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ITALIENSKA KULTURINSTITUTET “C.M. LERICI” GÄRDESGATAN 14 115 27 STOCKHOLM 08 - 54 58 57 60 BESÖKS- OCH TELEFONTID: MÅN-TOR 9.30-13, 14-16.30 (LUNCHSTÄNGT 13-14) FREDAG 9.30-13 MOSTRA A CURA DI / CURERAD AV ANTONELLO ALICI DIRETTORE / DIREKTÖR PAOLO GROSSI ALLESTIMENTO / UPPSÄTTNING LEO GUERRA COORDINAMENTO / SAMORDNING CRISTINA QUADRIO CURZIO ASTRID IVONE ITALIENSKA KULTURINSTITUTET SEGRETERIA E COMUNICAZIONE / ANSVARIG FÖR ORGANISATION OCH KOMMUNIKATION ITALIENSKA KULTURINSTITUTET DESIGN: LEO GUERRA STAMPA/PRINT: RAMPONI ARTI GRAFICHE RITRATTO DI PIER LUIGI NERVI / PORTRÄTT AV PIER LUIGI NERVI / UNIVPM - DICEA INSTITUTIONAL PARTNERS SPECIAL PARTNERS AUDITORIUM IIC DI STOCCOLMA, PARTICOLARE DELLA COPERTURA NERVATA / AUDITORIET I ITALIENSKA KULTURINSTITUTET I STOCKHOLM, DETALJ FRÅN DET RIBBADE INNERTAKET. IN COPERTINA / PÅ OMSLAGET: AVIORIMESSE A STRUTTURA GEODETICA IN COSTRUZIONE (SECONDA SERIE) / GEODETISKA FLYGHANGARER UNDER KONSTRUKTION (ANDRA SERIEN), ORVIETO, ORBETELLO E TORRE DEL LAGO PUCCINI, 1939-1941 / UNIVPM - DICEA ARVET EFTER PIER LUIGI NERVI EREDITÀ DI PIER LUIGI NERVI ITALIENSKA KULTURINSTITUTET C.M. LERICI 11.X ------------- 02.XI.2012 5 Cfr. Några bilder från Stadion i Florens, in “Byggmästaren”, B. Allmänna Upplagan, 1933, p. 189. 6 Cfr. P.M. Lugli, Tendenser i Modern Italiensk Arkitektur, in “Byggmästaren”, 1949, n. 9, pp. 186-193; vedi L. Reinius, Italiensk Förnyelse, Ivi, p. 185. I progetti di hangar per l’Aeronautica militare sono esito di due concorsi vinti da Nervi nel 1935 e nel 1940. 7 La mostra antologica Pier Luigi Nervi, a cura di Gabriele Milelli e Giuseppe Tardella, è stata esposta nel Palazzo degli Anziani ad Ancona da dicembre 1980 a gennaio 1981. Ne è seguito un lungo itinerario espositivo, da Sondrio a Novara, Nuoro, Roma, Houston, Copenhagen, Braunshweig e Amburgo. Ad aprile 2010 la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ha proposto nella sua sede di Sondrio una rivisitazione di quella rassegna avviando un nuovo percorso espositivo e di ricerca, che ha portato alla pubblicazione di tre volumi. Vedi Pier Luigi Nervi. L’Architettura molecolare, a cura di M. Antinarelli, F. Colombo, A.T. Colombo, Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, 2010; Pier Luigi Nervi. L’Architettura molecolare, con l’inserto Pier Luigi Nervi nelle Marche. Un itinerario (1929-1977), a cura di A. Alici, Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, 2011; Pier Luigi Nervi. L’architettura molecolare, con l’inserto Geografie di Nervi. La Sicilia, a cura di A. Alici, P. Barbera, G. Argiroffi, Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, 2012. 8 Cfr. P.L. Nervi, Costruire correttamente. Caratteristiche e possibilità delle strutture cementizie armate, Milano, Hoepli, 1965 (II edizione aggiornata e rivista), cap. 1. La prima edizione di Costruire correttamente, edita da Ulrico Hoepli nel 1955, è stata pubblicata in versione inglese nel 1956 con il titolo Structures. Vedi P.L. Nervi, Structures, translated by G. and M. Salvadori, F.W.Dodge Corporation, New York, 1956. 9 Vedi P.L. Nervi, Aesthetics and Technology in Building. The Charles Eliot Norton Lectures, 1961-62, translated from the Italian by Robert Einaudi, Harvard University Press, Cambridge, Massachussets, 1965. Maratona. I disegni e le foto dell’opera occupano in breve tempo le pagine delle più prestigiose ri- viste italiane, accompagnate dal commento di nomi autorevoli come Giovanni Michelucci, Giuseppe Pagano, Piero Maria Bardi e Gio Ponti 4 . In Svezia, la novità venne segnalata nel 1933 dalla rivista «Byggmästaren», fino a quel momento piut- tosto avara di notizie sull’Italia contemporanea 5 . Nel 1949, l’ampia rassegna finalmente dedicata