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COMPITO DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA APRILE 2016 Svolgi una delle seguenti tracce: Tipologia B (3 tracce per tre ambiti) saggio breve o articolo di giornale 1) Ambito socio-economico: Vittime della strada Erano le 6 del mattino, lungo la AP-7 vicino Freginals, nella zona di Tarragona. Il pullman era parte di un convoglio di cinque automezzi che rientrava a Barcellona da Valencia, dove gli studenti avevano assistito alla notte dei fuochi, la celebreFiesta de las Fallas. Secondo i primi rilievi, alcune studentesse non indossavano le cinture di sicurezza e nell'impatto sono state catapultate fuori dal bus. Complessivamente, le vittime accertate sono 13 e 34 i feriti. In base all'elenco ufficializzato dalle autorità, hanno perso la vita anche due ragazze tedesche, una romena, una uzbeka, una francese e una austriaca. Tutte avevano un'età compresa tra i 19 e i 25 anni. "Mi sono addormentato". L'autista dell'autobus è indagato per "imprudenza" e per omicidio colposo plurimo. Secondo il quotidiano spagnolo La Razon, che non cita le sue fonti, l'uomo, 63 anni, risultato negativo ai controlli su tasso alcolemico e droga, ha ammesso di essersi addormentato alla guida. "Lo siento, me he dormido", "mi dispiace, mi sono addormentato", avrebbe detto ai servizi di emergenza arrivati subito dopo l'incidente […]. (21 marzo2016, in www.repubblica.it) 2. […] La novità principale contenuta nella legge è l'introduzione dei due nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali. Per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto stupefacenti e causa la morte di qualcuno la pena della reclusione va da 5 a 12 anni. Se l’investitore si dimostra lucido e sobrio, ma la sua velocità di guida è il doppio del consentito, la pena va da 4 a 8 anni. In caso di omicidio multiplo, la pena può essere triplicata ma non superiore a 18 anni. È invece punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni chi, guidando non sobrio o non lucido, procura lesioni permanenti. Nel caso di lesioni aumentano le pene se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se invece il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se l'incidente è causato da manovre pericolose la reclusione sarà da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime. In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o

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COMPITO DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

APRILE 2016

Svolgi una delle seguenti tracce:

Tipologia B (3 tracce per tre ambiti) saggio breve o articolo di giornale

1) Ambito socio-economico: Vittime della strada

Erano le 6 del mattino, lungo la AP-7 vicino Freginals, nella zona di Tarragona. Il pullman era parte di un convoglio di cinque automezzi che rientrava a Barcellona da Valencia, dove gli studenti avevano assistito alla notte dei fuochi, la celebreFiesta de las Fallas. Secondo i primi rilievi, alcune studentesse non indossavano le cinture di sicurezza e nell'impatto sono state catapultate fuori dal bus. Complessivamente, le vittime accertate sono 13 e 34 i feriti. In base all'elenco ufficializzato dalle autorità, hanno perso la vita anche due ragazze tedesche, una romena, una uzbeka, una francese e una austriaca. Tutte avevano un'età compresa tra i 19 e i 25 anni."Mi sono addormentato". L'autista dell'autobus è indagato per "imprudenza" e per omicidio colposo plurimo. Secondo il quotidiano spagnolo La Razon, che non cita le sue fonti, l'uomo, 63 anni, risultato negativo ai controlli su tasso alcolemico e droga, ha ammesso di essersi addormentato alla guida. "Lo siento, me he dormido", "mi dispiace, mi sono addormentato", avrebbe detto ai servizi di emergenza arrivati subito dopo l'incidente […]. (21 marzo2016, in www.repubblica.it)

2. […] La novità principale contenuta nella legge è l'introduzione dei due nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali. Per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto stupefacenti e causa la morte di qualcuno la pena della reclusione va da 5 a 12 anni. Se l’investitore si dimostra lucido e sobrio, ma la sua velocità di guida è il doppio del consentito, la pena va da 4 a 8 anni. In caso di omicidio multiplo, la pena può essere triplicata ma non superiore a 18 anni. È invece punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni chi, guidando non sobrio o non lucido, procura lesioni permanenti. Nel caso di lesioni aumentano le pene se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se invece il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se l'incidente è causato da manovre pericolose la reclusione sarà da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime. In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Però nei casi più gravi, se ad esempio il conducente fugge dopo l'omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. (Claudia Daconto, Reato di omicidio stradale: cosa prevede, su Panorama, 9 marzo 2016)

