35° corso di Cooperazione civile Militare Progetto didattico COCIM/Documents... · Progetto...

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[CENTRO ALTI STUDI PER LA DIFESA] Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze 19/05/2014 17:37 - Annesso 2_Scheda Progettodidattico_3 bis 1 35° corso di Cooperazione civile Militare Progetto didattico Anno 2014 M_D SCASD 0803611 20-05-2014

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Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze

19/05/2014 17:37 - Annesso 2_Scheda Progettodidattico_3 bis

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35° corso di Cooperazione civile Militare

Progetto didattico

Anno 2014

M_D SCASD 0803611 20-05-2014

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Sommario

1. Lo scenario di riferimento.................................................................................................... 3

2. Gli Obiettivi ....................................................................................................................... 5

3. Le linee d’azione ................................................................................................................. 5

4. Programma di massima ....................................................................................................... 6

5. Coordinamento scientifico ................................................................................................... 7

6. Sede di svolgimento ............................................................................................................ 7

7. Regolamento....................................................................................................................... 8

a. Modalità di ammissione ....................................................................................................... 8

b. Frequenza ........................................................................................................................... 9

c. Scadenze ............................................................................................................................ 9

d. Amministrativa ................................................................................................................. 10

e. Documentazione caratteristica............................................................................................ 10

f. Assenze consentite ............................................................................................................ 10

g. Valutazione e certificazione della formazione ..................................................................... 10

FASI/OBIETTIVI Appendice n.1.......... 11

FASI DIDATTICO FORMATIVE - TIME LINE Appendice n. 2 ......... 12

AREE/ARGOMENTI Appendice n. 3.......... 13

TEMATICHE DI ATTUALITÀ Appendice n. 4 ......... 14

I CASE STUDIES /TAVOLE ROTONDE Appendice n. 5 ......... 16

SCHEDA DI PROGETTO PER TEMATICA DI ATTUALITA’ Appendice n. 6 ......... 17

PROGRAMMA DIDATTICO Appendice n. 7 ......... 18

SUDDIVISIONE FREQUENTATORI NAZIONALI PER ENTI Appendice n. 8 ......... 26

SCHEDA SEGNALAZIONE Appendice n. 9 ......... 28

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Premessa

Il presente documento progettuale ha finalità didattico-formative e intende tracciare le linee

d’azione intraprese, le capacità e gli strumenti formativi che s’intendono mettere a

disposizione dei futuri partecipanti, sulla base delle esperienze maturate e dei progressi sin

qui conseguiti nella condotta dei corsi di Cooperazione Civile-Militare - COCIM che il

Centro Alti Studi della Difesa, su delega dello SMD, ha finora svolto, giunti alla 35^

edizione.

1. Lo scenario di riferimento

Le esperienze maturate in seno alle organizzazioni multilaterali di sicurezza, nella

cooperazione per la gestione delle crisi e delle emergenze, sono alla base di una profonda

riflessione sulla preparazione delle singole Nazioni e delle stesse Organizzazioni

Internazionali. I rischi connessi alle situazioni di emergenza interne ed esterne incidono

direttamente o indirettamente sulla stabilità dell’Italia e dei Paesi alleati e partner, erodendo

la linea di confine tra sicurezza interna, sicurezza esterna e difesa. Tale scenario comporta,

sempre più frequentemente, la condotta di attività a carattere misto, civile e militare, nelle

quali occorre integrare conoscenze e strumenti.

Nel mondo attuale così come nel prossimo futuro, le situazioni di crisi, a cui le Nazioni o le

organizzazioni regionali, quali l’Unione Europea, dovranno far fronte presentano raramente

aspetti esclusivamente civili o esclusivamente militari evidenziando, invece, la necessità di

essere gestite con ogni possibile speditezza ed attraverso il così detto Comprehensive

Approach. L’impegno che l’Italia assolve nell’ambito delle Nazioni Unite e delle

Organizzazioni collettive regionali di sicurezza in situazioni di emergenza umanitaria e

nella gestione internazionale delle crisi comporta, per il nostro Paese, un’assunzione di

responsabilità per l’impiego di strumenti civili e militari. In tale quadro di partecipazione, il

costante coordinamento e la collaborazione con altri attori sono un elemento centrale

dell’approccio integrato a sostegno di soluzioni durevoli.

Il contributo nazionale, per la complessità degli scenari d’intervento, deve quindi potersi

configurare come il prodotto del “Sistema Paese”, frutto d i una strategia unitaria e condivisa

tra gli attori responsabili.

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Gli scenari futuri richiederanno, sempre più, l’intervento sinergico del settore pubblico e di

quello privato, del settore militare e di quello civile, e competenze multidisciplinari.

La COCIM è infatti il “complesso delle determinazioni, dei provvedimenti adottati e delle

attività svolte al fine di stabilire, in vista di uno scopo comune, forze e mezzi necessari in

pace, all’emergenza, in stati di crisi o di guerra, per integrare e/o compensare

reciprocamente le capacità operative delle strutture nazionali” 1.

Risulta quindi evidente come la COCIM rappresenti un modo di intervenire realizzabile

solo disponendo di una conoscenza reciproca e di un linguaggio comune tra Organismi

civili, militari, pubblici e privati.

Occorre a tal fine combinare approfondite conoscenze per garantire la corretta integrazione

della normativa nazionale con quella internazionale, con elevate competenze tecniche.

Pertanto, il corso è rivolto a personale delle pubbliche amministrazioni come a quello di

settori privati chiamati ad intervenire nella gestione delle crisi e a collaborare con assetti

militari, a chi è impegnato in attività di cooperazione e di diplomazia internazionale, in

missioni operative, in situazioni di emergenza.

