gemsalemme, lenuta dal Cielo, da Dio, fuua e imma- gine dela Chiesa nel tempo, in cùùnino \€rso l'etemità, eitta che non ha un tempio, perché il Signorc Diq I'Onnipotente, e l'Agnello, sono il sùo tempio (/-L€frùld). ci[seppe Liprri supplico la beala sempre Verginè Maria, qlian- gèli, i santl, e voi, tratelli, di pregar9 per me il Signore Dio nostro. C . oio onnipotenle abbia misencordia di noi, per doni i nostfl peccati e cicono,rca alla vita èlerna, A - Signore, pieta. A - C.isio, pietà. A ' Siqnore, pietà. «lt lascio la paae, ùi tlo hr nùr yree. Noncorru ladàll ondo, ìi la do d ooi. Non tk tarbato il tottn dÒft»- a Dio ha allidato le sue prcmesse a lsraele, ma la sua grazia non è stata mai iseNata solo a questo popolo. Gesit Cisto ha consegnato il suo Spirito agli Apostoli e cla loro a tutta la Chiesa. Noi oggi ne siamo i testimoni. ÀtiTlforiÀ 0 IIrGQESSC (ùr s 48,20) in pi6dl Con voce di giubilo date il grande annun. zlo,lstelo giungere ai contini del mondo: ll Signore ha libè.ato il suo popolo. Alleluia. Ceaebrante - Nel nome del Padré e del Figlio e dello Spirito Santo. Assemblea - Amen. C - La grazia del Signore noslro Gesù Cristo, IamorediDio Padre e la comunione dello Spidto Santo sia con tutti voi. A - E con il tuo spirito. ÀÌ!0 PE',|;E'JZtAi.E C - Fratelli, consapevoli dei nostri peccati, chie- diamo al Signore di purificarci, per essere me- no indegni di accosìarci alla sua Mensa. (Btève pausa di sitenzio)- Tutli 'Confesso a Dio onnipotente e a vol, fra- tèlli, chè ho molto peccalo in p€nsle , parole, op€re e omissioni. /c/ siballe il pello) pet mia colpa. mia colpa, mia granalissima colpa. E 6t0RlÀ A 010 tiELL ALI0 DEI ClELie pace in tèr" ra agll uominidibuona volontà. Noili lodiamo, ti benediciamo. li adonamo. ti glorifichiamo, ti rendiamograzie perlatua glo aimmensa, Signe re Dio, Re delcielo, Dio Padre onnipotent€. Si- gnore, Figlio unigenito, Gesù Crislo, Signore Dio. Agnello di Dlo, Figllo del Padré, tu ch6 to- gli i peccali del mondo, abbipietà dinoitlu cheto- gli i peccati del mondo, accoEli la nostra sup- plica;lu che siedialla destra del Padre, abDiOie- dinoi. Perchétu solo il Sanlo. tu solo rlSidno- r€, tu solo l Altis6imo, Gesù Cristo. con loSpi. riio Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen- CcLtf rrA - Dio onnipotèntè, la' chè viviamo con nnnovato rmpeqno questi qiomi di letizia in onore del Cdsto dsorto, per leslimoniaré nelle opere il me- VI DOMENICA DI PASOUA. 15 C - Sìgnore, pieià. C - Cristo, pieta. C - Signore, pieta.

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)hMamcemflc@ "ffi,ffi:Y,".GESU PROMETTE AI SUOIDISCEPOLI IL DONO DELLO SPIRITO

Tli qupsta domenica del Tempo PÀsquale la / rsd.r^r poneIalla nosFa aneMjone la prifia comunità cristiana" L as-s€mblea di oenisalemme, di ftonte al problema dei crjstianiproienienti dal paganesimo, lede gli apostoli è gli anzianideridère. sotto l azione dèllo Sptim Sant o, di non imporrcIoro più obbliShi di queui indjspensabili. Gesù nel fan alodefinisce Io Spidto §anto Porarriro, cioè *colìri che ha ilcompito di conrunicaG la \edtà di Dio», nella sua inteEza:la peNoM e il messaggio di Gesù Crisro.