da «Byggmästaren» alla nuova architettura italiana, e affidata all’attenta descrizione di Piero Maria Lugli, si concludeva proprio con un riconoscimento dell’ “opera rivoluzionaria dell’ingegner Pierluigi Nervi, lo stadio di Firenze, (che) aprì un nuovo mondo intero di possibilità costruttive. Fu lui a costruire gli hangar di Orbetello (1947 sic!) dove riuscì a coprire una superficie libera di 100 x 36 metri utilizzando un sistema di capriate prefabbricate con soli sei punti di appoggio … Con i suoi studi sugli elementi prefabbricati in cemento armato Nervi intraprese una strada … le cui possibilità si rivelarono sempre più ampie …” 6 . La mostra “Eredità di Pier Luigi Nervi” a Stoccolma assume un particolare significato perché ospitata nell’Istituto italiano di cultura voluto da Carlo Maurilio Lerici, opera magistrale della stagione post- bellica di Gio Ponti. Il percorso espositivo culmina, dunque, nella visita all’Auditorium, felice esito della collaborazione con Nervi. Nata come omaggio al grande maestro dell’ingegneria italiana della città che gli ha dato i natali, Sondrio, e di quella che lo ha visto concludere gli studi liceali classici, Ancona 7 , la mostra si apre con lo Stadio comunale di Firenze e attraversa oltre quarant’anni di ricerche e sperimentazioni fino alla iconica Nuova sala delle Udienze Pontificie al Vaticano (1966-71), che si colloca all’ombra della cupola di Michelangelo, e al progetto di concorso per il Ponte sullo Stretto di Messina (1969). La let- tura attenta delle immagini esposte rivela la fertilità progettuale di Nervi, sostenuta da un crescendo di intuizioni costruttive e strutturali, puntualmente protette da brevetto - prefabbricazione strutturale (1939), ferro-cemento (1943-44), conci d’onda (1948), solaio a nervature isostatiche (1949), tavelloni romboidali (1950) - che gli hanno consentito di essere fortemente concorrenziale per i tempi e i costi di realizzazione di opere complesse nell’Italia dell’autarchia e del secondo dopoguerra, segnata da una ben nota arretratezza delle tecniche di cantiere. Il lascito di Pier Luigi Nervi oggi va cercato anche nei suoi scritti e nell’attività didattica in Italia e in prestigiose università straniere. Basti qui citare il volume “Costruire correttamente” del 1955, in cui egli sottolinea come “Il costruire (sia), senza confronti, la più antica ed importante delle attività umane. Nasce dal soddisfacimento di esigenze materiali dei singoli e della collettività e si eleva ad esprimere i più profondi e spontanei sentimenti; riunisce in una unica sintesi lavoro manuale, organiz- zazione industriale, teorie scientifiche, sensibilità estetica, grandiosi interessi economici, e, per il fatto stesso di creare ambiente della nostra vita, esercita una muta, ma efficacissima, azione educativa su tutti …” 8 . Nell’ascesa di Nervi, che riceve continui prestigiosi riconoscimenti, appare rivelatore il conferimento della Charles Eliot Norton Professorship of Poetry presso la Harvard University di Cambrige. Il ciclo di lezioni offerto nell’anno accademico 1961-62 - “Aesthetics and Technology in Building” - con- densa la sua migliore lezione nell’instancabile ricerca di relazione, evidente e nascosta, tra forma e costruzione, tra scienza e arte del costruire: ... in all times and places the general conception of a building, the definition of the functions that it must satisfy, and the technical, static, and aesthetic developments that determine its details all constitute a single unit which only a superficial view of the complex architectural problem can succeed in dividing into separate technical and aesthetic aspects. Rather than technology as well as art, architecture is and must be a synthesis of technology and art. 9 ------------------

