5 marzo 2019 - Castello Estense - Sala Imbarcadero 2 ... · Specifiche IntesaGIS: definizione e...
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Le Regioni e l’informazione geografica
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
DATABASE GEOTOPOGRAFICIDa basi dati regionali e locali ad infrastruttura nazionale
5 marzo 2019 - Castello Estense - Sala Imbarcadero 2, Largo Castello 1 – Ferrara
Il CISIS è un associazione tra le Regioni e le Province autonome che si costituisce nel 1989 in qualità di organo tecnico della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome per le materie Sistemi Informatici, Geografici e Statistici.
Le funzioni del Centro specificate nell'art. 3 dello Statuto, possono essere ricondotte a queste tipologie:
CPSG – CISIS, chi siamo
• attività di supporto e di istruttoria tecnica per la Conferenza dei Presidenti
• attività di raccordo e di confronto tecnico con le altre realtà istituzionali
• attività di confronto e di collaborazione tra le Regioni per:- attuazione e sviluppo dei sistemi informatici geografici e statistici- realizzazione di "prodotti" di interesse generale- realizzazione di iniziative di informazione e di formazione- supporto a esigenze specifiche di uno o più soci.
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
✓ Specifiche IntesaGIS: definizione e prime implementazioni (1996-2006)
✓ Allegati tecnici del DM 10.11.2011: definizione ad opera del Gruppo diLavoro 2 del Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali delle PA(2007-2010)
✓ Decreto legislativo 27.01.2010, n. 32: recepimento della Direttiva INSPIRE
CPSG – CISIS, un po’ di storia
✓ Attività di supporto alle Regioni per la sperimentazione ed implementazionedel DM 10.11.2011: Gruppo di lavoro del CPSG - CISIS (2011 – 2017)
✓ Attività di revisione delle Specifiche del DM 10.11.2011, redazione di LineeGuida per la produzione dei Database Geotopografici, definizione delleSpecifiche di Contenuto per i DBGT 1:25000-1:50000, relazione con ilCatasto e armonizzazione con INSPIRE: Gruppo di lavoro 2 di AgID (2014 –2016)
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Istituito dall’articolo 59, comma 2, del decretolegislativo 7 marzo 2005, n.82, modificato edintegrato dal D.lgs 30 dicembre 2010 n. 235,"Codice dell’Amministrazione Digitale" (CAD) haavuto il compito di definire le regole tecniche perla realizzazione delle basi dei dati territoriali, ladocumentazione, la fruibilità e lo scambio dei datistessi tra le pubbliche amministrazioni centrali elocali, in coerenza con le disposizioni del sistemapubblico di connettività (SPC).
GRUPPI DI LAVORO TEMATICI
GdL 1 – RNDT
GdL 2 – Dati geotopografici
GdL 3 – Reti e stazioni GPS
GdL 4 – Telerilevamento avanzato
GdL 5 – Infrastruttura nazionale
GdL 6 – Accordi di servizio
GdL 7 – Dati ambientali
GdL 8 – Reti di sottoservizi
Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali delle PA
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Adozione del Sistema di Riferimento Geodetico Nazionale
Regole tecniche per la definizione delle Specifiche diContenuto dei Database Geotopografici
Regole tecniche per la definizione del contenuto del RNDTnonché della modalità di prima costituzione edaggiornamento dello stesso
Regole tecniche per la formazione, la documentazione e loscambio di ortofoto digitali alla scala nominale 1:10.000
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Prima in attesa della riattivazioneeffettiva del Comitato per le regoletecniche poi nelle moredell’attivazione della ConsultaNazionale per l'InformazioneTerritoriale ed Ambientale, il 13maggio 2014 AgID ha provveduto aconvocare tutte le amministrazionicoinvolte nei Gruppi di Lavoro tematiciper riavviarne i lavori e attivare iprocessi per il mantenimento dellespecifiche già prodotte (DM 10novembre 2011) e per la definizione dinuove regole tecniche in materia didati territoriali, in coerenza con quelleelaborate nel contesto della direttivaINSPIRE.
