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Esercitazioni di Geomatica I
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4 Sistemi di riferimento geodetici: Svizzera e Italia
4.1 Sistemi di riferimento svizzeri
4.1.1 Datum CH1903
Il sistema di riferimento della vecchia misurazione ufficiale, valido ancora oggi, è il CH1903. Si basa sull’ellissoide di Bessel (1841), caratterizzato dai seguenti parametri:
a = 6377397.155 m
α = 1/299.153
e posizionato nel punto fondamentale situato sul vecchio osservatorio di Berna, le cui coordinate sono:
lat = 46° 57’ 08.66’’ N
long = 7° 26’ 22.50’’ E
In tale punto, l’ellissoide è tangente al geoide e la normale ellissoidica coincide con la verticale.
Il sistema di proiezione utilizzato, sviluppato da M. Ro‐senmund nel 1903, è una doppia proiezione conforme ci‐lindrica ad asse obliquo: viene effettuata una prima proie‐zione conforme dell’ellissoide su una sfera di raggio 6378.8 km, quindi una seconda proiezione, sempre conforme, del‐la sfera su un cilindro tangente al parallelo passante per Berna e caratterizzato da asse obliquo rispetto all’asse ter‐restre.
Le deformazioni lineari, per la proiezione svizzera, sono di circa 20 cm per km nel Sud del Ticino.
Il sistema di coordinate rettangolari piane della misurazione nazionale svizzera è determinato dai due assi perpendicolari in direzione Est (y) e Nord (x) passanti per il centro di proiezione, che coincide con il punto fondamentale.
Sono definiti due sistemi di coordinate:
• Le coordinate civili (y, x)
Il punto di origine di Berna è caratterizzato da coordinate y=0 e x=0; come si vede dall’immagine , con questo sistema la Svizzera viene suddivisa in 4 quadranti.
Figura 29 ‐ Coordinate civili
Berna
Figura 28 ‐ Sistema di proiezione svizzero
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• Le coordinate militari (Y,X), comunemente chiamate coordinate nazionali. Il sistema di coordinate militari è ottenuto traslando il sistema di coordinate civili in modo che l’intero territorio svizzero sia collocato nel primo quadrante; offre due vantaggi: le coor‐dinate sono sempre positive e non possono essere confuse, in quanto il valore di Y sarà sem‐pre maggiore di quello di X
Figura 30 ‐ Coordinate militari
Le coordinate militari del punto di origine sono: Y=600000 m e X=200000 m.
Sulla base di queste coordinate i limiti del territorio svizzero sono i seguenti:
485 km < Y < 834 km
75 km < X < 296 km
Quadro di riferimento MN03
E’ la rete planimetrica nazionale determinata tramite il metodo della triangolazione ed entrata in vigore nel 1903: ad oggi costituisce la base ufficiale per la maggior parte delle misurazioni effettuate in Svizzera e per la realizzazione di carte e piani.
I primi lavori ufficiali per la realizzazione della rete di inquadramento planimetrica furono condotti dal generale Dufour e da J. Eschmann intorno al 1840: i 75 caposaldi di questa triangolazione furono utilizzati per la realizzazione della prima carta topografica della Svizzera, la carta Dufour 1:100000.
In seguito, tra il 1862 e il 1891, la Commissione geodetica svizzera realizzò una nuova rete a partire da tre basi relativamente corte (Aarberg, Bellinzona et Weinfelden) , misurate per mezzo di regoli (4 m) e di fili invar (24 m). La lunghezza di queste tre basi, ridotta al livello del mare, è precisata di se‐guito:
Aarberg (BE) L = 2400.1112 m +/‐ 0.9 mm
Weinfelden (TG) L = 2540.3353 m +/‐ 1.3 mm
Bellinzona (TI) L = 3200.4084 m +/‐ 1.3 mm
Queste tre basi furono poi estese attraverso la realizzazione di reti locali che permisero di ottenere tre nuove basi di lunghezza maggiore:
Chasseral – Rötifluh L = 38129.788 m
Hörnli – Hersberg L = 45140.215 m
Gridone – Menone L = 38387.424 m
La rete di triangolazione della Commissione geodetica comprendeva circa 60 caposaldi.