IÌ Siqnore Gèsù, lem Maestm e yelo Pastore, manifesta iìsuo amore concr€towrso i di§{€poli, q attraltrso di lol§, v€r-so tutti coloro che crederanno nel suo nome, mediante il do.no del PaEÉlito, Io §pidto SaÀto che è la sua stessa viia. I crÈdent! animàti da questo Spirito, p)tranno 1,herc con amore,rclìa loro esperierìza quotidianA le parole e i gesti del Signùrc e testimoniaxlo. SarA poprio lo Spirito a guidadi verso lanuo\à Gemsalemme, lenuta dal Cielo, da Dio, fuua e imma-gine dela Chiesa nel tempo, in cùùnino \€rso l'etemità, eittache non ha un tempio, perché il Signorc Diq I'Onnipotente, el'Agnello, sono il sùo tempio (/-L€frùld). ci[seppe Liprri

supplico la beala sempre Verginè Maria, qlian-gèli, i santl, e voi, tratelli, di pregar9 per me ilSignore Dio nostro.C . oio onnipotenle abbia misencordia di noi, perdoni i nostfl peccati e cicono,rca alla vita èlerna,

A - Signore, pieta.A - C.isio, pietà.

A ' Siqnore, pietà.

«lt lascio la paae, ùi tlo hr nùr yree.Noncorru ladàll ondo, ìi la do d ooi.Non tk tarbato il tottn dÒft»-

a Dio ha allidato le sue prcmesse a lsraele,ma la sua grazia non è stata mai iseNata soloa questo popolo. Gesit Cisto ha consegnato ilsuo Spirito agli Apostoli e cla loro a tutta laChiesa. Noi oggi ne siamo i testimoni.

ÀtiTlforiÀ 0 IIrGQESSC (ùr s 48,20) in pi6dl

Con voce di giubilo date il grande annun.zlo,lstelo giungere ai contini del mondo: llSignore ha libè.ato il suo popolo. Alleluia.Ceaebrante - Nel nome del Padré e del Figlio edello Spirito Santo. Assemblea - Amen.C - La grazia del Signore noslro Gesù Cristo,IamorediDio Padre e la comunione dello SpidtoSanto sia con tutti voi. A - E con il tuo spirito.

ÀÌ!0 PE',|;E'JZtAi.E

C - Fratelli, consapevoli dei nostri peccati, chie-diamo al Signore di purificarci, per essere me-no indegni di accosìarci alla sua Mensa.(Btève pausa di sitenzio)-

Tutli 'Confesso a Dio onnipotente e a vol, fra-tèlli, chè ho molto peccalo in p€nsle , parole,op€re e omissioni. /c/ siballe il pello) pet miacolpa. mia colpa, mia granalissima colpa. E

6t0RlÀ A 010 tiELL ALI0 DEI ClELie pace in tèr"ra agll uominidibuona volontà. Noili lodiamo,ti benediciamo. li adonamo. ti glorifichiamo, tirendiamograzie perlatua glo aimmensa, Signere Dio, Re delcielo, Dio Padre onnipotent€. Si-gnore, Figlio unigenito, Gesù Crislo, SignoreDio. Agnello di Dlo, Figllo del Padré, tu ch6 to-gli i peccali del mondo, abbipietà dinoitlu cheto-gli i peccati del mondo, accoEli la nostra sup-plica;lu che siedialla destra del Padre, abDiOie-tà dinoi. Perchétu solo il Sanlo. tu solo rlSidno-r€, tu solo l Altis6imo, Gesù Cristo. con loSpi.riio Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen-

CcLtf rrA - Dio onnipotèntè, la' chè viviamo connnnovato rmpeqno questi qiomi di letizia in onoredel Cdsto dsorto, per leslimoniaré nelle opere il me-

VI DOMENICA DI PASOUA. 15

C - Sìgnore, pieià.

C - Cristo, pieta.

C - Signore, pieta.

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moriale della Pasqua che celebdamo nella fede.Per il nostro Signo.e Gesù Cdslo..- A-Amen.aqurc la colefla Anno C, crd Wssale t e.1., pag. 977:

C - O Dio, chè hai promesso di stabilire la tuadimora in quanti ascoltano Ia lua parola e lamettono in pratica, manda iltuo Spirilo. perchérichiamì al nostro cuore tutto quello che il Cri-slo ha fatto e insegnato e ci renda capaci di te-slimoniarlo cln lè parole e con le opere. Per ìlnostro SEnore Gesir Cristo... A - Amen.

SALMoRISPoN§oR|ALE (sol66/67,2-3.5.6{)

Facciatuo nostto I'invito dol salmista di lodare ilSignore Dio con tutti i popoli della térÉ. Perquesto cantiamo (o diciafio):tì Ti lodino i popoli, o Dio,

ti lodino i popoli iutti.

