4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA...

16
33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è fondamentale per lo sviluppo psico-sociale del bambino. E’ importante, se davvero si vuole conoscere il bambino, conoscere la sua storia, la sua famiglia, i suoi bisogni, desideri, le sue paure. A tal fine è di grande importanza predisporre incontri individuali con i genitori ma anche riunioni di sezione e plenarie in cui relazionare sulle esperienze che i loro bambini vivranno la scuola dell’infanzia coinvolgendoli nel progetto didattico così che sappiano trovare giuste risposte alle domande dei loro bambini. E’ utile in quest’ottica di collaborazione e di reciproco scambio ricercare, in particolari momenti, l’aiuto delle famiglie nella ricerca di materiali, la creazione di abiti e addobbi per abbellire gli ambienti, l’organizzazione di feste. La nostra scuola ritiene che anche le feste siano una valida occasione di incontro e scambio con le famiglie. La nostra scuola mira a creare un clima di dialogo, confronto e aiuto reciproco coinvolgendo i genitori nella vita della scuola. A tale scopo si identificano durante l’anno scolastico diversi momenti di confronto: 1. RAPPORTO QUOTIDIANO CON LE FAMIGLIE pur non essendo un momento programmato e privilegiato per lo scambio di informazioni, permette un tempestivo intervento per eventuali necessità del bambino e per le famiglie è altamente rassicurante per la sua quotidianità; 2. INCONTRO INFORMATIVO PER I GENITORI DEI BAMBINI NUOVI SCRITTI (giugno): spiegazione dell’importanza di un buon inserimento, rispetto dei tempi di ciascun bambino consegna DELLA SCHEDA INFORMATIVA D’INGRESSO (modalità per raccogliere tutte le informazioni utili riguardo al bambino ed a formulare, attraverso i dati ricavati con le famiglie, interventi adeguati per agevolare il momento dell’inserimento). Le insegnanti all’ inizio dell’anno sono disponibili per colloqui individuali con i genitori dei bambini del primo anno. 3. COLLOQUIO CON L’INSEGNANTE DI SEZIONE E I GENITORI DEI BAMBINI DI TUTTE LE FASCE D’ETÀ. FINALIZZATO ALLA COMUNICAZIONE DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI IN FASE INTERMEDIA (Ottobre-Novembre) E FINALE (Aprile) questi colloqui si effettuano nei giorni prestabiliti e su appuntamento. Resta la possibilità di richiedere un incontro durante l’anno scolastico qualora se ne avesse la necessità. 4. ASSEMBLEE DI SEZIONE (Ottobre, Aprile): volte a fornire informazioni sull’inserimento dei nuovi iscritti, l’organizzazione della scuola, l’elezione del rappresentante di sezione, lo svolgimento delle attività didattiche della classe, la presentazione dei progetti e le varie iniziative della scuola. 5. FESTE E RAPPRESENTAZIONI nel corso dell’anno scolastico si organizzano feste nelle quali i genitori vengono coinvolti a vario titolo, sia come spettatori sia come collaboratori attivi. Queste iniziative, molto sentite e suggestive, vengono utilizzate come metodo attivo per meglio far comprendere alle famiglie i progetti e le attività svolte nella scuola.

Transcript of 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA...

Page 1: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

33

4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA

Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è fondamentale per lo sviluppo psico-sociale del bambino. E’ importante, se davvero si vuole conoscere il bambino, conoscere la sua storia, la sua famiglia, i suoi bisogni, desideri, le sue paure. A tal fine è di grande importanza predisporre incontri individuali con i genitori ma anche riunioni di sezione e plenarie in cui relazionare sulle esperienze che i loro bambini vivranno la scuola dell’infanzia coinvolgendoli nel progetto didattico così che sappiano trovare giuste risposte alle domande dei loro bambini. E’ utile in quest’ottica di collaborazione e di reciproco scambio ricercare, in particolari momenti, l’aiuto delle famiglie nella ricerca di materiali, la creazione di abiti e addobbi per abbellire gli ambienti, l’organizzazione di feste. La nostra scuola ritiene che anche le feste siano una valida occasione di incontro e scambio con le famiglie. La nostra scuola mira a creare un clima di dialogo, confronto e aiuto reciproco coinvolgendo i genitori nella vita della scuola. A tale scopo si identificano durante l’anno scolastico diversi momenti di confronto:

1. RAPPORTO QUOTIDIANO CON LE FAMIGLIE pur non essendo un momento

programmato e privilegiato per lo scambio di informazioni, permette un tempestivo intervento per eventuali necessità del bambino e per le famiglie è altamente rassicurante per la sua quotidianità;

2. INCONTRO INFORMATIVO PER I GENITORI DEI BAMBINI NUOVI SCRITTI (giugno): spiegazione dell’importanza di un buon inserimento, rispetto dei tempi di ciascun bambino consegna DELLA SCHEDA INFORMATIVA D’INGRESSO (modalità per raccogliere tutte le informazioni utili riguardo al bambino ed a formulare, attraverso i dati ricavati con le famiglie, interventi adeguati per agevolare il momento dell’inserimento). Le insegnanti all’ inizio dell’anno sono disponibili per colloqui individuali con i genitori dei bambini del primo anno.