I positivi esiti dei precedenti Corsi hanno rafforzato modelli fondati sulla

multidisciplinarietà, l’internazionalità e “l’interagency”, ritenuti utili anche al di fuori del

territorio nazionale, e hanno messo in evidenza l’importanza de l coinvolgimento del settore

pubblico, di quello privato e del mondo accademico.

Il metodo didattico favorisce l’approfondimento tramite l’utilizzo di casi pratici ed esempi

concreti come punto di partenza e modalità esplicativa principale dei temi trattati.

1 Pubb. DC-2. Ed. 1985.

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2. Gli Obiettivi

Con l’approfondimento delle dottrine operative nazionali ed internazionali, correlate agli

scenari dove hanno trovato applicazione, s’intende fornire ai frequentatori un quadro

aggiornato sulle più recenti operazioni svolte, i loro riflessi e lezioni apprese.

Infatti, conoscere gli scenari di riferimento, i differenti ambiti (legislativo, dottrinale e

operativo), l’organizzazione della cooperazione civile e militare, favorendo una conoscenza

reciproca e un linguaggio comune, rientra nelle prioritarie finalità del corso.

3. Le linee d’azione

Seguendo il principio dell’innovazione, che punta a dotare il Corso di contenuti nuovi ed

attuali, facendo tesoro degli ammaestramenti derivanti dalle precedenti edizioni, si è

introdotto un ulteriore spazio di studio “a distanza”, ricorrendo alla piattaforma e-learning,

per la necessità di conoscere altri Organismi coinvolti, per le proprie attività istituzionali,

nella cooperazione civile-militare, sia nazionale che internazionale.

L’offerta formativa così strutturata, permette di focalizzare l’attenzione, nella fase

residenziale, sull’acquisizione e sul consolidamento di una conoscenza più specifica e

incentrata su casi pratici reali.

Per una maggiore integrazione dei programmi didattici con i Dicasteri/Agenzie competenti,

in aderenza agli obiettivi definiti (Apd. 1) e, vista l’eterogenea platea di frequentatori

nazionali e di Ufficiali esteri, da quest’anno si prevede quindi uno sviluppo didattico

articolato su distinti momenti:

(1) informativo e di orientamento2;

(2) selettivo pre-ammissione3;

(3) formativo e di studio4;

(4) di qualificazione5.

2 Mediante la diffusione dei lineamenti concettuali.

3 Ricorrendo ad un questionario di partecipazione, con indicate le motivazion i alla frequenza completate da

una proposta di approfondimento circa un argomento d’interesse a scelta tra quelli indicati. 4 Nella fase a distanza, dedicata alle nozioni di dottrina e verifiche con questionari di progressione

dell’apprendimento con valutazione di profitto, l’invio dell’elaborato sull’argomento d’interesse proposto

(per i candidati esterni alla PA), prima della fase residenziale , l’accertamento del livello di conoscenza

conseguito.

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L’organizzazione ed esecuzione del corso è stata fissata secondo un programma didattico di

massima e che identifica la timeline (Apd.2), le aree e le discipline di studio (Apd.3) e sia

pur genericamente, le tematiche di attualità (Apd. 4) ed i case studies (Apd.5), scaturiti

dall’esame dei principali scenari di situazioni di crisi e di emergenza e che potranno variare

sulla base dei feedback successivi, per consentire flessibilità organizzativa alle soluzioni di

cattedra.

Ai candidati, a partire da quest’anno, verrà chiesto di indicare sulla base dei temi di attualità

proposti, gli ambiti specifici in cui desiderano offrire il proprio contributo professionale e di

pensiero (Scheda di progetto - Apd. 6), per consentire un rapido travaso di cultura e di know

how interagency.

Il 35° corso COCIM intende così rispondere all’esigenza di adattamento e di

razionalizzazione della formazione, raggruppando le materie e le capacità delle singole

componenti, nel panorama della cooperazione.

I vantaggi di una formazione e cooperazione tra gli esperti della cooperazione, nella

maniera indicata (interagency e multinazionale) e la somministrazione di contenuti anche in

chiave europea e NATO, consentirà ai frequentatori di mettere a confronto esperienze e

competenze, favorendo così le collaborazioni future.

4. Programma di massima

Il Corso residenziale ha una durata di due settimane, dal giorno 8 al 19 settembre 2014. La

durata complessiva del corso è di n. 56 periodi di didattica frontale, distribuite in n. 10

giornate d’aula. Il programma (Apd.7) è stato sviluppato in collaborazione con i

responsabili degli Uffici formazione e COCIM dello Stato Maggiore della Difesa, è

comunque suscettibile di modifiche ai temi indicati, in relazione alle specifiche esigenze che

potranno emergere successivamente.

5 Con una logica di sperimentazione e consolidamento pratico attraverso una esperienza partec ipativa a

tavole rotonde ed esercitazioni in modalità CPX, quali completamento della didattica e che si concludono

con la somministrazione di un test finale (che verrà svolto on line).

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In merito al corso, strutturato per moduli didattici6, sono stati individuati e selezionati

qualificati Relatori, ai quali il CASD ha chiesto di trattare gli argomenti assegnati

focalizzando l’attenzione sugli strumenti, sulle metodologie, sui progetti, che abbiano come

protagonista la cooperazione civile-militare e il valore aggiunto dell’interdipendenza delle

componenti.

Nell’ambito delle tematiche che saranno affrontate durante la fase residenziale e sulla base

delle materie ed argomenti relativi a ciascun modulo di studio, verrà chiesto a ciascun

Relatore di fornire preventivamente al Dipartimento di Diritto Umanitario e de lle

Operazioni militari dell’Istituto utili riferimenti e indicazioni bibliografiche, per l’ausilio ed

il supporto alla didattica.