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ITALIENSKA KULTURINSTITUTET “C.M. LERICI” GÄRDESGATAN 14115 27 STOCKHOLM 08 - 54 58 57 60

BESÖKS- OCH TELEFONTID: MÅN-TOR 9.30-13, 14-16.30 (LUNCHSTÄNGT 13-14) FREDAG 9.30-13

MOSTRA A CURA DI / CURERAD AVANTONELLO ALICIDIRETTORE / DIREKTÖRPAOLO GROSSIALLESTIMENTO / UPPSÄTTNINGLEO GUERRACOORDINAMENTO / SAMORDNINGCRISTINA QUADRIO CURZIOASTRID IVONEITALIENSKA KULTURINSTITUTETSEGRETERIA E COMUNICAZIONE / ANSVARIG FÖR ORGANISATION OCH KOMMUNIKATIONITALIENSKA KULTURINSTITUTET

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RITRATTO DI PIER LUIGI NERVI / PORTRÄTT AV PIER LUIGI NERVI / UNIVPM - DICEA

INSTITUTIONAL PARTNERS SPECIAL PARTNERS

AUDITORIUM IIC DI STOCCOLMA, PARTICOLARE DELLA COPERTURA NERVATA / AUDITORIET I ITALIENSKA KULTURINSTITUTET I STOCKHOLM, DETALJ FRÅN DET RIBBADE INNERTAKET. IN COPERTINA / PÅ OMSLAGET: AVIORIMESSE A STRUTTURA GEODETICA IN COSTRUZIONE (SECONDA SERIE) / GEODETISKA FLYGHANGARER UNDER KONSTRUKTION (ANDRA SERIEN), ORVIETO, ORBETELLO E TORRE DEL LAGO PUCCINI, 1939-1941 / UNIVPM - DICEA

ARVET EFTER PIER LUIGI NERVIEREDITÀ DI PIER LUIGI NERVI

ITALIENSKA KULTURINSTITUTET C.M. LERICI 11.X ------------- 02.XI.2012

5 Cfr. Några bilder från Stadion i Florens, in “Byggmästaren”, B. Allmänna Upplagan, 1933, p. 189.

6 Cfr. P.M. Lugli, Tendenser i Modern Italiensk Arkitektur, in “Byggmästaren”, 1949, n. 9, pp. 186-193; vedi L. Reinius, Italiensk Förnyelse, Ivi, p. 185. I progetti di hangar per l’Aeronautica militare sono esito di due concorsi vinti da Nervi nel 1935 e nel 1940.

7 La mostra antologica Pier Luigi Nervi, a cura di Gabriele Milelli e Giuseppe Tardella, è stata esposta nel Palazzo degli Anziani ad Ancona da dicembre 1980 a gennaio 1981. Ne è seguito un lungo itinerario espositivo, da Sondrio a Novara, Nuoro, Roma, Houston, Copenhagen, Braunshweig e Amburgo. Ad aprile 2010 la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ha proposto nella sua sede di Sondrio una rivisitazione di quella rassegna avviando un nuovo percorso espositivo e di ricerca, che ha portato alla pubblicazione di tre volumi. Vedi Pier Luigi Nervi. L’Architettura molecolare, a cura di M. Antinarelli, F. Colombo, A.T. Colombo, Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, 2010; Pier Luigi Nervi. L’Architettura molecolare, con l’inserto Pier Luigi Nervi nelle Marche. Un itinerario (1929-1977), a cura di A. Alici, Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, 2011; Pier Luigi Nervi. L’architettura molecolare, con l’inserto Geografie di Nervi. La Sicilia, a cura di A. Alici, P. Barbera, G. Argiroffi, Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, 2012.