3. COLLOQUIO CON L’INSEGNANTE DI SEZIONE E I GENITORI DEI BAMBINI DI TUTTE LE FASCE D’ETÀ. FINALIZZATO ALLA COMUNICAZIONE DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI IN FASE INTERMEDIA (Ottobre-Novembre) E FINALE (Aprile) questi colloqui si effettuano nei giorni prestabiliti e su appuntamento. Resta la possibilità di richiedere un incontro durante l’anno scolastico qualora se ne avesse la necessità.

4. ASSEMBLEE DI SEZIONE (Ottobre, Aprile): volte a fornire informazioni sull’inserimento dei nuovi iscritti, l’organizzazione della scuola, l’elezione del rappresentante di sezione, lo svolgimento delle attività didattiche della classe, la presentazione dei progetti e le varie iniziative della scuola.

5. FESTE E RAPPRESENTAZIONI nel corso dell’anno scolastico si organizzano feste nelle quali i genitori vengono coinvolti a vario titolo, sia come spettatori sia come collaboratori attivi. Queste iniziative, molto sentite e suggestive, vengono utilizzate come metodo attivo per meglio far comprendere alle famiglie i progetti e le attività svolte nella scuola.

Page 2: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

34

ALCUNI MOMENTI DI FESTA

BENEDIZIONE INIZIO ANNO SCOLASTICO PRESSO IL NOSTRO SANTUARIO FESTA DEI NONNI FESTA DI NATALE FESTA DI CARNEVALE FESTA DI FINE ANNO

I momenti di festa sono occasioni importanti perché permettono ai bambini di vedere che

l'esperienza che vivono a scuola coinvolge anche papà e mamma.

6. CONSEGNA PERIODICA DEGLI ELABORATI: si effettua la consegna periodica degli elaborati dei bambini anche in occasione delle festività, motivati e corredati da obiettivi e metodologia, al fine di rendere sempre più partecipi le famiglie

4.10. RAPPORTI CON IL TERRITORIO

Rapporto Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria La comunicazione tra scuola dell’infanzia e scuola Primaria è garantita da due insegnanti, che partecipano ogni anno al progetto di continuità educativa svolto con il circolo didattico di Conselve, stabilendo e impostando iniziative didattiche e incontri tra bambini della scuola Primaria e della scuola dell’Infanzia (visita alla Scuola Primaria, merenda, attività didattiche e ludiche da svolgere insieme…). Verso la fine dell’anno scolastico si svolgono incontri di scambio notizie tra insegnanti della Scuola Primaria e dell’Infanzia per consentire un più facile passaggio dei bambini. Viene, inoltre, consegnato alle insegnanti della scuola Primaria un semplice fascicolo di presentazione del bambino preparato dalle Insegnanti della Scuola dell’infanzia.

Rapporto Scuola dell’Infanzia e Servizi Socio‐Sanitari/Equipe specialistiche La nostra Scuola dell’Infanzia collabora i seguenti servizi territoriali: U.L.S.S. 17 � Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione per la stesura e l’approvazione del Menù scolastico Rapporto Scuola dell’Infanzia e Comune di Terrassa E LIMITROFI In particolare la Scuola dell’Infanzia collabora con: � l’Amministrazione comunale; � gli operatori dei Servizi Sociali; � l’assessorato alla Scuola;

Page 3: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

35

� la Biblioteca; � la Pro Loco e le associazioni sportive; Rapporto Scuola dell’Infanzia e FISM La nostra scuola dell’Infanzia aderisce alla Federazione Italiana Scuole Materne non statali (FISM), ne fa proprie le finalità, i valori e le indicazioni. La FISM provinciale fornisce: � consulenza ai servizi del C.C.N.L. del personale scolastico; � attività pubblicistica e editoriale; � proposte di convegni e seminari; � coordinamento pedagogico didattico; � qualificazione ed aggiornamento del personale della scuola; � proposte per il progetto educativo cristiano per il bambino‐persona; � servizio di consulenza e aggiornamento per le normative vigenti; � assistenza per le relative domande di contributi regionali e ministeriali; Rapporto Scuola dell’Infanzia e Università La scuola collabora con l’università nello svolgere sperimentazioni e indagini con i bambini o con i genitori. Inoltre accoglie studentesse per il tirocinio.

