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PIEMONTE E VALLE D’AOSTA Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/BN Anno XXXVII - n. 2 - Febbraio 2020 - Euro 1,00 Periodico della Cia-Agricoltori Italiani Piemonte PIEMONTE All’interno POLITICA La Cia incontra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore Marco Protopapa «Chiediamo risposte, pronti a collaborare» Un confronto franco e costruttivo: il governatore ha assicurato la massima attenzione verso le istanze agricole Brexit, quali rischi corre l’agroalimentare? Il 31 gennaio 2020 il Regno Unito è uscito uf- ficialmente dall’Unione europea. Dal primo febbraio è partito un periodo di transizione che durerà fino al 31 dicembre, durante il quale le autorità Uk e Ue si siederanno al tavolo di negoziati per definire i dettagli del divorzio. La Brexit, in diversa misura, riguarda anche l’agroa- limentare piemontese. I vini e i liquori piemontesi stanno andando alla grande dalle parti di Londra: dai 144 milioni di euro del 2018 si è passati ai 171 milioni del 2019. Per un incremento totale del 19%. Anche i prodotti alimentari hanno aumentato le loro destinazioni in Gran Bretagna. Qualche esempio. Frutta e ortaggi lavorati: +15,7%. Prodotti lattie- ro-caseari: +2,1%. Prodotti da forno: +11,3% (dati Confindustria Cuneo). Perché questo trend positivo non si interrompa é necessario che l’Ue faccia quanto in suo potere per agevolare il dialogo ed evitare una “hard brexit” con il ritorno delle frontiere e, quindi, dei dazi e dei controlli sulle merci alle dogane. «I beni a rischio sono quelli comuni, come il formaggio e il cioccolato, trattati dalla grande di- stribuzione come marchi privati - ha detto il pre- sidente di Confindustria Cuneo Paolo Sartirano - Per cui vedo problemi sull’export per i nostri « E’ stato un confronto franco e co- struttivo. Crediamo che le soluzioni vadano ricercate in via prioritaria at- traverso i Tavoli istituzionali, ai quali la nostra Organizzazione non si è mai sottratta. Chiediamo risposte e of- friamo collaborazione, sollecitando interventi rapidi, perché l’agricoltura rischia di subire danni irreversibili». Così il presidente di Cia agricoltori del Piemonte, Gabriele Carenini, commenta l’incontro in Regione con il presidente Alberto Cirio e l’as- sessore all’Agricoltura, Marco Pro- topapa. Carenini era accompagnato dai pre- sidenti provinciali della Cia piemon- tese Claudio Conterno (Cuneo), Stefano Rossotto (Torino e Aosta) Gia Piero Ameglio (Alessandria), Manrico Brustia (Novara, Vercelli e Vco) e Alessandro Durando (Asti). «Abbiamo trattato nel concreto le principali problematiche del mondo agricolo - osserva Carenini - dalle linee della nuova Pac alla gestione della fase finale dell’attuale Psr, dalla manutenzione del territorio al con- trasto alla proliferazione della fauna selvatica, dalla semplificazione bu- rocratica al ricambio generazionale, dalle politiche di settore alle pro- poste della nostra Organizzazione contenute nel progetto “Il Paese che vogliamo”. Sono emersi elementi di interesse da entrambe le parti». Il presidente Cirio ha assicurato la massima attenzione della Regione verso le istanze agricole, confidando, tra l’altro, che vada in porto entro febbraio il recupero dei fondi eu- ropei sulla Misura agroambientale e le indennità compensative. Quanto alle proposte di Cia agricol- tori del Piemonte sul dissesto idro- geologico e la pulizia dell’alveo dei fiumi, il presidente Cirio si è im- pegnata a convocare a breve un in- contro specifico con l’assessore re- gionale alla Difesa del suolo, Marco Gabusi. «La capacità di operare in sinergia tra le Istituzioni e le rappresentanze del mondo agricolo, ciascuno nella pro- pria autonomia - ha ribadito Care- nini - è fondamentale per il pro- gresso dell’agricoltura piemontese. La nostra priorità assoluta rimane quella di migliorare la redditività e la competitività delle aziende agricole. Per questa ragione chiediamo alla politica di riconoscere nei fatti il ruo- lo essenziale dell’agricoltura per la rinascita economica e sociale della nostra Regione e le assicuri i sostegni necessari». Mandateci una vostra foto Ecco i nostri associati e lettori Inviateci gli scatti col giornale via WhatsApp al 3383709260 o via mail a [email protected] A PAGINA 6 Alessandria - Assemblee di Zona: le date degli gli incontri sul territorio Per discutere i principali temi di attualità, le opportunità e gli impegni sindacali della Cia A PAGINA 12 Asti - Un anno di sindacato, iniziative inedite e ricerca nei campi La conferenza stampa della Cia di Asti: tracciato il bilancio del 2019 e lanciate le nuove azioni A PAGINA 14 Cuneo - Un protocollo “Bee-friendly” per proteggere l’ambiente (con le api) Un patto tra agricoltori e apicoltori per il mo- nitoraggio e la tutela dell’ambiente A PAGINA 17 No-Vc-Vco - Buona prassi igienica e Haccp: cosa Cia consiglia di fare Il presidente Brustia ha incontrato le aziende risicole per fare chiarezza sul corretto stoccaggio A PAGINA 18 Torino e Aosta - La Cia delle Alpi alla Fiera di Sant’Orso Esordio della nuova Organizzazione alla mil- lenaria manifestazione aostana A PAGINA 20 formaggi e il nostro gorgonzola». Nel 2016 la società di consulenza Nomi- sma, in vista della Brexit, aveva lanciato l’allarme: 2,4 miliardi l’anno di export a ri- schio per il Piemonte. E aveva ricordato co- me l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue avrebbe potuto riper- cuotersi sull’i n d u- stria delle bevande, che all’epoca con- centrava nel Regno Unito il 15,4% delle esportazioni del Pie- monte. Il governatore piemontese Alberto Cirio e l’assessore Marco Proto- papa con il no- stro presiden- te regionale Gabriele Care- nini e i presi- denti provin- ciali Gian Pie- ro Ameglio (Alessandria), Alessandro Durando (Asti), Manrico Brustia (Nova- ra-Vercelli e Vco), Claudio Conterno (Cu- neo), Stefano Rossotto (Tori- no e Aosta) v

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  • PIEMONTE E VALLE D’A O S TAPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/BN

    Anno XXXVII - n. 2 - Febbraio 2020 - Euro 1,00

    Periodico dellaC i a - Ag ri c o l to riItaliani Piemonte

    PIEMONTE

    All

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    POLITICA La Cia incontra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore Marco Protopapa

    «Chiediamo risposte, pronti a collaborare»Un confronto franco e costruttivo: il governatore ha assicurato la massima attenzione verso le istanze agricole

    Brexit, quali rischicorre l’agro alimentare?Il 31 gennaio 2020 il Regno Unito è uscito uf-ficialmente dall’Unione europea. Dal primo febbraioè partito un periodo di transizione che durerà fino al31 dicembre, durante il quale le autorità Uk e Ue sisiederanno al tavolo di negoziati per definire idettagli del divorzio.La Brexit, in diversa misura, riguarda anche l’ag roa-limentare piemontese. I vini e i liquori piemontesistanno andando alla grande dalle parti di Londra:dai 144 milioni di euro del 2018 si è passati ai 171milioni del 2019. Per un incremento totale del 19%.Anche i prodotti alimentari hanno aumentato le lorodestinazioni in Gran Bretagna. Qualche esempio.Frutta e ortaggi lavorati: +15,7%. Prodotti lattie-ro-caseari: +2,1%. Prodotti da forno: +11,3% (datiConfindustria Cuneo). Perché questo trend positivonon si interrompa é necessario che l’Ue facciaquanto in suo potere per agevolare il dialogo edevitare una “hard brexit” con il ritorno delle frontieree, quindi, dei dazi e dei controlli sulle merci alledo gane.«I beni a rischio sono quelli comuni, come ilformaggio e il cioccolato, trattati dalla grande di-stribuzione come marchi privati - ha detto il pre-sidente di Confindustria Cuneo Paolo Sartirano -Per cui vedo problemi sull’export per i nostri

    « E’ stato un confronto franco e co-struttivo. Crediamo che le soluzionivadano ricercate in via prioritaria at-traverso i Tavoli istituzionali, ai qualila nostra Organizzazione non si è maisottratta. Chiediamo risposte e of-friamo collaborazione, sollecitandointerventi rapidi, perché l’agr icoltura

    rischia di subire danni irreversibili».Così il presidente di Cia agricoltoridel Piemonte, Gabriele Carenini,commenta l’incontro in Regione conil presidente Alberto Cirio e l’as-sessore all’Agricoltura, Marco Pro-top ap a.Carenini era accompagnato dai pre-sidenti provinciali della Cia piemon-tese Claudio Conterno (Cune o),Stefano Rossotto (Torino e Aosta)Gia Piero Ameglio (Alessandr ia),Manrico Brustia (Novara, Vercelli eVco) e Alessandro Durando ( A st i ) .«Abbiamo trattato nel concreto leprincipali problematiche del mondoagricolo - osserva Carenini - dallelinee della nuova Pac alla gestionedella fase finale dell’attuale Psr, dallamanutenzione del territorio al con-trasto alla proliferazione della faunaselvatica, dalla semplificazione bu-rocratica al ricambio generazionale,dalle politiche di settore alle pro-poste della nostra Organizzazionecontenute nel progetto “Il Paese chevo gliamo”. Sono emersi elementi diinteresse da entrambe le parti».Il presidente Cirio ha assicurato la

    massima attenzione della Regioneverso le istanze agricole, confidando,tra l’altro, che vada in porto entrofebbraio il recupero dei fondi eu-ropei sulla Misura agroambientale ele indennità compensative.Quanto alle proposte di Cia agricol-tori del Piemonte sul dissesto idro-geologico e la pulizia dell’alveo deifiumi, il presidente Cirio si è im-pegnata a convocare a breve un in-contro specifico con l’assessore re-gionale alla Difesa del suolo, Marc oG abusi.«La capacità di operare in sinergia trale Istituzioni e le rappresentanze delmondo agricolo, ciascuno nella pro-pria autonomia - ha ribadito Care-nini - è fondamentale per il pro-gresso dell’agricoltura piemontese.La nostra priorità assoluta rimanequella di migliorare la redditività e lacompetitività delle aziende agricole.Per questa ragione chiediamo allapolitica di riconoscere nei fatti il ruo-lo essenziale dell’agricoltura per larinascita economica e sociale dellanostra Regione e le assicuri i sostegninecessar i».

    Mandateci una vostra fotoEcco i nostri associati e lettoriInviateci gli scatti col giornale via WhatsApp al3383709260 o via mail a [email protected]

    A PAGINA 6

    Alessandria - Assemblee di Zona:le date degli gli incontri sul territorioPer discutere i principali temi di attualità, leopportunità e gli impegni sindacali della Cia

    A PAGINA 12

    Asti - Un anno di sindacato, iniziativeinedite e ricerca nei campiLa conferenza stampa della Cia di Asti: tracciato ilbilancio del 2019 e lanciate le nuove azioni

    A PAGINA 14

    Cuneo - Un protocollo “Bee-friendly”per proteggere l’ambiente (con le api)Un patto tra agricoltori e apicoltori per il mo-nitoraggio e la tutela dell’a mb i e nte

    A PAGINA 17

    No-Vc-Vco - Buona prassi igienica eHaccp: cosa Cia consiglia di fareIl presidente Brustia ha incontrato le azienderisicole per fare chiarezza sul corretto stoccaggio

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    Torino e Aosta - La Cia delle Alpi allaFiera di Sant’OrsoEsordio della nuova Organizzazione alla mil-lenaria manifestazione aostana

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    formaggi e il nostrog org onzola».Nel 2016 la società diconsulenza Nomi-sma, in vista dellaBrexit, aveva lanciatol’allarme: 2,4 miliardil’anno di export a ri-schio per il Piemonte.E aveva ricordato co-me l’uscita della GranB r e t a g n a d a l l ’ U eavrebbe potuto riper-cuotersi sull’i n d u-stria delle bevande,che all’epoca con-centrava nel RegnoUnito il 15,4% delleesportazioni del Pie-m o nte.