PRIIVA TETTURA seduli

Paolo e Bamaba hanno incominciato ad an-nuncierc Gesit Ctisto aoli Ebrci e ai Dàoeni.Si Done Derò un Droble-ma: i Daoani divénuticiétiani devono iisoettare la LeÉoé ebraica?ll Concilio di Gerusalamme c;ihetà di ti-

Dagli Atti degli Apostoli 115,1-2.22-29)ln quei giomi. alcuni. venuti dalla Giudèa. in-

segnavano aifratellì: "Se non ù fate ckconcide-re secondo l'usanza di lllosè, non potetè esse-re salvati,,. ,Poiché Paolo e Bàrnaba dissénliva-no e discutevano animatamente contro costo-ro. lu stabilito che Paolo e Bamaba e alcuni alkidi loro salissero a Gerusalemme dagli apostolie dagli anziani pèr talé questione.

"Agli apostoli e agli anziani, con tutta laChiesa, parve beno allora di scegliere alcunidiloro e diinviarliad Antìòchia insieme a Pao-lo e Bàrnaba: Giuda chiamato Barsabba, e Si-la. uominidigrande autorità tra ifratelli. àE in-viarono tramite loro questo scritto: "Gli apo-stoli e glianziani,vostrifratelli, aifratellidiAn-tiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengonodai pagani, salute!

"oAbbiamo saputo che alcunidinoì, aiqualinon avevamo dato nessun incarico, sono ve-nutl a turbarvi con discorsiche hannosconvol-to i vostri animi. ,5Ci è parso bene perciò, tuttid accordo, di scegliere alcune persone e in-viarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrna-ba è Paolo, Euomini che hanno rìschiato la lo-ro vila per il nome del nostro Signore G€sirCristo. ,?Abbiamo dunque mandato Giuda eSila, che vi feriranno anch'essi, a voce, que-ste sles§€ cose.

,3E parso bene, infatti, allo Spirito Santo e anoi, dinon imporvialtro obbligo al difuori dique-ste cose necessarie: aasténersi dalle carni ofier-te aglidoh. dalsangue, dagli animali sollocati edalle unioni illeginimé. Farele cosa buona a sta-re lontani da queste cose. Slate b€nel".

ti lo-di-no i po -po-li tut-ti.

Dio abbia pieÈ di noie ci benedica, /su di noifaccia splénderè il suo voltoi / perché si cono'sca sulla terra la tua via, / la tua salvezza fra tulte le genti. nGioiscano le nazloni e si rauegrino, / perché tugiudichi i popoli con rettitudine, /governile na-zioni sulla terra. ÌÌTi lodino i popoli, o Dio, /ti lodino ipopolitutti. /Cibenédica Dio e ìo temano / tutti i contini del-

SECONDA IEIIURAGiovanni ci prosenta Gerusalemme, la ciltà cele-sle. ln essa non c'è alcun tefipio, perché k comu-nione con Dio è dhelta, tnsparente e senza me-diazbni: il tempio è lo

'tesso Cri6lo.

Oal libro dell'Apocalissedi san Glovanni apostolo (21,10-14.22-23)

roL'angelo mi trasportò ìn spirilo su di unmonte grandE e alto, e mi mostrò la ciltà san-ta, Gerusalemme, che scèndeva dal cieìo,da Dio, risplendente della gloria di Dio. i,llsuo splendore è simile a quello di una gem-ma preziosissima. comé piètra didiaspro cri-stallino.

,,E cinta da grandi e alte mura con dodìciporte: sopra questè porte stanno dodiciangelie nomi scrini, i nomi dèlle dodici tribù déi figlid'lsraele. ,34 oriente tre porte, a settgntrion€tre porte, a mezzogiornotre porte e aocciden-tè tre porte. r'Le mura della citta poggiano sudodici basamenti. sopra i quali sono i dodicinomi dei dodici apostoli dell Agnello. .ln essanon vidialcun tèmpio: ilSignore Dio, l'Onnìpo-tentè, e l'Agnello sono ilsuo tempio.6La cittànon ha bisognodella luce delsole, né della lu-ce della luna: la gloria di Dio Ia illumina e lasua lampada è lAgnello.Paroladi Oio. A - Fondiamo grazle a Dlo.

1Ìla te(a.