Y
Berna
X 600 km
200 km
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La rete attuale della triangolazione svizzera è suddivisa in 4 livelli: il primo livello, realizzato dall’ufficio federale di topografia tra il 1910 e il 1917, è costituito in parte dai caposaldi della triango‐lazione primordiale di Dufour e della Commissione geodetica e in parte da nuovi caposaldi, localizzati in particolare nelle zone montuose. E’ composta da 79 punti che distano gli uni dagli altri da 35 a 70 Km e sono distribuiti su tutto il territorio svizzero.
Figura 31 ‐ Rete di primo livello
Sulla base di questa rete è stata sviluppata la triangolazione di secondo livello che è stata a sua vol‐ta addensata attraverso la triangolazione di terzo livello e quarto livello, per un totale di più di 70000 punti. Le dimensioni medie dei lati dei triangoli per ciascuna rete sono le seguenti:
I livello: tra 35 e 70 Km
II livello: tra 15 e 35 Km
III livello: tra 3 e 15 Km
IV livello: tra 1 e 3 Km
La rete di primo livello è calcolata sull’ellissoide di riferimento di Bessel a partire dal punto centrale di Berna, mentre le altre sono calcolate sul piano di proiezione.
Denominazione Caratteristiche
PFP1 Punti della triangolazione dal I al III livello
PFP2 Punti della triangolazione del IV livello
PFP3 Punti poligonometrici Tabella 1 ‐ Denominazione dei punti fissi planimetrici MN03
Rete di livellamento federale LF02
E’ il quadro di riferimento altimetrico utilizzato per la misurazione ufficiale in Svizzera ed è basato sulle livellazioni di precisione promosse dalla Commissione Geodetica svizzera tra il 1864 e il 1887 e sulle livellazioni federali effettuate dopo il 1902.
Essa comprende in totale 18 curve principali più ulteriori linee secondarie con circa 8000 punti fissi di livello disposti lungo la rete stradale principale svizzera.
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Figura 32 ‐ Linee principali del livellamento federale
Il punto di origine della rete è la ‘Repère de la Pierre du Niton’, masso erratico situato nella rada del lago di Ginevra.
Originariamente (nel XIX sec) la sua quota, pari a 376.86 m sul livello medio del mar Mediterraneo, era stata dedotta a partire dalla quota del Mont Chasseral.
All'inizio del XX secolo, tale quota è stata nuovamente calcolata sulla base di quattro differenti livelli del mare in Europa. Il valore ottenuto, pari a 373.60 m, è dato dalla media ponderata delle quote di quattro camminamenti effettuati a partire dalle seguenti città:
Marsiglia: 373.633 m (peso: 2.8)
Swinemünde: 373.427 m (peso: 2.6)
Genova: 373.760 m (peso: 1.0)
Trieste: 373.725 m (peso 0.7)
La rete federale è completata da raffittimenti cantonali e , in alcuni casi, comunali.
Denominazione Caratteristiche PFA1 Punti di livellazione federale
PFA2 Punti di livellazione cantonale
PFA3 Punti di livellazione comunale Tabella 2 ‐ Denominazione dei punti altimetrici
4.1.2 Datum CH1903+
Il sistema di riferimento CH1903+ è identico al CH1903 per quanto riguarda le dimensioni dell’ellissoide e il sistema di proiezione. Il punto di riferimento per le altitudini è costituito dal nuovo punto fondamentale Z0 della geostazione di Zimmerwald a Berna, il cui valore ortometrico H0 = 897.9063 m è stato scelto in modo tale che il "Repère Pierre du Niton" nel porto di Ginevra ritrovi la sua altitudine ortometrica di 373.6 m.