8 Cfr. P.L. Nervi, Costruire correttamente. Caratteristiche e possibilità delle strutture cementizie armate, Milano, Hoepli, 1965 (II edizione aggiornata e rivista), cap. 1. La prima edizione di Costruire correttamente, edita da Ulrico Hoepli nel 1955, è stata pubblicata in versione inglese nel 1956 con il titolo Structures. Vedi P.L. Nervi, Structures, translated by G. and M. Salvadori, F.W.Dodge Corporation, New York, 1956.

9 Vedi P.L. Nervi, Aesthetics and Technology in Building. The Charles Eliot Norton Lectures, 1961-62, translated from the Italian by Robert Einaudi, Harvard University Press, Cambridge, Massachussets, 1965.

Maratona. I disegni e le foto dell’opera occupano in breve tempo le pagine delle più prestigiose ri-viste italiane, accompagnate dal commento di nomi autorevoli come Giovanni Michelucci, Giuseppe Pagano, Piero Maria Bardi e Gio Ponti4. In Svezia, la novità venne segnalata nel 1933 dalla rivista «Byggmästaren», fino a quel momento piut-tosto avara di notizie sull’Italia contemporanea5. Nel 1949, l’ampia rassegna finalmente dedicata da «Byggmästaren» alla nuova architettura italiana, e affidata all’attenta descrizione di Piero Maria Lugli, si concludeva proprio con un riconoscimento dell’ “opera rivoluzionaria dell’ingegner Pierluigi Nervi, lo stadio di Firenze, (che) aprì un nuovo mondo intero di possibilità costruttive. Fu lui a costruire gli hangar di Orbetello (1947 sic!) dove riuscì a coprire una superficie libera di 100 x 36 metri utilizzando un sistema di capriate prefabbricate con soli sei punti di appoggio … Con i suoi studi sugli elementi prefabbricati in cemento armato Nervi intraprese una strada … le cui possibilità si rivelarono sempre più ampie …”6.La mostra “Eredità di Pier Luigi Nervi” a Stoccolma assume un particolare significato perché ospitata nell’Istituto italiano di cultura voluto da Carlo Maurilio Lerici, opera magistrale della stagione post-bellica di Gio Ponti. Il percorso espositivo culmina, dunque, nella visita all’Auditorium, felice esito della collaborazione con Nervi. Nata come omaggio al grande maestro dell’ingegneria italiana della città che gli ha dato i natali, Sondrio, e di quella che lo ha visto concludere gli studi liceali classici, Ancona7, la mostra si apre con lo Stadio comunale di Firenze e attraversa oltre quarant’anni di ricerche e sperimentazioni fino alla iconica Nuova sala delle Udienze Pontificie al Vaticano (1966-71), che si colloca all’ombra della cupola di Michelangelo, e al progetto di concorso per il Ponte sullo Stretto di Messina (1969). La let-tura attenta delle immagini esposte rivela la fertilità progettuale di Nervi, sostenuta da un crescendo di intuizioni costruttive e strutturali, puntualmente protette da brevetto - prefabbricazione strutturale (1939), ferro-cemento (1943-44), conci d’onda (1948), solaio a nervature isostatiche (1949), tavelloni romboidali (1950) - che gli hanno consentito di essere fortemente concorrenziale per i tempi e i costi di realizzazione di opere complesse nell’Italia dell’autarchia e del secondo dopoguerra, segnata da una ben nota arretratezza delle tecniche di cantiere. Il lascito di Pier Luigi Nervi oggi va cercato anche nei suoi scritti e nell’attività didattica in Italia e in prestigiose università straniere. Basti qui citare il volume “Costruire correttamente” del 1955, in cui egli sottolinea come “Il costruire (sia), senza confronti, la più antica ed importante delle attività umane. Nasce dal soddisfacimento di esigenze materiali dei singoli e della collettività e si eleva ad esprimere i più profondi e spontanei sentimenti; riunisce in una unica sintesi lavoro manuale, organiz-zazione industriale, teorie scientifiche, sensibilità estetica, grandiosi interessi economici, e, per il fatto stesso di creare ambiente della nostra vita, esercita una muta, ma efficacissima, azione educativa su tutti …”8. Nell’ascesa di Nervi, che riceve continui prestigiosi riconoscimenti, appare rivelatore il conferimento della Charles Eliot Norton Professorship of Poetry presso la Harvard University di Cambrige. Il ciclo di lezioni offerto nell’anno accademico 1961-62 - “Aesthetics and Technology in Building” - con-densa la sua migliore lezione nell’instancabile ricerca di relazione, evidente e nascosta, tra forma e costruzione, tra scienza e arte del costruire:

