5° Lezione Scienze Infermieristiche Autoimmunità
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FISIOPATOLOGIA DEL SISTEMA FISIOPATOLOGIA DEL SISTEMA IMMUNITARIOIMMUNITARIO
Scienze Scienze InfermieristicheDr.Dr.ssassa Marta GrecoMarta Greco Infermieristiche
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L’ImmunologiaImmunologia si occupa dello studio del sistema immunitario, del suo sviluppo, della sua evoluzione, struttura e funzioni. Analizza i tipi di risposta immunitaria e la loro regolazione.
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L’ImmunologiaImmunologia è lo studio dei meccanismi di
protezione verso macromolecole esterne o verso micro-
organismi invasori (virus, batteri, funghi, protozoi, in
generale parassiti) e le modalità di risposta contro
questi.
Studia anche le risposte che possono svilupparsi contro
le nostre stesse proteine (o altre molecole)
nell’AutoimmunitAutoimmunitàà e contro nostre cellule aberranti
nell’ImmunitImmunitàà contro i Tumoricontro i Tumori.
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L’ospite reagisce cercando di eliminare l’agente patogeno in
due modi principali:
– Non specifico, servendosi di vari tipi di cellule, sostanze
biologiche e componenti “preformati” dotati di attività
biologica (ImmunitImmunitàà InnataInnata)
– Specifico, producendo e reclutando cellule altamente
specializzate che, se correttamente attivate, produrranno
molecole ad alto valore biologico (ImmunitImmunitàà AcquisitaAcquisita)
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RISPOSTA IMMUNITARIA INNATALe risposte immunitarie NATURALI O INNATENATURALI O INNATE, rappresentano la prima
linea di difesa e si basano su meccanismi che sono gli stessi indipendentemente
dal tipo di patogeno.
• Barriere chimico-fisiche: rivestimento cutaneo ed epiteli che rivestono le
mucose, lisozima, temperatura corporea
• Componenti cellulari: cellule di natura fagocitaria (macrofagi e granulociti),
cellule endoteliali, mastociti, piastrine (entrambe definite cellule ausiliarie) ed
NK (natural killer)
• Molecole circolanti: proteine del complemento (capaci di mediare difesa
dell’ospite, mediante lisi ed opsonizzazione), citochine (interferoni, IL-1 e
TNF) deputate alla regolazione della risposta infiammatoria
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RISPOSTA IMMUNITARIA ACQUISITA O ADATTATIVA
Risposte immunitarie ACQUISITE O ADATTATIVEACQUISITE O ADATTATIVE, intervengono tardivamente sulla base dei segnali delle risposte naturali e con meccanismi diversi a seconda del tipo di patogeno. La capacità di riconoscere l’ANTIGENE è alla base della risposta immunitaria ADATTATIVA.
• Componenti cellulari: cellule linfocitarie (linfociti B e T), cellule presentanti
l’antigene (APC), cellule ausiliarie ed endoteliali
• Molecole circolanti: anticorpi prodotti dai linfociti B in risposta alla
stimolazione con l’antigene e citochine prodotte da cellule linfoidi (IL-2, IL- 4,…)
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Il S.I. è costituito da organi e tessuti le cui cellule sono
altamente specializzate, in grado di comunicare l’una con
l’altra e di sintetizzare molecole deputate allo scambio di
informazioni
Tali cellule espongono sulla membrana molecole per il
riconoscimento e l’interazione con altre cellule aiutando in
ultima analisi l’organismo nella difesa da agenti estranei
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CELLULE DEL SISTEMA IMMUNITARIO
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ORGANI DEL SISTEMA IMMUNITARIO
ORGANI LINFOIDI PRIMARI
ORGANI LINFOIDI SECONDARI
MIDOLLO OSSEO
TIMO MILZA LINFONODO
ALTRI TESSUTI LINFOIDI
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I LINFOCITI T E BI LINFOCITI T E B
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I LINFOCITI TLINFOCITI T, insieme ai LINFOCITI BLINFOCITI B, sono le celluleprotagoniste dell' immunità adattativa
Ogni linfocita esprime un solo tipo di recettore dell'antigene che è differente da quello degli altri linfocitie mediante il quale riconosce l’antigene.
C
C
C
C
C
V V V
VV
YY
Y
YY
W
WW
W
W
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LINFOCITI TLINFOCITI T• I linfociti T riconoscono solo peptidi, mentre i linfociti B possono riconoscere specificatamentepeptidi, proteine, acidi nucleici, polisaccaridi, lipidi e piccoli gruppi chimici.