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Figura 33 ‐ Nuovo sistema di coordinate
Il sistema di coordinate, come si vede dalla figura 33, viene modificato: si utilizzano le coordinate E ed N al posto, rispettivamente, di y e x. Al punto di origine del sistema sono invece assegnate coordi‐nate:
E = 2600000 m
N = 1200000 m
Quadro di riferimento MN95
E’ la nuova rete di punti fissi che andrà a sostituire la triangolazione nazionale MN03. È costituita da 211 punti fissi determinati tramite posizionamento satellitare con precisioni tra 0.5 ‐ 1 cm per la planimetria e 2‐3 cm per l’altitudine ellissoidale.
La figura di seguito proposta evidenzia gli scarti tra i due quadri di riferimento, che variano da 0 m (a Berna) a 1.6 m (in Engadina).
Figura 34 ‐ Differenze tra MN03 e MN95
La trasformazione da coordinate MN03 a coordinate MN95 è possibile ma solo in modo approssi‐mato, attraverso delle trasformazioni affini; a tal scopo, la Svizzera è stata suddivisa in una moltepli‐cità di triangoli con parametri di trasformazione individuali, adeguati alle circostanze locali. Il set di dati di trasformazione ufficiale è denominato CHENyx06.
La precisione media dell’operazione di trasformazione si attesta intorno ai 2 cm.
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Rete altimetrica nazionale RAN95
È il nuovo sistema altimetrico, realizzato nel 1995, basato su livellazioni di precisione e misure di gravimetria ; il punto di origine della rete corrisponde al punto fondamentale di Zimmerwald.
A differenza della rete di livellazione federale, la RAN95 tiene conto nel calcolo delle quote delle influenze del campo gravitazionale e del sollevamento delle Alpi causato dai movimenti delle placche tettoniche(1.5 mm all’anno). Le altitudini possono dunque essere definite rigorosamente ortometri‐che.
I valori altimetrici tra LF02 e RAN95 si discostano al massimo di 60 cm.
Figura 35 ‐ Scostamenti tra LN02 e RAN95
La trasformazione delle altezze LF02 alle ortometriche RAN95 può essere effettuata in modo ap‐prossimato: la precisione è migliore del cm in corrispondenza di altipiani e lungo le linee di livellazio‐ne nazionale, ma può essere superiore a 10 cm sulle Alpi.
4.1.3 Sistema di riferimento globale CHTRS95
CHTRS95 è il nuovo sistema di riferimento geodetico a posizionamento globale della misurazione nazionale svizzera, realizzato per permettere il collegamento con il sistema di riferimento europeo ETRS89. Si basa sull’ellissoide geocentrico GRS80 posizionato e orientato in Zo .
Il sistema di proiezione associato a CHTRS95 è la cilindrica trasversa conforme di Mercatore (UTM); tale sistema considera la Terra divisa in 60 fusi, ampi 6° di longitudine ciascuno (numerati da 1 a 60 a partire dall'antimeridiano di Greenwich in direzione est), e in 20 fasce di ampiezza di 8° (indi‐cate con lettere). Ad ogni fuso è applicata la proiezione cilindrica trasversa.
Allo scopo di evitare coordinate negative, è stata fissata, per tutti i fusi, una falsa origine per le co‐ordinate Est pari a 500000 m e una falsa origine Nord di 10000 km.
La Svizzera è situata quasi interamente nella zona 32T, solo la parte occidentale del Cantone di Gi‐nevra è nella zona 31T.
Figura 36 ‐ Zone UTM della Svizzera
Eserci
4.2 S
4.2.1 D
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La rete di livellazione di alta precisione, realizzata fra il 1950 e il 1971, era costituita da circa 13000 capisaldi materializzati lungo altrettanti km della viabilità presente sul territorio nazionale. Attual‐mente è in fase di svolgimento una completa rimisura delle linee esistenti e la realizzazione di nuove linee di raffittimento che porteranno ad un complessivo di oltre 20000 capisaldi.