GRUPPI DI LAVORO TEMATICI
GdL 1 – Metadati e RNDT
GdL 2 – DB geotopografici
GdL 3 – Reti GNSS
GdL 4 – Ortofoto 1:5000, DTM e telerilevamento
GdL 5 – Attuazione della Direttiva INSPIRE
GdL 6 – Open data geografici
GdL 7 – Informazioni territoriali a mare
GdL 8 – Reti di sottoservizi
GdL 9 – Uso Suolo
Gruppi di Lavoro AgID
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Ottemperando a quanto stabilito dal l’art. 7 del
Decreto Ministeriale in merito all’aggiornamento
delle specifiche, sulla base delle prime
sperimentazioni della sua applicazione e,
successivamente, sulla base delle produzioni
compiute da Regioni, Province e Comuni negli
ultimi tre anni dalla pubblicazione del Decreto
(27 febbraio 2012), il 15 dicembre 2015 il GdL 2
DB Geotopografici, coordinato dal CISIS, ha
approvato alcune modifiche alle Specifiche di
Contenuto nazionali.
Tali modifiche, che hanno avuto un impatto
minimo sul National Core (il contenuto minimo
condiviso tra le PA a livello nazionale), hanno
inteso anche migliorare l’interoperabilità con le
Data Specifications di INSPIRE consentendo, ove
possibile, una semplificazione del mapping
informativo.
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Il Database Geotopografico incarna il superamento del modello finora utilizzato per lagestione dell’informazione geografica di base che deve rispondere alle mutateesigenze dei suoi fruitori.
Dai contenuti pensati per la descrizione del territorio (CTR) si è passati ai contenutipensati e organizzati con finalità applicative (DBGT). In funzione del cambiamentodelle finalità progettuali si è dovuto cambiare il modello concettuale e quello logico.
Ma questo cambiamento di prospettiva ha implicato una maggiore complessitàgestionale che ha mostrato chiaramente che il DBGT non può sostenersi da solo comefaceva un tempo la CTR.
Il DBGT potrà mantenersi vivo e vitale solo se collocato all’interno di un’InfrastrutturaDati Territoriali. Essa è l’ecosistema irrinunciabile per la gestione delle modalitàoperative e dei flussi di aggiornamento del DBGT.
Il DBGT e l’IDT
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E’ grazie alle IDT che è possibile attuare una gestione delocalizzata (ad opera di EntiLocali, enti strumentali, stakeholder,…) dei contenuti informativi e un approccio perl’aggiornamento che porta il DBGT a diventare progressivamente multi-fonte, multi-precisione e multi-temporale.
Per realizzare questo processo il DBGT ha bisogno dell’IDT per svolgere il proprioruolo di strato informativo territoriale di base e, allo stesso tempo, di strumento perattuare operazioni di mash-up tra fonti informative diverse fornendo l’ossatura all’IDTstessa per l’integrazione di dati territoriali tematici e per l’erogazione di servizi
applicativi.
Il DBGT e l’IDT
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Ma per dare realmente attuazione a questi processi è necessario che le PA chevogliono intraprendere questo percorso si dotino di un progetto con precisirequisiti:
- Fornire una struttura organizzativa su basi normative e protocolli (sia amministrativi che tecnologici) condivisi e standard tra i soggetti che contribuiscono all’IDT (PAC, EE.LL., enti strumentali che operano sul territorio, stakeholder,…)
- Promuovere l’applicazione di metodologie innovative
- Fornire fonti informative certificate
- Monitorare le esigenze degli utenti
- Erogare formazione specifica
Il DBGT e l’IDT
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Da un progetto congiunto del Comitato Permanente per i Sistemi Geografici delCISIS e del Politecnico di Milano (SpatialDBgroup) nasce la Metodologia GeoUMLfinalizzata alla progettazione, produzione, validazione e gestione dei DatabaseGeotopografici.
I principi che hanno guidato lo sviluppo della Metodologia GeoUML sono:
Aderire agli standard ISO relativi all’informazione geografica (ISO 19100)
Essere implementabile con le tecnologie attualmente disponibili equelle future
Essere indipendente da qualsiasi specifico prodotto GIS (commercialeo open source)
Mantenere una distinzione chiara tra il livello concettuale e quellodell’implementazione fisica
La Metodologia GeoUML
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La Metodologia GeoUML si avvale di strumenti software (GeoUMLCatalogue e GeoUML Validator), giunti alla versione 3.0, che sono statiprogettati e sviluppati per supportare la definizione delle Specifiche diContenuto dei DBGT, il cui costrutto principale è lo Schema Concettuale,e per eseguire una validazione automatica della conformità di unqualsiasi insieme strutturato di dati territoriali relativamente a taleSchema Concettuale.