Tl lo-di-no i papo-li. o Di-o,

ti lo-di-no i

A- Béndismo qrazie a Dlo.

TEMPO DI PASOUA

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Il Alleluia, alleluia. Se uno miama, osserve-rà la mia paroia, dice ilSignore. e il Padre miolo amerà e noi verremo a lui. R Alleluia.VANGETO

Nel momento in cuiGesit sale elcielo. essicu-ra i suoi discepoti: egti rcsterà con Iérc in unmodo piil inteiorc e ptuhefte Ia presenza del-lo Spiito Santo, che invierà nella Pentecoste.

Dt- DalVangelo secondo Giovanni (14.23-29)

I A-cloriaate,oSignore.ln quel tempo, Gesu dissè (ai suoi disc€poli):

à"Se uno miama oss€rvora b mia parola é il Pa-dre mio lo amera e noiveflemo a lui e prenderemodimora presso di lui. rchi non mi ama, non osseNale mie parolè; e la parola che voi ascollaie non amia, ma del Padre che mi ha mandato. svi ho dettoqueste cose menlre sono ancora presso di voi.6Ma il Paradito, lo Spidto Santo che il Padre man-dera nel mio nome. lui vi insegnera ogni cosa e ù d-cordera hjtto cio che io ù ho detto.

.Vihscio la pace. vi do la mia pa@. Non comela dà ilmondo. io lado a voi. Non siatuòato ilvo-slro cuore e non abbia limore. àAvele udito che viho dotlo: 'Vado e tomeò da voi". Se mi amasle, vilallegreresle dÉ io vado al Padre, perche d Padreè piir grande di me. xve I'ho detto ora. prima cheawenga. perche, quando awenà, voi crediale".Parcla der Signors. A- Lodeatè, o Cristo.

CANTo AL VANGEI.o (cv 14,23) in pledi

PROFESSIONE DI TEDE in piedi

PREGHIERA DEI 'ÉD€I-I

si può odolloe

Nel tempo cli Pasqa, suggedsce il Messah Roma-,'o (ll Edizione, paq. 306), si può innovare la Profes-sione dilede con "ll Simtulo degliapostoli"- ll.Ble-bÉnte awisi pet tempo hssenblea di questa scelta,

l0 CRE00 lN Dlo, Padr6 onnipotente, /crearo-re delcielo e della terra;/e in Gesù Cristo, suounico Figlio, nosi.o Signore, (Alle parole «fuconcepito... da Maùa Veruine", tutti si inchina-no) il quale fu concepito di Spirito Santo, / nacqueda Maria Verqine, / Dati sotto Ponzio Pilalo. / fucrocilisso. mod e fu sepolio; / discese aqli interi;/ il teizo giorno risuscitò da morle; / sali al cielo,/ sléde alla destra di Dio Padre onnipotente;/diÈ venà a qiudicare ivivr è imorti./Credo nelloSpirito Santo, / la sanla Chiesa cattolica, / la co-munione dei santi, / la remissione der pecrali, / ladsungzione della carne, / la vita elema. Amen.

C - Fratelli e sorelle, illuminali dalla luce di Cri-sto risorto rivolqiamo le nostre invocazionr a DioPadre. perché ètlonda su tuna lumanilà lo Spiri,lo di verila € di sapienza.Lettore - Diciamo insieme con lede:A - Ascoltaci, o Signore.

VI DOMENICA DI PASOUA

'1. Perché la Chresa si me a sempre più inascolto dello Spirito Santo che le parla e le sug-gerisce la volo'nta del Siqnore in questo nostrolempo, preghiamo:

2. Perche i pasloridella Chiesa. illuminatidatloSpi to Santo. sappiano comunicar6 la perenneverila del Vanoelo denlro re diverse e mutevoliculture, preghiàmo:

3. Perché tutti gli uomini e lè donne dibuona vo-lonlà trovino nelVangelo una risposta piena alleloro attése diverita e dilibertà, preghiamo:

4. ln questa XX Giornala per i bambini vittimedella violenza affidiamo al Siqnore tutli i piccoliche soffrono a causa di unà cultura chè nonama la vita e per essi preghiamo:

5. Perché, noi qui presènti sappiamo accoglie-re. dalla parlecipazione a questa eucaristia, ildono dello Spirito che ci reniie artelid dicomu-nione, preghiamo:

iatenztc).,| Cella canù4Ià lacaie

C-O Dio, mise cordioso € fedele, concediildo-no pasquale del tuo Spirito, perché cerchiamociò che giova alla nostra vera pacè, e facciamoquanlo sta in noi per coshuke un mondo rinno-valo nell'amore. Per C sto nostro Signore.