    Il governatorep i e m o n te s eAlberto Cirio el’a s s e s s o reMarco Proto-papa con il no-stro presiden-te regionaleGabriele Care-nini e i presi-denti provin-ciali Gian Pie-ro Ameglio( A l e s s a n d ri a ) ,A l e s s a n d roD u ra n d o(Asti), ManricoBrustia (Nova-ra-Vercelli eVco), ClaudioConterno (Cu-neo), StefanoRossotto (Tori-no e Aosta)

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  • Febbraio 20202 | RE GIONALE

    Brexit: attenzioneal futuro accordo!

    Il 31 gennaio di quest’anno il Regno Unitoha lasciato l’Unione europea: la “Brexit ” siè infine compiuta, ma pochi se ne sonoancora resi conto.Ciò poiché sino al 31 dicembre 2020 vigeràun periodo transitorio, in cui Unione eu-ropea e Regno Unito cercheranno di tro-vare un accordo – essenzialmente di naturacommerciale – sulle loro future relazioni.Come da copione, il Regno Unito ha im-mediatamente compiuto le prime mosse,fissando pressoché unilateralmente il ter-mine massimo per la durata dei negoziati edichiarando di non essere così interessatoal loro risultato, mostrandosi cioè dispostoad accettare anche una soluzione alquantoriduttiva (tipo l’accordo sul commercio at-tualmente vigente con tra Ue e Canada, ilcosiddetto “Ce t a”) ovvero minimale (comel’accordo tra Ue e Australia).Al di là delle classiche quanto distinguibilimosse di strategia negoziale (mostrare imuscoli e dichiarare di non essere cosìinteressato alla trattativa, tanto da non vo-lervi dedicare oltre un certo tempo pre-fissato), in concreto il Regno Unito non puòverosimilmente permettersi di agire coe-rentemente, a meno di non voler sacri-

    ficare il proprio settore finanziario, cherappresenta una delle voci più significativedella propria economia.Le citate soluzioni riduttive, infatti, signi-ficherebbero sostanzialmente l’es clusionedi banche e assicurazioni britanniche dalmercato unico europeo, il che causerebbeforse pesanti effetti negativi “a cascata”: adesempio, la perdita di valore del settoreimmobiliare, che sopratutto a Londra si stasviluppando in modo impressionanteprincipalmente attorno alla city finanziariae in buona parte proprio grazie a essa.I primi a percepire gli effetti della Brexitsono stati i pescatori (...ci avviciniamo cosìa chi legge questo giornale) francesi e quellidegli altri Paesi che si affacciano sul Canaledella Manica: Brexit ha significato l’im -mediato abbandono delle regole comu-nitarie da tutti “o diate”, che sì limitavanoper tutti i diritti di pesca su tale zona, mache nel contempo garantivano a tutti l’ac -cesso a tali acque (cosa che si tendeva a

    dimenticare, dandola per scontata).Come reazione, il ministro delle Finanzefrancese (Bruno Le Maire, come riferiscel’Agenzia di stampa Reuters, 6/2/2020) haimmediatamente dichiarato che la con-tropartita negoziale per la riapertura dellapesca nel Canale della Manica non sarà ilconsentire alle istituzioni finanziare delRegno Unito l’accesso indiscriminato almercato unico europeo.Ciò basta a intuire la posta in gioco.Se poi pensiamo al citato accordo Ceta, ecioè a quel modello che - a parole - sem-brerebbe accattivante per il primo ministrobritannico (Boris Johnson), è bene ricor-darsi le vicissitudini che tale trattato hapassato al momento della sua ratifica daparte degli Stati membri della Ue, sino adarrivare a un blocco temporaneo della pro-cedura da parte del parlamento regionaledella Vallonia.In effetti, se da un canto l’accordo Cetaproduce sicuramente effetti positivi (ad

    esempio rafforza la tutela delle denomi-nazioni di origine europee sul territoriocanadese, cosa per noi preziosa), dall’a l t rosollevava il timore che ciò significasse apri-re il mercato agroalimentare europeoa l l’ingresso di prodotti non conformi ainostri standard, sopratutto qualora si trattidi alimenti o derrate agricole prodotte negliUsa, trasportate in Canada (dove possonoentrare grazie agli accordi tra Usa e Ca-nada) e da lì introdotte nella Ue (per effettodel trattato Ceta).Ancor più balza allora alla luce la de-licatezza delle trattative appena iniziate e ilriflesso che esse potrebbero avere sul no-stro settore agricolo.Insomma, se da un lato vi è da augurarsiche tali trattative consentano l’accesso deinostri prodotti agricoli e alimentari al mer-cato britannico e assicurino la protezionedelle nostre denominazioni su tale ter-ritorio, dall’altro lato vi è il rischio di aprirepericolose porte di accesso al mercato in-terno europeo a vantaggio di prodotti discarsa qualità e che non rispettano i nostrialti standard, patrimonio per noi inalie-nabile, sia sul piano economico, sia suquello ancora più importante della tuteladella salute e dell’a mb i e nte.

    Segue sul prossimo numero

    L’ANGOLO DELL’AV VO C ATOA CURA DI AVV. ANDREA FERRARI E AVV. ERMENEGILDO MARIO APPIANO

    Via Elvio Pertinace 6/E - 12051 Alba (CN)Telefoni: +39.3387740969 - +39.3395312359 - e-mail: segreteria@dirittov i t i v i n i c o l o. e u

    DIBATTITO Carenini alla tavola rotonda promossa dall’europarlamentare Fiocchi

    Biodiversità, gestione e conservazioneIl presidente di Cia-Agricoltori Italianidel Piemonte, Gabriele Carenini, sa-bato 1 febbraio ha partecipato nellasede dell’Unione industriale di Torinoalla tavola rotonda “Biodiversità: ge-stione e conservazione. Progettare unfuturo europeo”, promossa dall’e u ro-parlamentare Pietro Fiocchi, con lapartecipazione di politici e rappresen-tanti del mondo agricolo, venatorio ea mb i e nt a l i st a.Moderati da Alessandro Bassignana,erano presenti come relatori i professoriuniversitari Marco Apollonio, Ez ioFerro glio e lo sloveno Bostjan Po-ko r ny , oltre alla francese Michèle Bou-doin, attivissima presidente della Fe-deration National Ovine.« E’ stato un incontro di alto profilo -

    commenta Carenini -, dal quale è emer-so un quadro molto interessanted e l l’approccio europeo alla problema-tica della gestione e conservazione del-la biodiversità. Fa piacere rilevare chein Europa non siamo i soli a porre intermini di estrema urgenza e gravità laquestione dei danni provocati dallafauna selvatica agli agricoltori, oltreche, sempre più, all’incolumità dellepersone, vittime a loro volta di ag-gressioni e incidenti. Bisogna asso-lutamente passare dalla logica dellatutela a quella della gestione dellafauna selvatica. L’equilibrio della bio-diversità non può prescindere, in primabattuta, dalla tutela della presenzad e l l’uomo, senza il quale nulla avrebbes ens o».

    Alessandro Bassignana, Gabriele Carenini e Pietro Fiocchi durante l’in -contro a Torino del primo febbraio

    EXPORT Nessun prodotto nostrano penalizzato dalla revisione delle liste di merci Ue colpite dalle tariffe americane

    Dazi Usa: salvi vino, olio e pasta italianiLa soddisfazione del presidente regionale Cia, ma il pericolo non è scampato poiché l’elenco può essere aggiornatoNessun prodotto italianoè stato penalizzato dallarevisione delle liste dimerci Ue colpite dai daziUsa: si salvano dalle ta-riffe vino, olio e pasta chenelle scorse settimaneavevano tremato. Gli Usahanno alzato dal 10 al15% i dazi sui velivoliAirbus importati dall’Eu -ropa e su pochi altri pro-dotti europei, ma non ita-l ia n i .«Il lavoro fatto in questimesi ha dato i suoi frutti.L’agroalimentare italianonon compare nella listad e l l’Ustr americana ap-pena pubblicata dei pro-dotti soggetti a dazi», hadichiarato la ministradelle Politiche agricole,alimentari e forestali, Te -resa Bellanova.H a n n o c o n t r i b u i t oa l l’esito positivo per l’It a-lia il recente colloquioavuto dal presidente S er-gio Mattarella a Romacon il vice presidente Mi -ke Pence, la missione aWashington del sottose-gretario agli Affari EsteriIvan Scalfarotto a finegennaio, il lavoro tenacee silenzioso dietro lequinte dell’ambas ciatoreitaliano Armando Var-ric chio e, appena pochigiorni fa, la lettera bi-partisan inviata alla CasaBianca dai deputati e se-natori americani di ori-gine italiana in cui sichiedeva di non pena-lizzare ulteriormente ilmade in Italy.L’ufficio per il commercioUsa si riserva comunquedi cambiare le merci col-pite dalla tariffe. E’ q u i n-di forse prematuro can-tare vittoria, ma i nostriproduttori vitivinicoli

    possono tirare un sospirodi sollievo.II mercato statunitense èil principale sbocco per ilvino italiano con un fat-turato, tra gennaio e ot-tobre 2019 che ha sfioratoquota 1,3 miliardi (1,28per la precisione) e unacrescita su base annuadel 4,2%. Restano però invigore le tariffe del 25%per vini francesi, olivespagnole, formaggi italia-ni come Parmigiano eGrana, i salumi, la mor-tadella, i liquori come ilL imoncello.«Uno dei timori più gran-di riguardava l’ipotesi cheanche i vini italiani ve-nissero colpiti dai dazi -commenta il presidenteregionale della Cia G a-briele Carenini -. For-tunatamente questo ri-schio è stato scongiurato.

    C’è da dire, però, chel’United States Trade Re-presentative (Ustr) puòaggiornare la lista a ca-denza semestrale e tuttopotrebbe ancora succe-dere. E’ quindi forse trop-po presto per cantare vit-toria. Occorre rimanerevigili, ma i produttori vi-tivinicoli piemontesi pos-sono tirare un sospiro disollievo. Il mercato sta-tunitense è uno sboccoimportante per il nostrovino. Ogni anno circa 20milioni di bottiglie traAsti e Moscato attraver-sano l’Atlantico. Quattro imilioni di bottiglie di Bar-bera e numeri simili an-che per Barolo, Barba-resco e Nebbiolo. Un bu-siness da circa 200 mi-lioni di euro l’anno cheper ora si è salvato dallascure di Trump».

    La ministra Teresa Bellanova durante l’incontro bilaterale con il segretario Usa all’Agricoltura SonnyPerdue, svoltosi al Ministero delle Politiche agricole lo scorso 30 gennaio

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  • Febbraio 2020 REGIONALE | 3

    Il Paese che Vogliamo: avanti su sostenibilità,senza ideologie e con agricoltori protagonistiSostenibilità e rispettod e l l’ambiente sono sacro-santi e strategici, ma senzaideologie e forzature. È orache venga riconosciuto ilruolo fondamentale che gliagricoltori italiani ricopro-no ogni giorno nella tuteladel territorio e nella pre-venzione dei sempre piùfrequenti episodi di dissestoidrogeologico. Attraverso lacoltivazione dei terreni cheaiuta a stabilizzare i versantie a trattenere le sponde deifiumi, il settore primariofunge da presidio contro glieffetti degli eventi climaticiestremi e svolge una fun-zione determinante nellasalvaguardia del paesaggioe delle sue risorse.Così Cia-Agricoltori ItalianiLombardia, insieme alle Ciadi Veneto, Piemonte, EmiliaRomagna, Friuli VeneziaGiulia e Trentino Altro Adi-ge, ha aperto a Milano latappa al Nord de “Il Paeseche Vogliamo”, il roadshowche l’Organizzazione staportando in tour per tuttaItalia per promuovere il di-battito sulle azioni non piùrinviabili per il Paese: dagliinterventi di manutenzionedelle infrastrutture alle po-litiche di governo del ter-ritorio, dalla prevenzionedei disastri ambientali almantenimento della biodi-versità, dallo sviluppo di fi-liere a vocazione territorialea nuovi sistemi di gestione

    della fauna selvatica e allacoesione istituzioni-enti lo-cali per il rilancio delle areeinterne in Europa.Sotto lo slogan “La sfidad e l l’agricoltura padana trainfrastruttura economica eamb iental e”, l’evento si ètenuto all’Università degliStudi di Milano, dove si so-no confrontati i referenti Cianazionali e delle regioni delNord Italia, tra cui il pre-sidente Cia Piemonte Ga -briele Carenini, oltre a rap-presentanti istituzionali edesperti del settore riuniti inplenaria, dopo la giornatadedicata ai tavoli tematiciche si è tenuta il 12 febbraioa Padova.Gli ultimi documenti uffi-ciali della Fao evidenzianoche l’agricoltura pesa appe-na il 6% sul totale delleemissioni prodotte che si ri-versano sull’ambiente. In