... in all times and places the general conception of a building, the definition of the functions that it must satisfy, and the technical, static, and aesthetic developments that determine its details all constitute a single unit which only a superficial view of the complex architectural problem can succeed in dividing into separate technical and aesthetic aspects. Rather than technology as well as art, architecture is and must be a synthesis of technology and art.9 ------------------

The dominant figure in Italian architecture is unquestionably the architectural engineer Pier Luigi Nervi. His gloriously poetic conquests of space are among the greatest constructions of the twentieth century. Nervi is a giant in a land not unfamiliar with giants. ------------------

Så skriver den amerikanske historikern G.E. Kidder Smith i The New Architecture of Europe och speg-lar väl det goda rykte som Pier Luigi Nervi fick internationellt sett i början av 60-talet tack vare de verk han skapade för de olympiska spelen i Rom 1960 och världsutställningen i Turin 1961.1

Nu, mer än trettio år efter hans bortgång, pågår en omfattande kritisk granskning av hans verk, som möjliggörs tack vare den stora mängd material som har bevarats och finns tillgängligt på Centro studi e archivi della comunicazione vid universitetet i Parma och på Centro archivi di architettura som tillhör stiftelsen Maxxi i Rom. Inom ramen för dessa studier erbjuder utställningen Arvet efter Pier Luigi Nervi (italiensk titel: Eredità di Pier Luigi Nervi) ett tillfälle till djupare reflektion kring hans verk. Efter att ha visats på flera olika ställen i Italien når utställningen nu Stockholm, och dess biografiska utformning hjälper oss att upptäcka en komplex personlighet som tog sig an sin yrkesroll som ingenjör utan att någonsin glömma sin humanistiska skolning. Pier Luigi Nervi föddes i Sondrio den 21 juni 1891 som son till liguriska föräldrar. Efter en huma-nistisk gymnasieutbildning, först i Modena och sedan i Ancona, läste han sin ingenjörsutbildning på Regia Scuola di Applicazioni per Ingegneri vid universitetet i Bologna mellan 1908 och 1913.2 Efter den gedigna utbildningen i Silvio Canevazzis och Attilio Muggias renommerade skola följde tio år i Florens hos Società Anonima per le Costruzioni Cementizie.3 1923 kände sig Nervi mogen att inleda en egen karriär och grundade Società di progettazione e costruzioni Ing. Nervi e Nebbiosi i Rom, och 1932 grundade han Ingg. Nervi & Bartoli. Under dessa år gjorde Nervi viktiga tekniska experiment

både som projektör och som konstruktör, men han hade även nära kontakt med rörelsen Movimento italiano per l’architettura razionale (MIAR) och dess nya arkitektoniska avantgarde. I denna miljö mog-nade projektet för stadion i Florens mellan åren 1929 och 1932. Nervis förmåga att avslöja krafternas hemliga rörelsemönster framträder tydligt i den uttrycksfulla lösning han valde för läktarnas tak, den spiralformade trappan och Maratona-tornet. Ritningar och bilder av verket fyllde snabbt sidorna i de mest renommerade italienska tidskrifterna och kommenterades av inflytelserika personer som Gio-vanni Michelucci, Giuseppe Pagano, Piero Maria Bardi och Gio Ponti.4