PAI

La scuola dell'infanzia, volta all'inclusione di tutti i bambini/e, promuove un clima relazionale sereno e positivo improntato alla cooperazione e non alla competizione. Lo stile educativo è basato sull'ascolto e sull'osservazione. Il concetto di “inclusione” si applica a tutti i bambini e bambine, come garanzia diffusa e stabile di poter partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di apprendimento e partecipazione. Decisioni strategiche e operative:

-coltà di funzionamento educativo;

-coltà e delle condizioni di rischio;

varie difficoltà;

do inclusivo, efficace ed efficiente alle difficoltà, attivando tutte le risorse dell'intera comunità scolastica e non. Nella costruzione del Piano educativo individualizzato e la sua applicazione concreta non sono delegate unicamente all'insegnante di sostegno, bensì tutti gli insegnanti ne sono partecipi perché l'inclusione dei bambini in difficoltà riguarda tutti gli ambiti della vita scolastica. L'insieme della comunità scuola, composto di insegnanti, personale tecnico, bambini e altre persone significative mobiliterà tutte le risorse disponibili, formali e informali, per soddisfare i bisogni

Page 4: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

36

formativi e educativi speciali dei bambini, in relazione al tipo e al grado di difficoltà che presentano.

L'aggiornamento professionale e le attività di formazione forniscono alle docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione, la ricerca-azione, l'innovazione didattica favorendo la costruzione dell'identità della scuola stessa, l'innalzamento della qualità della proposta formativa e la valorizzazione professionale. Il Piano di formazione – aggiornamento, tiene conto dei seguenti elementi:

gettuali, valutative, organizzative, pedagogiche e relazionali, per affrontare i cambiamenti che la società propone;

are la relazione con le famiglie, il territorio e i referenti istituzionali, con attenzione a specifiche problematiche, all'inclusione e alle difficoltà di apprendimento;

di tecnologie quali computer, stampanti...;

Valutati gli elementi, si ricorre a:

azione, organizzati dalla FISM PADOVA e altri enti di formazione;

momenti di incontro che coinvolgono le famiglie e altre istituzioni del territorio

lla sicurezza e primo soccorso rivolti sia al personale che ai genitori

pprendere nuove metodologie didattiche.

Page 5: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

37

AUTOVALUTAZIONE (RAV) Strumento prezioso e fondamentale affinché la scuola possa migliorare sono OSSERVAZIONE e AUTOVALUTAZIONE intese come monitoraggio e riscontro del percorso fatto in base agli obiettivi. L’autovalutazione si divide in 5 aree:

i dal territorio; ni di benessere , sviluppo e apprendimento dei bambini;

organizzative

delle priorità per il piano di miglioramento PIANO DI MIGLIORAMENTO PER LA COMUNITA’ EDUCANTE:

di autovalutazione;

Page 6: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

38

L’IDEA DI BAMBINO E LE FINALITÀ EDUCATIVE Nella sezione Primavera accogliamo i bambini in età compresa tra i 24 e i 36 mesi, età in cui si fondano le basi per la loro formazione integrale e armonica, con particolare attenzione agli aspetti emotivi e psicologici. E’ importante che questo nuovo ambiente sia percepito come positivo e ricco di fiducia. La conoscenza e l’idea del bambino che si vuole perseguire è il basilare presupposto di ogni intervento educativo. Considerando che l’età dei bambini frequentanti la sezione primavera è compresa tra i 24 e 36 mesi, l’idea educativa che si intende perseguire segue ambiti di sviluppo ben precisi:

Socio emotivo relazionale, le separazioni temporanee possono essere prolungate e tollerate meglio poiché vengono rafforzati il processo relativo all’individuazione e la maturazione della costanza d’oggetto emotivo: durante l’assenza fisica della madre il bambino è in grado di sostituirla con un’immagine interiore che lo rassicura. Il bambino deve avviarsi alla capacità di interiorizzare regole e di rispettarle uscendo dai propri impulsi. Ciò gli permette di superare un “principio di piacere” per accedere al “principio di realtà”. Il bambino impara con piacere cose nuove, partecipa a giochi di gruppo, risponde a richieste evolvendo verso un atteggiamento di reciproco scambio con l’ambiente.

Senso motorio, tutta una serie di progressi importanti assicurano al bambino un’autonomia assai più ampia di quella che aveva raggiunto al compimento del primo anno. Riesce a camminare da solo, e poi a correre, a salire e scendere scale, ad andare sul triciclo, o sul cavallo a dondolo. Riesce a spostare degli oggetti anche abbastanza pesanti e a smuovere con una certa precisione oggetti più leggeri, e giunge così poco per volta anche a mangiare con discreta autonomia.

Cognitivo, il bambino manifesta in modo sempre più esplicito la propria individualità elaborando la “consapevolezza di sé”, si nomina in prima persona, definisce come suoi oggetti e giochi e si descrive con ricchezza di particolari (sono bello, sono grande, sono capace di…). Con altri bambini ora è sempre più in grado di interagire giocando insieme in piccoli gruppi e dimostrare così simpatie ed antipatie.