• In particolare riconoscono solo determinanti lineari dei peptidi, definiti dalla sequenza amminoacidicaprimaria, presentati loro dalle molecole MHC presenti sulle cellule presentanti l’antigene (APC), tra cui si annoverano macrofagi, cellule dendritiche, cellule di Langherans e cellule endoteliali
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LINFOCITI TLINFOCITI T
ThTh((helperhelper))
TcTc ((citotossicicitotossici))
Questi due tipi rispondono in modo diverso all’attivazione da parte delle APC:1) Se l’APC attiva il Th, questo risponde producendo citochine che attivano la fagocitosi dell’antigene (il Th stimola il linfocita B a produrre anticorpi)2) Se l’APC attiva il Tc, questo lisa la cellula bersaglio esprimente l’antigene• L’antigene presentato tramite MHC dalle APC viene riconosciuto tramite il TCR (recettore della cellula T) che attiva il linfocita T grazie anche alla cooperazione di molecole di co-segnale (integrine) che permettono un legame più saldo tra APC e linfocita T
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MATURAZIONE LINFOCITA T
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MATURAZIONE LINFOCITA B
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LA REAZIONE IMMUNITARIA
Le principali caratteristiche della reazione immunitaria sono:
1. SPECIFICITSPECIFICITÀÀ per ogni antigene (generatore di anticorpi), o porzione di esso (determinante antigenico o epitopo), riconosciuto da recettori di membrana dei linfociti)
2. DIVERSITDIVERSITÀÀ3. MEMORIA (MEMORIA (produzione di cellule memoria che permettono una risposta veloce nel caso di una seconda invasione da parte dellostesso agente infettivo)
4. AUTOLIMITAZIONEAUTOLIMITAZIONE
5. Capacità di discriminare il ““SELFSELF”” DAL DAL ““NON SELFNON SELF””
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ANTIGENEANTIGENE: qualsiasi molecola (zuccheri lipidi, acidi nucleici, proteine) che può essere legata da un’anticorpoed è riconosciuta da specifici recettori espressi sui linfociti B e T.
ANTICORPOANTICORPO: proteina prodotta dal S.I. in grado di riconoscere e legare un antigene specifico, detto ancheimmunogeno in quanto genera una risposta immune, si lega ad una piccola porzione specifica dell’antigene, chiamata determinante o epitopo.
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Gli anticorpi si legano a porzioni molecolari dell’antigene chiamate determinanti antigenici o EPITOPI. Spesso l’antigene è un mosaico di determinanti antigenici
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ANTICORPI: ANTICORPI:
Tutti gli anticorpi hanno uno
scheletro comune, formato da 2
catene leggere (L) e 2 catene
pesanti (H), caratterizzate da un
dominio immunoglobulinico
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Nell’uomo le classi di anticorpi sono denominate IgA, IgD,IgE, IgG e IgM, caratterizzate da differenze strutturali e funzionali
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FAGOCITOSIFAGOCITOSI
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MALATTIE AUTOIMMUNIMALATTIE AUTOIMMUNI
• Malfunzionamento del sistema immunitario
• Stato infiammatorio cronico del tessuto colpito
• Le malattie autoimmuni sono divise in:• Connettiviti, non organo specifiche• Malattie organo specifiche• Malattie di tipo misto
• Incidenza in crescita• Miglioramento capacità diagnostiche• Aumentata sensibilità al problema
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MECCANISMI PATOGENETICI MECCANISMI PATOGENETICI DELLDELL’’AUTOIMMUNITAUTOIMMUNITÀÀ
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FATTORI GENETICI E MALATTIE FATTORI GENETICI E MALATTIE AUTOIMMUNIAUTOIMMUNI
La presenza di familiarità per le malattie autoimmuni ha
suggerito la presenza di fattori genetici in queste malattie.
Si tratta di un’eredità poligenica
Alcuni tratti genetici sono stati identificati come fattori di
aumentata suscettibilità alle malattie autoimmuni.
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CLASSIFICAZIONE MALATTIE AUTOIMMUNICLASSIFICAZIONE MALATTIE AUTOIMMUNI
•• ORGANO SPECIFICHEORGANO SPECIFICHE: il bersaglio della risposta
autoimmune è localizzato ad un organo o tessuto.
•• SISTEMICHE O ORGANO NON SPECIFICHESISTEMICHE O ORGANO NON SPECIFICHE: più tessuti
e organi sono colpiti dalla risposta autoaggressiva.
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MALATTIE AUTOIMMUNI ORGANO SPECIFICHEMALATTIE AUTOIMMUNI ORGANO SPECIFICHE
• Tiroidite di Hashimoto• Tireotossicosi• Gastrite autoimmune• Anemia perniciosa• Morbo di Addison (insuff. surreni)• Diabete mellito tipo I• Miastenia grave• Infertilità• Anemia Emolitica Autoimmune• Porpora trombocitopenica idiopatica• Cirrosi biliare primitiva• Epatite cronica attiva.
