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Utenti all’asta: chi offre di più? LA TECNOLOGIA RENDE SEMPLICE UN’OPERAZIONE IN REALTÀ AVANZATISSIMA: INTERMEDIARE LE SINGOLE IMPRESSION IN TEMPO REALE. SIAMO DI FRONTE A UNA RIVOLUZIONE NEL PLANNING & BUYING ONLINE? NE PARLIAMO CON I FIRST MOVER NEL CAMPO REAL TIME BIDDING 360com |settimanale digitale della comunicazione ANNO III | #36/37 | 8 NOV 2012 3 VISIONI DUCCIO VITALI: DIGITALE, STRADA OBBLIGATA PER L’ITALIA 4 360PRO.UPDATE TUTTI I CAMBI DELLE POLTRONE CHE CONTANO 8 SOLILOQUIO I BIG DATA POSSONO AIUTARE I MARCHI A VENDERE? 10 COMPANY IL RIFERIMENTO PER L’E-SHOPPING: GRUPPO 7PIXEL 22 MOBILE TROPPE APP DA GESTIRE? LA SOLUZIONE È DESKTOPMATE 24 MICROSOFT WINDOWS 8: TANTI “MATTONCINI” PER IL FUTURO 26 SCENARIO LE PREVISIONI AEGIS PER IL 2012 DELLA PUBBLICITÀ IN QUESTO NUMERO 12/18 COVERSTORY 1.800.000 di contatti unici* 9.000.000 di pagine viste* 2.500.000 di visualizzazioni video** Dalle scuole medie agli universitari, ScuolaZoo è il giusto media di riferimento per colpire gli opinion leader del tuo target. *dati Nielsen SiteCensus **dati ScuolaZoo OGNI MESE La scuola più f d’ITALIA La scuola più seguita su FACEBOOK requentata .COM .COM

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Settimanale digitale della Comunicazione

Transcript of 360com 36-37

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Utenti all’asta: chi offre di più?La tecnoLogia rende sempLice un’operazione in reaLtà avanzatissima: intermediare Le singoLe impression in tempo reaLe. siamo di fronte a una rivoLuzione neL pLanning & buying onLine? ne parLiamo con i first mover neL campo

reaL time bidding

360com | settimanale digitale della comunicazione

ANNO III | #36/37 | 8 NOV 2012

3 visioni duccio vitaLi: digitaLe, strada obbLigata per L’itaLia

4 360pro.update tutti i cambi deLLe poLtrone che contano

8 soLiLoquio i big data possono aiutare i marchi a vendere?

10 company iL riferimento per L’e-shopping: gruppo 7pixeL

22 mobiLe troppe app da gestire? La soLuzione è desktopmate

24 microsoft windows 8: tanti “mattoncini” per iL futuro

26 scenario Le previsioni aegis per iL 2012 deLLa pubbLicità

in questo numero

12/18coverstory

1.800.000 di contatti unici*

9.000.000 di pagine viste*

2.500.000 di visualizzazioni video**

Dalle scuole medie agli universitari, ScuolaZoo è il giusto media di riferimento per colpire gli opinion leader del tuo target.

*dati Nielsen SiteCensus **dati ScuolaZoo

OGNI MESELa scuola più fd’ITALIALa scuola più seguita su FACEBOOK

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*dati Nielsen SiteCensus **dati ScuolaZoo

ScuolaZoo.com: l’unica che porta in gita 6.000 studenti.

A�dati a ScuolaZoo per coinvolgere gli opinion leader del target 14-26 anni.Una vacanza sognata da 2.200.000 di studenti su YouTube.

Dall’estate al capodanno, i viaggi evento ScuolaZoo coinvolgono i ragazzi più smart della rete.

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ANNO III | #36/37 | 8 NOV 2012

Direttore responsabile Daniele Bologna

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Coordinamento redazionale Simone Freddi

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Redazione [email protected]

Matteo Vitali, Lorenzo Mosciatti, Sebastiano Zeri, Roberta Simeoni

Progettazione grafica e realizzazione

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TrafficoLicia Guastelluccia

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Diffusione e abbonamenti [email protected]

360com è una pubblicazione di Growing Consulting & Media srl

Sede LegaLe piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano

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Abbonamento a 360comLa testata 360com settimanale è registrata al Tribunale di Milano al 254 del 3 maggio 2010. Growing Consulting & Media Srl è iscritta al R.O.C. con il numero 16331.© tutti gli articoli hanno riproduzione riservata.

Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza Giuseppe Grandi 24, 20135 Milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

Incrementare le esportazioni del 40%. Questo è l’obiettivo che l’Italia si deve porre per riallineare la propria competi-

tività internazionale agli standard europei. Nel supportare la sfida delle aziende ita-liane ad abbattere i confini nazionali e ad aprirsi a nuovi mercati, il digitale si candi-da nel ruolo di protagonista. Recenti studi di mercato dimostrano che le aziende con una presenza rilevante sui canali interatti-vi crescono il doppio in termini di fatturato e sono tre volte più competitive sul pano-rama internazionale rispetto alle azien-de che non presidiano il canale online. Il digitale, infatti, permette alle società di rafforzare la relazione con i propri clien-ti e di migliorarne la customer experien-ce, seguendoli lungo tutto il processo de-cisionale di acquisto, attraverso l’utilizzo dei canali di comunicazione, vendita, so-cial media e mobile.Come mai dunque le aziende italiane non utilizzano il digitale come strumento stra-tegico? Due sono le principali motivazioni. La prima è l’erronea convinzione che l’im-patto del digitale sul fatturato sia limita-to alle sole vendite e-commerce. Secondo uno studio di Altagamma sul settore moda e lusso, solo il 3% delle vendite è realizzato online, ma il 30% delle vendite offline sono generate da attività digitali. I consumatori, infatti, tendono a informarsi e a ricercare la maggiore convenienza sui diversi cana-li. Un’azienda poco presente sul digitale ri-

schia quindi di perdere di competitività an-che nel business tradizionale.Il secondo tema riguarda il digital divide di competenze sia dal lato della domanda, sia da quello dell’offerta. Nelle organizza-zioni vi è oggi una forte divisione top-down per la quale le competenze tecnologiche si concentrano nelle posizioni basse della pi-ramide, mentre sono limitate a livello top management. Dal lato della domanda, in-vece, vi sono una miriade di piccole agen-zie digitali fortemente specializzate, ma con poche conoscenze di business. Per superare queste barriere, la ricetta è una sola: il digitale deve diventare una priorità nelle agende del top management. Le iniziative digitali devono essere piena-mente integrate all’interno della strate-gia aziendale senza essere isolate dal ca-nale tradizionale. Al fine di accompagnare le aziende in questo percorso, gli operatori digitali devono evolvere unendo alle com-petenze tecnologiche quelle di business per porsi come punto di riferimento auto-revole per imprenditori e ceo. Quanto può valere tutto questo? Come puro esercizio teorico, se grazie ad un cor-retto uso del digitalele aziende italiane ri-uscissero ad esportare almeno al livello della media europea, questo significhe-rebbe un aumento di circa 150 miliardi di euro di Pil, pressappoco il 10% di questo.Sicuramente una sfida che vale la pena in-traprendere!

visionidi ducciO vitaLi a.d. di aLkemy

Duccio Vitali43 annI, LauReaTO In InGeGneRIa, MaSTeR In buSIneSS aDMInISTRaTIOn, DuCCIO VITaLI VanTa 4 annI DI aTTIVITà COMe GeneRaL ManaGeR neL SeTTORe DIGITaL eD OLTRe DIeCI annI DI eSpeRIenza COMe paRTneR In baIn & COMpany In ITaLIa, STaTI unITI e MeDIO ORIenTe, aLL’InTeRnO DeLLa pRaCTICe TeLeCOM, MeDIa & TeChnOLOGy. InSIeMe a RICCaRDO LORenzInI ha fOnDaTO aLkeMy, IL pRIMO DIGITaL enabLeR DeL nOSTRO paeSe

Pubblicità e iniziative speciali Vania Camillozzi

[email protected] tel. +39.02.53598326

mob. +39.3355653522

Debutta a Firenze la prima edizione dell’A-Day, un appunta-mento interamente dedicato al Content Display Advertising. L’evento, che si terrà mercoledì 14 novembre dalle 10:00 alle 18:00 nella sala conferenze Dada (piazza Annigoni 9/A), mira a fare il punto sulle tendenze del settore del digital ad-vertising e sulle prospettive di sviluppo di un mercato in co-stante evoluzione tecnologica. La conferenza è ad ingresso gratuito ed è divisa in due parti. Al mattino è prevista una sessione plenaria riservata agli invitati e ai media, coordi-nata dal giornalista Enrico Pagliarini di Radio24. All’aper-tura di ComScore seguiranno dibattiti sui temi “Il Content Display Advertising nel mercato web adv in continua evolu-zione” con interventi di Dada, GroupM, Isobar Communica-tions, Libero Adv e NextMediaWeb, e “La qualità del Content Display Advertising: controllo editoriale, giusto posiziona-mento e ottimizzazione traffico” con interventi di Banzai Media, H-Art, Maxus Italy,Pubmatic, Rcs Media Group, Sim-ply Advertising) e due editori. Il pomeriggio, coordinato da Layla Pavone (managing director Isobar Communications) sarà invece dedicato a due workshop interattivi con il pub-blico. Tra i temi di cui si parlerà “Come convivono Content Display e Display Adv: soluzioni tecnologiche a supporto di centri media ed editori” e “Le diverse tipologie di web adver-tising: affiliazione, total audience, real-time bidding, retar-geting a confronto con il Content Display Advertising tradi-zionale”, con interventi da parte dei protagonisti del mondo di editoria, agenzie e tecnologia tra cui A.Manzoni&C., Cri-teo, Google, iProspect, Libero Adv, Simply Advertising, Tra-dedoubler, Turn, e Spe (Gruppo Monrif),Vnc Italy, Webora-

ma e Xaxis, piccoli e medi editori ed i forum AlVerde e Monetizzando.

14 novembre, firenze @ dadaspazio a... a-day

day itaLia: sviLuppo!a-day advertising

per saperne di più

anaLiSi Di un SettoRe ALLA SCoPERTA DEL FUTURo

DEL DISPLAy ADV CoN DADA www.a-day.it

digitaLe: strada obbLigata per L’itaLia

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ANNO III | #36/37 | 8 NOV 2012

RealtimeadvertisingLa nuova era della comunicazione digitale

Simple Agency S.r.l.Via Solari 11, 20144 Milano, Italia

[email protected]+39 02 36705170

© Riproduzione vietata.Tutti i diritti sono riservati.

360pro.updateprofessionisti, carriere, incarichi

network4w marketpLaceIl network italiano 4w MarketPlace arricchisce la propria struttura di ver-tice con Paola Sersale, nominata head of sales. La carriera della manager nel digitale inizia nel 1998 in Clickit Internet Adverti-sing come sales manager. Continua la sua esperienza in Libero.it come respon-sabile dello sviluppo del-la rete di vendita indiretta, approdando poi in Secon-damano.it dove diventa sales marketing manager. Negli ultimi due anni ha collaborato all’interno del reparto Digital de Il Se-colo XIX per poi approda-re, oggi, in 4w MarketPlae per dedicarsi alla gestione dei clien-ti e allo svilup-po del b u s i -ness.

direct marketingmaiLup

softwareadobe

Mailup ha annunciato la nomina di Marco Massa-ra a direttore marketing. Classe 1977, nel corso della sua carriera profes-sionale Massara ha rico-perto in Businessfinder il ruolo di web marketing manager prima, e di diret-tore delle divisioni Search Marketing e Social Marke-ting poi. Il manager è inol-tre docente universitario, formatore al Master Iulm “Social Media Marketing & Web Communication”, articolista nella sezione Tech&Web de ilGiornale.

it e co-autore del libro “Social Media Marke-ting” (Editrice Hoepli, 2011).

adobe Systems incorpo-rated ha annunciato la nomina di Mark Zablan a presidente della società per le operazioni nell’area emea. Zablan riporterà alla divisione Worldwide Field operations di Ado-be che fa capo al svp Matt Thompson. Il manager ap-proda in Adobe Emea dopo un’esperienza in Experian nel ruolo di managing di-rector of Marketing Ser-vices per l’Europa e dopo aver diretto tale attività nel Nord America. La sua no-mina giunge in un momen-to favorevole per la socie-tà, che sta accelerando lo sviluppo della propria atti-vità di Digital Marketing.