Ciascun docente civile/militare si avvarrà, per la trattazione della tematica assegnata, di un

assistente/relatore militare/civile, che potrà essere selezionato nell’ambito del corso, come

pure dagli Enti/Uffici dei rispettivi dicasteri, al fine di poter far apprezzare ed approfondire i

punti in comune e gli eventuali diversi approcci.

5. Coordinamento scientifico

Il coordinamento didattico - scientifico del corso è assegnato al Dipartimento di diritto

umanitario e delle operazioni militari in coordinamento con l’Osservatorio Sicurezza

Nazionale (OSN).

6. Sede di svolgimento

Il corso si svolgerà presso la sede del Centro Alti Studi per la Difesa, Piazza della Rovere,

83, in ROMA.

6 I Modulo: area militare; II Modulo: area civile-industriale; III Modulo: area giuridica; IV Modulo: area

internazionale e politica d i sicurezza; V Modulo: area sociale.

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7. Regolamento

Le lezioni/conferenze/tavole rotonde saranno oggetto di registrazione e pubblicate sulla

piattaforma e-learning il cui accesso sarà consentito ai soli partecipanti al corso. Alcune

lezioni di docenti provenienti da Istituti/Organizzazioni internazionali potranno essere in

lingua inglese.

a. Modalità di ammissione

Per consentire la più estesa rappresentatività degli Enti/Uffici dei Dicasteri interessati al

corso e per una omogenea ripartizione dei candidati nell’ambito di ciascun gruppo di lavoro

si conferma la disponibilità dei posti indicati nel corso delle precedenti edizioni (Apd. 8).

Al Corso COCIM possono partecipare coloro i quali verranno indicati dagli Enti sulla base

dei requisiti indicati7, come pure altro personale civile con specifico interesse nella materia.

Per consentire a ciascun candidato di fruire del supporto didattico a distanza offerto

dall’Istituto, e poter assicurare un bilanciamento delle professionalità disponibili per ciascun

G.diL., è stata predisposta una scheda di segnalazione (Apd. 9).

Nella compilazione del para. “Notizie aggiuntive” delle predette schede, sarà cura dei

candidati indicare brevemente le motivazioni alla frequenza. Tutti i frequentatori dovranno

produrre una propria proposta di approfondimento circa un argomento d’interesse a scelta

tra quelli indicati.

7 U. delle FA e Corpi armati dello Stato, Dirigenti/Funzionari di Dip. della PCM, della Difesa e di altri Dicasteri interessati , Prefetture e

Società fornitrici o concessionarie di servizi pubblici essenziali (ENEL, TELECOM, FS, RAI, ecc.); U.esteri (piano di ammissioni 2014); Militari della CRI e dell’ACISMOM; civili del master associato al 17° Corso ISSMI; personale del Q.P. del CASD da impiegare nello specifico settore per le esigenze d’Istituto;

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Al fine di determinare dei parametri certi per la formulazione di una graduatoria di

ammissione al corso, i candidati dovranno avere cognizioni di base e capacità di studio,

preferibilmente con pregresse esperienze professionali, tali da consentirgli di mettere a

profitto il corso per la prevedibile attività lavorativa futura.

Al fine di sostanziare i predetti requisiti, i criteri di selezione con relativi punteggi vengono

attribuiti come di seguito indicato:

Titolo di studio: laurea magistrale o triennale (5 -3 punti);

Esperienze acquisite nel campo della COCIM8 (2 punti per anno, per un massimo di 10

punti);

Impiego attuale in uno dei settori specifici;

contributo professionale e di pensiero utile ai fini di approfondimenti specifici per dare

valore aggiunto alla propria partecipazione (si terrà conto delle proposte pervenute

(assegnando un punteggio massimo di 10 punti).

b. Frequenza

I candidati designati impossibilitati a partecipare dovranno fornire tempestiva

comunicazione scritta, da anticipare via fax al n. 06/68802299 o via e-mail, all’indirizzo:

[email protected].

I frequentatori sono tenuti a rispettare l’orario delle attività didattiche previsto dal

programma didattico del corso. La firma giornaliera verrà rilevata con la firma in entrata e

di uscita dei partecipanti. Durante lo svolgimento delle lezioni, i partecipanti sono tenuti a

tenere i cellulari spenti ed evitare l’ingresso e l’uscita dall’aula, se non strettamente

necessario.

c. Scadenze

Le domande per l’ammissione al corso dovranno pervenire al CASD entro il 20 giugno

2014.

8 Presso organismi /Enti/Associazioni operanti nel settore della cooperazione (CRI, Associazioni di volontariato, Organismi Internazionali, ONG).

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Il CASD entro il 23 giugno 2014 darà conferma dei candidati selezionati al corso ed invierà

il materiale informativo agli interessati.

d. Amministrativa

Gli oneri di missione dei frequentatori nazionali saranno a carico delle Amministrazioni di

appartenenza. La quota di partecipazione, ad esclusione degli oneri per il personale estero, è

prevista per un importo unitario pari a 82 € (da confermare).

e. Documentazione caratteristica

Per i frequentatori militari nazionali sarà redatta a cura del CASD apposita documentazione

caratteristica secondo la normativa in vigore.

f. Assenze consentite

Non si possono effettuare assenze, dovute a qualsiasi motivazione, superiori al 20% delle

ore complessive del corso. Tale limite è posto a garanzia dell’apprendimento e del

raggiungimento degli obiettivi didattici. Tutti i permessi ed i ritardi, superiori a 15 minuti,

saranno considerati ai fini del calcolo del monte ore di assenza consentita.

g. Valutazione e certificazione della formazione

Ai frequentatori del corso che avranno superato la prevista prova d’esame finale verrà

rilasciato un attestato di partecipazione con profitto. A coloro che avranno effettuato

assenze superiori al 20% delle ore complessive del corso, verrà concesso un certificato di

frequenza.