Linguistico, parla di eventi passati, prova interesse e capisce come funzionano le rime, capisce concetti come “mio” e “suo”, usa connettivi, capisce le posizioni nello spazio, usa frasi da quattro - cinque parole, usa pronomi e alcuni plurali. Per rispondere ai bisogni educativi sono di fondamentale importanza alcuni principi:

tori sono i primi educatori dei figli, la scuola li affianca in una sintonia di scopi.

gni dimensione, umana, sociale, spirituale, intellettuale.

Page 7: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

39

La nostra scuola fa propri i principi contenuti nel progetto educativo delle scuole dell’infanzia autonome di ispirazione cristiana e l’identità storica è ideale di un’esperienza istituzionale cresciuta assieme alle nostre famiglie e alla nostra comunità. Si concorre alla formazione della personalità del bambino, ponendo al primo posto i valori della vita, dell’accoglienza, della condivisione, della solidarietà, della tolleranza, della pace e di tutto quanto può rendere più bella la convivenza. Nella nostra scuola si parla inoltre di Dio, che è nostro Padre, della vita e degli insegnamenti di Gesù e della Chiesa. Il progetto pedagogico è pensato ad hoc proprio per i bambini di questa fascia d’età e si può riassumere nel concetto di apprendimento attraverso un ambiente di cura educativa, quindi con un’ attenzione forte ai tempi dell’accoglienza, del benessere, della corporeità, dell’accompagnamento delle prime forme di linguaggio, creatività, immaginazione. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA SEZIONE PRIMAVERA La Sezione primavera accoglie al massimo 20 bambini con N°2 educatrici N°1 ausiliaria Il servizio è attivo per 5 giorni la settimana dalle ore 7.30 alle 16.00, con possibilità di uscita intermedia dalle 12.30-12.45 Le educatrici svolgono settimanalmente un orario di 35 ore settimanali, garantendo in questo modo l’intera copertura dell’orario scolastico. L’ ausiliaria ha il compito di provvedere alla pulizia dei locali dove i bambini quotidianamente svolgono le attività e dove vengono cambiati nonché all’igiene del materiale ludico..

ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO EDUCATIVO E DIDATTICO Modalità di inserimento Il percorso di inserimento va svolto dedicando la massima attenzione alla rassicurazione del bambino e all’ accoglienza positiva e incoraggiante dei suoi stati d’animo. Deve quindi essere organizzato in funzione dei reali bisogni del gruppo bambini, i tempi devono risultare adattati alle esigenze di ogni bambino e il genitore deve porsi come figura rassicurante per il bambino. Gli inserimenti avverranno in maniera graduale con la presenza dei genitori. L’inserimento avverrà al mattino con orario flessibile 9.00 alle 11.00 – 12.30 per concludersi nell’arco di tre settimane. La stessa modalità si ripeterà per i tre bambini che verranno inseriti successivamente. TEMPI L’organizzazione della sezione Primavera, pur essendo legata ad orari e momenti ben definiti, riferiti alle routine e alle attività, si rende flessibile nelle diverse fasi ad esempio durante l’accoglienza, durante il pranzo e il riposo riconoscendo i tempi biologici e psicologici di ciascun bambino. La giornata è scandita da alcuni momenti significativi:

Page 8: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

40

L’accoglienza: inizialmente (settembre-ottobre) avvengono all’interno della sezione, solitamente nell’angolo morbido. In questi momenti vengono privilegiate attività che coinvolgono l’intero gruppo e che possono essere iniziate, interrotte o proseguite in qualsiasi momento. Le educatrici inoltre, pur mantenendo il contatto con l’intero gruppo, cercano di dare un’attenzione individuale ad ogni bambino e al rispettivo genitore. Questa attenzione sarà rispettosa e seguirà le esigenze di chi arriva, ma anche di chi è già arrivato. Successivamente in salone. Le attività ludiche: vengono proposti ai bambini giochi e attività pensate e progettate per l’anno educativo in corso. Le cure igieniche avvengono nella stanza del bagno e rappresentano un attimo ricco di significato per le sensazioni che il bambino prova e per i messaggi che in esse si trasmettono. Attraverso la cura del corpo il bambino ha modo di maturare competenze, autonomie e di strutturare la sua dimensione affettiva; Il momento del pranzo avviene in sala mensa ed è considerato un momento educativo che oltre a soddisfare un bisogno fisico (assunzione di cibo), diventa un momento che privilegia fattori quali la relazione, la competenza e l’autonomia. E’ quindi un momento piacevole che si consuma in un ambiente tranquillo, non rumoroso e in un’atmosfera priva di fretta e di ansia. L’adulto è presente come riferimento al quale esprimere il proprio gusto e le proprie preferenze ed è anche osservatore di questo momento educativo. Il momento del sonno: avviene all’interno del dormitorio ed è per il bambino un momento estremamente delicato, in quanto rappresenta per lui un distacco dalle cose e dagli altri. Per questo motivo alcuni bambini hanno bisogno di compiere dei rituali per addormentarsi: dondolarsi, vocalizzare, manipolare i capelli… o di portare con sé nel lettino qualche oggetto particolare (oggetto transazionale). Le educatrici, con una presenza rassicurante, accompagnano i bambini a letto dedicando ad ognuno un “saluto” speciale: una ninna nanna, una carezza.