La Metodologia GeoUML
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Nonostante la Metodologia GeoUML nasca da un progetto finalizzatoalla progettazione, produzione, validazione e gestione dei DatabaseGeotopografici, essa ha una valenza generale e risponde alle esigenzeben più ampie di progettazione, produzione e gestione di Infrastrutturedi Dati Territoriali.
In linea con questi presupposti, lo SpatialDBgroup del Politecnico diMilano, supportato dal CPSG del CISIS, ha realizzato un progettoriguardante la Direttiva INSPIRE che, appunto, costituisce l’IDT perantonomasia.
L’attività promossa dal CISIS con il Politecnico di Milano si inserisce in unprogetto dello SpatialDBGroup all’interno del quale si sono sviluppati glistrumenti di una suite, chiamata Inspire Data Model Tools, finalizzataalla trasformazione semantica dei contenuti informativi minimi condivisitra le PA a livello nazionale (National Core) nel modello Inspire e allaconfigurazione di un servizio WFS per l’accesso ai dati trasformati.
La Metodologia GeoUML
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TEMA TEMA
La struttura di un DBGT
STRATO
CLASSE CLASSECLASSE CLASSE
11 STRATI
36 TEMI
156 CLASSI
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NATIONALCORE
Per National Core (NC) si intende ilcontenuto informativo minimo che leAmministrazioni che producono datiterritoriali nell’ambito della propriaattività istituzionale devono garantireper i DB Geotopografici, consentendo larealizzazione di un DB omogeneo e acopertura nazionale
Il National Core
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Volumetrie
Esempio di DBGT
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
L’art. 11 del D. Lgs. 32/2010 istituisce presso il Ministerodell’Ambiente la Consulta Nazionale per l’InformazioneTerritoriale ed Ambientale ai fini del coordinamentodiretto dei contributi di tutti i soggetti interessatiall’efficace funzionamento ai vari livelli diamministrazione dell’infrastruttura nazionale perl’informazione territoriale e del monitoraggioambientale”.
Le modalità di funzionamento della Consulta nazionaleper l’Informazione Territoriale ed Ambientale sonodefinite nel Decreto del Presidente del Consiglio deiMinistri del 12 gennaio 2016.
La Consulta assicura il raccordo istituzionale tra leamministrazioni pubbliche che producono set di datiterritoriali e l’indirizzo tecnico per la predisposizione deiprovvedimenti del Ministro dell’ambiente e della tuteladel territorio e del mare atti al funzionamentodell’infrastruttura nazionale per l’informazioneterritoriale e del monitoraggio ambientale (Art.2).
SEZIONI TECNICHE
Sezione tecnica 1 – Tavolo tecnico di cooperazione
Sezione tecnica 2 – Metadati
Sezione tecnica 3 – Specifiche dati
Sezione tecnica 4 – Servizi di rete
Sezione tecnica 5 – Condivisione di dati e servizi
Sezione tecnica 6 – Monitoraggio e reportistica
La Consulta Nazionale
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Azioni congiunte dei tre Comitati (CPSG, CPSS, CPSI)
➢ SINFI
➢ ANNCSU
➢ CNITA
➢ …………….
Attività di informazione condivisa
➢ ASITA 2018
➢ Forum PA 2019?
➢ …………….
La trasversalità nel CISIS
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
le Regioni come HUB tra il livello centrale e locale per l’informazione geografica
Il Progetto «Infrastruttura interregionale geografica di valenza nazionale - Linee guida e strumenti condivisi»
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Il Progetto Interregionale Infrastruttura interregionale geografica divalenza nazionale - Linee guida e strumenti condivisi pone al centrodell’attenzione il tema della formazione di un’Infrastruttura di datigeografici omogenea, condivisa tra i livelli locale, regionale e nazionale.