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FASI/OBIETTIVI Appendice n.1

FASI PERIODO OBIETTIVI

DISTANZA

5 settimane

dal

23.06

al

25.07

Aver acquisito un quadro aggiornato della normativa, degli ordinamenti delle principali Amministrazioni statuali e internazionali, come pure le procedure – accordi vigenti in materia di difesa civile, protezione civile, cooperazione civile-militare e nell’ambito della pianificazione civile d’emergenza nazionale, ONU, NATO e UE. Descrivere i principali attori della cooperazione ed il processo decisionale che sovraintende i loro rapporti. Dimostrare una comprensione del processo di sviluppo delle capacità civili e militari e le sfide da affrontare a livello nazionale, comunitario e in ambito Alleanze. Comprendere l’impatto delle responsabilità derivanti da lle leggi e regolamenti che disciplinano le funzioni della Difesa e della Protezione civile. Inquadrare i meccanismi di finanziamento e gli aspetti legali connessi alla COCIM

RESIDENZIALE

Sessione teorica

1 ̂settimana

dal

8.09

al

12.09

Far sviluppare all’uditorio esterno all’amministrazione Difesa la consapevolezza delle capacità militari e delle esigenze operative per consentire l’interfaccia e l’interoperabilità con quelle civili. Acquisire un approccio comune e la comprensione dei meccanismi di gestione civile delle emergenze e degli interventi di difesa e protezione. Illustrare il razionale e gli aspetti salienti degli strumenti della cooperazione, comprensivi degli ammaestramenti identificati nel corso delle operazioni.

RESIDENZIALE

sessione “pratico/operativa”

di gruppo

2 ̂settimana

(Due mezze

giornate)

Dal

15.09

al

18.09

Verificare le funzionalità delle strutture e degli organi che partecipano in scenari di Difesa nazionale. Esaminare l’adeguatezza delle norme di legge e degli accordi preventivi e conseguenti le pianificazioni per l’emergenza. Saper predisporre idonei ed efficaci collegamenti funzionali e di coordinamento tra i diversi attori di organizzazioni complesse. Qualificare personale destinato ad assolvere ai vari livelli le funzioni connesse alla COCIM. Aggiornare un piano di contingenza per l’emergenza sulla scorta degli ammaestramenti scaturiti. Accertare il livello di preparazione a fronteggiare una emergenza.

SESSIONI PLENARIE –

TAVOLE

ROTONDE

1 ̂e 2 ̂sett.

Dal

9.09

al

19.09

Rafforzare la cooperazione interagenzia e multidisciplinare nei diversi ambiti pubblici e privati, incrementando la reciproca fiducia e la credibilità tra appartenenti alle diverse Amministrazioni. Far conoscere le capacità dual use dello strumento militare, idonee per interventi di difesa e protezione in emergenza ed i collegamenti di questi ambiti con quello della Difesa. Analizzare e identificare le sinergie possibili tra le diverse organizzazioni, con riferimento alle metodologie di pianificazione, organizzazione delle capacità e degli strumenti. Contribuire all’aggiornamento della dottrina e delle norme legislative. Valorizzare con attività di role play le procedure per il coordinamento tra attori civili e militari.

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FASI DIDATTICO FORMATIVE - TIME LINE Appendice n. 2

Per conseguire gli obiettivi formativi, il programma si articola secondo le n. 4 fasi di seguito

indicate:

- pre-corso9, dal 23 giugno al 25 luglio 2014 (n. 5 settimane);

- valutativo10

, dal 1 al 5 di settembre 2014 (n. 1 settimana) di verifica dell’apprendimento;

- espositiva e di dibattito11

, attraverso conferenze e tavole rotonde.

- esercitativa12

, nella giornata del 16 settembre. Queste attività pratiche di simulazione nel

campo della COCIM, nell’ambito dei gruppi di lavoro, sarà a cura di responsabili provenienti

dalle singole amministrazioni che opereranno in qualità di osservatore/facilitatore.

Il Corso residenziale si articola secondo il crono-programma di seguito indicato:

9

Periodo di tempo compreso tra la designazione alla frequenza del corso, orientativamente entro il mese di luglio e l’inizio

della fase residenziale, nell’ottica di consentire al frequentatore lo studio in modalità e-learning, avvalendosi della

piattaforma multimediale dell’ISSMI, degli ordinamenti, dei ruoli, delle responsabilità e dei compiti degli attori coinvolti

nella COCIM. L’attività da svolgere in auto-apprendimento si prefigge lo scopo di aggiornare le conoscenze di base sulle

discipline indicate e non è soggetta a valutazione di profitto. gie e-learning, sviluppate dall’Istituto per la specif ica

esigenza,.

10 La somministrazione di un test d’ingresso ed uno di f ine corso, on line sulla piattaforma e-learning.

11 Le lezioni saranno tenute da esperti civili nazionali dei diversi dicasteri e da f igure di spicco internazionali che di volta in

volta coadiuvati nell’esposizione da selezionati Rappresentanti dell’Amministrazione Difesa, possano proporre le lezioni

apprese ed i rif lessi del proprio operato sulle rispettive organizzazioni, evidenziando sinergicamente e congiuntamente gli

elementi di aggiornamento delle conoscenze inerenti le procedure e le metodologie di lavoro.