3. Più vittime negli incidenti stradali: 972. Le cause? Anche i cellulariI comportamenti scorretti alla guidaE i comportamenti scorretti, ben oltre il limite della legalità, che sono alla base degli incidenti non sono «solo» l’eccesso di velocità o comportamenti irresponsabili dei conducenti (al volante dopo abusi di alcol e droghe): secondo il report della polizia, infatti, tra le cause principali di gravi incidenti stradali si aggiunge oggi un ulteriore elemento di distrazione, quello legato alla tecnologia. Tradotto: cellulari e dispositivi elettronici vari che distolgono l’attenzione dalla guida. Insomma, messaggiare, scrivere email e addirittura scattare selfie mentre si sta guidando un’auto.Più incidenti in cittàStress e distrazione, fanno il resto. Soprattutto nei tratti urbani, i più colpiti dall’aumento dell’incidentalità, un deficit d’attenzione negli automobilisti che risulta letale: per brevi percorsi, si

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legge ancora nel report della polizia, la cintura di sicurezza è spesso un optional, soprattutto nei sedili posteriori dove i passeggeri, contravvenendo all’obbligo, rischiano, in caso di urto, di essere catapultati fuori dall’auto e di venire travolti dai veicoli che sopraggiungono. (28 agosto 2015 redazione on line Corriere della sera)

4. Nuova legge: primo arresto per omicidio stradale nel Napoletano

Un uomo di 37 anni, Alessandro P, di Somma Vesuviana, è stato posto agli arresti domiciliari per omicidio stradale. Si tratterebbe della prima misura cautelare adottata per il nuovo reato previsto dalla legge entrata in vigore sabato scorso. L'uomo era alla guida di un'auto che ha avuto uno scontro frontale con un'altra vettura, nella serata di sabato scorso, provocando la morte di un giovane di 28 anni, Antonio Tufano. Nell'incidente sono rimasti i feriti anche due bambini di 10 e 12 anni, nipoti di Alessandro P., che viaggiavano con lui. Uno dei due nipoti è ancora ricoverato in ospedale con prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita. Ora il trentasettenne è ai domiciliari in ospedale, anche lui ha riportato gravi fratture nello scontro di sabato sera. Le indagini dei carabinieri hanno accertato che Alessandro P. era alla guida malgrado gli fosse stata revocata la patente nel 2011, dopo aver riportato una condanna per stupefacenti. Inoltre il suo veicolo, una Opel Corsa, era privo di revisione, e al momento dell'impatto marciava a velocità doppia rispetto a quella consentita, circa 100 chilometri all'ora con un limite di 40. Secondo una prima ricostruzione l'uomo avrebbe oltrepassato la linea di mezzeria, invadendo al momento dello scontro la parte di strada dove Tufano stava regolarmente procedendo con la propria autovettura. L'incidente è avvenuto in via San Sossio, nell'area industriale di Somma Vesuviana.(28 marzo 2016, su napoli.repubblica.it)

2) Ambito storico-politico: La crisi economica del 1929

Documenti

1. Era l'agosto del 1928 e la fine dello stesso anno il pallone borsistico si innalzò del 30 per cento. Ma non si fermò là. Sali, su, su, sempre più su durante molti fantastici mesi finché, finalmente, si trovò dell'80 per cento più alto dell'anno precedente.Quelle erano cifre di sogno. ormai il pallone aveva raggiunto la stratosfera economica, più su dell'aria, là dove non c'è più vita. Ed ecco: si afflosciò. Il valore nominale delle azioni svanì da un giorno all'altro; i risparmi, investiti quando il mercato era fiorente, si ridussero a zero, solo la fredda realtà rimase. i debiti erano reali. Essi erano l'unica realtà tangibile nella gelida alba della deflazione, fra un nebbioso turbinare di buoni adorni di magnifiche incisioni, i quali non avevano neppure il valore delle artistiche stampe che li decoravano. (Franklin D. Roosvelt, Looking Forward, New York 1933, cit. in New Deal. Teorie e politica, a c. di Villani, Ed. Riuniti, Roma 1977, p.193)