I Sverige uppmärksammades nyheten år 1933 av tidskriften Byggmästaren, som tidigare hade varit relativt snål med att rapportera om det samtida Italien.5 1949 presenterade Byggmästaren äntligen en omfattande genomgång av den nya italienska arkitekturen med noggranna beskrivningar av Piero Maria Lugli, som avslutade just med att erkänna att ”ingenjör Pierluigi Nervis revolutionerande verk, Florens Stadion, öppnade en helt ny värld av konstruktiva möjligheter. Han konstruerade flyghanga-rerna i Orbetello (1947 sic!) där han spände över en fri yta om 100 x 36 meter genom att använda ett monteringsfärdigt fackverkssystem på endast sex stöd. (…) Med dessa studier av monteringsfärdiga element i armerad betong slog Nervi in på en väg (…) vars möjligheter ständigt visa sig allt större.”6

Utställningen Arvet efter Pier Luigi Nervi i Stockholm får en särskild betydelse, eftersom den anordnas på Italienska kulturinstitutet, en byggnad som Carlo Maurilio Lerici lät uppföra och som är ett lysande exempel på Gio Pontis efterkrigsarkitektur. Utställningens höjdpunkt är besöket i auditoriet, som är resultatet av ett mycket lyckat samarbete med Nervi. Utställningen föddes som en hyllning till den italienska ingenjörskonstens mästare, en hyllning från staden där han föddes, Sondrio, och staden där han fick sin humanistiska gymnasieutbildning, Ancona.7 Den inleds med stadion i Florens för att sedan följa mer än fyrtio års forskning och experi-menterande ända fram till den ikoniska nya audienshallen i Vatikanen (1966–71), som ligger i skuggan av Michelangelos kupol, och till projektet i tävlingen om bron över Messinasundet (1969). Om man noga betraktar de bilder som visas framträder uppfinningsrikedomen i Nervis projekt i kombination

med hans allt större intuition gällande konstruktion och struktur. Allt skyddades noga genom patent: monteringsfärdiga strukturer (1939), ferrocement (1943–44), ”conci d’onda”, ett slags välvda byggste-nar i armerad betong (1948), takstrukturer med isostatiska balkar (1949) och ”tavelloni romboidali”, ett slags romboidiska element i armerad betong (1950). Detta gjorde honom mycket konkurrenskraftig vad gäller tid och kostnader när komplexa verk skulle uppföras i autarkins och efterkrigstidens Italien, där tekniken på byggarbetsplatserna som bekant låg efter i utvecklingen.Arvet efter Pier Luigi Nervi bör idag även sökas i hans texter och inom undervisningen i Italien och på renommerade utländska universitet. Det räcker att nämna hans bok Costruire correttamente från 1955, där han understryker att ”byggandet utan jämförelse [är] den äldsta och viktigaste mänskliga aktiviteten. Det föds för att tillfredsställa de materiella behoven hos enskilda individer och kollektiv, och det utvecklas till ett sätt att uttrycka våra djupaste och mest spontana känslor. Det förenar manu-ellt arbete, industriell organisation, vetenskapliga teorier, känsla för estetik och enorma ekonomiska intressen, och genom att skapa de miljöer vi lever i kan byggandet på ett tyst men mycket effektivt sätt uppfostra oss alla…”8

Om man ser på Nervis framgångsrika karriär, som kantades av ärofyllda erkännanden, framstår det som mycket talande att han tilldelades Charles Eliot Norton Professorship of Poetry vid Harvard Uni-versity. Föreläsningsserien som hölls under läsåret 1961–62, Aesthetics and Technology in Building, sammanfattar hans främsta lärdomar från det outtröttliga sökandet efter kopplingar, både uppen-bara och dolda, mellan form och konstruktion, mellan vetenskapen och konsten att bygga:”... in all times and places the general conception of a building, the definition of the functions that it must satisfy, and the technical, static, and aesthetic developments that determine its details all constitute a single unit which only a superficial view of the complex architectural problem can suc-ceed in dividing into separate technical and aesthetic aspects. Rather than technology as well as art, architecture is and must be a synthesis of technology and art.”9