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Simple Agency S.r.l.ViA SolAri 11, 20144 milAno, [email protected]+39 02 36705170

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campagneCon Chanel n.5 ogni donna è eletta Musa di Brad PittBrad Pitt che fa capolino da un manifesto o dal-lo schermo della tv o anche di un pc è sempre un bel vedere, per le donne di tutto il mondo. E anche se qualcuno ha posto l’accento su una supposta incongruenza della sua presenza mediatica per promuovere Chanel n.5, fragranza femminile per eccellenza, la scelta unconventional che la mai-son ha deciso di attuare si sta rivelando efficace. Sì, perché, in realtà, non è l’eccezionale testimo-

nial il vero protagonista della campa-gna, ma il gioco della seduzione tra un uomo, una donna e... il suo pro-fumo. Se poi il maschio in questio-ne - che nello spot diretto da Joe Wright pronuncia parole come “Il mio destino. La mia fortuna” - è un’icona sexy sedotta dal profu-mo con la “P” maiuscola, l’obiet-

tivo è raggiunto: quale don-na non vorrebbe essere la Musa di Brad?

marketplace

Gli ultimi mesi sono stati forieri di cambia-menti per Linkedin: il social network dedi-cato allo sviluppo dei contatti in ambito la-vorativo ha introdotto grandi novità tra cui i video ads, che aiuteranno gli inserzioni-sti nello sviluppo dell’advertising online e il restyling delle pagine profilo, fondamenta-

le per aziende e iscritti alla ricerca di nuove opportunità.I video sono sempre più importanti nelle meccaniche dell’advertising online e Linkedin non si è fatta scappare l’opportunità di integrare il pro-prio servizio con questa nuova possibilità: dal 23 ottobre infatti è possi-bile per gli inserzionisti acquistare video ads da pubblicare sul sito. I video appaiono nel classico formato 300x250: gli utenti interessati possono visualizzare i 30” di pubblicità e, a filmato concluso, visitare il sito o la pagina prestabilita con un semplice click.Con l’interfaccia self-service di Linkedin Ads le società hanno il mas-simo controllo delle proprie video-inserzioni: è infatti possibile de-cidere se utilizzare il pay per view o il pay per click, gestendo in au-tonomia costi e tempistiche dei propri annunci. Inoltre è possibile sincronizzare gli ads con youTube: in questo modo tutte le visualizza-zioni del video verranno calcolate con youTube Analytics, permetten-do un’integrazione tra i dati statistici tratti dai due siti.Questa nuova risorsa si affianca alle altre novità lanciate da Linke-din negli ultimi tempi: da alcuni mesi infatti la società di Palo Alto è in fermento, impegnata in un’opera di modernizzazione cominciata il 28 agosto con l’apertura di LinkedIn Ads in italiano e in altre 16 lingue.I cambiamenti più importanti sono sicuramente legati al restyling che hanno subito i profili aziendali e privati degli utenti: oltre ai cambia-menti grafici le pagine risultano molto più funzionali, aiutando così gli iscritti a cercare più semplicemente informazioni e a creare reti rela-zionali più durature con gli oltre 175 milioni di utenti del network.

con i nuovi profiLi e i video-ads, iL sociaL network deL mondo deL Lavoro oggi ha una marcia in più

di mauriziO mazzanti direttOre creativO eSecutivO di e3

sociaL snackspunti dai media sociaLi

Se volete rispondermi o condividere feedback e spunti mi trovate in rete o direttamente a: [email protected]!

Linkedin guarda aL futurodeL work networking

“four more years”, aLtri quattro anni. con questo “tweet”, corredato da una foto in cui abbraccia La mogLie, iL neo rieLetto presidente americano ha annunciato aL mondo La vittoria eLettoraLe. un “cinguettio” subito divenuto iL più popoLare di tutta La storia di twitter, con ben 350 miLa “retweet” entro i primi sessanta minuti daL suo invio

@barackobama

CDP Federico Brugia regista in esclusiva di Filmmaster Productions

Filmmaster Productions ha fatto centro. La cdp di cui è presidente Giorgio Marino inizia a lavorare con uno dei migliori registi del nostro mercato, Fede-rico Brugia. Il poliedrico e pluripremiato artista visivo diventa regista in esclusiva della sigla milanese, met-tendo a disposizione della casa di produzione la sua esperienza e creatività in una logica multimediale.

federico brugia

brad pitt

sPonsorshiP Balocco scatta in vetta con la Maglia RosaLa maglia rosa cambia pa-drone: scesa di sella dopo 16 anni Estathé, sarà Ba-locco il nuovo sponsor uf-ficiale della casacca più prestigiosa del Giro d’Ita-lia, grazie all’accordo sot-toscritto dalla società di Fossano con Rcs Sport per le edizioni 2013 e 2014 (e opzione per il ter-zo anno). Dopo gli ultimi due campionati come “of-ficial Sponsor” Juventus, dopo la partnership esti-va con Rai per le olimpia-di di Londra 2012 ed il rin-novo in qualità di “official Partner” della sponso-rizzazione Juventus per il campionato 2012/13, Ba-locco rilancia scommet-tendo su uno degli sport più controversi, ma insie-me più amati e popolari, ovvero il ciclismo. «Il Giro - ha commentato l’a.d Al-berto Balocco - non è solo uno dei più grandi eventi sportivi internazionali, ma è anche un pezzo di storia, un abbraccio che avvolge l’Italia intera».

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marketplace

simonaventuradopo un anno suL sateLLite, La popoLare conduttrice è tornata a occuparsi di caLcio suLLa tv in chiaro: è infatti partito su cieLo iL nuovo contenitore domenicaLe “cieLo che goL! - iL caLcio prima di tutti”, nato per sfruttare L’acquisizione dei diritti triennaLi suLLa serie a, strappati aLLa rai

MCDonalD’s Un lancio “moderno” per i McItaly 2012 firmato TBWA\ItaliaGiovani, divertenti, spensierati e allo stesso tempo pro-fessionali: questi i valori che accomunano I Moderni, fi-nalisti di X-Factor 2011, e McDonald’s, di cui il quartetto diventa testimonial. Una collaborazione inaugurata con gli spot firmati TBWA\Italia e dedicati al lancio dei panini McItaly 2012 con Salame di Calabria, Asiago DoP, Provo-lone Valpadana DoP e Speck Alto Adige IGP. Quattro novi-tà che I Moderni giudicheranno in “The Italian Show”, se-rie di 4 commercial dove il gruppo assaggia il panino di turno e lo giudica il “top”. Ma è il pubblico “da casa” ad avere l’ultima parola tramite la pagina Facebook di Mc-Donald’s Italia, dove, votando, si potrà vincere un anno di pranzi gratis e dove è possibile utilizzare un’app per scat-tare foto ispirate ai McItaly 2012. Gli spot sono integrati anche da radiocomunicati e verranno pianificati da omd fino alle feste natalizie. La cdp è The Family.

libero Ok di Anti-trust e AgCom per l’acquisizione di MatrixVia libera delle Autorità Anti-trust e dell’Au-torità per le Garanzie nelle Comunicazio-ni italiana (AgCom) per il perfezionamento dell’acquisizione di Matrix, società control-lata al 100% dal Gruppo Telecom Italia, da parte di Libero, realtà a cui fanno capo il por-tale Libero.it e le attività dell’Internet Servi-ce Provider ITnet. L’operazione, annunciata lo scorso 9 agosto e che include le attività del portale Virgilio, delle concessionarie di pubblicità Niumidia Adv e Iopubblicità e del servizio di informa-zioni 1254, ha comportato per la società controllata da Weather Investments II (“Weather”) e guidata dal ceo Antonio Converti, un esborso pari a 88 milioni di euro. Si inaugura così ufficialmente il primo player italiano del mercato internet.

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In quest’ultimo anno si è parlato molto di “Big Data” e del ruolo che

stanno assumendo nel-le strategie di marca. In-fatti, l’esplosione dei social network e la rapida espan-sione dell’e-commerce han-no introdotto nuove catego-rie di dati non sempre facili da interpretare. Nell’era di-

soliloquioa cura di paOLO paScOLO - direttOre creativO di imiLLe twitter.com/paolopascolorubriche

in tanti si pongono questa domanda. nonostante L’enorme moLe di dati già oggi disponibiLe, i direttori marketing si affidano ancora moLto aLLe Loro antenne piuttosto che aLL’anaLisi. forse perché i numeri sono ancora troppo “freddi”...

reale è, infatti, fondamen-tale; i test si possono fare e costano relativamente poco. Google, Facebook e Linke-din ci hanno abituato a que-sta modalità, con analytics e insights possiamo valu-tare in tempo reale le per-formance di una creatività o di un semplice contenu-to testuale, infine attraver-so software più evoluti pos-siamo incrociare questi dati per averne altri più precisi e consistenti. Con i disposi-tivi mobile alla dimensione del tempo si aggiunge quella dello spazio: possiamo ana-lizzare i comportamenti di un utente mobile riferiti a un punto su una mappa (be-havioral-fencing) e restitui-re in tempo reale (geo-fen-cing) promozioni e coupon tramite un’App. L’analisi dei dati “location-based” deli-nea interessanti nuovi sce-nari ed anche problemati-che legate alla privacy. Con il tempo, i Big Data aumen-teranno in dimensione e complessità: inevitabilmen-te, vinceranno le strategie digitali in grado di esclude-re il “rumore di fondo” e ca-paci di concentrarsi sulla ve-locità dell’interpretazione.

Le marche a vendere di più?i big data aiuteranno gitale ogni nostra azione su

un sito web viene registrata da un cookie, nell’era digita-le ogni ricerca su Google vie-ne tracciata e ogni volta che clicchiamo “Like” su una fan page di Facebook non faccia-mo altro che auto-profilarci. Un’enorme quantità d’infor-mazioni che vanno estrat-te e trasformate in indicato-ri per incrementare il Roi. I rapporti fra marche e con-sumatori si stanno spostan-do sul digitale e l’analisi dei comportamenti di user/fan/follower assume oggi un’im-portanza vitale. La domanda che tutti si pongono è: le stra-tegie digitali dovranno esse-re sempre più data-oriented? E ancora: i sempre più evolu-ti strumenti di analisi sono in grado di restituire dati re-almente utili alla costruzio-ne di una strategia digitale? Sembra proprio di sì, tutta-via i dati spesso sono tanti (o troppi), molto diversi fra loro e spesso - per essere ef-ficaci - necessitano di ana-lisi in tempo reale. Volume, varietà e velocità: questi tre grandi temi sono alla base di ogni strategia data-oriented e devono essere affrontati e risolti singolarmente.

Le ricerche di mercato sono da più di 50 anni alla base di ogni piano marketing. An-cora oggi però, per molti marketer l’intuito è conside-rato il fattore determinante di una strategia di marca. In una recente ricerca di Ceb effettuata su 800 responsa-bili marketing statuniten-si, si evidenzia che i dati sono situati solo al terzo po-sto (dopo i consigli dei col-leghi e quelli degli esperti) come elemento di affidabi-lità per le scelte strategiche aziendali. In un’altra ricerca di eMarketer di giugno 2012 quasi il 20% dei Cmo inter-vistati afferma addirittura di non guardare i dati qua-si per nulla. Questo signifi-ca che siamo ancora lontani da un modello scientifico in cui i dati sono al centro del-le strategie. I direttori mar-keting quindi si affidano ancora molto alle loro an-tenne piuttosto che ai nu-meri. Probabilmente que-sto accade perché i numeri sono ‘freddi’ e la loro inter-pretazione deve essere co-stante (in real time), men-tre spesso le strategie non lo sono. Nel mondo digita-le l’ottimizzazione in tempo

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Nato nel 2002, il gruppo 7Pixel è le-ader in Italia nel

settore della comparazione prezzi e dello shopping on-line. Due i marchi di punta, TrovaPrezzi e ShoppyDoo. Il primo, è un motore di com-parazione prezzi che per-mette il raffronto tra più di 6 milioni di prodotti, proposti da circa duemila negozi onli-ne raggiungibili in modo ra-pido ed efficace. ShoppyDoo è invece un motore di com-parazione prodotti nato nel 2005, la cui mission è aiuta-re il consumatore a orientar-si nella scelta dell’oggetto da acquistare grazie a un’infor-mazione sempre esaustiva e completa, fatta di schede tec-niche, recensioni professio-nali e commenti scritti da-gli utenti. Oltre a questi due brand, 7Pixel è proprietaria di blog verticali come Moda-lab.it, Drezzy.it e, da qualche mese, di MissHobby.com, marketplace per prodotti “fatti a mano” che il gruppo ha intenzione di trasformare nel punto di riferimento as-soluto per l’handmade in Ita-lia. Da qui partiamo con Pao-lo Cereda, co-fondatore di 7Pixel, per tracciare il bilan-

nel quadro della vostra strategia?MissHobby è un progetto sul quale abbiamo deciso di in-vestire per vari motivi, non ultimo le possibili siner-gie con i nostri comparato-ri. Infatti stiamo iniziando ad integrare alcune catego-rie di MissHobby all’interno di TrovaPrezzi e ShoppyDoo. Crediamo ci sia un forte in-teresse per questa nicchia di mercato che, se opportu-namente sostenuta, può ge-nerare numeri decisamen-te interessanti. E proprio i numeri di visite e prodot-ti pubblicati lo dimostrano.

Da maggio ad oggi - anche grazie alle migliorie grafi-che che ci hanno permesso di rendere il sito più veloce e semplice da navigare - ab-biamo avuto un incremento di visitatori dell’80%. Abbia-mo inoltre sviluppato le atti-vità sui social network, lavo-rando su Facebook, Pinterest e Twitter.

Quali obiettivi vi siete posti rispetto al sito appena rilevato?L’obiettivo che ci siamo pre-fissati per MissHobby è quel-lo di far crescere il marketpla-ce e farlo diventare il punto

di riferimento per l’handma-de in Italia. La concorrenza è forte, anche gruppi multina-zionali stanno investendo nel nostro Paese in questo seg-mento, per cui non sarà sem-plice ma siamo certi di avere ottime possibilità di riuscire.

Per quanto riguarda invece i vostri siti storici, trovaPrezzi e ShoppyDoo, ci sono novità da segnalare?Per quanto riguarda Trova-Prezzi e ShoppyDoo ci stiamo muovendo in modo incisivo, introducendo innovazioni di tipo social e integrando nuo-ve feature fortemente orien-tate in questo senso. Inoltre gran parte dei nostri inve-stimenti sono orientati sul mobile. Siamo già presen-ti nel mercato eCommerce con le App di TrovaPrezzi e ShoppyDoo sia per iPhone sia per Android. Con gran-de soddisfazione abbiamo partecipato al lancio del nuo-vo Windows8, per ora con la versione per pc e tablet. Nel-

la nuova piattaforma Micro-soft siamo presenti con l’ap-plicazione TrovaPrezzi. Non è escluso che in futuro possa essere integrata anche quella di ShoppyDoo.