Il sistema Roma40 è utilizzato per fini geodetici e topografici ad esso sono riferite la Carta d’Italia al 100000 e al 25000, così come la maggior parte della cartografia tecnica prodotta dalle regioni in formato digitale.
4.2.2 Sistema di riferimento ED 50
Introdotto negli Anni Sessanta per soddisfare le sempre più pressanti esigenze di coordinamento fra le molteplici cartografie dei singoli Paesi europei, il sistema di riferimento ED50, analogamente al Roma40, utilizza l’ellissoide internazionale di Hayford orientato in modo da risultare baricentrico per il Vecchio Continente: il punto di emanazione, in cui è garantita la coincidenza della normale all’ellissoide e della verticale al geoide e l’uguaglianza fra quota ellissoidica ed ortometrica, è localiz‐zato nei pressi di Postdam, nel berlinese.
Le longitudini sono riferite al meridiano di Greenwich, le latitudini all’equatore. Per avere un raf‐fronto con il Roma40, le coordinate geografiche di Roma Monte Mario in questo sistema sono:
latitudine 41° 55’31,487’’
longitudine 12° 27’10,930’’
La realizzazione del sistema ED50 è stata effettuata utilizzando un sottoinsieme dei vertici del I or‐dine delle reti geodetiche esistenti nei vari Paesi.
La rappresentazione piana avviene attraverso il sistema cartografico UTM (Universale Trasversa di Mercatore), anch’esso basato sulla proiezione cilindrica conforme di Gauss. L’Italia ricade nei fusi 32, 33 e 34, i cui meridiani centrali si trovano rispettivamente a 9°, 15° e 21° Est di longitudine dal meri‐diano centrale di Greenwich.
Il sistema ED50 viene utilizzato per il taglio (suddivisione in fogli) della cartografia IGM di nuova produzione e di quella regionale.
4.2.3 Sistemi geodetici catastali
I sistemi geodetici catastali sono un complesso mosaico di datum, la cui validità è spesso limitata a piccole aree. I tre datum principali utilizzano l'ellissoide di Bessel, orientato a Genova (per l'Italia cen‐tro‐settentrionale), a Castanea delle Furie (nei pressi di Messina, Italia meridionale) e a Roma Monte Mario (per l'Italia centrale). Il meridiano fondamentale è quello passante per il rispettivo punto di emanazione (Genova, M.Mario o Castanea); per la rappresentazione si adotta la proiezione di Cassini ‐ Soldner: si tratta di una proiezione afilattica (minimizza tutte le deformazioni ma non ne annulla nessuna), ma per aree limitate si può considerare equivalente.
La rete associata è quella dell’IGM di I, II e III ordine integrata dalle reti catastali di raffittimento. I sistemi geodetici catastali vengono utilizzati nella cartografia catastale.