“The dominant figure in Italian architecture is unquestionably the architectural engineer Pier Luigi Nervi. His gloriously poetic conquests of space are among the greatest constructions of the twen-tieth century. Nervi is a giant in a land not unfamiliar with giants”. Queste parole dello storico americano G.E Kidder Smith nel volume The New Architecture of Europe ben rappresentano la fama internazionale raggiunta da Pier Luigi Nervi all’inizio degli anni sessanta con le opere per le Olim-piadi di Roma del 1960 e per l’Esposizione internazionale Italia ’61 a Torino1. Ad oltre trent’anni dalla sua scomparsa, è in un corso un’ampia revisione critica della sua opera, fa-vorita dalla disponibilità del copioso materiale documentario proveniente dallo studio professionale e conservato presso il Centro studi e archivi della comunicazione dell’Università di Parma e il Centro archivi di architettura della fondazione Maxxi di Roma. In tale contesto di studi, la mostra “Eredità di Pier Luigi Nervi” - che arriva a Stoccolma dopo alcune significative tappe italiane - vuole offrire l’occasione per una più profonda riflessione sul grande maestro dell’ingegneria italiana. E’ la sua stessa vicenda biografica a guidarci alla scoperta di una personalità complessa che si è accostata alla professione dell’ingegnere senza dimenticare la sua formazione umanistica. Pier Luigi Nervi, nato a Sondrio da genitori liguri il 21 giugno 1891, ha frequentato gli studi classici liceali prima a Modena e poi ad Ancona, per poi intraprendere gli studi tecnici presso la Regia Scuola di Applicazioni per Ingegneri dell’Università di Bologna, tra il 1908 e il 19132. Alla solida prepara-zione nella prestigiosa scuola di Silvio Canevazzi e di Attilio Muggia è seguita la decennale espe-rienza nella sede fiorentina della Società Anonima per le Costruzioni Cementizie3. Nel 1923 Nervi si sentiva maturo per la carriera professionale autonoma: da qui la costituzione a Roma della Società di progettazione e costruzioni Ing. Nervi e Nebbiosi, e nel 1932 la Ingg. Nervi & Bartoli. Sono anni di importanti sperimentazioni tecniche affrontate come progettista e costruttore, ma egli era anche entrato in stretto contatto con le nuove avanguardie architettoniche raccolte nel Movimento italiano per l’architettura razionale (MIAR). In tale atmosfera è maturato il progetto per lo Stadio comunale di Firenze, tra il 1929 e il 1932. La sua capacità di rivelare il segreto cammino delle forze è evidente nella soluzione espressiva della pensilina della tribuna coperta, della scala elicoidale e della torre di

Arvet efter Pier Luigi NerviAntonello Alici

Eredità di Pier Luigi Nervi A. A.

1 Jfr. G.E. Kidder Smith, The New Architecture of Europe, 1961, s. 155.

2 För information om Pier Luigi Nervis utbildning och om Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri i Bologna, se M.B. Bettazzi och P. Lipparini (red.), Attilio Muggia. Una storia per gli ingegneri, Editrice Compositori, Bologna, 2010; M. Antonucci, ”Pier Luigi Nervi studente e docente: la formazione dell’ingegnere architetto” i A. Trentin och T. Trombetta (red.), La lezione di Pier Luigi Nervi, Bruno Mondadori, Milano, 2010.

3 Attilio Muggia fick 1896 koncession för mellersta Italien på armerad betong, som Hennebique hade tagit patent på.

4 Se G. Michelucci, ”Lo stadio ’Giovanni Berta’ in Firenze dell’ing. Pier Luigi Nervi”, i Architettura, mars 1932, III-XI, s. 105–116; P.M. Bardi, ”Lo stadio di Firenze”, i Casabella, april 1933, nr 4 IV, s. 4–11; G. Pagano Pogatschnig, ”Ing. Pier Luigi Nervi: Stadio Comunale Giovanni Berta a Firenze”, i Casabella, april 1933, nr 4 VI, s. 38–41.

5 Jfr. ”Några bilder från Stadion i Florens”, i Byggmästaren, B. Allmänna Upplagan, 1933, s. 189.

6 Jfr. P.M. Lugli, ”Tendenser i Modern Italiensk Arkitektur”, i Byggmästaren, 1949, nr 9, s. 186–193; se L. Reinius, “Italiensk Förnyelse”, i Byggmästaren, 1949, nr 9, s. 185. Projekten med hangarerna för flygvapnet var resultatet av två tävlingar som Nervi vann 1935 och 1940.