L’e-commerce è in crescita. Dal vostro osservatorio, come sta cambiando l’approccio dei consumatori all’acquisto in rete?Non possiamo che confer-mare il fatto che la fiducia ri-spetto agli acquisti online sta crescendo. Magari come Pae-se Italia non siamo ancora ai livelli di Inghilterra, Germa-nia o Francia, ma credo che il gap si sia ridotto. Sembre-rà banale, ma dai numeri che rileviamo, il fenomeno più evidente è il traffico prove-niente da dispositivi mobili, siano essi smartphone o ta-blet. La crescita è esponen-ziale in termini di visite e credo che ormai non manchi molto anche per gli acquisti. Nel giro di un anno il traffi-co mobile è passato dal 6% al 16,5 per cento.

Voi come presidiate i nuovi device?Il mobile è un settore stra-tegico, da comprendere per poterne sfruttare le poten-zialità ancora nascoste. Ci siamo attivati in questo cam-po diversi mesi fa, presidian-do i mercati principali, iOs e Android. Nei prossimi mesi lanceremo anche una versio-

company

con iL co-founder paoLo cereda, ripercorriamo un’annata caratterizzata da moLti highLight: daLLe nuove feature dei siti storici trovaprezzi e shoppydoo, aLL’acquisizione deL marketpLace deLL’handmade misshobby.com, fino aLL’apertura deLLa nuova sede di binasco, concepita con un occhio di riguardo aLLa dimensione umana

iL pLayer / gruppo 7pixeL, tra i protagonisti neL settore deLLa comparazione prezzi e deLLo shopping onLine

Una leadership costruita... un pixel dopo l’altro!

di SimOne Freddi

cio di una stagione ricca di spunti, dalle reingenerizza-zioni in senso social e mobile di Trovaprezzi e ShoppyDoo, alla partnership editoriale con Windows 8 fino all’aper-tura della nuova sede di Bi-nasco (MI), il cui concept ri-

vela la particolare sensibilità per le risorse umane.

Partiamo dalla recente acquisizione di MissHobby.com. Come rientra questa particolare operazione

un team coeso e VincenteI CInque SOCI Che COMpOnGOnO IL ManaGeMenT DI GRuppO 7pIxeL: In baSSO Da SInISTRa, nICOLa LaMbeRTI, kaRIM RICCaRDI e fabIen RICCaRDI; In aLTO Da SInISTRa eDOaRDO OLIVIeRI e paOLO CeReDa

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www.miSShObby.cOm

company

ne mobile di TrovaPrezzi per iPad e Windows8. Lo sco-po oggi è di offrire il nostro servizio anche in mobilità, dove ha ancora più senso di-sporre di uno strumento per poter risparmiare negli ac-quisti, anche il 10-20%, con-frontando i prezzi online e in negozio, in tempo reale. L’ul-tima feature implementata nell’App di TrovaPrezzi per-mette agli utenti di salvare i prodotti preferiti e di impo-stare un prezzo desiderato; quando i prodotti preferi-ti raggiungono il prezzo im-postato, l’utente viene av-visato tramite una notifica push. Anche questo ambito è in continuo sviluppo e stia-mo già predisponendo nuo-ve funzionalità da integrare nei prossimi mesi.

avete recentemente cambiato sede. a quali esigenze risponde questa operazione?Il cambio di sede rappresen-ta per noi un sogno inseguito da tanto tempo e finalmen-te raggiunto. Abbiamo sem-pre desiderato creare le con-dizioni ottimali di lavoro per tutti coloro che lavorano in 7Pixel, perché in azienda si

trascorre una porzione si-gnificativa della propria vita e ci sentiamo responsabili af-finché avvenga nelle miglio-ri condizioni. Nei nuovi uffi-ci abbiamo cercato di creare un luogo piacevole, a misura d’uomo, immerso nella na-tura, con servizi messi a di-sposizione anche per attività extra lavorative e di socializ-zazione, oltre a spazi pensati per i figli di dipendenti e col-laboratori. Da sempre etica e valori guidano tutte le attivi-tà di 7Pixel. Scegliamo per-sone competenti dal pun-to di vista professionale con un occhio di riguardo alla dimensione umana. Perso-ne che contribuiscano, come un pixel all’interno di un’im-magine, a formare la vision aziendale. La qualità del la-voro all’interno della no-stra azienda diventa dunque un elemento fondamentale. Cerchiamo di far sì che chi lavora con noi lo faccia in un clima sereno, collaborativo e con forti motivazioni.

in conclusione, che anno è stato il 2012 per 7Pixel? e che obiettivi vi ponete per i mesi a venire?E’ stato un anno intenso, ca-ratterizzato da numerosi cambiamenti, abbiamo in-vestito molte energie nell’or-ganizzazione, sotto il profilo della conduzione dei progetti e dello sviluppo degli stessi. Abbiamo lavorato alla rein-gegnerizzazione dei nostri prodotti principali, a parti-re da Trovaprezzi e Shoppy-Doo, una scelta indispensa-bile essendo diventati grandi e difficilmente gestibili. Ora siamo in grado di operare modifiche e cambiamenti con estrema rapidità rispet-to al passato. Continueremo a migliorare dal punto di vi-sta tecnico i nostri siti, anche per quanto concerne le fun-zionalità mobile, per garan-tire il miglior servizio agli utenti, con particolare atten-zione ai siti più femminili, MissHobby e Drezzy.

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coverstory

Mi sono imbattuto per la prima vol-ta nel real time bidding (RTB) du-rante il 2011, mentre lavoravo

assiduamente nel campo del display ad-vertising. Quando il mercato ha compre-so le potenzialità di questo strumento, Tribal Fusion è stata da subito in grado di

cavalcare il trend e offrire un servizio di qualità ai propri publisher. ora è giunto il momento di tracciare un primo bilancio sulla strada percorsa, per poter meglio comprendere come procedere in futuro. Non c’è alcun dubbio sul fatto che l’RTB abbia conquistato un ruolo importante come meccanismo per definire il prez-zo degli spazi disponibili di display ad-vertising. Come tutti i sistemi basati sul principio dell’asta, il Real Time Bidding sembra a prima vista il miglior modo per garantire al venditore il prezzo più red-ditizio per il proprio prodotto o servizio e, nello stesso tempo, il più basso co-sto possibile per l’acquirente. Nelle aste però, per il semplice motivo che que-ste due affermazioni non possono coesi-stere, non funziona così. Per alcuni tipi di spazi, soprattutto quelli più adatti al retargeting, l’RTB assicura prezzi mol-to alti. Per tutti gli altri però, lungi dal far salire i valori al maggior livello pos-sibile, può essere utilizzato al massimo per creare pacchetti di spazi da vende-re a un prezzo almeno ragionevole. Tutto ciò è piuttosto negativo nel breve, medio e lungo termine sia per i publisher che per gli advertiser. Da queste considerazioni deriva la mia personale opinione, ovvero che il model-lo dell’asta ha dei grossi limiti. Esistono davvero pochi mercati in cui l’asta favori-sce il compratore e il venditore allo stes-so tempo. In genere questo meccanismo favorisce il venditore solo quando il pro-

GeORGe ODySSeOS è eMea DIReCTOR Of pubLISheR SeRVICeS DI expOnenTIaL, La hOLDInG a CuI fa CapO TRIbaL fuSIOn. ha InIzIaTO a LaVORaRe neL SeTTORe DeI MeDIa OnLIne neL 2000, aSSuMenDO IL RuOLO DI DIReTTORe fInanzIaRIO pReSSO DeaL GROup MeDIa, pRIMa DI paSSaRe In bLue LIThIuM e quInDI In yahOO! DOVe neL 2008 DIVenTa heaD Of MeDIa buyInG peR L’ue. aRRIVa In TRIbaL fuSIOn neL GennaIO 2010 COMe ue DIReCTOR Of pubLISheR SeRVICeS, pRIMa DI aSSuMeRe IL RuOLO aTTuaLe a GennaIO DI queST’annO

L’opinionedi geOrge OdySSeOS

iL dubbio dei pubLisher: rtb o non rtb?

georgeodysseos

Grazie ai moderni sistemi di tracciamento degli indivi-dui online, questi smetto-

no di essere semplicemente utenti, ma acquistano una serie di conno-tati che lasciano trapelare molto di più sulla loro identità: diventano, per esempio, uomini possessori di animali domestici, oppure giova-ni donne che hanno recentemente compiuto acquisti online, o ancora single upper class in cerca di un’au-to nuova di grossa cilindrata. Posto questo assunto, banale per chiunque si occupi di pubblicità online - l’analisi dell’audience si è sempre usata, ed è stata progressi-vamente raffinata, anche nelle in-termediazioni pubblicitarie più tradizionali - la grossa novità in-

trodotta dal Real Time Bidding è che questi profili vengono mes-si all’asta. Uno per uno. In base all’utente, l’offerente propone un prezzo e gli acquirenti fanno le of-ferte, al termine del periodo di asta il più generoso si aggiudica lo spa-zio pubblicitario per cui ha fatto un “bid”, una offerta. Sembra compli-cato, ed in effetti il sistema si basa su piattaforme tecnologiche avan-zatissime. La magia sta nel fatto che il processo si svolge in pochi decimi di secondo, il tempo che il browser impiega a caricare una pa-gina web: in pratica, in tempo rea-le. E il gioco è fatto.Il Real Time Bidding, in Italia, è ancora poco conosciuto e pratica-to. Non altrove: negli Usa e in Gran

Bretagna, per esempio, le piatta-forme di Real Time Bidding in-termediano già circa un terzo del-le transazioni pubblicitarie. Questo ritardo ha un lato positivo: benché ancora poco maturo, il settore può contare su una tecnologia già pie-namente sviluppata e disponibile. Ecco perché in molti si aspettano che quella a venire sia una nuova rivoluzione destinata a modificare profondamente l’approccio dell’in-tera industry. Sarà così? Cerchiamo di capirlo con il contributo di alcu-ni tra i first mover nell’introduzio-ne del Real Time Bidding nel no-stro Paese. Una sola anticipazione: i margini di crescita sono enormi. Ma il mercato sarà disposto a met-tere in discussione lo status quo?

di SimOne Freddi e greg verOneLLi

reaL time bidding

Utenti all’asta: chi offre dipiù?La tecnoLogia rende sempLice un’operazione in reaLtà avanzatissima: intermediare Le singoLe impression suL web in tempo reaLe. siamo di fronte a una rivoLuzione sistemica neL pLanning & buying onLine? ne parLiamo con i first mover neL campo

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per saperne di più

oBiettiVo enGaGeMent PRESENTE IN TUTTo IL MoNDo,

TRIBAL FUSIoN È SINoNIMo DI CoINVoLGIMENTo oNLINE

bLOg.tribaLFuSiOn.cOm/itaLia

dotto o servizio è raro e quando la doman-da è agguerrita, e favorisce il compratore quando la situazione è inversa. Prendiamo ad esempio il mondo dell’ar-te e delle antichità. Le offerte raggiungo-no prezzi astronomici non solo perché c’è scarsa quantità di quel tipo di oggetto, ma anche perché ci sono uno o più compra-tori che competono tra loro proprio per aggiudicarsi quel bene. In questi casi, il prezzo di vendita dell’oggetto è general-mente molto superiore al valore reale. ottimo per il venditore, meno per il com-pratore. Al contempo, quando un’offerta è piuttosto comune e si presenta solo un compratore, il prezzo raramente raggiun-ge il valore reale dell’oggetto. È proprio acquistando questo tipo di oggetti che la maggior parte delle migliaia di antiquari esistenti sopravvive. ora, riflettiamo un attimo su cosa succe-de quando un merchant decide di vendere il prodotto in maniera tradizionale, ovve-ro creando un packaging, facendo pub-blicità per trovare potenziali acquirenti e contrattando un prezzo che vada bene per tutti. Presupponendo che la tratta-tiva vada a buon fine, venditore e acqui-rente sono soddisfatti. La stessa dinami-ca descritta finora si verifica nel caso di aste relative al display advertising. Il por-tafoglio di spazi desiderato da uno o più investitori si assicurerà un prezzo supe-riore rispetto a quello iniziale. ottimo per chi vende, pessimo per chi acquista. Con-temporaneamente, per tutti gli altri spazi

venduti attraverso un’asta, il prezzo sarà tendenzialmente inferiore rispetto a quel-lo che si potrebbe ottenere vendendoli in maniera tradizionale, ovvero includendo-li all’interno di una campagna o facendo-li gestire direttamente dal publisher po-sizionato all’interno di un network con un’audience ben targettizata. ottimo per chi acquista, pessimo per chi vende. Assodato dunque il fatto che l’RTB per al-cuni tipi di spazi assicura prezzi anche su-periori al valore corrente, mentre per al-tri prezzi molto inferiori, la domanda che i publisher si devono porre è se i prezzi in eccesso riescono a compensare quelli in difetto. La risposta a tale quesito dipen-de sostanzialmente dalla natura del pu-blisher e dal suo portafoglio di spazi. In generale, ciò che si sta delineando è un ecosistema in cui i team di venditori si oc-cupano degli spazi premium, ai network vengono affidati quelli di valore interme-dio, mentre alle piattaforme di RTB quel-li di minor valore, portafogli di spazi che il publisher vende con difficoltà, ma che funzionano bene nel contesto di un “pac-chetto” di contenuti o di audience. Noi la-voriamo con l’obiettivo di fornire ai pu-blisher un numero sempre maggiore di scelte e opportunità per monetizzare il loro portafoglio di spazi. Detto questo, ap-prezzo molto il fatto che il Real Time Bid-ding offra un nuovo ambito di negoziazio-ne. Alla domanda se però tutti gli spazi dovrebbero essere o saranno venduti tra-mite RTB, la risposta è sicuramente no.