Proponendosi di ottemperare alle necessità di interoperabilità tra basi didati al fine di consentire la predisposizione di servizi applicativi efficienti,l’Infrastruttura ipotizzata, deve rispondere a requisiti di dettaglio e diaggiornamento costante che passano necessariamente dal rafforzamentodel ruolo degli Enti Locali, dal supporto e dalla intermediazione delleRegioni, dalla cooperazione delle Amministrazioni centrali e degli OrganiCartografici Nazionali.
Gli obiettivi del Progetto
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Il verificarsi di queste condizioni potrà consentire di sostanziare ilsupporto alle richieste informative rivolte agli Enti Locali per gliadempimenti previsti da rilevanti progetti e attività in corso a livellonazionale, afferenti alla Pubblica Amministrazione Centrale:
➢ ANNCSU Archivio Nazionale dei Numeri Civici delle Strade Urbane
➢ SINFI Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture
➢ ANPR Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente
➢ Sistema Informativo Catastale
➢ Attuazione della Direttiva INSPIRE
Dalla PA locale alla PA centrale
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Il progetto si propone pertanto di mettere a punto percorsi, metodologiee strumenti condivisi, preliminari alla realizzazione di un’Infrastrutturaper la gestione dell’informazione geografica, iniziando dalla condivisionedi una selezione delle informazioni geografiche in possesso delle Regionie delle Province Autonome.
E’ prevista la formazione e la gestione di un numero limitato di stratiinformativi a copertura nazionale tra quelli contemplati dal Catalogo deiDati Territoriali – Specifiche di contenuto per i DB Geotopografici,pertanto conformi alle norme del DM 10.11.2011 e, mediante l’utilizzodegli INSPIRE Data Model Tools (progetto congiunto CISIS – Politecnico diMilano), conformi ad INSPIRE:
▪ Edificato▪ Grafi stradali▪ Toponomastica▪ Numerazione civica
Gli strati informativi principali
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
L’individuazione degli strati informativi considerati prioritari è frutto degliobiettivi strategici precedentemente illustrati.
Allo stesso modo, l’individuazione degli obiettivi progettuali,l’assegnazione delle priorità e la focalizzazione dei punti chiave delprogetto, sono il risultato di un serrato confronto su effettive esigenzeoperative e gestionali, avvenuto in sede di Comitato Permanente deiSistemi Geografici con le Regioni e le Provincie Autonome, in strettarelazione con la Struttura Tecnica di Supporto che si è occupata dellaredazione del piano attuativo.
La genesi del Progetto
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Attualmente le Regioni e le Provincie Autonome che hanno aderito efinanziato il Progetto sono:
Regione Valle d’AostaRegione PiemonteRegione del VenetoProvincia di TrentoRegione Friuli Venezia GiuliaRegione Emilia RomagnaRegione UmbriaRegione Sardegna
Il progetto si sviluppa in due annualità e consente l’adesione anche adattività avviate, in quanto la maggior parte degli obiettivi sono staticondivisi pure dagli Enti che, per ora, non hanno aderito.Inoltre, la modalità di adesione prevede anche la possibilità disperimentare sui propri dati le risultanze progettuali: attualmente il 75%degli aderenti ha optato per questa scelta.
Le adesioni al Progetto
Il progetto è realizzato dallaStruttura Tecnica di Supportosotto la guida del Comitato diProgetto costituito dai tecnicidelle Regioni e delle ProvinceAutonome aderenti.Di seguito si riportano glischemi, sintetico e didettaglio, dei task in cui ilprogetto è articolato:
Le fasi del Progetto
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Idee per il futuro
Il catasto è la banca dati geograficaa grande scala migliore?Miglioriamo la circolazione dei datitra le PA?Proviamo a cercare un nuovoapparato normativo più adatto aitempi magari facendo leva sullaConsulta?Promuoviamo il GIS anche nelleUniversità?Riconosciamo che servono risorseper le grandi banche datinazionali?Pretendiamo il coinvolgimento ditutti i livelli delle PA?Regoliamo la produzione e lacircolazione dei dati dei grandiPlayer?
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici
Grazie per l’attenzione e buona discussione a tutti!
Comitato Permanente per i Sistemi Geografici