Page 9: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

41

LA GIORNATA TIPO

TEMPI

ATTIVITA’

Ore 8:00-9:00 ENTRATA ed ACCOGLIENZA dei bambini: vengono accolti dalle educatrici e possono svolgere giochi di movimento e di creatività, liberi di usare il materiale ludico-didattico messo a loro disposizione.

Ore 9:00-9:30 MERENDA e PREGHIERA/CANTI Ore 9:30-10:00 IGIENE PERSONALE Ore 10.00-11.00 ATTIVITA’ DIDATTICHE DI

SEZIONE (appello, calendario, attività inerenti il progetto educativo didattico annuale, canti, balli ) LABORATORI

Ore 11.00-11.30 IGIENE PERSONALE e PREPARAZIONE AL PRANZO

Ore 11.30-12.30 PRANZO ed INTRATTENIMENTO in sala con canti, filastrocche, bans

Ore 12.30-12.45 Uscita Intermedia Ore 12:30-13:00 Gioco libero o guidato in salone o in

giardino Ore 13.00/13:20 IGIENE PERSONALE e

PREPARAZIONE AL RIPOSO POMERIDIANO

Ore 13:20/15:00 RIPOSO Ore 15:00/15:30 RISVEGLIO MERENDA Ore 15:30/16:00 USCITA

Page 10: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

42

SPAZI E MATERIALI E’ bene che l’ambiente sia proporzionato alle capacità motorie, operative, percettive e mentali del bambino per permettergli di gestirlo e padroneggiarlo; funzionale per aiutarlo a capire le molteplici funzioni dei diversi laboratori, degli arredi e dei materiali didattici; motivante e attraente per sviluppare il rispetto e l’amore per le cose e per l’ambiente, secondo regole condivise da tutti. Parliamo di angoli semimovibili: L’angolo della lettura per promuovere l’approccio al libro, l’ascolto delle prime storie e dei primi testi narrativi. Questo spazio è caratterizzato da tappeti morbidi e numerosi libri ed ha il compito di favorire la concentrazione e la conversazione con libri e materiali alla portata dei bambini, per essere “letti” e consultati in piena autonomia; L’angolo morbido con un tappeto, alcuni divani morbidi e cuscini che può ospitare sia il momento della lettura che quello dell’accoglienza e dove i bambini possono cercare e trovare attimi propri di tranquillità. L’angolo simbolico allestito sia con vestiti, accessori e uno specchio a figura intera, sia con l’angolo cucina compreso di tavolino, sedie, lavello, forno e utensili quali piatti, bicchieri, pentoline… per proiettare vissuti, sperimentare azioni e comportamenti e per comunicare emozioni e stati d’animo individualmente o a piccoli gruppi. L’angolo del gioco che mette a disposizione dei bambini contenitori con costruzioni di plastica e di legno, macchinine, animaletti per giocare da soli o in piccolo gruppo, inventando, costruendo e assemblando, per scoprire le caratteristiche degli oggetti e realizzare strutture, sviluppando la motricità fine, la creatività e il pensiero logico. Inoltre, a seconda dell’attività proposta vengono introdotti in sezione materiali naturali/ alimentari e/o attrezzature motorie e musicali. La stanza del bagno attrezzata con un grande fasciatoio per il cambio del pannolino, con piccoli water stillati dapprima come gioco, poi per il loro uso reale (controllo sfinterico) e con lavabi ad altezza di bambino usati per lavarsi mani e bocca da soli o aiutati. Alveari con contrassegni La stanza degli armadietti, è uno spazio privilegiato e di intimità fra bambino e genitore caratterizzato da armadietti con contrassegno. Qui ogni genitore offre al proprio figlio messaggi chiari e reali di ciò che sta avvenendo e lo prepara al temporaneo distacco. Il refettorio, organizzato con tavolini e sedie a misura di bambino per gustare al meglio i piatti preparati sdalla nostra cuoca. Il dormitorio organizzato con lettini, in una situazione di penombra e con sonorità rilassanti. L’area verde è caratterizzata da attrezzature idonee e in grado di qualificare l’ambiente educativo come contesto di vita, di relazione e di apprendimento. LE RELAZIONI L’ambiente della sezione Primavera, come tutti i luoghi educativi, si caratterizza anche per le molteplici relazioni. Le educatrici in primis non si pongono come sostituti materni bensì come figure esterne alla famiglia mosse dallo stesso desiderio: il benessere del bambino in una collaborazione condivisa. Considerando che l’obiettivo dell’ambientamento è la creazione di una situazione di benessere per i bambini, è fondamentale che esse attuino delle strategie volte ad aiutare ogni singolo bambino a conoscere il nuovo ambiente, a costruire nuovi legami e a vivere questa esperienza come momento di crescita e nello stesso tempo a far sentire accolti i genitori. E’ importante per il bambino trovare nel nuovo ambiente una persona disponibile e rassicurante che lo attende. L’educatrice, quindi, deve proporsi al bambino con un atteggiamento di accoglienza e di disponibilità, come referente nei confronti delle sue richieste e nell’esplorazione dell’ambiente. Inoltre, deve aiutarlo nella separazione dal genitore, facendosi carico delle difficoltà manifestate da questo e sostenendolo per