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coverstorysecondo marco caradonna, ceo deLL’agenzia, con iL reaL time bidding è possibiLe annuLLare totaLmente L’inefficienza e Lo spreco di parte deLL’investimento tipici deLLa modaLità di pianificazione e compravendita tradizionaLe. iL consigLio agLi investitori è quindi queLLo di abbandonare timori e sospetti: è più faciLe guadagnare un vantaggio competitivo daLL’essere precursori, piuttosto che cercare di controbatterLo

simpLe agencyPerché sprecare il 50% dell’investimento?

Il Real Time bidding in Italia è ancora in una fase iniziale, con un

peso attorno al 5% degli in-vestimenti display. I margi-ni di crescita tuttavia sono enormi, purché si riescano ad abbattere alcune barrie-re “culturali” che ne impe-discono un pieno sviluppo. «Principalmente, si tratta di limitata conoscenza del-lo strumento e delle sue po-tenzialità da parte di edito-ri/concessionarie, agenzie e inserzionisti», afferma Mar-ca Caradonna, ceo di Simple Agency, tra le prime struttu-re ad aver importato questa metodologia in Italia. «oggi in Italia molti attori guarda-no la cosa con timore e so-spetto - continua il manager - e in questa fase di scarsa conoscenza si diffondono leggende e falsi miti. In que-sto settore siamo abitua-ti al cambiamento, è curio-so comunque notare come molti non abbiano ancora capito che è più facile gua-dagnare un vantaggio com-petitivo dall’essere precur-

sori, piuttosto che cercare di controbatterlo rimanendo di conseguenza indietro». Con Caradonna facciamo il pun-to sulle potenzialità future del Real Time Bidding e sui vantaggi che questa meto-dologia apporta a tutto l’ad-vertising digitale.

Quali sono i plus introdotti dal Real time Bidding rispetto alle tradizionali metodologie di compravendita di spazi

pubblicitari online?La nuova modalità di com-pravendita si fonda sull’uso della tecnologia che, gra-zie al “protocollo” del Real TIme Bidding, permette di arrivare a un livello di effi-cacia e di precisione impos-sibile da raggiungere anche dal miglior media planner o media buyer. L’Rtb consente infatti di acquistare in tem-po reale solo ed esclusiva-mente i contatti che corri-spondono a un determinato profilo di target, consenten-do di controllare la frequen-za di esposizione sull’utente e di misurare contestual-mente i risultati ottenuti. Il controllo dell’erogazio-ne e le potenzialità di otti-mizzazione della campagna sono dunque elevatissime, arrivando ad annullare to-talmente l’inefficienza e lo spreco di parte dell’investi-mento tipici della modalità di pianificazione e compra-vendita tradizionale.

Simple agency come ha integrato il Real time Bidding all’interno della propria offerta?Simple Agency ha “impor-tato” in Italia, quasi due

anni fa, questa metodologia di compravendita, stringen-do accordi di partnership con i principali attori mon-diali di piattaforme tecno-logiche e dati di profilazio-ne. Abbiamo acquisito una grossa esperienza in que-sti anni e siamo oggi in gra-do di gestire agevolmente la complessità del sistema per estrarne il massimo del valore. Tutti i nostri clien-ti se ne stanno oggi avvan-taggiando in modo signifi-cativo.

Quali tipi di campagne/clienti possono trarre maggiore vantaggio dal Real time Bidding, e perché?I vantaggi sono elevatissi-mi sia per campagne con finalità di branding sia per campagne di “direct/acqui-sition”, dette più comune-mente “a performance”. Ad esempio, per campagne di visibilità e branding un in-serzionista del largo con-sumo può acquistare esclu-sivamente i contatti che corrispondono al target ri-cercato utilizzando forma-ti ad alto impatto (video e rich media), definendo ad-

dirittura a priori la frequen-za di esposizione desidera-ta su ogni utente e potendo ottimizzare l’erogazione in corsa. Il tutto pagando un piccolo sovrapprezzo. Lei preferirebbe continuare a sprecare il 50% del suo in-vestimento? Per le campa-gne a performance, gli al-goritmi di ottimizzazione abbinati alle infinite leve di controllo dell’erogazione garantite dalla tecnologia e alla possibilità di compra-re al giusto prezzo, offro-no l’unica vera occasione di estrarre valore dai for-mati di pubblicità tabellare (display) che sono concepiti invece per finalità di visibili-tà, arrivando così a compe-tere con gli strumenti offer-ti dai motori di ricerca o dal direct email marketing.

oltre al Real time Bidding, quali sono i trend più interessanti nel contesto del performance marketing?Il trend più interessante è proprio l’applicazione tra-sversale del concetto/pro-tocollo del Real Time Bid-ding ai diversi strumenti offerti dall’ecosistema della

comunicazione digitale. Già oggi è possibile acquistare in tempo reale i soli contat-ti corrispondenti a un data-base di profili anche sui so-cial network, sui motori di ricerca, su device mobili. Questo perché la vera chia-ve del performance marke-ting è riuscire a raggiunge-re il consumatore nella fase finale di maturazione del-la sua decisione di acqui-sto, con una comunicazione personalizzata, così da au-mentare significativamen-te le probabilità di “chiusu-ra del cerchio”.

Come vi apprestate a chiudere l’anno dal punto di vista quantitativo e qualitativo?Simple Agency prosegue nel suo percorso di svilup-po partito 4 anni fa. Il 2012 si chiuderà con una cresci-ta del 30% e con un ulterio-re potenziamento dei servi-zi offerti negli ambiti Video, Mobile, Social e Rtb, oltre a una consistente espan-sione del team e delle re-lative competenze. Questi mezzi e quanto facciamo ci appassionano e ci diverto-no quotidianamente. Abbi-nando a questi valori l’ele-vata competenza del team e la decennale esperienza acquisita, grazie alla quale abbiamo raggiunto la lea-dership nel mercato ita-liano, sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo.

marcocaradonna

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Capacità decisiona-le: in questi termi-ni Roberto Carnazza,

country manager di Webo-rama, riassume il vantag-gio portato rispetto al di-splay tradizionale dal Real Time Bidding, una compo-nente già rilevante dell’of-ferta dell’azienda. «Una ca-pacità decisionale - spiega il manager - data non solo da un sistema d’asta che fondamentalmente rego-lamenta in maniera “neu-tra” tutti gli scambi econo-mici, mettendoli nelle mani di un sistema di merca-to quasi puro, dove la leg-ge dominante è quella del-la domanda e dell’offerta, ma anche e soprattutto dalla possibilità di valutare ogni singola impression in base a svariati fattori: con-testo, origine, formato, ora-rio, frequenza e - cosa più importante - profilo e com-portamento dell’utente». In questo frangente sono di grande importanza i cosid-detti “dati”, che Carnazza identifica come il vero cer-vello che regola, o dovrebbe regolare, il mondo dell’Rtb.

Qual è lo “status quo”

del Real time Bidding in italia, e quali i suoi margini di crescita? Al momento, gli operato-ri del settore si mostrano molto ricettivi nei confron-ti di questa forma di investi-mento. Aspettiamo di vede-re se anche gli inserzionisti italiani saranno altrettanto reattivi. L’andamento in for-te crescita di questo mer-cato a livello globale (negli ultimi due anni il fatturato derivante da Rtb è aumen-tato di ben 7 volte e si stima che a fine anno rappresen-terà il 20% di tutto il display advertising, ndr) lascia pre-supporre che lo stesso ac-cadrà nel nostro Paese. Vero è che l’Italia storica-mente soffre di ritardi ata-vici nell’adozione delle in-novazioni rispetto ad altri Paesi e che la velocità di impiego di nuovi strumen-ti è spesso ostacolata dal-le posizioni dominanti dei grossi gruppi, ovviamente meno interessati a cambia-

re lo status quo. Ciò nondi-meno sono convinto che se un prodotto è buono sarà lo stesso mercato, in manie-ra fisiologica, a decretarne il successo, “costringendo” anche gli attori da sempre su posizioni più conserva-trici a implementare le so-luzioni che il mercato stes-so richiede a gran voce.

Quali tipi di campagne e clienti possono trarre maggiore vantaggio dal Real time Bidding, e perché?In astratto e in as-soluto, non vi sono clienti più o meno adat-ti all’Rtb. Molto dipende da quel-la che è l’offer-ta e la situazione di mercato in un determi-nato momento storico. At-tualmente si tende ad asso-ciare l’Rtb al performance marketing, semplicemente perché - almeno in Italia -

la domanda è ancora piutto-sto scarsa (e quindi i prezzi bassi), gli Ad Exchange sono per lo più blind o semi-blind (quindi percepiti come pe-ricolosi dai grossi brand) e, soprattutto, l’offerta di for-mati è ancora molto limitata e quella di dati molto poco - e male - utilizzata. E’ ab-bastanza facile immagina-re come spostando i pesi di queste variabili, l’Rtb possa diventare appetibile anche e soprattutto per chi fa bran-ding: formati rich media o video, un utilizzo forte ed ef-ficace di dati e profili in otti-ca di targeting, nonché con-fini meglio definiti assieme a una domanda più volumi-nosa (che quindi farà salire i prezzi, rendendoli meno ap-petibili per la performance e più attraenti per gli editori), possono davvero spostare il baricentro dell’ecosistema verso una migliore distribu-zione degli investimenti tra player di tutti i tipi.

Weborama come ha integrato il Real time Bidding all’interno della propria offerta?Nel medio lungo termine, Weborama punta a fornire una soluzione tecnologica e di servizio end-to-end, ovve-ro integrando tutti i modu-li necessari a far funzionare tutto l’ecosistema. Nel frat-tempo puntiamo a raffor-zare la nostra posizione in un’area dove il nostro van-

taggio competitivo non ha bisogno di essere dimostra-to: i dati. Siamo infatti con-vinti che utilizzare l’Rtb sen-za dati sia infruttuoso e, di conseguenza, abbiamo in-trapreso il processo di plug-in della nostra piattaforma con tutti i principali Ad Ex-change in modo da offrire ad inserzionisti e agenzie la possibilità di acquistare in-ventory direttamente trami-te noi, continuando ad avva-lersi quindi anche di tutte le altre potenzialità della no-stra tecnologia. Già in que-sto momento, i nostri dati, inoltre, sono presenti su di-versi Dsp e l’Rtb sta diven-tando uno strumento rile-vante nella nostra offerta al mercato.

Per concludere, come chiuderete il 2012?Quest’anno ci vede chiude-re con risultati lusinghieri sia a livello economico - sti-miamo di raggiungere a fine anno una crescita di quasi il 100% rispetto al 2011 - sia a livello di posizionamento sul mercato e base clienti. oltre a consolidare la nostra reputazione di azienda con una spiccata vocazione tec-nologica, puntiamo a raffor-zare la gamma di servizi le-gati ai dati: è questa a nostro giudizio la vera forza della nostra offerta e senz’altro è un ambito che rivestirà per noi un ruolo sempre più im-portante nel corso del 2013.

weborama

Lo sviluppo è data-drivenattorno aL tema deL reaL time bidding c’è tanto fermento. ma per renderLo davvero appetibiLe per iL mercato, è necessario porre L’accento su una serie di variabiLi ancora non pienamente sviLuppate. tra queste, roberto carnazza mette in primo piano i servizi Legati ai dati, punto di forza deLL’offerta deLLa struttura di cui è country manager

robertocarnazza

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coverstorysecondo micheLe marzan, managing director s.e. europe deLL’agenzia, iL reaL time bidding incrocia Le esigenze dei marketer in funzione di efficienza ed efficacia con queLLe dei pubLisher, che possono massimizzare i profitti in modo sempLice e scaLabiLe. i margini di crescita sono enormi: a patto di possedere competenze specifiche e strategie adeguate

fili degli utenti a vantaggio di targetizzazioni sempre più mirate, in modo anoni-mo. zanox quindi collabo-ra da sempre con tutti gli AdExchange internazionali, e più recentemente con pu-blisher che usano i sistemi di Rtb insieme a zanox ed ai suoi clienti.