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MALATTIE AUTOIMMUNI SISTEMICHEMALATTIE AUTOIMMUNI SISTEMICHE
• Artrite reumatoide• Lupus eritematoso sistemico (LES)• Sclerodermia• Dermatomiosite
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AUTOANTICORPIAUTOANTICORPI
ANAANA(anticorpi antinucleo) = malattie autoimmuni del tessuto connettivo, oltre
che nel LES, sclerodermia, la dermatomiosite, l’artrite reumatoide.
AMAAMA (anticorpi anti mitocondrio) = Cirrosi biliare primitiva.
LKMLKM (anticorpi anti microsomi epatici e renali) = Epatite cronica aggressiva
Con evoluzione verso la cirrosi.
ASMAASMA (anticorpi anti muscolatura liscia) = Epatite cronica attiva.
ANCAANCA (anticorpi anti citoplasma dei granulociti neutrofili) = Morbo di Crohn,
Colangite Sclerosante Primitiva.
ENAENA (Anticorpi anti antigeni nucleari estraibili) = LES
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Gli ANAANA reagiscono contro numerosi antigeni nucleari (DNA, istoni,
proteine non istoniche, nucleoli).
Si riconoscono in IMMUNOFLUORESCENZAIMMUNOFLUORESCENZA su substrati ricchi di nuclei
come le cellule epatiche, le cellule dei tubuli renali, oltre che su colture di
cellule ricche di mitosi (cellule Hep-2 derivate da un carcinoma laringeo
umano).
Hep-2 sono i substrati sensibilii più indicati nella ricerca degli ANA
LKMLKM (anticorpi anti microsomi epatici), si riconoscono in
immunofluorescenza su sezioni criostatiche di rene e fegato di ratto.
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Hep2
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TECNICHE TECNICHE IMMUNOLOGICHEIMMUNOLOGICHE
Flow cytometryImmunoistochimicaImmunofluorescenza
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IMMUNOISTOCHIMICAIMMUNOISTOCHIMICA
L'immunoistochimica è una metodica che serve per
evidenziare, in una sezione di tessuto, determinate
sostanze tramite l'utilizzo di reazioni antigene-anticorpo e
andando ad evidenziare dove questo complesso viene a
formarsi con vari metodi (es.: enzimatici, fluorescenti).
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IMMUNOISTOCHIMICAIMMUNOISTOCHIMICA
DIRETTA INDIRETTA
Si utilizza un unico anticorpo diretto contro la molecola da ricercare e questo stesso anticorpo lega una sostanza colorata che ne permette la visualizzazione
Si utilizzano due anticorpi: il primo diretto contro la molecola da ricercare, il secondo, coniugato con la sostanza colorata, andrà a legarsi al primo anticorpo.
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IMMUNOISTOCHIMICAIMMUNOISTOCHIMICA
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IMMUNOFLUORESCENZAIMMUNOFLUORESCENZA
Staining dei linfociti con anticorpi fluorescenti
Lettura dei campioni al citofluorimetro
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IMMUNOFLUORESCENZA DIRETTAIMMUNOFLUORESCENZA DIRETTA
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IMMUNOFLUORESCENZA IMMUNOFLUORESCENZA INDIRETTAINDIRETTA
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ISOLAMENTO DI LINFOCITI TDAL SANGUE
Separazione delle cellule in gradiente di densità all’interfaccia sangue-Ficolldopo centrifugazione
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Enzyme-Linked Immunosorbent Assay
Metodo di analisi immunologica usato per rilevare la presenza di un dato ANTIGENE (ANTICORPO) ANTIGENE (ANTICORPO) caratteristico di un organismo patogeno in un campione che ne è probabilmente affetto.
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ELISAELISA
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ELISA ELISA DIRETTODIRETTO
ELISA ELISA INDIRETTOINDIRETTO
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DIAGNOSTICA H. PYLORIDIAGNOSTICA H. PYLORI
Dosaggio Abs di classe IgG
13C-Urea Breath Test
Dosaggio Ag fecali
Gastropanel
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DOSAGGIODOSAGGIO AbsAbs antianti HpHpdi classedi classe IgGIgG
Test immunoenzimatico in fluorescenza con metodo "sandwich"
La fluorescenza, valutata tramite fluorimetro, è direttamente proporzionale al titolo anticorpale nel siero del paziente
Il test documenta la memoria immunologica, non l'infezione in atto
substrato fluorescente
Abs anti IgG + FA
siero del pzAg