    Italia il trend degli ultimi 20anni sulla sostenibilità delsettore è più che positivo:crescono le colture green ele energie rinnovabili; dimi-nuisce drasticamente l’us odi chimica impattante; au-menta la manutenzione delverde realizzata dagli agri-coltori, che vale 2,4 miliardidi euro l’anno. Troppo spes-so intorno all’agr icolturacircolano messaggi fuor-vianti e non suffragati daidati, come l’idea che il set-tore inquini e consumi trop-pe risorse. Al contrario, inItalia migliorano tutti gli in-dici sull’impatto ambienta-le: -25% emissioni di CO2,-27% di pesticidi, -31% dierbicidi e -28% di fungicidi.In più, crescono sia la pro-duzione di energia green(+690%) che le superficibiologiche (+56%). Si regi-stra anche una riduzione

    d e l l’uso di acqua, grazie almiglioramento delle tecni-che di irrigazione, che pun-tano sulla precisione, peresempio con il passaggioda l l’impianto a pioggia conquello a goccia. In questaottica Cia ha proposto unarete tra i consorzi di bonificain grado di captare risorseda investire per la collet-tività. La risorsa acqua restaindispensabile per coltivarequei prodotti agroalimenta-ri di qualità che, solon el l’ultimo anno, hannofruttato 41 miliardi di eurosui mercati stranieri. Per ilresto, numeri alla mano, intema di sostenibilità il con-fronto tra agricoltura e altrisettori è impietoso: traspor-ti, processi industriali e ma-nifatturiero pesano per il63% sul totale delle emis-sioni di CO2. Ciò nonostan-te, il processo virtuoso av-

    viato dal settore primario haancora ampi margini di per-fettibilità: ricerca, automa-zione e graduale diminu-zione dell’uso di energietradizionali non rinnovabi-li. Se migliora la sostenibi-lità ambientale, però, le im-prese agricole italiane fati-cano ancora sul fronte dellasostenibilità economica.Una situazione che ha cau-se ben precise: poche risor-se destinate a ricerca e svi-luppo, burocrazia elefantia-ca e alti costi di produzione.In più mancano strumentistrutturali, ormai indispen-sabili, come quelli relativialla gestione del rischio inagricoltura, con gli impren-ditori esposti sempre piùspesso a lunghi periodi dimaltempo e siccità con po-chi “o mb re l l i” a ssi cu rat i v irispetto al moltiplicarsi dieventi metereologici estre-

    mi per effetto dei cambia-menti climatici.«Il settore è in prima lineanelle sfide ambientali glo-bali, mentre gli agricoltorigiocano un ruolo da pro-tagonisti come manutentoridel Paese - ha ribadito ilpresidente nazionale di Cia,Dino Scanavino, conclu-dendo i lavori -. Ma senzanuove misure e interventiad hoc per produttori e ter-ritori, non ci può essere cre-scita e progresso. Per que-sto, stiamo portando intutt ’Italia il nostro road-show, con l’obiettivo di sen-sibilizzare governo, regioni,enti locali, tutte le forze so-cio-economiche, sul “Paes eche Vogliamo”. Un Paese incui territorio, infrastrutture,innovazione e sostenibilitàsono gli asset su cui inve-stire risorse e costruire po-litiche di sviluppo».

    Anche il nostro presidente regionale Gabriele Carenini alla Tavola rotonda coordinata da Luca Telese a “Il Paese che Vogliamo” lunedì 17 febbraio a Milano

    LE CIA DEL NORD ITALIA IN PLENARIA A MILANO SU AZIONI NON PIÙ RINVIABILI

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  • Febbraio 20204 | RE GIONALE

    Cia - Ecco dove siamo: gli indirizzi delle sedi provinciali e di zona

    Questo numero di Nuova Agricoltura è stato chiuso in tipografia martedì 18 febbraio 2020. Ogni eventuale ritardo nella distribuzione è indipendente dalla volontà dell’Editore e della redazione.

    Direttore Responsabile ATTILIO BORRONI

    COMITATO DI REDAZIONEGabriele Carenini, Giovanni Cardone, Attilio Borroni, Osvaldo Bellino,Daniele Botti, Manuela Macario, Paolo Monticone, Genny Notarianni

    Autorizzazione Tribunale di Torino n.3068 del 16.6.1981

    EDITORE AGRIEDITER SERVIZI srl Via Onorato Vigliani, 123 - TO Tel 0011 534415 / Fax 011 4546195

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    ALESSANDRIASEDE PROVINCIALEVia Savonarola 31, Alessandria -Tel. 0131236225 int 3 - e-mail:alessandr [email protected] TERMEVia Da Bormida 4 - Tel .0144322272 - e-mail: al.ac-q u i @ c ia. i tCASALE MONFERRATOVia Del Carmine 15 - Tel.0142454617 - e-mail: al.casa-l e @ c ia. i tNOVI LIGURECorso Piave 6, piano 1° - Tel.014372176OVA DAVia Monsignor Cavanna 10/12 -Tel. 0143835083 - e-mail: al.ova-da @ c ia. i tT ORT ONAVia Montemerlo 25 - Tel.0131822722 - e-mail: al.torto-na @ c ia. i t

    ASTISEDE PROVINCIALEPiazza Vittorio Alfieri 61, Asti -T e l . 0 1 4 1 5 9 4 3 2 0 - F a x0141595344 - e-mail: [email protected],i na c. a st i @ c ia. i tSEDE INTERZONALESUD ASTIGIANOCastelnuovo Calcea - RegioneOpessina 7Tel. 0141721691 - 0141835038

    Fax 0141824006 - 0141702856C ANELLIViale Risorgimento 31 - Tel.0141835038 - Fax 0141824006MONTIGLIO MONFERRATOVia Roma 83 - Tel. 0141994545 –Fax 0141691963NIZZA MONFERRATOV i a P i o C o r s i 7 1 - Te l .0141721691 - Fax 0141702856

    BIELLASEDE PROVINCIALEVia Tancredi Galimberti 4, Biella- Tel. 01584618 - Fax 0158461830- e-mail: [email protected] SATOPiazza Angiolo

    CUNEOSEDE PROVINCIALEPiazza Galimberti 1/C, Cuneo -Tel. 017167978/64521 - Fax0171691927 - e-mail: info@cia-cune o.orgAL BAPiazza Michele Ferrero 4 - Tel.017335026 - Fax 0173362261 -e-mail: [email protected] SANOPiazza Dompè 17/a - Tel.0172634015 - Fax 0172635824 -e-mail: fossano@ciacune o.orgMOND OVI’P iazz a l e E l l e ro 1 2 - Te l .017443545 - Fax 0174552113 -

    e-mail: mondovi@ciacune o.orgSALUZ ZOV i a M a t t a t o i o 1 8 - Te l .017542443 - Fax 0175248818 -e-mail: saluzzo@ciacune o.org

    N OVA R ASEDE PROVINCIALEVia Ravizza 10, Novara - Tel.0321626263 - Fax 0321612524 -e-mail: [email protected] A N D R AT EVia Giacomo Matteotti 24 - Tel.3456256215 - e-mail: biandra-te @ c ia. i tBORG OMANEROVia Fratelli Maioni 14/c - Tel.0322836376 - Fax 0322842903 -e-mail: [email protected] SESIAPiazza Volontari della Libertà 2 -Tel. 3487307106 - e-mail: s.ca-vag [email protected] GIOVia Vincenzo Bellini 27 - Tel.032191925

    TO R I N OSEDE PROVINCIALEVia Onorato Vigliani 123, Torino- Te l . 0 1 1 6 1 6 4 2 0 1 - Fa x0116164299 - e-mail: tori-n o @ c ia. i tTORINO - Sede distaccataVia Volta 9 - Tel. 0115628892 -Fax 0115620716

    ALME SEP i a z z a M a r t i r i 3 6 - Te l .0119350018CALUS OVia Bettoia 70 - Tel. 0119832048- Fax 0119895629 - e-mail: ca-naves [email protected] AVia Giovanni Giolitti 32 - Tel.0119721081 - Fax 01183131199 -e-mail: [email protected] RIVia San Giacomo 5 - Tel. e Fax0119471568 - e-mail: chie-r [email protected]’Via Monte Soglio 34 - Tel.0119228156 - e-mail: g.bollo-n e @ c ia. i tCHIVASS OVia Italia 2 (piano 1°) - Tel.0119113050 - Fax 0119107734 -e-mail: [email protected] COV i a C o t t a 3 5 / D - T e l .0114081692 - Fax 0114085826IVRE AVia Bertinatti 9 - Tel. 012543837- Fax 0125648995 - e-mail: ca-naves [email protected] ROLOCorso Porporato 18 - Tel. e fax012177303 - e-mail: pinero-l o @ c ia. i tRIVAROLO CANAVESEVia Merlo 11 - Tel. 0124424027 -

    Fax 0124401569 - e-mail: ca-naves [email protected] PELLICEVia Caduti della Libertà 4 - Tel.0121953097

    A O S TASEDE PROVINCIALELocalità Gerardin 9, Saint-Chri-stophe (AO) - Tel. 0165235105 -e - m a i l : n . p e r re t @ c i a . i t -e. cu c @ c ia. i t

    VCOVE RBANIAVia San Bernardino 31/e, lo-c a l i t à S a n t 'A n n a - Te l .032352801 - e-mail: d.bot-t i @ c ia. i tDOMODOSSOL AV i a A m e n d o l a 9 - Te l .0324243894 - e-mail: e.ve-s [email protected]

    VERCELLIVE RCE LLIVicolo San Salvatore - Tel.016154597 - Fax 0161251784 -e-mail: [email protected] LIANOCorso Umberto I° 72 - Tel.016144839 - e-mail: vc.ciglia-n o @ c ia. i tBORG OSESIAViale Varallo 35 - Tel. 016322141- e-mail: [email protected]

    Cimice asiatica, a Ferrara importantemobilitazione da tutto il Centro-NordQuasi cinquemila agricol-tori provenienti da Pie-monte, Lombardia, Tren-tino, Veneto, Friuli oltreche da tutta l’Emilia Ro-magna, hanno preso par-te alla manifestazione in-detta da Agrinsieme, chesi è svolta a Ferrara il 30gennaio scorso, per de-nunciare ancora una vol-ta la calamità della cimiceasiatica. Gli agricoltori diAgrinsieme hanno attra-versato la città precedutida trecento trattori.Dal palco, al termine del-la manifestazione, sonointervenuti i presidentinazionali delle Organiz-zazioni promotrici dellamanifestazione e il pre-sidente della RegioneEmilia Romagna Stefan oB onaccini.Il motivo della protesta? Ir i t a r d i d e l g o v e r n on e l l’affrontare l’i nva si o n edella cimice asiatica cheha gravemente compro-messo i raccolti delle ul-time due annate agricolee che, se non risolta, altridanni è destinata a crearea l l’agricoltura del Nord enon solo.La richiesta, già presen-

    tata al Ministero con ur-genza lo scorso dicembreda Agrinsieme, riguardal’inserimento della cimi-ce asiatica nelle “ca la m i t ànatu ra l i” per poter cosìaccedere – previo l’ass en-so dell’Unione europea –alla specifica legge cheprevede indennizzi, sgra-vi fiscali e sospensionedei mutui per le impreseagricole colpite. Gli agri-coltori sollecitano anchecontributi per l’i n st a l la-zione di reti anti-cimicenei campi a scopo pre-

    ventivo, nel tentativo dilimitare le perdite di pro-duzione nel 2020, e illancio di insetti antago-nisti per avviare a breve lalotta biologica. Le orga-nizzazioni aderenti adAgrinsieme hanno infineproposto al governo diintegrare con fitofarmacila difesa con reti, almenoin attesa dell’i m m i ssi o n edella vespa samurai (chead oggi resta in fase disperimentazione), per av-viare la lotta biologica.« Un’altra annata come

    quella di quest’anno emolti frutticoltori saran-no costretti a estirparepereti, meleti, piantagionidi kiwi, di pesche, di net-tarine - spiega il presi-dente di Cia PiemonteGabriele Carenini - Lacimice asiatica si sta tra-sformando nel nuovo fla-gello dell’agricoltura delNord Italia. E’ e st re ma-mente necessario ed ur-gente un piano di inter-venti nazionali, con il so-s t e g n o f i n a n z i a r i od e l l’Eu ro pa » .