Quali sono, a vostro parere, i plus introdotti dal Real time Bidding rispetto alle tradizionali metodologie di compravendita di spazi pubblicitari online?Come noto, il Real Time Bidding si basa su un si-stema di “asta”: l’offerente propone un prezzo e gli ac-quirenti fanno le offerte, al termine del periodo di asta il miglior offerente si aggiu-

dica gli spazi pubbli-citari per cui ha fat-

to un “bid”, una offerta. Il tutto in tempo quasi reale: dall’of-

ferta alla de-livery pas-sa meno

di un se-c o n d o ! La logica dell’Rtb

si affianca ad altre più tra-dizionali e completa le pos-sibilità dei marketer per muovere strategie e azio-ni mirate in tempi brevi e con una forte attenzione al raggiungimento dei prez-zi minori per lo spazio pub-blicitario desiderato. Per esempio, se sono un’azien-da e voglio promuovere una iniziativa online potrò fare diverse cose, anche in con-temporanea: stabilire un piano media a priori e ac-quistate gli spazi pubblici-tari in anticipo; integrare l’acquisto degli spazi pub-blicitari con una piattafor-ma Rtb, ed acquistare in questo modo gli spazi al mi-glior prezzo d’asta possibi-le per spingere al massimo la ricerca dell’efficienza ma anche dell’efficacia. Questa logica permette comunque agli editori di massimizza-re i profitti, perché trami-te le piattaforme di Rtb pos-sono aggregare parte della loro offerta in modo sempli-ce e scalabile e semplifica-re e velocizzare il processo di vendita.

in italia che margini di crescita ci sono per l’RtB? Ci sono Paesi, come Regno

trend più interessanti nel contesto del performance marketing?Sicuramente va segnala-ta l’integrazione del ca-nale mobile, soprattutto attraverso l’utilizzo di cou-poning e della geolocalizza-zione, che sempre di più si pone come strumento uti-le a obiettivi di performan-ce. zanox ha, su questo, svi-luppato un report di analisi interno - zanox Mobile Ba-rometer - che ci permet-te di avere un’overview del-le dinamiche di generazione di lead-sale su dispositivi mobile all’interno dei nostri programmi di performan-ce advertising, al fine di otti-mizzare al meglio le campa-gne dei nostri clienti.

in conlusione: che anno è stato il 2012 per zanox?A fine anno completeremo la definitiva migrazione di tutti gli Advertiser e Publi-sher dalla piattaforma ori-ginaria di zanox al nuovo zanox Marketplace: zanox Marketplace sviluppa oggi i più alti standard immagina-bili di qualità e di trasparen-za in quello che una volta si chiamava affiliate marke-ting e che ora ha assunto la piena dimensione del per-formance advertising. zanox è pioniere ed il leader in Eu-ropa di questo business: nel 2011 abbiamo fatturato 439 milioni di euro contro i 289 milioni del competitor suc-cessivo e quest’anno cre-sciamo oltre la media.

zanoxUna soluzione win-win per editori e inserzionisti

«Da sempre»: così Michele Mar-zan, managing

director South Eastern Eu-rope di zanox, risponde alla nostra domanda intesa a sa-pere se il Real Time Bidding fosse già integrato nell’of-ferta della struttura. «Già dal 2003 - precisa - inter-mediamo insieme ai nostri partner, i publisher, spa-zi pubblicitari in vari modi fra cui gli Ad Exchange, che sono stati introdotti in que-gli anni. Non trascuriamo che l’Rtb ha origini lontane, ovvero proprio quelle de-gli Ad Exchange, che sono le piattaforme antesignane per la vendita e l’acquisto di spazi pubblicitari su web. A queste poi si sono aggiunti gli algoritmi di gestione dei meccanismi di asta tipici del Real Time Bidding, sul mo-dello sei sistemi di trading finanziario».

Potremmo quindi dire che per zanox l’Rtb non rappresenta una novità? Non precisamente, in quan-to appunto l’Rtb ha modelli di selling e buying più sofi-sticati, e inoltre la possibi-lità di integrare un ampio range di dati relativi ai pro- www.zanOx.cOm/it/

micheLemarzan

Unito e Usa, dove via Rtb sono intermediati fra il 30% ed il 35% degli spazi pubbli-citari. In Italia ci sono ele-vati margini di crescita e, ad ora, si stima che que-sta percentuale sia attorno al 15%. La tecnologia è co-munque completamente di-sponibile ed adottata anche nel nostro Paese. L’amplia-mento del suo uso ruota at-torno alla capacita di gestire queste operazioni, le quali richiedono competenze tec-nologiche nuove ma anche l’abilità di individuare stra-tegie di marketing coerenti.

Quali tipi di campagne e clienti possono trarre maggiore vantaggio dal Real time Bidding?L’Rtb è adatto sia a campa-gne di brand response che di direct response. Tra i princi-pali vantaggi vi è la possibi-lità di poter eseguire cam-pagne con diversi obiettivi di marketing, utilizzando leve come frequenza di esposi-zione dei banner, scelta di target particolari, utilizzo di creatività specifiche per tar-get specifici, eccetera.

oltre al Real time Bidding, quali sono i

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sti ultimi mesi abbiamo in-fatti privilegiato e rafforza-to le collaborazione con le aziende italiane interessate ai mercati esteri. Grazie alla nostra attività di performan-ce marketing, siamo riusci-ti a favorire l’ingresso in di-versi mercati europei a vari clienti nazionali e, nel caso di Giordano Vini, anche ne-gli Stati Uniti.

Come vi apprestate a chiudere l’anno dal punto di vista quantitativo e qualitativo?Dal punto di vista quantita-tivo l’obiettivo è stato ridi-mensionato rispetto ad ini-zio anno e ci aspettiamo ora di chiudere il 2012 con un fatturato di poco superiore a quello dell’anno scorso. Ci conforta maggiormente il dato qualitativo, per il nu-mero e la qualità dei nuo-vi clienti con cui abbiamo iniziato a collaborare e dei nuovi servizi avviati.

una creatività di giOrdanO vini, che webperFOrmance Segue neLLa cOmunicaziOne OnLine a LiveLLO internaziOnaLe

coverstorywebperformance

Un’asta che rompe gli schemi dell’adv onlineiL sempLice meccanismo aLLa base deL reaL time bidding rischia di scompigLiare Le carte di un mercato digitaLe in continua evoLuzione. per questo motivo aLessandro scartezzini, amministratore deLgato deLLa struttura, sottoLinea La grande L’importanza, oLtre che deLLa tecnoLogia, deLLa “formazione” di aziende ed editori

Real Time Bidding: come funziona? Qua-li sono i vantaggi e i

limiti? Quali sono i requisi-ti tecnici per usufruire del servizio? A queste e altre domande Webperformance dà risposta con una guida online (http://www.webper-formance.it/it/guida-al-re-al-time-bidding), il cui sco-po è fornire informazioni e consigli per capire come ottenere i migliori risultati dalle proprie campagne di-gitali. L’iniziativa nasce dal sempre maggiore interes-se degli inserzionisti verso questa modalità di acquisto e vendita di spazi pubblicita-ri sul web. L’amministratore delegato Alessandro Scar-tezzini ci ha spiegato per-ché Webperformance ha da subito puntato sull’RTB, le cui potenzialità sono anco-ra tutte da scoprire.

Quali plus distinguono il Real time Bidding dalle tradizionali metodologie di compravendita di spazi pubblicitari online?Il Real Time Bidding rompe gli schemi del mercato tra-dizionale, perché attraver-so l’incontro di domanda e

offerta non mediata da altri operatori permette di acqui-stare traffico display di qua-lità ai reali prezzi di mer-cato. Il punto di partenza di questo nuovo metodo d’ac-quisto è che quotidiana-mente i siti internet di tut-to il mondo registrano molti spazi invenduti. Il Real Time Bidding permette ai deten-tori di metterli all’asta e agli inserzionisti di parteciparvi. Come in una vera e propria asta, quindi, i partecipan-ti possono puntare la cifra che sono disposti a spende-re per un determinato spa-zio e aggiudicarselo a costi contenuti.

Secondo lei, in italia che margini di crescita ci sono per l’RtB? I margini di crescita sono enormi. Basti pensare che negli Stati Uniti il 40% circa dell’intero mercato pubblici-tario online è già gestito at-traverso questo modello. Gli eventuali ostacoli potrebbe-ro derivare dalla scarsa lun-gimiranza di qualche editore poco propenso a confrontar-si con i valori di mercato, ma

credo che solo nel brevissi-mo periodo questo possa costituire un problema. Alla lunga il mercato favorirà gli editori più efficienti e capa-ci di valorizzare i propri spa-zi anche attraverso la ven-dita in Real Time Bidding. Crediamo comunque che debba essere fatto ancora molto sul piano della for-mazione sia dei clienti che degli editori nell’utilizzo di questo nuovo modello. An-che per questa ragione ab-biamo realizzato la guida al Real Time Bidding scarica-bile gratuitamente dal no-stro sito.

Webperformance come ha integrato il Real time Bidding all’interno della propria offerta?Noi siamo stati tra le pri-me aziende ad adottare una piattaforma in grado di po-ter accedere a quasi tutte le DSP (Demand Site Platform) esistenti sul mercato. Utiliz-ziamo quindi la tecnologia sia per acquisire traffico per i nostri clienti a performan-ce in Italia e all’estero, sia per fornire traffico qualifi-cato ai clienti che desidera-no delle campagne display targhettizzate mantenendo costi sostenibili.

Quali tipi di clienti possono tratte maggiore vantaggio dal RtB?I clienti che possono trar-re maggiore vantaggio dalle

campagne di Real Time Bid-ding sono quelli che condu-cono delle campagne conti-nuative durante l’anno e che necessitano di traffico mol-to mirato. Con il Real Time Bidding sono disponibili in-fatti moltissime opzioni di targhettizzazione, incluse quelle relative alle carat-teristiche socio-demogra-fiche dell’audience, grazie alla combinazione della tec-nologia con diverse banche dati internazionali. È possi-bile, ad esempio, raggiun-gere solo utenti possessori di animali domestici o uten-ti che hanno effettuato degli acquisti online, sempre nel pieno rispetto della norma-tiva sulla privacy.

oltre all’RtB, quali sono i trend più interessanti nel mercato “performance”?Il trend più interessante per noi è relativo più alla dif-ferenziazione del mercato che alla tecnologia. In que-

aLessandroscartezzini

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coverstoryquisma

Rtb? Non tutti lo conoscono, ma tutti presto lo userannosecondo iLaria zampori, managing director deLL’agenzia, Le potenziaLità di crescita deL reaL time bidding sono enormi: non ancora diffusissimo, sarà rapidamente adottato da tutte Le reaLtà attive neL settore dispLay advertising tanto che, a LiveLLo gLobaLe, si stima che entro iL 2015 iL giro d’affari si aggirerà sui 6,47 mLd di doLLari

«La possibilità che offriamo di quantificare i ri-

sultati concreti della cam-pagne è riuscita a convin-cere i nostri clienti che il performance marketing deve essere una parte in-tegrante della propria stra-tegia di investimento». Con queste parole il managing director di Quisma Italia, Ilaria Zampori, sintetizza la chiave di volta del successo di questa realtà internazio-nale, che da subito ha inte-grato una personale solu-zione di Real Time Bidding all’interno della propria of-ferta di display advertising. E i risultati, oltre che per i clienti, arrivano anche per l’agenzia, che a livello inter-

la capacità di ottimizzare i prezzi di vendita massimiz-zando in tal modo il proprio fatturato.

a vostro giudizio, in italia che margini di crescita ci sono per l’Rtb? Ci sono delle barriere rispetto alla sua affermazione e, nel caso, quali?Ritengo che i margini di crescita in Italia per l’Rtb siano davvero ampi, so-prattutto considerando che si tratta di un metodo de-stinato a venire adottato da tutte le realtà attive nel set-tore online adv, ma non an-cora diffusissimo rispetto al resto del mercato: negli Stati Uniti, per esempio, la spesa per l’Rtb ha raggiun-to il 40% della spesa com-plessiva per l’advertising e, a livello globale, si stima che nel 2015 il giro d’affa-ri generato dal display ad-vertising Rtb based si aggi-rerà intorno ai 6,47 miliardi di dollari.

La vostra società come ha integrato l’Rtb nella propria offerta?Abbiamo integrato perfet-tamente la nostra soluzione di Rtb all’interno dell’offerta di display advertising e pos-so dire che ormai utilizzia-mo solo questo mezzo per ricercare inventory per di-verse tipologie di clienti e di obiettivi.

Quali tipi di campagne e clienti possono trarre maggiore vantaggio dal Real time Bidding, e perché?Potenzialmente tutti i tipi di campagne possono trar-re vantaggio dall’Rtb, sia le campagne con obiettivi di branding sia quelle con obiettivi di performance. Questa soluzione tuttavia necessita di una prima fase di learning per valutare il potenziale della campagna: grazie al supporto di un ac-count specializzato, infatti, l’agenzia personalizza sulle

esigenze del cliente il me-todo di acquisto fino a otti-mizzare automaticamente le conversioni.

oltre al Real time Bidding, quali sono i trend più interessanti nel contesto del performance marketing? Un aspetto molto inte-ressante che si sta affer-mando è quello relativo all’adozione dell’individual attribution model, vale a dire la valutazione di una campagna non più su mo-delli di cookie predefiniti, come i cosiddetti modelli first cookie wins o last co-okie wins, ma su model-

li di cookie personalizzati adattati direttamente alle esigenze del cliente. Que-sto modello infatti, invece che attribuire importanza solo al primo o all’ultimo touch point con cui viene in contatto l’utente, valu-ta il contributo che ciascun canale advertising ha dato alla campagna pubblici-taria distribuendo le con-versioni in modo propor-zionale sui diversi touch point e determinando in tal modo l’efficienza e l’ef-ficacia di ciascuno di essi. Questo consente quindi un approccio completamen-te personalizzato sulle esi-genze del cliente.

Come vi apprestate a chiudere l’anno, dal punto di vista quantitativo e qualitativo?A livello internazionale ab-biamo una previsione di chiusura del billing per il 2012 pari a 140 milioni di euro e possiamo contare su una platea di più di 500 clienti attivi, distribuiti in vari settori tra cui, a livello italiano, emergono soprat-tutto l’automotive e il finan-ce. Possiamo dirci soddi-sfatti soprattutto se si tiene conto che il periodo di crisi che stiamo attraversando induce le aziende a focaliz-zarsi su attività con risultati chiaramente quantificabili.

nazionale prevede una chiu-sura del billing 2012 pari a 140 milioni di euro, con ol-tre 500 clienti attivi.