12 Per un aggiornamento delle conoscenze inerenti le procedure e metodologie di lavoro; tale fase condotta in modalità

Command Post Exercise (CPX), sulla base dello scenario individuato, simuleranno i meccanismi istituzionali e

procedurali nazionali e dell’UE, per consentire ai frequentatori in role play, di individuare le procedure e le soluzioni e la

misurazione dell’eff icacia degli interventi.

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AREE/ARGOMENTI Appendice n. 3

AREE ARGOMENTI

MILITARE LA DIFESA MILITARE E LA DIFESA NAZIONALE. IL CONTRIBUTO MILITARE ALLA STABILIZZAZIONE E RICOSTRUZIONE.

LE POLICY NEL SETTORE DELLA DIFESA CBRN. GLI STRUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE.

LA CIMIC OPERATIVA. LE FORZE DI RISERVA. LA PIANIFICAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEGLI

INTERVENTI. CIVILE

E

INDUSTRIALE

LA DIFESA CIVILE IN ITALIA. LA PROTEZIONE CIVILE.

IL PERSONALE DELLA RISERVA SELEZIONATA. LE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE. LA TECNOLOGIA A SUPPORTO DELLA PREVENZIONE E

MONITORAGGIO DELLE AREE A RISCHIO.

GIURIDICA

L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA CENTRALE E PERIFERICA. LE LEGGI PER LA SALVAGUARDIA DEL PAESE E DELLE

LIBERE ISTITUZIONI. I DECRETI ATTUATIVI E GLI STRUMENTI FINANZIARI

NELLA P.A. IL QUADRO GIURIDICO DI SETTORE DI DIRITTO INTERNAZIONALE

IL TEMA DELLO STATUS DEI DEI RIFUGIATI INTERNAZIONALE

E POLITICA DI

SICUREZZA

LA DIMENSIONE CIVILE – MILITARE DELL’ALLEANZA ALLE SITUAZIONI D’EMERGENZA.

RAPPORTI TRA LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI. LA PROTEZIONE DELL’INCOLUMITA’ DEI CONNAZIONALI NON COMBATTENTI IN CASO DI CRISI.

LE ORGANIZZAZIONI REGIONALI (NATO, UE, UOA, …). IL CONSIGLIERE POLITICO E L’APPROCCIO

MULTIDIMENSIONALE. AREA

SOCIALE

IL MANAGEMENT DELLA P.A.. LA GESTIONE DELLE CRISI. L’APPROCCIO SISTEMICO NELLA GESTIONE DELLE

EMERGENZE E DELLE CRISI. LA PREVENZIONE E PROTEZIONE.

LA MEDIAZIONE E NEGOZIAZIONE LA COMUNICAZIONE IN EMERGENZA.

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TEMATICHE DI ATTUALITÀ Appendice n. 4

( L’elenco di seguito indicato non è esaustivo né definitivo)

1. La COCIM, linguaggio da condividere in tema di sicurezza e protezione:

l’evoluzione normativa nazionale;i soggetti istituzionali;le lezioni apprese.

2. Aspetti operativi della cooperazione, approccio sistemico nella gestione delle

emergenze e pianificazione operativa di una emergenza.

3. La CIMIC in missioni di Peacekeeping, stabilizzazione, ricostruzione:l’evoluzione

della dottrina della NATO;i soggetti e le articolazioni istituzionali preposti;le

procedure adottate;gli scenari operativi.

4. La commissione interministeriale tecnica della Difesa civile: profili evolutivi

nell’ordinamento giuridico nazionale; i soggetti istituzionali;le lezioni apprese.

5. La protezione delle infrastrutture critiche. Criteri per assicurare continuità e

disponibilità nelle emergenze:la previsione normativa e lo sviluppo dei Piani di

emergenza.

6. La comunicazione in stati di emergenza o in stato di crisi (nazionale –

internazionale).

7. L’approvvigionamento, l’accantonamento la protezione, distribuzione razionamento

delle risorse e materie prime per la sopravvivenza: l’evoluzione della dottrina e delle

previsioni normative sul tema.

8. L’elaborazione di scenari di rischio e di pratiche per la prevenzione.

9. Tecniche di emergenza e di disaster management: Il ruolo della Croce Rossa

Internazionale. La nuova dottrina.

10. Valutazione dei rischi e gestione della sicurezza.

11. Crisis management : il manuale nazionale: precedenti storici e suo sviluppo; la sua

applicazione.

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Segue Appendice n. 4

12. I sistemi di risposta organizzata.

13. La gestione del Cyberwarfare: soggetti istituzionali nazionali e internazionali; attori

della dimensione cyber; metodologie e procedure gestionali; il sistema normativo

nazionale; il sistema normativo internazionale.

14. Attori internazionali della cooperazione:le Nazioni Unite e le Agenzie specializzate;

il nuovo approccio dell’Unione europea; lo spettro di competenze della Croce Rossa

Internazionale; il ruolo delle Organizzazioni Non Governative negli attuali scenari

umanitari; le “lezioni apprese” e lo sviluppo della dottrina in materia, gli organi

preposti della NATO;

15. Strumenti giuridici in operazioni (accordi internazionali):SOFA, MOU e TA

multilaterali e bilaterali, il diritto di bandiera, il diritto locale e il diritto delle UN.

16. Lo sgombero di zone sensibili e la delocalizzazione dei mezzi di produzione.

17. La gestione dei grandi eventi: prospettive e metodologie applicate.

18. I bisogni in stato di crisi e la riduzione delle vulnerabilità nei campi profughi.

19. Il contrasto alla criminalità in emergenza: gli organi istituzionali preposti; il ruolo

dell’Arma dei Carabinieri; il ruolo della Polizia di Stato.