    NO EMERGENZA “PESTICIDI”Un ’agricoltura più sostenibile

    con le nuove tecnologieIn Italia viene usata sempre meno chimica, vuoi perdifendere le piante dalle malattie, vuoi per la lotta allemalerbe, vuoi per concimare il terreno. E gli effetti sivedono. I residui sui cibi sono ridotti a quasi zero, lapresenza nelle acque è in costante calo e le statistichesanitarie delle popolazioni di aree a forte indirizzoagricolo sono sempre ottime all’analisi dei dati uf-ficiali. In Italia non esiste quindi nessuna emergenza“p esticidi”. Quanto degli antibiotici ad uso zootecnicoil mercato è calato di quasi un terzo negli ultimi anni.L’agricoltura è impegnata a diventare sempre più so-stenibile e si sono già ottenuti importanti risultato inquesta direzione. Ed è la direzione in cui si muoveanche la politica comunitaria.Si può ancora migliorare e un importante aiuto puòvenire dalle biotecnologie, dalle tecnologie digitali edai sistemi robotici. Le moderne biotecnologie offronoun insieme di strumenti attraverso i quali è possibilemigliorare l’efficienza delle varietà coltivate, valoriz-zando anche il patrimonio di agrobiodiversità di cuil’Italia è ricca. A loro volta le tecnologie digitali e isistemi robotici complessi consentono, attraversol’analisi incrociata di fattori ambientali, climatici ecolturali, di stabilire il fabbisogno irriguo e nutritivodelle coltivazioni, prevenire patologie, identificare in-festanti prima che proliferino, compiere interventimirati, risparmiare di tempo e risorse, incidere sullaqualità dei prodotti.

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    Poche le aziende agricole condotte da giovaniNecessario favorire il ricambio generazionaleL’invecchiamento degliaddetti in agricoltura rap-presenta un fenomenocomune a tutti i Paesid e l l’Ue, sebbene il pro-blema sia più marcato inalcune regioni. Nell’u l t i-mo decennio in Piemon-te la presenza di titolaricon 40 anni o meno èandata calando fino al2015 toccando la percen-tuale minima dell’11,2%sul totale. Tuttavia, a par-tire dal 2016, si è re-gistrata un’inversione ditendenza confermata an-che nelle due annate suc-cessive (13,4% nel 2018per un totale di 6.656az i e n d e ) .Dai giovani agricoltori di-pende non solo la ca-pacità produttiva attuale,ma anche, e soprattutto,quella futura. I giovanigarantiscono le prospet-tive di sostenibilità e qua-lità delle attività agricolee, in senso più ampio, lavitalità stessa delle areerurali. Per queste ragioniè fondamentale sostene-re il ricambio generazio-nale in agricoltura coninvestimenti che possanogarantire le redditivitàdelle aziende al loro pri-mo insediamento e la lo-ro permanenza nel set-

    tore agricolo.La Pac vigente ha messoin campo una serie dimisure per favorire il ri-cambio generazionale,ma le cifre del pagamentogiovani offerte dal primopilastro sono piuttostomodeste. Quanto agli in-terventi previsti dal se-condo pilastro, pur ge-nerosamente incremen-tati, non sembrano ingrado di creare un in-centivo sufficiente per fa-vorire concretamentel’ingresso e l’av v ia m e ntodi nuovi imprenditori inagricoltura. Ciò è ancorpiù vero per il nostro Pae-

    se, dove le condizioni delmercato fondiario rap-presentano un ostacolonotevole, e spesso insor-montabile, per i giovaniche aspirano a diventareimprenditori agricoli, manon appartengono a fa-miglie agricole. L’a c q u i-sizione della terra, fattoredella produzione irrinun-ciabile, e la consistenzadegli investimenti neces-sari, sono al momentoostacoli non facilmentesuperabili per i giovani.La nuova Pac dovrà quin-di fare in modo che igiovani che intendono in-traprendere un’att iv it à

    agricola abbiano un piùfacile accesso alla terra eai capitali e siano aiutati afar durare la loro attività.Altro tassello fondamen-tale per favorire il ricam-bio generazionale è as-sicurare un assegno pen-sionistico dignitoso perconsentire agli agricoltorianziani di andare in pen-sione. Oggi la media degliassegni pensionistici pergli agricoltori italiani è dicirca 400 euro al mese.Tale situazione spingemolti produttori anziani acontinuare l’attività, fre-nando di fatto il ricambiog enerazionale.

    Il Prié Blanc, straordinario vitigno a piede franco della Valle d’AostaUn think tank mondiale per la ricercasulla vite a piede franco si sé svolto aBordeaux il 16 e 17 gennaio scorsi.Quando si parla di vite a piede francoci si riferisce a un fenomeno che hacambiato per sempre il volto dellaviticoltura mondiale. Nell’Otto centovenne introdotto in Europa in modoaccidentale un insetto originariod e l l’America settentrionale, chiama-to fillossera, che portò alla distruzionequasi totale dei vigneti. Per salvare laviticoltura europea che rischiaval’estinzione venne concepita l’id ea

    d e l l’innesto della vite europea (partesuperiore) su vite americana (parteinferiore più resistente al parassita).La quasi totalità delle viti è ora in-nestata. Ci sono però alcune regionidel mondo dove la viticoltura a piedefranco è tuttora praticata. In Valled’Aosta, ad esempio, esistono vignetinon innestati, in particolare di PriéBlanc dal quale si ottiene il Blanc deMorgex. Il Prié Blanc è un vitignoautoctono a bacca bianca coltivatotradizionalmente su pergola bassa.Particolari condizioni climatiche lo

    hanno preservato dalla fillossera, percui oggi è una delle rare varietà apiede franco. La produzione vitivi-nicola si ottiene ad altezze che toc-cano punte massime a 1.225 metri escendono fino ai 900 metri d’a l tezz a.Le uve vendemmiate tra i -5 e i -10° Cvengono pigiate ghiacciate e fatte fer-mentare in botti di rovere e in carati diessenze locali a cui fa seguito un lun-go periodo di affinamento. Tra i nu-merosi progetti di valorizzazione deivitigni autoctoni in corso, il Prié Blancmerita un posto di rilievo.

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    PINOT NERO VCR453Clone con vigoria e produttività inferiore alla media. Possiede un ottimo quadro aromatico, un’ottima struttura ed elevata acidità. Indicato soprattutto per la produzione di base spumante di notevole struttura.

    PINOT NERO VCR274Clone con vigoria e produttività nella media. Ottima la struttura e l’acidità ed è pertanto adatto per la produzione di base spumante che di vini tranquilli.

    PINOT NERO R4Clone di medio vigore e produttività. Dà vini di buona/ottima struttura ed acidità. Indicato sia per vini tranquilli che per base spumante.

    PINOT NERO VCR9Clone di origine californiana di moderata vigoria e produttività. Dà vini di ottima struttura e di gradevole complesso aromatico; è adatto sia per la produzione di base spumante anche rosati.

    PINOT NERO VCR20Clone selezionato a Torrazza Coste (PV) di ottima vigoria e buona produttività. Dà vini particolarmente aromatici ed è indicato sia per la produzione di vini tranquilli che di base spumante.

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    CHARDONNAY R8Clone di ottima vigoria e produttività superiore alla media. Dà vini di ottima struttura ed acidità. Clone indicato per la produzione di vini tranquilli e spumanti.

    CHARDONNAY VCR10Clone di buona vigoria e produttività nella media varietale. Dà vini di elevata acidità ed eleganza. È adatto alla produzione di base spumante.

    CHARDONNAY VCR11Clone selezionato in California, di buona vigoria e produttività media. Dà vini di grande struttura e acidità, con evidenti note floreali-agrumate. Consigliato in taglio con il VCR10 per base spumante.

    CHARDONNAY VCR481Clone di vigoria e produttività superiore alla media. Dà vini di ottima struttura ed acidità. Indicato sia per la produzione di vini tranquilli che di base spumante.

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  • Febbraio 20206 | RE GIONALE

    WHATSAPP AL 3383709260 O MAIL A [email protected]

    Ecco i nostri associati e lettori

    Riccardo Pizzorno e Flaminio De Castelmus, v-logger di “DoubleNews”, con Nuova Agricoltura in rassegna stampaAntonello Ottone, associato di Torino Igor Varrone, direttore provinciale Cia Cuneo

    Claudio Conterno, presidente provinciale Cia CuneoValter Sardo, associato di Alessandria Giancarlo Sartirana, socio Cia Alessandria

    Settore agricolo piemontese: produzioneda 3,82 miliardi di euro con 52.000 aziende“Agr icoltura” n. 97, la rivista semestralecurata dalla Direzione Agricoltura RegionePiemonte, traccia un quadro molto inte-ressante dello stato dell’agricoltura pie-montese, che riassumiamo brevemente.Il numero di aziende agricole in Piemonte èfisiologicamente in calo da alcuni decenni.Negli ultimi 5 anni si è passati da 55.428 a52.189 aziende con un calo medio annuod e l l’1,5%. Il numero di addetti è, invece,rimasto stabilmente poco sopra le 70.000unità. Le aziende, quindi, aumentano didimensione e necessitano di maggiore ma-nodopera, seppur in molti casi in formestagionali o precarie. Osservando la com-posizione della componente dipendente,che nel 2017 ha raggiunto per la prima voltail 30% del totale degli addetti, si nota che ilnumero di assunti a tempo indeterminato èrimasto stabile intorno alle 5.000 unitàmentre è cresciuto il numero dei dipendentistagionali o a tempo determinato (da 13.865nel 2014 a 16.469 nel 2017). Rimane mag-gioritaria la componente indipendente cherappresenta il 69,9% degli addetti.Le aziende piemontesi che aderiscono alregime di produzione dell’agricoltura bio-logica sono 2.256. La superficie coltivatacon questo metodo è di poco inferiore ai65.000 ha, pari al 7,1% della superficie agri-cola regionale, che ammonta a 913.292 et-tari di Sau (Superficie Agricola Utilizzata).Alla Sau vanno poi aggiunti circa 190.000ettari a uso forestale che caratterizzano for-temente il paesaggio piemontese, soprat-tutto nelle aree montane. La superficie col-

    tivata a biologico è in crescita ma è ancoralontana dalla media nazionale (15,1%). Lamaggior parte dei terreni coltivati a bio-logico è in pianura (57%) e riguarda so-prattutto produzioni ortofrutticole e semi-nativi. La restante parte è suddivisa tra il25% in montagna e il 18% in collina.Il valore aggiunto della branca agricoltura,silvicoltura e pesca in Piemonte ammonta acirca 1,94 miliardi di euro. Se sommiamoanche la parte relativa all’industria alimen-tare la cifra sale a 5,33 miliardi pari al 4,53%del valore aggiunto regionale.Il valore totale della produzione del settoreagricolo (a prezzi correnti) ammonta a 3,82miliardi di euro a cui vanno sottratti 1,89miliardi di consumi intermedi (prodotti uti-lizzati o consumati durante la fase pro-duttiva). Tra i settori più rilevanti in regionespiccano la carne bovina (431 milioni dieuro), il comparto vitivinicolo (414 milioni),il lattiero caseario (341 milioni) e il ce-realicolo (377 milioni).