Quali sono i plus introdotti dal Real time Bidding rispetto alle tradizionali metodologie di compravendita di spazi pubblicitari online?Il Real Time Bidding por-ta una duplice serie di van-taggi, una lato advertiser e una lato publisher. Dal pun-to di vista degli advertiser, il vantaggio principale è certamente quello di poter semplificare e velocizzare il media buying acquistando direttamente utenti in tar-get. In tal modo è possibile migliorare l’efficacia della propria campagna, ridurre i costi di acquisto e ottimiz-zare il ritorno dell’investi-mento. Dal lato publisher, invece, il vantaggio princi-pale sta nel poter gestire in modo ottimale l’invento-ry di cui dispongono e nel- una rappresentazione schematica che iLLustra iL funzionamento deL reaL time bidding, fornita da quisma

iLariazampori

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È il sito italiano di news con la brand identity più radicata. TGCOM24 è un vero sistema multimediale e multipiattaforma, che si avvale di una redazione di 130 giornalisti che coprono l’informazione 24/7, ed è contemporaneamente in TV, sul canale digitale dedicato, sul web, tablet, smartphone e cellulari. Terza testata editoriale di news in Italia, è la prima app mobile di news per il numero di download.

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mediadataaudiweb

a settembre 28,7 miLioni di itaLiani onLine

FOnte: audiweb databaSe, dati Settembre 2012 - audiweb pOwered by nieLSen

Ancora un più nel bilancio di internet. Parliamo nel-lo specifico dei dati di au-dience online registrati a settembre dal mezzo se-condo Audiweb. Il nono mese dell’anno, quello ca-ratterizzato dalla ripresa di gran parte delle attivi-tà dopo la pausa estiva, ha visto infatti collegati alla rete 28,7 milioni di utenti italiani, +6,4% se raffron-tati a quelli connessi alla rete nello stesso periodo dello scorso anno. Ma an-cora più significativa è la crescita nel giorno medio: +11% in un anno con 14,3 milioni di utenti che han-no consultato in media 141 pagine per persona, colle-gati per 1 ora e 23 minuti. E, a farla ancora da padro-ni, sono i 18-24enni, che si confermano come la fa-scia di utenti più attiva on-line, con un tempo medio per persona di 1 ora e 40 minuti al giorno e 186 pa-gine viste, seguiti dai 25-34enni che dedicano al mezzo in media 1 ora e 32 minuti consultando 159

aUDisoCial L’osservatorio di Reputation Manager premia X Factor: è il programma con più “buzz” Inaugurato lo scorso 26 ottobre, AudiSocial è il nuovo osservatorio settimanale lanciato da Reputation Manager per misurare l’”audience social” dei programmi televisivi in Italia. I primi dati, relativi all’arco temporale 18-24 ottobre, vedono trionfare su Facebook e Twitter la nuova edizione di X Factor Italia. Nello specifi-co, il programma si è posizionato in testa alla classifica non solo per livello di in-terazione su Facebook, con 5.437 fan attivi e 14.164 commenti e post dei fan, ma anche per indice di reazione dato da 27.789 like da parte dei fan. Anche su Twit-ter i numeri di X Factor sono stati rilevanti: infatti, il 68% dei tweet sui programmi tv rilevati tra il 18 e il 24 ottobre conteneva #xf6, hashtag ufficiale di X Factor che ha staccato nettamente #PiazzaPulita al secondo posto con il 9,2% dei tweet.

14.164 68%e’ IL nuMeRO DI COMMenTI e pOST DeI fan Su faCebOOk Che SOnO STaTI DeDICaTI a x faCTOR TRa IL 18 e IL 24 OTTObRe

e’ La quOTa DI TweeT SuI pROGRaMMI TV Che neLLa SeTTIMana COnTeneVanO #xf6, haShTaG uffICIaLe DI x faCTOR

pagine per persona.Rispetto poi al genere più presente in rete, resta più alta la concentrazio-ne di uomini che a settem-bre hanno rappresentato il 55% (7,8 milioni) della po-polazione online. Va da sé che il restante 45% è inve-ce rappresentato da donne (6,5 milioni). Dati in cre-scita si registrano in par-ticolare tra gli uomini 25-34enni (+12%) e le donne over 55 (+29%).Infine, per quanto riguarda

i dati di sintesi sulla frui-zione dei contenuti video online (Audiweb objects Video), nel mese di set-tembre 2012 sono risulta-ti 5,5 milioni gli utenti che hanno visualizzato da pc almeno un contenuto video online su uno dei siti de-gli editori iscritti al servi-zio recentemente lanciato da Audiweb, con 41 milioni di stream view (video frui-ti) e una media di 25 minuti e 11 secondi di tempo spe-so per persona.

Internet AudIence - trend AnnuAleutenti attivi nel mese e nel giorno medio nell’anno mobile set.11-set.12 (x000)

0

5.000

10.000

15.000

20.000

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30.000

35.000

set-11 ott-11 nov-11 dic-11 feb-12gen-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12

utenti attiVi neL MeSeutenti attiVi neL GioRno MeDio

glI InvestImentI pubblIcItArI In ItAlIAfatturati gennaio/agosto 2012 in migliaia di euro. fonte: nielsen

2011 gen./ago. 2012 gen./ago. var.%

Quotidiani 850.031 731.900 -13,9

Periodici 525.017 439.708 -16,2

tv 2.863.336 2.552.249 -10,9

radio 281.354 260.404 -7,4

internet 386.752 429.349 +11,0

outdoor 73.002 63.872 -12,5

transit 62.746 56.082 -10,6

out of home tv 6.547 6.143 -6.2

cinema 22.879 17.761 -22.4

direct mail 320.393 269.968 -15.7

totAle pubblIcItà 5.392.058 4.827.435 -10,5

nielsen Il calo della spesa in adv supera il 10%Nielsen ha diffuso i dati relativi al mercato pubblicitario italiano nel periodo gennaio/agosto 2012. E dalla lettura non emergono notizie incoraggianti. Dopo l’impatto molto contenuto degli Europei di calcio, anche le olimpiadi non sono riuscite a risollevare il trend. Negli 8 mesi infatti la variazione si conferma ne-gativa nell’ordine del -10% e tutto lascia presupporre che si vada incontro a una chiusura dell’anno non migliorativa. Tra i mezzi, si salva solo internet.

+6,4%

+29%

IL DaTO SI RIfeRISCe aLLa CReSCITa DeGLI uTenTI web ITaLIanI a SeTTeMbRe, RISpeTTO aLLO STeSSO DaTO neL 2011

L’auMenTO In un annO DeL nuMeRO DI DOnne OVeR 55 Che SI COnneTTOnO a InTeRneT: La ReTe pIaCe a TuTTe Le eTà

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Annuncio Tribal 297X210.pdf 1 11/05/12 15:21

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media

La sempre più diffusa adozione di disposi-tivi mobili e la cresci-

ta del cloud computing han-no comportato, negli ultimi anni, il proliferare di appli-cazioni mobili di vario tipo, dalle soluzioni aziendali per il business o il marketing, ai giochi e alle utility. La possi-bilità di disporre di tali appli-cazioni sulle principali tipo-logie di dispositivi è diventata un’esigenza imprescindibi-le sia per gli utenti sia per le aziende, indipendentemente dallo scopo per cui vengono realizzate. «Per le aziende, oggi, le mo-bile App non sono soltanto un utile strumento per eroga-re servizi o comunicazioni di marketing, come per esempio informazioni sempre aggior-nate sulle iniziative e promo-zioni in corso, servizi di geo-localizzazione della sede o dei punti vendita, ma rappresen-tano un nuovo importante ca-nale attraverso il quale mante-nere il contatto con una base clienti che si sposta sempre di più verso l’adozione di solu-zioni mobili», spiega Daniele Gentili, innovation & techno-logy director di Softec, società specializzata nello sviluppo di

nuovi modelli organizzativi, infrastrutture e soluzioni tec-nologiche multipiattaforma e multidevice basata a Prato e presente nel mercato IT da ol-tre 15 anni.

tante app, un solo cervello operativoIn questo quadro, la prolifera-zione continua di dispositivi mobili diversi e di applicazio-ni, mette le aziende di fron-te ad uno scenario sempre più complesso da gestire: «Il boom di applicazioni non è stato infatti quasi mai accom-pagnato da una pianificazione omogenea, basata su una stra-

tegia di comunicazione uni-voca: è spesso derivato da ini-ziative nate volta per volta in base ad esigenze sporadiche. Ciò ha comportato un’elevata frammentazione della comu-nicazione e dunque ha reso spesso inefficace il messaggio di marketing dell’azienda. In un simile contesto, nasce l’esi-genza di riuscire a gestire le mobile App in modo centra-lizzato, trasversale alle tecno-logie e attraverso un ambien-te integrato e omogeneo. Le aziende devono poter gestire, in modo efficace nel tempo, la relazione e la comunicazio-ne con i propri utenti, anche a

fronte di modifiche ed evolu-zioni dei servizi applicativi». La risposta di Softec a tali esi-genze si chiama DesktopMa-te: «Si tratta - spiega il ma-nager - di una piattaforma di Mobile Application Mana-gement che permette di ge-stire applicazioni mobile su più piattaforme (Apple, An-droid, BlackBerry, Html5, Windows Mobile e Smart TV) e su più dispositivi (smartphone, tablet, pc e tv). Una piattaforma smart, social, cross-tec-nologica, che consente di controllare, gestire e di-

stribuire, attraverso un’unica interfaccia, l’intero corredo di dispositivi e applicazioni uti-lizzati in ambito lavorativo o promozionale».

Dalla strategia all’azioneDesktopMate non rappre-senta solo un sistema di ge-stione delle applicazioni, ma anche uno strumento inno-vativo di marketing trami-te il quale l’azienda comunica con la propria clientela. «Gra-zie alle informazioni raccolte sulle App, profilate sulla base delle interazioni e del conte-

danieLe gentiLi, innovation & technoLogy director di softec, iLLustra La nuova piattaforma di smart mobiLe appLication management che permette di coordinare taLi strumenti in modo centraLizzato e trasversaLe aLLe tecnoLogie

mobiLe marketing

Come gestire la moltiplicazione di App e device? La risposta è DesktopMate

sto in cui gli utenti si trova-no, DesktopMate consente di impostare strategie di comu-nicazione mobile. E’ possibi-le innanzitutto erogare adver-tising contestualizzato, grazie ai servizi di geolocalizzazio-ne e alla messaggistica push, per fornire servizi a valore ag-giunto e veicolare messaggi promozionali ai propri uten-ti. Inoltre DesktopMate con-sente di attuare campagne cross-marketing, in collabo-razione con altri brand pre-senti sulla piattaforma, per veicolare informazioni e mes-saggi dell’azienda sulla base del profilo utenti, delle appli-cazioni installate e del conte-sto d’uso».DesktopMate mette inoltre a disposizione dei clienti una dashboard analitica per mi-surare le performance delle proprie campagne marketing sulla piattaforma, rilevare il numero di applicazioni sca-ricate, analizzare il compor-tamento statistico dei clienti per ideare nuove campagne. «Attraverso la piattaforma, si supera la concezione che vede l’utilità delle mobile App fine a se stesse, per valoriz-zarle invece quale mezzo di-retto ed immediato per rag-giungere il cliente sottolinea Gentili -. DesktopMate è la leva che consente di sfrutta-re le applicazioni in modo ef-ficace come canale di comu-nicazione, implementando strategie di marketing mirate verso target specifici».

di LOrenzO mOSciatti

danieLegentiLi

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media

windows 8 ambizioni e prospettive deLLa nuova sfida Lanciata da microsoft

a redmond ne sono certi: the worLd is ready. e con iL nuovo sistema operativo, caratterizzato dagLi inconfondibiLi “Live tiLe”, La muLtinazionaLe si dimostra pronta a entrare neLL’era “post-pc”, in cui tabLet e smartphone stanno prendendo iL posto dei tradizionaLi computer aL centro deLLa digitaL Life

«The world is re-ady»: l’ultima sfida di Mi-

crosoft inizia con questo im-pegnativo assunto, che ha aperto l’evento Newyorke-se del Pier 57 dove lo scor-so 25 ottobre i vertici di Red-mond hanno dato il via al lancio ufficiale del nuovo si-stema operativo Windows 8. Tifo da stadio per il ceo Steve Ballmer, che defini-sce il nuovo sistema operati-vo “magico”. Applausi anche per Steve Sinofsky, il diretto-re della divisione Windows, che dal palco in sneaker e je-ans promette: «Cambieremo il modo di lavorare di un mi-liardo di persone». Già per-ché, se gli upgrade del nuovo sistema operativo attesi sono

preinstallato. File da centina-ia di persone hanno assaltato i punti vendita, attirate anche da Surface, il tablet messo a punto dalla stessa Micro-soft nel quadro dell’enorme operazione di ridefinizione. Un assalto ai punti vendita molto simile alle ormai mi-tiche attese antecedenti l’en-trata in commercio dei pro-dotti di Apple. Ma stavolta, è stata Microsoft a sorprende-re. con un avvio indimenti-cabile, (quattro milioni gli upgrade venduti dal gigante di Redmond in soli tre gior-ni), che dimostra una volta di più come la nuova versio-ne di Windows sia davvero la sfida più rischiosa - e insie-me ambiziosa - mai affronta-ta dall’azienda. Nel frattempo, molte autore-voli riviste statunitensi, For-bes in testa, hanno fatto a gara per cercare di stimare nel modo più puntuale pos-

sibile l’investimento com-plessivo stanziato da Micro-soft per supportare in chiave di marketing e di comunica-zione il lancio del nuovo si-stema operativo. Secondo le ricostruzioni più autorevoli, i vertici del gruppo avrebbero stanziato una quota compre-sa tra gli 1,5 e gli 1,8 miliar-di di dollari, una cifra net-tamente superiore a quanto fu messo in campo per il de-butto di Windows Phone 7, quando furono investiti non più di 600 milioni di dolla-ri. La regia delle attività co-municative è stata affidata all’agenzia Crispin Porter + Bogusky, che ha studiato una campagna pubblicitaria mul-timediale, pronta a invadere con frequenza e pressione al-tissime tutti i mezzi audiovi-sivi, con la forza di rivestire metropolitane e grattacieli, inondati di manifesti. Azio-ni classiche e moderne,