2. Si giunse assai vicino al tracollo dell’economia mondiale capitalistica, che parve vicina a un circolo vizioso nel quale ogni indice economico in ribasso (a eccezione del livello di disoccupazione, che si innalzò toccando punte astronomiche) accentuava il calo di tutti gli altri. La produzione statunitense calò di circa un terzo dal 1929 al 1931 e lo stesso accadde in Germania, ma dati statistici attenuano la gravità della situazione. […] Ci una crisi nella produzione sia di materie prime sia di generi di prima necessità allorché i prezzi di queste merci […] scesero in caduta libera. […] La principale conseguenza della crisi fu la disoccupazione che si diffuse su una scala senza precedenti e per una durata che nessuno si era mai aspettato. (E.J. Hobsbawm, Il secolo breve, Rizzoli, Milano, 1995)

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3. Il New Deal di Roosevelt fu una rivoluzione nel campo delle idee, ma non una rivoluzione nel’economia. […] Ma anche se “il sistema del profitto privato e dell’iniziativa provata” (Roosevelt) venne salvato, buona parte del bagaglio che l’aveva sempre accompagnato fu gettato a mare e gli si sostituirono attrezzature nuove. Scomparsa era per sempre la dottrina del laissez-faire, del “non immischiatevi dei fatti nostri” cara all’uomo d’affari- in suo luogo era subentrata l’idea dell’intervento pubblico, dell’ “aiutateci o siamo rovinati” […], scomparsa era l’idea tradizionale dello “sfrenato individualismo”, […] scomparsa era l’idea che i poveri andavano aiutati solo con la beneficienza privata […]. (L. Huberman, Storia popolare degli Stati Uniti, Einaudi 1977)

4. Andamento della borsa di Wall Street , 1929-1932.

3) Ambito scientifico: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha trasformato il mondo della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.

DOCUMENTI

1. «Con il telefonino è defunta una frase come “pronto, casa Heidegger, posso parlare con

Martin?”. No, il messaggio raggiunge – tranne spiacevoli incidenti – lui, proprio lui; e lui, d’altra

parte, può essere da qualunque parte. Abituati come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta

particolarmente ansiogeno. La frase più minacciosa di tutte è “la persona chiamata non è al

momento disponibile”. Reciprocamente, l’isolamento ontologico inizia nel momento in cui

scopriamo che “non c’è campo” e incominciamo a cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma

fino a non molti anni fa era sempre così, perché eravamo sempre senza campo, e non è solo

questione di parlare.» Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano

2005

2. «La nostra è una società altamente “permeabile”, oltre che “liquida”, per usare la nota categoria

introdotta da Bauman. Permeabile perché l’uso (e talvolta l’abuso) dei nuovi strumenti di

comunicazione travalica i confini delle sfere di vita, li penetra rendendoli più labili. È sufficiente

osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più difficile

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separare i momenti e gli ambiti della vita. L’uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti

o in famiglia. Conversare ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in

metropolitana. Inviare messaggi o telefonare (magari senza vivavoce), anche se si è alla guida.

L’elenco potrebbe continuare e con episodi più o meno sgradevoli che giungono alla

maleducazione. Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché

possiamo essere reperibili da mail e messaggi anche nei weekend o durante le ferie. L’ambito

lavorativo, a sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social

network. Tutto ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della

comunicazione e dall’utilizzo delle nuove tecnologie.» Daniele MARINI, Con smartphone e social è

amore (ma dopo i 60 anni), “La Stampa” del 9/2/2015

3. «Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e

affascinante. È una specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni momento

dove era nel mondo, ma ha insito in sé un grande problema che cela un grave pericolo: dove inizia

il nostro potere di connessione inizia il pericolo sulla nostra libertà individuale». Derrick De

Kerckhove, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno Internazionale

“Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” – Novembre 2001.

4) Tipologia C:

Presenta l’Europa del periodo compreso tra la prima e la seconda guerra mondiale sottolineando in particolare l’ascesa dei regimi totalitari e le loro caratteristiche.

5) Tipologia D:

L’esperienza della guerra ha costituito per Ungaretti un motivo di riflessione sulla precarietà e sulla fragilità dell’esistenza e uno dei temi più rilevanti della sua produzione letteraria. In base alle tue conoscenze proponi alcune considerazioni sul rapporto che, fin dall’antichità, lega la guerra alla produzione artistica e letteraria.