Eserci
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eomatica I
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39
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40
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omatica I
Eserci
5.3 A
Siccomferiment
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A
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eomatica I
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DRM
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E
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A
A
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44
5.4 P
Proble
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ΔN=0 e ΔE >
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Esercita
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omatica I
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DRM | Sistemi di riferimento topografici 45
3. ΔN=0 e ΔE < 0 allora (AB) = 300gon
4. ΔN ≠0 (AB) = arctg (ΔE / ΔN) + n200 con n = 0, 1 o 2 per ottenere il quadrante desiderato
Nell'ultimo caso, quando i due punti non giacciono sulla stessa ascissa, il calcolo di n viene effet‐tuato con le seguenti modalità:
ΔE > 0 e ΔN > 0 (AB) = arctg(ΔE / ΔN)
ΔE < 0 e ΔN > 0 (AB) = arctg(ΔE / ΔN) + 400 gon
ΔE > 0 e ΔN < 0 (AB) = arctg(ΔE / ΔN) + 200 gon
ΔE < 0 e ΔN < 0 (AB) = arctg(ΔE / ΔN)+ 200 gon
Per il calcolo della distanza si applica invece la seguente formula:
cos sin
46
5.6 C
Note avendo punto P
Proble
Dati:
Misur
Soluzi
Sistemi
Calcolo di
le coordinatmisurato gli
ema:
stazi
punt
re:
ango
dista
ione:
Azim
Azim
Coor
di riferimen
un punto l
te di un puntangoli di dir
one:
to d’orientam
oli di direzion
anza piana :
mut di A:
mut di P:
rdinate di P:
nto topografi
lanciato
to di orientarezione αA e
Figura 48 ‐
S(NS
mento: A(NA
ne: ,
ici | SUPSI‐D
mento A e leαP, e la dista
‐ Problema del
S, ES)
, EA)
·
·
ACD
e coordinateanza piana d
punto lanciato
Esercita
e di un puntodSP, determin
o
azioni di Geo
o di stazionaare le coord
omatica I
mento S, dinate del
Esercitazioni di Geomatica I
DRM | Sistemi di riferimento topografici 47
5.7 Esercizi
Esercizio 5.1
In un triangolo rettangolo è dato il cateto b = 4 cm. L’area è di 12 cm2. Ricavare le misure dei tre lati e le ampiezze dei tre angoli.
Esercizio 5.2
In un triangolo rettangolo a = 11 cm, alfa = 0.723038 rad.
Ricavare le misure dei tre lati e le ampiezze dei tre angoli.
Esercizio 5.3
Noto l’angolo AB = 28.913477 gon, scrivere il valore dell’angolo di direzione reciproco BA in gradi sessagesimali.
Esercizio 5.4
La somma dei reciproci AB + BA è pari a 349° 55’ 16,48’’. Ricavare i due angoli in radianti.
Esercizio 5.5
Date le seguenti coordinate:
Calcolare distanze e azimut tra tutti i punti.
Esercizio 5.6
Date le coordinate dei punti 1 e 2, calcolare le coordinate del punto 3 sapendo che D1‐3 = 68.93 m e α = 32.4857 g.
PUNTO E N 1 717910.650 98225.560 2 717925.330 98312.850 3 717916.809 98373.157
PUNTO E N 1 716338.20 89730.10 2 716413.70 89776.12
a
b
c
α
β
γ
N
α D1‐3
1
2
3
Esercitazioni di Geomatica I
48 Sistemi di riferimento topografici | SUPSI‐DACD
Esercizio 5.7
Note le coordinate dei punti 5 e 6, calcolare le coordinate del punto 7 sapendo che D6‐7 = 72.05 m.
Esercizio 5.8
Note le coordinate dei punti 8 e 9, calcolare le coordinate del punto 10 sapendo che D10‐9 = 84.15 m.
Esercizio 5.9
Si consideri il triangolo in figura.
Note le coordinate A (25.7 km, 49.3 km) e B (26.9 km, 48.9 km), noti gli angoli α = 43.1737 g e β = 104.7915 g, ricavare le coordinate di P e l’ampiezza dell’azimut φAP.
PUNTO E N 5 716522.78 89241.98 6 716611.00 89175.42
PUNTO E N 8 716035.02 89929.30 9 716148.50 89948.35
φAP
8
10
9
D10‐9
N
5
6
7
D6‐7N
Esercitazioni di Geomatica I
DRM | Sistemi di riferimento topografici 49
Esercizio 5.10
Calcolare le coordinate dei punti P ed R, noti i seguenti dati:
PUNTO E N S 725675.45 125897.677 A 725702.10 125900.11
S P
A
αSA αSP
αSR
αSP = 103.75 g
αSA = 89.67 g
αSR = 110.68 g
dSR = 80.19 m
dSP = 116.25 m R
N
E