670 milioni, l’obiettivo sono 400 nuovi milioni di consu-mer. Su pc e tablet: il sistema operativo, e qui sta la prima grande novità, è infatti pen-sato per funzionare su en-trambe le piattaforme. Intuitivamente, il “ponte” tra hardware da scrivania e mo-bile è incarnato dalla nuo-va interfaccia, che mette in secondo piano il desktop in favore dell’inconfondi-bile schermata “Start” per-sonalizzabile con i Live Tile

- i coloratissimi riquadri ani-mati che rendono immedia-tamente accessibili i contatti, i luoghi e le passioni che più contano nella vita degli uten-ti, insieme ai programmi più usati. Una soluzione pensata per unire le necessità di lavo-ro e il desiderio di intratteni-mento, svago, informazione e aggiornamento. Utilizzan-do tastiera e mouse, nel caso del pc, o il “touch” per quan-to riguarda i tablet. Come ha voluto ribadire Steve Ballmer

nel corso del suo intervento a New York: «Un solo sistema per fare tutto: lavorare, gio-care, studiare e comunicare». E’, quindi, una vera rivoluzio-ne per Microsoft, che prova a sfruttare la lunga esperienza e lo spessore “business orien-ted” dei suoi prodotti, rinno-vando non solo l’offerta, ma la sua stessa storia. Un ten-tativo ambizioso, di chi vuo-le imprimere all’innovazio-ne tecnologica un’ulteriore spinta in avanti, per entrare

in una nuova era. Il desktop non è più il centro dell’uni-verso digitale; ora c’è una po-tente, intrigante, unica appli-cazione. La prima notte post-lancio molti rivenditori degli Usa - a partire, ovviamente, dai Microsoft Store - sono rima-sti aperti per soddisfare la ri-chiesta dei tanti utenti pronti a mettersi in fila per recupe-rare in prima linea il dvd con-tenente il software o un nuo-vo computer con il sistema

un Frame di unO dei videO di LanciO; prOtagOniSta Steve baLLmer

Tanti “mattoncini” per un solido futurodi danieLe bOLOgna

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mediaguerrilla marketing senza ri-sparmio e tanto, tanto web. Uno degli slogan di maggio-re impatto recita un impe-rioso “Click in”: anche qui

semplicità, immediatezza e grande facilità di memoriz-zazione. Tutto secondo le re-gole basiche dell’advertising di massa. Il gesto inaugurale della campagna di marketing globale è avvenuto attraver-so la pubblicazione di video in ben 42 Paesi. Non sfug-girà la presenza in alcuni di essi di Bill Gates e dello stes-so Steve Ballmer, che si assu-

me così in prima persona la responsabilità di un compi-to che appare delicatissimo: traghettare Windows nell’era “post-pc”, in cui stanno di-ventando effettivi protagoni-sti i tablet e gli smartphone, al posto dei tradizionali com-puter, fino a oggi posiziona-ti al centro della “digital life”. A Redmond ne sono certi: “The World is ready”.

svelato anChe WinDoWs Phone 8Sui telefonini, la parola d’ordine è “personalizzazione”Microsoft chiude il cerchio con Windows Phone 8. Il nuovo sistema operativo per smartphone, presentato dal management di Redmond pochi giorni dopo Windows 8, è ovviamente caratterizzato dagli inconfondibili “Live Tile”, che rendono più semplice realizzare quello che è il vero punto saliente della nuova filosofia Microsoft: la persona-lizzazione. Grazie ai Live Tile, infatti, ognuno può creare la propria schermata Start se-condo i propri gusti grazie alle 120.000 applicazioni presenti sul Marketplace dedicato. È possibile impostare i riquadri animati in 3 dimensioni e scegliendo tra oltre 20 colori, in modo che la schermata start e il telefono rispecchino in maniera esclusiva la propria personalità. I Live Tile consentono di avere sempre a portata di mano informazioni ag-giornate sugli argomenti preferiti, come sconti e offerte oppure la situazione dei voli.oltre ai riquadri animati, Windows Phone 8 offre una vasta gamma di caratteristiche e funzionalità esclusive. «Con Windows Phone 8 - ha dichiarato Stefania Duico, Diret-tore della divisione Windows Phone di Microsoft Italia - l’esperienza di utilizzo ancora più personale. Microsoft reinventa anche il proprio sistema operativo mobile, pensan-dolo sulle esigenze e sui desideri degli utenti. Lo spirito all’insegna della personaliz-zazione di Windows Phone 8 prende forma con un’ampia gamma di smartphone colo-

rati e dalle linee giovani e moderne, che soddisfano i gusti più svariati dei consumatori». Secondo GfK Retail & Technology Italia, ad agosto 2012 Windows Phone ha raggiunto una quota di mercato a volume del 10,2%, in particolare con il modello Windows Phone Nokia Lumia 610 che è risultato il terzo device più venduto sul mercato italiano. Numeri robusti, supportati anche dal-le stime dell’ International Data Corporation (IDC), le quali prevedono che Windows Pho-ne diventerà il terzo sistema operativo entro la fine di marzo 2013.

SOCIAL MEDIAMArkEtIng

SOCIAL MEDIAMArkEtIOggi in Italia si contano circa 28 milioni di utilizzatori di internet: più del 75% usa i social network per comunicare ogni giorno e più di 10 milioni di persone interagiscono con i social network via mobile. I social network offrono svariate opportunità alle aziende di comunicare con il proprio target: questo ha generato negli ultimi 4 anni il nascere e prosperare di nuove realtà digitali e di nuove competenze professionali

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scenario

Un 2012 dal pas-so lento. E’ quan-to emerge dal fo-

recast di Aegis Media Italia, che rivede al ribasso le previ-sioni di chiusura di quest’an-no del mercato pubblicita-rio italiano. Nello specifico i dati proiettano un decre-mento del 10,4% della spesa rispetto al 2011. Uno scena-rio decisamente non roseo, dunque, caratterizzato dalla flessione di tutti i principa-li settori merceologici e par-ticolarmente colpito dalla contrazione dei big spender del comparto automobili e alimentari, con quest’ultimo che potrebbe ridurre la spesa pubblicitaria di circa 100 mi-lioni di euro con un calo del 9% sul 2011. Perdite a dop-pia cifra, invece, si prospet-tano per Telecomunicazioni e Abbigliamento, in flessio-ne anche Bevande/alcolici, Cura persona e Distribuzio-ne. E questo nonostante le aspettative legate agli even-ti sportivi dell’estate 2012 (Campionati Europei di Cal-cio trasmessi in esclusiva da Rai e Olimpiadi di Londra coperti interamente da Sky e per i momenti clou da Rai). Sul fronte mezzi si registra

forecast / i trend 2012 deLLa spesa pubbLicitaria fotografati da aegis media itaLia

Andamento lentoLa hoLding rivede aL ribasso Le previsioni di chiusura d’anno per iL mercato adv: iL caLo si dovrebbe attestare suL 10,4% e per iL 2013 è prevista un’uLteriore fLessione, seppur Lieve. a voLare in un cieLo senza nuvoLe resta soLo iL digitaLe, che conferma un grande expLoit

poi un vero e proprio dise-quilibrio: consensi e crescita a doppia cifra per internet e i media digitali, incertezza e significativo calo per i media tradizionali. Il mezzo tv, pur continuando ad assorbire ol-tre il 50% di share of voice, si avvia a chiudere l’anno con

un calo a due cifre (-12,1%), risultato della contrazione sia in termini di audience sia di raccolta dei canali gene-ralisti. Secondo le previsio-ni stilate da Aegis, questi ul-timi chiuderanno il 2012 con una perdita di oltre 500 mi-lioni di euro, con Mediaset a

-16,2% e Rai a -20,4% (con-siderando solo i canali gene-ralisti) nonostante l’esclusiva a disposizione sui Campio-nati Europei di calcio. Al contrario, risulta in cre-scita il trend delle realtà di-gitali tematiche del piccolo schermo che, in linea con i

risultati positivi del primo semestre, chiuderanno l’an-no con una raccolta pubbli-citaria al +17,7%. In partico-lare si ipotizza un +6,6% per il comparto satellitare, me-rito dell’elevata profilazione degli ascoltatori Sky e dell’ef-fetto Olimpiadi trasmes-

… e I clAssIcI perdono AncorAforecast gen.-dic. 2012; milioni di euro

Valori assoluti

Share %

Var. %

totAle mercAto 8.084 100,00 -10,4

stamPa (Quotidiani+Periodici)QUOTIDIANIPERIODICI

1.640

917723

20,3

11,38,9

-17,3

-16,8-17,9

televisioneTV TRADIZIONALE (generalista + musicali + locale)TV DIGITALE (SAT + DTT)

4.2463.396

850

52,542,0

10,2

-12,1-17,3

+17,7

radio 462 5,7 -8,5

cinema 34 0,4 -26,1

outdoor 463 5,7 -16,5

internet 1.238 15,3 +12,4

FOnte: FOrecaSt aegiS 2012

I medIA dIgItAlI crescono…forecast gennaio-dicembre 2012

lA spesA In comunIcAZIone deI prIncIpAlI settorIforecast gen.-dic. 2012; milioni di euro

-17,3%

tV Gen

-16,8%

neWS

-17,9%

MaGS

-8,5%

RaDio

-26,1%

CineMa

-16,5%

ooH

12,4%

WeB

6,6%

tV Sat

33,5%

tV Dtt

DiGitaL 25,8%

tRaDitionaL 74,2%

autoMoBiLi

aLiMentaRi

teLeCoMuniCaZioni

aBBiGLiaMento

MeDia/eDitoRia

FinanZa/aSSiCuRaZioni

CuRa PeRSona

DiStRiBuZione

BeVanDe/aLCoLiCi

FaRMaCeutiCi

1.0971.020

1.1091.009

786637

590507

496479

427387

409366

418361

433346

326329

di rOberta SimeOni

Page 27: 360com 36-37

27

ANNO III | #36/37 | 8 NOV 2012

scenario

se con tecnologie avanzate, e un +33,5% per il digitale ter-restre, grazie alle ottime per-formance di raccolta dei ca-nali Rai e Mediaset free ma anche del nascere nel 2012 di nuove emittenti come Giallo, Focus, Vero Tv e Super. Per la carta stampata il trend negativo che si protrae da al-cuni anni trova conferma nella visione di chiusura del 2012, segnata da un ulteriore e importante peggioramento che porta il dato di raccolta a un -16,8% per i quotidia-ni e un -17,9% per i perio-dici, nonostante questi ulti-mi siano stati caratterizzati da una politica commercia-le conservativa da parte delle concessionarie. La radio ol-tre alla congiuntura del mer-cato, negli ultimi anni, dopo la liquidazione di Audira-dio, ha pagato la lunga as-senza di dati condivisi sul-lo stato di salute del mezzo e

dei suoi player. La nuova in-dagine Radio Monitor di Eu-risko nata a fine 2011 non ha ancora contribuito a risolle-vare le sorti del mezzo che si prevede possa chiudere al -8,5%. Veniamo al cinema: negli ultimi anni i notevo-li costi sostenuti per svilup-pare la tecnologia 3D han-no portato a un incremento delle tariffe per i clienti che, in tempo di forte attenzione al Roi di breve termine, han-no escluso il grande schermo dalle pianificazioni: pertan-to si prevede una flessione del dato di raccolta 2012 del -26,1%. L’Out of Home ha re-gistrato un arresto degli in-vestimenti, dovuto in primis a una contrazione delle cam-pagne sul mezzo da parte dei big spender come abbi-gliamento e automobili, che potrebbero ridurre del 15%-20% i budget sul mezzo. Nel complesso la perdita si asse-sta sul -16,5% vs 2011 con differenti equilibri tra le va-rie tipologie di impianti. Internet si conferma l’uni-co mezzo in crescita con una previsione di chiusura anno a doppia cifra pari al +12,4% con oltre 1.200 milioni di

euro raccolti, pari al 15,3% del mercato pubblicitario e, per la prima volta, più di quanto raccolto i dai quoti-diani. I grandi volumi di in-vestimento si concentrano su Search e Display. Interes-santi le performance del-la Video Adv, risultato di un approccio strategico di “Vi-deo Content Multipiattafor-ma”, supportato dalle propo-ste di concessionarie sempre più indirizzate alla vendita in abbinata con la tv. In for-te espansione è poi l’adverti-sing sul mobile, che grazie ai device di ultima generazio-ne permette di veicolare cre-atività impattanti. Anche per gli investitori pubblicitari il social diventa, infine, sem-pre più il luogo dove brand e consumatore entrano in re-lazione. Guardando oltre, la visione sul 2013 è in questo momento poco confortan-te. A oggi è ipotizzabile che il mercato possa registrare un’ulteriore flessione, sep-pur lieve. Ci si aspetta, però, un importante mutamento delle dinamiche del mercato, per lopiù volte a intercettare la nuova dieta mediatica de-gli italiani.