20. La protezione e l’assistenza alle vittime di disastri.

21. La comunicazione in emergenza.

22. La direzione Generale per la cooperazione e lo sviluppo nazionale ed internazionale

del MAE (best practices).

23. Il contributo degli aereomobili a pilotaggio remoto (APR) ai fini della gestione della

sicurezza: il ruolo dell’Aeronautica Militare e degli altri soggetti istituzionali; la

disciplina normativa.

24. Il mantenimento dell’ordine pubblico per fronteggiare gravi turbative: il ruolo

dell’Arma dei Carabinieri; il ruolo della Polizia di Stato.

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I CASE STUDIES /TAVOLE ROTONDE Appendice n. 5

( L’elenco di seguito indicato non è esaustivo né definitivo)

1. La Difesa civile;

2. La gestione delle crisi;

3. La Protezione Civile;

4. La gestione sistemica delle emergenze e delle infrastrutture critiche;

5. L’emergenza dell’alluvione in Sardegna del 2013-2014;

6. L’ONU, la NATO e l’ UE;

7. La prospettiva di genere;

8. La Stability & Reconstruction;

9. La minaccia CBRN;

10. La comunicazione in emergenza;

11. La cyber Defence & Security;

12. I meccanismi e gli strumenti finanziari per gli interventi in emergenza;

13. La negoziazione;

14. L’Operazione “Mare Nostum”;

15. La cooperazione Italia – Libia;

16. Il processo di pianificazione operativa nazionale;

17. Gli strumenti di Diritto internazionale in caso di disastro;

18. Le FA negli interventi di sostegno al mantenimento dell’Ordine Pubblico:

L’operazione “Strade sicure”;

19. Le capacità di schieramento rapido nella gestione delle emergenze.

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17

SCHEDA DI PROGETTO PER TEMATICA DI ATTUALITA’ Appendice n. 6

(Facsimile da utilizzare per i frequentatori esterni alla P.A.)

1. TITOLO (a scelta del frequentatore tra le tematiche di attualità)

2. SCOPO

Analizzare e prospettare soluzioni concrete all’iniziativa/tematica in titolo, sviluppando ed

evidenziando le potenzialità sinergiche derivanti dalle best practices relative alla tematica di

attualità scelta.

3. CONTENUTI

Indicare la scaletta per lo svolgimento della tematica d’attualità.

4. MODALITA’ DI ESECUZIONE

Redazione di uno studio ed eventuale presentazione in Power Point.

5. STRUTTURA DEL PROGETTO

In ragione dell’esigenza di massima chiarezza e fruibilità, l’esito della ricerca dovrà

essere articolato secondo il seguente schema di massima:

una sintesi che contempli:

finalità del lavoro,

metodologia seguita,

l’analisi e i discendenti risultati,

le discendenti conclusioni e/o prospettive;

un corpo/contenuto che includa:

una parte generale,

una parte analitica dettagliata,

una parte conclusiva/propositiva (con utilizzo di linguaggio comprensibile

anche da parte di personale privo di competenze specifiche) con note

bibliografiche;

Dimensioni ottimali dell’elaborato (corpo tra le 5(cinque) cartelle);

Parametri di impaginazione:

carattere: Times New Roman 12;

interlinea: 1,5;

margini: 2 cm..

6. TEMPI DI REALIZZAZIONE

Consegna Scheda di Progetto preferibilmente entro il 20 giugno 2014.

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PROGRAMMA DIDATTICO Appendice n. 7

35° CORSO CO.CI.M.

8-19 SETTEMBRE 2014

BOZZA

Lunedì 8 settembre 2014

08.00 – 08.45 Regis trazione dei partecipanti e assegnazione nei gruppi di lavoro (Dipartimento di Diri tto Umanitario e

delle Operazioni Mili tari e s taff OSN)

08.45 – 09.30 Saluto di benvenuto del Direttore dell ’ISSMI

09.40 – 10.40 Prof. … lectio magistralis di apertura corso

10.40 – 11.00 Foto di gruppo

Apertura dei lavori

“La Difesa Civile” (visti i relatori, il titolo lo trasformerei in “Difesa e Difesa Civile”)

11.00 – 11.40 Prefetto Dott. … (Ministero Interno): “La Difesa civile in Italia: concetto e competenze”

11.40 – 12.00 Ten Col. … (SMD III Reparto) “L’ingaggio della dimensione civile nella Difesa”

12.00 – 12.10 INTERVALLO

“La Gestione delle crisi”

Presiede: PRIVATO o CRI

12.20 – 13.00 Ministero della Salute

13.00 – 14.00 INTERVALLO PRANZO

Sessione del pomeriggio

14.00 – 14.45 PCM Ufficio del Consigliere Militare “Il ruolo della PCM nella coordinazione della crisi. Strumenti,

procedure e attori”

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14.45 – 15.20 M.A.E.: “Il M.A.E. nella gestione della crisi e delle emergenze. Gli interventi. Esperienze acquisite e

sviluppi futuri nella cooperazione civile-militare”

15.20 – 15.50 Ing. … (Ufficio Gestione Emergenze) TBC

15.50 – 16.30 QUESTION TIME

Martedì 9 settembre 2014

Tavola rotonda: Gestione sistemica delle emergenze e infrastrutture critiche

Presiede: SMD

08.00 – 08.40 Presidenza del Consiglio, Ufficio del Consigliere Mili tare

08.50 – 09.30 Ministero dell ’Interno, Difesa Civile

09.40 – 10.15 Dott. … (Direttore Security di Telecom Italia)