Page 11: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

43

superare tale momento, affinché possa affrontare con serenità la giornata a scuola. Anche per le educatrici stesse è un momento non facile, di impegno profondo, che richiede grande professionalità, sensibilità, disponibilità alla relazione affettiva, alla comunicazione, alla ricerca di modalità positive e rassicuranti. L’organizzazione degli spazi e del tempo permette ai bambini di sperimentare i primi approcci di relazione tra pari. Grazie ad attività non strutturate o guidate e alle routine i bambini iniziano ad uscire dal loro egocentrismo e cominciano a preoccuparsi di ciò che è altro da sé mostrando primi segnali di empatia e cura verso gli altri. Quando questo viene incoraggiato da parte delle educatrici diventa parte integrante dello sviluppo sociale del bambino e della formazione della sua personalità. La presenza nella nostra struttura di una scuola dell’infanzia consente un confronto verticale (con bambini di età disomogenea). Ciò permette la conoscenza e la condivisione di esperienze tra piccoli e grandi e rende ancor di più la scuola un ambiente complesso e articolato di socializzazione, di trasmissione di informazioni e di orientamento. I bambini della sezione Primavera con le loro educatrici partecipano ad alcuni momenti di festa e preghiera promossi dalla scuola dell’infanzia (festa di Natale, festa di fine anno) in cui tutti i bambini condividono gli stessi ambienti, spazi e attività. Un rapporto di fattiva collaborazione tra famiglia e scuola è fondamentale nella fase dell’inserimento dei bambini, ma deve porsi come abitudine costante e continuativa nel tempo. I momenti d’incontro possono essere svariati, da quelli più informali come i colloqui all’entrata e all’uscita dei bambini, a quelli più formali o ufficiali come le riunioni periodiche alle quali i genitori hanno il diritto-dovere di partecipare attivamente. L’ingresso dei bambini nel nostro ambiente scolastico è una grande occasione anche per prendere più chiaramente coscienza delle responsabilità genitoriali. Le famiglie sono stimolate a partecipare alla vita della scuola, condividendone finalità e contenuti, strategie educative e modalità concrete per aiutare i piccoli a crescere e imparare. Partendo dalla consapevolezza che il bambino piccolo guarda il mondo attraverso lo sguardo dei suoi genitori, guardando insieme nella stessa direzione possiamo rendere i genitori partecipi dell’esperienza dei loro figli, affinché i bambini possano entrare attraverso loro, in nuove relazioni. Durante l’anno educativo i genitori possono partecipare a numerosi momenti d’incontro:

1. INCONTRO INFORMATIVO PER I GENITORI (giugno): spiegazione dell’importanza di un buon inserimento, rispetto dei tempi di ciascun bambino, consegna DELLA SCHEDA INFORMATIVA D’INGRESSO (modalità per raccogliere tutte le informazioni utili riguardo al bambino ed a formulare, attraverso i dati ricavati con le famiglie, interventi adeguati per agevolare il momento dell’inserimento). Le insegnanti all’ inizio dell’anno sono disponibili per colloqui individuali con i genitori dei bambini del primo anno.

2. COLLOQUI INDIVIDUALI:. FINALIZZATI ALLA COMUNICAZIONE DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI IN FASE INTERMEDIA e per permettere una reciproca conoscenza e per costruire fiducia, confronto e scambio (Ottobre-Novembre) E FINALE (Aprile) questi colloqui si effettuano nei giorni prestabiliti e su appuntamento. Resta la possibilità di richiedere un incontro durante l’anno scolastico qualora se ne avesse la necessità.

3. ASSEMBLEE DI SEZIONE (Ottobre, Aprile): volte a fornire informazioni sull’inserimento dei nuovi iscritti, l’organizzazione della scuola, l’elezione del rappresentante di sezione, lo svolgimento delle attività didattiche della classe, la presentazione dei progetti e le varie iniziative della scuola.