    MERCATI Mentre è in crescita l’import azione

    Ortofrutta: cala l’exp ortSono 133 i milioni di euro persin e l l’export nei primi dieci mesi del 2019,che equivalgono a un calo percentualedel 3,6%, a cui è corrisposta un’imp en-nata dei valori dell’import di oltre il 10%.Il quadro, inutile nasconderselo, è moltopreoccupante. Il trend negativo è in viadi consolidamento, come risulta dallafotografia scattata dall’Istat (e rielabo-rata da Fruitimprese) sull’ortofrutta. Ri-schiamo una reale emarginazione sumercati e su prodotti dove eravamo lea-d e r.I nostri cavalli di battaglia dell’expor t(mele, kiwi, uva da tavola, pere) subi-scono sempre più la concorrenza spie-tata dei nostri partner europei (in testa laSpagna che fa tre volte il nostro export,ma ci sono anche Grecia, Polonia, Olan-da) che meglio organizzati di noi, o co-munque più “a f f a mat i” e sorrettida l l’aiuto istituzionale dei loro governi,riescono ad arrivare sui mercati lontanimeglio di noi.A tutto questo si deve aggiungere cheanche i consumi all’interno non vannobene. Nel 2019 gli Italiani hanno tagliato

    gli acquisti di frutta e verdura del 3%rispetto al 2018. I consumatori italianibadano di più al prezzo che non all’or i-gine dei prodotti.«Siamo penalizzati da costi di mano-dopera, energia, trasporti, tasse netta-mente più alti dei nostri competitor -denuncia Marco Salvi, presidente diFruitimprese, l’associazione degli espor-tatori - oltre che da una rete di infra-strutture fisiche (porti, treni, autostrade)e digitali totalmente inadeguata. Cosìper mandare un camion di uva da tavolaa Londra, farlo partire dalla Spagna costamille euro in meno che dalla Puglia».In sintesi: c’è una continua perdita dicompetitività del sistema Italia, cui siaggiungono adesso i danni provocati dalmeteo impazzito e dagli attacchi di pa-rassiti (come la cimice asiatica e l’al -ternaria) fino a ieri sconosciuti. La po-litica e il nostro Governo non possonostare a guardare, altrimenti un settorefondamentale della nostra agricoltura,del nostro export, della nostra econo-mia, rischia di morire. L’ortofrutta nonpuò essere lasciata sola.

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  • Febbraio 2020 DALL'EUROPA | 7

    PARLAMENTO EUROPEO

    Cia a colloquio con il presidentedella Commissione Agricolturan di Alessandra De Santis

    Il presidente della Cia-Agri-coltori Italiani, Dino Scana-v ino, ha incontrato a Bruxellesil presidente della Commis-sione Agricoltura e SviluppoRurale del Parlamento euro-peo, l’onorevole tedesco No r-bert Lins.Cia ha sottolineato la necessitàdi riuscire ad avere presto unanuova politica comunitaria chepossa consentire agli agricol-tori di affrontare le sfide deiprossimi mesi a partire daquelle ambientali. Il “Gre enD eal” dovrà essere un’opp or-tunità per l’agricoltura e dovràconsentire lo sviluppo soste-nibile delle aziende agricole,senza penalizzarle. Ovviamen-te, affinché questo possa ac-cadere, sono necessarie risor-se. Il budget Pac va mantenutoe per l’attuazione del “Gre enD eal”, a partire dalle azionicontenute nella “Farm to forkStrateg y”, devono essere ga-rantite risorse aggiuntive. Im-prescindibile inoltre, la col-laborazione con la ricerca e lo

    sviluppo dell’i n n ovaz i o n e.Il presidente Scanavino ha af-frontato anche il tema del com-mercio internazionale. Per Ciaè fondamentale un impegnoeuropeo affinché sia scongiu-rata la guerra commerciale congli Stati Uniti.

    Nella giornata a Bruxelles delpresidente nazionale di Cia,anche l’incontro con altri de-putati italiani e la partecipa-zione a “The Multiannual Fi-nancial Framework 2021-2027: Challenges & Opportu-n i t i e s”.

    Il presidente Scanavino e il presidente della Commissione Agricoltura e Svi-luppo Rurale del Parlamento europeo, il deputato tedesco Norbert Lins

    I MINISTRI DEGLI STATI UE

    Al Consiglio Agrifishcentrale il Green DealIl 27 gennaio si è riunito il Con-siglio Agricoltura e Pesca, per laprima volta guidato dalla nuovapresidenza croata. Per la Croaziabisognerà lavorare per una Pac alcentro del Green Deal che tuteli igiovani imprenditori agricoli e leaziende a conduzione familiare.Durante l’incontro i ministrihanno discusso in merito aun’iniziativa proposta dalla Ger-mania per l’implementazione diuna nuova etichettatura sul be-nessere animale, armonizzata alivello europeo, che informi iconsumatori sulle modalità diallevamento e produzione. Taleiniziativa ha trovato pieno ap-poggio da parte di tutti gli Statimembr i.Alla presenza del Commissarioper la Salute Stella Kyriakides, èstato affrontato il tema della pe-ste suina africana. Gli Stati mem-bri si sono trovati d’accordo conla proposta del Commissario distabilire un approccio globale alivello europeo per contrastarel’avanzamento del virus.Per l’Italia è intervenuta la mi-

    nistra Teresa Bellanova, che hainvocato uno sforzo comune eu-ropeo anche per il contrasto del-la Xylella e della cimice asiatica,che stanno seriamente compro-mettendo l’economia agrariaitaliana ed europea. Per l’It a l ia,inoltre, è importante costituireun’alleanza europea per la lottaallo spreco alimentare.Centrale durante il Consiglio èstata la discussione sul progettodel Green Deal europeo. Il vi-cepresidente esecutivo, F ra n sTimm ermans, insieme al Com-missario per l’Agricoltura Ja n u -sz Wojciechowski, ha presen-tato alcuni aspetti importanti delGreen Deal e in particolare dellaStrategia Farm to Fork. I ministrid e l l’Agricoltura degli Stati mem-bri hanno ampiamente sostenu-to gli aspetti agricoli del GreenDeal europeo, ma hanno chiestoche alla Pac sia assegnata unadotazione di bilancio adeguataper facilitare la transizione e perpremiare gli agricoltori per glisforzi sostenuti in vista del rag-giungimento di tale obiettivo.

    WORKSHOP COPA-IBMATecnologie di biocontrollo attuali efuture a disposizione dei produttoriSi è svolto il 23 gennaio il Workshop organizzato congiuntamente dalCopa-Cogeca e dall’associazione internazionale Ibma sulle tecnologieper il biocontrollo: “Biocontrol technologies in the current and futurefar mers’ toolbox ”. Durante il workshop sono intervenuti rappresentantidelle Direzioni Generali Salute e sicurezza alimentare e Agricoltura esviluppo rurale, che hanno esposto le linee guida che verranno adottatea livello europeo per perseguire gli obiettivi della strategia della Com-missione “Dal campo alla tavola”. Secondo Eric Liégeois, dell’unitàpesticidi della DG Sante, in futuro difficilmente verranno prorogate leautorizzazioni per l’utilizzo di pesticidi e prodotti fitosanitari consideratiad alto rischio. Le linee guida che la Commissione sta elaborando sonorivolte all’utilizzo di prodotti a basso rischio quali l’utilizzo di agentibatterici e insetti (ad es. la vespa samurai per contrastare la cimiceasiatica), prodotti semi-chimici, botanici e meccanici. Secondo laCommissione questo cambiamento avverrà in sintonia e in condi-visione con gli stakeholder per permettere un confronto franco e evitaredi causare ulteriori danni economici agli agricoltori europei.

    BRUXELLES Importante confronto su transizione verde e ruolo dell’agricoltura con il vicepresidente della Commissione

    Ue, Scanavino incontra Timmermans«Bisogna considerare il contributo importante del nostro settore, resta però la necessità di strumenti adeguati»Il presidente nazionale diCia-Agricoltori Italiani, D in oS canav ino di nuovo a Bruxellesper affrontare temi chiave per ilsettore come la transizione ver-de e il ruolo dell’agr icoltura.Centrale, questa volta, l’incon -tro con il vicepresidente dellaCommissione Ue Frans Tim-m ermans. Rinnovato da partedi Cia, il sostegno al Green NewDeal europeo come opportuni-tà per il comparto che non deveuscirne penalizzato, ma veda ri-conosciuto agli agricoltori unruolo da protagonisti del cam-b ia m e nto.«Bisogna considerare il contri-buto importante assicurato dalmondo agricolo e l’apertura daparte delle aziende del settoread accogliere le grandi e am-biziose sfide lanciate dalle pro-poste della Commissione Ue -ha, infatti, chiarito Scanavinoche poi ha aggiunto - Resta però,la necessità di strumenti ade-guati, di innovazione, ricerca eovviamente di risorse. Non solo- ha precisato - quelle destinatealla Pac. Vanno integrati piùfondi europei a partire da quelliper la ricerca». Secondo Cia, ilGreen New Deal per l’agr icol-tura, infatti, non è solo strategiaFarm to Fork, va piuttosto af-frontato nella sua interezza,guardando con attenzione abiodiversità e forestazione.«Ci viene chiesto di manteneregli stessi livelli di produzione,con una riduzione del 50% dipesticidi e fertilizzanti. E’ ne -

    cessario quindi - ha spiegato ilpresidente di Cia - mettere incampo azioni adeguate al su-peramento delle barriera legi-slativa sulle nuove tecniche dicostituzione e offrire soluzionialternative agli agricoltori an-che in risposta al fenomeno deicambiamenti climatici». «Laproduzione sempre più soste-nibile e sicura dell’agr icolturaeuropea - ha dichiarato Scana-vino nell’incontro con il vice-presidente della CommissioneUe Timmermans - dovrà esserespiegata sempre di più ai con-sumatori. Chiediamo all’Euro -pa una spinta decisiva nel de-finire un’etichettatura nutrizio-

    nale europea semplice e nonsemplicistica. Inoltre - ha con-cluso il presidente nazionale diCia - è necessario andare in aiu-to degli agricoltori nella salva-guardia della biodiversità ancheintervenendo sull’annosa que-stione dei danni da fauna sel-vat i ca » .Tra i temi affrontati negli ap-puntamenti di Cia-AgricoltoriItaliani a Bruxelles anche ilcommercio internazionale, laquestione relativa alle impor-tazioni di riso da Paesi Terzi e lanecessaria attenzione alle fito-patie che stanno continuando acreare gravi problemi alla pro-duzione italiana.

    Il presidente nazionale Cia Dino Scanavino e il vicepresidente della Com-missione europea Frans Timmermans.

    Campagna di promozionedei prodotti agricoli europeiSono stati pubblicati due inviti apresentare proposte per l’anno2020 per azioni di informazione epromozione riguardanti i prodot-ti agricoli.Il programma di co-finanziamen-to è diviso in due parti: program-mi semplici, stanziati 100 milioni

    di euro; programmi multi Paese,destinati 91,4 milioni di euro.E’ possibile presentare proposteentro il 15 aprile attraverso l’ap -posito portale (ec.europa.eu/in-fo/funding-tenders/oppor tuni-ties/por tal/screen/program-mes/agr ip).

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  • Febbraio 20208 | ANP - PATRONATO INAC

    Manovra: zero misure per i pensionatiLa Giunta nazionale Anp-Cia esprime insoddisfazione per la Legge di Bilancio e continua il pressingsul Governo, ribadendo le priorità: dall’aumento delle pensioni minime alla riduzione del carico fiscaleNon c’è risposta alle ri-chieste dei pensionatin e l l’ultima Legge di Bilan-cio: nessun aumento dellepensioni minime, margi-nale lo sblocco dell’indi-cizzazione, quattordicesi-ma tuttora non stabilizza-ta. Rimane, anche, invaria-to il carico fiscale sullepensioni, le più tassated’Europa, mentre gli agri-c o l t o r i r e s t a n o f u o r ida l l’Ape social. Così l’A np,l’Associazione nazionalepensionati di Cia-Agricol-tori Italiani, torna sullamanovra del Governo, inoccasione della sua Giun-ta, esprimendo tutta lapropria insoddisfazione.«Va bene aver evitato l’au -mento dell’Iva, che avreb-be provocato l’au m e ntodei prezzi di beni e serviziessenziali per i pensionati -sottolinea l’Anp -. Tuttavia,le politiche sociali sembra-no restare ai margini dellepolitiche dell’Es ecutivo».Per questo, l’Ass ociazionenazionale pensionati diCia ribadisce il proprio im-pegno nel continuare asollecitare azioni e misurededicate, coerentementecon la piattaforma pro-

    grammatica presentataa ll’ultima Assemblea eportata all’attenzione deiprefetti e dei parlamentarisu tutto il territorio nazio-nale, anche con la mani-festazione nazionale del 26novembre davanti la Ca-mera dei Deputati.Il pressing di Anp-Cia pro-seguirà anche nei prossimi

    mesi - questo è il messag-gio della Giunta nazionaled el l’Associazione - conl’obiettivo di sensibilizzarele forze politiche sulle no-stre principali rivendica-zioni e priorità: aumentodelle pensioni minime;stabilizzazione ed esten-sione della quattordicesi-ma; modifica del sistema

    di indicizzazione; riduzio-ne del carico fiscale sullepensioni; Ape social per gliagricoltori; pensione baseper i giovani agricoltori enon; sistema sanitario eservizi socio-sanitari nellearee interne; legge sullanon autosufficienza; leggequadro sull’inve cchia-mento attivo.

