Lo sviluppo morale. Approccio cognitivo-evolutivo (fasi) 1932 60-70.
4 esame di stato facile caso clinico evolutivo
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ESAME DI STATO FACILE METODOLOGIA E STRUMENTI
PER L’IMPOSTAZIONE DEL CASO CLINICO EVOLUTIVO
Presentazione del Corso on line di preparazione all’esame di stato
per lo svolgimento della III prova pratica:IL CASO CLINICO EVOLUTIVO
A cura della Dott.ssa Denise MiccoliFormatrice Obiettivo Psicologia srl
Psicologa iscritta all’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia dal 2010
FOCUS DEL CORSO:IL METODO
il corso on line di preparazione all’impostazione della prova clinica evolutiva
è basato su una
METODOLOGIA DI IMPOSTAZIONE dei casi clinici evolutivi
che rappresenterà uno strumento pratico per impostare un caso clinico, piuttosto che un insieme di nozioni
teoriche.
LA METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso si basa sulla partecipazione attiva
e sulla collaborazione di tutti i partecipanti
con la guida del tutor esperto
I MATERIALI DIDATTICI
LE DISPENSE DIDATTICHE:
• Scheda riassuntiva delle categorie diagnostiche tratte dal DSM IV-R
• Scheda riassuntiva dei principali test psicologici• Scheda di preparazione alla formulazione diagnostica• Scheda per la raccolta di informazioni per avvalorare
l’ipotesi diagnostica• Scheda per l’impostazione della proposta di intervento• Tracce di casi clinici di precedenti esami su cui esercitarsi
LA TRACCIA DI ESAME:Cosa richiede al candidato
Il candidato, nel caso clinico evolutivo presentato dalla traccia, indichi:
• quale ipotesi diagnostica prenderebbe in considerazione
• la diagnosi differenziale
• quali aspetti meriterebbero approfondimenti ulteriori e quali modalità potrebbero essere utilizzate a tale scopo
• se sia necessario avvalersi di consulenza specialistica e, se sì, quale
• quali indicazioni di intervento proporrebbe, chiarendone motivazioni ed obiettivi
LE 5 FASI DEL METODO DI IMPOSTAZIONE DEL CASO CLINICO EVOLUTIVO
• Apertura• Ipotesi diagnostica e diagnosi
differenziale• Raccolta di ulteriori informazioni• Test e consulenza specifiche• Proposta di trattamento
FASE 1APERTURA
Quando richiesto dalla traccia dichiarare il modello diagnostico utilizzato. Si può scegliere
di utilizzare il DSM IV o IV-TR o l’ ICD-10. Per cui solitamente si inizia così: “Per le finalità
diagnostiche richieste si farà riferimento al …”
FASE 2IPOTESI DIAGNOSTICA E DIAGNOSI
DIFFERRENZIALE
• come distinguere i dati sintomatici dai restanti dati presentati dalla traccia d’esame
• come impostare un’ipotesi diagnostica corretta• come scegliere la diagnosi differenziale più
idonea rispetto ai dati presentati dalla traccia d’esame
FASE 3ALTRE INFORMAZIONI
È importante tener conto anche di tutti gli altri dati che non sono sintomi, ma che risultano rilevanti ai fini del processo diagnostico. Nel caso dei bambini è importante: chi lo accompagna, come si presenta il bambino, come si presentano i genitori e tutte le informazioni relative alla scuola, allo sport, al gruppo dei pari, ecc.
Tutte queste informazioni verranno utilizzate per dare maggiore sostegno all’ipotesi diagnostica.
FASE 4 TEST E CONSULENZE SPECIFICHE
Quali strumenti utilizzare per effettuare un’adeguata raccolta informazioni per
avvalorare l’ipotesi diagnostica
• Consulenze specialistiche• test psicodiagnostici
FASE 5PROPOSTA DI TRATTAMENTO
Come scegliere il trattamento più idoneo in base all’ipotesi diagnostica avanzata
• Gli approcci (psicodinamico, cognitivo-comportamentale, sistemico relazionale etc.)
• Le tipologie di intervento (individuale, familiare)
FEED-BACK E CONCLUSIONI
Il corso prevede esercitazioni sui casi clinici per ogni fase presentata e un’esercitazione finale che prevede l’applicazione di tutte e 4 le fasi descritte.
I feed-back forniti saranno:
• Individuale via e-mail, personalizzato
• Di gruppo nel forum didattico