+33,5% -8,5% +12,4%e’ La pReVISIOne DI CReSCITa DeLLa RaCCOLTa 2012 SuI CanaLI TeMaTICI DeL DTT, In GRanDe eVIDenza queST’annO

IL CaLO STIMaTO Da aeGIS peR La pubbLICITà RaDIOfOnICa. un DaTO neGaTIVO, e TuTTaVIa MIGLIORe RISpeTTO aLLa MeDIa

La VaRIazIOne aTTeSa peR La SpeSa aDV 2012 Su InTeRneT, Che SupeReRà La SOGLIa DI 1,2 MILIaRDI DI euRO RaCCOLTI

Per informazioni 02.58320694

EATALY via Nizza, 230/14

Open bar + buffet aperitivo

19 novembre 2012a partire dalle ore 18:30

Appuntamento esclusivo per i soci di Iab Italia

TORINO

* L’invito è riservato a 2 persone per ogni azienda socia, estendibile ai clienti

Con la partecipazione di Oscar Farinetti, fondatore e presidente di EATALY Sponsor:

Media partners:

Page 28: 360com 36-37

28

ANNO III | #36/37 | 8 NOV 2012

Tutta la realtà, non aumentata, in un annuncio. La carta ssor-bente serve per assorbire. Tutto qua, nudo e crudo. I canadesi di Leo Burnett Toronto vanno alla base per reclamizzare nel tono adeguato il prodotto di Procter & Gamble. Nessuna concessio-ne stravagante: ci dicono solo, e bene, ciò che è Bounty. E per-ché dobbiamo comperarlo.

agenzia creativa: Leo Burnett toronto, CanadaChief Creative officer: Judy JohnCreative Directors: Heather Chambers, Lisa Greenberg, Judy JohnCopywriter: Steve Persicoart Director: anthony ChelvanathanPhotografia: Mark ZibertProduzione stampa: anne Peckart Buyer: Leila Coureyaccount Supervisors: Millie alicea, Kim Koster, Samantha Pollockaccount Manager: Dan KoutoulakisPlanner: Jose Daniel

up&down

asciutta realtà

“Escono auto italiane, en-trano premi internazio-nali”. Lo dice Fiat che pianifica una pagina in-tera su molti giornali nel pieno delle polemiche sui licenziamenti di Pomi-gliano. Un riconoscimen-to internazionale“alle donne e agli uomini” di quella fabbrica.

Un’altra performance stra-ordinaria per apple. Il “me-lafonino” di nuova genera-

zione è richiestissimo e il contractor Foxconn ha

dichiarato che la do-manda supera la di-sponibilità di compo-

nentistica, rendendo difficile stare dietro ai tanti ordinativi dell’innovativo iPhone 5.

Il tempo passa per tutti. Anche per chi ha solo tre-dici anni come Messenger, fondato nel 1999. Nonostante i suoi 330 milioni di utenti attuali e la sua ampia quota di diffusione - oltre il 40% tra tutti i clienti di chat - Microsoft, a breve, ne annun-cerà il ritiro dalle scene.

scanner creatività ai raggi x bounty

abbonati a

per infoLicia guasteLLuccia teL [email protected]@growingcm.com

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coverstory

9/12

Il web è morto.(anche no)

4 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

4concept ikea lancia hemma,

community dal cuore italiano

il magazine usa

wired esce con una

copertina eloquente

e un carteggio

provocatorio tra

il direttore chris

anderson e il

columnist michael

wolff: per capire

dove andrà la rete

7 concept il back to school

e le contaminazioni in adv

9 360agorà latins do it better:

twitter vola in sud america

6campagne shakira “mueve”

il piano marketing di seat

17scenario i cento nomi più

cool dell’information age

in questo numero

chris anderson

michaelwolff

8

1816 Il Motorshow ora

accelera con Comark

Quando la lavatrice ci

chiederà banda larga5Ecco La Settimana

della ComunicazioneStile italiano carico

di ottimismo

all’internoall’internoMeno cibo e più hi-tech

nei consumi degli italiani17 19Ecco chi c’è davanti

al grande schermo5/6Concept store“pop in the city”

20/22

4 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

6 concept la creatività imille

regala più luce a bilumen

7 eventi la settimana della

comunicazione: l’agenda

8 agorà dal festival di venezia

alle debolezze del sistema

18 scenario government 2.0:

dagli usa il primo bilancio

4 marketplace su zoopa il logo

del bicentenario beretta

in questo numeroeditoria / se i lettori dettano l’agenda ai giornali

coverstory

9/13

14/15

LucaColombo

rubriche2 visioni paolo mardegan 3 360pro.

update 16 mediadata ads - audiweb/

nielsen - strategy analytics 19

vipcom simona ventura 20/21

agenda mondo/italia 21 up&down

trend in salita e in discesa 21

scanner grey paris / asonor

Alle porte dello

showrnalismin alcune redazioni usa campeggiano cartelloni con i risultati

del traffico delle notizie pubblicate sul web. il pubblico si sta

impadronendo dell’informazione? quali riflessi per il mercato?

all’interno

Ma come sta davveroil grande malato?La pubbLicità è ancora in crisi profonda? come vanno Letti

i dati apparentemente positivi consegnati daLLa prima parte

deLL’anno? viaggio in un panorama difficiLe da interpretare

3 marketpLace fatti&notizie

daL pianeta comunicazione

4 marketpLace uma thurman,

moLto più che testimoniaL

8 360agorà quaLe privacy

neLL’epoca di internet?

18 teLevisione broadcaster

con Le donne neL mirino

19 downLoad mp3 i ceLLuLari

provano a sfidare itunes

21 scanner bayer, Luoghi

comuni a impatto creativo

16

Paul Steiger

14 17La carta stampata

in mezzo al guadoTutti in filaper i media guru5/6

Binaghi/Ippolito:

una nuova fase

per Iab Italia

rubriche

in questo numero

coverstory

Write thefuture

7

concept la campagna della multinazionale

9/12

all’interno

3 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

5 concept estate, scatta

la sete di comunicazione

9 360agorà il rebranding

nell’era dei social media

17 bottarisposta frasi che

non passano inosservate

20 scenario pochi ma buoni,

le scelte di adci awards

22 scanner shangri-la, se

lo straniero è uno di noi

18DerrickDe Kerckhove

8 20Mandarina Duck decide

di raccontarsi… in reteEsloultimo, il negozio

dove lo shopping è gratis

6/7Altavia Italia,

competitivi

e consapevoli

in questo numero

Come cambia la dieta

mediatica degli italiani

coverstory

10/15strumenti digitali, mobili, innovativi, futuristici

e futuribili. attenzione, però, a non perdere di vista ciò

che guardano e ascoltano, veramente, gli italiani.

basta fermarsi un attimo per scoprire che...

3 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

5 concept la pubblicità

in dimensione mondiale

7 concept casual oppure

doppiopetto, conta l’abito

9 360agorà boom americano

per il network sb nation

17 scenario per edisport

la forza viene dalla storia

21 scanner amnesty invita

a non voltare le spalle

15Andrew Bud

in questo numero

all’interno

Così mobile

che sembra

inafferrabileil numero di connessioni a internet su telefonini

e smartphone è in rapida crescita, ma il mercato

dei contenuti ha perso il 20% in un anno,

e anche l’adv non decolla. viaggio

in un settore alle prese con una

svolta forse epocale

818

TAG Advertising

per il target business

“D8” / Una finestra

sul digitale che verrà

coverstory

10/14

rubriche

cellulari, contenuti e internet

abbonati a

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9/12

Il web è morto.(anche no)

4 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

4concept ikea lancia hemma,

community dal cuore italiano

il magazine usa

wired esce con una

copertina eloquente

e un carteggio

provocatorio tra

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columnist michael

wolff: per capire

dove andrà la rete

7 concept il back to school

e le contaminazioni in adv

9 360agorà latins do it better:

twitter vola in sud america

6campagne shakira “mueve”

il piano marketing di seat

17scenario i cento nomi più

cool dell’information age

in questo numero

chris anderson

michaelwolff

8

1816 Il Motorshow ora

accelera con Comark

Quando la lavatrice ci

chiederà banda larga5Ecco La Settimana

della ComunicazioneStile italiano carico

di ottimismo

all’internoall’internoMeno cibo e più hi-tech

nei consumi degli italiani17 19Ecco chi c’è davanti

al grande schermo5/6Concept store“pop in the city”

20/22

4 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

6 concept la creatività imille

regala più luce a bilumen

7 eventi la settimana della

comunicazione: l’agenda

8 agorà dal festival di venezia

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18 scenario government 2.0:

dagli usa il primo bilancio

4 marketplace su zoopa il logo

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in questo numeroeditoria / se i lettori dettano l’agenda ai giornali

coverstory

9/13

14/15

LucaColombo

rubriche2 visioni paolo mardegan 3 360pro.

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nielsen - strategy analytics 19

vipcom simona ventura 20/21

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showrnalismin alcune redazioni usa campeggiano cartelloni con i risultati

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all’interno

Ma come sta davveroil grande malato?La pubbLicità è ancora in crisi profonda? come vanno Letti

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3 marketpLace fatti&notizie

daL pianeta comunicazione

4 marketpLace uma thurman,

moLto più che testimoniaL

8 360agorà quaLe privacy

neLL’epoca di internet?

18 teLevisione broadcaster

con Le donne neL mirino

19 downLoad mp3 i ceLLuLari

provano a sfidare itunes

21 scanner bayer, Luoghi

comuni a impatto creativo

16

Paul Steiger

14 17La carta stampata

in mezzo al guadoTutti in filaper i media guru5/6

Binaghi/Ippolito:

una nuova fase

per Iab Italia

rubriche

in questo numero

coverstory

Write thefuture

7

concept la campagna della multinazionale

9/12

all’interno

3 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

5 concept estate, scatta

la sete di comunicazione

9 360agorà il rebranding

nell’era dei social media

17 bottarisposta frasi che

non passano inosservate

20 scenario pochi ma buoni,

le scelte di adci awards

22 scanner shangri-la, se

lo straniero è uno di noi

18DerrickDe Kerckhove

8 20Mandarina Duck decide

di raccontarsi… in reteEsloultimo, il negozio

dove lo shopping è gratis

6/7Altavia Italia,

competitivi

e consapevoli

in questo numero

Come cambia la dieta

mediatica degli italiani

coverstory

10/15strumenti digitali, mobili, innovativi, futuristici

e futuribili. attenzione, però, a non perdere di vista ciò

che guardano e ascoltano, veramente, gli italiani.

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3 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

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17 scenario per edisport

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21 scanner amnesty invita

a non voltare le spalle

15Andrew Bud

in questo numero

all’interno

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che sembra

inafferrabileil numero di connessioni a internet su telefonini

e smartphone è in rapida crescita, ma il mercato

dei contenuti ha perso il 20% in un anno,

e anche l’adv non decolla. viaggio

in un settore alle prese con una

svolta forse epocale

818

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“D8” / Una finestra

sul digitale che verrà

coverstory

10/14

rubriche

cellulari, contenuti e internet

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29 novembre, milAnoiAb SeminAr Torna l’appuntantamento con l’evento organizzato da Iab Italia e dedicato all’analisi di tematiche specifiche relative a internet e al mondo della comunicazione interattiva. Per questa seconda edizione 2012, l’associazione ha scelto di puntare i riflettori sul Social Marketing a fronte di un’esponenziale crescita di utilizzo delle piattaforme di networking da parte dell’utenza italiana, soprattutto in mobilità. La manifestazione di svolgerà presso la Sala Collina della sede de “Il Sole 24 ore” di Milano.Info: www.iab.it

ultima

Libri

&scenariCenSiS, U.C.S.i.i mediA SiAmo noi: deCimo rApporto SUllA ComUniCAzioneLa decima edizione del Rapporto sulla Comunicazione - intitolato “I Media siamo noi. L’inizio dell’era biomediatica” e realizzato da Censis e U.C.S.I. - prosegue il monitoraggio dell’evoluzione dei consumi dei media e l’osservazione dei cambiamenti avvenuti nelle diete mediatiche degli italiani, tracciando le grandi linee di trasformazione del sistema. Tre i principali approfondimenti tematici presentati, che riguardano questioni di grande rilevanza e attualità. Il primo concerne gli effetti della rivoluzione digitale, con il rafforzamento della tendenza alla personalizzazione dei media: diventano centrali la trascrizione virtuale e la condivisione telematica delle biografie personali. Il secondo tema è la rinnovata concezione della privacy in un’epoca in cui il primato del soggetto si traduce nell’esibizione denudata del sé digitale. Infine, spazio all’analisi dei mutamenti in corso nel settore della pubblicità e dei loro effetti sul pubblico. < Francoangeli< Pag. 224 - 27,00 euro

27 novembre, milAnoForUm delle riSorSe UmAne 2012Quarta edizione per il Forum delle Risorse Umane, l’unico evento BtoB del settore dove i manager delle human resoruces si incontrano per condividere know how, dialogare con le istituzioni, approfondire tematiche verticali, sviluppare relazioni di business. Nell’ambito della manifestazione, organizzata da Comunicazione Italiana, si svolgerà anche la terza edizione del “Recruiting Day”, un momento di incontro importante sia per le aziende sia per candidati in cerca di un’opportunità professionale. Appuntamento a Palazzo Mezzanotte, in Piazza Affari, a Milano.Info: Forumhr.it

9-12 novembre, milAnoSAlone FrAnChiSingTorna l’annuale appuntamento dedicato al franchising, alle innovazioni nel retail e alle nuove idee per la distribuzione. Dal 9 al 12 novembre, oltre duecento marchi saranno presenti all’appuntamento in programma negli spazi di Fieramilanocity, e si presenteranno al mercato in un momento importante e delicato per tutta l’economia. Il franchising, oggi, vale circa l’1,5% del prodotto interno lordo italiano.Info: www.saloneFranchisingmilano.com

14 novembre, FirenzeA-dAyA partire dalle 10:00 di mercoledì 14 novembre, la sede di Dada, a Firenze (piazza Annigoni 9/A), ospiterà l’A-Day, il primo evento italiano sul Content Display Advertising. In modo snello e interattivo, i principali player del settore si confronteranno con editori, agenzie e centri media di ogni tipologia e dimensione. Un incontro per addetti ai lavori con spunti operativi da mettere subito in pratica.Info: www.a-day.it