    Un’immagine della manifestazione nazionale dell’Anp-Cia del 26 novembre scorso davanti la Camera

    Indennità di disoccupazioneagricola, cosa fare entro il 31 marzoIl 31 marzo scade il termine per presentarela domanda dell’indennità di disoccupa-zione agricola per le giornate di disoccu-pazione relative al 2019.L’indennità spetta ai lavoratori italiani estranieri che nel 2019 abbiano prestato at-tività nel settore agricolo e abbiano versatocontributi per almeno 102 giornate, accre-ditate nel biennio 2018/2019, oppure tuttenel 2019. In quest’ultima ipotesi, l’indennitàspetta se il lavoratore ha almeno una gior-nata di lavoro anche non agricola accre-ditata negli anni precedenti. In caso di con-tribuzione mista, deve prevalere quella agri-cola. Gli stranieri hanno diritto all’indennitàse titolari di permesso di soggiorno nonstagionale, anche se assunti con contratto dilavoro a termine. Con la domanda di di-soccupazione, può essere richiesto, se spet-tante, l’Assegno per il Nucleo Familiare.Per la presentazione telematica della do-

    manda è necessario portare i seguenti do-cumenti: modello SR163 (reperibile sul sitod e l l’Inps o presso i nostri uffici), da portarepreventivamente compilato a cura dellabanca o di Poste Italiane nella parte diinteresse, per l’accredito dell’indennità; fo-tocopia del documento d’identità; copiedelle dichiarazioni dei redditi degli ultimi 2anni; dati anagrafici, codici fiscali ed even-tuali dichiarazioni dei redditi di coniuge efigli; modello SR171 (reperibile sul sitod e l l’Inps o presso i nostri uffici) per i titolaridi altri lavori in proprio (titolari di partitaIva, collaboratori coordinati e continuativi,attività professionali, attività autonome inagr icoltura).Attraverso il Patronato l’interessato potràottenere maggiori informazioni, inoltraregratuitamente la domanda all’Inps e ot-tenere in tempi rapidi la liquidazione diquanto spettante.

    BIENNIO 2021-2022Pensioni, adeguamento

    alla speranza di vitaL’Inps, con la circolare n. 19 del 2020, ha informato chedal 1° gennaio 2021 i requisiti di accesso al pensio-namento, adeguati agli incrementi della speranza divita, non sono ulteriormente incrementati. Nella cir-colare sono riportati i requisiti di accesso alla pensionedi vecchiaia, alla pensione anticipata e alla pensione dianzianità con il sistema delle cosiddette quote, adeguatiagli incrementi della speranza di vita, validi per ilbiennio 2021-2022.Per saperne di più di tutto ciò e di come accedere alla tuafutura pensione, rivolgiti al Patronato Inac: consulentiesperti sapranno fornirti tutte le informazioni del caso.

    Sportelli Inps Da aprile solo su prenotazioneIl 6 febbraio 2020 il direttore regionaleInac Fabrizio Urzia ha preso parte a unariunione dei patronati con la neo di-rettrice dell’Inps Piemonte Emanu elaZ ambataro, la quale ha presentato unanovità importante: l’avvio, anche pressole sedi Inps del Piemonte - come giàavvenuto in altre regioni d’Italia - del“nuovo sistema di prenotazione aglisportelli di linea”. A tal proposito, si an-ticipa che dall’1 aprile 2020 per le pro-vince di Alessandria, Biella, Novara, Ver-bano-Cusio-Ossola e dal 4 maggio 2020per il resto della Regione, l’accesso aglisportelli di sede Inps, per la richiesta di

    informazioni e consulenze, sarà possibilesolo mediante prenotazione di appun-tamenti tramite contact center, app o glisportelli. Sarà sempre possibile rivolgersiagli sportelli, senza prenotazione, per al-cuni servizi cd. “velo ci”, a rilascio im-mediato, come la stampa di documentivari o la richiesta del codice Pin.Resta inteso che non ci saranno, invece,cambiamenti per quanto riguarda i ser-vizi del Patronato e, in generale, il quo-tidiano supporto fornito dai suoi con-sulenti esperti, i quali continueranno amantenere il medesimo canale di co-municazione con l’Ente di Previdenza.

    Intanto, secondo Anp-Cia,sono da considerarsi im-portanti gli interventi a fa-vore del Servizio SanitarioNazionale, dove c’è un in-teressante aumento dellerisorse a disposizione el’abolizione del “super tic-ket ”. Provvedimenti, dun-que, che possono aprireora una fase di maggioreattenzione e tutela del ca-rattere pubblico e univer-salista del tema salute.«Per i pensionati - osserva

    l’Associazione - può signi-ficare una prospettiva nuo-va di potenziamento deiservizi socio-sanitari, so-prattutto nelle aree internee rurali particolarmentevulnerabili al riguardo».Prioritario, infine, l’imp e-gno di Anp-Cia sulle po-litiche di invecchiamentoattivo, per una legge qua-dro nazionale e per solle-citare tutte le Regioni a do-tarsi di un provvedimentolegislativo in merito.

    GENER...AZIONI IN CAMPO

    Ne l l’ambito delle iniziative in prepa-razione dell’evento “Il Paese che Vo-g l ia m o” che la Cia-Agricoltori Italianiterrà a Bologna nel mese di marzo, leAssociazioni di persone dei pensionati,delle donne e dei giovani terranno aPompei una importante tavola rotonda.Si svolgerà il 26 e 27 febbraio 2020,presso la Sala “Marianna De Fusco” delSantuario della Beata Vergine Maria delSanto Rosario.“Gener...Azioni in Campo: il Paese cheVogliamo. Ripensare le forme del pro-durre, dell’organizzare, dell’i nve st ire,d e l l’abitare, del prendersi cura del ter-

    riorio per innovare lo spazio rurale.L’esperienza delle cooperative di co-mu n i t à ” è il tema sul quale ci con-fronteremo per una proposta sulla qua-le chiamare a pronunciarsi e a prenderele relative misure le Istituzioni (Co-muni, Province, Regioni, Governo eParlamento), le forze politiche, i mo-vimenti, le organizzazioni sindacali.Parteciperanno docenti universitari,esperti, economisti, i presidenti na-zionali delle tre associazioni Anp, Don-ne in Campo e Agia. Concluderà i lavoriil presidente nazionale Cia Dino Sca-nav ino.

    IL PAESE CHEVOGLIAMO

    Gener...Azioni in Campo

    Partner

    SAVE

    THE D

    ATE

    POMPEI - Napolimercoledì 26 Febbraio 2020 - ore 14.30

    giovedì 27 Febbraio 2020 - ore 10.00Santuario della Beata Vergine Maria

    del Santo Rosario di PompeiSala “Marianna De Fusco”

    Piazza Bartolo Longo, 1

    Le Cooperative di ComunitàUn nuovo modo di produrre,organizzarsi, investire,abitare e curare il territorio,per innovare lo spazio rurale

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  • Febbraio 2020 CIPA.AT | 9

    Cimice asiatica, pronto il pianodi lancio per la vespa samurai

    La vespa samurai (Trissolcus japonicus)dovrebbe essere lanciata sui territori in-teressati dagli attacchi da parte dellacimice asiatica (Halyomorpha halys) piùo meno a metà giugno 2020.Manca solo la firma sul decreto mi-nisteriale licenziato lo scorso dicembredal ministero dell’Ambiente, assieme alMipaaf, che darà di fatto il via allamoltiplicazione della vespa samurai, matutto il resto è già pronto, i tecnici si sonoportati avanti: pronta la valutazione dirischio, pronto il protocollo di molti-plicazione di T. japonicus, pronta la stra-tegia di lancio, condivisa fra le regioni delNord interessate, pronte soprattutto lecimici asiatiche a sfornare uova cheserviranno a moltiplicare la vespa sa-murai in laboratorio per avere poi gliino culi.«La cimice asiatica impatta pesantemen-te anche sul nostro territorio - spiega ilpresidente di Cia Piemonte G abrieleCa re n i n i - e dopo qualche anno dalla suamassima diffusione è importante che sisviluppi e potenzi la ricerca, perché non èpensabile agire solamente con i trat-tamenti di sintesi. Un’altra annata comequella appena trascorsa e molti frut-ticoltori saranno costretti a estirpare pe-reti, meleti, piantagioni di kiwi, di pesche,di nettarine. La cimice asiatica si statrasformando nel nuovo flagello dell’agr i-coltura del Nord Italia».

    AAA cercasi cimiciasiatiche per allevamento

    La cimice asiatica (Halyomorpha halys),arrivata da pochi anni in Italia, è diventatala maggior avversità per molte colture. Nel2019 ha causato danni per centinaia dimilioni di euro nella sola Italia setten-trionale. Vista la gravità della situazione el’impossibilità di tenerla a freno solo contrattamenti insetticidi, si sta organizzan-do un piano di lotta biologica a livellonazionale, per moltiplicare in laboratorioe poi liberare in natura i nemici naturali diquesta cimice, in particolare Trissolcusjaponicus, meglio conosciuto come “ve -spa samurai”, che ne attacca le uova.Visti i gravi danni arrecati dalla cimiceasiatica su svariate colture negli ultimianni, a livello nazionale è in atto un’ini -ziativa per realizzare interventi di lottabiologica contro Halyomorpha halys tra-mite moltiplicazione in laboratorio e suc-cessivo rilascio del parassitoide oofagoTrissolcus japonicus.Per riprodurre in gran numero questi in-setti utili in laboratorio, servono molteuova della cimice asiatica per cui è in-

    dispensabile avere a disposizione mi-gliaia di adulti, maschi e femmine, datenere in allevamento per la produzionedelle uova.Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Fo-restali e Alimentari dell’Università di To-rino e il Settore Fitosanitario di RegionePiemonte richiedono pertanto la colla-borazione della popolazione per racco-gliere quantità elevate di cimici asiatiche(le altre specie, come la cimice verdeNezara viridula, non servono!) nei mesi digennaio, febbraio e marzo.Chi trovasse adulti della cimice, che pas-sano l’inverno in ambienti riparati (man-sarde, sottotetti, cassonetti delle tappa-relle, ecc.), può inviare una segnalazionea: mail [email protected] -tel. 011 6708535.Il numero minimo per le segnalazioni è dialmeno una cinquantina di adulti. A se-guito della segnalazione si procederà aprendere contatti per organizzare un so-pralluogo volto alla raccolta degli esem-plar i.

    AL 4 MARZO 2020Prorogata scadenza bandiper sviluppo aree forestaliCon Determinazione Dirigenziale n. 15 del 22gennaio 2020 il Settore Foreste ha prorogato itermini per la presentazione delle domande disostegno delle Operazioni del Psr 2014-2020:• 8.3.1 - Prevenzione dei danni alle foreste daincendi, calamità naturali ed eventi catastro-fici;• 8.4.1 - Ripristino dei danni alle foreste daincendi, calamità naturali ed eventi catastro-fici;• 8.5.1 - Investimenti per accrescere resilienzae pregio ambientale degli ecosistemi forestali.La nuova scadenza è fissata alle ore 12 delgiorno 04 marzo 2020, le domande dovrannoessere trasmesse utilizzando esclusivamente ilSistema Informativo agricolo piemontese( Siap ) .

    OPERAZIONE 16.4.1Contributi per creazione di filiere corte,marcati locali e attività promozionali

    Sono 31 le associazioni e lesocietà agricole e agroalimen-tari sul territorio piemonteseche riceveranno dalla RegionePiemonte i 3 milioni di eurostanziati dall’Op erazione16.4.1 del Psr 2014/2020, de-

    dicata alla creazione di filierecorte, mercati locali e attivitàp ro m oz i o na l i .I settori interessati da tale ban-do sono il vitivinicolo, l’or to-frutticolo, il cerealicolo, lo zoo-tecnico e il lattiero-caseario.