7 Den antologiska utställningen Pier Luigi Nervi, av Gabriele Milelli och Giuseppe Tardella, visades i Palazzo degli Anziani i Ancona mellan december 1980 och januari 1981. Sedan följde en rad visningar i Sondrio, Novara, Nuoro, Rom, Houston, Köpenhamn, Braunschweig och Hamburg. I april 2010 föreslog stiftelsen Fondazione Gruppo Credito Valtellinese att den skulle återupptas i stiftelsens lokaler i Sondrio som inledning på ett nytt forskningsprojekt, vilket ledde fram till tre volymer. Se M. Antinarelli, F. Colombo, A.T. Colombo (red.), Pier Luigi Nervi. L’Architettura molecolare, Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, 2010; A. Alici (red.), Pier Luigi Nervi. L’Architettura molecolare, med bilagan Pier Luigi Nervi nelle Marche. Un itinerario (1929-1977), Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, 2011; A. Alici, P. Barbera, G. Argiroffi (red.), Pier Luigi Nervi. L’architettura molecolare, med bilagan Geografie di Nervi. La Sicilia, Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, 2012.

8 Jfr. P.L. Nervi, Costruire correttamente. Caratteristiche e possibilità delle strutture cementizie armate, Milano, Hoepli, 1965 (2:a uppdaterade och granskade upplagan), kap. 1. Den första upplagan av Costruire correttamente, utgiven 1955 av Ulrico Hoepli, gavs även ut i en engelsk version 1956 med titeln Structures. Se P.L. Nervi, Structures, translated by G. and M. Salvadori, F.W. Dodge Corporation, New York, 1956.

9 Se P.L. Nervi, Aesthetics and Technology in Building. The Charles Eliot Norton Lectures, 1961-62, translated from the Italian by Robert Einaudi, Harvard University Press, Cambridge, Massachussets, 1965.

1 Cfr. G.E. Kidder Smith, The New Architecture of Europe, 1961, p. 155.

2 Sulla formazione di Pier Luigi Nervi e la R. Scuola di Applicazione per Ingegneri di Bologna, vedi Attilio Muggia. Una storia per gli ingegneri, a cura di M.B. Bettazzi e P. Lipparini, Editrice Compositori, Bologna 2010; M. Antonucci, Pier Luigi Nervi studente e docente: la formazione dell’ingegnere architetto, in La lezione di Pier Luigi Nervi, a cura di A. Trentin e T. Trombetti, Bruno Mondadori, Milano, 2010. pp. 1-23

3 Attilio Muggia aveva acquisito nel 1896 la concessione per l’Italia centrale del brevetto Hennebique per il calcestruzzo armato.

4 Vedi G. Michelucci, Lo stadio “Giovanni Berta” in Firenze dell’ing. Pier Luigi Nervi, in “Architettura”, marzo 1932, III-XI, pp. 105-116; P. M. Bardi, Lo stadio di Firenze, in “Casabella”, aprile 1933, n. 4 IV, pp. 4-11.G. Pagano Pogatschnig, Ing. Pier Luigi Nervi: Stadio Comunale Giovanni Berta a Firenze, in “Casabella”, aprile 1933, n. 4 VI, pp. 38-41.

STADIO COMUNALE, FIRENZE / FLORENS, 1929-32 / UNIVPM - DICEA AVIORIMESSE A STRUTTURA GEODETICA (PRIMA SERIE) / GEODETISK FLYGHANGAR (FÖRSTA SERIEN), ORVIETO, 1935-1938 / UNIVPM - DICEA AVIORIMESSE A STRUTTURA GEODETICA (PRIMA SERIE) / GEODETISK FLYGHANGAR (FÖRSTA SERIEN), ORVIETO, 1935-1938 / UNIVPM - DICEA PALAZZO DEL LAVORO, TORINO / TURIN, 1959-1961 / UNIVPM - DICEA