10.15 – 10.45 INTERVALLO

10.45 – 11.30 … Ferrovie

11.30 – 12.15 C.V. … (CAPITANERIA di Porto)

12.15 – 12.25 INTERVALLO

12.25 – 13.00 QUESTION TIME

13.00 – 14.00 INTERVALLO PRANZO

Tavola rotonda: “Oneri finanziari della cooperazione”

Presiede: (Ministero del Tesoro)

14.00 – 14.40 UGPPB: “Oneri finanziari relativi ai Concorsi”

14.40 – 15.10 Funzionario Unione Europea, I meccanismi finanziari Athena

15.10 – 15.40 MAE: “Progetti di sviluppo”

15.40 - 15.50 INTERVALLO

15.50 – 16.30 Associazione di volontariato: “Aspetti pratici connessi alla pianificazione finanziaria”

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Mercoledì 10 settembre 2014

Tavola rotonda: Organizzazioni internazionali e Regionali

Presiede: Presidenza del Consiglio, Ufficio del Consigliere Mili tare

08.00 – 08.45 Gen. … (European External Action Service): “ I diversi aspetti della Cooperazione Civile Mili tare: Punto di

vis ta dell’Unione Europea ”

08.45 – 09.30 Ambasciatore … (NATO): “La prospettiva e la risposta della dimensione civile- militare dell’Alleanza

alle situazioni di emergenza”

09.30 – 09. 45 INTERVALLO

09.45 – 10.25 Dott. … (UE) – Missioni Civili /Protezione Civile

10.35 – 11.10 Prof.ssa …: “Gli interventi di cooperazione civile militare delle Nazioni Unite”

11.10 – 11.35 INTERVALLO

11.35 – 12.00 QUESTION TIME

12.10 – 13.00 COI J 9: “La CIMIC nei teatri operativi”

13.00 – 14.00 INTERVALLO PRANZO

Sessione del pomeriggio

Argomento da definire successivamente con gli aventi causa”

14.00 – 14.50 Minis tero degli ESTERI

14.50 – 15.40 Rappresentante ONU

15.40 – 15.50 INTERVALLO

15.50 – 16.30 QUESTION TIME

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Giovedì 11 settembre 2014

Tavola Rotonda: “Stability & Reconstruction”

Presiede: MAE

08.00 – 08.45 C.V. … (SMD III Reparto CID):”Il contributo militare alla stabilizzazione e ricostruzione”

08.55 – 09.30 INDUSTRIA

09.40 – 10.15 MAE: “Sinergismi operativi tra Amministrazioni. L’aiuto umanitario e gli interventi di Cooperazione allo

sviluppo”

10.15 – 10.45 QUESTION TIME

10.45 – 11.10 INTERVALLO

Tavola rotonda: “La minaccia CBRN”

Tavola Rotonda: “prospettiva nazionale, rete nazionale per il dispositivo di difesa civile”

Presiede: Minis tero Interno- Difesa Civile

11.10 – 11.35 Ten. Col . … (Scuola Interforze Di fesa NBC di Rieti): “Aspetti salienti del nuovo concetto strategico NATO

e relativa policy nel settore della difesa CBRN”

11.35 – 12.00 Ministero dell ’Interno – Rappresentante VV.FF.

12.15 – 12.40 Ministero della Salute, Direzione della Prevenzione Sanitaria

12.40 – 13.00 QUESTION TIME

13.00 – 14.00 INTERVALLO PRANZO

Tavola Rotonda: “La comunicazione in emergenza”

Presiede: (SMD Ufficio Generale CSMD) Gen. …

14.00 – 14.30 Prof. … (“SAPIENZA” Università degli Studi di Roma)

14.30 – 15.00 Prof. … (Centro THEMIS)

15.00 – 15.15 INTERVALLO

15.00 – 15.45 GIORNALISTA

15.45 – 16.10 28° PAVIA: previa intesa con SME

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16.00 – 16.30 QUESTION TIME

Venerdì 12 settembre 2014

Tavola Rotonda: “Cyber Defence & Security: lo stato dell’arte nazionale ed internazionale”

Presiede : Ing. … (Ministero dello Sviluppo Economico)

08.00 – 12.00 Dott. … (ITU-D International Telecommunication Union, Development Sector)

Dott. … (CROCE ROSSA ITALIANA)

Gen. … (Presidenza del Consiglio, Uff. del Consigliere Mili tare)

Dott. … Rappresentante CNAIPIC

Comando C4 Di fesa

SELEX ES

Ing. … (Vodafone)

Lunedì 15 settembre 2014

Briefing esercitazione

Presiede : Dott.ssa Anna LA ROSA (SELEX ES)

08.00 – 09.45 Arch. … difesa civile

09.45 – 10.20 Dott. … FSI

10.20 - 10.40 INTERVALLO

10.40 – 11.30 Minis tero Salute

11.30 – 11.40 INTERVALLO

11.40 – 12.30 SELEX ES il Portale

12.30 - 13.00

13.00 – 14.00 INTERVALLO PRANZO

Sessione del pomeriggio

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Case Study “MARE NOSTRUM”

Presiede: SMM

14.00 - 14.50 STATO MAGGIORE MARINA:

14.50 - 15.20 QUESTION TIME

15.20 – 15.30 INTERVALLO

15.30 – 16.30 Associazione di volontariato: “…”

Martedì 16 settembre 2014

Esercitazione cpx emergenza Nazionale presso il CASD

diretta da Team OSN

“Chatnoire”

Mercoledì 17 settembre 2014

Tavola Rotonda: “La Cooperazione Italia-Libia”