    OPERAZIONE 4.4.1Graduatoria per gli elementinaturaliformi dell’ag ro si ste maE’ stata approvata, da parte della Regione Pie-monte, la graduatoria delle domande relative alsecondo bando dell’Operazione 4.4.1 che finanziagli investimenti non produttivi quali siepi, filari,aree umide, strutture per la fauna selvatica e per lafruizione pubblica di aree protette.La dotazione finanziaria, incrementata a1.658.000 euro, con l’impiego di economie de-rivanti dal primo bando e da risorse non utilizzatedel Psr, ha permesso di finanziare 27 delle 36domande risultate ammissibili dalla pre-istrut-tor ia.I titolari delle domande ammesse, avranno lafacoltà di presentare i progetti definitivi o ese-cutivi degli interventi e la relativa documen-tazione entro 45 giorni dalla ricezione dell’e si todelle rispettive istanze.

    Misura 2.1: Accreditamento per i prestatori di servizi di consulenzae per il finanziamento di progetti di consulenza aziendale agricolaCon Determina Dirigenziale del28 gennaio 2020, la Regione Pie-monte ha emanato il bando voltoa l l’accreditamento per i presta-toti di servizi di consulenza e peril finanziamento di progetti diconsulenza aziendale agricola.I beneficiari, una volta conclu-sasi l’istruttoria delle domandedi accreditamento, potrannoerogare servizi di consulenza alleaziende agricole, ai giovani agri-coltori e alle aziende forestali inbase ai seguenti ambiti stabilitidal bando:a) Obbligo a livello di azienda peri criteri di gestione obbligatori edalle norme per il mantenimento

    del terreno in buone condizioniagronomiche ed ambientali.b) Pratiche agricole beneficheper il clima e l’a mb i e nte.c) Misure volte all’ammo derna-mento aziendale, al persegui-mento della competitività, all’in-tegrazione della filiera, compre-so lo sviluppo di filiere corte,a l l’innovazione e all’or ienta-mento al mercato, nonché allapromozione dell’imprenditor ia-lità.d) Misure volte alla tutela dellea c q u e.e) Misure volte all’impiego di fi-tofar maci.f ) Norme sulla sicurezza sul la-

    voro e norme di sicurezza con-nesse alla azienda agricola.g) Misure rivolte al benessere ealla biodiversità animale.h) Profili sanitari delle pratichezoote cniche.L’azienda potrà scegliere se av-valersi di una consulenza di base,specialistica o specialistica per lariconversione aziendale.La consulenza di base è rivoltaalle aziende il cui imprenditore ècompetente, ma necessita diconsigli, migliorie o aggiusta-m e nt i .La consulenza specialistica è ri-volta all’impresa in relazionea l l’adozione di una tecnica, stru-

    mento di gestione mai utilizzatada l l’azienda all’interno di unprocesso produttivo consueto.Il servizio di consulenza specia-listica per la conversione azien-dale, è rivolto alle imprese cheintendano introdurre processoproduttivo e/o un servizio nuovoe mai utilizzato.Il bando prevede la concessionedi un contributo in conto capi-tale pari all’80% della spesa am-messa, che verrà direttamenteerogato al prestatore della con-sulenza. Il restante 20% sarà acarico della azienda agricola of o re st a l e.Il contributo massimo concedi-

    bile è pari a 1.500 per consu-lenza, corrispondente a una spe-sa ammissibile massima di 1.875euro. Nel caso l’impresa richiedauna seconda consulenza, nel pe-riodo di attività previsto, l’im-porto complessivo di contributoerogabile per le due consulenzenon potrà essere superiore a2.000 euro, a fronte di una spesaammissibile massima di 2.500e u ro.L’attività di consulenza dovran-no essere svolte successivamen-te alla data di definitiva ammis-sione al finanziamento del pro-getto e dovranno concludersi en-tro il 30 dicembre 2022.

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  • Febbraio 202010 | FISCO & LEGISLAZIONE

    Credito d’imposta per investimenti in benistrumentali: nuovi beneficiari e qualche limitePer gli investimenti in beni stru-mentali effettuati dal 1° gennaio2020 è in vigore il nuovo creditod’imposta che ha sostituito super eiperammor tamento.La disciplina del nuovo bonus,dettata dai commi 184-197 dellaLegge di Bilancio 2020, ricalcaquella delle precedenti agevola-zioni, ma con alcune sostanzialidiversità. Ed è proprio a questepeculiarità che bisogna porre par-ticolare attenzione per applicarecorrettamente l’attuale agevola-z i o n e.

    Nuovi beneficiariAlcune significative differenze trail nuovo credito d’imposta e su-per/iperammortamento si riscon-trano sotto il profilo soggettivo.Il nuovo bonus, infatti, è fruibileanche da soggetti in perdita e inregime forfettario, esclusi invecedal super/iperammortamento.Secondo le stime del Ministerodello Sviluppo Economico, la tra-sformazione del super e iperam-mortamento nel nuovo creditod’imposta genererà un significa-tivo allargamento della platea deipotenziali beneficiari (fino al 40%in più), con un marcato aumentodel numero delle Pmi.In particolare, secondo quanto di-sposto dal comma 186 dell’ar ticolo1 della Legge di Bilancio 2020, ilcredito d’imposta si applica a tuttele imprese residenti nel territoriodello Stato, incluse le stabili or-ganizzazioni di soggetti non re-sidenti. Non è rilevante la formagiuridica, il settore economico diappartenenza, la dimensione e ilregime fiscale di determinazionedel reddito.Il comma 186 non pone alcunacondizione riguardante la data diinizio dell’attività d’impresa: si ri-tiene pertanto che l’accesso al be-neficio sia consentito anche ai sog-getti “neo costituiti”, cioè che sicostituiscono nel 2020.Stando ai chiarimenti fornitida l l’Agenzia delle Entrate in re-lazione a precedenti agevolazioni,si ritiene che possano beneficiaredel nuovo credito d’imposta anchegli enti non commerciali con ri-ferimento all’attività commercialeeventualmente esercitata.Ai sensi del comma 194, il creditod’imposta, come il super ammor-tamento, spetta anche agli eser-centi arti e professioni per gli in-vestimenti in beni strumentali ma-teriali non Industria 4.0. Ripren-dendo i chiarimenti fornitida ll’Agenzia delle Entrate nellacircolare n. 4/E/2017, si tratta deicontribuenti che esercitano le at-tività di lavoro autonomo, anche sesvolte in forma associata, ai sensid el l’articolo 53, comma 1, delTu i r.

    Soggetti esclusiAltro aspetto peculiare del nuovocredito d’imposta riguarda i sog-getti esclusi. Il comma 186 spe-cifica che il beneficio non spetta:• alle imprese in stato di liqui-dazione volontaria, fallimento, li-quidazione coatta amministrativa,concordato preventivo senza con-tinuità aziendale, altra proceduraconcorsuale prevista dal regio de-creto n. 267/1942, dal codice di cui

    al D.Lgs. n. 14/2019, o da altre leggispeciali o che abbiano in corso unprocedimento per la dichiarazionedi una di tali situazioni;• alle imprese destinatarie di san-zioni interdittive ai sensi dell’ar -ticolo 9, comma 2, del D.Lgs. n.231/2001.È inoltre previsto che, per le im-prese ammesse al credito d’im -posta, la fruizione del beneficiospettante è comunque subordina-ta alla condizione del rispetto dellenormative sulla sicurezza nei luo-ghi di lavoro applicabili in ciascunsettore e al corretto adempimentodegli obblighi di versamento deicontributi previdenziali e assisten-ziali a favore dei lavoratori.

    Investimenti agevolabiliPer quanto riguarda l’ambito og-gettivo del nuovo beneficio, sem-pre ai sensi del comma 186, il cre-dito d’imposta spetta in relazioneagli investimenti in beni materialinuovi strumentali all’es erciziod’i mp re sa.In particolare, rientrano nell’am -bito di applicazione sia i beni ma-teriali nuovi strumentali Industria4.0, di cui all’allegato A annessoalla Legge di Bilancio 2017, sia ibeni materiali strumentali sempli-ci non Industria 4.0, come adesempio: macchinari, impianti, at-trezzature, arredamento, apparec-chiature informatiche (pc, tablet,e cc.).Sono inoltre agevolabili gli inve-stimenti in beni immateriali nuovistrumentali all’esercizio d’i mp re sadi cui all’allegato B annesso allaLegge di Bilancio 2017, come in-tegrato dall’articolo 1, comma 32,della Legge di Bilancio 2018.Si tratta, in sostanza, dei beni am-missibili al super/iperammorta-mento e alla maggiorazione del40% per gli investimenti imma-ter iali.Sotto il profilo temporale, il com-ma 185 prevede che il credito d’im -posta spetta per gli investimentieffettuati a decorrere dal 1° gen-naio 2020 e fino al 31 dicembre2020, ovvero entro il 30 giugno2021 a condizione che entro la datadel 31 dicembre 2020 il relativoordine risulti accettato dal ven-ditore e sia avvenuto il pagamentodi acconti in misura almeno pari al20% del costo di acquisizione.

    In base ai chiarimenti forniti nellacircolare n. 4/E/2017, sia per leimprese che per i lavoratori au-tonomi, l’imputazione degli inve-stimenti segue le regole generalidella competenza previste dall’ar -ticolo 109, commi 1 e 2, del Tuir.

    Te r r i t o r i a l i t àUn aspetto caratterizzante il nuovocredito d’imposta è il vincolo didestinazione dei beni oggetto diinvestimento alle strutture produt-tive ubicate nel territorio dello Sta-to. Pertanto, condizione necessa-ria affinché l’investimento sia age-volabile è che i beni siano destinatia strutture aziendali situate nel ter-ritorio nazionale.Tale condizione di territorialità inprecedenza era prevista invece so-lo per l’iperammortamento manon per il super ammortamento.

    Investimenti esclusiIl nuovo credito d’imposta si dif-ferenzia dal super e iperammor-tamento anche per quanto riguar-da i beni esclusi dagli investimenti.Come per le precedenti agevola-zioni, il nuovo bonus non spettaper i beni per i quali il D.M. 31dicembre 1988 prevede coefficien-ti di ammortamento inferiori al6,5%, per i fabbricati e le costru-zioni, nonché per i beni di cuia l l’allegato 3 annesso alla Legge diStabilità 2016.Restano esclusi dal credito d’im -posta anche i veicoli e gli altri mez-zi di trasporto di cui all'articolo164, comma 1, del Tuir. Al riguar-do, si ritiene che possano essereestese anche al nuovo beneficio leindicazioni fornite dall’Ag enziadelle Entrate per il super ammor-tamento 2018, secondo cui sonoagevolabili tutti gli altri autoveicoliindividuati dall’articolo 54, com-ma 1, del D.Lgs. n. 285/1992 chenon sono espressamente richia-mati dall’art. 164 del Tuir, qualiautobus, trattori stradali, autoar-ticolati e autosnodati, autotreni,autoveicoli per trasporto specifico,autoveicoli per uso speciale, mezzidi opera.Un ’assoluta novità rispetto al su-per/iperammortamento è invecel’esclusione dall’ambito applicati-vo del nuovo credito d’imposta deibeni gratuitamente devolvibili del-le imprese operanti in concessione

    e a tariffa nei settori dell’e n e rg ia,d e l l’acqua, dei trasporti, delle in-frastrutture, delle poste, delle te-lecomunicazioni, della raccolta edepurazione delle acque di scaricoe della raccolta e smaltimento deir ifiuti.

