4. Situazioni paradossali

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  • 8/6/2019 4. Situazioni paradossali

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    Silvia Savigni uno dei primi avvocati

    ad aver deciso di aderire al progetto dello

    S portello di A vvocato di Strada.

    A bbiamo parlato con lei del tema di que-

    sto mese.

    Ciao Silvia, da quanto fai partedi Avvocato di Strada?

    Faccio parte del gruppo di

    Avvocato di Strada dallinizio del

    2001, quindi da circa 4 anni. Una

    cara amica, Marcella Arduini, dopo

    aver assistito alla presentazione del

    Progetto nel dicembre 2000, decise

    di iniziare lesperienza come consu-

    lente legale volontaria e, piena di

    entusiasmo e di iniziativa, cerc di

    coinvolgere amici e conoscenti,

    soprattutto avvocati, tra cui la sot-

    toscritta, a far parte del Progetto,

    convinta che fosse una iniziativa

    molto meritevole e soprattutto

    necessaria. Ricordo ancora tutto

    delle prime esperienze di sportel-

    lo assieme a Marcella, ricordo

    bene anche quanto ci colpivano le

    storie che ci raccontavano gli assi-

    stiti, soprattutto i giovani.

    Sappiamo che gli utenti senzafissa dimora che si rivolgonoallo sportello di Avvocato diStrada sono molti. Quante prati-che hai seguito finora?Di preciso non so, pi o meno ho

    seguito direttamente 15 o 20 prati-

    che. Poi ci sono tutte le consulenze

    prestate allo sportello, negli ultimi

    due anni, circa 1 volta al mese, e

    negli anni precedenti anche 2/ 3

    volte al mese. Insomma direi che in

    totale ho avuto conoscenza di circa

    80/ 100 casi.

    In questo numero di PiazzaGrande affrontiamo il problemadelle multe che vengono sanzio-nate ai senza fissa dimora cheviaggiano in autobus e che nonpossono pagare il regolarebiglietto. Quante delle praticheche hai seguito riguardavano

    multe prese dagli utenti in auto-bus?

    Le persone senza fissa dimora che

    si rivolgono allo sportello per pro-

    blemi di multe sono sicuramente

    molte, direi in media 2 o 3 ad ogni

    ricevimento. Tra queste un buon

    numero riguarda proprio multe

    sanzionate dallATC per mancanza

    del biglietto. Ricordo che sin dal

    2001, anche le prime persone assi-

    stite dallo sportello arrivavano con

    i verbali dellaccertamento della

    violazione e della sanzione. Con iltempo, forse, la situazione anche

    peggiorata. O meglio, il recupero

    del credito da parte dellATC si

    fatto pi pressante.

    In questo numero abbiamo scel-to di parlare di questo tema per-ch troviamo che fare multe aisenza fissa dimora sia parados-sale. Cosa ne pensi del proble-ma in generale?

    Le persone che si rivolgono a noi

    per il problema delle multe sonopersone che dimorano presso un

    dormitorio, e che per lavorare, per

    recarsi ai Servizi, o semplicemente

    per mangiare, spesso devono recar-

    si quotidianamente dalla parte

    opposta della citt. La situazione

    delle persona senza fissa dimora

    piuttosto paradossale: naturalmente

    non hanno a disposizione mezzi

    propri per spostarsi. Ci significa

    che lo spostamento da un luogo

    allaltro strettamente collegato

    allo status sociale delle persone e

    agli interventi di assistenza predi-

    sposti dalla rete assistenziale.

    Diventa quindi un paradosso che la

    societ predisponga gli strumenti

    per offrire assistenza e servizi a talipersone e non consenta loro di

    raggiungere fisicamente i luoghi

    dove ricevere assistenza. Non

    certo pensabile che tali persone

    siano in grado di pagare ogni volta

    il biglietto o addirittura un abbona-

    mento. Naturalmente non pensia-

    mo sia lecito usufruire di un mezzo

    di trasporto pubblico senza pagare

    il biglietto, ma le soluzioni esistono

    sempre se le si cercano.

    Ti ricordi qualche esempio par-

    ticolare di casi simili?

    Ci sono molti altri casi di multe a

    mio avviso discutibili: ad esem-

    pio quelle per vagabondaggio (san-

    zioni ormai completamente desue-

    te, che sono previste da normative

    degli anni 30), o ancora quelle

    comminate per aver urinato in

    luogo pubblico. In questultimo

    caso, per, la mancanza di bagni

    pubblici deve fare riflettere, le

    strutture diurne aperte sono

    pochissime, la citt grande, nei

    bagni dei bar in generale non si

    pu accedere se non si consuma.

    Che possibilit ci sono dunque per

    una persona senza fissa dimora? Il

    sistema che sanziona condotte ille-

    cite deve predisporre al suo interno

    gli strumenti necessari affinch

    tutti, e non solo chi ha una casa

    dove pu entrare sempre, siano

    nelle condizioni di poter seguire la

    strada lecita.

    vero che un utente deve dimo-strare espressamente che almomento della multa era instato di disagio? Sappiamo chea volte pu essere difficile, perchi non seguito da servizi,dimostrare il proprio stato diindigenza.

    Si, molto importante la relazione

    del servizio sociale che assiste la

    persona (Ser.T, servizio igiene

    mentale o altri), perch ci consente

    di provare lo stato di indigenza

    e/ o uno stato di cronicit ad esem-

    pio di tossicodipendenza tale da

    incrinare la capacit di intendere e

    volere. Negli altri casi, cio quando

    la persona non seguita dai servizi,

    molto difficile. Viene a mancare

    un discrimine rispetto agli atri citta-

    dini/ utenti, una giusta causa che

    consente allente (ATC) di cancella-

    re la sanzione con una motivazione

    specifica. Infatti, senza questa

    linea di confine difficile per il

    creditore (ATC) giustificare la non

    sanzione, e se si cancellano le

    multe per uno, allora ci pu valere

    per tanti altri o addirittura per tutti.

    Secondo lAtc le multe non sono

    Alcuni opuscoli realizzati da Avvocato di Strada. Foto di Carola Giordano

    Andare a lavorare o rimanere a dormire sotto un ponte? Morire di fame o di freddo o cercare cibo e riparo dov possibile? E infine, mangiare opagare i debiti? Una persona senza fissa dimora, che non ha mezzi di locomozione propri costretto a muoversi sui mezzi pubblici, semplice-mente per sopravvivere. Ne abbiamo parlato con Silvia Savigni, uno dei legali dello Sportello di Avvocato di Strada, cui spesso si rivologno isenza fissa dimora che non riescono a pagare le numerose multe che vengono sanzionate loro. Questo colloquio ci ha aiutato a capire anche dalpunto di vista legale la situazione in cui versano gli homeless che vivono a Bologna.

    marzo duemilacinque6

    sesta

    Linchiesta del mese

    Multati per forza

    Situazioni paradossaliA cura di Jacopo Fiorentino

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