Page 12: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

44

4. FESTE E RAPPRESENTAZIONI nel corso dell’anno scolastico si organizzano feste nelle quali i genitori vengono coinvolti a vario titolo, sia come spettatori sia come collaboratori attivi. Queste iniziative, molto sentite e suggestive, vengono utilizzate come metodo attivo per meglio far comprendere alle famiglie i progetti e le attività svolte nella scuola.

5. CONSEGNA PERIODICA DEGLI ELABORATI: si effettua la consegna periodica degli elaborati dei bambini anche in occasione delle festività, motivati e corredati da obiettivi e metodologia, al fine di rendere sempre più partecipi le famiglie

6. incontri quotidiani come l’entrata al mattino e l’uscita al pomeriggio, organizzati in modo tale da consentire ad ogni genitore di chiedere, di raccontare, di sorridere e di commentare piccoli aneddoti successi durante la giornata o informazioni riguardanti il bambino… di sentire, oltre alla lettura del diario giornaliero, com’è andata la giornata del proprio bambino.

7. Documentazione ovvero la raccolta ragionata di cartelloni, prodotti grafico-pittorici e materiali che visualizzano l’intero impianto pedagogico adottato.

8. Incontri tematici per i genitori in cui è prevista la partecipazione di specialisti quali psicologi, pedagogisti ecc..

9. USCITE DIDATTICHE (come per Sezione Infanzia)

. METODOLOGIE PRIVILEGIATE Attraverso attività di gioco, aggregazioni organizzate, esplorazioni e ricerche le educatrici accompagnano il bambino nella sperimentazione e poi acquisizione dei linguaggi che formano la sua personalità. Un elemento essenziale dell’azione delle educatrici e della programmazione, per raggiungere questo traguardo, è l’osservazione poiché è uno strumento fondamentale per conoscere i bambini, offrire risposte adeguate alle loro esigenze e consente di riequilibrare via via le proposte educative e la progettazione didattica. In particolare vengono osservati i comportamenti e le competenze di ciascun bambino in relazione ai seguenti ambiti dello sviluppo: autonomia, motricità, percezione, linguaggio, gioco, affettività e socializzazione. PROPOSTE EDUCATIVE DIDATTICHE Il modello programmatico della sezione Primavera è quello per nuclei tematici e unità di apprendimento, ossia una struttura organizzativa e didattica strettamente legata alle esperienze dirette, utilizzando la formula ”del fare e imparare a saper fare”. La programmazione annuale prenderà vita a novembre, cioè dopo i primi due mesi si inserimento (settembre) e di consolidamento (ottobre). Tutte le attività svolte all’interno della sezione Primavera consentono, a ciascun bambino, di sviluppare abilità fondamentali per lo sviluppo.

Page 13: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

45

Lo scopo è quello di proporre esperienze nelle quali i bambini possano allenare e perfezionare le proprie naturali capacità e diventare autonomi, imparare a gestire le emozioni, a migliorare le abilità fini-motorie, ad ascoltare, ad aspettare e a prendersi cura di sé e di ciò che gli appartiene autonomamente. I progetti si sviluppano partendo da una situazione motivante attraverso l’utilizzo di un ARGOMENTO CONTENITORE o di uno o più PERSONAGGI GUIDA La Programmazione varia annualmente per contenuti, traguardi di competenza ed obiettivi di apprendimento e viene conservata agli atti della scuola, a disposizione di chi intenda prenderne visione. Viene comunque esplicitata durante il primo incontro assembleare con i genitori. Le educatrici, durante la prima settimana di luglio, iniziano ad elaborare una bozza per un progetto annuale che coinvolga tutte le sezioni eterogenee e dei progetti a breve termine rivolti a bambini di età omogenea attraverso la raccolta di materiale. La bozza iniziale è poi completata durante l’anno. Nell’elaborare il piano di lavoro si cerca sempre un elemento (storia, personaggio reale o fantastico) che permetta di collegare le varie attività. LA nostra programmazione VIENE INTEGRATA CON I SEGUENTIO PROGETTI E ESPERIENZE:

ACCOGLIENZA/AMBIENTAMENTO: Il percorso di accoglienza ha l’obiettivo di aiutare ciascun bambino a trovare la propria dimensione all’interno della scuola. E’ finalizzato ad accogliere tutti i bambini, per condurli per mano alla scoperta della scuola, intesa come esperienza piacevole e stimolante, fatta di incontri, collaborazioni e relazioni sociali quotidiane. Tramite letture, giochi, attività strutturate il bambino verrà a conoscenza delle regole dell’ambiente e dello scambio interpersonale affinché lo stesso possa potenziare la capacità di adattamento all’ambiente sociale e alle regole che disciplinano la competenza sociale. L’attività e i giochi proposti inoltre vogliono favorire il superamento delle ansie e sentire le proprie emozioni, creare delle relazioni costruttive e positive con i coetanei, perché la fiducia in sé stessi è alla base di ogni relazione e della realizzazione di sé.