    Misura del nuovo bonusNotevoli differenze tra il nuovocredito di imposta e il super/ipe-rammortamento si rilevano con ri-ferimento ai limiti degli investi-menti agevolabili.La misura del nuovo bonus varia aseconda delle diverse tipologie dibeni agevolabili e prevede tettimassimi di investimenti agevola-bili molto più bassi rispetto alleprecedenti agevolazioni.In particolare, per gli investimentiaventi a oggetto beni Industria 4.0,ricompresi nell’allegato A annessoalla Legge di Bilancio 2017, sonopreviste due aliquote, con tettomassimo di investimenti agevola-bili pari a 10 milioni di euro (controi 20 milioni di euro per l’iperam -mortamento 2019). Nel dettaglio, ilcredito d’imposta è riconosciutonella misura del:• 40% del costo, per la quota diinvestimenti fino a 2,5 milioni die u ro ;• 20% del costo, per la quota diinvestimenti oltre i 2,5 milioni dieuro, e fino al limite massimo dicosti complessivamente ammissi-bili pari a 10 milioni di euro.Per gli investimenti aventi ad og-getto beni ricompresi nell’alle gatoB annesso alla Legge di Bilancio2017, come integrato dall’ar ticolo1, comma 32, della Legge di Bi-lancio 2018, il credito d’imposta èriconosciuto nella misura del 15%del costo, nel limite massimo dicosti ammissibili pari a 700.000euro (la precedente maggiorazio-ne del 40% per gli investimentiimmateriali non prevedeva invecenessun limite di investimento). Intal caso, si considerano agevolabilianche le spese per servizi soste-nute in relazione all’utilizzo deibeni di cui al predetto allegato Bmediante soluzioni di cloud com-puting, per la quota imputabile percompetenza. A differenza dellanormativa precedente, nuovo be-neficio è ora “s ga n c iato” dagli in-vestimenti in beni materiali Indu-stria 4.0.Infine, per gli investimenti aventi aoggetto beni materiali non Indu-stria 4.0, il credito d’imposta è ri-conosciuto nella misura del 6% delcosto, nel limite massimo di costiammissibili pari a 2 milioni di euro(contro i 2,5 milioni di euro delsuper ammortamento 2019).

    Obblighi documentaliAltre novità del nuovo credito diimposta rispetto alle precedentiagevolazioni riguardano gli onerido cumentali.Viene innanzitutto introdotto l’ob -bligo di indicare nelle fatture enegli altri documenti relativia l l’acquisizione dei beni agevolatiil riferimento normativo del cre-dito d’imp osta.Cambia anche la natura della pe-rizia da produrre nel caso di in-vestimenti in beni materiali e im-materiali Industria 4.0.Mentre ai fini della fruizione

    d el l’iperammortamento e dellamaggiorazione del 40% per i beniimmateriali, per i beni di costounitario maggiore di 500.000 euro,è necessaria una perizia tecnicagiurata, per il nuovo credito di im-posta è sufficiente una perizia tec-nica semplice (resta la possibilitàdi produrre un attestato di con-formità rilasciato da un ente dicertificazione accreditato). L’ob -bligo però scatta per i beni di costounitario superiore a 300.000 euro.Per i beni sotto tale soglia, comeprevisto per le precedenti agevo-lazioni, l’onere documentale puòessere adempiuto attraverso unadichiarazione resa dal legale rap-presentante dell’i mp re sa.

    Cause di restituzioneUlteriore aspetto qualificante ilnuovo credito d’imposta riguardagli effetti derivanti dalla cessione odelocalizzazione del bene.Per il super ammortamento, comechiarito dall’Agenzia delle Entrate,nel caso di cessione del bene age-volato le quote di maggiorazionededotte non sono oggetto di “re -stitu zione” da parte del soggettoce dente.Il meccanismo di recapture è in-vece previsto nel caso di iperam-mortamento, che si attiva qualora,nel corso del periodo di fruizionedella maggiorazione, i beni age-volati siano ceduti a titolo onerosoo destinati a strutture produttivesituate all’estero, anche se appar-tenenti alla stessa impresa.Ai sensi dell’articolo 1, commi 35 e36, della Legge di Bilancio 2018, lafruizione delle residue quote delbeneficio, però, non viene menon e l l’ipotesi in cui il bene iper am-mortizzabile ceduto venga sosti-tuito da un altro bene dalle ca-ratteristiche uguali o superiori enel caso in cui il costo di acqui-sizione dell’investimento sostitu-tivo sia inferiore al costo di ac-quisizione del bene sostituito, lafruizione del beneficio prosegueper le quote residue fino a con-correnza del costo del nuovo in-ve st i m e nto.Con riferimento al nuovo creditod’imposta, invece, la restituzionedel beneficio fruito è prevista pertutte le tipologie di beni.Il comma 193, infatti, prevede che,se entro il 31 dicembre del se-condo anno successivo a quello dieffettuazione dell’investimento, ibeni agevolati sono ceduti a titolooneroso o sono destinati a strut-ture produttive ubicate all’e ste ro,anche se appartenenti allo stessosoggetto, il beneficio è corrispon-dentemente ridotto escludendoda l l’originaria base di calcolo ilrelativo costo.La revoca comporta l’obbligo direstituire il credito d’imposta in-debitamente utilizzato, senza ap-plicazione di sanzioni e interessi.Tale recupero, tuttavia, non scattan e l l’ipotesi in cui il bene cedutovenga sostituito da un altro benedalle caratteristiche uguali o su-periori: come espressamente pre-visto al comma 193, si applicano,in quanto compatibili, le suddettedisposizioni in materia di investi-menti sostitutivi contenute nell’ar -ticolo 1, commi 35 e 36, della Leggedi Bilancio 2018.

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  • Febbraio 2020 FISCO & LEGISLAZIONE | 11

    Corrispettivi telematici: regolarizzazionesenza sanzioni fino al 30 aprile 2020Le sanzioni previste per la man-cata trasmissione telematica deicorrispettivi saranno applicate so-lo in caso di trasmissione telema-tica, riferita al secondo semestredel 2019, successiva al termineprevisto per la presentazione delladichiarazione Iva (30 aprile 2020),ovvero omessa dopo tale data:questo è l’importante chiarimentofornito dall’Agenzia delle entratecon la risoluzione 6/E/2020, pub-blicata ieri, 10 febbraio.Più precisamente, con la risolu-zione in esame l’Agenzia delle En-trate si è concentrata sulla correttaapplicazione dell’articolo 2, com-ma 6 ter, D.Lgs. 127/2015, in forzadel quale, nel primo semestre divigenza dell’obbligo di trasmissio-ne telematica dei corrispettivi «lesanzioni previste dal comma 6 nonsi applicano in caso di trasmis-sione telematica dei dati relativi aicorrispettivi giornalieri entro ilmese successivo a quello di ef-fettuazione dell’operazione, fermirestando i termini di liquidazioned e l l’imposta sul valore aggiunto».La citata disposizione ha infattisollevato dubbi con riferimentoa l l’applicabilità delle sanzioni neiconfronti dei contribuenti, che,durante il primo semestre di vi-genza dell’obbligo, hanno adotta-to forme diverse di documenta-zione dei corrispettivi (vengono, atal fine, citati i casi dei contribuentiche hanno emesso fatture in luogodella memorizzazione e trasmis-

    sione dei corrispettivi ovvero, nellemore di dotarsi di registratore te-lematico per l’effettuazione di taleadempimento, hanno emessoscontrini o ricevute fiscali secondola precedente normativa).Sul punto, invero, era già inter-venuta la circolare 15/E/2019, laquale aveva precisato che i con-tribuenti interessati, ancora prividel registratore telematico, posso-no trasmettere i dati dei corrispet-tivi giornalieri entro il mese suc-cessivo a quello di effettuazioned e l l’op erazione.Più precisamente, i contribuentitenuti alla memorizzazione e tra-smissione telematica dei corri-spettivi giornalieri, privi di regi-stratore telematico nel primo se-

    mestre di vigenza dell’obblig o,possono, fino al momento di di-sponibilità del registratore telema-tico, porre in essere i seguentia d e mp i m e nt i :• certificare i corrispettivi per mez-zo di scontrini e ricevute fiscali;• inviare i relativi dati entro l’ul -timo giorno del mese successivo aquello di effettuazione dell’ope -raz i o n e ;• liquidare correttamente e tem-pestivamente le imposte.Non sussiste invece l’obbligo me-morizzazione elettronica e tra-smissione telematica dei corri-sp ettivi:• se le operazioni sono state do-cumentate con fattura,• se le attività ricadono in una delle

    fattispecie di esonero previste dalM. 10.05.2019, come da ultimomodificato dal D.M. 24.12.2019.Nel l’ambito della risoluzione inesame, tra l’altro, l’Agenzia delleentrate non ha mancato di ricor-dare che, nei giorni scorsi, sonostate inviate ai contribuenti convolume d’affari superiore a400.000 euro delle comunicazionivolte a favorire l’a demp imentospontane o.Qualora i contribuenti avessero ri-levato, effettivamente, delle viola-zioni, hanno la possibilità di ri-mediare, beneficiando delle pre-visioni in materia di ravvedimentooperos o.In merito a quest’ultimo puntonon può tuttavia ignorarsi un ri-

    levantissimo chiarimento fornitocon la risoluzione in esame: «Siprecisa che, laddove l’unica omis-sione riscontrabile sia la mancatatrasmissione dei dati relativi adoperazioni effettuate nel primo se-mestre di vigenza dell’obbligo dicui all’articolo 2, comma 1, deld.lgs. n. 127, la violazione, alla lucedi quanto già indicato nella cir-colare n. 15/E del 2019 e di quantodisposto dall’articolo 10 della leg-ge 27 luglio 2000, n. 212 in tema dierrori del contribuente, può essereregolarizzata, senza che siano do-vute sanzioni amministrative, tra-mite l’esecuzione dell’ad e mp i-mento omesso ovvero proceden-do alla trasmissione dei dati nonoltre la scadenza del termine del30 aprile 2020 previsto per la pre-sentazione della dichiarazione Ivarelativa al periodo d’imp osta2019».In considerazione di quanto espo-sto, dunque, le sanzioni indicaten e l l’articolo 2, comma 6, D.Lgs.127/2015 (pari al cento per centod e l l’imposta corrispondentea l l’importo non documentato, conun minimo di 500 euro e chiusuratemporanea dell’esercizio nelleipotesi di quattro distinte viola-zioni in giorni diversi all’interno diun quinquennio) saranno appli-cate solo in caso di trasmissionetelematica dei corrispettivi riferitaal secondo semestre del 2019 suc-cessiva al 30 aprile 2020, ovveroomessa dopo tale data.

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  • Febbraio 202012 | ALES SANDRIA

    Assemblee di Zona: le date, gli incontriCome ogni inizio anno, la Cia organizza gli incontri sul territorio con i propri associati per discuterei principali temi di attualità, le opportunità e gli impegni sindacali portati avanti con le Istituzionin di Genny Notarianni

    Come ogni inizio anno, laCia di Alessandria organiz-za gli incontri con i propriassociati su ogni centro zo-na per discutere i principalitemi di attualità, le oppor-tunità e gli impegni sinda-cali portati avanti con leIstitu zioni.Il calendario delle Assem-blee è così definito: Ales-sandria, lunedì 24 febbraio,ore 9:30 in Camera di Com-mercio (via Vochieri, 58);Ovada, mercoledì 26 feb-braio, ore 9:30 all’Enote caRegionale di Ovada e delMonferrato (via Torino,69); Tortona, giovedì 27febbraio ore 10 alla coo-perativa Volpedo Frutta aMonleale (piazza G. Bruno,1); Novi Ligure, giovedì 27febbraio ore 15 negli ufficizonali Cia (corso Piave, 6);Acqui Terme, venerdì 28febbraio, ore 9:30 a PalazzoRobellini (piazza Levi); Ca-

    sale Monferrato, venerdì 28febbraio, ore 15:00, Parcodel Po (Viale Lungo PoGramsci, 8/10). Il ciclo dii n c o n t r i s a r à c h i u s odal l’Assemblea provincia-le, dal titolo “La provinciache vogliamo”, che si svol-gerà in Camera di Com-mercio alle ore 9:00 di lu-nedì 2 marzo prossimo.

    Il tema portante degli in-contri deriva dal progettonazionale Cia “Il Paese cheVo gliamo”, una proposta diriforma messa a punto dal-la nostra Organizzazionebasato su cinque puntistrategici: dagli interventidi manutenzione delle in-frastrutture alle politiche digoverno del territorio, dal-

    lo sviluppo di filiere a vo-cazione territoriale a nuovisistemi di gestione dellafauna selvatica e alla coe-sione istituzioni-enti localiper il rilancio delle aree in-terne in Europa, su cui in-vestire risorse e costruirepolitiche di sviluppo. Il tut-to è sintetizzato in un do-cumento dedicato che stagirando il Paese, con ilcoinvolgimento di agricol-tori e tanti altri soggetti cheCia ha convocato per