A - Amen.

SUI.tE OFTERIE in piedi

C - Accogli Signore, Iofferta del nostro sacrifcio,perche. nnovati nello spirito, possiamo dsponde-re semprB meglio all'ooera della tua redenzione.Percristo nostro Signore. A - Amen.(SisJqEeris@ ll Peldio Pas§uae i. La nuova vt4 in Cdst Mer-saelled paq.323).

ANlltoNA ALtA CoMUNloflt - «Sè uno miama, ossorverà la mia parola e il Padte miolo amerà e noi verremo a lui e prenderemodimora presso di lui". Alleluia. (Gv 14,23)

Pau6a di ritpaziafiento alla 6anla Comunione.

0oP0 ta c0ryuNt0NrC - Diograndee mrsericordioso, che nelSigno.re risorto riporti I'umanita alla speranza etema,accrèsci in noi l efticacia del mislero pasqualecon la forza di quosto sacramento di salvezza.P€r Cislo nostro Signore. A - Amen.pROPOSTE PEB I CANfli da Repenoio nezio-nale. Canti pet la LiturOia, CeltElle1ioi 2009. lnizo:Chiesa di Dio (267); Pasqu a è giola 1147). Salno rc-sponsoiale: de ll canb clel Saho (ElleDioi, 201 1 ): Ri-lofiello: Popolitutli todate it Signorc t183t. Proces-sione oflédoiab:fendo la rn.eno (§4I Cnmunone:Terra promessa (305): Celèste Gerusalemme(316). Concredo: B€qina Coeli {226)1.

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RISCOPBIAMOL'EVANGELIARIO

A LLA ncssa, durante lr processlone ell altsrc,lae sempre più frequente vedere ll diacono o unlellorc che, eleiindolo un po' al di sopÉ delle te.sl3, porta un libro finemente decorato che vienéd€po3to sùll Àllare. È l?Daflr.lidrio, il libro checontiene i qùattro Vangèli. Per qùesto sulla cùsto-dia sono normalmento raffigrrati i simboli deiqù3ttro Evengelisti.

Dopo l€ lettùre, dBunte da altri libri dellx Bibbia,I E6ngeliffio. accompaenaio del cÀnto d6ll'all6luiae dai c€ri, viene portato solennemente 8ll'ambon€ €qui incen$io. Dopo la proalamazione, rbervaia soloal diacono o al sacerdote, e dopo Ì'as.olto in piedi da

h occ.slore del Glùblleo shaordltlsrlo Wn CaAÙ dorod ll iro &lrtto,la' chs sia W.tù\k in Mi nthi gU ornini di owi reza o fugn opopolo o na2ilru, y\\satu lor lylo deUa Cùia,& a.@-gliaù lo SYirik di Aiit e la aa P@ola.

II SETTIUANA DI PA§OIIA(2-7 nrt&tio) Lilwsia d.U2 OE s.ttirna a

2 t- S. AbBria teotn . tu roÌe deb Aùx" Lleffiila(ò?:on o). n §Ig.r. .rr it ao D@olo. Prdclito e SDht.to dell. !! À €cco i nomi deÌa PelsorÀ divina che in noltestlnonia il Risorto. l, Spirito dona rl dbcepoli di pm-clanarc il Miskm di Gesù. s. hhnb di Firena; B. Au-srrrlno firr. At 16,rl-15; Sd 149,1-6; & 16,26 - 16.4&

8 \t 3s. Filippo e Gia.oùro, ùgBrofi l€si (rorro). P.rùtt! h t r d dfio e ll lom sNrdo. Come Fllip-po, diclrmo:

"Signorc, no8traci il Padre e ci basia". La

domandg Derm€tte s Gèsù di ribadire la prolonù unlta €intimlta tra hi e il Pa&€. § Gùrry,iak; B. Edonrdo.l0otlt,l{r; Sal l8PS; Gv 14,È14.

a \lIcl.ll àhicrr sono plo dels tul Slorl& Lo Splrlto §anto ci illunim sulla pienezza dclla \rr[4", cloèla comprendere ls rilrlazionè su G€sù ln tutte le sue dlmentlonL S- Antonhq S. Pbriaw; Ss. Silt)ar& é c-

^L17,15.22 - l8,li sal 148,1.2.I l.l4; Gv 16,1115.