PERIODO DELL’ACCOGLIMENTO. Si svolge gradualmente attraverso una partecipazione alle attività prima accompagnate dai genitori e poi in base alle caratteristiche e alla risposta del bambino con tempi e modalità concordate con le insegnanti

PROGETTO AUTONOMIA

PROGETTO SENSO PERCETTIVO

PROGETTO GIOCO EURISTICO e GIOCO SIMBOLICO

PROGETTO LINGUISTICO: esperienze rivolte allo sviluppo del linguaggio: si invitano i bambini a esprimere verbalmente ciò che vedono e ciò che fanno attraverso l’uso di libretti, immagini, figure e giochi organizzati;

PROGETTO MOTORIO: esperienze rivolte allo sviluppo motorio: si garantiscono spazi e tempi per il gioco motorio e si incoraggiano i bambini a muoversi attraverso canzoni mimate e giochi guidati; per la motricità fine si propongono costruzioni, giochi ad incastro, manipolazioni con vari materiali…

Page 14: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

46

PROGETTO FESTE E RICCORENZE

Esperienze di routine: gesti di cura e di accudimento ripetuti, atti a scandire il ritmo del tempo e della giornata, aiutare il bambino ad interiorizzare questa nuova esperienza e sviluppare capacità di previsione e di investimento emotivo e nel contempo di maturazione intellettiva, affettiva e sociale.

Esperienze che sviluppano l’espressione creativa e simbolica: gioco del far finta, disegno, pittura e manipolazione di materiale come la pasta di pane, la farina, l’acqua…

Esperienze che sviluppano l’espressione musicale: si garantiscono spazi e tempi per il

gioco musicale e si incoraggiano i bambini all’ascolto e alla riproduzione di differenti sonorità attraverso cd audio, canti, strumenti musicali e naturali.

Esperienze di continuità con la scuola dell’infanzia: attività mirate ad inserire il bambino nella scuola dell’infanzia tramite l’esplorazione del nuovo ambiente e giochi di gruppo e di socializzazione.

L’ approccio dell’inclusione L’inserimento e quindi l’integrazione dei bambini con disagi, disabilità, immigrati richiede di operare con modalità educative e relazionali articolate e complesse e con arricchite strategie competenti e professionali. Per questo motivo è importante sostenere e promuovere l’integrazione socio-scolastica di questi bambini, cercando di rispondere in modo adeguato alla nuova utenza, instaurando un agire positivo che porta li porti a sentirsi accolti e sostenuti assieme alle loro famiglie. La Continuità Mantenere una continuità tra la sezione Primavera e la scuola dell’Infanzia può facilitare un inserimento più sereno e graduale dei bambini. Si tratta di curare i momenti di incontro tra i bambini della sezione primavera e quelli della scuola dell’infanzia con attività preparate, organizzate, condivise anche con le famiglie, in modo da facilitare e anticipare l’immagine del “come sarà”. La gestione della sezione primavera è affidata a personale educativo motivato, preparato e attento alle specificità dei bambini di cui si prendono cura, indispensabile fattore di qualità per la costruzione di un ambiente educativo accogliente, sicuro, ben organizzato e capace di suscitare la fiducia dei genitori. Lo stile educativo delle educatrici si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento e mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo “mondo”, di sostegno e incoraggiamento all’evoluzione delle sue scoperte. La professionalità delle educatrici si arricchisce attraverso la formazione continua in servizio, la riflessione sulla pratica educativa e il confronto in equipe. La diversità del gruppo di lavoro, formato da persone diverse per formazione, competenze, esperienze ed interessi (insegnanti della scuola dell’infanzia e personale ausiliario) può essere un ulteriore arricchimento al confronto e alla condivisione della vita a scuola. STRUMENTI DI VALUTAZIONE Per i bambini della sezione primavera sono previsti due moduli: modulo di “Osservazione primi giorni di frequenza” e un modulo “Scheda osservazione” che va compilata in due momenti Dicembre/Gennaio –Marzo/Aprile Al termine di ogni U.D.A. viene compilata la scheda “Verifica percorso educativo didattico”.

Page 15: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

47

DOCUMENTI ALLEGATI Regolamento della Scuola dell’Infanzia Regolamento Sezione Primavera Curricolo

Page 16: 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA …...33 4.9. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA Instaurare un rapporto positivo di confronto e scambio con le famiglia è

48

Il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 29 AGOSTO 2016 e revisionato il 02 ottobre 2017. Tenuto conto che il documento è suscettibile di eventuali modifiche in itinere, che saranno tempestivamente comunicate a tutti gli utenti. Il presente documento viene adottato da questa Scuola

dell’Infanzia. Per il Consiglio di Amministrazione della Scuola Il Legale rappresentante/Dirigente Scolastico

Don Romolo Morello Firma _____________________________________________

Per il Collegio docenti/educatrici

La Coordinatrice pedagogico-didattica

Dott.ssa Merzia Rango Firma _____________________________________________