Presiede: SME

08.00 – 08.45 Minis tero degli Es teri

08.45 – 09.15 ENI

09.15 – 09.30 QUESTION TIME

09.30 – 09.50 INTERVALLO

09.50 – 10.10 COI-J5: “Il processo di pianificazione operativa nazionale”

10.10 – 10.30 Poli zia di Stato

10.30 – 10.50 Guardia di Finanza

10.50 – 11.10 INTERVALLO

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11.10 – 11.30 CARABINIERI

11.30 – 11.50 SELEX ES: “Border protection”

11.50 – 12.10 QUESTION TIME

13.00 – 14.00 INTERVALLO PRANZO

Tavola rotonda: Rifugiati

14.00 – 14.40 Prof.ssa. (Università La Sapienza Master sui Rifugiati)

14.40 – 14.50 INTERVALLO

14.50 – 15.25 UNOCHA

15.25 – 16.10 Funzionario CRI: “L’esperienza del CARA di Meneo”

16.10 – 16.30 QUESTION TIME

Giovedì 18 settembre 2014

Tavola Rotonda: “Gli interventi di concorso nel mantenimento dell’ordine pubblico”

Presiede: … COI

08.30 – 10.00 Case Study “STRADE SICURE”

10.00 – 10.30 INTERVALLO

10.30 – 11.20 SME

11.20 – 11.40 INTERVALLO

11.40 – 12.20 Comando Gen. CC

12.20 – 12.30 INTERVALLO

12.30 – 13.00 Polizia di Stato

13.00 – 14.00 INTERVALLO PRANZO

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Sessione del pomeriggio

Debriefing Esercitazione cpx emergenza Nazionale presso il CASD

diretta da Team OSN

Venerdì 19 settembre 2014

08.00 – 09.00 Pratiche chiusura corso

09 15 – 10 15 Prof. … Lectio Magistralis

10.15 - 10.30 INTERVALLO

10.30 – 10.45 QUESTION TIME

10.45 – 11.15 Discorso Presidente CASD di chiusura

11.15 – 11.35 INTERVALLO

11.35 – 12.00 Col . Marcello NARDELLI, conclusioni e chiusura del Corso

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SUDDIVISIONE FREQUENTATORI NAZIONALI PER ENTI Appendice n. 8

N.

ENTI

NUM.

FREQ.

NUM.

RISERVE

ANNOTAZIONI

1 STATO MAGGIORE DIFESA

REPARTI E UFFICI VARI

6 2 OGNI REPARTO O UFFICIO GENERALE

PUO’ SEGNALARE UN PARTECIPANTE

2 COMANDO C4 DIFESA

1 1

3 CENTRO INTERFORZE STUDI APPLICAZ. MILITARI 1 1

4 SCUOLA INTERFORZE PER LA DIFESA NBC 1 1

5 SCUOLA TLC FORZE ARMATE

1 1

6 SCUOLA DI AEROCOOPERAZIONE

1 1

7 CENTRO INTERFORZE VERIFICA ARMAMENTI 1 1

8 SEGREDIFESA

5 2 PROVVEDE ANCHE PER TUTTA L’AREA

TECNICO-AMMINISTRATIVA

9 STATO MAGGIORE ESERCITO

10 3 PROVVEDE ANCHE PER ENTI DIPENDENTI

10 MARIPERS

6 2 PROVVEDE ANCHE PER ENTI DIPENDENTI

11 STATO MAGGIORE AERONAUTICA

6 2 PROVVEDE ANCHE PER ENTI DIPENDENTI

12 COMANDO GENERALE ARMA DEI CARABINIERI 3 1 PROVVEDE ANCHE PER ENTI DIPENDENTI

13 COIDIFESA

2 1

14 COMANDO GENERALE GUARDIA DI FINANZA 3 1 PROVVEDE ANCHE PER ENTI DIPENDENTI

15 ISPETTORATO SUPERIORE DEL CORPO MILITARE DELLA

C.R.I.

2 1

16 ISPETTORATO. NAZ. INFERMIERE VOLONTARIE DELLA

C.R.I.

2 1

17 COMANDO DEL CORPO MILITARE DELLO S.M.O.M.

1 1

18 QUARTIER GENERALE ITALIANO PRESSO L’ALLIED JOINT

FORCE COMMAND HQ NAPLES

2 1

19 QUARTIER GENERALE ITALIANO

VERONA

1 1

20 PRESIDENZA CONS. MINISTRI

DIP. DELLA PROTEZIONE CIVILE

5

1

CENTRO DECISIONALE NAZIONALE

1 1

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Segue Appendice n.8

21 MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

1 1

22 MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL

TERRITORIO E DEL MARE

1 1

23 MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI

6 1

24 MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

1 1

25 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 1 1 PROVVEDE ANCHE PER ENEL ED ENEA

26 MINISTERO DELL’INTERNO

27 7

27 MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI 1 1

28 MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE , DELL’UNIVERSITA’ E DELLA

RICERCA

1 1

29 MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE,

ALIMENTARI E FORESTALI

1 1 PROVVEDE ANCHE PER IL CFS

30 MINISTERO DELLA SALUTE

1 1 PROVVEDE ANCHE PER ENTI DIPENDENTI

31 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

1 1

32 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 10 4 PROVVEDE ANCHE PER MARICOGECAP,

D.G.M.C., FS, ENAV, ENAC E A.N.A.S..

33 OSSERVATORIO INTERREGIONALE COOPERAZIONE

SVILUPPO

1 1

34 ASS. ONG ITALIANE 3 1

TOTALI

117 50

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Appendice n. 9

SCHEDA SEGNALAZIONE

35° Corso di cooperazione civile-militare (COCIM)

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