5 CtrSburhrn rù.Ilaoli h Er drdda Qìrrìtoùrcra ÌrAase del l,ì\,Eflte clìe ù0rrì ? Arora un poco e ognitrtlèrra sl mutarà in gioi& S Coaùih: 8- Nuizio $npri-zio; B Cdqillt' Cl&ni,.i $. r8,I.8i $l 97.14i Ci/ l6,lÈm.I \ llio ò n di tdr L t rrr- Colle uu doffa @ il p.r.to, o8runo di mi do?o ogni $d€raza, prot?rà b 8id. d.llarieùEzbn€, S Iisto,{ohs.q S lbnuni.o funq L hmI Caao7fla Al 18,9-l8i Sal463-7i e l62CBa.7 s IXo è r. di ttrE l. t rr.- Chiediamo rl Padre nelnome del suo riglio e cenenente srIeno esauditi. cri-sto è l'lnt€rc€rsor€ p€r eccèìlenza. S- DorEililla; S- Ro.sa yenerini; S. Agostin Eoscelli. Àt 18,23.28i Sal46,2.3,8-l0i Gv 16,23b-28.

I8 D Atccrjliaù dat Siq Dre / C (8.V. Morio del Son oRosario di Pompei)

^t l,l-ll; §sl 10,2.9.6.0i 8b

0,24-28.10,10-2t; Lc 2{,{&53 1.

'hN, Oior&ta ùU. Ct

tu nicdzirr.i Sociali h!qd. Gloddrlr

APOSIOI.ATO DETTA PREGHIERAl,,e/rùttlrÉfuUrlva.sa/e: Perché in tutti i Paesid6l mondo lsdonne 6iano onorate è speltale, 6 sia valoizza-to il loro imprescindlbile conkibuto sociale. Pe.t'Etàngeltzzazione: Petché si dittonda in lami-91i6, comunilà e gruppi, la pratica di pregar€ ilsanlo Fosario per I'evangelizzazion€ è la pac6.Ael yescovrrPerché Maria, Madr€ dalla Chiesa,ci inseoni a vivore gentimenli dl ton€r€zza 6 dicompagsione. /!'tarian,'Pe..hé Maia, Madr€ dol-la ChEsa, ci ricordiche il popolo sanlo di Dio, cuiapparlBniamo, ha per lègge il precotto dell'amoro.

prrte dei f6dell,I'E\sn8èliario vi€-ne bsciato e il Ve-

de, con l'Evan8€-liario ben€dlcel'assemblà.

que6ta solennitafin dai primi seco-li? Perché i vange.li cont nSono i 8€.sti è le parolé diCristo, ve ic€ ditutta Ia rivelazio-ne di Dio alÌ'ùma-nità- In Cristo, la

ne, Dio ci ha det-to tutto,

Poiché le litur.8ia è tulte presen.ze e arione dl Cri.

sto, n€llÀ prochmazione liturgicÀ del VanSelo è Cri-sio stesso che psda. "ll vsngelo è la bocca di Crbto'(sant'Agostino). L'Wa(qeliàrio significs la sua pre-senza o por questo viene posto sull'eltere com€ l'8u.cadrds. Durani€ i conaili del primo millennio ven["talvoll3 posio sù un trcno per indicaÉ l'iivisibile,ma rcale presidenza di Cri§o.

§ ruo Slrù0.1, lilirrrùa

[ìtl\(,tìt L\8to Dut I-\ \fl\rRlcofit)t \. formato20 x 34 cm; pagine 420. Stampa a cinqùe colori su car.ta specisle con wmiciat$a W antidièlo, tlglio oro.Mqsaici di Me.ko hrn Bupnik e deÌl Atelier del Cen.iro Al€tti. Por informrdonl: Librerie S.n Paolo o Peo.line. oppure: Edilioni San Peolo. Tel. 02.660?6211.,4,t,rl aDa..où[lic.riotr€@4lodr.ltrrr. .didodluprolo.it

6^ lAOOilÈNICA-P.dEGr i6r.Btdiicùni,.bÉ 0ihdoàmb.r.'PeassPer4 imtr^o..r.a!òo.n.ò 6€r.(ùrDe 6F@.,tu'{@s..iùiieo^s !Èbinds..à.ùbrr,, à